EMOTIVIAMOCI - VI.RE.DIS. ONLUS - numero 2

Page 1

Rivista informativa a cura dell’Associazione Vi.Re.Dis. onlus - Anno 2 - Numero 1 - Maggio 2018

m e

o!!!

ci

1

i ot v

iracol m o u t Sii il


L’ Associazione Vi.Re.Dis. Onlus per sostenere i progetti in corso ha bisogno anche di te!

DACCI UNA MANO indica il nostro codice fiscale 95188420160 nello spazio riservato alla scelta del 5x1000 del tuo CUD o del tuo 730 Oppure fai una donazione con Bonifico bancario intestato a: Associazione Vi.Re.Dis. ONLUS IBAN: IT 94 D 03111 53640 000000002227

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

Anno 2 - Numero 1 Maggio 2018 Aut. Tibunale BG 12/17 del 3/7/2017

VIRTUAL

REALIT Y

FOR

DISABILIT Y

Editore e Redazione Associazione Vi.Re.Dis. Onlus Piazza della Chiesa, 9 24050 Calcinate (BG) Info: +39 335.6580168 progetto-viredis-onlus.org viredisonlus@gmail.com

ONLUS

Direttore Responsabile Dott. Antonio Consorti Comitato di Redazione Antonio Consorti Sara Frigerio Denise Pezzotta Hanno collaborato Moira Morbis Ingrid Bonassi

2

Patrizia Beylis Loredana Falcone Omar Beinat Chiara Amerio Annalisa Faleschini Laura Capister Paola Zavattaro Mamma Armida e PapĂ Stefano Irene Inghingoli

Progetto grafico Duemilacom.it - Calcinate (BG) Stampa Grafiche La Passa - Calcinate (BG)


“Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.” (Il curioso caso di Benjamin Button)

editoriale Cari amici quello che avete tra le mani è un numero specialissimo della nostra rivista, dedicato alla Computer Game Therapy – brevetto Vi.Re.Dis onlus- ovvero la metodologia da me ideata che viene utilizzata nei vari laboratori del nord Italia per aiutare le umanità fragili, e non, a far emergere il mondo delle loro emozioni. E’ un lungo percorso che compie 28 anni, che ha vissuto tante tappe importanti, momenti difficili, grandi ostacoli ma anche l’incredibile gioia e la profonda soddisfazione di bambini, adulti e anziani rinati ad una vita dignitosa insieme alle loro famiglie. Questo numero della rivista è uno scrigno che raccoglie esperienze di vita dei genitori e di tutte le persone che hanno deciso di regalare la loro passione nella scuola, nelle cooperative, negli istituti, nella nostra onlus, in questo meraviglioso progetto di sincera condivisione che ci ha visti crescere e approdare ad una forma più serena della nostra vita. Emotiviamoci è il termine che abbiamo coniato per significare il senso profondo di quello che facciamo: usare le emozioni per ridare significato alla vita delle persone. Ecco, appunto: sii il miracolo di te stesso. Con affetto, buona lettura, a presto Antonio Consorti

Presidente Vi.Re.Dis. Onlus

3


ACCOGLIERE

COMPRENDERE

perché ogni uomo ha il diritto di essere accolto nella sua sofferenza, al di là del suo credo, della sua forma e del colore della sua pelle.

perché la sofferenza è un cammino comune a tutti e attraverso essa ci scopriamo capaci di cogliere l’unicità degli altri, abbracciandola senza pregiudizi e senza paure. Comprendere che la diversità non è un limite, ma una grande opportunità di crescita personale e sociale.

COMPUTER G VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

EASY

4

FAST


CONSOLARE

COSTRUIRE

una passione radicale, assoluta, creativa, vitale, rivoluzionaria, visionaria, potente verso la vita.

un progetto condiviso con le famiglie che abbia come fulcro la meraviglia delle umanità fragili e il loro diritto a realizzarsi serenamente e ad essere riconosciuti nella loro dignità di persone.

AME THERAPY metodologia facile nei modi, economica nell’esecuzione, dura nella fatica del superare i propri limiti, veloce nell’emersione dei risultati.

STRONG

5

ECONOMICS


un’evol

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

co ne uzio

RTUAL

nti nu a

REALIT Y

FOR

DISABILIT Y

6

ONLUS


R E T U P M CO GAME THERAPY

vertendo i d a t u i a a i g ecnolo Quando la t

7


dott. Antonio Consorti - Teorico e fondatore CGT

“La mia casa cammina su due gambe� i miei sogni non avranno mai confini” Ernesto Che Guevara. Questo il mio credo. Ci sono idee così potenti da sconvolgerti la vita e spingerti dove mai avresti pensato di osare. Da quella prima sperimentazione effettuata nel 1988 presso il reparto di logopedia del Policlinico di Milano ad oggi, la Computer Game Therapy è cresciuta raggiungendo una maturità scientifica e metodologica riconosciuta anche a livello universitario. Sono stati anni importanti di ricerca e sperimentazione con bambini, adulti e anziani accomunati da un’umanità fragile, bisognosa di riconoscimento, dignità e di una tavolozza di emozioni che la conducesse a realizzare il proprio capolavoro: il miracolo di una gioiosa rinascita alla vita. Sono grato a tutti i miei pazienti per avermi insegnato, giorno dopo giorno, il valore di un sorriso, di una carezza, di un abbraccio, per avermi disintossicato da quella asetticità clinica che allontana il terapeuta dal paziente, condita di un linguaggio medichese spesso inaccessibile alle famiglie e avermi riportato al prezioso insegnamento del mio mentore di tanti anni fa, il professor Massimo Del Bo, che un giorno mi disse: “Antonio, se devi dire una cosa ad un genitore, devi pensare di dirla alla tua colf… e ricorda: è sempre filippina! Meno parole possibili, il più semplice possibile”. 8

