La Doble Hoja del Tango

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Periodico bimestrale sul Tango • Numero 1 (nuova serie) • Novembre 2011 Con il patrocinio delle Ambasciate della Repubblica Argentina in Italia e della Repubblica dell’Uruguay

Voce del tango

La Albe

rto

Po

des

“Noche de tango y letras” in Campidoglio di

MAX CIVILI

Festival y Mundial de Buenos Aires di

MANUELA PELATI

e

NANCY MIRANDA



SOMMARIO

In copertina: Alberto Podestà nel suo ufficio al Museo de los Musicos di Buenos Aires

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Incontro con Alberto Podestà di Manuela Pelati

9 10

Roxana Fontan si racconta di Marcelo Alvarez

“Noche de tango” tra poesia e stelle. Finale del concorso letterario Volango di Max Civili Festival y Mundial del Tango 2011

p

13 p

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Il calore che riscalda Buenos Aires Mundial, cinque italiani in finale

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“Zum” fa vincere la trasgressione

di Manuela Pelati di Nancy Miranda, da Buenos Aires Il personaggio del mese

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Cuartetango, tra popolare e classica di Marcelo Alvarez

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Mara Cicerano, donna dj di Max Civili Pratiche e milonghe

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la DOBLE HOJA del TANGO Direttore Responsabile Manuela Pelati Ideazione e commento editoriale Marcelo Alvarez In redazione Manuela Pelati, Marcelo Alvarez, Max Civili, Nancy Miranda (da Buenos Aires) Grafica e impaginazione Pia ‘t Lam Stampa Edisegno srl - Via dei Caudini, 1C - Roma

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Donde praticar... Donde milonguear...

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Libri Il tango in 15 racconti PsicoTangoTerapia

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Il «cuore» di Alejandra Mantiñan

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Il tango di Esteban Moreno

di Manuela Pelati

Reg. Tribunale Civile di Roma N 344/2011 del 10-11-2011 di Edisegno srl Per contattare la redazione: mpelati@ladoblehoja.it, mcivili@ladoblehoja.it, malvarez@ladoblehoja.it Per prenotare la propria inserzione pubblicitaria: ladoblehoja@hotmail.com

di Max Civili


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milonghe & pratiche MARTEDÌ 22.30-01.30 EL PRACTICON di Doble A Tango [con buffet] direzione artistica Marcelo y Sabrina info 331.5474334 www.aatango.it

GIOVEDÌ 22.00-02.00 IL GIOVEDÌ DEI SERPENTI direzione artistica Luciano Donda e Cinzia Lombardi info 339.2346185

SABATO 22.00-03.00 LA MILONGA DELLA STAZIONE direzione artistica Alessandro Amici info 346.3481823

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EDITORIALE

La Doble Hoja del Tango l’estate scorsa non è andata in vacanza: Manuela Pelati ha assistito al Festival y Mundial de Buenos Aires, la competizione aperta a tutti i migliori tangueri del mondo. Ha generato molte polemiche il regolamento d’ammissione alle finali del mondiale. I vincitori del campionato Metropolitano di Buenos Aires sono andati direttamente in finale pur non avendo dimostrato di essere i migliori ballerini di Argentina: sono infatti esclusi dal campionato Metropolitano i tangueri argentini che non risiedono nella Capital Federal. Un regolamento che personalmente trovo ingiusto. Come trovo totalmente ingiustificate le polemiche innescate sul carattere competitivo della manifestazione Festival y Mundial. Secondo alcuni il tango dovrebbe essere lasciato fuori dai concorsi che premiano le coppie più brave. Non condivido assolutamente questo punto di vista. Mi sembra che queste persone non abbiano compreso appieno quale sia lo spirito con cui si prende parte a un Mundial e che si limitino a fare delle osservazioni di carattere personale sul modo di intendere il ballo. Ricordo che quando mi avvicinai al tango, verso la fine degli anni ottanta, sarebbe stato impossibile organizzare una competizione del genere perché non c’era ancora tutto questo interesse per il 2x4. Secondo me dobbiamo considerare questa manifestazione come una sorta di premio ai nuovi talenti e un incentivo a migliorare per tutto il movimento. A mio modesto avviso la coppia che ha vinto, era la migliore nel genere “escenario”, mentre ho le mie perplessità relativamente ai vincitori della categoria tango “salon”, visto che ho trovato solo “tecnico” e senza la classica “marcia in più” il modo di ballare dei campioni Colombiani. L’Italia si è fatta valere grazie a cinque coppie di ballerini che si sono classificate tra le prime quaranta. Vediamo di sostenerle e sproniamole a riprovaci il prossimo anno perché se vincesse una coppia italiana sarebbe ottimo. In copertina abbiamo il grande Alberto Podestà, un uomo che con la sua voce ha sedotto le platee di tutto il mondo. Il maestro racconta a Manuela Pelati alcuni passaggi, molto personali, della sua vita. Manuela, nel corso del suo viaggio a Buenos Aires, ha incontrato il grande cantante. Nelle pagine seguenti poi c’è un resoconto dettagliato di quello che è successo durante il Festival y Mundial de Buenos Aires. Mi auguro che l’edizione del prossimo anno ci riservi delle belle sorprese. Marcelo Alvarez


ALBERTO PODESTÀ

La voce e la storia del tango

Podestà con Carlos Di Sarli e la sua orchestra negli anni ‘40

di Manuela Pelati

A

metà del novecento cantava nei E perché? cabaret dietro Corrientes, tra Questo edificio è stato donato da Francisco Canaro, lì c’è Montevideo, Lavalle e Callao, una foto dove si vede l’inaugurazione, nel ‘35. Il terreno dove ancora muove i passi di che inizia qui e finisce nell’altra strada era suo e lo ha una vita da bohemio. Esce di regalato per costruire l’edificio. casa non prima La foto di Annibal Troilo “Pichuco” è delle undici di una delle più grandi. mattina in direzione Ah sì! Ho un bel ricordo di “Pichuco”. del Bar Bayben di fronte al palazzo Era molto portegno, molto simpatico, del Sadaic, il sindacato dei musicisti. “buenazo”. Però beveva molto, era Lì beve un caffè con gli amici che sempre ubriaco e quando morì aveva vanno e tornano dalle tournèe, dalla solo 67 anni. Per non parlare di radio e dalle sale di registrazione. C’è Homero Manzi che morì a 41 anni e fu chi gli chiede autografi, chi interviste, anche il presidente del Sadaic. Ride e canta. Da quando ha chi consigli. Tutti sanno di trovarlo lì. E Miguel Calò, quando lo ha conocominciato a cantare a 15 anni fino “Lo mas grande de los grandes” dice sciuto? ad oggi che ne ha quasi 87. Ama la il portiere del Sadaic quando verso le L’ho conosciuto qui vicino, dietro compagnia, ricordare e raccontare. 13 lo fa entrare al primo piano dove Corrientes, in un locale che si chiamaEd è ancora sempre pronto a c’è una piccola stanza con foto, dischi, va Paradis, era una confiteria dove si cantare. Alberto Podestà, bandoneon, chitarre e un grammofoballava dalle sette alle nove di pomeprotagonista della scena del tango no di inizio secolo. È lì che Podestà ha riggio e dalle undici alle due di notte. fin dall’epoca “de oro” degli anni il suo ufficio: al museo dei musicisti. Il pomeriggio andava gente diversa ‘40, ha lavorato con le migliori Maestro, qui ci sono decine di fotodalla notte, andavano a bere un verorchestre, come quella di Miguel Calò e Carlos Di Sarli. Con grafie, dov’è quella di Carlos Di Sarli? mut, erano impiegati usciti dal lavoquest’ultima forse ha espresso al Non c’è. Dicono che porti sfortuna. ro... invece la sera andava gente vestimeglio la voce vellutata. Oggi la E quella di Miguel Calò? ta elegante, suonavano le orchestre gente smette di ballare per Neanche. Anche lui non portava importanti e una di queste era quella ascoltarlo quando si esibisce ancora bene. di Roberto Calò. Fu lui che mi presendal vivo nelle milonghe di Buenos Mi racconti allora chi sono questi che tò a Miguel che aveva bisogno di un Aires, come il Portegno y Bailarin la circondano. cantante e prese me. Ma fu dura: mi Ce ne sono tanti… Omar Maderna, fece provare tantissimo. Prima di tutto Santos Discepolo, Homero Manzi, Anibal “Pichuco” cantai dalle quattro del pomeriggio fino alle sei, poi mi Troilo, Anselmo Aieta, Ricardo Malerba… Tutti quelli portò a cabaret alle sette e provai anche lì, poi parlò con che sono posti in alto, Franciso Canaro, Fresedo, gli altri dell’orchestra… del resto era dura decidere, perLomuto, sono fondamentali per il Sadaic. ché io ero un “pibe” avevo 15 anni! All’epoca guadagna-

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Il maestro Podestà durante una charla condotta da Gabriel Soria, durante il Festival y Mundial 2011

