L'Orafo Italiano 2012 05

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In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 5 2012

€ 5,00

ANNO LXVI MAGGIO 2012

€ 5,00

Pubblicità orafa: la TV supera la stampa periodica Jewellery advertising: TV outdoes periodical press Un gioiello per i momenti importanti della vita A jewel for the important moments of life Trollbeads

L’India fa shopping di aziende orafe italiane











EDITORIALE EDITORIAL

ORO E DIAMANTI

PREZZI SU... E GIÙ GOLD AND DIAMONDS: UPS... AND DOWNS by Marina Morini

■ Se ne parla, se ne discute, ci si scherza, di questi tempi, più nel campo della distrazione di fondi pubblici che altro… Ma lasciando da parte streghe e tesorieri, andiamo a vedere quanto sta succedendo nel mondo dell’oro e dei diamanti, beni che influenzano direttamente il settore orafo mondiale e il suo futuro. Spulciando tra le notizie economiche, se ne trovano di significative, in grado di rivelare alcune tendenze. I dati di Statistics South Africa segnalano che la produzione di oro, a Febbraio, è calata dell’11,5% in volume rispetto allo stesso periodo del 2011 e, secondo il Gold Survey 2012 della Thomson Reuters GFMS di Aprile, i prezzi dell’oro potrebbero scendere sotto i 1.550 US$ l’oncia nei prossimi due mesi per tornare a salire fino a 2.000 US$ entro la fine dell’anno. Un’altalena dei prezzi dovuta a diversi fattori: l’aumento dei dazi per l’import di oro in India, il rischio fallimento prima, e la salvezza poi, delle banche europee, che ha frenato l’acquisto di lingotti come bene rifugio e, in generale, il miglioramento dei mercati. Per quanto riguarda i diamanti, secondo una ricerca della Bain & Company per l’Antwerp World Diamond Centre, il mercato sarà interessato da un aumento del prezzo dei diamanti, dovuto anche a possibili speculazioni finanziarie, e da una scarsità strutturale dell’offerta, in particolare delle pietre più grandi, grazie all’esplosione dei mercati indiano e cinese che faranno raddoppiare la domanda entro il 2020.

■ Gold and diamonds. People talk, discuss and joke about it, these days more for the misuse of public funds than anything else… But leaving witches and treasurers aside, let's see what is happening in the world of gold and diamonds, goods that are directly affecting the global jewellery industry and its future. Sifting through the economy news, we can find a few significant issues that reveal some trends. Figures from Statistics South Africa, indicate that the gold output fell by 11.5% in volume terms in February over the same period in 2011 and, according to the Gold Survey 2012, Thomson Reuters GFMS of April, gold prices could drop below $ 1,550 an ounce in the next two months and rise again to $ 2,000 by the end of the year. A prices’ seesaw due to the various factors: the increase of duties on gold imports in India, the risk of failure of European banks and their salvation, that slowed down the purchase of bullion as a safe haven and, in general, the improvement of the markets. As for diamonds, according to a survey by Bain & Company for the Antwerp World Diamond Centre, the market will be affected by an increase in the price of diamonds, also due to possible financial speculation, and a structural shortage of supply, particularly for larger gems, as a result of the boom of Indian and Chinese markets, where demand will double by 2020.

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SUMMARY In copertina Cover Trollbeads

Bracciale in oro giallo e cuoio verde, impreziosito da beads in oro 18 carati, zirconi, pietre dure e vetro.

Yellow gold and green leather bracelet, embellished with 18 carat gold beads, cubic zirconia, hard stones and glass. Artwork and photo by Close up Studios

Distributore italiano

Perlunica srl Tel. 0039 06 95 22 56 00 Fax 0039 06 95 22 56 53 www.trollbeads.it

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on the cover Trollbeads

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lusso e dintorni/luxury & more

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intervista/interview E Salvatore Ferragamo entrò in gioielleria

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by Sonia Sbolzani

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zoom Celebriamo la vita con un gioiello Let’s celebrate life with a jewel by Marina Morini

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fiere/fairs Ancora qualche idea da Baselworld A few more ideas from Baselworld

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fiere/fairs Oroarezzo a supporto del distretto orafo Oroarezzo supports the gold district

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Oroarezzo: Première, le tendenze 2013 Oroarezzo: Première, the 2013 trends

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Ai big buyers piace il gioiello italiano, ma il prezzo...

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I prossimi appuntamenti / Forthcoming events

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comunicazione/communication Gli orafi amano la TV e disertano il WEB Jewellers love TV and ignore the WEB

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by Vittorio Montieri

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Le nuove campagne / New campaigns mostre/exhibitions L’oro d’Inghilterra alla Goldsmiths’ Hall The gold of England at the Goldsmiths’ Hall Van Cleef & Arpels a Shanghai Van Cleef & Arpels in Shanghai

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Gioielli in fermento

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formazione/training Amin Luxury con HRD, obiettivo: la qualità Amin Luxury with HRD one purpose: quality

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settori correlati: banche Le nostre proposte in aiuto agli orafi Banca Etruria / Banca Popolare di Vicenza

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borsa&mercati/stock&markets Indici de l’Orafo Italiano l’Orafo Italiano’s index

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Il mercato indiano, così lontano, così vicino Un paese affascinato dal Made in Italy by Mauro Caneschi

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l’esperto risponde/marketing Come evolve la distribuzione by Daniela Saibene

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l’esperto risponde/gemmologia Le grandi perle: la Peregrina (parte II) The great pearls: la Peregrina (part II) by Luigi Costantini

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Concorso Vetrina 2012

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negozi/shops D&sign conquista il gioielliere Zampa D&sign conquers Zampa jewellers

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L’Orafo Italiano Club selezionati per voi

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English translation Luxury & more / Gemmology

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Indice dei nomi citati/Index of names mentioned

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ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 14-16 Maggio e 11-13 Giugno 2012; dalle ore 11.00 alle ore 17.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

MAGGIO 2012

editore

Edifis S.p.A.

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Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. +39 02 3451 230 Fax +39 02 3451 231 info@edifis.it www.edifis.it

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orafo@edifis.it

direttore responsabile Marina Morini - marina.morini@edifis.it redazione

Antonella Garello - antonella.garello@edifis.it

collaboratori

Enzo Andreis, Andrea Barra, Mauro Caneschi, Luigi Costantini, Valerio Faccenda, Vittorio Montieri, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Claudio Tomassini

foto

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traduzioni

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progetto e grafica

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Presservice Ottanta S.r.l. - Seriate BG

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traffico pubblicitario

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eventi e convegni

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prezzo per copia

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The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 14-16 May and 11-13 June 2012; from 11 a.m. to 5 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

Iscrizione Roc n. 6090 del 29/08/2001 Testata associata Agente esclusivo per la distribuzione all’estero: A.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione S.p.A. Via Manzoni 12, 20089 Rozzano (MI) ph. 02 5753911 - fax 02 57512606 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie e supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Ai sensi della legge 196/2003 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede della redazione, Viale Coni Zugna, 71 - Milano, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/3.






ON THE COVER ■ Prosegue senza sosta il successo di TROLLBEADS. Il brand danese, distribuito in Italia da Perlunica srl, è stato protagonista di un Dicembre eccezionale (+60% rispetto all’anno precedente), a conclusione di un 2011 ricco di soddisfazioni. In effetti TROLLBEADS vende bene durante tutto l’anno, grazie all’incredibile varietà dei suoi beads, perfetti per qualsiasi desiderio e occasione. Realizzate artigianalmente e curate in ogni dettaglio, le collezioni TROLLBEADS vengono costantemente rinnovate dai suoi 26 designer, che sanno proporre sempre nuove idee al vasto pubblico di collezionisti e appassionati. Sono ormai una sessantina i marchi concorrenti: “Lo prendiamo come un complimento” afferma Soren Poulsen, AD Perlunica srl: “Ma TROLLBEADS mantiene l’originalità dell’idea, che risale al 1976, e una qualità imbattibile, a livello di materiali, design, affidabilità. Non a caso siamo i soli a offrire una garanzia a vita sui nostri prodotti”. TROLLBEADS è distribuito da una rete di gioiellieri indipendenti: “Crediamo nel valore aggiunto della relazione tra gioiellerie e consumatori finali. Dal canto nostro, offriamo ai distributori la massima efficienza nelle consegne e un’assistenza impeccabile. TROLLBEADS è un’azienda a conduzione familiare, che può permettersi di seguire con tranquillità le singole situazioni senza rincorrere le leggi della Borsa”.

■ The success of TROLLBEADS continues unabated. The Danish brand, distributed in Italy by Perlunica srl, saw a great December (+60% over the previous year), to close out a successful 2011. In fact, TROLLBEADS sells well throughout the year, thanks to an incredible variety of beads, perfect for any occasion and desire. Handcrafted with attention to every detail, TROLLBEADS collections are constantly renewed by 26 designers, who bring new ideas to a wide audience of collectors and fans. The company now has about sixty competitors: “We take it as a compliment,” Soren Poulsen said, CEO of Perlunica srl - “But TROLLBEADS maintains the original idea, which dates back to 1976, and unbeatable quality in terms of materials, design and reliability. No coincidence that we are the only ones to offer a lifetime warranty on our products”. TROLLBEADS is distributed by a network of independent jewellery stores. “We believe in the value-added relationship between jewellery stores and end consumers. From our side, we offer retailers efficient delivery and impeccable service. TROLLBEADS is a family business that can afford to follow individual situations without running after the laws of the stock market”.

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■ Tra le novità presentate a Basilea, hanno riscosso ampi consensi i raffinati bracciali in seta di Ole Lynggaard Copenhagen: realizzati a mano negli atelier di Copenhagen, si indossano da soli o abbinati alle morbide linee in pelle, creando ricercate alternanze di toni lucidi e opachi. Le nuove nuances marrone, verde e azzurra vanno ad aggiungersi al nero e al grigio per proporre interessanti soluzioni stilistiche e cromatiche da portare nelle più diverse occasioni, con tocchi di un’eleganza classica e moderna al tempo stesso. Accanto ai lacci in seta, un’altra novità per il mercato italiano, che ha già dimostrato notevole interesse per gli Sweet Drops e i Dew Drops, è costituita dal Pendente a Foglia, in oro o argento, ispirato alla Midnight Tiara, una delle creazioni più prestigiose della maison danese e vero capolavoro di alta gioielleria, realizzata nel 2009 da Charlotte Lynggaard per la principessa Mary di Danimarca. Brand prestigioso e innovativo, Ole Lynggaard Copenhagen ha affidato la distribuzione delle proprie creazioni in Italia a Perlunica srl, che si avvale di gioiellerie esclusive e accuratamente selezionate. ■ Among the new products presented at Basel, the fine silk bracelets by Ole Lynggaard Copenhagen received wide acclaim. Handmade in the ateliers of Copenhagen, they can be worn alone or paired with soft leather lines, creating sophisticated alternations of glossy and mat tones. The new brown, green and blue nuances are added to black and grey to offer interesting style and colour solutions that can be worn in many different occasions, with a touch of classic and at the same time modern elegance. Along with silk laces, another innovation for the Italian market, which has already shown considerable interest for Sweet Drops and Dew Drops, is the Leaf pendant. It’s made of gold or silver and inspired by the Midnight Tiara, one of the most prestigious creations of the Danish maison and a true masterpiece of fine jewellery, made in 2009 by Charlotte Lynggaard for Princess Mary of Denmark. Ole Lynggaard Copenhagen, prestigious and innovative brand, distributes its creations in Italy through Perlunica srl, which relies on carefully selected and exclusive jewellery stores.

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE / English translation: see page 92

FEDERDETTAGLIANTI SI RIFÀ IL LOOK. E IL DETTAGLIO? ■ Se andate su www.orafidettaglianti.it troverete un sito web interamente rinnovato, dalla grafica ai contenuti: più razionale la struttura e più semplice trovare le informazioni riguardanti il settore orafo e, in particolare, il dettaglio. Il nuovo sito offre notizie di carattere istituzionale, economico, normativo e di attualità, un’ampia rassegna stampa ed è collegato ai più importanti social network. Sul sito si possono consultare i risultati delle indagini che la Federazione realizza sempre più spesso sul dettaglio, al fine di ottenere dati e informazioni utili. L’ultima rilevazione - un lavoro di Elisa Gava, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università degli Studi di Trieste - fornisce dati interessanti, benché certamente non confortanti, sull’uso scarso e poco dinamico delle nuove tecnologie da parte dei dettaglianti orafi.

È L’ORA DI STROILI! ■ Per Stroili Oro il 2012 è un anno di grande fermento: nuova campagna stampa e tv, nuove collezioni di gioielli, aperture di negozi in Italia e nel mondo. Ciliegina sulla torta: il lancio della nuova collezione di orologi SO Stroili, modelli originali in silicone o metallo. Nella foto: uno dei modelli proposti, con il motivo del teschio in cristalli colorati, cassa in policarbonato e cinturino in silicone.

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UNOAERRE: VINCE SQUARCIALUPI ■ È consolante che una delle aziende orafe italiane più importanti e ricche di storia come la UnoAerre resti nelle mani di un imprenditore italiano, anzi aretino come Sergio Squarcialupi, patron della Chimet e profondo conoscitore della UnoAerre, essendone l’amministratore dal 2010 per le banche creditrici. Dopo le vicissitudini di questi ultimi anni dovute alla crisi, UnoAerre aveva avuto un’offerta da Richline International di Warren Buffet, poi ritirata. Squarcialupi ha iniziato a risanare l’azienda e promette una UnoAerre in attivo entro il 2013.



LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

RUBEDO™ METAL: SPIRITO E MATERIA

IL NIGER NEI PENSIERI DI GRAZIELLA GROUP

■ È rosa aurora il colore di Rubedo™ metal, la nuova lega presentata da Tiffany & Co. in occasione del suo 175° anniversario. Leggera, resistente e brillante, Rubedo™ metal è la protagonista di una collezione di gioielli limited edition, che reca incisa la firma del fondatore della maison, Charles Lewis Tiffany. Tiffany vanta una lunga tradizione anche nel campo della ricerca e dell’innovazione: è stata, infatti, la prima azienda americana ad aver adottato lo standard di purezza 925/1000 per l’argento. Rubedo sta a significare, nell’alchimia medievale, il momento in cui “materia e spirito si fondono per creare qualcosa di rara bellezza”.

■ Il Niger e il suo sviluppo: questi gli obiettivi che Graziella Group sta portando avanti attraverso la Fondazione Angelo Gori Onlus (in omaggio al terzo figlio di Graziella Buoncompagni, presidente onorario di Graziella Group) e Graziella Green, società che opera nel campo delle energie rinnovabili. La Fondazione ha donato 140 mila euro a Don Domenico Arioli che, in Niger, ha creato un vero e proprio polo educativo - biblioteca, internet point, sala proiezioni e molto altro – fondamentale per l’educazione dei bambini, ma anche delle donne, e per la formazione degli insegnanti. Graziella Green è invece in procinto di costruire un pozzo alimentato con impianto fotovoltaico per garantire alla popolazione acqua a costi ridotti. Nella foto, da sinistra: Graziella Buoncompagni, Don Domenico Arioli, Mariarosa Gori ed Emanuele Gori.

ISRAELE: L’IDI RENDE OMAGGIO A NICKY OPPENHEIMER ■ Grande festa a Tel Aviv per Nicky Oppenheimer, presidente di De Beers, cui l’Israel Diamond Industry ha consegnato il prestigioso Lifetime Achievement Award alla presenza dei leader passati e presenti dell’industria israeliana dei diamanti. Il premio, ha dichiarato Eli Avidar, direttore generale dell’IDI, vuole essere “un riconoscimento alla visione, al coraggio e all’ispirazione di Oppenheimer”. Nella foto, da sinistra, Bumi Traub (presidente IDMA), Moti Ganz (presidente IDI), Nicky Oppenheimer e Yair Sahar (presidente Israel Diamond Exchange).

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

MISAKI PUNTA IN ALTO CON MARAZZATO ■ Stefano P. Marazzato (nella foto) è il nuovo Direttore Commerciale di Misaki, e avrà come obiettivo guidare l’upgrading del marchio monegasco. Marazzato si occuperà dei seguenti mercati: Italia, UK, Grecia, Medio Oriente, Russia, USA, Canada e Messico. Sarà inoltre responsabile della rete retail franchising. Marazzato porta in Misaki importanti esperienze nel settore del lusso, della gioielleria e dell’orologeria, da Swatch Group a Pomellato, da Boscolo Hotel a Valente.

TEDDY BEAR BY POMELLATO SI ACQUISTA ONLINE ■ E non solo Teddy Bear, naturalmente. Da Maggio, infatti, cliccando sul rinnovato sito www.pomellato.com, i clienti europei, americani e giapponesi potranno acquistare online, anche da iPad e tablet, le più belle collezioni della Maison: Nudo, M’ama non M’ama, Capri, Colpo di Fulmine.

ICA APRE LA PORTA AI DETTAGLIANTI ORAFI ■ Anche i dettaglianti orafi potranno diventare membri dell’ICA (International Colored Gemstone Association) e utilizzare una miniera d’informazioni utili: essere in contatto con il mercato mondiale, avere accesso alla composizione dei prezzi all’ingrosso e a una maggiore disponibilità di pietre, alla formazione, alle tendenze internazionali e alle opportunità commerciali. L’ICA conta 700 membri da 48 paesi e la sua mission è dare voce all’industria internazionale delle pietre di colore. Info: www.gemstone.org

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

GIOIELLI ITALIANI PER SWAROVSKI CRYSTALLIZED™

TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE SU ORO, PLATINO, PALLADIO ■ Sono stati recentemente presentati a Londra, da Thomson Reuters GFMS, due importanti volumi: Gold Survey 2012 e Platinum & Palladium Survey 2012. Si tratta di prestigiose pubblicazioni tecniche che offrono analisi dettagliate sullo sviluppo del mercato internazionale e una miniera di dati statistici sul commercio, la produzione e il consumo di metalli preziosi da parte dei Paesi produttori.

