COD 35544
Numero 20 Luglio - Agosto 2018
l’orto in classe… per coltivare il futuro!
perdersi, per ritrovare l’armonia interiore
l’insegnamento che ci arriva dalle piante
l’ospitalità è… BIO 1
Lingue di farro e Grissini semintegrali senza sale e grano duro Cappelli Il loro segreto è la particolare lavorazione e l’accurata scelta delle materie prime: sono i grissini semintegrali, di grano tenero e di grano duro Cappelli, e le lingue semintegrali di farro. Tutti preparati con olio extra vergine d’oliva e farine di Filiera. Ecor è un progetto
i subito pronti Ecor Da oggi sono sufficienti dai 10 ai 20 minuti per gustare cereali e legumi biologici: avena integrale, soia gialla, farro integrale e riso thaibonnet integrale, per completare i piatti con un tocco di brio.
Ecor è un progetto
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editoriale
chi siamo
Piccole gioie di tutti i giorni
la redazione: Giò Gaeta Silvia Valentini Sophie Meneghelli hanno collaborato a questo numero: Lorenza Gelmetti collaboratrice editoriale Serena Federici di Ecocomunicazione www.ecocomunicazione.it Benedetta Frare giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista
di Giò Gaeta
Chiara Frascari e Benedetta Marchi per la rubrica Homemade in cucina
Fai attenzione alle piccole cose, perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi. Jim Morrison
diverse dai danesi, considerando quanto “lungo” e biodiverso sia il nostro Paese. Forse si tratta solo di recuperare abitudini dimenticate o sommerse, valori, bellezze artistiche e del territorio, il piacere del cibo buono condiviso con gli altri, la calma pur nell’efficienza, il tempo che si dilata quando viene dedicato agli amici o alla famiglia ecc. Un buon “luogo”, metaforicamente parlando, per praticare l’Hygge potrebbe essere il nostro Magazine: buone notizie (vere) dal nostro storico mondo bio, suggerimenti, consigli e ricette per uno stile slow e friendly (che poi sarebbe tranquillo e amichevole), esperienze di vita da prendere come esempio, confortevoli possibilità di vacanza per questa estate ormai arrivata. Allora prendiamoci il tempo delle “ferie” estive per acquisire consapevolezza di quanto già di Hygge c’è nella nostra vita senza che lo sapessimo, per esercitarci a praticarlo nel vivere una vera esperienza tutta naturale, magari in una fattoria biologica o biodinamica, portandoci a casa poi i preziosi ricordi da trasformare in quotidianità e da condividere con gli altri. Prepariamo con cura una tavolata, con i colori dell’estate e le ricette che trovi nel Magazine, godendoci un buon cibo, preparato con amore, e la compagnia di parenti e amici. Invitando la vicina solitaria, ascoltando i racconti dell’anziano zio e respirando il sapore delle piccole felicità. È una semplice magia che aiuta a riconnetterci con il mondo e a ritrovare la pace in noi stessi.
Hygge è un sostantivo in lingua danese (si pronuncia ugghe con la u stretta, e letteralmente significa “comodità, sentirsi al sicuro”) utilizzato per descrivere quel modo di sentire e di essere che si prova quando si sperimenta l’atmosfera calda e accogliente di una casa, un gruppo di persone o una situazione. È un benessere che si irradia in noi mentre ci sentiamo a nostro agio, connessi con noi stessi, “comodi” con l’ambiente circostante. Forse si ricollega a ciò che, fino a poco fa, chiamavamo la felicità nelle piccole cose, nei dettagli, nella cura di ciò che sprigiona e stimola bellezza: qualcosa che non appartiene a quell’unico momento di contentezza focosa e folgorante, ma che si esprime nella tranquilla serenità dei giorni. E una volta individuata la fonte la si può portare con sé nello spazio e nel tempo futuri. Curiosando qua e là, ho scoperto che se ne parla in tanti articoli, libri, siti, pagine Facebook, con vari elenchi di regole (le liste non mancano mai) e consigli sull’argomento Hygge, o l’arte danese di cogliere la gioia alla portata di tutti. Io in Danimarca ci sono andata. Ed effettivamente i Danesi che ho incontrato mi sono sembrati operosi, pur rilassati, di corsa nel traffico cittadino ma in bicicletta a pedalata lenta, disposti a sorridere anche ai turisti che, con il naso per aria e la cartina in mano, percorrono le piste ciclabili anziché i marciapiedi (in altri pae- Buona estate e buona lettura a tutti! si ho avuto la sensazione che i ciclisti potessero essere più pericolosi delle auto). Insomma uno stile di vita a misura d’uomo a cui ognuno di noi vorrebbe aderire. Seguire questo che ormai definirei Movimento è entusiasmante, arricchente e fa stare sicuramente bene. Perché non farlo anche noi? Ma quella sensazione da “l’erba del vicino sembra sempre più verde” ha acceso un po’ il mio spirito mediterraneo e ho riflettuto su questo desiderio di essere Hygge, in fondo un modo di vivere che è anche parte del nostro patrimonio culturale, con sfumature sicuramente
Sabrina Scicchitano fotografa e food stylist Martino Beria chef e co-fondatore di www.veganogourmand.it Paolo Pistis esperto di agricoltura biodinamica Gianumberto Accinelli docente di entomologia applicata Marco Trevisan Marina Cremonini Laura Fanelli illustratori Elena Meglioranzi per la rubrica Davanti allo scaffale Francesca, Lorella, Silvia Braglia chef e docenti di consapevolezza alimentare fondatrici di www.disanapianta.net Litopat per la stampa
Editore: EcorNaturaSì SpA via De Besi 20/c, Verona tel 0458918611 redazione@ecornaturasi.it Direttore responsabile: Benedetta Frare Stampato da Litopat su carta ecologica riciclata con inchiostri a base vegetale certificati EN 71-3 Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575
naturasi.it negozicuorebio.it
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LE T ERRE DI ECOR
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sommario 3
EDIT ORI A LE
20 A PPROFONDIM EN T O
41 L’A NG OLO DEGLI A NIM A LI
Piccole gioie di tutti i giorni
Lo ammetto… forse ho preso qualche chilo...
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NEWS DA L MONDO BIO
Maturità è giungere a compimento. L’insegnamento che ci arriva dalle piante
44 CONSIGLI PER ORT O, GI A RDINO E T ERRA ZZO 23 DAVANTI ALLO SCA FFALE... 10 AT T UA LITÀ
Perdersi, per ritrovare l’armonia interiore
E NON SOLO
Rinfresca la tua estate!
27 LA NAT URA SO T T O CA SA 12 DA LLE A ZIENDE AGRICOLE
Zzz zzz zzz… zanzare!
L’ospitalità è… BIO
Divertirsi a innaffiare risparmiando acqua
47 AT T UA LITÀ
Il dono del colore
48 A OGNI ORTAG GIO 32 AT T UA LITÀ
16 GREEN GENERATION L’orto in classe…
BlaWalk
LA SUA STAGIONE
Il cocomero
per coltivare il futuro! 35 A ZIENDA DEL M ESE
Machandel, la specialista delle verdure in vetro
19 LUNA RIO
le nostre ricette con Sabrina Scicchitano
Carezza d’estate alla pesca
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con Benedetta Marchi e Chiara Frascari
con Disanapianta e Marco Trevisan
con lo chef Martino Beria
Essiccazione: istruzioni per l’uso!
Salsa di pomodoro
Cous cous integrale estivo
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news dal mondo bio
Ci eravamo impegnati per trovare un’alternativa ecologica ai sacchetti monouso per l’ortofrutta sfusa. Siamo riusciti a mantenere la nostra promessa, in collaborazione con Legambiente: da qualche tempo, infatti, nei negozi NaturaSì e Cuorebio aderenti, sono a vostra disposizione i sacchetti lavabili per frutta e verdura, ideati con la Cooperativa Sociale Quid Onlus, a sostegno di persone con un vissuto di fragilità. Unitevi a noi, per l’ecologia e il sociale!
Per non arrivare a settembre impreparati, tornano anche quest’anno i quadernoni di NaturaSì e Cuorebio, con le bellissime copertine illustrate da Marco Trevisan. In carta 100% riciclata, certificata FSC, vengono proposti al prezzo vantaggioso di 0,99 €.
Marcia “Stop Pesticidi”
PER UN EQU
ot.it Trevisan
- marcotre vi.blogsp Marco Trevisan
- marcotrevi.blogs
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Illustrazi
one di Marco
Stampa to su carta 100% riciclata Igloo Offset
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rebio.it/sc
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Illustrazione di
DELL’AMBIENTE Nei mesi scorsi, EcorNaturaSì ha CURA DELLA NATURA E AVERE sosteDIRE ANCHE CONOSCERNE IN CUI VIVIAMO VUOL RITMI. I TARNE nuto la Marcia Stop Pesticidi, iniziativa E RISPET ENTO ALIMENTI E’ UN ARGOM LA STAGIONALITA’ DEGLI URATO; FORZARE I TEMPI libera e popolare aperta a tutti, che O TRASCè TROPPO SPESSsi NE STAGIO FUORI TTI PRODO COLTURE E CONSUMARE O O PIU’ ELEVATO IN CAMBI svolta, domenica 13 maggio in 3 DELLE differenti SIGNIFICA PAGARE UN PREZZ DUNQUE, , TIAMO ASCOL E. SPESSO DI MINOR SAPOR A! NATUR province: Treviso, da Cison a Follina; VeSUGGERITO DALLA IL RITMO CHE CI VIENE rona, a San Pietro in Cariano, e Bolzano, presso il lago di Caldaro-Kaltern. In molti hanno marciato insieme per far sentire la propria voce e dire no ai pesticidi!
ILIBRIO PER FETTO DI TUT TI GLI ELEMEN E’ INDISPENS TI ABILE CHE IN NATURA ESISTANO TAN TE VARIETA’ DI PIANTE, ARBUSTI ED ERBE, MA ANC UCCELLI, INS HE MAMMIFERI ETTI, ANFIBI , E RETTILI DI VI SIETE MAI DIVERSE SPE CHIESTI COM CIE. E SAREBBE IN CUI VIVIAM IL MONDO O SE ESISTE SSE UN SOLO UN SOLO UCC TIPO DI ALB ELLO O UN’UNI ERO , CA TIPOLOGIA D’INSETTO?
Stampato su carta 100% riciclata Igloo Offset
www.naturasi.it/s
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SANA 2018: appuntamento a settembre Segnatevi in agenda queste date: dal 7 al 10 settembre anche quest’anno vi aspettiamo al Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, a Bologna. Nel magazine di settembre-ottobre troverete tutte le informazioni e i dettagli di questo grande evento green: stay tuned!
