NaturaSì Magazine | NOVEMBRE-DICEMBRE | Numero 46

Page 1

Un gesto d’amore per la terra

Novembre - Dicembre 2022 43415
2

Nei piccoli gesti una grande rivoluzione

La redazione: Silvia Valentini Sophie Meneghelli Lorenza Gelmetti hanno collaborato a questo numero: Serena Federici di EcoComunicazione www.ecocomunicazione.it Benedetta Frare giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista Blessed Brands Creative Studio per lo scatto di copertina e per le rubriche di cucina Paolo Pistis esperto di agricoltura biodinamica Francesca, Lorella, Silvia Braglia fondatrici di www.disanapianta.net per la rubrica Impastiamo Disanapianta

Jasmin Peschke per la rubrica Cosa ci nutre Fabio Dartora tecnico faunista Gaetano Lofrano fondatore di ArtePollino

Un altro anno è trascorso e sembra volato: eppure, di vita ne abbiamo vissuta in questi 12 mesi. E non parlo necessariamente di esperienze eclatanti, di mirabolanti avventure, ma della quotidianità di ogni giorno, fatta di piccoli gesti che fanno la differenza. Gesti che esprimono l’attenzione e la cura che rivolgiamo a ciò che ci circonda: le altre persone, gli animali e le piante, l’intero Pianeta che ci ospita (e non siamo certo ospiti facili).

Quello che ci accingiamo a vivere è un tempo di profondo raccoglimento: ci prepariamo al Natale, per chi crede, e ancor più in generale all’inverno, un tempo dedicato alla nostra interiorità, un’interiorità che si alimenta grazie alla relazione con il cosmo nella sua interezza. Talvolta può risultare difficile per noi, così piccoli, percepire la connessione che ci lega a qualcosa che è molto più grande, molto più complesso, totalizzante. Siamo parte di un tutto che oltrepassa i nostri “confini” e proprio questo ci deve portare a focalizzarci sulle ricadute che hanno i nostri comportamenti. Quando noi agiamo, non agiamo solo per noi stessi, come potrebbe sembrare. La luce accesa quando non serve, l’acqua lasciata scorrere invano, il cibo ancora buono ma eccedente buttato nella spazzatura: tutto ciò non riguarda solo noi. Quando si dice che “il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo” non siamo infatti molto lontani dal vero: se ormai non fosse cosa nota, sarebbe davvero difficile immaginare le conseguenze a lungo raggio (e a lungo termine) dei nostri comportamenti.

Siamo in molti su questa Terra e questa può diventare una gran bella notizia se pensiamo che un piccolo gesto fatto da molti può diventare qualcosa di grande. Per mettere in atto un cambiamento che sia reale e duraturo, che metta radici come un albero che svetta con i suoi rami verso il cielo restando profondamente radicato nella terra, dobbiamo sentirci parte di un tutto, individuare le infinite relazioni sottese tra individui e pianeta, sostituire il “non mi riguarda” con il “mi riguarda eccome”, aggiungendo un tassello: “cosa posso fare?”. Con forza ciascuno di noi deve farsi portatore di una rivoluzione che riguarda tutti e che è fatta di piccoli gesti.

Andrea Censoni cofondatore di Africa Road Trip Orango Films per lo scatto di pagina 25

Editore: EcorNaturaSì SpA Società Benefit via Palù, 23 z.a. Zoppè, 31020 S. Vendemiano TV Italia P.IVA e C.F. 02010550263

Direttore responsabile: Benedetta Frare Grafica e impaginazione: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologica

Stampato da Mediaprint con inchiostri a base vegetale Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575

naturasi.it seguici su

3
Editoriale Editoriale
4 12 24 31 39 33 6 28 18 22 34 14

Sommario

3 Editoriale Mangiare bene per cambiare il mondo 6 Zuppe di stagione Vellutata aromatica 8 In evidenza Fior di Loto compie 50 anni 10 Approfondimento Startup Africa Roadtrip 12 Schiscetta di stagione Insalata di orzo 14 Le Terre di Ecor Il Cerreto - San Michele 17 Cosa ci nutre Valorizzare invece che sprecare 18 Oggi in cucina: cereali e legumi Nuggets di cavolfiore 20 Lunario 22 Impastiamo Disanapianta Frolla con i fichi

24

Le stagioni nell’orto La zucca: il sole estivo sulle nostre tavole d’inverno 26 Arte e Cultura Il cibo si fa arte, condivisione e conoscenza 28 Oggi in cucina Insalata di finocchi 31 Come ti riciclo... le scorze d’arancia 32 Turismo sostenibile 34 Così per natura 37

L’angolo della biodiversità Gestire i conflitti per aiutare la biodiversità 39 Azienda del mese Rapunzel: non solo bio, anche equo & solidale 41 Bio consigli di lettura

5

Vellutata aromatica

con castagne, patate e borlotti

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

600 g di castagne fresche 500 ml di brodo vegetale o acqua bollente 250 g di fagioli borlotti 1 patata grande 1 cipolla bianca maggiorana fresca q.b. olio extravergine d'oliva q.b. sale e pepe q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa, incidete le castagne con un coltellino affilato e cuocetele in acqua bollente salata per circa 30 minuti. Scolatele, lasciatele raffreddare bene e privatele della buccia.

2

Nel frattempo, pulite la patata, tagliatela a tocchetti e sbollentatela per 15 minuti, fino a quando non si sarà completamente ammorbidita. Una volta pronta, trasferitela nello schiacciapatate e riducetela in purea. Sbucciate la cipolla, tritatela finemente e soffriggetela in una pentola capiente con dell’olio e un pizzico di sale.

3

Fagioli borlotti SI ESSENZIALI

Prodotto in evidenza

Quando sarà leggermente appassita, unite le castagne (tenendone qualcuna da parte), la purea di patate e i fagioli, sciacquati in precedenza. Aggiustate di sale e di pepe, coprite con il brodo e lasciate cuocere per 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se necessario, aggiungete qualche altro mestolo di liquido (brodo o acqua) per evitare che la zuppa si asciughi eccessivamente. Frullate bene il tutto con l’aiuto di un frullatore a immersione, fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo.

4

Condite con un filo di olio, un altro po’ di pepe e terminate con della maggiorana fresca e qualche castagna sbriciolata.

Zuppe di stagione

6
messaggio promozionale

Per una versione ancora più gustosa, potete aggiungere anche dei funghi freschi a piacere (circa 200 g per 4 porzioni). Dopo averli puliti e tagliati, saltateli in padella con un filo di olio fino a quando non si saranno appassiti, conditeli con un pizzico di sale e utilizzateli per guarnire la vostra vellutata.

7
Zuppe di stagione Zuppe di stagione

Fior di Loto compie 50 anni

Fior di Loto è il marchio più longevo del settore del biologico in Italia: dal 1972 ha fatto dell’alimentazione sana, sostenibile e consapevole uno stile di vita.

Fin dalle sue origini, Fior di Loto seleziona alimenti da agricoltura biologica e prodotti per le intolleranze alimentari, destinati a chi sceglie uno stile di vita sano e attento alla salvaguardia dell’ambiente, incoraggiando la scelta di cibi equilibrati e bilanciati, con pochi ingredienti e sempre con la massima attenzione al gusto.

Un po’ di storia Era il lontano 1972 quando è stato fondato Il Fior di Loto – Centro Macrobiotico Maiocco, tra le prime aziende in Italia a distribuire alimenti

semplici e genuini e prodotti macrobiotici provenienti dall’Oriente. Oggi, il rispetto per la tradizione si unisce all’innovazione e allo studio dei nuovi prodotti, in particolare quelli dedicati a diete vegetariane e vegane, intolleranze alimentari e specifiche problematiche metaboliche, come per esempio la celiachia.

Mezzo secolo di Fior di Loto

Quest’anno Fior di Loto festeggia il suo cinquantesimo anniversario. Un grande traguardo

8 In evidenza
messaggio promozionale

che porta con sé anni di cura, passione e innovazione verso la cultura del biologico, frutto dello scambio di conoscenze ed esperienze con fornitori, agricoltori, collaboratori e consumatori. Un importantissimo risultato che premia l’impegno di tutti gli attori della filiera produttiva, dalla selezione e coltivazione della materia prima, fino al prodotto finito a scaffale. E, infine, il regalo più grande: la fiducia che i consumatori ripongono nei prodotti Fior di Loto, giorno dopo giorno.

Una guida per mangiare meglio

“La felicità è reale solo quando è condivisa” scriveva Lev Tolstoj ed è proprio sulla scia di questa felicità che Fior di Loto ha pensato di fare un regalo speciale a tutti i consumatori, regalando la Guida al piatto sano. Si tratta di un breve manuale in formato ebook, scaricabile sul sito fiordiloto. it, iscrivendosi alla newsletter; scritto in maniera semplice e comprensibile a tutti, ha come obiettivo permettere al maggior numero di persone di imparare a portare a tavola ogni giorno un pasto sano e bilanciato. Questo viaggio alla scoperta della corretta alimentazione è stato intrapreso insieme alla Dottoressa Fernanda Lisa Scala, biologa

nutrizionista per professione e food blogger per passione (online la trovate come @non_chiamatela_ dieta) che, oltre a dare moltissime informazioni nutrizionali, ha ideato una ricetta perfettamente bilanciata e ricca di gusto che tutti possono replicare nella propria cucina.