■ Le collezioni di gioielli per la Primavera/Estate 2012, realizzate con Swarovski Elements da quattro marchi italiani - Shield Collection, Iosselliani, Carlo Zini e 2me style, sono in mostra, e in vendita, nei sei negozi Swarovski Crystallized™ presenti nelle più importanti capitali mondiali - Londra, Shanghai e New York - nell’in-store boutique di Wattens, da Swarovski Innsbruck e Swarovski Wien. Nelle foto: a sinistra, bracciale Stella di Shield Collection; sotto: anello Circus di Iosselliani.

GIUBILEO DI DIAMANTE: DA HARRODS ABITI E CORONE ■ Il famoso grande magazzino londinese Harrods renderà omaggio alla Regina Elisabetta II e al Giubileo di Diamanti per i suoi 60 anni di regno, ospitando, dal 15 Maggio al 15 Giugno, una mostra di abiti, disegnati da grandi stilisti, tra cui Roberto Cavalli, Valentino e Nina Ricci, e di corone. Gli orafi sono stati infatti chiamati a realizzare una corona ispirata a quella indossata dalla Regina all’incoronazione del 1953 (nella foto, la corona di St.Edward). 32 marchi si sono cimentati in questa sfida, tra cui Fabergé, Tiffany & Co., Boucheron, Paul Smith, Roberto Cavalli e Prada.

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Tribunale di Milano Fallimento n° 376/11

Vende Pietre preziose (diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri, perle, ecc.) di taglio e misure diverse. Valore di perizia: euro 147.500,00. Le offerte di acquisto, per il prezzo minimo pari a quello di perizia e con cauzione del 10%, possono essere presentate entro il 5 giugno p.v. L’eventuale gara tra più offerenti si terrà il 7 giugno p.v., ore 15.00 – rialzo minimo: € 1.000,00. Per informazioni, visionare la perizia e i beni, contattare il Curatore Dr P. Ferraro: tel 02. 76006541 - fax 02.76002501





INTERVISTA INTERVIEW

Anello Vara

Bracciale Futurista

E SALVATORE FERRAGAMO

ENTRÒ IN GIOIELLERIA by Sonia Sbolzani

MICHELE NORSA, AD DI FERRAGAMO, PARLA DELLA PRIMA COLLEZIONE ORAFA DELL’AZIENDA FIORENTINA, NATA DALLA COLLABORAZIONE CON GIANNI BULGARI.

■ Cresce il numero di brand della moda che decidono di lanciarsi nel settore della gioielleria. È di poco tempo fa la notizia che anche Salvatore Ferragamo

Anello Gancino

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ha scelto di “spiccare il salto” nel mondo dei preziosi, presentando un progetto in collaborazione con Gianni Bulgari. Sempre più maison, in effetti, vedono nella politica di diversificazione la possibilità di perseguire un duplice obiettivo aziendale: da un lato, entrare in un business caratterizzato da interessanti remunerazioni degli investimenti e orientato a mercati in rapida espansione; dall’altro, minimizzare i rischi complessivi di impresa legati ad eventi congiunturali dei mercati. Per Ferragamo, in particolare, il valore primo resta quello dell’economicità di lungo periodo del marchio, con tutto il suo patrimonio di valori e interessi, dove il profitto e la crescita dei corsi azionari è concepito come mezzo

per il consolidamento della vocazione all’eccellenza Made in Italy. Ricordiamo, per inciso, che la Salvatore Ferragamo, quotata alla Borsa Italiana, nel 2011 ha visto il suo fatturato salire del 26,2%, a 986,5 milioni di euro. Da rilevare che l’area Asia-Pacifico, con un balzo del 44%, è ormai il suo primo mercato. L’amministratore delegato di Ferragamo, Michele Norsa, ci ha rilasciato un’intervista sulla prima collezione orafa dell’azienda fiorentina, i cui preziosi articoli saranno in vendita da Ottobre nei più importanti store della griffe nel mondo (con un occhio di riguardo a quelli cinesi). Cosa ha spinto Ferragamo a questa


mossa strategica, lanciarsi nella gioielleria? Lo sviluppo di una collezione di gioielleria rappresenta un’occasione straordinaria per arricchire e impreziosire ulteriormente la nostra offerta, con un prodotto in grado di mettere in risalto i valori del marchio, quali esclusività, artigianalità e Made in Italy. La nostra strategia di brand è sempre stata quella di implementare progetti affini alla nostra identità. La scelta di entrare nel business della gioielleria è nata grazie all’opportunità di poter collaborare con Gianni Bulgari,

traddistinto il pensiero del Gruppo Salva- caratteristica importante che ci ha fatti tore Ferragamo e che Gianni Bulgari ha conoscere ed apprezzare nel mondo. interpretato e valorizzato. Quali sono i mercati più promettenti Che tratti distintivi presenta? oggi e a medio termine? È una collezione articolata in cinque linee Se parliamo del settore oreficeria, abbiamo fortemente caratterizzate: Futurista, Vara, iniziato a distribuire i nostri gioielli in 18 Scarpina, Intreccio e Gancino. Tutte rico- boutique solo da qualche mese, quindi noscibili ed ispirate all’heritage del brand, al momento è prematuro fare rielaborando i simboli e le icone più note previsioni in questo senso. del marchio. Per quanto riguarda invece il Gruppo FerraIn quale fascia di prezzo si pone questa gamo, devo dire collezione, e a chi si rivolge? che i nostri

Bracciale Futurista

uno dei grandi nomi della gioielleria italiana e mondiale, con grande expertise in questo settore e con il know-how e la capacità necessari per tradurre il DNA della nostra Maison.

Il prezzo è determinato dall’uso di materiali pregiati, quali l’oro 18 carati, le pietre preziose, l’argento. I nostri gioielli sono espressione dello stile, dell’artigianalità e della qualità italiani e sono disegnati e prodotti interamente in Italia, con la masIn che modo si è sviluppata la collabo- sima attenzione ai dettagli e al rispetto razione con Gianni Bulgari? dei più alti standard qualitativi del settore. Da tempo Gianni Bulgari ragionava su Per ciò che riguarda il target, ci rivolgiamo un utilizzo dell’argento che rivoluzionasse a chi cerca nel gioiello un oggetto decoil concetto della “gioielleria preziosa” per rativo di design da indossare, che esprima arrivare a quello della “gioielleria dise- gli stilemi e i valori Ferragamo, e che gnata”. Grazie a nuovi procedimenti di punta a diventare un classico. fabbricazione e a un sofisticato approccio grafico, è riuscito con questa collezione Questi gioielli saranno distribuiti nelle a rielaborare i simboli iconici della Maison boutique Ferragamo? e nello stesso tempo, con un gesto po- Sì, nelle più importanti boutique della stmoderno, a decontestualizzarli. Maison. Attualmente la collezione è proposta in 18 selezionate boutique ma vorPerché la collezione è stata definita remmo essere presenti in una quarantina "gioielleria disegnata"? di negozi delle più importanti capitali del Perché tutto è progettato e disegnato mondo entro l'anno. con spirito joaillier, ma l’immagine rimanda all’universo della moda piuttosto che a Come vedete il futuro del lusso Made quello della gioielleria: creatività, innova- in Italy? zione, ricerca, ironia, processo e tecnica. Il nostro gruppo ha basato la sua storia Tutti elementi che hanno sempre con- ed il suo successo sul Made in Italy, una

p ro d o t t i sono distribuiti in 90 Paesi e il peso in termini economici delle diverse aree geografiche è molto ben bilanciato. Sicuramente il mercato asiatico rappresenta un mercato importante per i prodotti di lusso e noi in Asia siamo molto presenti. Perché così poche aziende italiane della moda sono quotate? Questa è una domanda che dovrebbe essere fatta ad altre aziende… Noi abbiamo scelto questo percorso e ne siamo molto soddisfatti. Quali opportunità restano ancora da cogliere per il Made in Italy d'eccellenza? Credo che il Made in Italy abbia ancora grandissime opportunità di crescita. Siamo un’azienda che ha fatto del Made in Italy la propria bandiera e siamo apprezzati per la missione che abbiamo portato avanti sin dall’inizio della nostra storia.

5.12 intervista 31



ZOOM

CELEBRIAMO LA VITA

CON UN GIOIELLO LET’S CELEBRATE LIFE WITH A JEWEL by Marina Morini

■ A scandire la vita di ciascuno di noi sono i tanti momenti preziosi e indimenticabili: la maternità, la nascita, la cresima e la comunione, la laurea, le nozze, gli anniversari, gli affetti, gli amici e gli amori. E ognuno di questi momenti resterà nei nostri ricordi, anche grazie al dono di un gioiello o di un oggetto, prezioso non solo e non tanto per i materiali ma per la valenza simbolica che racchiude. Nelle prossime pagine, presentiamo gioielli diversi per momenti diversi: tradizionali, di ispirazione religiosa, di tendenza e di design, e alcuni modelli di penne di aziende prestigiose, anch’esse, da sempre, un dono classico per queste occasioni. ■ The life of each one of us is marked by many precious and unforgettable moments. Maternity, birth, confirmation and first communion, graduation, weddings, anniversaries, loved ones, friends and love stories. And all these moments will remain in our memories, also thanks to the gift of a jewel or of an object, which are not only valuable for the material they are made of, but especially for their symbolic value. In the following pages we introduce different jewels for different occasions: traditional, religiously inspired, trendy and design gifts, as well as some models of pens by prestigious companies, a classic gift for these events.

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01 TROLLBEADS

yellow gold and pink enamel (also avail■ Collezione Maternità e Attesa, ri- able with white or light blue enamel). spettivamente in argento e oro e in ar- Prodotto da / produced by Kimiyà Giogento. ■ Maternità e Attesa (Maternity ielli. and Wait) collection, in silver and in silver and gold respectively. 03 GABRIELLA RIVALTA ■ Tre pendenti a forma di angelo, in oro miniato e smalti a fuoco applicati 02 L’ANGIOLETTO E’ ■ Collana in oro giallo con pendente a mano. ■ Three angel-shaped penin oro giallo e smalto rosa (disponibile dants, in miniated gold and hand-apanche con smalto bianco e azzurro) plied fire enamels. ■ Chain in yellow gold and pendant in

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04 LEBEBÈ ■ Braccialetto con cordoncino nautico color turchese, due dadi in oro rosa con maschietto e un dado in argento con cuoricino traforato, distanziati da sfere in argento. ■ Bracelet with nautical-style turquoise blue cord, two pink gold dies with boy and one silver die with pierced heart, separated by silver beads.


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05 ALCOZER & J

07 IBAMBOLI

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■ Dalla Collezione Skin, collana “Anastasia”, in pelle e ottone dorato. ■ From the Skin Collection, “Anastasia” necklace, in leather and gilded brass.

■ Bracciale del marchio BeMind™, in argento con cordino in ecopelle color bordeaux. I gioielli BeMind™ sono interamente realizzati in Italia. ■ Bracelet from the BeMind™ brand, in silver with a burgundy eco-leather string. BeMind™ jewels are entirely made in Italy.

■ Alice&Alex”: spilla e orecchini con angeli, in oro giallo e in oro giallo e smalti. ■ “Alice&Alex”: a pin and earrings with angels, respectively in yellow gold and in yellow gold and enamels.

06 BELFIORE ■ Collezione Bébé. Sonaglio a forma di orsetto in argento (disponibile anche a forma di porcellino e cuore). ■ Bébé Collection. Teddy bear-shaped rattle in silver (also available piggy or heart-shaped).

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■ DoDo Family. Bracciale con ciondoli Dodo, Lady Dodo e Junior, in oro giallo e granelli in argento. ■ DoDo Family. Bracelet with Dodo, Lady Dodo and Junior pendants, in yellow gold and silver elements.

■ Ciondolo Tris: elementi decorativi in argento 925, nei colori rosa o nero, lucido o satinato, diventano ciondoli e recano pensieri d’amore. Si può scegliere la frase e il colore dell’incisione. Vai Milano. ■ Tris pendant: decorative elements in sterling silver, pink or black, become pendants with love sentences engraved. One can choose the sentence and the colour of the engraving. By Vai Milano.

02 OTTAVIANI ■ “Fede, speranza e carità”: braccialetto, in argento, zirconi e cristalli neutri. Collana in parure. ■ “Faith, Hope and Charity” bracelet, in silver, zircons and crystals. Necklace available as a set.

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04 MORINI GIOIELLI

■ Collezione Divina. Medaglie in bronzo placcato oro 24 Kt. ispirate al linguaggio dei fiori. La rosa, smaltata con una tecnica particolare, è simbolo di amore e passione. ■ Divina Collection. Medals in 24 Kt. gilded brass inspired by the language of flowers.The rose, enamelled with a special technique, is a symbol of love and passion.

05 WATERMAN ■ Expert 2012 Edition. In metallo e lacca con logo inciso sul pennino in acciaio inossidabile. ■ Expert 2012 Edition. Metal


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and lacquer, with logo engraved on the stainless steel nib.

06 AURORA

na-icona della Maison, placcata oro, decorata con Lacca Cinese Avorio e sigillo cinese. ■ Various Ivory. New version of the Maison’s icon pen, gold plated, decorated with Chinese IvoryLacquer and Chinese seal. Distributore/distributor Whynot.

■ Style Bronze. Laccatura color bronzo e finiture cromate, in tendenza con la moda nel campo dei gioielli. ■ Style Bronze. Bronze lacquer and chrome fini- 08 PARKER shes, acccording to the fashion trend of ■ Parker Ingenuity Collection, nella verjewellery and accessories. sione con finitura iridescente Pearl Laquer e dotata della Tecnologia Parker 5th™, per la scorrevolezza della scrittura. ■ 07 CARAN D’ACHE ■ Various Ivory. Nuova versione della pen- Parker Ingenuity Collection, version with

iridescent Pearl Laquer finish and Parker 5th™ technology for smooth writing.

09 VISCONTI FIRENZE ■ Collezione Divina Royale. Stilografica e sfera. Forme e proporzioni sono generate dalla divina proporzione e dal numero aureo 1,618. Nella spirale aurea sono montati 250 cristalli. ■ Divina Royale collection. Fountain pen and Ballpoint. Shapes and proportions are generated by the divine proportion and the golden ratio 1.618. In the golden spiral are mounted 250 crystals.

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01 SCHMUCKWERK

02 UNOAERRE

■ Anello in platino e diamanti che si apre a formare un bracciale. Premiato con il Public’s Choice Award a Inhorgenta. ■ Platinum and diamonds ring that opens up to form a bracelet. Public’s Choice Award at Inhorgenta. Design by Sandra Zwing.

■ Fede “Anniversari”, in oro bianco e dia- ■ Fedine Eternity, in oro bianco e brillanti. manti. ■ “Anniversari” ring, in white ■ Eternity rings in white gold and brilliant-cut diamonds. gold and diamonds.

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03 SALVINI ■ Collezione Alchimia. Anello in oro bianco e diamanti, nella versione a 5 pietre, con un ponte di brillanti incassati nel fianco. ■ Alchimia Collection. White gold and diamond ring, in the 5 stones version, with a bridge of diamonds set on the side.

04 BIBIGÌ


SWAROVSKI GEMS™ ZIRCONIA FANCY DIAMOND CUTS I MAGNIFICI CINQUE THE WONDERFUL FIVE ■ È la grande novità per il 2013, ultima della trilogia Swarovski Gems™ dopo il concetto Pure Brilliance applicato agli zirconia e agli Zirconia Diamond Colors. Gli Zirconia Fancy Diamond Cuts riprendono i tagli classici Square Princess, Marquise, Pear, Oval e Baguette Princess - ciascuno conforme ai più alti standard qualitativi e alla perfezione del taglio Pure Brilliance. ■ It is the great innovation for 2013, the last of the Swarovski Gems™ trilogy following the concept of Pure Brilliance applied to cubic zirconia and Zirconia Diamond Colors. Zirconia Fancy Diamond Cuts reproduce classic cuts – Square Princess, Marquise, Pear, Oval and Baguette Princess. Each of them meets the highest standards of quality and perfection of the Pure Brilliance cut.

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07 ÖROTREND

■ Collezione Initial. Lettere a pendente in oro bianco e rosé, diamanti e smalti. ■ Initial Collection. Letters as a pendant in white and rosé gold, diamonds and enamels.

■ “Segreto”. Pendenti a cuore, stella o libretto per racchiudere un nome o una frase d’amore. In argento e diamanti. ■ “Segreto”. Heart, star or booklet-shaped pendants to hold a name or a love sentence. In silver and diamonds.

■ Collezione Chevalier. Anelli in oro 18 Kt di forma ovale, tonda e a cuore, personalizzati. Le lettere sono incise a mano con o senza pavé di diamanti neri. ■ Chevalier Collection. 18 carat gold rings in customized oval, round and heart shapes. The letters are hand engraved, with or without black diamond pavé.

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01 RECARLO ■ Collezione “I Classici”, in oro bianco e diamanti, oro rosa e diamanti brown, oro rosa, diamanti, rubini e zaffiri rosa. ■ “I Classici” collection, in white gold and diamonds, rosé gold and brown diamonds, rosé gold, diamonds, rubies and pink sapphires.

02 BY SIMON ■ Linea Miracle. Collana, braccialetti e orecchini in argento placcato oro rosa, microperline e cristalli Swarovski. Le

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medagliette raffigurano la Madonna e gli angeli. ■ Miracle line. Necklace, bracelets and earrings in rosé gold gilded silver, micro-pearls and Swarovski crystals. The medals represent Our Lady and angels.

