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ISSN 2239-9445

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Costruire e riqualificare nZEB Abitazioni mono e plurifamiliari e scuole Trimestrale – anno 14 – n° 43 febbraio 2024 Registrazione Trib. Gorizia n. 03/2011 del 29.7.2011 Poste italiane S.p.A. Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 NE/UD Euro 15,00


indice 04 14

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Una nuova centralità Del Boca+Partners MBSolutions

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Articolazione sostenibile S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

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La casa dell’architetto Alberto Costi

30 Architettura rinnovabile Andrea Zambon 38 Cohousing in bioedilizia Sergio Sabbadini

azero rivista trimestrale – anno XIV n. 43, febbraio 2024 Registrazione Tribunale Gorizia n. 03/2011 del 29.7.2011 Numero di iscrizione al ROC: 8147 ISSN 2239-9445 Direttore responsabile Ferdinando Gottard Redazione Lara Bassi, Gaia Bollini Editore EdicomEdizioni – Monfalcone (GO)


22 30 46 Nella campagna veronese Marco Calliari, Roberto Calliari

70

Un “modello” di casa Paolo Boni

54 Dall’Ottocento a oggi Christian Tramonti, Mauro Gorini

78

Un salto da primato Sergio Pesaresi

62 Una riqualificazione pari al nuovo Irene Nizzi, Tiziano Macchioni, Mirko Giuntini

86 La scuola inizia da “zero” Marco Filippi

Redazione e amministrazione via 1° Maggio 117 – 34074 Monfalcone (GO) tel. 0481.484488 – fax 0481.485721 redazione@edicomedizioni.com www.azeroweb.com Stampa Grafiche Manzanesi – Manzano (UD) Stampato su carta con alto contenuto di fibre riciclate selezionate Prezzo di copertina 15,00 euro Abbonamento Italia (4 numeri): 50,00 euro Estero (4 numeri): 100,00 euro Gli abbonamenti possono iniziare, salvo diversa indicazione, dal primo numero raggiungibile in qualsiasi periodo dell’anno

È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, disegni e foto se non espressamente autorizzata dall’editore Copertina Una nuova centralità, foto: ©Matteo Piazza


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Del Boca+Partners MBSolutions

Una nuova centralità Fidenza (PR) Il recupero di un’area cittadina, occupata da edifici produttivi dismessi, ha dato vita al Giardino delle Gemme, tre edifici residenziali che sono stati i primi al mondo a essere certificati secondo il protocollo Active House PRO. Il complesso, realizzato con grande attenzione alla sostenibilità del costruire, vanta anche la certificazione Passive House Italia

Il primo complesso abitativo certificato Active House PRO al mondo si trova in Italia, in una zona semi-centrale di Fidenza, a prevalente vocazione residenziale, consolidatasi durante gli anni ’70-’80. Si tratta del Giardino delle Gemme, un intervento architettonicamente unitario composto da 3 fabbricati nZEB per una superficie utile complessiva di 3.240 m2, prossimo a tutti i principali servizi pubblici di quartiere e a breve distanza dalle principali direttrici viabilistiche. L’insediamento è a zero consumo di suolo in quanto insiste su un’area in precedenza occupata da fabbricati dismessi con destinazione prevalentemente produttiva e in condizioni di notevole degrado, la cui demolizione ha permesso la ricomposizione del tessuto costruito attorno a un nuovo spazio collettivo. I nuovi edifici gravitano infatti su una piazza pedonale, posta al centro dell’intervento lungo l’arteria

Photo ©Matteo Piazza

stradale che riconnette il reticolo viario alla scala locale; un luogo di sosta piacevole e sicuro, vista la presenza di ampie sedute in pietra, di essenze arboree di nuova piantumazione, di esili paracarri e di un articolato impianto di illuminazione notturna, e caratterizzato dalla pavimentazione drenante in porfido.

Del Boca+Partners MBSolutions

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I misurati rapporti dimensionali fra lo spazio pubblico

alla quale si ispira ciascun edificio.

e i tre volumi, che non superano i 5 livelli fuori terra,

I materiali, i colori e la vegetazione, che cresce rigo-

creano un brano di città equilibrato e accogliente,

gliosa, restituiscono un paesaggio urbano dall’elevata

ordinato e silenzioso, piacevolmente fruibile in ogni

qualità estetica e fruitiva. I candidi prospetti sono

stagione grazie alla diffusa luminosità che permea

marcati da balconi, terrazze, aggetti e frangisole

la composizione. I nuovi volumi sono direttamente

disposti secondo libere geometrie ortogonali che

accessibili dalla strada, senza barriere, con il manto

conferiscono unitarietà all’immagine d’insieme, senza

in porfido che si spinge sotto i portici e fin dentro gli

pregiudizio per l’unicità delle diverse abitazioni. Il

androni, conferendo continuità alla transizione fra

verde pensile predomina ovunque: l’accurata selezio-

pubblico e privato. Racchiusi fra pareti verdi, i singoli

ne delle essenze a corredo degli spazi di mediazione

ingressi sono rivestiti con ceramiche colorate che

fra esterno e interno è parte integrante e qualificante

identificano la gemma (Diaspro, Eliodoro, Tormalina)

del progetto.

Il sito di progetto prima della demolizione degli edifici dismessi.

Promotore dell’iniziativa/committente/costruttore Montanari Costruzioni Srl, Fidenza (PR)

Acustica ing. Leonardo Maggi, Parma

Progetto architettonico arch. Giovanni Del Boca – Studio Del Boca+Partners, Milano/Parma; arch. Simona Rossi – Studio MB Solutions, Fidenza (PR)

Direttore dei lavori arch. Massimo Davighi – Massimo Davighi & Partners, Fidenza (PR)

Progetto strutturale ing. Sergio Foppiani – Studio Foppiani, Roveleto PC

Direttore dei lavori Casa Passiva geom. Antonio Robustelli Della Cuna – DomusMia, Tirano (SO)

Progetto impianti elettrici e speciali p.i. Luigi Simonazzi, Parma

Certificazione energetica geom. Federico Cantoni, Parma

Progetto impianti termomeccanici p.i. Alberto Carpanini – Studio Clima, Parma

Certificazione Active House Italia Gunther Gantioler, Barbiano (BZ)

Progetto paesaggistico e del verde arch. Anja Werner, Piacenza

Consulente tecnico Active House Italia arch. Marco Cimini, Vasto (CH)

Progetto PHI e AHI arch. Samuel Buraschi, Bolzano

Certificazioni • Active House PRO • Passive House Institute Italia 6

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L’iniziativa è promossa dalla Montanari Costruzioni srl Fidenza (PR) che da sempre opera con una visione proiettata alla realizzazione di edifici ad altissima efficienza energetica e confort abitativo, unitamente al rispetto per la conservazione del suolo, operando attraverso la rigenerazione urbana. Con la realizzazione del complesso residenziale “Il Giardino delle Gemme” la ditta ha consolidato la sua attività di impresa esecutrice di edifici ad altissima efficienza energetica, ottenendo diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.


Photo ©Matteo Piazza Photo ©Matteo Piazza

Photo ©Matteo Piazza

Sopra: planimetria generale del piano primo. Sotto: viste del complesso residenziale.

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Active House PRO Come è noto, Active House è un protocollo internazionale

• calcolo dei ponti termici importanti e inclusione dei

di certificazione della qualità e sostenibilità di edifici, nato

risultati in calcolo energetico avanzato; verifica dei

nei primi anni del 2010 in Danimarca e sviluppato per

ponti termici con termocamera;

ottenere una certificazione semplice per edifici di piccole

• monitoring comfort interno tramite temperatura

e medie volumetrie. Il sistema Active House garantisce

operante, umidità relativa e tasso di CO2 per 2 anni;

un quadro ampio e complesso dell’edificio, riassunto dal

• misurazione prestazione acustica di facciata, divisori

Radar, che inquadra la qualità della costruzione in tre campi: comfort (luce naturale, comfort termico invernale ed estivo, salubrità aria interna, acustica); energia (con-

e impianti; • misurazione consumo di acqua potabile di doccia e lavandini.

sumo energetico, fabbisogno energetico primario e FER);

Avendo applicato il protocollo Active House PRO alle

sostenibilità (analisi LCA di materiali ed edificio, legno

tre palazzine, il sistema è stato ottimizzato, garanten-

da foreste controllate, materiali riciclati/riciclabili, check

do al costruttore e all’acquirente i risultati promessi

delle EPD, consumo acqua potabile).

dai calcoli teorici.

Active House PRO, protocollo con cui è stato certificato il complesso residenziale oggetto dell’articolo, si distingue dalla versione standard poiché aggiunge elementi di controllo e verifica in cantiere, per assicurare e documentare i risultati ottenuti, ovvero: • calcolo energetico avanzato: dinamico e orario di elementi schermanti, potenziale di deumidificazione, clima virtuale combinato inverno più freddo/ estate più calda, simulazione dati climatici del sito di costruzione; • misurazione dei consumi di combustibili e corrente elettrica per 2 anni; • test tenuta aria: verifica con Blower Door Test in cantiere e inclusione dei risultati in calcolo energetico avanzato; • check bilanciamento VMC: misura portate d’aria e controllo macchina di ricambio d’aria;

Termografia della palazzina A del Giardino delle Gemme.

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Il Radar del Giardino delle Gemme.


Impianti Dal punto di vista impiantistico nel complesso sono state installate pompe di calore aria/acqua splittate reversibili con tecnologia inverter e fluido frigorigeno ecologico, alimentate a energia elettrica, alle quali è demandata la produzione di energia termica per il riscaldamento e il raffrescamento e la produzione di ACS, supportate da un impianto solare termico. Pannelli fotovoltaici in copertura riducono il prelievo di energia elettrica dalla rete pubblica. La qualità dell’aria interna è gestita tramite un sistema autonomo di ventilazione meccanica controllata, con recuperatori di calore ad altissima efficienza e dotato di filtri, che assicura salubrità e ricambio d’aria a chi abita gli spazi.

Photo ©Matteo Piazza

Tabella comparativa tra certificazione Passive House, Active House e Active House PRO.

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A

LATO SCALE

LATO APPARTAMENTO

1

2 B

6

10 6.4

Sezione su porta blindata Pareste esterna (A), dall’esterno: - rasatura (10 mm) - lana di roccia e collante (100+10 mm) - struttura in cls (200 mm) - poliuretano espanso a celle chiuse (20 mm) - blocco sottile in c.a.a. - intonaco e finitura Solaio interpiano (B), dall’estradosso - pavimento interno (15 mm) - massetto (55 mm) - materassino in PE (10 mm) - cemento cellulare e alleggerito a protezione telo tenuta all’aria (150 mm) - telo tenuta all’aria - poliuretano espanso a celle chiuse (60 mm) - soletta in cls (250 mm) - poliuretano espanso a celle chiuse - lastra di cartongesso 1 elemento in c.a.a. per correzione ponte termico 2 elemento per taglio termico solaio/terrazzo

Il giunto termico dell’attacco soletta-parapetto balcone e lo stesso giunto eseguito; due dettagli del quarto lato sul vano scala del portoncino blindato di ingresso.

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1 panello in EPS grafitato posato a giunti sfalsati 2 poliuretano a spruzzo attorno alla tubazione 3 tubazione di scarico in PE 4 poliuretano per cappotti 5 tassello a fungo con rondella isolante

5

4 3 2 1

Isolamento balcone con lo scarico pluviale all’interno del cappotto.

1 2 3 4

1 guide frangisole 2 linee fondo fioriera per sportello ispezione 3 piedi per appoggio fioriera 4 rete per sottofondi

Isolamento dell’attacco e della soletta del nodo pianerottolo scala-muro

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Spazi e funzioni Ciascun edificio accoglie 11 unità residenziali di diverse metrature, in configurazione da bilocale a quadrilocale, per un totale di 33 abitazioni articolate in torri con distribuzione interna affidata a un unico vano scala-elevatore. All’interno delle abitazioni l’assetto spazio-funzionale privilegia la brevità dei percorsi fra gli ambienti, con zone giorno ampie e luminose, affacciate verso il panorama, e aree notte con camere spaziose separate da bagni e cabine armadio, a tutela Photo ©Matteo Piazza

della privacy domestica. La razionale disposizione delle aperture ha facilitato l’ordinata disposizione degli arredi, al fine di incontrare le più diverse necessità dei nuclei familiari. Gli appartamenti agli ultimi piani dispongono di grandi terrazze, con viste che spaziano dai tetti ai monumenti del centro urbano, dalla pianura fino ai primi rilievi appenninici. Oltre alla personalizzazione dell’architettura d’interni, in ogni abitazione è stato possibile selezionare pavimenti, rivestimenti, colori, finiture e soluzioni di design, con l’obiettivo di creare spazi a misura dei gusti e delle esigenze degli abitanti. Il rigoroso rispetto delle norme sull’isolamento acustico garantisce ambienti

Photo ©Matteo Piazza

perfettamente fonoisolati. Box e cantine occupano i piani interrato e terreno, assieme a locali tecnici e alle rimesse per biciclette. La maggior parte dei box è accessibile direttamente e cantine ipogei. Sulle coperture piane si trovano altri

Photo ©Matteo Piazza

spazi di servizio e per gli impianti.