Oscar del Packaging 2018 Buone notizie dal mondo del packaging per i negozi NaturaSì e Cuorebio: il sacchetto in carta Pura Natura per l’ortofrutta, inserito da poco nei nostri punti vendita, ha infatti vinto l’Oscar del Packaging 2018 nella categoria Over All. Sviluppato da Adercarta, che ha conseguito questo premio per 2 anni consecutivi, è realizzato in carta semitrasparente certificata FSC e non può essere solo compostato, ma anche e soprattutto riciclato, riducendo quindi l’impatto sull’ambiente. Tra le motivazioni che hanno portato all’attribuzione di questo importante riconoscimento vi è “la reinterpretazione e l’attualizzazione di un materiale vintage in ottica di servizio al consumatore a cui viene offerta un’alternativa interessante in termini economici e ambientali di funzionalità e di immagine”. Congratulazioni! 6
I temperamenti. Un laboratorio dell’Università di Milano di Mauro Vaccani Grazie al contributo di “EcorNaturaSì”, quest’anno, nel percorso formativo della laurea triennale in Filosofia e di quella magistrale in Scienze filosofiche dell’Università degli Studi di Milano, è stato possibile organizzare un laboratorio sul tema dei “temperamenti”, che ha permesso di presentare il decisivo apporto di Rudolf Steiner in materia. La ricerca è partita dalle radici classiche della dottrina dei temperamenti: abbiamo ricostruito l'interessante visione presocratica dei quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco), evidenziando la valenza spirituale attribuita dalla sapienza greca a quel che noi, ora, consideriamo solo come realtà materiale. Nell’acqua il greco coglieva la vita, nell’aria l’animico e nel calore la realtà divina. A partire da questi pensieri, la medicina antica di Ippocrate e di Galeno ha elaborato la dottrina dei quattro umori del corpo umano, e ha poi individuato i quattro temperamenti: il malinconico, il flemmatico, il sanguinico e il collerico. Queste solide verità antropologiche sono rimaste intatte per tutto il medioevo e le troviamo ancora nella “Antropologia” di I. Kant del 1796. Siamo così giunti al cuore del laboratorio, che voleva presentare soprattutto l’elaborazione moderna del tema, focalizzandosi su Rudolf Steiner e Carl Gustav Jung. Steiner ha lavorato sui temperamenti intorno al 1909, concentrandosi sugli aspetti antropologici, e la sua precisa conoscenza delle parti costitutive dell’uomo gli ha permesso di cogliere l’interagire della componente ereditaria con quella individuale; dieci anni dopo, è ritornato sul tema con contributi più specifici e dettagliati. Una ricerca, arricchita poi dalla scuola di pensiero che a lui si riferisce, che noi abbiamo messo a confronto con il contributo di Jung nel suo libro “Tipi psicologici” del 1921. Gli studenti hanno partecipato attivamente alle attività, producendo infine interessanti elaborazioni a partire dai testi suggeriti.
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A scuola con NaturaSì e Cuorebio
Sacchetti riutilizzabili per frutta e verdura
la rivoluzione del gusto è iniziata
per la rivoluzione del gusto utilizziamo: • • • •
cereali e farine poco raffinate (solo farine semintegrali e integrali) materie prime della nostra filiera oli e grassi vegetali, alternativi all’olio di palma aromi naturali solo se indispensabili nella ricetta, privilegiando il gusto originale degli ingredienti Sì al
Vieni a scoprire i nuovi prodotti bio della rivoluzione del gusto di Ecor nei supermercati NaturaSì o? e negozi Cuorebio naturasi.it - negozicuorebio.it
cereale
SOLO SE INTEGR , A (e SEMINTEGRA LE LE)
Lotta dura URA per la VERD
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Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità Emily Dickinson
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AT T UA LITÀ
Perdersi, per ritrovare l’armonia interiore Un castello immerso in un giardino biodinamico. Un labirinto in cui smarrirsi inebriati dall’intenso profumo di rose. Tutto questo è possibile al Castello di Cordovado, in provincia di Pordenone, dove le piante sono custodite grazie alle amorevoli cure di Benedetta Piccolomini
“Qui non ci si vuole perdere, ma ritrovare”, inebriati dall’ intenso profumo di rose damascene di incantevole bellezza: è una sensazione magnifica quella che si sperimenta visitando i giardini del Castello di Cordovado, in provincia di Pordenone, uno dei borghi più belli d’Italia. Qui la natura si dispiega in tutta la sua meraviglia e si dischiude ai nostri occhi in tutta la sua magnificenza. Fondati nell’Ottocento da un alchimista, sono ancora un luogo da esplorare, dove restano tante cose da scoprire.
un posto dove si può girare a lungo nel profumo, inebriarsi e perdere un po’ dei nostri affanni Quale significato avranno, per esempio, le sette colline che si incontrano passeggiando nel parco che poggia su un terreno perlopiù pianeggiante? E quale pensiero si celerà dietro alla scelta delle piante che conservano, ognuna, un sapere diverso? Il labirinto Benedetta Piccolomini è tra gli eredi di questo antico scrigno di bellezza e ci racconta, con tono dolce e pacato, lo stesso che deve usare quando sussurra alle sue piante, come lo ha reso un vero e proprio giardino biodinamico. Ce lo spiega ancora prima di raggiungere il labirinto, mostrandoci i grandi bossi che si ergono maestosi lungo i sentieri e che, essendo piuttosto delicati, richiederebbero 10
“nuvole tossiche”, mentre la biodinamica consente la loro sopravvivenza in buona salute e in armonia con il tutto senza dover ricorrere a sostanze chimiche di sintesi. Con alle spalle un’esperienza nell’agricoltura biodinamica, Benedetta sceglie di intraprendere questo nuovo viaggio tra spine e profumi, dopo aver partecipato a una conferenza sulla fenomenologia della rosa: in quell’occasione la relatrice spiega come Goethe paragonasse la rosa a cinque petali con l’uomo vitruviano di Leonardo. Si apre in quell’istante una breccia nel cuore di Benedetta che comprende quale sia la sua strada per ritornare alla biodinamica. “Mi sono sentita molto ispirata e ho pensato che sarebbe stato bello uscire dal giardino e trovare un campo di rose… Un posto dove si può girare a lungo nel profumo, inebriarsi e perdere un po’ dei nostri affanni. Un luogo dove perdersi per ritrovare l’armonia interiore: da qui è nata l’idea del labirinto”. La biodinamica Per la realizzazione di questo percorso dalla forma concentrica, che distende le sue braccia come il sole con i suoi raggi, sono state piantate 2000 rose damascene arrivate dalla Bulgaria, alle quali sono state aggiunte altre varietà di rose per completare il percorso: un quantitativo importante, certo, che però non ha mai avuto un obiettivo, se non quello di far germogliare bellezza e armonia. Prima di effettuare il trapianto, il terreno è stato preparato con una generosa dose di letame e con il preparato Fladen; successivamente, su ogni piantina “quando era grande come il mio dito”, racconta Benedetta, è stato spruzzato il preparato 500. “Ora, però, non lo usiamo più, non vogliamo crescano ancora… sono già abbastanza
AT T UA LITÀ
amore, come racconta Elena, amica di Benedetta, che ci ha accompagnato insieme a lei in questa visita: “Se negli anni tutto questo è rimasto così com’è è perché tutti ci hanno messo l’amore”. Un sentimento di cui il mondo ha, oggi, immensamente bisogno. Anche per questo Benedetta non può fare a meno di pensare al futuro di questo luogo incantato, per custodire questo patrimonio di bellezza e biodiversità. “È importante che giardini come questo restino: sono piccole cellule da mantenere vive, che ospitano tante piante diverse, tanti animali e insetti… nei giorni scorsi è passato di qua anche un capriolo”, aggiunge Benedetta, che ci rivolge un accorato appello: “Sogno di trovare qualcuno che voglia imparare a fare il E per il futuro? giardiniere in questo modo, per far germogliare ancor Ci sono stati tanti segni, tante sincronicità che hanno di più questo semino e mantenerlo vivo, preservandone accompagnato Benedetta lungo questo percorso. E tanto profumo, grazia e vita".
invadenti”, aggiunge con un lieve sorriso nella voce. Solo il preparato 501, oggi, aiuta questi splendidi fiori nella loro crescita rigogliosa alla quale si può assistere, ammirati, quando si raggiunge il centro del labirinto: qui, il profumo si dispiega in tutta la sua potenza, soprattutto quando il cielo si fa nuvoloso e l’aria diventa più densa. Fondamentale per questo risultato è stato il contributo di Enrico Morello, agricoltore biodinamico della zona, che ha sempre affiancato Benedetta, insegnandole ad occuparsi del giardino secondo il metodo biodinamico. “È lui il vero giardiniere: io sono solo la sua aiutante”, ci confida sorridendo.
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DA LLE A ZIEN DE AGRICOLE
L’ospitalità è… BIO Trascorrere una vacanza in un’azienda agricola dà la possibilità di immergersi nella Natura, di godere della bellezza dei magnifici territori intorno, di conoscere volti e valori dei produttori e di assaporare ottimi prodotti dal campo alla tavola
messaggio promozionale
Dalla Lombardia al Molise, passando per il Veneto, vi raccontiamo tre aziende agricole biologiche e biodinamiche, ciascuna con la sua storia e le sue peculiarità produttive e di ospitalità. Le aziende agricole si rivelano, così, nella loro intima identità: luoghi accoglienti e genuini, in cui respirare l’aria pura di campagna, riscoprire il nostro profondo legame con la Terra, e condividere serenità, gioia e benessere con la famiglia o con gli amici. Cascine Orsine A Bereguardo, all’interno del meraviglioso Parco del Ticino, si estende la prima azienda agricola in Italia ad essere diventata completamente biodinamica già dal 1976. Alle Cascine Orsine si accede percorrendo una stradina sterrata attraverso i campi coltivati: non ci sono cancelli, le porte sono sempre aperte! I corpi aziendali sono distribuiti intorno all’aia, su cui si affacciano lo Spaccio e il Ristoro di Campagna. In questo luogo speciale si respira subito un’aria di armonia e positività. Si può passeggiare liberamente lungo i sentieri del Parco, a piedi o in bicicletta, scorgendo gli animali che vivono nei boschi circostanti. Tra le visite guidate, vi è anche quella all’Orto Didattico con erbe officinali, varietà antiche di alberi da frutto e aiuole dedicate alla riproduzione di sementi ritrovate del progetto ProSpecieRara. L’azienda offre inoltre l’opportunità di fare un’esperienza agricola nell’orto professionale o nelle zolle che si possono anche “adottare”. La Decima A Montecchio Precalcino (VI), fra le risorgive del Bacchiglione e la Pedemontana Veneta, sorge il bioagriturismo La Decima, una fattoria che affonda le sue origini nel XIV secolo, e che oggi può accogliere gli
ospiti in ambienti semplici ma confortevoli. Un tempo centro agricolo della vicina Villa Nievo Bonin Longare, si estende per 84 ettari dedicati alla coltivazione di ortaggi e cereali, e al pascolo delle vacche di razza bruna alpina, il cui latte viene trasformato in panna, yogurt e formaggi bio. A questi prodotti si aggiungono anche le farine e i vini tipici del territorio. Qui si vive il mondo rurale, osservandolo con i propri occhi e toccandolo con le proprie mani: seguono i principi dell’agricoltura biodinamica, rispettando i ritmi della natura e le necessità del suolo, come si faceva una volta. Nella cucina vegetariana dell’agriturismo si riscopre il gusto della genuinità, frutto della terra coltivata con duro lavoro, rispetto e forte passione. Dall’azienda, in cui una delle principali attrattive per grandi e piccini è la stalla, si può partire per escursioni in bicicletta alla scoperta della bellezza del territorio, fra Ville Palladiane, oasi del WWF e le stupende Dolomiti, e vi è anche la possibilità di organizzare trekking con gli asini per piccoli gruppi.