04 MEDITERRANEO GIOIELLI ■ Linea “Icone”, serie Colours. Anello in argento 925 con charms, di ispirazione religiosa, e quarzi naturali. ■ Icone” Line, Colours series. Ring in sterling silver with charms, inspired by religious images, and natural quartz.

03 DAVIDE ■ Medagliette a tema religioso, in oro bianco con madreperla. ■ Religious medals in white gold with mother-ofpearl.

05 DAMI GIOIELLI ■ Collezione Sacre Armonie. Croci in oro bianco, diamanti bianchi e diamanti neri. ■ Sacre Armonie Collection. Crosses in white gold, white and black diamonds.


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QUATTRO PREZIOSE STORIE D’AMORE FOUR PRECIOUS LOVE STORIES ■ “Gioielli che non siano soltanto monili ma che ci svelino i profondi significati racchiusi nella loro bellezza”. World Gold Council ha selezionato i gioielli di quattro designer orafi che hanno progettato un gioiello per esprimere un sentimento particolare. 06) Collana “Lips”, in oro e decorazioni laser: ispirata alla “velata promessa nascosta in un bacio”. Designer: Sara Basso per Tre Esse. 07) Collana “25 Ulivi”, in oro con martellature e incisioni: ispirata ai 25 ulivi regalati da Daniela Lombardi, designer del pezzo, al marito Augusto Ungarelli, titolare di Vendorafa, per il loro anniversario di nozze. 08) Collana “Chattering” in oro rosa: ispirata alla gioielleria indossata dalle balie napoletane dell’800 per calmare i neonati. Designer: Licia Mattioli per Mattioli Gioielli. 09) Anello “Unione”, in oro giallo e diamantini: rappresenta l’incontro tra l’universo maschile e quello femminile nella cultura Maori. Designer Marco Dal Maso, della DML, dopo un lungo soggiorno in Nuova Zelanda. ■ “Gems that are not just pieces of jewellery, but unveil the deep meanings enclosed in their beauty.” The World Gold Council selected the jewels of four designers who created a gem that expresses a particular feeling. 06) “Lips” necklace, gold and laser decorations: inspired by the “veiled promise hidden in a kiss”. Designer: Sara Basso for Tre Esse. 07) “25 Ulivi” necklace, hammered and engraved gold: inspired by the 25 olive trees given by designer Daniela Lombardi to her husband Augusto Ungarelli, owner of Vendorafa, for their wedding anniversary. 08) “Chattering” rosé gold necklace: inspired by the jewellery worn by Neapolitan nurses in the 18th hundred to calm babies. Designer: Licia Mattioli for Mattioli Gioielli. 09) “Unione” ring, yellow gold and small diamonds: it represents the encounter between the masculine and feminine world in Maori culture. Design by Marco Dal Maso, DML, after a long stay in New Zealand.

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FIERE FAIRS

ANCORA QUALCHE IDEA

DA BASELWORLD A FEW MORE IDEAS FROM BASELWORLD

1 ■ Torniamo indietro di un paio di mesi e riprendiamo qualche doverosa riflessione sulla Fiera di Basilea. E’ difficile sintetizzare in poche immagini la quantità di idee, ispirazioni, fili conduttori che si sono intrecciati a Baselworld. Ne abbiamo già pubblicati alcuni nello scorso numero, in questo diamo spazio ad altri gioielli che ci hanno colpito per la scelta delle gemme, le soluzioni cromatiche, la qualità della lavorazione, la fantasia o l’innovativo contenuto stilistico. A ulteriore dimostrazione del fatto che la gioielleria ha sempre qualcosa di nuovo da dire e da proporre. ■ Let's go back a couple of months and make some necessary reflections on the Basel Fair. It is not easy to summarise in a few images the amount of ideas, inspiration, recurring themes that intertwined throughout Baselworld. We already published a few in the last issue. In this issue we give space to other pieces of jewellery that stood out for the selection of gems, colour solutions, the quality of workmanship, imagination and innovative style content. A further demonstration of the fact that jewellery always has something new to say and offer.

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1 Carla Amorim Dalla collezione Pantone, anello Pistachio, in oro rosa, crisoprasio color menta e diamanti bianchi. ■ From the Pantone collection, Pistachio ring, in rosé gold, mint chrysoprase and white diamonds. 2 Marco Bicego Bracciale della collezione Jaipur Sunset, in oro giallo inciso a bulino con tormalina rosa, quarzo fumé, ametista verde, citrino lemon, quarzo giallo, topazio, ametista, iolite. Le pietre sono selezionate personalmente da Marco Bicego. ■ Bracelet from the Jaipur Sunset collection, yellow gold engraved by burin with pink tourmaline, smoky quartz, green amethyst, lemon citrine, yellow quartz, topaz, amethyst, iolite. The stones are personally selected by Marco Bicego. 3 Salvini Pendente della collezione Bahia, in oro giallo con citrini, zaffiri colorati e diamanti. Anello in parure. ■ Pendant from the Bahia collection, yellow gold with citrines, coloured sapphires and diamonds. Matching ring available. 4 Meissen Joaillerie Anello Mystery Simple, in oro rosa, diamanti champagne, cristallo di rocca, porcellana di Meissen® verde. ■ Mystery Simple ring, rosé gold, champagne diamonds, rock crystal, green Meissen® porcelain. 5 Carberonia Collezione Pensami: orecchini in oro rosa, ametista e tsavorite. ■ Pensami Collection: rosé gold earrings with amethyst and tsavorite. 6 Casato Collezione Cloè: anello doppio in oro giallo e diamanti. ■ Cloè Collection: double ring, in yellow gold and diamonds.

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1 Valente Anello della collezione Demetra, in oro rosa con pietra onice. ■ Ring from the Demetra collection, rosé gold with onyx stone. 2 Misaki Dalla collezione Tribal Beauty: Tribal Necklace, collana di 1 metro e 20 cm in cui le perle nere si susseguono lungo il nastro di cuoio. ■ From the Tribal Beauty collection: Tribal Necklace, 1 meter and 20 cm necklace, in which black pearls line up along the leather cord. 3 Yana Nesper Bracciale della collezione Urban Nights, con perle di Tahiti e zaffiro incastonato in una perla. ■ Bracelet from the Urban Nights collection, with Tahiti pearls and sapphire set in a pearl. 4 Isabelle Fa Bracciale e anello in oro rosa. ■ Rosé gold bracelet and ring. 5 Fope Flex’it Vendôme: bracciale in oro bianco con elementi in pavé di diamanti bianchi e neri. L’esclusivo meccanismo a molle, d’oro, permette grande flessibilità. ■ Flex’it Vendôme: white gold bracelet with elements in white and black diamond pavé. The exclusive gold spring mechanism allows for great flexibility. 6 Ole Lynggaard Copenhagen Dew Drops, in argento e ametista e in oro giallo, ametista e diamanti; i lacci in seta hanno un terminale in oro. ■ Dew Drops, in silver and amethyst and in yellow gold, amethyst and diamonds. The silk cords end with a gold element. 7 Alfieri & St. John Anello in oro bianco e diamanti, con importante ametista. Collezione Elisabeth. ■ White gold ring with diamonds, with important amethyst. Elisabeth Collection. 8 Ugo Calà I materiali non preziosi sono resi preziosi dalla lavorazione e dalla unicità. ■ Non precious materials are made precious by their workmanship and uniqueness. 9 Stefan Hafner Collezione Cigni: anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu. ■ Cigni collection: white gold ring, with diamonds and blue sapphires.

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FIERE FAIRS

OROAREZZO A SUPPORTO

DEL DISTRETTO ORAFO OROAREZZO SUPPORTS THE GOLD DISTRICT

■ OroArezzo rilancia: in un momento di grandi difficoltà, la manifestazione aretina vuole continuare a rappresentare il punto di riferimento principe per le aziende di uno dei distretti orafi più importanti a livello internazionale. Il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Sereni, ribadisce il ruolo centrale che deve so-

LA MANIFESTAZIONE RESTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO CENTRALE PER LE AZIENDE ORAFE DEL DISTRETTO ARETINO.

THE EXHIBITION CONTINUES TO REPRESENT AN IMPORTANT POINT OF REFERENCE FOR THE GOLDWARE COMPANIES OF THE AREZZO DISTRICT.

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stenere una fiera “per lo sviluppo delle imprese del territorio, favorendo l’internazionalizzazione del sistema produttivo”. L’edizione che si è chiusa a fine Marzo scorso ha presentato alcune interessanti novità: Bi-Jewel, il nuovo padiglione dedicato alle aziende che propongono gioielli moda accanto alla classica produzione orafa, in collaborazione con Vogue Accessory, Vogue Gioiello e la Camera Italiana Buyer Moda; l’inaugurazione del nuovo modernissimo Auditorium Centro Congressi, dove si è svolta la premiazione di Première 2013; l’esposizione in fiera della raccolta “Monete & Medaglie”, collezione di rare monete donate dallo scultore Domenico Trentacoste al Museo Archeologico fiorentino, e di medaglie dello scultore Enzo Scatragli. E infine le sfilate delle creazioni di Bi-Jewel, all’interno dei padiglioni, e le innovazioni tecnologiche presentate nella Innovation Room dell’Area Macchinari. 485 le aziende espositrici, che, in un momento di grande difficoltà per il mercato italiano, hanno potuto contare su oltre 2.000 compratori stranieri, in particolare da Dubai, Brasile, Stati Uniti, Turchia e Russia; segnali di ripresa sono anche arrivati dagli operatori libici. Con l’eccezione di Spagna, Grecia e Portogallo, erano presenti anche i buyer dei principali Paesi europei. Nelle foto: momenti della sfilata di Bi-Jewel. In alto, da sinistra: Gianfranco Simoncini, assessore regionale delle Attività Produttive, Lavoro e Formazione; Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo; Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi; Roberto Vasai, presidente della Provincia. ■ OroArezzo raises the stakes: in a very difficult time, the Arezzo show

Alcozer & J

wants to continue to represent the main benchmark for companies in one of the most important gold districts internationally. The President of Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Sereni, reaffirmed the central role that a trade fair should have “for the development of local businesses, encouraging the internationalisation of the production system.” The edition that closed at the end of last March showed some interesting news: Bi-Jewel, the new pavilion dedicated to companies offering fashion jewellery alongside tra-


Ziio

Pitti & Sisi

ditional jewellery, in cooperation with Vogue Accessory, Vogue Gioiello and Camera Italiana Buyer Moda; the opening of the new modern Convention Centre

Auditorium, where the Première 2013 ceremony was held; the display of the “Monete & Medaglie” collection, a collection of rare coins, donated by the sculptor Domenico Trentacoste to the Archaeological Museum of Florence, and medals by the sculptor Enzo Scatragli. And finally, the parades of Bi-Jewel creations, within the pavilions, and technological innovations presented in the Innovation Room of the Machinery Area. In a moment of great difficulty for the Italian market, 485 exhibiting companies enjoyed the presence of more than 2,000

INAUGURATO IL MUSEO “ORO D’AUTORE” “ORO D’AUTORE” MUSEUM: THE OPENING ■ La serata dedicata alla premiazione di Première 2013 ha visto anche l’inaugurazione del Museo “Oro d’Autore”, al momento unico nel suo genere in Italia, che espone oltre 300 magnifici gioielli, pezzi unici disegnati e progettati da artisti e personaggi famosi: pittori, architetti e scultori, designer e stilisti – da Dario Fo ad Alessandro Mendini, da Ferrè a Gae Aulenti, da Baj a Giò Pomodoro - e realizzati dalle aziende del distretto orafo di Arezzo, Firenze, Vicenza e Valenza. Nel Museo è presente anche “Past For-Ward”, una collezione di gioielli coordinati alle creazioni della Maison Borbonese. ■ The night devoted to the awarding of Première 2013 also saw the opening of the “Oro d’Autore” Museum, unique of its kind for now in Italy, which houses more than 300 magnificent, unique jewellery pieces, designed and developed by artists

foreign buyers, especially from Dubai, Brazil, the USA, Turkey and Russia. Some signs of recovery were also shown by Libyan professionals. With the exception of Spain, Greece and Portugal, there were also buyers from the major European countries. In the photos: Bi-Jewel catwalk. On the page alongside, top, from left: Gianfranco Simoncini, Regional Minister; Giuseppe Fanfani, Mayor of Arezzo; Raul Barbieri, Director of Arezzo Fiere e Congressi; Roberto Vasai, President of the Provincial Council.

Blumarine

and famous people including painters, architects and sculptors, designers and stylists - Dario Fo, Alessandro Mendini, Ferrè, Gae Aulenti, Baj and Giò Pomodoro among others - manufactured by companies in the gold districts of Arezzo, Florence, Vicenza and Valenza. The Museum also includes “Past For-Ward”, a collection of jewellery coordinated with creations by the Borbonese Fashion House. Cascella

Badii

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FIERE FAIRS

OROAREZZO PREMIÈRE:

LE TENDENZE 2013 OROAREZZO PREMIÈRE: THE 2013 TRENDS Unoaerre Industries ■ Le tendenze future in un gioiello: Première 2013 si conferma come una delle più interessanti iniziative di OroArezzo. I 9 pezzi vincitori - proposte di grande originalità, con un occhio alle esigenze del mercato saranno oggetto di una campagna promozionale e di diffusione sia sul canale QVC sia nell’ambito delle iniziative estere di OroArezzo. Diversi imprenditori hanno dedicato la vittoria al loro staff di collaboratori. UnoAerre – Premio Minerva d’Oro Collana scacciamalocchio, con pendente creato dallo scultore orafo Enzo Scatragli. In materiali preziosi, oro rosé e corniola. SE.MAR Ventaglio. Collana tipo “rosario” con sfere di granati e grande pendente a forma di ventaglio in argento e oro con decorazioni a guilloché. Roberto Magi Occhiale schermato. Parure di collana, bracciale e orecchini con catene composte da piccoli occhiali che si uniscono al pendente a forma di occhiale schermato, ispirato alle filosofie orientali. Prestige Collana Orchidea, in oro, pietre preziose, diamanti e smalti. Un omaggio alla natura e ai fiori di Andy Warhol. Nemesi Sponge. La tecnica dell’elettrofusione, la ricerca creativa e il design sperimentale hanno dato vita a questa collezione di “spugne marine”, fili sottili e intrecciati in oro pallido che formano il gioiello. Modula Gioielli Collezione Dèco. Parure composta da pendente, orecchini, spilla, bracciale e anello in metalli preziosi, onice, madreperla, giada e corallo mediterraneo. Un richiamo all’arte nata all’Esposizione Universale di

Parigi del 1925. Graziella Group Collezione Fiori Suwar. Bracciali in oro e metallo; realizzati con la tecnica dell’elettroformatura, mescolano tradizione orientale e occidentale, grazie alle forme importanti e all’uso di smalti e pavé di pietre. 230AR Doppianello. Doppio anello snodato per un solo dito con cristalli bianchi e color zaffiro, incastonati da una rete traforata dalle geometrie irregolari, mentre l’orecchino avvolge il lobo. Gioielli leggeri e luminosi, grazie all’oro lavorato in opus interassile. Cenzi Vittorio Vanessa. Demi parure di collana e doppio bracciale in oro rosa, trafori, diamantature e decorazioni di smalto a gran fuoco. Gioielli ispirati al futurismo di Balla, le cui opere si caratterizzavano per la fusione di materiali, colori e per l’effetto velocità. Se.Mar

Graziella Group

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Modula Gioielli Cenzi Vittorio

Prestige

Roberto Magi

Occhiale schermato. Necklace, bracelet and earrings parure with chains made up of small glasses that join a pendant in the shape of shielded glasses, inspired by Eastern philosophies. Prestige

■ Future trends in one jewel: Première 2013 is confirmed to be one of the most interesting initiatives by OroArezzo. The 9 winning items – some very original 230AR pieces, with an eye to the needs of the market - will be the subject of a promotional campaign, for circulation on both the QVC channel and at OroArezzo initiatives abroad. Many entrepreneurs dedicated their victory to their employees and associates. UnoAerre – Minerva d’Oro Award

Scacciamalocchio necklace, with pendant created by gold sculptor Enzo Scatragli. It is made of precious materials, rosé gold and cornelian.

Orchidea necklace, in gold, precious stones, diamonds and enamel. A tribute to nature and Andy Warhol’s flowers.

the opus interassile technique.

Nemesi

Cenzi Vittorio

Sponge. The technique of electrofusion, creative research and experimental design resulted in this collection of “sea sponges”, thin interwoven threads of pale gold that form the jewel.

Vanessa. Demi parure comprising necklace and double bracelet, made of pink gold, openwork, diamond-milled elements and high-fire enamel decorations. These creations are inspired by the futurist art of Italian painter Giacomo Balla, whose works were characterised by the fusion of materials and colours and the speed effect.

Modula Gioielli

Dèco Collection. Set of pendant, earrings, bracelet, brooch and ring, made of precious metals, onyx, mother-of-pearl, jade and Mediterranean coral. A reference to the art current launched at the Paris Universal Exhibition in 1925.

Nemesi

Graziella Group

Fiori Suwar Collection. Gold and metal bracelets: made using the electroforming process, they blend Eastern and Western traditions, thanks to their imposing volumes and to the use of enamel and stone pavé.