I festeggiamenti non si fermano qui…

Nei mesi di novembre e dicembre sarà possibile trovare una selezione di prodotti Fior di Loto in promozione nei negozi NaturaSì di tutta Italia. Un ulteriore modo per ringraziare i consumatori che, insieme ai collaboratori, mantengono vivo l’impegno e la passione per il biologico e il rispetto per il benessere delle persone.

Proposte per ogni esigenza

La dispensa Fior di Loto è ricca di alimenti dal sapore genuino, realizzati con materie prime biologiche: dalle referenze senza zuccheri aggiunti (muesli e fette biscottate per la colazione, succhi di frutta e creme spalmabili di frutta secca), alla grande varietà di prodotti ad alto contenuto proteico (legumi in chicchi, farine, snack e pasta di legumi) passando alla ricca selezione di alternative vegan. E infine le linee speciali Zer% Glutine, Zer%Lattosio, Zer%Lievito: un’ampia varietà di prodotti in cui è garantita l’assenza dell’ingrediente-allergene (rispettivamente, glutine,

Visita il sito fiordiloto.it, iscriviti alla newsletter e scarica la Guida al piatto sano, realizzata in occasione dei 50 anni di Fior di Loto. messaggio

latte e lattosio o lievito). Il marchio Zer% è stato da poco protagonista di un eccellente lavoro di restyling e di un importante ampliamento di gamma, con l’arrivo, tra le tante nuove referenze, della nuova pasta senza glutine La Dorata, dalla consistenza e dal colore dorato quasi indistinguibili dalle migliori paste di grano duro, nonché di due dolci vincitori dei BioAwards 2022: i Biscotti di grano saraceno e mandorle e i Tortini di grano saraceno e carote. Cinquant’anni di esperienza nello studio di prodotti dal gusto unico, che rendono la tavola un posto speciale e che guardano al futuro scegliendo il bio.

9 In evidenza
Cinquant’anni di esperienza nello studio di prodotti dal gusto unico, che rendono la tavola un posto speciale e che guardano al futuro scegliendo il bio.
In evidenza
promozionale

Startup Africa Roadtrip: il futuro dell’Africa passa dall’innovazione

Una nuova forma di volontariato per sostenere le startup dell’Africa Nord Orientale, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale.

Un’associazione italiana che supporta le startup del continente africano, in particolare quelle dell’Africa Orientale. Si può riassumere così la storia di Startup Africa Road Trip, iniziativa no profit nata nel 2017 dall’intuizione di due giovani, Andrea Censoni e Lorenzo D’Amelio, che – dopo un viaggio in Uganda – si sono domandati come poter contribuire attivamente allo sviluppo di quest’area attraverso forme alternative di volontariato. Nasce così un progetto che punta a sostenere l’imprenditoria locale, fondato sullo scambio di competenze e sulla creazione di un network che, sfruttando le potenzialità offerte dal digital, supera ogni confine. Ce ne ha parlato proprio Andrea, facendo anche un primo bilancio a distanza di 5 anni dalla sua fondazione.

Partiamo dalle origini…

Startup Africa Road Trip nasce come esperienza di viaggio ed evolve in un progetto no profit con dietro un’associazione di promozione sociale – BeEntrepreneurs – che vuole appunto

promuovere e supportare l’imprenditorialità innovativa in contesti socioeconomici più svantaggiati, a partire dalla regione dell’Africa Orientale, area caratterizzata da un’età media tra le più basse al mondo e da un elevato indice di autoimprenditorialità. Siamo partiti proprio con l’idea di conoscere l’ecosistema dell’innovazione nell’Africa Orientale e capire come gli imprenditori facessero impresa, impresa innovativa in un contesto tanto diverso dal nostro, e con il desiderio di dedicarci a un volontariato 2.0. Abbiamo costruito un gruppo di volontari, quasi tutti giovani under 35, che lavorano nel mondo dell’innovazione, in startup digitali italiane, in fondi d’investimento e acceleratori di startup e che vogliono mettersi in gioco, condividendo le proprie competenze e il proprio percorso professionale.

Concretamente, cosa fate?

Sosteniamo giovani imprenditori che stanno muovendo i primi passi. Il nostro programma prevede dei momenti di formazione

10
Approfondimento

imprenditoriale e di mentoring, sia da remoto che in presenza, con l’obiettivo di aiutarli a focalizzare meglio determinati elementi del loro business: come presentare il loro progetto, definire un piano di investimenti, capire qual è il proprio cliente tipo, come dimensionare il proprio mercato da un punto di vista quantitativo e quali possono essere le strategie di vendita per quel particolare target di cliente.

In quali ambiti lavorate?

Cerchiamo di essere trasversali e inclusivi per quanto riguarda gli ambiti delle startup, che in genere hanno a che vedere con agribusiness, agritech, economia circolare, salute e servizi alla persone, dell’energia sostenibile e della mobilità.

Qualche esempio di progetto?

Abbiamo scoperto e sostenuto una startup ugandese che si occupa di caffè, in una zona dedicata alla salvaguardia dell’habitat dei gorilla, specie in via d’estinzione, ma anche una startup che sta sviluppando un dispositivo medico rivolto alle donne, soprattutto quelle che provengono da aree rurali, consentendo loro di fare una preanalisi per la presenza o meno di eventuali virus mettendole in contatto, attraverso una piattaforma online, con i medici di prossimità. Un’altra si occupa di economia circolare, in particolare del riciclo della plastica, con successiva lavorazione e creazione di complementi d’abbigliamento impiegando persone con disabilità, categoria ancora molto marginalizzata dalla società in diversi paesi africani. Sempre nell’ambito dell’economia circolare, una startup si occupa invece di rifiuti organici che – grazie a una larva (conosciuta come black soldier fly) – vengono lavorati fino a farli diventare fertilizzante per uso agricolo. Oppure un’altra che permette la tracciabilità dei prodotti agricoli oltre a creare possibilità di vendita direttamente tra produttore e consumatore finale, accorciando così la filiera. Un’altra ancora ha sviluppato una piattaforma dedicata ai lavoratori dipendenti e permette loro di ottenere un anticipo sullo stipendio: il bisogno di liquidità è infatti un tema molto sentito per far fronte a spese familiari e sanitarie senza dover ricorrere al prestito bancario che in queste zone ha tassi d’interesse che arrivano anche al 30%. In tutti i casi, si tratta di realtà che hanno un impatto diretto e positivo rispetto ai servizi per la popolazione.

Un Paese

in fermento, che sta cambiando…

Ci sono tanti indicatori che rendono il continente africano interessante e che ci fanno capire perché ci sia tanto fermento. Oltre all’età media, anche la creazione di una classe media sempre più importante e condizioni di vita in miglioramento: la maggior parte degli imprenditori arriva da percorsi di formazione di alto livello, in molti sono addirittura di ritorno da esperienze di scuola o lavoro all’estero e a un certo punto hanno avvertito il desiderio di rientrare. Un dato interessante riguarda l’imprenditoria femminile: il 50% dei progetti che partecipano alle nostre iniziative sono promossi da imprenditrici, dato impressionante se paragonato al 15% circa di Europa e Italia. Sono dati che ribaltano lo stereotipo di una cultura antiquata. In molti dicono che l’Africa sarà il continente del futuro e proprio per questo c’è attenzione crescente anche da parte degli investitori internazionali, pur restando molto bassi gli investimenti per le startup: in Africa, nel 2021, sono arrivati a raccogliere 5 miliardi contro gli 1,2 miliardi raccolti dalle sole startup italiane. E dire che il nostro Paese resta comunque il fanalino di coda dell’Europa.

Come immagini i prossimi cinque anni per il progetto?

Speriamo di aver gettato le basi per un movimento associativo che sia in grado di autorinnovarsi, trasmettendo la passione e i valori che abbiamo sempre portato avanti insieme ai nostri volontari. Siamo consapevoli di aver investito e seminato tanto in questi anni e nel futuro prossimo vorremmo “maturare” rispetto ai temi che oggi riusciamo a coprire di meno: un tema caldo, per esempio, è quello del riuscire a fornire anche un supporto con risorse finanziarie, permettendo agli imprenditori non solo di avviare al meglio la loro iniziativa ma anche di strutturarsi e crescere come promettente azienda. Dall’altra, vorremmo anche che il nostro progetto costituisse un modello replicabile e scalabile in altri contesti e in altri continenti.

11 Approfondimento Approfondimento
Ascolta Andrea Censoni anche su Laboratorio 2050, il podcast di NaturaSì, disponibile su Spotify, Apple Podcast e Google Podcasts

Insalata di orzo con mele, noci e melograno

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

300 g di orzo perlato 1 mela 1 melograno già sgranato noci già sgusciate q.b. timo q.b. acqua o brodo vegetale olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa, cuocete l’orzo: in una pentola con un buon fondo unite la parte di cereale con due parti di acqua. Portare a ebollizione a fuoco vivo tenendo coperto e senza mescolare, abbassare la fiamma e lasciar cuocere finchè l’acqua sarà completamente assorbita. Fate raffreddare e tenetelo la parte.