Il progetto Naturasì Viaggi offre l’occasione di sperimentare la vita in azienda agricola, condividendola insieme a chi vive l’agricoltura in prima persona, ogni giorno, per offrirci il miglior prodotto possibile. Per scoprire l’offerta di ciascuna azienda, visita il sito naturasi.it/viaggi o scrivi a paola.vason@ecornaturasi.it
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Fattoria Di Vaira A pochi chilometri dal mare, sulle colline molisane di Petacciato (CB), si estende la Fattoria Di Vaira che, con i suoi 500 ettari circa, è un’oasi di pace e serenità in cui tuffarsi per godere di un luogo completamente libero dalla frenesia quotidiana, respirare aria pulita e sentirsi in armonia con la natura. In Fattoria si assapora la vita in campagna in un contesto paesaggistico di intatta bellezza! Con le visite guidate si possono conoscere le eccellenze produttive dell’azienda – i formaggi e gli ortaggi – nella loro fase di coltivazione e trasformazione, per ritrovarle poi nei piatti abilmente preparati da Maria, la cuoca dell’agriturismo, ovviamente seguendo la stagionalità. L’azienda vive giorno per giorno il progetto di essere un organismo vivente, seguendo i principi dell’agri14
coltura biodinamica. In questa realtà, la stalla con le vacche da latte, allevate con foraggi prodotti nei campi aziendali, è il fulcro delle attività, cui si unisce una grande attenzione alla fertilità del terreno e alla biodiversità. Proprio per questo, l’ambiente aziendale è caratterizzato da numerosi e diversificati contesti naturali – torrenti, laghetti, boschi, canneti – tutti godibili con scampagnate fra le colline coltivate, da cui si ammira il mare azzurro all’orizzonte, raggiungibile in pochi minuti di macchina per una passeggiata rilassante e rigenerante! L’azienda è inoltre un ottimo punto di partenza per visitare le meraviglie del Parco Nazionale della Majella o lo splendido Parco del Gargano, o ancora i vicini borghi marinari di Vasto e Termoli, e la Costa dei Trabocchi.
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DA LLE A ZIEN DE AGRICOLE
consigli per la spesa
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1 ECOR
2 ANDECHSER NATUR
3 ISOL A BIO
fette biscottate di farro semintegrale
latte fermentato magro 0,1%
bevanda di riso integrale
Preparate con farina semintegrale di farro, ad alto contenuto di fibre, e con olio extra vergine d’oliva, e senza olio di palma, sono contraddistinte dal caratteristico colore dorato. Indicate al posto del pane, sono ideali a colazione con un velo di miele, confettura o crema cacao.
Ottimo a colazione, ma anche come dessert, magari con l’aggiunta di frutta fresca e secca o di una pallina di gelato, è una cremosa delizia con lo 0,1% di grassi, indicato anche per la preparazione di dessert. In vaso da 500 g con tappo richiudibile.
È preparata utilizzando riso integrale, dal gusto deciso e dal colore più scuro, perché mantiene la crusca. Senza glutine e senza zuccheri aggiunti (contiene naturalmente zuccheri), come tutte le bevande Isola Bio è completamente vegetale.
6 DR. ANTONIO MARTINS COCO 4 ANTICO PODERE BERNARDI
5 LEEB BIOMILCH
yogurt
yogurt di latte di capra al mango
Il segreto dello yogurt Bernardi? La sua cremosità, tutta naturale, ottenuta attraverso la sola concentrazione del latte per evaporazione, fino a raggiungere la giusta concentrazione di proteine. Preferite la dolce variante alla banana, quella profumata all’albicocca o la piacevole asperità del mirtillo?
Uno yogurt cremoso, pensato per gli amanti del latte di capra, di cui conserva il gusto lievemente acidulo, però mitigato da quello gradevolmente dolce ed esotico del mango. Ottimo per chi ama iniziare la giornata con morbidezza, è perfetto anche come fresca merenda.
succo di cocco naturale Le noci di cocco nascondono all’interno un segreto tutto naturale: un succo trasparente, dal gusto dolce e delicato. Il dr. Martins usa solo le giovani noci di cocco verdi per offrire una bevanda deliziosa, proposta al naturale nel pratico bricchetto richiudibile.
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GREEN GEN ERAT ION
L’orto in classe… per coltivare il futuro! Si è conclusa la prima edizione de “L’orto in classe”, il gioco a premi promosso dalla piattaforma scuola.ecornaturasi.it per favorire nelle nuove generazioni un rapporto spontaneo e immediato con la terra e la vita che la abita
Lo scorso anno l’offerta formativa del progetto “Coltiva- nata da diversi humus culturali e geografici, fatta di orti mobili, orti geometrici e frutto di progetti ingegneristici, re la terra per coltivare i pensieri” si è arricchita della giardini verticali e in cassetta, disposti sulla finestra, nel piattaforma scuola.ecornaturasi.it, un sito per gli insegiardino, nel corridoio, ovunque, in una sorta di guerrilla gnanti che vogliono raccontare e trasmettere ai giovani che cosa significa coltivare (ma anche vivere) in modo at- gardening a tutto tondo. Una partecipazione entusiasta che ha spinto la giuria a individuare i primi classificatento e rispettoso dell’ambiente. Le classi iscritte, dopo aver ricevuto il kit didattico e aver messo alla prova le ti, ma anche ad attribuire a ogni classe una menzione conoscenze apprese sull’agricoltura e l’alimentazione bio- d’onore e un premio costituito da una mini-serra, bustine di semi e “bio-diplomini”. Un lavoro meraviglioso che i logiche, hanno partecipato alla prima edizione del gioco docenti hanno saputo portare avanti con le proprie classi: a premi “L’orto in classe”, che aveva come obiettivo la creazione di un piccolo spazio verde utilizzando materiali scopritelo su scuola.ecornaturasi.it di recupero, sementi e terriccio bio, coinvolgendo tutta la comunità scolastica e il territorio. Com’è andata? La Lasciamo ora la parola alle due insegnanti che hanno realtà ha superato la fantasia! Le foto e i racconti che ci vinto con le loro classi il primo premio nella categoria sono arrivati riflettono una realtà eterogenea, determiPrimarie e Secondarie di Primo Grado.
Un amore di orto L’esperienza ha appassionato molto i miei giovani studenti. Hanno potuto toccare con mano il “miracolo” di nascita, crescita e sviluppo della pianta da un piccolo semino... appena sono spuntati i primi germogli, hanno subito esclamato, increduli: “stanno spuntando le nostre piante!!” Li ho visti uniti e disponibili a collaborare per un obiettivo comune. Penso che questa attività abbia dato loro l’occasione di sperimentare che “l’unione fa la forza” così come dall’unione di terra, sole, aria e acqua ha origine la forza della vita.
“Per me realizzare l’or to è sta to bellissimo perché ho lavorato insieme a tutti i miei compagn i e al mio babbo”. Alessia - I.C. Guerri 16
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Primo Premio Primarie Claudia Tordi, Scuola Carducci, Casalecchio di Reno (BO)
GREEN GEN ERAT ION
Coltiviamo il nostro futuro Abbiamo ridato vita insieme ad uno spazio inutilizzato creando un angolo speciale per i nostri ragazzi! Fondamentale è stato il contributo dei genitori che dopo il lavoro venivano a darci una mano, mettendo a disposizione del progetto la propria competenza. La classe ha percepito lo spirito di squadra e questo risultato è inestimabile! Anche l’aiuto della professoressa di sostegno Elisa è stato fondamentale e le fotografie di Chiara (photokiara) hanno saputo cogliere luci e colori speciali!
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I ragazzi dell'orto Un apprezzamento particolare ci è venuto dalla scuola Don Minzoni di Ravenna dove, ragazzi che faticano a star fermi nei banchi, hanno prodotto un giardino verticale riciclando pallets, e uno smart garden che grazie ad un software, donato dal comune di Ravenna e realizzato dalla RES, consente il controllo a distanza, tramite telefonino, delle annaffiature.
Primo Premio Secondaria di Primo Grado Laura Isolani, I.C. Guerri di Reggello (FI). Ci siamo ispirati a questo progetto per la copertina di nostro magazine.
“Mettere le mani nella terra apre sempre mo il cuore e fa ritrovare un equilibrio che spesso non sappia questi a i ricettiv e aperti più sono ini di aver perso... I bamb beneficio. stimoli rispetto agli adulti e quindi ne trarranno sicuro rifatto mo abbia to, dell’or e Mio figlio mi parla spesso di riciclo pulire a o aiutat anche ha le bombe di semi a casa e oggi mi di grandi le piante di fragole nel nostro orto! In questa epoca o e di bullism di sprechi, di abusi di tecnologia, di atteggiamenti e il iente scarso rispetto per gli altri individui, gli animali, l’amb so”. bene comune, questo progetto è quanto mai prezio cci Cardu scuola ela Manu a mamm
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consigli per la spesa
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1 TERRE DI SANGIORGIO
2 ECOR
3 LEIL A
passata di pomodoro
pan bauletto con farina integrale e farina di tipo “2”
preparato per pane e pizza senza glutine
Solo pomodoro italiano coltivato secondo il metodo biodinamico e raccolto al momento giusto, quando ha raggiunto il miglior grado di maturazione al sole. È questo il segreto di questa passata: già pronta, buona come fosse fatta in casa.
4 PONTE REALE
bocconcini di mozzarella di bufala campana DOP Le mani del mastro casaro filano la pasta fino a renderla omogenea ed elastica, per poi essere “mozzata” con esperienza: è così che nasce questa mozzarella, dal gusto pieno e rotondo, proposta qui in gustosi bocconcini, perfetti per le insalate.
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Porta in tavola la Rivoluzione del Gusto con il pan bauletto di Ecor. Già affettato, è preparato con farina integrale e farina di tipo 2. Fonte di fibre, è perfetto a colazione, al naturale appena tostato, con un velo di confettura, miele o crema al cacao.
Vi permetterà di preparare a casa vostra pane fragrante e profumato e deliziose pizze e focacce senza glutine. È l’ideale per chi non vuole rinunciare alle cose buone fatte in casa, evitando però l’assunzione di questa proteina: siete pronti per mettere le mani in pasta?
6 BIODELIZIE
salsa tonnata
petto di tacchino al forno preaffettato in rotolino
Cremosa e saporita, è ideale per preparare sandwich e tramezzini, ma è perfetta anche per i vostri aperitivi all’aperto: spalmatela su un pomodorino tagliato a metà, aggiungendo qualche cappero e dell’erba cipollina. Et voilà!
