Legalità e Profitto | Economy - Nsa Award 2023

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LEGALITÀ PROFITTO Economy - Nsa Award 2023



INDICE

Editoriale

Meritiamoci un bel codice

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Ignazio La Russa

Istituzioni aperte

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Ciro Bonajuto

La legalità può vincere

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Diana De Martino

Il digitale risorsa chiave

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Francesco Paolo Sisto Legalità come standard

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Giuseppe Busia

L’onestà giova agli affari

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Iole Anna Savini

Miglioriamo, ma non basta

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Giuseppe Caroccia

La legalità paga sempre

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Giovanni Salemi

La furbizia non fa profitti

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Rosalba Benedetto

Legalità e semplificazione

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Salvatore Turrisi

Legalità per essere affidabili

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La classifica

Le aziende premiate

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Le aziende

Una carellata su alcune delle premiate

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La premiazione

La fotocronaca della cerimonia

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Meritiamoci un bel codice di Sergio Luciano

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embra passato un secolo, dalle polemiche che accompagnarono il varo del nuovo codice degli appalti. Ma era appena l’altro ieri. Ce le ricordiamo: di fronte alla bozza del nuovo articolato, l’Autorità nazionale anticorruzione – oggi guidata da un sobrio e rigoroso consigliere di Stato del tutto immune dal virus del protagonismo – sollevò la bandiera gialla: attenzione, disse in sostanza, le soglie della discrezionalità sono state molto ridotte e in questa grande discrezionalità restituita agli enti appaltanti può prosperare il germe della corruzione. Sembra passato un secolo perché ben altri problemi hanno occupato la politica e complicato l’economia non solo italiane, purtroppo. Ma le cose pare stiano andando meglio di quanto si temesse. «I sindaci sono stati parte rilevante nella stesura del codice degli appalti – ha detto il vicepremier Salvini, grande sponsor del nuovo strumento legislativo - e nonostante le previsioni più fosche, grazie alla semplificazione, l’abbassamento delle soglie e la negoziazione diretta, gli amministratori locali stanno dando la migliore risposta: nei primi due mesi di applicazione sono state appaltate opere per 52 miliardi. Scommettere sui sindaci è utile ed intelligente, la migliore replica a chi diceva che alla fine avrebbero lavorato solo i cugini dei primi cittadini». Se ne può prendere atto, i dati sono questi. Ma non si deve dormire su questi allori, peraltro solo “provvisori”. Perché si possa parlare di “buona riuscita” del nuovo codice non basta l’elemento, pur essenziale, della

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quantità dei lavori appaltati ma occorre anche la credibile trasparenza e “pulizia” degli appalti assegnati, delle gare aggiudicate: e per essere sicuri di questo ulteriore requisito della “buona riuscita” bisognerà aspettare ancora, almeno quanto richiesto dai tempi scandalosi delle nostre inchieste giudiziarie e delle nostre procedure penali, quelle… ancora tutte da riformare. Affinchè il miracolo si compia, gli appalti ripartano, le gare continuino ad essere aggiudicate rapidamente e senza strascichi penali, occorrerà uno scatto d’orgoglio della società civile, che è ancora troppo presto per poterlo rilevare. Uno scatto d’orgoglio che riduca l’istanza purtroppo diffusa verso l’asimmetria concorrenziale, verso il trucco, la truffa: in definitiva, verso la corruzione. Dobbiamo meritarcelo, questo bel codice. In questo senso, la seconda edizione del premio “Legalità & Profitto” organizzato da Economy Group in collaborazione con Nsa ed Rsm, costituisce un’occasione di confronto con i nuovi vertici politici che il Paese si è dato e che hanno visto nella linea del ministero della Giustizia una forte conferma di un approccio nuovo, meno inquisitorio ma più preventivo. Va dato atto al viceministro alla Giustizia Pier Francesco Sisto di aver testimoniato al massimo livello quanto quest’esecutivo voglia associare la propria immagine, tra le altre cose, alla lotta alla corruzione, un tema che per trent’anni la destra aveva lasciato a totale appannaggio della sinistra. La nostra iniziativa andrà avanti, speriamo per molti anni ancora, a testimoniare quanto tutto questo sia parente stretto della civiltà, dei diritti umani, della democrazia. Con la corruzione non c’è vera libertà e non c’è vera democrazia. Ci daremo un traguardo, il traguardo dell’auto-affondamento, che decorrerà quando le statistiche internazionali indipendenti sulla corruzione – come quella di Transparency International – ricollocheranno finalmente l’Italia in una posizione almeno un poco superiore alla media mondiale. Per ora, siamo molto sotto. E noi di Economy Group andremo avanti.

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IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ALLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELL’AWARD “LEGALITÀ & PROFITTO”

Istituzioni aperte Il Presidente Ignazio La Russa ha onorato l’iniziativa con uno scritto di articolata e sostanziale analisi dei valori del Rating

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a sempre il Senato della Repubblica Italiana è in prima fila sui temi della legalità. Anche in questa occasione non ha voluto far mancare la propria vicinanza con un messaggio inviato dal presidente del Senato Ignazio La Russa. «Quello organizzato da Economy Group – scrive - è un convegno per valorizzare le imprese italiane che si sono caratterizzate per la capacità di coniugare un rigoroso rispetto delle leggi con la capacità di concorrere in maniera proficua sul mercato. Il premio “Legalità e profitto”, così come pensato e strutturato dagli organizzatori, diventa quindi l’opportunità per un riconoscimento che possa, al di là delle singole aziende alle quali viene conferito, essere un momento

più nel tessuto produttivo della Nazione e implementare una visione virtuosa del fare impresa».

di confronto importante tra istituzioni e mondo delle imprese. Nell’augurare la migliore riuscita dell’evento, auspico che tali presupposti possano radicarsi sempre di

se e di far cogliere l’importanza delle leggi e del confronto democratico, avvicinando anche i più piccoli alle istituzioni e promuovendone il senso civico. Per questo

Dalle scuole alle aziende, così il Senato si adopera per la legalità L’impegno per educare al rispetto delle norme da parte del Senato si struttura su diversi piani e livelli. A partire ad esempio da quello scolastico. In collaborazione con il Ministero dell’istruzione fin dal 2008 promuove il Progetto- Concorso “Vorrei una legge che…”, rivolto alla quinta classe della scuola primaria (eccetto gli anni dal 2015 al 2018 nei quali è stato esteso anche alle scuole secondarie di secondo grado). Obiettivo dell’iniziativa è quello di far riflettere i bambini sui temi di loro interes-


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gli studenti devono, attraverso la discussione e il lavoro in classe, individuare un argomento sul quale proporre un disegno di legge, approfondirne il contenuto, elaborarne il titolo e gli articoli e illustrarlo facendo ricorso a una modalità espressiva a scelta. Che cos’è il rating di legalità Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012, per promuovere l’introduzione di princìpi etici nei comportamenti aziendali. Viene misurato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che si basa sulle dichiarazioni rese dalle aziende interessate tramite un apposito formulario presente sul sito dell’Autorità stessa. Verificate le dichiarazioni con controlli incrociati con i dati in possesso

delle pubbliche amministrazioni interessate, l’Autorità assegna un punteggio che va da un minimo di una a un massimo di tre stellette alle aziende, seguendo diversi criteri di attribuzione: assenza di procedimenti penali tra l’imprenditore e altri soggetti rilevanti; tracciabilità dei pagamenti; rispetto dei contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’interno e da Confindustria e, a livello locale, dalle prefetture e dalle associazioni di categoria; iscrizione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa; l’adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria. Del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario, con l’obiettivo di creare un percorso virtuoso che tenga conto non soltanto dei profitti.