2

A questo punto, lavate la mela senza privarla della buccia, tagliatela a pezzetti e tritate le noci grossolanamente.

3

Saltate questi ultimi per qualche minuto in una padella con un filo di olio, in modo tale che si abbrustoliscano leggermente, dopodiché unite l’orzo e cuocete per altri 5 minuti, allungando con qualche cucchiaio di acqua o brodo bollente.

Orzo perlato NATURASI

4

Quando gli ingredienti si saranno amalgamati bene, spegnete il fuoco, aggiungete il sale. Condite con i chicchi di melograno e le noci.

Prodotto in evidenza

12
Schiscetta di stagione
messaggio promozionale
13 Schiscetta di stagione
Schiscetta di stagione

Il Cerreto: il cuore biodinamico della Toscana

“Un atto di responsabilità verso la natura e la Terra”: così deve essere intesa l’azienda agricola secondo i fondatori de Il Cerreto, realtà situata nel cuore delle colline toscane, tra boschi, fiumi e prati. Era il 1998 quando la famiglia Boni Brivio decise di lasciare Milano alla volta di un piccolo borgo in Val di Cecina. Inizia così un percorso fondato su una profonda armonia tra uomo e natura, ispirato alla biodinamica, attraverso percorsi di valorizzazione dei campi intorno e dell’antico fabbricato, che ospita oggi un agriturismo, ristrutturato seguendo i principi della bioedilizia. Sui suoi 500 ettari, di cui 300 coltivati, il Cerreto

realizza una filiera chiusa, a partire dalle sementi, selezionate e autoprodotte, privilegiando antiche varietà locali. Il cuore della produzione è rappresentata dai cereali e dai legumi. Un moderno impianto di pulitura permette la selezione dei semi, la decorticatura e perlatura dei chicchi. Nel piccolo mulino aziendale, inaugurato nel 2020, unendo tradizione e modernità (a pietra e a cilindri) vengono moliti grani antichi teneri e duri, farro dicocco e monococco, ceci. Le farine molite fresche vengono poi inviate al pastificio dove avviene la trasformazione in pasta, con trafilatura al bronzo e lenta essiccazione a bassa temperatura. Oltre ai cereali, vengono prodotti anche legumi, frutta e ortaggi a seconda della stagione; si coltivano ed essiccano erbe aromatiche e vi è una piccola produzione di miele, olio, salse e passate di pomodoro e zuppe. Inoltre, in azienda vengono allevate vacche di razza Pezzata Rossa Italiana, ospitate in una stalla aperta ma soprattutto libere di pascolare nei prati e nei boschi che circondano l’azienda. Proprio le mucche rivestono un ruolo fondamentale per l’azienda agricola: nutrite con il foraggio aziendale, oltre al latte forniscono anche il letame utilizzato per incrementare la fertilità e la vitalità del terreno.

Zuppa di farro monococco miglio e lenticchie rosse Il Cerreto

Ideale per le cene invernali, può essere preparata con acqua o con un buon brodo vegetale; perfetta da arricchire con verdure di stagione.

Prodotto in evidenza

14 Le Terre Di Ecor
messaggio promozionale

San Michele: tra i pionieri della biodinamica

Un vero e proprio organismo vivente, che realizza al suo interno l’intero ciclo dell’attività agricola in chiave biodinamica, ma anche un’oasi per la salvaguardia della biodiversità: la Società Agricola Biodinamica San Michele affonda le sue radici agli albori del biologico. Tutto ebbe inizio nel 1987, attorno all’allora Libera Associazione Antroposofi ca Rudolf Steiner, oggi diventata Fondazione. Con il desiderio di applicare in agricoltura i principi dell’antroposofia, un gruppo di giovani diede vita a un’azienda agricola nella zona di Manzana di Conegliano, dov’è tuttora la sede legale, con altri corpi secondari sempre nella campagna trevigiana. L’evoluzione arriva nel 2014, quando finalmente si realizza il progetto tanto agognato: quello di riunire l’azienda agricola in un solo corpo aziendale, che sia anche un punto di riferimento per la biodinamica e per l’antroposofia.

In questa tenuta di 143 ettari a Cortellazzo di Jesolo, un tempo coltivata con metodo convenzionale, per due anni il terreno è stato coltivato solo a sovesci, per ripristinarne la vitalità, e ancora oggi vengono praticate continue letamazioni e concimazioni vegetali. La salvaguardia della fertilità della terra va di pari passo con la conservazione degli habitat: per questo, sono state create fasce tampone e zone umide e piantumati boschi e siepi che hanno reso l’azienda un autenti co scrigno di biodiversità. Qui sono ospitati anfibi, rettili, mammiferi, uccelli, farfalle e libellule, oltre a un’incredibile varietà di specie botaniche. Non solo coltivazioni in pieno campo di ortaggi e cereali antichi, foraggere per l’alimentazione delle vacche e frutteti: la San Michele ospita anche galline ovaio le, libere di razzolare nel meleto, e un allevamento bovino dal quale arriva il latte fieno biodinamico STG (Specialità Tradizionale Garantita), che viene in parte trasformato in yogurt e formaggi, nell’adia cente caseificio aziendale. Prodotto in evidenza

Casatella biodinamica al taglio

San Michele - Le Terre di Ecor

Un formaggio fresco, a pasta molle, tipico della provincia di Treviso, preparato con latte fieno STG dell’allevamento aziendale.

15 Le Terre Di Ecor
messaggio promozionale

SCOPRITE LE NOSTRE INCANTEVOLI EDIZIONI LIMITATE NATALIZIE

PER UN AVVENTO MAGICO

YOGI TEA® celebra il periodo più bello dell’anno con una miscela ayurvedica di Honeybush aromatico e spezie natalizie come cannella e anice stellato

Per restituire qualcosa in questo periodo di gratitudine, YOGI TEA® sostiene pienamente il “Nevandra Project” in India.

Non solo vi si trovano le radici di YOGI TEA®, ma anche molti dei deliziosi ingredienti delle nostre tisane ayurvediche e delle spezie sono tradizionalmente provenienti da lì. Poiché dobbiamo molto all’India, desideriamo che la nostra casa spirituale possa essere anche una bella casa per i suoi bambini, contribuendo all’iniziativa “Education for You” e sostenendo l’orfanotrofio Leilani.

Per saperne di più su questo progetto, visitate: www.yogitea.com

La selezione delle feste di 24 eccellenti infusi per trascorrere il periodo dell’Avvento con YOGI TEA®

CALENDARIO DELL’AVVENTO

• Un design pieno di amore – perfetto per le emozioni che suscita l’Avvento

• 24 YOGI TEA® classici diversi

• Calendario pieghevole in una pratica confezione regalo

• Dietro ogni porticina 24 perle di saggezza e bustina di tè

FASCIO DI TAZZE THERMOS

Quest’anno celebriamo la riutilizzabilità con una tazza thermos dal design accattivante e la nostra più nota tisana ayurvedica, YOGI TEA® Classic. Per un tè caldo perfetto anche in viaggio!

La varietà si sposa con la beneficenza: 1 Box = 1 Meal Donation

Con ogni Selection Box, YOGI TEA®  supporta il programma “One Cup of Porridge per Child” di Sorwathe. Al fine di contribuire all’importante tema dell’alimentazione, nel 2014 la Sorwathe Tea Factory ha lanciato un progetto per distribuire una tazza di porridge al giorno ai bambini di tutte le le scuole dell’infanzia supportate da Sorwathe. Il programma è stato esteso ai bambini dei Centri di prima infanzia di Sorwathe.

yogitea.com facebook.com/yogi tea @yogiteaeurope

16

Valorizzare invece che sprecare

Fai la spesa al mercato e il venditore ti dà 1,5 kg di pomodori invece del chilo che desideri. Ed elimina anche le verdure deformi per ragioni estetiche. La porzione di formaggio servita come antipasto per due persone sarebbe sufficiente per un’intera famiglia. I grissini appena sfornati dalla panetteria si rompono nel sacchetto durante il trasporto e ne restano solo piccoli pezzetti. Che fare? Gettiamo via gli avanzi? E i grissini sbriciolati?

In Italia, ogni anno, si buttano 149 kg di cibo a persona. Si tratta principalmente di frutta e verdura, pane e bevande, prodotti che ancora potrebbero essere utilizzati. Provate voi stessi: c’è davvero una differenza di sapore tra una carota dritta e una carota leggermente storta? O tra foglie di insalata con dimensioni diverse? Anche con i grissini sbriciolati si può fare qualcosa, per esempio riutilizzandoli come pane grattugiato per tante diverse preparazioni. Se anche i cosiddetti “avanzi” possono essere utilizzati, ancora prima dobbiamo prestare attenzione alle quantità, da acquistare in base alle nostre effettive esigenze.

