P.T.O.F. 2016-2019 del Liceo Tron

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

LICEO SCIENTIFICO TRON – Triennio 2019-22 (versione di transizione)

Sommario 1

CHI È NICOLÒ TRON?

6

2

SCHIO E IL SUO LICEO SCIENTIFICO

7

2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3

4

5

6

Introduzione Storia dell'Istituto: cinquant'anni al servizio dello studente Politica della qualità Politica ambientale Collaborazioni con il territorio Protocolli d’intesa con MIUR e Federazioni Sportive

7 7 8 9 9 10

FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

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3.1 Finalità generali del Liceo scientifico 3.2 L'azione educativa e didattica del Liceo scientifico «Nicolò Tron» 3.3 Linee di indirizzo triennali e obiettivi formativi prioritari

11 12 13

CURRICULA

15

4.1 Liceo scientifico moderno (autonomia) 4.2 Liceo scientifico con seconda lingua comunitaria (autonomia) 4.3 Liceo scientifico - opzione delle scienze applicate 4.4 Liceo scientifico orientato allo sport (autonomia) 4.5 Liceo scientifico ad indirizzo sportivo (D.P.R. 52 del 5 marzo 2013) 4.6 Percorsi didattico – formativi previsti dalla L. 107/2015 4.6.1 CLIL (Content and Language Integrated Learning) 4.6.2 Progetto salute 4.6.3 Percorsi di alternanza scuola - lavoro 4.7 Asse dei linguaggi 4.8 Asse matematico 4.9 Asse scientifico – tecnologico 4.10 Asse storico-sociale 4.11 Studente atleta di alto livello 4.12 Studenti ad alto potenziale / plusdotazione 4.13 Riorientamento biennio

15 16 16 17 18 19 19 19 20 22 28 31 36 45 47 47

LINEE DIDATTICHE E METODOLOGICHE

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5.1 Verifica e valutazione degli apprendimenti e del comportamento 5.2 Valutazione del comportamento 5.3 Criteri di promozione alle classi intermedie e per l’ammissione all’Esame di Stato 5.3.1 Scrutini finali delle classi intermedie 5.3.2 Ammissione all'Esame di Stato 5.3.3 Attribuzione del credito scolastico e del credito formativo 5.4 Certificazione delle competenze 5.5 Interventi didattici di recupero 5.5.1 Premessa 5.5.2 Tipologie 5.5.3 Recupero dopo gli scrutini intermedi 5.5.4 Recupero dopo gli scrutini di giugno 5.5.5 Durata dei corsi di recupero 5.5.6 Modalità di svolgimento dei corsi di recupero 5.5.7 Prove di verifica 5.6 Registro elettronico 5.7 Linee metodologiche 5.8 Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti

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ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA E POTENZIAMENTO DEI SAPERI E DELLE CONOSCENZE 57 AREA PROGETTUALE 1 Sviluppo delle competenze linguistiche, comunicative e rafforzamento della cultura umanistica Il quotidiano in classe Tron English Campus People to people

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Certificazioni linguistiche europee: inglese 58 Certificazioni linguistiche europee: tedesco (Zertifikat Deutsch ZD livello B1 Goethe Institut) 59 Teatro in tedesco 59 Giornalino del Liceo: “Asino Rosa” 60 Olimpiadi di italiano 60 Olimpiadi di filosofia 61 Dialogo con l’autore 61 Viaggi studio 62 Media Latinitas 63 Certificazione latina “Probat” 63 Progetto biblioteca 64 Circolo di lettura 64 Scambi culturali 65 W WIE WISSEN, il tedesco incontra le scienze 66 Cartoline della Grande Guerra 66 Mobilità internazionale 66 AREA PROGETTUALE 2 67 Sviluppo delle competenze scientifiche e logico - matematiche 67 Corso di scacchi 67 Olimpiadi di scienze naturali 67 Olimpiadi di chimica 68 Fisica delle giostre 68 Olimpiadi e giochi matematici 68 Biliardo & Scuola 69 Olimpiadi di fisica 69 Acustica nelle aule scolastiche 70 Attività integrative dei dipartimenti di matematica, fisica e informatica 70 La fisica a teatro 71 Biotecnologie 71 AREA PROGETTUALE 3 72 Sviluppo delle competenze musicali e artistiche 72 Letteratura e musica 72 Tron Ensemble e Corale 73 Il Tron è all’opera 73 Teatro Scuola e laboratorio di lettura “Vagula Vox” 74 AREA PROGETTUALE 4 75 Sostenibilità ambientale e apertura al territorio 75 Gestione ambientale EMAS “A scuola di natura” 75 Metaitalia – Sulle tracce di Alessandro Rossi 75 AREA PROGETTUALE 5 76 Educazione motoria e ad uno stile di vita sano 76 Centro Sportivo Scolastico 76 Baskin 77 AREA PROGETTUALE 6 78 Sviluppo delle competenze digitali e uso consapevole dei social network 78 ECDL 78 Tron Web 79 Gare di informatica 79 AREA PROGETTUALE 7 80 Cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, solidarietà, competenze giuridico – economiche, auto imprenditorialità 80 Corso di italiano L2 80 Euromaster 80 Alla scoperta dell’Europa: le vie dell’Oriente 81 Elementi di diritto ed economia dello sport 81 Cittadinanza attiva 82 Educazione alla Legalità 83 AREA PROGETTUALE 8 84 Attività di orientamento 84 Orientamento 84

3

7

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

85

7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 7.6 7.7 7.8

85 85 86 86 86 87 87 88

Collegio dei docenti Figure funzionali all’organizzazione e alla gestione dell’Istituto Comitato didattico Dipartimenti per discipline Consiglio di classe Gruppo qualità Gruppo GLHI-GLI: Gruppo di studio e di lavoro per l’inclusione Comitato per la valutazione dei docenti

8

RISORSE UMANE E FORMAZIONE DEL PERSONALE

90

9

SPAZI

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9.1 Spazi disponibili 9.1.1 Aule normali 9.1.2 Biblioteca 9.1.3 Aula magna 9.1.4 Palestra e impianti sportivi 9.1.5 Laboratori di chimica 9.1.6 Laboratorio di biologia 9.1.7 Laboratorio linguistico 9.1.8 Laboratori multimediali 9.1.9 Laboratori e aula di fisica 9.1.10 Laboratorio di disegno 9.2 Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali

92 92 92 92 92 92 92 92 93 93 93 93

IL «TRON», LE FAMIGLIE E GLI STUDENTI

94

10.1 Il «patto educativo di corresponsabilità» 10.2 … le famiglie 10.3 … gli studenti

94 94 95

TRASFERIMENTI E MOBILITÀ STUDENTESCA

96

11.1 11.2 11.3 11.4

96 96 96 97

10

11

Trasferimento di uno studente Esami di idoneità e integrativi.

Mobilità studentesca internazionale Integrazione alunni stranieri

12

SICUREZZA

98

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QUALITÀ

98

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RENDICONTAZIONE SOCIALE

98

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ALLEGATO A

99

Scala di valutazione

99

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17

18

ALLEGATO B

100

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

100

ALLEGATO C

103

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

103

ALLEGATO D

104

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E DI INCLUSIONE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON BISOGNI 104 EDUCATIVI SPECIALI 104 Il Liceo “Nicolò Tron” di Schio si impegna a favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e a promuovere la creazione di una fattiva cultura dell’inclusione, in linea con quanto stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 e dalla Circolare Ministeriale n.8 del 06.03. 2013 e successive integrazioni, dal D.Igs n. 66 del 13 aprile 2017 e circolare prot. n. 1143 del 17 maggio 2018.

104 18.1.1 Richiesta insegnante di sostegno 106 18.1.2 Formazione delle classi 106

4

18.1.3 107 ➢ È richiesto dal Dirigente Scolastico (art. 41 e 44 del D.M. 331 del 1998). La quantificazione delle ore di sostegno necessarie risulta dalla diagnosi funzionale.

107 19

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21

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ALLEGATO E

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI

114

ALLEGATO F

115

Piano Annuale per l’Inclusione

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ALLEGATO G

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MODALITÀ DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

119

ALLEGATO H

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PROTOCOLLO per gli studenti che frequentano un anno all'estero

121

ALLEGATO I

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI DIPARTIMENTO

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1

CHI È NICOLÒ TRON?

«È Schio un fenomeno dell’industria, è una dimostrazione di quant’ella, anche in breve periodo d’anni, possa influire all’accrescimento dell’umana specie ed a renderla utile allo stato. Di fatti, mentre già trent’anni trovavasi questa terra scarsa di abitatori e per la maggior parte oziosi e miserabili, tiene al presente una popolazione di oltre sei mila persone, attive ed instancabili nelle loro occupazioni... Di tale felice cambiamento n’è dovuto tutto il merito a Nicolò Tron.»

Queste parole scritte da Francesco Griselin nel 1765 meglio di altre possono forse introdurre alla conoscenza di un personaggio che non scledense operò per il bene della nostra città dando nuovo vigore all’attività laniera in essa decaduta e precorrendo per ampiezza e modernità di vedute metodi operativi e risultati raggiunti l’opera di Alessandro Rossi.

Di antica e nobile famiglia veneziana, Nicolò Tron (1685-1772), membro in giovane età del Senato veneto, venne inviato nel 1715 presso la corte britannica come ambasciatore della Serenissima. Del soggiorno in Inghilterra il Tron fece tesoro, raccogliendo ogni dato utile per introdurre in patria, al suo ritorno, i metodi piú avanzati per la filatura e la tessitura della lana. Rientrato a Venezia e trovate piuttosto sorde alle sue proposte le autorità della Dominante, spostò la sua attenzione su Schio ove sul finire del secondo decennio del XVIII secolo diede vita a un lanificio che ben presto divenne esempio per gli altri della zona. Nella nostra terra, che dal 1701 aveva ottenuto il permesso di fabbricare panni alti (cioè fini), il Tron portò tecnici ed istruttori stranieri, nuovi filatoi ed il telaio con la navetta inglese «col mezzo della quale si poteva far a meno di un uomo nel lavoro al telaio, oltre di accelerare e perfezionare la tessitura dei pannilani». Nel 1739 aprí in Schio un secondo opificio a ciclo di lavorazione completo, dando lavoro a ben 500 operai.

Dotato di notevoli mezzi finanziari ma soprattutto di grande apertura mentale, Nicolò Tron non perseguí egoisticamente il fine di arricchire, magari a danno dei locali operatori del settore laniero. Egli aprí anzi i suoi opifici ai fabbricanti scledensi di panni-lana perché ne potessero trarre gli opportuni vantaggi. Con iniziative tanto «rivoluzionarie» quanto benefiche egli pose nella nostra città le basi per quello sviluppo dell’attività laniera che interessò Schio nella seconda metà del ’700 e nell’età del Rossi.

Edoardo Ghiotto

Il Liceo scientifico statale di Schio è stato intitolato a Nicolò Tron nel 1984.

2 2.1

SCHIO E IL SUO LICEO SCIENTIFICO Introduzione Attraverso il P.T.O.F. il Liceo Scientifico «Nicolò Tron» delinea concretamente la sua proposta educativa, curricolare ed extracurricolare nonché organizzativa. Momento fondamentale in quest’itinerario progettuale è l’aderenza all’ambiente, nelle sue diverse articolazioni (naturale, storico-culturale, socioeconomico, istituzionale). La stessa scelta dell’intitolazione del Liceo è in questo senso esemplare. Nicolò Tron, uomo di salda cultura umanistica ed illuminato imprenditore, era profondamente radicato nella realtà culturale e socio-economica locale (scledense, alto-vicentina, veneta) ed aperto allo stesso tempo alle richieste europee.

Il radicamento nella storia pregressa e nell’attuale viva realtà dell’area di appartenenza, anche nell’auspicata prospettiva di una reale ed operante autonomia scolastica, appare quale dato difficilmente contestabile; infatti, se è vero che una comprensione reale, scientificamente fondata, di sé e del mondo che ci circonda non può prescindere dall’approfondimento cosciente dei legami sempre più stretti che caratterizzano le diverse aree del mondo contemporaneo, non va abbandonata, in nome di una generica e presunta coscienza universale, la riscoperta delle proprie radici e della propria identità.

Il rapporto con il mondo alto-vicentino è perciò d’obbligo; in particolare, trattandosi di un liceo scientifico, va sviluppata la conoscenza, nella sua evoluzione storica, tra ambiente e industrializzazione, tra sapere e trasformazione dello stesso nella prassi produttiva, attraverso l’analisi anche degli aspetti scientifici e tecnologici ad essa connessi.

Tutto questo va inscritto, onde evitare chiusure localistiche, nei profondi cambiamenti che caratterizzano il mondo contemporaneo dovuti al potere d’informazione e di formazione degli strumenti di comunicazione di massa che lo studente, attraverso la scuola, dovrebbe criticamente conoscere e coscientemente padroneggiare senza dipendenza di sorta.

2.2

Storia dell'Istituto: cinquant'anni al servizio dello studente La prima scuola superiore di Schio in ordine cronologico è il liceo classico. Fondato nel 1930 come ginnasio comunale, divenne statale nel 1947. La prima classe di Liceo scientifico fu istituita nel 1960 come sezione annessa al liceo classico, sotto la presidenza di Pellegrino Nicolli.

Nel 1969 avviene la scissione fra i due licei e allo Scientifico è assegnato il preside Renato Bortoli. Nel 1970 l'istituto si trasferisce in via Vecellio, nei locali che prima ospitavano i laboratori dell'Istituto tecnico industriale, trasferitosi nella sede che occupa tuttora. Frattanto si stava progettando la nuova sede per il Liceo scientifico, grazie all'impegno del preside Renato Bortoli, assessore alla cultura dell'Amministrazione provinciale che aveva il compito di far costruire il nuovo edificio scolastico. Nel 1974, trasferitosi il preside Bortoli al Liceo «Zanella», la presidenza fu assegnata ad Alcibiade Caregnato, fino al 1980, quando fu inaugurato il nuovo edificio, sotto la presidenza di Mila Ceccato, che volle tentare un gemellaggio con il Gymnasium di Seligenthal, presso Landshut, retto dalle monache cistercensi, e il Liceo scientifico. Nel 1984 l'istituto fu intitolato a Nicolò Tron e iniziò il lungo periodo di presidenza di Antonio Cassuti, 1965: la prima classe alla maturità. segnato, oltre che da una notevole crescita numerica degli alunni, che ha richiesto lavori di ampliamento, conclusi nel 2006, anche dall'istituzione di nuovi indirizzi (scientifico moderno, scientifico tecnologico, scientifico europeo e scientifico logico-matematico) e da nuovi gemellaggi. Dall'anno 2007 al 2011 il dirigente scolastico è stato il prof. Antonino Caruso che, con ampia esperienza e con generosa dedizione, ha

guidato il Liceo nella delicata fase di attuazione della Riforma Gelmini. Dall’anno scolastico 2012/2013 all’a.s. 2014/2015 la Scuola è stata diretta dalla prof.ssa Christine Zanoni ed è stato istituito il nuovo indirizzo di Liceo Scientifico Sportivo. Negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017, il Liceo è stato affidato in reggenza alla prof.ssa Giovanna Deon. Per l’a.s. 2017/2018 è affidato in reggenza al prof. Silvio Grotto, al quale è assegnata la titolarità dall’a.s. 2018/2019.

Il Liceo scientifico «Nicolò Tron» è situato nel «Campus dei Licei» in via Alessandro Luzio, 4. È una struttura agile e funzionale con locali e laboratori moderni e riccamente dotati. Nel Liceo è attivo un efficiente sistema informatico per snellire le procedure comunicative, gestionali e per una didattica aggiornata ed efficace.

2.3

Politica della qualità Da sempre al Tron lo studente è il centro dell’azione didattico- educativa. Per noi il successo formativo consiste nello sviluppo integrale della personalità attraverso il conseguimento di competenze stabili e la maturazione di un profondo senso di responsabilità e cittadinanza. Tutto ciò può realizzarsi pienamente solo se lo studente è fortemente radicato nella cultura del proprio territorio e, allo stesso tempo, viene proiettato in una dimensione europea. A questo scopo la scuola spinge gli studenti a maturare il rispetto delle diversità culturali e di genere e il desiderio di contribuire personalmente allo sviluppo degli ideali europei. In questo quadro di riferimento ciascun studente può trovare le proprie motivazioni allo studio e lavorare per raggiungere gli obiettivi formativi intermedi che la scuola si è data: promuovere il successo formativo migliorare gli esiti scolastici degli allievi produrre percorsi di alternanza scuola lavoro in collaborazione con il tessuto produttivo del territorio stimolare l’acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza attiva, in particolare promuovere negli studenti la capacità di collaborare e il rispetto delle regole attivare nuove metodologie di insegnamento che vedano lo studente elemento attivo del processo di apprendimento realizzare percorsi formativi individualizzati favorire la partecipazione attiva degli studenti alle molteplici attività della scuola" Per raggiungere questi obiettivi formativi la scuola si è anche dotata di un sistema della qualità, applicabile a tutti i processi didattici, formativi ed amministrativi per avere uno standard operativo.

Inoltre ha aderito al Regolamento EMAS per la gestione dell’ambiente. Tali norme ci consentono di avere un controllo dei processi non esclusivamente dipendente del nostro operato.

Il sistema Qualità e Ambiente in concreto: razionalizza i processi didattici, formativi e amministrativi controlla la correttezza di applicazione delle procedure rileva e misura la soddisfazione degli utenti promuove i rapporti con il territorio monitora gli esiti scolastici e formativi degli allievi dopo il diploma persegue il miglioramento continuo del servizio scolastico e delle sue procedure interne attraverso la ricerca, l’analisi, la progettazione e la realizzazione di azioni volte ad assicurare l’efficacia dei servizi erogati promuove politiche di risparmio energetico e di salvaguardia dell’ambiente Liceo Tron inoltre, in linea con la legislazione nazionale, attua il procedimento di valutazione previsto dal D.P.R. 80/2013 che si articola in quattro fasi: 1. autovalutazione delle istituzioni scolastiche; 2. valutazione esterna; 3. azioni di miglioramento; 4. rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche.

Strumenti fondamentali per la realizzazione di tale processo sono il Rapporto di autovalutazione (RAV) e il Piano di Miglioramento (PDM) visibili nel sito www.scuoleinchiaro.it .

8

2.4

Politica ambientale Il Liceo nell’ambito delle proprie finalità generali intende contribuire all’educazione degli allievi e, indirettamente, delle loro famiglie e del personale scolastico, verso la conoscenza, il rispetto, la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Perciò il nostro istituto si impegna a: - svolgere ogni attività nel pieno rispetto dell’ambiente, privilegiando la scelta di tecnologia appropriata in modo da prevenire l’inquinamento e ridurre al minimo l’impatto ambientale; - organizzare attività curricolari ed extracurricolari per gli studenti finalizzate a conoscere meglio il proprio territorio, per sviluppare la cultura del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile; - coinvolgere studenti, docenti e personale A.T.A., nella definizione degli obiettivi e delle procedure del sistema di gestione ambientale; - impegnare gli studenti al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente attraverso un processo di miglioramento continuo; - porre attenzione al contesto legislativo nazionale ed internazionale per potersi adeguare anche ad eventuali nuove normative.

2.5

Collaborazioni con il territorio Il Liceo, consapevole dell’importanza di mantenere vivo e costante il rapporto con il territorio in cui è radicato, è collegato tramite appositi protocolli di rete o di collaborazione con varie realtà dell’area di appartenenza. In particolare:

-

Rete delle politiche giovanili Rete per l’orientamento Campus Schio ULSS 7 - Pedemontana Rete bibliotecaria scuole vicentine Università di Padova, Verona, Trento, Venezia e Firenze Life Learning Center (LLC) del Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Chimica delle macromolecole dell’Università degli studi di Trieste Centro Produttività Veneto (CPV) CE.I.S Onlus Centro Vicentino di Solidarietà SCHIO Facoltà di fisioterapia (Villa Miari – Santorso) Rete dei Licei Sportivi del Veneto GIEFS (Gruppo Insegnanti Educazione Fisica Schio) Croce Rossa Italiana (Comitato di Schio) Care Save Live CSI (Centro sportivo Italiano) CREUS Associazione industriali (Mandamento Schio – Thiene)

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In particolare, al fine di assicurare le finalità della sezione ad indirizzo sportivo, il Liceo collabora con la Facoltà di Scienze motorie, CONI Vicenza, FISO Federazione Italiana Sport Orientamento Comitato Regionale Veneto, CERISM Centro di ricerca “Sport, Montagna e Salute” Rovereto, Centro Valanghe e Meteorologia Alpina di Arabba, CONI SERVIZI spa Centro di Preparazione Olimpica, CAI di Schio, Associazione Italiana Arbitri, ASD Rugby Altovicentino, ASD Schio nuoto, Scie di passione, Snow4all e molte (oltre 30!) associazioni sportive.

Protocolli d’intesa con MIUR e Federazioni Sportive

2.6

Il Liceo Tron collabora con le associazioni sportive locali in applicazione dei protocolli di intesa tra MIUR e CONI, FIN (Federazione Italiana Nuoto), FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento), FIV (Federazione Italiana Vela), tra MIUR e CAI (Club Alpino Italiano) e tra Ufficio Scolastico Regionale Veneto, Regione Veneto e FIR (Federazione Italiana Rugby) Comitato Veneto con l’intento di diffondere e far crescere la cultura dello sport come strumento per educare alla sana competizione e per promuovere comportamenti di collaborazione e non violenza tra le giovani generazioni creando un continuum educativo tra i diversi ambiti.

In particolare, in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto- F.I.N. Veneto, e l’associazione Schio Nuoto, organizza un corso con esame finale per l’acquisizione del brevetto di Assistenti bagnanti. Il corso è aperto a tutti gli studenti del Liceo Tron, delle classi terze, quarte, quinte ed è valevole ai fini dell’alternanza scuola lavoro e per l’acquisizione di crediti scolastici.

OBIETTIVI Favorire la diffusione di valori quali: il rispetto delle regole, dell’ambiente, dei compagni e degli avversari, la consapevolezza d’una sana occupazione del tempo libero a contatto diretto con la natura e negli impianti sportivi, la cultura del confronto finalizzato alla crescita del senso sociale e l’aspirazione al benessere psicofisico e alla gioia di vivere; valori indispensabili nello sport come in ogni contesto civile; recuperare e sviluppare i valori della cittadinanza e della solidarietà, favorendo la crescita sociale dei giovani, delle loro famiglie e delle Comunità locali; promuovere ed incentivare esperienze di volontariato sportivo studentesco.

ATTORI Tutti gli studenti e in particolare quelli degli indirizzi sportivi.

TEMPI Tutto l'anno.

3

FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

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3.1

Finalità generali del Liceo scientifico Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010 dà queste finalità al Liceo scientifico: «il percorso del liceo scientifico approfondisce il nesso tra scienza e tradizione umanistica, favorendo l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica e delle scienze sperimentali.

Fornisce allo studente le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative».

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio di liceo scientifico, dovranno: - aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico, filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico; - saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; - comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura; - saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; - aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; - essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; - saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Per quanto riguarda l’opzione delle scienze applicate, gli studenti dovranno: - aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; - elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; - analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; - individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); - comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; - saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; - saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

Per quanto riguarda l'indirizzo liceo Scientifico Sportivo, gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni ai percorsi liceali ed i risultati di apprendimento specifici del liceo scientifico, dovranno: - saper applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti; - saper elaborare l'analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti; - essere in grado di ricercare strategie atte a favorire la scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport; - saper approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse discipline sportive;

11

-

3.2

essere in grado di orientarsi nell'ambito socio-economico del territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realtà territoriale con contesti nazionali ed internazionali.

L'azione educativa e didattica del Liceo scientifico «Nicolò Tron» Le attività scolastiche curricolari ed extracurricolari sono finalizzate a: - formare una personalità positivamente ancorata ai valori umani e sociali sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana; - potenziare il senso di responsabilità personale, l’autonomia intellettiva e comportamentale, la socializzazione e la capacità di autovalutazione; - favorire la riflessione sulle proprie esperienze scolastiche, per giungere alla consapevolezza delle proprie potenzialità; - promuovere la creatività e la crescita armonica dell’individuo attraverso lo sviluppo e il potenziamento della capacità di informazione, progettazione e collaborazione; - sviluppare, nell'attenzione al sociale, in tutti i suoi aspetti, il senso di umana solidarietà.

- sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno all’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - assicurare i principi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenze di genere e di tutte le discriminazioni.

L'azione educativa e didattica del Liceo scientifico «Nicolò Tron», all'interno delle indicazioni normative, si contraddistingue per l'attenzione a questi principi essenziali: - alunno protagonista del suo apprendimento; - condivisione delle conoscenze e apprendimento cooperativo; - costruzione di rapporti positivi e collaborativi tra i diversi attori dell’azione educativa; - aderenza al territorio e alla cultura locale; - apertura all'Europa: - scambi culturali e partnership con il Gymnasium Seligenthal e la Gesamtschule di Landshut (D), il liceo «Tancsics» di Kaposvar (H); - soggiorni - studio nel Regno Unito; - innovazione tecnologica con attenzione alla didattica multimediale (lavagne interattive multimediali, laboratori multimediali, registro elettronico); - didattica flessibile e per competenze: gli studenti costruiscono il loro sapere in modo attivo, attraverso situazioni fondate sull’esperienza, tali da stimolare curiosità e volontà di apprendere, mobilitando i loro talenti.

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3.3

Linee di indirizzo triennali e obiettivi formativi prioritari

Il presente piano dell’offerta formativa si sviluppa sulla base degli atti di indirizzo forniti dal Dirigente scolastico che per la loro elaborazione ha tenuto conto: - delle esigenze emerse tra le varie componenti del sistema scolastico (docenti, personale non docente, studenti, famiglie); - delle richieste del territorio e del suo contesto sociale e culturale; - delle risultanze della prima fase di autovalutazione eseguita attraverso il RAV; - dei contenuti della L. 107/2015.

Ciò premesso, in vista della possibile fusione con il Liceo Zanella dall’a.s. 2019/2020, le linee di indirizzo della Dirigenza, comunicate al Collegio dei docenti del 2 ottobre 2015 vengono prorogate e su queste si struttura il presente Piano.

• L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

• L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a quanto condiviso e dichiarato nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola.

E' necessario che nel PTOF siano esplicitate le modalità che la scuola adotta per strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano alle linee guida ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.

Da ciò deriva la necessità di dare rilevanza alle azioni messe in atto per: 1. migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio con particolare attenzione ai lavori dei Dipartimenti disciplinari ai fini di una progettazione largamente condivisa e di modalità comuni di verifica e valutazione; 2. superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico, più centrato sulla ricerca e sulla soluzione di problemi, in modo da contribuire fattivamente allo sviluppo delle competenze chiave , che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche,competenze digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà, sia nella direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA e BES); 13

3. educare all’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole, anche promuovendo attività di volontariato; rendere più efficaci le azioni di inclusione e di partecipazione, con la finalità di prevenire le discriminazioni e le violenze di genere potenziando il senso di responsabilità personale e sociale; 4. potenziare e sostenere l’apprendimento delle lingue straniere nella consapevolezza che le competenze linguistiche veicolano atteggiamenti e comportamenti di apertura e tolleranza nei confronti delle altre culture, educando ai valori della pace e del rispetto umano; 5. proseguire sulla strada dell’innovazione tecnologica, implementando processi sempre più diffusi di de materializzazione e didattica multimediale; fornire allo studente conoscenze, abilità e competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica sviluppando anche la riflessione critica sul valore delle conquiste scientifiche e sul ruolo della tecnologia nella vita quotidiana; 6. contribuire all’educazione degli allievi e di tutto il personale verso la conoscenza, il rispetto, la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente; 7. migliorare il sistema di comunicazione e di condivisione delle informazioni, in particolare favorendo il coinvolgimento delle famiglie; rendicontare agli stakeholders l’operato della scuola non solo in termini di investimenti, ma anche in relazione al valore aggiunto veicolato dalle attività didattico - formative promosse dall’istituto 8. sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico didattica 9. mantenere e migliorare la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio( reti, accordi,progetti..) per realizzare percorsi capaci di motivare gli studenti a costruire progressivamente il loro progetto di vita e di lavoro; dare organicità e continuità ai percorsi di Alternanza scuola-lavoro 10. operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere psicofisico anche attraverso la promozione delle pratiche sportive; promuovere la sicurezza e la salute come valori prioritari da perseguire in ogni attività

Ai sensi del c.14/L 107, Il Piano, oltre ad includere le risultanze del RAV e il Piano di miglioramento ivi connesso, dovrà inoltre esplicitare: - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa - il fabbisogno di personale ausiliario ed amministrativo - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali

14

4

CURRICULA A partire dall'anno scolastico 2010-2011 il Liceo scientifico statale «Nicolò Tron» ha attivato due indirizzi, secondo le indicazioni del Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010, Regolamento recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Come previsto dal Regolamento (art. 2, comma 3), «i percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare». Il primo biennio (art.

3, comma 4) è finalizzato «all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale» e all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Il secondo biennio (art. 3, comma 5) «è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale». Infine il quinto anno (art.

3. comma 5) mira a perseguire «la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente».

4.1

Liceo scientifico moderno (autonomia) Il percorso del liceo scientifico moderno, attivo dall’anno scolastico 2018/2019, offre una formazione completa, di ampio respiro culturale, sia nell’ambito scientifico sia in quello umanistico. Favorisce l’acquisizione di competenze proprie della ricerca scientifica e tecnologica, assicurando la padronanza di linguaggi e metodologie.

In particolare, grazie a un'impostazione attenta alle indicazioni europee in materia di apprendimenti, questo indirizzo propone: ▪ nel primo biennio l’inserimento dell’informatica; ▪ nel quarto e quinto anno una personalizzazione del percorso di studio da parte dello studente con la possibilità di scegliere tra un approfondimento di scienze naturali, diritto ed economia, scienze dell’uomo e della società.

Il corso prevede l’acquisizione obbligatoria della patente ECDL. I biennio I II

Discipline

II biennio III IV

V

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica Elementi di informatica Fisica Scienze naturali* Disegno e storia dell'arte Scienze motorie e sportive Disciplina a scelta Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali Monte ore annuale (33 settimane di lezione)

4 3 3 3

* Biologia, Chimica e Scienze della terra

15

4 3 3 3

4 2 2 2 2 2

4 2 2 2 2 2

1 28 924

1 28 924

4 3 3

4 2 3

4 2 3

2 3 4

2 2 4

2 2 4

3 3 2 2

3 3 2 2 2 1 30 990

3 3 2 2 2 1 30 990

1 30 990

4.2

Liceo scientifico con seconda lingua comunitaria (autonomia) Questo percorso introduce una seconda lingua straniera (tedesco). Nel secondo biennio gli studenti avranno la possibilità di proseguire l’apprendimento della lingua tedesca con soggiorni all’estero e di conseguire una certificazione linguistica riconosciuta a livello universitario.

La presenza in questo indirizzo di due lingue straniere e del latino permette un potenziamento delle competenze linguistiche ed espressive che, insieme alla componete scientifica, completano la formazione liceale dello studente.

Il corso prevede l’acquisizione obbligatoria della patente europea ECDL. I biennio I II

Discipline

II biennio III IV

V

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura inglese 2^ lingua comunitaria Storia e geografia Storia Filosofia Matematica e informatica (ECDL) Fisica Scienze naturali* Disegno e storia dell'arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali Monte ore annuale (33 settimane di lezione)

4 3 3 3 3

5 2 2 2 1 28 924

4 3 3 3 2

4 2 2 2 2 1 28 924

4 3 3 2

4 2 3 2

4 2 3

2 2 4 3 2 2 2 1 30 990

2 2 4 3 3 2 2 1 30 990

2 3 4 4 3 2 2 1 30 990

* Biologia, Chimica e Scienze della Terra

4.3

Liceo scientifico - opzione delle scienze applicate Il percorso pone particolare attenzione all’analisi critica dei fenomeni considerati, stimola la riflessione sul metodo delle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la ricerca scientifica.

Matematica, informatica, fisica chimica, biologia e scienze della terra vengono studiate ed approfondite mediante l’utilizzo costante di moderni e attrezzati laboratori.

Viene dato spazio all’informatica come disciplina, sia curando gli aspetti culturali e tecnologici, che operativi.

Il corso prevede l’acquisizione obbligatoria della patente europea ECDL. I biennio I II

Discipline

II biennio III IV

V

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica Informatica Fisica Scienze naturali* Disegno e storia dell'arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali Monte ore annuale (33 settimane di lezione)

4 3 3

5 2 2 3 2 2 1 27 891

* Biologia, Chimica e Scienze della Terra.

16

4 3 3

4 2 2 4 2 2 1 27 891

4 3

4 3

4 3

2 2 4 2 3 5 2 2 1 30 990

2 2 4 2 3 5 2 2 1 30 990

2 2 4 2 3 5 2 2 1 30 990

4.4

Liceo scientifico orientato allo sport (autonomia) Questo percorso permette di approfondire le scienze motorie e sportive e le discipline sportive all’interno di un quadro culturale che favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche, naturali nonché dell’informatica.

Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e la cultura dello sport.

Assicura le pari opportunità di tutti gli studenti, compresi quelli che di trovano in condizioni di disabilità.

Il corso prevede l’acquisizione obbligatoria della patente europea ECDL. II biennio V Discipline III IV Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 Storia e geografia Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica 4 4 4 Fisica 3 3 3 Scienze naturali* 3 3 3 Disegno 3 2 2 Informatica 2 2 Discipline sportive 2 2 2 Scienze motorie e sportive 3 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 Totale ore settimanali 30 30 30 Monte ore annuale (33 settimane di lezione) 990 990 990 * Biologia, Chimica e Scienze della Terra.

17

4.5

Liceo scientifico ad indirizzo sportivo (D.P.R. 52 del 5 marzo 2013) Il percorso sportivo permette di approfondire le scienze motorie e sportive e le discipline sportive all’interno di u quadro culturale che favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché dell’economia e del diritto. Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e a maturare le competenze necessarie per individuare le intersezioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e la cultura dello sport. Assicura le apri opportunità di tutti gli studenti, compresi quelli che si trovano in condizioni di disabilità.

Il corso prevede l’acquisizione obbligatoria della patente europea ECDL. I biennio I II

Discipline

II biennio III IV

V

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Diritto ed economia dello sport Discipline sportive Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali Monte ore annuale (33 settimane di lezione)

4 3 3

* con informatica nel Primo Biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra.

18

4 3 3

5 2 3

5 2 3

3 3 1 27 891

3 3 1 27 891

4 3

4 3

4 3

2 2 4 3 3 3 2 2 1 30 990

2 2 4 3 3 3 2 2 1 30 990

2 2 4 3 3 3 2 2 1 30 990

4.6

Percorsi didattico – formativi previsti dalla L. 107/2015

4.6.1 CLIL (Content and Language Integrated Learning) OBIETTIVI - Migliorare le competenze linguistiche degli studenti proponendo un uso naturale della LS utilizzata per acquisire conoscenze disciplinari e sviluppare competenze e abilità di studio - Accrescere la motivazione all’apprendimento - Sperimentare strategie e metodi di insegnamento / apprendimento che favoriscano la progressiva autonomia dello studente nell’acquisizione di competenze complesse ed integrate - Proporre attività didattiche stimolanti utilizzando le nuove tecnologie e strumenti innovativi - Condividere le conoscenze e le metodologie di insegnamento / apprendimento da parte dei docenti coinvolti nel progetto.

ATTORI I docenti interessati alla metodologia CLIL e le relative classi TEMPI I moduli / le lezioni con metodologia CLIL si svolgeranno da ottobre / novembre 2017 a maggio / giugno 2018 a seconda del calendario che ciascun docente / team di docenti coinvolti stabilità in sintonia con la programmazione del consiglio di classe di ciascuna classe interessata.

STRUMENTI E METODI Metodologia CLIL, attivo coinvolgimento degli studenti nella costruzione del proprio sapere, cooperative learning, problem solving, task based learning

4.6.2 Progetto salute La scuola promuove l’educazione al benessere psicofisico attraverso varie attività e incontri sviluppati durante i cinque anni di corso.

Inoltre, in base alla L.107/2015, vengono attivati corsi per l’apprendimento delle tecniche di primo soccorso, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale “118” del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio.

OBIETTIVI - Promuovere l’assunzione di atteggiamenti responsabili e consapevoli verso il proprio benessere e la consapevolezza dei comportamenti a rischio per la salute - Favorire lo sviluppo di abilità preventive - Promuovere l’educazione al benessere psicofisico per aiutare i ragazzi ad affrontare tematiche inerenti la sessualità e l’affettività in modo sereno e consapevole - Promuovere l’acquisizione di corrette abitudini alimentari - Promuovere lo sviluppo di opinioni e atteggiamenti positivi verso stili di vita sani e liberi da dipendenze - Promuovere la sensibilità verso l’altro e verso la malattia, educando al rispetto e favorendo stili di vita socialmente positivi - Promuovere l’acquisizione di manovre salvavita e le principali tecniche del primo soccorso ATTORI Studenti di tutti i corsi, docenti di scienze naturali e scienze motorie, esperti e medici dell’U.S.L., 118, associazioni operanti in ambito sanitario 19

TEMPI Per ogni anno di corso sono previste attività ed approfondimenti adeguati alle problematiche e agli interessi specifici dell’età.

STRUMENTI E METODI Incontri con esperti, compilazione di questionari, attività guidate di gruppo, approfondimenti, interventi di peer education.

4.6.3 Percorsi di alternanza scuola - lavoro Attraverso l’alternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarità dei diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’impresa/struttura ospitante non sono più considerati come realtà separate bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento.

Il modello dell’alternanza scuola lavoro intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento formativo ed operativo, ma si pone l’obiettivo più incisivo di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo”. Tale condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teorico, offrendo nuovi stimoli all’apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona.

Dall’a.s. 2015/2016, in base a quanto stabilito dalla L. 107/2015, gli studenti del triennio saranno coinvolti nei percorsi di alternanza scuola – lavoro. Si rimane in attesa di conoscere le nuove indicazioni ministeriali circa la durata complessiva del percorso.

Obiettivi (D.L. 77/2005, art.2.) a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi egli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Organizzazione Liceo Scientifico Statale, Associazioni imprenditoriali scledensi, Associazione Industriali, A.P.I., Albi professionali, Enti pubblici, Organizzazioni sindacali.

Attori 20

Docenti, genitori, studenti del triennio, imprenditori, liberi professionisti, dirigenti di enti pubblici tutor aziendali e scolastici.