Buono come fosse affettato al momento e proposto in rotolino (da 80 g), è perfetto per farcire panini, ma è ideale anche da solo, come secondo piatto, magari con un contorno a base di verdure di stagione.
5 GAUTSCHI
in cucina
cura di sè
orto e giardino
1 dom 2 lun
a cura dell’Associazione Culturale La Biolca La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.
legenda
giorno e fase lunare
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il pane
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lo yogurt
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nuova in cucina
le conserve cura di sè taglio ritardante capelli/unghie massaggi attività fisica
gio
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27 ven
27 lun
28 sab
28 mar
rinvaso
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potatura
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concimazione
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relax orto e giardino
orto e giardino
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cura si sè
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in cucina
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luna piena
agosto
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lunario
giorno e fase lunare
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A PPROFON DIM EN T O
Maturità è giungere a compimento. L’insegnamento che ci arriva dalle piante di Jasmin Peschke Coordinatrice del Centro Internazionale per la nutrizione Sezione agricoltura del Goetheanum, Scuola di scienze spirituali, di Dornach, Svizzera
Il concetto di maturità è contraddistinto dal raggiungimento di una determinata condizione e dall’inizio di una nuova fase che si fonda su quanto fatto in precedenza. La maturità scolare viene acquisita dal bambino nel momento in cui ha raggiunto un sufficiente sviluppo psicofisico, per cui termina il periodo delle giornate scandite da giochi spensierati e ha inizio qualcosa di nuovo – l’apprendimento a scuola per l’appunto. Il fatto che si usi proprio questo termine per indicare l’esame al termine degli studi medi superiori e il diploma che dà accesso all’Università allude al conseguimento della maturità per entrare in una nuova fase della vita. Nel linguaggio corrente, nessuna delle successive fasi della vita è più associata al concetto di maturità: non si parla di maturità per la formazione, maturità per entrare nel mondo del lavoro o maturità per formare una famiglia. Ma chi desidera poi diventare maturo, dal momento che la maturità si accompagna a segni dell’invecchiamento quali rughe e disturbi visivi e dell’udito, solo per citarne alcuni? La tendenza generale nella nostra società è quella di esaltare la forma fisica e la giovinezza fin nella tarda età. Le creme per il viso studiate per la “donna matura” promettono immancabilmente un effetto anti-ageing, anti-età. Invecchiare non è opportuno, benché soltanto la riduzione delle forze vitali e rigeneratrici consenta di raggiungere la maturità. L'esempio delle piante Il concetto di maturazione ci viene ben chiarito dalle piante. I frutti e i semi diventano maturi. Le carote, la barbabietola o le patate, invece, non essendo né frutti né semi, non sono maturi nel senso di questi ultimi. Eppure anche gli ortaggi lo sono, nel senso che hanno raggiunto il punto di maturazione necessario per la raccolta, ovvero per una nuova fase che si fonda su quanto avvenuto in precedenza – la crescita. Nella loro fase di crescita, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana le piante assorbono anidride carbonica (CO2) e rilasciano ossigeno (O2), producendo carboidrati complessi quali ad esempio l’amido. Predo20
mina il colore verde e le lamelle mediane delle cellule sono fisse e rigide. La maturazione dei frutti, invece, va di pari passo con un’inversione del metabolismo. La clorofilla viene degradata, il colore verde scompare e le foglie e i frutti si colorano di giallo, arancione, rosso o anche viola. Per questi processi l’ossigeno viene ora utilizzato e non più rilasciato. L’amido si trasforma in glucosio, il frutto acquisisce un sapore dolce e la polpa perde la sua durezza, diventando tenera. Si sviluppa il
La pianta si limita a diventare matura perché è una fase del suo sviluppo, noi uomini invece dobbiamo volere attivamente la maturità. caratteristico aroma. È soltanto da questo momento che un frutto diviene di fatto commestibile e riconoscibile, oltre che per la sua tipica forma, anche per caratteristiche quali il colore, l’odore e lo specifico gusto. La commestibilità del frutto ha tuttavia un prezzo: l’arresto della crescita. Una mela è pronta nel momento in cui, al termine dell’estate, le sue caratteristiche tipiche – tra cui forma, colorazione, consistenza, gusto e odore – sono ben pronunciate. La varietà a cui appartiene è riconoscibile e nettamente distinguibile dalle altre varietà di mele. Se la mela ha potuto raggiungere la maturazione grazie all’azione della luce e del calore, a questo punto si rivela dunque la sua identità. Le forze rigeneratrici sono sconfitte. Queste forze giovanili vengono nutrite grazie all’azoto disponibile. Nella pianta l’azoto deve essere costantemente “detossificato”, la pianta crea massa e continua a crescere. Risulta dunque evidente il problema posto da un’accentuazione della crescita mediante un elevato apporto
A PPROFON DIM EN T O
desiderare di rimanere eternamente giovani nel fisico, di azoto, magari addirittura in forma minerale: simili bensì di crescere e maturare sul piano mentale e spiinterventi limitano infatti l’impulso al compimento dello sviluppo tramite processi di formazione dei frutti rituale, sviluppando la propria luce interiore e calore umano: è questo che ci trasmette la nostra individualie dei semi che invertono il metabolismo di crescita. Di tà e le nostre personali caratteristiche. conseguenza il frutto non può diventare maturo. Nell’agricoltura biodinamica la luce e il calore vengono controllati, ad esempio, tramite i preparati biodinaL'alimentazione mici che incentivano i processi di maturazione. Risulta dunque evidente l’importanza di nutrirsi di aliI preparati da compost agiscono sull’andamento della menti maturi e aromatici che hanno ridotto la propria temperatura all’interno del compost, mentre il cornofase di crescita sviluppando una sorta di identità. silice sostiene i processi di assorbimento della luce e Nel caso dei frutti, non è difficile comprendere come stimola la corretta maturazione della pianta aiutandola, siano maturi quelli gustosi. Anche gli ortaggi tuttavia per così dire, a consolidare la propria identità. hanno tipicamente un gusto spiccato. Da parte loro, le verdure stoccate sono mature e pronte per essere immagazzinate quando i processi E l'uomo? Rivolgendo ora lo sguardo agli uomini, chi non aspira a metabolici si sono fermati. La lavorazione a cui vengono sottoposte contribuisce far sviluppare, completare e maturare appieno la propria individualità, la propria sfera spirituale e mentale? a svilupparne ed esaltarne ulteriormente il sapore. Nell’arte culinaria si utilizza il calore (cottura a fuoco In questo caso, però, lo stesso principio che ha carattere di inevitabilità per le piante mostra un certo grado lento o a fuoco vivo, cottura al vapore, ecc.) per rafforzare la qualità degli alimenti maturi. Ne è riprova ad di arbitrio nel caso degli uomini. esempio il fatto che i cereali tostati o un pasto caldo Lo sviluppo intellettuale e spirituale è possibile siano leggermente più digeribili rispetto agli alimenti soltanto se l’organismo in questione crea le basi necrudi. cessarie, sia nel corso della vita, formando i suoi arti costitutivi, sia nel corso della singola giornata: l’orLa pianta si limita a diventare matura perché è una ganismo utilizza infatti la fase del sonno per crescere fase del suo sviluppo, noi uomini invece dobbiamo e rigenerarsi, per poi deteriorarsi nuovamente nello stato di veglia con la propria attività psichica. Di qui la volere attivamente la maturità. E un aiuto in tal senso ci può essere dato dai vegetali che hanno sviluppato necessità di dormire nuovamente, in un processo che questa qualità. ci vede simili al frutto che giunge a maturazione. Non
“Cerchi l’Altissimo, l’Assoluto? La pianta può insegnartelo. Quello che lei è senza volere, sii tu volendolo.” Friedrich Schiller
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consigli per la spesa
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1 MOZZARISELL A
2 CICIONI
3 BIONOVA
le fettine
cicioni
kefir d’acqua
Nei gusti Cheddar e Basilico, sono preparate con riso integrale germogliato e vengono proposte a fette, in confezione salvafreschezza. Perfette per sandwich e tramezzini, si prestano anche alla gratinatura delle verdure perché si sciolgono perfettamente.
Preparato con soli 4 ingredienti (mandorle, anacardi, acqua e sale) e composto al 76% da frutta secca. Delicato al palato, ma dal retrogusto sapido, ha una consistenza compatta che lo rende ideale da tagliare a fette o a cubetti. Perfetto con il pane, in insalata, a scaglie, su un piatto di pasta oppure ridotto in crema per la preparazione di salse.
Una bevanda antica di millenni, dissetante e leggermente frizzante, a cui si aggiungono le positive proprietà dei fermenti del kefir. Senza lattosio, offre tutta la ricchezza dei fermenti lattici vivi ed è 100% vegana e senza glutine.
4 NATUR ATTIVA
ministecco di riso Negli assolati pomeriggi estivi l’ideale è il goloso ministecco Naturattiva, un’irresistibile, piccola tentazione vegetale a base di riso, dolcificata con zucchero di canna grezzo e ricoperta da una croccante copertura di cioccolato.
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5 BLURISELL A
BluRisella con alghe Nori e Ulva A base di riso integrale germogliato, è la deliziosa alternativa ai formaggi saporiti arricchita con alghe Nori e Ulva raccolte nei mari europei della Bretagna. Vegetale e senza lattosio, è ottima al naturale, ma è indicata anche per gustosissime ricette.
6 BIOL AB
polpettine ripiene di verdure Polpettine vegetariane impanate e ripiene di verdure, facilissime da preparare e pronte in padella in pochi minuti. Ottime come veloce secondo piatto da abbinare a un contorno di verdure di stagione, sono ideali anche da servire come antipasto o finger food.
DAVA N T I A LLO SCA FFA LE... E NON SOLO
Rinfresca la tua estate! di Elena Meglioranzi
Gelati, semifreddi, sorbetti, granite: l’estate è la stagione in cui questi cibi conquistano il loro meritato spazio nell’alimentazione quotidiana, compagni perfetti nelle calde giornate estive. Un fine pasto, una merenda, un pasto veloce, un dopocena con gli amici: ogni occasione è buona per gustare un dolce rinfrescante e appagante per i palati di adulti e bambini. Se ci piace armeggiare in cucina, lanciarci in esperimenti culinari e stupire amici e parenti, possiamo realizzare facili ricette, anche se non possediamo una gelatiera, e utilizzare il latte o la bevanda vegetale più adatti all’alimentazione di ciascuno: per esempio, bevande di soia e riso o latte di mandorla, valide alternative per chi non può consumare latticini o ha optato per un’alimentazione vegana. Ma, come sempre, partiamo dall’inizio.
E i ghiaccioli? Già, dimenticavo i ghiaccioli, la cosa più semplice da preparare: basta frullare la frutta (o estrarre il succo con centrifughe ed estrattori) e metterla negli stampini. Io li preparo così, senza zucchero e se voglio ottenere una consistenza morbida aggiungo un po’ di banana. L’effetto sorpresa, però, lo ottengo realizzando dei ghiaccioli con il té aromatizzato con spezie o erbe aromatiche e l’aggiunta di fiori eduli. Il successo, per il palato e per gli occhi, è assicurato!
