Rifare casa gennaio febbraio

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Bimestrale - Anno 8 - N.43 GENNAIO-FEBBRAIO 2016/1 - euro 4,00

www.edibrico.it

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RIFARECASA RISTRUTTURARE E COSTRUIRE CON SISTEMI INNOVATIVI

DA UFFICIO ALTO E STRETTO A ELEGANTE APPARTAMENTO SU SEI PIANI A LONDRA

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RIQUALIFICARE TERRA/TETTO

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COME E COSA FARE PER LE ABITAZIONI ENERGIVORE

IL PARQUET INCHIODATO, IMPEGNATIVO E AFFASCINANTE I NUOVI RADIATORI DI DESIGN E A BASSA TEMPERATURA

TELECAMERA E SMARTPHONE PER IL FACILE CONTROLLO DI CASA BENESSERE IN BAGNO: UNA SAUNA NELLO SPAZIO DI UNA DOCCIA


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COCOONING: primo passo isolare

Nicla de Carolis

Direttore Editoriale

Il cocooning (letteralmente proteggere come in un bozzolo) è la tendenza a trasformare la propria abitazione in un ambiente rilassante, confortevole e protettivo, concentrandovi la maggior parte delle attività del tempo libero: vivere di più in casa rispetto al passato recente, anche grazie o forse a causa delle nuove tecnologie, che consentono di fare da casa lo shopping, le operazioni bancarie, le attività di intrattenimento, per non parlare della possibilità di socializzare sui social, appunto. “Le persone di oggi, circondate da un mondo virtuale, quando chiedono di realizzare un progetto di casa, vogliono un progetto sensibile che tenga conto delle esigenze emotive e introduca elementi umani, di memoria, arredi di recupero che ricordino le proprie radici, la propria storia. Un progetto che inserisca elementi tattili, olfattivi, uditivi in grado di emozionare attaverso i cinque sensi e, nello stesso tempo, preveda gli indispensabili elementi tecnologici diffusi, ma celati, e non più predominanti”. Così dice Antonio Perrone, architetto illuminato e collaboratore della nostra rivista. Quindi questa voglia di casa-nido, accogliente e rassicurante, che ci ritempra e ci difende da un mondo troppo veloce, di cui facciamo fatica a capire certe dinamiche, è un desiderio diffuso che viaggia di pari passo con la stres« ...il primo passo che bisogna fare sante vita impostaci, o quanto meno difficilmente contenibile, dalla tecnologia. per avere una casa-nido è consideGli argomenti pratici, che la nostra rivista rare il comfort climatico e acutratta abitualmente, sono di primaria importanza per poter avere un’abitazione-nido; stico, determinato da un efficace infatti, il primo passo che bisogna fare per anisolamento che ci protegga dal dare in questa direzione è considerare il comfort climatico e acustico dell’edificio, detercaldo, dal freddo, dall’umidità minato da un efficace isolamento della casa attraverso pavimenti, pareti e tetto, che ci pro- e dai rumori...» tegga dal caldo e dal freddo, dall’umidità e dall’eccessiva secchezza dell’aria e dai rumori. Questo è un tema che ci appassiona molto perché nel nostro Paese il patrimonio architettonico da recuperare, in gran parte di pregio, è imponente e l’industria di settore mette sul mercato ogni anno prodotti innovativi che offrono prestazioni fino a pochi anni fa inimmaginabili. In questo numero, che esce in concomitanza con le date dell’interessante Klimahouse, la fiera di riferimento a livello nazionale per le tematiche del risparmio energetico in edilizia, dedichiamo uno speciale sull’isolamento TERRA/TETTO dove potrete trovare soluzioni ottime nella direzione di un obiettivo cocooning .


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RIFARE CASA

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6 RIFARE NEWS 14 DOSSIER: DA TERRA A TETTO 14 16 18 20 24 26 28 30 32 34 38 40 42 46 50

PER NON ABITARE IN UN SECCHIO BUCATO VESPAIO AERATO CONTRO L’UMIDITÀ SISTEMI RADIANTI A PAVIMENTO UN MASSETTO FATTO DI PANNELLI QUALE ISOLANTE, UNA SCELTA NON FACILE UN INVOLUCRO ECCELLENTE E CERTIFICATO L’UNIONE FA... L’ISOLAMENTO EFFICIENTE RIQUALIFICARE PER COSTRUIRE IL FUTURO LATERIZI EVOLUTI L’ISOLAMENTO DALL’ESTERNO VENTILAZIONE DI FACCIATA BEN ISOLATA E VESTITA DI NUOVO OLTRE AL CAPPOTTO CI VUOLE IL CAPPELLO NON È SUFFICIENTE IL SERRAMENTO... L’IMPORTANZA DEI VETRI

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52 L’APPARTAMENTO ANNI ’60 CAMBIA FACCIA 60 TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA CASA 62 INCHIODARE IL PARQUET 68 SAUNA: BENESSERE IN SCATOLA 76 SOLUZIONI A 360° PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO 80 L’INNOVAZIONE NON PASSA PIÙ DAL FILO 82 SEI PIANI A LONDRA 93 DISCO TURBO PER POSA DI MATERIALI “DIVERSI” 94 RISANARE RISPETTANDO LA STORIA 96 UN OCCHIO SMART SULLA PROPRIA ABITAZIONE 102 ESSENZIALITÀ DEL FUOCO A LEGNA 104 IDEE PER RISTRUTTURARE 108 “RADIATORI” SPECIALI 116 CALORE E ARMONIA DI COLORI 122 DAL MONDO EDILIZIA

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installare una sauna in casa Ben isolati da terra a tetto: costruire sostenibile e riqualificare

Può occupare uno spazio pari a quello di un box doccia e non necessariamente dev’essere installata in bagno.


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RIFARE CASA

N.43 GENNAIO - FEBBRAIO 2016

www.edibrico.it

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direttore editoriale e responsabile Nicla de Carolis decarolis@edibrico.it

direttore esecutivo Carlo De Benedetti carlo.debenedetti@edibrico.it

redattore capo Laila de Carolis laila@edibrico.it

Da appartamento anni ‘60 ad attico moderno

redattore tecnico Mauro Balbi mauro.balbi@edibrico.it

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in redazione: Emanuele Bottino, Claudia Cazzulo segretaria di redazione: Patrizia Ferrari fotografi: Dino Ferretti, Carlo Cichero consulenza tecnica: Tito Grosso, Antonio Perrone disegni: Pier Giorgio Magrassi

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pubblicità direttore vendite: Marco Carlini 0143 645037 335 7106139

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marcocarlini@edibrico.it

edificio alto e stretto a 6 piani: elegante residenza a Londra

EDIBRICO pubblica anche: FAR DA SÉ IN GIARDINO FAI DA TE OBI ALMANACCO FAR DA SÉ ALMANACCO IN GIARDINO

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distribuzione esclusiva per l’Italia: SO.DI.P. S.p.A. 20092 Cinisello Balsamo (MI) Via Bettola, 18 stampa: Rotolito Lombarda S.p.A. - Seggiano (MI)

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RIFARENEWS SERRANDA AVVOLGIBILE SALVASPAZIO In alluminio di elevata qualità e anticorrosione, costruita secondo tecnologie all’avanguardia, consente il massimo utilizzo dello spazio interno del garage e della zona antistante l’ingresso: RollMatic è una robusta serranda avvolgibile automatica, stabile, resistente, coibentata e silenziosa, Realizzata in dimensioni che variano da 1950 a 5000 mm in larghezza e da 1900 a 3000 mm in altezza, grazie alla dotazione di dispositivi specifici, è in grado di garantire elevata sicurezza e protezione anti-effrazione. Per assicurare il massimo comfort la serranda, motorizzata di serie, prevede l’integrazione con diverse tipologie di telecomandi e si contraddistingue per un’estetica moderna e personalizzabile: oltre alla tonalità bianco traffico, è disponibile, su richiesta, in dieci colori e in molteplici finiture (superficie liscia, Decograin pellicolata “effetto legno”, Decopaint “finto legno”). Grazie alla verniciatura di pregio, interna e esterna, è garantita una lunga durata del colore e un’ottima resistenza alla corrosione. Per garage con architrave ridotto o battute laterali, RollMatic è disponibile anche nella nuova versione (ancor più salva-spazio!) con cassonetto esterno da montare davanti all'apertura del garage. Prezzo da rivenditore. Hörmann (www.hormann.it)

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RIFARENEWS LA DOCCIA CON LA TURBINA Una bella doccia serve anche per “ricaricarsi” ma, se oltre a farci ritrovare l’energia intesa come vigore, è in grado di produrre energia elettrica, allora è veramente innovativa... Questo soffione racchiude al suo interno una turbina che sfrutta l’acqua per produrre energia elettrica e permette l’accensione dei led senza consumi in bolletta: non a caso si chiama Dynamo. Si installa facilmente senza bisogno di collegamenti elettrici, può essere montato a soffitto o a parete ed è inseribile anche in sistemi doccia già esistenti; misura 30 cm di diametro ed è provvisto di sistema anticalcare. Due le versioni: Shower con illuminazione a led monocolore e Rainbow con illuminazione a led multicolore, gestibile tramite telecomando, per godere anche dei benefici della cromoterapia. La finitura esterna può essere scelta tra nero opaco, bianco opaco e cromo. Versione monocolore euro 1.028; versione a 7 colori euro 1.595 (prezzi di listino). Cristina Rubinetterie (www.cristinarubinetterie.it)

I MIGLIORI PRODOTTI IN UN KIT C’è chi ama scegliere separatamente tutti i componenti della doccia e personalizzarla, purché siano compatibili, ma per coloro che preferiscono un “pacchetto” con prodotti già selezionati ecco un kit che combina armoniosamente quelli che hanno avuto più successo secondo l’azienda produttrice. Il kit doccia Steel Quadro 300 è composto dal pratico e resistente braccio Cassiopea 35 (350x25x25 mm) e dall’ampio soffione Relax 300x300 mm, in acciaio cromato che, con le sue linee minimali e i volumi sottilissimi (solo 2 mm di spessore), offre la sensazione che l’acqua cada dal soffitto, attraverso i 108 fori di cui dispone. La composizione è arricchita con la doccia Astro 25x25 mm in ottone cromato con anticalcare easy-clean, con la presa acqua Simi in ottone cromato completa di supporto e con il flessibile in acciaio antitorsione Monofilo in acciaio elettrolucidato. Prezzo di listino euro 315 + IVA. Damast (www.damast.it)

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PAVIMENTO IN BAMBOO Flessibile, resistente e meno costoso del classico massello, disponibile in finitura oliata, verniciata o grezzo in svariati formati, installabile su pavimenti radianti: il Mao Bamboo si rinnova in 5 anni contro i 30 della maggior parte dei legni più utilizzati. Il parquet Pavibamboo utilizza solo finiture ecologiche per l’incollaggio e il trattamento delle superfici ed è certificato FSC, quindi è a basso impatto ambientale, tutela la natura e la salute ed è garanzia di sostenibilità. Pavibamboo (www.pavibamboo.com)

IL PARQUET RADIANTE Questo sistema di riscaldamento radiante applicato al parquet prefinito massello si posa senza colla ed è costituito da 4 strati (guaina, isolante, film riscaldante elettrico, lastre di supporto, euro 105 + IVA; con listoni di iroko euro 140 + IVA); il pavimento completo si concentra in uno spessore minimo di 18 mm, quindi è idoneo alla posa anche su pavimenti esistenti. La conducibilità termica del prefinito massello è migliore rispetto al parquet multistrato e la posa senza colla permette in futuro lo smontaggio del sistema Eco Warm e il suo riutilizzo. Ali Parquets (www.aliparquets.com) “EHI SIRI, IMPOSTA LA MODALITÀ RELAX” Il sistema Philips Hue, l’illuminazione domestica controllabile da iPhone, iPad e iPod touch, consente di controllare lampade e lampadine con comandi vocali Siri, grazie al nuovo Philips Bridge 2.0: essendo compatibile con Apple HomeKit e iOS9, con il dispositivo si possono richiamare vocalmente numerosi scenari di luce e, per esempio, chiedere a Siri di impostare l’abitazione in modalità notturna spegnendo le luci, chiudendo la serratura della porta di casa e abbassando il riscaldamento. Il nuovo dispositivo, di forma quadrata, sostituisce la versione di Bridge a forma rotonda, che tuttavia continuerà a funzionare e ricevere aggiornamenti. Philips (www2.meethue.com)

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Ridotti livelli sonori <16 dB(A) alla portata minima, conformi alle esigenze di impiego in camere da letto, soggiorni, studi etc.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

PER NON ABITARE in un secchio bucato

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PER OGNI NUOVA ABITAZIONE COSTRUITA CON CRITERI SOSTENIBILI CE NE SONO CENTINAIA CHE DIVORANO ENERGIA SENZA GARANTIRE BENESSERE E INCREMENTANDO L’INQUINAMENTO: RIQUALIFICARE L’ESISTENTE È UN IMPERATIVO PER IL FUTURO el nostro Paese i consumi energetici degli edifici sono ancora oggi imputabili per oltre il 65% al riscaldamento invernale, ma sono in crescita anche quelli determinati dal raffrescamento estivo. È evidente l’importanza che riveste l’isolamento termico dell’involucro edilizio: per contenere il fabbisogno energetico necessario a mantenere un ambiente confortevole non si tratta tanto di incentivare l’autoproduzione di energia, quanto di limitare le dispersioni con l’inserimento di barriere di separazione tra interno ed esterno. l L’involucro edilizio è costituito da tutto ciò che rappresenta la linea di confine tra interno ed esterno: in primis le murature perimetrali e il tetto, ma anche i serramenti devono garantire la continuità dell’isolamento, altrimenti possono loro stessi rappresentare un importante ponte termico che sminuisce qualsiasi intervento. ◼

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15% DA DOVE SI PERDE L’ENERGIA Le maggiori dispersioni energetiche si verificano attraverso le pareti e il tetto, ma l’isolamento ristretto a questi riduce le dispersioni solo del 60%: il restante 40% può avvenire attraverso i serramenti e le fondamenta, se inadeguati.

COMBINAZIONI DI INTERVENTI NECESSARI PER RAGGIUNGERE LA CLASSE ENERGETICA Le classi nelle diverse aree geografiche Classe A (Alpina e Padana) Classe B (Alpina)

Classe A (Peninsulare e Insulare) Classe B (Padana, Insulare, Peninsulare) Classe C (Alpina e Padana) Classe C (Peninsulare e Insulare) Classe D (Alpina, Padana e Insulare) Classe E (Alpina e Padana) Classe F (Alpina) Classe D (Insulare) Classe E (Insulare e Peninsulare) Classe F (Padana e Insulare) Classe G (Alpina e Padana)

Riscaldamento Pompa di calore elettrica / Pompa di calore a gas o geotermica Caldaia a condensazione + radiatori media temperatura o pannelli a pavimento Caldaia a condensazione + radiatori media temperatura o pannelli a pavimento Caldaia 3 stelle tradizionale + Radiatori alta temperatura

Isolamento termico Cappotto + doppi vetri /Mura isolanti + infissi alte prestazioni + cappotto Mura isolanti + infissi alte prestazioni + cappotto Cappotto + doppi vetri Mura isolanti + infissi alte prestazioni + cappotto

Caldaia a condensazione + radiatori media temperatura o pannelli a paviIsolamento base mento / Pompa di calore di qualsiasi tipo Caldaia 3 stelle tradizionale + Radiatori alta temperatura

Cappotto + doppi vetri

Caldaia 3 stelle tradizionale + Radiatori alta temperatura

Isolamento base

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

VESPAIO AERATO contro l’umidità

a base di una costruzione non può essere posta a diretto contatto con il terreno: occorre uno strato di separazione all’interno del quale l’aria possa circolare con un ricambio che permetta di smaltire l’umidità ed evitare che la struttura si comporti come una spugna, assorbendo l’acqua contenuta nel sottosuolo. l Il sistema più moderno per ottemperare a questa necessità si basa su casseri a perdere in materiale plastico riciclato che, seppur esistano di diverse dimensioni e altezze, hanno una forma che ricorda quella di un tavolino: si posano su sottofondi di calcestruzzo magro e sono provvisti di incastri che permettono di ottenere una superficie compatta e autoportante su cui realizzare la gettata della soletta. l Nell’intercapedine che si ottiene possono correre tubazioni e impianti; il

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vuoto sottostante costituisce un’efficace barriera contro l’umidità, specialmente se si prevedono correttamente le bocchette di aerazione. l Possibilmente, queste andrebbero installate sui lati nord e sud, le prime più in basso rispetto alle seconde per favorire l’effetto camino e garantire una buona circolazione dell’aria; va detto che nel sottosuolo è presente anche il Radon, un gas inerte derivante dal decadimento dell’uranio e perciò radioattivo e pericoloso. Tuttavia, disperdendosi in atmosfera, non raggiunge mai livelli importanti, come invece può succedere se ristagna in luoghi chiusi e la sua concentrazione aumenta. l A questo sistema sono dedicati diversi accessori: mezzi casseri, pannelli di chiusura, clip di bloccaggio che permettono la totale copertura di qualsiasi superficie con una riduzione dei tempi di manodopera fino all’80%. ◼

POSA CASSERI E GETTATA 1. Gli incastri permettono di legare in modo rapido e stabile ogni elemento agli altri. 2. Tubazioni che devono risultare ispezionabili possono correre in superficie, di lato, altre linee vengono nascoste nell’intercapedine formata dagli igloo. 3-4. Completata la superficie, ricorrendo eventualmente a semielementi, la si ricopre con griglie di rete elettrosaldata, sovrapponendo le maglie di griglie consecutive, e si effettua la gettata di calcestruzzo.