Sulla base del progetto, messo a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti, l’inserimento degli studenti nei contesti operativi può essere organizzato, tutto o in parte, nell’ambito dell’orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione delle attività didattiche.

Strumenti e metodi Questionari di entrata, di uscita, diario di bordo sia per studenti che per tutor aziendali e scolastici. Schede di rilevazione, organigrammi e descrizioni delle funzioni, presentazioni multimediali.

Azioni -

Moduli didattici disciplinari Interventi formativi sulle tematiche della sicurezza negli ambienti di lavoro Incontri con esperti e rappresentanti del mondo del lavoro Visite aziendali Certificazioni linguistiche avanzate e certificazioni informatiche Partecipazione a progetti che richiedano competenze riconducibili al mondo del lavoro (ambito scientifico-tecnologico, ambito educativo, ambito sportivo, ambito linguistico, ambito artistico) Stages

Valutazione delle attività di alternanza scuola lavoro in sede di scrutinio La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procede: a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di comportamento; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti; b) all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ai sensi dei dd.PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010 e delle successive Linee guida e Indicazioni nazionali allo scopo emanate, in particolare il D. Lgs. 62/2017 e successive modifiche.

Per indicazioni precise sulle modalità organizzative dell’alternanza scuola – lavoro si rimanda alla “Guida operativa” emanata dal MIUR nell’Ottobre 2015 e alla “Carta dei diritti e doveri dello studente in ASL”.

21

Finalità specifiche di disciplina Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei, come indicato dall'allegato A del Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010, si sviluppa in due macroaree, definite: - storico-umanistica - scientifica, matematica e tecnologica.

Per meglio identificarne gli obiettivi, anche alla luce del D.M. n. 139 del 22 agosto 2007, le singole discipline sono state ripartite secondo quattro «assi culturali»: - asse dei linguaggi, - asse matematico, - asse scientifico-tecnologico, - asse storico-sociale.

Finalità specifiche di disciplina:

Scientificamatematica e tecnologica

Storicoumanistica

Asse dei linguaggi

Asse storicosociale

Asse matematico

Asse scientificotecnologico

Ognuna delle discipline che in essi è inserita è portatrice di aspetti peculiari della formazione liceale, in molti casi simili, in molti altri diversi, ma tutti essenziali per una crescita organica della persona.

Obiettivo comune di tutte le discipline inserite nei quattro assi (come anche delle attività di ampliamento dell’offerta formativa) è lo sviluppo delle otto “competenze – chiave di cittadinanza”, come esplicitate nel DM 139/2007 e come riviste nella Raccomandazione europea del maggio 2018 : -

4.7

competenza alfabetica funzionale; competenza multilinguistica; competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; competenza digitale; competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare; competenza in materia di cittadinanza; competenza imprenditoriale; competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

Asse dei linguaggi Quest'asse, oltre ad avere uno sviluppo trasversale in tutte le discipline di studio, unisce in modo particolare le competenze di discipline che fanno della lingua, della letteratura e dell'arte i canali fondamentali di crescita e di comunicazione tra gli uomini.

22

4.7.1.1 Lingua e letteratura italiana La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali.

Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.

Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero percorso di istruzione. La sua acquisizione avverrà progressivamente lungo l’intero quinquennio, sempre a contatto con i testi. Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse; ha inoltre acquisito stabile familiarità con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede.

Obiettivi specifici di apprendimento Per quanto riguarda la lingua, al termine del primo biennio lo studente è stato abituato: -

ad esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà; a compiere le operazioni fondamentali del riassumere e parafrasare un testo dato e organizzare e motivare un ragionamento; a illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico; è stato inoltre avviato a una complessiva coscienza della storicità della lingua italiana attraverso la lettura di alcuni testi letterari, anche distanti nel tempo; sul fronte della Letteratura ha sviluppato il gusto per la lettura e ha cominciato ad avere chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana delle origini.

Al termine del secondo biennio, l’alunno, per quanto riguarda la lingua: -

-

ha consolidato e sviluppato le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio; è in grado di analizzare i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e,nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica;

Per quanto riguarda la letteratura: -

diventa consapevole della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale;

23

-

-

conosce i testi maggiormente rappresentativi del patrimonio letterario italiano dallo stilnovo all’età romantica, considerati nella loro individualità e storicità e visti anche come il prodotto dell’interazione con gli altri testi del sistema letterario; acquisisce abitudine alla lettura per accedere a più vasti campi del sapere, per maturare capacità di riflessione e partecipare con maggior attenzione alla realtà in cui viviamo.

Al termine del quinto anno l’alunno, per quanto riguarda la lingua: -

Ha affinato le competenze di comprensione e di produzione Ha acquisito dei lessici disciplinari E’in grado di condurre un’analisi linguistica dei testi letterari e non letterari (lessico, semantica, sintassi, metrica, tecniche argomentative) (TIPOLOGIA A) E’ in grado di produrre saggi brevi e articoli di giornale su base documentata (TIPOLOGIA B), temi di argomento storico (TIPOLOGIA C), temi di argomento generale (TIPOLOGIA D)

Per quanto riguarda la letteratura: -

Conosce il quadro della storia letteraria dall’Unità d’Italia ad oggi e i suoi legami con la letteratura europea ed extraeuropea, a partire da una selezione di autori e testi emblematici E’in grado di rielaborare criticamente i temi e le problematiche affrontate dagli autori Sa operare collegamenti e confronti tra testi sia dello stesso autore sia di autori diversi Coglie i rapporti tra la letteratura e le altre discipline in maniera consapevole.

4.7.1.2 Lingua e cultura latina L’insegnamento del latino mira a promuovere e sviluppare: 1. la consapevolezza del valore culturale della lingua e della civiltà latine nel passato e nel presente; 2. le capacità e competenze di analisi linguistica volte alla comprensione dei testi in lingua originale o in traduzione con testo a fronte; 3. l’accesso diretto e concreto, attraverso i testi, a un patrimonio di civiltà e di pensiero che costituiscono i fondamenti della cultura occidentale; 4. la consapevolezza critica del rapporto della lingua latina con la lingua italiana e con altre lingue straniere moderne per quanto riguarda il lessico, la sintassi e la morfologia; 5. il possesso di strumenti e di concetti utili a comprendere l’evoluzione dei generi e delle forme letterarie.

Obiettivi specifici di apprendimento LINGUA Primo biennio Alla fine del primo biennio lo studente - sa leggere in modo scorrevole i testi in lingua latina; - conosce la morfologia di nome, aggettivo, pronome e verbo e le strutture fondamentali della sintassi dei casi e del periodo; - conosce il lessico frequenziale di base con particolare attenzione alle famiglie semantiche e alla formazione delle parole; - individua le relazioni esistenti fra i vari elementi del sistema linguistico latino e quelli corrispondenti della lingua italiana e di altre lingue straniere a lui note; 24

-

sa tradurre brani di autori adeguati alle conoscenze linguistiche acquisite e li rende in una lingua fedele, espressiva e moderna; coglie nei testi gli elementi, i concetti e le parole chiave che esprimono la civiltà e la cultura latina.

Secondo biennio e quinto anno Nel secondo biennio e nel quinto anno lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politica, della filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di traduzione, proprie o di traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze linguistiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello di complessità crescente, anche facendo ricorso ad esercizi di traduzione contrastiva.

CULTURA Secondo biennio e quinto anno L’attenzione dello studente si sofferma, nel corso del secondo biennio, sui testi più significativi della latinità, letti in lingua e/o in traduzione, dalle origini all’età di Augusto, nel corso del quinto anno, sulla storia della letteratura latina dall’età giulio – claudia al IV secolo d.C..

La delimitazione cronologica non implica che si debba necessariamente seguire una trattazione diacronica.

Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio della letteratura latina può essere infatti proficuamente affrontato anche per generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione greca, o ancora come ricerca di permanenze nella cultura e nelle letterature italiana ed europee.

Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana. Lo studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; interpretarli usando gli strumenti dell’ analisi testuale e le conoscenze relative all’ autore e al contesto; apprezzarne il valore estetico; cogliere la diversità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

4.7.1.3 Lingua e cultura straniera Al termine del primo biennio lo studente avrà migliorato la capacità di:

-

comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; riferire fatti e descrivere situazioni con pertinenza lessicale in testi orali e scritti, lineari e coesi; partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un’ottica comparativa con la lingua italiana; analizzare aspetti relativi alla cultura dei paesi di lingua inglese , con particolare riferimento all’ambito sociale; confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi di lingua inglese analizzare semplici testi orali, scritti o iconografici su argomenti di attualità, letteratura, cinema, arte, e scienza.

Secondo biennio Linee generali e competenze 25

-

Vengono sviluppate le competenze linguistico - comunicative riguardanti la comprensione, la produzione scritta e l’interazione orale; Si introducono nuove conoscenze relative all’universo culturale della lingua di riferimento in un’ottica interculturale; Gli studenti raggiungono il livello B2 (per la lingua inglese) e B1 (per la lingua tedesca) del Quadro Comune Europeo di Riferimento; Gradualmente vengono introdotte esperienze d’uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche (CLIL).

Obiettivi specifici di apprendimento -

Comprensione globale, selettiva e dettagliata di testi orali/scritti attinenti alle aree di interesse del liceo scientifico; Produzione di testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni; Interazione, anche con parlanti nativi (ad esempio gli studenti ospiti per periodi prolungati di studio), in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; Riflessione sulla lingua e i suoi usi, anche in ottica comparativa; Riflessione sulle strategie di apprendimento della lingua straniera per trasferirle ad altre lingue.

Obiettivi specifici relativi alla cultura del paese di cui si studia la lingua straniera -

Comprensione di aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento all’ambito scientifico; Comprensione di testi letterari di epoche diverse; Studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche in lingua straniera (CLIL); Utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Quinto anno Alla fine del quinto anno di studi gli studenti dovrebbero aver raggiunto il livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Ciò consentirà loro di comunicare, sia nella forma scritta che in quella orale, in modo articolato in diversi contesti e situazioni, attraverso un approfondimento e ampliamento delle strutture grammaticali, delle funzioni linguistiche e del lessico, utilizzando un registro linguistico adeguato.

Obiettivi specifici della disciplina Lingua -

Nell’ambito della competenza linguistico - comunicativa, lo studente: comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun indirizzo; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana.

Cultura Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera, lo studente: - comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di ciascun indirizzo; - interpreta e commenta in modo personale brani scritti letterari, di attualità o di natura scientifica;

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comprende e interpreta testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico-culturale, in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e/o di altre letterature moderne e classiche; risponde in modo pertinente ma sintetico ad un quesito scritto rispettando la consegna; sa fare il riassunto o la parafrasi di un testo letterario o di attualità; individua e analizza gli elementi fondamentali di un testo letterario, quali personaggi, spazio, tempo, punto di vista, narratore e tema; opera collegamenti fra testi dello stesso autore e di autori diversi e, quando possibile, con testi non letterari; è in grado di attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta dei materiali e degli strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati, utilizzando anche le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire gli argomenti oggetto di studio.

Gli studenti potranno sostenere l'esame FCE (B2) o CAE (C1) per l'accertamento della competenza linguistica in lingua inglese e il Zertifikat Deutsch rilasciato dal Goethe Institut per la lingua tedesca.

4.7.1.4 Disegno e storia dell’arte “Nell’arco del quinquennio lo studente liceale acquisisce la padronanza del disegno “grafico/geometrico” come linguaggio e strumento di conoscenza che si sviluppa attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti, ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali.

Attraverso lo studio degli autori e delle opere fondamentali, lo studente maturerà una chiara consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che lo precede, cogliendo il significato e il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, e divenendo consapevole del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura come testimonianza di civiltà nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità. Lo studio dei fenomeni artistici avrà come asse portante la storia dell’architettura. Le arti figurative saranno considerate soprattutto, anche se non esclusivamente, in relazione ad essa.” (Estratto dalle indicazioni nazionali) Linee generali e competenze -

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essere in grado di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata; acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici ed essere capace di riconoscere i valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di analisi la lettura formale e iconografica; essere in grado sia di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione.

Primo biennio

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Nel corso del primo biennio si affronterà lo studio della produzione architettonica e artistica dalle origini sino alla fine del XIV secolo. Lo studente verrà introdotto alla lettura dell’opera d’arte e dello spazio architettonico, individuando le definizioni e le classificazioni delle arti e le categorie formali del fatto artistico e architettonico.

Particolare attenzione sarà posta nell'affrontare il disegno come strumento di rappresentazione rigorosa ed esatta di figure e solidi geometrici.

Obiettivi specifici di apprendimento -

studiare e capire i testi fondamentali della storia dell’arte e dell’architettura; leggere le opere architettoniche e artistiche; acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici.

Secondo biennio Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della produzione architettonica e artistica dal primo ’400 fino all’Impressionismo. Nel secondo biennio il valore della componente costruttiva e pratica del disegno arricchirà il percorso: oltre allo studio sistematico della Teoria delle ombre (figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici), si affronterà la tecnica delle rappresentazione dello spazio attraverso lo studio della prospettiva centrale e accidentale di figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici anche in rapporto alle opere d’arte.

Obiettivi specifici di apprendimento -

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imparare a comprendere, sistematicamente e storicamente, l’ambiente fisico attraverso il linguaggio grafico-geometrico; essere in grado sia di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione; acquisire consapevolezza del valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano.

Quinto anno Nel quinto anno la storia dell’arte prenderà l’avvio dalle ricerche post-impressioniste, intese come premesse allo sviluppo dei movimenti d’avanguardia del XX secolo, per giungere a considerare le principali linee di sviluppo dell’arte e dell’architettura contemporanee, sia in Italia che negli altri paesi. Nell’ultimo anno di corso il disegno sarà finalizzato sia all’analisi e alla conoscenza dell’ambiente costruito, mediante il rilievo grafico-fotografico e gli schizzi dal vero, sia all’elaborazione di semplici proposte progettuali di modifica dell’esistente o da realizzare ex-novo.

Obiettivi specifici di apprendimento -

4.8

Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista.

Comprendere, sistematicamente e storicamente, l’ambiente fisico attraverso il linguaggio graficogeometrico Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura Produrre confronti e percorsi di collegamento con altre opere.

Interpretare un sistema costruito dal punto di vista energetico

Asse matematico Di quest'area fanno parte le discipline scientifiche, tanto formali quanto naturali. Accomunate dall'obiettivo di far acquisire un metodo scientifico, queste materie affrontano, da diversi punti di vista, l'indagine sul reale e sul modo di organizzare al meglio le nostre conoscenze, sviluppando senso critico, osservazione, rigore e capacità di soluzione dei problemi.

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4.8.1.1 Matematica Obiettivi specifici di apprendimento Primo biennio -

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individuare proprietà invarianti per trasformazioni elementari; dimostrare proprietà di figure geometriche; utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate; riconoscere e costruire relazioni e funzioni; matematizzare semplici situazioni riferite alla comune esperienza e a vari ambiti disciplinari; comprendere e interpretare le strutture di semplici formalismi matematici; cogliere analogie strutturali e individuare strutture fondamentali; riconoscere concetti e regole della logica in contesti argomentativi e dimostrativi; adoperare i metodi, i linguaggi e gli strumenti informatici introdotti; inquadrare storicamente qualche momento significativo dell’evoluzione del pensiero matematico.

Secondo biennio -

Sviluppo capacità intuitive e logiche Capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente Sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche Acquisizione della precisione di linguaggio Acquisizione di coerenza nelle argomentazioni Acquisizione di familiarità con i nuovi mezzi informatici Interesse per l'evoluzione del pensiero matematico Acquisizione di conoscenze a livelli elevati di astrazione e di formalizzazione Capacità di comprendere le differenze tra i linguaggi storico-naturali, formali, artificiali Capacità di utilizzare i metodi, gli strumenti e i modelli matematici in situazioni diverse Sapere cogliere aspetti e momenti storico-filosofici del pensiero matematico

Quinto anno Nell’anno finale lo studente approfondirà la comprensione del metodo assiomatico e la sua utilità concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione matematica. Gli esempi verranno tratti dal contesto dell’aritmetica, della geometria euclidea o della probabilità ma è lasciata alla scelta dell’insegnante la decisione di quale settore disciplinare privilegiare allo scopo.

Nello specifico: - Studio dal punto di vista analitico rette, piani e sfere - Studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline - Acquisizione del concetto di limite di una successione e di una funzione - Acquisizione dei principali concetti del calcolo infinitesimale - Studio del concetto di equazione differenziale - Comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura - Acquisizione dell’idea generale di ottimizzazione - Studio delle caratteristiche di alcune distribuzioni discrete e continue di probabilità - Approfondimento del concetto di modello matematico e sviluppo della capacità di costruirne e analizzarne esempi.

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4.8.1.2 Informatica Obiettivi specifici di apprendimento Primo biennio Comprendere i fondamenti teorici della disciplina: codifica dell’informazione - sistema di elaborazione - hardware e software - sistema operativo come gestore delle risorse e interfaccia con l’utente - reti e Internet - Testi e Ipertesti multimediali. - Algoritmi e loro rappresentazione.

-

-

I Linguaggi naturali e artificiali, i linguaggi di programmazione.

Acquisire la padronanza degli strumenti dell’Informatica Conoscere le funzionalità di base e le caratteristiche di un sistema operativo Documenti “elettronici”: usare correttamente un elaboratore di testo (word processor) - utilizzare correttamente un foglio elettronico (spreadsheet) - creare un ipertesto multimediale, anche per il web (presentazioni e/o siti in html) - utilizzare consapevolmente Internet e i suoi servizi (e-mail, blog, motori di ricerca …) - codificare un algoritmo in un linguaggio di programmazione (es. Dev C++) Utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’utilizzo degli strumenti informatici e conseguenze sociali e culturali che ne derivano, con particolare attenzione alle possibilità offerte da Internet.

Secondo biennio Si procede ad un allargamento della padronanza di alcuni strumenti e ad un approfondimento dei loro fondamenti concettuali. La scelta dei temi dipende dal contesto e dai rapporti che si stabiliscono tra l’informatica e le altre discipline. Sarà possibile disegnare un percorso all’interno delle seguenti tematiche: - strumenti avanzati di produzione dei documenti elettronici; - linguaggi di markup (XML ecc.); - formati non testuali (bitmap, vettoriale, formati di compressione); - font tipografici; - progettazione web; - introduzione al modello relazionale dei dati, ai linguaggi di interrogazione e manipolazione dei dati; - sintassi di un linguaggio orientato agli oggetti; - approfondimento della logica di tipo problem solving, con l'ideazione di algoritmi complessi e con la loro implementazione in un linguaggio di programmazione Quinto anno Al termine del quinto anno lo studente : -

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Ha acquisito le conoscenze sulla progettazione di un sistema informatico (Basi di Dati e Reti) Conosce gli strumenti per la progettazione concettuale di un DataBase tramite i diagrammi ER e sa come mapparli in un RDBMS Sa creare un ipertesto multimediale, in particolare per il Web (HTML con Linguaggi di Scripting lato Client e lato Server con accesso ad un Data Base) Utilizza consapevolmente Internet e i suoi servizi (e-mail, blog, motori di ricerca …)

Sa affrontare problemi complessi, costruendo un modello per la soluzione, individuando lo strumento informatico più adatto alla sua implementazione, con particolare riguardo alla raccolta dei dati, alla loro elaborazione e alla presentazione dei risultati, anche in rete.

Ha acquisito competenze di Problem Solving avanzate, anche in contesti nuovi o non consueti.

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Ha la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’utilizzo degli strumenti informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale utilizzo, con particolare attenzione alle possibilità offerte da Internet e conosce l’uso consapevole e sicuro della rete.

Nel caso sia attivato un modulo CLIL, riesce ad affrontare un testo tecnico in lingua inglese, comprendendone i contenuti, rielaborandoli ed eseguendo correttamente quanto eventualmente richiesto

4.8.1.3 Elementi di informatica Finalità generali e metodologie La finalità della materia è quella di introdurre gli studenti al metodo di problem solving utilizzando un sistema di elaborazione con il duplice scopo di sviluppare abilità trasversali di logica e di abituarli al rigore sintattico di un linguaggio artificiale.

Le principali metodologie attraverso le quali si intende perseguire tale finalità sono: -

la tecnica di problem solving per mettere gli studenti di fronte a situazioni aperte da affrontare anche con approcci intuitivi; la tecnica di scoperta guidata per far passare lo studente da una situazione problematica alla scoperta di un principio o di un concetto; l’attività pratica di laboratorio.

Obiettivi specifici di apprendimento Primo biennio Gli obiettivi specifici della disciplina sono: -

4.9

apprendere la logica del problem solving indirizzandola ad un particolare esecutore, la macchina programmabile, studiare le caratteristiche dell’esecutore (Macchina di Von Neumann) e individuare le tipologie di problemi risolvibili tramite algoritmi, riuscire a codificare (coding) l’algoritmo in modo che sia comprensibile all’esecutore, generando a volte un software, applicare le conoscenze informatiche a situazioni trattate nelle materie scientifiche.

Asse scientifico – tecnologico L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.

31

4.9.1.1 Fisica Nel corso del primo biennio gli studenti saranno introdotti: -

all’uso del linguaggio proprio della fisica classica; all’analisi ed alla modellizzazione di semplici situazioni reali; alla risoluzione di semplici problemi; alla conoscenza del campo di indagine della disciplina; alla pratica laboratoriale ed alla misura di grandezze fisiche; all’uso del metodo d’indagine proprio della fisica; alla descrizione dei risultati di una misura con un linguaggio adeguato (cifre significative, tabelle, grafici); alla rielaborazione critica degli esperimenti realizzati attraverso relazioni scritte o orali; all’uso di strumenti informatici per il calcolo, lo studio, la ricerca e l’esposizione.

Il corso del secondo biennio si distingue sostanzialmente dal primo per un maggior approfondimento ed una rigorosa formalizzazione degli argomenti trattati. Agli studenti dei corsi si intende: -

Fornire un efficace mezzo per conoscere ed interpretare la realtà, avvalendosi dell'attività di laboratorio come tappa fondamentale del processo conoscitivo.

Far acquisire una metodologia generale di lavoro efficacemente applicabile anche in altri campi del sapere.

Fornire una chiave storica di interpretazione, attraverso letture critiche di brani e memorie originali.

Comprendere le ragioni dello sviluppo scientifico.

Particolare importanza verrà data al laboratorio inteso sia come luogo di verifica di leggi già presentate sia, soprattutto, come luogo di scoperta e di costruzione di ipotesi per l'interpretazione della natura.

Obiettivi specifici di apprendimento -

Comprensione dei procedimenti tipici dell'analisi scientifica, del rapporto tra costruzione teorica ed attività sperimentale.

Saper riconoscere negli argomenti affrontati il carattere operativo dei concetti fisici, le operazioni di astrazione e di approssimazione.

Acquisizione di un insieme organico di contenuti e metodi per conoscere ed interpretare adeguatamente la realtà.

Capacità di comprendere e saper utilizzare il linguaggio scientifico.

Conoscere le unità di misura delle grandezze utilizzate e saper sviluppare un'equazione dimensionale.

Abitudine all'approfondimento, alla riflessione e all'organizzazione del lavoro individuale.

Capacità a cogliere ed apprezzare l'utilità del confronto di idee e dell'organizzazione del lavoro di gruppo.

Riconoscere il potere unificante dei principi e delle teorie, e l'importanza dei modelli nelle conoscenze scientifiche.

Acquisire una manualità che permetta di ripetere una misura già presentata o di effettuarne una semplice mai affrontata.

Riuscire ad esprimere correttamente il risultato di una misura ed elaborare una relazione chiara ed esaustiva.

Saper utilizzare un programma per l'elaborazione dei dati (foglio elettronico).

Quinto anno Lo studente, durante il suo percorso liceale deve apprendere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo 32

sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata.

In particolare, lo studente deve saper: -

-

osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.

Il dipartimento di fisica, per quanto possibile, in collaborazione con altri insegnanti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia) promuoverà collaborazioni tra il Liceo Tron e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro.

Nel corso del quinto anno il percorso didattico da maggiore rilievo all'impianto teorico (Le leggi della fisica) ed alla sintesi formale (Strumenti e modelli matematici), con l'obiettivo di formulare e risolvere problemi più impegnativi di quelli affrontati negli anni precedenti, tratti anche dall'esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. L'attività sperimentale consentirà allo studente di discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie.

4.9.1.2 Scienze naturali Gli aspetti metodologici, la cui acquisizione nel corso del quinquennio è fondamentale e imprescindibile, sono: l’inquadramento in prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti; la lettura, l’analisi, la traduzione di testi scientifici; l’uso costante del laboratorio e dell’uscita sul territorio; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva corretta, pertinente, efficace e personale; l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

Nell’opzione Liceo Scientifico si porrà particolare attenzione all’acquisizione di una formazione culturale equilibrata, sottolineando i nessi tra i metodi di conoscenza propri delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico e cogliendo i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica.

In aggiunta, nell’opzione Scienze Applicate si insisterà sulla conoscenza dei contenuti fondamentali delle scienze naturali anche attraverso l’uso più sistematico del laboratorio, sulla consapevolezza delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, e sulla capacità di risolvere semplici problemi anche con risvolti pratici.

Primo biennio 33

Nel primo biennio prevale l’approccio fenomenologico e osservativo - descrittivo. Si darà ampio spazio alle attività laboratoriali e alle uscite sul territorio.

Per le scienze della terra si affronterà lo studio della Terra come pianeta all’interno del sistema solare e dell’idrosfera. Gli elementi di biologia partono dallo studio della cellula e della varietà delle forme di vita per introdurre i concetti di evoluzione e di rapporto viventi - ambiente, nella prospettiva del mantenimento della biodiversità. Gli elementi di chimica comprendono: l’osservazione e la descrizione di semplici fenomeni, l’introduzione al modello particellare, gli stati di aggregazione, la classificazione delle sostanze (anche sulla base della tavola periodica) e i primi aspetti quantitativi (leggi ponderali).

Obiettivi specifici di apprendimento Alla fine del primo biennio l’allievo sa riconoscere i principali aspetti delle strutture logico-formali delle scienze sperimentali, inquadrando i fenomeni osservati in categorie e integrando i dati con semplici elaborazioni. È in grado di svolgere semplici attività di laboratorio, spesso proposte sotto forma di problem-solving. Riconosce gli aspetti peculiari del fenomeno “vita”, sia in termini di unitarietà che di diversità. Conosce i principali aspetti dell’idrosfera, iniziando a familiarizzare con il concetto di risorsa limitata.

Secondo biennio La pratica didattica del secondo biennio sarà volta a sviluppare gli aspetti contenutistici, senza però trascurare lo sviluppo di quelli metodologici e, in particolare, del laboratorio e dell’uscita didattica, benché necessariamente differenziati in funzione dell’indirizzo. Per quanto riguarda i risultati di apprendimento comuni, si ricordano solo i più importanti: acquisizione di un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti, di continuare gli studi e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita; capacità di individuare interconnessioni metodologiche e contenutistiche; capacità di sostenere tesi e acquisizione dell’abitudine al rigore logico, all’identificazione dei problemi e all’individuazione di soluzioni; capacità di comprendere e produrre testi scritti anche con lessico specialistico; possesso dei contenuti fondamentali delle scienze naturali e conoscenza delle procedure e dei metodi di indagine.

Per le scienze della terra si affronterà lo studio della litosfera e dei suoi fenomeni. Gli elementi di biologia svilupperanno soprattutto temi inerenti alla genetica e all’anatomia e fisiologia umane, ponendo particolare rilievo sull’educazione alla salute. Gli elementi di chimica comprenderanno lo studio della materia (teoria atomico-molecolare) e delle sue trasformazioni (reazioni chimiche e aspetti energetici connessi), approfondendo e integrando anche quanto abbozzato nel primo biennio.

Obiettivi specifici di apprendimento Dopo il secondo biennio lo studente ha ampliato le proprie conoscenze teoriche nelle tre branche in cui si suddivide la disciplina, sistematizzandole e integrandole in un quadro organico. Può svolgere collegamenti tra argomenti affini, utilizzando anche abilità e conoscenze proprie di altre discipline. È informato su numerosi aspetti riguardanti l’anatomia e fisiologia umana, con particolare attenzione alle tematiche inerenti l’educazione alla salute. Ha svolto un buon numero di attività sperimentali e approfondimenti che gli consentono di comprendere l’indispensabile relazione tra la costruzione delle conoscenze e l’esperienza. Sa utilizzare correttamente tecniche di elaborazione dei dati e sa interpretare questi ultimi scegliendo quelli utili da quelli ininfluenti.

Quinto anno Al termine del percorso liceale lo studente possiede le conoscenze disciplinari fondamentali e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia.

Lo sviluppo storico e concettuale delle singole discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui si sono sviluppate, va opportunamente evidenziato, sottolineando le reciproche influenze tra i vari ambiti del pensiero e della cultura.

Approfondimenti di carattere disciplinare e multidisciplinare, scientifico e tecnologico avranno valore anche orientativo nella prosecuzione degli studi.

Nel quinto anno in particolare è previsto lo studio della chimica organica di base e della biochimica ponendo quindi l'accento sui processi biologici e biochimici nelle situazioni della vita contemporanea. Si approfondiranno temi legati all'ingegneria genetica e alle sue applicazioni. Verranno svolti approfondimenti tematici (anche 34

prendendo spunti da argomenti già trattati negli anni precedenti), per esempio legati all'ecologia, alle risorse, alle fonti energetiche e alla sostenibilità ambientale, all'astronomia e alla cosmologia.

4.9.1.3 Approfondimento di scienze Finalità generali e metodologie Le finalità del corso opzionale di scienze sono l’apprendimento di tematiche trasversali riguardanti le discipline scientifiche e il potenziamento di abilità sviluppate durante il corso curriculare.

In particolare, a livello metodologico, il corso si propone di accompagnare lo studente ad acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile che gli consenta di condurre semplici ricerche e approfondimenti personali anche utili per continuare in modo efficace i successivi studi universitari.

Particolare attenzione viene data alla dimensione sperimentale e all’uso del laboratorio in quanto momento significativo per abituare lo studente a porre domande, raccogliere dati e interpretarli, acquisendo man mano gli atteggiamenti tipici dell’indagine scientifica.

Obiettivi specifici di apprendimento Al termine del quarto e del quinto anno lo studente: -

avrà ampliato le proprie conoscenze teoriche riguardo alle varie branche in cui si divide la disciplina delle scienze naturali; avrà imparato a svolgere collegamenti tra le tematiche e conoscerà numerosi aspetti riguardanti la geografia astronomica, le neuroscienze, la fisiologia del movimento, gli stili di vita e il benessere; avrà svolto attività sperimentali, anche con enti esterni, e approfondimenti che gli consentiranno di comprendere le relazioni tra conoscenza scientifica ed esperienza; avrà svolto approfondimenti tematici legati alle problematiche emergenti in ambito scientifico (es. clima ed ecologia, sviluppo sostenibile, salute e benessere).

4.9.1.4 Scienze motorie e sportive Al termine del percorso liceale lo studente ha acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti.

Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando un’ampia gamma di attività motorie e sportive: ciò favorisce un equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio Lo studente sarà consapevole che il corpo comunica attraverso un linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi, volontari ed involontari, che esso trasmette.

Tale consapevolezza favorisce la libera espressione di stati d’animo ed emozioni attraverso il linguaggio non verbale.

Obiettivi specifici di apprendimento Alla conclusione del primo biennio lo studente sarà in grado di: -

conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità; conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento per migliorare la propria efficienza fisica e per saperla mantenere; sperimentare azioni motorie complesse e diversificate per migliorare le proprie capacità coordinative; rispettare l’insegnante, i compagni e l’ambiente in cui opera; 35

-

collaborare all’interno del gruppo/classe, facendo emergere le proprie potenzialità, coinvolgendo i compagni nelle varie attività svolte per valorizzare anche le caratteristiche individuali; comprendere e produrre i messaggi non verbali; praticare gli sport applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; conoscere ed applicare norme igienico-sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del benessere individuale.

Alla conclusione del secondo biennio lo studente sarà in grado di: -

realizzare movimenti complessi e conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento, per migliorare la propria efficienza fisica e per saperla mantenere; lavorare con senso critico e creativo, consapevole di essere protagonista di ogni esperienza vissuta; partecipare e organizzare competizioni della scuola, occupando ruoli consoni alle proprie attitudini ed interessi. praticare gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica. adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui incolumità, con conoscenze relative all’intervento di primo soccorso; organizzare esperienze motorie in ambiente naturale, sia individuali che di gruppo. affrontare l’attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, strumenti tecnologici e informatici.

A conclusione del quinto anno lo studente sarà in grado di: -

-

4.10

sviluppare un’attività motoria complessa, adeguata alla completa maturazione personale; conoscere consapevolmente gli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici; osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva; applicare le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi e affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play; svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola; assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività fisica e nei vari sport; applicare conoscenze relative all’intervento di primo soccorso; mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale.

Asse storico-sociale Queste discipline insegnano agli studenti a pensare l'uomo, le sue opere, le sue azioni. Ciò avviene con un forte senso storico, ma anche con l'attenzione, propria della filosofia, a riflettere sui problemi fondamentali, sulle condizioni di possibilità, sui fini ultimi che l'umanità si è data e continua a darsi. Per questa attenzione all'uomo la storia, la filosofia, la stessa religione aiutano a saldare il sapere scientifico a quello umanistico e artistico, facendo da ponte tra le due culture e da terreno comune per utilizzare i diversi saperi acquisiti dagli studenti.

36

4.10.1.1

Storia e geografia

Obiettivi specifici di apprendimento Primo biennio Storia Al termine del primo biennio lo studente: -

-

-

conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, dall’antichità all'epoca altomedievale; è stato abituato a usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; è stato avviato alla lettura e alla valutazione delle diverse fonti; sa guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere le radici del presente; ha conosciuto i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo.

Geografia Al termine del percorso biennale lo studente: - conosce gli strumenti fondamentali della disciplina e ha acquisito familiarità con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche; - sa orientarsi dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica; - ha acquisito consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio; - sa in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di “lunga durata”, i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave multiscalare.

4.10.1.2

Storia

Secondo biennio Il terzo e il quarto anno sono dedicati allo studio del processo di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI secolo fino alle soglie del Novecento. Vengono affrontati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento 37

(inglese, americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell’Ottocento.

In relazione ai diversi argomenti storici verranno adeguatamente approfondite nozioni legate al concetto di cittadinanza, alla Costituzione italiana ed ai suoi valori di base, con un'apertura alle dimensioni europea e mondiale; le tematiche verranno approfondite anche attivando un punto di vista multidisciplinare e comparativo.

Obiettivi specifici di apprendimento ABILITA’ -

Saper distinguere adeguatamente l'articolazione delle classi sociali in rapporto al contesto giuridico ed economico in cui nascono e si sviluppano.

Saper individuare in un contesto culturale ciò che indica elementi di confessionalità e di laicità di una compagine statale.

Saper cogliere e descrivere i problemi relativi all'incontro o allo scontro fra culture diverse.

Saper esemplificare i concetti di sovranità dello Stato, di accentramento e di decentramento, di libertà e privilegio.

Saper leggere e analizzare un documento costituzionale sulla base delle conoscenze acquisite, contestualizzandolo adeguatamente.

Saper individuare momenti di rottura rivoluzionaria e momenti di continuità sia nel lungo periodo sia nel breve periodo.

Saper operare raffronti fra diversi sistemi sociali e statuali individuando analogie e differenze ed evidenziandone la coerenza interna ovvero le ragioni di criticità.

Saper definire correttamente i concetti di privilegio, diritto naturale, democrazia, libertà, uguaglianza giuridica, sociale ed economica, identità nazionale,ecc.

COMPETENZE -

Creare mappe concettuali relative ad eventi storici articolati, evidenziando i fattori causali e le conseguenze a breve e a lungo termine.

Essere in grado di interpretare immagini significative dell'epoca storica studiata evidenziandone gli elementi specifici.

Saper individuare la denominazione di un fenomeno attraverso la visione di una mappa o cartina.

Creare un breve elenco di doveri e di diritti da individuare nella situazione concreta in cui si opera e di cui si è protagonisti.

Organizzare una discussione su temi di rilevanza sociale, stabilendo le regole di essa, i tempi e i modi del confronto delle idee.

Quinto anno Nello studio di questa materia è fondamentale giungere a pensare in senso storico, cioè avere la consapevolezza dell'interdipendenza di presente e passato e prendere coscienza che il presente è frutto di una scelta e non è un dato necessario. E' importante maturare l'attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e a spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in una dimensione cronologica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari.

Nella storia è centrale la capacità di ricostruire la complessità del fatto storico, individuando le interconnessioni e i rapporti tra particolare e generale, soggetti e contesti, cause ed effetti; acquisire la consapevolezza che le conoscenza storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa, che lo storico vaglia e seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici.

Questo sforzo di insegnamento e di studio è volto a maturare la consapevolezza di essere partecipi di una società civile e politica, che va conosciuta nella sua storia e nei suoi molteplici aspetti e alla quale ognuno è chiamato a contribuire con il proprio apporto personale, nella consapevolezza che la storia dell'Occidente è solo una parte della storia dell'umanità: metterla in relazione alla storia delle altre civiltà è un modo sia per comprenderla meglio che per imparare a rispettare le diversità culturali. A ciò si associa lo studio dei principi fondamentali della 38

Costituzione e un'introduzione ai processi economici, utili a comprendere non solo il passato ma anche (e per questo) il tempo in cui viviamo.

Obiettivi specifici di apprendimento L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino al secondo dopoguerra. Nella costruzione dei percorsi didattici si evidenziano i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana. Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1)la “guerra fredda” : l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’avvio del processo di formazione dell’Unione Europea; 2) linee generali della decolonizzazione; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico.

In relazione agli altri insegnamenti verranno sviluppati temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).

4.10.1.3

Filosofia

Secondo biennio L’allievo deve conoscere: -

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-

-

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-

il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica antica: natura, anima, ragione, principio, idea, essere, divenire, esperienza, scienza, ontologia, metafisica, ecc.; le principali strutture argomentative; Platone Aristotele Almeno tre nuclei tematici scelti fra i seguenti: I presocratici, con particolare riferimento a Parmenide e ad Eraclito La sofistica Socrate Individuo e cosmo nell’età ellenistico - romana: epicureismo – stoicismo – scetticismo Filosofia e scienza nel pensiero antico Il neoplatonismo le linee essenziali di sviluppo del pensiero patristico e della scolastica medievale e, al loro interno, saper collocare almeno due autori scelti tra: Agostino Anselmo d'Aosta Tommaso d'Aquino Guglielmo di Ockham il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica moderna: ragione/autorità; modernità; razionalismo moderno, empirismo moderno, meccanicismo, criticismo, ecc.; le principali strutture argomentative; le linee essenziali di articolazione del pensiero moderno e, al loro interno, saper collocare almeno un autore per la tradizione di ricerca empiristica ed uno per la corrente razionalistica scelto tra i seguenti: Cartesio, Spinoza, Leibniz, Bacone, Locke, Hume l’Illuminismo e Kant almeno una tra le seguenti problematiche: la rivoluzione scientifica lo sviluppo del problema politico e dell’utopia il tema della dignità dell’uomo e della sua educazione.