E per finire, una curiosità Quella del gelato è una storia tutta italiana. Nasce a Firenze nel Cinquecento, ma diventa di moda nel suo passaggio a Parigi, grazie ad un siciliano che in quella città aprì il primo caffè gelateria della storia, il famosissimo caffè Procope. È un italiano a portare il gelato oltreoceano ed è italiana la prima gelateria in America. E il cono? Bravi! È un brevetto italiano.
Buona estate a tutti!
ghiaccioli alla Curcuma! Versare 3 tazze di bevanda di riso integrale in un pentolino, aggiungere 3 cucchiaini scarsi di curcuma e
Qual è la differenza tra un gelato, un semifreddo, un sorbetto e una granita? I componenti principali del gelato sono: latte e panna freschi, zucchero, e poi l’ingrediente che lo caratterizza (nocciole, vaniglia, cioccolato, caffé, mandorle, pistacchi, frutta...), mentre per realizzare i sorbetti si usano la frutta, l’acqua e lo zucchero, senza alcun tipo di grasso. Il semifreddo è un dolce al cucchiaio simile al gelato, ma più morbido grazie all’utilizzo della panna montata e, in alcune ricette, anche dell’uovo. La granita, infine, ha una consistenza che sta a metà tra un gelato da mangiare con il cucchiaio e una bibita da assaporare con la cannuccia. Il segreto sta nel mescolarla spesso perché non ghiacci completamente mentre raffredda nel freezer.
scaldare fino a quando si vedrà fumare la bevanda. Spegnere e aggiungere 3 cucchiaini di miele, 3 cucchiaini di olio (anche di mandorla, per una nota originale) e 1 cucchiaino di cannella in polvere. Mescolare bene e lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Versare negli stampi da ghiacciolo e mettere a congelare per una notte. Colore e sapore vi daranno grande soddisfazione.
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LE T ERRE DI ECOR
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O G GI IN CUCINA
con Sabrina Scicchitano
Carezza d’estate alla pesca Ingredienti per 6 persone: 700 g di pesche mature (peso già snocciolato), 3 vasetti di yogurt greco, 3 cucchiai di miele, 1 cucchiaio di zucchero di canna Per il Pan di Spagna: 1 foglio di carta forno per entrambe le leccarde, 5 uova, 75 g di farina tipo 2, 75 g di fecola di patate, il baccello di vaniglia, 1 pizzico di sale, 140 g di zucchero di canna, alcune foglie di menta Preparate il Pan di Spagna: rompete le uova e mettetele nell’impastatore, aggiungete la vaniglia e un pizzico di sale. Fate girare unendo a poco a poco lo zucchero, finché l’impasto diventa bello cremoso; poi pian piano aggiungete le farine setacciate, mescolando con una spatola dall’alto al basso. Distribuite l’impasto su due leccarde rivestite di carta forno, livellatelo bene e date un colpetto verso il basso prendendo all’estremità la leccarda per togliere l’aria. Infornate a forno caldo 160°C per circa 40 minuti. Nel frattempo versate lo yogurt in una ciotola, unite il miele e a piacere un cucchiaio di zucchero, mescolate e lasciate riposare. Sbucciate le pesche eliminando il nocciolo, lasciatene da parte due, che servono come decorazione e sulle quali va spremuto il succo di limone in modo che non anneriscano. Frullate tutte le altre con un goccio di limone. Una volta pronto il Pan di Spagna, con un tagliapasta (se lo avete, a forma di cuore) foderate lo stampo da plum-cake precedentemente rivestito con carta forno, poi cominciate a formare gli strati: prima lo yogurt, poi la frutta frullata, di nuovo lo yogurt e concludete con la frutta frullata. Coprite con un foglio di carta forno e fate congelare minimo 6 ore. Congelate anche le due pesche tenute da parte, tagliate a metà. Prima di servire, lasciate scongelare mezz’oretta e decorate con mezza pesca e le foglie di menta, mentre sistemerete ai lati l’altra metà, tagliata a fettine. Se avete poco tempo per preparare il Pan di Spagna, lo potete sostituire con dei savoiardi già pronti. Per un risultato più cremoso, ideale per occasioni speciali, potete sostituire lo yogurt con la stessa quantità di panna, montata lentamente con un cucchiaio di zucchero di canna. Sabrina Scicchitano Food photographer, consulente creativa e autrice di libri di cucina. Alla passione per il bello unisce quella per il buono. Vive in campagna tra l’orto e i fiori. In questa rubrica, con un approccio semplice e divertente, propone ricette belle da vedere e buone da gustare.
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RA NTĂ€ DELLA NATU PRONTA DA GUSTARE O B A L
II dolce sapore della frutta e le verdure miscelate insieme danno vita ad una nuova linea di succhi originali e dissetanti. Proposti nei formati da 250ml e 750ml, solo con zuccheri della frutta, pratici per essere gustati in ogni momento della giornata. bionaturaeÂŽ e un marchio di lsalpa srl - Piazzale Ercole, 3 - 14100 Asti
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L A NAT URA SO T T O CA SA
Zzz zzz zzz… zanzare! D’estate, quando il mondo si illumina, a questa solarità si contrappongono i ronzii notturni e i ponfi molesti delle zanzare, a ricordarci che il paradiso terrestre è pura utopia di Gianumberto Accinelli illustrazione di Marco Trevisan
Quali sono le zanzare che ronzano nel nostro Paese? Iniziamo dalla tigre, attiva in pieno giorno. A Genova, nel 1990, arrivò un bastimento carico di pneumatici, originario del sud est asiatico, ma proveniente dagli USA: bene, l’acqua contenuta nella gomma ospitava un’ampia popolazione di zanzare. La seconda zanzara, quella che invece ci punge di notte, è la zanzara Culex, originaria delle nostre zone. Le zanzare hanno però anche degli aspetti positivi. I maschi, molto più piccoli delle femmine, sono incapaci di pungere e trascorrono la loro esistenza lontano dagli uomini, preferendo le corolle profumate dei fiori e volteggiando in cerca di cibo. In questo modo contribuiscono, seppure marginalmente, all’impollinazione delle piante superiori, diffondendo e promuovendo la biodiversità. Le femmine succhiano il sangue in quanto necessitano di un’alimentazione prevalentemente proteica per produrre migliaia di uova. Ma non sono solo “brutte e cattive”: hanno almeno un aspetto positivo e per vederlo dobbiamo trasferirci negli ambienti nordici durante i mesi estivi. Ebbene, questi luoghi sono, da una parte, ricchi di acqua e, dall’altra, caratterizzati da giornate lunghe e tiepide: condizioni perfette per far insorgere una popolazione eccezionalmente alta di zanzare, ma non solo. Anche i pulcini degli uccelli migratori trovano il clima e l’ambiente perfetto per crescere sani e forti. Ed ecco che, nelle steppe della Russia oppure nelle pianure del Canada e dell’Alaska, l’estate è fatta di sciami di zanzare e di stormi di uccelli, i quali si compenetrano e l’uno è il cibo dell’altro. In pratica le zanzare rappresentano la colonna portante di tutta la rete alimentare di questi luoghi. Continuiamo con gli aspetti positivi delle zanzare e facciamolo analizzando il loro stile di vita. La prima parte è formata da larve che vivono in acqua anossiche cioè prive di ossigeno. Grazie ad un organo, chiamato trombetta, sono capaci di respirare l’aria atmosferica. Ecco perché, nelle paludi di tutto il mondo, le zanzare riescono a vivere bene e a degradare in decomposizione le sostanze sospese nell’acqua, contribuendo così al riciclo delle risorse ambientali. Gli aspetti solari e belli delle zanzare non annullano, di fatto, il fastidio che ci procurano: è quindi necessario combatterle per man
tenere il livello delle loro popolazioni al di sotto di una soglia tollerabile. Per contrastarle è molto importante fare attenzione a quelli in cui l’acqua può stagnare e tenere sotto controllo i luoghi dove vivono le larve. Se l’acqua non si può togliere, allora è il caso di utilizzare degli insetticidi biologici a base di Bacillus turingiensis oppure di enzimi che sciolgono il calcare creando una pellicola di anidride carbonica in superficie. Queste azioni personali sono sicuramente efficaci ma non sufficienti. Ecco perché diversi centri di ricerca italiani hanno messo a punto la tecnica del “maschio sterile”, che consiste nella liberazione (lancio è il termine tecnico) di maschi resi sterili da sapienti e sofisticate tecniche scientifiche. In questo modo, gli “zanzari”, appena liberi, andrebbero, da una parte, alla ricerca del nettare ma, dall’altra, si avventerebbero sulle femmine “selvatiche”. Ma l’accoppiamento non darebbe alcun frutto essendo i maschi sterili e la generazione successiva sarebbe molto meno numerosa. L’estate sarebbe così di nuovo luminosa, non fosse per mosche, cavallette… 27
Oceani di plastica
1. Nell’Oceano pacifico fluttua una chiazza di rifiuti, un’isola di materiale plastico che subisce un processo di fotodegradazione, riducendosi in pezzi sempre piÚ piccoli, di cui si nutrono uccelli marini e pesci.
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Illustrazione: Laura Fanelli
2. Anche il nostro mare Mediterraneo è ormai invaso dai frammenti di plastica e, essendo “chiuso”, il tempo di permanenza dei rifiuti al suo interno potrebbe aggirarsi addirittura intorno ai mille anni.
3. Se non si interverrà al più presto, in futuro i mari non saranno più abitati dai pesci, ma da bottiglie e sacchetti di plastica. Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare un gesto d’amore nei confronti dell’ambiente smaltendo correttamente la plastica con la raccolta differenziata e riducendone il suo utilizzo, dove possibile.
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HOM EM A DE IN CUCINA
istruzioni per l’uso!
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Scegliete frutta e verdura al massimo grado di maturazione, integra, soda e fresca. Lavatela, asciugatela bene ed eliminate i noccioli dove presenti.
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Controllate le fettine o i pezzi durante il processo, girandoli di tanto in tanto e invertite le griglie per garantire un’asciugatura omogenea, soprattutto nei modelli a flusso verticale.
6
Il prodotto, se ben disidratato, resiste per mesi, in un barattolo ermetico al riparo da luce, calore e umidità.
L’essiccatore è utile per preservare il gusto e i profumi di frutta, verdura ed erbe aromatiche che colorano l’estate. Funziona tramite una ventola che aspira aria dall’ambiente, la fa passare su una resistenza elettrica e poi sull’alimento da essiccare. Esistono essiccatori a flusso verticale e a flusso orizzontale; in quasi tutti i modelli è possibile impostare la temperatura di essiccazione ed il tempo di spegnimento tramite un timer.