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


non c’è apprendimento se non c’è divertimento

EASY

9

CGT is

La Computer Game Therapy si racconta così, in modo semplice. E’ una metodologia che utilizza tecnologie del futuro per aiutare gli individui a scoprire le proprie emozioni, sperimentarle e regolarle attraverso il primo strumento di apprendimento umano: il gioco. E’ questa la magia dei laboratori di Computer Game Therapy: spazi dove i terapisti e i bambini, i ragazzi, gli adulti e gli anziani vivono in totale sincerità il piacere dello stare insieme, del mettersi in gioco, di superare le proprie paure e i propri limiti. Malgrado tutto possa sembrare facile, ai terapisti è richiesta una formazione molto specializzata che li vede impegnati per circa tre anni prima di poter diventare terapisti senior. A loro è richiesto di affinare la capacità di osservazione di tutto quel che accade, la qualità umana della collaborazione nella conduzione dello spazio terapeutico e l’equilibrio personale del saper lasciare fuori dalla porta i propri problemi per approdare nello spazio terapeutico armati solo della magia dello stupore.

Le realtà sul territorio ormai sono molte e mi auguro che i prossimi anni ci permettano di attivare nuove equipe su tutto il territorio nazionale, permettendo alle umanità fragili di tutta Italia di accedere a questa metodologia facile nei modi, economica nell’esecuzione, dura nella fatica del superare i propri limiti, veloce nell’emersione dei risultati. Sono grato a tutti i miei collaboratori sparsi in tutta Italia per l’entusiasmo, l’amore, la professionalità e la profonda umanità con cui ogni giorno affrontano la sfida dell’accompagnare ogni umanità fragile a realizzare il miracolo racchiuso dentro di sé esprimendo il proprio “dover essere” nella sua meravigliosa, potente, vitale, luminosa realizzazione.


Ingrid - Terapista junior

Emozioni indescrivibili... ...dovreste provare! Circa due anni fa, dopo aver partecipato alla Festa della Luce, dove ho avuto un piccolo approccio iniziale con questi fantastici ragazzi, ho iniziato a partecipare alla Computer Game Therapy. Da subito entrata a far parte di questo gruppo, tutte le insicurezze e paure che avevo, essendo di carattere abbastanza timido, sono svanite. Questo grazie soprattutto al modo in cui i ragazzi, anche con un semplice sorriso, abbraccio, gesto sono riusciti a farmi sentire a casa. Soddisfatta e motivata, su proposta di Antonio e Sara, ho iniziato la formazione per diventare terapista in modo da poter essere più attiva e partecipe nello svolgimento dei laboratori: a inizio aprile, infatti, sono riuscita a mettere in pratica tutto quello che ho imparato conducendo il mio primo laboratorio.

A parole non riesco a descrivere tutte le forti emozioni che ho provato (perché indescrivibili... dovreste provare!).

Vi posso dire solo che si crede che siamo noi a aiutare loro, ed in parte è vero visto che i miglioramenti motori e di concentrazione sono evidenti, ma in realtà sono soprattutto loro ad aiutare noi, con la forza e la volontà che mettono in tutto ciò che fanno nonostante le difficoltà. Noi vi aspettiamo ed invitiamo nella nostra nuova sede a cui siamo molto affezionati perché siamo riusciti a realizzarla nonostante le mille difficoltà, con tanta volontà, lavoro, passione e impegno... ce l’abbiamo fatta!!! Questo luogo d’incontro è molto caloroso, accogliente e gioioso proprio come siamo noi grazie ai nostri fantastici ragazzi. Vi aspettiamo! Un caloroso abbraccio, 10

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


FAST

Mettiamoci... in gioco!!!

ista jun

Moira

CGT is

Ma la curiosità era troppo forte e mi sono fatta coraggio, finché sono entrata, ho salutato e ho giocato. Ho visto ragazzi sorridere e divertirtisi ed io mi sono semplicemente unita a loro. E sono uscita che non camminavo, ma volavo! Da allora tutto é stato automatico. Stavo bene e non vedevo l’ora di ritornarci. Oggi nella nuova sede é ancora tutto piu bello. Sembra proprio una casa, la nostra casa. E ora, non solo mi unisco a loro, ma da loro imparo e cresco sempre di piu: come mamma, donna, amica, e terapista. Mettermi in gioco é stata la prova di coraggio che mi ha cambiato la vita!

- Terap

Cosa avrei trovato? E cosa avrei dovuto fare?

ior

Sono passata e ripassata davanti a quella porta e con la semplice scusa di non aver trovato parcheggio avevo rimandato. Mi attirava ma allo stesso tempo mi spaventava.

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

11


Mamma Armida e papà Stefano con Nicola

Vedere il proprio figlio felice... non ha PREZZO. Avere un figlio disabile ti stravolge completamente la vita. Impari ad apprezzare le piccole cose, le piccole conquiste; impari a rimboccarti le maniche per cercare di creargli quel presente e quel futuro che sembra gli sia stato rubato. Ma soprattutto cerchi qualsiasi strada per aiutare il tuo bambino. Siamo Armida e Stefano e vi vogliamo parlare di nostro figlio Nicola. Nicola è un bel bambino di 8 anni (sì lo sappiamo che l’amore di mamma e papà fa vedere sempre il proprio bambino bello, ma lui lo è davvero)...un bel bambino autistico. All’inizio questa parola ti spaventa, la rifiuti ma poi impari prima a conviverci (accettare penso sia difficile per chiunque) e poi ad amare quel diverso modo di funzionare, perché è questo che significa autismo, un diverso modo di funzionare. Nicola è nel gergo medico un autistico ad alto funzionamento ma soprattutto è un bambino che, a differenza di quanto si possa pensare dell’autismo, ama stare con le persone, è solare, spiritoso, studioso, ama gli abbracci e le coccole, insomma un bambino come gli altri...solo un po’ speciale. Purtroppo in un mondo di persone tipiche qual è il nostro, questo essere speciale fa fatica ad integrarsi e così si ha bisogno di fare terapie, su terapie e ancora terapie per permettere a tuo figlio di vivere una vita il più normale possibile.