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GRAZIE A ELEMENTI IN PLASTICA AUTOBLOCCANTI SI PUÒ REALIZZARE UN VESPAIO CON CAMERA D’ARIA IN MODO PIÙ RAPIDO E MENO LABORIOSO RISPETTO AL PASSATO, ADATTABILE A QUALSIASI SITUAZIONE E DI ALTEZZA VARIABILE

Moduli affiancati

Tubazioni e condutture inserite nella cavità

Sottofondo Circolazione aria

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

SISTEMI RADIANTI a pavimento IL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO È SEMPRE PIÙ DIFFUSO NELLE NUOVE COSTRUZIONI, MA GRAZIE AGLI INCENTIVI SI RIVELA INTERESSANTE ANCHE PER CHI RISTRUTTURA

l tema dell’isolamento dal sottofondo è ancor più importante quando si vuole installare un sistema di riscaldamento a pavimento. Rispetto a un impianto a termosifoni tradizionali, quello radiante a pavimento offre diversi vantaggi: pareti libere dai diffusori, trasmissione del calore per irraggiamento anziché per convezione (meno polveri in movimento e temperatura del locale più uniforme), temperatura di esercizio di 30-35 °C contro i 60 °C e più necessari per i vecchi radiatori; questa caratteristica rende gli impianti radianti

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particolarmente idonei a essere alimentati da sistemi che sfruttano le energie rinnovabili. Solo due gli aspetti “negativi”: il maggior costo iniziale, che però si ammortizza nel tempo, e la necessità di far funzionare il riscaldamento in modo continuativo in quanto impiega circa 24 ore per arrivare a regime. l Lavorando a bassa temperatura, è importante che neppure una minima parte del calore venga disperso, quindi la tubazione dev’essere isolata dal massetto sottostante e, all’occorrenza, bisogna stendere uno strato di materiale riflettente sotto la

tubazione. Se l’impianto viene alimentato da una pompa di calore è possibile sfruttarlo anche per il raffrescamento estivo. l Grazie a pannelli preformati per la stesura dei tubi già provvisti di isolamento sulla faccia inferiore, questa soluzione può essere attuata anche nelle ristrutturazioni: se il massetto non richiede di essere isolato, l’ingombro in altezza può essere inferiore ai 2 centimetri (più la pamentazione). Il sistema più diffuso prevede la circolazione di acqua riscaldata, ma esistono anche a tubi scaldanti elettrici. ◼


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GLI STRATI IN SUCCESSIONE 1. Sul solaio grezzo vengono predisposti tutti gli impianti e le tubazioni, seguendo i percorsi più idonei. 2. Si procede alla gettata con calcestruzzo alleggerito, miscelato con perle di polistirolo, fino alla quota stabilita per la copertura degli impianti, tenuta sotto controllo con treppiedi regolabili in altezza posti in più punti della stanza. 3. Per livellare la superficie ci si aiuta con una staggia immersa nella gettata e sollevata/abbassata in continuazione mentre la si tira verso di sé. 4. Sul massetto asciutto, dopo aver steso lungo il perimetro la fascia di separazione dalle pareti, si posizionano i pannelli bugnati in materiale plastico, già fissati su pannelli di polistirene. Se il rispetto delle quote non ha consentito di ricoprire totalmente le tubazioni di maggior diametro e queste affiorano leggermente dal massetto, si può asportare la porzione sottostante di polistirolo che interferisce e far rimanere livellato il pannello. 5. I pannelli vanno tagliati a misura in presenza di ostacoli e lungo il perimetro, senza lasciare vuoti. 6-7. Ciascun settore di tubazione parte dal distributore e segue un percorso concentrico fino a centro stanza, da dove poi ritorna al distributore senza interruzioni, passando tra le spire appena stese. 08. Le bugnature hanno una forma a fungo e il tubo viene inserito a scatto; il tutto viene ricoperto con rete elettrosaldata zincata, bloccata alle bugnature tramite appositi gancetti in plastica. Quando tutto l’impianto è steso, si sigilla la fessura tra pannelli e pareti con schiuma poliuretanica e lo si mette in pressione per verificare che non ci siano perdite. 9-10. Il massetto alleggerito che ricopre l’impianto segue il criterio del precedente: in corrispondenza delle porte bisogna avere l’accortezza di annegare nella gettata una sottile striscia di cartone idoneo larga quanto la soglia, con funzione di giunto di dilatazione per evitare crepe.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

UN MASSETTO fatto di pannelli RIDUZIONE DEL PESO, DEGLI SPESSORI E DEI TEMPI SONO TALVOLTA IRRINUNCIABILI PER ISOLARE UN SOLAIO E PREPARARE IL SOTTOFONDO PER UNA NUOVA PAVIMENTAZIONE

apita che, quando bisogna realizzare un sottofondo per una nuova pavimentazione, la struttura della soletta esistente non si presenti idonea a sopportare il carico di una gettata, anche se alleggerita: un esempio tipico è quello dei vecchi solai in legno. I sottofondi a secco sono nati come valida alternativa ai massetti tradizionali e offrono in più il vantaggio di fornire una superficie livellata e pronta per la pavimentazione praticamente da subito, senza dover attendere alcun tempo di asciugatura. Un’opzione che si rivela interessante anche per i locali tendenzialmente umidi (cantine, seminterrati ecc) dove i suddetti tempi si dilaterebbero ulteriormente. l Tra le soluzioni possibili, le lastre per sottofondi a secco Brio® costituiscono un sistema facile ed efficace: sono realizzate in gessofibra, leggere e lisce, ma resistenti ai carichi elevati, senza cedimenti né deformazioni. Lo strato di materiale in granuli su cui vengono posate permette di compensare rapidamente eventuali dislivelli e fornisce l’isolamento termico e acustico; i bordi battentati garantiscono una posa precisa e il sistema è valido anche in presenza di riscaldamento a pavimento. ◼

C

MASSETTO OGGI, PAVIMENTO DOMANI 1. Sull’intero solaio si stende un foglio di polietilene per isolarlo dall’umidità, facendolo risalire lungo le pareti. Poi, per evitare ponti acustici, bisogna applicare lungo il perimetro strisce isolanti in fibra minerale spesse almeno 10 mm alla base delle pareti. 2. Se occorre procedere al taglio delle lastre, bisogna utilizzare una sega circolare o un seghetto alternativo con lama adeguata. 3. Si preparano due dime con altezza pari alla quota stabilita per il granulare e, distanziandole, si rovescia tra questi una quantità di granulare sufficiente a riempire lo spazio. 4. Facendo scorrere una staggia sulle dime di riferimento si spiana il granulare e lo si livella alla quota desiderata. Lo spessore non dev’essere inferiore a 3 cm.

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5-6. La posa delle lastre Brio® inizia dalla porta di accesso al locale, appoggiandole semplicemente sul granulare. Sui bordi sagomati di ogni lastra appena posata si stende l’adesivo poliuretanico, quindi si prosegue sovrapponendo con precisione le lastre adiacenti. 7. Mentre si avanza, le lastre vanno stabilizzate con l’inserzione di viti che ne attraversino i bordi di collegamento. 8. Prima di procedere con la finitura, si tagliano lungo il perimetro le porzioni eccedenti di telo di polietilene e fascia isolante; con un cutter si rifila la colla poliuretanica fuoriuscita dalle giunzioni. Prima di passare alla posa della pavimentazione, in base alla sua natura, l’intero sottofondo va trattato con un primer idoneo. Knauf (www.knauf.it)

BARRIERA ANTIRUMORE ‣ Per attutire efficacemente i rumori che attraversano pavimento e soletta si fa “galleggiare” il pavimento sull’isolante acustico. Adesivo

Pavimentazione

Massetto Strato isolante fonoassorbente Soletta

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

ISOLARE IL CALPESTIO Nelle nuove costruzioni, un sistema per evitare problemi di rumori da calpestio consiste nel ricoprire gli impianti appena stesi sul solaio con una prima gettata di cemento alleggerito; si intonacano ne pareti e si applica, alla base, la fascia perimetrale di separazione AD 615. Il massetto si riveste integralmente con le lastre DistesoŽ, in EPS con grafite che ne incrementa le proprietà acustiche, facendole sormontare dal lembo in polietilene della fascia perimetrale. Si riveste il tutto con la pellicola protettiva PE 150 in polietilene, per impedire infiltrazioni della parte fluida del cemento, e si realizza il sottofondo per la pavimentazione, con uno spessore di almeno 5 cm. Posato il pavimento, si rifila l’eccesso di fascia, prima di porre in opera il battiscopa. Termolan (www.termolan.it)

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Porotherm Revolution:

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il cappotto in laterizio ideale per le ristrutturazioni

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Porotherm Revolution - Ideale per le ristrutturazioni - Eccezionale isolamento termico - Elevata traspirabilità - Miglioramento del comfort estivo - Facilità di posa e montaggio - Benessere abitativo La nuova tramezza rettificata Porotherm Revolution, caratterizzata da un’anima in perlite o lana di roccia, è stata sviluppata in particolare per gli interventi di riqualificazione energetica, al fine di migliorare le performance dell’edificio e garantire un elevato comfort abitativo. Con il cappotto in laterizio Porotherm Revolution il benessere interno è garantito dalla traspirabilità del laterizio 365 giorni l’anno.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

QUALE ISOLANTE, una scelta non facile TUTTI I MATERIALI ISOLANTI PER PARETI E SOLAI POSSONO GARANTIRE UN INDUBBIO MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE, MA PER SCEGLIERE QUELLO PIÙ CONSONO SERVE UNA VALUTAZIONE PIÙ ATTENTA IN BASE ALLE CARENZE DELL’EDIFICIO

ire a priori quale sia l’isolante migliore tra quelli sul mercato è praticamente impossibile: le problematiche da risolvere a monte di ciascun intervento sono disparate (rumore, freddo, caldo, vapore ecc) e ogni cantiere è una storia a sé. Così come ci sono materiali che rispondono efficacemente ad alcuni requisiti e meno ad altri, più o meno naturali ed ecologici (magari il materiale lo è, ma il processo produttivo inquina più dei sintetici). l La conducibilità termica è un valore che ci permette di capire come uno spessore ridotto di materiale isolante possa influire positivamente su una muratura. Se osserviamo la tabella e prendiamo in considerazione l’EPS, vediamo che ha una conducibilità pari a 0,04: a titolo informativo, quella del cemento armato è 2,3, per cui si può attestare che uno spessore di 10 cm di EPS isola dal freddo quanto un muro di cemento armato spesso 2,6 metri. La lana di vetro/roccia ha un valore simile all’EPS e nel complesso impatta meno sull’ambiente, ma la resistenza alla diffusione del vapore è quasi nulla, mentre per l’EPS è elevata. Come sempre si tratta di trovare i giusti compromessi in base alle applicazioni. l Inoltre, per uno stesso materiale isolante, determinate lavorazioni o l’additivazione mirata di alcune sostanze possono modificarne i valori, migliorando alcune caratteristiche senza incidere in modo significativo sulle altre.◼

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LANA DI ROCCIA E AEROGEL Tramite un processo produttivo nuovo, unendo la lana di roccia Rockwool e l’aerogel si ottengono pannelli isolanti molto sottili con un coefficiente di conduttività λ pari a 0,019, ideali per isolare dall’interno senza perdite di spazio. L’aerogel si produce partendo dal silicio (sabbia), da cui si ottiene un gel che viene poi sottoposto a essiccazione; la lana di roccia Rockwool si ottiene da roccie vulcaniche fuse e trasformate in fibre. Rockwool (www.rockwool.it)

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CONDUCIBILITÀ TERMICA ‣ Questo valore esprime quanta energia termica (calore) può attraversare lo spessore di un metro di un determinato materiale nel tempo di un secondo. Ovviamente a valori più bassi corrispondono isolanti più efficaci.

RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE ‣ Indica quanta resistenza alla diffusione del vapore oppone un materiale a uno strato d’aria dello spessore di un metro; a un valore più alto corrisponde una barriera al vapore più efficace.

Fabbisogno Inquinamento energetico ambientale durante la durante la produzione produzione

Silicato 0,05-0,07 di calcio Perlite espansa 0,04-0,06 Polistirolo 0,035-0,04 espanso (EPS) Polistirolo 0,035-0,04 estruso (XPS) 0,04 Lino Lana di vetro 0,035-0,04 e di roccia 0,04 Canapa

12-17 cm

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elevato

non indicato

10-15 cm

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medio

basso

9-10 cm

20-100

elevato

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9-10 cm

80-200

molto elevato molto elevato

10 cm

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9-10 cm

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medio

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10 cm

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Fibra di legno 0,04

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medio

0,04

10 cm

1,5-1,8

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0,045

11 cm

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medio

0,025-0,03

6-8 cm

30-100

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molto elevato

0,04-0,045

10-11 cm

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basso

10-12 cm

stagno

elevato

medio

10 cm

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Sughero Minerale espanso Poliuretano (PUR) Lana di pecora

Vetro cellulare 0,04-0,05 Cellulosa

0,04

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Fonte: www.erlacher-peter.it

Coefficiente Conducibilità Spessore di resistenza termica equivalente alla diffusione λ µ

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

UN INVOLUCRO eccellente e certificato

GRAZIE AI PANNELLI ISOLANTI STIFERITE UN’ABITAZIONE HA RAGGIUNTO UN IMPORTANTE TRAGUARDO: È LA PRIMA DEL LAZIO A OTTENERE LA TARGA CASACLIMA GOLD E TRACCIA LA STRADA PER IL FUTURO QUANTO A COMFORT E RISPARMIO ENERGETICO

l caso di questa riqualificazione, che ha interessato una palazzina degli anni ‘60 ad Anguillara Sabazia (RM), evidenzia come anche una costruzione molto datata possa raggiungere prestazioni energetiche eccellenti con un radicale intervento di isolamento della muratura perimetrale e dei solai. l Un ruolo fondamentale lo hanno avuto i pannelli in schiuma polyiso di Stiferite, selezionati per tipologia e spessori all’interno dell’ampia gamma di prodotti. A fine intervento, i risultati sono stati attestati secondo due diverse metodologie di certificazione energetica: quello previsto dalla normativa e quello proposto dall’Agenzia CasaClima. Con entrambi i sistemi ha ottenuto i più alti livelli di classificazione: rispettivamente, la classe A+ e, prima abitazione del Lazio, la targa CasaClima Gold.

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l Per isolare in intercapedine le pareti perimetrali sono stati utilizzati pannelli GT nello spessore di 120 mm, impiegando meno volumi e massa rispetto ad altri isolanti; la stessa tipologia di pannello, nello spessore 80 mm, ha permesso di risolvere i ponti termici delle pareti in corrispondenza di pilastri e solai. l L’isolamento del primo solaio e di quelli interpiano è stato affidato ai pannelli GTE, rispettivamente negli spessori 80 e 60 mm, mentre la copertura in legno articolata in diverse falde ha potuto contare sui pannelli Stiferite Isoventilato da 100 mm. Tutti i pannelli della gamma offrono eccellenti prestazioni meccaniche di resistenza ai carichi statici e dinamici; sono idonei alla realizzazione di pavimenti e coperture anche sottoposti a carichi gravosi. ◼


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STIFERITE GT

STIFERITE GTE

Pannello di schiuma polyiso espansa rivestito su entrambe le facce con lo speciale Duotwin; è indicato per coperture a falde, coperture piane sotto massetto o con membrane sintetiche o bituminose incollate, pareti perimetrali, pavimenti.

Pannello di schiuma polyiso espansa con rivestimento gas impermeabile di alluminio multistrato, rinforzato su una faccia con rete di vetro; per coperture a falde o piane sotto manti sintetici, pareti (anche facciate ventilate), pavimenti radianti e non.

Stiferite (www.stiferite.com)

PANNELLO ISOVENTILATO PER COPERTURE All’interno del nucleo di schiuma polyiso sono inglobati listelli di legno OSB3 che corrono lungo l’intera lunghezza del pannello e agevolano il fissaggio sia del pannello alla struttura sia degli eventuali profili o listelli di ventilazione e degli elementi di copertura. La faccia inferiore è rivestita con fibra naturale saturata, quella superiore con rivestimento Laminglass permeabile al vapore e impermeabile all’acqua; gli spessori dei pannelli vanno da 50 a 140 mm, le dimensioni sono 1200x2400 mm. In questa situazione i pannelli sono stati ancorati alla struttura lignea della copertura e tutte le linee di giunzione sono state sigillate con banda adesiva a freddo di polipropilene, poi sono state posate le tegole romane sfruttando i listelli come supporti di ancoraggio. Al sistema Isoventilato è dedicato uno specifico manuale di posa, reperibile su www.stiferite.com RIFARE CASA 01|2016

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

L’UNIONE FA... l’isolamento efficiente

IL CONNUBIO TRA CARTONGESSO E ISOLANTI È DIVENTATO UNO STANDARD E PERMETTE ELEVATE PRESTAZIONI DI EFFICIENZA TERMICA E ACUSTICA n metodo efficace per risolvere le esigenze di isolamento nelle nuove costruzioni o per riqualificare con contropareti di cartongesso, allo scopo di contenere i costi energetici e diminuire le emissioni inquinanti, viene dall’impegno di Knauf nel progettare soluzioni costruttive a secco; l’azienda si è infatti indirizzata da tempo verso lo studio di materiali sostenibili e a basso impatto ambientale. Una concreta innovazione nell’ambito dei prodotti per l’iso-

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lamento termico e acustico è la lana di vetro Ekovetro prodotta con l’innovativa tecnologia Ecose®, basata sull’utilizzo di una resina speciale, di origine vegetale e priva di formaldeide. l Gli isolanti in lana minerale di vetro Ekovetro, progettati per adattarsi perfettamente al sistema di isolamento interno di Knauf, sono riciclabili, classificati in Euroclasse di combustibilità A1, idrorepellenti e ideali anche nella bioarchitettura; sono disponibili in pannelli o rotoli di spessore 45 mm, 60 mm e 75 mm ◼

Knauf (www.knauf.it)

CARATTERISTICHE PRODOTTI CON TECNOLOGIA ECOSE®

ECOSE® Technology è basata su una resina priva di formaldeide, nuova e di origine vegetale, per una generazione di prodotti per l’isolamento, efficace e sostenibile, che porta a un colore marrone naturale del prodotto, senza coloranti.

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‣ Stabilità dimensionale I prodotti in lana di vetro mantengono le proprie dimensioni nonostante le variazioni di temperatura e umidità a cui possono essere sottoposti. ‣ Tenuta dei giunti In corrispondenza dei giunti tra pannelli, le fibre dei prodotti in lana di vetro, se ben accostate, si compenetrano formando una superficie isolante continua. ‣ Adattabilità alle superfici I prodotti in lana di vetro si adattano sia alla forma delle strutture da isolare sia alle loro irregolarità, permettendo di contornare le discontinuità presenti. ‣ Idrorepellenza Le fibre di vetro subiscono uno speciale trattamento che conferisce ai prodotti finiti la proprietà di non assorbire acqua per capillarità, né umidità dell’aria; la struttura a cellule aperte dei prodotti favorisce la rapida eliminazione di eventuali formazioni di condensa, per essiccazione naturale. ‣ Salute e sicurezza La IARC, a seguito di autorevoli studi, ha eliminato le lane minerali dall’elenco delle sostanze cancerogene sospette, per cui sono state classificate nel Gruppo 3 “non classificabili per quanto riguarda la cancerogenicità rispetto all’uomo”.


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DOSSIER DA TERRA A TETTO

RIQUALIFICARE per costruire il futuro

n questa riqualificazione, attuata con l’isolamento delle murature dall’interno, il protagonista è il calcestruzzo aerato autoclavato Ytong, meglio conosciuto come calcestruzzo cellulare: è un materiale minerale compatto a struttura porosa, leggero, versatile, isolante termico e acustico. L'obiettivo della ristrutturazione di un appartamento, posto in condominio a Treviglio e risalente agli anni '70, era la riqualificazione energetica che lo portasse verso una certificazione CasaClima R: uno standard di qualità che garantisce il rispetto di specifici parametri finalizzati alla realizzazione di un considerevole risparmio energetico. La struttura dell’edificio è costituita da intelaiatura in calcestruzzo armato, vano scala e ascensore anch’essi in calcestruzzo armato, solette in laterocemento con soprastanti 70-80 mm di sottofondo e pavimenti; muratura di tamponamento con mattone faccia vista esterno con interposto isolante in fibra di vetro da 40 mm; serramenti in legno a vetro semplice e avvolgibili in legno con cassonetto non isolato. Il progetto, affidato a un consulente energetico CasaClima, ha avuto come obiettivo principale la drastica riduzione dei consumi energetici utilizzando materiali indirizzati all'ottenimento di un’alta efficienza energetica e di un elevato comfort interno. l Di qui la scelta di materiali ecosostenibili e naturali della gamma Ytong: blocchi per contropareti in calcestruzzo aerato spessore 100-120 mm e pannelli isolanti Multipor di pari spessore, nonché il pannello speciale a “cuneo”. La ristrutturazione e riqualificazione energetica ha previsto la coibentazione dall'interno delle pareti perimetrali, la realizzazione di poche tramezzature per riorganizzare gli spazi e il rifacimento degli impianti. l Quanto al tamponamento, è stata demolita la parete interna, ripulita dell’isolante con barriera al vapore, ricostituendola con blocchi Ytong e, addossati, pannelli isolanti minerali Multipor da 12 cm, rasatura con apposita malta e armatura con opportuna rete. Si è ottenuta una struttura altamente traspirante, isolante termicamente con doti di assorbimento acustico, ecologica e riciclabile, in spessore 39,5 cm; la superficie interessata dall’intervento è stata di 104,17 mq (75% del totale) e ha contribuito a ridurre dell’80% il fabbisogno energetico previsto nel periodo invernale. ◼

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Ytong e Multipor sono brand del Gruppo Xella (www.ytong.it)

‣ Ristrutturare con Ytong significa vivere in una casa moderna, dove la modernità non è solo di facciata, ma anche garanzia di efficienza, sostenibilità, qualità costruttiva e, conseguentemente, valore economico superiore. Scoprite le soluzioni YTONG a KLIMAHOUSE Xella vi aspetta allo Stand B06/30 - Settore AB


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ANCHE UNA SINGOLA UNITÀ FACENTE PARTE DI UN CONDOMINIO PUÒ ESSERE RIQUALIFICATA E RIENTRARE NEI PARAMETRI NECESSARI PER LA CERTIFICAZIONE CASACLIMA: LA CHIAVE? PROFESSIONALITÀ PROGETTUALE E SCELTA DEI MATERIALI Per migliorare l’efficienza dell’involucro, bisognava ridurre l’effetto degli esistenti ponti termici, travi e solai orizzontali con soluzioni mirate. I ponti termici dovuti ai pilastri sono stati avvolti con 2 cm di pannello in Aerogel, in continuità con i 12 cm di isolamento interno in Multipor. All’intradosso del solaio di interpiano è stato fissato, per una profondità di 50 cm, l’isolante Multipor del tipo a cuneo. Particolare cura è stata posta ai nodi muro/controtelaio e controtelaio/serramento, prevedendo controtelai in legno coibentati con 5 cm di polistirolo, schiume poliuretaniche elastiche, guarnizioni auto espandenti e nastri freno a vapore secondo il protocollo di posa “Qualità CasaClima“ per i serramenti.

