Quaderni di birdwatching n 4, marzo 2011

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stello, lungo le sponde del lago vi sono zone umide con prati e pozze, dove è possibile vedere Anatra marmorizzata, Cannaiola di Jerdon, Cutrettola testagialla orientale e Migliarino di palude beccogrosso ssp. caspia. Percorrendo la strada 300 per circa 30 km, verso Ozalp si incontra dapprima la discarica di Van e sulla destra si vede un piccolo invaso frequentato da Gabbiani d’Armenia e Casarche. Oltre la discarica, sempre sulla destra, si arriva in cima alla collina; la perlustrazione della zona può riservare delle gradite sorprese, quali Calandra asiatica, Fringuello alicremisi asiatico, Zigolo collogrigio, Monachella di Finsch, ecc. La strada continua sino a incontrare sulla sinistra il lago Ercek e, poco dopo sulla destra, un laghetto circondato da canneto; qui nidificano la Cannaiola di Jerdon e il Gobbo rugginoso. Per arrivare lungo le rive del lago nella zona nord, dopo il bivio che porta a Ercek, occorre superare il passaggio a livello e percorrere la strada che passa vicino al villaggio Karagunduz. Qui sono comuni Calandrina, Cutrettola capinera, Casarca, Forapaglie castagnolo ssp. mimica e, nei campi arati, la Calandra asiatica. E’ consigliabile alloggiare nei dintorni o all’interno della città di Van. Le paludi di Bendimahi, formate da un complesso di prati umidi e canneti siti allo sbocco del fiume omonimo, rappresentano la zona umida più importante nel bacino del lago di Van. La zona è ornitologicamente interessante sia nel periodo di nidificazione sia durante la migrazione. Per raggiungerla provenendo da Van sulla E 99, al bivio per Muradiye bisogna svoltare a destra verso Ercis e quindi, dopo aver attraversato il ponte sul fiume Bendimahi e il villaggio, si arriva al lago. Proseguendo sempre lungo la strada E 99 si arriva al passo Tendurek, 2680 m s.l.m., il più alto della Turchia, incontrando bellissimi paesaggi: cascate formate dal fiume Bendimahi (dove, con un po’ di fortuna, si può vedere la Balia caucasica) e torbiere con splendide fioriture di orchidee e colate laviche, testimonianza di non remote eruzioni vulcaniche. E’ opportuno fermarsi nei pressi di queste ultime ed esplorarle a piedi poiché sono presenti Calandra asiatica, Spioncello ssp. coutelli, Fringuello alicremisi asiatico, Trombettiere mongolo, Trombettiere (raro), Passera lagia,

Fringuello alpino ssp. leucura, Zigolo collogrigio, ecc. Anche la discesa rivela paesaggi mozzafiato e il monte Ararat (5137 m s.l.m.), sullo sfondo, offre uno degli spettacoli più belli del viaggio. La cittadina di Dogubayazit, al confine con l’Iran, rappresenta sia la base per le escursioni nelle colline adiacenti sia il punto di partenza per visitare l’Ishak Pasa (un complesso composto di moschea, palazzo e fortezza, iniziato nel 1685 e terminato nel 1784, la cui architettura è una fusione di differenti stili). E’ un posto buono anche per dedicarsi alla ricerca di specie di uccelli tipicamente orientali quali Trombettiere mongolo, Fringuello alicremisi e Zigolo collogrigio. Si possono osservare inoltre Poiana codabianca, Gipeto, Passera lagia, Zigolo cenerino, Verzellino fronterossa, ecc. Il Sim-er Hotel, che si trova 5 km fuori dalla città in direzione dell’Iran, è la sistemazione ideale durante la sosta in quest’area. Anatolia nord-orientale L’Anatolia nord-orientale è una regione montuosa che confina a est con Iran e Armenia e a nord con Georgia e Mar Nero. Da Dogubayazit bisogna imboccare la strada E 90 fino a incontrare la D 925, circa 30 km dopo Erzurum, per poi proseguire per Ispir e quindi superare il passo Ovitdagi e scendere verso Sivrikaia. Dopo 8 km dall’imbocco della D 925 si arriva a Gelinkaya, un piccolo villaggio, dove, lungo un corso d’acqua, si possono osservare Luì verdastro ssp. nitidus, Luì piccolo orientale ssp. lorenzi, Balia caucasica, Ciuffolotto scarlatto, ecc. La strada prosegue fino al passo di Gölyurt (2360 m s.l.m.), dove sono comuni Merlo dal collare, Ciuffolotto scarlatto, Allodola golagialla penicillata, Spioncello ssp. coutelli, ecc. Dopo pochi chilometri si arriva a Ispir, cittadina in mezzo alle montagne dove, con un po’ di fortuna, si possono trovare, nel parco cittadino e lungo il torrente, la Balia caucasica e il Pigliamosche pettirosso. La strada, lambita da zone innevate, risale di nuovo sino al passo Ovitdagi (2700 m s.l.m.). Il Gipeto è regolare in questa zona, mentre è più difficile vedere la Passera scopaiola di Radde. Altre specie comuni per l’area sono Spioncello ssp. coutelli, Allodola golagialla ssp. penicillata, Zigolo muciatto, ecc. Scendendo dal passo per 5 km si arriva al piccolo villaggio di Sivrikaia, formato da una decina di case, una sala da tè e una moschea, da dove parte 17


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