12

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


ECONOMICS

Ed è inseguendo queste numerose terapie che grazie alla nostra vicina di casa abbiamo incrociato il nostro cammino con Vi.Re.Dis ONLUS del dottor Tony e la sua Computer Game Therapy. All’inizio, lo ammettiamo, eravamo scettici ma poi abbiamo pensato “Proviamo!”

Beh, è stata la decisione più azzeccata degli ultimi tempi.

È talmente entusiasta che aspetta gli incontri per giocare con i suoi amici. Due mesi sono pochi ma hanno reso felice il nostro bambino e vedere il proprio figlio felice NON HA PREZZO!

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

13

CGT is

Nicola non solo si diverte (è patito dei videogiochi come la maggior parte dei suoi coetanei), non solo si trova in un ambiente giocoso, familiare e gioioso, dove viene visto il bambino e non il paziente, dove la parola diversità non esiste, ma nei due mesi di frequenza ne ha tratto dei benefici.


Paola - Terapista Senior e Psicopedagogista clinica

Stupore dell’esperienza Quando tre anni fa mi proposero di portare la CGT ad un gruppo di persone affette da morbo di Parkinson, non nascosi la mia perplessità. Fino ad allora avevo utilizzato i videogiochi con la disabilità, ma questa proposta era così originale per me che accettai spinta da una forte curiosità. Ne parlai con Antonio, da dieci anni anche mio formatore, e gli spiegai la mia curiosità; non ebbe molte parole (come al solito!) mi disse “Vai!!”. Documentandomi su questo disturbo iniziai ad esserne stupita. Il morbo di Parkinson è una patologia degenerativa con compromissione graduale e costante del movimento, venendo a mancare un’adeguata stimolazione neuronale. Colpisce uomini e donne non solo anziani ma anche in giovane età. Il tremore, la rigidità, la lentezza dei movimenti, graduale perdita dell’equilibrio, postura curva, andatura impacciata, respirazione faticosa....questi i disturbi più conosciuti. Il tutto accompagnato da ansia, depressione, apatia, stress, disturbi del linguaggio, confusione mentale, deficit del pensiero astratto. Mi resi conto che la CGT non solo poteva offrire una giusta rieducazione motoria ma soprattutto una sana stimolazione di quella meravigliosa caratteristica in grado di cambiare la persona e gli stili di vita: l’esperienza emotiva. Nel settembre 2015 presso la sede dell’associazione AsPI di Legnano iniziarono gli incontri al sabato pomeriggio e mi resi conto subito che cresceva in me il desiderio e la voglia di lavorare con un gruppo eterogeneo per età, esperienze di vita, cultura.... Ancora oggi mi emoziona l’accoglienza che trovo nel saluto, negli sguardi e nelle parole che ci scambiamo quando ci ritroviamo. L’emozione che provo è ancora quella di tre anni fa, ogni volta che entro nell’aula: è indescrivibile la voglia che provo di iniziare i giochi!

14

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


EASY

L’ora del sabato ormai si è dilatata: al termine dei giochi infatti, ci si ritrova in cerchio a parlare della propria emozione e di che cosa ci lascia l’esperienza di quel giorno passato insieme: tutti ci portiamo a casa qualcosa in più. Poche parole, tanti nuovi significati. Non nascondo che anche per me è sempre un’emozione forte: gioia, divertimento, serenità e piacere di stare con questo gruppo di cui ogni volta scopro una nuova originalità. Certo, non nascondo che al termine, come ogni lavoro, la stanchezza si fa sentire ma amo leggere sui visi la sorpresa quando esprimo ciò che anch’io mi porto a casa da questo incontro insieme a loro, ringraziandoli. La forza e la tenacia che imparo da queste persone mi incoraggiano a continuare in questa meravigliosa avventura iniziata per caso e per gioco dieci anni fa con Antonio Consorti. Il lavoro è grande e sempre di più offre spunti, aggiornamenti, studio di concetti nuovi, formazione continua e tanta, tanta gioia di far parte di un’equipe fantastica il cui scopo è prima di tutto star bene per far star meglio gli altri! Grazie!

La CGT è anche questa meraviglia e stupore!

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

15

CGT is

Terry, Nadia, Antonietta, Paolo, Marisa, Annalisa, Paolino, Tiziana, Lucia, Maria, Valerio Luigino, Rosanna, Fiorenzo già mi attendono con largo anticipo: sedie, proiettore, schermo già tutto pronto occorre solo preparare i giochi e la telecamera e poi? ....Pronti via! Si inizia a giocare! Insieme a Gianmario ed Elena, due volontari innamorati della CGT che mi seguono dagli inizi, ogni sabato sembra di andare ad una festa. Nel corso di questi tre anni il gruppo ha visto avvicendarsi alcune persone, chi si è aggiunto entusiasta della nuova proposta, chi si è allontanato perplesso e sfiduciato per poi ritornare a frequentare gli incontri con più entusiasmo e voglia di stare bene insieme. Ognuno dei presenti torna un po’ bambino: iniziano i gochi, le gare, il tifo, le risa, le grida...eh sì anche le grida! Anche per chi, con tremore evidente del braccio dice “non sono capace, come faccio!!”, “questo gioco non mi piace!” e il suo lancio al bowling, una bella pedalata, un tiro con l’arco o un volo alla Peter Pan con la Xbox si rivela quasi sempre preciso e vincente!