CALCESTRUZZO CELLULARE: SISTEMA COMPLETO DI BLOCCHI E PANNELLI ‣ Il calcestruzzo cellulare con cui sono prodotti i blocchi Ytong è composto da materie prime completamente naturali come sabbia, calce, cemento e acqua, mescolate con un agente aerante e maturate tramite vapore. I sistemi Ytong sono ideali per divisori interni, pareti in muratura portante e tamponamenti per strutture portanti in c.a. o acciaio; inoltre costituiscono una soluzione privilegiata per ampliamenti e sopraelevazioni in muratura portante o di tamponamento. Il pannello isolante Multipor è ideale per sistemi a cappotto, isolamento interno, isolamento di solai freddi/tetti e correzione dei ponti termici; è un materiale ecologicamente e biologicamente innocuo certificato natureplus®. RIFARE CASA 01|2016

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

LATERIZI evoluti

PER UN COMPLESSO RESIDENZIALE DI 360 MQ DI NUOVA COSTRUZIONE SONO STATI UTILIZZATI LATERIZI PORIZZATI, OTTENENDO MURATURE PORTANTI GIÀ DI PER SÉ ISOLATE

l laterizio porizzato è caratterizzato da alveoli non comunicanti tra loro: l’aria fa da isolante, collaborando con le note caratteristiche dell’argilla. Questo complesso di nuova costruzione si trova sulle colline del Basso Monferrato, disseminate di vigneti intercalati da costruzioni rurali ottocentesche: il progetto doveva risultare in perfetta sintonia con il territorio, ma anche rispondere alle moderne esigenze dell’abitare utilizzando le più avanzate tecnologie per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. l Con i blocchi sismici Porotherm Bio Plan 4525/19,9 è stato possibile realizzare murature portanti perfettamente isolate impiegando un unico materiale, facile da posare e con corsi legati da malta stesa a strato sottile per minimizzare i ponti termici. L’edificio si presenta con due piani fuori terra, rivestimento in mattoni faccia a vista per il corpo principale e mattoni a vista, intonaco e lamelle di larice per i corpi laterali, struttura del tetto in legno e copertura in coppi, reinterpretando alla perfezione le tradizioni del luogo. Riscaldamento radiante, impianto geotermico e pannelli fotovoltaici rendono il complesso totalmente autonomo dal punto di vista energetico. ◼

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POROTHERM BIO PLAN Sono blocchi in laterizio porizzato in cui le microcavità sono generate dall’utilizzo di farine di legno vergini; esistono in varie misure e nelle versioni portante sismico e per tamponamento. Il sistema rettificato assicura il perfetto incastro, riduce i tempi di posa fino al 50% e assicura un notevole risparmio energetico nel tempo. Wienerberger (www.wienerberger.it)


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DOSSIER DA TERRA A TETTO

L’ISOLAMENTO dall’esterno

ivestire con uno strato isolante le equivale e ottenere ponti termici quando lo murature esterne è l’unico sistema, scopo dell’intervento è quello di eliminarli. tra quelli definiti “a cappotto” che l Per ciascun tipo di pannello occorrono collanti, può garantire il comfort e il risparmio primer, malte e finiture compatibili con la natura sulla climatizzazione: si possono dell’isolante per ottenere le migliori prestazioni. utilizzare spessori più importanti Esistono pannelli sottili che vanrispetto a un cappotto interno tano prestazioni eccellenti, ma è e si ha la certezza di eliminare i sempre meglio sceglierli di buon ponti termici, problema non semspessore e garantirsi prestazioni pre risolvibile con un isolamento superiori nel tempo: la differenza in intercapedine o dall’interno, di prezzo ha un’incidenza minima dove i punti di intersezione tra sul lavoro complessivo, che ripareti e solette o pilastri sono chiederà la stessa quantità di colspesso sottovalutati e rimangono la, di malta, di tasselli, di ore di esclusi dall’intervento. lavoro e di spesa per i ponteggi. l Tipologia e spessore dell’isol I problemi preesistenti (risalite lante da utilizzare dipendono di umidità, sottofondi non planari molto dalla zona climatica, dal- Il cappotto riduce le bruo poco consistenti) vanno risolti l’esposizione dell’edificio, dallo sche variazioni di tempeprima di affrontare il lavoro; è spessore e dalla natura delle ratura dipendenti dal bene prevedere a monte gli atmurature. I pannelli vanno posati clima esterno. tacchi per eventuali pensiline o senza soluzioni di continuità, ritende da sole, così da inserirli vestendo anche le imbotti delle finestre: colmare nella muratura con i necessari prolungamenti eventuali fessure con una cazzuolata di malta concepiti per non formare ponti termici. ◼

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LA POSA DEI PANNELLI 1. La posa inizia dal basso, applicando profili di partenza un poco rialzati dal suolo per avere uno zoccolo che preservi il rivestimento da urti. 2-3. I pannelli incollati si stabilizzano con speciali tasselli a percussione che attraversano il pannello e penetrano nella muratura, preforata allo scopo, senza formare ponti termici. In genere se ne mette uno ad ogni angolo del pannello più uno al centro; la corona resta a filo della superficie. 4. La rasatura si esegue in due mani, con l’annegamento di una rete di rinforzo in fibra nella malta a strisce sovrapposte di alcuni centimetri per ottenere una superficie omogenea.

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CON IL CAPPOTTO ESTERNO SI HANNO I MIGLIORI RISULTATI QUANTO A ELIMINAZIONE DEI PONTI TERMICI: COSTA DI PIÙ, MA IL LAVORO SI SVOLGE FUORI DELLE MURA DOMESTICHE SENZA DISAGI PER GLI OCCUPANTI E LA STRUTTURA VIENE PROTETTA DAGLI AGENTI ATMOSFERICI

UNO STRATO DOPO L’ALTRO In sintesi il cappotto esterno si realizza in tre fasi: la posa dei pannelli isolanti, incollati alla muratura e stabilizzati con speciali tasselli; la stuccatura e la rasatura della superficie integrando una rete d’armatura in fibra di vetro; la finitura con pitture o altri rivestimenti. A ciascun tipo di isolante sono dedicati primer, malte e finiture in grado di garantire le migliori prestazioni del rivestimento.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

ISOLARE CON IL TERMOINTONACO Per edifici che si trovano in zone a clima mite o che necessitano di un miglioramento di uno strato isolante già esistente, l’alternativa al cappotto può essere rappresentata dai termointonaci. Si tratta di speciali intonaci premiscelati rinforzati con fibre che consentono l’applicazione di spessori più consistenti e che, rispetto alle normali lastre isolanti, possono fornire diversi vantaggi: livellano superfici irregolari o fuori piombo, permettono una migliore traspirazione, formano uno strato più compatto e resistente alle sollecitazioni. Questi prodotti si applicano per spruzzatura a macchina e vanno poi livellati in parete tramite una staggia; quando lo spessore da applicare è piuttosto consistente, superiore a 3 cm, il materiale va applicato in più strati attendendo l’asciugatura tra uno strato e l’altro. Dopo la maturazione si conclude con la rasatura e la finitura, minerale o con pittura traspirante. Gli inerti presenti nella miscela (perlite, silice, argilla, sughero ecc) garantiscono una bassa conduttività termica, ma bisogna selezionare il prodotto più conforme al supporto esistente.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

VENTILAZIONE di facciata

a facciata ventilata è un tipo di rivestimento a secco delle pareti esterne che ha lo scopo di proteggere l’edificio dalle precipitazioni mantenendo una buona traspirabilità, due requisiti che difficilmente possono coesistere affidandosi ad altri sistemi. Può essere realizzata sia nelle nuove costruzioni sia negli interventi di ristrutturazione e riqualificazione. l La facciata originale viene rivestita con materiale isolante, come per il cappotto tradizionale; il pannello esterno viene applicato con diversi sistemi su un’intelaiatura metallica che lo distanzia dall’isolante, formando un’intercapedine “dinamica” di alcuni centimetri. Questa, infatti,

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comunica con l’esterno alla base e alla sommità del rivestimento, in modo da generare un effetto camino in grado di smaltire il surriscaldamento estivo e impedire perdite di calore nei mesi freddi, contrastando anche la possibile formazione di condensa. l All’interno dell’intercapedine possono correre gli impianti di luce, gas e acqua, facilitandone l’ispezione. Per la posa vengono seguiti criteri diversi, in funzione della bontà del supporto e del materiale scelto per il paramento, il cui peso può variare notevolmente e richiedere diversi sistemi di ancoraggio, nonché il ricorso a fughe per assecondare le dilatazioni e le oscillazioni dell’edificio. ◼


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L’ARIA CHE CIRCOLA NATURALMENTE CON MOTO ASCENSIONALE MANTIENE I MURI ASCIUTTI E MIGLIORA LE PRESTAZIONI DELL’EDIFICIO IN TUTTE LE STAGIONI DELL’ANNO

LE CARATTERISTICHE FISICHE La ventilazione di muri perimetrali permette di sfruttare la capacità termica delle pareti: nel periodo estivo il calore penetra all’interno in forma ridotta e in orari in cui la temperatura ambiente è meno elevata, mentre d’inverno le pareti si raffreddano più lentamente. I vantaggi ottenibili sono molteplici: il miglior isolamento termico si traduce in un risparmio energetico, migliora l’insonorizzazione dai rumori esterni, l’edificio è protetto nel tempo dal deterioramento estetico e il rivestimento può essere applicato senza necessità di risanare l’intonaco esistente.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

BEN ISOLATA e vestita di nuovo

UNA PALAZZINA COSTRUITA POCHI ANNI FA È RESA PIÙ ACCATTIVANTE ED EFFICIENTE REALIZZANDO UNA FACCIATA VENTILATA RIVESTITA CON LASTRE DI GRÈS

i sviluppa su 4 livelli a pianta rettangolare portanti, di schiuma poliuretanica espansa rigida e ricon una superficie di 350 mq, studio a piano vestiti su entrambe le facce con alluminio goffrato; terra e spazi abitativi ai piani superiori; co- sono inoltre dotati di un profilo nervato in acciaio che struita nel 2005, questa palazzina meritava ha una duplice funzione: forma una camera d’aria vendi essere valorizzata dal punto di vista estetico tilata e fornisce il supporto per ogni tipo di rivestimento. e l’occasione era buona per migliorarne anche le pre- In questo caso, le lastre di grès grigio da 60x60 cm sono stazioni energetiche. Per state agganciate ai pannelli questo il proprietario, l’Arch. tramite morsetti d’acciaio laOttorino Rapizza, ha optato sciati visibili per scelta archiper il sistema Isotec Parete, tettonica personale. ritenendolo la soluzione più l Per la presenza di una adeguata: infatti realizza in scala esterna, in una piccola porzione della facciata lo un’unico passaggio l’isolaspessore dei pannelli Isotec mento di facciata, la camera Parete risultava eccessivo per di ventilazione e il supporto via del correntino in acciaio per il rivestimento. Grazie sporgente; si è quindi deciso alla facilità di installazione e di adottare, solo in quello spealla versatilità del sistema, cifico contesto, un altro proin soli 14 giorni di cantiere è stata completata la posa del dotto della stessa gamma, cappotto, pronto per ricevere Isotec Linea, anch’esso in Isotec Parete si adatta facilmente a situazioni le lastre. poliuretano espanso rigido, complesse, come i numerosi spigoli e angoli che l I pannelli, qui utilizzati nello progettato per isolare facciate caratterizzano il prospetto di quest’abitazione. spessore di 60 mm, sono e tetti non ventilati. ◼

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UN CAPPOTTO COMPATTO E UNIFORME ‣ Un’altra peculiarità dei pannelli Isotec, fondamentale per la velocità di posa e la formazione di un rivestimento continuo, è la conformazione a battenti contrapposti: questo assicura una perfetta giunzione che esclude la

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possibilità di ponti termici. Lo strato isolante è reso portante dal correntino. pertanto non è necessario ricorrere a staffe e profili di supporto per la posa delle lastre di rivestimento; gli spessori disponibili sono 60, 80, 100 e 120 mm.


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PRIMA

Brianza Plastica (www.brianzaplastica.it)

SISTEMI ISOLANTI PER OGNI SITUAZIONE ‣ La gamma Isotec® racchiude soluzioni all'avanguardia per l'isolamento sottotegola delle coperture a falda e per l’isolamento esterno delle facciate, ideali per ristrutturazioni e nuove realizzazioni. I pannelli Isotec® e Isotec® XL sono leggeri e facili da lavorare e permettono di realizzare con semplicità un sistema portante, termoisolante, ventilato e impermeabile alle infiltrazioni accidentali, assicurando a tutto l’edificio un elevato comfort abitativo. La gamma si è arricchita di una soluzione specifica per le facciate, Isotec® Parete, per comporre a secco un cappotto termoisolante e strutturale, funzionale alla realizzazione di

facciate ventilate. A breve sarà disponibile la versione Isotec® Parete Black, il pannello con un’aumentata prestazione di reazione al fuoco. Per entrambe le applicazioni, tetto e parete, è disponibile anche la versione senza ventilazione, Isotec® Linea, su cui possone essere facilmente applicate molte tipologie di rivestimento.

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

OLTRE AL CAPPOTTO ci vuole il cappello

TETTO IN LATEROCEMENTO

TETTO IN LEGNO CON DOPPIO STRATO

Sotto i pannelli termoacustici si applica una barriera al vapore per evitare fenomeni di condensa e consentire una corretta impermeabilizzazione sottotegola; i listelli posti tra i pannelli devono salire dalla falda al colmo, senza barriere trasversali e con spessore costante di 5-6 cm superiore a quello dei pannelli. Su questi si inchiodano ortogonalmente i listelli che supportano il manto di copertura. Termolan

Previa la stesura di una barriera al vapore, si posiziona un primo strato di pannelli separati da listelli orizzontali e un secondo strato con pannelli e listelli disposti ortogonalmente; la posa su questi (rialzati di 5-6 cm) di un secondo tavolato a pannelli di legno realizza la camera di ventilazione. Dopo la stesura dello strato impermeabilizzante si fissano i listelli di supporto del manto di copertura. Termolan

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L’ISOLAMENTO DELLA COPERTURA RIVESTE UN’IMPORTANZA CRESCENTE A SECONDA DEL SUO UTILIZZO, SOPRATTUTTO PER CONTRASTARE IL SURRISCALDAMENTO ESTIVO

’isolamento del tetto può avvenire in diversi modi a seconda di ciò che si trova tra l’ultimo solaio e la copertura: uno spazio abitativo oppure semplicemente praticabile o non praticabile. l Se il sottotetto non è abitabile, lo strato isolante si può stendere sull’ultimo solaio (meglio sempre di buon spessore) e lasciare alla copertura la funzione di proteggere da pioggia e vento, mentre se è abitabile le cose cambiano parecchio: il tetto ha una superficie importante, superiore a qualsiasi parete, e costantemente esposta ai climi freddi e all’irraggiamento solare. l Proprio quest’ultimo, quasi sempre, è il problema principale da risolvere, perché la copertura accumula calore e continua a cederlo anche quando cessa l’insolazione. Per i mesi freddi si possono limitare le dispersioni di calore con un buon isolamento dall’interno, ma senza una camera di ventilazione sottocopertura il sottotetto può diventare invivibile, costringendo al ricorso a sistemi di raffrescamento che innalzano i consumi energetici, vanificando il risparmio conseguito nel periodo invernale. l Ammettiamo che il ragionamento sia molto semplificato: in realtà entrano in gioco le ca-

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SOLAIO IN SOTTOTETTO NON ABITABILE ‣La soluzione per l’isolamento in questi casi è molto semplice: la coibentazione può essere realizzata posando l’isolante direttamente sul pavimento del sottotetto. Per mantenere la pedonabilità occasionale, solo per manutenzioni e senza utilizzare il sottotetto come deposito, si possono utilizzare rotoli costituiti da feltro minerale in vetro riciclato imbustato in polietilene termosaldato sui lati. Le strisce vanno semplicemente accostate le une alle altre fino a totale rivestimento del solaio. Termolan

pacità di accumulo, le masse, la trasmittanza dei materiali coinvolti nella coibentazione, in base alla zona climatica, argomenti non trattabili in questa sede. In parole povere, il calore accumulato dalla struttura nelle ore più calde dev’essere restituito nelle ore più fresche (nella notte). Si chiama “sfasamento” e dev’essere di 10 ore o più. l Si assiste sempre più al recupero dei sottotetti per adibilrli a spazi abitativi, come unità a sé stanti o come ampliamenti, ma isolare dall’interno in questo caso non basta; nei condomini è ben difficile far mettere mano a una copertura integra per realizzare un tetto ventilato a vantaggio esclusivo di un singolo, mentre nelle case indipendenti può valere la pena valutare la spesa in vista di un sicuro comfort e un risparmio sui costi di gestione (d’altra parte, anche la posa dell’isolante all’interno avrebbe un costo). l Quanto detto finora mira a sottolineare che in un ambiente come il sottotetto è senz’altro più facile ripararsi dal freddo che dal caldo: la scelta di materiali e metodi, caso per caso, spetta a un tecnico specializzato, a seguito di un’indagine conoscitiva. ◼ RIFARE CASA 01|2016

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

ISOLARE LA FALDA 1. i materassini di lana di vetro si taDALL’INTERNO gliano larghi come la distanza tra i

portare le lastre di cartongesso e l’isolante. Il secondo strato di isolante si travetti. Partendo dal basso si forzano posa nello spazio ottenuto dal montagnegli spazi senza lasciare zone vuote. gio del secondo ordine di listelli. Per mantenerli asciutti si ricoprono 3. Partendo dal pavimento si posano le con una barriera semipermeabile che lastre con viti autofilettanti distanziate frena il vapore d’inverno e permette la di circa 40 cm. Dove serve la massima traspirazione d’estate. Con una graffa- precisione, come intorno alla finestra, trice si ancorano i teli ai travetti. si taglia il cartongesso in opera, dopo il 2. Si fissa il secondo strato di listelli, or- fissaggio, con un segaccio manuale; le togonali alle travi principali, per sup- giunzioni vanno sigillate a dovere.