Un riconoscimento che possa, al di là delle singole aziende, essere un momento di confronto tra le istituzioni e le imprese

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CIRO BONAJUTO, sindaco di Ercolano

La legalità può vincere Il riscatto di una città difficile, dalla malavita alla bellezza

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o sono sindaco di una città, Ercolano, in provincia di Napoli. Città patrimonio mondiale dell’umanità. Eppure, è una città che attualmente ha ancora il 60% di disoccupazione giovanile, il 3% di analfabetismo femminile. Perché questa contraddizione? Perché a tanta bellezza corrisponde tanto disagio? Perché a Ercolano abbiamo avuto, negli ultimi 40 anni, una malavita organizzata violenta che ha condizionato la vita quotidiana della gente. Nel 2009, nella mia città è morto un ragazzo, Salvatore Barbaro, che ha commesso l’errore di guidare la stessa auto di un boss. I killer furono pagati la metà poiché sbagliarono il destinatario, la vita di un innocente valeva poco. Quando ero un ragazzino avevo un motorino, e mio padre mi obbligava ad usare il casco, nonostante non fosse obbligatorio e quando entravi in certi quartieri ti invitavano a toglierlo perché dovevano capire se fossi un nemico, oppure se fossi autorizzato a stare là. In quel periodo le

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aziende sane come le vostre scappavano via, e i commercianti che non avevano la forza di scappare via chiudevano qualche vetrina, perché il pizzo si pagava per numero di vetrine. Poi, a un certo punto c’è stato un riscatto. Non so dirvi come mai ma gli imprenditori e i commercianti si sono messi insieme e hanno costituito un’associazione antiracket, oggi la più grande in Italia. Hanno denunciato i loro aguzzini, hanno confermato le denunce in tribunale. An-


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che io sono andato in tribunale con loro, perché quando un imprenditore decide di denunciare chi lo terrorizza le istituzioni devono stargli accanto. In due anni ci sono stati 500 arresti. Adesso la mia è una città libera, in cui non c’è la criminalità organizzata, in cui gli imprenditori sono tornati ad investire, in cui i commercianti sani sono tornati ad accendere le luci delle proprie vetrine. La politica ha fatto la cosa più semplice: investire là dove prima regnava la malavita organizzata. Noi, nel nostro piccolo e con le nostre risorse, abbiamo realizzato, con fondi comunali, una caserma dei carabinieri dove prima si nascondeva un clan, e dove c’era un clan rivale tra poco inaugureremo una passeggiata archeologica ne gli scavi. Negli ultimi anni siamo passati da 300 posti letto a 2.000 posti letto, in città, ma quello che inorgoglisce un sindaco è che sono tutti bed and breakfast. Che significa? Che la gente semplice ha deciso di aprire una stanza della propria casa

Spieghiamo a ogni bambino che l’unico ascensore sociale è lo studio e che la legalità è l’unico modo per creare una società migliore e più florida

e offrirla ai turisti. Questa è per me una grande soddisfazione, dove prima c’era il disagio, ora ci sono i turisti che passeggiano, quindi c’è la bellezza, la speranza. Ne siamo usciti? Non ancora, non del tutto, perché l’asticella della tolleranza rispetto ai reati è ancora troppo alta: veniamo da un passato troppo pesante per poterlo cancellare in pochi anni. Se noi non ci indignamo davanti a ogni forma di illegalità, il corrotto e il corruttore continuano a essere considerati soltanto dei ladri, e invece sono ladri che rubano un pezzo di futuro. Ho capito che la politica deve avere la ‘P’ maiuscola, perché non è sufficiente investire denaro, non è sufficiente realizzare una passeggiata archeologica, non è sufficiente realizzare opere pubbliche e investire nella periferia, seppur importante. È necessario entrare nelle scuole e parlare ai bambini e dovete farlo anche voi. Voi imprenditori appassionati della legalità. Dovete venire nelle scuole del Mezzogiorno e raccontare la vostra esperienza, a raccontare che il rating di legalità vi aiuta anche a vincere delle gare di appalto e ad essere più riconosciuti nel mercato. Bisogna spiegare ad ogni bambino che l’unico ascensore sociale è lo studio e che la legalità è l’unico modo per creare una società migliore e più florida.

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DIANA DE MARTINO, Direzione nazionale antimafia

Il digitale risorsa chiave Col nuovo codice rischi da gestire

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a burocrazia è oggettivamente uno dei vincoli più pesanti che le imprese italiane oggi affrontano. La necessità di cambiare, di trovare delle nuove regole più semplici e veloci, c’è e non si può assolutamente negare. Io non posso dimenticare che in un procedimento, un imprenditore accusato di corruzione disse: «È vero, pagavo, ma pagavo non per ottenere qualcosa di favorevole a me, qualcosa di illecito, ma ero arrivato a pagare soltanto per far spostare la pratica da un ufficio a un altro ufficio!». Del resto, anche il nostro codice ne ha in qualche modo preso atto, con la riforma

potenzialità di favoritismi che quella funzione ha. Il nuovo codice, secondo me, ha il pregio di essere molto più chiaro rispetto al precedente e questo è un pregio che dobbiamo riconoscergli. Dal nostro punto di vista c’è un rischio potenziale di incremento delle infiltrazioni mafiose nell’avere decisamente alzato il livello dei casi di ricorso all’affidamento diretto o alla procedura negoziata e questo è un rischio, soprattutto perché si è scelto di non ridurre in alcun modo il numero delle stazioni appaltanti. Un’altra perplessità c’è anche dalla libe-

della pubblica amministrazione ha modificato il titolo dell’articolo 318 che adesso riguarda “la corruzione per comprare la funzione del pubblico ufficiale’’ con tutte le

ralizzazione del sub appalto, scelta che è stata resa in qualche modo obbligata dalle procedure della comunità europea che abbiamo dovuto recepire, ma che comunque


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Non deve accadere che anche solo una parte dei fondi del Pnrr finisca per giovare al business mafioso dal nostro punto di vista genera delle perplessità perché il subappalto è uno dei veicoli attraverso cui l’impresa condizionata dalla mafia entra nell’affidamento pubblico. C’è però una novità che potrebbe avere un impatto rilevante, che è rappresentata dalla diffusione degli strumenti della digitalizzazione; è sicuramente una novità forte perché adesso la digitalizzazione non riguarderà più soltanto la fase di aggiudicazione dell’impresa contrente ma riguarderà tutto il ciclo di vita dell’appalto. Gli obiettivi che si pone questa digitalizzazione massiva si concentrano proprio sul realizzare maggiore trasparenza, maggiore rapidità delle procedure, e di consentire alle imprese di avere minori oneri nella presentazione della documentazione di gara. Inoltre, e soprattutto, l’inter-operatività di queste piattaforme digitali farà in modo che sulla banca dati dei contatti pubblici vengano caricate in tempi rapidi tutte le informazioni che riguardano quel determinato appalto e tutte quelle informazioni che servono a documentarne l’evoluzione anche nella fase esecutiva, che è poi la fase

più esposta al rischio di condizionamento mafioso. Questo dovrebbe rendere più facile individuarne le possibili distorsioni che si verificano nel contratto, come pure può consentire all’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione, ndr) di svolgere un’attività di analisi effettiva e quindi potranno essere più utilmente e frequentemente attivati gli strumenti di Anac quali la vigilanza o l’attività ispettiva mirata. Ciò che non possiamo rischiare è di consentire che anche solo una parte di questi fondi pubblici in arrivo nel Paese finisca per incrementare le potenzialità economiche delle organizzazioni mafiose. Bisogna quindi potenziare le funzioni di controllo antimafia e le funzioni di verifica, ma tutto questo deve essere fatto tenendo presente che queste procedure devono essere rapide e devono rispettare i tempi di urgenza che le procedure di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilenza ormai impongono. Quindi, i decisori pubblici dovrebbero anche considerare la possibilità di potenziare l’operatività e le strutture deputate a svolgere questi controlli. Abbiamo dinanzi a noi l’importante sfida di riequilibrare due esigenze che non devono più essere contrastanti, ovvero quella di ottenere una speditezza nelle procedure ma allo stesso tempo di avere controlli effettivi e pertinenti.