La scorsa estate, il caldo e la siccità, gli incendi boschivi in diverse zone e l’invasione di insetti che divoravano i campi, ci hanno fatto comprendere che la disponibilità di cibo non può essere data per scontata. L’associazione degli agricoltori ha persino calcolato che, a causa della siccità, il 40% della produzione di frutta e verdura è andata perduta. E nel caso di grano, riso, mais e soia, è presumibile che la perdita del raccolto si aggiri intorno al 50%.

Di fronte a questi numeri, ci dobbiamo chiedere se possiamo e vogliamo permetterci lo spreco alimentare. Immagina di avere davanti a te il coltivatore di riso – i cui raccolti si sono prosciugati, minacciando di conseguenza il suo sostentamento – mentre getti i resti del risotto nella spazzatura. Sarebbe come dirgli “il tuo lavoro per me non vale

niente”. Durante l’estate, vi è capitato di gettare cetrioli non più croccanti e succosi, che l’agricoltore ha fatto il possibile per annaffiare durante la coltivazione malgrado la siccità? Per apprezzare il valore del cibo, dobbiamo cominciare proprio dalla sua produzione. Agricoltori e giardinieri non producono solo prodotti, ma anche valori come biodiversità, fertilità del suolo, benessere animale, tutela paesaggistica, educazione alla salvaguardia del territorio e molto altro: tutto questo non è compreso nel prezzo. Situazioni come quelle che abbiamo vissuto la scorsa estate devono indurci ad aprire gli occhi e a domandarci: da dove arriva il cibo che sto mangiando? E come viene prodotto? Per inciso, tutti coloro che nel mondo soffrono la fame, potrebbero essere nutriti se il cibo ancora utilizzabile non finisse più nella spazzatura: sono più di 800 milioni di persone in tutto il mondo. Il problema è la distribuzione del cibo: troppo, da una parte, e troppo poco dall’altra. Sono necessari solidarietà e interesse, su piccola e grande scala. Questo può fungere da stimolo, soprattutto alla fine dell’anno, con l’approssimarsi del periodo natalizio.

Jasmin Peschke

Specialista in scienze della nutrizione, da più di 30 anni si occupa di alimentazione in chiave antroposofica. Autrice del volume “Cibo vitale. Nutrire l’uomo per rigenerare la terra”, è coordinatrice per la nutrizione nella Sezione di Agricoltura del centro spirituale dell’agricoltura biodinamica presso il centro congressi dell’antroposofia a Dornach, in Svizzera, Peschke tiene conferenze e organizza seminari sull’alimentazione dinamica.

17
Cosa
Cosa ci nutre

Nuggets di cavolfiore con crema di ceci al limone

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

160 g di acqua 100 g di ceci secchi 80 g di farina tipo 2 1 cavolfiore il succo di un limone cornflakes senza zuccheri q.b. paprica affumicata q.b. prezzemolo fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale e pepe q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa, dedicatevi ai ceci. In una ciotola capiente lasciateli in ammollo con abbondante acqua fredda per almeno 10-12 ore, dopodiché sciacquateli con cura e cuoceteli in acqua per almeno 1 ora e mezza, fino a quando non si saranno ammorbiditi. Lasciateli raffreddare e teneteli da parte, conservando un po’ di acqua di cottura.

2

Nel frattempo, preparate i nuggets. In una terrina unite la farina, l’acqua e un pizzico di sale e mescolate bene fino a ottenere un composto liscio e piuttosto denso. Lavate il cavolfiore, ricavatene delle cimette e immergetele prima nella pastella e, successivamente, nei cornflakes precedentemente sbriciolati.

3

Prodotto in evidenza

Oggi in cucina: cereali e legumi

Disponete le cimette su una teglia con carta da forno, conditele con olio, sale e un pizzico di paprica e cuocetele in forno statico preriscaldato a 200 °C per 15-20 minuti fino a che non diventeranno belle dorate e croccanti.

4

Per la crema di accompagnamento, frullate i ceci con qualche cucchiaio della loro acqua di cottura, un pizzico di sale e di pepe, del prezzemolo fresco e il succo di limone. Dovrete ottenere una salsa densa e cremosa, che andrete a servire assieme ai nuggets.

18
messaggio promozionale
19
Oggi in cucina: cereali e legumi Oggi in cucina: cereali e legumi

La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.

20
a cura dell’Associazione Culturale La Biolca Lunario 1 MAR 2 MER 3GIO 4VEN 5SAB 6DOM 7 LUN 8 MAR 9 MER 10 GIO 11 VEN SAB12 DOM13 LUN14 15 MAR 17 GIO VEN18 SAB19 DOM20 21 LUN 22 MAR 23 MER 24 GIO 25 DVEN 26 SAB 27DOM 28LUN 29MAR 30 MER 16 MER Novembre
21
1 GIO 2 VEN 3SAB 4DOM 5LUN 6 MAR 7 MER 8 GIO 9 VEN 10 SAB 11 DOM LUN12 MAR13 MER14 15 GIO 16 VEN 17 SAB DOM18 LUN19 MAR20 21 MER 22 GIO 23 VEN 24 SAB 25 DOM 26 LUN 27MAR 28MER 29GIO 30 VEN 31 SAB rinvaso attività
le conserve
lo yogurt
In cucina Cura di sè Orto e giardino
Dicembre
fisica taglio ritardante capelli massaggi / relax
il pane
potatura concimazione

Frolla con i fichi

ricetta a cura di Disanapianta

Ingredienti

150 g di farina di tipo 2 100 g di farina di mais fioretto 20 g di amido di mais 100 g di fichi secchi 110 g di succo di mela 60 g di olio di girasole deodorato la scorza grattugiata di un limone

1 bustina di polvere lievitante (cremortartaro)

1 pizzico di sale

Procedimento

1

Ammollate i fichi a pezzetti nel succo di mela. In una ciotola capiente setacciate la farina di tipo 2, la farina di mais fioretto, l’amido di mais, la polvere lievitante, il sale e mescolate con una frusta. Aggiungete anche la scorza di limone grattugiata.

2

Frullate i fichi con il succo di ammollo fino a ottenere una purea omogenea, aggiungete anche l’olio e ottenete un’emulsione. Unite in una ciotola l’emulsione agli ingredienti secchi preparati in precedenza e impastate velocemente con una spatola.

3

Fate riposare l’impasto ottenuto per 15 minuti in frigo, dentro alla ciotola ben coperta. Trascorso questo tempo la pasta frolla è pronta per essere utilizzata: per una crostata o per dei biscotti.

Farina di grano tenero tipo 2

LE TERRE DI ECOR

Prodotto in evidenza

4

Per i biscotti stendete l’impasto fra due fogli di carta forno ottenendo una sfoglia omogenea dello spessore di 2 o 3 mm. Riponetela in freezer per un’ora prima di ricavare i biscotti utilizzando gli appositi stampi. Posizionate i biscotti sulla teglia foderata di carta da forno e cuoceteli in forno già caldo a 165 °C per 10/12 minuti. Quando sono cotti e dorati, estraeteli dal forno e fateli raffreddare. Si conservano in un contenitore di latta o di vetro ben chiuso.

22
Impastiamo Disanapianta
messaggio promozionale
Disanapianta
Impastiamo
23
Disanapianta
foto di Blessed Brands Creative Studio
Impastiamo

La zucca: il sole estivo sulle nostre tavole d’inverno

La zucca è un frutto che “condensa” il calore e la luce dell’estate: la sua polpa arancio è ricca di vitamine, sali minerali e di tantissime altre sostanze salutari. Dall’autunno alla fine dell’inverno può sostituire la sua “cugina” zucchina e, se ben conservata, mantiene i suoi aromi e i suoi profumi per molti mesi.

Habitat e scelta varietale

La zucca è una pianta esigente per quanto riguarda luce e calore. Pertanto, nella coltivazione deve essere esposta in pieno sole: le piante poste in zone ombreggiate non esitano a crescere ma non portano a completa maturazione i frutti. Predilige terreni di medio impasto tendenti all’argilloso, mentre su terreni sabbiosi e sassosi necessita di continue e abbondanti irrigazioni. Scegliamo quindi una zona soleggiata, un suolo ben lavorato senza ristagni idrici, ma soprattutto privo di erbe infestanti.

Le varietà di zucca sono veramente tante; tuttavia, per orientarsi, è bene scegliere quelle tipiche della propria area geografica: ogni territorio, infatti, ha varietà caratteristiche e questo permette una maggiore capacità di crescita e buona riuscita della coltivazione, poiché la pianta si adatta alle condizioni microclimatiche. Ma vi sono varietà che nel tempo si sono adattate a gran parte del territorio italiano e che possiamo coltivare senza troppe difficoltà. Alcuni esempi? La Red Kuri, precoce, con buccia arancione, matura già a metà luglio;

la Honeynut, piccola, con buccia beige e polpa arancione, che si conserva a lungo; la Violina, coltivata su tutto il territorio italiano, con polpa molto dolce, che matura a fine settembre e si conserva per tutto l’inverno.

