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Crediti deteriorati, in tre fanno il mercato

Sul podio c’è AMCO, che ha investito per un terzo del totale passato di mano dal 2018 a oggi, senza contare le GACS.

Seguono Banca Ifis e illimity bank

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Di Giliano Castagneto

Ammontano a più di 109 miliardi di euro nominali le risorse investite dal 2018 al 2022 da operatori di mercato, italiani ed esteri, nei crediti in sofferenza (NPL) o problematici (UTP) verso debitori italiani. Questo, al netto delle cartolarizzazioni con GACS, per le quali non sono noti gli investitori finali.

Il dato emerge dalle rilevazioni di BeBeez relativamente agli investimenti condotti da vari soggetti su crediti che erano sui bilanci delle banche italiane oppure già in portafoglio ad altri investitori.

Di questa cifra, oltre un terzo fa capo a un solo operatore: AMCO acronimo di Asset Ma - nagement Company, che poi è la traduzione in inglese del suo anonimo nome originario, cioè SGA, Società Gestione Attivi. Quest’ultima oggi è posseduta al 100% dal Ministero dell’Economia, ma forse non tutti ricordano che AMCO ha un’origine privatistica. Nata infatti nel 1997 come bad bank dell’allora Banco di Napoli, di cui aveva acquisito crediti in sofferenza e in ristrutturazione, ma anche partecipazioni in società poi cedute con profitto, l’allora SGA, al pari dell’istituto di credito partenopeo, era confluita nel gruppo Intesa Sanpaolo, e soltanto nel 2016 il ministero del Tesoro ne rilevò l’intero capitale.

La società, che Marina Natale guida dal 2017 dopo una lunga militanza ai vertici di Unicredit, è stata protagonista dei processi di gestione e risanamento di diverse situazioni difficili sul fronte bancario, come la Popolare di Vicenza, Veneto Banca e soprattutto Monte dei Paschi di Siena, di cui AMCO nel solo 2020 ha acquisito NPL e UTP per oltre 8 miliardi di euro. AMCO lavora poi sul fronte UTP anche come investitore del fondo Back2Bonis , fondo dedicato ai crediti immobiliari UTP verso aziende, gestito da Prelios sgr e sottoscritto appunto da AMCO insieme a varie banche italiane. Il fondo Back2Bonis era nato a fine dicembre 2019 sotto il nome di progetto Cuvée, con l’obiettivo di investire in Utp immobiliari oggi sui bilanci delle banche italiane medio-grandi (si veda altro articolo di BeBeez ). A fine 2021 era arrivato a racco - gliere crediti lordi per 1,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez ). Tutte attività che si sono rivelate molto redditizie per AMCO, visto che il 2022 si è chiuso con un boom degli utili netti, che hanno raggiunto quota 91,3 milioni (+31%) rispetto ai 69,6 milioni del 2021, a fronte di un ebitda di

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