Roberto Magi

230AR

Doppianello. Double jointed ring for a single finger, with white and sapphireVentaglio. “Rosary”-like necklace, with coloured crystals, set in an irregular garnet beads and large fan-shaped pen- openwork mesh, while the earring surdant made of silver and gold with guilloché rounds the ear lobe. The jewels are light decorative motifs. and bright as the gold is worked using SE.MAR

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FIERE FAIRS

AI BIG BUYERS PIACE

IL GIOIELLO ITALIANO MA IL PREZZO... I buyers intervistati

grossisti

79,1% import/export

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dettaglianti

30,2%

catene di negozi fabbricanti

14% 11,6%

succursale

7%

tv/internet shopping

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grande magazzino

■ Design e qualità: sono sempre gli stessi i motivi per i quali i compratori esteri prediligono il gioiello italiano. Questo è solo uno dei diversi e interessanti risultati di un’indagine svolta da Arezzo Fiere e Congressi su 1.000 compratori esteri, di 44 Paesi (vedi tabella) la maggioranza dei quali si approvvigiona proprio alle fiere di settore. Le risposte al questionario, composto da 15 domande inviate per e-mail, serviranno, secondo Arezzo Fiere e Congressi, ad “analizzare le dinamiche che caratterizzano il settore orafo” e a “migliorare la sinergia tra i compratori e le aziende italiane”.

4,7%

italiano, una chiede “Quali sono le vostre esigenze nell’attività di approvvigionamento dei prodotti?”: il design è la prima esigenza, con il 95,3% delle risposte, subito a seguire c’è il fattore prezzo, con l’88,4% e l’innovazione tecnologica (ben il 55,8%). Meno importante il fatto che siano presenti dazi doganali o che i gioielli siano unbranded, per il 53,7% degli intervistati. Se i compratori non trovano queste caratteristiche nel prodotto italiano, si rivolgono ad altri mercati, in particolare a Turchia e Medio Oriente (64,3%); Cina e Hong Kong (61,9%); altri Paesi europei (45,2%); Thailandia e Sud Est Asiatico per il 38,1%.

LE ESIGENZE Tra le domande generiche, non neces- PREZZO E INNOVAZIONE sariamente riguardanti il prodotto orafo La crisi ha toccato l’86% delle aziende

54 fairs 5.12

di tutti i mercati, anche quelli più forti, e le risposte a “Quali criteri avete adottato per far fronte alla crisi?” non sono rassicuranti: il 68,3% parla di “diminuzione degli acquisti,” il 58,5% di “ricerca di prodotti più leggeri”; frazionamento degli acquisti per il 34,1%, pagamenti dilazionati per il 19,5%, “altro” per il 17,1%. La gioielleria italiana è al top nella considerazione dei buyers (53,7% alta; 19,5% molto alta) per i noti motivi: design, qualità, gamma dell’offerta, artigianalità, ecc. Il problema resta il prezzo. Alla domanda: “Qual è la principale leva su cui dovrebbero agire i produttori italiani per corrispondere alle vostre esigenze?”, il 65,9% dice “prezzi più competitivi”; il 19,3% qualità del prodotto; il 9,9% prodotti più innovativi.


I PROSSIMI APPUNTAMENTI FORTHCOMING EVENTS JCK LAS VEGAS ■ Dall’1 al 4 Giugno, il Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas ospiterà JCK Las Vegas. All’evento saranno collegate le due manifestazioni dell’ETS (Equipment, Technology & Supplies) e dell’AGTA GemFair™, entrambe in programma dal 31 Maggio al 4 Giugno. ■ From June 1 to 4, the Mandalay Bay Resort & Casino in Las Vegas will host JCK Las Vegas. The show will include two events, the ETS (Equipment, Technology & Supplies) and the AGTA GemFair™, both scheduled from May 31 to June 4. Info: http:lasvegas.jckonline.com

EPHJ-EPMT/SMT GENEVE ■ Le microtecnologie applicate ai più diversi settori produttivi, tra cui quello orafo e orologiero, sono protagoniste al Palexpo di Ginevra dal 5 all’8 Giugno 2012. ■ Microtechnologies applied to many different industries, including jewellery and watchmaking, are featured at the Palexpo in Geneva from 5 to 8 June 2012. Info: www.ephj.ch www.epmt.ch

CAMBODIA GEMS & JEWELRY FAIR ■ La quarta edizione della Cambodia Gems & Jewelry fair si terrà dal 14 al 17 Giugno presso il Diamond Island Convention & Exhibition Center della capitale Phnom Penh. La manifestazione è organizzata dal Ministero del Commercio cambogiano in collaborazione con la Hong Kong’s World Trade Fair. ■ The fourth edition of the Cambodia Gems & Jewelry fair will be held from 14 to 17 June at the Diamond Island Convention & Exhibition Center in the capital, Phnom Penh. The event is organised by the Cambodian Ministry of Commerce in collaboration with Hong Kong's World Trade Fair. Info: www.cambodiatradefair.org

JEWEL EAST LONDON ■ Nell’ambito della Jewellery Week (dall’11 al 17 Giugno), L’Old Spitalfields Market ospiterà dal 15 al 17 Giugno Jewel East, evento dedicato alle creazioni orafe dei nuovi designer e alla bigiotteria e gioielleria vintage. Sono in programma dimostrazioni e workshop, in collaborazione con designer e scuole orafe di Londra. ■ As part of the Jewellery Week (11th -17th June), the Old Spitalfields Market is hosting Jewel East - June 15 to 17 - an event dedicated to the creations of new jewellery designers, costume and vintage jewellery. The event will include workshops and demonstrations, featuring London-based jewellery schools and designers. Info: www.londonjewelleryweek.co.uk.

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GLI ORAFI AMANO LA TV

E DISERTANO IL WEB JEWELLERS LOVE TV AND IGNORE THE WEB by Vittorio Montieri

PER LA PRIMA VOLTA LA RACCOLTA TELEVISIVA SUPERA QUELLA DELLA STAMPA PERIODICA ANCHE NEL SETTORE GIOIELLERIABIGIOTTERIA. THE SHARING OF THE ADV PIE SAW TV OUTDO PERIODICAL PRESS FOR THE FIRST TIME, EVEN FOT THE JEWELLERY AND COSTUME JEWELLERY SECTOR. ■ Nel suo piccolo, pari a meno di un centesimo degli investimenti pubblicitari nel loro complesso, la gioielleria ha sempre ingigantito le tendenze del mercato nazionale. Stavolta no; stavolta gli orafi hanno fatto di testa loro e a sorpresa esibiscono uno scintillante dato in controtendenza. A fronte di un calo degli stanziamenti dell’ordine del 3,7%, la pubblicità dei gioielli, con un incremento in valore assoluto di 12 milioni di euro, segna

nel 2011 un perentorio +20,7%: un dato superiore a quello di tutte le 24 macrocategorie della comunicazione commerciale, compresa quella degli oggetti personali nella quale i monili rientrano di diritto; un dato superiore anche ai trend di crescita di aree geografiche, come quella latino-americana, nelle quali l’advertising è in grande espansione. Certamente il budget totale di 70 milioni di euro non recupera ancora i picchi del 2005 e del 2007, con una spesa di 86 milioni; tuttavia, dopo il +17% del 2010, conferma la risalita dal baratro del 2009, che aveva registrato un fatturato di 50 milioni scarsi. Questo progresso, peraltro, si è distribuito in modo equilibrato lungo tutto il corso dell’anno, fatta eccezione per i mesi di aprile e agosto, leggermente in calo rispetto all’anno prima (Tav.1). Anche rispetto ai diversi canali di comunicazione, il comportamento del settore non segue la scia (Tav.2). Mentre internet è l’unico mezzo in crescita sul mercato pubblicitario ita-

58 communication 5.12

liano, nel comparto orafo gli acquisti degli spazi sulla rete si mantengono stabili; questo perché, nonostante un’ottima penetrazione (30%) della pubblicità online tra i brand orafi, superiore a quella della maggior parte delle classi di prodotto, nel mondo dei preziosi i budget dedicati al web continuano a essere irrisori, meno di un decimo rispetto a quanto mediamente speso dagli inserzionisti che vi si affidano altrove (e che si aggira sui 100.000 euro). Al contrario, in termini percentuali, gli aumenti più cospicui sono stati destinati ai media che risultano in ribasso nel panorama pubblicitario generale: alla pubblicità esterna, alla stampa, soprattutto sui quotidiani, alla televisione, che con 6 milioni in più beneficia del maggiore rialzo in valori assoluti, e alla radio, praticamente inesistente nel 2010 e i cui introiti nell’anno passato sono quindi facilmente decuplicati (+937%) grazie a uno sparuto drappello di una decina di inserzionisti. Dove invece la gioielleria si allinea con l’orientamen-


Tav. 1

Stagionalità degli investimenti (Euro .000)

Monthly ad spending (Euro .000)

17.625

11.657

6.975 4.651

0

6.012

3.281

3.802

3.771

1.654

5.107 3.226

to negativo degli altri mercati è alle voci “direct mail” e “cinema”, disertate in maniera anche più consistente dell’extra-settore. La spartizione della torta pubblicitaria (Tav.3) vede di conseguenza la raccolta televisiva superare per la prima volta quella della stampa periodica, ponendosi come principale mezzo pubblicitario anche nell’ambito della gioielleria-bigiotteria, con un investimento medio intorno al milione di euro. I periodici, che assieme ai giornali quotidiani rappresentano la metà esatta della spesa di settore, rimangono comunque di gran lunga il mezzo più specifico della categoria, con una share di utenti che sfiora il 70% delle marche pubblicitariamente attive nel settore (Tav.4), tre volte superiore rispetto a quanto accade nell’insieme dei mercati nazionali. Sono inoltre l’unico mezzo nel quale i comunicatori orafi, tanto numerosi quanto tendenzialmente parchi, investono una cifra superiore rispetto a quella mediamente stanziata dai colleghi di diversa estrazione

merceologica (90.000 euro contro 75.000). A questo riguardo, nel confronto con il 2010, risulta costante il numero delle marche attive, circa 450, e in linea di massima anche la selezione dei mezzi: praticamente invariata la quota d’inserzionisti che hanno pianificato su televisione, cinema e internet, in aumento di tre-quattro punti gli utenti della stampa quotidiana e periodica, di sei punti percentuali le firme dedite alle affissioni. Con un centinaio di marche attive, benché con investimenti molto ridotti (sui 25.000 euro contro una media nazionale di oltre 80.000), l’outdoor si pone inaspettatamente come il mezzo a maggior concentrazione d’inserzionisti orafi, essendo utilizzato dalle firme del settore in misura più di tre volte superiore rispetto alla media degli inserzionisti italiani di qualunque provenienza merceologica: vi fa ricorso infat-

N O V/ N O V D IC /D EC

O TT /O C T

SE T/ SE P

LU G /J U L AG O /A U G

G IU /J U N

AP R/ AP R M AG /M AY

M AR /M AR

FE B/ FE B

G EN /J AN

2.390

ti un orafo su quattro-cinque contro una media onnicomprensiva di un inserzionista su quattordici. La leadership sui diversi media è invece notevolmente differenziata: se Breil e Brosway dominano sul piccolo schermo, Stroili prevale sul grande schermo delle sale cinematografiche; se il Dodo è il più sentito alla radio, TSC, Prima Classe e Stroili sono i più visti sui manifesti; mentre Brosway, Swarovski e Boccadamo sono i più assidui frequentatori dei periodici, Giorgio Visconti e Dario & Peter sono i top

Stroili Oro

5.12 communication 59


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 2

Investimenti per mezzo - variazione percentuale sul 2010

Expenditures by medium - percent change over 2010

Radio

OutOfHome

Newspaper

Television

Magazines

Internet

DirectMail

Cinema

-60%

-40%

-20%

0%

GIOIELLERIA-BIGIOTTERIA / JEWELLERY

spender delle testate quotidiane. Visconti, in particolare, dirotta sui quotidiani oltre il 90% dei suoi tre milioni abbondanti di budget. Sul totale dei mezzi (Tav.5), il dato più sorprendente è la discesa dal podio di Morellato, cosa mai accaduta in un decennio di onorata carriera del brand. Dopo il debutto all’undicesima piazza nel ranking del 2002 e tre secondi posti nei tre anni successivi, rispettivamente alle spalle di Forevermark, Bliss e Breil, il predominio del marchio padovano era stato intaccato solo dalla piazza d’onore del 2009 dietro a Breil. Nell’ultimo anno, a seguito di un aumento del budget di circa un terzo da parte di Breil e di una corrispondente riduzione da parte di Morellato, l’avvicendamento con l’e-

20%

40%

80%

100%

TOTALE NAZIONALE / ALL MARKETS

terno rivale al comando della classifica si è ripetuto. Questa volta, però, a scavalcare Morellato ci sono anche Brosway, che quasi raddoppia il suo investimento, e Stroili, che conferma la terza posizione ritoccando il budget all’insù: per il terzo anno consecutivo si conferma lo stesso quartetto di testa, ma con uno scambio di posti. Seguono Giorgio Visconti, che scala sei posizioni quasi triplicando la spesa, e Pandora, che debutta nelle zone alte della graduatoria. Altri esordienti in classifica sono Roberto Demeglio, 2Jewels e, segno di tempi non facili, Orocash, catena di negozi prevalentemente dedita alla compravendita dell’oro usato. Si saluta inoltre il rientro di Swarovski dopo cinque anni sotto la soglia dell’1%. Escono

60 communication 5.12

60%

invece di scena la meteora Camomilla, la più alta new entry dell’ultima rilevazione, e, per una manciata di migliaia di euro, Giannotti, Cammilli e Donna Oro. La scansione mensile degli investimenti (Tav.6), che in altre occasioni aveva permesso ad outsider di seconda fascia di fare la voce grossa e primeggiare su concorrenti di maggior grido, quest’anno non riserva grandi sorprese. I quattro moschettieri della gioielleria si spartiscono anche tutte le leadership mensili, eccetto una: novembre. Ed è ancora una volta Visconti, paladino delle strategie senza mezze misure che, così come ha concentrato quasi tutto il budget sui quotidiani, ha scelto di scaricare quasi tutto il suo fuoco pubblicitario in pieno autunno, preva-


Tav. 3

Investimenti pubblicitari per mezzo (Euro .000)

Advertising expenditures by medium (Euro .000) Magazines; 26.949 38%

Newspapers; 8.409 12%

Outdoor; 2.704 4% Internet; 422 1% DirectMail; 318 1%

Television; 30.763 44%

Cinema; 295 0% Radio; 280 0%

lendo nettamente su tutti in uno dei mesi di maggior richiamo e concorrenza; il contrario di Damiani, la cui pianificazione più continuativa fa sì che la griffe valenzana non emerga mai tra le tre più in vista di ciascun mese, pur con un investimento complessivo d’alta classifica. L’unico marchio fuori graduatoria che riesce per un breve periodo a fare capolino tra i big spender è Thun, terzo a febbraio. Non che spendere e spandere sia di per sé un merito, come a volte può sembrare quando si stilano e si commentano graduatorie di questo tipo; ma certo è apprezzabile la tenacia con la quale i soggetti che operano nell’area grande della gioielleria, sia essa preziosa, fashion o ibrida, perseverano nel comunicare al pubblico i propri prodotti. C’è solo da augurarsi che questa fiducia e questo meritevole sforzo economico si traducano sul punto vendita in un

risultato positivo che appare sempre meno scontato. FONTE: N.A.S.A. Nota: gli investimenti sono stimati in base alla valorizzazione secondo listino degli spazi censiti su una larghissima parte dei media nazionali e all’applicazione degli sconti medi praticati dalle concessionarie su ciascun mezzo. La variabilità nelle condizioni di vendita comporta che i singoli inserzionisti possano riscontrare discrepanze anche significative con il proprio reale budget; l’uniformità del metodo offre tuttavia l’unica possibilità oggettiva di operare un raffronto tra gli stanziamenti. ■ In its own small way, amounting to less than one hundredth of the advertising spending as a whole, jewellery has always magnified the trends of the national market. Not this time.