e Insegnante

Omar - Terapista Junior

Pronti per il viaggio? Ogni volta che penso alla parola viaggio, mi vengono in mente le vacanze: la spiaggia o la montagna...insomma, mi viene in mente l’arrivo, la meta. Come purtroppo troppo spesso accade, il viaggio viene messo in secondo piano, come se fosse la parte noiosa della vacanza: organizzarlo, fare il pieno, azzeccare l’orario giusto, il casello, la coda e poi....riempire la macchina di un sacco di valigie ingombranti, pesanti e piene zeppe di roba. Tutti abbiamo ben presente questa immagine. Ecco, ora immaginate un altro tipo di viaggio, dove l’obiettivo si materializza poco a poco, centimetro dopo centimetro, dove sentite che all’ arrivo non c’è una meta precisa dove andare, ma qualcosa di più grande, un obiettivo più importante, dove scopri che l’unica cosa che conta veramente è il viaggio: allora sei nel viaggio della Computer Game Therapy. Chi vi scrive è un “viaggiatore in viaggio”, un ragazzo che è partito con un sacco di valigie pesanti, che non sapeva forse neanche quale fosse l’obiettivo, ma che ha provato a farsi delle domande, che si è messo in gioco, nonostante le proprie difficoltà, i dubbi e le paure; un ragazzo che ha conosciuto un maestro, una guida, uno che le avversità della vita non te le racconta così, tanto per parlare, ma le racconta perché le ha vissute, che ti spinge a farti guardare le cose e le persone in modo diverso, che ti dice che non c’è apprendimento se non c’è divertimento e che ti fa frullare in testa delle domande del tipo “oggi che lenti indosso per guardare il mondo?” o” E se non fosse così come dicono gli altri?”.

16

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


ECONOMICS

scoperto di essere diventato un terapista della Computer Game Therapy. La scuola, le strutture ospedaliere, gli insegnanti i medici, danno delle risposte scientifiche corrette ai genitori di questi bambini, ma spesso questi genitori non si sentono soddisfatti, perchè, alla fine, sono poche le persone o le associazioni che lavorano veramente con un metodo studiato apposta per questi bambini. Ecco, la Computer Game Therapy è un metodo efficace, reale che dà veramente risultati incredibili.

hanno bisogno di un aiuto vero e concreto, di una cosa sola, di leggerezza qualcuno che sia lì con loro e che sia leggero, si’ leggero, perchè quando uno dei nostri ragazzi ti guarda negli occhi, senza filtri e senza dire neanche una parola ti manda questo messaggio “guarda che tutte quelle valigie pesanti che ti porti dietro a me non servono” in quel momento dove ho buttato indietro le mie pesanti valigie ho

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

17

CGT is

Con tutte queste domande in testa ho iniziato la formazione, ho conosciuto persone che, come me, avevano gli stessi dubbi, le stesse preoccupazioni e mi sono reso conto che non ero da solo, ma avevo dei compagni di viaggio, degli amici con cui ho riso e pianto tanto, con cui scherzo e che mi accettano esattamente per come sono, con la mia forma. Finito per così dire il periodo di formazione, che in realtà non finisce mai, sono iniziati i laboratori tra mille peripezie, mille vicende, per i bambini e i ragazzi del territorio di Torino nello spazio che per loro abbiamo allestito. Ogni volta che entro in questo luogo così speciale mi metto in gioco, mi faccio tirare dalla forza dei ragazzi che sono lì, con le loro difficoltà, con i loro problemi e che


Irene - Terapista Junior e Insegnante

Tornado in arrivo! Siete mai stati in balia di un tornado? Vi siete mai trovati tra il freddo, il vento, i suoni, i rumori e la confusione? Ecco, questa è stata per me la Computer Game Therapy. Ma quando tutto si è fermato e quando la Computer Game Therapy ha cominciato ad entrare dentro di me, quel tornado si è trasformato in un grande “arcobaleno” che congiunge l’emozione alla relazione: l’emozione è una reazione involontaria del corpo ad uno stimolo esterno; la relazione è un legame, presente tra una persona e l’altra, questa però va costruita e curata. La Computer Game Therapy è uno spazio terapeutico che mette in gioco l’intelligenza emotiva, ovvero l’uso intelligente delle emozioni. Sentendo parlare il dottor Consorti di questa metodologia inventata da lui, subito ero rimasta un po’ basita, perché mi chiedevo come fosse possibile che strumenti quali videogames (come la Wii, Xbox 360 Kinect, Nintendo Switch) possano essere d’aiuto e di supporto a chi ha difficoltà di relazione, di movimento, di concentrazione e di postura. Partecipando alla formazione ed al corso per decidere se diventare terapista junior, l’entusiasmo dentro di me ha cominciato a prendere forma, a gonfiarsi e occupare tutto lo spazio della mia AMIGDALA! Lei ha la capacità di archiviare tutte le nostre emozioni e ci comanda di reagire ad una situazione. La mia reazione? Eccola, vi racconto:

18

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


non c’è apprendimento se non c’è divertimento

19

STRONG

Questa è la filosofia alla base della Computer Game Therapy. La terapia che dura un’ora, per 13 sedute.. (che seduti quasi non si sta!), è un’ora di puro divertimento! All’interno di questo spazio posso gustare i sorrisi, assaporare l’entusiasmo, condividere emozioni, posso sostenere, posso supportare e comprendere. Sento di essere strumento per chi ha delle difficoltà o addirittura per chi deve condividere la propria vita con la disabilita. Qui è possibile prendere consapevolezza dei propri limiti e spesso riuscire a superarli, oppure ad accettarli. Insomma un’ora di Computer Game Therapyb fa bene a chiunque ma soprattutto fa bene al mio cuore e alla mia anima, perché riesco a vivere chi mi sta accanto cercando di accogliere, comprendere, consolare e costruire.