Ricavatene delle fettine di spessore il più possibile regolare: l’ideale è compreso tra 5 e 10 mm, anche in relazione all’acqua contenuta nell’alimento che andrà poi a evaporare, facendo ridurre di molto il volume dei pezzi. Frutti come prugne, fichi e albicocche I tempi di essiccazione, estremamente variabili, dipendono da: - temperatura e umidità dell’ambiente esterno: un clima caldo e o anche i pomodori possono essere semplicemente aperti a metà. secco velocizza il processo; Disponete le fette in maniera regolare sulle griglie dell’essic- - quantità di acqua in frutta e verdura: non è consigliabile essiccare frutta e verdura particolarmente ricche di acqua, come meloni, cocatore, senza sovrapporle. In caso di pezzi piccoli o di frutta comeri, cetrioli, ecc; molto appiccicosa utilizzate gli appositi tappetini in dotazione o la - dimensione e spessore delle fette o dei pezzi; carta da forno. - quantità e volume totale dei pezzi inseriti nell’essiccatore; - temperatura di essiccazione: superando i 50 °C, il processo è più Impostate la temperatura di essiccazione: attorno ai 42 °C è veloce ma si perdono le qualità nutrizionali e organolettiche dell’aconsigliata per alterare il meno possibile le caratteristiche limento. nutrizionali dell’alimento.
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Foto: Benedetta Marchi, ricetta di Chiara Frascari
Essiccazione:
LE T ERRE DI ECOR
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AT T UA LITÀ
BlaWalk
Il sole sulla pelle, una piacevole brezza tra i capelli e la natura rigogliosa che si illumina. È estate e se, attirati dalle belle giornate, ogni tanto vi viene voglia di fare una passeggiata, una corsa, un’escursione, ma non sapete dove andare, né con chi… ecco un’app innovativa che fa al caso vostro! Si chiama BlaWalk: è gratuita, pratica ed è scaricabile da tutti gli smartphone che supportano Android. È uno strumento di condivisione che crea gruppo e abbatte le barriere fisiche e psicologiche. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Colavizza, uno degli ideatori di questo progetto. Chi siete e cos’è BlaWalk? Siamo tre amici, amanti della natura e dello sport, che hanno cercato di realizzare un sogno: creare un’app, semplice e pratica, che permettesse alle persone di fare attività fisica grazie alla socializzazione. Dei “matti” – direi – dati i costi di realizzazione! Anche se da questo punto di vista siamo stati fortunati. Abbiamo conosciuto l’agenzia Friulup, che ha creduto in noi e ha sviluppato la nostra idea a livello informatico: senza di loro BlaWalk non esisterebbe. Il nostro è un progetto amatoriale gratuito, che attualmente non ha sponsorizzazioni. Spesso, per ridere, diciamo che siamo il “social antisocial” e che il nostro unico sponsor è la natura: meno telefonini e più scoperta di noi stessi, degli altri e del territorio. Com’è nata quest'app? L’idea è nata facendo gli istruttori di nordicwalking. Chi partecipava ai nostri corsi ci chiedeva spesso di fare escursioni o allenamenti insieme. Una richiesta che veniva 32
soprattutto dalle ragazze e dalle In tre parole l’identikit signore, perché capitava che non del BlaWalker… se la sentissero di uscire da sole. Chiunque ami la natura, lo sport È stato allora che abbiamo pensae la cultura. to di creare uno strumento con il quale ognuno potesse trovare degli Siete presenti sui social? amici, facendo al contempo lo sport Nel sito di BlaWalk c’è un blog, in desiderato, circondato dalle bellezze cui possono scrivere tutti. Abbiamo naturali e artistiche del nostro poi una pagina facebook dove si territorio. possono postare foto delle escursioni e condividere le proprie passioni. In noi hanno creduto anche diverse Quanto è importante associazioni di escursionisti: Fela condivisione nello sport? dertrek, i Greeter, i camminatori di Fondamentale! Fare sport in comQuellidellaNotte, tantissimi blogger, pagnia sprona tantissimo: il diverguide alpine ed escursionistiche, ma timento, la possibilità di conoscere soprattutto migliaia di persone che persone nuove e non avere l’ansia della prestazione sportiva sono una vogliono far conoscere un percorso, trovare amici e fare dell’attività “droga” positiva. fisica in compagnia. Non male per un progetto nato in Come funziona BlaWalk? È facilissima da usare: innanzitutto, una piccola baita! ci si iscrive e si crea un annuncio tramite l’app o il sito blawalk.it. Quanto conta una sana Si sceglie la località, la fascia alimentazione per l'attività giornaliera che si preferisce e il tipo fisica? di percorso; poi si mette una foto, Tantissimo. Un motore sano ha una breve descrizione, il punto di bisogno di un carburante pulito. ritrovo… e il gioco è fatto. Bisogna riscoprire i prodotti della Gli altri utenti di BlaWalk, anche terra, gli alimenti freschi senza detti “BlaWalkers”, trovano l’anconservanti. nuncio in base alla distanza rispetto Divertirsi in cucina con i colori della a dove si trovano e al periodo scelto, frutta e della verdura di stagione, e e poi decidono se aggregarsi. ritrovare il piacere di fare la spesa Ogni BlaWalker crea annunci e allo usando tutti i nostri cinque sensi. stesso tempo li può cercare. Fare attività fisica in compagnia spinge anche a una maggiore attenzione nei confronti del cibo: quasi inQuali sono le attività proposte volontariamente si crea un circuito che vanno per la maggiore? virtuoso, sinergico e salutare. Le semplici camminate o le escursioni in giornata, ma non mancano anche i viaggi trekking di più giorni. Va bene ogni attività fisica che possa essere praticata all’aria aperta. In pochi mesi sono state proposte dai vari BlaWalkers, escursionisti, runner più di 600 uscite.
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Un progetto nato in una piccola baita di montagna, grazie ad un gruppo di giovani che volevano unire tre ingredienti: amicizia, sport e natura. È nata così BlaWalk, innovativa app per camminare insieme
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A ZIEN DA DEL M ESE
Machandel, la specialista delle verdure in vetro
e che pose le basi per l’attività che si sarebbe sviluppata negli anni successivi, arrivando sino a noi. Grazie anche al contributo della moglie Bonnie, che in quegli anni contribuì a far conoscere i prodotti Machandel ai negozi bio di tutto il mondo e, di conseguenza, ai clienti, Piet espanse la sua attività prendendo contatto con agricoltori biologici e biodinamici della zona, i quali gli permisero di ampliare la gamma di ortaggi proposti. Nel frattempo, si trasferì in un Le origini Tutto ebbe inizio con i crauti, prepa- nuovo stabilimento e perfezionò una rati secondo una ricetta tradizionale. confezione in vetro che tutt’oggi permette di preservare al meglio il Era il 1978 quando Piet Glasbeek, sapore pieno delle verdure. fondatore dell’azienda, piantò dei cavoli cappucci in una fattoria di Haulerwijk, coltivandoli senza Responsabilità, trasparenza utilizzare pesticidi e seguendo il e sostenibilità metodo biodinamico. Il raccolto fu Piet, che oggi lavora con i figli Eliza talmente soddisfacente che Piet e Jasja, da sempre porta avanti la decise di trasformarli in crauti con sua azienda ispirandosi a principi l’aggiunta di bacche di ginepro, quali la trasparenza e la responsacome gli aveva insegnato sua nonna. bilità, sia nei confronti dei clienti Li confezionò poi in barattoli di che acquistano i suoi prodotti, sia legno nel capannone dietro casa, im- verso gli agricoltori che collaborapresa che riscosse grande successo no con Machandel. Per questo, da
sempre egli presta grande attenzione all’origine della materia prima, puntualmente indicata in etichetta, proveniente da agricoltori con i quali ha costruito e mantiene solide relazioni di lungo corso. Piet ha, infatti, sempre creduto nell’importanza di “fare rete”, garantendo a tali agricoltori un compenso adeguato per il loro sostentamento, ma anche seguendoli fin sul campo, con un programma di semine e un affiancamento continuo lungo tutto il ciclo produttivo. Egli si impegna, inoltre, nell’acquisto del raccolto, sia quando sarà eccellente sia quando, invece, a causa delle mille variabili presenti in natura, non sarà corrispondente alle aspettative. Tra i valori fondamentali per Machandel vi è anche la sostenibilità ambientale: l’azienda, infatti, produce in proprio l’energia di cui ha bisogno e ricicla l’acqua utilizzata nei processi produttivi, contribuendo così alla salute dell’ambiente. machandel.com
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Versatili e pratiche, non mancano mai in dispensa: sono le verdure in vetro, alleate per la preparazione di colorate ricette che profumano di natura. Machandel ne è la specialista: da quarant’anni, infatti, l’azienda olandese coltiva e trasforma ortaggi biologici e biodinamici, mettendoli sotto vetro, con la sola aggiunta di acqua e sale marino e, nel caso di alcuni prodotti, anche spezie ed erbe aromatiche.
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(per 2 vasi da 250 g) 1 kg di pomodori maturi, 8 g di sale marino grosso, 10 foglie di basilico Lavare e asciugare i pomodori che devono essere integri e sodi: lasciarli qualche ora distesi al sole aiuta a renderli ancora piĂš gustosi e saporiti. Tagliarli a pezzi grossolani e disporli in una casseruola dal fondo robusto, insieme al sale. Scaldare la preparazione a fiamma media fino al momento in cui comincia a sobbollire, mescolando con cura con un cucchiaio di legno. Proseguire la cottura per 40-50 minuti a fiamma bassa. Trascorso questo tempo, alzare la fiamma, aggiungere il basilico e fare asciugare la preparazione, prestando attenzione per evitare che attacchi sul fondo. Continuare a cuocere, senza coperchio, mescolando, fino a ottenere una consistenza densa; occorreranno circa 15 minuti. Spegnere la
Illustrazione: Marco Trevisan
fiamma e lasciare intiepidire. Procedere ora a passare la salsa con il passaverdure, raccogliendola in un’ampia ciotola. Se risulta troppo liquida, trasferirla in un’ampia casseruola e farla restringere sul fuoco a fiamma bassa fino alla consistenza desiderata. Sterilizzare due vasetti da 250 g dotati di coperchi nuovi, versarvi la salsa, chiuderli bene e procedere avvolgendoli ognuno in un telo pulito; immergerli quindi in una pentola di acqua fredda e portare a bollore. Calcolare 20 minuti dal momento del bollore. I vasetti devono essere coperti dall’acqua e la temperatura deve essere costante fra i 95 °C e i 100 °C. Lasciarli poi raffreddare nella pentola stessa. Una volta freddi, sono pronti per essere conservati in dispensa, protetti da luce e calore, e utilizzati durante tutto l’anno per preparare un ottimo sugo per la pasta o per condire pizza o bruschette.