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L’INTERVENTO DI FRANCESCO PAOLO SISTO VICE MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Legalità come standard Imprese e governo non abbassino la guardia

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lcune persone vedono l’impresa come una tigre feroce da uccidere - diceva Winston Churchill - altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com’è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante. Il governo vuole fare in modo

che questo traino sia portato anche dallo Stato, che deve garantire all’impresa tutte le chance di stare sul mercato. Abbiamo bisogno di un Paese che sia nelle condizioni di ripartire. Pensate alla composizione negoziata della crisi d’impresa che è uno strumento peculiare. Un’impresa in difficoltà ha un’opportunità, grazie all’intervento statuale, che può diventare un vantaggio. La parola fallimento l’abbiamo cancellata e non a caso. In un mercato libero chi ha sbagliato deve poter riprendere un percorso virtuoso. La composizione negoziata della crisi ora si arricchisce anche di una serie di interventi da parte del Ministero

La legalità non è un saio che si può indossare indipendentemente dalle taglie 12


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come la creazione dell’albo dei professionisti, dei gestori. Stiamo spingendo molto perché, in questo scambio tra il professionista come garante di legalità e l’impresa, che deve essere aiutata nei suoi percorsi di difficoltà, si possano raggiungere gli obiettivi di legalità e profitto. La legalità non è un saio che si può indossare indipendentemente dalle taglie, ma esige percorsi all’interno di ciascuna impresa, attraverso quei meccanismi di prevenzione e di trasparenza che prendono il nome di Decreto legislativo 231 del 2001. Sono modelli organizzativi gestionali, che io trovo fondamentali per dare ordine interno e trasparenza esterna alla lettura dell’impresa. Io non nascondo che sarei per l’obbligatorietà di questi modelli, che consentono di avere una sorta di terreno comune su cui misurarsi con un’implementazione che non può solo essere virtuale.

utilizzata come una sorta di bersaglio: controlli, verifiche fiscali, sulla privacy, sulla sicurezza sul lavoro. Come se nelle imprese si celassero tutte le possibilità di opacità che non garantiscono una correttezza fra titolari, lavoratori e comunque il rispetto delle regole. La prospettiva è cambiata e la meritevolezza si deve manifestare attraverso iniziative come il premio “Legalità & Profitto”, in cui il vaglio della capacità delle imprese di meritare il rapporto corretto fra legalità e profitto deve avere una sua ragione che non è solo celebrativa. Ma c’è la necessità di un work in progress.

Aiutare l’impresa a rispettare la legge La legalità è capacità di stare sul mercato in modo eticamente corretto. L’impresa va aiutata, ma l’impresa si deve aiutare. Allora ci deve essere uno scam-

Il valore del rating di legalità Il binomio legalità e profitto sta molto a cuore al governo. In questo ambito anche il rating di legalità ha un valore; ma attenzione, perché è un valore assai relativo che non deve limitarsi al momento in cui viene rilasciato. Non deve mai far venire meno l’attenzione verso il costante perseguimento di percorsi di ortodossia normativa, perché il rispetto delle regole non è solo una necessità per evitare sanzioni, ma anche lo stru-

bio tra Stato che aiuta l’impresa e impresa che si rende meritevole di essere aiutata mediante i meccanismi di legalità. Noi siamo stati abituati a un’impresa

mento più importante per respingere tutte quelle tentazioni di scorciatoie che fanno poi proliferare la criminalità nel settore economico.

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LA CONVERSAZIONE CON GIUSEPPE BUSIA, GIURISTA E PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ ANTICORRUZIONE - ANAC - DAL 2020

L’onestà giova agli affari Per l’alto dirigente la reputazione è un bene aziendale primario

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lle imprese italiane conviene investire in legalità, non solo per non incappare nelle maglie della giustizia, ma perché fa bene al loro business. A spiegarlo nel proprio intervento al premio “Legalità & Profitto” è stato Giuseppe Busia, presidente dell’autorità anticorruzione, che si è soffermato anche sui cambiamenti che sta portando il nuovo codice degli appalti che è stato creato dal governo. «Credo sia importante riunirsi e ragionare sul rapporto che intercorre tra legalità e profitto, - spiega Giuseppe Busia - perché sono due parole che devono stare insieme. La corruzione comporta costi altissimi per la collettività, ma anche per le imprese migliori che investono in qualità, legalità e trasparenza dei loro comportamenti. Per-

Ma non solo. La correttezza certificata di un’azienda porta con sé altri vantaggi a livello di business. «Quando le imprese incappano in episodi negativi, perdono la loro reputazione. Spesso questo può essere uno svantaggio quando si opera all’estero. Questo viene dimostrato anche proprio nell’erogazione del premio “Legalità & Profitto”». Dal 2020 alla presidenza dell’Autorità Anticorruzione, il giurista e dirigente pubblico Giuseppe Busia nei mesi scorsi è intervenuto più volte nel dibattito pubblico, anche perché l’autorità che presiede si trova al centro dell’attenzione, in particolare per il controllo esercitato sugli appalti finanziati dal Pnrr. Già nel 2022 si è registrato un aumento dell’attività di vigilanza, che è

ché quando le aziende italiane non si impegnano a investire in questo, viene meno la spinta della concorrenza, quindi perdono di competitività anche all’estero».

cresciuta del 25%, mentre i procedimenti sanzionatori in materia di anticorruzione e trasparenza sono cresciuti del 47%. Resta fuori di dubbio che in un momento come


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questo l’operato dell’autorità sia fondamentale per l’Italia. Anche per questo il governo nei mesi scorsi ha deciso di mettere mano al tema, con il nuovo codice degli appalti, che ha visto l’introduzione di una serie di strumenti, che hanno il compito di agevolare e rendere più efficace il lavoro dell’Autorità stessa. Proprio i nuovi strumenti messi a disposizione dal nuovo codice consentono all’antitrust di migliorare i propri interventi nei controlli di legalità e trasparenza, che rendono anche il mercato più competitivo. «Noi, come autorità anti corruzione, - continua Busia - continueremo a lavorare con i colleghi dell’anticorruzione sul rating di legalità e il nuovo codice offre un ulteriore strumento, basato sulla reputazione delle imprese e la loro valorizzazione. Il nostro lavoro passerà per la digitalizzazione delle gare e per il fascicolo virtuale dell’operatore economico. Grazie a questo strumento potremo premiare e valorizzare, quando le imprese si comportano bene. In modo

particolare nell’esecuzione dei contratti pubblici e nella loro concreta esecuzione. Le aziende stesse che vincendo dei bandi iniziano a lavorare cone il pubblico riceveranno riconoscimenti, quando sono puntuali, oppure quando raggiungono l’obiettivo desiderato e l’eccellenza. Questo è il modo migliore per il pubblico e per il privato di creare valore, che è quello di cui abbiamo bisogno e su cui bisogna investire. Occorre investire in legalità e conviene innanzitutto alle imprese stesse investire in legalità».

La corruzione comporta costi altissimi per la collettività, ma anche per imprese che investono in trasparenza 15


IOLE ANNA SAVINI, Presidente Transparency International Italia

Miglioriamo, ma non basta L’Italia fa progressi ma l’indice di corruzione ci punisce ancora

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appiamo tutti che il rating di legalità si fonda su misure anticorruzione, in specifico su quella che è la disciplina del decreto legislativo 231/2001, sui modelli organizzativi, che nell’ambito del settore privato hanno una particolare valenza. Transparency International Italia è il capitolo nazionale di un’associazione che è presente in oltre 100 Paesi al mondo e si occupa da oltre 30 anni dei temi di trasparenza, integrità e anticorruzione. Noi

operiamo attraverso la collaborazione con le istituzioni e con enti pubblici e privati, con un’attività costante di sensibilizzazione dei cittadini sui temi della trasparenza e della corruzione. Oggi parliamo di imprese e quindi vi introduco un altro nostro progetto, per noi particolarmente significativo, il Bif (Business Integrity Forum). Si parla di rating di legalità, per noi è un rating quasi di integrità. Prendono parte a questo progetto oltre 24 delle maggiori società che operano in Italia, molte altre stanno iniziando a aderire e si mette a fattor comune il know how delle singole imprese per valorizzare proprio i presidi dell’anticorruzione e dell’integrità. Un punto di particolare orgoglio è che questo know how e le attività che si definiscono a cadenza annuale hanno riflesso