Brosway

5.12 communication 61


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 4

Inserzionisti per mezzo

Advertisers by medium 69%

29% 24% 11% 7% 2%

Magazines (308) Newspapers (128)

Outdoor (106)

This time jewellery comMorellato panies acted off their own bat and surprisingly showed a dazzling figure against the run of the market. Despite a budget decrease of about 3.7%, the advertising of jewellery, with an increase of 12 million euro in absolute value, marked a final +20.7% in 2011, a figure higher than the 24 major categories of commercial communication, including personal items, into which jewellery falls by right. A figure even higher than the growth trends of geographical areas, such as Latin America, where advertising

Internet (49)

Television (32)

Radio (10)

is booming. Certainly, the total budget of 70 million euro is not yet recovering the peaks of 2005 and 2007, with an expenditure of 86 million. However, after +17% in 2010, it confirms the step back from the brink of 2009, when it reported a turnover of barely 50 million. This progress, however, was distributed evenly throughout the year, except for the months of April and August, slightly down from previous year (Table 1). Even with regard to the various communication channels, the behaviour of the industry is not following the general wake (table 2). While the internet is the only way to grow in the Italian advertising market, in the jewellery sector the purchase of space on the network is stable. This is because, despite the good penetration (30%) of online advertising into jewellery brands, more than in most product classes, in the world of jewellery the budget devoted to the web continues to be insignifi-

62 communication 5.12

1%

Cinema (5)

1%

DirectMail (3)

cant, less than a tenth of the average budget spent by advertisers elsewhere (which is about 100,000 euro). Conversely, in percentage terms, the most significant increases involved media that are declining in the overall advertising landscape: external advertising, the press, especially newspapers, television - which saw the greatest rise in absolute values with a 6 million increase - and the radio, virtually nonexistent in 2010, with revenues that easily increased tenfold in the past year (+937%) with a small squad of a dozen advertisers. But jewellery is in line with the negative trend of other markets as to “direct mail” and “cinema”, which are even more often abandoned by companies outside the industry. As a result, the sharing of the advertising pie (Table 3) saw television outdo periodical press for the first time, ranking as the main advertising medium even for jewellery ad bijouterie, with an ave-


rage investment of around one million euro. Periodicals, which represent just half the spending in the sector along with daily newspapers, are still by far the most specific medium in the category, with a share of users that reaches nearly 70% of the industry brands that are active in advertising campaigns (Table 4), three times more than what happens in all national markets. They are also the only medium in which jewellery communicators, as numerous as basically thrifty, invest a higher amount than the average allocated by their colleagues in different product categories (90,000 euro against 75,000). In this regard, compared with 2010, the number of active brands - about 450 - is constant, and so is the choice of media, broadly speaking. The proportion of advertisers who planned advertisements on television, cinema and the internet is virtually unchanged, users of newspapers and magazines are rising by three to four points, the brands devoted to posters by six percentage points. With hundreds of active brands, albeit with very small investments (about 25,000 euro against a national average of over 80,000), outdoor has unexpectedly become the medium with the highest concentration of jewellery advertisers, used by companies in the sector to an extent more than three times greater compared to the average of Italian advertisers in any other product category. In fact, one jeweller out of four to five uses it, against a comprehensive average of one advertiser out of fourteen. However, the leadership in the various media is significantly diversified. If Breil and Brosway dominate the small screen, Stroili prevails on the big screen of movie theatres; if Dodo is the most heard on the radio, TSC, Prima Classe and Stroili are the most seen on posters; while Brosway, Swarovski and Boccadamo are the patrons of periodicals, Giorgio Visconti and Dario & Peter are the top spenders of daily newspapers. Visconti, in particular, spends more than 90% of its over three-million

Tav. 5

Investimenti pubblicitari gioielleria (anno 2011)

Jewellery advertising expenditures (year 2011)

n째 marca / brand 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22

BREIL BROSWAY STROILI MORELLATO VISCONTI PANDORA DAMIANI TSC DODO BOCCADAMO LE BEBE' POMELLATO DARIO & PETER SWAROVSKI OROCASH 2JEWELS ROBERTO DEMEGLIO VHERNIER CARTIER SODINI COMETE RECARLO TOTALE OVER 1% ALTRE MARCHE TOTALE MERCATO

Euro (.000) 7.189 7.099 4.802 4.575 3.052 3.013 1.971 1.493 1.486 1.365 1.356 1.332 1.248 1.106 1.028 938 821 792 739 733 711 706 47.555 22.596 70.151

budget in newspapers. On the total of media (Table 5), the most surprising figure is that Morellato stepped down from the podium, which had never happened to the brand in a decade of respectable career. After debuting in eleventh place in the 2002 ranking and three second places in the next three years, respectively after Forever-mark, Bliss and Breil, the predominance of the Paduan brand was affected only by its place of honour after Breil in 2009. In the last year, following a budget increase of about one third by Breil and a corresponding reduction by Morellato, the rotation with the eternal rival on top of the ranking occurred again. This time, though, Morellato was also overtaken by Brosway, which nearly doubled its

%

rank 2010

10% 10% 7% 7% 4% 4% 3% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 68% 32% 100%

2 4 3 1 11 nc 8 12 20 9 19 5 10 nc nc nc nc 18 15 16 17 14

investment, and Stroili, which confirmed its third position by tweaking its budget upward. For the third consecutive year, the same quartet was confirmed at the top, but with an exchange of places. They are followed by Giorgio Visconti, which moved up by six places nearly tripling its spending, and Pandora, which debuted in the upper tiers of the rankings. Other newcomers are Roberto Demeglio, 2Jewels and, as a sign of difficult times, Orocash, chain stores mainly devoted to the sale of used gold. The place list also welcomes the return of Swarovski after five years under the 1% threshold. The brands that left the scene are flash-in-the-pan Camomilla, the highest new entry in the last survey, and, for a few thousand euro,

5.12 communication 63


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 6

I tre maggiori inserzionisti per mese (Euro .000)

Top three advertisers by month (Euro .000) MARCA BRAND Boccadamo Breil Brosway Dario & Peter Morellato Orocash Pandora Pomellato Sodini Stroili Swarovski Thun Tsc Visconti

GEN FEB MAR APR MAG JAN FEB MAR APR MAY

GIU LUG AGO SET OTT NOV JUN JUL AUG SEP OCT NOV

DIC DEC

295 246 298

1373

443

975

953

1240

942

1310

1099 657

183

1190 885

1490

90 768

615 324 239

1732

110 599

777

657 104 897

431

919

297

292 137

286 228 2154

Breil

Giannotti, Cammilli and Donna Oro. The monthly scanning of investments (Table 6), which on other occasions allowed second-tier outsiders to raise their voice and surpass renowned competitors, reserved no big surprises this year. The four musketeers of jewellery shared all monthly leaderships, except in November. And it is once again Visconti, champion of strategies with no half measures, which, as well as concentrating most of its budget in newspapers, chose to focus almost all of its advertising campaign in autumn, substantially prevailing over all others in one of the most attractive and competitive months. The opposite of Damiani, which opted for more continuous planning, preventing the Valenza brand to stand out in the top three places of any month, although with a high total investment. The only brand outside the ranking that managed to peep out among big spenders for a short period is Thun, the third in February. Not that playing

64 communication 5.12

ducks and drakes with money is in itself a merit, as it may seem sometimes when lists like this are drawn up and commented on, but the tenacity with which professionals in the wide area of jewellery - whether it is precious, fashion or hybrid - persevere to market their products for the public is certainly appreciated. One can only hope that this confidence and this worthy economic effort turn into a positive outcome in the store, which seems less and less obvious. SOURCE: N.A.S.A. Note: investments are estimated based on an appreciation according to the price list of the areas surveyed on most national media and the application of average discounts made by dealers for each medium. The variability in sales conditions implies that individual advertisers can also find significant discrepancies with their real budget. The uniformity of the method, however, offers the only objective opportunity to make a comparison of budgets.



COMUNICAZIONE COMMUNICATION FESTINA ■ The new Stroili Oro print and TV campaign has started. The endorser is again Ilary Blasi, while the photographer Danish Signe Vilstrup - and the mood of images changed: sensual and contemporary in the way of portraying the woman. The video, the work of The Beef agency and production house Mugfilm, under the direction of emerging Alberto Colombo, photography by Alessandro Bolzoni, managed to create an elegant and intimate atmosphere, thanks to the determined femininity of Ilary Blasi and to the voice of Lana del Rey.

STROILI ORO ■ È partita la nuova campagna stampa e TV di Stroili Oro. Il volto è sempre quello di Ilary Blasi, cambia, invece, il fotografo - la danese Signe Vilstrup - e il mood delle immagini: sensuali e contemporanee nel modo di ritrarre la donna. Il video, frutto del lavoro dell’agenzia The Beef e della casa di produzione Mugfilm, con la regia dell’emergente Alberto Colombo e la fotografia di Alessandro Bolzoni, è riuscito a creare un’atmosfera elegante e grintosa grazie alla femminilità contemporanea di Ilary Blasi e alla voce di Lana del Rey.

■ Festina Group, azienda spagnola di orologeria, forte di sei brand capillarmente diffusi a livello internazionale, è cronometrista ufficiale del 95° Giro d’Italia, che si svolge dal 5 al 27 Maggio con partenza da Herning, in Olanda, e arrivo a Milano. In occasione di un evento di grande storia e tradizione come è il Giro d’Italia, Festina presenta la Collezione Giro 2012, composta da 8 nuovi cronografi. ■ Festina Group, a Spanish watch company, with six brands widely distributed internationally, is the official timekeeper of the 95th Giro d’Italia (Tour of Italy), which is taking place May 5 to 27 starting from Herning, Holland, and finishing in Milan. In the occasion of a great historical and traditional event as the Tour, Festina presents its Giro d’Italia 2012 Collection, with 8 new chronographs.

POLELLO ■ Ogni anno Polello, azienda leader nel settore delle fedi e degli anelli di fidanzamento, “regala” un sogno. Da Aprile a Dicembre 2012, chiunque acquisti un viaggio di nozze dal catalogo del tour operator Francorosso può partecipare all’estrazione di 10 solitari in platino e diamante taglio brillante da 0,50 carati, accompagnato da un certificato internazionale. ■ Every year Polello, leader in the field of wedding and engagement rings, "gives" a dream. From April to December 2012, anyone purchasing a honeymoon from the catalogue of tour operator Francorosso, can participate in the drawing of 10 platinum solitaire rings with 0.50 carat brilliant cut diamond, coming with an international certification.

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GIOVANNI RASPINI ■ La bellezza di Viera Schottertova e le nuove collezioni in argento di Giovanni Raspini, fotografate da Leonardo Beglieri con una tecnica che rende le immagini intense ed evocative, sono le protagoniste della nuova campagna dell’argentiere toscano. ■ The beauty of Viera Schottertova and the new silver collections by Giovanni Raspini, photographed by Leonardo Beglieri with a technique that makes images vivid and evocative, are the protagonists of the new campaign of the Tuscan silver jewellery company.


CUERVO Y SOBRINOS ■ Marzio Villa, proprietario del marchio Cuervo y Sobrinos dal 2001, sarà il patron della prima edizione della “Summer Marathon 2012”, gara automobilistica per auto storiche che si svolgerà dal 14 al 17 Giugno sugli splendidi passi delle Alpi Centrali. Creata e promossa dal prestigioso marchio di orologi di lusso, la corsa partirà da Bormio e l’organizzazione tecnica sarà curata dalla Scuderia Autostorica 3T di Cremona. Le iscrizioni sono aperte fino al 22 Maggio a un massimo di 160 equipaggi. ■ Marzio Villa, owner of the Cuervo y Sobrinos brand since 2001, will be the patron of the first edition of the "2012 Summer Marathon", a car race for historic cars that will take place June 14 to 17 on the

beautiful mountain passes of the Central Alps. Created and promoted by the prestigious luxury watch brand, the race will start from Bormio and the technical organisation will be provided by Scuderia Autostorica 3T of Cremona. Registration is open until May 22 for a maximum of 160 teams.

diale WTCC, il perfetto testimonial del mondo Eje Watches. Muller ha firmato l’accordo con il marchio elvetico e collaborerà alla nascita di un serie limitata di orologi, la “World Champion by Yvan Muller”. ■ A common passion has led the owners of Erik J.Exertier - Eje Watches - to approach the world of rallying and motor racing and to choose Yvan Muller, Touring Car World Champion, as the EJE WATCHES perfect ambassador for the Eje Watches Una passione in comune ha portato ■ i titolari di Erik J.Exertier - Eje Watches world. Muller signed a contract with the - ad avvicinarsi al mondo dei rally e del- Swiss brand and will cooperate for the le corse automobilistiche e ad indivi- creation of limited edition watches, the duare in Yvan Muller, campione mon- "World Champion by Yvan Muller."

TAG HEUER ■ Cameron Diaz (nella foto con JeanChristophe Babin, Ceo di Tag Heuer) è entrata a far parte del team di prestigiosi ambasciatori della Maison. La nuova testimonial, che a Baselworld indossava l’orologio Link Lady, ha dichiarato che l’accordo con Tag Heuer contribuirà a far conoscere i programmi dell’UN Women, nuova Entità delle Nazioni Unite che si batte contro la discriminazione di genere e aiuta “le donne che non sono in condizione di raggiungere neppure gli obiettivi più elementari”. ■ Cameron Diaz (pictured with JeanChristophe Babin, CEO of Tag Heuer) has joined the team of prestigious ambassadors of the House. The new endorser, who wore the Link Lady watch at Baselworld, said that the deal with Tag Heuer will help raise awareness of the programs promoted by UN Women, a new UN Entity that is fighting against gender discrimination and helps “women who are unable to reach even the most basic objectives”.

SECTOR NO LIMITS ■ Tra gli atleti del Team Sector che partecipano a spedizioni ed avventure in tutto il mondo, il maratoneta Joey Kelly, già parte del famoso gruppo “The Kelly Family” negli Anni 70, ha vinto la gara multi-disciplina Siberian Black Race. Jesùs Calleja (nella foto), scalatore ed esperto di rafting, dopo aver raggiunto le montagne più alte nei sette continenti, è arrivato anche al Memoriale dell’Everest, che ospita monumenti di pietra in omaggio ai caduti della famosa vetta. ■ The athletes of the Sector Team who participated in expeditions and adventures around the world include marathon runner Joey Kelly, member of the famous 70’ band “The Kelly Family”, who won the multi-discipline Siberian Black Race. Jesús Calleja (pictured), climber and water rafting expert, who reached the highest mountains in the seven continents, got to the Everest Memorial, which houses stone monuments built as a memorial of those who died on the famous peak.

5.12 communication 67


MOSTRE EXHIBITIONS

L’ORO D’INGHILTERRA ALLA GOLDSMITHS’ HALL THE GOLD OF ENGLAND AT THE GOLDSMITHS’ HALL

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■ Dall’1 Giugno al 28 Luglio è in scena alla Goldsmiths’ Hall di Londra un’esposizione sulla lavorazione e sull’utilizzo dell’oro nel Regno Unito negli ultimi 4500 anni: una mostra che celebra l’ininterrotto rapporto, in pratica dall’Età del Bronzo ai nostri giorni, dell’uomo col più popolare dei metalli preziosi, un rapporto che intreccia fascino, potere, religione, guerre e vita di tutti i giorni. “Gold: Power and Allure”, progettata in collaborazione con WGC, ospita oltre 400 pezzi di eccezionale importanza storica e artistica, realizzati in oro a partire dal 2500 a.C. e provenienti da prestigiose istituzioni e collezioni private. Foto 1: corona ecclesiastica in stile Rococò, realizzata in Portogallo in oro, diamanti, smeraldi e rubini. Foto 2: il pendente di Canterbury, splendido esempio di artigianato anglo-

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68 exhibitions 5.12

sassone; inizi VII sec. Foto 3: spilla in oro di Andrew Lamb, 2009. Foto 4: collana di Ernest Blyth, 1966. ■ An exhibition on the work and the use of gold in the United Kingdom over the last 4500 years is staged at Goldsmiths' Hall in London from 1 June to 28 July. An exhibition that celebrates the unbroken relationship, from the Bronze Age to the present day, between humans and the most popular precious metal, a relationship that intertwines fascination, power, religion, wars and everyday life. “Gold: Power and Allure”, organised in collaboration with WGC, houses over 400 gold items of great historical and artistic importance, dating from as early as 2500 BC, loaned from prestigious institutions and private collections. Photo 1: Rococo-style ecclesiastical crown, made in Portugal with

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gold, diamonds, emeralds and rubies. Photo 2: the Canterbury pendant, beautiful example of Anglo-Saxon craftsmanship; early 7th century. Photo 3: gold brooch by Andrew Lamb, 2009. Photo 4: necklace by Ernest Blyth, 1966.

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VAN CLEEF & ARPELS A SHANGHAI VAN CLEEF & ARPELS IN SHANGHAI ■ Fino al prossimo 15 Luglio, il Museo di Arte Contemporanea di Shanghai (MOCA) ospiterà la retrospettiva “Van Cleef & Arpels, Timeless Beauty”. Per la prima volta in Cina saranno esposti al pubblico oltre 370 pezzi, appartenenti alla Collezione Van Cleef & Arpels e a collezioni private francesi e internazionali. Gioielli, orologi, accessori e ancora disegni e documenti d’archivio ripercorreranno più di un secolo di storia della celebre maison. Quattro i settori tematici della mostra: Esotismo, Natura, Eleganza e Femminilità. ■ Until July 15th, the Shanghai Museum of Contemporary Art (MOCA) is hosting the retrospective exhibition “Van Cleef & Arpels, Timeless Beauty”. For the first time in China, over 370 pieces, belonging to the Van Cleef & Arpels Collection and also to private French and international owners, will be on public display. Jewellery, watches, accessories and even drawings and archival documents retrace more than a century of history of the famous jewellery house. The four themes of the exhibition are Exoticism, Nature, Elegance and Femininity.


GIOIELLI IN FERMENTO A TORRE FORNELLO ■ Torna per il secondo anno consecutivo Gioielli in Fermento, esposizione - con relativo concorso - di gioielli contemporanei ispirati al racconto del vino, in particolare a tre prodotti vinicoli dei Colli Piacentini. Cornice della mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 26 Maggio, La Vigna delle Arti - progetto culturale sulle varie interpretazioni dell’arte contemporanea - dell’Azienda Agricola Torre Fornello di Ziano Piacentino. L’evento è stato realizzato con la collaborazione di AGC Associazione Gioiello Contemporaneo e Le Arti Orafe Jewellery School di Firenze e col patrocinio di Provincia di Piacenza e del Comune di Ziano Piacentino. Nella giornata di inaugurazione, lo scorso 22 Aprile - che tra l’altro ha visto Gualtiero Marchesi come ospite d’eccezione - la giuria ha premiato le due opere giudicate più interessanti per originalità e attinenza al tema: la collana “Melancholia” di Annamaria Iodice, in carta, tecnica mista, e l’anello “Chi vuol esser lieto sia” di Maria Biamonti (foto), in oro, onice e granato. Menzioni speciali sono andate a Corrado De Meo e Alessandro Petrolati. Nella foto in alto, la giuria: da destra, Enrico Sgorbati di Torre Fornello, Graziano Visintin, Maria Rosa Franzin, Giulio Manfredi, Carlo Valli e la curatrice Eliana Negroni.