PANNELLI PREFORMATI

ISOLANTE + LEGNO

I pannelli sagomati in EPS e grafite forniscono in un’unica posa l’isolamento, la ventilazione e il supporto per le tegole, costituito da un listello in lamiera zincata che si incastra in una scanalatura apposita. AirTeg 030 ha i bordi battentati per un perfetto incastro ed è disponibile con diversi passi tegola. Poron (www.poron.it)

Il pannello isolante, a bordi dritti o con battenti sui 4 lati, è accoppiato con una lastra di OSB di pari dimensioni; con Neowood si ottiene in un’unica soluzione l’isolamento termico e la struttura portante del manto di copertura. Prima di posare le tegole è consigliabile rivestire il legno con una guaina bituminosa o un telo impermeabile. Poron

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

NON È SUFFICIENTE il serramento... UNA FINESTRA CON DOTI ECCELLENTI DI ISOLAMENTO TERMOACUSTICO È SOLO IL PRIMO STEP VERSO IL COMFORT, BISOGNA PREDISPORRE BENE LO SPAZIO ATTORNO A ESSA

ale la pena di ripetere che per avere un involucro ben isolato i serramenti esterni, apribili o fissi, devono costituire la continuità della muratura quanto a prestazioni energetiche. Un compito non facile, in quanto stiamo parlando di elementi con uno spessore complessivo ben inferiore a quello delle murature, di materiale diverso e che devono far passare la luce. l Limitarsi alla scelta di serramenti ad alta efficienza può riservare brutte sorprese se non si considera l’intero “sistema finestra” che ha origine proprio dal foro nella muratura. I telai dei moderni serramenti sono costituiti da profili

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cavi, inserti isolanti, sistemi di guarnizioni multiple e materiali che garantiscono un’ottima tenuta, ma bisogna risolvere anche i problemi attorno a essi: un davanzale passante, quasi sempre di marmo, è uno tra i peggiori ponti termici che si possano avere in una struttura, seguito a ruota dal cassonetto dell’avvolgibile, se presente e non isolato, magari in corrispondenza di un architrave di cemento armato. l La soluzione migliore sarebbe quella di installare a monte un monoblocco isolato per foro finestra, completo già di bancale (davanzale) a taglio termico e cassonetto isolato, ma non sempre nelle ristrutturazioni è possibile;


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PVC/ALLUMINIO

ANCHE LO STILE CONTA... Oltre che performante, un serramento dev’essere anche ben integrato con lo stile interno ed esterno della casa: le finestre Home Pure si presentano con forme squadrate caratterizzate da linee nette e possono essere parzialmente intonacate su tre lati della muratura. La gamma comprende serramenti in PVC, PVC/alluminio, legno/alluminio in combinazione con maniglie, oscuranti, zanzariere coordinati. Internorm (www.internorm.com)

in ogni caso un buon serramentista non può limitarsi a vendere e installare il serramento, deve evidenziare anche le carenze collaterali e proporre soluzioni risolutive. Il taglio del davanzale è spesso fattibile senza rimozioni, il cassonetto si può isolare o sostituire con uno già isolato e il controtelaio, in molti casi di metallo, va sostituito anch’esso: è chiaro che la spesa aumenta, ma ignorando questi adeguamenti la sola sostituzione del serramento risolverà poco più del 50% delle dispersioni. l L’ermeticità è necessaria, ma pone il problema del ricambio d’aria: aprendo le finestre si disperde il calore, l’ideale è disporre di un sistema

‣ Il lato esterno della finestra di PVC è rivestito con un guscio di alluminio: il serramento beneficia di tutte le caratteristiche peculiari del PVC e delle proprietà meccaniche e di resistenza dell’alluminio. Nelle finestre interamente di PVC, anche se rinforzate internamente da una struttura metallica, questa si interrompe nelle giunzioni e la tenuta è solo affidata alle termosaldature del materiale plastico; il rivestimento di alluminio protegge e rinforza la struttura. KV 240 di Internorm ha un sistema a 5 camere e 3 guarnizioni.

LEGNO/ALLUMINIO ‣ L’accoppiamento del legno sul lato interno e il rivestimento di alluminio su quello esterno realizza un serramento pregiato e resistente: il legno non è esposto alle intemperie ed essendo un materiale “caldo” trasmette benessere, mentre la parte esterna di alluminio è più facile da mantenere pulita con minima manutenzione. Nella doppia finestra HV 350 di Internorm tra legno e alluminio è interposto un nucleo di termoschiuma altamente isolante.

di ventilazione, forzata o naturale. Una soluzione interessante è il sistema I-Tec che può equipaggiare i serramenti Internorm: nel telaio viene inserito un sistema di aerazione che sfrutta uno scambiatore d’aria con recupero di calore fino all’86%, permettendo un consistente ricambio d’aria senza aprire le finestre. l Lo scambiatore può essere provvisto di filtri che hanno lo scopo di impedire l’infiltrazione di polveri e pollini: l’aria si rinnova ed è costantemente salubre, nella parte interna ed esterna della finestra sono visibili solo le grate di aerazione. L’azionamento avviene tramite un telecomando posto direttamente sulla finestra. ◼ RIFARE CASA 01|2016

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

SERRAMENTI CERTIFICATI PER CLIMI ESTREMI Specialmente durante la stagione invernale, tanto più nelle zone a clima rigido, si intuisce l’importanza del ruolo di un serramento nella protezione dal freddo, dall’umidità, da fenomeni di condensa che possono portare alla formazione di muffe e da spifferi che interferiscono con il risparmio energetico. Le finestre in PVC 6 Stars sono quanto di meglio si possa desiderare in materia di serramenti termoisolanti: sono costituite da profili a 7 camere nel telaio e 6 camere nell’anta, il profilo ha una profondità di 82 mm, lo spessore della parete esterna dei profili in PVC è ≥ 2,8 mm e l’armatura è in acciaio zincato 1,5-3 mm. Per un’ottima tenuta a vento, polvere e intemperie sono provviste di guarnizioni in caucciù siliconico di colore variabile in base a quello del serramento; disponibile il rivestimento esterno in alluminio di vari colori. QFort (qfort.it)

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IN MANSARDA CON TUTTI I COMFORT In mansarda le finestre giuste possono far guadagnare luce e calore dal sole, favorire il giusto ricambio d’aria, proteggere dall’irraggiamento con accessori integrati. Le finestre Velux Integra® possono funzionare elettricamente collegate alla rete o alimentate a energia solare tramite un piccolo pannello fotovoltaico posto all’esterno: in quest’ultimo caso non sono necessarie opere murarie per portare l’alimentazione elettrica al serramento. Tutti i controlli e le movimentazioni avvengono tramite il control pad touch che contiene 8 programmi d’uso predefiniti: al mattino le tapparelle possono alzarsi automaticamente, la finestra si chiude alle prime gocce di pioggia, quando si esce si possono chiudere tutte le finestre con un solo tocco e simulare la presenza quando si è in vacanza. La funzione “clima in casa” aziona la ventilazione naturale 4 volte al giorno per 10 minuti, aprendo la barra di manovra senza aprire la finestra, anche quando piove.

CERTIFICATA PER CASA PASSIVA La finestra GGU K008230 è costituita da un doppio vetro esterno e un doppio vetro interno e presenta la migliore trasmittanza termica sul mercato (0,55 W/m2K), ideale per zone a clima particolarmente freddo; disponibile nella versione a energia solare, può essere compretata con tende, tapparelle e accessori solari per aumentare il comfort . Il control pad touch Velux Integra®, in dotazione, permette di controllare l’azionamento della finestra e i suoi aaccessori modo facile e intuitivo. La finitura interna ha un’anima in legno rivestita di poliuretano bianco, in unico stampo e senza giunture, non richiede manutenzione e dura a lungo; il vetrocamera interno si può aprire per facilitare la pulizia della finestra. Velux (www.velux.it)

Ventilazione anche a finestra chiusa RIFARE CASA 01|2016

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DOSSIER DA TERRA A TETTO

L’IMPORTANZA dei vetri

IN UN SERRAMENTO LA SUPERFICIE VETRATA È BEN SUPERIORE A QUELLA DEL SUO TELAIO, SPECIALMENTE OGGI CHE SI REALIZZANO INTERE PARETI TRASPARENTI; DEVE ISOLARE AL PARI DI UNA STRUTTURA MURARIA

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na vetrata isolante, o “vetrocamera”, è costituita da due o più vetri separati da un’intercapedine che può contenere aria secca o un gas inerte: questo sistema permette di avere vetrate isolanti la cui validità aumenta con l’aumentare dello spessore dei singoli vetri e da quello dell’intercapedine. Quest’ultima può avere al massimo uno spessore di 20 mm, oltre si innescano moti convettivi interni che vanificano i miglioramenti. l Anziché adottare vetrocamere costituite da vetri semplici (detti float), si può ricorrere a tipi particolari che migliorano ulteriormente l’isolamento: per esempio, quelli in grado di far passare solo le radiazioni luminose e respingere quelle infrarosse. I vetri “selettivi” impediscono il passaggio delle radiazioni infrarosse a frequenza più bassa, evitando il surriscaldamento degli interni in estate, quelli “basso emissivi” schermano le frequenze più alte e impediscono la dispersione del calore verso l’esterno. Il tutto avviene per merito di un deposito di ossidi metallici

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Esterno

sulla parte esterna del vetro nel primo caso e su quella interna nel secondo: adottandoli entrambi si ottiene una combinazione eccellente. l Con il ricorso a superfici vetrate di dimensioni sempre maggiori, fino a costituire intere pareti, non è sufficiente risolvere l’isolamento termico: bisogna garantirsi un buon livello di comfort anche sul piano acustico e su quello della sicurezza. l La soluzione consiste nel realizzare vetrocamere costituite da due vetri per lato, frapponendo tra ciascuna coppia un foglio di materiale plastico trasparente (PVB) che ha il compito di impedire il crollo della vetrata in caso di sfondamento: il vetro si frantuma, ma rimane nel telaio, come avviene per i parabrezza delle automobili. l Se esiste il pericolo di caduta nel vuoto, ai piani alti, va calcolato anche lo spessore del vetro da montare in base all’altezza a cui si trova rispetto all’altezza del suolo. Ogni tipologia di vetrocamera può essere richiesta con ulteriori funzioni, come quelle autopu◼ lenti e quelle antieffrazione.

Flusso termico

È IMPORTANTE SAPERE CHE... Nelle vetrate Climalit®, il distanziatore inserito tra due vetri contiene al proprio interno un disidratante che ha due funzioni: assorbire l’umidità ambientale contenuta nell’intercapedine al momento della sigillatura della vetrata ed eliminare quella minima quantità di umidità che, nel tempo, tende a infiltrarsi attraverso il sigillante e dar luogo a condensa.

Nelle vetrate a bassa emissività, l’elevata riflessione energetica riduce al minimo l’assorbimento e, quindi, la riemissione del calore: per questo motivo le vetrate così trattate vengono anche definite “a isolamento termico rinforzato”. Queste vetrate risultano fino a 2,5 volte più isolanti rispetto a un normale doppio vetro. Saint-Gobain Glass (it.saint-gobain-glass.com) RIFARE CASA 01|2016

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L’APPARTAMENTO anni ‘60 cambia faccia

a situazione di partenza di questa ristrutturazione era quella di una coppia con due figli piccoli che aveva necessità di trasformare un appartamento degli anni ‘60 in un’abitazione luminosa, con un grande living e un secondo bagno in aggiunta a quello esistente. La sfida era importante: l’unità si presentava con un piccolo e cupo ingresso dal quale si accedeva alla cucina a destra e alla sala a sinistra; di fronte un disimpegno, con ai lati le due camere e di fronte il bagno. Finiture e concezione degli spazi erano ibernati da 50 anni. Nella nuova configurazione l’ingresso comunica direttamente con il living che sfocia nella cucina, il tutto sul lato sud per avere piena luce, grazie anche a finestre ampliate; la ex cucina, sul lato nord, è ora camera da letto, più grande grazie alla veranda che ne diventa l’estensione e allo spostamento del muro che la separa dalla camera dei figli, ridimensionata, ma con spazio più che sufficiente per i bimbi che crescono. L’abbattimento delle tramezzature che definivano il disimpegno ha permesso di realizzare un nuovo modulo centrale in cui installare un secondo bagno. Quasi tutti gli arredi e le boiserie sono stati disegnati su misura dal progettista, con lo scopo di incrementare la spazialità, la diffusione della luce e offrire vani, a giorno o chiusi, a disposizione di ogni ambiente, sfruttando l’intera altezza disponibile.

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Demolizioni Ricostruzioni

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LA DISTRIBUZIONE DEI LOCALI DI UN ATTICO È STATA COMPLETAMENTE RIVOLUZIONATA, L’ABBATTIMENTO DI ALCUNI MURI E LO SPOSTAMENTO DI ALTRI HANNO LIBERATO LO SPAZIO PER UN SECONDO BAGNO E PER UN ARREDAMENTO A SCOMPARSSA SOTTO ANTE CHE SI MIMETIZZANO CON LA BOISERIE La porta in cristallo satinato che permette di accedere al bagno di servizio scorre all’interno di una pannellatura dogata; sul lato della zona pranzo la boiserie diventa scaffalatura e supporta un radiatore d’arredo in tinta con essa.

ARCHITETTO ANTONIO SABATINO

LAUREATO NEL 2001 ALL’UNIVERSITÀ DI CHIETI CON 110 E LODE, VINCITORE DI DIVERSE BORSE DI STUDIO E PREMI, APRE IL PROPRIO LABORATORIO DI IDEE L’ANNO SUCCESSIVO E NEL 2003 CONSEGUE IL MASTER UNIVERSITARIO DI II° LIVELLO IN ARCHITETTURA ECOSOSTENIBILE PRESSO L’UNIVERSITÀ ALMA MATER DI BOLOGNA CON IL MASSIMO DEI VOTI. WWW.ANTONIOSABATINO.COM

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PRIMA

SPAZI INATTESI E DEFINITI DA BOISERIE E PANNELLATURE La porta blindata d’ingresso è a totale filomuro ed è stata rifinita nella stessa tonalità cacao delle pareti: soltanto la maniglia ne segnala la presenza. Osservando il disegno, si nota che nel bagno di servizio è ricavata una nicchia sottratta alla zona pranzo: la protuberanza rimane però impercettibile dall’esterno in quanto è stata studiata una boiserie con

Veranda scarpiera

vani laterali che la nasconde. In particolare, quella che definisce l’angolo tra cucina e living è utilizzata come armadiatura-scaffale sfruttabile sia dal lato rivolto sulla zona pranzo sia da quello che interessa la cucina. Di fronte al divano una pannellatura attrezzata a tutta parete si sviluppa fino a sconfinare nell’ingresso, dove incorpora un vano appendiabiti.

Terrazzo

Ingresso Camera matrimoniale

wc lavanderia

Camera Bagno

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Angolo cucina

Angolo barbecue


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CUCINA INTEGRATA (MA NON TROPPO) NEL LIVING La cucina, realizzata su misura, è schermata da una parete a tutt’altezza in cristallo satinato temperato da 10 mm che nasconde alla vista degli ospiti il piano di lavoro. L’impiantistica è inserita nelle controsoffittature di varia altezza che si raccordano con le travi ribassate per nasconderle e definiscono meglio gli ambiti funzionali nell’open space. RIFARE CASA 01|2016

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BAGNO-LAVANDERIA NEL CUBO CENTRALE Il bagno di servizio presenta un piatto doccia da 140 cm chiuso da cristalli temperati con porta scorrevole e con un grande soffione da 400x400 mm incassato nel controsoffitto. Per le dimensioni ridotte (3,5 mq) si è scelto un rivestimento chiaro, in grès effetto legno con mosaico sul lato doccia, e una parete a specchio che include un lavandino con rubinetteria a parete e il WC, entrambi sospesi. La nicchia profonda 60 cm in cui sono inserite, sovrapposte, lavatrice e asciugatrice, separate da un cassetto, è nascosta da ante con chiusura a filo, provviste di griglie di aerazione e di ganci per accappatoi.

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GRANDI SPECCHI PER DILATARE GLI SPAZI Il bagno padronale occupa circa 4,7 mq, come nella situazione originale: anche in questo caso il rivestimento arriva fino a soffitto, ma è costituito da lastroni di grès a effetto pietra che interessano anche il perimetro della vasca da bagno e il pavimento, conferendo stile e continuità all’ambiente. Il lavabo installato nel mobile a sospensione è sovrastato da uno specchio quadrato privo di cornice, mentre la parete che ospita i sanitari, nella parte alta, è rivestita con una specchiatura continua che incorpora parzialmente la placca di risciacquo.

PRIMA

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CAMERA DA LETTO CON VERANDA ATTREZZATA Nella camera matrimoniale i comodini sono sospesi, fissati a un pannello che supporta anche la testiera del letto, e le armadiature hanno tutte una finitura laccata lucida per amplificare la luce. La veranda (prima annessa alla cucina) è stata trasformata in una vera e propria estensione della camera, complice anche l’utilizzo di un grès porcellanato effetto legno in continuità con la pavimentazione interna. Una struttura di legno laccato bianco nasconde la vecchia intelaiatura della veranda, essendo sovrapposta a essa, e incornicia le finestre, ampliate e dotate di vetri traslucidi: nella parte inferiore i ripiani inclinati danno vita a una capiente scarpiera, mentre su quelli ai lati delle finestre c’è spazio per altri complementi come borse, cappelli, sciarpe.

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COLORE E LUCI PUNTIFORMI PER I BIMBI La camera dei bambini ha richiesto uno studio approfondito in quanto, oltre ad avere una forma irregolare, si volevano evitare soluzioni di letti a castello: i due letti sono a terra e disposti a L, incastonati da boiserie con nicchie illuminate a led per regolarizzare la forma della camera e portare in alto le armadiature, lasciando ai bimbi uno spazio di gioco più che sufficiente.

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TECNOLOGIE al servizio della casa

OGGI GLI STRUMENTI TECNOLOGICAMENTE PIÙ AVANZATI SONO ALLA PORTATA D’ACQUISTO E DI UTILIZZO DI TUTTI; CHIUNQUE PUÒ AVVALERSI IN PROPRIO DEL RILEVAMENTO TERMICO E DI PRESENZA DI IMPIANTI NELLE PARETI

RILEVAMENTO TERMICO AD INFRAROSSI Il misuratore Bosch PTD 1 ha un sensore per la temperatura delle superfici e un sensore per la temperatura e l’umidità dell’aria. Tutto questo mette lo strumento nelle condizioni di combinare i dati e dare interessanti indicazioni specifiche non solo sulla temperatura rilevata, ma anche sulla presenza eventuale di ponti termici e, importantissimo, su

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quali superfici siano a rischio formazione di muffe. Il range delle temperature rilevate va da -10 °C a +200 °C, con un errore massimo di ±1 °C. Per effettuare il puntamento, lo strumento proietta una rosa di raggi laser che indica l’estensione della superficie di rilevamento. Il rilevatore termico Bosch PTD 1 costa euro 129,95*.


