Bollettino 1 NS - Febbraio 2013

Page 43

Il Bollettino di Clio – Febbraio 2013

ESPERIENZE

LA PROGETTAZIONE DI UN’UNITÀ DI APPRENDIMENTO PER COMPETENZE: “LE RIVOLUZIONI DEL NEOLITICO” A cura di Paola Lotti ITSCT Einaudi – Gramsci Padova Associazione di docenti ricercatori CLIO ‘92

Keyword: rivoluzioni neolitico, progettazione UDA, competenze, certificazione competenze, valutazione.

Abstract Il tema dell’UDA è quello delle “rivoluzioni del Neolitico con cui ci si riferisce alle innovazioni e ai cambiamenti che, in un arco di tempo molto lungo, alcuni millenni, modificarono radicalmente la storia dell’umanità. La scelta tematica e l’uso del plurale sono dati sia dalle nuove acquisizioni storiografiche sia dalle opportunità di problematizzazione sia dall’indagine, dall’analisi e dalla comprensione di testi adattati alla didattica in una classe prima. Inoltre sono significative le novità che gli studenti nel corso del processo di insegnamento e apprendimento esplorano (nel manuale in uso e in rete), scoprono e ricostruiscono grazie a una serie di attività e di compiti fortemente orientati allo sviluppo di abilità geostoriche e linguistiche, che si traducono poi in verifica di alcune competenze, in linea con quanto previsto dalla normativa.

Il percorso La motivazione della scelta tematica Il docente coordina la classe nell’esplorazione e nella discussione sulle conoscenze pregresse relative al neolitico: cosa ricordano gli studenti dei loro studi passati? Di quali informazioni dispongono da altre fonti (un programma televisivo, un documentario, un filmato, un film, animazioni, immagini, ecc.)? E si tratta di informazioni di storia, arte, lingua, scienze? Gli studenti stessi possono creare una mappa delle preconoscenze generali utilizzando la LIM con la quale evidenziare parole chiave, concetti, relazioni tra concetti in discipline diverse (neolitico nella storia, nell’arte, nelle scienze, ecc.), termini fondamentali e focali, oppure possono costruire una mappa presa dalla rete oppure, in assenza di tecnologia, semplicemente costruire un tabellone. Il lavoro favorisce prima di tutto la partecipazione attiva dei ragazzi, anche di quelli solitamente meno brillanti; permette di diversificare idee e opinioni in presenza di studenti stranieri; mobilita qualche abilità digitale; stimola un primo approccio alla scrittura schematica e collaborativa che poi viene approfondita in italiano. Il lavoro sollecita altri spunti che riguardano la periodizzazione,

l’indicazione dello spazio coinvolto quando si parla di neolitico, i luoghi comuni e gli stereotipi. La prima raccolta di informazioni verrà in un secondo momento confrontata con quanto emerge dall’analisi e dallo sviluppo del tema-problema. A questo punto i docenti introducono il tema proposto. Non si tratta semplicemente di dire che cosa verrà svolto e come, ma perché si sceglie questo tema delle rivoluzioni del neolitico, perché si usa il termine “rivoluzioni” al plurale, quali sono le relazioni interdisciplinari, a che cosa si andrà incontro, quali compiti avrà ciascun attore, in particolare gli studenti che saranno protagonisti per raggiungere determinati obiettivi, in termini di abilità e conoscenze, lavorando non in modo passivo. Questo punto può sembrare piuttosto banale ma in realtà diventa nella didattica per competenze molto significativo dal momento che gli studenti spesso si aspettano di essere spettatori di lezioni-spiegazioni, di essere tenuti a ripetere alcune nozioni, di essere interrogati in modo tradizionale e di avere una valutazione specifica sulla verifica programmata. Nella presentazione dell’attività, invece, spiegare in modo chiaro che il percorso è una (ri)-costruzione del sapere, che la valutazione è fatta anche di osservazione dei comportamenti, dei lavori in gruppo, di prodotti vari e diversi dei singoli e dei gruppi, del senso di


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.