Essere 41° su 180 Paesi e 17° in Europa significa essere ancora guardati con una certa diffidenza nel business 16


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immediato anche nelle PMI, gran parte del tessuto economico-sociale in Italia. Passo al tema per cui è meglio conosciuta Transparency International Italia, il cosiddetto indice di percezione della corruzione (CPI) che permette intanto di rilevare la corruzione anche in quei Paesi in cui non è possibile raccogliere dei dati oggettivi e dunque ci da la misura della corruzione in oltre 180 Paesi al mondo. Si opera attraverso 13 strumenti a livello locale, quindi ogni indice di percezione locale ha poi un’eco a livello internazionale. Dal 2012 ad oggi l’Italia ha guadagnato numerose posizioni, ed oggi si colloca al 41esimo posto nel mondo ma soltanto al 17esimo tra i 27 Paesi dell’UE. Ma iniziative come questo premio attestano che anche in Italia ci sono tantissime aziende virtuose e questo è il nostro fiore all’occhiello. Questo indice di percezione connota la nostra visione del settore pubblico. Partendo da esso, si arriva poi a delineare quello che è un posizionamento che ha un fortissimo riverbero sulla nostra immagine all’estero e quindi sull’attrattività del nostro Paese. Il posizionamento non lusinghiero vuol dire una particolare attenzione, quasi diffidente, rispetto agli

attività di verifica a seconda di come è collocato il Paese in cui si devono impegnare. Quindi, dalla percezione si passa poi a un dato concreto che ha dei effetti particolarmente rilevanti. Si è parlato prima del fatto che è essere onesti è inutile, ma non lo è assolutamente e dunque questo percorso virtuoso aiuta senz’altro ad attestarci nelle posizioni più elevate. Si è anche ricordata l’importanza del decisore politico e proprio per questa ragione qualche mese fa, alla vigilia delle nuove elezioni, in Transparency International abbiamo delineato un’agenda che doveva essere indirizzata i prossimi Governo e Parlamento, ricordando alcuni punti salienti che si auspicava potessero essere definiti nel breve. Intanto, sono contenta di poter rappresentare come molti punti di questa agenda sono già stati accolti dal Governo e dal Parlamento, e che quindi si auspica si possa mantenere questo trend positivo. Su tutti i versanti di questa agenda il capitolo italiano di Transparency International sta operando costantemente. Nella consapevolezza che questa sfida del rilancio del Paese richieda la massima attenzione e un

investimenti che si operano in Italia, o su come noi operiamo all’estero ma anche su come le grandi imprese estere che hanno delle filiali in Italia indirizzano le proprie

grandissimo sforzo da parte di ciascuno di noi. E in questa direzione va senz’altro l’iniziativa degli organizzatori del premio Legalità & Profitto.

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GIUSEPPE CAROCCIA, managing partner di Rsm Italia Spa

La legalità paga sempre Aumenta il ricorso alla revisione contabile, una pratica di valore

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sm, sin dalla prima edizione del premio, ha colto l’idea di sostenerlo perché ci siamo riconosciuti nell’approccio concettuale e nei valori che questo premio propone al sistema. Per noi di Rsm, l’etica è infatti uno dei valori fondanti della nostra attività quotidiana al fianco delle imprese. Tutto il network di Rsm, che a livello mondiale, rappresenta una delle maggiori organizzazioni di consulenza e di revisione contabile, sposa queste idee di fondo. Anche noi di Rsm Italia siamo convinti che la correttezza dell’impresa, la sua trasparenza verso il mercato e la sua qualità di governance paghino. E che siano sempre più richieste dal sistema, attento come mai in quest’epoca di cambiamenti, alla reputazione delle imprese ed ai fattori che

bert Willemetz che nella vita si occupava di tutt’altro, faceva il librettista d’opera. Al grido di allarme di Corrado Alvaro - che rappresenta ormai una sorta di intestazione culturale per questo Award (“La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”), si può fornire serenamente questa risposta: certo, la storia dell’economia, e anche qualche cronaca recente, annoverano parecchie smentite di questo principio di legalità, ma un po’ di memoria storica ci insegna che alla lunga la disonestà non paga, mentre l’onestà sì. In questo senso, il rating di legalità rappresenta senza dubbio un istituto di grande valore civile e culturale, che merita per questo di essere però sempre di più comunicato e promosso, affinché diventi

concorrono a determinarla. ‘’L’onestà non paga sempre in contanti, ma finisce sempre per pagare entro i termini’’, questo lo diceva lo scrittore francese Al-

un habitus per le imprese italiane migliori e che le circa 10.000 che ad oggi possono fregiarsene diventino presto 20.000, e poi 200.000 e chissà quante altre sui milioni


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di imprese che fanno la prosperità del nostro Paese. Come si inserisce, in quest’ottica e in questo universo valoriale, il tiolo dei revisori contabili? Diciamo subito che il nostro è un ruolo ingrato. Si ricordano e si demonizzano gli errori che anche la nostra categoria può commettere, e questo avviene sistematicamente ogni volta che la cronaca li rende noti; ma non si sottolineano mai a sufficienza i numerosissimi casi nei quali l’intervento preventivo del revisore evita che l’impresa sia scorretta, e che essendola si renda nociva a se stessa e al mercato. Fa più rumore un errore che cento prodezze, eppure vi assicuro che la proporzione tra mancanza o sviste e interventi tempestivi e preventivi è almeno questa, se non ancora migliorie. Negli ultimi anni

il ricorso alla revisione contabile è in forte aumento nel Paese, sia perché la legge ne estende le obbligatorietà anche alle piccole medio imprese, sia per la scelta volontaria di tanti piccoli e medi imprenditori che comprendono quanto la certificazione del bilancio contribuisca a rafforzare la fiducia nel mercato e nei confronti di tutti i loro stakeholders. Questa crescente diffusione della revisione contabile è un processo virtuoso, che sta aiutando l’Italia a crescere sia sul piano economico che su quello sociale. In questo quadro mi piace inserire il nostro supporto a questo premio, che è un premio onesto, come i valori che celebra. È un premio che va a 100 aziende meritevoli, meritevoli perché oneste, legali e insieme capaci di essere economicamente solide e profittevoli, operando in tutta correttezza e resistendo a tutte le tentazioni di scorciatoie illegali che da tante parti a volte arrivano sulle scrivanie di chi decide. Questo premio, questo rating, dimostrano che si può fare, e a tutte queste imprese legali e profittevoli va il nostro più sentito “grazie”.

Giuseppe Caroccia managing partner di Rsm Italia Spa

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L’INTERVENTO DI GIOVANNI SALEMI, DIRETTORE COMMERCIALE DI NSA E A.D. DI ALA - FINANZA AGEVOLATA

La furbizia non fa profitti Osservare le regole fa bene ai guadagni, ma anche alla società

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l gruppo Nsa è da più di vent’anni a fianco delle imprese e siamo specializzati nell’intermediazione dei finanziamenti garantiti dal fondo di garanzia o da altre agevolazioni come Sace o Esmia. Siamo specializzati con Ala nel ricercare e gestire insieme all’impresa e agli imprenditori quelle agevolazioni, che possono contribuire allo sviluppo dei loro piani industriali. I n vent’anni abbiamo gestito più di 50mila operazioni col fondo di garanzia e con le altre garanzie pubbliche e abbiamo intermediato più di 10 miliardi di euro, mentre sulla finanza agevolata abbiamo gestito più di un miliardo di progetti di investimenti delle aziende e cercato di sfruttare tutti quegli aiuti che avreb-

che partecipiamo al premio “Legalità e Profitto”, che riteniamo un importante progetto. Ci crediamo molto e abbiamo messo a disposizione il nostro “Ufficio studi e analisi” per selezionare quelle imprese e quegli imprenditori che riescono a legare la legalità e il profitto. Abbiamo selezionato le imprese che hanno il rating di legalità con il ranking più alto e abbiamo coniugato quelle che hanno dimostrato capacità di profitto e di fare business. Per noi questo è molto importante perché contribuisce a sfatare il mito che solo i furbi guadagnano. Questa è la dimostrazione che le imprese che rispettano la legalità riescono a fare business e profitto e hanno una ricaduta sociale molto importante e rap-

bero potuto contribuire allo sviluppo. Proprio per questo il gruppo Nsa ha un osservatorio molto agevolato sul mondo delle imprese. Questo è il secondo anno

presentano degli elementi positivi per tutta la società. Ma cosa si apettano, a nostro avviso, le imprese dal mondo della politica?


ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Occorrono strumenti strutturati e continuativi che aiutino gli imprenditori a pianificare gli investimenti

Dal nostro osservatorio, che è decisamente ampio, possiamo dire che ci sono molti interventi che la politica può fare per supportare le imprese. Ad esempio il Fondo Centrale di Garanzia che c’è dal 2006, ma si è diffuso molto nel periodo del covid. Evidenzia come un’agevolazione dello Stato alla quale è stata data continuità, e che è gestita da Mediocredito centrale in modo efficace ed efficiente, diventi uno strumento a supporto dell’imprenditore e dell’imprenditorialità. In un momento di grande difficoltà come la pandemia, la politica ha potuto

prese per supportarle in un momento di difficoltà e di incertezza. Un’esperienza certo da non augurarsi, ma in sè molto interessante ed efficiente. In un momento di difficoltà per tutti con gli interventi del Pnrr e le agevolazioni che oggi sono in campo, lanciamo un appello alla politica per creare degli strumenti continuativi e strutturali, dove gli imprenditori possono pianificare i propri progetti di investimento. Si devono diminuire i bandi a click day o a spot ed evitare i bandi molto frammentati, con un plafond molto limitato al quale accedono poche aziende. Ci sono casi in cui si rischia di vincere o di perdere a seconda di come si clicca. La politica le imprese e le società di consulenza hanno competenze per creare sinergie e strumenti che possono davvero supportare le imprese. Oggi ci sono in-

prendere il fondo, potenziarlo, metterci più risorse finanziarie, ampliarlo fino ad aumentare la garanzia e a fare finanziamenti da 30 mila euro alle microim-

terventi come la Sabatini o la 4.0 e altre che con interventi di cifre statali non eccessive creano un supporto e fanno da volano.

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ROSALBA BENEDETTO, direttore comunicazione, marketing & relazioni esterne di Banca Ifis

Legalità e semplificazione Una banca che sa fare da advisor per le sue imprese clienti

B

anca Ifis è una banca specializzata nei finanziamenti alle medie, piccole e spesso anche alle microimprese. Il nostro focus sono quindi le aziende che oggi abbiamo anche l’onore di vedere rappresentate qui e di poter premiare: aziende piccole e medie, eccellenti, impegnate, infaticabili creatrici di valore, che spesso però hanno ancor più bisogno di essere accompagnate nel loro sviluppo delle grandi aziende che sono più strutturate. Rispetto a questa dinamica, e a questo desiderio, di crescita per noi la legalità è una dimensione fondamentale e prioritaria, proprio per la solidità dell’ossatura del sistema economico di questo Paese che noi sosteniamo. D’altra parte i nostri clienti, circa 100.000 in totale; per loro noi assicuriamo servizi finanziari evoluti, sia di factoring che di leasing e finanza strutturata. E dunque, come abbiamo interpretato nello svolgere

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la nostra missione questo spirito di legalità che consideriamo fondante in modo da aiutare le imprese ad essere sempre più virtuose? Abbiamo definito una serie di processi di valutazione specifici, capaci di andare incontro alle loro esigenze e dunque spingersi un po’ oltre quella che è la valutazione fondamenrtale sul merito creditizio


ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

che noi dobbiamo fare per concedere un qualsiasi finanziamento. Abbiamo affinato ed anche ampliato questi processi e abbiamo inserito in essi una metrica di valutazione che va oltre i requisiti classici che sono richiesti per il merito creditizio e abbiamo introdotto un criterio reputazionale che oggi assume a nostro avviso un rilievo molto importante. Abbiamo ritenuto doveroso affrontare in questo modo questo tema per poter conoscere l’intero sistema gestionale delle imprese nostre clienti. E sappiamo che avere questo presidio gestionale del rispetto della legalità, tale da permettere virtualmente a tutte le imprese che sosteniamo di essere all’altezza del rating di legalità, le mette nella condizione di avere un accesso al credito più facilitato e soprattutto sostenere costi più contenuti. Noi abbiamo dei presidi territoriali molto efficienti, ma in fondo le nostre filiali sono le stesse aziende clienti, perché per capire qual è lo stato di salute di un’azienda e capire quali sono le reali esigenze di un’azienda bisogna stargli accanto, anche fisi-

Abbiamo aggiunto ai criteri di valutazione del merito di credito una metrica in più che valorizza anche la legalità

camente! E dico questo anche per toccare un altro punto cruciale. Oggi ci chiedono sempre di più velocità di valutazione ed esecuzione dei nostri servizi. E noi siamo anche più veloci, proprio perchè sappiamo che l’esigenza primaria di un’azienda è essere aiutata nel suo percorso quando le serve. Per questo noi stiamo ora implementando un progetto specifico chiamato ‘Change PMI’ che accompagna le imprese sia nell’impegno della transizione energetica che nell’accesso al credito, che deve essere più rapido ed agevole. La nostra esperienza ci conferma quanto la cosa più difficile per le aziende nel muoversi nel mondo dell’economia di questo Paese sia principalmente la burocrazia e proprio per questo affiancarle per semplificarne la vita è il nostro obiettivo essenziale. Fare da advisory alle nostre imprese clienti in tutte quelle tematiche che noi, come istituto di credito, sappiamo essere fondamentali è la cosa più bella, lo scopo più catalizzante per tutti noi. Tanto più in quest’epoca storica caratterizzata da tante sfide conteporanee, quelle della doppia transizione - soprattutto energetica, e in generale le sfide della sostenibilità - e insieme ricca di opportunità straordinarie come quelle offerte dal Pnrr. Ed è naturalmente su questi fronti che stiamo concetrando il massimo del nostro impegno.

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L’INTERVENTO DI SALVATORE TURRISI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI SIELTE SPA

Legalità per essere affidabili Una scelta forte sul fronte della trasparenza e della serietà

I

n realtà come la nostra, fin dalla nascita a conduzione famigliare, è saldo il principio di legalità. Che abbiamo voluto trasferire nel management di Sielte, con i concetti di onestà e serietà. In un percorso di crescita come il nostro, nel quale siamo arrivati ad avere più di 4 mila dipendenti e a coinvolgere un indotto di 8 o 9 mila persone, non è semplice trasferire questi concetti. Dobbiamo rimettere mano alla nostra realtà, a quelli che sono i processi già consolidati da rivedere e rimodulare fino all’ultimo pezzo. Partendo dai subappalti di cui siamo responsabili. La burocrazia ci porta a rallentare un po’ tutto, ma con un percorso di digitalizzazione si possono snellire i procedimenti. Anche se è complicatissimo. In realtà così grandi cominciamo a rischia di avere dei punti deboli. Il rispetto della legge rende partner af-

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fidabili e per noi è diventato importante, perché al di là del principio di fondo ci permette di essere un partner affidabile per i nostri clienti e i nostri competitor, perché tante volte ci si trova a lavorare anche a fianco a fianco di chi è stato un concorrente. Ad esempio abbiamo abbracciato un percorso di viaggio comune sui temi del digitale, che abbracciano gli item del Pnrr. Questo comporta anche creare nelle nostre strutture degli organi di controllo. Tutto quello che richiede un controllo richiede anche investimenti. Noi abbiamo basato il tutto su un per-

La digitalizzazione ci aiuta a sostenere il peso della burocrazia che però resta un fattore gravemente frenante


ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

corso di formazione completa su tutto quello che è il rating di legalità, con dei percorsi anche sulla legge 231 mantenendo l’affidabilità nei confronti dei clienti dei partner e degli stakeholder. Mi rifaccio a quelli che sono i nostri revisori. Arrivano tutti uguali, vestiti identici. Fanno paura, ma è vero che qualsiasi errore, che un domani può essere inteso in un altro modo, da loro viene individuato e discusso con grande attenzione. Per noi è importante presentare un bilancio solido, affidabile e anche bancabile, perché quando hai un buon bilancio trasparente anche a livello di legalità si possono avere interlocuzioni serene con gli istituti di credito, con i quali interagiamo per percorsi importanti, soprattutto in un momento come questo

in cui il nostro paese sta investendo in cambiamento e digitalizzazione. L’attenzione del governo Negli ultimi tempi in Sicilia diversi procuratori hanno fatto verifiche su aziende locali e c’è la massima attenzione da parte del nostro governo. Facciamo un percorso perché ci sentiamo garantiti e sereni. Perché ci permette di andare avanti a lavorare con serenità. Anche se la parte burocratica continua a pesare ancora, noi abbiamo iniziato un percorso di digitalizzazione dei processi e riusciamo a essere un po’ più smart. L’aspetto burocratico rimane, però, importante, e speriamo che il governo e il legislatore riescano a ridurne l’impatto. Sielte è oggi una realtà produttiva nazionale che opera attraverso ben 29 sedi. Nata nel 1925 come sussidiaria italiana del colosso svedese Ericsson ha avuto un ruolo storico nello sviluppo delle tlc italiane. Dal 2017 è controllata dai fratelli Salvatore e Maria Grazia Turrisi. La nuova generazione punta a traghettare l’azienda per riposizionarla nel prossimo futuro, cogliendo le nuove opportunità. Salvatore Turrisi, nella foto, è presidente ed amministratore delegato della società.

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I vincenti elencati per classi di fatturato e ordine alfabetico

Economy-Nsa Award Legalità & Profitto 2023 Le aziende premiate FATTURATO OLTRE 50 MILIONI DI EURO RAGIONE SOCIALE

Aermec Spa Ambrosi Spa Bitron Spa Bluenergy Group Spa Borsari E. & C. Srl Cartiere Carrara Spa Chiesi Farmaceutici Spa Cimolai Spa Colla Spa Comdata Spa Compagnia Generale Trattori Spa Dussmann Service Srl Epta Spa Esprinet Spa Etjca Spa Europam Spa Guacci Spa Gruppo Societa’ Gas Rimini Spa Fater Spa Farvima Medicinali Spa

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CITTÀ

Bevilacqua (VR) Castenedolo (BS) Torino (TO) Udine (UD) Nonantola (MO) Firenze (FI) Parma (PR) Roma (RM) Cadeo (PC) Corsico (MI) Vercelli (VC) Milano (MI) Milano (MI) Vimercate (MB) Milano (MI) Genova (GE) Napoli (NA) Rimini (RN) Spoltore (PE) Casandrino (NA)


ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Fendi Srl Fidia Farmaceutici Spa Gi Group Spa Granitifiandre Spa Impresa Pizzarotti & C. Spa Inwit Spa La Rocca Petroli Srl Lucart Spa Maldarizzi Automotive Spa Marchesini Group Spa Marchiol Spa Martini & Rossi Spa Metinvest Trametal Spa Natuzzi Spa Padana Rottami Srl Pellegrini Spa Randstad Italia Spa Reply Spa Romana Diesel Spa R.m.b. Spa Rovagnati Spa Scat Punti Vendita Spa Sg Spa Sicuritalia Spa Sielte Spa Site Spa Sodexo Benefits & Rewards Services Italia Srl Synergie Italia - Agenzia Per Il Lavoro Spa V.i.m. Srl Zenit Srl

Roma (RM) Abano Terme (PD) Milano (MI) Castellarano (RE) Milano (MI) Parma (PR) Roma (RM) Porcari (LU) Bari (BA) Pianoro (BO) Villorba (TV) Chieri (TO) Genova (GE) Bari (BA) Castelfranco Veneto Milano (MI) Milano (MI) Torino (TO) Roma (RM) Brescia (BS) Biassono (MB) Reggio nell’Emilia (RE) Milano (MI) Como (CO) Catania (CT) Bologna (BO) Milano (MI) Torino (TO) Matera (MT) Modica (RG)

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FATTURATO TRA 10 E 50 MILIONI DI EURO RAGIONE SOCIALE

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CITTÀ

Benacchio Srl

Cartigliano (VI)

Cartesar Spa

Pellezzano (SA)

Campo Dei Fiori Srl

Daverio (VA)

Casadei Pallets Srl

Mercato Saraceno (FC)

Cascina Italia Spa

Spirano (BG)

Climer Spa

Napoli (NA)

C.m.c. Srl

Bari (BA)

Cobral Srl

Settimo Milanese (MI)

Compagnia Siderurgica Spa

Sarcedo (VI)

Gabbiano Spa

Mantova (MN)

Hitrac Engineering Group Spa

Roma (RM)

Industria Molitoria Denti Srl

Albinea (RE)

Italiana Ferramenta Srl

Brugnera (PN)

Lauretana Spa

Graglia (BI)

Mecomer Srl

S. Giuliano M.se (MI)

Porcarelli Gino & Co. Srl

Roma (RM)

Rdr Spa Societa’ Benefit

Torre del Greco (NA)

Sacchetto Spa

Torino (TO)

Scandipadova Spa

Vigonza (PD)

Se.gi. - SPA

Roma (RM)

Sh Energie Srl

Chieti (CH)

Sider Pagani Srl

Salerno (SA)

Tontarelli Spa

Castelfidardo (AN)

Vigorplant Italia Srl

Piacenza (PC)

Zini Elio Srl

Bologna (BO)


ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

FATTURATO FINO A 10 MILIONI DI EURO RAGIONE SOCIALE

Bci Bautechnik Group Srl

CITTÀ

Sassuolo (MO)

Bertoli Antonio Srl

Castelli Calepio (BG)

Bioisotherm Srl

Besana in Brianza (MB)

Busisi Ecologia

Grosseto (GR)

Calzaturificio Emmegiemme Shoes Srl

Surano (LE)

C2u Srl

Assago (MI)

Engeco Srl

Lomazzo (CO)

Esperia Srl

Paola (CS)

Euroscavi Srl

Badia Polesine (RO)

Eurotarget Srl

Nocera Umbra (PG)

Farella Trasporti Srl

Altamura (BA)

Italia Distribuzioni Spa

Carugate (MI)

Lairt Srl

Calderara di Reno (BO)

Linbraze Srl

Sommatino (CL)

Lux Impianti Srl

Tramutola (PZ)

Metal Camuna Srl

Ceto (BS)

Newton Spa

Milano (MI)

Pastificio Gallo Natale & F.lli Srl

Mazara del Vallo (TP)

Pluservice Srl

Senigallia (AN)

Softex Srl

Galatone (LE)

Stampotecnica Srl

Correggio (RE)

Svicom Spa

Milano (MI)

Tecnolab Srl

Ortona (CH)

Tor.met. Srl

Omegna (VB)

Wisycom Srl

Tombolo (PD)

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Dussmann Service Srl CITTÀ | Capriate San Gervasio (BG) ANNO DI FONDAZIONE | 1963 FATTURATO | 79.800.000 DIPENDENTI | 23.500

A

miamo prenderci cura delle persone e degli ambienti che frequentano per migliorare la loro vita e renderla più semplice. Da oltre 50 anni siamo più di un semplice fornitore di servizi: rendiamo felici le persone e lavoriamo per il loro successo. Che si tratti di strutture ospedaliere o per la terza età, di scuole, di trasporti, militari o di aziende, hotel e parchi commerciali, una cosa è sempre vera: se le persone che vi lavorano sono felici, anche i nostri clienti ne trarranno beneficio. Nati come azienda di sanificazione, abbiamo acquisito competenze nel campo dell’integrated facility management, della ristorazione e dei servizi tecnici di manutenzione civile e impiantistica. L’organizzazione in squadre altamente qualificate è alla base della nostra organizzazione; la nostra struttura solida ma flessibile pone l’integrazione dei servizi al centro della relazione con il cliente, Renato Spotti, Presidente diventando di fatto l’interlocutore unie Amministratore Delegato co per ogni sua esigenza. Dussmann dispone di un sistema di gestione integrato che garantisce la messa a punto di tutti gli aspetti organizzativi relativi a qualità, sicurezza e salute sul lavoro, ambiente ed energia. In questo contesto, “integrato” significa che tutti questi aspetti non solo vengono gestiti contemporaneamente, ma sono strettamente collegati tra loro e interdipendenti.