vo 250 pesos al mese, una pacchia! Potevo affittare un suonava mezzora di tango e mezzora di jazz. Si ballaappartamento, mangiare, prendere un taxi e mandare 50 va foxtrot, samba brasiliana, rumba, tutto. Però quanpesos a casa di mia madre ogni mese. Una fortuna! do cantavo, a volte c’era la gente che si fermava e Quando Lei parla del “maestro”, parla sempre di Carlos ascoltava almeno uno o due tanghi in silenzio e senza Di Sarli, perché? ballare. Perché era una persona che rispettavo molto, era serio, Esiste un “suo” tango preferito? perfezionista, tutto quello che si faceva al cabaret o al Io ho amato tutti i tanghi che ho cantato, ma forse c’è un caffè era come una registrazione. Lo chiamavo maestro tango particolare per me: “Alma de Bohemio” perché avevo un gran rispetCi racconti perché. to per lui. Per la forma in cui l’ho canCom’era cantare nella sua tato nella registrazione con Ho amato tutti i tanghi orchestra? Laurenz. Non ho mai saputo che ho cantato, ma forse c’è Era una meraviglia, era come come uscì. “Cantaaaaaaar” cantare nell’aria. “Dejame Non pensavo all’impostazioun tango particolare per me: mentir…” (canta) l’ho fatto ne… no, non pensavo… io «Alma de Bohemio» con una tenerezza… Quello cantavo e usciva, mi usciva che mi ha insegnato è stato la l’aria, non so come, mi usci“media voz”, la modulaziova… mi usciva tanta aria…. ne, l’impostazione soave. È forse per questo che ora sono stato ricoverato per manLe dava delle indicazioni il maestro Di Sarli? canza di aria! (ride) Io cantavo così come veniva, in maniera molto naturale. Il (Podestà il 16 agosto 2011 è uscito dall’ospedale dove era maestro mi diceva solamente: “Devi metterci l’interesse, stato ricoverato per polmonite. In seguito ha smesso di l’intenzione e la forza”. Sempre mi diceva così: “Canta con fumare! ndr) l’interpretazione”. Io cantavo molto “augusto” con tutti, Ci parli di un tango in cui si rispecchia. con Francini-Pontier che era molto preciso e verificava Anche qui è difficile rispondere. Ma forse è nota per nota, quello che facevo io andava sempre bene. “Percal”. “Tenìa quince apriles...” (canta). In quali luoghi cantava all’epoca del ‘40? In questo tango si parla di un tessuto Il primo locale dove ho cantato con Miguel Calò era un tanto economico che costava 20 centacabaret ed è oggi un ristorante che si chiama Lalo dietro vos al metro. Era un simbolo di poverCorrientes, dove vanno tutti gli artisti a mangiare. Sulle tà e tutte le ragazze giovani facevano i pareti ci sono foto, quadri e disegni dei grandi del tango. vestiti con questa tela. “Percal, te Alcuni dipinti sono della moglie di Horacio Ferrer. acuerdas del percal?” (canta). Le parole All’epoca si andava nei cabaret, alla radio e ai “bailes”, sono di Homero Esposito, che era un quelle che si oggi si chiamano milonghe, si chiamava- grande amico mio. In questo testo c’è il no bailes. Erano clubes dove si ballava tango e jazz. Si >>>

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>>> desiderio di cambiare il vestito, di elevarsi per avere qualcosa di meglio nella vita. L’ambizione di superarsi. Si registrò poco, questo tango… Qui c’è la foto di Homero Esposito. Ci racconti di lui. Mi ricordo quando mi volle accompagnare a San Juan. La prima cosa che fece fu di mettere sul cofano della macchina una bottiglia di wiskey. Io non bevevo, non sapevo nemmeno che fosse e gli ho chiesto: “e questo?” “È per passare il tempo” mi rispose. “Bene” pensai, “e ora dove andiamo con l’alcol e quella caffettiera di macchina?” Beh, andammo! E fu incredibile: facemmo 1.300 chilometri in 18 ore. Una volta arrivati a San Juan, per dieci giorni dalla mattina alla sera, mangiammo empanadas e girammo tutte le botteghe di vino della città. Quando ripartimmo per tornare, in macchina stavo tutto rannicchiato con le gambe. Il motivo? Perché la macchina era piena di damigiane di vino! Homero Esposito era un grande amico mio, mi ha anche dedicato un tango: “Pueblito de provincia”, l’unico tango scritto apposta per me. Maestro Podestà, Lei ha conosciuto Gardel? L’ho conosciuto a San Juan quando avevo 9 anni e uno zio mi portò a sentire un concerto. Gardel cantava con la chitarra, era basso, grassetto. La sala era piccola e si ascoltava la voce che era una cosa incredibile. Che aveva la voce di speciale? Come diceva sempre Di Sarli non era solo la voce di Gardel importante ma tutto quello che faceva quando cantava: il portamento, la media voz, ridere quando serviva, piangere quando era il momento. Come in un teatro. Gardel era un venditore ed era un buon impresario di sé stesso: il primo film che fece lo pagò una signora anziana con la quale aveva una relazione. Lei lo aiutava, pagò lei tutto. Poi fece il contratto con la Paramount. Era famoso fuori dall’Argentina, qui non gli davano importanza, ma per me è stato un maestro.

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Il Testamento di Gardel al Museo de los Musicos

Durante l’intervista Podestà mi prende per mano e mi porta davanti a un quadro: è il testamento di Carlos Gardel con tanto di firma autografata e timbri del notaio. Nel testamento si legge la data del novembre del ‘33, due anni prima della morte a Medellin in Colombia, nel giugno del ‘35 in un incidente aereo: “Questo è il mio testamento (…) in piena facoltà (…). Primo: sono francese nato a Tolouse, l’11 dicembre del 1890. Secondo: il mio vero nome è Gardes per necessità artistiche l’ho cambiato in Gardel. Terzo: sono celibe e non ho figli. Quarto: tutto quello che riguarda i miei beni lo scrivo qui (…) Quinto: lascio tutto a mia madre. Sesto: delego il testamentario Alejandro Delfino perché liquidi mia madre”. Podestà racconta che chi aveva i diritti di Gardel si chiamava Rasano e fu Francisco Canaro che trovò i soldi per trattare con Delfino. Rasano diede 34mila pesos per comprare i diritti di Carlos Gardel a Delfino, che li cedette facilmente perché non gli importava niente di Gardel. E dal 24 giugno del 1935 cominciarono a comprare i diritti d’autore di Gardel. (M.Pelati)

Scusi maestro Podestà tra le fotografie in bianco e nero di questo museo spicca una foto a colori. L’unica di una donna tra l’altro, chi è? “È mia figlia Beatriz. Fa la cantante come me, ha appena registrato un disco nuovo. E da poco mi ha dato una bellissima nipotina che io adoro” ■


ROXANA FONTAN

«El dia que me quieras

è un inno per cantanti» di Marcelo Alvarez

Fontana, ma quando debuttai in televisione, da molto piccola, Silvio Soldan che conduceva il programma “Grandes Valores de hoy y de siempre” per sbaglio mi presentò come Roxana Fontàn. Il produttore era contentissimo di me e decisi che accorciare il nome era stato un segno del destino. Lo lasciai così. Come si comportano i frequentatori del tango? Il tango sta crescendo e il pubblico europeo comincia a domandarsi cosa dicono le parole delle canzoni. Ultimamente la poesia è diventata importante, non è solo un supporto alla musica, ma la gente vuole sapere il significato delle parole. E io sono contenta quando mi Foto di Mario Giannini chiedono lezioni sull’interpretazione e sulla vocalizzazione per cantare. In Italia c’è una grande sensibilità. A te piace molto “El dia que me quieras”, perché? nvitata speciale alla premiazione del con- Prima di tutto perche è molto romantico, credo che corso letterario “Volango” sulla terrazza quando uno parla di amore è come perdere la nozione Caffarelli in Campidoglio a Roma, Roxana del tempo, uno può aspettare quel momento di amore Fontan, ha incantato il pubblico con un reper- che può essere “in aeternum” e quando arriva non torio di tanghi classici e moderni. Voce porteña, importa l’età, uno ritorna un bambino perché è un tra le più celebri in Argentina e nota anche in Italia, momento è pieno di felicità. Come non amare “El dia Roxana ha interpretato ogni canzone con grande inten- que me quieras” se è come un inno per i cantanti? sità, con il talento di chi unisce il dominio della voce e Horacio Ferrer, rappresenta con Piazzolla gli anni di libertà, la sua poesia si distanzia dal tango classico. Tu del palcoscenico, luogo che percorre sin da bambina. come la interpreti? Quando hai conosciuto il Piazzolla non è difficile da pubblico italiano? ballare. Con l’orchestra “Lo Viaggiando con la compagnia Il tango sta crescendo que vendrà” ho cantato alla Tangox2, circa undici anni fa e il pubblico europeo comincia Milonga del Rio a Roma, Hai frequentato anche le due brani di Piazzolla che si milonghe in Italia? a domandarsi cosa dicono possono ballare, uno è Dopo lo spettacolo in teatro le parole delle canzoni Oblivion con il testo di Ferrer siamo sempre andati a ballae l’altro è Vuelvo al sur che è re in milonga. Oggi noto che anche la colonna sonora di il livello di ballo è migliorato, i ballerini formano la “rueda” e condividono lo spa- un film di Pino Solanas, protagonista Roberto “El polazio senza alzare tanto le gambe. Credo che un grande co” Goyeneche. Credo che il Polaco sia il testimocontributo lo ha portato lo spettacolo Tangox2 del quale ne dopo Gardel, un grande che segna una ho fatto parte per sette anni. Siamo stati i primi ad sbar- crescita continua. Astor Piazzolla è la care in Italia con uno spettacolo di tango ed era un mer- conseguenza di un’evoluzione partita cato durissimo, solo dopo la terza tournée il produttore da Troilo, Villoldo e altri musicisti che Julio Alvarez smise di perdere soldi. Grazie a lui ho furono importanti nella loro generapotuto accedere ad un pubblico familiare, dal momento zione. Per questo io sostengo che Piazzolla si possa ballare nella scena e in che quasi tutti siamo di discendenza italiana milonga, come in un processo evolutiDi dove sono i tuoi? Mio nonno da parte di mia madre si chiamava Fontana e vo. E poi se la musica di Piazzolla non mia nonna Giannelli. Il mio vero cognome infatti è è musica “ciudadana”, allora cos’è? ■

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Premiazione del concorso letterario “Volango, parole, tango e nuvole”

“Noche de tango”

tra poesia e stelle di Max Civili

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Sulla terrazza Caffarelli (foto di Mario Giannini)

l tango nella poesia, nella musica e nel ballo. Parole, tango e nuvole” indetto e promosso dalla rivista Quasi ottocento persone hanno animato la La Doble Hoja del Tango. La premiazione è stata preceduNoche de Tango y Letras l’11 luglio sulla ter- ta dalle esibizioni di una delle voci più famose d’argentirazza Caffarelli in Campidoglio, tra ballerini na, Roxana Fontàn accompagnata dal pianista dell’Orquesta Tìpica Alfredo di milonga, maestri Marcucci, Marco Fringuellino delle scuole romane e L’assessore Gasperini: pubblico appassionato. Mentre e dalla voce narrante di da una parte i vice ambasciato«L’anno prossimo ballerete anche Massimo Martino. L’esibizione dei migliori maeri della repubblica Argentina e su piazza del Campidoglio stri delle scuole di ballo romad’Uruguay ringraziavano la in dialogo ne ha aperto la milonga fino dedizione alla loro cultura, alle due di notte. “L’anno prosl’assessore alla cultura di con Michelangelo» simo ballerete anche in piazza Roma Capitale, Dino Gaspedel Campidoglio, in un dialorini prometteva: “Faremo diventare quello con il tango, un appuntamento fisso”. Sotto go artistico con il pavimento di Michelangelo” ha detto le stelle d’estate e con uno scenario panoramico sul quale l’assessore Gasperini in un’atmosfera incandescente. spiccava la cupola di San Pietro illuminata, sono stata Il concorso letterario lanciato lo scorso febbraio dalla assegnati i vincitori del premio letterario “Volango. Doble Hoja è stato diffuso tra più di tremila persone in