Obiettivi specifici di apprendimento 39

Al termine del percorso liceale lo studente è consapevole del significato della riflessione filosofica come modalità specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere ; avrà inoltre acquisito una conoscenza il più possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico - culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede.

Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.

Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi hanno messo l'allievo in grado di orientarsi sui seguenti problemi fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della felicità, il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e le altre forme del sapere, in particolare la scienza, il senso della bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione.

Lo studente sa utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, contestualizzare le questioni filosofiche, individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline.

Quinto anno Lo studio della filosofia insegna a problematizzare le conoscenze, le idee e le credenze anche mediante il riconoscimento della loro storicità. Mira a favorire lo sviluppo della capacità di esercitare una riflessione critica sulle diverse forme di sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro senso. Essa cerca di favorire l'amore per il sapere in tutte le sue possibili manifestazioni, a prescindere dalla possibilità di un'utilizzazione pratica e immediata del conoscere. La filosofia permette di riconoscere le radici storiche e concettuali della cultura occidentale e consente, anche per questo, di affrontare consapevolmente la conoscenza scientifica e tecnologica del nostro tempo. Essa favorisce il controllo del discorso, attraverso l'uso di procedure logiche e di strategie argomentative. Infine abitua a pensare per modelli diversi e a individuare alternative possibili, anche in rapporto alla flessibilità richiesta dalla velocità delle trasformazioni sociali e tecnologiche.

Obiettivi specifici di apprendimento L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie idealistiche fino alla metà del Novecento. Nell’ambito del pensiero ottocentesco si affronterà lo studio di Hegel, Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, Nietzsche. Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita. Il percorso continuerà poi con almeno tre autori o problemi, scelti dal docente tra i seguenti: a) Freud e la psicoanalisi; b)l’esistenzialismo; c) il neoidealismo italiano d) la filosofia del linguaggio; e) vitalismo e pragmatismo; f) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; g) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; h) temi e problemi di filosofia politica; i) gli sviluppi della riflessione epistemologica; l)l'ermeneutica filosofica.

4.10.1.4

Discipline sportive

40

Al termine del percorso liceale lo studente ha acquisito gli strumenti per orientare, in modo autonomo e consapevole, la propria pratica motoria e sportiva, come stile di vita finalizzato al mantenimento della salute e del benessere psicofisico e relazionale. Conosce la letteratura scientifica e tecnica delle scienze motorie e sportive. E’ in grado di suggerire mezzi, tecniche e strumenti idonei a favorire lo sviluppo della pratica ludico-motoria e sportiva, anche in gruppi spontanei di coetanei. Ha acquisito i principi fondamentali di igiene dello sport, della fisiologia dell’esercizio fisico e sportivo e della dei danni derivanti dalla pratica sportiva agonistica.

Ha acquisito le norme, organizzative e tecniche, i fondamenti delle teorie di allenamento tecnicopratico e di strategia competitiva, la padronanza motoria e le abilità specifiche delle discipline sportive praticate nel ciclo scolastico.

E’ in grado di svolgere compiti di giuria, arbitraggio ed organizzazione di tornei, gare e competizioni scolastiche.

Obiettivi specifici di apprendimento Alla conclusione del primo biennio lo studente sarà in grado di: -

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Integrare le conoscenze di base della biologia dell’azione motoria, della meccanica applicata al movimento umano, dei processi mentali e dei meccanismi di produzione, controllo del movimento e del gesto sportivo.

Utilizzare gli strumenti di analisi dei fattori della prestazione e dei criteri della misurazione e valutazione sportiva.

Affinare le condotte motorie e padroneggiare i fondamentali tecnici degli sport di base praticati nel primo biennio.

Alla conclusione del secondo biennio lo studente avrà: -

Ampliato e approfondito la conoscenza teorica e tecnico-pratica delle specialità e discipline sportive affrontate, in continuità con il biennio precedente.

Affrontato le tematiche della programmazione dell’allenamento differenziato per specializzazioni tecniche e per livelli di rendimento e le conseguenti metodiche di valutazione.

Acquisito gli strumenti conoscitivi necessari per rapportarsi con efficacia nelle attività sportive per disabili e nello sport integrato.

Affinato la produzione di gesti sportivi e saprà padroneggiare i fondamentali tecnici degli sport di base.

Alla conclusione del quinto anno lo studente sarà in grado di: - Orientarsi nella produzione scientifica e tecnica delle scienze dello sport e saprà utilizzarla in modo pertinente.

- Ampliare le competenze derivanti dalla molteplice pratica motoria e sportiva.

- Dimostrare di sapere cogliere i significati della pratica motoria e sportiva per il successo formativo della persona e le relazioni con lo sviluppo sociale.

4.10.1.5

Diritto ed economia

Finalità generali e metodologie L’insegnamento del diritto e dell’economia politica come materie opzionali è particolarmente indicato per far fronte alla crescente domanda da parte degli studenti, delle loro famiglie e della società stessa di conoscenze 41

specifiche in materia sociale. L’importanza che queste discipline rivestono nel processo di lettura e comprensione dei fenomeni socio-economici contemporanei le pone, infatti, al centro del percorso di formazione delle cosiddette “competenze civiche e di cittadinanza” indispensabili per interpretare la realtà sociale e divenire cittadini consapevoli e responsabili delle proprie scelte.

Obiettivi specifici di apprendimento Economia politica Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia il lessico di base e i fondamentali elementi teorici costitutivi dell’economia politica. Lo studente comprende la natura dell’economia come scienza in grado di incidere profondamente sullo sviluppo e sulla qualità della vita a livello globale. Indaga quindi le attività della produzione e dello scambio di beni e di servizi e al tempo stesso prende in considerazione le dimensioni etiche e di sostenibilità dell’agire umano, che influiscono sull’uso delle risorse materiali ed immateriali. Il ruolo e le relazioni tra i diversi operatori economici, pubblici e privati, a livello nazionale ed internazionale, sono analizzati per gli effetti prodotti sul benessere sociale e per il senso che rivestono nella cultura delle diverse civiltà.

Diritto Al termine del percorso liceale lo studente è in grado di utilizzare il linguaggio giuridico in diversi contesti e di comprendere significati e implicazioni sociali della disciplina giuridica oggetto del percorso di studi.

Nel corso dei due anni lo studente analizza e indaga le diverse branche del diritto: egli viene condotto ad una conoscenza approfondita della Costituzione italiana e a comprendere i principi alla base dell’assetto ordinamentale e della forma di governo in Italia. Nell’ambito del diritto civile apprende ed approfondisce i diritti reali, le obbligazioni, il diritto di famiglia e le successioni. In merito al diritto applicato all’economia lo studente riconosce e contestualizza nella società di mercato: la libertà di iniziativa economica, la tutela del consumatore e le misure di garanzia per la concorrenza e il mercato.

4.10.1.6

Diritto ed economia dello sport

Finalità Con diritto ed economia dello sport si acquisiscono, oltre alle conoscenze generali delle due discipline, anche competenze giuridico - economiche specifiche in ambito sportivo, ad esempio principi di diritto sportivo, marketing e gestione economica di attività legate allo sport.

Obiettivi specifici di apprendimento Secondo biennio Diritto Durante il secondo biennio lo studente: -

Apprende significato, funzione, caratteri ed elementi della norma giuridica Affronta la teoria generale dell’ordinamento giuridico statale e sportivo Individua i soggetti del diritto, con specifica attenzione ai soggetti dell’ordinamento sportivo Conosce la Costituzione italiana, i valori ad essa sottesi e l’assetto istituzionale Affronta il tema della responsabilità riconoscendo la funzione preventiva e repressiva delle sanzioni, anche in riferimento all’ordinamento sportivo Apprende le principali categorie dei diritti soggettivi Analizza i contratti di lavoro, in particolare quelli legati al mondo dello sport

Economia 42

Nel corso del secondo biennio lo studente: -

Apprende la logica microeconomica e macroeconomica Analizza i concetti di ricchezza, reddito, moneta, produzione, consumo, risparmio, investimento, costo e ricavo Apprende il funzionamento del sistema economico a partire dall’impresa Analizza il mercato del lavoro, il sistema monetario e finanziario Esamina i risvolti economici ed occupazionali del fenomeno sportivo

Quinto anno Diritto Nel quinto anno lo studente: -

Analizza i principi della teoria dello Stato Approfondisce il ruolo dello sport nelle varie forme di Stato Conosce a fondo gli organi costituzionali e le relazioni tra gli stessi Distingue le relazioni intercorrenti tra giustizia sportiva ed ordinaria Analizza il contesto delle istituzioni internazionali, con particolare attenzione al processo d’integrazione europea Approfondisce l’analisi degli organismi internazionali e la loro struttura in materia di governo dello sport

Economia Durante il quinto anno lo studente: -

Analizza i risvolti economico-aziendali dell’attività sportiva Apprende il marketing dello sport Approfondisce le esperienze del settore sportivo “allargato”: abbigliamento e attrezzature sportive, media, comunicazione e sponsorizzazioni

4.10.1.7

Scienze dell’uomo e della società

Finalità generali e metodologie Al termine del percorso lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane, in particolare dell’antropologia e della sociologia, nelle dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce come persona e soggetto di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le forme di vita sociale e istituzionale, le relazioni con il mondo dei valori.

L’insegnamento delle scienze dell’uomo e della società , condotto in stretto contatto con la filosofia, la storia, la letteratura, mette lo studente in grado di acquisire le competenze per comprendere le metodologie di ricerca, le dinamiche e le trasformazioni della realtà personale e sociale, del mondo del lavoro, dei fenomeni interculturali, della costruzione della cittadinanza nei diversi contesti della convivenza umana.

Obiettivi specifici di apprendimento Quarto anno -

Il concetto di cultura nelle principali correnti della ricerca antropologica.

Metodi della ricerca in campo antropologico.

Le modalità di conoscenza del mondo; oralità e scrittura.

L’immagine di sé e degli altri: l’identità e il corpo, sesso e genere, identità e alterità collettive.

Il contesto storico culturale nel quale nasce la sociologia: la rivoluzione industriale e quella scientificotecnologica.

Problemi e concetti fondamentali della sociologia:istituzione, ruoli, gruppi sociali, il potere, la devianza, la socializzazione e le agenzie di socializzazione, la società di massa.

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-

Le diverse teorie sociologiche ed i diversi modi di intendere individuo e società tra Ottocento e Novecento.

Lettura di brani significativi tratti dai classici della sociologia e dell’antropologia.

Quinto anno -

Strutture culturali: le forme di famiglia e di parentela.

Il simbolo sacro, i riti; le visioni del mondo di alcune tra le grandi religioni mondiali.

L’organizzazione dell’economia e della vita politica: il controllo delle risorse, i sistemi politici.

Antropologia e mondo globale: nuove disuguaglianze, la distribuzione delle risorse, i conflitti.

Le principali teorie sociologiche del XX e XXI secolo.

Le trasformazioni socio-politiche ed economiche della globalizzazione, il multiculturalismo.

La dimensione politica della società: lo Stato, i caratteri della democrazia, il Welfare State e le sue trasformazioni.

La comunicazione:i mass media, i new media, gli effetti dei media.

Elementi metodologici della ricerca sociologica.

Lettura di brani significativi tratti dai classici e da autori contemporanei della sociologia e dell’antropologia.

4.10.1.8

Insegnamento della religione cattolica

Finalità L’insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire nel passato e nel presente del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla legislazione concordataria, l’Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa originale e oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene.

L’Irc, attraverso il confronto dialogico e l’approfondimento di tematiche legate all’attualità, mira ad arricchire la formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un efficace e proficuo inserimento nel mondo civile, professionale e universitario.

Obiettivi specifici di apprendimento Primo biennio -

Motivazioni e finalità dell’ora di religione cattolica La dimensione religiosa: comunicazione e linguaggi, religiosità e religione.

Elementi della storia e cultura ebraica La Bibbia: il grande codice della cultura occidentale Gesù di Nazareth: storia e fede.

Elementi della religione Islamica Elementi di architettura religiosa

Secondo Biennio -

La coscienza e le sue dinamiche Pregiudizio, discriminazione e razzismo nella società odierna Storia della Chiesa: Movimenti e momenti significativi: monachesimo, ordini mendicanti, San Francesco, riforma protestante e riforma cattolica La bioetica: cos’è, di cosa si occupa. La vita: valore e prospettive Etica sociale ed economica Etica ambientale

Quinto anno 44

-

Etica sociale: solidarietà e giustizia I nuovi movimenti religiosi: credenza e appartenenza in un mondo globalizzato. Le nuove religiosità come segno del bisogno di senso Innamoramento e amore: nella cultura classica, nella nostra società, nella visione biblica. Confronto con i testi Legge e coscienza dall’Antigone ad oggi: esempi e testimoni di coerenza umana e cristiana

4.10.1.9

Attività alternativa Come previsto dalla vigente normativa, gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, scelgono in alternativa tra: - Attività didattico formative su tematiche deliberate dal Collegio dei docenti - Attività di studio assistito - Libera attività di studio - Uscita dalla scuola

Per quanto riguarda le attività didattico - formative, il Collegio dei Docenti ha deliberato che esse riguardino alcune tematiche in linea con i principi educativi espressi -

4.11

nel POF. In particolare: Diritti dell’uomo e del cittadino, ivi compresa l’area della sicurezza e della salute; Interculturalità, nel senso lato di conoscenza di altre società e culture Il docente responsabile dell’insegnamento attribuirà allo studente, al pari del docente di religione cattolica, un giudizio valutativo; egli farà parte a tutti gli effetti del consiglio di classe e, in quanto tale, parteciperà alla valutazione complessiva dello studente deliberando in merito al passaggio alla classe successiva.

Studente atleta di alto livello

La sperimentazione studente/atleta di alto livello è un programma sperimentale di eccellenza che coinvolge tutti gli studenti-atleti che praticano attività sportiva agonistica di alto livello, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie A e CIP. Esso punta ad arginare l’elevato tasso di dispersione scolastica che colpisce questa categoria di giovani, utilizzando forme di flessibilità didattica in applicazione del D.M. 935/2015.

OBIETTIVI - Il superamento delle criticità della formazione scolastica degli studenti-atleti iscritti negli Istituti secondari di secondo grado statali e paritari, soprattutto riferibili alle difficoltà che questi incontrano nel frequentare regolarmente le lezioni scolastiche.

- L’implementazione di una metodologia didattica basata sulle tecnologie digitali - unitamente a specifiche e complementari scelte di ordine didattico ed organizzativo - che possa divenire uno strumento di sostegno valido per la personalizzazione della formazione dello studente-atleta.

- Soddisfare le esigenze delle famiglie e contribuire al processo di sviluppo della personalità dello studente/atleta, al suo adattamento autonomo all'ambiente, ad una corretta educazione alla salute, ad intelligenti comportamenti consapevoli che consentono di gestire il proprio benessere e la propria salute fisica e psichica.

- Promuovere il riconoscimento del valore della pratica sportiva attraverso la sperimentazione di metodologie e percorsi didattici innovativi in linea con le più recenti indicazioni europee.

- Promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche degli studenti praticanti un’attività sportiva agonistica di alto livello.

ATTORI 45

Aderiscono alla sperimentazione gli studenti-atleti: 1. Rappresentanti delle Nazionali assolute e/o delle relative categorie giovanili.

2. Atleti coinvolti nella preparazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici (estivi ed invernali) e giovanili.

3. Studente riconosciuto quale “Atleta di Interesse Nazionale” dalla Federazione Sportiva Nazionale o dalle Discipline Sportive Associate di riferimento.

4. Per gli sport individuali, atleti compresi tra i primi 36 posti della classifica nazionale per ogni categoria corrispondente agli anni di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, all'inizio dell'anno scolastico di riferimento.

5. Per le attività sportive professionistiche di squadra, riconosciute ai sensi della legge n. 91/1981, atleti che partecipano ai seguenti campionati nazionali: - Calcio serie A, B e C; Primavera e Berretti serie A, B e C; Under 17, Under 16 e Under 15 serie A, B e C; - Pallacanestro serie A1, A2, B; Under 20, Under 18, Under 16 e Under 15 Eccellenza; .

6. Per gli sport non professionistici di squadra, gli atleti che partecipano ai Campionati Nazionali di serie A, A1, A2 e B inclusi i Campionati di Eccellenza equiparabili alla Serie A. 7. Per la Pallavolo, atleti partecipanti ai campionati di Serie A1, A2 e B maschile e A1, A2, B1 e B2 femminile.

Per la Pallavolo, atleti partecipanti ai campionati di Serie A e B maschile e A1, A2 e B1 femminile.

TEMPI Durata della Sperimentazione: con l’approvazione del D.M. 279 del 10/04/2018, emanato in attuazione dell’art.1, comma 7 lettera g) della Legge n.107/2015, la sperimentazione è a tutti gli effetti Durata progetti individuali: annuale.

STRUMENTI E METODI La sperimentazione prevede un’unica modalità di partecipazione, tramite l’approvazione del Progetto formativo personalizzato (PFP) da parte del Consiglio di classe, in ottemperanza ai requisiti specificati nel D.M. 279.: il PFP sancisce formalmente la collaborazione tra scuola e federazioni sportive, consentendo l’applicazione di una didattica flessibile; ciò mira a diminuire le difficoltà che gli studenti/atleti incontrano nel frequentare regolarmente le lezioni scolastiche e permette loro di ottenere risultati adeguati all'impegno profuso.

Contribuisce inoltre al processo di sviluppo armonico degli studenti/atleti di alto livello, consentendo loro di gestire in modo adeguato sia la propria formazione che la propria salute psico-fisica.

Lo stesso Consiglio di classe individua uno o più docenti referenti di progetto (tutor scolastico) e un referente di progetto esterno (tutor sportivo) segnalato dal relativo organismo sportivo, dalla Federazione sportiva o dalle Discipline Sportive Associate o Lega professionistica di riferimento.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Coerentemente con il quadro di riferimento comunitario e nazionale e secondo le modalità previste dai punti 1 e 3 dei “Chiarimenti Interpretativi” forniti dal MIUR con nota prot.n.3355 del 28 marzo 2017, per gli studentiatleti di “Alto livello” frequentanti le classi terze, quarte e quinte dei percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado le attività di alternanza scuola lavoro potranno comprendere gli impegni sportivi, sulla base di un progetto formativo personalizzato condiviso tra la scuola di appartenenza e l’ente, Federazione, società o associazione sportiva riconosciuti dal CONI che segue il percorso atletico dello studente.

Le attività sportive praticate ad alto livello, per l’intensità dell’impegno e della motivazione, per il livello di responsabilità e per le sollecitazioni psico-fisiche ad esse sottese, possono contribuire allo sviluppo di adeguate competenze nelle seguenti aree di riferimento: Influenza/leadership, lavoro di squadra/team building, leadership, gestione conflitti, managerialità/gestione, pianificazione e organizzazione, controllo e monitoraggio, pensiero sistemico, visione d’insieme, assunzione del rischio/decisione, comportamento/persona, energia, integrità, tensione al risultato, tolleranza allo stress In aderenza con quanto riportato nella Guida operativa emanata dal MIUR, una Convenzione dovrà regolare i rapporti tra la scuola e la struttura ospitante, identificata con l’ente, Federazione, società o associazione sportiva riconosciuti dal CONI che segue il percorso atletico dello studente, la quale provvederà a designare il tutor esterno con il compito di assicurare il raccordo tra quest’ultima e l’istituzione scolastica.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla formazione specifica sulla salute e sicurezza negli ambienti in cui si svolgono le attività atletiche ed ai rischi specifici legati all’utilizzo di strumenti e attrezzature sportive.

Per gli studenti coinvolti in attività di alternanza scuola lavoro co-progettate dalla scuola in collaborazione con gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI o analoghe organizzazioni riconosciute, i relativi progetti punteranno all’inserimento degli allievi negli ambienti di lavoro che le caratterizzano, programmando un affiancamento operativo con le figure professionali che vi operano. La prospettiva è quella di assicurare ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro, coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale tipico 46

dell’indirizzo di studi prescelto. Tali competenze potranno essere acquisite, ad esempio, nell’ambito delle attività di pianificazione, organizzazione e gestione di attività ed eventi sportivi (es.: gare, partite, manifestazioni, tornei, ecc.) e saranno agevolmente spendibili nel mondo del lavoro, anche in contesti operativi diversi da quelli presso i quali sono state apprese. Le modalità progettuali e organizzative saranno essere sviluppate secondo le indicazioni fornite dalla Guida operativa emanata dal MIUR.

4.12

Studenti ad alto potenziale / plusdotazione

La sperimentazione studente/atleta di alto livello è un programma sperimentale di eccellenza che coinvolge tutti gli studenti-atleti che praticano attività sportiva agonistica di alto livello, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie A e CIP. Esso punta ad arginare l’elevato tasso di dispersione scolastica che colpisce questa categoria di giovani, utilizzando forme di flessibilità didattica in applicazione del D.M. 935/2015.

OBIETTIVI 1. Individuare percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. (Legge 107 - Art.1 - comma 9) 2. Prevenire e contrastare sia la dispersione scolastica, sia ogni forma di discriminazione e di bullismo; potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati (Legge 107 - Art.1 - comma 7).

3. Valorizzazione del talento dei singoli studenti gifted attraverso la differenziazione del curriculum scolastico: attività di curriculum compacting, accelerazione (salto classe) e arricchimento. Tutto ciò è possibile grazie all'utilizzo degli strumenti di flessibilità previsti dal DPR 275/99 e ribaditi dalla Legge 107, comma 3 e dalla Nota MIUR 11.12.2015, prot. n. 2805: il potenziamento del tempo scolastico, l'articolazione modulare del monte orario di ciascuna disciplina, la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario, anche mediante l'articolazione del gruppo classe.

4. Sostenere i ragazzi ad alto potenziale cognitivo nel loro percorso di crescita cognitivo, emotivo, sociale e relazionale mirando al superamento delle disarmonie a livello delle competenze relazionali ed emotive che portano gli alunni gifted ad essere spesso classificati come iperattivi, svogliati o dal potenziale basso e che conducono spesso all'abbandono della frequenza scolastica. (Linee guida della Regione del Veneto per gifted children 2015 - L.R. 30/01/1990, n.10 - Artt.117 e 118 della Costituzione).

5. Orientamento in uscita: attraverso l'organizzazione di stage presso Enti esterni (Università o Istituti di Ricerca) ci si attende sia la valorizzazione e lo sviluppo ulteriore dei talenti dei singoli, sia la possibilità per gli alunni di proiettarsi già verso un percorso accademico e lavorativo per loro stimolante.

ATTORI Studenti in possesso di certificazione di plus-dotazione.

TEMPI Durata progetti individuali: annuale.

STRUMENTI E METODI La sperimentazione prevede l’approvazione del Progetto didattico personalizzato (PDP) da parte del Consiglio di classe. Il PFP, redatto in collaborazione con l’Università di Pavia, consente l’applicazione di una didattica flessibile; ciò mira a diminuire le difficoltà che gli studenti giftedi incontrano nel loro percorso scolastico e permette loro di ottenere risultati adeguati alle capacità e all’interesse degli stessi.

Lo stesso Consiglio di classe individua uno o più docenti referenti di progetto (tutor scolastico) che gestisce i rapporti tra il consiglio di classe, lo studente e la famiglia, gli enti esterni (Università e/o Istituti di ricerca), altri consigli di classe (ad esempio nel caso del curriculum compacting e del salto di classe). Il tutor è supportato dal referente di progetto all’interno del Gruppo per l’Inclusione (GLI) interno all’Istituto.

4.13

Riorientamento biennio

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Il progetto nasce su richiesta della dirigenza a sostegno di ragazzi che nel corso del biennio manifestano dubbi sulla scelta scolastica compiuta, ma non sono in grado di individuare alternative agli studi scientifici. Lo scopo è evitare la dispersione scolastica, costruendo uno spazio di ascolto finalizzato al riorientamento del proprio progetto di vita.

OBIETTIVI - Contenimento dispersione scolastica: il progetto mira a ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e a guidare gli alunni delle classi del biennio a un eventuale riorientamento, attraverso colloqui con gli alunni stessi e le loro famiglie in cui emergano aspettative, difficoltà, livello di interesse per il percorso intrapreso. In taluni casi, saranno invitati gli alunni a prenotare colloqui con il dott.

Bogarelli, che presta la sua opera con il centro d'ascolto da anni nella nostra scuola per conto dell'ASL. - Trasparenza: il progetto prevede l'illustrazione minuziosa e chiara dei passaggi amministrativi necessari per una corretta iscrizione ad altra scuola in corso d'anno; la sottoscrizione da parte del referente al riorientamento, del coordinatore di classe, del DS, dei genitori e dell'alunno di un passaporto per accedere a uno stage di riorientamento presso altri indirizzi del medesimo istituto o presso altri istituti (non esclusivamente dell' Altovicentino).

ATTORI La responsabile di progetto, i coordinatori delle classi coinvolte, il DS, gli studenti del biennio e le loro famiglie.

TEMPI Ottobre - Marzo STRUMENTI E METODI La richiesta viene accolta tramite email o comunicazione scritta da consegnare nella reception dell’istituto; vengono utilizzati colloqui gestiti secondo la pratica di ascolto attivo; nella fase finale è prevista la compilazione di una scheda di valutazione e gradimento del progetto.

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5

LINEE DIDATTICHE E METODOLOGICHE Verifica e valutazione degli apprendimenti e del comportamento 5.1

La verifica è lo strumento di osservazione e registrazione dei risultati dell’alunno, per consentire a studente e docente di focalizzare il processo di apprendimento e di trarne utili riflessioni in ordine ai tempi e ai modi del lavoro scolastico.

Ogni atto di verifica si riferisce a precisi obiettivi, preliminarmente individuati dal docente e resi noti allo studente, e si esplica attraverso prove oggettive a conclusione di percorsi specifici all’interno delle singole discipline (prove orali, scritte, grafiche, test a risposte aperte e/o chiuse, questionari, relazioni - illustrazioni di procedure di problem solving). I criteri di valutazione delle prove sono comunicati da parte dell’insegnante allo studente per consentirgli una responsabile e corretta comprensione del proprio processo di apprendimento. Le prove di verifica sono l’obiettiva documentazione del processo di valutazione, sia intermedio sia finale. È necessario pertanto che esse rispondano alla specificità della disciplina e che siano restituite corrette così da consentire allo studente di affrontare in modo costruttivo le prove successive.

Il Collegio dei docenti ha deliberato che sia possibile predisporre nel corso dell’anno prove scritte anche per quelle discipline tuttora classificate come materie orali.

Tutte le valutazioni sono espresse con voti interi da 1 a 10, secondo la vigente normativa. In termini di conoscenze, competenze e capacità, essi corrispondono ai giudizi che appaiono nell’ALLEGATO A di questo documento.

Le griglie di valutazione utilizzate per le prove scritte e orali nelle varie discipline sono contenute nell’ALLEGATO F.

5.2

Valutazione del comportamento Così come stabilito dal Decreto ministeriale n. 5 del 16 dicembre 2009, la valutazione del comportamento risponde a queste finalità: - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

Com'è ormai consolidata tradizione del Liceo scientifico «Nicolò Tron», la valutazione del comportamento non ha mai valenza punitiva, ma tende a formare gli studenti al rispetto dei valori della legalità. Per questo motivo nell'attribuzione della valutazione, oltre ai comportamenti negativi sanzionati dal Regolamento di disciplina degli alunni, si considerano tanto l'impegno scolastico, quanto l'interesse dimostrato nelle attività extrascolastiche, in primis quelle a vantaggio dell'intera comunità liceale.

A partire dall'anno scolastico 2008/2009 l'attribuzione della valutazione del comportamento – sempre salvaguardata la competenza dei Consigli di classe – è attribuita a maggioranza, secondo la tabella dell'allegato B.

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5.3

Criteri di promozione alle classi intermedie e per l’ammissione all’Esame di Stato La promozione alle classi intermedie e l'ammissione all'esame di Stato sono regolate dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 e dall'articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010.

5.3.1 Scrutini finali delle classi intermedie In sede di scrutinio finale il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato che tiene conto dei seguenti elementi: - gli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante tutto l'anno scolastico, secondo le delibere adottate dai Dipartimenti per disciplina; - una valutazione complessiva dell’impegno, dell’interesse, e della partecipazione e dei progressi manifestati nell’intero percorso formativo; - l’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati; - le valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio.

Sulla base degli elementi sopra elencati ogni Consiglio di classe provvederà a una valutazione complessiva dello studente.

Per l'ammissione alla classe successiva e all'Esame di Stato si richiede la frequenza – salvo quanto disposto dalla normativa – di almeno tre quarti dell'orario personalizzato previsto per le lezioni (Decreto del Presidente della Repubblica n. 122, del 22 giugno 2009, articolo 14, comma 7), ferma restando la competenza del Consiglio di classe nella valutazione di motivi eccezionali, che sono stati all’origine di una frequenza inferiore ai tre quarti dell'orario personalizzato, e di una valutazione del comportamento uguale o superiore ai sei decimi (Decreto del Presidente della Repubblica n. 122, del 22 giugno 2009, articolo 7, comma 1).

Sulla base della circolare ministeriale, le deroghe al numero minimo di assenze sono concesse per questi motivi: - gravi motivi di salute adeguatamente documentati; - terapie e/o cure programmate; - donazioni di sangue; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; - adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato - come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa cristiana avventista del settimo giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle comunità ebraiche italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

Ad esse il Collegio dei docenti ha aggiunto: - gravi motivi personali /di famiglia (debitamente documentati e vagliati dal Consiglio di classe) che impediscono la frequenza scolastica in uno o più periodi dell’anno (lutto di parente stretto, trasferimento famiglia, provvedimenti dell’autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi patologie dei componenti del nucleo famigliare, rientro nel paese d’origine per motivi legali).

Criterio per la non promozione Le discipline insufficienti devono essere piú di tre oppure devono mancare piú di 4 punti per raggiungere il 6 in tutte le discipline, o il voto di condotta deve essere inferiore a 6, oppure l'alunno – salvo le riserve previste dalla normativa – ha frequentato le lezioni per meno dei tre quarti dell'orario previsto dal monte ore annuale.

Criterio per la sospensione del giudizio Le discipline insufficienti non devono essere piú di tre e i punti mancanti per il raggiungimento del sei in tutte le discipline devono essere al massimo quattro.

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Criterio per l’ammissione alla classe successiva nello scrutinio differito Nello scrutinio del mese di agosto, il Consiglio di classe delibererà l’ammissione alla classe successiva nell’ipotesi in cui tutte le discipline per cui sia stato sospeso il giudizio risultino sufficienti; tuttavia il Consiglio potrà deliberare l’ammissione alla classe successiva nonostante la presenza di incertezze in una singola disciplina, a condizione che l’incertezza non sia grave e che siano ravvisabili dei miglioramenti rispetto al livello di preparazione rilevato nello scrutinio di giugno.

5.3.2 Ammissione all'Esame di Stato Per l'ammissione all'esame di Stato lo studente deve conseguire, nello scrutinio finale, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, articolo 6, comma 1).

5.3.3

Attribuzione del credito scolastico e del credito formativo L'attribuzione del credito scolastico, a partire dal terzo anno, è regolata dalle indicazioni fornite nel Decreto ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 e dal D. Lgs. 62/2017.

Le esperienze che permettono di accedere ai crediti formativi sono acquisite al di fuori della scuola in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale. Il credito formativo consiste in una qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino attività coerenti con il tipo di corso a cui si riferisce l’Esame di Stato. La documentazione deve essere consegnata ai Coordinatori di classe entro il 15 maggio di ogni anno scolastico e il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, stabilirà se le esperienze documentate siano conformi a quanto stabilito dalla scuola. Nel caso in cui l'ammissione all'Esame di Stato avvenga con aiuto in una o più discipline, il Consiglio di classe potrà attribuire il minimo della banda, pur in presenza di media superiore allo 0.5 e/o di crediti formativi.

Il Collegio dei docenti ha deliberato di accettare come crediti formativi quelli attinenti alle seguenti aree: per tutte le discipline - partecipazione a corsi di studio promossi da Università, Conservatori, Enti e Associazioni in Italia e all’estero; - vincita di concorsi promossi da Università, Enti e associazioni in Italia e all’estero (l’attestazione della vincita deve essere firmata dall’Ente promotore); - stage lavorativi esterni (l’attestazione deve essere firmata dall’azienda o dall'Ente che li propone); - stage di studio promossi dalla scuola e certificati dai vari Enti o imprese; - partecipazione a convegni e conferenze solo se attestata dall’ente promotore. attività del PTOF e incarichi di rappresentanza - partecipazione proficua e continuativa a progetti del PTOF che prevedano il coinvolgimento attivo e responsabile dello studente; - incarichi di rappresentanza studentesca svolti con impegno e senso di responsabilità (rappresentanti di classe, di Istituto, consulta). lingua e cultura straniera - frequenza di corsi di lingua o presso istituti riconosciuti o organizzati da altri organismi ministeriali, documentati con certificazione conseguita con esame (per esempio FCE, CAE, TOEFL) somministrato da un ente certificatore riconosciuto; - eventuale stages di studio o di lavoro all’estero. scienze motorie e sportive 51

-

pratica sportiva agonistica (certificato dalle società di appartenenza, attestanti una frequenza minima di due allenamenti la settimana e la partecipazione a tornei e a gare dell’atleta nel triennio); attività di arbitraggio con certificazione che attesti il numero delle partite arbitrate per stagione nel triennio possesso di brevetti (attestati con documentazione che certifichi attività costante legata al brevetto)

volontariato Volontariato organizzato da Enti, movimenti, associazioni, gruppi parrocchiali (è richiesto l’attestato del responsabile dell’associazione o del parroco circa il tipo di attività, i tempi e la partecipazione, con una valutazione finale).

Le esperienze formative devono rispondere a questi criteri: - continuità dell’attività che, per essere pertinente, dovrà essere coerente con il P.O.F.; - certificazione specifica, che attesti le capacità acquisite, la durata e la frequenza dell’attività.

Va evidenziato che i crediti formativi non possono in alcun modo comportare un cambiamento della fascia di oscillazione prevista dalla normativa. Il credito va espresso con un numero intero.

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5.4

Certificazione delle competenze Come previsto dalla normativa in vigore, all'assolvimento del decimo anno di obbligo scolastico, i Consigli di classe provvederanno ad attestare, secondo le disposizioni ministeriali, i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti negli assi culturali previsti dal Regolamento emanato con Decreto Ministeriale n. 139 del 22 agosto 2007.

La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione, «è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, articolo 1, comma 2) ed è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di certificato, allo scopo di garantirne la confrontabilità». Pertanto «i consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale.» (Indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella scuola secondaria superiore).

Le competenze “di base” relative ai quattro assi culturali, e da certificare secondo l’allegato al Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010, sono le seguenti: Asse dei linguaggi ▪ Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi della lingua italiana indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; ▪ Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; ▪ Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; ▪ Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; ▪ Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; ▪ Utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse matematico ▪ Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; ▪ Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; ▪ Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; ▪ Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Asse scientifico-tecnologico ▪ Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; ▪ Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza; ▪ Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Asse storico-sociale ▪ Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; 53

▪

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; ▪ Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

I dipartimenti disciplinari determineranno, nella loro programmazione, la corrispondenza tra le valutazioni degli studenti e i livelli di apprendimento stabiliti dal certificato allegato al Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010.

Nell' ALLEGATO C del presente documento sono riassunte le discipline curricolari e le attività di arricchimento dell'offerta formativa in rapporto ai quattro assi culturali del biennio obbligatorio.

5.5

Interventi didattici di recupero

5.5.1

Premessa Le attività di recupero sono regolate dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009. È tuttavia opportuno premettere che: - la valutazione, momento dialettico della programmazione, ha l’obiettivo di migliorare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento; - è altresì necessaria la piena responsabilizzazione degli studenti nello studio e nella frequenza, condizione indispensabile per raggiungere gli obiettivi prefissati; - la realizzazione di un clima sereno all’interno del gruppo classe, improntato sul dialogo, sulla condivisione di obiettivi e traguardi e sulla trasparenza delle valutazioni, migliora la relazione di insegnamento/apprendimento; - le attività di sostegno e di recupero sono parte integrante dell’ordinario percorso curricolare e del lavoro in classe e pertanto va potenziata una didattica di permanente attenzione al coinvolgimento e al raggiungimento degli obiettivi per tutti gli studenti; - nel primo biennio, ultimo momento dell’obbligo scolastico, la valutazione assume anche una funzione orientativa, non solo come conferma della scelta compiuta, ma anche come momento di riflessione per un possibile ri-orientamento da concordare e sostenere.

5.5.2

Tipologie La scuola attua corsi di sostegno e di recupero, nel corso dell’anno, per gli studenti che, a giudizio del Consiglio di classe, ne abbiano necessità. Di norma tali interventi sono attuati dopo la fine del primo periodo. In ogni caso sarà cura del Consiglio di classe segnalare eventuali necessità di intervento anche prima della conclusione del periodo.

Si configurano diverse modalità quali: - Pausa didattica in classe: riformulazione di strategie didattiche, approfondimento, consolidamento di abilità e competenze (prevista nelle singole programmazioni disciplinari a fine di ogni modulo); - Sportello: gli insegnanti sono a disposizione degli alunni che, a piccoli gruppi o singolarmente, richiedono interventi di recupero, di rinforzo o di potenziamento.

- Corsi specifici di recupero su parti mirate del programma o sul metodo di studio: tali corsi sono effettuati in qualunque momento dell’anno scolastico, qualora il Consiglio di classe ne avverta e segnali la necessità.

La figura strumentale per l’area didattica, con la collaborazione dei coordinatori di classe e dei capi dipartimento, coordina questa fase della vita scolastica.