Coltivazione e cura

La zucca è uno degli ortaggi con cui è più semplice partire dai semi, grandi, che germinano con facilità. Interriamo, in un vasetto 10x10 cm, un seme, a due centimetri di profondità, con 1/3 di torba, 1/3 di sabbia e 1/3 di humus di lombrico. Irrighiamo con acqua e preparato biodinamico 500k cornoletame, manteniamolo umido e posizioniamo il vasetto in un posto caldo e luminoso. Quando la piantina avrà sviluppato la prima vera foglia potremo già pensare

La zucca è un frutto che “condensa” il calore e la luce dell’estate: la sua polpa arancio è ricca di vitamine, sali minerali e di tantissime altre sostanze salutari. Dall’autunno alla fine dell’inverno può sostituire la sua “cugina” zucchina e, se ben conservata, mantiene i suoi aromi e i suoi profumi per molti mesi.

Le stagioni nell’orto

24

al trapianto in una buca ben concimata con humus di lombrico oppure con stallatico pellettato biologico, assicurando che per i primi 20 giorni non manchi mai la giusta umidità per la crescita.

Per aiutare la piantina a superare lo stress da trapianto è bene utilizzare il preparato biodinamico Fladen colloidale. Subito dopo il trapianto, oltre l’irrigazione, è buona cosa poter fare una pacciamatura con della paglia. La zucca occupa un grande spazio nell’orto e deve avere il giusto spazio di crescita: possiamo mettere una pianta ogni 80 cm sulla fila e 180/200 cm tra una fila e l’altra. Seguirà, durante tutto il ciclo, qualche zappatura per mantenere sempre pulita l’area di crescita dalle erbe infestanti: operazione indispensabile per avere una buona produzione e qualità.

intero (200 ml in 10 l d’acqua non clorata) o con dei microrganismi probiotici naturali che andranno irrorati all’imbrunire, bagnando la foglia sopra e sotto. Queste irrorazioni andranno fatte mediamente ogni 15 giorni, ma in caso di forti temporali anche subito dopo la pioggia.

Raccolta e conservazione

Per favorire la maturazione della zucca è bene poter irrorare con il preparato biodinamico 501 cornosilice di mattina, seguendo le indicazioni del calendario biodinamico in giorni di frutti.

La raccolta va fatta quando il picciolo è leggermente secco, con una forbice ben affilata per recidere il tralcio senza rompere il picciolo, favorendo così la lunga conservazione dei frutti, i quali non vanno conservati in frigorifero ma in una stanza con temperatura superiore ai 12 °C.

Ci gusteremo così la zucca come espressione del sole estivo nel nostro piatto, per tutto l’inverno. foto di Orango Films

La zucca è una pianta forte, che non necessita di troppe cure. È però sensibile agli afidi, da controllare utilizzando l’olio di Neem per via radicale, una volta ogni 20 giorni. Per quanto riguarda invece le malattie fungine potremo mantenere sana la pianta preventivamente, irrorandola con yogurt biologico

25 Le
stagioni nell’orto
Le stagioni nell’orto

Il cibo si fa arte, condivisione e conoscenza

Condivisione, qualità del nutrimento, valorizzazione del territorio: sono gli ingredienti di 70x7 The Meal, performance di arte contemporanea portata in Italia da ArtePollino, che ruota attorno al cibo e alla salvaguardia della biodiversità.

Il cibo va ben oltre il semplice atto del mangiare: è nutrimento, opportunità di aggregazione, occasione di riflessione su alcuni dei temi che più caratterizzano la nostra contemporaneità. Ruota attorno a questi presupposti 70x7 The Meal, performance di arte contemporanea ideata dallo Studio Orta: una cena collettiva che si fa arte, nella quale lo scambio tra i commensali passa attraverso la convivialità del pasto. A portare nel nostro Paese questa iniziativa è l’associazione ArtePollino, come ci ha raccontato il suo fondatore Gaetano Lofrano.

Iniziamo proprio da qui, che cos’è ArtePollino?

ArtePollino è un’associazione che si pone l’obiettivo di creare nuovi modelli legati alla sostenibilità e alla fruibilità del territorio, valorizzandone le risorse a partire da un presupposto fondamentale: l’arte come strumento di dialogo e relazione con la

natura. La nostra attività ben si riassume nelle parole di Michelangelo Pistoletto quando afferma: “io con l’arte provo a trovare delle vie per migliorare il nostro mondo, il nostro Pianeta. Non è la natura che ha bisogno di creare una sintonia con me, sono io che devo creare una sintonia con la natura”. Sono io che devo trovare delle strade e l’arte sicuramente ce lo insegna. Anche l’arte contemporanea – all’apparenza così diversa, così distante – già da diverso tempo sta portando avanti un certo tipo di messaggi, sia in materia di sostenibilità che di cibo. Uno su tutti, Andy Warhol, che con i suoi barattoli di zuppa di pomodoro ha acceso i fari sul binomio società e consumismo.

Ma ce ne sono molti altri, così come ci sono tante esperienze e modalità di racconto, di invito a modificare i propri comportamenti, che arrivano proprio dagli artisti contemporanei. Tornando a Michelangelo Pistoletto, di recente abbiamo realizzato il simbolo del suo Terzo Para-

26
Arte e Cultura

diso: si tratta di tre cerchi intrecciati che indicano uno la natura, l’altro l’artificio, il terzo quel punto d’incontro che dobbiamo trovare tra la natura e l’artificio per aprire una nuova strada, un nuovo modo di vivere per noi stessi e per il nostro Pianeta. Quando abbiamo intrapreso le attività di ArtePollino abbiamo iniziato proprio con questa ispirazione, con questa curiosità, con lo spirito di avvicinarci a nuovi linguaggi, sempre nel pieno rispetto del territorio.

Tutto questo all’interno di un parco…

Sì, ci troviamo a Latronico, tra Basilicata e Calabria, all’interno del Parco del Pollino, Parco terrestre più grande d’Italia, caratterizzato da una biodiversità straordinaria a livello ambientale ma anche culturale: qui abita per esempio una delle comunità albanesi più antiche d’Italia. I parchi sono luoghi vivi, in grado di scuotere le coscienze: chi li abita deve interrogarsi su temi e crisi attuali legate,

Il cibo è l’elemento principale di questa performance: è attorno ad esso che si costruisce un momento di scambio, di apertura, di condivisione. Coinvolgere i produttori è fondamentale perché sono loro che, operando all’interno del territorio, preservano le sue tipicità e l’alta qualità dei prodotti

per esempio, al cambiamento climatico che a sua volta ci riporta ad altri argomenti, come le migrazioni, le guerre, l’utilizzo delle risorse… Proprio ai cambiamenti climatici abbiamo dedicato ArtePollino 2022, chiedendo a un gruppo di artisti di riflettere sull’argomento e di porci (e porsi) delle domande. L’arte si interroga e ci interroga sulle questioni ambientali. Quale luogo migliore per farlo, se non un parco nazionale deputato alla conservazione della biodiversità e del territorio?

E proprio nel Pollino avete portato anche la performance internazionale 70x7 The Meal: di cosa si tratta?

Il nostro obiettivo è mettere in relazione arte, natura, cibo, biodiversità, attraverso il coinvolgimento

di artisti che hanno una predisposizione per queste tematiche, come appunto lo Studio Orta, il quale ha dato vita a 70x7 The Meal, performance collettiva che consiste nell’organizzazione di cene in cui si riuniscono persone di diversa provenienza, geografica e sociale, stimolando un dialogo su argomenti che vanno dalle questioni locali, legate al territorio in cui ci si trova, fino a temi di portata globale. Nel corso della performance si scelgono degli speaker che rilanciano le loro esperienze legate ai temi trattati, con riflessioni che diventano ulteriore argomento per i commensali. Inoltre, per ognuna di queste cene viene realizzata una tovaglia e dei piatti serigrafati, personalizzati in base al territorio (nel nostro caso specifico, il Parco del Pollino), che sono autentiche opere d’arte e diventano la testimonianza più tangibile dell’evento. Questa performance, da noi fortemente voluta e realizzata nel 2019, in co-produzione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, all’interno del nostro spazio museale, è stata allestita in tanti luoghi del mondo, arrivando a includere anche 3.000 persone: nel nostro caso, ne ha coinvolte 100 e abbiamo lavorato in particolare sulla biodiversità del Pollino, facendo un’accurata ricerca su piante e prodotti tipici del territorio.

Coinvolgendo anche i produttori…

Il cibo è l’elemento principale di questa performance: è attorno ad esso che si costruisce un momento di scambio, di apertura, di condivisione. Coinvolgere i produttori è fondamentale perché sono loro che, operando all’interno del territorio, preservano le sue tipicità e l’alta qualità dei prodotti: parliamo di latte e formaggi, di ortaggi e antiche piante da frutto. Abbiamo voluto mettere in evidenza sulle tavole non solo il cibo che si può degustare, ma anche chi c’è dietro, creando un’occasione di scambio e confronto per mettere in luce aree considerate come marginali e concentrarci su quei temi a noi cari, che ogni giorno cerchiamo di portare avanti. L’opera d’arte non consiste solo nell’installazione in sé, quello è il momento finale: tutto parte dalla conoscenza del territorio e l’arte apre nuove strade per il racconto di prodotti e persone.