L’esibizione di alcuni maestri di tango delle scuole romane (foto di Mario Giannini)

Emilia Cerutti e Pablo Moyano

Bibiana Reynoso e Mariano Navone

Fabiana Abita e Salvatore Esposito

Paola Palaia e Marco Evola

Julia Portas e Salvatore Galletta

Laura Grandi e Antonio Lalli


Premiazione del concorso letterario “Volango, parole, tango e nuvole”

PRIMO PREMIO

Francesca Breccia riceve il primo premio: una vacanza tango in crociera con Argentino Tango

“Tre minuti” di Francesca Breccia

Ema Figà e Eduardo Moyano

Alejandra Martiñan e Giuseppe Bianchi

Julia Rizzo e Cesare Magrini

(Quiero emborrachar mi corazon para olvidar un loco amor...) “Bentornato amore mio”, gli sussurrò nell’orecchio mentre si stringevano in un tango, lasciandosi trascinare dalle parole di Cadìcamo e dalla musica struggente di Cobiàn in Nostalgias. “Sono passati sette giorni ma ora sei di nuovo con me, e questi tre minuti sono solo nostri”. Lui la cinse in un abbraccio ancora più stretto ed eloquente mentre le note scorrevano, non temendo il caldo torrido della milonga estiva del fiume (...nostalgias de escuchar su risa loca y sentir junto a mi boca como un fuego su respiracion...) e le accarezzò il viso con la sua grande mano grizosa e tremante che un tempo sapeva essere così ferma e forte. “Voglio che tu sappia che ti amo e ti sento anche quando sono lontano” disse lui. Le lacrime non sono fatte per essere trattenuto e lei le lasciò che trovassero la loro via tra i solchi ormai profondi di un viso un tempo giovane e bello. Continuarono a ballare. Presto quel tango sarebbe finito e con esso il loro abbraccio si sarebbe sciolto. Sapevano che avrebbero dovuto rubare ogni istante del loro amore ritrovato all’ineluttabilità (...no quiero rebajarme ni pedirle ni rogarle ni decirle que no puedo màs vivir...). Gli occhi di lui, fino a pochi istanti prima così vividi, si velarono. La loro musica era finita portando via con sé il segreto dell’incantensimo. “Tesoro andiamo a casa ora” disse lei scivolando via dalle sue braccia con estrema dolcezza. “E lei chi è” domandò lui con innocenza. “Amore, sono tua moglie, abbiamo appena finito di ballare insieme, non mi riconosci?” rispose lei con la voce strozzata di chi conosce già il silenzio straziante che avrebbe seguito puntualmente quella domanda. “Andiamo a casa di mia madre?” chiese poco dopo lui. “Lo sai che tua madre è morta 20 anni fa”. “Ah già” mugugnò lui. Come un bambino obbiedente la seguì con lo sguardo perso e il passo esitante così deciso. Le vecchie poltrone poste sulla veranda aspettavano solo loro, immerse in un silenzio estivo rotto solamente dal canto dei grilli. Lei lo aiutò a prendere le medicine e a sedersi (... quiero emborrachar mi corazon para olvidar un loco amor). Poi, la musica di un vecchio giradischi si mescolò al profumo dei gelsomini in fiore. Come ogni venerdì, al loro rientro a casa dalla milonga, lei fece scorrere la puntina di un 45 giri rigato di Nostalgias, con la nascosta speranza che la stessa magia della pista da ballo potesse ripetersi anche a casa, ma anche con la consapevolezza di chi sa che la magia ha sempre un solo tempo e un solo spazio. Su quel disco una dedica ormai sbiadita dal tempo: “All’amore della mia vita. Se ci perderemo, questa musica ci farà ritrovare”. Lo baciò sulle labbra, felice per il momento che avevano strappato alla vita. “Ti aspetto amore mio. Tra una settimana saremo di nuovo insieme. Ancora per tre lunghissimi minuti” (... llora mi alma de fantocheno sola y triste en esta noche, noche negra y sin estrellas).

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tutta Italia e ha visto la partecipazione di italiani e di argentini. Dal titolo “Volango. Parole, tango e nuvole” il gioco letterario ha raccolto poesie o racconti brevi sul tema del tango provenienti soprattutto da partecipanti romani e laziali, i primi tre classificati sono infatti tutti residenti nella capitale. Non solo pensando al tango, il concorso nel titolo “Volango” evocava l’atto del volare, come metafora dei sentimenti che si elevano e delle ambizioni che si realizzano attraverso l’espressione artistica. Tra i temi trattati c’è stato il tango mentre si balla oppure mentre si pensa e rievoca il giorno dopo. E poi il ritmo e la musica, come in alcune poesie dove i versi hanno richiamato suoni o contenevano strofe di canzoni originali. Altri testi hanno affrontato la storia dei compositori di tango e delle canzoni celebri come quelle di Carlos Gardel. La maggior parte dei testi si riferivano all’amore, all’abbraccio e alla magia di ballare il tango. Non sono mancati, infine, i racconti malinconici legati alla famiglia, agli odori e ai sapori che il tango evoca a coloro che hanno parenti in Argentina. Una noche che ha favorito la comunicazione tra le persone, accantonato le differenze e le rivalità portando la pluralità delle espressioni artistiche del tango nel posto più rappresentativo della città: il Campidoglio. Con entrata gratuita ma con prenotazione obbligatoria, la serata è stato un momento emozionante per tutti i partecipanti che dall’alto del colle più importante della città hanno celebrato la cultura di tanta passione, ricostruendo il lunghissimo ponte tra l’Italia e l’Argentina. Il tango, nello spettacolo del ballo, punta di diamante della cultura premiata dall’Unesco nel 2009 come patrimonio dell’umanità ha messo in scena i migliori maestri delle scuole romane. Tra eleganza e sensualità si sono esibiti: Marcelo Alvarez e Sabrina Amato, Jorge Ramos e Giorgia Bernani, Pablo Moyano e Emilia Cerutti, Marco Evola e Paola Palaia, Antonio Lalli e Laura Grandi, Salvatore Esposito e Fabiana Abita, Eduardo Moyano ed Ema Figà, Giuseppe Bianchi e Alejandra Mantiñan, Mariano Navone e Bibiana Reynoso, Oscar Beltran e Alicia Vaccarini, Cesare Magrini e Julia Rizzo, Salvatore Esposito e Fabiana Abita, Salvatore Galletta e Julia Portas ■

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Festival y Mundial del Tango 2011

Il

calore che riscalda

I campioni del “salon”, Diego Hernández e Natasha Arboleda

Buenos Aires 490 coppie giunte da più di 26 paesi nel mondo si sono sfidate per il primato nel genere “salon” e “escenario”

E

di Manuela Pelati

leganti, truccati, profumati. Con il battito accelerato e il cuore che cerca la sintonia con l’altro sono giunti quasi 800 ballerini (390 coppie) da 26 paesi nel mondo nel mese di agosto a Buenos Aires per il Mundial del Tango. Il festival, giunto alla nona edizione, ha aperto le “rondas” classificatorie il 22 agosto e l’accesso alle finali del 29 e 30 agosto solamente per quaranta coppie. Infine una sola coppia nei due distinti generi, “salon” e “escenario” ha vinto il primo premio, che consiste in circa 5.000 euro e un biglietto aereo per una tournèe fuori dall’Argentina. In realtà il premio più grande è quello della celebrità, come ha raccontato Hiroshi Yamao, vincitore con la moglie Yoki nel genere “salon” del 2009: «Da allora a Tokio si sono raddoppiate le iscrizioni ai nostri corsi».

“Salon” e “escenario” Sono due i generi nei quali i ballerini si mettono alla prova, ma è quello “salon”, legato alla tradizione e al ballo “sociale” delle milongas di tutto il mondo, che è il più prestigioso. L’altro, quello “escenario”, è legato all’esibizione artistica, si ammira nei teatri e richiede una preparazione atletica. Per entrambi i generi le iscrizioni sono aperte a tutti, basta riempire un modulo su www.mundialdetango.gob.ar e presentarsi alla “rondas clasificatorias” il giorno di inizio del Festival. Ma non solo Buenos Aires: l’accesso al Mundial lo offre anche il campionato Europeo, che si è svolto quest’anno a Torino e dove i primi classificati, una coppia greca e una portoghese, si sono guadagnati il biglietto aereo per giungere direttamente in finale al Mundial. 12

I ballerini: «L’obiettivo è migliorare»

«Siamo qui per la quinta volta» dice Stefania Sonzogni giunta con il marito da Bergamo. «È un appuntamento molto importante per noi che abbiamo una scuola e una milonga in Italia. Ci dà molta energia e ci pone l’obiettivo di migliorarci». Da Napoli sono giunti Paola Perez e Giuseppe Piantadosi «Noi lo facciamo per gioco, non ci siamo prepaLO SPAREGGIO rati appositamente» hanno detto. Da Milano invece la scuola di Marco Palladino ha portato due coppie sia per la prova “salon” sia per quella “escenario” con coreografie nuove e una preparazione di almeno due mesi. «I ragazzi hanno poco più di vent’anni e possono fare le acrobazie» spiega il “maestro” Marco che nel 2002 ha vinto l’edizione del Mundial di tango degli Stati Uniti. Altre coppie sono giunte da Firenze, Bari, Bologna. Da Roma Andrea Bassi La coppia venezuelana (Erbancon la sua compagna, finalisti l’anno Sánchez) e quella colombiana scorso, ci hanno riprovato anche que(Hernández-Arboleda) hanno st’anno. «Gli italiani sono il gruppo più ottenuto lo stesso punteggio in consistente tra gli europei» ha raccontafinale e per questo hanno to Juan Fernandez, il presidente della effettuato uno spareggio ballando giuria composta da ballerini e coreograaltri tre tanghi. Il titolo infine è fi professionisti ma anche da proprietaandato ai colombiani ri di milongas ■


Festival y Mundial del Tango 2011

TRATTO DAL “CORRIERE DELLA SERA” DEL

30 AGOSTO 2011

Mundial, cinque italiani in finale BUENOS AIRES - La speranza di vincere il Mundial del Tango 2011 era un sogno reale per la coppia italiana composta da Mauro Zompa e Sara Masi, proveniente da Montecatini Terme. Non solo perchè erano entrati in finale con il punteggio più alto, ma perchè 8.6 in una valutazione che non supera mai il 9, era già da primo premio. E invece il titolo è andato a una coppia colombiana (Diego Hernàndez e Natasha Arboleda), il secondo premio a una venezuelana (John Erban e Clarissa

rati anche nello stile escenario che è completamente diverso, è un’esibizione». Francesca Del Buono che si è presentata in coppia con Giampiero Cantone, ha parlato dell’emozione da palcoscenico: «Non so cosa ho fatto e non ho pensato ai passi, la gara è travolgente e le cose che hai studiato non le pensi». Con le scarpe nuove e i vestiti regalati i partecipanti tornano a casa con nuovi incentivi e le speranze accese: «Siamo comunque tra i primi 40 nel mondo».