O G GI IN CUCINA
con lo chef Martino Beria
Cous cous integrale estivo con hummus di ceci Dosi per 2 persone per il cous cous 100 g di cous cous 1 cetriolo 1/2 peperone giallo 70 g pomodorini 1/4 di cipolla rossa 30 g di mandorle succo di 1 limone olio extra vergine d’oliva sale fino prezzemolo e menta fresca per l’hummus 200 g di ceci precotti 1 cucchiaio di tahina 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva succo di 1/2 limone un pizzico di cumino in polvere (opzionale) un pizzico di paprika affumicata (opzionale) sale fino In una ciotola capiente, versate il cous cous, aggiungete una presa di sale e un giro d’olio e mescolate con una forchetta. Coprite il cous cous con acqua bollente e lasciate riposare. Nel frattempo tagliate le verdure e la cipolla a cubetti, i pomodorini in quattro e tritate le mandorle. A parte, tritate un mazzetto abbondante di prezzemolo e menta. In un contenitore alto, versate tutti gli ingredienti per l’hummus e frullate con un frullatore a immersione. Sgranate il cous cous con una forchetta e, quando si sarà raffreddato, aggiungete le verdure e condite con succo di limone, olio e sale. Completate il piatto aggiungendo le erbe aromatiche e accompagnatelo con l’hummus di ceci.
Martino Beria è un esperto di cucina 100% vegetale. Laureato in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione, lavora come chef e consulente, è autore e si occupa di formazione in ambito vegan. Per il nostro magazine crea ricette semplici e sfiziose, adatte alla cucina di tutti i giorni. Le trovate anche su martinoberia.com e veganogourmand.it 38
LEOGGI T ERRE DI ECOR IN CUCINA
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consigli per la spesa
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1 BUSTAFFA
2 RIEDENBURGER
3 PIÙ BENE
stracchino con fermenti dello yogurt
birra Helles chiara
crackers semintegrali di farro senza lievito
I prodotti Bustaffa nascono dall’incontro di tradizione e innovazione. Come questo stracchino arricchito con i fermenti dello yogurt, una vera delizia da spalmare sul pane, ottimo da solo oppure in abbinamento a salumi o a verdure grigliate.
4 CANSIGLIO
caciotta di mucca Una caciotta stagionata 15-20 giorni, con crosta molto sottile e una pasta morbida e leggermente occhiata, di color bianco latte, che può avvicinarsi al giallo paglierino durante l’estate e l’autunno, quando le vacche sono al pascolo. Conserva il gusto tipico dei formaggi prodotti in montagna.
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Preparata con acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito, è una Helles non filtrata, dal corpo leggero, con un caratteristico aroma di lievito e note floreali. Ideale come aperitivo o da sorseggiare tra amici, si consiglia di servirla a una temperatura di 8 °C.
5 BIONATUR AE
ketchup, maionese di riso e senape Tre salse per soddisfare tutti i gusti: il ketchup, preparato con pomodoro italiano secondo la ricetta classica; la maionese di riso, a base di soli ingredienti vegetali; la senape, cremosa e dal sapore deciso. Sono proposte nel pratico formato squeeze.
Croccanti e friabili, sono preparati con farina semintegrale di farro, fonte di fibre, senza olio di palma né lievito. Perfetti come snack da sgranocchiare in ogni momento del giorno, o da portare anche in tavola, al posto del pane.
6 PIÙ BENE
robiola senza lattosio Un morbido formaggio spalmabile preparato con latte senza lattosio (lattosio < 0,1%): grazie al suo gusto delicato e alla sua consistenza cremosa, è perfetto con del pane fresco integrale o dei grissini, ma anche per preparare sandwich e tartine.
L’A NG OLO DEGLI A NIM A LI
Lo ammetto… forse ho preso qualche chilo… di Antonella Carteri, medico veterinario
È risaputo che in tempi recenti, il 40-50% dei cani, e similmente dei gatti domestici e persino dei cavalli, è obeso o in sovrappeso*. L’obesità è un grosso problema del genere umano e degli animali domestici e fino ad ora i proprietari sono stati accusati di cattiva gestione del cibo destinato ai loro pet. Ma cos’è l’obesità? È un’alterazione dell’omeostasi energetica dell’organismo, per cui un individuo prende peso se ingerisce più calorie alimentari di quelle che consuma giornalmente. Vero! Ma non solo! Il grasso viene ora considerato un organo endocrino, così come il microbiota intestinale, ed entrambi secernono ormoni che regolano il senso di sazietà o di fame nell’ipotalamo, ghiandola del cervello.
necessaria alla loro sopravvivenza. Allo stesso tempo, i canidi selvatici che da sempre vivono in ambienti poveri di risorse, hanno il bisogno fisiologico di immagazzinare energia in eccesso sotto forma di grasso durante i periodi di abbondanza, in previsione di periodi di scarsità di cibo. Oggi, la maggior parte degli animali domestici vive in ambienti chiusi, quindi consuma poca energia e soprattutto non la usa per mantenere il calore corporeo.
*Colliard, L., Ancel, J., Benet, J.J., Paragon, B.M., and Blanchard, G. (2006). Risk factors for obesity in dogs in France. J. Nutr. 136 (Suppl 7), 1951S–1954S. Courcier, E.A., Thomson, R.M., Mellor, D.J., and Yam, P.S. (2010). An epide-miological study of environmental factors associated with canine obesity. J. Small Anim. Pract. 51, 362–367. Edney, A.T., and Smith, P.M. (1986). Study of obesity in dogs visiting veterinary practices in the United Kingdom. Vet. Rec. 118, 391–396. Lund, E.M., Armstrong, P.J., Kirk, C.A., and Klausner, J.S. (2006). Prevalence and risk factors for obesity in adult dogs from private US
veterinary practices. Intern J Appl Res Vet Med 4, 177–186. McGreevy, P.D., Thomson, P.C., Pride, C., Fawcett, A., Grassi, T., and Jones, B. (2005). Prevalence of obesity in dogs examined by Australian veterinary practices and the risk factors involved. Vet. Rec. 156, 695–702. **Laflamme, D.P. (1997). Development and validation of a body condition score system for dogs. Canine Pract. 22, 10–15. Lund, E.M., Armstrong, P.J., Kirk, C.A., and Klausner, J.S. (2006). Prevalence and risk factors for obesity in adult dogs from private US veterinary practices. Intern J Appl Res Vet Med 4, 177–186.
Come controllare il peso dei nostri animali? Prima di tutto scegliamo un cibo adatto alle loro esigenze e pesiamo la quantità da somministrare. Per fare questo è necessario basarsi sulle indicazioni riportate sulla confezione del mangime ma anche e soprattutto sul consiglio del veterinario, che saprà valutare il peso ideale in base alla razza e allo stile di vita del nostro animale. Si può dividere la razione giornaliera in tanti piccoli pasti per ridurre il senso di fame. Un impegno da parte di tutta la famiglia è fondamentale nella riuscita del programma del controllo del peso del nostro animale. Il cibo non deve diventare l’unica forma di ricompensa e nemmeno essere un modo per L’influsso dei geni attirare l’attenzione dei nostri pelosi, che apprezzeranno Alcuni studi** hanno rilevato che la predisposizione all’o- certamente anche una ricompensa in coccole. Una regobesità ha sicure basi genetiche, provate per ora in alcuni lare attività fisica contribuisce al peso forma di animali cani di razza Labrador Retriever, che presentano una giovani e meno giovani e rappresenta un importante momutazione genetica associata a questo problema. mento di unione tra l’umano e il suo compagno a quattro Questi cani, quindi, sono veramente “più affamati” di zampe. Per i gatti che vivono in casa possiamo favorire altri e, per uno dei principi su cui si fonda il benessere un po’ di moto mettendo le ciotole in posizione rialzata animale, la libertà dalla fame è un loro diritto. Ma anche (sui mobili) e in più punti della casa o nascondendo del la libertà dalla malattia lo è, quindi la loro gestione non cibo, impegnandoli così nell’attività di ricerca. è facile. L’animale in sovrappeso è maggiormente preUsare la testa consuma calorie! Catturiamo l’attenziodisposto a malattie ortopediche, cardiache, respiratorie, ne del nostro animale con giochi d’intelligenza che posendocrine, oltre che vivere meno a lungo di uno normosiamo anche costruire insieme con materiali di recupero. Infine, la bella stagione invoglia alle passeggiate all’apeso. In passato, i progenitori di questi cani lavoravano duramente a fianco dei pescatori in acque molto fredde e, ria aperta dove possiamo proporre al nostro cane tanti probabilmente, la predisposizione genetica alla fame era giochi e semplici percorsi ad ostacoli da fare insieme.
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www.schreder-altoadige.com
Dal cuore verde della Baviera Un gusto tutto naturale ANDECHSER NATUR Bio-Lassi + Un design elegante per una preziosa bontà + Preparato secondo la tradizione indiana + in quattro deliziose varianti www.andechser-natur.de Andechser Molkerei Scheitz Biomilchstraße 1 • D-82346 Andechs Telefon +49 (0) 8152/379-0 • Fax +49 (0) 8152/379-201
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consigli per la spesa
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1 BAULE VOL ANTE
2 ECOR
3 KOURELL AS
riso Basmati bianco e integrale
pesto alla genovese
formaggio Manouri DOP
Il classico condimento della tradizione genovese, proposto già pronto e senza glutine. È preparato con basilico genovese DOP, parmigiano reggiano DOP e olio extra vergine d’oliva italiano. Perfetto con la pasta, ma anche per tartine, crostini e torte salate.
Dal gusto delicato e dalla consistenza compatta, è un formaggio DOP della tradizione greca. Viene preparato con il siero del latte pastorizzato di pecora e di capra che si separa durante la caseificazione della Feta, e viene arricchito con panna da latte ovino e caprino.
5 BERCHTESGADENER L AND
6 ANTICHI CONTADINI
latte fermentato intero naturale senza lattosio (lattosio < 0,1%)
frittata alle erbe aromatiche
È un riso molto pregiato, dal chicco lungo e sottile, e dall’aroma che ricorda il legno di sandalo. Baule Volante lo propone nelle versioni Integrale, che cuoce in 35 minuti, e Bianco (cottura 11 minuti), entrambe ideali per le ricette estive, in cui il riso si deve presentare asciutto e sgranato.
4 SONNENTOR
addio sale! mediterraneo e piccante Due condimenti preparati con verdure ed erbe aromatiche, ideali per sostituire il sale in cucina. Il gusto mediterraneo è contraddistinto dalle note di basilico, origano e timo, mentre il gusto piccante è caratterizzato dallo spiccato tocco pungente di peperoncino, pepe e aglio.
Delicato e dalla consistenza cremosa, è senza lattosio (lattosio < 0,1%) ed è quindi indicato per i consumatori che devono evitarlo, ma anche per tutti quelli che vogliono limitarne l’assunzione.
Una frittata già pronta, preparata utilizzando le uova Antichi Contadini, con l’aggiunta di erbe aromatiche che le conferiscono un tocco rustico. È facile e veloce da preparare: basta scaldarla qualche minuto in una padella antiaderente e il gioco è fatto!