Balconi, terrazze, aggetti si caratterizzano per la presenza del verde, che concorre a trasformare il costruito in un giardino urbano.

La pavimentazione drenante in porfido, gli esili paracarri e l’articolato impianto di illuminazione notturna caratterizzano gli spazi esterni e gli ingressi ai 3 edifici.

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Photo ©Matteo Piazza

dalle corti; solo la torre Diaspro dispone di alcuni box


Architetto Marco Cimini Altri progetti

Casa Battaglia, Tollo (CH) – Villa unifamiliare certificata Passive House Italia e Active House Italia.

Photo ©Matteo Piazza

Consulente tecnico in questo progetto per la certificazione Active House Italia, l’architetto Marco Cimini, è Presidente e Certificatore di Active House Italia. Nel corso degli anni si è specializzato in fisica tecnica applicata a edifici nZEB, Passivi, Activehouse, CasaClima e ARCA. La sua attività progettuale ha l’obiettivo di combinare la prestazione dell’edificio con la forma architettonica mediante l’elaborazione di tutti i calcoli necessari per la definizione del comfort termico, luce naturale e qualità dell’aria. La parte di progettazione degli edifici è seguita da attività di controllo in cantiere e collaudo finale, attraverso rilievi termografici, Blower Door e bilanciamento VMC. L’arch. Marco Cimini presenta le proprie esperienze in diverse relazioni, a richiesta o con partner del settore, in eventi a livello nazionale.

Vista notturna di due dei tre volumi che costituiscono il Giardino delle Gemme.

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S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

Articolazione sostenibile Molfetta (BA)

Suddiviso in tre corpi articolati da ampie terrazze, questo complesso di 35 unità è stato realizzato applicando il rigoroso Protocollo Itaca Puglia raggiungendo la prestazione energetica di un edificio nZEB

All’interno del piano di Zona “Comparto 18” del comune di Molfetta, in provincia di Bari, sorge The Block, un complesso residenziale che trova origine da tre lotti su cui sorgono altrettante volumetrie. Il fabbriacto è composto da due corpi contigui, a formare un organismo a stecca, mentre il terzo risulta staccato, seppur connesso agli altri da una serie di ampie terrazze. Non si tratta pertanto di un unico edificio, nel senso stretto del termine, bensì di un’aggregazione di elementi edilizi che vanno a generare un impianto planimetrico articolato. Tale peculiarità è stata interpretata dai progettisti mediante aspetti formali che annullano il concetto classico di facciata e ancora di più quello di facciata principale rispetto alle altre che assumono una condizione di subordinazione. La cifra stilistica predominante del progetto è l’asimmetria caratterizzata da alcuni episodi di assialità, minimizzati da incursioni di segni contraddittori. L’appropriazione visiva del Photo ©Gadaleta Building srl

corpo di fabbrica è, per necessità, dinamica: al fine di stabilire una relazione, ci si gira attorno. L’intervento è stato progettato secondo criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale. Dopo aver effettuato un’analisi della natura del luogo e del contesto urbano in cui

S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

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tecnologie per ottenere un corpo di fabbrica con un

energetici individuati, e poi raggiunti, sono stati la

ridotto fabbisogno energetico. Le prestazioni ener-

realizzazione di un involucro a elevata inerzia grazie

getiche e ambientali sono state analizzate e valutate

all’uso di paramenti in laterizio per mitigare gli

considerando i dati climatici – proprio del Comu-

effetti del surriscaldamento, l’impiego di materiali

ne di Molfetta, come, ad esempio, le temperature

locali, la produzione di energia da fonti rinnovabili

esterne durante le varie stagioni e l’irraggiamento

e la raccolta delle acque meteoriche.

Progetto arch. Salvatore Vinci, Bari; ing. Michele F. Costanza, Capurso (BA) Strutture e Direttore dei lavori ing. Michele F. Costanza Consulenti arch. Salvatore Paterno, arch. Antonio Stragapede, Gravina in Puglia (BA) Impianti Ing. Michele Salvemini, Molfetta (BA) Appaltatore Gadaleta Building srl, Molfetta (BA) Date progetto 2019

Superficie utile 2540 m2 Superficie piano terra 633 m2 – n. 2 locali commerciali Superficie piani in elevazione 3.275 m2 – n. 35 unità abitative Trasmittanza media pareti esterne 0,22 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,18 W/m2K Trasmittanza media superfici trasparenti 1,51 W/m2K Fabbisogno energia per riscaldamento 16,11 kWh/m2

Date lavori 2020-2023

Protocollo Itaca Puglia Livello 3,07

Certificazione • APE A4 NZEB • Protocollo Itaca Puglia 16

Photo ©Gadaleta Building srl

solare incidente sull’edificio. I principali obiettivi

Photo ©Gadaleta Building srl

è inserito l’intervento, si sono definite le tecniche e

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Dettagli delle facciate: le terrazze fungono anche da ombreggiamento per i fronti arretrati.


D1 77,50

77,50

D3

D2

99,50

97,50

97,50

99,50

Pianta tipo arredata

Prospetto interno nord ovest – corpi D2 e D3

Prospetto nord est – corpi D1 e D3

Prospetto sud est – corpi D2 e D3

Prospetto sud ovest – corpi D1 e D2

S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

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8

3.30

0.4

3.30

20.40

16

12 0.8

32

ESTERNO

34.2

3.30

3.30

3.30

1 2 3 4 5 6 7

10

2.40

2.70

2.40

2.70

3.90

9

ESTERNO

AMBIENTE RISCALDATO

43.5

Sezione verticale nodo parete esterna – solaio di copertura 1 pavimento (20 mm) 2 malta di cemento (30 mm) 3 impermeabilizzazione 4 massetto in pendenza (120 mm) 5 pannelli XPS (160 mm)

Posa dell’isolante in copertura.

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6 barriere al vapore 7 solaio in latero-cemento (300 mm) 8 soglia 9 intonaco interno (15 mm) 10 lana di roccia + schiuma (20 mm)


AMBIENTE RISCALDATO

1 2 3 4 5

20

9

3 6

1

Materiale riciclato/recuperato 85% (v. allegato)

1

8 9 10 11 6 7 AMBIENTE RISCALDATO

ESTERNO

1

5

6

30 43

1.5

Sezione verticale struttura trave/pilastro – solaio interpiano 1 pavimento (20 mm) 2 massetto radiante (60 mm) 3 pannello radiante in EPS (30 mm) 4 massetto porta impianti (90 mm) 5 tappetino acustico di materiale riciclato 6 solaioin latero-cemento 7 intonaco interno (15 mm) 8 pilastro in c.a. 9 isolamento in EPS (60 mm) 10 tavella (50 mm) 11 itonaco esterno (10 mm)

Primo corso della muratura di tamponamento su solaio; da notare la separazione termica tra la struttura portante in c.a. e i blocchi di laterizio.

S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

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43.5

3.30

3.30

1 2 3 4

3 6 1 9

3.30

D5

3.30

20.40

20

3.30

1

5 6 7 8

2.40

2.70

2.40

2.70

3.90

9 10 11 12 AMBIENTE RISCALDATO

ESTERNO

43.5

Sezione verticale, soluzione ponte termico balconi 1 tappeto acustico + bandella (10 mm) 2 XPS (50 mm) 3 cls autoclavato 4 soglia in pietra 5 impermeabilizzazione 6 XPS

20

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7 massetto 8 pavimentazione (10 mm) 9 XPS (60 mm) 10 lana di roccia + schiuma (20 mm) 11 cassonetto isolato 12 rasante (7 mm)


Architetto Salvatore Paterno Altri progetti

Masseria Schiuma, Monopoli (BA) – Progetto energetico e di sostenibilità nella riqualificazione di un’antica masseria.

Villa M-G, Bisceglie (BT) – Progetto energetico e di sostenibilità.

Photo ©Gadaleta Building srl

L’arch. Salvatore Paterno con l’arch. Antonio Stragapede ha fondato il CFE, Centro di Fisica Edile, società di consulenza in Green Building Management che si occupa di coadiuvare gli operatori del comparto edilizio, grazie ad appropriate procedure tecniche e costruttive, nel realizzare edifici con elevate prestazioni energetiche e di sostenibilità ambientale, con garanzia di risultati e controllo dei costi. Il centro si occupa prevalentemente di fisica delle costruzioni e progettazione di edifici ad alta efficienza energetica secondo protocolli nazionali e internazionali. Dopo una pluriennale esperienza professionale in Alto Adige, l’arch. Paterno ha iniziato un percorso di ricerca progettuale sul territorio pugliese per lo sviluppo di edifici passivi in condizioni climatiche mediterranee assieme a una rete di esperti nazionali ed esteri. È docente e relatore in convegni, seminari e corsi sui temi della sostenibilità dell’abitare e dei principali sistemi di certificazione energetica e ambientale delle costruzioni e correlatore in tesi di laurea in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Bari su argomenti relativi all’efficienza energetica degli edifici.

Vista da est del complesso residenziale.

S. Vinci, M. F. Costanza, S. Paterno, A. Stragapede

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Alberto Costi

La casa dell’architetto Casalgrande (RE) Rinnovare e riqualificare energeticamente solo una parte di una bifamiliare mantenendo la continuità con il resto del fabbricato. Un obiettivo raggiunto attraverso la progettazione integrata degli aspetti architettonici, tecnologici, costruttivi e impiantistici

Nel contesto agricolo emiliano della zona pedecollinare al margine sud della Pianura Padana, la metà di un’abitazione bifamiliare costruita negli anni Ottanta è stata riqualificata per una giovane coppia (lei architetto) che aveva richiesto una casa completamente rinnovata esteticamente e funzionalmente, energeticamente performante e gas free. Operare solamente su una parte dell’intero edificio, dal punto di vista architettonico, è stato complesso e pertanto si è scelto di realizzare il progetto seguendo la linea della discrezione e della continuità rispetto all’altra metà del fabbricato e al paesaggio. Sono stati dunque rimodernati, senza essere stravolti, gli aspetti strutturali e formali dell’esistente, optando per una soluzione architettonica sobria e per interventi di “sottrazione” degli elementi architettonici meno funzionali e moderni dell’edificio; tali lavori, semplificando l’involucro edilizio, hanno permesso di ottenere un aspetto attuale e unitario, senza discontinuità con l’intorno. La pulizia dei prospetti è stata effettuata mediante opere di demolizione della scala esterna, della copertura del terrazzo e di un balcone che dal punto di vista compositivo e funzionale erano di ostacolo allo sviluppo del progetto. All’inAlberto Costi

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terno, grazie alla struttura portante a pilastri in c.a. e a

ti, delle tecnologie costruttive e dei materiali e, per

una pianta completamente libera da pareti portanti, la

soddisfare i requisiti di prestazione energetica e di

distribuzione spaziale è stata completamente riorga-

comfort previsti, è stata posta molta attenzione all’otti-

nizzata al fine di ottenere una corretta esposizione dei

mizzazione del risultato complessivo con il minor uti-

locali.

lizzo di risorse possibile. Si è così provveduto a isolare

L’efficientamento energetico e il comfort sono stati

l’involucro con un sistema a cappotto, a correggere i

raggiunti tramite la progettazione integrata degli

ponti termici e a progettare gli impianti, adottando

aspetti architettonici, degli isolamenti, degli impian-

soluzioni alimentate da fonti energetiche rinnovabili.

In questa pagina due immagini dell’abitazione pre e post intervento di riqualificazione e due foto degli interni rinnovati. Alla pagina successiva, la zona living e cucina-pranzo sono separate da porte scorrevoli che, all’occorrenza, possono essere aperte trasformando i due spazi in un unico ambiente.

Progetto architettonico geom. Alberto Costi – ITER PROGETTI, Sassuolo (MO)

Superficie utile energetica 285 m2

Strutture ing. Lorenzo Giordani, Reggio Emilia

Trasmittanza media pareti esterne 0,145 W/m2K

Direttore dei lavori geom. Alberto Costi – ITER PROGETTI, Sassuolo (MO)

Trasmittanza media solaio contro terra 0,191 W/m2K

Impianti p.i. Sergio Cantoni – Termoprogetti, Reggio Emilia

Trasmittanza media copertura 0,178 W/m2K

Lavori edili Zuliani Srl, Albinea (RE)

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,900 W/m2K

Sistemi di isolamento Bertolani costruzioni Srl, Carbonara di Po (MN)

Fabbisogno energia globale (EP) 18,53 KWh/m2 anno

Serramenti PF portefinestre Srl, Modena

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Pianta piano terra

Pianta piano primo

Planimetria

Pianta piano sottotetto

Alberto Costi

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L’involucro e gli impianti La coibentazione esterna dell’edificio è stata realiz-

La climatizzazione dell’edificio e la produzione

zata con un cappotto in EPS di 20 cm alle pareti e

dell’acqua calda sanitaria sono affidate a un sistema

con un pacchetto di isolamento ventilato di 20 cm di

a pompa di calore alimentata con energia elettrica

fibra di legno ad alta densità in copertura. Il pavi-

prodotta dall’impianto fotovoltaico da 10 kWp dota-

mento su terra è stato isolato con 12 cm di XPS e 18

to di batterie di accumulo.

cm di cls alleggerito con polistirolo. I ponti termici

Il sistema di emissione a pannelli radianti è stato

sono stati corretti completamente, anche utiliz-

posato mediante fresatura nello spessore di un mas-

zando specifici elementi di fissaggio strutturali a

setto a secco in gessofibra.

taglio termico per il montaggio della pensilina e dei

La qualità dell’aria interna è gestita da un impianto

parapetti in vetro.

di VMC con controllo dell’umidità.