Giampiero Cantone e Francesca Del Buono, Francesco Scoppio e Mayumi Endou, Vito Raffaenelli e Giorgia Rossello, Dario Pizzini e Emanuela Pansera, Mauro Zompa e Sara Masi

Sànchez) e il terzo a una statunitense (Brian Nguyen e Yuliana Basmajyan). Sul palcoscenico della finale la valutazione dei giurati ricomincia da zero, non somma i punti precedenti, e l’emozione gioca una parte importante. La coppia italiana si è dovuta accontentare del quarto posto (già conquistato una volta nel 2009) mentre per gli argentini quest’anno l’unico premio vinto è stato quello della coppia più elegante.

Il festival tra musica, canto e ballo

la DOBLE HOJA del TANGO | numero uno

L’appuntamento con il ballo (e la finale dello stile “escenario” del 31 agosto) chiude il Festival y Mundial 2011, giunto alla nona edizione. «Sono 400mila le persone che hanno partecipato quest’anno» ha detto il Ministro della cultura di Buenos Aires, Hernàn Lombardi «ma l’importante è la qualità artistica delle proposte con 150 spettacoli gratuiti». Infatti nell’arco di due settimane sul palcoscenico del Centro de Esposiciones sono salite le orchestre Salgàn e Leopoldo Gli italiani in gara La coppia Mauro Zompa Federico, i bandonenisti del calibro Il livello di ballo è cresciuto quee Sara Masi finalisti di Nestòr Marconi, Juan Josè st’anno e così anche la sfida» è il Mosalini e Julio Pane, le compagnie commento di Mauro e Sara al tercon il punteggio più alto, di ballo come quella di Mora Godoy. mine della gara. La coppia toscama chiudono quarti Nei teatri della città si sono esibiti na è la quinta volta che partecipa cantanti come Alberto Podestà, Raul al Mundial: «Venire qui ci da molta energia e ci aiuta a insegnare meglio ai nostri Laviè, il “Chino” Laborde e il poeta Horacio Ferrer, il paroallievi in Italia». Tra i 40 finalisti (su 390 partecipanti) liere di Astor Piazzolla. Il ballo è solo la punta di diamante per la gara di tango “salon”, erano presenti ben cinque del tango «che è la cultura più importante per i portecoppie italiane, tre provenienti da Roma e una da Bari: gni» sostiene Lombardi. «Non si può pensa«La cosa più importante per ballare bene è la connessio- re a questa città senza questo sentimento ne nella coppia» hanno detto Dario Pizzini ed che si esprime in musica, canto e ballo. Il Emanuela Pansera provenienti da Roma. Per Francesco tango è una forma di amore permanente Scoppio che è giunto a Buenos Aires sette mesi prima che aiuta a capire gli altri». Il ministro che della gara, la coppia era “mista”, con una compagna ha origini calabresi, si è complimentato giapponese: “È importante la postura, la camminata, la per le numerose coppie italiane presenti in tecnica dei passi è l’ultima cosa». Vito Raffaenelli e finale: «Gli argentini e gli italiani hanno Giorgia Rossello che hanno una scuola a Molfetta, una tradizione culturale comune e il hanno avuto un confronto doppio: «Noi ci siamo misu- tango ne è la dimostrazione». (M.Pelati) 13


Festival y Mundial del Tango 2011

Max e Solange, campioni di “escenario”

“Zum” fa vincere la

trasgressione di Nancy Miranda da Buenos Aires

M

ax Van De Voorde e maestro da quale ho imparato le basi fin dalla scuola eleSolange Acosta sono la mentare. Poiché anche mio fratello ballava, quando venicoppia argentina che ha vamo a Buenos Aires prendevamo lezioni di gruppo insievinto il Mundial de Tango me con differenti maestri. Cercavo di apprendere tutto celebrato a Buenos Aires dal quello che potevo perché le lezioni private erano molto 16 al 30 agosto 2011, nello stile costose. Quando poi ho terminato il liceo, dopo appena sei “escenario”. Capire e rendersi mesi, sono andato in Giappone. Anche oggi continuiamo conto di quanto sono cresciuti in poco tempo, spinge a prendere lezioni. E io ovviamente sono preparato anche pensare che nel futuro miglioreranno sempre di più. sulla danza classica, contemporanea e jazz. Come avete iniziato? SOLANGE: Da bambina per hobby ballavo danze spagnoMAX: Ci siamo conosciuti grazie a una collega, Manuela le e per completare la formazione sul tango, anche il Arroyo, la vice-campionessa del Mundial, che mi aveva ballo classico. parlato della sua amica Come avete scelto “Zum”? Solange Acosta in cerca di E come è stato vincere il un compagno di ballo. Io Mundial? La nostra esibizione non ha stavo lavorando in GiapSOLANGE: Alla fine del 2010 molte “prese” e “salti” pone in quel periodo e quinabbiamo vinto un provino di siamo entrati in contatto al Centro Cultural Borges ma c’è invece molto lavoro con la chat e la mail. Ma con lo spettacolo “Con alma con le braccia e con le “figure” quando sono tornato il 25 de tango”, che è stato il maggio del 2010 a Buenos nostro primo lavoro insieAires ho incontrato Solange me. In questo spettacolo in una milonga e da quella notte balliamo insieme. ogni coppia doveva creare le sue coreografie e a noi è All’inizio facevamo pratica per conoscerci e dal momen- capitato “Zum”. Inoltre questo è un pezzo che ci piace to che funzionava abbiamo deciso di lavorare insieme. molto. Quindi ne abbiamo approfittato e chiesto al SOLANGE: Per me è più complicato risponderti perché maestro Nicolàs Cornejo di fare per noi la coreografia all’inizio non avevo deciso di dedicarmi al tango come anche se non stavamo pensando al Mundial. In un paio professione. Quando ho finito il liceo già ballavo e mi di mesi abbiamo cominciato a ballarla anche nel “Gala piaceva molto. Sapevo che era molto difficile entrare nel Tango”, un locale di San Telmo dove si fanno spettacomercato lavorativo e non mi sembrava opportuno dedi- li di tango. Questo fatto ci ha aiutato molto perché il carmi al tango, così me ne sono allontanata. L’occasione fatto di ballare “Zum” tutte le sere da gennaio 2011 ci è arrivata quando nel 2009 sono rimasta senza lavoro: ho ha aiutato a prendere sicurezza. Per il Mundial avevaprovato a capire cosa poteva succedere nel tango, ho rico- mo pensato a “Negracha” di Osvaldo Pugliese ma aveminciato a prendere lezioni e così sono giunta fino a oggi. vamo poco tempo per prepararla e pulirla come era necessario. Così lasciammo perdere “Negracha” e Chi furono i vostri maestri? Max: nel Chaco, dove sono nato, Walter Cocciarelli fu il andammo con “Zum” che già la conoscevamo.

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I campioni di Tango “escenario” Max Van De Voorde e Solange Acosta

Abbiamo solamente fatto dei ritocchi e dei perfezionamenti. MAX: Ma nonostante tutto, fino all’ultimo giorno prima della gara abbiamo provato perché come tutti gli artisti sentivamo che potevamo farla meglio. La notte prima della finale siamo stati fino alle quattro del mattino a provare. Non sapevamo come sarebbe andata, ma volevamo dare il nostro meglio. SOLANGE: Quando ci siamo iscritti al Mundial avevamo le nostre perplessità verso “Zum” perché non è una coreografia tradizionale o almeno non è quello che si vedeva nelle esibizioni durante le precedenti edizioni del Mundial. Pensavamo che non sarebbe piaciuta perché era diversa ma in realtà volevamo che la gente ci ricordasse con qualcosa di differente. Poi man mano che si susseguivano le “rondas” aumentavamo il punteggio e ci siamo resi conto che potevamo ottenere un buon risultato. MAX: Nella nostra partecipazione al precedente Mundial MAX: Penso che gli amanti del tango tradizionale non ci eravamo preparati per tango “escenario” ma siamo considerino “Zum” un vero tango. Nonostante la nostra entrati in finale nel tango “salòn” e arrivati decimi. coreografia non abbia molte “prese” e “salti”, c’è invece Quest’anno è successa la stessa cosa per il “salon”, semmolto lavoro con il movimento di braccia e con le “figu- pre decimi, ma poi primi per l’”escenario”. È stata una re”. Credo che “Zum” sia una coreografia trasgressiva. vera sopresa! SOLANGE: Nelle prove ovviamente lavoravamo la parte SOLANGE: L’anno scorso fu diverso perché ci conoscevatecnica ed era fondamentale comunicare e connetterci mo da poco e c’era poca esperienza, abbiamo comunque tra di noi. Sapevamo che la competizione era relativa, vinto il premio per la coppia più elegante. Quest’anno noi che venivamo da diverse edizioni del Mundial, invece quello che più ho percepito è stato lo stress e i sapevamo che da un momento all’altro la situazione nervi, mai così in vita mia, incredibile. poteva cambiare tantissimo perché nella giuria i membri Quali sono i vostri piani ora? fanno una rotazione continua e i MAX: Come premio per aver loro criteri di valutazione sono vinto il mondiale, la prima tappa differenti. Avevamo un po’ di difè a Parigi (settembre scorso ndr) Un grande sogno fidenza perché in una competiper partecipare alla gran milonga è stato già compiuto, zione non puoi seguire una fordi fronte alla Tour Eiffel e poi in mula: può andare tutto bene nelle ora dobbiamo Giappone, a gennaio 2012 con selezioni e poi in finale può camuna tournée di 64 tappe in tutto il immaginarne un altro. biare tutto. paese. MAX: La versione musicale di Qual è la sfida da adesso in poi? “Zum” da noi utilizzata è una versione speciale realizza- SOLANGE: La sfida è quella di non essere etichettati come ta dalla orchestra di “Galà Tango” per la nostra coreogra- ballerini di “Shows de Casas de Tango” che per le esifia. Nelle ronde classificatorie ascoltavamo il risultato e genze del mestiere sanno solo realizzare delle figure. La correvamo a lavorare, poi la notte della finale per fortu- sfida è essere ballerini versatili, che possono improvvisana siamo stati autorizzati a mancare al lavoro, infine re, camminare e parlare anche il linguaggio del siamo tornati con il premio! E poiché abbiamo provato tango salòn. Essere conosciuti ed esprisul terrazzo della nonna di Solange e sul palco di Galà merci come artisti completi. tango, volevamo ringraziarli per tutto l’aiuto. Quali sono i vostri sogni? SOLANGE: Il vestito che ho messo è quello del mio show MAX: Credo che il nostro migliore al Galà, lo uso tutte le notti perché mi sento molto como- momento nel ballo e nella espressione da e pensavo fosse quello giusto per il tema, l’ho solo artistica è stato al Mundial, quando abbellito un po’. Le scarpe le ho comprate nuove e la pet- abbiamo vinto. Lì uscì tutto: l’emozione, tinatura è stata una ricerca completamente nuova: ho la preparazione, la competenza, tutto. fatto delle prove e qualche ricerca di modelli su internet Un grande sogno è stato già compiuto, e poi ho usato la mia creatività. ora dobbiamo immaginarne un altro ■