5.5.3

Recupero dopo gli scrutini intermedi - Nel corso dello scrutino intermedio ogni Consiglio di classe, di fronte a un’insufficienza individua, alunno per alunno, se essa dipenda da lacune che si possono colmare con un lavoro di recupero autonomo oppure se sia necessario che lo studente si impegni in un lavoro di recupero guidato (corso di recupero). Di tali decisioni sarà data puntuale comunicazione scritta alla famiglia e allo studente con le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio, con un resoconto delle carenze dell’alunno in ogni singola disciplina, con l’indicazione degli interventi di sostegno offerti dalla scuola e la richiesta di indicare se la famiglia non intenda avvalersi dei corsi offerti dall’istituto.

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A conclusione di tali interventi saranno programmate, a cura del docente titolare della classe frequentata dal ragazzo, opportune verifiche. Il periodo e le forme di svolgimento delle attività di recupero e delle prove di verifica saranno oggetto di apposita delibera del Collegio dei docenti.

L'esito delle prove di verifica, debitamente verbalizzato dal Consiglio di classe, sarà comunicato alle famiglie entro il 31 marzo di ogni anno.

-

5.5.4

Recupero dopo gli scrutini di giugno Secondo la normativa vigente, dopo lo scrutinio finale, in caso di sospensione del giudizio, sarà data comunicazione scritta alla famiglia e allo studente con le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio, un resoconto delle carenze dell’alunno in ogni singola disciplina, e l'esito relativo a tutte le discipline, assieme all’indicazione degli interventi di sostegno offerti dalla scuola e la richiesta di indicare se la famiglia non intende avvalersi dei corsi offerti dall’istituto, compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili.

«A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.» (Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 15 giugno 2009, articolo 4, comma 6).

5.5.5

Durata dei corsi di recupero Il sostegno all’apprendimento è un’opportunità didattica volta a favorire il successo formativo. In questa prospettiva è affidata all’autonoma decisione dei Consigli di classe l'indicazione delle ore per gli interventi di sostegno, sulla scorta delle indicazioni fornite dai Dipartimenti per disciplina e su delibera del Collegio dei docenti.

5.5.6

Modalità di svolgimento dei corsi di recupero Le modalità vengono annualmente deliberate dal Collegio dei docenti.

5.5.7

Prove di verifica Tanto a conclusione degli interventi di recupero successivi agli scrutini del primo periodo, quanto per gli studenti per i quali, alla fine del secondo periodo, si era deliberata la «sospensione del giudizio», le prove di recupero previste vengono deliberate annualmente dal Collegio dei docenti e indicate nella comunicazione da inviare alle famiglie.

5.6

Registro elettronico Assenze, note disciplinari, argomenti trattati, agenda di classe, valutazioni, programmazioni didattiche, programmi finali e circolari sono visibili da casa, grazie all’utilizzo del registro elettronico, tramite il sito del Liceo. E’, inoltre, possibile la prenotazione online dei colloqui settimanali e generali con i docenti, nonché degli sportelli settimanali di recupero e rinforzo.

Si precisa che i voti assegnati sono compito esclusivo della professionalità docente. Essi sono indicazioni numeriche che richiedono una corretta lettura in quanto il loro valore va al di là della semplice cifra. Per questo non è corretto fare una semplice media matematica di tutte le valutazioni visibili per prevedere l’esito finale. Questo, in sede di scrutinio, sarà determinato dal Consiglio di classe, al quale unicamente spetta la valutazione complessiva circa il livello di preparazione raggiunto, in termini di conoscenze, competenze e capacità, circa l’impegno, il comportamento e la partecipazione al dialogo educativo degli studenti.

Va, inoltre, messo in evidenza che la visibilità dei voti non sostituisce il colloquio personale tra docente e genitore, momento ritenuto da chi scrive e da tutti i docenti di questo Liceo di fondamentale e indiscussa centralità per un dialogo che sia costruttivo ed efficace. La collaborazione tra la famiglia e la scuola è un aspetto imprescindibile del processo formativo.

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5.7

Linee metodologiche Riconosciuta la centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento, il Liceo Tron propone una didattica aggiornata nelle metodologie e capace di sviluppare percorsi flessibili e pluridisciplinari.

Le linee di riferimento sono le seguenti: • • • •

centralità della lezione interattiva e partecipata; valorizzazione della didattica laboratoriale; raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi attraverso un’offerta formativa che vada oltre gli insegnamenti curriculari; attività di sostegno in relazione a bisogni formativi degli studenti.

I criteri metodologici vengono elaborati dal Collegio dei docenti, discussi poi nei dipartimenti disciplinari e, infine, trasferiti ai Consigli di classe che, analizzato il contesto classe, operano le scelte ritenute più adeguate ed efficaci. Preso atto dell’analisi e delle linee di indirizzo del proprio Consiglio di classe, ciascun docente procede poi alla stesura del proprio piano di lavoro (programmazione annuale).

Gli obiettivi didattici ed educativi vengono raggiunti attraverso le seguenti metodologie: • • • • • • • • • • • •

5.8

lezione frontale lezione interattiva o partecipata problem solving lavori di gruppo o apprendimento cooperativo attività di ricerca (laboratori, archivi, biblioteche, Internet, territorio, ecc.) viaggi d'istruzione e scambi culturali ampliamento dell’offerta formativa (progetti, certificazioni, ecc.) attività di potenziamento, di recupero e di sostegno, di orientamento (in itinere e in uscita) partecipazione a gare (olimpiadi di matematica, di chimica, sportive etc.) uso di tecnologie informatiche e multimediali partecipazione a mostre, conferenze, dibattiti, seminari, convegni, interventi di esperti rappresentazioni teatrali, musicali e filmiche

Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti Il Liceo Tron favorisce e sostiene la partecipazione degli studenti a concorsi, ad attività offerte dal territorio, a stages coordinati da docenti interni e/o universitari, alle «Olimpiadi della matematica», alle «Olimpiadi della fisica», alle «Olimpiadi delle scienze», ai «Giochi della chimica», alle «Olimpiadi di informatica» e altre iniziative promosse dal MIUR e da altri enti accreditati.

Il Liceo sostiene gli studenti meritevoli attraverso molteplici borse di studio (“Liceo Tron”, Antonino Caruso, Cesare e Dante Bolognesi, Osella d’Argento, Smaniotto Giancarlo).

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ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA E POTENZIAMENTO DEI SAPERI E DELLE CONOSCENZE

AREA PROGETTUALE 1 Sviluppo delle competenze linguistiche, comunicative e rafforzamento della cultura umanistica Il quotidiano in classe Il progetto, che mira a diffondere negli studenti l’attenzione per l’attualità attraverso la lettura critica dei quotidiani, prevede la consegna di 15 quotidiani (Corriere della sera, Il giornale di Vicenza, Il sole 24 ore) ad ogni classe partecipante una volta alla settimana, nel giorno stabilito.

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OBIETTIVI Interessare i ragazzi all'attualità Esercitare gli studenti alla comprensione e all’interpretazione di testi argomentativi (TIPOLOGIA B dell’Esame di Stato) Avvicinare i ragazzi all'informazione giornalistica e avviare una capacità critica nell'interpretare gli avvenimenti ATTORI Il progetto vede coinvolti i ragazzi e il docente di lettere nelle ore curriculari TEMPI La consegna dei quotidiani si svolge da ottobre a maggio, con cadenza settimanale STRUMENTI E METODI Nella classe seconda, in cui viene affrontata la tipologia scritta dell’articolo di cronaca. la lettura diretta e guidata dal docente, degli articoli permette di confrontare la teoria con degli esempi pratici.

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Negli anni successivi, la lettura guidata di articoli via via più complessi viene gradualmente svolta in autonomia, privilegiando esercizi di comprensione ed interpretazione di testi argomentativi (tip. B dell’esame di Stato) e la discussione critica di argomenti di attualità.

Tron English Campus OBIETTIVI - Migliorare e sostenere la motivazione all’apprendimento della LS - Migliorare e potenziare le abilità linguistico - comunicative degli studenti, in particolare le abilità orali e la fluency.

- Ampliare il lessico in LS con attività motivanti e coinvolgenti che vedono gli studenti attivi costruttori del proprio sapere.

ATTORI Studenti delle attuali classi prime seconde terze e quarte con adesione su base volontaria; docenti madrelingua in possesso della certificazione CELTA selezionati tramite bando pubblico.

TEMPI 25 ore di lezione (5 al giorno) da tenersi in orario mattutino dal lunedì al venerdì durante la prima / seconda settimana di settembre STRUMENTI E METODI Lezioni partecipate, attivo coinvolgimento dello studenti in attività di speaking e di listening, problem solving, cooperative learning

People to people OBIETTIVI - Potenziare le abilità linguistico - comunicative degli studenti aderenti, cittadini europei di domani - Migliorare e sostenere la motivazione all’apprendimento della LS. - Abituarsi ad una riflessione sui propri modelli culturali disponendosi a mediarli a studenti americani in visita in Europa.

ATTORI Le attuali classi terze cui verrà proposta la possibilità di ospitare studenti statunitensi (eventualmente non le classi coinvolte in attività di scambio/gemellaggio).

La referente del progetto per la scuola si coordinerà con la referente di zona, prof.ssa Savio Lorella del Liceo Corradini di Thiene.

TEMPI Alcuni giorni nel mese di luglio 2018 durante i quali le famiglie aderenti ospiteranno per circa 4 gg (3 notti) studenti statunitensi dello Student Ambassador Program in visita in Europa.

Certificazioni linguistiche europee: inglese Per facilitare la mobilità internazionale in ambito studentesco e professionale, il Consiglio d’Europa ha stilato il Quadro Comune Europeo di riferimento (CEFR) che descrive le abilità conseguite da chi studia una lingua straniera. In questo ambito si inseriscono gli esami di certificazione che riconoscono quindi, con parametri riconosciuti a livello europeo, il livello di competenza linguistica raggiunto.

Consapevole dell’importanza di preparare i propri ragazzi a diventare cittadini del mondo, il liceo Tron offre la possibilità di conseguire le seguenti certificazioni: - First Certificate of English (FCE, livello B2), - Advanced Certificate of English (CAE, livello C1) Il progetto gode del contributo economico sia il Liceo sia del Comitato Genitori.

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OBIETTIVI - Verifica delle conoscenze acquisite con parametri riconosciuti da enti certificatori europei - Possibilità di accumulare crediti universitari e di arricchire il curriculum vitae dello studente anche in vista del mondo del lavoro.

ATTORI Studenti del quarto e del quinto anno che aderiscono al progetto su base volontaria TEMPI - Corsi pomeridiani di 20 ore per il First Certificate of English e di 30 ore per il Certificate of Advanced English - Gli esami di inglese si tengono presso il Liceo Tron STRUMENTI E METODI - I corsi sono tenuti da docenti del Liceo Tron - Esami scritti e orali con esaminatori madrelingua esterni

Certificazioni linguistiche europee: tedesco (Zertifikat Deutsch ZD livello B1 Goethe Institut) DESTINATARI Alunni della classe 4 LC. L'adesione è su base volontaria.

TEMPI Preparazione all'esame Zertifikat Deutsch: 6 incontri di 2 ore ciascuno nel secondo periodo Esame Zertifikat Deutsch: la data verrà comunicata con più precisione all'inizio del 2019 OBIETTIVI - Accertamento del livello raggiunto (B1) tramite il Goethe Institut, ente certificatore riconosciuto a livello europeo - La possibilità di arricchire il curriculum vitae dello studente anche in vista del mondo del lavoro, degli studi universitari e per eventuali soggiorni all'estero STRUMENTI E METODI - Il corso preparatorio si terrà presso il liceo Tron con un docente esperto, se possibile madrelingua; - L'esame di certificazione: dipende dal numero degli alunni di Schio (di solito si raggruppano alunni del nostro Liceo 'Tron', del Liceo 'Zanella', dell’ ITCG 'Pasini') e si sceglie una delle tre sedi; altrimenti l'alternativa è di sostenere l'esame a Padova, presso la sede del Goethe Institut; - Esame scritto e orale con esaminatori madrelingua esterni.

Teatro in tedesco DESTINATARI Alunni della classe 2 LC. TEMPI Un' ora di spettacolo teatrale in condivisione con due classi seconde del Liceo G. Zanella e un'ora di workshop per la sola classe 2LC del Liceo Tron OBIETTIVI Stimolare la curiosità e la creatività dell'alunno attraverso l'utilizzo del linguaggio teatrale e musicale in modo tale da innescare un naturale processo di apprendimento.

Consiste in uno spettacolo-laboratorio teatrale interattivo (1 ora) e workshop con un’attrice tedesca (1 ora) nell'Aula Magna del Liceo Tron o Zanella, molto probabilmente i primi giorni di aprile 2019.

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STRUMENTI E METODI

Modifica l'approccio allo studio della lingua grazie all'aumento della motivazione. Lo spettacolo accende la curiosità e l'entusiasmo perché creato con linguaggi, codici verbali, non verbali e musicali divertenti e adatti ai giovani di oggi.

Giornalino del Liceo: “Asino Rosa” La realizzazione di un giornalino scolastico è un elemento caratterizzante del Liceo Scientifico Tron, che ormai da più di 15 anni vanta questa tradizione. L’Asino Rosa esce due volte all’anno (a dicembre e a giugno) ed è il frutto del lavoro redazionale, grafico e creativo di un gruppo di studenti del Liceo che, attraverso le pagine del giornalino, veicola non solo informazioni, ma anche un sano “spirito di appartenenza” alla comunità scolastica del Tron (alunni, docenti, personale, ex-studenti).

OBIETTIVI Attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro eterogeneo (redazione), la suddivisione dei ruoli e dei compiti, il lavoro di gruppo, la realizzazione di un prodotto finale (pubblicazione giornalino scolastico) e la formazione in itinere attraverso la metodologia del tutoring e il supporto del docente, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: - Favorire la conoscenza tra studenti di classi diverse - Partecipazione attiva alla vita scolastica - Costituzione di un canale di comunicazione e condivisione delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche - Stimolare la riflessione su temi di attualità o di particolare rilievo per la formazione dei giovani - Sviluppo di competenze inerenti all’ambito del giornalismo e della comunicazione ATTORI - Studenti di tutte le classi che lavorano nella redazione. L’adesione è individuale e su base volontaria.

- Docente referente.

TEMPI - Un incontro settimanale di una sesta ora (extra orario scolastico).

- Incontri pomeridiani concordati.

STRUMENTI E METODI Strumenti: aula di informatica, LIM, programmi specifici (grafica ed impaginazione).

Metodi: cooperative learning; tutoring; incontri con esperti. Il docente referente ha un ruolo di guida; supporta e coordina le attività, affiancando gli studenti nello svolgimento dei loro compiti e monitorando il lavoro.

Olimpiadi di italiano Il Progetto “Olimpiadi di italiano” prevede la partecipazione degli studenti del all’omonima competizione organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Tale competizione, attraverso gare individuali di lingua italiana rivolte a tutti gli alunni degli Istituti secondari di secondo grado, divisi nelle categorie Junior, Senior, Junior-Estero e Senior-Estero, mira a rafforzare nelle scuole lo studio della lingua italiana e a sollecitare gli studenti a migliorare la padronanza della propria lingua.

OBIETTIVI - Stimolare la curiosità sugli aspetti della lingua e della grammatica italiana - Trasmettere la passione per la lingua italiana con modalità diverse rispetto alla lezione tradizionale - Acquisire una competenza linguistica più consapevole - Favorire il lavoro di gruppo - Imparare a imparare - Comunicare - Collaborare e partecipare 60

- Risolvere problemi - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire e interpretare l’informazione ATTORI Docenti di Lettere e studenti di tutte le classi TEMPI Febbraio - aprile STRUMENTI E METODI Computer delle tre aule di informatica per i giorni di allenamento e delle prove.

Olimpiadi di filosofia Le Olimpiadi di Filosofia sono gare individuali in lingua italiana con tre fasi (Istituto, Regionale e Nazionale). Per ogni fase viene stabilita una graduatoria di merito, alla fase Regionale accedono i primi due studenti che si qualificano alla fase di Istituto.

La gara consiste nella elaborazione di un saggio filosofico, scritto in lingua italiana.

OBIETTIVI L’obiettivo generale del progetto è quello di stimolare la curiosità sulle opportunità offerte dalla riflessione filosofica; trasmettere l'interesse per la stessa a prescindere dalla lezione tradizionale; acquisire una competenza linguistica più consapevole; favorire il confronto con il gruppo.

ATTORI Classi Quarte e Quinte TEMPI Da dicembre ad aprile.

STRUMENTI E METODI Elaborazione di un testo scritto, confronto con i singoli alunni.

Dialogo con l’autore Il progetto “ Dialogo con l’autore”, ormai collaudato da diversi anni, nasce dall’idea di mettere in relazione scrittori di fama nazionale e/o locale con gli studenti del Liceo. L’attività offre ai ragazzi la possibilità di soddisfare curiosità, approfondire tematiche, confrontarsi direttamente con gli autori per rafforzare la conoscenza dei testi e il piacere della lettura.

OBIETTIVI Il progetto si prefigge lo scopo di avvicinare gli alunni alla passione per la lettura anche attraverso il dialogo diretto con l'Autore; inoltre, esso si propone di far emergere negli studenti la consapevolezza dell’opera letteraria e l’ approfondimento delle capacità di analisi e interpretazione del testo narrativo.

A tal proposito, vengono individuate opere con specifiche finalità didattiche per affrontare tematiche mirate alle diverse esigenze curricolari degli indirizzi del nostro Liceo.

ATTORI Tutte le classi dei diversi indirizzi del Liceo.

TEMPI Tutto l’anno scolastico.

STRUMENTI E METODI 61

ll successo del progetto viene valutato dal numero delle classi partecipanti e dal gradimento degli studenti attraverso la somministrazione di un questionario finale. Gli insegnanti coinvolti relazionano poi sulla qualità e l’efficacia degli incontri.

Viaggi studio Durante le vacanze estive gli studenti, accompagnati da docenti del Liceo Tron, trascorrono due settimane in località del Regno Unito o Irlanda, frequentando un corso intensivo di lingua inglese tenuto da insegnanti madre lingua altamente qualificati. L’alloggio è previsto presso famiglie selezionate. Durante il tempo libero vengono organizzate attività ricreative pomeridiane e serali ed escursioni in luoghi di particolare interesse storico e naturalistico.

OBIETTIVI - Migliorare la competenza comunicativa e aumentare la motivazione all'apprendimento della lingua straniera.

- Favorire la conoscenza della cultura e degli usi dei paesi anglosassoni ATTORI Tutti gli studenti del Liceo Tron dalla prima alla quarta eventualmente interessati TEMPI Due settimane durante il periodo delle vacanze estive STRUMENTI E METODI - Corso di inglese, tenuto da insegnanti madre lingua altamente qualificati.

- Il corso consiste di 20 lezioni da 45 minuti ciascuna in classi composte da 15 studenti al massimo. La metodologia prevede il coinvolgimento attivo degli studenti nelle discussioni e nei lavori di gruppo ed è finalizzata a potenziare e migliorare la competenza comunicativa, promuovere un apprendimento collaborativo, incrementare il vocabolario e migliorare le preesistenti competenze grammaticali.

- Il primo giorno di lezione viene somministrato l’ARELS test ed effettuate alcune attività per collocare lo studente nel livello più adatto alle sue abilità e competenze.

- La sistemazione, prevista presso selezionate famiglie in camere doppie con trattamento di pensione completa, offre la migliore opportunità per sperimentare le proprie competenze linguistiche al di fuori delle aule scolastiche. Consente inoltre l’immersione nei modi di vivere locali e la conoscenza di usi e costumi diversi.

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Media Latinitas Il progetto intende promuovere lo studio del latino innanzitutto attraverso l’incontro diretto con facsimili di manoscritti o documenti di età romana, medievale e moderna. La conoscenza della lingua latina diventa in questo modo una competenza per conoscere la natura, il tenore di testi classici, mediolatini o moderni, appartenenti al mondo scientifico ed erudito.

OBIETTIVI promuovere lo studio del latino e favorire il nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica (come indicato nel D.M. n. 211, 7 ottobre 2010, art. 8). Approfondire la conoscenza della cultura romana, medievale e moderna in lingua latina; incontrare il latino degli eruditi e della scienza.

ATTORI Docenti dell’istituto ed esperti esterni; destinatari: classi prime, seconde, terze, quarte con latino curricolare.

TEMPI Secondo periodo STRUMENTI E METODI Analisi e trascrizione di facsimili di età romana e medievale; realizzazione di alcuni fogli di erbario; visita a biblioteche e archivi.

Certificazione latina “Probat” La prova di certificazione PROBAT misura la competenza ricettiva di un brano latino, del quale non viene richiesta la traduzione ma la comprensione analitica e globale. La leggibilità del testo, con glosse e note, viene corredata da un più articolato paratesto che comprende, di volta in volta, introduzioni ed elementi iconografici (immagini, tabelle, microtesti sussidiari) che illuminano il significato del brano collocandolo in un contesto più ampio.

OBIETTIVI Produzione e somministrazione di prove per la certificazione della competenza in latino ATTORI Studenti delle classi conclusive del primo e del secondo biennio scientifico – docenti di latino delle classi interessate TEMPI Secondo periodo. La prova di certificazione è fissata pe aprile/maggio 2019 STRUMENTI E METODI Saranno assegnate prove in preparazione. La prova formale, inviata dalle scuole polo saranno somministrate e corrette. Saranno poi consegnati i certificati PROBAT. Il progetto si svolge in rete in orario curricolare.

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Progetto biblioteca Oltre all'attività propria della biblioteca di istituto con la prosecuzione dell'informatizzazione del suo patrimonio librario e documentario, il progetto Biblioteca vuole attivare e potenziare i contatti con altre scuole e le Associazioni che si occupano della promozione e dello sviluppo della lettura nelle scuole, in primis con la partecipazione a livello provinciale diel concorso «Viva chi legge». Altro punto importante sarà il tentativo di introdurre nel nostro istituto il cosiddetto digital lending per i periodici. La Biblioteca, poi, promuoverà a livello scolastico le giornate legate alla promozione della lettura: Il Veneto legge, la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore il 23 aprile e le iniziative nazionali legate alla promozione della lettura nel mese di maggio. Si intende poi offrire l'appoggio tecnico al Circolo di lettura che un gruppo di studenti vuole costituire nella nostra scuola. Infine si collaborerà ai progetti Lettura delle singole classi, al progetto di Media Latinitas, al progetto di incontri con gli autori, oltre a tutti i progetti che richiedano l’uso della biblioteca. Autonomamente poi la biblioteca promuoverà l'iniziativa culturale «Il TRON è all'opera».

Infine nell'ambito dell'ASL la Biblioteca sarà intende riproporre, per gli studenti che lo desiderassero il progetto di digitalizzazione di documenti d'archivio in collaborazione con l'Archivio e biblioteca del Duomo di Schio e altri archivi pubblici o privati. Nel primo caso si tratterà di indicizzare, trascrivendoli, alcuni dei libri anagrafici conservati nell'archivio del Duomo, relativi alla città di Schio tra il XVI e l XIX secolo.

L'attenzione si concentrerà sugli atti compresi fra il 1650 e il 1709.

OBIETTIVI Per il lavoro di biblioteca gli obiettivi sono quelli propri di una Biblioteca scolastica, quali stabiliti dalle linee guida dell'IFLA. Per la sezione riguardante la digitalizzazione dei documenti d'archivio, l'obiettivo primario è avvicinare gli studenti al lavoro di ricerca e e di valorizzazione del patrimonio archivistico, con l'ausilio degli strumenti informatici.

ATTORI Per l'attività di biblioteca, destinata a tutte le classi, oltre al docente bibliotecario, ci si avvarrà della collaborazione di altri docenti per garantire il servizio di prestito e di refering. La digitalizzazione sarà aperta alle classi terze e quarte dell'indirizzo scientifico e si avvarrà, oltre che del docente bibliotecario, dei docenti delle classi coinvolte, nonché dell'aiuto di archivisti esterni.

TEMPI Tutto l'anno scolastico.

STRUMENTI E METODI In primis la biblioteca di istituto, poi - per il digital lending - soggetti esterni detentori delle tecnologie.

Per il progetto di digitalizzazione – valido per l'ASL – si attiverà la collaborazione con gli enti archivistici scelti, che presteranno il materiale da indicizzare, nonché gli strumenti e le metodologie da seguire nel lavoro.

Circolo di lettura DESTINATARI Tutti gli studenti a cui piaccia leggere e chiacchierare di libri.

TEMPI Il progetto viene realizzato da novembre a maggio. Prevede un incontro in biblioteca con cadenza mensile in cui si discute di un libro, e se ne leggono alcuni passi (libro scelto in precedenza e letto individualmente) e si propone un altro libro da leggere per l'incontro del mese successivo. Si ipotizza la lettura di 6/7 libri nel corso dell'anno.

OBIETTIVI Stimolare la lettura anche di generi, autori, temi diversi da quelli più conosciuti, la socializzazione e lo scambio di idee.

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STRUMENTI Libri (non necessariamente acquistati: si può fare un ordine cumulativo alla biblioteca), un luogo in cui riunirsi (preferibilmente la biblioteca di istituto), un docente (anche non sempre lo stesso: si potrebbe fare a turno) che funga da guida.

METODI La lettura del libro scelto è obbligatoria e sarà portata a termine privatamente (durante gli incontri del gruppo si potranno leggere alcuni passi, ma non verranno fatte letture di interi capitoli). . Gli incontri saranno divisi in due parti: una per la scelta del libro oggetto dell'incontro successivo, un'altra per la vera e propria conversazione/dibattito. I ragazzi propongono le nuove letture ma i testi potrebbero essere legati anche al progetto "Dialogo con l'Autore".

Scambi culturali Il progetto prevede la realizzazione, durante l’anno scolastico, di scambi culturali di cinque - sette giorni durante l’anno scolastico. Con il programma scambi di classe, gli studenti di una classe o gruppo scolastico vanno a vivere all’estero per una settimana, frequentano la scuola estera e sono ospiti delle famiglie degli studenti della scuola stessa. Precedentemente o successivamente a questa fase, la classe del paese estero viene in Italia per un uguale periodo, ospite della scuola e delle famiglie degli studenti italiani.

Durante il soggiorno gli studenti partecipano ad attività didattiche, visite guidate, discussioni su temi di interesse comune, incontri con personalità del luogo e momenti di socializzazione e svago Il calendario e la durata dei soggiorni, nelle fasi di invio e di ospitalità, vengono concordati con la scuola partner e coincidono con il periodo di apertura della scuola (di solito una settimana in autunno o primavera)Lo scambio si può realizzare anche nel corso di due anni scolastici. La scuola è attualmente gemellata con il “Gymnasium Seligenthal” di Landshut (Germania) e con il “Liceo Tancsics” di Kaposvar (Ungheria), oltre ad avere a contatti con la scuola australiana di Wallangong.

OBIETTIVI Obiettivi linguistici: - migliorare la comprensione orale e scritta di una lingua straniera e la fluidità nella produzione orale - favorire la pratica della lingua con l'uso di registri linguistici informali e formali Obiettivi culturali: - approfondire la conoscenza di altri paesi europei attraverso la visita della città e della regione in cui avviene lo scambio (aspetto paesaggistico, storico, culturale, letterario, economico) Obiettivi educativi: - favorire la maturazione della personalità degli alunni attraverso esperienze di vita e di adattamento a contesti nuovi - aprire la mentalità degli alunni al concetto di cittadinanza europea ATTORI Classi terze, Consigli di Classe, Commissione Scambi Culturali TEMPI Settembre - ottobre, marzo STRUMENTI E METODI - Preparazione degli studenti e delle famiglie, prima del soggiorno all’estero, mediante incontri illustrativi, scambio dei moduli di presentazione e di e mail tra studenti; - Incontro del gruppo italiano con la scuola e le famiglie del Paese ospitante e successivo incontro della classe estera in Italia; - Organizzazione e realizzazione di attività didattiche, visite guidate e attività ricreative; - Valutazione finale dell’esperienza.

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W WIE WISSEN, il tedesco incontra le scienze DESTINATARI Gli alunni della classe 3LC TEMPI 4 ore di preparazione con l'insegnante di tedesco durante le ore di disciplina da metà ottobre a metà novembre.

Metà novembre 2018: una mattinata con due esperti del Goethe Institut di Milano OBIETTIVI - Promuovere una lezione interdisciplinare - Creare un collegamento tra le cosiddette materie MINT (italiano STEM - scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e la lingua tedesca.

- Arricchire il patrimonio lessicale della relativa microlingua tedesca - Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.

- Sviluppare le conoscenze relative alle prospettive professionali in un’Europa multiculturale e multilinguistica tramite, ad esempio, la possibilità di studiare nei politecnici in Germania.

STRUMENTI E METODI - Il workshop e le lezioni preparatorie ad esso si terranno presso il liceo Tron.

- L'eventuale premiazione, in caso di vincita del concorso, avverrà sempre presso la sede del Liceo Tron.

- Lezioni preparatorie frontali, lavoro a gruppi.

Cartoline della Grande Guerra Digitalizzazione e analisi di centinaia di cartoline del periodo della Grande Guerra. Realizzazione di una mostra presso Palazzo Fogazzaro per celebrare il centenario.

OBIETTIVI L’obiettivo generale del progetto è quello di acquisire, attraverso l'analisi delle cartoline, strumenti metodologici e culturali per comprendere il periodo storico relativo alla Grande Guerra. Si svilupperanno, inoltre, competenze digitali finalizzate a digitalizzare le cartoline e renderle graficamente fruibili. Sarà sollecitato l’atteggiamento creativo, progettuale e critico.

ATTORI Classe Quinta IF TEMPI Dal febbraio dell’anno scolastico 2017/18 a novembre ’18.

STRUMENTI E METODI Si effettueranno lezioni frontali, ricerche guidate, interventi di esperti su specifici argomenti, lavori e apprendimenti di gruppo. Si utilizzeranno aule informatiche, biblioteche, libri integrativi.

Mobilità internazionale OBIETTIVI Obiettivo di questo progetto è quello di affiancare lo studente che, sostenuto economicamente dalla sua famiglia, decide di frequentare un periodo di studio all’estero, affinchè tale importante esperienza possa realizzarsi in modo positivo per il singolo e possa altresì avere prospettive di ricaduta sulla classe e sul nostro liceo in generale.

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ATTORI Studenti del quarto anno che su base volontaria scelgono di vivere un’esperienza di vita e di studio all’estero; docenti della classe frequentata dagli studenti al momento della loro partenza e nella quale verranno reinseriti al loro ritorno.

TEMPI Trimestre, semestre o intero anno scolastico.

STRUMENTI E METODI Nell’ambito del progetto, particolare attenzione viene prestata alla delicata fase del rientro dello studente e del suo reinserimento nella classe di appartenenza, regolamentando le procedure e gli atti formali relativi all’attività e fornendo assistenza anche al Consiglio di Classe per assicurare una corretta valutazione dell’esperienza scolastica vissuta all’estero.

AREA PROGETTUALE 2 Sviluppo delle competenze scientifiche e logico - matematiche Corso di scacchi Il progetto si propone di iniziare agli scacchi gli alunni partecipanti OBIETTIVI Mettere gli allievi in condizione di conoscere i principi fondamentali del giuoco degli scacchi. Organizzare un torneo dedicato agli studenti del Liceo ATTORI Docenti prof. Danilo Zongoli, prof. Roberto Franzina. Parteciperanno gli studenti del Liceo che aderiscono all’iniziativa TEMPI 4 lezioni teoriche più due giorni per il torneo STRUMENTI E METODI Scacchiere, orologi per gli scacchi

Olimpiadi di scienze naturali OBIETTIVI I ragazzi si confrontano con i loro coetanei di altre scuole sulle competenze acquisite di vari argomenti di biologia e di scienze della terra DESTINATARI Sono coinvolti studenti motivati del biennio e del triennio PERIODO L’intero anno scolastico METODI E STRUMENTI Lezioni e allenamenti mediante esecuzione di test

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Olimpiadi di chimica OBIETTIVI I ragazzi si confrontano con i loro coetanei di altre scuole sulle competenze acquisite di vari argomenti di chimica DESTINATARI Sono coinvolti studenti motivati del biennio e del triennio PERIODO L’intero anno scolastico METODI E STRUMENTI Lezioni e allenamenti mediante esecuzione di test

Fisica delle giostre OBIETTIVI Il progetto ha l'intento di attuare le leggi della fisica a situazioni reali e verificarle anche in situazioni non accessibili, di comprendere e migliorare l'assimilazione di alcuni aspetti teorici grazie alla loro concreta applicazione.

ATTORI Gli allievi delle classi terze dello scientifico opzione scienze applicate, dipartimento di fisica e di matematica.

TEMPI Il progetto ha durata biennale.

STRUMENTI E METODI Libri di testo, laboratorio di fisica, lavagna interattiva.

Olimpiadi e giochi matematici I giochi matematici sono una sfida per cui non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e di nessun teorema particolarmente impegnativo, ma occorre invece una voglia matta di giocare, un pizzico di fantasia e quell'intuizione che fa capire che un problema apparentemente molto complicato è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere. Un gioco matematico non è altro che un problema con un enunciato divertente e intrigante, che suscita curiosità e voglia di fermarsi un po' a pensare. Meglio ancora se la soluzione, poi, sorprenderà per la sua semplicità ed eleganza. Insomma un'esperienza analoga a quella dello studio della Matematica OBIETTIVI Obiettivo primario è quello di migliorare la conoscenza e la percezione della matematica dando una visione reale della disciplina, affrontando problemi concreti e problemi logici non standard anche ai fini della prosecuzione degli studi. Si cercherà di allargare il gruppo di alunni che si avvia alla tecnica del problemsolving.

Obiettivo secondario: coordinare un gruppo di alunni che possa prepararsi, divertendosi, a partecipare ai vari giochi organizzati in ambito scolastico sul territorio.

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ATTORI Tutti gli studenti delle classi prime seconde e terze, e di una selezione dei migliori alunni del quarto e quinto anno o di coloro che desiderano gareggiare (che verranno ammessi solo se parteciperanno agli allenamenti precedenti) ai Giochi di Archimede (prima fase delle Olimpiadi di matematica).

TEMPI Ottobre - Maggio STRUMENTI E METODI - Allenamenti pomeridiani on-line - Allenamenti in presenza - Gare a squadre

Biliardo & Scuola Il Liceo Tron aderisce già da due anni al progetto “Biliardo & Scuola” della FIBIS (Federazione Italiana Biliardo Sportivo) svolgendo moduli didattici di biliardo sportivo con le classi del Liceo Sportivo, corsi integrativi per gli studenti e per gli insegnanti (al fine di formare nuovi istruttori scolastici).

OBIETTIVI La pratica del biliardo sportivo consente di scoprire, attraverso il gioco, una nuova fisica (urti, attriti, forze, energia) e una nuova matematica (algebra e geometria), nonché di trovare nuovi stimoli e motivazioni.

ATTORI Tutti gli studenti interessati, tutte le classi del liceo sportivo e alcune degli altri indirizzi.

TEMPI Da settembre a giugno, corsi pomeridiani per studenti e serali per insegnanti (istruttori studenteschi).

Lezioni curriculari per le classi degli indirizzi sportivi.

STRUMENTI E METODI Circolo FIBIS ARCI – Resecco, sala intrattenimento del Liceo Tron. Libro di testo FIBIS e Kit didattico con Laser e biglie forate.

Olimpiadi di fisica Promosse dalla Associazione italiana per l'insegnamento della fisica (AIF) coinvolgono tutte le scuole superiori di secondo grado. Come noto, la competizione, soprattutto tra istituti, costituisce da sempre un grande stimolo per ogni allievo, che spesso dà fondo a tutte le sue risorse per ottenere risultati di prestigio.

OBIETTIVI Motivare e sostenere gli studenti che manifestano particolare interesse per questa disciplina. Favorire la conoscenza e il confronto tra studenti che condividono questa passione.

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ATTORI Studenti particolarmente motivati del triennio TEMPI Gara d'istituto a Dicembre, gara provinciale (per i primi 5 classificati) a Febbraio STRUMENTI E METODI - Svolgimento di quesiti e problemi tratti dalle passate edizioni delle olimpiadi nella ordinaria attività curricolare - Propaganda nelle classi da parte dei docenti di fisica - Training di preparazione alla gara provinciale ai primi allievi classificati

Acustica nelle aule scolastiche Una “buona acustica” dell’aula migliora il grado di intellligibilità del parlato e consente una “comprensione agevolata” del discorso con ovvie e benefiche conseguenze sullo stress dell’insegnante e sull’affaticamento dello studente.

OBIETTIVI - Sensibilizzare gli alunni alle problematiche attinenti all'acustica degli ambienti chiusi, in particolare delle aule scolastiche, con riferimento ad aspetti legati alla percezione, alla corretta intelligibilità del parlato ed al grado di attenzione richiesto.

- Rendere consapevoli gli alunni che esiste una normativa in materia.

- Far fare agli alunni esperienze di misure di acustica con uno strumento professionale e con lo smartphone; - Collaborare con i docenti ed i ricercatori della facoltà di Ingegneria dell'Università di Ferrara alla realizzazione di misure nel loro laboratorio di acustica; - Visitare azienda del territorio che si occupano di acustica; ATTORI Alunni del Liceo delle classi terze e quarte, docenti di matematica e fisica, esperto esterno TEMPI Il progetto viene portato avanti da ottobre a giugno STRUMENTI E METODI Il progetto prevede di indagare acusticamente alcune aule del liceo ed alcuni locali pubblici esterni (alcune Chiese ad esempio). La strumentazione usata è sia di tipo professionale in dotazione della scuola e/o resa disponibile dall’esperto esterno e dalle aziende del territorio, sia di facile reperibilità (smartphone equipaggiato con un particolare microfono). Gli alunni dopo aver seguito alcune lezioni teoriche sui concetti essenziali di acustica, sul funzionamento degli strumenti e sulla procedura di misura, impareranno facendo, cioè partecipando alla realizzazione delle misure di acustica, all’elaborazione dei dati raccolti, alla ricerca ed individuazione di soluzioni che migliorino acusticamente gli ambienti indagati, all’installazione dei pannelli fonoassorbenti necessari per la correzione acustica dell’ambiente, alle misure di verifica della soluzione adottata.

Attività integrative dei dipartimenti di matematica, fisica e informatica Il progetto comprende le attività previste dai Dipartimenti di Matematica, Fisica e Informatica per il miglioramento della didattica, non già inserite in altri progetti specifici.

OBIETTIVI - Miglioramento della didattica della Matematica, della Fisica e dell'Informatica, stimolando gli studenti ad approfondire tali discipline anche in ottica moderna e applicata alla realtà; - Condivisione di attività didattiche ed utilizzo di nuove tecnologie; 70

- Didattica per competenze, miglioramento della condivisione degli obiettivi, delle scelte didattiche e dei metodi, con coordinamento per classi parallele e particolare attenzione alle classi quinte in vista dell’Esame di Stato.