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A

B

Copertura (A), dall’esterno - manto in tegole di laterizio - camera di ventilazione (5+4 cm) - membrana impermeabile altamente traspirante - isolamento in fibra di legno (20 cm; 110 kg/m3) - freno al vapore - solaio latero-cementizio in travetti e pignatte (12 cm) - intonaco (1 cm)

1 2 C 4

3 5

Parete esterna (B), dall’interno - intonaco (1 cm) - muratura in mattoni di laterizio 2UNI semipieni (25 cm) - intonaco (1 cm) - isolamento a cappotto in EPS (20 cm) - rasatura per cappotto (0,7 cm) - finitura Solaio balcone (C), dall’estradosso - pavimento in ceramica (1 cm) - strato desolarizzante - impermeabilizzazione - massetto di posa (min. 5 cm, pendenza 1,5%) - isolamento sotto pavimento in polisterene espanso estruso (7 cm) - soletta in c.a. (12/19 cm) - isolamento a capotto in EPS (5 cm) - rasatura per cappotto (0,7 cm) 1 piatto (1x4 cm) 2 piatto (0,5x4 cm) 3 gocciolatoio 4 sigillatura impermeabile 5 profilo strutturale per fissaggio alla soletta in c.a. 6 pavimento in calcestruzzo drenante (15 cm, pendenza 2%), misto granulare stabilizzato

6

Alberto Costi

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Componenti costruttivi prefabbricati Considerato che è sempre auspicabile agevolare i processi

primo elemento delle facciate, ha avuto la funzione di

costruttivi, ridurre i tempi e i costi di realizzazione ed eli-

tracciare gli allineamenti orizzontali e verticali per la coi-

minare le possibilità di errore durante le fasi di cantiere, il

bentazione a cappotto dell’involucro opaco, includendo

sistema di integrazione e di ottimizzazione delle tecnolo-

ogni soluzione di tipo strutturale, termico, impiantistico e

gie adottate è stato spinto fino alla fase esecutiva.

architettonico come previsto dal progetto, senza approssi-

In questo progetto, in particolare, l’elemento che carat-

mazione e rischio di imprecisioni nell’esecuzione.

terizza le facciate sono gli scuri con apertura scorrevole. Realizzati in alluminio coibentato con guida a scomparsa e motorizzazione, si inseriscono completamente nei fronti, regolando autonomamente l’ombreggiamento delle finestre nell’arco della giornata. I falsi telai inoltre sono stati ideati come elementi prefabbricati per l’integrazione del sistema di isolamento dei prospetti con il nodo serramento, completo di oscuranti, davanzale e motorizzazione. La loro installazione, come

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Geometra Alberto Costi Altri progetti

Il Geometra Alberto Costi svolge attività di progettazione, consulenza ed engineering nel settore delle costruzioni edili dal 1993, specializzandosi nella progettazione integrata del sistema edificio/impianto e dei sistemi costruttivi. Anche grazie alla collaborazione con numerosi studi professionali e imprese, ha maturato una notevole esperienza nei campi della direzione dei lavori, direzione tecnica del cantiere, preventivazione, contabilità, sicurezza in ogni tipo di costruzione e cantiere. Socio fondatore dello studio Iter progetti, del quale dal 2001 è proprietario e titolare, si è focalizzato sulla progettazione esecutiva integrata degli standard qualitativi, dell’efficienza energetica e dal 2007 progetta edifici e riqualificazioni ad alta efficienza energetica. È Consulente Esperto CasaClima dal 2010, specializzato in efficienza energetica, risparmio energetico e utilizzo delle energie rinnovabili.

Villa Capucchiera, Provincia di Modena; con Progettisti associati, Sassuolo (MO). Foto: Giacomo Maestri.

Casa R, Punta Ala (GR). Ristrutturazione e riqualificazione energetica di residenza per vacanze – Certificazione CasaClima R.

Alberto Costi

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Andrea Zambon

Architettura rinnovabile Treviso La demolizione e ricostruzione di una casa nella periferia di Treviso ha rappresentato l’occasione per realizzare un’abitazione in legno a bassissimo consumo energetico, contraddistinta dall’adozione di soluzioni architettoniche originali e dall’impiego di fonti energetiche rinnovabili, evitando completamente l’uso di combustibili fossili

Ricca di quartieri di espansione caratterizzati dalla presenza di villette singole con piano terra di altezza ridotta e dotate di esiguo verde privato, la prima periferia della città di Treviso è l’area urbana dove incontriamo Casa FP. Questa abitazione è il risultato di una ristrutturazione che si è presentata fin da subito complicata poiché si rendeva necessaria la demolizione dei solai al fine di aumentarne le altezze utili. Tale situazione ha quindi condotto i proprietari a richiedere la sostituzione del fabbricato esistente con un edificio in legno a bassissimo consumo energetico. La ricostruzione ha ricalcato il sedime precedente in quanto la forma risultava vincolata dalle distanze dagli altri fabbricati non a norma per i parametri vigenti. Il progetto, nato dalla possibilità di applicare le agevolazioni previste dal Superbonus 110% e basato sull’utilizzo di materiali ecologici a basso impatto ambientale, si sviluppa su due piani fuori terra con struttura portante in pannelli di legno X-lam, attraverso la creazione di un volume unico e compatto. Con

Andrea Zambon

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ampie vetrate rivolte agli unici orizzonti consentiti e

lato est protegge l’ingresso principale mentre quello

in grado di ottimizzare l’ingresso di luce e aria natura-

sul fronte nord è a servizio della zona giorno affacciata

li. Il centro della pianta è definito da un vuoto a doppia

sul giardino che ricalca la distribuzione e la dimensio-

altezza, uno spazio naturale in legno a vista di ampio

ne originaria del lotto preesistente. Dato che la casa ha

respiro, vero fulcro della residenza, attorno al quale si

il fronte principale della zona giorno orientato verso

articolano gli spazi abitativi e funzionali. Al piano ter-

nord ovest e protetto dal porticato, è venuto a mancare

ra trovano posto la zona giorno, composta da un living

l’apporto invernale dei raggi solari, anche se, contem-

open space, un bagno, una centrale termica di servizio

poraneamente, si è ottenuto un vantaggio nei con-

e il garage; il livello superiore accoglie la zona notte

fronti del surriscaldamento estivo. Il rivestimento in

con tre camere, un bagno e un soppalco/disimpegno.

alluminio aggraffato della copertura, a falde affacciate

All’esterno due porticati si contraddistinguono per

sui lati est/ovest, prosegue in verticale lungo le pareti

il rivestimento in doghe di larice naturale; quello sul

avvolgendo e caratterizzando l’abitazione.

Progetto architettonico Andrea Zambon architetto, Villorba (TV)

Superficie verde 260 m2

Strutture Annalisa Tonon ingegnere, Treviso (TV); Guido Viel ingegnere, Tarzo (TV)

Superficie utile 197 m2

Direttore dei lavori Andrea Zambon architetto, Villorba (TV) Consulente termotecnico p.i. Simone Pedron, Montebelluna (TV) Appaltatore e strutture in legno Casa Natura srl, Massanzago (PD) Impianti EXRG srl, Mareno di Piave (TV) Lavori agosto 2021 – settembre 2022

Trasmittanza media pareti esterne 0,124 W/m2K Trasmittanza media solaio contro terra 0,108 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,112 W/m2K Trasmittanza media superfici trasparenti 1,1 W/m2K Fabbisogno energia 23,13 KWh/m2 anno In questa pagina, la zona giorno con il vuoto a doppia altezza. Nella pagina accanto, due scorci della casa dal giardino e dall’ingresso sul fronte strada.

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N

C

C

B

B

A

A

Pianta piano terra

Pianta primo piano

Sezione A-A

Sezione B-B

Prospetto nord

Prospetto ovest

Pianta copertura

Sezione C-C

Prospetto sud

Prospetto est

Andrea Zambon

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20

A

1 3

2

B

C

7

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Solaio interpiano (B), dall’estradosso - pavimento in legno oliato - massetto - strato anticalpestio - sottofondo impianti in granulato a secco - tessuto protettivo - struttura in legno Parete esterna (C), dall’esterno - parete ventilata in alluminio - membrana traspirante antivento - cappotto in lana di roccia (160 mm) - pannello X-lam (100 mm) con nastratura per tenuta all’aria - intercapedine impianti riempita in lana di roccia (50 kg/m3) - rivestimento interno 1 banda sigillante 2 guaina liquida impermeabilizzante 3 cornice prefabbricata 4 guarnizione 5 partenza cappotto in XPS (120 mm) 6 impermeabilizzazione 7 coibentazione sotto fondazione

5 6 20

4

Copertura (A), dall’esterno - manto in alluminio - impermeabilizzazione - tavolato (25 mm) - camera ventilata - membrana traspirante - lana di roccia ad alta densità (240 mm) - tenuta all’aria con freno vapore - struttura in legno

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L’involucro esterno L’involucro esterno della villa è stato realizzato come di seguito illustrato: • Fondazioni: sono costituite da una platea in c.a. di 30 cm di spessore e coibentate in XPS dello spessore di 15 cm posato sotto la platea. Il pacchetto ha una trasmittanza di 0,173 W/ m2K e uno sfasamento pari a 23,50 h. • Pareti: sono in pannelli di legno massiccio X-lam dello spessore di 10/12 cm, isolati con sistema a cappotto costituito da 16 cm di lana di roccia rasata e completata con finitura a intonachino di colore bianco o membrana antivento e parete ventilata in alluminio aggraffato. Il cappotto è stato prolungato al piede della platea con pannelli di XPS di spessore 12 cm; la controparete interna in fibrogesso per il passaggio degli impianti è coibentata con pannelli di lana di roccia a bassa densità. I dati termici sono: trasmittanza 0,164 W/m2K, sfasamento: 14,04 h. • Copertura inclinata: realizzata con arcarecci di legno lamellare, tavolato a vista, tavolato incrociato di rinforzo, freno al vapore, coibentazione in lana di roccia ad alta densità dello spessore 28 cm, membrana traspirante, camera di ventilazione, tavolato di chiusura, guaina impermeabilizzante e manto di copertura. La trasmittanza è 0,142 W/m2K e lo sfasamento di 12,40 h. • Serramenti: in alluminio a taglio termico e triplo vetro con oscuranti composti da tende esterne a rullo complete di cassonetto coibentato a scomparsa nel cappotto.

Andrea Zambon

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Gli impianti Gli impianti termoidraulici sono costituiti da un

L’impianto è integrato da un sistema di pre-tempera-

aggregato compatto, composto da una pompa di

mento geotermico orizzontale posato sotto la platea. In

calore del tipo aria/aria con ventilazione meccanica

copertura sono stati alloggiati i pannelli fotovoltaici, per

integrata atta a fornire sia il riscaldamento invernale

un totale di circa 6 kW, in modo da alimentare la pompa

sia il raffrescamento estivo. La stessa pompa ha anche

di calore e fornire energia all’abitazione. Con tali soluzio-

la funzione di produrre l’acqua calda sanitaria, mentre

ni impiantistiche, e grazie anche all’impiego di un piano

la distribuzione del calore avviene tramite l’apposita

a induzione in cucina, si è evitato l’allacciamento alla rete

canalizzazione.

del gas metano.

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Architetto Andrea Zambon Altri progetti Casa Premier, Treviso. Nuova villa, certificata CasaClima Gold.

Lo studio zambonarchitettura è specializzato nella realizzazione di ville residenziali in legno e a struttura tradizionale a basso consumo energetico. L’approccio olistico e l’attenta osservazione dei principi della bioclimatica, uniti all’utilizzo di materiali naturali, sono volti all’ottenimento di architetture organiche in armonia con l’ambiente, dove il verde viene generalmente impiegato come naturale attivatore di benessere psico-fisico. L’arch. Andrea Zambon è Consulente Casaclima e relatore in corsi di progettazione sulle costruzioni in legno e sull’edilizia sostenibile a basso consumo energetico, supportando con consulenze ditte specializzate nelle costruzioni in legno; svolge attività didattico-divulgativa sui temi legati all’architettura in legno e alla sostenibilità ambientale.