27 Arte e Cultura Arte e Cultura
Ascolta Gaetano Lofrano anche su Laboratorio 2050, il podcast di NaturaSì, disponibile su Spotify, Apple Podcast e Google Podcasts

Insalata di finocchi con radicchio arrosto, uvetta e arance

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

80 g di uvetta

3 cespi di radicchio rosso

2 finocchi

2 arance

2 cucchiai di aceto balsamico timo fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa, dopo aver pulito radicchio e finocchi, tagliateli a fette. Abbiate cura di conservare la barba del finocchio, che potrete utilizzare per la guarnizione finale.

2

Disponetele su una teglia foderata con carta da forno, conditele con un filo di olio, sale e qualche rametto di timo. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180 °C per 25 minuti circa, fino a quando non risulteranno belle tenere.

3

Nel frattempo, mettete in ammollo l’uvetta in acqua tiepida per farla reidratare, pulite le arance, conservando la buccia, e riducetele a spicchi.

Uvetta sultanina NATURASI

4

Una volta pronte, distribuite le verdure in un piatto da portata e unite le arance e l’uvetta, che avrete precedentemente scolato e strizzato bene.

5

Condite l’insalata con l’aceto balsamico e un filo di olio, guarnite con la barba di finocchio e servite subito. Prodotto in evidenza

Oggi in cucina

28
messaggio promozionale
Serena in cucina 29 Oggi in cucina
Oggi in cucina

GOLOSITA ALLA GRECA benessere al vegetale

Goditi il piacere del greco e i benefici dell’alimentazione veg con Sojade Greek Style, le alternative vegetali allo yogurt greco biologiche, povere di grassi e ricche di proteine!

Al Naturale, alla Vaniglia o alla Nocciola, sono cremose per natura e, ora, con un nuovo look irresistibile!

Come

Per prima cosa, tagliate la scorza di due arance per ricavarne delle listarelle e sbollentatele in abbondante acqua per circa tre minuti. Scolatele bene e ripetete questa operazione per altre tre volte, in modo tale che perdano il loro sapore amaro.

In un tegame capiente, unite 250 ml di acqua e 240 g di zucchero di canna; immergetevi le scorze di arancia e lasciate cuocere per circa 15 minuti, fino a quando non si formerà uno sciroppo denso.

Scolatele e lasciatele asciugare completamente su una gratella. Nel frattempo, sciogliete 100 g di cioccolato fondente a bagnomaria per qualche minuto, mescolando di tanto in tanto fino ad ottenere una consistenza liscia e omogenea.

A questo punto, immergete le scorze nel cioccolato fino a coprirle per metà e fatele riposare su una gratella a temperatura ambiente per almeno 2 ore.

Potete consumarle subito oppure conservarle all’interno di un contenitore ermetico per un mese abbondante.

31
messaggio promozionale
Mascao fondente 70% e 85% NATURASÌ - ALTROMERCATO DIRITTI ALL’ORIGINE Come ti riciclo Prodotti in evidenza
ti riciclo... le scorze d’arancia Scorzette d’arancia al cioccolato con Blessed Brands Creative Studio

La natura si veste d’autunno

Il foliage è tra le caratteristiche che rendono inconfondibile l’autunno: Ospitalità Natura vi propone alcune strutture in cui poter ammirare questo tripudio di colori, tra sostenibilità e paesaggi mozzafiato.

Hotel Milano: esperienze olistiche d’autunno in Valseriana

Tra le Alpi Orobie, alle pendici della Presolana, si estende la Foresta regionale della Valle di Scalve, con la sua suggestiva distesa di abeti e faggi. La potrete ammirare soggiornando all’Hotel Milano, in piena armonia con il paesaggio circostante, che d’autunno si tinge di rosa: la meta ideale per concedersi una pausa dalla quotidianità, assaporando una cucina di montagna biologica e vivendo un’esperienza olistica.

Curt di Clement: il primo eco mobility hotel d’Italia è in Valtellina

A Tirano, nel cuore della Valtellina, si può ammirare il foliage d’autunno ospiti di un hotel all’insegna della mobilità dolce e sostenibile, per riscoprire la lentezza di una vacanza ecologica. Al Curt di Clement potrete sperimentare un’ospitalità nel pieno rispetto dell’ambiente, scegliendo itinerari a piedi, in bicicletta oppure a bordo del celebre Trenino Rosso del Bernina.

Hotel Bühelwirt: una sorgente di energia fra i monti in Valle Aurina

Vivere la magia dell’autunno in Trentino Alto Adige, all’interno di un hotel a gestione familiare che coniuga la sostenibilità con la valorizzazione del territorio, tra trattamenti per la cura della persona a base di essenze naturali e cucina tipica regionale, dagli aromi intensi. Tutto intorno, un paesaggio magnifico, dai colori spettacolari, che potrete ammirare a piedi o in bicicletta, facendo rafting o canyoning sui fiumi.

32 Turismo sostenibile
messaggio promozionale
Fondamentale è scegliere accuratamente il luogo in cui alloggiare, orientandoci su strutture che abbiano i nostri stessi principi e che adottino con convinzione soluzioni improntate alla sostenibilità. Ospitalità Natura fa proprio questo: riunisce tutte quelle realtà che, attraverso le loro scelte, portano avanti un’idea di vacanza consapevole e sostenibile. Scopri tutte le offerte su ospitalitanatura.it Per informazioni scrivi a info@ospitalitanatura.it

Da Francoforte a Basilea

Un laboratorio di panificazione a Francoforte, con visita ai mercatini di Natale, e un approfondimento dell’antroposofia al Goetheanum di Dornach: sono due degli itinerari proposti da ViandantiSì per il mese di dicembre.

Laboratorio di panificazione

Un corso di panificazione con i maestri tedeschi del pane, per imparare a usare il Backferment e preparare il pane con la fermentazione senza lievito è una delle attività proposte all’interno del viaggio alla Comunità Agricola Biodinamica Dottenfelderhof di Francoforte, in Germania. Situata nell’idilliaco e pittoresco quartiere di Bad Vilbel, dal 1968 a oggi ha costruito un autentico modello dal punto di vista sia agricolo che sociale. L’itinerario prevede anche la visita all’accademia di agricoltura biodinamica “Dottenfelder” e al Bingenheimer, azienda che svolge un importante lavoro di selezione e distribuzione di sementi libere per la biodinamica. Suggestivo anche il museo di Darmstadt, per conoscere lo straordinario lavoro di Block Beuyes, pittore, scultore e artista tedesco a cui si deve il concetto di scultura sociale. In questo periodo, inoltre, Francoforte ospita i mercatini di Natale: un’occasione per girovagare tra le vistose bancarelle colme di noci tostate, mandorle e pan di zenzero.

Dornach e il Goetheanum in Avvento Nel periodo dell’Avvento, i corridoi del Goetheanum, le sue sale e i suoi teatri si popolano di persone, luci, colori, incontri e musica. Questo itinerario proposto da ViandantiSì è un’occasione per conoscerne la storia e i segreti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Ma anche per partecipare a workshop, seminari, attività artistiche e manuali guidate per conoscere la Filosofia Universale dell’Uomo, la sua interazione con il mondo, le sue diramazioni nella pedagogia, nell’agricoltura e nell’alimentazione. Le attività previste durante queste giornate, seguite da insegnanti, ricercatori e altri esperti di settore, permetteranno inoltre di conoscere l’antroposofia e interiorizzarne l’insegnamento, per dare ulteriori stimoli alla nostra vita interiore.

Il seminario tenuto da Wolfang Held sarà inoltre un’occasione per capire il ruolo dell’antroposofia nel fronteggiare le sfide e le difficoltà che l’uomo e il mondo stanno conoscendo in questo momento storico.

Dal 17 al 20 dicembre

33 Turismo sostenibile
Turismo sostenibile
Dall’8 all’11 dicembre
messaggio promozionale

Il melograno

Il suo nome deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi): il frutto, del resto, ricorda proprio una mela, con scorza coriacea, ma piena di chicchi – gli arilli – simili a piccole gemme di colore rosso brillante. Immagine di abbondanza e fecondità in molte culture, è utilizzato per molte ricette della cucina araba e il suo succo viene ampiamente consumato in tutto il Medio Oriente, come bevanda rinfrescante e dissetante.

Il cachi

Originario dell’Asia orientale, ha una storia lunga duemila anni, ma per vederlo in Europa e in America dobbiamo attendere la seconda metà dell’ottocento. Deve il suo nome al suono kaki con il quale, in giapponese, si designa sia l’albero che il frutto. Pianta longeva, che vive tra i trenta e i quarant’anni, comincia però a dare frutti solo dopo il quarto anno di vita.

