GSA 11/2017

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GESTIONE ANCORA SULLO SDAPA

consip, prime crepe per lo sdapa di Carlo Ortega

38 novembre 2017

Consip torna indietro, anche se in parte, sullo Sdapa per i Servizi di pulizia presso il Ministero della Giustizia: troppi contenziosi, bando revocato. Nel mirino soprattutto la discussa assegnazione dei punteggi tecnici con soli criteri on/off. L’impressione è che l’episodio possa costituire un precedente per un sistema che, ricordiamolo, resta molto appetibile per le Pmi che vogliono lavorare con la Pubblica Amministrazione in forma diretta e autonoma.

Come si ricorderà, fin dalla sua pubblicazione, e in occasione delle numerose revisioni e ripubblicazioni, il Sistema dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione per la fornitura dei “Servizi di pulizia e igiene ambientale”, se da un lato era stato accolto con grande entusiasmo dalle Pmi, che vi vedevano (e vi vedono ancora, a buona ragione) una preziosa opportunità per partecipare in forma diretta e autonoma alle gare della PA, dall’altro non aveva mancato di suscitare perplessità. Molte di queste, in particolare, erano legate al discusso criterio on/off per i punteggi tecnici.

Una storia infinita

Il provvedimento di revoca

Prosegue la storia infinita dello Sdapa pulizie, con un capitolo destinato a rappresentare un serio precedente.

Ebbene, proprio su questo aspetto è caduta la prima tegola sul Sistema: infatti il 19 ottobre è stato pubblicato il

provvedimento di revoca dell’Appalto specifico per l’affidamento dei servizi di pulizia e igiene ambientale per gli immobili del Ministero della Giustizia nell’ambito del Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione (Sdapa Servizi di pulizia) – ID Sigef 1964. Il provvedimento è stato attuato anche a causa dei numerosi ricorsi che censuravano l’assegnazione dei punteggi tecnici con soli criteri on/off. Si tratta di un precedente da non sottovalutare, perché sulla base di analogo principio potrebbe “saltare il banco” anche di altre gare nell’ambito dello stesso Sdapa, con conseguenti innumerevoli, lunghissime proroghe agli attuali gestori e immancabili aggravi in termini di costi, diretti e indiretti, per le casse pubbliche.

Qualcosa cambierà?

Speriamo che cambi qualcosa, perché al di là dei contenziosi provocati anche dalle disattenzioni in fase di bando, l’idea dello Sdapa è ottima, e a buon diritto fa gola alle imprese, a condizione che i criteri non premino il massimo ribasso e che la selezione sia operata, già in fase di stesura del bando, in modo il più possibile aperto alla concorrenza anche delle Pmi. La procedura informatizzata, lo ricordiamo, riguarda forniture sia sotto che sopra soglia: un’opportunità da non perdere per tutte le imprese interessate al mercato pubblico che, sino ad ora, non hanno potuto partecipare direttamente e in forma autonoma ai bandi indetti dalla centrale d’acquisto nazionale e/o dai soggetti aggregatori ad oggi attivi. Staremo dunque a vedere quale sarà il prossimo capitolo di questa ormai annosa vicenda.


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