Andrea Zambon

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Sergio Sabbadini

Cohousing in bioedilizia Milano Il recupero di una cascina, parzialmente realizzato in autocostruzione con materiali naturali e soluzioni innovative, mostra le possibilità di una riqualificazione a ridotto fabbisogno energetico con tecniche bioedili a basso impatto ambientale e alta qualità indoor

Il recupero di una cascina con tipologia a ballatoio, un edificio storico risalente a metà dell’Ottocento nel centro storico di Quinto Romano, è diventata non solo l’occasione per realizzare un cohousing a livello familiare ma anche per sperimentare tecniche innovative di bioedilizia e garantire una gestione basata totalmente su energie rinnovabili. Il cohousing è costituito da quattro unità immobiliari con spazi comuni e superfici verdi, oltre a lavanderia, un laboratorio, attrezzeria e una gestione delle energie in comune per l’intero immobile. Il progetto rientra tra gli obiettivi del comune di Milano per la valorizzazione e recupero delle periferie e in particolare dei centri storici spopolati. L’intervento ha mirato a una riqualificazione energetica tendente al livello nZEB in sinergia con un recupero basato su materiali specifici della bioedilizia e tecniche anche innovative grazie all’esperienza dell’architetto progettista e committente. I proprietari, inoltre, hanno partecipato direttamente alla realizzazione degli interventi, in particolare per l’applicazione di tecniche bioedili, in affiancamento alle imprese affidatarie che hanno effettuato il grosso delle lavorazioni. Elevati livelli di coibentazione e accumulo termico con materiali naturali, serramenti triplo vetro ed estrema cura nella risolu-

Sergio Sabbadini

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zione dei ponti termici hanno ridotto drasticamente il

zati nuovi solai in legno intervallati da putrelle.

fabbisogno energetico di tutte le unità ai livelli di un

Esternamente si è intervenuti anche per omogenizza-

nZEB o di una casa passiva.

re i corpi di fabbrica, i materiali e i colori dell’edificio

La grande disomogeneità delle falde esistenti rispetto

esistente, lasciando leggibile l’evoluzione cronologica

ai fabbricati limitrofi è stata il motivo del rifacimento

del fabbricato, grazie a un leggero arretramento della

totale della copertura con una sopraelevazione con

parte in sopraelevazione, pur mantenendo la stessa

una struttura in legno a telaio che ha permesso di

finitura a calce del resto della facciata.

recuperare il sottotetto a fini abitativi. È stato così pos-

Per evitare ponti termici e ridare leggerezza al per-

sibile raccordare i colmi e le falde agli edifici limitrofi

corso di collegamento al primo piano, è stato rifatto

creando un corpo unico armonico a livello di borgo

il ballatoio sostituendo la preesistente soletta in c.a.

cascine. L’inserimento delle finestre in falda è stato

con una struttura in metallo e pietra che si distacca

ridotto al minimo necessario per ottenere i corretti

dalla facciata risolvendo i ponti termici mentre, per

rapporti aeroilluminanti degli ambienti della zona

garantire maggior luce alle finestre all’ultimo piano,

notte all’ultimo piano.

sono state inserite tegole trasparenti nello sporto della

Le murature sono state consolidate e sono stati realiz-

copertura.

Progetto architettonico arch. Sergio Sabbadini (Milano)

Superficie utile 286,8 m2

Progetto e DL strutture ing. Costanzo Fidanza

Trasmittanza media pareti esterne 0,16 W/m2K

Direttore dei lavori arch. Sergio Sabbadini

Trasmittanza media solaio contro terra 0,12 W/m2K

Impianti ing. Simone Dalmonte (edificipassivi.it)

Trasmittanza media copertura 0,13 W/m2K

Appaltatore Gruppo LMB srl (lavori edili) ABLEGNO – Bevilacqua Adriano srl (strutture in legno)

Trasmittanza media superfici trasparenti Uw 1,32 Ug 1,1

Lavori 2020-2021

Certificazione • A4 NZEB (Cened – Lombardia) 40

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Prestazione energetica globale 18,78 kWh/m2 anno

In alto, la cascina prima e dopo l’intervento di riqualificazione. Nell’altra pagina, la facciata sulla corte con il nuovo ballatoio e i portoncini lignei restaurati, la cucina con la scala portante in legno e un dettaglio delle finiture in terra cruda e in calcecanapulo.


B

A

Pianta ultimo piano B

A

B Pianta piano terra

Sezione A-A

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

B Pianta primo piano

A SEZIONE A-A

A

Sezione B-B

SEZIONE B-B

SEZIONE C-C

SEZIONE C-C

Sergio Sabbadini

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Recupero con materiali naturali Il progetto di recupero della cascina è stato a tutti

insufflaggi e posa manuale; calcecanapulo, per l’inno-

gli effetti un recupero in bioedilizia ed è stato anche

vativa tecnica impiegata per i vespai isolati in cana-

l’occasione di attivazione di un cantiere pilota per

pulo mineralizzato; calcio silicato per gli isolamenti

tecniche e materiali bioedili innovativi. Tra questi van-

e il cappotto dell’edificio; legno per la struttura della

no segnalati i pavimenti magnesiaci posati su vetro

copertura, per le scale interne portanti, i parquet in

cellulare con inserti in cocciopesto, utilizzati poi dal

rovere e gli arredi; bambù per il pavimento galleggian-

progettista in musei e altri ambiti, e soprattutto sulla

te; oltre a pietra, finiture in gesso naturale, calce per le

terra cruda, con impasti specifici ad altissima inerzia

finiture esterne ma anche internamente nelle soluzio-

termica, pannelli prefabbricati innovativi e terra bru-

ni in cocciopesto, sughero, pitture naturali, ecc.

ciata, con l’utilizzo di tecniche di fuoco su terra cruda.

Tutti i materiali sono stati selezionati in base alle loro

Oltre alla terra cruda, hanno trovato impiego nume-

certificazioni, al loro impatto ambientale e anche e

rosi altri materiali: la canapa in pannelli semirigidi

soprattutto alle caratteristiche rivolte al benessere, al

per l’isolamento dell’intradosso del tetto, o in fibre per

microclima interno, alla loro funzione e alla tossicità.

Pannello fotovoltaico Freno a vapore Membrana idrorepellente

Lamiera grecata coibentata

Griglia per la ventilazione del manto di copertura

Pannello in fibra di legno (80 mm)

Tegole Marsigliesi trasparenti

Pannello in fibra di canapa (150 mm)

Tegole Marsigliesi in cotto

Pannello gessofibra (12 mm)

Travi accoppiate in acciaio Parquet in listoni di legno massello di rovere (20 mm)

Pannelli in fibra di legno minerallizata (15 mm)

Pannello in gesso + membrana antipolvere (15 mm)

Assito in abete posato a 45° int. e ester. (22mm) Pannello in fibra di legno (120mm)

Sottofondo in sabbia asciutta sfusa (60 mm)

Doppio strato di finitura in calcecanapulo (25 mm)

Pannello OSB (15 mm) Solaio in lamellare sdraiaio (100x200 mm)

Finitura in calce colorata Rasatura in calce + rete in fibra naturale (20 mm) Blocchi in calciosilicato (200 mm)

Bambù pressato (20 mm) Doppio strato di pannelli in gesso (10+10 mm) Canapulo mineralizzato disposto a secco (160 mm)

Dall’alto: pannelli prefabbricati in terra cruda, riempimento dell’intercapedine in calcecanapulo e in fibre di canapa, rasatura in calcecanapulo.

Vetro cellulare (40 mm) Sottofondi preesistenti in ghiaione e marmette (300 mm)

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Nelle foto a sinistra dall’alto: lo sporto della copertura con le tegole trasparenti, la struttura in legno della sopraelevazione, coibentazione della parete sulla corte con pannelli in lana di legno mineralizzata e blocchi di calcio silicato, finitura in cocciopesto su intonaco in calcecanapulo.

A

1 Solaio ultimo piano (A), dall’estradosso - solaio in lamellare sdraiato GL24H - sottofondo in sabbia asciutta sfusa - pannello in fibra di gesso - parquet in listoni di castagno - isolamento in fibra di canapa - pannello radiante

2 3

Solaio intermedio (B), dall’estradosso - parquet in listoni di castagno - pannello in fibra di gesso - sottofondo in sabbia asciutta sfusa - solaio in lamellare sdraiato GL24H - isolamento in fibra di canapa - vano passaggio impianti - pannello in lana di legno mineralizzata

B

Solaio controterra (C), dall’estradosso - lastre in bambù pressato - pannello in fibra di gesso - calcecanapulo - marmette esistenti - massetto - ghiaia mista grande

4 5 C

6 7

Sezione parete esterna 1 Assito parete per fissaggio serramento (in sostituzione del falso-telaio) 2 Intonaco in calcecanapulo 3 Termointonaco 4 Pannelli in calciosilicato 5 Intonaco alleggerito 6 Rasasatura e finitura in calce colorata 7 Pannelli in vetro cellulare

Sergio Sabbadini

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Case attive con energia rinnovabile Per le quattro unità abitative si è scelto di utilizzare

Tre pompe di calore, posizionate in una stanza al piano

solo energia da fonti rinnovabili. Si sono perseguite

terra utilizzata come laboratorio, forniscono acqua

l’efficienza e il risparmio energetico realizzando delle

calda sanitaria e all’occorrenza possono anche pre-ri-

case attive nelle quali tutte le esigenze, compresa la ri-

scaldare o pre-raffreddare l’aria della VMC. Il sistema

carica dei veicoli elettrici, sono coperte dall’elettricità.

di controllo, gestibile anche da remoto, permette un

L’impianto fotovoltaico in copertura da 12 kW di picco,

efficace monitoraggio e gestione dei consumi elettrici.

nonostante la ridotta inclinazione e un orientamento

In ogni abitazione è stato installato un impianto di

non ottimale, ha una buona produzione, con autocon-

ventilazione meccanica controllata dotato di sistema di

sumo ottimizzato grazie alle batterie di accumulo al

post trattamento dell’aria. Solo in una è stato inserito

litio ferro fosfato. La produzione di elettricità è supe-

un camino-stufa a legna, altra fonte rinnovabile, fun-

riore a quella consumata su base annua e attraverso

zionante per irraggiamento, anche se non necessario ai

lo scambio con la rete si contribuisce attivamente alla

fini energetici. Per il suo rivestimento è stato sperimen-

transizione energetica. Il fornitore è la coop énostra, di

tato un intonaco ad alta inerzia termica, terracumulo,

cui i proprietari sono soci, cooperativa che produce e

a base di argilla refrattaria specificamente formulato

fornisce solo energia rinnovabile.

dall’arch. Sabbadini e qui utilizzato per la prima volta.

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Architetto Sergio Sabbadini Altri progetti

Recupero e ampliamento di un fabbricato rurale, Cogorno (GE). Architetto specializzato in “Tecnologie ecologiche e alternative in edilizia”, ha lavorato presso Centre Ecologique Européen Terre Vivante (Francia). Si occupa di architettura sostenibile e in particolare delle tecniche costruttive in terra cruda e calcecanapulo sia a livello di progettazione e cantieristica, sia di sviluppo di tecnologie e prodotti. Co-fondatore di Disstudio.it, è docente a contratto presso il Politecnico di Milano e ha fondato e coordina il team TerraMigakiDesign per l’utilizzo contemporaneo della terra cruda.

Museo Casa Don Bosco, Torino.

In copertura sono stati installati un impianto fotovoltaico e finestre da tetto, oltre a tegole trasparenti sullo sporto per garantire maggior luce alle finestre dell’ultimo piano.

Sergio Sabbadini

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Marco Calliari, Roberto Calliari

Nella campagna veronese Provincia di Verona La necessità di riqualificare una sola parte di un fabbricato rurale da destinare a residenza ha richiesto un’attenta valutazione iniziale al fine di preservare staticamente la porzione non oggetto dei lavori. Grazie a interventi di rinforzo a garanzia del comportamento scatolare della struttura, è stata demolita e ricostruita la sola parte da ristrutturare, realizzando un edificio sismicamente autonomo in muratura armata, ben coibentato e con un ridotto fabbisogno energetico

L’incarico affidato ai progettisti per la riqualificazione di un edificio rurale sito nella pianura della provincia di Verona si è rivelato molto interessante, in quanto l’intervento doveva essere realizzato solo su una porzione del fabbricato, visto che il committente era proprietario di solo una parte del volume. Si è dovuto operare innanzi tutto valutando la staticità della costruzione nel suo complesso e salvaguardando l’integrità della pertinenza confinante. Dopo varie analisi e sondaggi si è optato per la demolizione e ricostruzione dell’immobile da ristrutturare, definendo una posizione strutturalmente adeguata per eseguire un taglio verticale del fabbricato; tale decisione ha portato alla creazione di un giunto strutturale al fine di costruire un nuovo edificio sismicamente autonomo. È stato inoltre necessario intervenire sulla muratura esistente di confine del giunto sismico, inserendo dei tiranti metallici per garantire il comportamento scatolare della muratura. La nuova abitazione è stata progettata con una fondazione a Marco Calliari, Roberto Calliari

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platea indipendente e muratura portante armata che

timizzando gli interventi eseguiti, così da contenere

ha consentito di realizzare rapidamente una struttura

i costi garantendo ugualmente un comfort abitativo

solida, sismicamente sicura e con una buona inerzia

elevato. Per tale motivo, sfruttando l’elevata iner-

termica, molto utile in una zona climatica dove il

zia termica dell’involucro, si è preferito installare

surriscaldamento estivo è molto presente; per lo stesso

una caldaia a gas a condensazione con terminali

motivo si è scelta una copertura in latero-cemento di

a radiatori, integrata da una VMC con recupero di

massa elevata, coibentata efficacemente. La muratura

calore al fine di assicurare il ricambio e una elevata

esterna è stata completata da un cappotto termico in

qualità dell’aria interna. Questa tipologia di impian-

EPS, sagomato in corrispondenza delle finestre per

to risulta appropriata per un edificio ben isolato in

realizzare una cornice sporgente, elemento tipico

quanto è a bassa inerzia e riesce quindi ad adeguarsi

dell’architettura della zona; l’involucro è completato

rapidamente alle possibili variazioni delle condizio-

da serramenti performanti in PVC con scuri esterni.

ni ambientali interne. L’integrazione con un im-

Per l’illuminazione notturna esterna è stata scelta, in

pianto fotovoltaico, oltre a rispettare la normativa

accordo con la proprietà, una soluzione che mette in

dal punto di vista dell’impiego di fonti energetiche

risalto le aperture trasparenti senza arrecare disturbo

rinnovabili, permette di raggiungere l’autonomia

alla circolazione nella strada provinciale adiacente.

per la gestione dei carichi elettrici degli elettrodo-

La progettazione impiantistica è stata sviluppata ot-

mestici dell’illuminazione.