CGT is

l’idea di poter essere di aiuto a persone che hanno delle difficoltà è sempre stata per me allettante. Tante parole si sono susseguite nei miei pensieri come: ”che bomba!Ce la posso fare! -Stai sul pezzo!” ho pianto, sorriso, condiviso, ma non avevo mai preso in considerazione l’idea che tutto questo potesse accadere divertendosi, perché il dottor Consorti dice spesso che “non c’è apprendimento se non c’è divertimento”.


Chiara - Terapista Junior e Assistente sociale

Computer. Game. Therapy. Questi tre termini, la prima volta che li ho sentiti pronunciare, ricordo quanto non mi abbiano fatto una gran buona impressione. Pare strano, visto ciò che sono pronta a scrivere ora, ma è proprio così! Uscivano dalla bocca di una dirigente scolastica, che stavo imparando a conoscere, la quale, facendo riferimento all’importanza delle emozioni nella vita e, conseguentemente, anche nella scuola (che dovrebbe essere proprio una palestra di vita per i nostri figli), mi cercava di tranquillizzare rispetto alle preoccupazioni e alla situazione che stavamo vivendo e che stavo portando alla sua attenzione. È passato un anno… il mio mondo, quello dei miei figli, della mia famiglia è notevolmente cambiato da quel momento, in meglio o in peggio in alcuni momenti sembra ancora difficile da definirsi, ma una certezza riesco a individuarla: la forte speranza, e al contempo la concreta decisione di dare spazio ad una realtà che portasse cambiamento, umanità e innovazione nel nostro istituto è stata riposta nelle giuste mani e questo non ha potuto che riverberarsi positivamente anche su di noi! Non mi piace essere smielata, ma al contempo ritengo importante che i miei pensieri, le mie riflessioni, ciò che in questi mesi ho avuto la fortuna di osservare e di scoprire esca veloce, senza far lavorare troppo la mia mente, e lasciando il più possibile aperto il cuore. Lavorare con le persone, con l’intento di vedere che il nostro lavoro, oltre garantirci una vita dignitosa, riesca ad essere uno stimolo, un tassello, un incontro prezioso per la vita di qualcun altro, è stato ciò che fin da adolescente mi ha spinto a cercare la mia strada. Questo mi piaceva, questo mi faceva e mi fa stare bene. Trovare la stessa passione, accompagnata però da una grande professionalità ed esperienza, oltre che umanità, è stato alquanto raro nel mio percorso, e così è stato ancora più evidente cogliere, senza troppi indugi, la grande opportunità che ci si stava presentando. Scrivo come mamma, come professionista che vuole sentirsi fino in fondo tale, come persona alla ricerca di cambiamenti autentici per sé, per la propria famiglia e magari, perché no, per la propria realtà di vita. Incontrare la Computer Game Therapy e la grande persona che l’ha ideata e quotidianamente coltivata ormai da tanti anni, è per noi, e mi sento di

20

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


non c’è apprendimento se non c’è divertimento

21

CGT is

EASY

poter affermare per tutti, e per loro, è qualcosa di unico, È uno spazio una preziosa opportunità! di profondo e di autentico. Come ho imparato a dire: e un tempo, quanto Quanti momenti delle “tanta roba!”. nostre giornate potremmo mai prezioso, che può effettivamente definire Riflettendo su questo tali? aiutare ogni persona. “incontro” mi viene da osservare come “Mettersi in gioco”… penso Bambino, ragazzo, che definirlo semplicemente in questa espressione anziano, disabile “fortunato” non sia ci sia molto di quello che effettivamente il termine ho percepito possa essere o non e genitore.. più appropriato… dietro l’essenza della CGT. Un posto a crescere. questa opportunità giunta sicuro e accogliente, in cui la fino a noi, c’è la passione, la parola d’ordine è semplicemente professionalità, la forte volontà giocare insieme e divertirsi… di qui e il costante lavoro di alcune persone che il “mettersi in gioco” fisicamente ed hanno reso tutto questo possibile! Grazie! emotivamente, imparando in questa Anche questo ritengo abbia un grande esperienza a conoscere chi la vive con noi, valore e sia stato quanto mai prezioso per imparando a conoscerci noi! me, per noi come famiglia. In un momento A chi vi partecipa arriva con grande in cui personalmente, ma mi sento di dire semplicità tutto questo e non può che venirne anche socialmente, il mondo della scuola positivamente “contagiato”! Dietro la grande e quello dei genitori sembrano fare spesso semplicità ( easy, fast, strong and economic), così fatica ad incontrarsi, poter osservare vi è però alta professionalità e un’attenzione, la determinazione e l’entusiasmo con cui una comprensione rivolta a ogni singola alcuni docenti hanno veramente lottato per persona e famiglia nella propria unicità e portare qualcosa di così buono nella propria nel proprio bisogno di essere accompagnati a scuola, è un grande esempio e un forte crescere, a costruire insieme. segnale che, nel mio piccolo, mi permette La parola “magia” è quella con cui mi sento di come genitore di ricominciare a voler dare concludere questo articolo. È semplicemente fiducia. L’entusiasmo e la voglia di credere ciò che si percepisce, respira e osserva quando in un progetto innovativo e al contempo dai si vive un laboratorio. risultati così tangibili, ne ha poi “contagiati” Tutto questo è possibile grazie a chi, in tanti altri, e questa sorta di “virus dai grandi un semplice strumento, ha saputo vedere poteri” è giunto fino a me! l’opportunità per valorizzare al massimo le Formarmi, ma ancor di più cominciare a grandi potenzialità insite nella nostra stessa, respirare l’aria di quei laboratori, e dare a me ma troppo spesso sopita, umanità! stessa la possibilità di mettermi in gioco con