la DOBLE HOJA del TANGO | numero uno

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p

IL ERSONAGGIO DEL MESE

Cuartetango, tra popolare e classica Dal Conservatorio di Santa Cecilia all’amore per Piazzolla di Marcelo Alvarez Abbiamo incontrato Raul Dousset, ideatore dei Cuartetango, flauto traverso e Giuliano Bisceglia, il violinista del gruppo. Raul, come nasce il Cuartetango? Prima che il gruppo nascesse suonavamo già da qualche anno con Gabriel e Gianfranco, perché eravamo insieme al Conservatorio di Santa Cecilia. Il nostro era un gruppo di musica popolare argentina, dedicato al folclore ed al tango. Col passare del tempo abbiamo sentito l’esigenza di suonare solamente tango, in particolare quello di Astor Piazzolla, perché venendo tutti da una formazione classica, trovavamo in questo autore, una fusione straordinaria di musica popolare e musica classica. Ancora oggi penso che Astor sia uno dei grandi compositori della storia della musica, alla pari di nomi come Bach, Mozart. Poi abbiamo contattato Giuliano, ed ecco qua il “Cuartetango”... Come è arrivata la musica di Piazzolla? Una volta stabilita la formazione ho contattato Daniel Piazzolla e gli ho presentato un progetto. A lui è piaciuto molto e per questo ci ha fornito materiale del padre, così abbiamo potuto fare arrangiamenti basandoci su quelli del quintetto di Astor. Attualmente, oltre alla musica del grandissimo Astor Piazzolla, abbiamo ampliato il repertorio al tango tradizionale e moderno, dando sempre una impronta cameristica ma senza trascurare l’energia della musica popolare. Giuliano, tu sei un violinista classico, come vivi lo spirito del tango? Fondamentalmente con molta umiltà, fondendo le esperienze che ho avuto con vari musicisti argentini ed orchestre di tango, come l’orchestra tipica di tango “Imperial” di Buenos Aires. Posso dire che il violino nel tango è come un personaggio: deve parlare, piangere, ridere, a volte gridare… ma anche saper sussurrare al cuore. Nei molti anni di spettacoli con il Cuartetango ho avuto modo di lavorare su due aspetti fondamentali: il suono del mio violino, per ren-

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IL GRUPPO Raul Dousset flauto traverso - Giuliano Bisceglia violino Luis Gabriel Chami pianoforte - Gianfranco Benigni violoncello

Il CUARTETANGO è nato nel 1995 dall’incontro tra musicisti argentini e italiani con lo scopo di proporre al pubblico le composizioni di Astor Piazzolla sottolineando gli aspetti cameristici. Il progetto si avvale della collaborazione di Daniel Piazzolla, il figlio di Astor che fornisce le partiture del padre e culmina con l’incisione del disco intitolato Cuartetango interpreta Astor Piazzolla presentato nei programmi di Radio Vaticana, della Continental Radio di Buenos Aires, della New Hampshire Public Radio (USA). “Sono felice di aver fornito le partiture autografe di mio padre ai componenti del Cuartetango” ha detto Daniel Piazzolla. “Sono riusciti a sorprendermi per la loro eccellente interpretazione della musica del più grande compositore argentino e uno dei più grandi musicisti del Novecento”. Daniel ha augurato loro di proseguire l’ardua impresa “perché mio padre si sarebbe sentito orgoglioso di loro”

derlo duttile ed arricchirlo del fascino del tango e poi l’accentuazione, che riesce a dare la spinta necessaria a questa musica. L’accentuazione non può mai prescindere dall’unità tra musicista e ballerino, bisogna arrivare a respirare insieme per riuscire a coinvolgere ed entusiasmare la platea”.


MARA CICERANO

Da Napoli a Ischia,

donna dj

la che ama il tango tradizionale

I

di Max Civili

nsegnante di lettere in una scuola media di Mi sembra di capire Ischia e musicalizadora. Il tempo libero lo che all’epoca il tango a impiega badando alla nipotina, leggendo Napoli era ancora a romanzi, disegnando fumetti e, soprattut- uno stato quasi prito, ballando il tango. La vita di Mara mordiale? Cicerano sembra un vaso pieno di fiori colora- Si, alle fine degli ‘90 il tissimi e profumati. Parli con lei e immagini i promon- tango qui era una cosa per pochi intimi. Io sono stata la tori, le scarrupate, le baie di Ischia. La senti sorridere, prima a musicalizar a Napoli. Nessuno in città sapeva dall’altra parte della cornetta, e un soffio di grecale ti come si facesse. Sono stata quella che in qualche maniecarezza il volto. Tutti i giorni in aliscafo, il breve viaggio ra ha indicato la via. tra Napoli (dove vive) e Ischia, i suoi alunni e poi, nel Ti assumi la responsabilità delle tue affermazioni? dopolavoro, la musica di Biagi, D’Arienzo e Calò. Assolutamente si. Come nasce la tua passione per il tango? Che tipo di musicalizadora sei? In maniera abbastanza “normale”: nel 1997, davano in Tv A dire il vero, a me piace selezionare la musica quando un programma sull’Argentina, nel quale si parlava anche conosco la gente in sala. Spesso i tangueri vengono a di tango. Vidi ballare Osvaldo Zotto e Lorena Ermocida e chiedermi informazioni sui brani oppure di mettere ne rimasi folgorata. Ero giovane, avevo appena ventuno brani particolari e io cerco di ricordarmi quali siano i anni, decisi subito di prendere delle lezioni. All’epoca a loro gusti. Certo se mi accorgo che la richiesta non “c’azNapoli, a ballare il tango eravamo in pochissimi. zecca” con la “onda” che c’è in quella serata, allora quel Fu amore a prima vista? brano non lo metto. Mi conDirei proprio di si. Iniziai sidero una musicalizadora subito a fare quelle follie, di stampo classico. Una sera nel 1999 mi sono chiamiamole così, tipiche è il tuo musicalizador ferita al piede e non potevo ballare. Qual di tutti quelli che si appaspreferito? sionano. Nei primi anni Da lì la prima esperienza Carlos Rey, che conobbi a Plaza ogni mia vacanza era inteBohemia, a Buenos Aires. di mettere musica ramente dedicata al tango. Sei in pista e stai ballando Andai a ballare il tango in preda a uno stato di estanelle milonghe di Amsterdam, Parigi, Barcellona, si. Cosa non perdoneresti mai a un musicalizador, in Buenos Aires. Proprio nel corso di un viaggio nella città quel momento? porteña, una volta comprai 35 paia di scarpe per balla- Se mettesse del tango elettronico. Mi rovinerebbe comre. Tutte in una volta! La commessa del negozio non pletamente la serata. Adoro il tango classico fino a Varela poteva crederci. Fu una pazzia. Naturalmente le sto e non oltre Piazzolla. ancora “smaltendo”. E dal punto di vista tecnico cosa un musicalizador non I tuoi brani preferiti? dovrebbe mai fare? Trenzas nell’interpretazione di Calò e per quanto Mettere delle tande che seguano percorsi ritmici simili riguarda le milonghe scelgo Milonga Criolla. ma che non siano necessariamente omogenee. Preferisco il tango cancion a quello strumentale, mi Selezionare brani dello stesso autore o cantante non piace seguire i testi e i significati che si nascondono significa che la musica sia ben assortita. Molto spesso dietro le parole. invece i musicalizadores scelgono la stessa orchestra e Ora parliamo della tua attività di musicalizadora. pensano di aver risolto il problema. Di Sarli, ad esempio, Iniziò assolutamente per puro caso. Nel 1999 si teneva a aveva iniziato negli anni ‘30 con un sexteto per finire Napoli un evento tanguero piuttosto importante, al negli anni ‘50. Un brano degli anni ‘30 e uno degli anni quale prendevano parte diversi rinomati maestri, inclu- ‘50 non vanno nella stessa tanda. si Osvaldo Zotto e Lorena Ermocida. Io pochi giorni Guadagna bene un musicalizador? prima mi ero ferita a un piede e non potevo ballare. Non No. A parte che spesso metto musica gratuitamente ma ti dico la rabbia. Chiesi e ottenni di poter mettere la non credo si guadagni granchè. Mediamente 200-250 euro musica. Andò bene, malgrado i cd non fossero miei e al mese. Per una serata in genere prendiamo 60-70 euro. qualche normale errore di inesperienza. Musicalizar mi Per chiudere, cosa rappresenta per te il tango? piacque molto, così iniziai a studiare, a informarmi sulla Il tango è una parte importante della mia vita, uno spazio tecnica e le procedure. In quegli anni non sapevamo dove risiedono le mie amicizie, dove vivo il dopo lavoro; nemmeno cosa fossero le cortine, le tande. è l’alternativa alla banalità del pub, della discoteca ■

la DOBLE HOJA del TANGO | numero uno

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PRATICHE

Donde praticar

A Roma LUNEDÌ

Il Pitigliani Via Arco di Tolomei, 1 (Trastevere) orari: 21.00-23.00 contatti: emilia@emiliacerutti.net andres@bezem.c Milonga La Pulperia Via Luigi Filippo De Magistris, 91/93 (Pigneto) orari: 20.30-22.00 contatti: HulaHoop 349.31919357 Motobistrot | la Motopratica! Via Francesco Negri, 9 (Ostiense) orari: 21.30-23.00, contatti: Fernando Serrano e Silvia Colli Pratica Areatango Via Fivizzano, 27 (Pigneto) orari: 22.45-01.00 contatti: 347.3902862 Pratica del Lunedi Pino e Annamaria Via G. Galilei, 57 (Esquilino, metro Manzoni) orari: 22.30-01.00 contatti: 338.2967846 (Pino)