Lo spazio aperto della zona giorno al piano terra e una vista della cucina con l’illuminazione a LED.

Progetto architettonico e Direttore dei lavori arch. Marco Calliari – MRC Calliari Engineering, Zevio (VR)

Impianti p.i. Cristian Narducci, Verona

Strutture ing. Roberto Calliari – MRC Calliari Engineering, Zevio (VR)

Lavori marzo 2019 – gennaio 2020

Consulente certificazione CasaClima ing. Roberto Calliari

Superficie utile 150 m² Trasmittanza media pareti esterne U 0,18 W/m²K Trasmittanza media solaio contro terra U 0,14 W/m²K

Certificazione • CasaClima A (in fase di certificazione) 48

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Trasmittanza media copertura U 0,20 W/m²K Trasmittanza media superfici trasparenti U 1,20 W/m²K Efficienza dell’involucro 18 kWh/m²anno


Planimetria

Pianta piano terra

Pianta primo piano

Pianta copertura

Sezione

Prospetto est

Solaio contro terra, dall’estradosso - pavimento in legno (3 cm) - struttura a secco con magatelli in legno e EPS (5 cm; λ 0,036 W/mK) - sottofondo in cemento cellulare alleggerito a copertura impianti (10 cm; λ 0,086 W/mK) - tubazioni impianti - pannello isolante in XPS (16 cm; λ 0,036 W/mK) - platea in calcestruzzo armato (40 cm) - magrone (10 cm)

Marco Calliari, Roberto Calliari

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La muratura armata Il nuovo fabbricato è stato realizzato in muratura

eliminando l’intervento a posteriori con resine e tra-

armata. La scelta è stata dettata dalla semplicità del si-

pani. Questo ha comportato una rapidità e semplicità

stema, dai costi contenuti e dall’elevata inerzia termica

in fase di cantiere che si è tramutata in risparmio dei

della parete finale. Una corretta progettazione della

costi. L’isolamento dei primi due corsi, mediante il

platea di fondazione, coadiuvata da un esatto traccia-

riempimento della muratura con perlite, ha garantito

mento del primo corso, ha consentito di posizionare

il rispetto della risoluzione del ponte termico nell’at-

già nella platea le barre di ripresa della muratura,

tacco a terra secondo la direttiva CasaClima.

La muratura armata con ferri di ripresa direttamente dalla platea di fondazione e la muratura in fase di posa. Un dettaglio dell’isolamento con perlite dei primi due corsi di muratura.

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1, 2 I prospetti sud e nord dell’edificio prima dell’intervento. 3, 4, 6 Il taglio meccanico realizzato per dividere la demo-ricostruzione dal restante immobile e il fabbricato esistente adeguatamente rinforzato con tiranti e dettaglio del tirante. 5 L’isolamento termico con materiale comprimibile per garantire il giunto sismico. 7 L’impermeabilizzazione al piede della muratura realizzata con guaina semiliquida e molto densa stesa con spatola. 8 Il sistema a secco per le pareti interne ha permesso di ridurre i tempi del cantiere.

Marco Calliari, Roberto Calliari

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Il manto di copertura La necessità di integrare i pannelli fotovoltaici con una copertura in coppi di laterizio, ha fatto propendere per una soluzione tecnica che agevolasse la posa del manto e degli impianti, facilitando anche gli interventi di manutenzione. Per tale motivo si è adottata una lamiera grecata, posata sui listoni al di sopra dell’isolamento, completa di quei dettagli utili alla posa sia dei coppi in laterizio sia alla struttura di fissaggio dei pannelli fotovoltaici. Una volta posata la lamiera, infatti, il fissaggio degli appositi accessori consente di agganciare in maniera molto semplice i coppi in laterizio. Questo permette anche una facile manutenzione nel tempo e un accesso in sicurezza all’impalcato di copertura.

La copertura completata con il manto in coppi e i pannelli fotovoltaici integrati.

Posa della lamiera grecata sopra all’isolamento della copertura.

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Dettaglio dell’installazione dei pannelli fotovoltaici.


Ingegnere Roberto Calliari Altri progetti

Nello studio MRC Calliari Engineering, fondato con il fratello Marco architetto, Roberto Calliari si occupa di progettazione architettonica e strutturale di edifici sia nuovi che esistenti con particolare attenzione nei riguardi della sicurezza sismica e dell’efficienza energetica (certificazione CasaClima). L’aspetto architettonico-funzionale, curato dall’architetto, si completa con la qualità strutturale antisismica e l’efficienza energetica progettata nel dettaglio dall’ingegnere; questa sinergia, coadiuvata da collaboratori di valida esperienza, consente di realizzare interventi di qualità con una gestione accurata del budget salvaguardando le scelte del committente. L’attività di docente e auditor CasaClima di Roberto integrano le attività di design e la creatività negli allestimenti e arredi di Marco.

Residenza, Provincia di Verona. Riqualificazione, certificata CasaClima R.

Vista notturna da est.

Marco Calliari, Roberto Calliari

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Christian Tramonti, Mauro Gorini

Dall’Ottocento a oggi Cesena (FC) Coniugare i caratteri estetici di un fabbricato rurale ottocentesco con la necessità di un’adeguata coibentazione dell’involucro è stato il punto di partenza del recupero strutturale e della riqualificazione energetica di questo casolare padronale nella campagna romagnola la cui facciata a lesene è stata salvaguardata diventando un elemento di valorizzazione

Il progetto di recupero di un rudere è stato il pretesto per far coniugare l’estetica dell’edificio, risalente alla prima metà dell’Ottocento, e l’efficientamento energetico dello stesso fabbricato. Situato sulle colline e con una splendida vista sulla pianura sottostante e sul mare – nelle giornate serene l’occhio spazia dalla costa riminese fino a quella ravennate –, il casolare padronale, tipico delle pianure emiliano-romagnole, si presentava con una struttura semplice ma con una facciata principale dotata di lesene che era necessario mantenere dal punto di vista stilistico e storico. L’intervento di recupero e di riqualificazione ha richiesto in primis opere di demolizione delle pareti interne decadenti, previo il consolidamento delle murature tramite infiltrazioni di boiacca per rinforzare il paramento esterno in mattoni e pietre che lo componevano. Liberato l’interno dalle partizioni esistenti, si Photo Christian Tramonti

è proceduto quindi all’esecuzione strutturale di nuovi tramezzi in muratura portante, mantenendo l’impianto originario, ma adattandolo alle nuove esigenze, e costruendo al contempo un nuovo solaio in legno fino alla nuova copertura a padiglione con struttura in legno in lamellare.

Christian Tramonti, Mauro Gorini 55


L’isolamento dell’edificio è iniziato dalla platea controterra, con l’inserimento di pannelli di XPS ad alta resistenza, per proseguire con le murature esterne sulle quali è stato applicato un cappotto in lana di roccia, fino a completare l’involucro termico opaco in copertura, ricostruita completamente in perline di legno, strato incrociato di tavolato grezzo, camera di ventilazione e coibentazione in fibra di legno. I serramenti in legno-alluminio con triplo vetro basso emissivo sono stati montati su un telaio in legno e PVC in appositi scassi effettuati nelle aperture strombate presenti. L’isolamento medio delle banchine e delle spallette ha permesso di ottimizzare l’andamento delle isoterme in corrispondenza degli infissi che, in un edificio storico come questo, non potevano essere traslati verso l’esterno. Effettuate le operazioni sull’involucro, il sistema impiantistico ha consentito di portare questo antico casolare in

Progetto architettonico e Direttore del Lavori arch. Christian Tramonti, Gambettola (FC); ing. Mauro Gorini, Mercato Saraceno, (FC) Strutture ing. Giancarlo Bartoli, Cesena (FC) Consulenti energetici CasaClima arch. Christian Tramonti, Gambettola (FC); p.i. Gabriele Caroli, Forlì (FC) Appaltatore (General contractor) Ecobonus in rete s.r.l, Mercato Saraceno, (FC)

Certificazione • Casaclima R (in corso) 56

_43

Photo Christian Tramonti

Photo Christian Tramonti

standard nZEB.

Superficie utile 300 m2 Trasmittanza media pareti esterne 0,16 W/m2K Trasmittanza media solaio contro terra 0,2 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,09 W/m2K Trasmittanza media superfici trasparenti 0,85 W/m2K

In questa pagina, lo stato di fatto dell’edificio prima gli interventi di recupero e immagini delle fasi conclusive della riqualificazione energetica.


A

A 524

3.00 2.20 3.00 2.20

4.31

CAMERA 17,84 mq

4.45

STUDIO 19,40mq

2.27

Q.PF -0.36

10.42 40

Q.PF -0.49

0.90 1.35

4.50

Q.PF -0.36

3.92

2.35

0.90 1.35

0.95 2.30

STUDIO 2 12,30mq

3.30

LAV 5.80mq

4.41

DEPOSITO 19,60mq

1.86

3.55

1.93

-0.80 3.10

0.95 2.10

4.50

4.09

-0.85

0.90 1.35

0.90 1.35

4.64

0.90 1.35

QPF -1.35

1.20 1.40

mq 18.3 h=2.70m

0.90 1.40

3.63

STUDIO 2

427,79

3.00 2.20

B

CAMERA 14,31mq

4.30

B

2.60

4.36

3.29

0.90 1.35

0.90 1.35

STUDIO 16mq

400

PRANZO 15,44mq

4.00

395

3.95

Q.PF +0.00

Q.PF +0.00

3.98

RIA 0.132

360

BAGNO 4,5mq

BAGNO 4,5mq

SOGGIORNO 17,45 mq

389

10.47

2.06

10.32

4.00

2.34

3.99

0.90 1.35

3.76

4.35 4.42

0.90 1.35

CABINA 11,18mq

1.22

1.67

DIS 3,36 mq

0.95

1.15

1.20

B

2.54

1.98

RIA 0.20

RIA 0.20

0.90 1.35

4.35

1.40 2.30

2.27

ING.

CUCINA 15,93mq

425

B

Q.PF +0.00

CABINA 8,26mq

Q.PF +0.00

4.35

INGRESSO n.100 19,30mq

0.95 2.10

14.40

0.80

374

BAGNO 3mq

0.90 1.35

RIA 0.20

INGRESSO n.90

3.28

+0.00

0.90 1.35

0.95 2.00

0.90 1.35

0.90 1.35

0.90 1.35

Piano terra

3.92

3.86

Primo piano

A A

A

A

40

VUOTO SU AMBIENTE

INVERTER VMC

132

4.35

VUOTO SU AMBIENTE

B

100

BATT FV

CENTRALE TERMICA / RIPOSTIGLIO 30.70mq ACC ACS

B

B

B

97

PDC

VUOTO SU AMBIENTE

97

184 375w Qcell

97

VUOTO SU AMBIENTE

184 375w Qcell

97

97

184 375w Qcell

184 375w Qcell

97

97

184 375w Qcell

184 375w Qcell

Pianta sottotetto

Pianta copertura

A

Prospetto sud est

Prospetto sud ovest

A

Prospetto nord est

5 5 20

0

Prospetto nord ovest

184 375w Qcell

CENTRALE TERMICA

CAMERA

CAMERA 14,31mq

DISIMPEGNO

INGRESSO n.100

10

40

20

15 15,28

BAGNO

CUCINA

10,09 10,04

37

40,45

37,28

60,28

40

18

14,7

INGRESSO

28,09

RIPOSTIGLIO

12

15 15

CABINA 11,18mq

67,61

BAGNO

PALESTRA

CABINA 8,26mq

50

Sezione A-A

Sezione B-B

Christian Tramonti, Mauro Gorini 57


1

8 24

24

2

Copertura dall’esterno - coppo - listello di ventilazione / OSB (80+ 20 mm) - isolamento in fibra di legno – λ 0,04 W/mK (240 mm) - tavolato incrociato (20 mm) - perlinato a vista (25 mm) - trave del tetto

3 4

1 pannelli fotovoltaici 2 elemento in EPS resinato 3 cappotto ETICS in lana di roccia (140+10 mm) 4 betoncino armato (30 mm)

15

3

46

32

Copertura esistente in fase di demolizione; coibentazione della copertura; formazione della camera di ventilazione; ripristino della cornice sommitale con in lana di roccia e fibrocemento.