34Così per Natura

Il cavolfiore

Generalmente bollito o cotto al vapore, è tra gli ortaggi più diffusi nel periodo invernale. Qualche consiglio per un utilizzo più insolito? Il cavolfiore arrosto, cotto al forno con un’emulsione di olio e spezie; oppure crudo, in insalata, o marinato con limone, sale e pepe. E se amate lo street food, non perdetevi i nuggets di cavolfiore, preparati utilizzando le cime (il resto, lo potrete utilizzare per una morbida vellutata).

Il

radicchio

Per secoli considerato cibo dei poveri, da cicoria spontanea è oggi un pregiato ortaggio, tipicamente invernale, tipico del nord Italia. Rosso, variegato, addirittura bianco, si distingue anche in base alla forma del cespo, tonda oppure allungata: tendenzialmente amarognolo, se precoce è più dolce, più amaro se sottoposto a maggiori gelate.

Stagione dopo stagione scegli l’ortofrutta dei cosìpernatura: un progetto di NaturaSì che esalta la diversità stessa insita nella Natura e che offre la possibilità di acquistare prodotti agricoli “con le stesse caratteristiche nutrizionali degli altri: solo un po’ più piccoli, o un po’ più grandi, o con qualche imperfezione esteriore che non ne limita le qualità organolettiche”.

35 Così per Natura

SPERIMENTA IN CUCINA CON LA BEVANDA VEGETALE e

vegetale CHE NON Sanno di vegetale!

CREMOSO CHOCO

PREPARAZIONE: 10’

COTTURA: 5’

INGREDIENTI x 2 persone

- 125g Isola Bio Gusto Giusto CHOCO

- 9g amido di mais;

- 8g zucchero di canna chiaro

PREPARAZIONE

Sciogliere l’amido nella bevanda vegetale fredda (oppure a temperatura ambiente), aggiungere lo zucchero di canna chiaro e portare a bollore. Mescolare con una frusta fino ad addensamento. Versare il tutto in alcune coppette e lasciare raffreddare e infine riporre in frigorifero per 30 minuti. Servire freddo con l’aggiunta per es. di granelle di nocciole.

HUMMUS DI CECI

PREPARAZIONE: 10’

INGREDIENTI x 2 persone ceci lessati;

PER UN DELICATO,TOCCO IL GUSTO GIUSTO IN CUCINA

20g Isola Bio Crema Gusto Giusto

- 5g olio Evo;

- 1g sale marino; - 0,5g rosmarino fresco

PREPARAZIONE

Frullare i ceci lessati assieme a tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea. Versare l’hummus ottenuto in una ciotola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti, poi servire. L’Humus ottenuto si presta per riempire una sac à poche per guarnire un crostino oppure una fetta di polenta.

Ricette fatte da:

Scopri tutte le altre ricette su:
la crema

Gestire i conflitti per aiutare la biodiversità

Da sempre l’uomo sfrutta le risorse ambientali per l’agricoltura e l’allevamento. Negli ultimi quarant’anni, però, i progressi e l’innovazione in campo agrario hanno portato all’utilizzo di macchine sempre più potenti e di una chimica spinta, che hanno condotto a una semplificazione dell’ambiente agricolo, risultata devastante per molti esseri viventi che lo abitano, comportando anche importanti squilibri ambientali.

La biodinamica, custode di vita

Nelle aziende biodinamiche si coltiva in armonia con la natura, senza l’uso di prodotti chimici di sintesi, diversificando gli ambienti e migliorando il paesaggio con la realizzazione di siepi, boschetti e bordure fiorite, che garantiscono la vitalità del suolo e una florida comunità animale: non solo una moltitudine di insetti, ma anche mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Le buone pratiche agronomiche, abbinate alla valorizzazione della fertilità del terreno e alle lavorazioni superficiali, fanno delle aziende biodinamiche vere e proprie oasi di vita, nelle quali specie ritenute in declino trovano il loro habitat e prosperano in equilibrio.

La gestione del conflitto

La conservazione della natura in agricoltura, tuttavia, non è fatta solo di ripristini ambientali e miglioramento del paesaggio: deve passare anche attraverso la gestione dei conflitti. Infatti, è inevitabile che coltivare in maniera naturale crei dei conflitti tra l’agricoltore e specie potenzialmente dannose: molti vertebrati come uccelli e mammiferi, per esempio, possono approfittare dell’abbondanza di cibo messa loro a disposizione sia dalle coltivazioni che dell’allevamento. Il conflitto può nascere con specie

come lepri, caprioli e cinghiali, tra i mammiferi, ma anche con specie di uccelli come corvidi, colombacci e passeri, che possono abbassare di molto il raccolto e di conseguenza anche il guadagno. Nell’allevamento, in particolare, si possono subire danni dai predatori: le volpi in quello avicolo o i lupi nello zootecnico. Va comunque sottolineato che non esistono specie dannose, ma solo potenzialmente dannose: per esempio, se la lepre mangiasse una foglia di radicchio, di fatto non avrebbe creato un danno. Se, al contrario, mangiasse il 40% della coltivazione potremmo dire di aver subito un danno da fauna selvatica, da calcolare al netto dei servizi ecosistemici prodotti dalla biodiversità: va quindi commisurato al beneficio derivato in termini di ricchezza di fauna animale e vegetale.

L’importanza della prevenzione

Per poter parlare di un’agricoltura realmente sostenibile, in cui la conservazione della fauna permetta la sopravvivenza economica dell’azienda, occorre concentrare gran parte degli sforzi nella prevenzione dei danni, così da affrontare con coscienza e coerenza la gestione dei conflitti. Si tratta di un impegno importante, sia in termini di lavoro che economici, ma questa amara medicina è la strada giusta per una convivenza pacifica con la fauna selvatica, presupposto fondamentale per la convivenza tra uomo e natura.

La conservazione delle biodiversità non si deve dunque fermare ai miglioramenti ambientali: deve procedere di pari passo con le strategie di prevenzione del danno e passare attraverso la gestione dei confitti, partendo da un monitoraggio della fauna che permetta all’agricoltore di poter sviluppare strategie di prevenzione, abbassando il rischio di perdita del raccolto.

37 Angolo
Angolo
biodiversità
della biodiversità
della
38

Rapunzel: non solo bio, anche equo & solidale

Con il suo progetto Turchia, Rapunzel unisce l’impegno per il biologico con la diffusione di un’economia più sostenibile.

Il progetto di coltivazione in Turchia è il più grande di Rapunzel ed è quello che dura da più tempo. I primi contatti sono cominciati già a metà degli anni ’70. Dopo 10 anni di lavoro quasi pionieristico sono stati raccolti i primi frutti: nel 1986 sono arrivati i primi prodotti biologici provenienti dalla Turchia. Inizialmente furono esportati dalla Turchia alla Germania fichi e uve sultanine. Presto più agricoltori si interessarono a una collaborazione con Rapunzel e oggi circa 450 agricoltori in tutta la Turchia coltivano secondo dettami biologici albicocche, nocciole, sultanine, fichi, olive e molto altro per l’azienda tedesca.

Per tutti i prodotti del progetto Turchia Rapunzel assicura:

• acquisto diretto dagli agricoltori senza scambi intermedi

• cooperazione equa e prezzi equi per gli agricoltori

• pagamento anticipato agli agricoltori e accettazione della quantità di raccolto concordata

• controllo di qualità accurato

• uno standard sociale eccezionalmente alto per la Turchia, come l’assicurazione sanitaria, l’assicurazione pensionistica e il pranzo caldo gratuito nel sito di Ören

• ambienti di lavoro luminosi, accoglienti ed ecologicamente climatizzati, nonché aree sanitarie e sociali secondo le linee guida tedesche per i luoghi di lavoro.

Per approfondimenti: rapunzel.de

39
messaggio promozionale
del mese
Azienda

Sai che cos’è il

KEFIR?

Il KEFIR BioNova è un latte fermentato che contiene una combinazione di numerosi mi crorganismi probiotici vivi. Inoltre, contiene tanti elementi nutritivi fondamentali per lo sviluppo del nostro organismo.

Viene realizzato partendo dai granuli di ke fir, nel prodotto sono presenti i fermenti del kefir tradizionale (oltre 20 ceppi diversi), quel lo studiato da tutte le università del mondo per la pluralità di fermenti probiotici presenti.

Grazie all’azione dei microrganismi, il kefir è considerato il prodotto lattiero-caseario più adatto alle persone con problemi di intolleran za al lattosio.

www.kefir.it KEFIR.it

Il kefir è adatto a tutti!

40

Bio consigli di lettura

Nutrire il corpo, ma anche l’anima: ogni bimestre una selezione di due titoli, che raccontano e approfondiscono i valori del nostro ecosistema. Chiedili al tuo negoziante e acquistali nel tuo negozio NaturaSì di fiducia.

Seguendo la stella. Ediz. illustrata Štepán Zavrel

Bohem Press Italia

«...Hanno percorso tanta strada, hanno attraversato pianure, colline e montagne, e infine sono giunti al mare, il grande, sconfinato mare. Sulla riva c’è una sola nave, ma i denari che hannoportato con sé non sono sufficienti per la traversata. E allora, che fare? Il Re appena nato li sta aspettando, non possono fermarsi. Danno al capitano le loro corone ed egli, alla fine, li lascia salire...»