ATTORI - Docenti dei Dipartimenti - Studenti della scuola TEMPI Durante tutto l’anno scolastico STRUMENTI E METODI - Prove di matematica e di fisica per classi parallele, con valutazione comune e analisi dei risultati in ottica di miglioramento continuo; - Uscite specifiche legate allo studio della fisica; - Incontri presso la scuola con esperti esterni su argomenti di matematica e fisica; - Uso nuove tecnologie nella didattica, approfondimento e condivisione di “buone pratiche” (piattaforme on-line, es. Google App, rilevazione automatica dati e modelli per lo studio di fenomeni fisici, attività di laboratorio con Arduino, uso di software per lo studio della matematica).

La fisica a teatro La nascita della fisica moderna viene raccontata, in modo inedito, da Gabriella Greison, attraverso le storie dei suoi padri fondatori. Al Tron, la “rock star della fisica in Italia” interpreta la versione stand up di EINSTEIN E IO e dialoga con i ragazzi di quarta e quinta; la sera, presso il Teatro Civico, recita MONOLOGO QUANTISTICO per la cittadinanza.

OBIETTIVI - Avvicinare gli studenti allo studio della fisica moderna - Promuovere la cultura scientifica nel territorio - Migliorare la didattica della fisica ATTORI - Gabriella Greison - Studenti delle classi quarte e quinte - Cittadinanza TEMPI 16 gennaio 2019 STRUMENTI E METODI - Monologo teatrale - Dialogo/confronto con l’autrice-attrice

Biotecnologie Il progetto Biotecnologie si pone nell’ottica di promuovere lo sviluppo di conoscenze e competenze relative alle nuove tematiche legate alla genetica e alle biotecnologie. Per ottenetere tale risultato gli insegnanti operano in collaborazione anche con Università ed enti esterni che possono fornire strumentazioni, protocolli ed esperti all’avanguardia in tali settori. Il progetto permette anche agli studenti di sperimentare direttamente attraverso attività laboratoriali hands-on,eventuali abilità e verificare e/o scoprire interessi o attitudini e come tale risulta utile nell’attività di orientamento in uscita.

OBIETTIVI 71

Questa attività si pone come obiettivo primario quello di fornire una corretta informazione in merito alle nuove tecnologie genetiche così da rendere gli studenti futuri cittadini capaci di operare scelte consapevoli.

Il progetto si realizza con una mescolanza ben modulata tra la parte teorica e quella operativa, favorendo di fatto quest'ultima; il laboratorio rappresenta lo strumento più idoneo sia perché favorisce la curiosità e di conseguenza la capacità di concentrazione degli studenti, condizione necessaria all'apprendimento, sia perché rappresenta uno strumento privilegiato nello studio di queste tecnologie.

ATTORI Studenti di terza, quarta, quinta, docenti di scienze naturali.

TEMPI Tutto l’anno STRUMENTI E METODI Organizzazione di laboratori hands-on su tematiche legate alla genetica e alle scienze della vita anche in collaborazione con Università ed enti esterni, organizzazione di corsi di aggiornamento per studentie e docenti.

AREA PROGETTUALE 3 Sviluppo delle competenze musicali e artistiche Letteratura e musica L’assenza degli studi musicali tra le materie scolastiche liceali comporta sicuramente una perdita, considerato anche il fatto che tali discipline sono costantemente presenti dall'età prescolare fino alla terza media. Con il presente progetto non si pretende di rimediare a tale lacuna, ma si offrono alcune lezioni concerto, per arricchire così il panorama umanistico del corso di studi con alcuni elementi di cultura musicale.

OBIETTIVI Si cercherà di avvicinare gli studenti alla cultura musicale attraverso lezioni concerto di docenti esterni, che presenteranno loro alcuni momenti significativi della Storia della Musica, in parallelo anche con i coevi fenomeni letterari ed artistici.

ATTORI Docenti esterni; destinatari: tutte le classi del triennio con latino curricolare; studenti e docenti interressati.

TEMPI 72

Da dicembre ad aprile STRUMENTI E METODI Dopo la partecipazione alle lezioni concerto, si prevede una discussione in classe e la possibilità da parte degli studenti di svolgere approfondimenti pluridisciplinari in merito. Si chiederà poi un riscontro sull'iniziativa sia ai docenti coinvolti che agli studenti con questionario di gradimento.

Tron Ensemble e Corale Il progetto prevede la costituzione di un’orchestra e di un coro d’Istituto, rivelandosi un ottimo campo di prova di quelle che saranno poi le regole del mondo del lavoro, dove si applicano le dinamiche di gruppo e la collegialità. In tal modo, inoltre, l'Istituto scolastico diventa centro di aggregazione e promozione culturale.

OBIETTIVI La pratica musicale in un contesto di gruppo è altamente formativa per la crescita culturale e lo stesso sviluppo psico-fisico dell'allievo. Dà la possibilità di creare relazioni, di approfondire conoscenze, di esercitare ed affinare le proprie abilità e competenze, di superare e vincere timori e timidezza nonché di divertire e ricreare.

ATTORI Un direttore d’orchestra e di coro; destinatari: tutti gli studenti della scuola che suonino uno strumento o che abbiano desiderio di cantare in gruppo, con presupposti minimi di intonazione.

TEMPI Da ottobre ad aprile STRUMENTI E METODI La preparazione degli studenti sarà concretamente finalizzata alla realizzazione di almeno un paio di concerti e di eventi qualificanti per il Liceo.

Il Tron è all’opera Il progetto, iniziato ufficialmente nell'anno scolastico 2016-2017 trae origine dalla possibilità, offerta dalla fondazione Arena di Verona, di assistere alla prova generale di alcune opere della stagione invernale presso il teatro Filarmonico. Nel corso di quest'anno scolastico si proporrà la partecipazione all'anteprima di queste opere liriche: Boheme (Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, musica di Giacomo Puccini) e Don Pasquale (Libretto di Michele Accursi / Giovanni Ruffini, musica di Gaetano Dozietti).

OBIETTIVI Conoscenza di un patrimonio musicale italiano che ha avuto molteplici influenze nella vita culturale della nostra nazione (da quelli artistici a quelli sociali).

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ATTORI Alunni delle classi seconde, terze e quarte primariamente dell'indirizzo scientifico, aperti, se c'è spazio anche agli altri indirizzi – Docenti interessati TEMPI novembre 2018 – febbraio/marzo 2019 STRUMENTI E METODI Lo sviluppo del progetto prevede che ogni rappresentazione sia preceduta da una lezione preparatoria, affidata un esperto, cui seguirà il viaggio a Verona per assistere alla rappresentazione scelta. Alla fine dell'attività è proposto ai ragazzi di stendere qualche nota sullo spettacolo cui hanno assistito.

Teatro Scuola e laboratorio di lettura “Vagula Vox” Il Progetto Teatro – scuola, da anni, in collaborazione con la Fondazione Teatro Civico, propone alle scuole del Campus di Schio una serie di spettacoli, rispondenti alle finalità didattiche ed educative definite nei programmi scolastici. Anche il nostro istituto ha sempre aderito a tale iniziativa, pur non escludendo la partecipazione di alcune classi a qualche altro spettacolo proposto nei teatri della provincia. La Fondazione agevola altresì la partecipazione degli studenti agli spettacoli serali, offrendo un abbonamento, la cosiddetta CAMPUS CARD, a prezzo agevolato. E’ attivo poi da diverso tempo anche un laboratorio Teatrale, la “Campus Company”, aperto a tutti gli studenti e curato da attori professionisti proposti dalla Fondazione Teatro Civico.

Il progetto prevede, inoltre, un laboratorio di lettura, “Vagula vox”, interno al nostro Liceo e tenuto da docenti dell’istituto.

OBIETTIVI Il progetto si prefigge lo scopo di avvicinare gli studenti all'esperienza teatrale per il suo valore formativo e culturale.

Il laboratorio “Vagula vox” si propone l’obiettivo di far conoscere un testo e di leggerlo, utilizzando la voce come uno strumento musicale. Il laboratorio, inoltre, si prefigge di utilizzare alcune tecniche di espressione corporea e si propone anche l’ulteriore obiettivo della relazione nel dialogo, attraverso la lettura a due voci.

ATTORI Tutte le classi del nostro Istituto assisteranno ad uno spettacolo teatrale; la “Campus Company” e il laboratorio “Vagula vox”, invece, sono riservati agli studenti che aderiscono all’iniziativa.

TEMPI Il docente responsabile del progetto partecipa nel mese di settembre - ottobre agli incontri della Commissione Teatro-scuola, promossa dal Comune di Schio e dalla Fondazione, per definire la programmazione degli spettacoli da offrire agli Istituti Superiori ed esamina, in collaborazione con i docenti dei Dipartimenti di Lettere e Lingue, anche eventuali proposte di compagnie esterne che possano soddisfare le esigenze didattiche del nostro istituto. La partecipazione delle classi agli spettacoli si colloca generalmente nel periodo gennaio-aprile.

Per il laboratorio “Vagula vox” sono previsti due incontri al mese di due ore ciascuno.

STRUMENTI E METODI Solitamente i docenti che aderiscono al progetto presentano alla loro classe l’opera teatrale che vedranno rappresentata. Dopo lo spettacolo, se ne discute in classe e viene compilato un questionario di gradimento. Una sintesi di tali dati viene presentata dal responsabile di progetto nella riunione conclusiva della commissione.

Per la “Campus Company” è prevista una “restituzione” al pubblico, per il laboratorio “Vagula vox” si proporrà una “restituzione” in modalità e tempi da definirsi.

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AREA PROGETTUALE 4 Sostenibilità ambientale e apertura al territorio Gestione ambientale EMAS “A scuola di natura” Il gruppo EMAS si occupa della gestione ambientale del nostro liceo e lavora in stretta collaborazione con il Gruppo Qualità.

Esso ed è nato dalla convinzione che solo partecipando attivamente alla gestione dei pur piccoli aspetti ambientali della scuola gli allievi, i docenti e le famiglie possono acquisire consapevolezza della necessità di contribuire direttamente ed in prima persona alla "Sostenibilità".

Il Liceo ha conseguito le certificazioni ambientali ISO 14001:2004 e EMAS nel 2007 ATTORI Gruppo di studenti delle classi dalla seconda alla quinta e alcuni docenti tra cui il responsabile del sistema

di gestione ambientale (RSGA), che ne coordina le attività TEMPI Tutto l’anno scolastico OBIETTIVI Incentivare e monitorare la raccolta differenziata; Monitorare i consumi di acqua, metano e di energia elettrica riducendo eventuali sprechi; Promuovere il risparmio di carta e incentivare l'uso di quella riciclata; Aggiornarsi sulle tecniche di monitoraggio/risparmio risorse e sulle novità in campo legislativo; Diffondere al resto del personale e degli allievi le buone pratiche per un minore impatto ambientale.

Produrre annualmente la Dichiarazione Ambientale del Liceo Tron.

Metaitalia – Sulle tracce di Alessandro Rossi Il progetto si propone di far realizzare agli alunni un pieghevole di interesse storico-culturale: verrà prodotta una mappa che evidenzierà i luoghi significativi e le principali informazione sulla vita di Alessandro Rossi, nel centenario della sua nascita.

Avvalendosi dell’esperienza dell’Associazione Metaitalia360, i ragazzi tracceranno e proporranno un percorso da fare a piedi che promuoverà la conoscenza del territorio tra Schio, Santorso e Piovene.

OBIETTIVI Progettazione e realizzazione di materiale di interesse storico-paesaggistico ad uso della cittadinanza che finalizzate a consolidare: - competenze linguistiche, comunicative, relazionali e organizzative; - conoscenze in ambito grafico e informatico; - cittadinanza attiva e auto imprenditorialità; - atteggiamenti responsabili che dimostrino autonomia, precisione e puntualità; - sostenibilità ambientale e apertura al territorio e che promuoveranno le seguenti competenze in chiave di cittadinanza: 75

-

Comunicazione nella madrelingua Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

ATTORI - Studenti: 9 alunni della classe 3 IB - Docente tutor: Prof.ssa Mistrin Silvia, docente della classe - Responsabili di Metaitalia360 che forniranno consulenza in ambito storico-culturale e per le competenze grafiche ed editoriali.

TEMPI Da novembre ad aprile STRUMENTI E METODI Il progetto prevede diverse fasi: - due escursioni in orario pomeridiano per effettuare e mappare il percorso; - alcuni momenti di confronto tra studenti ed esperti (a scuola); - la ricerca del materiale storico; - la stesura e l’impaginazione dei testi (laboratorio di informatica); - la ricerca degli sponsor; - la realizzazione del pieghevole (presso gli ambienti di Metaitalia360); - la presentazione del materiale prodotto (serata di presentazione in Aula Magna).

AREA PROGETTUALE 5 Educazione motoria e ad uno stile di vita sano Centro Sportivo Scolastico Il Centro Sportivo Scolastico Tron è un progetto, che al suo interno, prevede raggruppate, specifiche attività mirate al raggiungimento di finalità di grande importanza per la crescita armonica e una formazione completa dei ragazzi nell’età dell’adolescenza. Alcune azioni si effettueranno in “rete” tra gli istituti e le scuole di Schio e della provincia, ciò permetterà di ottimizzare le risorse umane ed economiche per fornire ai ragazzi delle scuole aderenti una migliore qualità dei servizi e un’offerta formativa molto più ampia rispetto a quella che il singolo istituto avrebbe potuto mettere a disposizione.

OBIETTIVI - Promuovere attività motorie per tutta la popolazione scolastica, con attenzione alla salute e al benessere.

- Avvicinare il maggior numero di alunni all'attività sportiva, mezzo importante per mantenersi in salute, riscoprire i propri talenti, raggiungere degli obiettivi, condividere gioia e fatica, imparare a vincere e a perdere rispettando le regole 76

- Sviluppare una cultura sportiva.

- Migliorare l'aggregazione, l'integrazione, l'inclusione e la socializzazione.

- Permettere sia al gruppo classe che al gruppo di interesse una partecipazione attiva ad attività importanti per la salute sia fisica che mentale.

ATTORI Tutti gli studenti e docenti di Scienze Motorie e Sportive del Liceo Tron, studenti delle scuole Superiori e Medie di Schio (attività in rete).

TEMPI Tutto l’anno STRUMENTI E METODI - Seguire per le attività proposte il principio della gradualità, sia per quanto riguarda l’impegno fisico richiesto, che per la complessità dello stesso tenendo conto della situazione individuale di partenza. Il lavoro sarà individuale, a coppie e per gruppi occupando gli spazi indicati dall’insegnante; gli esercizi potranno essere richiesti entro un certo tempo, seguendo il ritmo individuale o dato dall’insegnante.

- Rendere l’allievo, con le sue esigenze psico-fisiche, protagonista del processo educativo che tenga conto della sua personalità, della sua evoluzione, dei suoi limiti e delle sue potenzialità.

- Intendere l’agonismo come momento formativo per dare il meglio di se stessi nel confronto con gli altri.

Si prevede l'utilizzo di spazi all'aperto, l'utilizzo di Palestre e impianti: palestra Tron, palestra Zanella, palestra Lanzi/Martini per il Baskin, impianti comunali, l'utilizzo di materiale della palestra: grandi attrezzi (fissi e mobili); piccoli attrezzi.

Baskin OBIETTIVI 1) potenziare l’inclusione scolastica e sociale attraverso la piena partecipazione di tutti gli studenti, con o senza "bisogni educativi speciali”, facendo tesoro della pluralità umana, tutelando le fragilità di ognuno e valorizzando le eccellenze di tutti; 2) arricchire il patrimonio esperienziale e metodologico della scuola ad implementare buone prassi inclusive nell’ambito dell’educazione fisica, motoria e sportiva; 3) sviluppare una nuova cultura inclusiva favorendo l'apprendimento di un nuovo sport capace di esaltare concretamente i principi e i valori di una società inclusiva, attraverso una reale e visibile collaborazione che valorizza le capacità di ciascun alunno maschio e femmina e sfida le barriere tra lo sport “per disabili” e lo sport “per normodotati”, nonché tra lo sport maschile e lo sport femminile.

4) aiutare gli studenti a cogliere il senso, il valore e il piacere dell’aggregazione, la condivisione e la socializzazione tra alunni anche molto diversi fra loro nella mente e/o nel corpo; 5) educare alle emozioni democratiche, aumentando il senso civico degli studenti (responsabilità, cooperazione, senso di giustizia e di equità) stimolando la loro intelligenza emotiva (conoscenza di stesso, dei propri limiti e punti di forza, capacità empatica e relazionale); 77

6) educare a poter contare su tutti e dover imparare ad investire su ognuno se si vuole raggiungere l'obiettivo finale; 7) accompagnare la crescita umana degli studenti, quali futuri uomini e donne della società di domani, investendo nello sviluppo equilibrato delle loro risorse cognitive, psicologiche, emotive, sociali, oltre che fisiche.

ATTORI Docenti di scienze motorie; studenti TEMPI Tutto l’anno STRUMENTI E METODI Non sono richiesti beni e servizi alla scuola in quanto il progetto si realizza in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che mette a disposizione lo spazio palestra, l’ A.S.D. Concordia basket che mette a disposizione gli istruttori.

AREA PROGETTUALE 6 Sviluppo delle competenze digitali e uso consapevole dei social network ECDL Dall’anno scolastico 2001/2002 il Liceo “TRON” è Test Center AICA per l'ECDL, questo significa che può erogare esami per acquisire la certificazione ECDL (patente europea del computer) che attesta il saper utilizzare un computer con il sistema operativo, le principali applicazioni di ufficio, i servizi della rete internet e conoscere le principali norme di sicurezza dell’Information Technology.

OBIETTIVI Far acquisire, nell’arco dei cinque anni, a tutti gli studenti del Liceo “TRON” la certificazione ECDL FULL STANDARD attraverso il superamento di sette esami svolti in modalità automatica ATTORI - Tutti gli studenti del Liceo Tron - Docenti Esaminatori - Tecnico di laboratorio - Docenti di Informatica, Matematica, Fisica che indirizzano gli studenti allo svolgimento degli esami nel corso dei cinque anni

TEMPI

78

I progetto ha una durata di tre anni solari e continua per il triennio successivo previo rinnovo del contratto con l'AICA. Nel triennio si organizzano e si attivano molte sessioni di esame, con cadenza almeno quindicinnale STRUMENTI E METODI Le risorse logistiche utilizzate saranno i Laboratori di Informatica, in particolare AM1, con i relativi computer; il server che gestisce tutto il servizio degli esami; la connettività ad Internet per sincronizzare il nostro server con quello dell'AICA. Utilizzo di ambienti di E-Learning on-line come AULA01.

Gli esami si svolgono in modo automatico sul computer e l’esame è superato se si risponde correttamente ad almeno il 75% delle domande.

Tron Web Attività per gli studenti organizzata dagli studenti stessi che prevede la conoscenza e l’uso delle tecnologie del mondo web. Alcuni studenti delle classi terze e quarte preparano gli studenti delle classi prime e seconde interessati alla realizzazione di applicazioni web per sviluppare applicazioni di utilità. Tale attività si ripete da 22 anni nel corso dei quali sono state sviluppate applicazioni importanti come quella per il voto elettronico nelle elezioni dei rappresentati di istituto.

OBIETTIVI - Gestire il sito www.tronweb.it fatto da studenti e per gli studenti.

- Aumentare la partecipazione, tramite l’attivazione di corsi autogestiti.

- Diffondere il software libero attraverso applicazioni con esso implementate.

- Diffondere i fondamenti e le tecniche della programmazione di computer sia per lo sviluppo delle applicazioni web sia per la partecipazione alle varie Gare di Informatica che si svolgono sul territorio nazionale ATTORI - Studenti interessati alla comprensione all’uso delle nuove tecnologie - Docente che segue il progetto - Tecnico di laboratorio TEMPI L’intero anno scolastico; gli incontri si svolgono con cadenza settimanale dalle ore 14.00 alle ore 16.30.

STRUMENTI E METODI Le risorse utilizzate saranno i Laboratori di Informatica, in particolare AM1 e/o AM3, con i relativi computer; il server tronlinux che gestisce il sito e le attività del "TronWeb". Le metodologie variano dalla lezione frontale al lavoro di gruppo.

Gare di informatica Nell’ambito della materia informatica, durante l’anno scolastico, si organizzano diverse tipologia di gare: Olimpiadi di Informatica, Olimpiadi di Informatica a Squadre, Bebras dell'informatica, Olimpiadi del Problem solving. Tutte gare che hanno lo scopo di far comprendere meglio agli studenti il significato della materia. Il Liceo “TRON” dall’anno scolastico 2008/2009 ospita la selezione “Territoriale” delle Olimpiadi di Informatica a cui partecipano studenti delle scuole superiori dell’Alto Vicentino e del Bassanese.

OBIETTIVI Acquisire e perfezionare strategie di problem solving ricercando soluzioni efficienti di problemi di varie difficoltà, acquisire capacità di lavorare in gruppo, motivare e sostenere l’interesse e l’impegno degli studenti che manifestano particolari capacità per l’Informatica.

ATTORI 79

- Studenti dalle classi prime alle classi quarte dell'indirizzo "Scienze Applicate" più studenti di altri indirizzi con interessi per l’informatica.

- Docenti di Informatica - Tecnico di laboratorio TEMPI L’intero anno scolastico, per le Olimpiadi di Informatica il percorso si sviluppa in due anni scolastici.

STRUMENTI E METODI Le risorse logistiche utilizzate saranno i Laboratori di Informatica, AM1 e/o AM2 e/o AM3, con i relativi computer dotati di accesso alla rete Internet; il server tronlinux che gestisce il sito e le attività del "TronWeb". La preparazione alle gare viene effettuata all’interno del programma di Informatica con prove di allenamento e di pre-selezione.

AREA PROGETTUALE 7 Cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, solidarietà, competenze giuridico – economiche, auto imprenditorialità Corso di italiano L2 Il progetto, da tempo presente nel nostro istituto, intende da quest’anno proporre la formazione e l’utilizzo di studenti tutor che, monitorati dalla docente, accompagnino per tutto l’anno i partecipanti al corso.

OBIETTIVI Sostegno linguistico agli studenti di madre lingua non italiana ATTORI - Docente - Alcuni studenti tutor (da formare nella fase iniziale e seguire nel corso dell’anno) TEMPI Tutto l’anno (nella parte iniziale con intervento preponderante della docente che progressivamente affiderà il compito ai tutor, limitandosi ad una supervisione periodica) STRUMENTI Testi, LIM, fotocopie METODI - Insegnamento frontale, apprendimento cooperativo, role playing, problem solving - Formazione di un piccolo gruppo di studenti tutor (dalle classi terze e quarte) che, dopo aver acquisito le competenze e le conoscenze di base per l’insegnamento dell’italiano L2, affianchino durante tutto l’anno gli studenti stranieri nel percorso di apprendimento.

Euromaster Il Concorso EUROMASTER WORKSHOP è rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori di Schio.

Consiste in una giornata di incontri con funzionari del Parlamento Europeo su tematiche connesse all’Europa e di lavori di gruppo presso lo spazio del Lanificio Conte a Schio.

Viene poi svolto un test finale basato sulla conoscenza delle Istituzioni e delle caratteristiche dell’UE e sugli interventi dei relatori.

In relazione ai risultati del test viene stilata una graduatoria e i primi quindici classificati partecipano ad un viaggio premio in Lussemburgo presso le sedi delle Istituzioni dell’UE.

OBIETTIVI 80

- Promuovere la conoscenza delle istituzioni europee e di temi di carattere europeistico anche attraverso gli incontri con parlamentari e funzionari del Parlamento europeo - Stimolare nei giovani una partecipazioneconcreta e più consapevole alla costruzione dell'Europa - Approfondire la conoscenza di tematiche sociali, culturali e politichecontemporanee - Sviluppare il senso civico attraverso esperienze concrete di dibattito democratico - Favorire l'apertura culturale degli alunni attraverso la conoscenza di realtà europee diverse dalla propria - Favorire i rapporti tra Schio e la città gemella di Petange (Lussemburgo) - Dare la possibilità agli studenti vincitori di conoscere la realtà di un paese come il Lussemburgo che è al "centro" d'Europa e di visitare le sedi delle Istituzioni Europee ATTORI Il concorso, rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori di Schio, è organizzato dal C.R.E.U.S (Centro Relazioni Europee Schio), in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e i Comitati dei genitori di alcune scuole del Campus TEMPI Il concorso si svolge a febbraio, il viaggio premio per i vincitori a marzo STRUMENTI E METODI Conferenze, videoproiezioni, lavori di gruppo, test di verifica finale

Alla scoperta dell’Europa: le vie dell’Oriente OBIETTIVI Educare il discente alla comune origine europea e dei profondi legami tra l'Italia e i popoli dell'Europa centro-orientale anche in relazione alla comune appartenenza alla Unione Europea. Stabilire dei contatti, mediante lo strumento informatico, con discenti di altre nazionalità. Realizzare una rapppresentazione teatrale di un autore romeno I.L. Caragiale.

ATTORI Docenti del Liceo, studenti del triennio TEMPI 4 lezioni da 2 ore più alcune prove teatrali e la rappresentazione. Le attività avranno luogo, presumibilmente tra i mesi di novembre e aprile.

STRUMENTI LIM, lezione frontale, fotocopie, aula magna per la rappresentazione.

Elementi di diritto ed economia dello sport Il modulo di “Diritto ed economia dello sport” consente agli studenti di conoscere il fenomeno sportivo anche dal punto di vista giuridico e economico. In particolare verranno approfondite quelle che sono le peculiarità dell’ordinamento giuridico sportivo: la sua struttura organizzativa, i soggetti che vi operano, la gestione delle società sportive e le opportunità lavorative ed economiche che offre il mondo dello sport.

OBIETTIVI Attraverso l’attivazione dei moduli di diritto ed economia dello sport si intende fornire agli studenti un quadro di conoscenze specifiche sull’ordinamento sportivo e degli strumenti teorico-pratici che consentano loro di interpretare il fenomeno sportivo anche dal punto di vista giuridico ed economico, alla luce del sistema di regole e organismi che lo regolano e del contesto territoriale ove viene praticato.

ATTORI - Studenti delle classi quarte dell’indirizzo “Liceo Scientifico Orientato allo sport” - Docente di Diritto ed Economia - Docenti di Scienze Motorie delle classi coinvolte 81

TEMPI Da un minimo di 4 ad un massimo di 8 interventi di due ore in orario scolastico.

Il periodo verrà definito tenendo conto della programmazione disciplinare di Scienze Motorie.

STRUMENTI E METODI Strumenti: aula Magna; utilizzo PC e videoproiettore; documenti e materiali forniti dall’insegnante.

Metodi: lezioni frontali con l’utilizzo di slides; studio di casi; approfondimenti con lettura di documenti di interesse specifico; interventi di esperti e testimonial provenienti da realtà sportive locali; esercitazioni.

Cittadinanza attiva Il progetto “Cittadinanza attiva, partecipazione studentesca” si rivolge agli studenti, in modo particolare delle classi terze e quarte, proponendo iniziative formative ed attività sui temi della legalità, della partecipazione democratica, del volontariato.

OBIETTIVI Le diverse iniziative hanno l’obiettivo di sviluppare alcune competenze chiave e di cittadinanza, tra le quali, nell'ambito della conoscenza di sé: imparare ad imparare (acquisizione di nuove informazioni e rielaborazione di esse in modo consapevole), saper autovalutarsi ; nell'ambito delle relazioni con gli altri: saper comunicare e collaborare, essere consapevoli dei valori etico-sociali; nell'ambito del rapporto con la realtà: saper affrontare situazioni problematiche, saper rilevare i propri pregiudizi e metterli in discussione attraverso il confronto.

L’obiettivo di promozione di una cultura della partecipazione e della legalità viene sostenuto dalla realizzazione di attività, anche in coordinamento con l’ufficio scolastico provinciale, tra le quali: a) Partecipazione al Concorso – Convegno sul volontariato “Cittadini per un mondo nuovo” b) Incontri di formazione “Seminare legalità” in collaborazione con l’Agenzia delle EntrateRiscossione ( acquisizione delle competenze di base riguardanti le norme in materia fiscale e le relative condotte legali) c) Sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne: attività di informazione e di approfondimento relative al tema del femminicidio e della violenza di genere. In particolare si cerca di realizzare una performance da svolgersi nella Giornata contro la violenza sulle donne. d) Attività nel Giorno della Memoria: interventi di peer educator relativamente a momenti significativi della Shoah; lezione-conferenza con intervento di docenti ed esperti ; proposte di filmati, spettacoli teatrali. e) Conferenza nel Giorno del Ricordo, per approfondire la conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. f) Social Day: giornata di volontariato sociale presso aziende, enti e associazioni scelti dagli studenti. Il ricavato viene devoluto come fondo in favore di progetti internazionali selezionati dagli studenti. g) Percorsi di legalità: viaggi comprendenti attività cooperative e formative nell’ambito della legalità, dell’educazione all’accoglienza e alla pace, incontri con le istituzioni. h) Iniziativa solidale :”Tubo della solidarietà”. Iniziativa di raccolta fondi a favore di persone, gruppi sociali o popoli svantaggiati, sensibilizzazione degli studenti sulle difficoltà che si possono trovare nella vita o in contesti lontani. i) “Unione Europea, a cosa servi?”: incontro con esperto sul processo di formazione dell’Unione Europea e sulle istituzioni comunitarie, riflessioni sulla cittadinanza europea e sul suo significato. j) Riconoscimenti agli studenti che nel corso dell’anno si sono distinti per particolari meriti che hanno valorizzato anche la scuola.

ATTORI Studenti delle classi terze e quarte; in qualche caso anche studenti delle classi quinte. Per il Social Day studenti di tutte le classi.

TEMPI Le iniziative saranno proposte lungo l’arco dell’intero anno scolastico.

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STRUMENTI E METODI Incontri con esperti, partecipazione a laboratori, interventi di peer education, azioni di volontariato.

Educazione alla Legalità OBIETTIVI Il progetto educativo antimafia si propone di illustrare le caratteristiche e l’evoluzione storica delle organizzazioni criminali di stampo mafioso; presentare le modalità con cui le stesse hanno condizionato la società italiana e si sono infiltrate nell’economia legale; divulgare le azioni delle istituzioni e di tutti coloro che lottano e hanno lottato contro la mafia; educare alla legalità come lotta alla mafia, all’omertà alla prepotenza, e sopraffazione; sviluppare le modalità di un lavoro di gruppo collaborativo.

Il progetto “Il processo penale - Unione Camere Penali UCPI ” intende promuovere l’educazione alla legalità e il rispetto delle regole, con particolare riferimento ai principi costituzionali afferenti il processo penale, attraverso la comprensione delle regole della procedura penale italiana, la distinzione tra comportamenti legali ed illegali, la partecipazione ad una udienza penale.

Nello specifico: Progetto Educativo Antimafia del Centro Pio La Torre onlus Presentazione

Obiettivi

Attori Tempi Strumenti metodi

e

Ciclo di 6 videoconferenze relative al mondo della mafia: storia del fenomeno mafioso, ruolo nella società, espansione territoriale e corruzione, globalizzazione delle mafie, ruolo nelle migrazioni e rispetto alla violenza di genere.

Gli studenti che seguiranno il progetto saranno sollecitati a produrre liberamente, nella forma e nella sostanza, propri elaborati individuali o collettivi, che saranno pubblicati sul sito del Centro.

Illustrare le caratteristiche e l’evoluzione storica delle organizzazioni criminali di stampo mafioso; Presentare le modalità con cui le stesse hanno condizionato la società italiana e si sono infiltrate nell’economia legale; Divulgare le azioni delle istituzioni e di tutti coloro che lottano e hanno lottato contro la mafia; Educare alla legalità come lotta alla mafia, all’omertà, alla prepotenza e sopraffazione.

Docenti referenti; studenti aderenti delle classi III e IV Da dicembre a maggio Sei videoconferenze di un paio d’ore, una al mese, e elaborato finale, personale o di gruppo.

Progetto Unione Camere Penali Italiane Presentazione

Obiettivi

Attori Tempi Strumenti metodi

e

Conferenza tenuta da un avvocato delle Camere Penali Italiane relativa alla procedura penale e alle figure professionali coinvolte.

In un secondo momento, previa autorizzazione, sarà possibile assistere ad una seduta del Tribunale di Vicenza.

Acquisire la consapevolezza dell’importanza del rispetto delle regole, dei canoni comportamentali da assumere nella comunità sociale e delle norme giuridiche che regolano gli stessi; comprendere quali siano le regole della procedura penale in Italia; riconoscimento delle figure istituzionali che ruotano attorno al processo penale, anche ai fini dell'orientamento universitario.

Docente referente, classi IV ID e IV SB, avvocato dell’UCPI Gennaio – Aprile Una conferenza a scuola che coinvolgerà le classi indicate per un’ora circa, a cui seguirà in un secondo momento una visita d’istruzione presso il Tribunale di Vicenza.

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AREA PROGETTUALE 8 Attività di orientamento Orientamento Il progetto ORIENTAMENTO, coordinato dalla funzione strumentale specifica, si articola in ACCOGLIENZA CLASSI PRIME, ORIENTAMENTO IN ENTRATA e ORIENTAMENTO in USCITA. Prevede inoltre un collegamento diretto con le attività di RIORIENTAMENTO in itinere, per un coordinamento complessivo e un miglioramento continuo del servizio offerto.

OBIETTIVI Per ACCOGLIENZA CLASSI PRIME: - favorire l'inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica, favorendo il passaggio tra scuole; - far conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi della scuola e le loro funzioni; - favorire una prima conoscenza e socializzazione all'interno della classe; - coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel processo educativo e formativo che l'Istituto propone; - coinvolgere gli alunni di quarta come "peer" dei compagni di classe prima, per favorire lo spirito di collaborazione, condivisione e partecipazione attiva nella scuola; Per ORIENTAMENTO IN ENTRATA: - favorire una scelta consapevole e adeguata della scuola superiore da parte degli alunni delle secondarie di primo grado e delle loro famiglie; - favorire la conoscenza del Liceo Tron da parte dei docenti delle scuole secondarie di primo grado e mantenere un dialogo attivo tra i due ordini di scuole; - conoscere le caratteristiche, l'organizzazione e le attività del Liceo Tron; - promuovere le relazioni tra i vari ordini di scuole attraverso il coordinamento in Rete; Per ORIENTAMENTO IN USCITA: - favorire nello studente la consapevolezza di sé, della realtà sociale, economica ed occupazionale attuale in modo da operare scelte autonome e consapevoli; - fornire supporto, realizzando attività di tipo formativo, considerando le strategie e le motivazioni individuali, fornire strumenti utili per informarsi sul mondo del lavoro e sulle professioni, indicare le opportunità formative offerte dalle varie università; - supportare gli studenti nella scelta del percorso in uscita dal Liceo, in vista della loro realizzazione personale.

ATTORI Funzione strumentale per l’Orientamento, docenti, studenti del triennio, in particolare i peer di classe quarta, alunni di classe prima (per accoglienza), referente per l’inclusione.

TEMPI Tutto l’anno scolastico STRUMENTI E METODI Peer education; questionari; lavori di gruppo per l’orientamento.

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7 7.1

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Collegio dei docenti Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato o determinato in servizio nella scuola.

Il presidente è il Dirigente scolastico, che convoca la riunione e ne stabilisce l’ordine del giorno.

Il Collegio discute di tutte le questioni attinenti alla didattica.

7.2

Figure funzionali all’organizzazione e alla gestione dell’Istituto Il Collegio dei docenti, nella seduta del 16 novembre 2015, ha individuato per il triennio tre aree utili al funzionamento e alla gestione dell’Istituto.

AREA 1 - Area della didattica: organizzazione e nuove metodologie Il docente incaricato: - Coordina le attività di programmazione, valutazione e recupero - Cura le modalità di comunicazione con le famiglie - Monitora l’utilizzo del registro elettronico e appronta azioni di supporto - Predispone la modulistica relativa all’attività didattica - Coordina i lavori dei coordinatori dei consigli di classe - Promuove e coordina i progetti collegati alla didattica - Monitora i progetti del PTOF - Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta - E’ componente dello staff di Dirigenza secondo convocazione AREA 2 – Area della qualità e dell’innovazione Il docente incaricato: - Coordina le attività del Gruppo Qualità -Ambiente - E’ referente per gli enti certificatori nell’ambito delle norme ISO 9001/14001 e regolamento E.M.A.S.; - Coordina progetti di miglioramento legati al Sistema Qualità - Ambiente - Coordina e supervisiona la documentazione presente nel data base Lotus (Manuale della qualità, procedure di sistema e operative, documenti del sistema, Riesame della direzione); - Coordina le azioni di rinnovo/sorveglianza degli enti certificatori nell’ambito delle norme ISO 9001:2008, ISO 14001:2004 e EMAS - Collabora con il facilitatore Tecnologico - Collabora con le altre figure strumentali per le area dell’informatica, della didattica e dell’orientamento - Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta - E’componente dello staff di Dirigenza secondo convocazione AREA 3 – Area dell’orientamento, dell’inserimento, della formazione Il docente incaricato: - Progetta, coordina e realizza attività di orientamento in entrata ed in uscita - Promuove le relazioni tra vari ordini di scuole attraverso il coordinamento in rete.

- Favorisce l’inserimento degli alunni delle classi prime nel nuovo ambiente scolastico; - Collabora con la funzione strumentale di area 2 per un eventuale ri-orientamento; - Progetta, coordina e realizza attività di orientamento in uscita - Coordina la realizzazione delle azioni dell’ASL e degli stages e collabora con la commissione stages - Coordina le attività relative agli scambi culturali presso il Liceo «Tron» e le attività riguardanti la cooperazione europea - Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta - E’componente dello staff di Dirigenza secondo convocazione - Progetta, coordina e realizza attività di orientamento in uscita, intrattenendo rapporti con le varie università e promuovendo progetti innovativi di orientamento 85

-

7.3

Contatta associazioni locali per un orientamento sulle aree professionali Organizza incontri con gli ex studenti Lavora in rete con il Liceo Zanella e le altre scuole del territorio

Comitato didattico Il Comitato Didattico è composto dal Dirigente scolastico, i collaboratori, le figure strumentali e tutti i capi dipartimento. L’incarico ha durata annuale.

Di norma è presieduto dal Dirigente scolastico; è possibile la delega ad un suo collaboratore che lo rappresenta durante le sedute.