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i particolare attualità, non solo per la stagione, ma proprio perché il tema del risparmio energetico è sempre più centrale nelle direttive internazionali, sono le tecnologie orientate al rilevamento delle dispersioni termiche. In vero, i rilevatori termici esistono da tempo ma, estremamente professionali e costosi, erano appannaggio esclusivo dei professionisti specializzati in materia. Ora, grazie alla grande accessibilità della tecnologia, questi strumenti sono entrati nel mercato consumer. l Controllare quali siano i punti di debolezza del sistema di coibentazione della nostra abitazione non solo permette di comprendere le grosse defaillance strutturali, a cui possono porre rimedio solo importanti interventi, ma anche le piccole ma diffuse perdite attorno a porte e finestre, dove si può immediatamente porre rimedio, sostituendo o aggiungendo una guarnizione; spesso sono proprio queste piccole perdite a provocare movimenti d’aria all’interno della casa che causano il maggior disagio, soprattutto in prossimità delle finestre e della porta d’ingresso. Poterle individuare è il primo passo per la soluzione del problema, ma dà anche modo di verificare l’efficacia del rimedio. Si possono anche rilevare ritorni d’aria esterna provenienti da una canna fumaria non chiusa bene, perdite di calore da tubi che passano all’esterno della casa o in locali di sgombero e fare tante altre rilevazioni anche nella stagione estiva, quando i problemi, pur della stessa natura, possono assumere differenti sfumature. l Del resto le tecnologie avanzate sono ormai alla portata di qualsiasi attrezzatura domestica, come per esempio i rilevatori di metalli, che permettono di individuare eventuali impianti sottotraccia presenti nelle pareti di casa. Oggi è possibile quindi non correre più alcun rischio nel forare un muro con il trapano per applicare uno o più tasselli, per sostenere un quadro oppure un pensile. ◼

D

RILEVAMENTO METALLO E LEGNO 1. Il rilevatore PMD 10 è in grado di rilevare i metalli ferrosi sino a una profondità di 10 cm, i metalli non ferrosi sino a una profondità di 8 cm, i cavi elettrici sotto tensione sino a 5 cm e il legno sino a una profondità di 3 cm. 2. Il rilevatore PMD 7 rileva i metalli ferrosi sino a una profondità di 7 cm, i metalli non ferrosi sino a 6 cm e i cavi elettrici sotto tensione sino a 5 cm. Il rilevatore di legno e metalli Bosch PMD 10 costa euro 99,95*. Il rilevatore di metalli Bosch PMD 7 costa euro 49,95*. * Prezzo al pubblico consigliato, IVA inclusa

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INCHIODARE il parquet

a chiodatura è stata per secoli l’unico sistema possibile per realizzare un pavimento in legno: robuste tavole venivano fissate con chiodi a tavolati o su travature, disposte ortogonalmente a queste, poi si è passati a sottostrutture di listelli fissati ai solai. l Da decenni, grazie allo sviluppo di collanti tenaci e di prefiniti di spessore ridotto, la posa

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del parquet avviene quasi esclusivamente per incollaggio o flottante, in quest’ultimo caso senza alcun fissaggio al sottofondo e ponendo tra questo e il pavimento un materassino fonoisolante. Dal punto di vista pratico, infatti, i parquet prefiniti hanno spessori ridotti, costano circa il doppio rispetto alle tavole grezze da inchiodare, ma la loro posa è meno onerosa: circa 15 euro/mq contro i 35-40 euro/mq di


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LA CHIODATURA DELLE TAVOLE A UNA SOTTOSTRUTTURA DI LISTELLI È IL METODO DI POSA PIÙ ANTICO, OGGI ORMAI UTILIZZATO SOLO IN ALCUNE SITUAZIONI CHE CONTEMPLANO L’USO DI DOGHE MASSICCE DI SPESSORE CONSISTENTE, MA È SENZ’ALTRO QUELLO CHE ESALTA IL FASCINO NATURALE DEL PARQUET

un parquet inchiodato e rifinito in opera. l La posa inchiodata si può realizzare in due modi: su un tavolato, esistente o costituito da pannelli di legno spessi almeno 20 mm e ben stagionati, oppure su “magatelli”, listelli di legno equamente distanziati e disposti perpendicolarmente rispetto alle tavole. A sua volta, la posa su magatelli può avvenire in due modi: annegandoli “a fresco” in un mas-

setto o fissandoli con tasselli su un sottofondo esistente. l La posa su magatelli annegati si può effettuare solo nelle nuove costruzioni o in ristrutturazioni molto particolari che contemplino la demolizione dei solai. Il massetto viene realizzato in due tempi: un primo strato cementizio, dello spessore di circa 4-5 cm, si stende a copertura degli impianti, mentre nello strato successivo vengono annegati i magatelli, che devono presentare una sezione trapezoidale (a coda di rondine) e vanno posati con il lato stretto rivolto in alto in modo che, con l’essiccazione del massetto, rimangano vincolati in esso senza ricorrere a ulteriori sistemi di fissaggio; elementi che, eventualmente, risultassero malfermi a massetto asciutto, vanno stabilizzati con fissaggi a espansione, ponendo attenzione a non intercettare gli impianti sottostanti. Siccome le tavole trovano un appoggio uniforme, è sufficiente che abbiano uno spessore di 20 mm. l Quando i magatelli vanno tassellati sopra un massetto esistente servono tavole spesse 30 mm, sia per evitare flessioni sia per contenere l’effetto cassa armonica che si produce con il calpestio; la distanza tra i magatelli dev’essere di circa 30 cm, mentre per quelli annegati si può tenere un’interasse anche superiore. l Per poter procedere alla posa inchiodata bisogna che il locale da pavimentare si presenti con pareti già rifinite e asciutte e l’umidità del massetto non dev’essere superiore al 2%. Le doghe, grezze, vanno lasciate soggiornare alcuni giorni nell’ambiente dove andranno posate, in modo che possano assumere lo stesso tasso di umidità del locale e stabilizzarsi. ◼ RIFARE CASA 01|2016

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MAGATELLI FISSATI SU SOTTOFONDO ESISTENTE

‣ Prima di iniziare il lavoro bisogna verificare le condizioni ambientali. Il cantiere deve presentare un’umidità compresa tra il 45 e il 60%, mentre l’intervallo di temperatura ottimale è 15-25 °C: queste condizioni, se non ci sono, vanno create con le apparecchiature del caso e mantenute per tutta la durata del lavoro. Si inizia determinando la direzione che dovranno avere le doghe e, di conseguenza, disponendo in senso perpendicolare i magatelli che devono risultare perfettamente in bolla, ricorrendo all’occorrenza a spessoramenti sotto di essi. ‣ In base alla lunghezza dei magatelli disponibili, si compongono in bianco le file parallele con uno o più elementi, poi si passa al loro fissaggio. In questa situazione si utilizza il magatello come maschera, forandolo al centro in più punti fino a marcare il massetto; poi si sposta il magatello, si completano i fori fino alla profondità necessaria per inserire i tasselli nei quali fanno presa le viti che attraversano i magatelli. Le teste delle viti vanno ovviamente incassate nel legno. ‣ Stabilito da quale parete partire, si posiziona la prima tavola parallela alla medesima, distanziandola da essa di circa 10-15 mm per assorbire i movimenti del legno con il variare delle condizioni ambientali. A questo scopo si possono utilizzare cunei calibrati o distanziatori specifici che possono essere inseriti nella “femmina” della tavola e permettono l’aggancio di cinghie di trazione a cricchetto, utili per incastrare le tavole a quelle già posate. ‣ La prima tavola va fissata, premendola contro i distanziali, ai magatelli con chiodi o viti inseriti di sbieco (alla traditora) attraverso il ma-

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UN CASO PARTICOLARE, UNA POSA RISOLUTIVA

schio, avendo cura di incassarne la testa così che non interferisca con l’incastro della tavola successiva. Man mano che si avanza, le tavole vanno sfalsate sulle file, ma in modo che le estremità ricadano sempre al centro di un magatello, così che questo offra appoggio alle teste di due tavole consecutive. ‣ Ciascuna tavola va incastrata a fondo nella precedente: allo scopo si utilizza un tacco di legno appoggiato sul dente dell’incastro per batterla con il mazzuolo, poi si utilizzano le cinghie di trazione per mantenerla ben aderente alle altre mentre si inseriscono le viti o i chiodi. Quando la lunghezza della tavola è superiore al necessario, il taglio si effettua con una troncatrice radiale regolata a 90°, affinché risulti netto e preciso. ‣ Arrivando a completamento del lavoro, per l’ultima tavola occorre qualche accortezza: difficilmente la larghezza corrisponde al necessario, quindi la tavola va rifilata per tutta la sua lunghezza. La sporgenza del maschio corrisponde grosso modo alla fessura da lasciare tra tavola e parete, ma per poter esercitare la forza di trazione necessaria a incastrarla sulle altre occorre una sorta di leva sagomata a S da inserite tra parete e tavola. I chiodi (o le viti), in questo caso, vanno inseriti da sopra, il più possibile vicino alla parete, in modo che la posa del battiscopa le nasconda: per poter intercettare i magatelli, non più visibili, conviene marcare la loro posizione a parete prima di posare la tavola. La successiva levigatura con macchine rotanti pareggia eventuali scalini tra una tavola e l’altra.

‣ Il locale in cui è stato posato il parquet è l’appendice di un’abitazione, con ingressi indipendenti da essa: un ripostiglio trasformato in una zona dedicata alla convivialità. Il pavimento, più basso rispetto al calpestio esterno, era costituito da un massetto lisciato, ma presentava una pendenza intorno al 3-4%: se, per l’utilizzo precedente, il problema era trascurabile, la posa di un qualsiasi rivestimento imponeva la risoluzione dell’inclinazione. Sono state utilizzate perline d’abete spesse 32 mm (€ 14/mq), magatelli 80x80 mm (€ 7,10/m) e zoccoli 120x20 mm (€ 8,50/m); la posa, inclusa la finitura, è costata € 40/mq (prezzi IVA esclusa). Il parquet inchiodato si è rivelato la soluzione più pratica: l’intercapedine sottostante ha inoltre migliorato l’isolamento, non essendo il massetto separato dal terreno con igloo o simili. La posa dei magatelli è stata effettuata in direzione della pendenza, sottoponendo a essi gli spessori necessari a farli risultare in bolla a filo superiore; il loro spessore è stato calcolato in modo che, sommato a quello delle perline, la pavimentazione risultasse a filo inferiore delle soglie degli accessi.

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TINGERE IL LEGNO ‣ Dopo la levigatura completa e prima della posa del battiscopa (che va colorato e rifinito prima del montaggio) si applica il colorante nella tonalità desiderata. Nella scelta ci si basa su una cartella colori che simula l’effetto finale, ma non è sufficiente affidarsi al campione: la colorazione naturale di ciascun legno, la sua struttura, la porosità e una levigatura più o meno fine possono influenzare molto il risultato, per cui è opportuno fare una prova preliminare su più pezzi di scarto dello stesso legno e comporli come se si trattasse di un pezzo di pavimento di circa un metro quadrato. ‣ In linea di massima, le diverse tonalità di questi coloranti sono miscelabili tra loro o diluibili con un prodotto trasparente che attenua tonalità troppo marcate, fino a raggiungere quella desiderata. Altresì, se si stima che una sola confezione di prodotto, con le relative correzioni, non sia sufficiente a portare a termine il lavoro, occorre aumentare la quantità a monte ed effettuare una sola volta la miscelazione, pena immancabili differenze. ‣ In sostanza si tratta di una mordenzatura, ma trattandosi di una superficie estesa il lavoro dev’essere svolto da due persone: una inizia a colare un po’ di prodotto sulla zona e a distribuirla con spatola piana per vernici e l’ausilio di un tampone a rullo (da strisciare e non rotolare); l’altra, prima che il colore asciughi, agisce con la spazzola rotante ricoperta da una cuffia che aiuta a uniformare l’assorbimento del colore, senza che si formino macchie più scure localizzate. ‣ Il lavoro va svolto iniziando dalla zona più lontana all’accesso al locale e indietreggiando verso di essa, per evitare di calpestare zone appena trattate. Ad applicazione conclusa la superficie va lasciata riposare per almeno 12 ore prima di procedere al trattamento finale, consistente in una finitura trasparente all’acqua che può avere aspetto opaco o semiopaco, con resistenza adeguata in base al grado di frequentazione del locale, da stendere a rullo.

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FINITURA A OLIO ‣ Si effettua dopo la mordenzatura ed è il trattamento più naturale in assoluto: il pavimento è più soggetto a graffi o a macchiarsi rispetto a uno verniciato, ma è abbastanza facile risolvere questi inconvenienti senza far intervenire un parchettista, con saponi e detergenti specifici, mentre i difetti di un parquet verniciato

si possono risolvere solo con la levigatura e un nuovo trattamento. Gli oli utilizzati sono naturali, penetrano in profondità e rendono il parquet sempre più luminoso e lucente, anche quando è molto vissuto; l’oliatura va ripetuta periodicamente e si può fare in proprio, con una frequenza da 1 a 4-5 anni.

L’ALTERNATIVA DEGLI OLI COLORATI ‣ Un’altra possibilità per rifinire il parquet è costituita dagli oli colorati che permettono in un solo passaggio la mordenzatura e il trattamento del legno. Con Nordic Tone il legno viene sbiancato intensamente e assume le tonalità di un manufatto dal sapore scandinavo; protegge dall’ingiallimento ed è idoneo sia per legno tenero sia per legno duro;

il colore può essere modificato o reso più intenso con l’aggiunta di Mix Colour fino al 5%. Rich Tone è invece indicato per toni più scuri che meritano di essere esaltati con i diversi oli colorati. In questo modo si possono ottenere interessanti effetti bidimensionali, mettendo in evidenza il contrasto tra le venature e la tinta di base dell’essenza legnosa. Bona (www.bona.com)

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SAUNA: BENESSERE in scatola a sauna è un sistema che sfrutta il calore per purificare il corpo dalle tossine: avviene in una cabina di legno e vetro in cui è presente una particolare stufa che rende l’aria calda e secca. l Un box adatto a questo trattamento può essere installato anche in uno spazio modesto e non necessariamente in bagno; siccome si alternano bagni di calore e docce di raffreddamento, è bene che la doccia sia nelle immediate vicinanze del box. per esempio, esistono cabine con spazi separati sauna/doccia che possono essere installati al posto di una vecchia vasca da bagno, ottenendo il massimo della funzionalità; per il funzionamento della stufa è sufficiente predisporre un normale allacciamento elettrico, ma occorre valutare a monte che la potenza elettrica installata sia sufficiente. l La stufa presente nella classica sauna “finlandese” può essere sostituita da lampade a infrarossi che irradiano il calore in modo diverso e, per certi aspetti, producono benefici diversi a una sauna tradizionale. La presenza della stufa che riscalda le pietre permette tuttavia di aggiungere all’alta temperatura interna un tasso di umidità che varia dal 10 al 20% versando acqua sulle pietre, favorendo un’elevata traspirazione della pelle. ◼

100° 90°

Temperatura

L

Inipi si presta a diverse configurazioni, anche con annessa doccia (versione Inipi Ama).

Sauna

80° 70° 60° 50° Hammam

40°

FUNZIONI FACILI DA GESTIRE

30° 20° 10° Umidità relativa 10%

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20%

30%

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80%

90% 100%

L’unità di comando della sauna Inipi B riprende il simbolo della pietra e permette di regolare a piacimento la temperatura, il timer per la stufa e una clessidra digitale. La gettata di vapore viene attivata con un tasto all’interno della cabina. Duravit (www.duravit.it)


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PUÒ OCCUPARE UNO SPAZIO PARI A QUELLO DI UN BOX DOCCIA E NON NECESSARIAMENTE DEV’ESSERE INSTALLATA IN BAGNO

Inipi B è disponibile in versione ad angolo con appoggio a parete e centro stanza con altezza 213 cm; le soluzioni più compatte misurano 117,5x117 cm.


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infrarosso vs finlandese SAUNA FINLANDESE

Temperatura

Nella sauna a infrarossi il campo di temperatura è compreso tra 30 °C e 50 °C.

Nella sauna di tipo finlandese il campo di temperatura va dai 40 °C ai 110 °C.

Tempo di permanenza

Grazie al calore di profondità bastano 15 minuti per riscaldarsi bene e recuperare energia. Il bagno di calore può tuttavia essere esteso fino a 40 minuti.

L'azione della sauna finlandese si manifesta dopo più cicli di permanenza (consigliati 3 cicli di permanenza da 8 a max. 20 minuti ciascuno) con pause intermedie.

Sviluppo del calore

Irradia direttamente il corpo con l'80% dell'energia, solo il restante 20% scalda l'aria. I raggi infrarossi agiscono sotto la pelle e riscaldano il corpo dall'interno.

La stufa/radiatore riscalda col 100% dell'energia l'aria della sauna finlandese, che a sua volta riscalda il corpo attraverso tutta la superficie del corpo stesso.

Il calore, grazie all'azione di profondità penetra nel tessuto muscolare, sblocca le tensioni, aiuta in caso di strappi muscolari, allungamenti e infiammazioni articolari; provoca una sudorazione più intensa e un'aumentata azione purificante. Dopo un bagno a infrarossi la senzazione di relax e benessere è molto intensa. Si ha un'efficacia superiore rispetto alle saune tradizionali con una temperatura di soli 45/50 °C. Il sudore è composto nell' 80-85% da acqua, la parte restante e composta da colesterolo, tossine liposolubili, metalli pesanti tossici specialmente mercurio e alluminio), acido solforico, sodio, ammoniaca, acido urico.

Il bagno in sauna finlandese è intermittente; il corpo è esposto in alternanza a stimoli di caldo e raffreddamento. Entrambi gli stimoli sono di uguale importanza per l'azione positiva del bagno. Questa combinazione allena i vasi sanguigni e favorisce tra l'altro la purificazione della pelle espellendo le impurità, il rinnovo delle cellule e il rafforzamento del sistema immunitario. Nel caso della sauna tradizionale il sudore dell'utilizzatore e composto da un 95-97% di acqua.

Le cabine a infrarossi partono da 70x70 cm, per cui sono facilmente posizionabili in qualsiasi locale. Non occorrono prese d'aria o altri accorgimenti speciali.

Le cabine delle saune finlandesi (per min. 2 persone) hanno dimensioni maggiori. Il locale d'installazione deve avere una finestra o una presa d'aria.

Allacciamento elettrico

Basta una normale presa a 220 V, con protezione 10/16 Ampere. Per le grandezze medie/piccole sono sufficienti i 3 kW d'allacciamento al contatore.

Le saune finlandesi (per min. 4/5 persone) richiedono un allacciamento più potente, minimo 4,5 kW preferibilmente a 380 V.

Consumo energia

La potenza installata di una cabina a infrarossi di media grandezza è attorno ai 2,2 kW, il che corrisponde a un consumo di ca. 1,6 kWh per seduta.

Il consumo elettrico è notevole. La cabina di media-alta grandezza richiede minimo 4,5 kW e considerando il tempo di riscaldamento si consuma molto di più.

Flessibilità d’utilizzo

Raggiungono al massimo in 25 minuti la loro potenza massima di 30/50 °C.

Hanno tempi di riscaldamento molto più alti (da 45 a 60 minuti).

Modo d’azione

Dimensioni e flessibilità delle cabine

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Fonte: Hydrius Sauna

SAUNA A INFRAROSSI


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LA STUFA CON LE PIETRE Le stufe per le saune possono essere a legna o elettriche e trasmettono il calore a pietre particolari (laviche o peridotitiche). La stufa elettrica Torre Black Sawo è alta 130 cm e ha diametro 27 cm; contiene oltre 70 kg di pietre che accumulano il calore e lo rilascaino lentamente, limitando l’intervento delle resistenze. Le potenze vanno da 3 a 9 kW; si può anche creare una certa umidità trasformando la sauna classica in biosauna. Hydrius Sauna

IRRADIATORI A INFRAROSSI Gli irradiatori ceramici a infrarossi per le saune possono essere di diversi tipi. Quelli all’ossido di magnesio, da incasso, hanno potenze da 250-350-500 W e il loro numero si calcola tenendo presente che è necessaria una potenza di 750 W per ogni metro cubo; gli irradiatori Flat sono per installazione a parete e possono essere utilizzati anche nelle saune con stufa tradizionale. Le potenze disponibili sono 255-365-400-500 W ed è richiesta una potenza di 400 W per metro cubo. Tutti sono forniti con cavo termoresistente e cornice in legno. Hydrius Sauna

MISURE MINIME Le dimensioni minime per una sauna tradizionale sono abbastanza contenute, ma quella a infrarossi può richiedere uno spazio ancora minore; si può inoltre contare su soluzioni su misura per spazi particolari, con forme triangolari

o trapezoidali. Per l’interno (rivestimento, accessori, pavimento) vengono selezionati i legni più idonei, quali il pioppo tremolo, l’ontano, il pioppo termico Hydrius Sauna (www.sauna-saune.com) 1200 mm

1200 mm

700 mm

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sauna ad infrarossi

sauna finlandese

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IL BAGNO TURCO A differenza della sauna che ha origini nordiche ed è un bagno di calore, il bagno turco ha origini mediterranee ed è un bagno di vapore che avviene in un ambiente a 40-60 °C con un’umidità relativa intorno al 90%. Omniasteam Touch è disponibile in due versioni, porta e colonna 88x198 cm oppure porta, colonna e vetrata fissa, 145x198 cm. Effegibi (www.effegibi.it)

COLLEGAMENTI ELETTRICI

GENERATORE IN VETRO

L’allacciamento alla rete elettrica va fatto tramite un interruttore onnipolare (magnetotermico+differenziale) con fusibili di protezione, collocato in una zona di sicurezza, ovvero non raggiungibile da chi sta utilizzando l’apparecchiatura e lontano da schizzi d’acqua.