GIOVEDÌ Parrocchia San Alberto Magno Via Emilio Zago, 1 (Vigne Nuove, Talenti) orari: 21.00-23.30 Lora Capodaglio e Fabrizio Calvieri contatti: 333.5203955 FABRICAndo Tango Pratica Via di Pietralata 135, c/o Club Lanciani (Montesacro) orari: 21.30-23.00 Oscar Beltran y Victoria Laverde di FT contatti: 349.5629314 (Giuseppe) La pratica al Mitreo F. Andreotto e S. Vincenti Via Mazzacurati, 63 orari: 22.30-00.30 contatti: 349.6594924

MARTEDÌ

VENERDÌ

El Practicon di Doble A Tango c/o Milonga della Stazione via Casilina Vecchia, 96 (Casilina, zona Mandrione) orari: 22.30-01.00 Dj: Sabrina Amato y Marcelo Alvarez contatti: 331.5474334 / 338.3263609 amasabrina@hotmail www.aatango.it FABRICAndo Tango Pratica Via di Pietralata, 135, c/o Club Lanciani (Montesacro) orari: 22.30-01.00 contatti: 349.5629314 (Giuseppe) La Milonga de la Luna Defrag via delle Isole Curzolane, 75 (Montesacro, Tufello) orari: 22.15-00.30 contatti: 333.3722759 (Francesca) Pratica di Tango Traspiè Marco Evola e Paola Palaia P.zza San Pancrazio, 7 orari: 22.30-01.00 contatti: 333.1219840

El Practicon di Doble A Tango c/o Los Latinos Los Latinos Sabrina e Marcelo Via della Divina Provvidenza, 90 orari: 23.00 - 01.00 Pratica al Cuartito Azul Via Matteo Bartoli, 250-270 (Eur) orari: 21.30-22.30 M. Barreras contatti: 339.5398682 (Mauro) Pratica delle Ciliegie Domenico Coda Via delle Ciliegie, 42 (Alessandrino) orari: 22.30-00.00 contatti: 328.1516410 (Domenico Coda) Tanguera via degli Angeli, 146 c/o Circolo Arca (Arco di travertino / Porta furba) orari: 21.30-22.30 Rodrigo Fonti y Gabriela Perea contatti: 346.1411095 Pratica al Barrio Via di Pietralata,135 orari: 21.15-22.30 - contatti: 347.3511312

MERCOLEDÌ Alicetango Via Romolo Gessi, 6 (Testaccio) orari: 11.30-14.30 contatti: angela.messina@alicetango.it Aperitangopratica Via Assisi, 33 (Tuscolana) orari: 20.30-23.00 contatti: 338.5213943 La Violeta con Giulia Zimei e maestri invitati Il cielo sopra l’Esquilino Roberto Maggiani / Gaia Leiss Via Galilei, 57 (Esquilino metro Manzoni) orari: 22.30-01.00 contatti: 347.8562152 Locanda dei Massimi via Portuense, 863 (Portuense) orari: 20.15-21.00 Elisabetta Sanna - contatti: 339.2780047 Pratica di tango Roberta Buoni e Marcelo Rojas Via Ruggero Lauria, 22 contatti: 338.7440845

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DOMENICA Pratica Artetoiles Tango Fabiana Fusaro Via di Casal Boccone, 102\b orari: 21.00-22.30

SABATO Pratica prove libere Roberta Buoni Via Assisi, 33 orari: 18.00-20.00 - contatti: 338.7440845 Casa del Tango Via dei Gordiani, 401/413 (Prenestina) orari: 18.30-22.00 Claudio, Teresa, Pino, Annalisa contatti: segreteria@casadeltango.it Mio Tango Via Filoteo Alberini, 53 (Bufalotta /Vigne Nuove) orari: 22.30-02.30 - DJ Max el Greco, ins. Angelica Grisoni - contatti: 329.9170544 TangOFFicina Via Cupa, 5 (Metro Piazza Bologna) orari: 18.00-19.30 Alex Cantarelli & Mimma Mercurio contatti: 349.2621186

Alpheus Via del Commercio, 36 (Piramide) orari: 19.30-20.15 Alberto Valente / Julio de la Fuente contatti: 338.3960224 Alpheus - Querer Via del Commercio, 36 (zona Piramide/Via Ostiense) orari: 20.00-22.00 Carlo Paolantoni - contatti: 348.3862271 Area 507 Via Tiburtina, 507 (Roma Centro Sud) orari: 18.00-21.00 contatti: 338.9506654 Bairestango - 1a e 3a Domenica GdT Via degli Olimpionici, 7 Roma (Ponte Milvio) orari: 18.30-20.30 Dj: Bibiana Reynoso e Mariano Navone contatti: 33.85965028 El Beso Tango Club Via Appia Nuova Km 17.800 (Ciampino) orari: 19.00-20.30 Roberto Ricciuti e Claudia Fusillo contatti: 335.7368935 El Practicon di Doble A Tango c/o Milonga della Stazione Via Casilina Vecchia, 96 (Casilina Vecchia) orari: 19.00-21.00 Ass. Doble A Tango Sabrina e Marcelo contatti: 331.5474334/338.3263609 Freelancecafè Via A. Avoli 3/A (Stazione Monte Mario) orari: 17.30-21.00 contatti: 338.5213943 Giardino del Tango Via degli Olimpionici, 7 (Roma centro nord) orari: 18.00-20.00 contatti: Manuel & Veronica 333.5256678 La pratica dei Serpenti Via San Francesco di Sales, 14 (Trastevere) orari: 18.00-20.00 Luciano Donda e Cinzia Lombardi contatti: 339.2346185 Pratica Julia Portas Via Appia Nuova Km 17.800, Roma (Ciampino) orari: 18.00-20.00 Julia Portas - contatti: 366.7178018 Milonga Bien Portena | Mitreo Il Mitreo Via M. Mazzacurati, 63 (Portuense) orari: 20.00-21.15 contatti: 333.5300844 Pratica Francesca del Buono e Gianpiero Cantone Via Luigi Perna, 3 orari: 18.00-20.30 - contatti: 339.2737619 Orangotango via Enea, 91 (Appio/Tuscolano) orari: 17.00-20.00 Alicia Mabel Vaccarini contatti: 349.2942190 Practica libera al PRO ART LAB via Giunio Antonio Resti , 71 (Vigna Murata - Laurentina - Ardeatina) orari: 17.30-20.30 Umberto & Gigliola contatti: 338.7004211 (Umberto) Rossotango c/o Parco Schuster Antonella Mazzetti Viale di San Paolo, 1 (Ostiense Basilica San Paolo) orari: 19.30-21.30 contatti: 347.6251495


I consigli della Doble

MARTEDÌ Milonga le Banque Via Porrone Bassano, 6 - orario: dalle 19.00 - www.lebanque.it MERCOLEDÌ E VENERDÌ La Liberty di Casa Cambalache Largo Marinai d’Italia, 1 oriario: dalle 22.30 - info Tita Firpo 333.4711727 335.5243176 titafirpo@yahoo.com DOMENICA Sentimento Gaucho c/o Il Principe Viale Jenner, 67 - info Loredana 02.69018437

A Roma LUNEDÌ La Milonga di Areatango Via Fivizzano, 27 (Pigneto) info 347.3902862 La Pulperia c/o HulaHoop Club Via Luigi Filippo De Magistris, 91/93 (Pigneto) info 349.31919357 Mercatino di Porta Maggiore Via Sebastiano Grandis 7 info pmaggiore91@gmail.com

MARTEDÌ Elettrotango@bar @letterario Via Ostiense 95 - info 335.5913434 La Milonga de la Luna Defrag, Via delle Isole Curzolane 75 info 333.3722759 Milonga dello Scalo Via dei Volsci 159 - info 339.1467003 Milonga tradizionale Boheme Via Velletri, 13 - info Elio 347.4099140 TangOFFicina Via Cupa, 5 - info 360.602693

MERCOLEDÌ Los Latinos “La Mirada” Via della Divina Provvidenza, 90 (Boccea Aurelia) - info 06-66411175 Arena: Milonga 100% non tradiz Via di Pietralata 135, c/o Club Lanciani info 349.5629314 Cafetin de Roma Via Bordoni, 50 - info 347.6937644 Il Giardino del Tango Via degli Olimpionici, 7 - info 06-97275065 La noche romantica Via Cupa 5 - info 339.539868 Milonga della Stazione Via Casilina Vecchia 96 info lucrezia@milongadellastazione.it

GIOVEDÌ Il Giardino del Tango Via degli Olimpionici, 7 - info 06 97275065 Kriminal Tango Via Selinunte 57 - info www.spartaco.it La Milonga dei Serpenti Via Casilina Vecchia 96 (da Via del Mandrione) - info 339.2346185

Per le altre info sulle milonghe a Milano: http://milongheamilano.blogspot.com/

Ballare a Padova: DOMENICA Milonga Tango Viejo Relaxclub Via Ponticello 32A (San Lazzaro) info 348.3009593-366.363999 MERCOLEDÌ Milonga Medialuz Via Bernina (Stazione ferroviaria) info: 328.4156801 GIOVEDÌ Milonga Eclipses Club Via Breda, n 36 Limena Padova ovest info: Maria 348.3009593 MARTEDÌ Milonga del Geco Via Artigianato 1 (Albignasego zona industriale) - info: 349.230190 VENERDÌ Milonga Amusement Park Via Fogazzaro 8/D info: 347.9061425