Il Comitato didattico scientifico: 1) Analizza ed elabora le linee di sviluppo progettuale del Liceo Scientifico 2) Elabora proposte di modifica dell’offerta formativa 3) Valuta le istanze di innovazione; predispone le indicazioni didattiche, metodologiche, progettuali, valutative ed organizzative da sottoporre agli organi collegiali: Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto 4) Coordina l’attività didattica dei dipartimenti 5) Si adopera per una più stretta sinergia tra azione educativa dell’Istituto e territorio

7.4

Dipartimenti per discipline Il dipartimento per discipline è un'articolazione funzionale del Collegio dei docenti «per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica» (Decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010, articolo 10, comma 2). Ogni gruppo di docenti delle stesse discipline o di discipline affini forma un dipartimento.

Ogni dipartimento è coordinato da un docente, scelto dai colleghi, che ne organizza le riunioni.

Nei dipartimenti sono discussi: - la programmazione delle discipline e la loro ripartizione per anno in relazione al corso di studi; - le conoscenze e le competenze minime che un allievo deve acquisire nel corso del quinquennio, determinate, per gli indirizzi avviati a partire dall'anno scolastico 2010-2011, sulla base delle Indicazioni nazionali; - le metodologie e le griglie di valutazione con cui si accertano le competenze acquisite dagli allievi. Il Dipartimento indicherà anche i tempi massimi per la riconsegna delle prove corrette; - i progetti e le attività integrative che interessano la/le discipline del Dipartimento; - i libri di testo da adottare, secondo la normativa vigente; - le proposte per l’aggiornamento dei docenti del Dipartimento.

Il capo di Dipartimento riferisce al Dirigente scolastico quanto discusso e le eventuali proposte formulate.

Nell’anno scolastico 2015 - 2016 sono attivati i seguenti dipartimenti: - Dipartimento di Lettere; - Dipartimento di Lingue straniere; - Dipartimento di Disegno e storia dell’arte; - Dipartimento di Storia e Filosofia; - Dipartimento di Religione; - Dipartimento di Matematica; - Dipartimento di Fisica; - Dipartimento di Scienze naturali; - Dipartimento di Informatica; - Dipartimento di Scienze motorie.

7.5

Consiglio di classe Il Consiglio di classe è composto dal Dirigente scolastico, dai docenti di ogni singola classe, dai rappresentanti dei genitori e dai rappresentanti degli alunni. L’incarico ha durata annuale.

Le sedute, regolarmente convocate dal Dirigente scolastico, possono essere presiedute, su sua delega, dal docente coordinatore di classe.

Quando necessario, i coordinatori di classe si riuniscono con il Dirigente scolastico o con il collaboratore vicario o con la funzione strumentale di area 1, per coordinare l’attività dei singoli consigli di classe.

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7.6

Gruppo qualità Il Gruppo Qualità è composto da alcuni docenti del Liceo ed è coordinato da un responsabile, individuato annualmente dal Collegio dei Docenti e nominato dal Dirigente Scolastico.

Esso svolge le seguenti funzioni: - prepara e aggiorna la documentazione del Sistema di Gestione integrato Qualità-Ambiente (modulistica, procedure, manuale integrato, riesame della direzione, dichiarazione ambientale); - propone azioni di miglioramento alla dirigenza con il documento di Riesame della Direzione; - promuove l’applicazione del sistema di gestione verso i collaboratori (collaboratori di direzione, docenti, personale A.T.A.) e gli utenti (studenti e genitori); - elabora i risultati di monitoraggio del Sistema Qualità e relaziona alla Dirigenza scolastica; - gestisce e verifica l’andamento delle non conformità e delle azioni correttive e preventive intraprese; - coordina e collabora alla gestione degli audit interni; - collabora con il DSGA alla valutazione dei fornitori ai fini della loro qualifica.

7.7

Gruppo GLHI-GLI: Gruppo di studio e di lavoro per l’inclusione Il Liceo scientifico “ Nicolò Tron” di Schio si impegna a favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e a promuovere la creazione di una fattiva cultura dell’inclusione, in linea con quanto stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 (Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica) e dalla Circolare Ministeriale n.8 del 06.03. 2013 e successive integrazioni, dal D.Igs n. 66 del 13 aprile 2017 e circolare prot. n. 1143 del 17 maggio 2018. A tale proposito il Liceo scientifico “Nicolò Tron” ha elaborato un protocollo (allegato E) di accoglienza, integrazione e di inclusione per gli alunni con bisogni educativi speciali , unitamente alla griglia di valutazione per obiettivi minimi (allegato F).

Tale protocollo (allegato E) è da intendersi valido per gli Alunni con disabilità certificata (ai sensi della Legge 104/92 art. 3, commi 2 e 3), per gli Alunni con DSA (attestati ai sensi della Legge 170/2010), per gli Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico -alunni stranieri L2 - e culturale, per gli Alunni Studenti-Atleti di Alto Livello (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013); DM 935/2015 dell’ 11 dicembre 2015, art.2; DM 279 del 10 aprile 2018, infine per Alunni gifted – plusdotati (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013; Linee guida dalla Regione del Veneto per Gifted Children 2015 – L.R.30/01/1990, n.10; Art.117 e 118 della Costituzione Italiana) .

Il GLHI-GLI è composto da: Dirigente scolastico Docente referente per la disabilità Docente o docenti referenti per i BES Docenti di sostegno Docenti coordinatori Rappresentante dei servizi ULSS competente per territorio Rappresentante dei genitori Possono eventualmente farne parte operatori esterni (Enti).

Il GLHI-GLI Si riunisce in media due volte l’anno; La costituzione del GLHI-GLI rientra tra gli obblighi che riguardano il Dirigente Scolastico, Provvede alla programmazione generale dell’inclusione scolastica nella scuola e ha il compito di collaborare alle iniziative e di integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) dei singoli alunni con disabilità e dal Piano Didattico Personalizzato (PDP) dei singoli alunni con altri BES. Ha la funzione di: analizzare la situazione complessiva nell’ambito dell’istituzione scolastica (numero degli alunni in situazione di disabilità, di DSA o altri Bes, tipologia del BES, classi di inserimento). ➢ Analizzare le risorse dell’Istituto, sia umane che materiali (locali, ausili, etc.); ➢ Verificare con periodicità gli interventi a livello di Istituto evidenziando le criticità; 87

➢ Formulare le proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale ATA, in concerto con le USLL e gli Enti locali o reti di scuole.

COMPETENZE DI TIPO PROGETTUALE E VALUTATIVO: ➢ Formulazione di progetti di continuità fra ordini di scuole; ➢ Progetti di vita; ➢ Progetti relativi all’organico; ➢ Progetti per l’aggiornamento del personale; ➢ Valutazione degli interventi GLHO: Gruppo di lavoro operativo Gruppo di Lavoro Operativo per ogni allievo nell’istituzione scolastica. Il GLHO è previsto dalla Legge 104/1992 e non ha mutato nel tempo la sua funzione, come per altro ricordato dalla Nota Ministeriale 22 novembre 2013, Prot. n. 2563. Il GLHO non è previsto per alunni BES diversi dalla disabilità certificata.

Quindi deve essere attivo un GLHO per ciascun alunno certificato.

Il GLHO è composto da: ➢ Dirigente Scolastico o suo delegato ➢ Referente della disabilità ➢ I docenti del Consiglio di classe ➢ Operatore sanitario (ULSS) ➢ eventuale Assistente all’autonomia e alla comunicazione ➢ Genitori dell’alunno Possono farne parte, se richiesto e indicato dai genitori, Rappresentanti di Enti e Associazioni competenti in materia e operatori sanitario privato anche consulente di parte.

I suoi compiti: ➢ Si riunisce, salvo particolari problemi, in occasione della stesura del PEI, del suo aggiornamento e verifica finale. ➢ Provvede alla stesura e all’aggiornamento, quando previsto, del Profilo Dinamico Funzionale. ➢ Partecipa alla progettazione e verifica del Piano Educativo Individualizzato. ➢ Indica al Dirigente Scolastico le ore necessarie nel successivo anno scolastico, eventuali tipologie di intervento, disponibilità di ausili, locali, personale di assistenza alla persona o alla comunicazione. ➢ Provvede alla predisposizione della documentazione relativa per l’Esame di Stato.

7.8

Comitato per la valutazione dei docenti Il Comitato per la valutazione dei docenti rimane in carica per tre anni scolastico ed è presieduto dal dirigente scolastico. Tale organo è composto da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, da un rappresentante degli studenti, da un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto e da un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il Comitato svolge le seguenti funzioni: individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: - della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; - dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica e alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; - delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico del personale.

- esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art. 11 L. 107 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria - valuta il servizio di cui all’art. 448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art. 501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il 88

comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrĂ sostituito dal consiglio di istituto.

89

8

RISORSE UMANE E FORMAZIONE DEL PERSONALE

Le scelte didattiche, educative e progettuali vengono perseguite attraverso l’organico dell’autonomia che concorre alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (comma 5, L. 107).

Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (organico di diritto) è calcolato sulla base del numero degli studenti, del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricula e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga delle risorse previste a legislazione vigente.

Per l’anno scolastico 2018/2019, l’organico di diritto del personale docente è così suddiviso: Classe di concorso

Cattedre

A011 – Discipline letterarie e latino A012 – Discipline letterarie istituti II gr.

A017 – Disegno e storia dell’arte istituti II gr.

A019 – Filosofia e storia A026 - Matematica A027 – Matematica e fisica A041 – Scienze e tecnologie informatiche A046 – Scienze giuridico-economiche A048 – Scienze motorie e sportive II gr.

A050 – Scienze naturali, chim. e biologiche AB24 – Lingua e cultura straniera (inglese) AD24 – Lingua e cultura straniera (tedesco) IRC Sostegno – AD01 Scientifica

15 2 4 5 4 13 2 7 9 7 1 2 1

Ore residue

1 1 2 10

6 9

Per il triennio si prevede il mantenimento della dotazione organica di diritto sopra riportata, con un incremento di qualche unità.

Va segnalato che l’attivazione dell’indirizzo sportivo (DPR 52 del 5 marzo 2013) nell’anno scolastico in corso richiederà tra due anni un docente di “diritto ed economia dello sport” per 3 ore settimanali a partire dal secondo biennio.

Per quanto riguarda le cattedre di potenziamento sono state così assegnate: - n. 3 cattedre A019 Filosofia e storia - n. 1 cattedra A026 Matematica - n. 1 cattedra A027 Matematica e fisica - n. 2 cattedre A046 Scienze giuridico-economiche - n. 1 cattedra A048 Scienze motorie e sportive - n. 1 cattedra AB24 Lingua e cultura straniera Inglese Si ritiene che l’organico del potenziamento non possa essere impegnato soltanto per la sostituzione di eventuali docenti assenti, ma costituisca una risorsa strategica per la valorizzazione e la realizzazione dell’offerta formativa. A tale proposito sarà necessario un attento monitoraggio, vista anche la natura triennale del presente Piano.

1.2 Formazione del personale docente La formazione del personale docente in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le iniziative di aggiornamento devono essere coerenti con il presente Piano e con gli obiettivi di miglioramento.

Alla luce della L. 107/2015, la formazione è principalmente affidata ai Poli di Formazione d’Ambito, secondo le aree previste dalla legge stessa.

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1.3 Valutazione del personale docente (Comitato per la valutazione dei docenti) Il Comitato per la valutazione dei docenti rimane in carica per tre anni scolastico ed è presieduto dal dirigente scolastico. Tale organo è composto da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, da un rappresentante degli studenti, da un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto e da un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il Comitato svolge le seguenti funzioni: •

-

individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica e alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico del personale.

-

•

esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art. 11 L. 107 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria

•

valuta il servizio di cui all’art. 448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art. 501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.

7.4 Personale non docente: amministrativi, tecnici e ausiliari Per l’anno scolastico 2018/2019, l’organico di diritto del personale non docente è così costituito: Tipologia Collaboratori scolastici Assistenti amministrativi (Area didattica) Assistenti amministrativi (Area amministrativa) Assistenti tecnici DSGA

Unità 12 3 4 3 1

Le variazioni della pianta organica del personale non docente varierà nel triennio in relazione al numero di studenti, come previsto dalla normativa vigente.

1.4 Formazione del personale non docente Il piano delle attività di formazione per il personale amministrativo e per i collaboratori scolastici viene predisposto dalla Rete Territoriale Scuole (RTS) tenendo in debita considerazione le esigenze di aggiornamento professionale dettate dalle varie disposizioni ministeriali.

91

9

SPAZI 9.1 Spazi disponibili 9.1.1 Aule normali L’Istituto è dotato di 45 aule normali e altre d’appoggio, tutte cablate con terminali per rete intranet e internet. Quasi tutte le aule sono dotate di lavagne interattive (LIM) che permettono una didattica moderna e coinvolgente. Tutte le aule sono fornite di LIM.

9.1.2 Biblioteca La biblioteca del Liceo «Nicolò Tron» contiene piú di 13.000 volumi, in prevalenza a carattere storicoscientifico, è abbonata a una trentina di riviste e possiede anche strumenti multimediali (CD, CD-ROM, VHS e DVD). Per le acquisizioni fino all’anno scolastico 2004-2005 esistono un catalogo alfabetico e uno per soggetti, oltre a quello per opere di autori vicentini e per argomenti vicentini. A partire dall’anno scolastico 2005-2006, il Liceo aderisce alla Rete bibliotecaria scuole vicentine (www.rbsvicenza.org), che riunisce le biblioteche di una quarantina di istituti della provincia di Vicenza in cooperazione con la rete delle biblioteche pubbliche provinciali e si propone un’integrazione del lavoro delle singole istituzioni.

9.1.3 Aula magna È un’aula dotata di proiettore fisso e impianto audio, destinata a riunioni e ad assemblee di docenti, studenti e genitori, a incontri per l’accoglienza e l’orientamento, a feste di istituto, a proiezione di film, ad attività musicali e teatrali, a conferenze, a seminari, a convegni.

La sua capienza è di 250 persone.

9.1.4 Palestra e impianti sportivi Il Liceo «Nicolò Tron» è dotato di una palestra e di un’area polivalente esterna dove si svolgono le attività ginnico-sportive dell’istituto. Tale palestra è ben attrezzata e può contenere contemporaneamente due classi.

L’istituto svolge anche alcune attività utilizzando il campo da softball, i campi da tennis di via Tito Livio, i campi da calcio e rugby di Santa Croce, gli impianti di atletica di via Riboli, il centro natatorio, la palestra di ginnastica in località Campagnola, le attrezzature della “Casa della montagna” del CAI di Schio.

9.1.5 Laboratori di chimica Nell’istituto si trovano due laboratori di chimica strutturati in modo da contenere contemporaneamente due classi; sono dotati dei migliori impianti per lo sviluppo della capacità di lavorare assieme, indispensabile per una futura professione dei nostri allievi. La suddivisione in otto isole di lavoro permette un’ottimale distribuzione degli allievi nell’esecuzione, in tutta sicurezza, di quanto assegnato dal docente.

9.1.6 Laboratorio di biologia Il laboratorio di biologia è dotato di una strumentazione di tutto rispetto: televisione, video registratore per le proiezioni di documentari, filmati e altro, microscopi da tavolo, microscopio con telecamera, strumenti relativi all’esecuzione di indagini biologiche e biochimiche.

9.1.7 Laboratorio linguistico Il laboratorio linguistico è composto da postazioni per coppie di allievi, fornite di monitor centrale, cuffie e 30 registratori digitali. I registratori virtuali permettono di ascoltare, registrare e riascoltare quanto trasmesso dall’insegnante e la voce del singolo studente. I tasti numerici del registratore virtuale consentono di svolgere attività di quiz a scelta multipla o con tipologia vero/falso in risposta a domande poste dall'insegnante o da altre fonti audio/video. Essendo le postazioni numerate, è inoltre possibile che gli studenti lavorino a coppie in modalità telefono, chiamando cioè essi stessi un compagno attraverso la digitazione del numero di postazione. Per quanto riguarda le attività di verifica orale o test 92

d'ascolto, è possibile creare delle librerie virtuali da cui gli studenti possono scegliere i files corrispondenti agli esercizi da svolgere.

Un software gestisce le attività che sono ideate e proposte dal docente e possono essere registrate nel pc in modo da formare un archivio digitale a disposizione di tutti i docenti.

Il software permette inoltre di gestire fino a 3 gruppi classe, con fonti audio/video diverse, contemporaneamente.

Il pc insegnante è inoltre collegato ad una telecamera flessibile che permette di catturare qualsiasi immagine non digitale e trasmetterla sui monitor degli studenti, per poi eventualmente memorizzarla nel database del sistema. Allo stesso modo è possibile salvare in file wave le produzioni orali di tutti gli studenti contemporaneamente: il docente può esaminarle e valutarle con calma in un secondo momento.

9.1.8 Laboratori multimediali L’istituto è attualmente dotato di 3 laboratori multimediali. Due laboratori sono formati da 30 pc, uno è formato da 32 pc; in ogni laboratorio c’è un computer in più collegato ad una LIM o a un proiettore, a disposizione dell’insegnante. Tutti i laboratori e sono collegati in rete Intranet ed Internet. Un laboratorio è dotato anche di stampante digitale 3D. Nei laboratori si alternano, principalmente, insegnanti di matematica, informatica e disegno. Nei laboratori si ottengono informazioni relative al problem solving e alla implementazione in specifici linguaggi di programmazione, si raggiungono le competenze relative all’ECDL, ai principali software di matematica e si acquisiscono semplici ma importanti abilità relative a software di disegno tecnico.

9.1.9 Laboratori e aula di fisica Ai fini della costruzione di un metodo scientifico, ambienti particolarmente importanti sono i 3 laboratori di fisica presenti all’interno dell’Istituto. La prassi di un lavoro sistematico, sperimentale sin dai primi approcci, lascia un segno sicuramente profondo nella cultura degli allievi che si avvicinano con convinzione alla disciplina. Il primo laboratorio di fisica è dotato di apparecchiature, per la dimostrazione, con lezione frontale, di alcuni esperimenti fondamentali della fisica. Il secondo laboratorio è dedicato principalmente all’attività didattica del primo biennio e permette agli studenti di lavorare direttamente su una serie di semplici esperimenti. Il terzo laboratorio è stato aggiornato da poco per dare la possibilità agli studenti di utilizzare l’informatica per realizzare delle misure automatiche con il pc e prendere confidenza con la strumentazione e le tecnologie più avanzate in commercio.

9.1.10 Laboratorio di disegno Il laboratorio di disegno è un ambiente di lavoro idoneo allo svolgimento di disegno geometrico e attività grafico – espressive. È dotato di 30 tavoli da disegno, di cassettiere per gli elaborati e armadi per il materiale didattico. È inoltre provvisto di una videoteca con materiale audiovisivo riguardante le principali correnti artistiche e di LIM. Il laboratorio si avvale inoltre di un’aula multimediale attrezzata con 30 pc per le attività di grafica digitale.

9.2

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali Considerata la positiva crescita del numero degli studenti, che conferma il valore dell’offerta formativa del Liceo Tron e la sua rispondenza alle richieste del territorio, si è evidenziata la necessità di organizzare la fruizione degli spazi attraverso una rotazione delle classi in aule diverse nel corso della settimana.

La proiezione nel triennio fa prevedere i seguenti fabbisogni: -

un numero maggiore di aule normali; un maggiore spazio – palestra; maggiori spazi laboratoriali.

Sarebbero inoltre necessari interventi di ristrutturazione dei servizi igienici dell’ala storica del Liceo e di tinteggiatura in alcune aule.

93

10 10.1

IL «TRON», LE FAMIGLIE E GLI STUDENTI Il «patto educativo di corresponsabilità» Quotidianamente scuola e famiglie, pur su piani diversi, si trovano a doversi confrontare con alcune difficoltà nella formazione civile e culturale degli studenti. È pertanto necessario che queste due istituzioni stipulino un efficace «Patto educativo», mediante il quale si possano condividere e strategie educative.

Secondo quanto indicato nello Statuto delle studentesse e degli studenti (Decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21 novembre 2007), all’articolo 5 bis si prevede annualmente «la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa tutti i diritti e i doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie». Per questo, all'inizio del nuovo anno scolastico, scuola, famiglia e studente sottoscrivono il «Patto educativo di Corresponsabilità», un’assunzione di responsabilità da parte dei soggetti educativi coinvolti e uno strumento per gli stessi di partecipazione motivata.

Il «Patto educativo di corresponsabilità» del Liceo scientifico «Nicolò Tron» si trova all'ALLEGATO D di questo documento.

10.2

… le famiglie La famiglia, componente irrinunciabile nel processo educativo, partecipa legittimamente al Patto educativo con il condividere responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. È compito della scuola: - formulare le proposte educative e didattiche; - fornire, in relazione ad esse, informazioni chiare; - rendere conto periodicamente degli apprendimenti degli alunni e della loro crescita umana e culturale sia attraverso i Consigli di classe a tre componenti (docenti, rappresentanti degli studenti, rappresentanti dei genitori) sia attraverso i colloqui individuali con le famiglie; - individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero degli studenti in difficoltà, esplicitandone le modalità e la durata.

L’informazione alle famiglie sui risultati scolastici raggiunti dagli alunni sarà garantita mediante: - comunicazioni scritte con segnalazione di una o piú insufficienze, dopo gli scrutini del primo o del secondo periodo; - consegna, a conclusione del primo periodo, di un documento sostitutivo della pagella con l'indicazione delle valutazioni attribuite e delle assenze; - due ricevimenti generali delle famiglie da parte degli insegnanti, in orario pomeridiano, uno nel primo e uno nel secondo periodo. I tempi e le modalità di tali ricevimenti saranno annualmente oggetto di apposita delibera del Collegio dei docenti; - colloqui settimanali individuali con i singoli docenti. Anche in questo caso i tempi e le modalità dei colloqui saranno annualmente oggetto di apposita delibera del Collegio dei docenti.

E’ presente inoltre nel Liceo un servizio di supporto psicologico per gli studenti affidato a professionisti esterni specializzati in problematiche dell’adolescenza.

Tutte le componenti che ne avessero bisogno possono usufruire di questa opportunità, contando sulla qualità e sulla discrezione dell’intervento.

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10.3

… gli studenti Come previsto dalla vigente normativa, «gli studenti della scuola secondaria superiore […] hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola […]. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di Istituto” (Decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, articoli 12-13).

Le assemblee studentesche possono essere le seguenti: • assemblea di classe: è organizzata e coordinata dai Rappresentanti di classe e ha lo scopo di permettere agli alunni di confrontarsi su tutto ciò che attiene alla vita della classe; • assemblea d’istituto: viene organizzata dai rappresentanti d’istituto in collaborazione con il Dirigente scolastico. Coinvolge tutti gli alunni dell’Istituto ed ha lo scopo di trattare temi ed argomenti di vario genere, purché di interesse per gli studenti.

Al Liceo «Tron» è presente anche il comitato studentesco, che riunisce tutti i rappresentanti di classe, quelli d’istituto e quelli della consulta provinciale degli studenti; esso ha lo scopo di informare, discutere problemi, proporre iniziative, avanzare richieste riguardanti la vita dell’Istituto.

Il funzionamento di questi organismi è disciplinato dal Regolamento di Istituto.

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11 11.1

TRASFERIMENTI E MOBILITÀ STUDENTESCA Trasferimento di uno studente È possibile il passaggio da una scuola all’altra o da un indirizzo di studi ad un altro.

Per effettuare tale passaggio è necessario sostenere gli esami integrativi nelle discipline, o parti di esse, diverse tra indirizzi e fra istituto ed istituto.

Il trasferimento può avvenire: All’interno dell’istituto tra classe e classe dello stesso indirizzo di studi Per il passaggio da una sezione all’altra dello stesso indirizzo di studi è necessario incontrarsi con il Dirigente scolastico o un suo delegato che verificherà la possibilità di autorizzare il trasferimento, dopo aver sentito i coordinatori delle due classi coinvolte. Tali cambiamenti saranno possibili fino alla conclusione del primo periodo dell’anno scolastico in corso.

All’interno dell’istituito tra classi di indirizzo diverso - Il passaggio da un indirizzo all’altro, anche se richiesto all’interno dell’Istituto, dovrà avvenire con esami integrativi per tutte le discipline che (in tutto o in parte) non sono previste nei piani di studio dell'indirizzo prescelto, dopo aver parlato con il Dirigente scolastico o un suo delegato, che verificherà la possibilità di autorizzare tale trasferimento.

- Gli studenti che intendono cambiare corso devono, perciò, presentare la domanda entro il 30 giugno e contattare il Dirigente scolastico.

- Gli alunni sosterranno, in un’apposita sessione speciale, esami integrativi in discipline o parti di esse non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza. Detta sessione dovrà terminare prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

Tra Istituti diversi - Il primo atto da fare è informarsi se la scuola dove lo studente vuole iscriversi può accettarne l’iscrizione. Successivamente è necessario ottenere il nulla osta al trasferimento da parte del Dirigente scolastico della scuola nella quale l’alunno risulta iscritto.

- Gli alunni sosterranno, in un’apposita sessione speciale, esami integrativi in discipline o parti di esse non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza. Detta sessione dovrà terminare prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

11.2

Esami di idoneità e integrativi.

Gli studenti esterni sostengono gli esami di idoneità e integrativi nella prima settimana di settembre, secondo il calendario delle prove fissato in sede di Collegio dei docenti e di commissione, secondo la normativa vigente, e dopo aver presentato i programmi di studio al Dirigente Scolastico e alla Commissione, tramite la segreteria didattica. Le prove d’esame devono essere coerenti e compatibili con quanto previsto dai Dipartimenti delle singole discipline.

Gli studenti che intendono sostenere tali prove devono presentare la domanda entro il 30 giugno e contattare il Dirigente scolastico.

11.3

Mobilità studentesca internazionale Accoglienza studenti stranieri Per quanto riguarda la mobilità internazionale studentesca, il Liceo Tron collabora attivamente con le varie associazioni che operano nel settore (tra le quali Intercultura) per ospitare studenti stranieri che desiderino studiare e vivere in Italia per un periodo che varia dai tre mesi all’intero anno.

Tali ragazzi partecipano attivamente alle attività scolastiche sia come alunni sia come rappresentanti di varie culture e stili di vita, contribuendo così ad ampliare gli orizzonti culturali dell’intera comunità scolastica.

Periodi all’estero per studenti del Tron 96

Come prescritto dalla normativa vigente (Circolare ministeriale 181 del 17 marzo 1997 e Circolare ministeriale n. 236 dell’8 ottobre 1999), «i soggiorni individuali di studio possono realizzarsi a seguito di programmi tra scuole italiane e straniere ovvero sulla base di iniziative di singoli alunni». Tali esperienze di studio sono valide per riprendere la frequenza nella scuola di provenienza e «sono valutate, ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dai programmi di insegnamento italiani».

A tale scopo, per un preliminare giudizio sul programma di studio, il Consiglio di classe competente acquisisce direttamente dalla scuola straniera che l’alunno interessato intende frequentare, informazioni relativamente ai piani e ai programmi di studio che l’alunno medesimo intende svolgere e al sistema di valutazione seguito presso detta scuola straniera.

Ciò premesso, il Consiglio della classe di appartenenza, alla fine dell’esperienza all’estero, riammette e valuta con le seguenti procedure i propri studenti che hanno trascorso un periodo di studio o l’intero anno scolastico all’estero: - analizza il dossier trasmesso dall’istituto straniero di competenza, con particolare riguardo alle discipline oggetto di studio e alle valutazioni ottenute, agli argomenti trattati nelle singole discipline, al giudizio globale sull’impegno e la frequenza; - converte le valutazioni nel sistema decimologico e somministra verifiche sia per le discipline non previste all’estero sia per specifici moduli relativi a discipline affrontate nella scuola straniera ma rientranti nel curriculum, e considerati invece imprescindibili per un proficuo svolgimento dell’ultimo anno di corso in Italia Infine, nell’ambito di attività di scambio fra l’Istituto e le Associazioni internazionali riconosciute, il Liceo accoglie alunni stranieri che per un anno soggiornano in Italia, assicurando loro un completo inserimento nella classe omologa a quella di provenienza, e predisponendo un percorso curricolare personalizzato (P.E.I.), con le seguenti procedure: - in cooperazione con il tutor dell’Associazione internazionale e dell’allievo stesso, si procede all’eventuale sostituzione di un massimo di due discipline per il potenziamento di altri settori disciplinari; - si predispone un orario settimanale che si conformi alle scelte disciplinari sopra indicate - si integrano le proposte di acquisto dei libri di testo.

A questi alunni il Liceo assicura una certificazione dei percorsi disciplinari affrontati e delle competenze acquisite, con particolare attenzione al livello di conoscenza della lingua italiana.

A partire dall'anno scolastico 2010-2011, il Liceo scientifico «Nicolò Tron» ha elaborato un apposito protocollo, frutto delle esperienze passate, per seguire gli studenti che intendano avvalersi della possibilità di un anno di studio all'estero. Tale protocollo forma è parte integrante del piano dell'offerta formativa (ALLEGATO L)

11.4

Integrazione alunni stranieri L’accoglienza degli alunni stranieri è finalizzata a sostenerne l’inserimento e l’integrazione nella nostra cultura, pur nel rispetto e nella valorizzazione della lingua e cultura di origine, così da poter garantire loro l’effettivo diritto allo studio. A tal fine ci si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: - inserire gli studenti stranieri nei percorsi di studio disciplinari attraverso percorsi di alfabetizzazione/potenziamento della conoscenza dell’italiano e di avvio allo studio disciplinare con la predisposizione di materiali e strumenti adeguati per alunni ed insegnanti (prove d’ingresso, test facilitati, …); - supportare gli insegnanti nella progettazione e nella realizzazione di percorsi individualizzati; - organizzare ed attivare percorsi di alfabetizzazione, potenziamento e/o avvio allo studio disciplinare - attivare interventi di mediazione culturale e monitoraggio degli stessi Secondo le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, predisposte dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e in collaborazione con gli enti locali a ciò preposti, l’istituto affronta il processo integrativo attraverso l’applicazione di un protocollo, che forma parte integrante del P.O.F. L’eventuale progetto, redatto annualmente sulla base dell’effettiva presenza di alunni stranieri nell’istituto, è presentato dalla figura strumentale del benessere a scuola e dell’attenzione allo studente (AREA 2) e da un docente incaricato dal Dipartimento di Lingue straniere, con il supporto di un docente che abbia esperienza nell’insegnamento dell’italiano L2.

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12

SICUREZZA Secondo gli accordi Stato – Regione, il Liceo Tron ha adempiuto a tutta la formazione prevista per il personale docente e non docente.

Momenti di formazione sono previsti anche per gli studenti delle classi prime e terze/quarte.

Si rimanda all’apposita sezione del sito di Istituto.

13

QUALITÀ La scuola è certificata ISO 9001:2008, ISO 14001:2004 e EMAS. Per quanto riguarda il progetto Qualità, si rimanda all’apposita sezione del sito di Istituto.

14

RENDICONTAZIONE SOCIALE

A conclusione del triennio, la Dirigenza si impegna a relazionare, nelle varie sedi istituzionali previste, sulle risultanze degli obiettivi prefissati e sulle scelte effettuate.

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15

ALLEGATO A

Scala di valutazione Molto negativo  voti da 1 al 3,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede pochissime conoscenze Non riesce ad applicare le scarse conoscenze e commette gravi errori Non è in grado di attuare alcun procedimento né di analisi né di sintesi

Gravemente insufficiente  voti dal 4 al 4,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede poche conoscenze, frammentarie e superficiali Ha difficoltà nell’applicare le conoscenze anche in compiti semplici e commette errori Tenta di attuare analisi e sintesi che risultano confuse

Insufficiente  voti dal 5 al 5,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede conoscenze superficiali e incomplete Applica a fatica le conoscenze e commette errori nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici Tenta di attuare analisi e sintesi che risultano parziali e imprecise

Sufficiente  voti dal 6 al 6,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede conoscenze essenziali e non approfondite Applica le conoscenze acquisite con qualche incertezza ed esegue compiti semplici con errori non gravi Attua analisi e sintesi ma non approfondite

Discreto  voti dal 7 al 7,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede conoscenze sicure ma non sempre approfondite Applica le conoscenze acquisite ed ed esegue compiti semplici senza errori Attua analisi e sintesi abbastanza approfondite

Buono  voti dall’8 all’ 8,9 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede conoscenze complete e approfondite Applica con sicurezza le conoscenze acquisite ed esegue compiti anche complessi pur con qualche imprecisione Attua analisi e sintesi complete ed approfondite

Ottimo/Eccellente  voti dal 9 al 10 Conoscenze Competenze Capacità

Possiede conoscenze complete, approfondite, ampie e personalizzate Attua analisi e sintesi complete ed approfondite. Applica con sicurezza le conoscenze acquisite ed esegue compiti complessi senza commettere errori Effettua valutazioni autonome, complete e personali

99

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ALLEGATO B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INDICATORI COMPORTAMENTO E RISPETTO DELLE REGOLE ▪ Rispetto degli altri ▪ Rispetto delle Regolamento e delle norme di sicurezza ▪ Rispetto dell’ambiente scolastico

DESCRITTORI ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE ▪ Assolvimento degli obblighi scolastici ▪ Autonomia e responsabilità

▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

▪

E’ sempre corretto nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni Rispetta in modo esemplare il Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza Ha massimo rispetto delle attrezzature e dell’ambiente scolastico E’ corretto nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni Rispetta il Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza, non ha a suo carico né richiami verbali né provvedimenti disciplinari Dimostra un atteggiamento attento alle attrezzature e/o all’ambiente scolastico E’ corretto nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni Rispetta il Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza, ma talvolta riceve richiami verbali Non sempre dimostra un atteggiamento attento alle attrezzature e/o all’ambiente scolastico Non sempre è corretto nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni Talvolta non rispetta il Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza, riceve frequenti richiami e/o scritti Utilizza in modo non sempre adeguato il materiale e le attrezzature scolastici E’ poco corretto nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni Ha a suo carico episodi di inosservanza del Regolamento d’Istituto e/o norme di sicurezza, con conseguenti sanzioni Utilizza in modo non sempre rispettoso il materiale e le attrezzature scolastici Assolve gli impegni scolastici in modo puntuale e costante ed è sempre munita/o del materiale richiesto Possiede un ottimo grado di autonomia e un forte senso di responsabilità Assolve gli impegni scolastici in modo regolare ed è solitamente munita/o del materiale scolastico richiesto Possiede un buon grado di autonomia e responsabilità Nel maggio parte dei casi assolve gli impegni scolastici ed è solitamente munita/o del materiale scolastico richiesto Possiede un discreto grado di autonomia e responsabilità Talvolta non assolve gli impegni scolastici e non è munita/o del materiale scolastico richiesto Possiede un livello di autonomia appena sufficiente ed appare poco responsabile Non assolve gli impegni scolastici o lo fa in modo irregolare. Spesso non svolge i compiti assegnati e non è munita/o del materiale scolastico richiesto Possiede scarsa autonomia ed appare poco responsabile

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PUNTI 10

9

8

7

6

10

9

8

7

6

COLLABORARE E PARTECIPARE ▪ Interazione con il gruppo classe ▪ Interazione con gli altri: disponibilità al confronto, gestione del conflitto, rispetto dei punti di vista

▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

FREQUENZA ▪ Assenze, ritardi, uscite anticipate ▪ Puntualità negli orari e nelle giustificazioni

▪

▪ ▪ ▪

▪ ▪

▪

PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI

39 - 40 38 – 37 - 36 35 – 34 – 33 - 32 31 – 30 – 29 - 28 27 – 26 – 25- 24

Collabora alla vita scolastica interagendo attivamente e costruttivamente nel gruppo classe Gestisce in modo positivo le conflittualità, favorisce il confronto, rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo classe Gestisce in modo positivo le conflittualità, favorisce il confronto, rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui Generalmente collabora alla vita scolastica ed interagisce in modo collaborativo nel gruppo classe Gestisce in modo positivo le conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto, rispettando i diversi punti di vista e i ruoli altrui Collabora con qualche difficoltà alle attività della classe Cerca di gestire in modo positivo le conflittualità, rispettando generalmente i diversi punti di vista e i ruoli altrui Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo classe Non sempre riesce a gestire le conflittualità e a rispettare i diversi punti di vista e i ruoli altrui Frequenta in modo assiduo e puntuale le lezioni, dimostrando interesse per il lavoro disciplinare Rispetta gli orari e giustifica regolarmente, con puntualità Frequenta con regolarità le lezioni, dimostrando interesse per il lavoro disciplinare Rispetta gli orari e giustifica regolarmente Frequenta con regolarità le lezioni Raramente non rispetta gli orari e/o non giustifica nei tempi dovuti Frequenta in modo non sempre costante, presenta diverse assenze in coincidenza di verifiche programmate Si rende responsabile di assenze e di ritardi e/o non giustifica nei tempi dovuti Rientra talvolta in classe in ritardo dopo l’intervallo Si rende responsabile di ripetute assenze e di ritardi, presenta diverse assenze in coincidenza di verifiche programmate. Non giustifica nei tempi dovuti Rientra spesso in classe in ritardo dopo l’intervallo

10

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10 9 8 7 6

Valutazione inferiore a cinque La votazione insufficiente del comportamento è espressamente disciplinata dall’art. 4 del DM n. 5 del 16 gennaio 2009.

Articolo 4 - Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 101

235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di Istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).

2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: a) nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b) successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto.

In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale.

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ALLEGATO C

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006: Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 dicembre 2007: Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007: Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti Il Liceo scientifico statale «Nicolò Tron» stipula con la famiglia dello studente _______________ il seguente patto educativo di corresponsabilità.

La scuola si impegna a  fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;  offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno;  offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito e a incentivare le situazioni di eccellenza;  favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;  garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.

Lo studente si impegna a  prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature;  rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curriculum, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;  accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti.

La famiglia si impegna a  valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, e a mantenere un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;  rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;  condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione scolastica.

Schio, ______________

Il Dirigente scolastico ________________________________

Il genitore dello studente

Lo studente

________________________________

________________________________

103

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ALLEGATO D

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E DI INCLUSIONE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Liceo “Nicolò Tron” di Schio si impegna a favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e a promuovere la creazione di una fattiva cultura dell’inclusione, in linea con quanto stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 e dalla Circolare Ministeriale n.8 del 06.03. 2013 e successive integrazioni, dal D.Igs n. 66 del 13 aprile 2017 e circolare prot. n. 1143 del 17 maggio 2018.

In particolare la D.M. del 27.12.2012 punta a garantire il diritto alla personalizzazione della didattica di tutti gli alunni in difficoltà, ridefinendo in modo radicale l’approccio all’integrazione scolastica, tradizionalmente basato soltanto sulla certificazione della disabilità. L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) viene ampliata e va ad includere diverse problematiche specifiche. “Vi sono comprese sei grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi specifici di apprendimento, quella dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale”(D.M. 27.12.2012, pag. 2/ paragrafo 1), quella degli alunni con A.D.H.D. e con disturbi di comportamento certificati, quella degli alunni Studenti-Atleti di Alto Livello e quella degli alunni gifted – plusdotati .