5.12 exhibitions 69


FORMAZIONE TRAINING

AMIN LUXURY CON HRD

OBIETTIVO: LA QUALITÀ AMIN LUXURY AND HRD. ONE PURPOSE: QUALITY ■ Amin Luxury torna a proporre ai suoi clienti un percorso di formazione sui diamanti con prestigiosi istituti gemmologici internazionali. Dopo GIA e CISGEM, inizia una proficua collaborazione tra l’azienda, leader nella commercializzazione dei diamanti e pietre preziose, con uffici a Firenze, Valenza e New York, e HRD Antwerp - dipartimento di formazione ufficiale dell’Alto Consiglio del Diamante di Anversa, centro mondiale della commercializzazione del diamante. Amin

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Luxury ha inaugurato l’edizione 2012 a Bologna, nel Febbraio scorso, dove si è tenuto il primo corso dell’anno; il secondo si svolgerà presso il Nobil Collegio delle Arti Orafe, Roma, il 4 e 5 Giugno: due giornate durante le quali analisti di diamanti, specializzati nel settore della formazione, parlano di “Diamante: conoscerlo per vendere meglio” e “ Trucchi brillanti”, per imparare ad identificare imitazioni e contraffazioni. A fine corso viene consegnato ai partecipanti il Diamond Grader Certificate. L’obiettivo di Amin Luxury è importante: offrire ai clienti un momento di aggregazione e di confronto professionale, utile per una maggiore qualità nella vendita e per una migliore conoscenza del prodotto e del mercato. Nelle foto: due momenti del corso a Bologna. ■ Amin Luxury is offering its customers a training course on diamonds, in cooperation with prestigious international gemmological institutes. After GIA and CISGEM, a fruitful collaboration began between the company, a lea-

der in the marketing of diamonds and precious stones, with offices in Florence, Valenza and New York, and HRD Antwerp, official training department of the Diamond High Council of Antwerp, a world centre for the marketing of diamonds. Amin Luxury opened the 2012 edition in Bologna, in February, where the first course of the year was held. The second will take place at the Nobil Collegio delle Arti Orafe, Rome, on June 4 and 5. Two days during which diamonds analysts, specialising in training, speak of “The diamond: know it to sell better” and “Brilliant tricks”, to learn how to identify counterfeits and imitations. At the end of the course, participants will receive the Diamond Grader Certificate. Amin Luxury has an important purpose: offering its customers an opportunity to get together and exchange professional ideas, useful for improved sales quality and for a better knowledge of the product and the market. In the photos: two moments of the course in Bologna.





SETTORI CORRELATI BANCHE globale (gioielleria e oro da investimento). Secondo una recente elaborazione di Confindustria-Prometeia, inoltre, nel 2016 il 75% dei nuovi ricchi arriverà dai Paesi emergenti. Purtroppo l'export italiano è tutt'ora fortemente concentrato su mercati che stanno attraversando anche crisi di diversa natura: geopolitica per alcuni paesi del Medio Oriente, finanziaria per il nuovo Continente. Quindi auspicando quanto prima l’attenuazione dei dazi e di qualunque barriera economica, per i distretti di Arezzo e Vicenza l’imperativo è: “riallocazione e

zazione e la dicotomia che i due attori hanno sul prestito d'uso produce conseguenze spesso negative sulla valutazione dell'azienda e quindi sulla determinazione del Rating. Quali sono i prodotti e i servizi finanziari a disposizione del settore orafo? L’esperienza ormai quarantennale nel mondo dell'oro e la vicinanza di Banca Etruria al settore hanno spinto l’istituto a creare prodotti e servizi in sintonia con le aspettative dei clienti.

LE NOSTRE PROPOSTE

IN AIUTO AGLI ORAFI ■ Abbiamo chiesto a Federico Baiocchi Di Silvestri, Direttore della Divisione Commerciale di Banca Etruria, e a Gilberto Vudafieri, Responsabile Operatività Oro di Banca Popolare di Vicenza - importanti punti di riferimento per i distretti orafi un’opinione sugli aspetti critici del settore e sui “prodotti” più interessanti che offrono alle aziende produttrici e ai dettaglianti.

diversificazione degli ordini Rating Oro su piazze trainanti”. Nel corso del 2011 BanLa seconda criticità è relativa ca Etruria si è dotata di alla bassa capitalizzazione un innovativo sistema delle aziende del settore, oldi Rating che consente tre al cospicuo ricorso e ai di misurare le peculiarità criteri di contabilizzazione del settore orafo. L’attidel Prestito D'Uso. Se da vazione del processo di un lato le dimensioni quasi “Rating dedicato” parte familiari della aziende di pro- Federico Baiocchi Di Silvestri dalla compilazione delBanca Etruria duzione hanno permesso la Scheda di ProduzioFederico Baiocchi Di Silvestri al settore di sopportare un periodo di con- ne, un documento dettagliato che il cliente Quali sono, dal vostro punto di vista, le giuntura negativa, dall'altro il "nanismo" fornisce alla Banca insieme ai più classici maggiori criticità del settore orafo? del comparto si scontra con i criteri contabili documenti contabili. La Scheda è la rapIl settore produttivo orafo conta circa delle Banche. Infatti spesso, a fronte di fat- presentazione dei dati contabili posti in bi12.000 aziende di cui oltre 3.000 nei tre turati modesti, costituiti quasi esclusiva- lancio, suddivisi in micro-voci. I dati inseriti principali distretti: Arezzo, Vicenza e Valenza. mente dalla manifattura (aziende che ope- dal cliente all’interno della Scheda vengono Le criticità del settore sono di due tipi ed rano in conto lavorazione) le imprese pre- sottoposti ad un processo di coerenza e entrambe figlie dei tempi e dei nuovi sentano Prestiti d'uso il cui controvalore è di verifica che attesterà, tramite appositi scenari economici. La prima è relativa alle superiore ai Ricavi. A rendere ulteriormente controlli, la rispondenza formale di quanto difficoltà delle aziende di convogliare gli complessa la valutazione è il diverso ap- dichiarato dal cliente con altre Fonti Ufficiali, ordinativi su mercati in via di sviluppo, si- proccio che l'azienda orafa e la banca come la Centrale dei Rischi e i dati di bicuramente più redditizi, ma con barriere hanno sul prestito d'uso. Se per la prima lancio dell’azienda. Superata la fase di all'entrata (dazi doganali), che scoraggiano il Prestito d'uso è riconducibile ai Conti controllo, il sistema provvederà a ricalcolare anche le imprese più intraprendenti. Nel d'Ordine del bilancio e quindi considerato alcune poste contabili e ad inserire il concorso del 2011, la Cina e l'India si sono un Impegno, per la Banca non è altro che trovalore del Prestito d’uso all’interno dello confermate le due roccaforti dell'oro, ge- un debito come qualsiasi altro finanzia- Stato Patrimoniale. Ciò determinerà coenerando complessivamente il 55% della mento e quindi sottoposto alla Centrale renza tra le risultanze della Centrale dei Ridomanda di gioielli e il 49% di quella dei Rischi Interbancari. La bassa capitaliz- schi e quanto disponibile in Bilancio. Le

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differenze di bilancio, originariamente attribuite dal sistema di rating standard, saranno rettificate, dando origine ad un nuovo conteggio e all’adeguamento del Rating. A pochi mesi dal lancio del Processo del “Rating dedicato” per le aziende orafe, circa il 70% delle società valutate hanno ottenuto un upgrade di almeno una classe. Prestito d'Uso a Lungo Con il contratto di prestito d'uso di metalli preziosi un soggetto cede in uso ad un altro soggetto (banca o azienda orafa) una certa quantità di metallo affinché questo lo utilizzi nell'ambito della sua attività, con obbligo di restituire la stessa quantità e qualità dell'oro ricevuto in prestito o pagarne il prezzo del controvalore. Per tutta la durata del prestito d'uso il cliente corrisponde alla banca un interesse alla scadenza di ogni trimestre solare o all'estinzione del prestito per gli interessi maturati fino a quel giorno. Il tasso viene deciso al momento della concessione e rimane in vigore per tutto il trimestre solare, anche se la Banca si riserva la facoltà di modificarlo in qualsiasi momento. Il contratto prevede che la ditta prestataria mantenga le proprie giacenze di oro su valori almeno equivalenti alla quantità di metallo oggetto del prestito. È prevista, inoltre, la stipula da parte del cliente di un contratto di assicurazione contro furto, rapina ed ogni altro tipo di sinistro di importo pari al 120% del valore dell'oro al momento della consegna. Vendita con regolamento postergato L’operazione si configura come una vendita di oro fino, con la possibilità per il cliente di fissare il prezzo entro una determinata scadenza (max. 90 giorni). Il prodotto è rivolto a tutte le aziende che producono e commercializzano oro. Trattandosi di una vendita, trasferisce la proprietà dell’oro immediatamente in capo all’azienda orafa, consentendo la contabilizzazione del metallo nel proprio magazzino. L’operazione permette di disporre dell’oro senza l’immediato pagamento del prezzo del metallo e di beneficiare di bassi oneri finanziari, consentendo al cliente di finanziare la singola commessa ricevuta, eliminando il rischio di oscillazione del prezzo dell’oro. L’azienda orafa, infatti, potrà far coincidere la fissazione del prezzo dell’oro acquistato con quello della fatturazione al proprio cliente. L’operazione si conclude con l’acquisto dell’oro da parte dell’azienda.

Mutuo in Oro Analogo al tradizionale mutuo, consente al mutuatario di indebitarsi in oro finanziario ad un tasso particolarmente favorevole. Il prodotto è rivolto a tutte le aziende di produzione, ai grossisti e ai negozi al dettaglio che operano nel comparto dell’oro. È una forma di finanziamento legata al tasso di interesse vigente sull’oro che tradizionalmente risulta essere più basso di quello gravante su altre monete. Consente alle aziende orafe di sterilizzare il rischio di variazione del cambio agendo sui futuri cali di lavorazione e di approvvigionarsi di fondi con bassi oneri finanziari. Quando è utilizzato per acquisto di oro già detenuto in prestito d’uso, consente all’azienda di incrementare i mezzi propri a disposizione, con notevoli benefici per le problematiche derivanti dall’applicazione dei princìpi imposti da Basilea. Prestito d'Uso a Breve L’operazione si configura come un finanziamento avente ad oggetto un determinato quantitativo di oro in forma di lingotti e/o barre standard da consegnare materialmente all’impresa orafa. Il prestito d’uso a breve viene concesso per 30, 60 o 90 giorni e potrà essere rimborsato mediante l’acquisto dell’oro oggetto del contratto oppure attraverso la restituzione del metallo nella stessa qualità e quantità di quello concesso in prestito d’uso. La proprietà dell’oro non viene trasferita all’impresa orafa al momento dell’erogazione del prestito ma solo al momento dell’acquisto. L’operazione è in genere finalizzata al finanziamento di una o più commesse commerciali. Il cliente, mediante tale operazione, ha la facoltà di eliminare qualsiasi rischio di oscillazione del prezzo dell’oro, assunto in prestito, attraverso la chiusura del prestito nello stesso istante in cui fisserà il prezzo con il proprio cliente del prodotto lavorato. Conto lavorazione Il Conto Lavorazione è un servizio mediante il quale un operatore non residente (ordinante), direttamente o tramite una banca straniera, acquista oro da Banca Etruria (cedente), dandole ordine di consegnarlo ad una ditta orafa residente (trasformatore). Quest’ultima provvederà alla realizzazione del prodotto finito (gioielleria e/o semilavorati), che verrà successivamente spedito all’ordinante.

Banca Popolare di Vicenza Gilberto Vudafieri Responsabile Operatività Oro Le criticità del settore: Sono dovute ad una serie di fattori concomitanti: il calo dei consumi legato alla diminuita capacità di spesa del consumatore finale e alle mutate tendenze della domanda, che privilegia prodotti tecnologici, articoli di moda, le vacanze; la mancanza di un ricambio generazionale: i giovani intraprendono strade alternative, verso altri settori; la di- Gilberto Vudafieri minuita competitività del prodotto italiano, dovuta alla concorrenza di prodotti realizzati, a minor costo, nei paesi emergenti ed a barriere doganali che penalizzano il prodotto italiano. In tale contesto essenziale sarebbe un'opera di aggregazione tra piccole imprese, al fine di sfruttare sinergie comuni ed affrontare con mezzi adeguati il mercato mondiale. I nostri prodotti e servizi finanziari: - il classico Prestito d'Uso in Oro ed Argento, che consente all'azienda di dotarsi di materia prima senza incorrere nel rischio di oscillazione del prezzo del metallo, corrispondendo un interesse periodico; - I finanziamenti rotativi, quali l'Apertura di Credito in Oro e la Cessione Differita di Oro e Argento: consentono all'azienda di approvvigionarsi di materia prima senza incorrere nel rischio di oscillazione del prezzo del metallo e prevedono il rimborso entro 90 giorni; - il Finanziamento Ipotecario in Oro finanziario: un finanziamento a medio e lungo termine a fronte di iscrizione ipotecaria su immobili, espresso in once di oro finanziario e con piano di rimborso a quote di capitale costante, oltre agli interessi del periodo. L'azienda si finanzia sterilizzando il rischio di variazione della quotazione del metallo agendo sui futuri cali di lavorazione; - gli strumenti di copertura a termine in oro e argento; - il Conto Metallo Oro e Argento, che offre la possibilità di operare direttamente in oro e argento finanziario.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a

Titoli & Metalli

Shares & Metals Birks & Mayors Damiani Fossil Inc. Gitanjali Group Pranda Jewelry Richemont Swatch Group Tiffany & Co Tse Sui Luen Indice Azioni/ Share Index Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI World Ind.

tutti gli operatori del nostro settore un'indi- companies dealing in precazione utile per capire l'andamento e le cious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitatendenze del nostro mercato. lization of international Stock Exchan■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX ges. Comparisons between these indexes We publish the Stock Exchange shares of will provide operators with useful guideleading Italian and foreign jewellery and lines to understand the current situation watchmaking companies, of the main and market trends.

Borse & valuta

Valuta

2.1.2012

USD € USD RS BATH € € USD HKD

0,99 0,94 79,27 302,00 6,15 39,00 351,50 66,26 5,37 100,00 1.590,00 28,78 1.406,00 655,00 100,00 1.181,28

21.3.2012 18.4.2012 Indice

Stock Exchanges Currency 1.2.2012 3.21.2012 4.18.2012 Index and currency Amex Milano Nasdaq Nse Bombay Tse Bangkok Xetra Xetra Nyse Sehk Hong Kong USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce

■ TENTENNANO I MERCATI, MA IL COMPARTO RESISTE BENE Nel mese di Aprile gli indici economici, sia delle borse sia dei metalli, arretrano, anche se non vistosamente: infatti i metalli perdono 3 punti, l'MSCI due e mezzo, i titoli del nostro comparto, leggermente più penalizzati, ne perdono cinque. Ciò detto, dobbiamo ancora una volta, e per nostra fortuna, constatare che il comparto regge bene e performa molto meglio degli altri: rispetto all'inizio dell'anno siamo ancora “sopra” di oltre 21 punti e battiamo quindi ogni record. Mentre il fanalino di coda risulta essere questo mese Tiffany (che però conserva la parità), la palma del primo in classifica spetta ancora una

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volta a Fossil, che guadagna il 67,3%. In progresso i titoli asiatici, tranne Gitanjali in arretramento di 6 punti. L’unico titolo italiano, Damiani, si colloca questo mese a metà strada, con la perdita di solo due punti che non annullano però il guadagno rispetto all'anno scorso. Insomma, il mercato continua ad essere difficile, ma il nostro comparto tiene e continua a darci delle soddisfazioni. ■ MARKETS SHAKY, BUT JEWELLERY INDUSTRY HOLDS OUT

In April, economic indicators of both stock exchanges and metals went backward, though not dramatically. Metals lost 3 points, the MSCI two and a half, and the

1,02 0,99 132,52 370,00 6,40 48,12 426,10 72,85 6,03 126,40 1.653,60 32,31 1.639,00 685,00 108,90 1.316,71

1,08 0,97 132,65 352,20 6,75 46,95 418,60 66,43 6,37 121,2 1.634,30 31,40 1.575,00 653,00 105,80 1.283,87

109,10 103,30 167,30 116,60 109,80 120,40 119,10 100,30 118,60 121,20 102,80 109,10 112,00 99,70 105,80 108,70

stocks of our industry, slightly penalised, lost five. Having said that, we must once again note that, luckily for us, the sector is holding up well and performing much better than the others. Compared to the beginning of the year we are still “up” by more than 21 points, beating all records. While this month the straggler turned out to be Tiffany (which however maintained parity), the first in the standings is once again Fossil, which gained 67.3%. Asian stocks are up, except Gitanjali which lost 6 points. The only Italian stock, Damiani, ranked halfway this month with the loss of only two points, but that does not nullify the gain over last year. In short, the market continues to be difficult, but our industry is holding up and continues to give us satisfaction.

12.11 6.11 stock&markets 41 76 CHANGE



BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

IL MERCATO INDIANO, COSì

LONTANO, COSÌ VICINO UN PAESE AFFASCINATO DAL MADE IN ITALY

by Mauro Caneschi - direttore Laboratorio S.A.G.O.R.