Una lastra di vetro curvato con comandi digitali, una fonte e una ciotola rendono Acquasteam abbinabile a ogni bagno; l’erogazione dell’acqua è retroilluminata. Potenze da 3 e 4,5 kW, per docce fino a 4,5 m3. Effegibi

sedile colonna bagno turco

alimentazione di rete

quadro elettrico

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mandata acqua


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MOBILI UNICI DA KIT Costruiamo mobili originali e funzionali per arricchire ogni ambiente della nostra casa partendo da kit che troviamo in commercio. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00

PORTE E FINESTRE Le tecniche per riparare, costruire, abbellire e rendere più sicuri e funzionali porte, portoni d’ingresso, finestre di vario tipo. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

USI INTELLIGENTI DEI MOTORI DI RECUPERO Recuperare motori di lavatrice o altro per costruire decine di macchine funzionali per il laboratorio, per il giardino e per la casa. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

IL RESTAURO DI MOBILI D’EPOCA Conoscere le tecniche dei restauratori: le riparazioni, le imbottiture, la doratura, le finiture, l’eliminazione dei tarli. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

ENCICLOPEDIA DEL BRICOLAGE Ben 454 voci per conoscere materiali, mezzi, attrezzature, funzionamenti e applicazioni di materiali. 144 pagg - 17x24 cm Euro 15,00

SOLIDI MOBILI IN STILE Utilizzando le tecniche di una volta impariamo a costruire armadi, letti, divani, sedie, tavoli, scrivanie, ispirandoci agli stili più importanti. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

RINNOVARE LA CASA La casa è un cantiere sempre aperto: cambiano le esigenze e gli stili, servono riparazioni al volo o modifiche funzionali che possiamo fare da soli. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00


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COSTRUZIONI, ARREDAMENTO .... LE SOLUZIONI SALVASPAZIO Idee illustrate passo passo per migliorare l’estetica e la funzionalità della casa sfruttando al meglio lo spazio. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

COSTRUZIONI DI BAMBINO Decine di costruzioni di carta e altri materiali per dare la possibilità ai bimbi di esprimere la loro creatività, divertendosi. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00

CASA TUTTA A NUOVO Lavori di muratura, idraulica, elettricità, pavimentazione, tinteggiatura e rifinitura per migliorare la nostra casa in modo intelligente. 144 pagg - 17x24 cm Euro 15,00

I FIORI PIU’ BELLI Come seminare, riprodurre, coltivare e curare i fiori più belli: prevenire le malattie, rinvasarli, concimarli, innaffiarli... 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

LA MIA CASA PERFETTA Interveniamo con semplici riparazioni o manutenzioni in bagno, in cucina: con pochi attrezzi otteniamo risultati di grande effetto. 96 pagg - 17x24 cm Euro 9,90

FARSI IL VINO IN CASA Conosciamo la vite per produrre l’uva e ottenere il vino. Costruiamo attrezzature da cantina, per lavorare l’uva e conservare le bottiglie. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00

ARREDARE CON CREATIVITA’ Elaborazioni di kit, costruzioni ex novo e riutilizzo di oggetti diversi: tutto è finalizzato alla creazione di mobili personali. 96 pagg - 17x24 cm Euro 9,90

FANTASIA DI LAMPADE Abat-jour, piantane, lampadari ed altri punti luce realizzati con gli oggetti più diversi, dai barattoli del caffé al cestello della lavatrice. 96 pagg - 17x24 cm Euro 9,90

SFRUTTARE BENE LO SPAZIO Mobili, mensole, trucchi per avere tutto a portata di mano, in ordine e con poco ingombro, anche in ambiente di pochi metri quadrati. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00

FISSAGGI DI CASA Individuare il tassello giusto in ogni occasione, anche quando servono fissaggi speciali come per termosifoni, sanitari, lampadari, tettoie, ecc. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00

RIPARAZIONI DI CASA Sapere cosa fare, con sicurezza e rapidità, senza ricorrere al professionista, risolvendo le emergenze e risparmiando molto. 128 pagg - 17x24 cm Euro 13,00

OGGETTI BELLI RICICLANDO 30 proposte originali per ottenere arredi unici da oggetti ormai inutili, pronti per la discarica. 96 pagg - 17x24 cm Euro 11,00


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MAPPY ITALIA S.P.A.

SOLUZIONI A 360° per l’isolamento acustico

n materiale isolante in grado di limitare le dispersioni termiche, non è detto che sia altrettanto efficace come barriera alle onde sonore: per contrastare i rumori e vivere in spazi più confortevoli occorrono prodotti con caratteristiche particolari, in grado di smorzare le onde sonore provenienti dall’esterno o di contrastare la propagazione dei suoni e il riverbero all’interno. È altrettanto importante che i materiali in questione siano “green”, ovvero composti da fibre naturali e materie riciclabili, a basso impatto per l’ambiente e la salute. A questo proposito esistono svariate soluzioni per risolvere tutti i problemi legati all’isolamento termico e acustico in edilizia: correzione del riverbero, riduzione dei rumori da calpestio, isolamento delle tubazioni di scarico, delle pareti, e del tetto. Per esempio, alcune soluzioni adottate da Mappy Italia S.p.A. sono: l Mappysil CR 400 è un pannello isolante che, oltre a risolvere il problema dell’isolamento acustico, è indicato per situazioni che richiedono la risoluzione dei fenomeni legati alla presenza di umidità. Può essere inserito all’interno delle intercapedini in muratura, nelle guide metalliche per pareti a secco, appoggiato sopra i controsoffitti. l Dump CR400 è invece un pannello composto da fibra di poliestere ottenuta dal riciclo delle bottiglie di Pet, ecologico e a sua volta riciclabile; può essere inserito all’interno delle guide metalliche per pareti a secco. ◼

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BOSCO VERTICALE A MILANO ‣“Bosco Verticale” è un complesso residenziale realizzato a Milano, costituito da due torri alte 111 e 78 metri, progettato dallo studio Stefano Boeri; grazie ai 900 alberi piantati sulle terrazze di ogni appartamento, le torri producono ossigeno e hanno vinto il prestigioso premio “International Highrise Award 2014” come grattacielo più innovativo del mondo. L’isolamento termico e acustico di queste due torri è stato realizzato con il pannello Dump CR400 inserito nelle pareti e nei soffitti.

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I RUMORI, DI QUALSIASI NATURA, SONO UNA FONTE DI INQUINAMENTO SPESSO SOTTOVALUTATA: PER UN’AUTENTICA QUALITÀ DELLA VITA VANNO CONTRASTATI

L’ALTERNATIVA DI MAPPY ITALIA S.P.A ALLE LANE MINERALI 1. Silsonic, in spessori da 20 a 100 mm, è un pannello fonoisolante e termoisolante per contropareti e controsoffitti realizzato in fibra di poliestere derivante dal riciclo delle bottiglie in Pet. Questo materiale, a differenza di altre fibre, non crea alcun problema a contatto con la pelle e non necessita di guanti e mascherine in fase d’installazione; è autoportante, non degrada nel tempo, è imputrescibile, inattaccabile da muffe e roditori. 2. Mappysil CR400 si presenta come un pannello a sandwich, composto da due strati in fibra di poliestere con interposta una massa elastomerica (gomma) caricata ad alta densità; il formato standard è 1200x1000x30 mm per un peso di 5 kg/mq, ed altre dimensioni e spessori sono fornibili su richiesta, come pure la versione adesiva. È ideale per isolare termicamente e acusticamente pareti e soffitti utilizzando un unico pannello.

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Le pareti della Torre Unicredit (MI), il più alto grattacielo d’Italia, sono isolate con Mappysil CR400.

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ANTICALPESTIO PER I SOLAI ‣ Di Mappy Italia S.p.A, Polistik/M Under Special è un materassino anticalpestio composto da polietilene espanso da 5 mm accoppiato a fibra di poliestere da 3 mm per migliorare le prestazioni termoacustiche dei solai divisori interpiano. Va disteso sul massetto che incorpora gli impianti prima di gettare il massetto di sottofondo alla pavimentazione, avendo cura di rivolgere lo strato di fibra di poliestere verso il basso. Viene fornito in rotoli da 1,5x50 metri corredato dall’adesivo MappyTape TXT, un nastro in tessuto da utilizzare per la sigillatura delle fessure in modo da non lasciare ponti acustici: lungo il perimetro, nell’angolo tra pareti e tappeto anticalpestio, va stesa la Fascia Perimetrale Mappy Italia, una guarnizione di polietilene espanso a cellule chiuse con un lato adesivo, indispensabile per fare in modo che il massetto di pavimentazione risulti galleggiante, ossia totalmente disconnesso dalle pareti. Questo accorgimento è fondamentale per evitare la trasmissione di rumori e vibrazioni da calpestio o caduta di oggetti che verrebbero amplificati dalle pareti.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.mappyitalia.com - tel. 02 99431 100

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MAPPY, UN’AZIENDA DAL CUORE “VERDE” al 1974 Mappy Italia è leader nel settore dell’isolamento acustico e termico con una produzione improntata su pannelli e materiali di vario genere, adibiti all’insonorizzazione nel campo dell’industria, dell’edilizia e del fai da te. l Le soluzioni proposte puntano essenzialmente alla correzione del riverbero, alla riduzione dei rumori da calpestio, all’isolamento delle tubazioni di scarico e all’isolamento delle pareti e del tetto; tutti i prodotti sono certificati e rigorosamente Made in Italy, ecologici e derivanti da materiali riciclati, nel pieno rispetto dei requisiti relativi all’impatto ambientale. l La sensibilità “green” dell’azienda deriva dalla convinzione che “non è possibile promuovere la cultura del silenzio senza rispettare l’ambiente in cui viviamo”: per questo motivo segue un iter legato alla salvaguardia dell’ambiente, che parte dalla scelta dei fornitori e prosegue durante tutto il processo produttivo, fino al confezionamento e al trasporto. In tutto il ciclo vengono prediletti materiali e prodotti riciclabili, riutilizzabili, rigenerati e con ridotta emissione di CO2. l A questo proposito, propone una linea appositamente studiata per la bioedilizia: la Linea Mappy Naturale, una gamma di prodotti composti da fibre naturali e dalle alte prestazioni tecniche che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Altre referenze, oltre a quelle già citate, riguardano l’impiego di Silsonic per le torri City Life a Milano; la Galleria degli Uffizi a Firenze; l’Expo 2015; la Virginia Commonwealth University; Al Khour Sports Club (Qatar); Al Jalila Children’s Hospital (Dubai); New Doha International Airport (Dubai) e molte altre ancora. ◼

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2 Nei laboratori personale qualificato esegue analisi chimico-fisiche, chimiche e prove meccaniche secondo le norme internazionali, avvalendosi di strumentazioni all’avanguardia.

I materiali, prodotti in Italia, vengono distribuiti in tutto il mondo con un servizio di consulenza tecnica a 360° chiavi in mano, sia in ambito cantieristico sia industriale.

ASSISTENZA TECNICA Per soddisfare in modo completo le aspettative della propria clientela, Mappy Italia mette a disposizione, oltre alla propria conoscenza ed esperienza, un team di tecnici a supporto di progettisti e imprese. I campi d’intervento riguardano le consulenze acustiche e termiche sulle stratigrafie di solai e pareti; visite in cantiere per assistenza applicativa; interazione con i professionisti per la valutazione delle soluzioni da adottare; verifiche in opera dei requisiti acustici passivi degli edifici; rilascio di certificati di collaudo in opera. Il tutto grazie alle seguenti strumentazioni: 1. Macchina del calpestio, un generatore di rumore impattivo. 2. Fonometro per rilevare il rumore. 3. Dodecaedro per generare il rumore aereo in ogni direzione e misurare assorbimento acustico, isolamento e riverbero.

ALCUNI RICONOSCIMENTI DI PRESTIGIO ‣ Klimahouse Trend 2011 Il riconoscimento è dedicato ai prodotti esposti durante la fiera Klimahouse (BZ) che hanno saputo coniugare tecnologia e soluzione formale confermando elevate doti di risparmio ed efficienza energetica. Mappywool RF è stato premiato come “Isolante termico in pura lana vergine 100% riciclabile”. ‣ Gaia Awards 2011 (Dubai) Mappy Italia ha ricevuto una targa per il prodotto Mappywool FL e una segnalazione ufficiale per l’alta qualità del progetto e dei prodotti presentati. ‣ Premio Innovazione Legambiente Nell’edizione 2011 del premio, sostenuto da Regione

Lombardia, Fondazione Cariplo, Confindustria, Camera di Commercio di Milano e Fondazione Symbola, l ’azienda ha ricevuto l’attestato di partecipazione per la Linea Mappy Naturale. ‣ Dubai, maggio 2014 Il Dubai World Trade Center attesta l’apprezzamento all’azienda per aver partecipato come espositore al “The 2ND Annual Middle East Conference” dedicata alla qualità negli ambienti interni. ‣ London Construction Awards 2015 Nell’aprile di quest’anno Mappy Italia è tra i finalisti nella categoria “London Sustainability Award” con la Linea Mappy Naturale. RIFARE CASA 01|2016

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L’’INNOV VAZIONE A

non passa più dal filo

RISTR RUT U TURARE E’ FACILE E VELOCE CON L’INNOVATIV T O SISTEMA “GO G -WIRELESS” CHE SENZA COSTOSI ED INV VASIVI INTER RVENTI V MUR MU ALI, GARANTISCE SICUREZZA E CONFORT NELL L’UTILIZZO ’’UTILIZ UTILIZ DEL TUO GARAGE.

IL KIT “GO-WIRELESS” composto da: • W-LIGHT Lampeggiante wireless a led completo di batterie al lithio • W-SAFE Coppia di fotocellule wireless ad infrarossi completo di batterie al lithio • W-CONTROL CONTROL Centralina di comando per accessori wireless con alimentazione diretta da automazione. il kit “GO-WIRELESS W ” costa euro 357,00

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Qui sopra : il contenuto del kit “G GO-WIRELESS” (d da sx a dx) W--LLIGHT T, A E, W-CONTROL W-SAFE In Alto: Esempio di kit “G GO-WIRELESS” installato su porta sezionale modello Dogato in finitura simil legno Golden Oak con porta passo uomo inserita nel manto.


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el dinamico settore delle ristrutturazioni edili, GO azienda produttrice di porte sezionali residenziali ed industriali ad alto contenuto tecnico, investe in innovazione ricerca e sviluppo. Questo processo produttivo porta a soluzioni come “GO-WIRELESS”, il primo kit sicurezza senza fili sul mercato che riduce drasticamente i tempi di installazione e di programmazione. Centralina, fotocellule e lampeggiatore rappresentano un sistema completo ideale per la messa a norma degli impianti esistenti o per realizzarne di nuovi in tempi rapidi. L’’unità di controllo viene collegata al quadro comando dell’automazione mentre gli altri moduli dialogano via radio con l’unità stessa. • Nessuno scavo o opera muraria. • Nessun passaggio di cavi. • Design elegante e non invasivo. • Compatibilità con qualsiasi centrale di comando • Sicurezza totale secondo la Normativa Europea. • Consumi ridotti. GO www.go . -ita alia.it

“GO-WIRELESS” SI CONFIGURA NEL TEMPO DI UN CLICK! Grazie al suo sistema intuitivo, la sua configurazione richiede pochi secondi. Interagisce per fettamente con tutte le automazioni anche in contesti di più unità abitative o condominiali. In presenza di porta passo uomo inserita è possibile aquistare l’optional W-SWITCH SWITCH che permette il controllo della corretta chiusura della portina pedonale ed interrompe il movimento della automazione in caso di apertura accidentale della stessa. il W-SWITCH SWITCH costa euro 98,00

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SEI PIANI a Londra

UN EDIFICIO ALTO E STRETTO, CHE IN PRECEDENZA OSPITAVA UFFICI, È STATO TRASFORMATO IN UNO SPAZIO RESIDENZIALE CARATTERISTICO SUDDIVIDENDO I LIVELLI IN MODO PIÙ FLUIDO E AGGIUNGENDO TERRAZZE E CORTILE INTERNO iamo a Covent Garden, il quartiere londinese famoso per le manifestazioni culturali, l’intrattenimento e lo shopping: la situazione è quella di un edificio del tardo XIX secolo più volte rimaneggiato all’interno per renderlo via via più funzionale come insieme di uffici, quindi con l’inserimento di un ascensore centrale, di ambienti piccoli separati da ingombranti porte tagliafuoco che rappresentavano un’ulteriore spreco dei volumi disponibili. Stretto, alto e allungato, con accessi contrapposti da due strade differenti, poco interessante come architettura e scarsamente isolato, inclusa l’ampia copertura a padiglione, è stato oggetto

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di una trasformazione tanto radicale quanto discreta per adattarlo a un lussuoso contesto residenziale, pur mantenendo l’ascensore come collegamento primario tra i livelli. Nonostante la pianta allungata, la luce naturale ora penetra negli ambienti limitando l’utilizzo dell’illuminazione artificiale e la copertura è stata reinterpretata per ricavare due spazi terrazzati, la cui realizzazione ha consentito di operare in modo da risolvere i problemi di isolamento preesistenti. Le soluzioni di terrazzamento e di volumi ad altezza doppia hanno richiesto l’impiego di travature consolidanti in acciaio, a completamento di quelle già utilizzate in passato.


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Terrazzo

Piano rialzato relax Terrazzo

Camera da letto

Camera da letto Ascensore

Camera da letto

Camera da letto Ascensore

Studio/ Libreria

Soggiorno Ascensore

Terrazzo Cucina

Ingresso lato strada

Ingresso Ascensore

Cinema

Palestra Ascensore

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UN PIANO INTERRATO E UNO A CIELO APERTO L’edificio offre ora una superficie abitabile di circa 436 mq. Il seminterrato, un tempo adibito a magazzino, è stato ristrutturato in modo da ottenere una palestra attrezzata e una sala cinema con sei comode poltrone per altrettanti spettatori; i primi due livelli fuori terra sono adibiti a zona giorno, il terzo e quarto livello ospitano quattro camere da letto. Sul lato posteriore, una schermatura metallica distanziata di 2,5 m dalla facciata rifinisce elegantemente l’edificio all’altezza dei primi due piani, nascondendo l’accesso laterale al cortile interno. Decisamente interessante l’intervento effettuato sulla copertura: la rimozione del vecchio tetto a padiglione, che ha richiesto la realizzazione di un puntellamento temporaneo in quanto i timpani anteriore e posteriore dovevano essere mantenuti per non alterare l’estetica delle facciate. Per lo stesso motivo, le modifiche necessarie per realizzare le terrazze dovevano risultare di altezza tale da non essere a prima vista notabili dal piano strada, tenendo conto anche dell’ingombro relativo alla testata dell’ascensore. Quest’ultimo handicap è stato trasformato in un vantaggio, rialzando il solaio in corrispondenza della testata dell’ascensore per ottenere una zona living sopraelevata tra le due terrazze. Vista Frontale

Vista Posteriore

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SOPPALCO E PARETE VETRATA Sul versante posteriore dell’edificio, nella parte che interessa seminterrato, primo e secondo piano, è stato installato un nuovo telaio d’acciaio a tripla altezza che ha consentito il taglio del solaio tra primo e secondo piano, allo scopo di ottenere il soppalco e installare una superficie vetrata alta 6 metri che divide dal cortile. In questo modo è stato possibile inondare di luce naturale la zona cucina-pranzo a doppia altezza e lo studio posto sul soppalco, il cui sbalzo è protetto da una balaustra in vetro strutturale. La pavimentazione interna prosegue in continuità nel cortile.