Seguendo la stella è la storia dei Re Magi: un racconto natalizio senza tempo, che non smette di affascinare i bambini di ogni generazione. La versione di Štěpán Zavřel ci invita a riflettere su un tema sempre attuale come il valore dei beni materiali e il coraggio di spogliarsi di tutto per seguire il proprio credo. Una storia di fede, umiltà, coraggio e determinazione. Il mistero del Natale tocca nel profondo il cuore di ciascuno di noi con la sua atmosfera potente di gioia e stupore, raccontata magistralmente, in parole e pennellate, dall’artista Zavřel.

Amore. Testi scelti

Rudolf Steiner

Collana Prospettive spirituali - Editrice Antroposofica Milano

La collana “Prospettive spirituali” si propone di raccogliere alcuni pensieri fondamentali su specifiche questioni, attingendo all’opera di Rudolf Steiner e stimolando così nel lettore la riflessione e la possibilità di conoscere e di agire. In questo caso, l’Amore. I brevi estratti non pretendono di essere esaustivi su un argomento: intendono piuttosto aprire un varco nella complessità dell’opera di Steiner, che consenta poi di continuare a esplorare questo straordinario – e straordinariamente interessante – mondo di idee. «Se parliamo dell’amore umano e di tutto quanto in generale rientra nell’idea di amore, è certo che la fonte dell’amore è così infinitamente profonda e così infinitamente ricca che, quando ci troviamo di fronte all’amore nel mondo, dobbiamo ammettere umilmente: per ogni anima l’enigma dell’amore è davvero insondabile nella sua vera essenza.»

41 Bio consigli di lettura messaggio promozionale-letterario
42
43
SEGUICI SU DIVERTITI IN CUCINA CON CAMELIA
penne migliori per scrivere il futuro 100% grano italiano a casa tua la nuova linea prodotti di La SPESA consapevole che CONVIENE Penne rigate, fusilli e spaghetti. 0,99 bio a € 500 g € 1,98 al kg
Le

*Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino ad esaurimento scorte. I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici.

Una nuova linea di prodotti pensati per la tua spesa quotidiana consapevole e che conviene.

Ricette semplici, in cui ritrovare tutto il gusto del biologico e l’autenticità delle cose buone, essenziali e trasparenti nella confezione e anche nel prezzo: è la nuova linea Sì Essenziali, che racchiuderà tutti quei prodotti che non possono mancare nella dispensa di casa, con la garanzia di NaturaSì.

Scopri all’interno anche le offerte di novembre e dicembre

Le penne migliori per scrivere il futuro

Grano 100% italiano e trafila al bronzo: la pasta Sì Essenziali non può mai mancare nella dispensa di casa, per riassaporare ogni giorno i piatti della tradizione italiana.

500 g € 1,98 al kg € 0,99 Spaghetti, penne rigate e fusilli integrali 100% grano italiano Fagioli borlotti, Fagioli cannellini, Lenticchie e Ceci in scatola 400 g € 3,96 al kg € 0,95

la nuova linea prodotti di

Alimenti semplici ed essenziali nell’antica tradizione contadina italiana, i legumi rappresentano un ingrediente importante per la nostra alimentazione quotidiana.

La SPESA consapevole che CONVIENE

Frollini, muesli, composte di frutta sono gli ingredienti essenziali per un risveglio con il piede giusto: le giornate migliori iniziano con una colazione buona e consapevole.

250 g € 8,80 al kg € 2,20 Composta di albicocca, fragole e pesca Un buon giorno a te e all’ambiente € 7,87 al kg € 2,95 Frollini integrali alle mele e al cacao e fiocchi di avena € 6,79 al kg € 1,90 280 g Muesli
Muesli
375 g
alla frutta
croccante

, la Natura ha i suoi vantaggi.

Una selezione degli oltre 250 prodotti

Crema di nocciole

Bevande avena

Nelle varianti avena e cacao, due bevande vegetali dal gusto morbido e delicato, perfette sia calde che fredde, a colazione, per uno spuntino ocome base per gli smoothies.

Avena zero zuccheri

Il gusto autentico dell’avena in una bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti, con un basso contenuto di grassi e sale, preparata con avena coltivata sulle Terre di Isola Bio.

Difesa Naturale e Sollievo e vigore della gola

Dalla tradizione ayurvedica, due miscele per la stagione fredda: Difesa Naturale con Echinacea, Acerola, Sambuco, e Sollievo e Vigore della gola con liquirizia, finocchio e timo.

Muffin con gocce di cioccolato

Morbidi tortini ideali per risvegli soffici come… piumette. Semplici e golosi, preparati con yogurt e uova fresche, sono arricchiti con irresistibili gocce di cioccolato.

Kefir

Dalla consistenza cremosa e omogenea e dal gusto leggermente acidulo, la tipica bevanda originaria del Caucaso, preparata con latte e fermenti, ideale per una pausa dissetante.

con cacao

Con il 45% di nocciole e cacao magro: senza latte aggiunto, né olio di palma, è perfetta per preparare dolci e dessert ma anche semplicemente spalmata sul pane.

Porridge cacao e chia

Con fiocchi di avena senza glutine, cereali e semi germogliati è facile da preparare: basta aggiungere acqua bollente, o la bevanda vegetale preferita, e lasciar riposare per un minuto.

Krunchy sun

Due croccanti granole preparate con olio di girasole: quella al cioccolato fondente, irresistibilmente golosa, e quella ai frutti di bosco, dal gusto piacevolmente fruttato.

Shot

Nelle varianti zenzero e zenzero con frutti rossi sono preparati con lo zenzero Demeter coltivato da una cooperativa di piccoli coltivatori del Perù e con polpa di acerola.

Crackers semintegrali salati senza granelli di sale

Naturalmente fragranti, grazie alla lievitazione di 24 ore, sono preparati con farina di grano tenero di “tipo 2” italiana dell’ecosistema NaturaSì e con olio extravergine di oliva.

Bionova NaturaSì Isola Bio Ambrosiae Yogi Tea Barnhouse Le Piumette Voelkel The Bridge Achillea
Ti aspettiamo nel tuo Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino a esaurimento scorte. dal 2 al 29 novembre dal 30 novembre al 3 gennaio 2023 dal 30 novembre al 3 gennaio 2023 dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre

scontati fino al 20%. Scoprili tutti!

Canederli

L’Alto Adige subito in tavola con questi canederli preparati come da tradizione, proposti nella delicata variante agli spinaci, o in quella più saporita a base di speck. Pronti in 10 minuti.

Filetti di acciughe

Pregiati filetti di acciughe conservati in olio extravergine d’oliva proveniente dagli agricoltori del nostro ecosistema: l’ingrediente segreto per rendere più gustosi i vostri piatti.

Crauti al naturale

Dai crauti, cucinati con bacche di ginepro e conservati prima in botti di legno e poi in vasetti di vetro, iniziò la storia di Machandel che ancora oggi li prepara proprio come allora.

dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre

Caciotte affinate

Preparate con il latte di capre della Valle del Piave, sono proposte in 3 affinamenti: foglie di noce essiccate, fieno dai prati di montagna, olio extravergine d’oliva del Garda, passato nel pepe.

Vino bianco Prosecco Doc frizzante “bacaro”

Prende il nome della tipica osteria veneziana, questo Prosecco dalle bollicine soffici e gentili, con note fruttate e sentori di fiori bianchi di campo.

NaturaSì di fiducia!

I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici.

Minestrone e zuppa alla toscana

Due piatti della tradizione, a base di cereali e legumi, pronti e perfetti quando arriva il freddo: il minestrone 10 verdure, con orzo, e la zuppa alla toscana, con farro.

Zuppe pronte

Ceci e cavolo nero, lenticchie e zucca, farro e ortiche: tre zuppe ideali da tenere in dispensa perché si conservano a temperatura ambiente e si preparano in soli 3 minuti.

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Col di Manza

Nascono nel cuore della valle del Prosecco queste frizzanti bollicine dai profumi floreali, con un dolce sentore di pesca e glicine bianco.

Hamburger di bovino

I migliori tagli di carne proveniente da bovini liberi di pascolare e nutriti con alimenti bilanciati, rispettando le loro caratteristiche di specie, per questi hamburger con vaschetta in cartoncino.

Scandola

Preparato con il latte delle vacche che pascolano sui prati dell’altopiano del Cansiglio, è un formaggio dalla consistenza compatta, perfetta per la cottura alla piastra.

Perlage Cansiglio Cereal Terra Machandel Perlage Capre Felici BioAlleva Strauss Baule Volante
dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 30 novembre al 3 gennaio 2023 dal 2 al 29 novembre dal 2 al 29 novembre dal 30 novembre al 3 gennaio 2023 dal 30 novembre al 3 gennaio 2023
dal
30
novembre al 3 gennaio Comp. della Pesca Tradizionale

Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino ad esaurimento scorte. I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici.

Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.