■ L’India è un mondo non totalmente inesplorato e non del tutto sconosciuto ai nostri imprenditori, sempre a caccia di nuovi mercati. L’oreficeria e la gioielleria indiane sono sempre state ammirate dagli europei per la loro vastità e ricchezza. L’oro viene considerato in India più che in qualsiasi altra parte del mondo un simbolo di ricchezza e prosperità. Oggetti in oro sono acquistati e indossati in occasione di cerimonie civili e religiose e rivestono spesso parti del corpo inusuali per noi occidentali. La natura inossidabile dell’oro, così come quella indomabile dei diamanti, ha sempre trovato in India un connubio perfetto nella creazione di gioielli di incredibile valore. Un mercato enorme, in tempi non lontani ripiegato su sé stesso e non da poco aperto alle influenze esterne. Un mercato dominato dalla gioielleria ma non scevro di ammirazione per l’oreficeria di fascia media e medio alta. Negli ultimi anni il governo indiano sta cercando di mettere ordine in un mercato che per secoli è stato pervaso da montagne d’oro a caratura non ben definita e di pietre di non ben chiara qualità. Ci si sta muovendo per un ingresso dell’India nella Convenzione Common Control Mark e per una certificazione delle pietre in modo da garantire il cliente al momento sia dell’acquisto che della ven-

Nouvelle Bague

dita dei gioielli. È stata permessa la libera importazione dell’oro e sono state tolte le tasse di importazione sui macchinari orafi nei distretti vocati all’esportazione, in modo da rinnovare la produzione locale. Un mercato, quindi, in grande movimento. Un mercato dominato un tempo da gioielleria e oreficeria a 21 carati che si sta progressivamente orientando verso l’oro a 18 carati, come il resto del mondo, con una clientela maschile sempre più interessata a indossare e ammirare creazioni di fattura “globalizzata”, lontana dagli standard culturali di un tempo. È su questo campo che si possono misurare positivamente i nostri imprenditori. Il fascino del Made in Italy unito al design di alta qualità sta progressivamente attirando la clientela indiana. Già nel 2007 sono iniziate le prime joint venture tra ditte italiane e indiane. In pochi anni, forti di una recessione mondiale che li ha coinvolti solo parzialmente, gli Indiani sono passati da politiche di accordi a politiche di assorbimento, venendo a “fare acquisti” in Europa e in Italia. Nel 2010 il colosso indiano Gitanjali ha acquisito cinque ex bei nomi italiani di oreficeria e gioielleria: Stefan Hafner, Valente, Nouvelle Bague, Io si, Porrati. La direzione dell’azienda indiana ha recentemente affermato che per ognuna delle aziende acquisite si provvederà a trovare un management rinnovato, ma in gran parte, se non totalmente, italiano. Italiane rimarranno anche le sedi e le lavorazioni. Si parla di un investimento superiore ai 20 milioni di euro in due anni: insomma, una sorta di nuova partenza con capitale indiano. Questione di soldi. Il settore produttivo della gioielleria e dell’oreficeria in India ha potenzialità

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in denaro enormemente superiori a quelle italiane e in una economia globalizzata i colossi sono strutturati per crescere utilizzando il mercato come… un mercato. Un mercato nel quale arrivare con dei capitali da far fruttare per fondere, acquisire, rivendere, fare affari. Una frase di Mehul Choksi, presidente del gruppo Gitanjali, chiarisce il concetto: “L’Italia è piena di marchi eccellenti, la cui unica debolezza Porrati

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è di natura finanziaria poiché non sono in grado di strutturare gli adeguati investimenti e la comunicazione necessari per internazionalizzarsi”. Le nostre aziende sono spesso sottocapitalizzate, mentre, per fare un esempio, Gitanjali Group, grazie al suo retail diretto, distribuisce attualmente vari marchi di gioielleria in tutto il mondo, compresi Usa, Cina e Sud Est asiatico. Non a caso all’inizio del 2012 lo stesso gruppo ha presentato la sua candidatura (poi ritirata) per l’acquisto di un’altra primaria azienda aretina. Una politica espansionistica in piena regola. Se il futuro sarà pieno di joint venture oppure di acquisizioni, di collaborazioni oppure di cessione di marchi, lo potremo vedere da noi. Quel che è certo è che l’India è saldamente in piedi mentre, troppo spesso annichilite da politiche campanilistiche o da capitalizzazioni di provincia, le nostre aziende faticano a portare avanti la loro innegabile creatività. Ma il capitale non è tutto. Anche in altre occasioni storiche e in altri settori le nostre piccole o piccolissime industrie si sono trovate a competere con leoni ed elefanti, riuscendo spesso a non soccombere ma anzi ritagliandosi spazi di mercato interessanti. La nostra creatività, il nostro retroterra culturale, la genialità delle soluzioni tecniche e l’inventiva delle nostre aziende costituiscono un capitale formatosi in centinaia di anni, che ancora oggi resta la nostra arma più potente. Stefan Hafner




L’ESPERTO RISPONDE MARKETING

Steven Tranquilli

COME EVOLVE

LA DISTRIBUZIONE by Daniela Saibene *

■ Da questo numero iniziamo una riflessione sulla distribuzione orafa, analizzando quanto sta accadendo anche negli altri settori. Affrontiamo l’argomento con l’importante contributo di Steven Tranquilli, Direttore della Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Gioiellieri Argentieri Orologiai di Confcommercio. Vogliamo invitarvi a riflettere sui grandi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo dell’offerta di prodotto - in questo caso il gioiello - un mondo che sempre più spesso utilizza logiche utili a coinvolgere il cliente anche fuori dal negozio e dai momenti dello shopping, raccontando il prodotto attraverso storie e aneddoti, e legandolo ai valori del passato e alla tradizione delle aziende. Il cliente si sta abituando a un dialogo diverso con i prodotti desiderati; ci si avvicina con maggiore conoscenza, entusiasmo e passione; dedica al gioiello un posto speciale in quel “cassetto dei desideri” di cui si è spesso persa quella “chiave emotiva” in grado di aprirlo. Una delle grandi forze del settore orafo è l’intelligenza e la sensibilità dei piccoli imprenditori e commercianti che hanno costruito azien-

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de di successo, capaci di rispondere ai desideri dei clienti, e la relazione che il gioielliere sa instaurare con i clienti, creando così una sorta di dipendenza, per la quale il gioielliere e il suo negozio non possono essere messi in discussione. Questa personalizzazione del ruolo dovrebbe essere rivista, senza però venire meno alle proprie specificità. Il lavoro di gruppo, il “networking”, dovrebbe invece diventare la forza e il motore di attività e progetti di successo, sia dell’azienda sia del settore. Oggi tutto ciò che è artigianale è in tendenza e nei desideri dei clienti: i gioiellieri possono essere considerati, sotto un certo aspetto, gli “artigiani della vendita” di preziosi. Questa è una grande forza, dalla quale partire per analizzare come sia possibile lavorare puntando sì sulle forze del singolo ma a favore dell’intero settore.

Quali sono le aree più critiche? Stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti in tutti i settori. Se il sistema paese sta soffrendo, il settore orafo risente, anche più di altri, di questi mutamenti, come hanno dimostrato i nostri ultimi rilevamenti sull’andamento del mercato. Tracciare aree dove sarebbe opportuno intervenire non è affatto semplice; in generale va rivista l’immagine del prezioso, soprattutto nei confronti del grande pubblico. Il gioiello deve far trapelare quella cultura di prodotto che è insita in ogni pezzo che esponiamo nei nostri negozi. E’ questa l’area sulla quale dobbiamo intervenire urgentemente. Far conoscere il prodotto e le caratteristiche che sono sue proprie è imperativo. Gli operatori lo chiedono a voce alta, senza mezzi termini. Chi si occupa di marketing e formazione ritiene che una delle strade da percorLa prima riflessione che voglio condivi- rere sia il networking: è solo un sogno dere con Steven Tranquilli è la soffe- o c’è una strada percorribile? renza del settore orafo nel campo del Quando oggi qualcuno parla del “fare sibusiness e della perdita di leadership; stema”, frase di cui tutti abbiamo abusato, il dettaglio orafo, in particolare, subisce sorrido, poiché alle parole spesso non sele difficoltà economiche del momento. guono fatti concreti, ma ci si limita a strap-


pare un applauso. Grazie anche all’operato del Presidente Aquilino e della giunta, noi alle parole abbiamo voluto far seguire fatti concreti. Oggi tra associazioni di categoria, a livello nazionale, si va diffondendo la volontà di avviare iniziative comuni, e mi riferisco alle sinergie avviate oramai da tempo con Federorafi di Confindustria. Alla luce delle difficoltà di mercato, abbiamo Licia Mattioli

consentono di affrontare con maggior forza le difficoltà del business. Non è un concetto romantico, ma la constatazione che l’unione fa la forza e che il singolo, al di là del fatturato, dell’ubicazione del punto vendita e altro, deve sentirsi parte integrante di una squadra, “portatore sano” di un senso di appartenenza tanto invocato ma forse assente. Uno dei temi forti che gli esperti contestano al settore è la mancanza di massa critica. C’è una soluzione? Parlare genericamente di massa critica mal si addice al comparto. Il commerciante

i mercati, le tendenze, i gusti dei consumatori, e alla fine, a beneficiarne, sono tutti gli operatori. Come possono interagire le associazioni di categoria nel processo di realizzazione di reti d'impresa? Se per reti di imprese intendiamo un networking di aziende, l’associazione di categoria si riconosce pienamente in questa definizione, in quanto rappresenta il nucleo di una rete d’imprese. L’associazione esercita un’azione comune di tutela e rappresentanza di interessi comuni nei confronti delle Istituzioni, della Pubblica ammini-

Giuseppe Aquilino

L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it

la necessità di trovare nuovi stimoli, frutto delle esperienze che consulenti che fanno del marketing e della formazione la loro attività principale maturano sul campo. La stessa Federazione ha investito nell’aggiornamento professionale inteso nella più ampia accezione del termine: siamo andati sul territorio a portare, in accordo con le associazioni territoriali e i loro rappresentanti istituzionali, nuove idee, soprattutto stimolando il confronto tra colleghi. Le nostre platee non sono sempre numerose o partecipate, ma non abbiamo mai desistito, e i risultati sono tangibili. I gioiellieri possono quindi lavorare in gruppo, chiedendo aiuto alla federazione e alle associazioni territoriali? Un’associazione è un’aggregazione tra più individui di pari livello, finalizzata ad esercitare un’azione comune di tutela e di rappresentanza nei confronti delle istituzioni, oltre a costituire una piattaforma dalla quale attingere informazioni ed assistenza su tutti gli aspetti strategici e gestionali della vita aziendale. E’ inoltre un tavolo di confronto, dove esperienze individuali diventano comuni, e sinergie comuni

orafo è per definizione un solitario e il ruolo delle associazioni è di far uscire dalle proprie attività gli operatori, favorendo quel proficuo scambio di opinioni che è alla base di qualunque comunità d’intenti. Da sempre credo nello scambio di opinioni teso a costruire quell’identità di settore fondamentale per la crescita dello stesso. Coinvolgere gli operatori, renderli partecipi di determinate scelte o di operazioni legate a ricerche o analisi di comparto ritengo sia prioritario. Chiedere genericamente un contributo non paga in nessun modo. Riprova è il coinvolgimento dei nostri associati in ricerche di vario genere. Quando siamo partiti, qualche anno fa, c’era dello scetticismo, complici anche operazioni di rilevamento piuttosto discutibili: oggi possiamo vantare uno zoccolo duro di operatori che presta attenzione alle nostre ricerche. In questi giorni, ad esempio, si è chiusa una ricerca su come l’e-commerce impatta sul settore: purtroppo i tempi brevi hanno permesso un coinvolgimento limitato a soli 108 operatori in pochi giorni. Sono analisi che servono per comprendere in quale direzione vanno

strazione, del mondo politico e sindacale e della società in generale. Parliamo di comunicazione e promozione: che ruolo possono interpretare le associazioni? E’ necessario un leader in ogni progetto? Non un leader bensì un personaggio in grado di coordinare le idee dopo aver ascoltato le esigenze di tutti gli associati. Un progetto condiviso è già realizzato per metà. Ovviamente ci sono sempre coloro che criticano per il gusto di farlo senza comprendere che la critica dovrebbe andare a braccetto con delle proposte. In passato ci sono stati dei progetti di comunicazione coordinati dalle associazioni: sarebbe possibile riproporli, ovviamente in chiave attuale? Certamente, se c’è la volontà di portarli a termine. Oggi vi sono gruppi di imprenditori molto motivati che purtroppo si scontrano con uno scetticismo generalizzato dovuto, in parte, ad iniziative naufragate prima ancora di uscire dalle sicure acque del porto. Dobbiamo insistere e perseverare - e qui lo sottolineo - con iniziative condivise e di concreta applicazione.

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L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 92

Liz Taylor

La Peregrina Mary I Tudor Regina d'Inghilterra

LE GRANDI PERLE:

LA PEREGRINA

(parte II) by Luigi Costantini *

Vasco Núñez de Balboa

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■ E ora parliamo delle “grandi perle”… E di che si potrà parlare, se non della Regina delle Perle, la sublime Peregrina? Che fosse finita per qualche anno al collo della divina Liz Taylor, lo si sa. Ma che fosse già in circolazione subito dopo la morte della compianta attrice dagli occhi viola, questo uno non se lo aspettava proprio. Ed eccola invece - la Peregrina battuta all’asta di Christie’s lo scorso Dicembre per la mai vista somma (per una perla) di 11,84 milioni di dollari. Un record in assoluto! I 2,5 milioni di dollari raggra-

nellati da “La Regente” all’asta di Christie’s Ginevra nel 2005, e i 7 milioni di dollari sborsati per la “Perla Baroda” da Christie’s New York nel 2007, son bruscolini a confronto. Eccezionali anche le dimensioni: 203,84 grani, ovvero 50,96 carati metrici, tal quale un uovo di piccione; superlativa la qualità di questa perla naturale d’acqua salata a forma di pera – ‘la più perfetta al mondo’, a detta della nostra Liz – e straordinaria ed inusuale, per una perla, anche la sua storia, che si dipana attaverso i secoli da ben mezzo millennio.


Da quel 19 Settembre dell’anno 1513, in cui uno schiavo la sottrasse alle acque del Golfo di Panama e di lì, passando per svariate mani ed umane vicissitudini, approdò nei forzieri degli Asburgo di Spagna prima, e in quelli dei Bonaparte di Francia poi, non disdegnando il casato britannico dei Marchesi di Abercorn fino a posarsi – il giorno di San Valentino del 1969 – sul conturbante décolleté della plurifidanzata e plurisposa del gallese attore Richard Burton. Per la cronaca, Richard scucì allora 37.000 dollari per questa “vagabonda” (dal latino peregrinari, l’andar ramingo, senza requie, in terre lontane ed ostili). E che raminga lo sia stata, non solo di nome ma di fatto, questa perlona, è là a palesarlo il suo “curriculum vitae”. Qui giunti, però, non mi riuscirà di tro-

uno dei più significativi pezzi del tesoro della corona. Arriviamo al 1556, quando l’iberico re Filippo II graziosamente la infilò al collo della sua sposa, Mary Tudor d’Inghilterra. Mary passa giovine anzichenò a miglior vita, e Filippo se la riprende e se l’annoda ben bene sul cappello, da cui non si separerà mai più. La Peregrina “peregrina” per 250 anni tra re e regine spagnuole, finché non arriva, sul trono di Spagna, quel gran marpione di Giuseppe Bonaparte, approdato a quell’alto scranno su disposizione del più noto fratello Napoleone. Correva l’anno 1813. A Napoleone va a finire come ben si sa, sugli scogli di Sant’Elena, e Giuseppe molla gli ormeggi spagnoli ma si tiene ben stretta la gran perla. Questa va a cadere tra le mani della nipotastra Ortensia, che la lascia in eredità al figlio suo Luigi Napoleone, più avanti noto come Napoleone III. Costui, sempre a corto di soldi, nel 1848 si reca a Londra e chiede al-

PANAMA

per indurlo a lasciarsi trascinare, nel 1859, in guerra contro l’Impero dall’Aquila Bicipite, che “Milan tenea”. Arriviamo dunque al 14 Febbraio 1969, allorché la Peregrina plana, dagli aristocratici petti delle rampolle del casato di Abercorn, al meno titolato ma non meno lezioso petto della Taylor. Noblesse oblige, alla Peregrina è stato pure attribuito il blasone di “gemma tra le più famose del mondo”, gomito a gomito con i regali diamanti Cullinan, Hope e Koh-i-Noor. Quali potessero essere le sensazioni ingenerate da questo monstre di gemma, ve lo illustra appieno il libro “My love affair with jewelry”, sempre della nostra Liz, che riserva alla sua beneamata un panegirico dai toni lirici, ove gli accenti encomiastici fanno un tutt’uno con nuances dal sapore fortemente sensuale. Prova ne sia la creazione James Hamilton Duca di Abercorn

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var pace fintantoché non avrò condotto a termine la narrazione del vagabondaggio, perché anche questo fa parte dello stregonesco fascino della Peregrina. Orbene, quel 19 Settembre in cui la popolazione delle Isole delle Perle, al largo delle coste di Panama, era in tumulto per il ritrovamento di quell’inusitata perla, giunse colà l’esploratore spagnolo Balboa. Balboa, dicono le cronache, offrì allo schiavo la libertà in cambio della seducente perla. E fu così che questa pervenne nelle mani di Ferdinando V di Spagna, che ne fece

l’amico marchese di Abercorn di facilitargli la vendita del bel pezzo. Il marchese, visto lo spettacolo, senza profferir parola, estrae dal cassetto un robusto assegno e s’intasca la perla: la Peregrina finisce in petto alla marchesa di Abercorn. Luigi Napoleone se ne torna in Francia e si dà alla pazza gioia. Reinstaura il Secondo Impero, si issa sul trono, fa strage di cuori femminili, si fa infinocchiare alle terme di Plombières dalla bella piemontesina, contessa di Castiglione, colà spedita dal nostro Camillo conte di Cavour

ornamentale di supporto che la Taylor stessa concepì, ideò e realizzò mano nella mano con la Maison Cartier, come degno contorno al suo pezzo forte: un profluvio di diamanti rubini e perle. Ah, quasi scordavo: la mamma della Peregrina era un’ostrica perlifera del genere Pinctada Mazatlantica, un’ostrica un po’ più piccola della Pinctada Maxima. Laudata sii, mi Pinctada Mazatlantica, nunc et semper. * Luigi Costantini - responsabile Italia del settore Formazione IGI/Anversa