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Geosec International Srl CITTÀ | Parma ANNO DI FONDAZIONE | 2001 FATTURATO | 50.000.000 DIPENDENTI | 200

G

EOSEC®, il marchio di riferimento nei Consolidamenti dei Terreni e delle Fondazioni con soluzioni mininvasive, rappresenta una moderna e affidabile realtà dove artigianalità, ricerca e innovazione, rispetto dell’ambiente, si fondono costantemente a beneficio della qualità e dei risultati perseguiti. GEOSEC®, da oltre 20 anni, contribuisce ogni giorno a preservare stabilità e sicurezza delle costruzioni, quindi il valore di case, scuole, industrie, strade, infrastrutture, ferrovie, aeroporti, edifici di pregio storico sia nel contrasto ai cedimenti del terreno e delle fondazioni che nella sicurezza antisismica. Inventori di nuove metodologie per le iniezioni mirate di resine espandenti e speciali soluzioni nel terreno, GEOSEC®, rivoluziona in breve tempo l’offerta di settore migliorando la qualità e soprattutto l’efficacia delle iniezioni consolidanti nei terreni cedevoli e attivi compresi quelli argillosi espansivi. Inoltre, con parallela divisione tecnologica dedicata ai micropali attivi presso-infissi in acciaio strutturale orientati al rinforzo delle fondazioni e alle applicazioni di profondità, GEOSEC® propone un ulteriore metodo mininvasivo per il consolidamento e la stabilità delle fondazioni che completa il panorama di soluzioni specialistiche di settore. I risultati e il successo riscontrato negli anni, grazie a decine di migliaia di casi di cedimento definitivamente risolti, hanno permesso al gruppo GEOSEC® di espandersi proIl Presidente di Geosec, Marco Occhi

gressivamente nel tempo in molti paesi Europei, conquistando con autorevolezza una leadership tecnologica dimostrata con le numerose qualifiche tecniche ottenute e la conseguente creazione di valore concreto con miglioramento significativo dello stato dell’arte nell’industria specialistica del consolidamento dei terreni e delle fondazioni.

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Italiana Ferramenta Srl CITTÀ | Brugnera (PN) ANNO DI FONDAZIONE | 1996 FATTURATO | 43.166.268 DIPENDENTI | 41

I

taliana Ferramenta è specializzata nella produzione di accessori e complementi di alta qualità per l’industria del mobile. Da oltre 25 anni Italiana Ferramenta ha definito i propri tratti distintivi nell’innovazione del prodotto e nella relazione col cliente. Uno degli aspetti che definisce ITALIANA FERRAMENTA è la creazione di valore aggiunto a vari livelli sia per quanto riguarda il prodotto che per quanto riguarda la collaborazione professionale con i partner ed i distributori che beneficiano dell’alto livello di professionalità offerto dai collaboratori dell’azienda in tutti i reparti. Partendo da una dimensione umana e local di un territorio compreso tra mari e monti, terra di confine e crocevia di varie culture, la visione e la passione, unita al know-how e al rapporto con i clienti ci porta a sviluppare soluzioni che entrano nel cuore del mobile e garantiscono COMFORT, BELLEZZA e FUNZIONALITÀ (a vari livelli) migliorando la vita dei nostri clienti in tutto il mondo. La presenza della nostra azienda nel mondo è in continua espansione, Italiana Ferramenta ha partner affiUn’immagine della sede di Italiana Ferramenta dabili in più di 90 paesi. Competenze locali che vengono arricchite dalle influenze e dalle necessità dei nostri clienti in tutto il mondo a cui proponiamo soluzioni MADE IN ITALY che vengono declinate in tutti gli stili e in tutte le lingue del mondo.

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

La Rocca Petroli Srl CITTÀ | Roma (RO) ANNO DI FONDAZIONE | 1975 FATTURATO | 522.885.405 DIPENDENTI | 3

Un’immagine della sede

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assione, dinamismo e cura delle persone sono le colonne portanti di La Rocca Petroli, società che nasce nel 1994 da una tradizione familiare che fin dagli anni ’70, con amore e dedizione, è impegnata nel settore energia. Si occupa della commercializzazione di prodotti petroliferi: con un deposito carburanti di proprietà, una evoluta flotta di automezzi e una moderna rete di impianti di distribuzione carburanti a proprio marchio ricca di numerose attività collaterali, assicura un servizio attento e di elevata qualità. È riuscita in breve tempo a raggiungere competitività e riconoscibilità in un settore piuttosto tradizionale come quello della distribuzione Rete ed Extra Rete ed è proiettata ad espandersi verso nuovi e ambiziosi mercati grazie ad un processo di trasformazione ed innovazione in linea con la più sostenibile transizione energetica. I clienti sono il cuore pulsante dell’attività e grazie a partnership ed acquisizioni strategiche si ricerca continuamente la loro piena soddisfazione. In azienda, dice Mario La Rocca “tutti sono consapevoli che l’etica nei comportamenti costituisce un valore irrinunciabile e L’Amministratore Unico, che principi quali onestà, trasparenza, Mario La Rocca affidabilità e responsabilità sono asset fondamentali per crescere: per questo ci siamo dotati di un Codice Etico e un Modello di Organizzazione e Gestione, siamo certificati UNI EN ISO 9001 e abbiamo in programma l’implementazione di un sistema ESG che rendono effettiva la nostra Mission: ogni giorno mettiamo energia alla vita!”

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Emmegiemme Shoes Srl CITTÀ | Surano (LE) ANNO DI FONDAZIONE | 1993 FATTURATO | 15.259.178 DIPENDENTI | 130

Alcuni prodotti di Emmegiemme

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rtigianalità, tecnologia, forte attenzione alla sostenibilità. Sono i pilastri su cui si fonda il Calzaturificio Emmegiemme Shoes di Surano, in terra salentina, che esattamente da trent’anni – fondato nel 1993 da Rocco Antonio Gnoni e Maria Pia Morciano, che già avevano maturato una solida esperienza nel settore calzaturiero – produce calzature per i grandi marchi del lusso internazionale, oltre a detenere la proprietà del brand MaiMai, con il quale produce scarpe all’avanguardia sotto diversi profili. Una delle ultime creazioni si chiama Acanto, una sneaker con tutte le caratteristiche di una produzione di lusso, ma con un prezzo più accessibile e soprattutto caratterizzata da filiera sostenibile. «La collezione Acanto», spiega il ceo e socio di maggioranza Rocco Antonio Gnoni, «è realizzata utilizzando Evolo, suede sostenibile ottenuto nel rispetto completo dell’economia circolare, come tutti gli altri componenti della calzatura, completamente naturali o ottenuti da materiali riciclati e con design e colori totalmente ispirati al territorio». Un approccio che contraddistingue l’intera azienda, che conta oggi 130 dipendenti, di cui 67 donne, con il 30% della forza lavoro costituito da giovani fra i 19 e 30 anni. L’azienda è coinvolta in diversi progetti di ricerca nazionaRocco Antonio Gnoni, co-founder li e internazionali sul tema di materiali o processi di Emmegiemme Shoes innovativi e l’energia utilizzata nello stabilimento produttivo pugliese (a cui se ne aggiungono anche uno in Romania e uno in Bulgaria), che si sviluppa su una superficie coperta di 8mila metri quadri con una potenzialità di produzione di 2mila paia di scarpe al giorno, viene interamente prodotta da fonti rinnovabili. Precisamente con pannelli fotovoltaici in grado di generare circa 400 kw di energia.