Loredana - Terapista junior e Insegnante

Accoglienza� creatività ed entusiasmo Sono una docente che insegna nella scuola dell’infanzia per scelta e con grande passione. Credo nella scuola di qualità e penso che la differenza la facciano e possano farla le persone che amano questo lavoro: tutti quegli insegnanti che operano all’interno di questa grande macchina che è la scuola, con spirito di accoglienza, creatività, entusiasmo e valorizzano ogni piccola caratteristica individuale. Mi sono avvicinata alla Computer Game Therapy per caso e con molte precauzioni, in punta di piedi e con tante incertezze. Ho partecipato a due giorni di formazione all’inizio di settembre vivamente consigliati dal mio dirigente scolastico e il mio approccio iniziale verso questa nuova metodologia non è stato totalmente positivo. Ho presto cambiato idea e sono subito stata coinvolta da tutto, dalle tematiche, dal metodo innovativo, da nuovi libri ma soprattutto spesso mi sono posta delle domande personali e mi sono fermata a riflettere. Mi sono resa conto che utilizzare una metodologia innovativa come la Computer Game Therapy all’interno di un sistema scolastico come il nostro non è semplice, anzi può creare profonde spaccature ideologiche fra docenti. Ma i benefici sui ragazzi e sulle famiglie sono veramente immensi e tangibili. Ho avuto da subito la sensazione di conoscere da sempre la CGT e questo mi ha dato modo di pensare e mi sono accorta che mi appartenevano molti concetti, molti obiettivi e soprattutto molti punti di partenza. 22

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


non c’è apprendimento se non c’è divertimento

ECONOMICS

quattro semplici parole che dovrebbero far riflettere tutti i docenti di ogni ordine e grado della scuola.

CGT is

ACCOGLIERE COMPRENDERE CONSOLARE COSTRUIRE

I quattro pilastri del dottor Consorti sono le mie quattro colonne portanti, non solo come professionista della scuola ma anche come persona, come mamma e come moglie. Questo percorso formativo è stato intenso, importante e significativo; mi ha dato la certezza di continuare a fare quello che ho sempre fatto, con la consapevolezza che utilizzare il canale emozionale è il punto di partenza ma anche la giusta prospettiva per arrivare dove si desidera. Gli allievi devono essere sereni, sorridenti e devono divertirsi. Questo è proprio quello che accade durante l’attività laboratoriale della Computer Game Therapy.

23


Patrizia - Terapista junior e Insegnante

... il dottor Tony... Il mio approccio con la Computer Game Therapy (CGT) è stato casuale, o meglio, imposto. Mi sono ritrovata l’anno scorso a settembre con “un corso di formazione obbligatorio” e come tutte le cose imposte non preso proprio di buon grado…

Sono bastati veramente pochi momenti con il Dott. Tony, così lo chiamano i ragazzi durante i laboratori, e la Sua coach relazionare Sara a farmi cambiare idea. Il loro entusiasmo, le competenze e le testimonianze viste nei filmati dei loro ragazzi mi hanno fatto capire che quella “imposizione” era in effetti una grande OPPORTUNITÀ. Sono state due giornate intense, piene di stimoli ed emozioni al termine delle quali, senza esitazioni, mi sono detta: “ È proprio questo che voglio fare!” Quei videogiochi, finora solo sentiti demonizzare, erano diventati ai miei occhi strumento di crescita personale e di aiuto verso gli altri. Ho partecipato ad alcune giornate di formazione ad alcuni incontri serali per genitori, ma soprattutto ho intrapreso il corso di formazione per diventare “terapista di CGT” Questa esperienza mi ha fatto crescere a livello personale, facendomi comprendere meglio errori del passato, aiutandomi a riconoscere e gestire emozioni, ad avere più conoscenza di me e a gestire in maniera più consapevole le dinamiche relazionali con gli altri. La mia crescita si è manifestata sicuramente anche a livello professionale con i miei bimbi a scuola; la voglia di trasmettere 24

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


È uno spazio in cui le difficoltà di ognuno diventano arricchimento per il gruppo e migliorate dalle dinamiche relazionali che si creano. Vedere di volta in volta i cambiamenti, le trasformazioni dei ragazzini che vi partecipano non fanno altro che accrescere in me la convinzione che ho intrapreso la strada giusta. La mia parola evocativa “coraggio” mi accompagna ogni giorno e con coraggio e determinazione sono pronta ad affrontare la vita con occhi diversi perché la CGT diventa veramente uno stile di vita per se stessi e per chi “decide” di lasciarsi aiutare.

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

25

CGT is

FAST

gioia, entusiasmo e stupore, presenti in me perché faccio il mio lavoro per scelta e convinzione, si sono decisamente amplificati cancellando quel poco di inibizione che ancora era presente ed accrescendo la mia “scemitudine” che in molte situazioni è proprio “tanta roba” ... Sto facendo tirocinio nei laboratori e, nonostante avvengano dopo una giornata di lavoro, ne esco più carica di prima. Si crea all’interno di essi un clima di complicità in cui la competizione viene smorzata dalla gioia di condivisione in cui si è tutti bravi per il fatto stesso che si prende parte ai giochi.


oci

i ot v

em

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

iam

Annalisa - Insegnante e scrittrice

Mi sono iscritta al corso attratta dal titolo, dagli argomenti scientifici, legati al cervello ed alle emozioni. Ho pensato alla fatica che mi avrebbe arrecato frequentare Bergamo 10 sere, per due ore. Non sono riuscita ad andare alla presentazione, pensando di perdere qualcosa, ma non chissà che. Sono arrivata in anticipo la prima sera, accanto a me una minuta signora, dallo sguardo vispo. Ci siamo messe subito a chiacchierare e mi ha raccontato che frequentava il centro gestito da Antonio con il suo bimbo, trovandolo eccezionale. Mi ha piacevolmente convinta di aver fatto la scelta giusta. Si forma un capannello di persone, eterogenee per età. Antonio è un signore sulla cinquantacinquina, con codino, la sua coach Sara più giovane, dall’aria simpatica, molto sorridente. Mi siedo a sinistra, col quadernetto in mano. Capisco ben presto di aver perso la presentazione, parlano un linguaggio a me sconosciuto, raccontano del periodo intercorso e dei loro “obiettivi” più o meno raggiunti. La sensazione è che si conoscano da sempre, che siano un gruppo molto omogeneo di svirgolati. Scoprirò invece che a gruppi si conoscono, scoprirò che alcuni lavorano insieme, ed anche che anch’io farò parte di questo nuovo gruppo. Riempirò il quadernetto di Mafalda con suggerimenti, raccontati dal maestro Tony, pieni di spunti, informazioni scientifiche, studi, intuizioni, confronti, dati, esperienze. Non ci sono lezioni canoniche, nonostante si percepisca lo spessore dei due coach da subito. 26

