Eco di Piacenza 20/05/2021

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Anno 10 - Numero 15

periodico di informazione, tempo libero e annunci economici

Giovedì 20 maggio 2021

LA MADONNA SISTINA DI RAFFAELLO RIVIVE A PIACENZA: MOSTRA DAL 29 MAGGIO

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orna a Piacenza, virtualmente, con una attesissima mostra, uno dei più grandi capolavori che la città abbia avuto il privilegio di ospitare: la Madonna “Sistina” di Raffaello. Da sabato 29 maggio e fino al prossimo 31 ottobre, l’intero complesso della Chiesa e del monastero di San Sisto saranno teatro di una splendida mostra, che ripercorrerà la storia del dipinto, della Chiesa e di tutto il complesso monastico per il quale la Madonna Sistina fu commissionata. Raffaello ricevette, infatti, l’incarico di realizzare il dipinto da Papa Giulio II nel 1512. Il capolavoro rimase nella Chiesa di San Sisto fino al 1754 quando i monaci piacentini furono costretti, probabilmente a causa di una rovinosa alluvione, a vendere il dipinto, che venne acquistato per 25.000 scudi romani dal grande elettore Augusto III di Sassonia, e sostituito nella Chiesa con una copia di Giuseppe Nogari. Portata a Dresda la Madonna Sistina avrà una breve parentesi, dal 1945, al Museo Puskin di Mosca, dopo che l’armata rossa, entrata in città, riesce a ritrovarla intatta dopo i bombardamenti, fino alla definitiva restituzione al museo di Dresda, nel 1956. La mostra piacentina, attraverso visite, video e approfondimenti, “riporterà” virtualmente il celebre dipinto nella sua sede originale, ampliando il focus all’intero complesso monastico. L’esposizione, in particolare, si snoderà in ambienti per la prima volta aperti al pubblico, con i visitatori che scopriranno il monastero benedettino, con il suo vasto patrimonio artistico, con la Madonna Sistina e non solo. Saranno cinque le sezioni della mostra: la prima, l’Appartamento dell’Abate, partirà dalla Sala dei ritratti degli Abati, dove un video ripercorrerà le vicissitudini del monastero dalla fondazione per volere dell’imperatore carolingio Ludovico II, fino all’incursione delle milizie francesi nel 1796 che lo deprederanno di ori e ricchezze. A seguire un luogo visitabile per la prima volta: la Galleria, un

corridoio pensile realizzato nel Seicento, dove saranno protagonisti l’illusione ottica di sfondati e bassorilievi e un bel dipinto del busto di San Benedetto. Saranno poi visitate l’anticamera (dove si scoprirà il celebre Salterio di Angilberga, sfogliabile digitalmente), il vestibolo, la camera da letto e la cappella privata. La seconda sezione sarà invece dedicata alla Chiesa, alle navate e al transetto: scendendo dall’appartamento dell’Abate ci si potrà immergere nella grandiosità di architettura e decorazioni, nella parte di navata dedicata alla mostra, ripercorrendo la storia della Chiesa, dalla protoromanica fatta costruire da Angilberga fino all’attuale i cui lavori iniziarono nel 1494 e furono poi affidati ad Alessio Tramello. La terza sezione andrà alla scoperta della Cripta, dove si racconterà l’avvincente storia della Madonna Sistina, la sua avventurosa vita attraverso l’Europa e la formazione di una fama mondiale. L’opera tornerà nella sua collocazione originale per i visitatori con la tecnica della realtà aumentata. La quarta sezione si focalizzerà sul Presbitero, per il quale la Madonna Sistina fu pensata, e sul Coro in un’esperienza immersiva, sedendo all’interno degli stalli, circondati da arte e bellezza con la copia del celebre dipinto a fare da eco all’originale. Ultima sezione della mostra sarà, infine, la Sagrestia Monumentale, con pregevoli stucchi e decorazioni, dove sarà proiettato un docufilm dedicato alla Madonna Sistina. L’iniziativa, inserita tra gli eventi ufficiali per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, è curata da Manuel Ferrari, Eugenio Gazzola e Antonella Gigli, con contenuti multimediali di Twin Studio, promossa dalla Diocesi di Piacenza e Bobbio, in collaborazione con il Comune di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il 2° Reggimento Pontieri dell’Esercito italiano, con il patrocinio del MiBACT, dell’Associazione Musei Ecclesiastici

Italiani, della Provincia di Piacenza, di Piacenza Musei in Rete. La mostra si avvale del contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del sostegno della Regione Emilia-Romagna – Istituto Beni Culturali e della Camera di Commercio di Piacenza. La mostra sarà visitabile il venerdì dalle

15 alle 20; il sabato dalle 10 alle 20 e la domenica dalle 12 alle 20 (accesso permesso fino a un massimo 15 persone ogni 15 minuti). La prenotazione è obbligatoria per poter avere l’accesso garantito. Per informazioni e prenotazioni 349 8078276 sistinapiacenza2020@gmail.com

da pag. 09 a pag. 11


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