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QUATTRO CAMERE CON SERVIZI E TANTA SICUREZZA Le camere sono spaziose e le tonalità utilizzate trasmettono un senso di tranquillità e calore; molto dello spazio era sprecato non solo per la presenza di partizioni interne, ma anche a causa delle zone di disimpegno tra i locali in conformità alla normativa antincendio. Tuttavia, anche nel passaggio a uso abitativo sono state prese misure importanti per la sicurezza: rilevatori di fumo, estintori a pioggia, porte con chiusura magnetica collegate a un sistema antincendio adeguato. Il ricambio d’aria è affidato a un sistema di ventilazione meccanica controllata che espelle l’aria viziata e la reimmette, preriscaldata all’occorrenza, nelle camere e negli spazi abitativi. La climatizzazione è affidata a una pompa di calore integrata con una caldaia per garantire nella stagione fredda il preriscaldamento dell’acqua sanitaria e di quella necessaria all’impianto di riscaldamento.

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far da sé

arredi design

Si tratta di arredi disegnati da architetti e creativi dagli anni ‘50 a oggi, arredi moderni che sono diventati per la loro originalità e funzionalità dei pezzi riconoscibili, senza tempo, molto apprezzati, che si vedono sulle pagine delle riviste di arredamento ambientati nella case più belle e di ogni stile. Ne abbiamo scelti alcuni e, ispirandoci al progetto originario, li abbiamo realizzati in esemplare unico nel nostro laboratorio documentando fotograficamente passo passo le fasi costruttive.

19 arredi copiati da opere di famosi designer Una mummia per sedia Boccia su rete Sedia anche scrittoio Musa in blu Portavasi di rami Piantana col faro Poltrona con libreria Lampada maiolica Tavolo con le ali Tavolo vetro e ruote

Mensole luminose “Basello” 100 usi Diavoletto appendiabiti Sedia tubolare Tavolo tulipifero Mensolone di specchi Fotoparavento Lampada triplo zero Poltrona & tavolo

www.edibrico.it

Il libro può essere acquistato a 11 euro sul sito www.edibrico.it

GRATIS per chi si abbona a Far da sé o a Rifare Casa


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SPAZIO RELAX TRA IL VERDE All’ultimo piano, sopra la testata dell’ascensore, è stato realizzato un piano rialzato centrale adibito a zona TV e lettura in compagnia di un caminetto a gas: l’intimità è garantita dalla lontananza dalla strada che, unita alle terrazze laterali, arricchite da piante verdi, dà la sensazione di trovarsi in uno spazio fuori dall’abitato piuttosto che in una zona cittadina ad alta frequentazione. Le grandi finestrature ad alzanti scorrevoli e le balaustre a tutto vetro permettono allo sguardo di spaziare senza ostacoli all’interno come all’esterno. Nell’effettuare questa complessa trasformazione si è provveduto a realizzare uno strato di isolamento adeguato sia per la zona relax sia per quanto attiene la coibentazione e l’impermeabilizzazione tra le superfici terrazzate e le sottostanti camere da letto.

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ALTRE DIFFICOLTÀ DA SUPERARE L’accesso al cantiere ha comportato non pochi inconvenienti: l’entrata offriva una larghezza massima di quattro metri e la strada antistante era a senso unico e a una sola corsia. In più, appena fuori c’era un vecchio albero che doveva essere salvaguardato e, come se non bastasse, in quel periodo la strada era transitabile a singhiozzo, a causa di lavori alla rete idrica e al successivo ripristino del manto stradale. Non erano queste le uniche problematiche da affrontare: una volta entrati, si aveva a che fare con una scala interna larga circa 90 cm, per cui tutte gli elementi d’acciaio necessari alla nuova configurazione dovevano essere ridotti a una determinata lunghezza per poter essere trasportati fino ai piani alti e collegati tra loro in base alle esigenze. Lo stesso si è dovuto fare per gli elementi di falegnameria più importanti e per le lastre di cartongesso.

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DISCO TURBO

per posa di materiali “diversi”

MONTATO SULLA SMERIGLIATRICE RISOLVE CON EFFICACIA IL PROBLEMA, RICORRENTE O SALTUARIO CHE SIA, DEL TAGLIO DI VARI MATERIALI EDILI, NELLA POSA DI RIVESTIMENTI E NELLA COSTRUZIONE l taglio di pezzi irregolari si richiede comunemente anche nel completamento di rivestimenti e pavimentazioni di pietra, granito, porfido, come nel caso di piastrelle di cemento, refrattari e arenaria. Il professionista che fa saltuariamente lavori con questi materiali, così come anche il far da sé tuttofare, può risolvere egregiamente il problema del loro taglio montando sulla propria smerigliatrice angolare il nuovo disco DNA Turbo di Montolit. l Il disco è disponibile nel diametro di 115 e 230 mm, per le due taglie piu comuni di smerigliatrici; oltre ai materiali già menzionati, è particolarmente indicato per tagliare tegole, laterizio, mattoni, autobloccanti, grés porcellanato di elevato spessore, calcestruzzo e calcestruzzo armato.

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CARATTERISTICHE TECNICHE 1. Il diametro del foro centrale del disco è quello standard di 22,2 mm, adatto alle smerigliatrici angolari. 2. Lo spessore è di 2,4 mm per il disco da 115 mm di diametro e 2,8 mm per quello da 230 mm. La sottigliezza impone di girare la ghiera di fissaggio del disco tenendo il rilievo centrale verso l’esterno. 3. La parte attiva presenta una fascia diamantata dalla particolare forma, che misura 13 mm di altezza. L’utensile è ravvivabile con l’apposita pietra abrasiva Montolit (art. 395B). È utilizzabile sia a secco sia ad acqua. Costa euro 50,00 (Ø 115 mm), euro 93,00 (Ø 230 mm). Montolit (www.montolit.com)

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RISANARE rispettando la storia

e si deve intervenire su una costruzione storica la cui architettura è rimasta inalterata fino a oggi, è indispensabile che i necessari risanamenti non vadano in alcun modo a intaccarne l’aspetto: a questo proposito ci sono precisi vincoli a cui bisogna attenersi. La villa in questione, con uno splendido affaccio sul lago di Como, presentava infiltrazioni nelle zone critiche del tetto, ossia in corrispondenza di lucernari e compluvi: la copertura, in lastre quadre di amianto, andava rimossa, smaltita e sostituita con elementi di altro materiale, ma visivamente analoghi. Per fortuna il tavolato originale, in legno pregiato di provenienza americana, era perfettamente conservato. l Il rivestimento in scaglie di alluminio PREFA si è rivelato la scelta ideale, per la forma praticamente identica agli elementi originali, l’altissima qualità e l’ecocompatibilità del materiale, la leggerezza e la perfetta rispondenza ai requisiti e ai vincoli architettonici. La tecnica brevettata della posa con doppia aggraffatura assicura continuità nelle raccordature e garantisce stabilità anche su falde con forti pendenze; maneggevolezza, lavorabilità e accessori complementari nello stesso materiale velocizzano il lavoro. l L’alluminio non arrugginisce, non è soggetto a rottura ed è molto duttile, lavorabile anche in condizioni difficili come in questo intervento, svoltosi a piccoli step a ridosso del periodo invernale. Le scaglie PREFA sono resistenti alla corrosione, all’azione degli agenti atmosferici, ai carichi nevosi e al vento; i rivestimenti sono garantiti per 40 anni. ◼

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LA COPERTURA DI UNA VILLA DEI PRIMI DEL ‘900 È STATA TOTALMENTE RISANATA SOSTITUENDO LE VECCHIE SCAGLIE DI AMIANTO CON ALTRE IN ALLUMINIO, PRESERVANDONE L’ASPETTO

DURATA ILLIMITATA NEL TEMPO Le colorazioni P.10, come quella scelta, si distinguono per la superficie opaca talmente resistente da beneficiare di 40 anni di garanzia anche per il colore: questa gamma cromatica è prodotta tramite un sofisticato processo industriale (Coil Coating) che conferisce resistenza ai raggi UV, alle intemperie e ai graffi, oltre a stabilità e uniformità del colore e dello spessore della vernice. La copertura, con una superficie complessiva di 430 mq a falde molto articolate, è stata ristrutturata dagli specialisti lattonieri dell’azienda “Grippi Anna” di Erba, posatori certificati Prefa.

PREFA ITALIA srl (www.prefa.com) RIFARE CASA 01|2016

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UN OCCHIO SMART sulla propria abitazione

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VEDERE E SENTIRE QUELLO CHE SUCCEDE IN CASA QUANDO SI È FUORI, USANDO LO SMARTPHONE O IL COMPUTER, È OGGI VERAMENTE FACILE E POCO COSTOSO

razie alle nuove tecnologie informatiche, alla potenza di internet e alla diffusione degli smartphone, i sistemi di videosorveglianza si arricchiscono oggi di importanti funzionalità, che non richiedono l’intervento di alcun tecnico specializzato. l Se la necessità è quella di controllare i propri ambienti, in interno o in esterno, e poter visionare in qualsiasi momento quello che avviene, anche quando si è in ufficio, in vacanza oppure in auto o sul bus, basta avere in casa una connessione internet e acquistare una o più telecamere IP. La visualizzazione può avvenire tramite smartphone o tablet, scaricando un’applicazione che permette anche di controllare i parametri e le impostazioni delle telecamere. l La telecamera IP è fatta per essere connessa direttamente a una rete informatica mediante cavo ethernet e, molte, anche senza cavo, ovvero tramite wi-fi. Questo significa che si possono collegare al router ADSL di casa che a sua volta le mette in contatto con la rete internet. Di fatto, ogni telecamera IP diventa così un terminale “raggiungibile” da ogni parte del mondo, utile anche per integrare impianti di allarme per verificare, quando suona, se si tratta di falsi allarmi o se veramente si è verificata un’intrusione. Molte consentono anche di ricevere l’audio della stanza in cui sono collocate e di far sentire la propria voce. Inserendo una scheda “micro SD” si registrano automaticamente video dei movimenti rilevati. l Per la fruibilità del sistema, ci sono diversi modi. Con qualsiasi computer è già possibile fare accesso alle telecamere che sorvegliano la propria abitazione, ma la cosa diventa vera>>>

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1. Prima ancora di aprire la scatola, si 3. Per mettere in funzione la telecaMESSA IN punta lo smartphone sul QR code sulla mera non si deve fare altro che inserire SERVIZIO confezione per scaricare l’app gratuita lo spinotto dell’alimentatore e colleche permette di completare la configurazione della telecamera. 2. La telecamera IP con connessione wi-fi dispone solitamente di un’antenna che va montata al momento della prima installazione.

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garlo a una presa elettrica. 4. Con il passo successivo si avvia la procedura di configurazione della telecamera e va fatto nuovamente con lo smartphone, puntandolo sul QR code posto sotto la base del dispositivo.


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mente comoda e versatile quando tutto questo avviene con i tablet e gli smartphone, la cui capacità di collegarsi in ogni momento a internet, permette di usufruirne in qualsiasi luogo. l La diffusione di questi nuovi sistemi di videosorveglianza è già in corso da alcuni anni, ma è da poco tempo che si può dire siano state superate le maggiori difficoltà che affliggevano i primi sistemi nella configurazione iniziale, divenuta oggi operazione semplice e alla portata di tutti, anche senza particolari nozioni di reti informatiche. Anzi, si potrebbe consigliare a chi conosce la materia, ma non approfondita-

mente, di non tentare l’approccio tecnico, ma affidarsi al sistema guidato che quasi tutte le nuove telecamere IP wi-fi mettono a disposizione dei neofiti per procedere con una configurazione senza sorprese. l Da decidere a priori, invece, sono le caratteristiche fisiche della telecamera IP, visto che ce ne sono con risoluzione crescente e di diversa foggia, principalmente sudivise in fisse e mobili. Quelle fisse possono avere al massimo uno zoom per modificare il campo di visione, mentre quelle mobili hanno anche possibilità di orientarsi orizzontamente e verticalmente.◼

Marca

Foscam

Blaupunkt

Netatmo

Gigaset

Rollei

Modello

FI9831P

Spotcam

Welcome

Camera Elements

SafetyCam-10 HD

Peso

180 g

236g

399 g

150 g

238 g

Dimensioni

115 x 110 x 130 mm 48 x 48 x 148 mm

45 x 45 x 155 mm

85 x 85 x 30 mm

95 x 100 x 120 mm

Visione notturna

Risoluzione

1280 x 960

1280 x 720

1920 x 1080

1280 x 720

1280 x 720

Campo di visione

80°

110°

130°

80°

60°

Brandeggio

300°/120°

-

-

-

350/90°

Memorizzazione video SD Card

Cloud

Cloud/SD Card

Cloud

Cloud/FTP/HTTP

Controllo da APP

Prezzo su Amazon

114,90

164,44

199,00

149,90

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RAPIDA CONFIGURAZIONE Come premessa alle operazioni della configurazione di seguito descritta è che sia presente e in funzione, con regolare collegamento a internet, un router wifi e la telecamera IP sia accesa e funzionante nei pressi del router stesso. Dopo la configurazione potrà essere spostata nella sua postazione definitiva (sempre nel range della propria rete wifi). 1. Puntando lo smartphone sul QR code sulla scatola viene visualizzata la pagina di scaricamento dell’app necessaria; si procede con il download e l’installazione automatica. 2. Avviata l’app, si trova la schermata di gestione delle telecamere e si tocca il “più” per avviare l’abbinamento con la propria. 3. La schermata successiva propone l’abbiamento con QR code: si conferma e... 4. ...si punta lo smartphone su quello posto sotto la telecamera. 5. La schermata che si presenta mostra il Codice UID della telecamera e il nome della rete wifi trovata, di cui si deve digitare la password. Dopo averla inserita si tocca “Connect” e... 6. ... si avvia la scansione: in un tempo massimo di 2 minuti il collegamento è fatto.

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‣ Iki 16:9 ha una potenza termica max di 19,92 kW e un rendimento del 78,2%; misura 114x54x64 cm e pesa 278 kg. Costa euro 2.960 + IVA. ‣ La stufa Iki Up ha una potenza max di 14,96 kW e un rendimento dell’80,2%; misura 60x54x128 cm e pesa 240 kg. Costa euro 2.810 + IVA.

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ESSENZIALITÀ del fuoco a legna DIMENSIONI E PROPORZIONI AUDACI, IDEA MINIMAL E SOFISTICATA INSIEME SONO LE CREDENZIALI DI UNA NUOVA GAMMA DI FOCOLARI el concepire i nuovi focolari della linea Iki, alla Palazzetti hanno pensato all’essenzialità delle forme: spogliati di tutto il superfluo, si presentano con un’estetica pura e contemporanea che permette di concentrarsi sulla visione del fuoco, senza rinunciare a una forte personalità e a una tecnologia sofisticata. l Tre i modelli: Iki 16:9, orizzontale, per godere di un fuoco ampio e scenografico; Iki Up, verticale, regala una visione della fiamma a tutta altezza del focolare; Iki Square, quadrato, più compatto e rigoroso nella forma, ma più versatile. Tutti possono essere utilizzati sia come stufa sia come focolari da rivestire e colpiscono subito per la luminosità che donano all’ambiente: la struttura è in acciaio verniciato e fa da cornice al focolare in Thermofix, uno speciale cemento

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refrattario ad altissimo accumulo che ottimizza l’irraggiamento e migliora la combustione, garantendo rendimenti elevati. l La tecnologia O2Ring incorporata assicura l’abbattimento delle emissioni di monossido di carbonio e delle polveri. La portina ha apertura basculante verso l’alto nelle versioni 16:9 e Square, a battente per Up, ed è tutta in vetro ceramico per consentire un’ampia visione della fiamma; l’uscita fumi ha un diametro di 18 cm e può essere superiore a vista o posteriore. l Le stufe Iki possono essere completate con eleganti portalegna in estetica coordinata: per 16:9 è a basamento in metallo (euro 850) e può anche essere utlizzato per affiancarlo al modello Up; per Square a basamento in metallo o in metallo e vetro (euro 680-1.200). Prezzi IVA esclusa. ◼

‣Iki Square ha una potenza termica max di 10,46 kW e un rendimento dell’81,3%; misura 67x54x67 cm e pesa 235 kg. Costa euro 2.690 + IVA. Palazzetti (www.palazzetti.it)

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IDEE per ristrutturare RINNOVARE È UN GRANDE IMPEGNO, MA ANCHE UN’OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE LA FUNZIONALITÀ DEGLI AMBIENTI E SFRUTTARE OGNI SPAZIO AL CENTIMETRO Soluzioni innovative per separe ed arredare la casa con uno stile contemporaneo e minimal e allo stesso tempo salvaspazio. Syntesis® Collection comprende soluzioni per porte scorrevoli prive di finiture esterne, per porte battenti filomuro e sportelli invisibili. Da abbinare allo speciale profilo per battiscopa, anch’esso filomuro.

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razie alla totale integrazione nella parete che lo ospita e all’assenza di cornici, Syntesis® Line scorrevole permette di raggiungere una perfetta sintesi tra tecnica e design per un risultato estetico sempre perfetto. Il controtelaio include elementi e dettagli costruttivi che, pitturati con lo stesso colore della parete, o decorati allo stesso modo, diventano non solo totalmente invisibili, ma parte integrante della parete stessa, non lasciando intravedere alcun bordo del telaio. La perfetta mimetizzazione con la parete permette la rea-

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lizzazione di una progettazione personalizzata. Nel modello è possibile montare porte in legno, porte in vetro oppure porte in vetro alluminio. Inoltre, è possibile installare un comodo accessorio che permette al pannello porta di rallentare in fase di chiusura per assicurare un movimento dolce e silenzioso. Syntesis® Luce in aggiunta è predisposto per l’alloggiamento di cablaggi direttamente sulla parete dove è collocato il controtelaio. In base alle esigenze è possibile applicare fino a 10 scatole elettriche (5 da un lato e 5 dall’altro).

SYNTESIS® LINE SCORREVOLE

Controtelaio per porta a scomparsa senza finiture esterne A partire da 774 euro, prezzo consigliato IVA esclusa riferito ad un controtelaio per cartongesso misure 800x2400 mm compreso pannello porta grezzo con primer pronto per essere laccato o pitturato.