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


Poi, di volta in volta, gli argomenti cambiano, si arricchiscono, cresce la voglia di conoscere, anche di noi! Noi siamo emotivamente felici, i coach anche. La coach Sara ed il maestro Tony raccontano dei loro progetti, dell’associazione, della game therapy e dei suoi effetti benefici, ce la fanno vedere, ce la fanno provare. Giocare coinvolge, abbatte le nostre barriere, rompe i nostri equilibri, tira fuori guerrieri e fate, timidi e coraggiosi, leali e furbetti, poi li mescola e li sprona…per fare squadra, tifo, allegria, incoraggiamento: siamo diventati veramente gruppo, GRAZIE a tutti!

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

27

STRONG

Sarà sempre così, e più ci raccontiamo e più ci racconteremmo. Usciranno pezzettini di noi che regaleremo, non c’è fretta, non c’è giudizio, non c’è vergogna. È un noi che ci amalgama e ci accompagna, parola dopo parola.

CGT is

La prima parte della serata è molto intima, ognuno si racconta in base al messaggio conclusivo/proposito/consiglio/impegno del momento finale dell’incontro precedente, racchiuso in “una parola” poi esplicitato e smatassato se si vuole.


oci

i ot v

em

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

iam

Laura - Insegnante

una parola che non si trova nel dizionario italiano ma che racchiude in se’ molti significati adatta ad un percorso non privo di sorprese. Una mia figlia è tornato una sera, dicendomi che era stata ad una presentazione di un corso molto interessante ma che non aveva i soldi per potersi iscrivere, riguardava il funzionamento del sistema nervoso e le emozioni. Poiché eravamo a dicembre, visto il suo entusiasmo, ho deciso di regalare a tre dei miei figli questo corso per Natale, mi sembrava una cosa diversa e che potesse insegnargli qualcosa di utile nelle vita. Tutti sono stati entusiasti dell’insolito regalo e si attendeva l’inizio del corso con ansia. Nel frattempo in casa nostra, si stava vivendo un momento molto difficile per tutti. Dopo il primo incontro, i miei figli sono tornati a casa tardissimo ed il giorno dopo a tavola, mi hanno relazionato tutto quello che avevano capito la sera precedente, su alcune funzioni del cervello, con un entusiasmo, che nessuna lezione scolastica aveva mai suscitato in nessuno di loro. La seconda lezione ho deciso di parteciparvi, per vedere di cosa si trattasse ed il perché di tutto questo entusiasmo. La prima ora di lezione con il dottor Antonio Consorti mi ha portato a pensare che la sua modalità non fosse troppo professionale, troppo fuori dai soliti schemi, ma nonostante ciò, quello che diceva era molto interessante ed intelligente. Anche io sono un’insegnante che cerco di trasmettere ai miei alunni delle conoscenze e competenze con modalità accattivanti, quindi ho prestato tutta la mia attenzione alle modalità insolite ma molto efficaci che Antonio usava per fare arrivare a tutti, ciò che ci voleva trasmettere, ne sono rimasta AFFASCINATA. In auto, nel ritorno a casa dopo il corso, ogni sera ci confrontavamo su quello che avevamo capito ed era sorprendente quanta chiarezza ci fosse per tutti e quattro su concetti così importanti. Oltre alla chiarezza del dottore e della sua collega Sara, ci siamo trovati all’interno di un gruppo di persone veramente fantastiche. Gli incontri si sono sempre aperti con un Breistorning, dove ognuno, con una parola, descriveva la settimana trascorsa e se voleva ne spiegava il motivo. Queste parole, per nulla banali, ci hanno dato la possibilità di conoscerci sempre più a fondo e di cogliere le difficolta o le sofferenze di ognuno

28


Conoscerle, rifletterci, capire quanto ci possono condizionare la vita se non siamo consapevoli di ciò che proviamo e dei meccanismi che il nostro cervello mette in atto, semplicemente perché funziona in un determinato modo. Sono tutte conoscenze che creano le competenze per avere maggiore controllo della propria vita, la voglia di vivere il presente, facendo pace con il proprio passato e senza proiettarsi troppo nel futuro. Ogni settimana ci sono stati degli spunti di riflessione che toccavano tutti anche se con diverse intensità, ognuno di noi, sono convinta che ha messo in atto dei cambiamenti nella propria vita. In particolare, nella mia famiglia si sono innescati diversi cambiamenti a livello personale e di gruppo, non tutti, ma probabilmente necessari per smuovere una situazione stagnante che non permetteva la giusta serenità ad ognuno di noi. Posso dire che il regalo fatto a me stessa ed ai miei figli, ha aperto le porte e ci ha EMOTIVATO per un ulteriore passo di crescita. Ringrazio di cuore il dottor Antonio Consorti, Sara e tutti i partecipanti del gruppo.

29

CGT is

Le EMOZIONI, queste strane cose che invadono la nostra vita o meglio, la rendono tale, la rendono colorata, degna di essere vissuta, unica ed irripetibile.