5.12 gemmologia 85


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Fabio Antonuzzi dagli alti contenuti emodi legni pregiati, fino alla zionali”. Sergio Zampa perpendicolarità dei fasci possiede oggi nella caluminosi. L’apertura delle pitale maltese, sempre vetrine è stata gestita più punto di ritrovo del con l’ausilio di schede jet set internazionale, numagnetiche, senza dunmerosi e prestigiosi punti que l’utilizzo di serrature vendita. “Dopo il succesa vista. “L’atmosfera di so della mia gioielleria presso l’Hotel questo spazio” conclude Sergio Zampa Hilton di La Valletta, mio figlio Francesco “è unica, sofisticata e godibile al tempo ed io abbiamo fortemente voluto una stesso. Provo sempre un grande piacere nuova esclusiva boutique nella centra- quando mi trovo in questo negozio: lissima Republic Street, un luogo che provate a pensare alla vostra giornata potesse dare ancora maggior risalto ai lavorativa, se l’atmosfera che vi avvolge marchi del lusso esclusivo come De non fosse magica e figlia di tutto ciò Grisogono, Fabergè e Roberto Coin”. che avete sempre desiderato!”. Per la progettazione della gioielleria in Nelle foto: Fabio Antonuzzi, titolare di questione Sergio Zampa ha sempre D&sign e alcuni particolari della nuova avuto le idee molto chiare: “Volevo qual- boutique Zampa. cosa di unico e per questo volevo con- ■ The Zampa family has always aimed frontarmi non con un architetto genera- to a precise idea of beauty that would lista ma con un team di professionisti satisfy the most precious desires of women. leader nel settore, capace di interpretare Since 1804, in the Maltese capital of La al meglio ogni mio desiderio”. E’ stata Valletta, the Zampa’s have built an aucosì scelta l’italiana D&sign, azienda thentic empire of jewellery. “We have albresciana dei soci Fabio Antonuzzi e ways wondered,” Sergio Zampa says Michele Gregori, da anni leader nella today “how we could create unique self-


gratification experiences. From seven generations we have pursued the goal of total wellness, which is likely only through the design of sales spaces with highly emotional content”. Today Sergio Zampa has many prestigious stores in the Maltese capital, which is increasingly becoming a social hub for the international jet set. “After the success of my jewellery store at the Hilton Hotel in La Valletta, my son Francesco and I really wanted a new exclusive boutique in the central Republic Street, a place that could give even more emphasis to exclusive luxury brands, such as De Grisogono, Fabergè and Roberto Coin”. For the design of the jewellery boutique Sergio Zampa has al-

ways had very clear ideas: “I wanted something unique, so I did not want to deal with a general architect but with a team of leading professionals in the field to best interpret my every desire”. That is why he chose Italian D&sign, Bresciabased company owned by Fabio Antonuzzi and Michele Gregori, a longtime leader in the design and creation of prestigious jewellery stores, which has enthusiastically embraced the demands of the client, creating a light and warm space, just like the reflections of a precious stone. A unique concept has taken shape, a real path of wonders marked by the presence of jewellery with sophisticated details, highlighted by glass showcases.

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ENGLISH TRANSLATION

LUXURY & MORE Italian version: see page 20 UNOAERRE: SQUARCIALUPI WINS ■ It is comforting to know that UnoaArre, one of the most important, oldest Italian jewellery companies, remains in the hands of an Italian entrepreneur, namely from Arezzo: Sergio Squarcialupi, patron of Chimet and connoisseur of UnoAerre, being the managing director since 2010 for creditor banks. After the ups and downs due to the crisis in recent years, UnoAerre received an offer from Warren Buffet’s International Richeline, which was then withdrawn. Squarcialupi started to restructure the company and promised that Unoaerre will show a proft by 2013. TIME FOR STROILI! ■ 2012 is a year of great turmoil for Stroili Oro. New TV and press campaign, new jewellery collections, store openings in Italy and worldwide. The icing on the cake: the launch of a new watch collection, SO Stroili, with original silicon or metal models. Pictured: one of the models, with skull motif in coloured crystals, polycarbonate case and silicone strap. MISAKI AIMS HIGH WITH MARAZZATO ■ Stefano P. Marazzato (pictured) is the new Sales Director of Misaki, and aims to manage the upgrading of the Monaco brand. Marazzato will address the following markets: Italy, UK, Greece, Middle East, Russia, USA, Canada and Mexico. He will also be responsible for the retail franchise network. Marazzato brings in Misaki his significant experience in the luxury, jewellery and watch industry, ranging from the Swatch Group to Pomellato, from Boscolo Hotel to Valente.

GEMMOLOGY Italian version: see page 84 THE GREAT PEARLS: LA PEREGRINA (part II) by Luigi Costantini ■ And now we are going to speak of “great pearls”…and what can we be talking about, if not the Queen of Pearls, the sublime La Peregrina? Everyone knows it ended up on

the necklace of divine Liz Taylor for a few years. But no one expected that it was already in circulation soon after the death of the late violet-eyed actress. And here it is - La Peregrina – sold at Christie's auction last December for the unprecedented sum (for a pearl) of 11.84 million dollars. An absolute record! The 2.5 million dollars scraped together by “La Regente” at Christie's Geneva auction in 2005, and the 7 million dollars paid out for the “Baroda Pearl” at Christie's New York in 2007, are mere chickenfeed in comparison. Its size is also exceptional: 203.84 grains, i.e. 50.96 metric carats, as much as a pigeon's egg. The quality of this natural saltwater pear-shaped pearl is superb – “the most perfect in the world”, according to Liz – and, for a pearl, it also has an extraordinary and unusual story, which has been spanning the centuries since half a millennium. The story began in September 19, 1513, when a slave took it from the waters of the Gulf of Panama. From there, passing through various hands and human vicissitudes, it flew into the coffers of the Spanish Habsburgs first, and then of the Bonaparte of France, without disdaining the British House of the Marquis of Abercorn, to finally rest - on Valentine's Day of 1969 - on the disturbing cleavage of the two-time fiancée and wife of Welsh actor Richard Burton. For the record, Richard forked out 37,000 dollars for this “wandering” pearl (from Latin peregrinari, to go wandering, restlessly, in distant and hostile lands). And its “curriculum vitae” reveals that this big pearl really was a wanderer, not just in name but in fact. At this point, however, I am unable to find peace until I have finished to tell the story of its wandering, because it is a part of La Peregrina’s bewitching charm. On that September 19, when the population of the Pearl Islands, off the coast of Panama, was clamouring for the discovery of this uncommon pearl, Spanish explorer Balboa came in. Reportedly, Balboa offered freedom to the slave in exchange for the attractive pearl. And that is how it fell into the hands of Ferdinand V of Spain, who made it one of the most significant pieces of the treasure of the crown. So we come to 1556, when Iberian King Philip II set it on a necklace and gave it to his wife, Mary Tudor of England. Mary passed away when she was still young, and Philip took

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the pearl back and pinned it to his hat, from which he never parted. La Peregrina wandered for 250 years between Spanish kings and queens, until that old fox of Joseph Bonaparte went to the throne of Spain, reaching that high position by order of his better-known brother Napoleon. The year was 1813. Napoleon ended up as we all know, on the rocks of St. Helena, and Joseph cast off the Spanish moorings but he hang onto the big pearl. The pearl fell into the hands of his step-niece Hortense, who bequeathed it to her son Louis Napoleon, later known as Napoleon III. This man, who was always short of money, went to London in 1848 and asked his friend the Marquis of Abercorn to help him sell the beautiful gem. Seeing the spectacular jewel, the Marquis pulled out the drawer a generous check without uttering a word, and got the pearl. La Peregrina ended up on the chest of the Marchioness of Abercorn. Louis Napoleon returned to France and kicked up his heels. He restored the Second Empire, he climbed on the throne, he broke many female hearts, at the spa town of Plombières he tumbled for the beautiful Piedmontese Countess of Castiglione, sent there by Camillo Cavour to persuade him, in 1859, to go to war against the Empire of the double-headed eagle. And we get to February 14, 1969, when La Peregrina travelled, from the aristocratic chests of scions in the house of Abercorn, to the less titled but equally inviting chest of Liz Taylor. Noblesse oblige, La Peregrina was even blazoned as one of the “most famous gemstones in the world”, side by side with Cullinan, Hope and Koh-i-Noor diamond gifts. The feelings engendered by this prodigious gem are fully illustrated in the book “My love affair with jewelry”, again by Liz, who reserved a lyrical eulogy to her beloved pearl, where laudatory accents blend with highly sensual nuances. Proof of this is the ornamental creation conceived, designed and produced by Taylor herself hand in hand with the House of Cartier, as a worthy outline to her pièce de résistance: a profusion of diamonds, rubies and pearls. Oh, almost forgot. The mother of Peregrina was a pearl oyster of the Pinctada Mazatlantica species, slightly smaller than Pinctada Maxima oysters. Be praised, my Pinctada Mazatlantica, now and forever.




INDICE DEI NOMI CITATI

INDEX OF NAMES MENTIONED 52 230 AR 60, 63 2JEWELS AGC – ASSOCIAZIONE GIOIELLO CONTEMPORANEO 69 AGTA GEMFAIR™ LAS VEGAS 55 ALCOZER & J 35, 50 46 ALFIERI & ST. JOHN 70 AMIN LUXURY 88 ANTONUZZI, FABIO ANTWERP WORLD DIAMOND CENTRE 9 AQUILINO, GIUSEPPE 83 AREZZO FIERE E CONGRESSI 50, 54 ARIOLI, DOMENICO 22 AURORA 37 22 AVIDAR, ELI AZIENDA AGRICOLA TORRE FORNELLO 69 BABIN, JEAN-CHRISTOPHE 67 9 BAIN & COMPANY BAIOCCHI DI SILVESTRI, FEDERICO 74 BANCA ETRURIA 74 BANCA POPOLARE DI VICENZA 75 50 BARBIERI, RAUL 41 BASSO, SARA 66 BEGLIERI, LEONARDO BELFIORE 35 BIAMONTI, MARIA 69 BIBIGI’ 38 76 BIRKS & MAYORS 66 BLASI, ILARY BLISS 60 BLYTH, ERNEST 68 59, 63, 64 BOCCADAMO BOLZONI, ALESSANDRO 66 BORBONESE 51 26 BOUCHERON 59, 60, 63, 64 BREIL BROSWAY 59, 60, 61, 63, 64 BUFFET, WARREN 20 BUONCOMPAGNI, GRAZIELLA 22 BY SIMON 40 CALLEJA, JESUS 67 CAMBODIA GEMS & JEWELRY FAIR 55 CAMMILLI 60 CAMOMILLA 60 CARAN D’ACHE 37 CARBERONIA 44 CARLA AMORIM 44 CARTIER 63 CASATO 44 CENZI VITTORIO 52 CHIMET 20 CHOKSI, MEHUL 79 CHRISTIE’S 84 CISGEM 70 COLOMBO, ALBERTO 66 COMETE GIOIELLI 39, 63 CURVO Y SOBRINOS 67 D&SIGN 88 DAL MASO, MARCO 41 DAMI GIOIELLI 40 DAMIANI 61, 63, 76 DARIO & PETER 59, 63, 64 DAVIDE 40 DE GRISOGONO 88 DE MEO, CORRADO 69 DEL REY, LANA 66 DIAZ, CAMERON 67 DML 41 DODO 36, 59, 63 DONNA ORO 60 EGOYOU 36 EJE WATCHES 67 EPHJ GENEVE 55 EPMT/SMT GENEVE 55 ETS LAS VEGAS 55 FAB GOBBETTI 35 FABERGE’ 26, 88

50 FANFANI, GIUSEPPE 20, 82 FEDERDETTAGLIANTI ORAFI 83 FEDERORAFI FESTINA GROUP 66 FONDAZIONE ANGELO GORI ONLUS 22 46 FOPE 60 FOREVERMARK 76 FOSSIL INC. FRANCOROSSO 66 FRANZIN, MARIA ROSA 69 GABRIELLA RIVALTA 34 GANZ, MOTI 22 GAVA, ELISA 20 70 GIA GIANNI BULGARI 30, 31 GIANNOTTI 60 39 GILORO GIOIELLI IN FERMENTO 69 GIORGIO VISCONTI 59, 60, 63, 64 GIOVANNI RASPINI 66 76, 78 GITANJALI GROUP 68 GOLDSMITHS’ HALL 22 GORI, EMANUELE GORI, MARIAROSA 22 GRAZIELLA GREEN 22 GRAZIELLA GROUP 22, 52 88 GREGORI, MICHELE 26 HARRODS HONG KONG’S WORLD TRADE FAIR 55 HRD ANTWERP 70 35 IBAMBOLI ICA 24 IDMA 22 78 IO SI’ 69 IODICE, ANNAMARIA ISABELLE FA 46 ISRAEL DIAMOND EXCHANGE 22 ISRAEL DIAMOND INDUSTRY 22 JCK LAS VEGAS 55 JEWEL EAST LONDON 55 JEWELLERY WEEK LONDON 55 KELLY, JOEY 67 L’ANGIOLETTO E’ 34 LA VIGNA DELLE ARTI 69 LAMB, ANDREW 68 LE ARTI ORFE JEWELLERY SCHOOL – FIRENZE 69 LE BEBE’ 34, 63 LOMBARDI, DANIELA 41 LYNGGAARD, CHARLOTTE 19 MANFREDI, GIULIO 69 MARAZZATO, STEFANO P. 24 MARCHESI, GUALTIERO 69 MARCO BICEGO 44 MATTIOLI GIOIELLI 41 MATTIOLI, LICIA 41, 83 MEDITERRANEO GIOIELLI 40 MEISSEN JOAILLERIE 44 MISAKI 24, 46 MOCA – SHANGHAI 68 MODULA GIOIELLI 52 MORELLATO 60, 62, 63, 64 MORGAN STANLEY WORLD 76 MORINI GIOIELLI 36 MUGFILM 66 MULLER, YVAN 67 MUSEO “ORO D’AUTORE” 51 MUSEO ARCHEOLOGICO – FIRENZE 50 NEGRONI, ELIANA 69 NEMESI 52 NORSA, MICHELE 30, 31 NOUVELLE BAGUE 78 OLE LYNGGAARD COPENHAGEN 19, 46 OPPENHEIMER, NICKY 22 OROAREZZO 50, 52 OROCASH 60, 63, 64 OROTREND 39

OTTAVIANI PANDORA PARKER PAUL SMITH PERLUNICA PETROLATI, ALESSANDRO PITTTI & SISI POLELLO POMELLATO PORRATI POULSEN, SOREN PRADA PRANDA JEWELRY PRESTIGE PRIMA CLASSE RECARLO RICHEMONT RICHLINE INTERNATIONAL ROBERTO CAVALLI ROBERTO COIN ROBERTO DEMEGLIO ROBERTO MAGI SAHAR, YAIR SALVATORE FERRAGAMO SALVINI SCATRAGLI, ENZO SCHMUCKWERK SCHOTTERTOVA, VIERA SE.MAR SECTOR SERENI, ANDREA SGORBATI, ENRICO SIMONCINI, GIANFRANCO SODINI SQUARCIALUPI, SERGIO STATISTICS SOUTH AFRICA STEFAN HAFNER STROILI ORO SWAROVSKI SWATCH GROUP TAG HEUER THE BEEF THOMSON REUTERS GFMS THUN TIFFANY & CO. TIFFANY, CHARLES LEWIS TRANQUILLI, STEVEN TRAUB, BUMI TRE ESSE TRENTACOSTE, DOMENICO TROLLBEADS TSC TSE SUI LIEN UGO CALA’ UNGARELLI, AUGUSTO UNOAERRE VAI MILANO VALENTE VALLI, CARLO VAN CLEEF & ARPELS VASAI, ROBERTO VENDORAFA VHERNIER VILSTRUP, SIGNE VISCONTI FIRENZE VISINTIN, GRAZIANO VUDAFIERI, GILBERTO WATERMAN WHYNOT WORLD GOLD COUNCIL YANA NESPER ZAMPA GIOIELLIERI ZAMPA, FRANCESCO ZAMPA, SERGIO ZIIO ZWING, SANDRA

36 60, 63, 64 37 26 17, 19 69 51 66 24, 63, 64 78 17 26 76 52 59 40, 63 76 20 26 88 60, 63 52 22 30, 31 38, 44 50, 52 38 66 52 67 50 69 50 63, 64 20 9 46, 78 20, 59, 60, 63, 64, 66 26, 59, 60, 63, 64 76 67 66 9, 26 61, 64 22, 26, 76 22 82 22 41 50 17, 34 59, 63, 64 76 46 41 20, 38, 52 36 46, 78 69 68 50 41 63 66 37 69 75 37 37 41 46 88 88 88 51 38

5.12 index 95


ELENCO INSERZIONISTI

ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA 12 AESSE PIETRE 2-28 ALISEI MILANO 3 BANCA ETRURIA 77 BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR 72 BMBDECORLINE 48 BY SIMON 5 CHIMET 56-57 CONVIVIO 42 DENTRO LE MURA II copertina D&SIGN III copertina-96 DUEL SEMILAVORATI 71 EUROGEMME 2 F.LLI DINACCI 16 GOGGI-STERLING 18 HDJ 925 6-7 IGI 65 JCK LAS VEGAS 80 LAURA BELLINI 29 LLADRO’ 13 NEW GEM 4 OTTAVIANI BIJOUX IV copertina PRECIOSA 2 PROGETTO LUCE 8 PROTOTEK 73 RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL 79 SILVER STAR 14 STROILI ORO 1 STUDEX ITALIA 81 TARI’ MONDO PREZIOSO 94 TENDENCE/MESSE FRANKFURT 55 THE GEMWORLD MUNICH 49 TRASPARENZE 2 TROLLBEADS BY PERLUNICA 15-17-19-21 UNOAERRE 23-25-27 VAN GOLD JEWELLERY 32 VIDA GROUP OF ASPIRE DESIGNS 43 WHITE PINE TRADING 69

96 index 4.12




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