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Porcarelli Gino & Co. Srl CITTÀ | Roma (RO) ANNO DI FONDAZIONE | 1989 FATTURATO | 49.322.931 DIPENDENTI | 85

P

orcarelli Gino & Co. è la radice delDai rifiuti possono essere ricavati prodotti nuovi e sostenibili le Aziende del Gruppo Porcarelli che hanno come obiettivo la valorizzazione dei rifiuti. Con sede legale a Roma, l’Azienda dispone di tre impianti di trattamento meccanico: i primi due sono situati nel complesso industriale di Rocca Cencia, di cui uno finalizzato al recupero di materie prime ed alla produzione di Combustibili Solidi Secondari (CSS), mentre il secondo per il trattamento di rifiuti urbani indifferenziati. Infine, il terzo impianto è situato nella zona industriale di Civitavecchia, per la selezione ed il recupero di rifiuti provenienti da raccolte differenziate e per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non. Con l’obiettivo di portare avanti il proprio concetto razionale di “Rifiuti Zero”, nel 2011 è stato apportato un ampliamento all’impianto di Roma, che è stato concepito e progettato per valorizzare i rifiuti residuali, a valle di ogni utile pratica di prevenzione, riuso, raccolta differenziata e di riciclo. Grazie allo studio e all’utilizzo di nuove tecnologie, il complesso dei macchinari della Porcarelli Gino & Co. sono in grado di produrre un CSS ad alto potere calorifico, idoneo a sostituire i combustibili fossili nella produzione di energia, lasciando così il ricorso alla discarica solo come residuale. Il CSS prodotto negli impianti Porcarelli rispetta le caratteristiche di classificazione e di specificazione individuate delle norme tecniche UNI EN ISO 21640:2021, garantendo al Cliente un prodotto adatto alle proprie necessità, in termini di qualità e dimensioni.

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Sh Energie Srl CITTÀ | Chieti ANNO DI FONDAZIONE | 2005 FATTURATO | 61.900.000,00 DIPENDENTI | 6

N

el panorama sempre più dinamico dell’industria energetica, SH Energie si distingue come un membro chiave del Gruppo Esa, che si dedica all’acquisto all’ingrosso di energia elettrica e gas. SH Energie si distingue per la sua leadership efficace nel settore dell’acquisto all’ingrosso di vettori energetici. Con un dipartimento dedicato al dispacciamento dei vettori energetici, l’azienda opera sia per il Gruppo Esa, a cui appartiene, che per altri. Un punto di forza di SH Energie è l’accesso privilegiato ai mercati spot del gas e dell’energia elettrica, che consente di ottenere i migliori prezzi disponibili. SH Energie ha abbracciato la transizione green per produrre e fornire energia dalle rinnovabili. L’azienda ha concentrato i propri sforzi su impianti fotovoltaici ed eolici. SH Energie gestisce con successo 800 MWp di contatori ausiliari per impianti di produzione di energia eolica da fonti rinnovabili. Nel settore dell’energia solare fotovoltaica, SH Energie ha già messo in esercizio quattro impianti da 3.5 MWp e prevede l’entrata in funzione di ulteriori impianti entro il primo semestre del 2024. Inoltre, ha una pipeline autorizzativa in corso per circa 50 MWp di impianti fotovoltaici. Un altro aspetto cruciale dell’impegno per le fonti rinnovabili è il ritiro di energia. L’azienda ha Vincenzo Marella a.d. Sh Energie Srl già stabilito un ritiro di oltre 100 MWp di energia da fonti rinnovabili, che comprende 10 MWp di energia eolica on-shore e 30 MWp di energia eolica off-shore attraverso il progetto Beleolico/ Renexia. SH Energie si è dimostrata una forza significativa nell’industria energetica, fatturando oltre 60 milioni di euro nel 2022. Con una leadership competente e una partnership chiave con Esa Energie l’azienda ha tutte le carte in regola per prosperare e guidare il settore energetico.

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Esa Energie Spa - Soc benefit CITTÀ | Chieti ANNO DI FONDAZIONE | 2005 FATTURATO | 187.200.000,00 DIPENDENTI | 11

N

ella storia di Esa, fin dall’inizio, c’è una attenzione alle persone, ai loro bisogni, al territorio e alla comunità. Esa è nata dalla voglia di affrontare e risolvere un problema, quello di un settore energetico sempre più distante dai bisogni reali delle persone, fatto di procedure complesse, di tariffe e bollette poco trasparenti, di colossi multinazionali il cui unico interesse era massimizzare gli utili. L’obiettivo è quello di rendere l’energia un vettore di positività di sviluppo e di progresso economico e sociale. Questo avviene attraverso quello che è il contatto continuo anche con i clienti e non con una gestione impersonale della comunicazione. Sono stati creati per questo i point, che vedono nell’assistenza e nel contatto personale l’unico modo per essere davvero al servizio degli altri. Tra gli strumenti che sono stati creati ci sono anche gli Esco, che si pongono l’obiettivo dell’efficienza energetica, per salvaguardare il pianeta e risparmiare. L’Energy Service Company (Esco) è una società di servizi per l’efficientamento energetico degli impianti, certificata in base alla norma UNI CEI 11352 per operare e concorrere al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico dei privati e della pubblica amministrazione. Esa Energy si muove anche sul fronte della mobilità sostenibile e smart per le città del futuro. Per questo Esa ha dato vita alle comunità energetiche, un sistema per rendere l’energia Walter Serpellini - a.d. Esa Energie

un bene circolare, rinnovabile, condiviso. Inoltre ha intrapreso il percorso per diventare una benefit company, a testimonianza del legame con il territorio, per fornire ai clienti energia e servizi di elevata qualità nel rispetto dell’ambiente e con l’impegno di preservare il mondo per consegnarlo migliorato alle generazioni future.

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L’album della premiazione Dopo il dibattito sulla legalità, la consegna delle pergamene

5 aprile 2023 La cerimonia ha avuto luogo nella Sala Capitolare del Senato, a Roma, presso il Chiostro di Santa Maria sopra Minerva

Un’inquadratura panoramica della sala nel corso della cerimonia di premiazione, durata circa tre ore

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Diana De Martino, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo

Ciro Bonajuto, Sindaco di Ercolano e Vicepresidente ANCI

Rosalba Benedetto, Responsabile Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis

Iole Anna Savini, Presidente Transparency International Italia

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L’intervento conclusivo del Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto

Giuseppe Caroccia, Presidente e A.D. Economy Group

Sergio Luciano, Direttore Economy e Investire

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Francesco Condoluci, caporedattore responsabile online Economy

Gaetano Buffa, General Manager BCI - Bautechnik Group Building Technology

Antonio Bonardo, Global & Italy Public Affairs Senior Director Gi Group Holding

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Demis Diotallevi, Direttore Generale di Gruppo Società Gas Rimini

Mario Gentili, Head of Sales Fidia Farmaceutici

Rocco Antonio Gnoni, amministratore unico del calzaturificio Emmegiemme Shoes

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Mario La Rocca, Ceo La Rocca Petroli

Mirco Pierro, Area Manager Randstad

Marco Chicchiani, Responsabile Tecnico, con Marcella Chicchiani, Responsabile amministrativo SE.GI. SpA

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Piergiulio Pizzetti, Direttore generale Bioisotherm

Emanuele Margiotta, Consigliere Newton SpA

Alessia Porcarelli, Relazioni Esterne Porcarelli

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ECONOMY-NSA AWARD - Premio Legalità e Profitto

Salvatore Turrisi, Presidente Sielte

Renato Spotti, Presidente e A.D. Delegato Dussmann Service Srl

Antonio Di Prima, Presidente e Rappresentante Legale e Ilaria Di Prima, Direttore Amministrativo di LINBRAZE Srl

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Allegato al numero di dicembre 2023 di Economy Testi a cura di: Andrea Ballone, Sergio Luciano Grafica e impaginazione: Liliana Nori, Lara Ponchia

© 2023 Economy Group Piazza Borromeo 1 - 20124 Milano Stampato da Industria Grafica Letizia 84047 Capaccio Scalo (SA)



Una pubblicazione Economy Group inUna collaborazione pubblicazione conEconomy Rsm e Banca Group Ifis


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