STRONG

di noi, senza sentirci giudicati ma assolutamente capiti ed accolti. Gli incontri poi si concludevano con la terapia degli abbracci dove abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con altre persone ma soprattutto con le emozioni che ci portiamo dentro e che diverse persone ci risvegliano. Più il gruppo si conosceva, più si sentiva la propria appartenenza ad esso, la sicurezza che questo riusciva a dare, la voglia di ritrovarsi ed il benessere psicofisico che ogni mercoledì portavamo a casa.


Come è...

Il caseggiato, ricoperto dall’edera, si presenta in un evidente stato di abbandono. Negli anni è stato depredato dei suoi interni; tuttavia, presenta una meravigliosa architettura “Enel”, famosa per la sua eleganza. Al piano terra, presenta cinque locali e un ampio ingresso con uno scalone ormai crollato. Il primo e il secondo piano sono due loft completamente vuoti che servivano da magazzino. Il nome “Casa della Luce” ben si addice alla luminosità della struttura, dovuta ad ampi finestroni in ferro battuto che permettono una visione a 360° del panorama. In prossimità dell’ingresso vi è poi la vecchia torre distributiva in pietra, ormai collassata, e ricoperta dalla vegetazione. Il tutto è circondato da una recinzione in ferro battuto, ormai quasi completamente divelta.

La Casa della Luce

dove sperimentare l’energia dell’allegria

La Casa della Luce

un’osteria con tanta pappa buona!

La Casa della Luce

un luogo dove scoprire la propria unicità

La Casa della Luce

un luogo dove ciascuno è campione della propria vita

La Casa della Luce un incubatore di nuove idee

La Casa della Luce

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

COSTRUIRE

un luogo dove progettare il futuro

30

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


La Casa della luce

un contenitore di traguardi da raggiungere

La Casa della Luce

un luogo dove guardare lontano

La Casa della Luce un luogo dove costruire un futuro insieme

La Casa della Luce

un luogo dove ogni individuo è prezioso per la sua sostanza e non per la sua forma

La Casa della Luce un luogo dove comunicare

La Casa della Luce

...Come la sogniamo Il nostro progetto prevede la ristrutturazione della centrale e della torre distributiva, oltre la riqualificazione del terreno adiacente. La casa, nelle nostre intenzioni, dovrebbe diventare un centro di accoglienza per la disabilità, con l’obiettivo di offrire settimane di defaticamento alle famiglie dei disabili di tutta Italia. Il piano terra dovrebbe essere occupato dalla reception e da un’osteria gestita dai nostri ragazzi. Dai due piani successivi, vista l’altezza, è possibile ricavare un terzo piano e destinare il secondo piano ai laboratori di Computer Game Therapy, e i due ulteriori ad alloggi per ospitare i disabili e le loro famiglie. La torre distributiva dovrebbe contenere al piano terra una sala riunioni, al primo piano gli uffici amministrativi, lo studio del presidente e una camera da letto. La torre e il piano dei laboratori dovrebbero comunicare con un corridoio trasparente, a significare l’unione tra il vecchio e il nuovo, il mondo arcaico delle emozioni e le nuove tecnologie che ne favoriscono l’emersione.

un luogo dove produrre ricerca innovativa

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

31

COSTRUIRE


Come accedere

ai laboratori della Computer Game Therapy.

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

VIRTUAL

REALIT Y

FOR

DISABILIT Y

Potete accedere ai laboratori di Computer Game Therapy del sabato pomeriggio a Calcinate telefonando ai seguenti numeri: 3356580168 – 3487137091. Potete partecipare ai nostri laboratori come spettatori o per provare lo spazio in previsione dell’inserimento di un vostro caro. L’inserimento dei vostri cari nei laboratori ha un percorso così definito: • Due sedute di prova da concordare telefonicamente • Un colloquio dei genitori o dei parenti con il dott. O N LConsorti US • Una seduta di valutazione singola • L’inserimento nel gruppo più idoneo. I gruppi sono totalmente eterogenei, per età, disabilità e livello comunicativo. La definizione dei gruppi di C.G.T è decisa dall’equipe terapeutica in base alle rilevazioni delle valutazioni precedenti ed è mirata al massimo beneficio di ogni partecipante.

L’efficacia del percorso nei Laboratori di CGT è condizionata dalla continuità di frequenza, per cui vi esortiamo ad essere costanti per il bene del vostro caro. 32

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


Olimpiadi Virtuali per la disabilità. Dieci sfide epiche, tanti disabili agguerriti, un solo vincitore. Una giornata all’insegna del Fair Play e dell’allegria. Laboratori presso la nostra sede di Calcinate - BG Bambini, adulti e anziani in una gioiosa tribù che cresce giocando e divertendosi con i videogames.

KINEWIIADI LABORATORI DI KINEWIIADI

COMPUTER GAME THERAPY A ROCK 70 -8 ON AT

90 0-

Rassegna musicale settembrina. Tanta buona musica dal vivo a contorno della Festa della Luce di fine settembre.

FESTA KINEWIIADI della luce

MA R

Festa estiva presso l’area feste di Calcinate con ottima cucina, tanta musica e sano divertimento per tutti. La Settembrina, due giorni full immersion a contorno delle Kinewiiadi.

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

Piattaforma culturale dedicata alla disabilità come opportunità di crescita personale e sociale.

non c’è apprendimento se non c’è divertimento

33


e t n e m e c i l p m e s

Grazie.. VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

VIRTUAL

REALIT Y

FOR

DISABILIT Y

ONLUS

34

non c’è apprendimento se non c’è divertimento


non c’è apprendimento se non c’è divertimento

35


“Sii il cambiamento che desideri vedere nel mondo” Gandhi

VIRTUAL REALITY FOR DISABILITY ONLUS

Associazione Vi.Re.Dis. onlus - viredisonlus@gmail.com i n f o : 3 3 5 6580168 - 348 7137091 VIRTUAL

REALIT Y

FOR

DISABILIT Y

ONLUS


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.