58

_43


1

15

7

5

7

2 3 4

8

6

18 26,23

30 15

2 3 4 7 8 8

5

8

1

6

9

Sezione verticale parete/serramento 1 controtelaio 2 cappotto in lana di roccia, λ 0,034 W/mK (140+10 mm) 3 betoncino armato (30 mm) 4 infisso (Uw medio 0,85-1,0 W/m2 K) 5 nastro impermeabile 6 nastro sigillante igrovariabile 7 morale in legno per taglio termico (80x60 mm) 8 banchina + isolamento (30 mm) 9 banchina in legno

3 4

3

15

13

28.5

7,03 35

31.5

Consolidamento dei paramenti murari; esecuzione delle nuove partizioni interne; isolamento dell’involucro con cappotto esterno in lana di roccia, sagomata per riprendere le caratteristiche storiche della facciata principale; dettaglio della banchina del foro finestra.

Christian Tramonti, Mauro Gorini 59


Impianti Dal punto di vista impiantistico, una pompa di calore aria/acqua da 9 kW è adibita alla climatizzazione estiva/invernale e alla produzione di acqua calda per uso igienico-sanitario. Il riscaldamento e il raffrescamento sono garantiti mediante pannelli radianti a pavimento ed è presente un impianto di ventilazione meccanica centralizzato. La centrale di trattamento aria è del tipo a doppio flusso, con un recupero di calore fino al 90%, ed è accoppiata a un deumidificatore per il controllo dell’umidità relativa interna durante il periodo estivo.

60

_43


Architetto Christian Tramonti Altri progetti

Scuola dell’infanzia P. Sambi, Sogliano al Rubicone (FC); con arch. Riccardo Ramberti e Studio Preger – CasaClima Gold.

Photo Christian Tramonti

Christian Tramonti, architetto, dopo la laurea e un Master Alta Formazione INBAR ha approfondito il campo della progettazione sostenibile di edifici ad alta efficienza energetica secondo i protocolli CasaClima e Passivhaus. È Consulente Energetico CasaClima dal 2011, certificatore energetico Emilia-Romagna ed è specializzato in efficienza energetica e progettazione di edifici pubblici e privati a basso consumo. Ha certificato le prime riqualificazioni in Emilia-Romagna di edifici scolastici e nuovi uffici rispettivamente con i protocolli School, CasaClima R e Work & Life. È relatore in eventi legati ai temi dell’efficienza energetica.

Formula Ambiente HQ, Cesena (FC); con Studio Preger – CasaClima A e primo edificio certificato CasaClima Work&Life in Emilia-Romagna.

Il prospetto nord ovest.

Christian Tramonti, Mauro Gorini

61


62

_43


Irene Nizzi Tiziano Macchioni Mirko Giuntini

Una riqualificazione pari al nuovo Cascina (PI) Il risanamento energetico di parte di una casa a corte nella campagna pisana è stato effettuato secondo la Direttiva CasaClima Nuovi Edifici, mirando alla classe A grazie alla radicale riqualificazione energetica dell’involucro e degli impianti, così da avere la garanzia del risultato finale grazie al controllo del progetto, alla sua validazione e ai successivi audit in cantiere e alla verifica della reale realizzazione in cantiere di tutto ciò che è stato progettato Nella pianura alluvionale che il fiume Arno attraversa nella parte finale del suo percorso verso il mare, nel comune di Cascina, questo intervento di riqualificazione energetica ha interessato l’involucro e gli impianti di una porzione d’angolo di una casa di corte, tipologia molto diffusa nella campagna pisana e toscana. Tali edifici sono solitamente costituiti da fabbricati in linea, adibiti in parte ad abitazione e in parte a locali a destinazione agricola (magazzini, stalle, cantine), generalmente a due piani fuori terra, affacciati su una corte comune (l’aia) dove si svolgevano quotidianamente le attività agricole. La parte oggetto del ripristino è formata da due unità immobiliari residenziali articolate su due livelli – piano terra e primo piano –, oltre a un sottotetto praticabile, risalente presumibilmente alla fine dell’Ottocento, con prospetto principale rivolto a sud e affacciato sulla ex corte rurale che oggi costituisce la pertinenza esclusiva dell’abitazione. Prima di procedere con la riqualificazione, un rilievo accurato ha messo in luce la struttura degli elementi verticali, formata da muIrene Nizzi, Tiziano Macchioni, Mirko Giuntini

63


e ricostruiti, riproponendo le caratteristiche tipologiche

ni orizzontali sono in legno. Alcuni ambienti presentano

e formali delle strutture precedenti. Il solaio di interpia-

un controsoffitto a volta ribassata “in foglio”, composto

no è stato realizzato con doppia orditura lignea di travi e

da mezzane in laterizio che in parte sono state conservate

travicelli e “scempiato” in mezzane di laterizio rinforzato

e restaurate. I serramenti presenti ante operam avevano

con soletta in c.a.; la copertura, a due falde più abbaino

un telaio in legno con vetro singolo e gli impianti erano

sul lato ovest, è caratterizzata da un’orditura di travi e

composti da stufe a gas con la produzione di ACS affidata

travicelli con tavolato in legno di conifera.

a scaldabagni elettrici.

L’intervento è stato effettuato, applicando la Direttiva

Il progetto ha previsto la completa ristrutturazione dell’e-

CasaClima Nuovi Edifici, più severa e stringente rispetto

dificio, attraverso interventi di miglioramento sismico

a quella inerente il risanamento degli edifici esistenti,

ed efficientamento energetico come richiesto dai giovani

visti gli interventi “radicali” di riqualificazione energeti-

committenti e proprietari, sfruttando anche gli incentivi

ca dell’involucro, il completo rifacimento degli impianti

fiscali previsti per questo tipo di interventi. Sia i solai in

e la risoluzione dei ponti termici attraverso l’analisi agli

legno sia la copertura sono stati completamente demoliti

elementi finiti dei nodi costruttivi.

B'

B'

B'

ratura mista in pietra e mattoni pieni, mentre le partizio-

A

A

A

Soggiorno Cucina

mq 36,69

H 3,27 mq 11,65

Soggiorno H 3,54 mq 27,37

H 3,55

91 142

H 3,45

Sottotetto non praticabile

C

C

Camera 2 H 3,25 mq 16,39

Ingresso H 3,24 mq 6,35

Sottoscala

Rip.-lav. H 3,55 mq 4,66

Bagno H 3,55 mq 4,48

Cucinotto mq 3,30

C'

C'

C'

Sgombero Camera 3 H 3,22 mq 10,58

Cantina mq 27,95

B

B

A'

A'

A'

Primo piano

Piano terra

Progetto architettonico arch. Irene Nizzi, Pisa – geom. Tiziano Macchioni, Pisa

Impianti Ditta Maurizio Mariottini, Pisa

Strutture ing. Roberto Miliffi, Pontedera (PI)

Appaltatore La Restaura Srl, Montopoli in Val d’Arno (PI)

Direttore dei lavori geom. Tiziano Macchioni

Superficie utile 225 m2

Consulente CasaClima ing. Mirko Giuntini, Pisa

Trasmittanza media pareti esterne 0,23 W/m2K Trasmittanza media solaio contro terra 0,23 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,18 W/m2K

Certificazione • CasaClima classe A (in fase di certificazione) _43

Trasmittanza media superfici trasparenti 1,10 W/m2K Fabbisogno energia per riscaldamento 7,15 kWh/m2a (APE) Emissioni CO2 1,69 kg/m2 anno

H 3,60 mq 10,66

B

Camera 1 H 3,16 mq 15,17

Bagno mq 6,42

Secondo piano

94 142

Disimpegno mq 4,69

Disimpegno mq 2,10 Sottotetto non praticabile

64

H 3,55 mq 10,11

88 142

C

Sottotetto


L’involucro Gli interventi di risanamento energetico che hanno riguardato l’involucro sono stati:

traspirante sottotegola; • sostituzione dei serramenti con finestre e porte fine-

• isolamento delle pareti esterne con cappotto in lana di roccia (14 cm) e rasatura esterna a intonaco; • isolamento del solaio contro terra con XPS (12 cm);

stre con telaio in legno-alluminio e vetro doppio con rivestimento basso emissivo su una faccia e sistema di schermatura solare integrato;

a doppia densità (18 cm), telo freno a vapore all’e-

possibile trattandosi di un edificio esistente di antica

stradosso del tavolato ligneo e telo impermeabile

costruzione.

Prospetto ovest

Prospetto sud

edificio confinante riscaldato

• risoluzione dei principali ponti termici, nei limiti del

edificio confinante riscaldato

• isolamento della copertura a falde con lana di roccia

Prospetto nord

Irene Nizzi, Tiziano Macchioni, Mirko Giuntini

65


La tenuta all’aria Particolare attenzione è stata prestata alla tenuta

incontrollata sia in ingresso sia in uscita, provocando

all’aria dell’involucro edilizio, attraverso la cura della

discomfort e perdita di energia termica. Infine, per

progettazione e della posa in opera degli infissi e la

evitare problematiche relative alla stratigrafia della

verifica in cantiere; il nodo primario parete – contro-

copertura dovuta a infiltrazioni d’aria, è stato posato

telaio e secondario controtelaio – telaio fisso finestra

un telo freno a vapore all’estradosso del tavolato in

sono stati progettati in conformità alla norma UNI

legno, assicurando in tal modo la tenuta all’aria del

11673, per ottenere la necessaria tenuta all’aria e agli

componente ed evitando pericolose infiltrazioni di

agenti atmosferici. Molto importante è stata anche la

aria umida nella stratigrafia. La verifica della tenuta

sigillatura degli impianti, in quanto essi, mettendo in

all’aria dell’involucro è stata effettuata secondo la Di-

diretta comunicazione l’interno e l’esterno dell’invo-

rettiva Tecnica CasaClima Nuovi Edifici con un Blower

lucro climatizzato, possono trasportare flussi di aria

Door Test.

66

_43


1

2

3

4

5

6

7

8

Simulazione ponte termico Nodo parete – copertura 1 tegole in laterizio alla toscana 2 guaina bituminosa (2 mm) 3 pannello in lana di roccia (150 kg/m³, 100 mm) 4 pannello in lana di roccia (115 kg/m³, 80 mm)

5 schermo barriera al vapore e all’aria (1 mm) 6 tavolato in abete (40 mm) 7 travicello in abete (80 mm) 8 cordolo in cls armato

Irene Nizzi, Tiziano Macchioni, Mirko Giuntini

67


L’impiantistica Progettato attentamente l’involucro, si è valutata un’impiantistica “su misura” per garantire il comfort necessario in ogni stagione, privilegiando l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili a discapito di quelle fossili al fine di abbattere la CO2 emessa in atmosfera. La scelta è ricaduta su un sistema radiante a pavimento alimentato da una pompa di calore aria–acqua da 14 kW centralizzata; la stessa pompa di calore produce anche l’ACS, stoccata in apposito accumulo. Una ventilazione meccanica controllata centralizzata con recuperatore di calore e integrazione termica assicura un’elevata qualità dell’aria e un importante risparmio energetico. L’impianto fotovoltaico da 10 kWp in copertura, con batterie di accumulo per agevolare al massimo l’autoconsumo dell’energia prodotta, ha evitato l’allacciamento alle rete pubblica del metano, dato che anche le cucine funzionano solo con energia elettrica grazie a piani di cottura a induzione. Un sistema BACS (Building & Automation Control System), infine, permette il controllo anche da remoto.

Display di controllo e monitoraggio della VMC.

Dettaglio della macchina di VMC.

Il locale tecnico dell’abitazione.

68

_43


Ingegnere Mirko Giuntini Altri progetti Le Residenze 9, Empoli (FI) – Consulenza CasaClima; certificazione: CasaClima A.

Ingegnere edile, Mirko Giuntini è specializzato in diagnosi e certificazione energetica degli edifici ed è consulente energetico e docente CasaClima ed Energy manager (ENEA- FIRE). Con tecnici di grande competenza ed esperienza e operando soprattutto in ambito regionale, il suo studio offre consulenza nell’ambito dell’attività tecnica riguardante l’architettura e l’ingegneria. Si occupa prevalentemente di diagnosi e certificazione energetica di edifici nuovi ed esistenti con particolare riguardo agli aspetti legati ai criteri della Bioarchitettura®, all’efficienza energetica, alla sostenibilità ambientale di materiali e costruzioni, all’uso delle energie rinnovabili e alla progettazione di nuove costruzioni con struttura in legno ad alta efficienza energetica.

Scuola primaria, Calcinaia (PI) – Consulenza CasaClima; certificazione: CasaClima A.

L’affaccio dell’abitazione verso ovest.

