Meeting e Congressi - Mag Giu 2019

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Perché un evento in... Sicilia

Parola d’ordine, esperienziale La nuova frontiera degli eventi ha una password, “esperienziale”. La Sicilia più autentica con scorci e prospettive non convenzionali, un mosaico da comporre e da vivere in tutte le sue sfumature

U L'Opera dei Pupi e le marionette: Carlo Magno e i suoi paladini, sotto l’egida dell’Unesco

n conto è degustare un Nero d’Avola, un altro è scoprire come abbia preso vita, dalla vendemmia all’imbottigliamento: raccogliere i grappoli fra filari indorati dal sole, pigiare l’uva nel tino fra acini, raspi e vinaccioli, poi inebriarsi di mosto e infine vedere il rosso rubino del paladino di Bacco messo a riposo in pregiate botti di rovere. È questo che infonde piacere e su cui i meeting planner devono puntare: far vivere in prima persona e da protagonisti la destinazione.

Giardini avanti tutta Una top ten di giardini siciliani, da scoprire in occasione di break o di post congress tra arte e natura ■ Orto Botanico di Palermo: l’orto botanico più grande d’Europa, un vero e proprio gioiello. ■ Giardino Nuova Gussonea. Alle pendici dell’Etna c’è il prezioso orto botanico di Ragalna, che si estende all’interno del demanio forestale Giovanni Saletti, proprio nel cuore del parco. ■ Radicepura di Giarre (Catania). Venerando Faro ha messo qui in risalto la sua storica esperienza nel florovivaismo internazionale, riversando la sua passione in cinque ettari di terreno e tremila specie di piante. ■ Giardino del Biviere di Lentini (Siracusa): la leggenda narra che Ercole portò qui in dono a Cerere la pelle del leone Nemeo – da lui sconfitto –, creando anche un lago che da lui prese il nome. ■ Giardino della Kolymbetra di Agrigento: sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica, ubicato nel cuore della Valle dei Templi. ■ Villa Malfitano di Palermo: il giardino si estende per circa sette ettari con piante rare provenienti da tutto il mondo e un vivaio che custodisce circa 150 orchidee. ■ Giardini del Balio di Erice (Trapani): il giardino, di originale gusto inglese, è stato impiantato a metà del secolo XIX per volontà del conte Agostino Pepoli. La vista, da qui, è spettacolare. ■ Villa comunale di Taormina (Messina): i suoi giardini costituiscono uno dei luoghi più panoramici della destinazione, un polmone verde popolato da una rigogliosa vegetazione. ■ Giardino Ibleo di Ragusa: è il più antico dei principali giardini della città. Sito a 383 metri di altitudine, si snoda nella parte bassa di Ibla. ■ Villa Giulia di Palermo: un luogo incantato, definito da Goethe “il più bell’angolo della terra”. Gli spazi all’aperto racchiudono una profonda ricchezza concettuale.

Emozioni in libertà Quello che fa la differenza, negli eventi, sono le proposte che puntano i riflettori sul coinvolgimento dei partecipanti in esperienze legate all’unicità del genius loci. In Sicilia c’è solo l’imbarazzo della scelta: vivere da esperti d’arte il Barocco misconosciuto di Naro, per esempio, oppure il patrimonio monumentale e artigianale di Palma di Montechiaro o l’arte contemporanea di Favara mentre poco lontano ecco i mosaici di Piazza Armerina e le ceramiche di Caltagirone da ammirare e ricreare in team building. E poi vivere da esploratori i piccoli borghi che hanno puntato tutto sul recupero degli antichi grani siciliani e via libera, quindi, a preparazioni e assaggi di pane e pasta, magari dopo aver visitato il “Micromuseo immateriale del grano e del pane”. Altra chicca: la lavorazione nei caseifici dei prelibatissimi formaggi di capra, magari girgentana. E poi l’arte di scoprire e ricreare il Barocco palermitano e ragusano, un manto di decorazioni dall’intarsio marmoreo di estrema mobilità in una gamma infinita di pennellate cromatiche. O ancora, trascorrere del tempo con i maestri pupari e realizzare le marionette che hanno fatto di questa tradizione un’icona d’arte mondiale. Come i coloratissimi e sgargianti carretti siciliani, da imparare a conoscere e decorare, poi da ammirare in occasione di un tuffo nelle kermesse locali, fra le quali spicca quella di Sant’Alfio a Trecastagni in provincia di Catania. E sfizioso è il programma dei “Treni storici del gusto Sicilia 2019”, avviato a fine aprile con l’ultima corsa in programma da Palermo a dicembre. Nel mezzo, altri cinquanta itinerari, tre dei quali riguardano manifestazioni inserite nel “Calendario dei grandi eventi in Sicilia”.

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