Eco di Piacenza 23/03/2017

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Anno 5 - Numero 11

A

l Teatro Municipale di Piacenza, per la stagione lirica, andrà in scena, con un doppio appuntamento venerdì 24 marzo alle 20:30 e domenica 26 marzo alle 15:30 “I Puritani” di Vincenzo Bellini, Melodramma serio in tre parti su libretto di Carlo Pepoli dal dramma storico Tetes rondes et Cavaliers di Jacques Ancelot e Joseph Saintine, con la partecipazione speciale di Celso Albelo. Il tenore spagnolo, classe 76, è uno dei più promettenti tenori del panorama lirico. Formatosi al Conservatorio Superiore di Musica di Santa Cruz del Tenerife con Isabel García Soto e nella Scuola Superiore di Canto Reina Sofía di Madrid, si è perfezionato più con Carlo tardi Bergonzi nell'Accademia di Busseto. Debutta nel 2006 con il personaggio del Duca di Mantova (nel Rigoletto) per il Festival Verdi a Busseto e comincia così una carriera che in pochi anni lo porterà a debuttare al Teatro alla Scala (con Pagliacci e Don Pasquale), e al Gran Teatro La Fenice di Venezia per poi arrivare a esibirsi in tutta Europa, da Madrid a Tokyo, fino a Parigi, Londra e Berlino, senza dimenticare l’Italia. Celso Albelo ha ricevuto vari riconoscimenti come il Premio Ópera Actual 2008, l'Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona nel 2010 e nel 2012, il Premio Lirico Teatro Campoamor nel 2010 e nel 2012 in Spagna, la Medalla de Oro delle Isole Canarie 2013, il Premio Giuseppe Lugo 2013 in Italia e il Premio Codalario 2014. Ne “I Puritani”, opera che Bellini compose nel 1835, L'azione si svolge presso Plymouth, in Inghilterra, nel XVII secolo, al tempo di Oliver Cromwell. La vicenda narra di una storia d'amore che si intreccia con lo scontro politico fra il partito dei Puritani e quello degli Stuart, dopo la decapitazione di Re Carlo I. Nel primo

Giovedì 23 marzo 2017

I PURITANI DI BELLINI IN SCENA AL MUNICIPALE CON CELSO ALBELO

atto nella fortezza di Plymouth, Sir Riccardo Forth è triste alla notizia che Elvira Valton sta per andare sposa ad Arturo Talbo visto che Gualtiero Valton, generale governatore puritano, aveva un tempo promesso a Riccardo la mano della figlia Elvira. Quando tutto è pronto per la cerimonia, Arturo, partigiano degli Stuart, riconosce in una misteriosa prigioniera la regina spodestata, Enrichetta Maria di Francia, che sta per essere accompagnata in tribunale. Con uno stratagemma, facendola passare per la sua sposa grazie al velo che la stessa Elvira, per gioco, le ha posto sul capo, Arturo riesce a lasciare le mura insieme alla prigioniera. Prima di fuggire,

la coppia s'imbatte in Riccardo, che li lascia partire, ben felice di liberarsi del rivale. Alla notizia che il promesso sposo è fuggito con una donna, Elvira impazzisce. Nel secondo atto, in una sala del castello, il buon zio Giorgio racconta con commozione agli astanti la follia di Elvira. Poco dopo la fanciulla compare, vaneggiando e chiamando a sé l'amato Arturo. Giorgio tenta di convincere Riccardo a non trascinare il rivale Arturo davanti al tribunale, poiché egli non è il solo responsabile della fuga di Enrichetta. L'occasione della resa dei conti sarà piuttosto l'imminente battaglia tra i puritani e gli Stuart. Nel terzo atto la scena si svolge «in un giardino a boschetto, vicino alla

casa d'Elvira». Sotto uno spaventoso uragano, il fuggiasco Arturo, braccato dai soldati dell'esercito puritano, tenta di avvicinarsi alla casa dell'amata, di cui ode la voce da lontano intonare la loro canzone d'amore. Arturo le risponde con la stessa melodia e finalmente Elvira lo riconosce e lo raggiunge. L'emozione è tale da farle tornare la ragione, ma la pace dura poco: l'esercito irrompe e circonda i due innamorati. Per Arturo è stata già pronunciata la condanna a morte quando uno squillo di tromba annuncia la definitiva sconfitta degli Stuart. Per celebrare la vittoria, Cromwell dispone un'amnistia: le tribolazioni di Arturo ed Elvira sono finite. Negli appuntamenti al Municipale di Piacenza protagonisti saranno Celso Albelo (Lord Arturo Talbo), Irina Lungu (Elvira), Luca Tittoto (Sir Giorgio), Fabian Veloz (Sir Riccardo Forth), Nozomi Kato (Enrichetta di Francia), Lorenzo Malagola Barbieri (Lord Gualtiero), Juan Pablo Dupré / Kim Keon Woo (Sir Bruno Roberton). Gli spettacoli saranno accompagnati dall’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna diretta da Jordi Bernacer, e dal Coro del Teatro Comunale di Modena sotto la direzione di Stefano Colò. L’evento è una co-produzione Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.


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