Compost 07

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Cronache Vere

Alan Lads

Alan Lads

La storia degli Alan Lads inizia nel lontano 1979 con il nome di Rams. Nell’80 la band esordisce live nella mitica manifestazione “Ma Che Colpa Abbiamo Noi” alla Sala Chiamata del Porto, accolta dal consueto caloroso muro di sputi dei punk nostrani dell’epoca. Tra un concerto e l’altro due dei membri originali (Gino Del Corona e Nino Poli) abbandonano il gruppo che, ormai assunto il suo nome definitivo di Alan Lads, rimane cosi formato da tre elementi: Claudio Guidetti al basso e alla voce, Antonello Olivieri alla chitarra e ovviamente Gianni “Tama” Trambusti alla batteria. Il gruppo, nonostante la giovane età dei componenti (tutti diciassettenni), guadagna in poco tempo notevole fama nella scena new-wave genovese e nazionale, tanto da meritarsi svariati articoli sulla stampa (Rockerilla, Buongiorno e tanti altri), apparizioni su palchi di tutto rispetto (tra cui una data all’Acquasola come spalla di Carmen Russo davanti a tremila persone) e una bella sfilza di apparizione televisive e radiofoniche. Amanti del sound inglese di qualche anno prima, gli Alan Lads erano considerati una sorta di Police locali e, nella scena genovese dell’epoca, erano certamente tra i gruppi tecnicamente più dotati. La loro storia si interrompe nell’83 dopo un’apparizione in playback al Palasport, organizzata da Vittorio De Scalzi per pubblicizzare un loro album in registrazione (e che non è mai uscito). Scioltosi il gruppo si dividono le strade dei nostri moschettieri e, mentre Antonello abbandona la musica e Gianni continua a suonare nei gruppi locali, Claudio riesce a sfondare nel scintillante mondo della musica leggera. Dopo anni di collaborazione con Branduardi riesce infatti a fare il colpo grosso scrivendo “Più Bella Cosa” per Ramazzotti. Da li in poi è un escalation di successi (tra i tanti “Senza Pietà” della Oxa e “Torno Subito” di Pezzali) e di collaborazioni con musicisti famosi (Ramazzotti, di cui è direttore artistico per il tuor mondiale del 2004, in primis). Oggi Claudio vive di musica. E forse in parte il merito è anche degli Alan Lads. 5 CMPST #7[06.2008]


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