Ballare a Caserta Milonga “Raccontango” di caserTango ultima domenica del mese orario: dalle 21.00 o dalle 21.30 Enoteca-Ristorante Ex-Libris, C.so Gran Priorato di Malta, Capua (CE) Milonguita “La Tela di Tecla” Via Cimabue a Caserta. ogni giovedì dalle 21.30 info@casertango.it La Milonguita informale del Miercoles Circolo Unificato dell’Esercito Via C. Battisti - info 338.5400470

Ballare a Salerno Milonga Federal Via Generale Salvador Allende/ SP175a (Villaggio del Sole) info 335.1990808 Milonga mi Amor Battipaglia - Centro Sociale Via Guicciardini info 338.8353799

Milonga Stregata di Mme Chiffon Via Nomentana, 677 - info 335.6931526 Querer Via Ciro il Grande 10 - info 348.3862271

VENERDÌ Artetoiles Via di Casal Boccone 102 b info 339.7429160 Barrio Arte Via di Pietralata, 135 info 349.5629314 Cascabelito via Assisi 33 (stazione Tuscolana) Elettrotango@bar al Planet Via del Commercio 36 info 335.5913434 Il Giardino del Tango Via degli Olimpionici 7 info 06 97275065 Milonga Cuartito azul Via Matteo Bartoli 250-270 info 339.5398682 Milonga del popolo via Benedetto Bordoni 50 info 333.2614214 Tanguera Via degli Angeli 146 (Arco di Travertino) info 3461411095

SABATO Elettrotango@bar al Mitreo Via Mazzacurati, 63 - info 335.591 3434 Il giardino del tango Via degli Olimpionici, 7 - info 333 1881716 Milonga della Stazione Via Casilina Vecchia 96 (zona Casilina/Mandrione) - info 3463481823 Mio Tango Via Filoteo Alberini, 53 info Max 3299170544 TangOFFicina Via Cupa, 5 - info 360602693

DOMENICA

la DOBLE HOJA del TANGO | numero uno

Ballare a Milano:

MILONGHE

Donde milonguear

Alicetango Via Romolo Gessi 6 - info 339.8780568 Alpheus Via del Commercio 36 - info 3383960224 Barrio Arte Via di Pietralata 135 - info 3495629314 El Beso Tango Club Via Appia Km. 17.800 (Ciampino) info 335.7368935 Milonga Blanca via Tuscolana 892 - info 349.2332416 Milonga de la Tarde | Mitreo Via M. Mazzacurati 63 info 333.5300844 Tango Bar Via Macerata, 9 - info 06-70301101 TangOFFicina Via Cupa 5 - info 360602693

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LIBRI

e

VENTI

milonguera appena conosciuta nella toilette di un locale di San Lorenzo, a Roma. Con le donne del libro ha un rapporto di odio-amore. Ne apprezza il lato creativo e la grazia detestandone allo stesso tempo l’ostinazione e l’incapacità di vivere con i piedi per terra, innamorate come sono delle loro scarpe e, quasi sempre, dei rispettivi maestro di tango. Leggero, a volte irreverente e soprattutto, molto Questi ultimi meritano un paragrafo a parte: Mario li divertente. “La donna che ballava in senso orario” è smitizza arrivando a chiedersi, senza alcuna pietà, una di quelle letture con le quali finisci per immede- come sia possibile che uomini spesso bassi, tozzi e brutsimarti nei personaggi chiave con il vantaggio di tini – e a volte neanche troppo bravi in pista - vengano divinizzati da dozzine di donne estasiate e non correre mai il rischio di rimanere NARRATIVA salivanti. Uomini che “sarebbero finiti a troppo invischiato nei loro piccoli o granlavorare nei mercati generali se nella vita di drammi esistenziali. non avessero incontrato il tango”. Quindici racconti brevi, quindici raid Le identità dei maestri protagonisti dei all’interno di altrettanti microcosmi italici racconti però non sono mai chiare, percon un solo denominatore comune: il ché l’autore mischia per gioco i loro i tango. nomi e i cognomi. È invece chiarissimo il Il libro, e la sua voce narrante, sono dello tentativo di Mario di riportare sulla terra scrittore romano Mario Abbati, milonguero, persone che definisce “normali” e che ovviamente, e filosofo-ingegnere alla ricerca hanno “acquisito lo status di divinità con di se stesso, con l’handicap di sentirsi perseLa donna che ballava il fin troppa facilità”. guitato dal suo segno zodiacale (l’autore, si tango in senso orario L’autore, secondo cui il libro appartiene al definisce così nella quarta di copertina). di Mario Abbati Ed. Terre Sommerse genere ‘realismo magico’, voleva scriverMario, che nel libro impersona diversi ne una sedicesima di storia che, malgrapersonaggi, esplora “ambienti più o meno alternativi”, ne assaggia gli esseri che li ani- do una lunga gestazione, non è mai venuta alla luce. mano, a volte con discrezione, quasi con soggezione, Un libro dunque non concluso. Come scritto nella altre con ardore da navigato maschio latino che in quarta di copertina: Mario Abbati, segno zodiacale: uno dei racconti finisce con il fare sesso con una gemelli. Perennemente inconcludente. (Max Civili)

Il tango in 15 racconti, tra comicità, giallo e dramma

SAGGIO

Il viaggio interiore che migliora la vita “Il tango favorisce l’incontro tra due persone, apre al dialogo e stimola la creatività. Qualsiasi sia il rapporto, di coppia o amicale” dice psicoterapeuta PsicoTangoTerapia Veronica Marsiglia, autrice del di Edoardo Giusti e Veronica Marsiglia libro “Psicotangoterapia” insieSovera edizioni me con Edoardo Giusti, presidente dell’Aspic e direttore della Scuola di specializzazione in Psicoterapia integrata. Il libro va ad analizzare tutte le caratteristiche del tango, dalla postura, ai movimenti, ai rituali e ai codici, senza dimenticare l’origine storica e il fenomeno sociologico. “I ruoli sono dei contenitori che aiutano a prendersi la responsabilità e permettono di muoversi in libertà”. “La relazione con l’altro è un punto di partenza per la consapevolezza di sé”. “Nella relazione, il maggior nemico è la rigidità, non il cambio di ruolo”. Il libro conforta e apre alla positività. Non solo. Ci sono anche le applicazioni “cliniche” della tangotera20

pia perchè “Il tango è un amore prima di tutto per il proprio corpo e poi una disponibilità all’altro” dice la Marsiglia che ha partecipato al convegno all’Ospedale Sant’Andrea di Roma nel luglio 2011, dove il tango è stato sperimentato nel reparto di oncologia su una decina di pazienti. Ma al di là delle applicazioni cliniche la Marsiglia sottolinea: “Noi proponiamo un’integrazione ai corsi di ballo, che è un sostegno, non una sostituzione”. Il libro offre un’ampia antologia delle correnti e degli studi nel settore della “tangoterapia” a partire dall’Argentina, a Rosario, dove nel 2008 si è svolto il primo Congresso Internazionale di Tangoterapia a cura di Fernando Trossero, psichiatra, biologo e ballerino di tango. E alla riflessione che il tango spesso allontana più che avvicinare, la Marsiglia risponde: “La milonga è uno specchio di quel che succede fuori, nella vita. Per chi ha voglia di vedere degli aspetti di sé, il tango è semplicemente un amplificatore”. (Manuela Pelati)


“Io sono come un cuore con due gambe”

ALEJANDRA MANTIÑAN

di Manuela Pelati mo ideato il progetto “talent” con l’idea è di formare artisti con la sensibilità e la voglia di investigazione, di studio e sacrificio. Vogliamo anche creare il senso di gruppo e di scambio. E poi le donne devono sapere fare l’uomo e viceversa l’uomo deve sapere che fa la donna. Sono convinta che la gente sente di lasciarsi andare se è sostenuta. Per saper ballare tango quanto tempo serve? Con una scelta giusta non meno di un anno, di meno è una cosa che non riuscirà a diventare una passione. E per essere sicuri sulla pista? Dal primo mese si va subito, la pista non chiede altro che camminare. Poi tutto quello che vai ad aggiungere è creativo. Se vai a Buenos Aires gli anziani non fanno quasi niente, camminano. Il senso è quello di ascoltare la musica insieme, questo porta al movimento, non c’è bisogno di fare grandi cose. Io ho imparato di più in milonga che nella scuola. ra giunto il momento di guardarsi Il “tuo” festival segue la stessa filosofia? dentro”: è così che Alejandra La scuola e il festival che organizziamo, il Fabricando Mantiñan ha scelto il tango quando Tango, (alla seconda edizione dal 27 ottobre al 2 novembre aveva 18 anni. Ballerina, insegnan- 2011 ndr) offrono la possibilità di scambiare idee sia tra le te, coreografa, giurata del persone che tra i maestri. Ma prima di tutto è una festa. Campionato Mondiale di Tango di Al FabricandoTango quest’anno manca Gustavo Russo, è Buenos Aires, oggi Alejandra è un’artista internazionale invece tuo partner Aoniken, come ti trovi con lui? con 25 anni di carriera. È legata a Roma con la scuola del Mi sento molto comoda. Aoniken è molto giovane e Barrio, la “Fabrica Tanguera”, di cui è la direttrice artistica. balla da solo 6 anni ma ha una gestione del ballo e una capacità di improvvisazione pazzesche. È molto adattaCosa è il tango per te? Il tango è la mia vita. Tante volte mi fa felice e tante volte bile, è un artista. Anche se è una persona che ha dei limimi fa soffrire ma è così: come un rapporto d’amore. È ti fisici, riesce a esprimersi liberamente e a sorprendere. una scelta emozionale, a volte ti da qualcosa e altre volte Comunica il messaggio che bisogna dare di più e diventa un esempio per chi si tira ti toglie. Io mi ci immergo denindietro pensando “non ce la tro al tango e lascio che mi farò, sono piccolo, grasso”. porti lui da qualche parte… Ma il tango non è per belli e Raccontaci della scuola al Barrio, Il tango è la mia vita. Tante giovani! E lui lo dimostra. la “Fabrica Tanguera”. volte mi fa felice e tante volte Ma ballare il tango non pone dei Da un po’ la ricetta è convocalimiti? re gente, credo che il tango stia mi fa soffrire ma è così: Gli unici binari che abbiamo passando un momento di concome un rapporto d’amore sono la vita e la morte. Il limifusione: la gente ha moltissite nella danza non esiste, ma offerta e questa è una cosa siamo noi che lo mettiamo. buona, ma poi non sa cosa è bene e cosa è male e alla fine si accorge della perdita di Certamente qualcuno ha bisogno di più tempo di altri. Tornando all’artista che gira il mondo, qual è il prossimo tempo e soldi… appuntamento? E tu cosa proponi? Una scelta con una coerenza: siamo tanti maestri con stili Dopo il festival vado a Buenos Aires a trovare i miei due molto diversi e poiché il tango riguarda l’identità delle figli e rilassarmi poi torno in Italia per ripartire verso l’est persone, la ricerca di sé stessi è fondamentale. È una dell’Europa. Nell’inverno sarò in Russia, Ucraina, Serbia, ricerca di emozioni che va fatta senza uscire dalla pro- Polonia e altri paesi dove c’è una grande cultura del ballo. pria logica, bisogna essere naturali e seguire il proprio Dove prendi l’ispirazione per le coreografie? corpo, solo così si trova il proprio maestro. I nostri corsi Nel sogno. Io quando dormo, canto e mi ascolto. permettono di cambiare insegnante ogni tre mesi perché L’energia la trovi nella passione, nelle gambe o nella testa? le persone possano scegliere: se uno dice “Oscar mi piace Le gambe sono quello che danno da mangiare ai miei figli, il cuore è la conseguenza, lo metto dappertutto: io e Gustavo meno” nessuno si offende. sono come un cuore con due gambe. La forza la trovo Da quest’anno c’è anche il “talent” Sì. Per sviluppare il percorso artistico della scuola abbia- nell’amore dei miei figli e di Giuseppe ■