Irene Nizzi, Tiziano Macchioni, Mirko Giuntini

69


70

_43


Paolo Boni

Un “modello” di casa Desenzano del Garda (BS) Fortemente voluta dai committenti come casa a bassissimo consumo, questa ampia villa si caratterizza per un involucro termico continuo, che isola l’intera struttura dell’edificio a partire dalle fondazioni e dagli ambienti interrati, e per un sistema impiantistico con pompa di calore e VMC che coadiuva il raggiungimento dello standard Nearly Zero Energy

I criteri della Biorchitettura sono stati la fonte di ispirazione e il fondamento per il concept di questa villa a Desenzano del Garda. Il desiderio dei committenti è stato, sin dalle prime fasi, quello di abitare in una casa che potesse essere considerata un esempio sia per le sue elevatissime prestazioni energetiche sia per le modalità costruttive innovative. Il progetto è stato organizzato sulla centralità di tre spazi – giardino, portico e area living – articolandosi attorno a una grande zona giorno, a cui si accede dall’ingresso posto sulla via pubblica e che si apre su un ampio portico il quale conduce al giardino privato. Le vetrate a tutta altezza verso il verde facilitano questa connessione, pur essendo provviste di sistemi schermanti a veneziane orientabili per filtrare la luce naturale. Il piano superiore, quello più privato, accoglie le camere da letto, caratterizzate anch’esse da un forte legame con il giardino, sul quale si affacciano grazie a due profondi terrazzi. Dal punto di vista costruttivo, la villa è stata realizzata con una struttura prefabbricata di legno a pannelli in X-lam,

Paolo Boni

71


coibentata a cappotto e con copertura lignea isola-

e alla verifica del buon apparato di aperture finestrate

ta con lana di roccia. Anche i locali interrati sono

il quale garantisce il necessario e adeguato apporto

stati isolati, in questo caso con lastre in XPS ad alto

solare gratuito.

spessore. L’impianto di climatizzazione invernale ed estiva è in pompa di calore con unità interne ad aria e un accumulo per l’acqua calda sanitaria (sempre in pompa di calore). Un sistema fotovoltaico integrativo, con batterie di accumulo, è installato in copertura. La gestione dei ricambi d’aria negli ambienti abitati è demandata a una ventilazione meccanica controllata a se stante. Pur essendo di grandi dimensioni, progettisti e committenti hanno voluto ottenere l’attestato di Edificio a Energia quasi Zero, eccellente risultato raggiunto grazie all’adozione di iper-isolamenti dell’intero involucro

Progetto architettonico arch. Paolo Boni, Carpenedolo (BS)

Superficie utile 220 m2

Strutture ing. Lorenzo Comini, Lonato del Garda (BS)

Trasmittanza media pareti esterne 0,11 W/m2K

Direttore dei lavori arch. Paolo Boni

Trasmittanza media solaio contro terra 0,12 W/m2K

Impianti ing. Alessandro Lombardi, Castenedolo (BS)

Trasmittanza media copertura 0,12 W/m2K

Appaltatore Pippa Costruzioni, San Zeno di Montagna (VR); BCB Strutture, Carpenedolo (BS)

Prestazione Energetica Globale 14,56 kWh/m2 anno

Certificazione • NZEB (Cened – Lombardia) 72

_43

L’affaccio della zona giorno sull’area verde filtrata dall’ampio portico. Vista della villa dalla via pubblica con il fronte d’ingresso.


Pianta piano terra

Pianta primo piano

Sezione A-A

Sezione B-B

Paolo Boni

73


A

Copertura a falde (A), dall’esterno - rivestimento in coppi - listelli e controlistelli (40x40 mm) - listoni di ventilazione e formazione gronda (h 120 mm) con interposti pannelli in lana di roccia - telo impermeabile traspirante - isolamento in pannelli in lana di roccia (180 mm) - assito (20 mm) - travetti in legno (160 mm)

B

Parete esterna (B), dall’esterno - rasante e finitura ai silicati (10 mm) - coibentazione in lana di roccia (240 mm) - pannelli X-lam a 5 strati (100 mm) - isolamento controparete in fibra di canapa - doppia lastra in cartongesso (12,5+12,5 mm) Solaio interpiano (C), dall’estradosso - piastrelle in ceramica - malta di posa (40 mm) - caldana alleggerita copri impianti (120 mm) - solaio: OSB (18 mm), travetti in legno (h 240 mm) con interposta lana di roccia, OSB (18 mm) - cartongesso (12,5 mm)

C

Solaio interpiano su locale interrato (D), dall’estradosso - piastrelle in ceramica - malta di posa (40 mm) - caldana alleggerita copri impianti (120 mm) - solaio in struttura mista - lana di roccia (200 mm) - rasante ai silicati

D

Solaio controterra (E), dall’estradosso - piastrelle in ceramica - malta di posa (40 mm) - caldana alleggerita copri impianti (120 mm) - calcestruzzo con rete elettrosaldata 1 intonaco (15 mm) 2 muro in c.a. (250 mm) 3 isolamento in lana di roccia (240 mm) 4 rasante e finitura ai silicati (10 mm)

1 2 3 4 E

74

_43


Dall’alto a sinistra: inizio della posa del cappotto in lana di roccia sulla struttura in legno X-lam; dettaglio della fase di completamento del nodo parete-copertura a falde; nastratura del freno a vapore a 3 strati sul lato caldo della parete; installazione della struttura delle contropareti interne; inizio della posa delle condutture impiantistiche nelle contropareti; particolare del raccordo tra la parete e il falso telaio in legno isolato su quattro lati del foro finestra; esecuzione del Blower Door Test.

Paolo Boni

75


L’iper-isolamento dell’involucro e la tenuta all’aria La necessità dei committenti di avere una villa di notevoli dimensioni che potesse funzionare con il minimo apporto energetico ha creato, sin dalle prime fasi progettuali, l’esigenza di studiare un sistema di isolamento che fosse continuo e che comprendesse anche il vano interrato, adibito a taverna, cantina e lavanderia. L’involucro termico avvolge così l’intera struttura a partire dalle fondamenta. Già dalla realizzazione del piano interrato si è lavorato, infatti, isolando sotto le fondazioni mediante la posa di oltre 40 cm di ghiaia di vetro cellulare costipata, mentre le pareti di rialzo del piano interrato sono state coibentate esternamente con un cappotto in XPS dello spessore di 24 cm. Arrivati al livello del terreno, le pareti in pannelli di legno sono state coibentate esternamente con lana di roccia dello spessore di 24 cm, mentre sul lato interno è stata prevista una controparete isolata in fibra di canapa da 6 cm di spessore. Infine, tutte le coperture, sia piane sia inclinate, hanno un isolamento in lana di roccia ad alta densità spesso 30 cm. La notevole attenzione agli agganci costruttivi ha permesso di ottenere un involucro dall’elevatissimo grado di tenuta all’aria. Tutte queste caratteristiche hanno garantito l’ottenimento dell’attestato di Edificio a energia quasi zero.

Isolamento delle fondazioni. Attacco dei pannelli prefabbricati in legno X-lam a 5 strati al cordolo in calcestruzzo e alla struttura in c.a. dell’interrato.

76

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Architetto Paolo Boni Altri progetti

L’architetto Paolo Boni ha fondato lo Studio NoBo assieme al geom. Claudio Novelli, specializzandosi nella progettazione dell’edilizia pubblica e privata e realizzando edifici ad alta sostenibilità ambientale ed energetica. I due soci sono esperti in progettazione bioecologica e in materiali e tecniche costruttive naturali, focalizzando in particolar modo l’attenzione sulle strutture in legno e sull’isolamento con balle di paglia e con lana di pecora, materiale quest’ultimo con cui lo studio sta realizzando in Sardegna un edificio oggetto di monitoraggio da parte dell’Università di Cagliari. L’architetto Boni è specializzato in Bioarchitettura e progettista Passivhaus.

Villa, Cesate – Certificazione: Passivhaus Institut Darmstadt.

Villa, Castiraga Vidardo (LO).

L’area pranzo e living dove si nota l’utilizzo di corpi illuminanti nastriformi che movimentano le superfici orizzontali e verticali.

Paolo Boni

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78

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Sergio Pesaresi

Un salto da primato Rimini Facendo un paragone sportivo, possiamo certamente affermare che questa abitazione ha effettuato un salto alla Gimbo Tamberi, visto che ha raggiunto la migliore prestazione possibile, passando dalla classe energetica G alla A4, grazie agli interventi di riqualificazione effettuati sull’involucro e sugli impianti

Senza dubbio il Superbonus 110% ha caratterizzato – e condizionato – la filiera dell’edilizia in questi ultimi tre anni e di tale incentivo si è detto e si può dire tuttora di tutto; tuttavia, vista l’opportunità a disposizione dei proprietari di immobili, la cosa migliore sarebbe stata sfruttarla appieno, finalizzandolo cioè al traguardo verso cui tutti noi aspiriamo: la transizione ecologica che dovrebbe portarci alla neutralità climatica entro il 2050. Per il team di progettazione guidato dall’ingegnere Sergio Pesaresi autore della riqualificazione energetica dell’abitazione oggetto dell’articolo, l’impiego ottimale del Superbonus ha significato non fermarsi a uno scarno salto di sole due classi energetiche – rispettando dunque il minimo richiesto – ma effettuare una progettazione talmente accurata da raggiungere la classe più alta, la classe A4. La casa, edificata nel 1959 e in seguito ampliata, presentava un piano seminterrato con garage e ripostigli, due piani superiori che accoglievano un’unità residenziale ciascuno e un sottotetto non riscaldato. Il fabbricato era dunque la tipica rappresentazione di un edificio in muratura a due teste, con solai in latero-cemento, finestre in legno con doppio vetro…

Sergio Pesaresi

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vintage (!) e un consumo di ben oltre 400 kWh/m2

perbonus 110%. È stato così progettato un cappotto

anno. A tutti gli effetti una Classe G.

termico in lana di roccia di 16 cm di spessore che ha

Compositivamente l’abitazione non ha subito

permesso di diminuire drasticamente il fabbisogno

cambiamenti spaziali – l’impianto planimetrico

energetico e di abbattere i rumori provenienti dalla

originale è stato mantenuto, tranne al piano terra

strada, molto trafficata anche da mezzi pesanti; allo

dove la trasformazione è stata radicale – ma è stata

stesso modo, anche il solaio posto sopra il garage e il

oggetto di tutta una serie di interventi secondo la

solaio di sottotetto sono stati ben coibentati mentre

logica europea “Energy efficiency first”: al primo

gli impianti hanno subito un upgrade tecnologico. A

posto quindi l’efficienza energetica e solo successi-

seguito della riqualificazione l’edificio ha compiuto

vamente il prelievo della poca energia richiesta da

un salto energetico di tutto rilievo, passando dall’ul-

fonti rinnovabili, filosofia condivisa dallo stesso Su-

tima classe a quella più elevata, la A4.

L’abitazione post intervento di riqualificazione che l’ha portata a diventare un edificio nZEB.

Progetto architettonico ing. Sergio Pesaresi – logicagotica, Rimini

Trasmittanza media pareti esterne 0,195 W/m2K

Strutture ing. Alessandro Vagnetti, Rimini

Trasmittanza media solaio verso garage non riscaldato 0,153 W/m2K

Direttore dei lavori ing. Sergio Pesaresi

Trasmittanza media solaio verso sottotetto non riscaldato 0,176 W/m2K

Impianti p.i. Luca Maldini, p.i.. Luciano Zavaglia – Studio Newton, Rimini

Trasmittanza media superfici trasparenti 1,30 W/m2K

Appaltatore Impresa F.lli Vignali, Rimini; Deltacom (impianti), Rimini Superficie utile 210 m2

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Fabbisogno energia primaria piano terra 2,52 kWh/m2 anno piano primo 9,69 kWh/m2 anno


Pianta piano rialzato

Pianta piano primo

Sezione A-A

Fronte d’ingresso

Sezione B-B

Fronte lato monte

Fronte retro

Fronte lato mare

Sergio Pesaresi

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1

2

6 3

7

4 5

9

8

10

3

1

2

Installazione dei serramenti su controtelaio isolato.

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Sezione verticale del serramento 1 cappotto termico in pannelli in lana di roccia (160 mm) 2 struttura esistente 3 montante per sostegno persiana 4 pannello in EPS grafitato (30 mm) 5 controtelaio 6 schiuma elastica espandente ad alta densità 7 nastro autoespandente poliuretanico 8 nastro autoespandente multifuzione 9 sigillante fluido polimero 10 davanzale posato su isolamento soglia


1

2

3 4 5 7 4

5

9

10

6

Sezione orizzontale del serramento con zanzariera 1 cappotto termico in pannelli in lana di roccia (160 mm) 2 montante per sostegno persiana 3 struttura esistente 4 pannello in EPS grafitato (30 mm) 5 nastro di tenuta all’aria 6 controtelaio 7 telaio zanzariera 8 nastro autoespandente permeabile al vapore 9 schiuma elastica espandente ad alta densità 10 nastro autoespandente impermeabile all’aria e al vapore 11 nastro autoespandente poliuretanico

8

11

Posa del cappotto termico in lana di roccia.

