Martedì 30 Giugno 2020
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SPECIALE CREDITO Finanza pubblica / Cassa depositi e prestiti, Invitalia, Sace e Simest in campo per le imprese Popolari e Bcc / Parola d’ordine, territori
- da pag 8 a pag.13 - alle pagg. 4 e 6
Il factoring / Un settore
in penombra che cresce e produce - a pag 19
LE RAGIONI DEI BANCHIERI
lo Stato al 90 o all’80%, deve pronunciarsi discrezionalmente sull’affidabilità di quel Stavolta non è colpa loro. debitore, è costretto a prenQualche ritardo, ma tanto lavoro nel dopo-Covid: come farne tesoro dersi una grande responsaStavolta prendersela con le banche è ingeneroso. Sono bilità Sa perfettamente che state tirate in ballo dal governo non come canali – sul concetto di “garanzia statale” sui prestiti che quell’azienda è in crisi, altrimenti non chiederebbe naturali per i finanziamenti delle imprese ma co- le banche avrebbero dovuto erogare alle imprese l’agevolazione. Ma cosa succederà se, a scadenza, munque “sostituti di sussidio”, gli istituti di credito, messe in ginocchio da tre mesi di lockdown qua- quel debitore si rivelerà insolvente e al suo posto da uno Stato sostanzialmente in bolletta, incapace si totale e da una ripresa che sta faticosamente sarà lo Stato a dover rimborsare la banca? Chi gadi erogare direttamente altri fondi oltre a quelli muovendo i primi passi, il governo ha costretto le rantirà quest’ultima contro la possibilità che lo – sacrosanti e irrinunciabili – della Cassa integra- banche non soltanto a fare i doppi turni ma anche Stato le contesti di aver riconosciuto un merito di zione, diversamente da quanto hanno potuto fare ad accollarsi una serie di rischi senza precedenti, a credito inesistente? la Germania ed alcuni altri Paesi europi più ricchi tutt’oggi oggetto di dibattito e polemica. E ancora: se un debitore, nonostante i finanziamendel nostro. Innanzitutto il rischio del merito di credito: se un ti ricevuti con garanzia pubblica, fallirà, come sarà Puntando tutto – soprattutto sul piano mediatico istituto, prima di erogare un prestito garantito dalcontinua a pagina 2 > DI SERGIO LUCIANO
EDITORIALE Schema Draghi, se non ora quando? DI ANTONIO QUAGLIO
“Le banche devono rapidamente prestare fondi a costo zero alle imprese in grado di (prepared to) salvare posti di lavoro. Poiché in questa prospettiva le banche opereranno come agenzie pubbliche (a vehicle for public policy) il capitale di cui avranno necessità per svolgere questo compito dev’essere messo a disposizione del governo sotto forma di garanzie statali su tutte le linee di credito suppplementari (additional). Nessuna normativa o regolamentazione aggiuntiva dovrebbero ostacolare la creazione nei bilanci bancari di ogni spazio necessario a questo fine. Ancora, il costo di queste garanzie non dovrebbe essere basato sul rischio di credito dell’impresa che ne beneficia ma dovrebbe essere zero, senza riguardo al costo del finanziamento per il governo che presta tali garanzie”. L’intervento pubblicato sul Financial Times dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, Mario
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«Anche noi banche, in prima linea»
contro il Covid-19. Al contempo credo sia giusto dire che le banche italiane hanno svolto negli ultimi mesi e tuttora svolgono un lavoro insostituibile.
DI ANGELO CURIOSI
Come si convive con la pandemia, dal punto di osservazione delle banche? «Con impegno e fatica», risponde il direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, Giovanni Sabatini. «Ma anche con consapevolezza, con attenzione, con senso di responsabilità. Il mondo bancario sta concorrendo al massimo, assieme alle moltissime altre componenti della società italiana direttamente impegnate nella gestione dell’emergenza, nell’affrontare una situazione che non ha precedenti nella
GIOVANNI SABATINI
storia della Repubblica.
In prima linea, insomma. Si è giustamente affermato e scritto che gli operatori sanitari sono stati gli eroi della fase più acuta di diffusione
dell’epidemia. Indubbiamente a medici, infermieri e al personale sanitario va rivolto il più convinto ringraziamento per l’impegno profuso, purtroppo in molti casi a prezzo della vita, nel combattere in prima linea
Le banche hanno fatto le banche. Le banche hanno assicurato il funzionamento di una infrastruttura portante dell’economia. Le banche hanno sempre garantito l’operatività quotidiana alle imprese e alle famiglie italiane, senza soluzione di continuità, sia in presenza - nel rispetto degli irrinunciabili protocolli di sicurezza, costruttivamente condivisi con le Organizzazioni sindacali di categoria - sia da remoto con ogni forma di assistenza a distanza. Colleghe e colleghi delle banche, cui va il nostro ringraziamento, hanno offerto una testimonianza di vero e proprio civismo. A maggior ragione se si considera l’impegno straordinario che ha progressivamente impegnato gli istituti, divenuti il canale principale per trasferire liquidità alle imprese, dando attuazione ai provvedimenti normativi. continua a pagina 2 >