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CONSIGLI PER ORT O, GI A RDINO E T ERRA ZZO
Divertirsi a innaffiare risparmiando acqua di Paolo Pistis illustrazione di Marina Cremonini
Fa caldo e le nostre piante nell’orto, nel giardino e in terrazzo vanno irrigate. Possiamo innaffiarle con cura risparmiando tempo e acqua? Sì, è possibile. E come? Ad esempio possiamo mettere in pratica alcuni accorgimenti semplici e divertenti:
• Irrigare alla sera è una buona regola, o comunque quando la temperatura dell’aria e del suolo sono in forte calo. Questo consente all’acqua di essere assorbita in profondità dal colloide organico del suolo e di evaporare con meno facilità. D’altronde, anche noi, nel caso di un’irrigazione manuale, non dobbiamo soffrire sotto il sole. Risparmieremo il 5-10 % di acqua rispetto ad una irrigazione in pieno giorno.
• La pacciamatura è uno tra i mezzi più efficaci per risparmiare acqua e consiste nel coprire il suolo con paglia, cartone, fieno, lana, ma soprattutto erba (preventivamente essiccata) e foglie (preventivamente • Usiamo acqua di recupero, attraverso cisterne che essiccate). I materiali vanno posti alla base delle piante raccolgono l’acqua piovana, oppure anche attraverso l’acqua di scarto della cottura delle verdure (senza sale, coltivate per uno strato di 10-15 cm, mentre per i vasi è da preferire la corteccia o il lapillo vulcanico per uno mi raccomando). strato di 5 cm. In questo modo il suolo rimane fresco, i Potrà essere diluita fino a 40 volte e distribuita con un lombrichi e i microrganismi sono attivi e la rugiada può innaffiatoio; quest’acqua è molto ricca di nutrienti che essere trattenuta dal terreno; il materiale per pacciama- aiutano a trattenere meglio l’acqua nel suolo. Risparmiere potrà essere anche un elemento di ornamento e stile. remo il 3-5 % di acqua. Risparmieremo il 50% di acqua rispetto ad un suolo non pacciamato. • Usiamo la bottiglia capovolta: una bottiglia (da 1 litro) piena d’acqua capovolta e conficcata nel suolo. Questo permette un rilascio lento e graduale, che per l’acqua è un bene prezioso, un vaso di 30 cm x 15 cm può mantenere in vita una pianta anche per 3-4 giorni. impariamo ad usarla
con cura e attenzione avremo risultati maggiori
• Usare il macerato di ortica (solo in giardino e nell’orto perché ha un profumo poco gradevole) è di grande aiuto, perché le mucillagini rilasciate dall’ortica hanno un potere assorbente e idratante molto forte, oltre ad essere un ottimo concime.
• Ombreggiare i vasi è un altro modo efficace per aiutare le piante a superare i momenti di stress da caldo e siccità. Non solo si può mettere all’ombra il vaso intero • Seguire il calendario biodinamico in caso di forte con le piante ma, dove questo non sia possibile, si può siccità e calura può essere di aiuto; infatti, nelle notti ricoprire con arelle, teli di stoffa, iuta, cartoni, assi di luna piena e con cielo coperto, l’apporto di acqua può di legno solamente il vaso. Potremo persino decorare essere minore rispetto al consueto. questi materiali con un po’ di fantasia. Ombreggiando i vasi manteniamo più fresco il suolo e limitiamo l’evapo- Questi semplici accorgimenti ci permettono di risparrazione dell’acqua, perché la temperatura del terriccio miare rispettando la natura e al contempo rendono sarà più mite. Risparmieremo il 15% di acqua. piacevole “dissetare” le nostre piante. 44
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consigli per la spesa
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1 R ACHELLI
2 ACHILLEA
3 BAULE VOL ANTE
sorbetti in coppetta
succo di limone
Freschi e… fruttati, i sorbetti in coppetta Rachelli sono disponibili in tanti gusti: fragola, lampone, limone e mango. Indicati a merenda, sono perfetti anche come rinfrescante fine pasto, da servire dopo pranzi e cene tra amici.
Dalla spremitura dei migliori limoni bio, nasce questo succo dal profumo intenso che conferisce ai piatti il tocco inconfondibile di questo agrume. Assai versatile, può essere usato come condimento per verdure e macedonie, ma anche per bevande e cocktail.
olio extra vergine d’oliva italiano
4 PERL AGE
vino Bianco Spumante e vino Rosè extra dry “Perlapp” Per gli amanti delle bollicine, due spumanti dalle coloratissime bottiglie (con sleeve facilmente rimuovibile e riciclabile nella plastica). Entrambi extradry, uno è un vino bianco, l’altro un rosè. Voi quale preferite per i vostri aperitivi e per i brindisi in famiglia o tra amici?
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5 WILD OCEAN
Profumo fruttato, di colore giallo con intensi riflessi dorati, questo olio ha un sapore armonico, mediamente amaro e piccante, che risulta molto piacevole al palato. È ottenuto da olive delle varietà Coratina, Ogliarola, Leccino, coltivate in Italia e raccolte a mano. Adatto per condire e cucinare.
filetti di merluzzo bianco Sono l’ideale per un pasto dal gusto leggero, ma ricco di sapore. Ottenuti da merluzzi pescati nell’Atlantico nord-orientale, vicino alla costa islandese con un metodo di pesca su piccola scala e sostenibile, sono ottimi con un filo d’olio extra vergine d’oliva, o con patate e verdure.
6 GAUTSCHI
maionese Preparata secondo la ricetta tradizionale, conserva il gusto caratteristico di questa salsa: indicata anche come base per condimenti più elaborati, è ideale sia con le classiche patatine fritte, ma anche per arricchire tartine, sandwich e tramezzini.
AT T UA LITÀ
Il dono del colore Siamo talmente abituati al colore che ci circonda da sottovalutare il suo ruolo benefico. Abbiamo intervistato Stefano Signorin, pittore e docente di pittura che da sempre sostiene una ricerca artistica specifica sul colore; che riguarda tutti noi e che dialoga con la nostra interiorità
messaggio promozionale
Qual è stato il tuo percorso? Ho sempre avuto la passione per la pittura e la capacità di disegnare. Così, dopo avere seguito un corso di studi tradizionale e qualche corso di pittura, mi sono messo alla ricerca di qualcosa di “altro” e mi sono imbattuto in Fiorenza De Angelis, pittrice fiorentina che in quel periodo organizzava seminari a Padova. Ho iniziato a seguirla, trasferendomi a Firenze per completare la mia formazione pittorica. Ciò che mi piaceva della sua scuola era il fatto di trattare il colore in senso di ricerca, un approccio piuttosto ampio, che coinvolgeva persone molto diverse e con differenti motivazioni. Io sostengo questo tipo di ricerca artistica specifica nel colore, della quale si può fare parte tutti, non solo chi vuole fare l’artista, perché tutti possono esprimersi attraverso l’arte. Quale ruolo può avere l’arte nella vita di ogni giorno? L’arte è una parte in cui possiamo esprimere un elemento di fantasia, di libertà, di noi stessi, una parte nella quale possiamo idealizzare, sognare, e che altrimenti non trova altri modi per esprimersi. Oggi lavoriamo tanto e dobbiamo organizzare tutto, dunque è nell’azione e nella volontà che agiamo. C’è anche bisogno di conoscere e sapere molto, perché ormai abbiamo una coscienza di estensione mondiale. Rimane, però, un po’ indietro quella parte di vita interiore, di aneliti, di idee che diventano anche un senso di se stessi, di come si è e di cosa si vorrebbe, indipendentemente da ciò che poi si riesce a realizzare. Tutto questo viene coltivato attraverso l’arte, che lavora al processo creativo e ci permette di “creare la vita”.
Cosa spinge a frequentare i suoi corsi? Le motivazioni sono le più varie ma, di fondo, c’è sempre la ricerca di qualcosa d’altro, di diverso: un bisogno sempre più grande, oggigiorno, perché quello che c’è non basta per sentirsi completi e per dare risposte a certi temi della vita. I miei corsi non hanno un taglio accademico: non si tratta di una scuola d’arte ma di un tempo al di là del lavoro e delle richieste pressanti della vita, dove potersi rilassare ed esprimere senza giudizi, ma con qualcuno accanto che ti faccia da guida e che ti dia una mano. È una ricerca che facciamo insieme per imparare a esprimere noi stessi, provando gioia in questo.
vita. La conoscenza mi dà una parte, l’esperienza me ne dà un’altra, ma attraverso l’arte imparo altre cose che, altrimenti, mi mancano. È attraverso l’arte che ci sentiamo completi. stefanosignorin.com
C’è un messaggio in particolare che lascia ai suoi “allievi”? È ciò che mi ha appassionato a questo tipo di ricerca nell’arte e convinto al punto da dedicarci la vita: il fatto che attraverso l’arte si può cambiare e avere una visione più libera della
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Illustrazione: Marco Trevisan
Il cocomero Dissetante e rinfrescante, è l’incontrastato simbolo dell’estate: il cocomero, da sempre fonte di refrigerio quando le temperature si fanno più calde. Conosciuto anche con il nome di anguria e botanicamente classificato come Citrullus Vulgaris, il cocomero è il frutto di una pianta erbacea annuale, con fusti dall’andamento strisciante e rampicante, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, la stessa di cetrioli e meloni. Sembrerebbe originario dell’Africa meridionale e tropicale e pare fosse coltivato addirittura dagli Egizi, come testimonierebbero alcuni geroglifici. Da lì, si sarebbe poi diffuso in Cina e quindi in Europa. Al momento dell’acquisto, si può verificare il suo grado di maturazione bussando sulla buccia: se il suono che ne deriva è abbastanza brillante, come proveniente da una cassa armonica, significa che il frutto è maturo al punto giusto. Una volta acquistato, si consiglia di conservarlo in luogo fresco, anche se non necessariamente in frigorifero. Anzi, se lo si acquista a maturazione non ancora completa, è meglio tenerlo fuori dal frigo. Una volta tagliato, però, va posto al freddo, per conservarne al meglio la polpa, che risulterà gradevole e rinfrescante.
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ADV_SOJADE_190x122_rev1.pdf
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Sojade è il marchio bio che porta in tavola una linea di prodotti vegetali e golosi di alta qualità: la migliore frutta bio, selezionata e lavorata direttamente nei propri stabilimenti, per proporvi un’infinità di ricette creative a base canapa, riso, avena e soia.
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www.sojade.it
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Illustration : Carolina Spielmann RCS RENNES 709 200 307
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Solo il nostro grano:
segui il suo percorso dal campo fino alla tua tavola
Spaghetti, fusilli, farfalle e tutti gli altri formati
ha intrapreso un rapporto di fiducia e
sono il risultato di una semplice meraviglia:
impegno, condividendo valori comuni quali
l’incontro di acqua con la semola di grano
l’importanza dell’agricoltura biologica, la tutela
duro, il semolato di grano duro Cappelli e lo
dell’ambiente e della fertilità del terreno,
sfarinato di farro.
il rispetto del lavoro agricolo retribuito
I grani utilizzati sono il frutto di un’accurata selezione e provengono esclusivamente
in modo adeguato. Prova la differenza.
da aziende agricole italiane con cui Ecor
Ecor è un progetto