Sergio Pesaresi

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L’impiantistica Nel corso dei lavori di riqualificazione, dopo aver effettuato gli interventi sull’involucro, si è provveduto a sostituire la caldaia a condensazione del piano terra con una pompa di calore aria-acqua con, come terminali di distribuzione, i pannelli radianti a pavimento. La caldaia del piano superiore, non toccato dagli interventi interni, è stata invece sostituita con una ibrida che mette a profitto l’aiuto dato dal cappotto termico lavorando quasi sempre in elettrico. L’energia elettrica rinnovabile è fornita dall’impianto fotovoltaico sul tetto e dalle batterie di accumulo, dimensionate in maniera da garantire la copertura energetica dell’intera giornata. Inoltre, per una mobilità sostenibile, sono stati installati sistemi di ricarica per l’auto elettrica, evitando l’utilizzo della rete e di elettricità di origine fossile. L’incentivo del 110% è stato utilizzato anche per l’eliminazione delle barriere architettoniche: è stata sostituita una scala con una rampa e posizionato un montapersone per l’accesso al primo piano.

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Ingegnere Sergio Pesaresi Altri progetti

Ingegnere civile, Sergio Pesaresi è progettista di edifici a basso consumo e alto comfort abitativo, consulente esperto e docente CasaClima, progettista certificato dal Passivhaus Institut, supervisor ClimAbita, tecnico base ARCA, tecnico ufficiale Biosafe. Esperto in mobilità sostenibile, scrive su Ingenio e collabora con diverse case editrici del settore. logicagotica è il suo studio di progettazione eticosostenibile che affronta i progetti secondo un approccio olistico: l’architettura e l’ingegneria devono condividere e rispettare i cicli della natura e hanno come fine il miglioramento dell’ambiente fisico, architettonico, sociale e culturale.

Uno scorcio della cucina.

La casa di Reka, Rocca San Casciano (FC) – Riqualificazione energetica di un casale in pietra.

Scuola elementare, Rimini – Riqualificazione energetica di una scuola degli anni Settanta.

Il corridoio di distribuzione.

Sergio Pesaresi

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Marco Filippi

La scuola inizia da “zero” Sernaglia della Battaglia (TV) Facendo sapientemente dialogare risparmio di energia e risorse economiche a disposizione, la riqualificazione di questa scuola in provincia di Treviso ha consentito di raggiungere lo standard nZEB grazie a un’accurata riprogettazione dell’involucro e al rinnovo e ottimizzazione degli impianti calibrati sulle reali esigenze del fabbricato

Al centro di un intervento di retrofit che l’ha portata allo standard nZEB, una scuola primaria degli anni Settanta in provincia di Treviso è stata efficientata energeticamente senza necessità di modificare la sua distribuzione planivolumetrica e ottimizzando, al contempo, il budget a disposizione. Il fabbricato si presenta come un unico corpo di fabbrica a un piano con sedime a forma di C, la cui parte concava è caratterizzata dalla presenza di aule con ampie finestre che affacciano sul cortile interno in ghiaia; la parte convessa è invece occupata dai servizi, dai corridoi e dai locali complementari. Entrando nel dettaglio delle operazioni di miglioramento della prestazione energetica dell’involucro, è interessante sottolineare che non è stato effettuato l’isolamento del solaio verso vuoto sanitario poiché i costi di esecuzione sarebbero stati molto alti; tuttavia, al fine di operare un’efficace correzione del ponte termico tra parete e solaio, sono stati chiusi i fori di ventilazione e coibentate le pareti esterne fino al marciapiede, coibentazione realizzata a cappotto in EPS con grafite e finitura silossanica. In copertura, l’isolamento è stato eseguito dall’interno, soluzione

Marco Filippi

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che, nonostante abbia comportato un ponte termico

è stata sensibilmente modificata e ottimizzata.

importante (comunque verificato ai sensi dell’assenza

È stata installata una pompa di calore del tipo aria/

di muffa e condensa), ha permesso vantaggiosamente

acqua, coadiuvata da una caldaia da 34,9 kW con

di installare un controsoffitto acustico, risolvendo

funzione di back-up, migliorando così la sicurezza

in tal modo problematiche di riverbero del suono e

degli impianti (impianto ridondante) e sollevando

di rumore di fondo, spesso presenti nelle aule scola-

l’amministrazione comunale dall’onere della pra-

stiche. I serramenti esistenti sono stati sostituiti con

tica VVF, richiesta per caldaie superiori a 116 kW.

serramenti in alluminio a taglio termico con doppia

Tutti gli ambienti sono serviti da macchine di VMC,

vetrocamera.

certificate Passivhaus, con batteria aria/acqua sul

A seguito della riduzione del fabbisogno termico

canale di mandata, che permettono di raffrescare o

dell’involucro, anche l’impiantistica della scuola

di integrare il riscaldamento nella stagione fredda.

– ante operam l’edificio era alimentato da un gene-

L’intervento sugli impianti è completato dal sistema

ratore a metano con emissione a radiatori –

fotovoltaico di potenza nominale 27 kWp.

Progetto retrofit energetico ing. Marco Filippi, Energy Plus Project – Pieve di Soligo (TV)

Superficie utile 950 m2

Direttore dei lavori ing. Marco Filippi

Trasmittanza media pareti esterne 0,16 W/m2K

Consulenti arch. Massimiliano Zanon, Vittorio Veneto (TV); p.i. Alessandro Palamidese, Energy Plus Project – Pieve di Soligo (TV); p.i. Luciano De Zan, Vittorio Veneto (TV)

Trasmittanza media solaio contro terra 0,13 W/m2K

Impianti ing. Marco Filippi

Trasmittanza media superfici trasparenti 1,0 W/m2K

Appaltatore MAC costruzioni, Resana (TV) Lavori 2021-2022

Certificazione • A4 NZEB (nazionale) 88

Trasmittanza media copertura 0,29 W/m2K

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Fabbisogno energia per riscaldamento EPgl,nren 58,71 kWh/m2 anno

Viste delle facciate del complesso scolastico post intervento di riqualificazione.


90 0 22

90 220

90 220

A

133 1 24

90 220

90 220

110 225

90 220

A

90 220

LAV AND

INI

214 317

LAV AND

INI

2 20 7 31

90 220

90 220

90 220

90 220 LAVANDINI

B

LAVANDINI

B

Pianta della scuola

La progettazione degli spazi interni della scuola è stata mirata alla realizzazione di ambienti confortevoli dal punto di vista della qualità acustica, visiva e dell’aria.

Marco Filippi

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150 80

70

4

1 50 36 137

8

SEZIONE A-A

SEZIONE A-A

151,5

6 7

110

90

15 82,5

corridoio

8

6 facciata esterna: colla + intonachino di finitura (7 mm), cappotto EPS con grafite (200 mm); colla per cappotto (3 mm); parete in laterizio e struttura esistente in c.a. 7 profilo di raccordo per stacco tra zoccolatura e alzato 8 fascia perimetrale: colla + intonachino di finitura impermeabile (7 mm); cappotto XPS (160 mm); colla per cappotto (3 mm); guida a base del cappotto a quota marciapiede con nastro autoespandente di tenuta 9 canali VMC 10 elemento in legno lamellare (80x240 mm) a supporto del serramento

La coibentazione esterna a cappotto in EPS con grafite e la finitura in intonachino.

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370

240

370

3

140

36

2

81,5

50 142,5

300 15

90

82,5

97,5 79

aula

Sezione A-A 1 rivestimento del canale di gronda esistente con vasca in lamiera pressopiegata preverniciata raccordato al bordo esistente e all’impermeablizzazione di copertura 2 monoblocco coibentato con frangisole 3 rivestimento controsoffitto in quadrotte (600x600 mm) con struttura a scomparsa 4 controsoffitto: isolamento solaio di copertura in lana di roccia (100 mm); manto freno vapore igrovariabile con nastratura dei sormonti e sigillatura dei pendini del controsoffitto 5 serramento in alluminio a taglio termico con vetrocamera basso emissivo e davanzale in pietra di Trani da (30 mm) incollato su bancalino coibentato

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316

3

140

50

15 22,5

36

10

4

165 316

140

6 7

160

140

5

3

395

395

2

169

36

58,5

50

16

25

9

25

1

70


Il foro serramento Il foro serramento è stato completamente rivisto a

quattro lati e dotati di frangisole motorizzati. La scelta

seguito della demolizione del cassonetto esistente,

del frangisole ha permesso di ottenere la migliore

dell’architrave esterna e del soprastante strato di mat-

regolazione dell’apporto solare, una buona protezione

toni faccia a vista. Lo spazio derivante da tale opera-

dall’irraggiamento nei periodi più caldi – godendo

zione ha consentito di installare serramenti più alti,

comunque della vista esterna ma evitando l’effetto di

posati in mezzeria (in corrispondenza dell’attuale filo

chiusura dato da altri sistemi – e l’ottimale regolazione

esterno della muratura) su falso telaio coibentato sui

della luminosità interna.

Le operazioni di demolizione dell’architrave esterna e del soprastante strato di mattoni faccia a vista, prima della rimozione del serramento e del relativo cassonetto e, a destra, il falso telaio coibentato sui quattro lati.

1

2 3 4 6

5 7 3 8 9

pendenza 1% 6000

10 2 1

Attacco a muro del serramento di un’aula 1 tenuta all’aria del nodo primario mediante nastro con funzioni di freno vapore, nastrato contro intonaco esistente 2 ripristino intonaco in corrispondenza del serramento rimosso 3 sigillatura con silicone verniciabile 4 tenuta all’aria del nodo secondario mediante nastro con funzioni di freno vapore, nastrato contro falso telaio 5 isolamento termo-acustico mediante schiuma elastica basso espandente 6 tenuta alla pioggia con guarnizione autoespandente 7 tenuta all’aria lato basso con polimero monocomponente 8 coibentazione con lana di roccia (50 mm) 9 listello di legno (50x50 mm) 10 profilo in fibrogesso

Marco Filippi

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La ventilazione meccanica controllata Tutti gli ambienti sono dotati di un sistema di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recuperatori ad alta efficienza e filtri sulla mandata dell’aria ambiente. Poiché le aule sono orientate secondo tre esposizioni diverse, è possibile che durante le mezze stagioni alcune aule necessitino di essere raffrescate. Per poter gestire questa evenienza, si è optato per tre unità di ventilazione, una per orientamento e ognuna dotata di una batteria aria/acqua sul canale di mandata che permette di raffrescare (o di integrare il riscaldamento nella stagione fredda). Le unità sono certificate dal Passivhaus Institut di Darmstadt. Nella distribuzione si è tenuto conto del principio delle tre zone, principio che evita che ci sia un eccessivo ricambio d’aria rispetto alle esigenze igieniche, cosa che avverrebbe se si avesse mandata e ripresa bilanciate per ogni singola aula. Le portate sono progettate in modo da essere perfettamente bilanciate – uno sbilanciamento a favore della mandata o della ripresa comporterebbe perdite energetiche. Le mandate sono poste nelle zone in cui è fondamentale avere un buon indice di qualità dell’aria interna, ovvero: le aule (zona 1) hanno portate idonee per avere una qualità dell’aria almeno IDA3 secondo EN 13779 (il rispetto della norma UNI 10339 si ha considerando l’eventuale contributo della ventilazione naturale); la stessa aria transita per i corridoi – locali di passaggio senza particolari esigenze di qualità dell’aria (zona 2) – attraverso griglie afone di trasferimento e viene estratta nei locali di servizio e della mensa (zona 3). Il sistema di distribuzione è parzialmente a vista nelle aule e nei servizi e parzialmente incassato nel controsoffitto ed è del tipo a stacchi (il che ha comportato l’installazione di silenziatori per evitare l’effetto telefono e serrande di taratura) con diffusione attraverso canali microforati. Dal momento che il funzionamento degli impianti di ventilazione è intermittente, è stato necessario prevedere serrande stagne di chiusura dei condotti di mandata e ripresa, così da rendere i condotti ermetici a macchina spenta. Canali della ventilazione meccanica controllata nei corridoi installati a soffitto; unità di ventilazione; la nuova centrale termica posta all’interrato.

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Ingegnere Marco Filippi Altri progetti Residenza Dussin, Provincia di Treviso – CasaClima A. Calcolo energetico, assistenza alla certificazione CasaClima, progettazione e DL impianti. Laureato in Ingegneria presso l’Università di Udine, Marco Filippi è Passivhaus Designer, Certificatore Passivhaus e Consulente CasaClima. Si occupa di edifici ad alta efficienza energetica, coordinando le attività della progettazione dei vari collaboratori del suo studio ENERGY PLUS PROJECT, formato da un team che si occupa di progettazione e consulenza in ambito edile, con uno specifico know-how nel campo dell’efficienza energetica. Grazie al contributo di professionisti con formazione e competenze diverse e complementari, lo studio offre la possibilità di una reale progettazione integrata, rivolgendosi ad architetti, ingegneri, privati, società immobiliari e pubbliche amministrazioni per progetti in ambito residenziale, commerciale, direzionale, artigianale e industriale.

Edificio per uffici, Dubai (UAE) – Standard Passivhaus. Concetto e calcoli Passivhaus, progettazione impianti.

Dettaglio dei frangisole che consentono di ottimizzare il guadagno solare e la quantità e qualità della luce naturale in entrata.

Marco Filippi

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