In considerazione di quanto previsto dalla normativa vigente, le prassi didattico-educative messe in atto dal Liceo scientifico “Tron” per promuovere l’inclusione scolastica si articolano in diversi campi di intervento e sono indirizzati, nello specifico, alle seguenti categorie di alunni: 1. alunni con disabilità certificata (ai sensi della Legge 104/92 art. 3, commi 2 e 3); 2. alunni con DSA - disturbi specifici di apprendimento e disturbi evolutivi specifici -(attestati ai sensi della Legge 170/2010), come ad esempio alunni con A.D.H.D. (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013) 3. alunni con svantaggio socio-economico, linguistico -alunni stranieri L2 - (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013) e culturale; 4. alunni Studenti-Atleti di Alto Livello (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013); DM 935/2015 dell’ 11 dicembre 2015, art.2; DM 279 del 10 aprile 2018 5. Alunni gifted – plusdotati (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013; Linee guida dalla Regione del Veneto per Gifted Children 2015 – L.R.30/01/1990, n.10; Art.117 e 118 della Costituzione Italiana) Pertanto, il protocollo di accoglienza e di inclusione con Bisogni Educativi Speciali, elaborato dal Liceo scientifico «Nicolò Tron» mira all’ inserimento effettivo e proficuo dei ragazzi nella realtà scolastica. Esso si prefigge questi obiettivi: creare le condizioni affinché lo studente diversamente abile possa star bene a scuola, maturi e apprenda le competenze possibili per realizzare il proprio progetto di vita, compatibilmente con le sue effettive capacità, le sue difficoltà e i suoi bisogni; costruire per i ragazzi con DSA o BES percorsi educativo - didattici in funzione della loro autonomia , integrazione e inclusione.

Dirigente scolastico Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile e del ragazzo con DSA/BES. Per il dettaglio dei compiti e funzioni del Dirigente Scolastico si rimanda all'allegato E del PTOF. Docenti referenti per l’inclusione (disabilità) Figura per l’AREA 1 – Area delle attività del POF e della didattica Figura per l’AREA 2 – Area della qualità e dell’innovazione Figura per l’AREA 3 – Area dell’orientamento, dell’inserimento e della formazione Cura l’ingresso dei nuovi alunni iscritti; Cura i rapporti con l’équipe psico-medico-pedagocica e gli operatori scolastici; Promuove e incentiva attività diffuse di aggiornamento e di formazione del personale operante a scuola anche tramite corsi di aggiornamento congiunti di cui all’art. 14 comma 7 L.n. 104/92, al fine di sensibilizzare, informare e garantire a tutte le componenti il conseguimento di competenze e indispensabili strumenti” operativo-concettuali; Valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione; Guida e coordina le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento: presidenza del GLI d’istituto, formazioni delle classi, utilizzazione degli insegnanti per le attività di sostegno; Indirizza l’operato dei singoli Consigli […] affinché collaborino alla stesura del PDF , del P.E.I. e del PADI; Coinvolge attivamente le famiglie e garantisce la loro partecipazione durante l’elaborazione del PDF e del P.E.I.; Cura il raccordo con le diverse realtà territoriali( enti di formazione, cooperative, scuole, servizi socio-sanitari, ecc.), Attiva specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto; Intraprende le iniziative necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche/senso-percettive.

Referenti dell’inclusione scolastica  Il referente della disabilità predispone la modulistica per la redazione del P.D.F., del P.E.I., del P.A.D.I. e del Documento del 15 maggio (Relazione di presentazione alla commissione d’Esame dell’alunno disabile) per gli alunni disabili; il referente dei DSA/BES predispone la redazione del P.D.P per gli alunni con DSA e con B.E.S. e la modulistica per la Relazione di presentazione alla commissione d’Esame dell’alunno con D.S.A..

104

 Monitora le situazioni di disagio giovanile individuate dai Consigli di classe predisponendo , in accordo anche con la famiglia degli alunni, le strategie più idonee per la riduzione dell’abbandono scolastico;

 Promuove l’aggiornamento professionale degli insegnanti in materia di handicap e di Disturbo Specifico di Apprendimento;  Verifica e monitora periodicamente gli interventi di integrazione Gruppo di Lavoro di Integrazione (GLI) È costituito annualmente un gruppo di studio e di lavoro (Gruppo di lavoro d’Integrazione) composto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato (che lo presiede), dai due docenti referenti dell’inclusione dell’Istituto, scelti dal Dirigente Scolastico), dai coordinatori delle classi nelle quali sono presenti gli alunni svantaggiati, dai docenti specializzati sul sostegno, dagli eventuali assistenti educatori; in caso di specifici problemi può essere richiesta la consulenza e la collaborazione degli operatori dei servizi e dei genitori interessati in ottemperanza alla legge n. 104 del 1992, art. 15, comma 2.

Organi collegiali Il GLI: Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) Il Liceo scientifico “Nicolò Tron” istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ( GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”.

Compiti e funzioni del GLI

➢ Si riunisce in media 2 volte l’anno;

➢

provvede alla programmazione generale dell’inclusione scolastica nella scuola e ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) dei singoli alunni con disabilità e dal Piano Didattico Personalizzato dei singoli alunni con DSA/BES;

➢

consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e sulle metodologie educativo-didattiche da adottare nelle classi interessate; elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola ( si rimanda all’ Allegato L del presente PTOF);

➢ ➢ ➢ ➢

interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc.; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; formula proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale ATA, in concerto con le ULSS e gli Enti locali o reti di scuole.

Composizione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ➢ E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, dai docenti referenti della disabilità e dei DSA/BES ; dalla funzione strumentale dell’orientamento, dell’inserimento e della formazione dal gruppo di sostegno, da una rappresentanza dei docenti coordinatori, da un rappresentante dei genitori, da un rappresentante dei servizi dell’ ULSS competente per territorio.

LE SEI GRANDI SOTTO-CATEGORIE DEI BISOGNI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: 1., 2., 3., 4., 5., 6.

1. Alunni con disabilità certificata (ai sensi della Legge 104/92 art. 3, commi 2 e 3) Definizione Secondo la legge 104 del 1992, l’alunno in situazione di handicap (articolo 3, commi 2 e 3) è una persona che in un contesto classe, in situazioni di parità, si trova in svantaggio rispetto agli altri. Il disabile è una persona che presenta bisogni fondamentali, identici a quelli di ogni individuo: intimità, autonomia, relazione, realizzazione e proiezione nel futuro, condivisione e appartenenza; pertanto, non è un soggetto aggiuntivo, deve essere incluso, integrato nella classe.

Una integrazione di qualità è quella che sa rispondere efficacemente alla complessità dei bisogni nei diversi campi di espressione della persona in difficoltà. Essa deve essere presente significativamente dal punto di vista relazionale (essere accolta, averi ruoli veri, amicizie, collaborazioni, ecc), cognitivo (imparare cose nuove, imparare a pensare, a risolvere problemi, sviluppare nuove capacità e competenze dettate dai bisogni peculiari dell’alunno in difficoltà e dalle finalità della scuola) e psicologico (crescere nell’autostima, nell’ autoefficacia, nell’identità, nell’espressione delle emozioni ecc.).

Al momento dell'iscrizione Al momento dell’iscrizione definitiva di un alunno con disabilità, che di norma avviene nel mese di luglio, l’Istituto deve venire in possesso, oltre alla consueta documentazione richiesta, delle seguenti certificazioni: ➢ La diagnosi clinica (ULSS). Questo documento può essere anche compilato da un medico privato convenzionato. ➢ La diagnosi funzionale (ULSS), un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione: diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit, ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno.

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➢ Il verbale di accertamento rilasciato dall’UVMD, che è l’atto formale indispensabile per l’attivazione di tutte le forme di sostegno previste dalla Legge 104 del 1992 per gli alunni con disabilità.

➢ Il profilo dinamico funzionale. È aggiornato nella scuola secondaria di secondo grado nella classe seconda del primo biennio e nella classe quarta del secondo biennio. (ULSS, Docenti curriculari e specializzati, famiglia)

➢ All'atto dell'iscrizione i genitori debbono segnalare particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l'autonomia).

➢ Le iscrizioni degli alunni individuati in situazione di handicap non possono essere rifiutate anche nel caso in cui vi sia un numero di iscrizioni superiore alla capacità ricettiva della scuola (Legge 104 del 1992).

Dopo l’iscrizione Formulazione di un progetto Il Gruppo di lavoro dell’Inclusione (GLI) e, per esso, il referente della disabilità, ha il compito di redigere un’ ipotesi di progetto sull'assegnazione delle ore di sostegno necessarie (art. 41 D.M. 331 del 1998) e sulla formazione delle classi (D.M. 141 del 1999).

18.1.1 Richiesta insegnante di sostegno Il Dirigente Scolastico, sulla base della diagnosi funzionale e sulla base del progetto formulato dalla figura strumentale, inoltra al Direttore Scolastico Regionale la richiesta delle ore di sostegno necessarie. Nel caso la situazione del ragazzo lo richieda è tenuto a fare richiesta di ore di sostegno ulteriori in deroga al rapporto 1/138 (art. 41 e 44 D.M. 331 del 1998).

18.1.2 Formazione delle classi Le classi in cui è presente un alunno in situazione di handicap non possono superare il numero di 25 alunni. Il Consiglio di Classe tramite il Dirigente Scolastico, può richiedere al Direttore Scolastico Regionale la formazione di classi con un numero non superiore a 20 alunni a condizione che dal progetto di integrazione formulato dal tutto il Consiglio di Classe risultino le ragioni del minor numero di alunni, le finalità che si intendono perseguire e le metodologie didattiche che si intendono attivare (D.M. 141 del 1999).

Assistente per l'autonomia e la comunicazione Se la gravità dell'handicap lo richiede, il Dirigente Scolastico deve inoltrarne tempestivamente una richiesta alla Provincia (art.

42 e 44 DPR 616/77; art. 13 comma 3 Legge 104/92).

I documenti dell’integrazione scolastica ➢ Atto di indirizzo e coordinamento (D.P.R. del 24 febbraio 1992) ➢ La Diagnosi Clinica è redatta dalla ULSS o da un medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica del disabile.

Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. È compito della famiglia, all’inizio di ogni anno, avvertire la scuola se si sono verificati cambiamenti. ➢ La Diagnosi Funzionale deve contenere: ➢ i dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali; ➢ il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base; ➢ i livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe; ➢ gli aspetti psicologici, affettivo-emotivi, comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno (Art. 3 legge 24.02.1994); ➢ le indicazioni per l’integrazione scolastica. ➢ Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente la diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4). ➢ Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) è redatto all'inizio (entro fine novembre) di ogni anno scolastico dal consiglio di classe, dall’ULSS, dalla famiglia ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica. Deve contenere: la descrizione di tutti gli interventi predisposti per l’alunno e naturalmente obiettivi (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale), contenuti, metodologie, strumenti e criteri di valutazione (ordinaria o differenziata). Può contenere un progetto di alternanza scuola – lavoro. Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.

Gruppo di Lavoro Operativo (GLHO) ➢ E’ il Gruppo di Lavoro Operativo per ogni allievo disabile iscritto nell’istituzione scolastica.

E’ previsto dalla Legge 104/1992 e non ha mutato nel tempo la sua funzione, come per altro ricordato dalla Nota ministeriale novembre 2013, Prot. n. 2563. ➢

È costituito annualmente un gruppo di studio e di lavoro (Gruppo di lavoro d’Integrazione) composto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato (che lo presiede), dal docente referente della disabiltà dell’Istituto, scelto dal Dirigente Scolastico), dai coordinatori delle classi nelle quali sono presenti gli alunni svantaggiati, dai docenti specializzati sul sostegno, dagli eventuali assistenti educatori; in caso di specifici problemi può essere richiesta la consulenza e la collaborazione degli operatori dei servizi e dei genitori interessati in ottemperanza alla legge n. 104 del 1992, art. 15, comma 2. ➢ Il GLHO provvede alla stesura e all’aggiornamento, quando previsto dal Profilo Dinamico Funzionale ➢ Indica al Dirigente scolastico le ore necessarie nel successivo anno scolastico, eventuali tipologie di intervento, disponibilità di ausili, locali, personale di assistenza alla persona o alla comunicazione; provvede alla predisposizione della

106

documentazione relativa all’alunno per l‘Esame di Stato (Documento del 15 maggio - Relazione di presentazione alla commissione d’Esame dell’alunno disabile).

18.1.3 ➢

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IL Consiglio di classe Ha la responsabilità complessiva dell’integrazione dell’alunno nella singola classe; pertanto deve prendere visione della documentazione. Il coordinatore deve assicurarsi che tutti gli insegnanti (comprese nuove nomine o supplenti) prendano visione della documentazione.

Elabora e approva il P.D.F. Elabora, approva e valuta il P.E.I. entro il 30 novembre Può attuare progetti volti a sperimentare metodologie e modelli efficaci per l’integrazione.

Può richiedere strumenti tecnici e ausili didattici.

Può utilizzare tutte le opportunità offerte dall’autonomia scolastica: flessibilità oraria, modularità, classi aperte ecc.

Qualora vengano accertati all’alunno livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti non differenziati, delibera senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti, la valutazione dell’alunno non differenziata dal resto della classe.

Deve predisporre per la Commissione dell’Esame di Stato i seguenti documenti: la documentazione dello studente; l’eventuale richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi piú lunghi sia per le prove scritte che per quelle orali; per i candidati che abbiano seguito un percorso differenziato, la richiesta di prove coerenti con il percorso e finalizzate al rilascio dell’attestato; nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al ministero della P.I. del testo delle prove in braille; in casi particolari la richiesta di buste supplementari o di prove suppletive; una relazione nella quale ci dovranno essere questi punti (Decreto del Presidente della Repubblica 23.07.1998, n. 323, G.U. n. 210 del 09 settembre 1998): descrizione del deficit e dell’handicap; descrizione del percorso realizzato dall’alunno; conoscenze, competenze e capacità acquisite; difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate; discipline per le quali sono stati adottati particolari criteri didattici; percorsi equipollenti eventualmente svolti; attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di alcune discipline; risorse utilizzate; modalità di formulazione e realizzazione delle prove per la valutazione (con quali tecnologie, strumenti, modalità, contenuti, forme di assistenza); richiesta di prove equipollenti e di assistenza (tipo di prova, tipo di assistenza – assistenza accompagnatore, assistente inteso come aiuto per lo svolgimento delle prove, assistente per la comunicazione in generale – durata per le prove scritte); altre informazioni utili. questa relazione sarà consegnata al Presidente della commissione e non sarà oggetto di pubblicazione né all'albo, né sul sito internet della scuola.

Insegnante di classe pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo al suo handicap; adatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di materia alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi; prevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione per attivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l’intervento dei docenti specializzati; è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione; utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con chiarezza e in modo analitico nel PEI. Insegnante di sostegno È richiesto dal Dirigente Scolastico (art. 41 e 44 del D.M. 331 del 1998). La quantificazione delle ore di sostegno necessarie risulta dalla diagnosi funzionale.

L'Insegnante di sostegno è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione (C.M. 250 del 1985; nota n. 4088 del 2 febbraio 2002). La legge 104 del 1992 nell’art. 13 comma 6 cita “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”. Da ciò emerge che: l’insegnante di sostegno è una risorsa per l’intera classe; non è l’unico assegnatario dell’allievo in situazione di handicap; è assegnato alla classe quando è possibile assicurando la continuità educativa, secondo le aree disciplinari che la Commissione H ritiene piú opportune; è contitolare e corresponsabile nel consiglio di classe; partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe; partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto;

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➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢

➢ ➢ ➢

➢ ➢

➢

è di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie individualizzanti; propone interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari che non sono in possesso dell’insegnante curriculare; prevede accordi di programma con servizi socio-assistenziali, culturali e sportivi previa pianificazione con la Dirigenza e la figura strumentale. si occupa dell’orientamento dell’alunno disabile, favorendo la collaborazione tra il sistema scolastico e quello della formazione professionale; può fare assistenza all’alunno disabile, (o come figura unica, o alternandosi con altri insegnanti) durante l’Esame di Stato, se durante l’anno ha seguito l’alunno disabile ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione; coordina la stesura del P.E.I. Assistenza specialistica Nel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda, oltre agli insegnanti curriculari e di sostegno, sono previste altre figure professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di comunicazione.

Il Dirigente scolastico ne fa richiesta all'ente locale competente.

L’assistenza di base, che comprende l'accompagnamento dell'alunno in situazione di handicap dall'esterno all'interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali, l’accompagnamento ai servizi igienici e la cura dell'igiene personale, coinvolge gli operatori sanitari e i collaboratori scolastici che, per svolgere questa mansione, hanno frequentato un corso di formazione e ricevono un premio incentivante (CCNL Comparto Scuola 15 febbraio 2001; nota MIUR n. 3390 del 30 novembre 2001). È responsabilità del Dirigente scolastico, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento, assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza (nota MIUR n. 3390 del 30 novembre 2001).

Può fare assistenza all’alunno disabile (o come figura unica, o alternandosi con altri insegnanti, assistenti, come chiaramente esposto nel documento) durante l’esame di stato se durante l’anno l’assistente – educatore ha seguito l’alunno con handicap ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione.

Famiglia La famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno; pertanto il Dirigente scolastico o la figura strumentale per l'integrazione, convoca la famiglia e presenta l’insegnante di sostegno e il consiglio della classe in cui l’alunno è stato inserito.

➢ La valutazione del rendimento Sulla base di quanto indicato dalla legge 104 del 1992 art. 16, dall’O.M. n. 21 del 9 febbraio 1994 art. 17 e dall’Indagine conoscitiva sull’integrazione scolastica (del 28 gennaio1998) e del D.P.R. 122 del 22 agosto 2009 si desumono i seguenti punti fondamentali:

➢ Valutazione del rendimento in itinere Art. 16 comma 1 e comma 3 legge 104 del 92: «1. Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. […] 3. Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni handicappati, sono consentite prove equipollenti e tempi piú lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione».

In situazione di handicap fisico-sensoriale, sono di norma escluse valutazioni differenziate: va previsto l’uso di particolari strumenti didattici per il raggiungimento di una preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o, comunque, ad essi globalmente corrispondenti (obiettivi minimi). In situazione di handicap psichico, ed eccezionalmente fisico-sensoriale, la valutazione deve comunque aver luogo per il suo carattere formativo e per l’azione di stimolo che svolge nei confronti dell’allievo.

La valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia indivia dato per l’alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, Il consiglio di classe valuta comunque i risultati dell’apprendimento con l’attribuzione di giudizi o di voti relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali giudizi o voti hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fatta menzione in calce alla scheda di valutazione o alla pagella (art.

15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90). Gli alunni valutati in modo differenziato possono partecipare agli Esami di Stato svolgendo prove differenziate: ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al PEI e non ai programmi ministeriali, pertanto verrà rilasciata una certificazione delle competenze acquisite e di frequenza in alternativa al diploma dell’Esame di Stato.

➢ Valutazione delle prove di esame Al fine del rilascio del titolo di studio sono importanti le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno e non il percorso fatto per conseguirle.

Si possono prevedere due tipologie di prove, definite prove equipollenti e prove differenziate.

Prove equipollenti. Al fine del rilascio del titolo di studio sono importanti le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno e non il percorso fatto per conseguirle. La legge 104/92 prevede prove equipollenti per alunni in

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situazione di handicap (art.16). L’Art. 6 comma 1 del Regolamento afferma che "la Commissione giudicatrice, esaminata la documentazione fornita dal Consiglio di classe [...] può predisporre, ove ne ravvisi la necessità, prove equipollenti a quelle proposte dal Ministero e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi ovvero nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti [...]. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame". In questo quadro, le prove equipollenti sono prove utili per accertare se il candidato, pur nella diversità della situazione, sia in grado di raggiungere, nell’interesse pubblico primario, la soglia di competenza necessaria per il conseguimento del titolo di studio. Cioè le prove equipollenti devono poter consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma.

In questo senso ci si può giovare sia di strumentazione tecnica sia di contenuti culturali differenti da quelli predisposti per gli altri candidati ma adeguati alla situazione di handicap e alle conoscenze, competenze e capacità che si devono accertare. Inoltre le prove equipollenti devono essere coerenti con il livello degli insegnamenti impartiti all’alunno in situazione di handicap e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenziali attitudini e al livello di partenza (D.M. 26 agosto 1981). ➢

Le prove differenziate devono essere omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze ed abilità acquisite, spendibili come credito per l’inserimento lavorativo, per la frequenza di corsi di formazione professionale ecc.

L’effettuazione delle prove differenziate va indicata solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

Lo svolgimento di prove scritte equipollenti può, in casi eccezionali, su delibera della commissione di esame, effettuarsi in un numero maggiore di giorni.

Il colloquio si può realizzare mediante prove scritte, test o qualsiasi altra strumentazione che medi tra il candidato e l’esaminatore.

Indicazioni conclusive

➢ Viaggi d’istruzione Il c.d.c. avrà cura di progettare visite e viaggi di istruzione con percorsi adeguati. La scuola è tenuta a predisporre tutte le misure di sostegno e gli strumenti necessari, inclusa la designazione di un accompagnatore che può essere qualunque membro della comunità scolastica (art. 8 comma 2 C.M. 291 del 1992). ➢ Uscite didattiche L’Istituto organizza il trasporto per gli alunni con difficoltà motorie; i docenti in servizio o quelli che hanno organizzato l’uscita si fanno carico dell’assistenza agli alunni in situazione di handicap fino all’arrivo dei genitori. ➢ Entrata posticipata, uscita anticipata o assenza dell’insegnante di classe In questi casi l’istituto individua i soggetti preposti all’accoglienza, alla assistenza degli alunni in situazione di handicap, in altre classi. ➢ “Progetto di vita” Tale accordo costituisce uno strumento molto importante per la piena realizzazione dell'integrazione scolastica. Sono uno strumento giuridicamente vincolante utilizzato quando un determinato programma di intervento richiede la partecipazione di diversi enti pubblici (art. 27 della Legge 142 del 1990) e privati.

Il progetto di integrazione dell'alunno disabile richiede l'intervento di diversi enti competenti. Gli accordi di programma garantiscono appunto il coordinamento tra i diversi servizi pubblici privati al fine di facilitare un inserimento.

2. Alunni con DSA (attestati ai sensi della Legge 170/2010) Criteri e indicazioni operative: ➢ percorsi attivati per gli alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici coinvolgono numerose figure professionali: il dirigente scolastico, il referente DSA, il coordinatore e tutti i docenti del consiglio di classe, la famiglia, eventuali figure interne e/o esterne di sostegno per l’alunno (ad es. psicologi e/o logopedisti);l’alunno stesso deve essere parte attiva del percorso didattico ed educativo; ➢ Acquisita la relativa documentazione medica e valutata attentamente la situazione di partenza dell’alunno, viene predisposto un PDP (Piano Didattico Personalizzato), in cui sono specificati criteri metodologici e valutativi. Tale documento viene condiviso e sottoscritto dai docenti del consiglio di classe e dai genitori dell’alunno. Sono possibili modifiche in itinere, in seguito al monitoraggio costante della situazione dell’alunno fatta dal Consiglio di classe nell’arco dell’anno scolastico.

La redazione del PDP per i DSA certificati sarà gestita dal coordinatore di classe su verifica del referente dei DSA. Procedura per la stesura del PDP ➢ Redazione del PDP La famiglia inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione. Si avverte che la Giunta regionale del Veneto ha adottato in data 24 marzo 2016 il provvedimento DGR 334 con il quale, dando seguito alle indicazioni contenute nella DGR 2315/2014, ha accreditato le Strutture per il rilascio della diagnosi DSA. Le strutture abilitate sono: -Servizi per l’Età Evolutiva delle ULSS del Veneto -Centri di cui alla DGR 1007/2017 Elenco dei Centri e Presidi di riabilitazione funzionale di disabili psichici fisici e sensoriali accreditati per la diagnosi e la certifizione dei DSA accreditati fino e non oltre il 31.12.2018. (DGR 1007/2017: Conferma dell’accreditamento istituzionale per il rilascio della diagnosi e della certificazione dei disturbi dell’apprendimento DSA fino al 31 dicembre 2018. Legge Regionale 16 agosto 2002 n.22)

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AULLS

Denominazione

Sede Operativa

Città

08 Berica

Associazione La Nostra Famiglia

Via Coltura del Tesina, 18

Vicenza

08 Berica

Villa Maria

Via Villa Rossi, 5 Vigardolo

Vigardolo di Monticello Conte Otto (VI)

02 Marca Trevigiana

Associazione La Nostra Famiglia

Via Costa Alta, 37

Conegliano Veneto (TV)

02 Marca Trevigiana

Associazione La Nostra Famiglia

Via Monte Grappa,96

Pieve di Soligo (TV)

02 Marca Trevigiana

Associazione La Nostra Famiglia

Via Ellero,17

Treviso

02 Marca Trevigiana

Associazione La Nostra Famiglia

Via Don Monza 1/3

Oderzo (TV)

02 Marca Trevigiana

Codess Sanità s.r.l.

Via Vazzole, 5

Villorba (TV)

06 Euganea

Associazione La Nostra Famiglia

Via Carducci,25

Padova

06 Euganea

Centro di foniatria-Villa Trieste

Via Bergamo, 10

Padova

09 Scaligera

Centro Polifunzionale Don Calabria

Via San Marco,121

Verona

➢

La diagnosi di DSA deve essere prodotta in tempo utile per l'attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione previste, quindi, di norma, non oltre il 31 marzo per gli alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato. ➢ La famiglia assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura.

➢ ➢

Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A. n.140 del 25 luglio 2012).

➢

Referente degli alunni con DSA: 1. Consegna la documentazione al CdC, nel primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione.; 2.Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al ccl, su esplicita richiesta della famiglia

➢

Consiglio di classe e coordinatore: valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica. Il CdCl monitora il PDP nel corso dell'anno, il coordinatore comunica l'esito del monitoraggio.

➢

Coordinatore: Condivisione del PdP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno (se maggiorenne) e dagli specialisti se presenti. Il PDP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto.

➢

Accettazione: Il PDP diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno.

Segreteria didattica: Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione.

Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola.

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➢

Rifiuto: Il PDP non diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si verbalizza che nonostante la mancata accettazione da parte della famiglia il ccl si riserva di riformularlo e di riproporne l’uso in caso di necessità.

3. Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico -alunni stranieri L2 - e culturale, o personale -familiare, affettivo,.. - ossia non certificabili o diagnosticabili a livello sanitario (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012); “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

Criteri e indicazioni operative: ➢ Fin dal suo primo contatto con la scuola, gli alunni con svantaggio socio-economico e l’alunno straniero viene accolto da tutto il personale scolastico (dal Dirigente Scolastico e dai suoi collaboratori, dal referente per i DSA e disturbi evolutivi specifici, dal referente degli alunni stranieri L2 con riferimento al “Protocollo degli alunni stranieri”, dai docenti e dal personale ATA), che opera tenendo conto delle sue specificità culturali e individuali (età, famiglia, scuola, paese di provenienza ecc.). ➢ Il Consiglio di Classe valuta l’opportunità di predisporre un Piano di Didattico Personalizzato (PDP), che prevede contenuti, metodologie, materiali didattici e criteri di valutazione adeguati alla situazione del singolo studente. ➢ Per gli alunni che presentino altre forme di svantaggio e/o disagio la situazione viene valutata attentamente dal coordinatore e dai docenti del Consiglio di Classe, eventualmente anche con il supporto di esperti interni o esterni (ad es. psicologi, operatori sociali ecc.) ➢ Se la situazione influisce sul rendimento e sul sereno andamento dell'attività didattica, il Consiglio di Classe può decidere la predisposizione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato), che può avere carattere transitorio, con una durata temporanea, finalizzata a rendere possibile il superamento di eventuali criticità legate al vissuto personale dell’alunno. ➢ Il PDP dovrà essere condiviso, approvato e sottoscritto dal consiglio di classe e dalla famiglia.

Procedura in dettaglio per la stesura del PDP

➢ La redazione del PDP per gli Alunni con bisogni educativi specifici e disturbi evolutivi specifici accertati sarà gestita dal coordinatore di classe: Attivazione del Piano Didattico Personalizzato: Piano Didattico Personalizzato può essere attivo solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto la famiglia sottoscrive la non accettazione del Piano stesso. ➢ Documentazione Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata al Dirigente Scolastico che prende visione del PDP e lo firma. ➢ Monitoraggio: Il coordinatore di classe informa il referente del GLI (figura strumentale dell’integrazione scolastica) del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi. ➢ Valutazione: Il Consiglio di classe assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini valutativi.

➢ Segreteria didattica : Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione; predispone l’elenco degli alunni BES per il responsabile (figura strumentale dell’integrazione scolastica) della scuola.

➢ ➢

➢ ➢

➢

Referente dei DSA e dei disturbi evolutivi specifici o referente degli alunni stranieri L2: Consegna la documentazione al CdCL, nel primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione. Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al CdCL, su esplicita richiesta della famiglia.

Consiglio di classe e coordinatore: Valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica. Il CdCl monitora il PDP nel corso dell'anno, il coordinatore comunica l'esito del monitoraggio.

Coordinatore: Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno (se maggiorenne) e dagli specialisti se presenti. Il PEP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto.

Accettazione:Il PDP diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno.

Rifiuto:Il PDP non diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si verbalizza che nonostante la mancata accettazione da parte della famiglia il CdCLl si riserva di riformularlo e di riproporne l’uso in caso di necessità.

4. alunni Studenti-Atleti di Alto Livello (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013); DM 935/2015 dell’ 11 dicembre 2015, art.2; DM 279 del 10 aprile 2018. Sperimentazione studente/atleta di alto livello Breve introduzione La sperimentazione studente/atleta di alto livello è un programma sperimentale di eccellenza che coinvolge tutti gli studentiatleti che praticano attività sportiva agonistica di alto livello, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie A e CIP. Esso

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punta ad arginare l’elevato tasso di dispersione scolastica che colpisce questa categoria di giovani, utilizzando forme di flessibilità didattica in applicazione del D.M. 935/2015.

Obiettivi - Il superamento delle criticità della formazione scolastica degli studenti-atleti iscritti negli Istituti secondari di secondo grado statali e paritari, soprattutto riferibili alle difficoltà che questi incontrano nel frequentare regolarmente le lezioni scolastiche.

- L’implementazione di una metodologia didattica basata sulle tecnologie digitali - unitamente a specifiche e complementari scelte di ordine didattico ed organizzativo - che possa divenire uno strumento di sostegno valido per la personalizzazione della formazione dello studente-atleta.

- Soddisfare le esigenze delle famiglie e contribuire al processo di sviluppo della personalità dello studente/atleta, al suo adattamento autonomo all'ambiente, ad una corretta educazione alla salute, ad intelligenti comportamenti consapevoli che consentono di gestire il proprio benessere e la propria salute fisica e psichica.

- Promuovere il riconoscimento del valore della pratica sportiva attraverso la sperimentazione di metodologie e percorsi didattici innovativi in linea con le più recenti indicazioni europee.

- Promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche degli studenti praticanti un’attività sportiva agonistica di alto livello.

Attori Aderiscono alla sperimentazione gli studenti-atleti: 1. Rappresentanti delle Nazionali assolute e/o delle relative categorie giovanili.

2. Atleti coinvolti nella preparazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici (estivi ed invernali) e giovanili.

3. Studente riconosciuto quale “Atleta di Interesse Nazionale” dalla Federazione Sportiva Nazionale o dalle Discipline Sportive Associate di riferimento.

4. Per gli sport individuali, atleti compresi tra i primi 36 posti della classifica nazionale per ogni categoria corrispondente agli anni di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, all'inizio dell'anno scolastico di riferimento.

5. Per le attività sportive professionistiche di squadra, riconosciute ai sensi della legge n. 91/1981, atleti che partecipano ai seguenti campionati nazionali: - Calcio serie A, B e C; Primavera e Berretti serie A, B e C; Under 17, Under 16 e Under 15 serie A, B e C; - Pallacanestro serie A1, A2, B; Under 20, Under 18, Under 16 e Under 15 Eccellenza; .

6. Per gli sport non professionistici di squadra, gli atleti che partecipano ai Campionati Nazionali di serie A, A1, A2 e B inclusi i Campionati di Eccellenza equiparabili alla Serie A. 7. Per la Pallavolo, atleti partecipanti ai campionati di Serie A1, A2 e B maschile e A1, A2, B1 e B2 femminile.

Per la Pallavolo, atleti partecipanti ai campionati di Serie A e B maschile e A1, A2 e B1 femminile.

Tempi Durata della Sperimentazione: con l’approvazione del D.M. 279 del 10/04/2018, emanato in attuazione dell’art.1, comma 7 lettera g) della Legge n.107/2015, la sperimentazione è a tutti gli effetti Durata progetti individuali: annuale.

Strumenti e metodi La sperimentazione prevede un’unica modalità di partecipazione, tramite l’approvazione del Progetto formativo personalizzato (PFP) da parte del Consiglio di classe, in ottemperanza ai requisiti specificati nel D.M. 279.: il PFP sancisce formalmente la collaborazione tra scuola e federazioni sportive, consentendo l’applicazione di una didattica flessibile; ciò mira a diminuire le difficoltà che gli studenti/atleti incontrano nel frequentare regolarmente le lezioni scolastiche e permette loro di ottenere risultati adeguati all'impegno profuso. Contribuisce inoltre al processo di sviluppo armonico degli studenti/atleti di alto livello, consentendo loro di gestire in modo adeguato sia la propria formazione che la propria salute psico-fisica.

Lo stesso Consiglio di classe individua uno o più docenti referenti di progetto (tutor scolastico) e un referente di progetto esterno (tutor sportivo) segnalato dal relativo organismo sportivo, dalla Federazione sportiva o dalle Discipline Sportive Associate o Lega professionistica di riferimento.

Alternanza Scuola-Lavoro Coerentemente con il quadro di riferimento comunitario e nazionale e secondo le modalità previste dai punti 1 e 3 dei “Chiarimenti Interpretativi” forniti dal MIUR con nota prot.n.3355 del 28 marzo 2017, per gli studenti-atleti di “Alto livello” frequentanti le classi terze, quarte e quinte dei percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado le attività di alternanza scuola lavoro potranno comprendere gli impegni sportivi, sulla base di un progetto formativo personalizzato condiviso tra la scuola di appartenenza e l’ente, Federazione, società o associazione sportiva riconosciuti dal CONI che segue il percorso atletico dello studente.

Le attività sportive praticate ad alto livello, per l’intensità dell’impegno e della motivazione, per il livello di responsabilità e per le sollecitazioni psico-fisiche ad esse sottese, possono contribuire allo sviluppo di adeguate competenze nelle seguenti aree di riferimento: Influenza/leadership, lavoro di squadra/team building, leadership, gestione conflitti, managerialità/gestione, pianificazione e organizzazione, controllo e monitoraggio, pensiero sistemico, visione d’insieme, assunzione del rischio/decisione, comportamento/persona, energia, integrità, tensione al risultato, tolleranza allo stress In aderenza con quanto riportato nella Guida operativa emanata dal MIUR, una Convenzione dovrà regolare i rapporti tra la scuola e la struttura ospitante, identificata con l’ente, Federazione, società o associazione sportiva riconosciuti dal CONI che segue il percorso atletico dello studente, la quale provvederà a designare il tutor esterno con il compito di assicurare il raccordo tra quest’ultima e l’istituzione scolastica.

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Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla formazione specifica sulla salute e sicurezza negli ambienti in cui si svolgono le attività atletiche ed ai rischi specifici legati all’utilizzo di strumenti e attrezzature sportive.

5. Alunni gifted – plusdotati (Decreto Ministeriale dicembre del 27 dicembre 2012, circolare del 6 marzo 2013;Linee guida dalla Regione del Veneto per Gifted Children 2015 – L.R.30/01/1990, n.10; Art.117 e 118 della Costituzione Italiana) .

Breve introduzione La sperimentazione studente/atleta di alto livello è un programma sperimentale di eccellenza che coinvolge tutti gli studentiatleti che praticano attività sportiva agonistica di alto livello, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie A e CIP. Esso punta ad arginare l’elevato tasso di dispersione scolastica che colpisce questa categoria di giovani, utilizzando forme di flessibilità didattica in applicazione del D.M. 935/2015.

Obiettivi 1. Individuare percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. (Legge 107 - Art.1 - comma 9) 2. Prevenire e contrastare sia la dispersione scolastica, sia ogni forma di discriminazione e di bullismo; potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati (Legge 107 - Art.1 - comma 7).

3. Valorizzazione del talento dei singoli studenti gifted attraverso la differenziazione del curriculum scolastico: attività di curriculum compacting, accelerazione (salto classe) e arricchimento. Tutto ciò è possibile grazie all'utilizzo degli strumenti di flessibilità previsti dal DPR 275/99 e ribaditi dalla Legge 107, comma 3 e dalla Nota MIUR 11.12.2015, prot. n. 2805: il potenziamento del tempo scolastico, l'articolazione modulare del monte orario di ciascuna disciplina, la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario, anche mediante l'articolazione del gruppo classe.

4. Sostenere i ragazzi ad alto potenziale cognitivo nel loro percorso di crescita cognitivo, emotivo, sociale e relazionale mirando al superamento delle disarmonie a livello delle competenze relazionali ed emotive che portano gli alunni gifted ad essere spesso classificati come iperattivi, svogliati o dal potenziale basso e che conducono spesso all'abbandono della frequenza scolastica. (Linee guida della Regione del Veneto per gifted children 2015 - L.R. 30/01/1990, n.10 - Artt.117 e 118 della Costituzione).

5. Orientamento in uscita: attraverso l'organizzazione di stage presso Enti esterni (Università o Istituti di Ricerca) ci si attende sia la valorizzazione e lo sviluppo ulteriore dei talenti dei singoli, sia la possibilità per gli alunni di proiettarsi già verso un percorso accademico e lavorativo per loro stimolante.

Attori Studenti in possesso di certificazione di plus-dotazione.

Tempi Durata progetti individuali: annuale.

Strumenti e metodi La sperimentazione prevede l’approvazione del Progetto didattico personalizzato (PDP) da parte del Consiglio di classe. Il PFP, redatto in collaborazione con l’Università di Pavia, consente l’applicazione di una didattica flessibile; ciò mira a diminuire le difficoltà che gli studenti gifted incontrano nel loro percorso scolastico e permette loro di ottenere risultati adeguati alle capacità e all’interesse degli stessi.