SYNTESIS® LUCE Con Syntesis® Line scorrevole l’ambiente di casa si apre a nuove libertà creative, in una cornice stilistica lineare e perfetta. Il sistema permette di posizionare pannelli porta in legno, vetro o vetro alluminio.

controtelaio per porta a scomparsa senza finiture esterne predisposto per i cablaggi A partire da 985 euro, prezzo consigliato IVA esclusa riferito ad un controtelaio per cartongesso misure 800x2400 mm compreso pannello porta grezzo con primer pronto per essere laccato o pitturato. RIFARE CASA 01|2016

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SYNTESIS® LINE BATTENTE

na porta a battente filomuro si presenta priva di qualsiasi elemento quali stipiti e cornici coprifilo. Le porte possono essere dipinte nella stessa tonalità della parete, arrivando a mimetizzarsi il più possibile con la superficie del muro. In alternativa, i pannelli porta possono essere laccati, o decorati con finiture o stampe caratterizzanti, come se fossero veri e propri elementi di design. Con Syntesis® Line battente la parete è uniforme fino all’interno del foro di passaggio, senza che sia visibile alcun bordo in alluminio del telaio. Tutto questo è possibile grazie agli innumerevoli accorgimenti tecnici. Notevoli le prestazioni anche sul piano della robu-

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Telaio per porta a battente filomuro A partire da 800 euro, prezzo consigliato IVA esclusa riferito ad un telaio per intonaco o cartongesso misure 800x2400 mm compreso pannello porta grezzo con primer pronto per essere laccato o pitturato.

Syntesis® Line battente è disponibile a spingere o tirare, nella variante ad anta singola o doppia.

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stezza: il telaio della porta a battente è rinforzato per offrire elevata resistenza agli urti, e la porta tamburata con doppio legno massello e struttura alveolare a trama fitta scongiura movimenti accidentali e flessioni. L’insieme di soluzioni tecniche particolari consentono l’installazione anche in misure fuori standard senza incorrere in deformazioni o crepe lungo la linea del foro porta. Le alternative non finiscono qui perché è anche possibile collocare le porte a filo soffitto con o senza traverso superiore per ottenere un effetto di integrazione totale tra la porta, la parete ed il soffitto. I pannelli porta disponibili a catalogo sono grezzi con primer, laccati oppure in vetro-alluminio con decori retrolaccati.


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ablaggi, tubature, impianti elettrici e persino ripostigli possono ora esser nascosti in modo tale che appaiano perfettamente integrati con discrezione nella parete. Syntesis® Tech è la soluzione per contenere vani di servizio lasciando la parete completamente inalterata. In questo modo i vani tecnici rimangono invisibili ma accessibili, per intervenire solo quando serve, attraverso invisibili

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aperture push and pull. Su richiesta disponibili anche maniglie a pulsante o chiusure con chiave. Personalizzabile con qualsiasi tipo di apertura ad anta singola, doppia, a ribalta o estraibile, Syntesis® Tech permette di nascondere qualsiasi nicchia, elemento o apparecchiatura che normalmente non vogliamo sia a vista, lasciandola ispezionabile per ogni intervento di manutenzione o riparazione.

SYNTESIS® TECH

Botole per vani tecnici A partire da 208 euro, prezzo consigliato IVA esclusa riferito ad un telaio per intonaco o cartongesso misure 400 x 600 mm compreso pannello porta grezzo con primer pronto per essere laccato o pitturato.

l battiscopa montato a raso muro è un’idea innovativa, concepita per arredare gli spazi della casa in modo elegante, moderno e minimalista. A differenza dei tradizionali battiscopa, la versione montata con superficie a filo scorre a livello del muro senza sporgere. In questo modo i mobili possono essere appoggiati direttamente alla parete, senza che ci sia la necessità di rimodellare il battiscopa.

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La soluzione Syntesis® Battiscopa si esegue predisponendo l’incavo per il battiscopa e collocando degli appositi profili in alluminio forato in fase di costruzione della muratura, prima di eseguire l’intonacatura e la posa del pavimento. Syntesis® Battiscopa può essere retroilluminato con i led e fungere da segnapasso.

Eclisse (www.eclisse.it)

SYNTESIS® BATTISCOPA Profilo per battiscopa filomuro A partire da 20 euro, prezzo consigliato per metro lineare che comprende profili lineari, profili terminali e giunti, IVA esclusa.

Syntesis® Battiscopa realizza la perfetta combinazione armonica attraverso l’abbinamento con i modelli di Syntesis® Collection, dalle porte a battente filomuro ai sistemi per porte a scomparsa privi di cornici. RIFARE CASA 01|2016

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“RADIATORI” speciali

i abbiamo sempre considerati una presenza ingombrante e da mascherare in qualsiasi modo, elementi destinati a essere surclassati da apparecchi che possano essere alimentati da centrali termiche di ultima generazione e più ecologiche. Ma le metamorfosi che hanno interessato i radiatori quanto a tecnologia e design li hanno totalmente riabilitati. l Salta subito all’occhio il design: aspetto pulito, essenziale, colori e superfici personalizzabili, materiali di qualità: oggetti da esporre, non da nascondere, anche di generose dimensioni. In più, possono essere collegati a pompe di calore e caldaie che danno il meglio con i sistemi a bassa temperatura come quelli a pavimento: non occorrono più i 70 °C di mandata (per avere 20 °C nell’ambiente!), bastano 40-50 °C e un funzionamento meno intermittente, che assicura comunque il risparmio ottenibile con le moderne caldaie. l A qualità dei materiali, tecnologia e design si aggiunge il fatto che i moderni radiatori facilitano molto le ristrutturazioni: si può installare una centrale termica ecologica e sostituire i vecchi radiatori senza incorrere in pesanti lavori per realizzare impianti a pavimento o simili. ◼

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LA PIETRA DIVENTA CALORE I pannelli radianti Livingstone® sono in polvere di marmo derivante dal processo di taglio dei marmisti, riutilizzata e agglomerata con acqua e leganti tramite un processo a basse temperature; il materiale è totalmente riciclabile e i radiatori elettrici e ibridi possono utilizzare l’energia pulita fornita da pannelli fotovoltaici. Livingstone (www.livingstone-radiators.eu)


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ORA CHE ESISTONO MODELLI DI DESIGN E IN GRADO DI FUNZIONARE A BASSA TEMPERATURA, I NUOVI RADIATORI SI CANDIDANO PER IL FUTURO SISTEMA ELETTRICO L’elemento scaldante è in acciaio ultrasottile isolato in un sandwich con film sottile e resistente alle alte temperature; nel settore spaziale questa tecnologia si usa per riscaldare parti dei satelliti e moduli di stazioni orbitanti.

SISTEMA IDRONICO La parte riscaldante è una serpentina di rame, la struttura tubolare che trasferisce il calore è immersa nella colata in pietra; ottimale trasferimento del calore alla pietra e all’ambiente.

SISTEMA IBRIDO Nell’agglomerato in polvere di marmo è inserita la parte scaldante elettrica, per un irraggiamento veloce, successivamente la serpentina di rame per eseguire l’accumulo di calore. 50 °C 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C

IL RADIATORE CHE ACCUMULA CALORE L’energia può essere fornita ai radiatori Livingstone® tramite una fonte rinnovabile (come il fotovoltaico), accumulata durante il giorno e ceduta dolcemente da essi fino a sera: la struttura è progettata utilizzando la tecnologia più evoluta per distribuire al meglio il calore, sensori di temperatura all’interno dell’agglomerato controllano la corretta distribuzione e assicurano le migliori condizioni per produrre l’irraggiamento. I radiatori sono personalizzabili nei colori anche con stampa di soggetti a scelta; le versioni elettrica e ibrida adottano un termostato di controllo per non sprecare energia e con la “modalità notte” è possibile ridurre ulteriormente i consumi notturni nelle stanze non utilizzate e nelle camere.

L’IRRAGGIAMENTO PER COMBATTERE LE ALLERGIE I radiatori tradizionali riscaldano per convezione, causando una circolazione dell’aria dalle zone basse a quelle alte che movimenta polveri, muffe, acari e batteri. Tutto questo con l’irraggiamento non avviene: la temperatura è uniforme su tutta la superficie del radiatore ed è trasferita in modo più diretto e dolce alla stanza, in ogni direzione. I radiatori Livingstone® si possono utilizzare in ogni ambiente, grazie alla resistenza all’umidità (protezione IPX4) e all’assenza di emissioni di qualsiasi natura.

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TRE VERSIONI, UNA VARIETÀ DI MISURE ‣ Radiatori in acciaio che utilizzano acqua a bassa temperatura e si distinguono per l’aspetto elegante, ma soprattutto per l’efficienza termica: la capacità di convezione è stata migliorata con un aumento della resa termica complessiva del 20% rispetto ai modelli precedenti: Niva ha gli attacchi a parete a scomparsa, quindi sembra staccarsi dalla parete e fluttuare nell’aria: nella versione Soft si presenta con i lati arrotondati per un look morbido e sinuoso e, per la prima volta, il termostato di controllo è installato all’altezza della maniglia della porta assicurando maggiore praticità di utilizzo. Niva Verticale è disponibile con attacco centrale verniciato o in finitura inox; Niva Orizzontale con testa termostatica integrata di serie, entrambi in versione singola o doppia. Otto altezze da 450 a 2.220 mm, 11 larghezze da 420 a 1.220 mm, resa termica fino a 2.385 W. Vasco (www.vasco.eu)

Il fissaggio a parete avviene tramite staffe verticali che fungono anche da copertura laterale; la predisposizione dei tubi di mandata e ritorno con interasse 50 mm è comune a tutte le larghezze dei modelli.

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FACILISSIMO DA MONTARE In versione elettrica o per allacciamento all’impianto idraulico, a seconda dell’altezza con una o due barre portasalviette aperte su un lato per facilitare l’inserimento dei teli, il radiatore a bassa temperatura Vitalo Bar si installa con la massima facilità; oltre ai molti colori, è disponibile in alluminio anodizzato non verniciato. Zehnder Group (www.zehnder.it) 1. Sulla faccia posteriore, agli angoli, si avvitano i distanziatori in acciaio. 2. Alla base, si completano i raccordi per il collegamento alla linea idraulica. 3. Capovolto il radiatore, si posizionano le barre portasalviette inserendo le viti da dietro. 4. Si misura la distanza tra i centri dei sup-

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IL RADIATORE 2 IN 1 ‣ Come funziona Grazie a una resistenza elettrica inserita in una pietra a inerzia posta al suo interno, RS Twin può funzionare ad acqua calda o a corrente elettrica. ‣ Com’è fatto Ha un’anima interna in acciaio resistente alla forza corrosiva dell’acqua e di durata superiore alla ghisa; il rivestimento esterno è in alluminio per un elevato scambio termico e protegge il radiatore rendendolo inalterabile dagli agenti esterni; la resistenza elettrica è provvista di termostato regolabile. ‣ Caratteristiche tecniche Le tre versioni sono disponibili con potenza termica ( fornita ad acqua calda o elettricamente) di 1.2001.600-2.000 W, grado di protezione IP24. Sira Industrie (www.rstwin.it)

Radiatore Zehnder Fina in versione Spa, con portasalviette ad altezza regolabile. porti (in orizzontale e in verticale) per forare la parete in corrispondenza. 5. Bisogna verificare che gli attacchi idraulici a parete siano corrispondenti a quelli sul radiatore quanto a interasse e posizione. 6. Tracciando linee ben diritte, orizzontali e verticali, si individuano i punti in cui forare, in base alle distanze rilevate in precedenza. 7. Forato il muro, si inseriscono i tasselli a espansione e si fissano con una vite le capsule distanziatrici, nello stesso colore del radiatore. 8. Si solleva il radiatore e lo si colloca in posizione, inserendo i distanziatori nelle capsule e spingendoli a battuta. 9. Tramite un grano a brugola in posizione nascosta si blocca la capsula sul distanziatore. 10. Non resta che serrare le ghiere sui collegamenti idraulici.

Quando la caldaia è accesa il radiatore funziona ad acqua calda, mentre quando l’impianto principale è spento si può attivare il funzionamento elettrico tramite un pratico termostato ambiente. RIFARE CASA 01|2016

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CALORE e armonia di colori

UNA GAMMA DI PRODOTTI PENSATA PER “RIVESTIRE” QUALUNQUE MATERIALE, DAI PAVIMENTI, ALLE PARETI, AGLI ARREDI, IN DIECI COLORI PERFETTI PER ESSERE ABBINATI TRA DI LORO PER CREARE AMBIENTI DALL’ATMOSFERA SUGGESTIVA

Fotografie: Tommaso Sartori

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rasformare radicalmente gli spazi abitativi, passando bruscamente da un’impostazione tradizionale a un look più contemporaneo, è un desiderio frequente, soprattutto per famiglie giovani e single. Fino a oggi, la difficoltà consisteva nel trovare un equilibrio accettabile tra superfici diverse per natura e tonalità, mancava un progetto che agevolasse nel ripensare totalmente gli spazi con finiture e materiali coordinati, senza avventurarsi in demolizioni e stravolgimenti. l Kerakoll Design House è un progetto nato per fornire un programma completo di tonalità neutre coordinate applicate a svariati materiali e per qualsiasi superficie, declinate in finiture superficiali dal velato al materico. Ciascuna delle 10 tonalità proposte è strettamente in relazione con le altre, in modo che possano fondersi in una soluzione organica per caratterizzare gli ambienti. L’aspetto interessante è che non esiste superficie, muratura o arredo, ceramiche o infissi, che debba rimanere esclusa da questo restyling attuabile senza demolizioni e, per alcune finiture, in modo poco più impegnativo di un’imbiancatura: basta infatti variare la densità del prodotto o lo strumento applicativo per ottenere risultati molto diversi. l Il progetto si articola su diversi materiali tra i più “gettonati” del momento: cementi e resine a tre strati per pavimenti e pareti (come Cementoresina, Cementoflex, Cementocrudo), rivestimenti continui in microresina (Wallcrete, Wallpaper e Microresina Wall), pitture decorative (Paint, Patina, Decor). Completano la gamma il parquet a tre strati Legno+Color in tre formati e il battiscopa in legno lavorato artigianalmente, Invisibile in quanto progettato per la finitura nello stesso colore della parete. l Con tutte queste possibilità, può non essere facile immaginare il risultato finale tra le diverse combinazioni: per questo sul sito vengono proposti alcuni set predefiniti realizzabili con un determinato gruppo di prodotti da pavimento a soffitto; tutti sono frutto di applicazioni artigianali che rendono unica ogni superficie. ◼

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UN ESEMPIO COORDINATO PER IL BAGNO Una delle 13 combinazioni proposte nei set visibili sul sito: il pavimento è Legno+Color formato Medium, colore WR01; parete e mensola Wallcrete WR04; battiscopa Invisibile WR04; soffitto Paint WR04; pavimento doccia Cementoresina Wet WR04. RIFARE CASA 01|2016

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DIECI TONALITÀ, INFINITE SENSAZIONI Kerakoll Design House è un progetto nato dalla collaborazione con Piero Lissoni, noto architetto designer, ispirato al fascino degli spazi industriali e realizzato nella collezione Warm, un percorso cromatico dal bianco al nero attraverso toni neutri e naturali. Ma è anche un’esplorazione tattile e materica, dalle superfici lisce come seta a quelle irregolari di grana naturale, che suggerisce la piacevolezza visiva spaziando dalle marezzature minerali alle imperfezioni del fatto a mano, con la complicità della rifrazione della luce. Il tutto crea un’atmosfera suggestiva ed elegante.

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IL RESTYLING APPLICATO ANCHE AGLI ELEMENTI “TECNICI” Si è sempre cercato di nascondere i termosifoni di vecchia fattura, ma nella foto quello trattato con la pittura decorativa Decor WR09 appare come un elemento di design padrone assoluto della boiserie in LegnoNat Large. Anche l’infisso assume le caratteristiche di un’estensione verticale e scultorea del pavimento grazie alla stessa tonalità di colore che li accomuna. Analoga sensazione trasmette la lunga panca, finita con Decor, che risalta sulla parete in cui la finitura Paint appare come un tessuto essendo stata “tirata” in orizzontale con un largo attrezzo a setole dure. RIFARE CASA 01|2016

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ANCHE SULLE PIASTRELLE Anche le vecchie piastrellature, se in buono stato, possono essere mantenute e rinnovate con l’applicazione della Microresina Wall, una microresina ecocompatibile decorativa e protettiva per il restyling di rivestimenti in ceramica esistenti, dalla finitura extra matt ed effetto seta al tatto, disponibile nei 10 colori Warm Collection. Microresina Wall è applicato a mano da artigiani decoratori ed è indicato per superfici interne (rivestimenti), per tutti gli ambienti della casa e per tutti gli spazi commerciali; ricopre la decorazione e valorizza pattern, texture e irregolarità per ambienti dallo stile fresco e contemporaneo. Decora e protegge i rivestimenti in ceramica e le fughe esistenti trasformandoli in superfici continue inassorbenti, igieniche e sicure. Sopra la piastrellatura, la parete è trattata con la resina a due strati Wallcrete, in tonalità leggermente più chiara, con uno spessore di 3 mm.

IL BATTISCOPA INVISIBILE Invisibile è un listello battiscopa in legno stabilizzato, lavorato e verniciato artigianalmente, progettato per essere coordinato allo stesso colore della parete, valorizzandone il rigore e la pulizia formale. È indicato per tutti gli ambienti della casa; ha un design minimale nella forma e nelle dimensioni (30x10 mm) e una lavorazione artigianale. Ha un trattamento antiumidità sul retro e si posa in opera con chiodi e un sigillante ecocompatibile neutro (Nanosil Eco).

www.kerakolldesignhouse.com

120 RIFARE CASA 01|2016


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q Pagherò in contrassegno quando il postino mi consegnerà i libri ordinati. Se l’ordine di libri supera i 65 euro riceverò in omaggio la lampada a led con gancio

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per ordini di almeno € 65 IN OMAGGIO LAMPADA A LED con gancio e magnete d’attacco RIFARE CASA 01|2016

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DAL MONDO edilizia TRA LE CENTO ECCELLENZE ITALIANE C’È ANCHE PALAZZETTI Leader in Italia ed Europa nel comparto caminetti, stufe e caldaie, Palazzetti è stata riconosciuta tra le “100 Eccellenze Italiane” e inserita nel volume che è stato ufficialmente presentato il 3 dicembre 2015 a Palazzo Montecitorio a Roma: a ritirare il premio l’amministratore delegato Ruben Palazzetti. Il volume racconta le storie di successo dell’Italia contemporanea, divise per settore e categorie che compongono il Sistema Paese. Un tessuto ricchissimo di rappresentanti del Made in Italy, che portano con sé un patrimonio immateriale, traino di interi comparti. Palazzetti si inserisce a pieno diritto in questo progetto, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre che di altre prestigiose istituzioni e associazioni italiane. Un lungo percorso che ha visto l’azienda, da tre generazioni guidata dalla famiglia Palazzetti, mettere in campo energia, volontà e quella marcia in più che esprime la capacità di creare, di innovare, di realizzare una visione, traducendola via via in nuovi progetti. Palazzetti (www.palazzetti.it)

PRODUTTRICE DI SCALE CERTIFICATE

Fontanot produce e commercializza scale con attestate e comprovate caratteristiche di sicurezza, resistenza, durabilità e funzionalità, secondo requisiti essenziali per l’utilizzo di un prodotto nell’Unione Europea: è per questo una delle poche aziende produttrici di scale ad aver voluto e ottenuto il marchio CE. Fontanot progetta le sue scale tenendo conto dell’intero ciclo di vita del prodotto (ideazione, produzione, fruizione, smaltimento). In fase di produzione la percentuale di materiale inutilizzabile è minima per ridurre i rifiuti e risparmiare energia; non si usa legno tagliato illegalmente e la certificazione FSC® assicura che proviene da foreste gestite in modo responsabile. Fontanot utilizza materiali ecocompatibili e privi di sostanze pericolose (quali, ad esempio, speciali vernici all’acqua del tutto prive di sostanze tossiche). Fontanot (www.fontanot.it)

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COSA VEDI? Una linea sottile, un’apertura inattesa, la sorpresa di un varco là dove prima era parete. Vedi tutto questo o lo intuisci soltanto?

SYNTESIS Collection ®

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