“E

la DOBLE HOJA del TANGO | numero uno

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ESTEBAN MORENO

Tango nuevo, più che uno stile un’esplorazione

E

di Max Civili

steban Moreno e Claudia Codega ballano insieme da più di 20 anni. Sono i fondatori della compagnia Union Tanguera e vivono a Lione, la città francese che sorge alla confluenza dei A dicembre Esteban e fiumi Rodano e Saona. Claudia saranno a Roma per la settima edizione Esteban, estroverso e comunicativo, e Claudia, riservata del festival Meditango. e taciturna, hanno due anime totalmente diverse ma conIl loro rapporto con l’Italia è ormai consolidato, fluenti, proprio come i corsi d’acqua lionesi appena citadopo anni di spettacoli, ti: lei sembra incarnare lo spirito discreto di un prezioso esibizioni e lezioni in decine di provincie e città affluente, lui quello trascinante di un grosso fiume. della penisola. Fanno parte di una generazione di ballerini che ha accompagnato, insieme ad alcuni milongueros più anziani, la rinascita del tango argentino a Buenos Aires, all’inizio degli anni ‘90. Iniziate molto giovani a ballare nella città porteña. Quando abbiamo cominciato, con Claudia, poche persone l’amore, delle liti tra compadritos per esempio. Ritengo della nostra generazione ballavano tango. Imparavamo che il linguaggio del tango sia indietro rispetto a quello dai milongueri anziani, che avevano alle spalle anni di delle coppie di ballerini che lo interpretano. E che il pubesperienza di ballo in milonga, ma che non erano certo blico oggi si aspetti dagli spettacoli qualcosa di diverso, specializzati nell’insegnadi più complesso. mento. Per cui prima di troParlaci di Nuit Blanche, vare un nostro stile abbial’ultima produzione di Nuit Blanche è un’esplorazione mo dovuto decodificare il Union Tanguera. sul tema della notte, messa a nudo linguaggio che stavamo Nuit Blanche è uno spettacoconoscendo e adottando. lo in cui la danza contemdagli impulsi e dai desideri, dai suoi Successivamente la nostra poranea arriva a incontrare demoni e dalle sue paure ricerca si è sviluppata su tre il tango e lo porta a superapiani diversi: il primo, la re i limiti e la ripetitività ricerca di un nostro stile per degli abituali show che teala milonga, per il nostro ballo; il secondo, la ricerca sul tipo tralizzano soprattutto l’emigrazione, la lontananza, la di spettacoli da presentare; il terzo, l’insegnamento. nostalgia. È un’esplorazione sul tema della notte, messa a Wikipedia vi inserisce fra i ballerini che appartengono nudo dagli impulsi e dai desideri, dai suoi demoni e dalle allo stile tango nuevo. È una giusta classificazione? sue paure: una notte dove l’alcol, le sigarette e l’isolamenDirei che quello che è chiamato oggi tango nuevo è più to contribuiscono ad avvicinare gli uomini e le donne. Nuit un terreno d’esplorazione che uno stile vero e proprio. È Blanche esplora gli abbracci (di ogni tipo anche omosessuauno spazio all’interno del quale i ballerini cercano nuovi li), tra amore e odio, frustrazione, rifiuto, gelosie e invidia, codici, selezionano nuove idee e movimenti. E, soprat- corpo e anima. Il tutto in una totale apertura di spirito. tutto, dove si mescolano stili “conclamati”. Milonguero, Come è vissuto il tango in Italia, oggi? Salon…noi ci troviamo a nostro agio con stili differenti. Credo che il livello si sia alzato tantissimo. Ne parlavaTu e Claudia siete noti alle grandi platee anche come mo con Claudia recentemente, dopo una nostra esibizioballerini d’esibizione. Secondo te gli spettacoli di tango ne a Bologna: l’Italia è il paese in cui si balla meglio il tradizionale stanno perdendo appeal tra il pubblico? tango, dopo Buenos Aires. C’è una cultura tanguera Credo proprio di si. A livello di regia e coreografia gli enorme. È vero anche che gli italiani sono sempre un po’ spettacoli di Tango Tradizionale hanno troppe volte disfattisti e quando parli con loro ti elencano soprattutto seguito uno schema e una struttura consolidati che alla gli aspetti negativi tipo “ci sono troppe associazioni e lunga hanno stancato il pubblico. Il tango per sua natu- troppi maestri di tango, oggi si mettono a insegnare ra si presta, generalmente, a riprodurre in maniera siste- tutti”. Io rispondo loro che è così anche a Buenos Aires e matica, quasi dogmatica, certi paradigmi: il tema del- che è un sintomo di vitalità del movimento ■

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Associazione Doble A Tango

3-4 Dicembre 2011

TANGO ARGENTINO ALLE TERME

WEEKEND DI FUGA... Tango-Natura-Terme con

Sabrina Amato e Marcelo Alvarez Associazione culturale “Doble A Tango”

PROGRAMMA: SABATO 3 DICEMBRE Arrivo a partire dalle ore 09.00 18.00-19.00 lezione tango gruppo 1 (princ. interm.) 19.00-20.00 lezione milonga gruppo 2 (interm. av.) 21.00 cena 23.00 milonga (Marcelo dj) DOMENICA 4 DICEMBRE 07.00-10.00 colazione 11.00-12.00 lezione di milonga gruppo 1 (princ. interm) 12.00-13.00 lezione tango gruppo 2 ( interm. av.) Tutti i partecipanti possono accedere ad entrambi i gruppi! Ingresso alla milonga per esterni 10 e.

COSTI: A seconda della sistemazione in camere/appartamenti il costo a persona per 1 notte in mezza pensione varia da 100-130 e. Maggiori dettagli su costi su aatango.it. Info sulle camere sul sito del Casalino www.ilcasalino.com. Il prezzo include anche le lezioni.

AGRITURISMO IL CASALINO in Toscana Maremma tra Grosseto e Siena Info Casalino: Agriturismo “il Casalino”Podere Casalino, 20 Pari 58045 Civitella Paganico (Gr) info@ilcasalino.com - 3332835757 Anna 3296906343 Lorenzo - 3475850947 Graziano Info lezioni: 3315474334/3383263609 amasabrina@hotmail.com www.aatango.it

EXTRA (su prenotazione): ■ Accesso all’idromassaggio del Casalino 10 e ■ Ci sono due tipi di terme da godere: quelle libere, gratuite logicamente e poi quelle rinnovate e aperte da un anno e che si trovano sotto l’Hotel Petriolo. Prezzi convenzionati con il Casalino: accesso solo alle vasche interne 9 e, a questi si aggiungono eventualmente 10 e a persona per la sala idromassaggio, aperta tutto il giorno per gli ospiti, con vasca Jacuzzi per 6 persone alla volta. Massaggiatrice specializzata con tanti titoli per vari tipi di trattamenti, costi 30-50 e per 50 min. ■ Passeggiata a cavallo ■ Possibilità di pranzo al Casalino 12 e

Il Casalino ospita un totale di 24 persone (12 camere x 2), nel caso di maggior richiesta chiedere info su alberghi o B&B al Casalino.

SCUOLA Con i maestri ballerini professionisti Sabrina Amato e Marcelo Alvarez dell’associazione “Doble A Tango” SCUOLA ROMA SUD

SCUOLA ROMA NORD

MILONGA DELLA STAZIONE

LOS LATINOS

MARTEDI

LUNEDI

19.30-21.00

20.15-21.45

corso tango principianti

corso tango principianti

21.00-22.30

h 21.45-22.45

corso tango avanzati

corso di milonga

22.30-01.30 EL PRACTICON* di Doble A

VENERDI

MERCOLEDI

corso tango intermedi 1

20.00-21.30

21.30-23.00

corso tango intermedi

corso tango interm-avanz.

21.30-22.30

23.00-01.00 EL PRACTICON* di Doble A

corso di milonga

CORSI PRATICHE

20.00-21.30

* EL PRACTICON di Doble A: la pratica guidata aperta a tutti i livelli, principianti, intermedi avanzati Milonga della Stazione, via Casilina Vecchia 96, Mandrione. Info: 3315474334 33832636 Los Latinos, via della Divina Provvidenza 90, Boccea. Info: 0666411175 Carmen: 3333067306 maestri: 3315474334 3383263609

SCUOLA IN PADOVA Domenica ore 21.00 milonga al Relaxclub (Padova Est) LatinTango corsi, workshop, festival, lezioni private, esibizioni, spettacoli. Info: Maria 3483009593 mariavirginia.gurrisi@fastwebnet.it

Doble A Tango corsi, workshop, lezioni a tema, pratiche, show, spettacoli, festival, lezioni private, vacanze tango Info: 3315474334 3383263609 amasabrina@hotmail.com

www.aatango.it



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