Normativa Il presente protocollo è stato formulato in base alla seguente normativa: D.M. 26 agosto 1981

-

-

L.R.30/01/1990, n.10 Legge 104 del 5 febbraio 1992 «Legge - quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate» Atto di indirizzo e coordinamento D.P.R. del 24 febbraio 1994 «Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap» D.M. 141 del 3 giugno 1999 «Formazione Classi con alunni in situazione di handicap» D.P.R. 81 del 20 marzo 2009 «Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133» Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità (Nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009).

Legge 170 del 2010 Art. 5 Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al D.M. 12 luglio 2011 Circolare Ministeriale n.8 del 06.03. 2013 Linee guida dalla Regione del Veneto per Gifted Children 2015; Art.117 e 118 della Costituzione Italiana D.Igs n. 66 del 13 aprile 2017 Circolare prot. n.1143 del 17 maggio 2018

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19

ALLEGATO E

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI Valutazione per obiettivi

Conoscenze

Competenze

AbilitĂ

Nessun obiettivo raggiunto

Nessuna

Nessuna

Non riesce ad Voti da 1 a 3,9 effettuare analisi, sintesi e collegamenti Gravemente insufficiente

Obiettivi minimi non raggiunti

Superficiali

Commette gravi errori nell'applicazione delle sue conoscenze

Effettua analisi, sintesi Voti dal 4 al 5,9 e collegamenti in modo superficiale e Insufficiente scorretto

Obiettivi minimi raggiunti

Essenziali

Commette qualche errore nell'esecuzione di com-piti semplici

Riesce a effettuare, se Voti dal 6al 6,9 guidato, analisi, sintesi e collegamenti sufficiente

Obiettivi raggiunti in modo completo

Complete

Esegue compiti corretti e applica le conoscenze senza commettere errori gravi

Se guidato, effettua analisi e sintesi e rielabora in modo completo

Voti dal 7 al 7,9

Obiettivi raggiunti in modo approfondito

Approfondite Esegue compiti in auto-nomia e applica i contenuti e le procedure

Effettua analisi e sintesi approfondite.

Voti dal 8 al 8,9

Obiettivi Originali raggiunti in modo originale

Obiettivi raggiunti in modo approfondito e originale

Esegue con correttezza, applica le conoscenze e le procedure senza fare errori

Approfondite Esegue compiti e organiche comples-si, applica le conoscenze in contesti diversi, curriculari ed extra

In decimi

Discreto

Buono Effettua analisi e sintesi in modo originale e rielabora in modo au-tonomo con collegamenti

Livello di base non raggiunto

Livello base: lo studente svolge compiti semplici, possiede conoscenze e abilitĂ essenziali e applica proce-dure fondamentali Livello intermedio: lo studente risolve problemi in situazioni note, compie scelte consapevoli e sa utilizzare le abilitĂ acquisite

Voti dal 9al 9,9 Ottimo

Opera con autonomia Voto 10 rielaborativa e critica; effettua collegamenti Eccellente interdisciplinari organi-ci

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LIVELLI (D.M. n. 9 27.01.2007)

Livello avanzato: lo studente svolge problemi complessi in situazioni non note.

Propone e sostiene le proprie opinioni e assume decisioni consapevoli

20

ALLEGATO F

Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) ➢ minorati vista ➢ minorati udito ➢ Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici ➢ DSA ➢ ADHD/DOP ➢ Borderline cognitivo ➢ Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) ➢ Socio-economico ➢ Linguistico-culturale ➢ Disagio comportamentale/relazionale ➢ Altro

n°

Totali N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno

AEC

Assistenti alla comunicazione

Funzioni strumentali / coordinamento

Prevalentemente utilizzate in…

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Figura strumentale del benessere a scuola e dell’attenzione allo studente per la formazione di una persona responsabile Funzione strumentale dell’orientamento, dell’inserimento e della formazione Funzione strumentale dell’orientamento e della qualità

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro:

Personale ULSS4 e ULSS6

115

Sì / No

Altro: C. Coinvolgimento docenti curricolari

Coordinatori di classe e simili

Docenti con specifica formazione

Altri docenti

Attraverso…

Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro:

Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla F. Rapporti con servizi disabilità sociosanitari territoriali e Procedure condivise di intervento su istituzioni deputate alla disagio e simili sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato sociale e Progetti integrati a livello di singola volontariato scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 H. Formazione docenti Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1

Sì / No

Sì

D. Coinvolgimento personale ATA

116

Sì

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.):

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti:

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola:

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti:

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative:

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi:

Valorizzazione delle risorse esistenti:

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione:

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo:

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data Schio, ___________ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________

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ALLEGATO G

MODALITÀ DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Gli obiettivi Le modalità di accoglienza degli alunni stranieri vengono deliberate dal Collegio Docenti. Indicano le strategie per l’inserimento degli alunni immigrati, tracciano in linea di massima le fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento/consolidamento della lingua italiana, stabiliscono i criteri di massima per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze.

Tali modalità vengono integrate e riviste annualmente sulla base delle esperienze realizzate da tutti i docenti.

Prevedono di:  definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri;  facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;  favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.

In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare:  la formazione temporanea di gruppi omogenei per madrelingua o per cittadinanza per specifiche esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2);  l’inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio La progettazione del curricolo Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili:  ore a disposizione/sportello/altro…  eventuali risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero  eventuali risorse volontarie messe a disposizione dal territorio  eventuali risorse economiche dell’Istituto I docenti di classe potranno concordare con le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione linguistica per l’apprendimento della lingua italiana.

Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente dall’estero e “non alfabetizzati”.

Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell’Italiano scritto e parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per l’integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata.

119

La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell’alunno ed in risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L’attività dei docenti coinvolti nell’inserimento potrebbe avere lo scopo di:  facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-classe per tutto il tempo scuola;  rilevare i bisogni specifici di apprendimento;  semplificare, se necessario, il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di un’altra lingua straniera oltre all’Italiano;  individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.

La valutazione Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:  prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;  valutare il progresso rispetto al livello di partenza;  tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune;  predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguati.

La normativa di riferimento Il Protocollo d’accoglienza rappresenta uno strumento con cui l’Istituto amplia il Piano dell’Offerta Formativa.

Esso è coerente con la legislazione vigente e si propone di dare concreta attuazione alle seguenti normative: DPR 394/99 Art.45; “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (C.M. n. 24, febbraio 2006); Documento programmatico “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, Ottobre 2007; DPR 22 giugno 2009 , n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”; Nota MIUR prot. 465 del 27 gennaio 2012 - Studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato.

MIUR, Prot. 236 del 31 GENNAIO 2012, Linee guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana.

120

22

ALLEGATO H

PROTOCOLLO per gli studenti che frequentano un anno all'estero Premessa L’educazione interculturale è un valore che presiede ed orienta il processo educativo, nel segno dell’autoformazione,della conoscenza, della tolleranza e dell’interazione tra le culture. È da intendersi come ampliamento dell’offerta formativa che fornisca agli studenti conoscenze e competenze disciplinari per permettere loro di comprendere la realtà sempre piú complessa e «globalizzata» in cui vivono.

Obiettivi generali  Acquisire atteggiamenti e comportamenti che rifiutino la discriminazione e la violenza e favoriscano i valori della pace e del rispetto umano;  Apprendere conoscenze ed acquisire abilità che siano di motivazione al confronto ed all’interazione tra diversi Paesi;  Conoscere e comprendere la propria cultura attraverso il confronto.  Obiettivi specifici  Potenziare l’apprendimento delle lingue straniere e le capacità comunicative interculturali;  Avviare azioni di formazione integrata interculturale;  Favorire la mobilità degli studenti (individuale e di classe).

Normativa Il presente protocollo è stato formulato in base alla seguente normativa:  Decreto legislativo n. 29 del 16 aprile 1994, art. 192, comma 3, che consente l’iscrizione di giovani provenienti dall’estero;  Circolare ministeriale 181 del 17 marzo 1997 che riconosce la validità delle esperienze di studio all’estero e invita il Consiglio di classe ad acquisire dalla scuola straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema di valutazione per deliberare sulla riammissione dell’alunno nella sua scuola/classe di origine.  Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 dell'8 marzo 1999, art. 14, comma 2, che attribuisce alle istituzioni scolastiche il compito di disciplinare il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all’estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi;  Circolare ministeriale n. 236 dell'8 ottobre 1999, che disciplina l’attribuzione dei crediti scolastici al rientro nella scuola di appartenenza, raccomanda di riconoscere il valore globale dell’esperienza, e consente la partecipazione anche agli alunni con debito formativo.  Circolare Ministeriale 119 del 17 marzo 2000 che stabilisce nuove procedure circa le comunicazioni da inviare in merito all'effettuazione di scambi educativi con l'estero.  Circolare Ministeriale 59 dell'1 agosto 2006 che conferma le indicazioni fornite nella CM 181 del 17 marzo 1997 (Mobilità giovanile) e invita gli organi collegiali ad illustrare l'esperienza di ospitalità di giovani stranieri nella programmazione didattica.

Sulla base della normativa in vigore si stabiliscono alcuni adempimenti che interessato:  gli enti che organizzano l'anno di studio all'estero;  lo studente e la sua famiglia  il Consiglio di classe interessato  Enti che organizzano i soggiorni all’estero Il Liceo scientifico «Nicolò Tron», prima della partenza dell’alunno, richiede di conoscere nome e caratteristiche della scuola che l’alunno/a frequenterà all’estero, di avere l’indicazione di un tutor che seguirà l’alunno/a nella scuola ospitante, e con cui il tutor nominato in seno al Consiglio di classe possa avere contatti costanti, di conoscere indirizzo ed e-mail dell’istituto ospitante.

Riguardo all’istituto ospitante, si chiede che venga fatta una scelta di curricolo il più possibile coerente con quello dell’istituzione di provenienza.

Indicazioni per l’alunno e la sua famiglia E’ necessario presentare la domanda al dirigente di poter frequentare la scuola all’estero con la documentazione fornita dall’agenzia di riferimento.

121

   



 

Si fa presente che il periodo di studio presso una istituzione straniera riconosciuto dalla legge italiana non può essere superiore ad un anno e che comunque è possibile optare per periodi più brevi (tre o sei mesi).

Si fa obbligo all’alunno/a di inviare periodicamente al tutor incaricato della scuola di provenienza le valutazioni ufficiali conseguite nelle discipline studiate e ogni documento che possa certificare il tipo di esperienza seguita.

Si fa obbligo all’alunno/a di inviare entro fine marzo i programmi ufficiali svolti fino a quel momento per permettere al Consiglio di classe di programmare, con congruo anticipo sulla fine delle lezioni, la struttura di massima del colloquio di ammissione e delle eventuali prove integrative.

Si richiede, durante il periodo trascorso all’estero, la disponibilità a mantenere costanti rapporti con il tutor, a scadenze da definire, comunque obbligatorie. Per chi frequenta l’intero anno all’estero, si consiglia di predisporre una relazione che tratti le seguenti tematiche: materie studiate, metodi di verifica e valutazione, rapporto tra docenti e studenti, attività extracurricolari.

Si richiede all’alunno/a, al rientro dall’esperienza educativa all’estero, la presentazione del titolo conseguito all’estero con documentazione dei corsi seguiti, valutazione nelle diverse discipline e nel comportamento e relativa traduzione degli stessi ad opera del Consolato Italiano competente (in genere quello più vicino alla località di soggiorno dello studente). Qualora non sia possibile la presentazione della documentazione in traduzione, perché non ancora approntata dagli uffici consolari, si richiede comunque la presentazione di una copia conforme di quella in lingua originale. È previsto che l’alunno/a riferisca, nel corso di un consiglio di classe a una componente, da convocarsi prima dell'inizio delle lezioni, anche mediante una relazione scritta, sulla sua esperienza all’estero.

Si chiede alla famiglia di favorire il rapporto dell’alunno/a con l’istituto di provenienza, assicurandosi che i contatti siano costanti e comunicando in via ufficiale eventuali cambiamenti nella sistemazione all’estero del proprio figlio/a.

Indicazioni per il Consiglio di classe Prima della partenza  Individuare all’interno del Consiglio di classe un insegnante che segua l’alunno come tutor, gli fornisca la documentazione specificata al punto successivo e curi i primi contatti con la scuola ospitante, qualora possibile.  Fornire all’alunno/a indicazioni scritte precise sui contenuti minimi per tutte le materie previste per il quarto anno nel curricolo dell’istituto di provenienza, con particolare riguardo alle materie di indirizzo.

Durante la permanenza all’estero  Curare, tramite il tutor, i collegamenti con l’alunno/a e con il tutor assegnatogli/le dalla scuola ospitante per scambi di informazioni significative.

Dopo l’esperienza all’estero  Fornire tramite il tutor indicazioni all’alunno/a per indirizzarlo durante il periodo estivo al recupero delle materie concordate, secondo le indicazioni dei docenti del Consiglio di classe.  Fissare una data in cui avverranno le prove da svolgersi secondo le modalità individuate dal Consiglio di classe.  Esaminare la documentazione e decidere l’ammissione diretta (nel caso di soggiorni inferiori all’anno) oppure con lo svolgimento di prove nelle discipline non studiate all’estero, ma fondamentali per il corso di studi seguito in Italia, sempre attenendosi al principio che per la riammissione non va sanzionato ciò che manca, ma va riconosciuto ciò che è stato fatto. La legge esclude il ricorso ad esami di idoneità o la mancata ammissione alla classe successiva a quella che lo studente avrebbe frequentato nell'ordinamento italiano.  Comunicare allo studente, attraverso l’insegnante tutor o il coordinatore della classe non frequentata dallo studente in Italia quali discipline saranno soggette ad accertamento e a fornire i programmi predisposti, anche per punti essenziali, dai docenti delle discipline interessate.  Formulare, sulla base dell’esito delle prove suddette, il Consiglio di classe formula una valutazione globale, che tiene conto della valutazione espressa dalla scuola estera sulle discipline comuni ai due ordinamenti, per determinare l’inserimento degli alunni medesimi in una delle bande di oscillazione del credito scolastico previste dalla vigente normativa.

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Adempimenti da parte dell’istituzione scolastica  All’atto della riammissione, inviare al Ministero della Pubblica istruzione, Direzione Generale Scambi Culturali Divisione III, la scheda A allegata alla Circolare ministeriale n.181.  Anche per gli studenti stranieri che chiedono di frequentare un anno scolastico o parte di esso in una scuola italiana, la normativa di riferimento rimane la Circolare ministeriale n. 181, che prevede l’invio da parte dell’istituto ospitante al Ministero della Pubblica istruzione, Direzione Generale Scambi Culturali – Divisione III della scheda B allegata, al termine della loro esperienza. Gli studenti stranieri, che fanno un’esperienza culturale in una scuola italiana, sono esentati dal pagamento delle tasse scolastiche.

Modello di documenti allegati Cfr la sezione di modulistica nel sito di istituto.

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23

ALLEGATO I

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI DIPARTIMENTO Dipartimenti di lettere, disegno e storia dell’arte, storia e filosofia, scienze naturali, scienze motorie GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI 1 (Primo biennio, secondo biennio e quinto anno)

Conoscenza dei contenuti

Punteggio

Assente Assai scarsa Scarsa Non pertinente Imprecisa e limitata Essenziale Abbastanza articolata e lineare Articolata e chiara Rigorosa e approfondita Ampia, esauriente, con apporti personali

Competenze disciplinari e capacità di collegamento Non valutabili Non adeguate Inadeguate ed estremamente confuse Abbozzate ma in maniera molto superficiale Superficiali e a tratti confuse Accettabili ma non sempre autonome Adeguate e quasi sempre lineari Sicure ed efficaci Sicure, efficaci e sempre coerenti Sicure, efficaci, coerenti e con ricchezza di apporti personali

Competenza espressiva

PUNTEGGIO TOTALE ______ / 3

VOTO FINALE ______ / 10 1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Punteggio

Per il Dipartimento di Scienze la griglia è utilizzabile anche per le prove scritte.

Punteggio attribuito

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Punteggio

Non valutabile per l’assenza di conoscenze Carente e lacunosa Estremamente approssimativa Scorretta e con lessico del tutto inadeguato Con incertezze e rilevanti improprietà lessicali Nel complesso accettabile ma con frequenti improprietà lessicali Sostanzialmente corretta con un lessico elementare Corretta e con lessico appropriato Corretta, con lessico appropriato e articolato Corretta, efficace, con tratti di originalità

Punteggio attribuito

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Punteggio attribuito

Dipartimento di lettere GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA (Primo biennio)

TEMA ESPOSITIVO E ARGOMENTATIVO Indicatori

Descrittori Pertinenza alla traccia

Contenuto

Informazione

Struttura argomentativa e/o espositiva

Forma

Ortografia, morfologia, sintassi, lessico, punteggiatura

Aderente Aderente solo in parte Scarsamente aderente Adeguata Parziale Carente Chiara e coerente Semplice e lineare Talvolta incerta e poco chiara Confusa e disordinata Corretta, con lessico appropriato, articolato e adeguato al contenuto Corretta e con lessico appropriato Sostanzialmente corretta, ma non del tutto adeguata al contenuto Con qualche errore e/o lessico elementare Con alcuni errori e improprietà lessicali Con frequenti errori e improprietà lessicali Con diffusi errori e rilevanti improprietà lessicali Scorretta o non valutabile perché non adeguata al contenuto

PUNTEGGIO TOTALE ______

VOTO FINALE ______ / 10

125

Punteggio 2 1 0,5 2 1 0,5 2 1,5 1 0,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5

Punteggio attribuito

Dipartimento di lettere GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE (Secondo biennio e quinto anno) Liceo scientifico “N. Tron” – Schio (VI) ALUNNA/O ___________________

CLASSE ______________

DATA ____________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TIPOLOGIA A - Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano INDICATORI INDICATORE 1 Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuali

DESCRITTORI 12,5 15,5 Elaborato Elaborato sviluppato in sviluppato in modo modo lineare e coerente e con con apprezzabile collegamenti organicità espositiva semplici dal punto di vista logico

2 Elaborato incoerente sul piano logico e disorganico

10 Elaborato sviluppato in modo confuso, con elementi di disorganicità

INDICATORE 2 Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso efficace della punteggiatura

2 Forma linguistica gravemente scorretta sul piano morfosintattic o con diffusi e gravi errori di punteggiatura

10 Forma linguistica con errori lessicali e/o ortografici e/o di punteggiatura

INDICATORE 3 Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazioni personali

2 Molto carente e incompleta; conoscenze molto lacunose; rielaborazione critica inesistente 2 Non rispetta alcun vincolo

10 Parziale e /o con imprecisioni; conoscenze generiche; rielaborazione critica appena accennata 4 Rispetta solo alcune delle indicazioni fornite

6 Rispetta parzialmente i vincoli

2 Non è in grado di comprendere, analizzare e interpretare in maniera adeguata

9 Comprende, analizza e interpreta in modo approssimativ o e non sempre corretto

16,5 Comprende, analizza e interpreta in modo semplice ma quasi sempre corretto

INDICATORE SPECIFICO

Rispetto dei vincoli posti nella consegna

- Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici - Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta) Interpretazion e corretta e articolata del testo

12,5 Forma semplice ma corretta sul piano morfosintattico ; qualche errore lessicale e/o ortografico e/o di punteggiatura 12,5 Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti le conoscenze; rielaborazione critica semplice

126

15,5 Forma corretta sul piano morfosintattico, con lievi imprecisioni lessicali

15,5 Complessivament e completa, seppure con qualche inesattezza nell’ applicazione delle conoscenze; rielaborazione critica discreta 8 Rispetta quasi tutti i vincoli

21 Comprende, analizza e interpreta in modo corretto

18,5 Elaborato sviluppato in modo coerente, organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale 18,5 Forma corretta sul piano morfosintattico ; lessico appropriato

20 Elaborato del tutto coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con buoni apporti personali 20 Forma corretta, coesa e fluida, con piena padronanza sintattica e con lessico vario e articolato

18,5 Completa e con applicazione sicura delle conoscenze; rielaborazione critica buona

20 Completa, esauriente e organizzata; rielaborazione critica personale e originale

9 Rispetta tutti i vincoli e le indicazioni fornite

10 Rispetta in modo puntuale e completo tutti i vincoli in un testo esauriente 30 Comprende , analizza e interpreta in modo articolato , approfondito e preciso

25,5 Comprende, analizza e interpreta in modo preciso e articolato

VALUTAZIONE IN DECIMI: TOTALE_____ / 10 = ______ FIRMA DELL’INSEGNANTE ______________

VALUTAZIONE IN VENTESIMI: TOTALE_____ / 5= ______

Liceo scientifico “N. Tron” – Schio (VI) ALUNNA/O __________________________

CLASSE ______________

DATA ____________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TIPOLOGIA B - Analisi e produzione di un testo argomentativo INDICATORI INDICATORE 1 Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuali

2 Elaborato incoerente sul piano logico e disorganico

10 Elaborato sviluppato in modo confuso, con elementi di disorganicità

INDICATORE 2 Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso efficace della punteggiatura

2 Forma linguistica gravemente scorretta sul piano morfosintattico con diffusi e gravi errori di punteggiatura

10 Forma linguistica con errori lessicali e/o ortografici e/o di punteggiatura

INDICATORE 3 - Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazioni personali

2 Molto carente e incompleta; conoscenze molto lacunose; rielaborazione critica inesistente 1 Non è in grado di individuare né tesi né argomentazion e

10 Parziale e /o con imprecisioni; conoscenze generiche; rielaborazione critica appena accennata

Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti

1,5 Elaborato incoerente sul piano logico e disorganico

Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per

1,5 Molto carente e incompleta; conoscenze molto

INDICATORE SPECIFICO

Individuazione corretta di tesi e argomentazio ni presenti nel testo

DESCRITTORI 12,5 15,5 Elaborato Elaborato sviluppato in sviluppato in modo modo lineare e coerente e con con apprezzabile collegamenti organicità semplici dal espositiva punto di vista logico

18,5 Elaborato sviluppato in modo coerente, organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale 18,5 Forma corretta sul piano morfosintattic o; lessico appropriato

20 Elaborato del tutto coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con buoni apporti personali

15,5 Complessivament e completa, seppure con qualche inesattezza nell’ applicazione delle conoscenze; rielaborazione critica discreta

18,5 Completa e con applicazione sicura delle conoscenze; rielaborazione critica buona

20 Completa, esauriente e organizzata; rielaborazione critica personale e originale

10 Individua e comprende in modo articolato, approfondito e preciso tesi e argomentazio ni 15 Elaborato del tutto coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con buoni apporti personali

12,5 Forma semplice ma corretta sul piano morfosintattic o; qualche errore lessicale e/o ortografico e/o di punteggiatura 12,5 Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti le conoscenze; rielaborazione critica semplice 6 Individua in modo semplice, ma sostanzialment e corretto, tesi e argomentazion i

15,5 Forma corretta sul piano morfosintattico, con lievi imprecisioni lessicali

8 Individua e comprende in modo corretto tesi e argomentazioni

9 Individua e comprende in modo preciso e articolato tesi e argomentazion i

4,5 Elaborato sviluppato in modo confuso, con elementi di disorganicità

8,25 Elaborato sviluppato in modo lineare e con collegamenti semplici dal punto di vista logico

12 Elaborato sviluppato in modo coerente e con apprezzabile organicità espositiva

4,5 Parziale e /o con imprecisioni; conoscenze generiche;

8,25 Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti le

12 Complessivament e completa, seppure con qualche inesattezza nell’ applicazione

13,5 Elaborato sviluppato in modo coerente, organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale 13,5 Completa e con applicazione sicura delle conoscenze;

3,5 Individua in modo confuso / approssimativ o tesi e argomentazio ni

127

20 Forma corretta, coesa e fluida, con piena padronanza sintattica e con lessico vario e articolato

15 Completa, esauriente e organizzata; rielaborazione critica

sostenere l’argomentazion e

lacunose; rielaborazione critica inesistente

rielaborazione critica appena accennata

VALUTAZIONE IN DECIMI: TOTALE_____ / 10 = ______ FIRMA DELL’INSEGNANTE ______________

conoscenze; rielaborazione critica semplice

delle conoscenze; rielaborazione critica discreta

rielaborazione critica buona

personale e originale

VALUTAZIONE IN VENTESIMI: TOTALE_____ / 5= ______

Liceo scientifico “N. Tron” – Schio (VI) ALUNNA/O ___________________________

CLASSE ______________ DATA ____________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C - Riflessione critica di carattere espositivo – argomentativo su tematiche di attualità

INDICATORI

DESCRITTORI

INDICATORE 1 - Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuali

2 Elaborato incoerente sul piano logico e disorganico

8,5 Elaborato sviluppato in modo confuso, con elementi di disorganicità

12,5 Elaborato sviluppato in modo lineare e con collegamenti semplici dal punto di vista logico

15,5 Elaborato sviluppato in modo coerente e con apprezzabile organicità espositiva

INDICATORE 2 - Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso efficace della punteggiatura

2 Forma linguistica gravemente scorretta sul piano morfosintattico con diffusi e gravi errori di punteggiatura 1 Molto carente e incompleta; conoscenze molto lacunose; rielaborazione critica inesistente

8,5 Forma linguistica con errori lessicali e/o ortografici e/o di punteggiatura

12,5 Forma semplice ma corretta sul piano morfosintattico; qualche errore lessicale e/o ortografico e/o di punteggiatura 12,5 Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti le conoscenze; rielaborazione critica semplice

15,5 Forma corretta sul piano morfosintattico, con lievi imprecisioni lessicali

INDICATORE SPECIFICO

INDICATORE 3 - Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazioni personali

8,5 Parziale e /o con imprecisioni; conoscenze generiche; rielaborazione critica appena accennata

Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell’eventuale paragrafazione Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione

2 Il testo non è pertinente rispetto alla traccia e/o il titolo non è adeguato / è assente 2 Elaborato incoerente sul piano logico e disorganico

4,5 Il testo è pertinente solo in parte rispetto alla traccia e/o il titolo non è del tutto adeguato

Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali

2 Molto carente e incompleta; conoscenze molto lacunose; rielaborazione critica inesistente

5 Parziale e /o con imprecisioni; conoscenze generiche; rielaborazione critica appena accennata

5 Elaborato sviluppato in modo confuso, con elementi di disorganicità

6 Il testo è sostanzialmente pertinente rispetto alla traccia e il titolo è nel complesso adeguato 8,25 Elaborato sviluppato in modo lineare e con collegamenti semplici dal punto di vista logico

8,25 Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti le conoscenze; rielaborazione critica semplice

128

15 Complessivam ente completa, seppure con qualche inesattezza nell’ applicazione delle conoscenze; rielaborazione critica discreta 8 Il testo è soddisfacente rispetto alla traccia e il titolo è adeguato

12 Elaborato sviluppato in modo coerente e con apprezzabile organicità espositiva

11 Complessivam ente completa, seppure con qualche inesattezza nell’ applicazione delle conoscenze; rielaborazione critica discreta

18,5 Elaborato sviluppato in modo coerente, organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale 18,5 Forma corretta sul piano morfosintattico; lessico appropriato

20 Elaborato del tutto coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con buoni apporti personali

18 Completa e con applicazione sicura delle conoscenze; rielaborazione critica buona

20 Completa, esauriente e organizzata; rielaborazione critica personale e originale

9 Il testo è esauriente e puntuale rispetto alla traccia e il titolo è adeguato

10 Il testo è esauriente, puntuale e completo rispetto alla traccia e il titolo è adeguato 15 Elaborato del tutto coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con buoni apporti personali

13,5 Elaborato sviluppato in modo coerente, organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale 12,5 Completa e con applicazione sicura delle conoscenze; rielaborazione critica buona

20 Forma corretta, coesa e fluida, con piena padronanza sintattica e con lessico vario e articolato

15 Completa, esauriente e organizzata; rielaborazione critica personale e originale

VALUTAZIONE IN DECIMI: TOTALE_____ / 10 = ______ FIRMA DELL’INSEGNANTE ____________

VALUTAZIONE IN VENTESIMI: TOTALE_____ / 5= ______

Dipartimento di matematica e fisica e informatica GRIGLIA DI VALUTAZIONI DELLE VERIFICHE SCRITTE E ORALI (Primo biennio, secondo biennio e quinto anno)

LICEO SCIENTIFICO “ N. TRON” – SCHIO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI DI MATEMATICA e FISICA e INFORMATICA ANNO SCOLASTICO _______/______ La valutazione delle prove scritte o orali si otterrà con la seguente griglia in cui il voto minimo è 1 e il voto massimo è 10.

Il voto finale, espresso in decimi , si otterrà sommando tutti i punteggi relativi a Conoscenze, Abilità e Competenze.

Alunno/a

Classe

Conoscenze

INDICATORI Punteggio max

40

Fasce DESCRITTORI 1.

Comprende subito la richiesta. Conosce l'argomento in modo approfondito. Sa autonomamente dimostrare un enunciato o applicare procedimenti risolutivi.

2.

Comprende la richiesta e conosce l'argomento. Sa dimostrare un enunciato o applicare procedimenti risolutivi.

3.

Comprende la richiesta e risponde con qualche aiuto Conosce i procedimenti di base. Individua i passi fondamentali di una dimostrazione.

4.

Conosce in modo frammentario l'argomento. È incerto nei procedimenti e propone argomentazioni di tipo intuitivo corrette.

Competenze

Abilità

5.

30

30

Non conosce l'argomento o i procedimenti di base.

1.

Applica con sicurezza i procedimenti risolutivi. Usa in modo appropriato il linguaggio specifico ed il formalismo. Il calcolo è fatto correttamente 2.

Applica i procedimenti risolutivi, commettendo errori di calcolo non gravi. Usa il formalismo o il linguaggio specifico in modo non efficace.

3.

Applica i procedimenti risolutivi, commettendo errori di calcolo non gravi. Usa il linguaggio o il formalismo in modo non sempre corretto.

4.

Applica solo in parte i procedimenti risolutivi o commette errori di calcolo. Usa il linguaggio specifico o il formalismo in modo non corretto 5.

Non applica i procedimenti risolutivi e/o commette gravi errori di calcolo e usa il formalismo in modo scorretto 1.

Gestisce in modo efficace gli elementi fondanti della richiesta scegliendo procedure ottimali o proponendo soluzioni personali. Articola la risposta con una rielaborazione personale dell'argomento ed è in grado di fare collegamenti anche ad altre discipline.

2.

Collega gli elementi fondanti della richiesta scegliendo procedure corrette. Articola la risposta in modo personale.

3.

Collega gli elementi essenziali della richiesta scegliendo procedure o argomentazioni sostanzialmente corrette.

4.

Collega solo in parte gli elementi della richiesta e propone un ragionamento o un percorso risolutivo non sempre coerente 5.

Non collega gli elementi della richiesta e propone un ragionamento scorretto o conosce i passaggi risolutivi in modo frammentario.

GIUDIZI

%

Punti

90100

3640

Ottimo

75-89

3135

Buono

60-74

2430

Sufficiente

40-59

1623

Insufficiente

1-39

1-15

Gravement e insufficiente

90100

2730

Ottimo

75-89

2226

Buono

60-74

1821

Sufficiente

40-59

1217

Insufficiente

1-39

1-11

Gravement e insufficiente

90100

2730

75-89 60-74 40-59 1-39

2226 1821 1217 1-11

Ottimo

Buono Sufficiente Insufficiente Gravement e insufficiente

Totale punti assegnati

129

Pun assegn

Voto

-

GIUDIZIO

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

PUNTI

1-39

40-59

60-74

75-89

90-100

VOTI (FASCE)

1-3,9

4-5,9

6-7,4

7,5-8,9

9-10

Da inserire una nuova griglia per le simulazioni di matematica in seconda prova specificando quanto segue: Sezione A: Valutazione PROBLEMA INDICATORI

LIVELLO L1 (0-4)

Comprendere Analizzare la situazione problematica, identificare i dati ed interpretarli.

L2 (5-9)

L3 (10-15)

L4 (16-18)

Individuare Mettere in campo strategie risolutive e individuare la strategia più adatta.

L1 (0-4)

L2 (5-10)

L3 (11-16)

L4 (17-21)

L1 (0-4) Sviluppare il processo risolutivo Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

L2 (5-10)

L3 (11-16)

DESCRITTORI Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni. Non utilizza i codici matematici grafico-simbolici.

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici graficosimbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed le possibili relazioni tra le variabili e le utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.

Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici.

Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali anche non standard.

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata.

Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione.

Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.

130

Punti

L4 (17-21)

Argomentare Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.

L1 (0-3) L2 (4-7) L3 (8-11)

L4 (12-15)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

TOTALE

Sezione B: QUESITI -

Quesiti (Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)

CRITERI Q1 COMPRENSIONE e CONOSCENZA Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche grafiche.

ARGOMENTAZIONE Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

P.T.

Q9 Q10

(0(0-4)

(0-5)

(0-4)

(0-5)

(0-5)

(0-6)

(0-5)

(0-5)

(0-5) 5)

___

___

___

___

___

___

___

___

___

(0-5)

(0-4)

(0-3)

(0-4)

(0-4)

(0-1)

(0-3)

(0-4)

(0-4) 4)

___

___

___

___

___

___

___

___

___

___

(0-3)

(0-3)

(0-4)

(0-3)

(0-3)

(0-2)

(0-2)

(0-4)

(0-4)

(04)

___

___

___

___

___

___

___

___

___

___

(0-3)

(0-3)

(0-4)

(0-3)

(0-3)

(0-6)

(0-5)

(0-2)

(0-2)

(02)

___

___

___

___

___

___

___

___

___

___

___ (0-

Punteggio totale quesiti

-

-

Calcolo del punteggio Totale PUNTEGGIO SEZIONE A

PUNTEGGIO SEZIONE B

(PROBLEMA)

(QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti

0-4

Voto

1

511-18 10 2 3

19-26 27-34 4

5

3543 6

4453 7

5463 8

Voto assegnato ____ /15 131

6474 9

7585 10

8697 11

98-109 12

110123 13

124138-1 137 14 15

N.B. i punteggi min-max indicati tra parentesi saranno aggiornati in base al contenuto dei quesiti proposti, mantenendo un massimo di 15 punti totali per ogni quesito.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI FISICA Classe V Sez.

CANDIDATO DATA Tema N. …….

INDICATORI

Conoscenza degli argomenti

Sviluppo logico e risoluzione

Abilità di calcolo ed uso del linguaggio specifico

DESCRITTORI

LIVELLO

Conoscenza di definizioni, formule, regole e metodi.

Conoscenza dei fenomeni fisici. Conoscenza dei procedimenti risolutivi del problema.

Utilizzo delle conoscenze e dei procedimenti di risoluzione.

Originalità ed efficacia nella risoluzione dei problemi e/o nello sviluppo logico dell'argomento.

Correttezza delle operazioni di calcolo e di arrotondamento dei risultati. Correttezza nell'uso di notazioni, simboli ed unità di misura.

PUNTI

Ottima

6

Buona

5

Sufficiente

4

Quasi sufficiente

3

Insufficiente

2

Gravemente insufficiente

1

Ottimo

6

Buono

5

Sufficiente

4

Quasi sufficiente

3

Insufficiente

2

Gravemente insufficiente

1

Non valutabile

0

Buona -Ottima

3

Sufficiente

2

Insufficiente

1

Gravemente insufficiente

0 /15

-

La Commissione

Il Presidente

132

Dipartimento di lingue e letterature straniere GRIGLIA DI VALUTAZIONI DELLE VERIFICHE ORALI (Primo biennio, secondo biennio e quinto anno) (Nelle verifiche orali di letteratura o di civiltà si terrà conto dei punti 1, 2 e 3; nelle verifiche di speaking verranno considerati i punti 2 e 3 e il totale sarà diviso per 2) Punteggio attribuito

1. Conoscenza dei contenuti Assente

1

Assai scarsa

2

Scarsa

3

Non pertinente

4

Imprecisa e limitata

5

Essenziale

6

Abbastanza articolata e lineare

7

Articolata e chiara

8

Rigorosa e approfondita

9

Ampia, esauriente, con apporti personali

10

Punteggio attribuito

2. Conoscenza ed uso delle strutture morfosintattiche Non valutabile

1

Totalmente inadeguata

2

Gravemente scorretta

3

Scorretta con diffusi e gravi errori

4

Scorretta con numerosi errori

5

Sufficientemente corretta con qualche errore

6

Appropriata con qualche errore

7

Appropriata e sostanzialmente corretta

8

Sicura, efficace e corretta

9

Sicura, efficace e articolata

10

Punteggio attribuito

3. Competenza espressiva e lessicale Non valutabile

1

Difficilmente comprensibile

2

Lessico inadeguato, gravissime difficoltà di esposizione

3

Esposizione stentata, lessico limitato e poco appropriato

4

Con incertezze e rilevanti improprietà lessicali

5

Nel complesso accettabile ma con frequenti improprietà lessicali

6

Sostanzialmente corretta con un lessico elementare

7

Corretta e con lessico appropriato

8

Corretta, con lessico appropriato e articolato

9

Corretta, efficace, con tratti di originalità

10

VOTO FINALE ______ / 10

PUNTEGGIO TOTALE ______ / 3 133

Dipartimento di storia e filosofia GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI STORIA E FILOSOFIA (Secondo biennio e quinto anno)

Indicatori

Conoscenza dei contenuti

Padronanza del linguaggio, chiarezza e correttezza espositiva

CapacitĂ di sintesi e rielaborazione

Descrittori Non conosce affatto i contenuti Conosce in modo assai scarso i contenuti Conosce in maniera non pertinente e/o scorretta i contenuti Conosce in maniera frammentaria e incompleta i contenuti Conosce in modo parziale i contenuti Conosce pur con qualche lacuna o imprecisione i contenuti (sufficiente) Conosce in maniera abbastanza articolata e lineare i contenuti Conosce in modo completo i contenuti Conosce in maniera ampia, esauriente ed approfondita i contenuti Si esprime in modo scorretto, con terminologia gravemente errata Si esprime in maniera incerta, con una terminologia non sempre adeguata Si esprime in modo lineare con qualche imprecisione (sufficiente) Si esprime in modo corretto ed efficace Procede senza ordine logico o con connessioni errate Procede con difficoltĂ ed incertezze nella sintesi degli argomenti Sintetizza in linea generale gli argomenti richiesti con una minima rielaborazione (sufficiente) Sintetizza gli argomenti con sicura proprietĂ di rielaborazione

134

Punti 1 2 2,5

3 3,5 4 4,5 5 6 0 0,5 1 2 0 0,5 1 2 TOTALE

Risultato