Insieme - Dicembre 2018

Page 1

DICEMBRE 2018 N. 11 ANNO XIII € 1,20

sieme MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

RACCONTI DI NATALE Vita: mistero, dono e offerta


un Natale da gustare e da regalare Via Provinciale Nocera-Sarno, 6 - Nocera Inferiore (SA) - Info 320 11 16 225



sieme

RACCONTI DI NATALE VITA: MISTERO, DONO E OffERTA

Salutiamo il 2018 con i nostri racconti di Natale, tre storie che hanno a che fare con la vicenda di Gesù, il più affascinate enigma della storia: una famiglia che si apre con generosità alla vita, una mamma che fonda un’associazione per ricordare il figlio morto ad appena due mesi, due ingegneri che reinventano un lavoro investendo nel proprio territorio Nelle pagine della scuola puntiamo i riflettori sulla chiusura delle scuole per le allerte meteo diramate dalla Protezione Civile regionale, almeno quattro da inizio settembre. Perché succede? Ne abbiamo parlato con Michele Pepe, presidente della Papa Charlie. La Campania è la regione più povera d’Italia: è il dato drammatico che emerge dal dossier regionale sulla Povertà 2018, presentato da Caritas e Pastorale Sociale e del Lavoro. In Vita nell’Agro i dati di una ferita che diventa sempre più purulenta. Dallo scorso anno abbiamo aperto una finestra sul mondo del volontariato, presentando diverse associazioni. Alcune, per Natale, stanno mettendo in campo diverse attività. Ve le raccontiamo. Nelle pagine culturali, tanti spunti per leggere, andare al cinema e scoprire il territorio. In Vita ecclesiale, il messaggio di Avvento del vescovo Giuseppe, l’esperienza degli esercizi spirituali dei sacerdoti della nostra Diocesi, la nuova formulazione del Padre nostro, approvata dai Vescovi italiani nell’ultima assemblea della CEI, il racconto della Visita Pastorale nella parrocchia di San Biagio in San Marzano sul Sarno e il calendario degli appuntamenti per la Visita alla forania di Nocera Inferiore. L’ultima, firmata da Giovanni Tridente, vaticanista e docente di giornalismo presso la Pontificia Università della Santa Croce, fa il punto sul documento conclusivo del Sinodo dei Vescovi sui giovani.

“Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima”. Papa Francesco

Foto di copertina Salvatore Alfano

Sommario

DICEMBRE 2018 N. 11 ANNO XIII € 1,20 MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

Auguri ai nostri lettori, agli abbonati e alle loro famiglie, ai parroci e alle comunità parrocchiali, agli sponsor che sostengono il nostro lavoro. La redazione

COMMENTI 5 Sulla pelle dei poveri di Silvio Longobardi 62 “Una priorità pastorale epocale” di Giovanni Tridente L’APPROFONDIMENTO 9 Raccontare il Natale 10 Gioia piena 12 Tresoli, il coraggio di reiventarsi 14 Il sogno di mamma Genoveffa SCUOLA&UNIVERSITà 16 Allerta meteo, perché chiudono le scuole? di Martina Nacchio VITA NELL’AGRO 18 La Campania è la regione più povera d’Italia di Sofia Russo 22 Una principessa chiamata Nocera di Salvatore D'Angelo 23 A Natale sosteniamo il volontariato di Sofia Russo VITA ECCLESIALE 34 Riscoprirsi protagonisti 36 Attendere, voce del verbo sperare 40 Pregare e riflettere insieme

NEWS PARROCCHIE 48 Notizie dalle parrocchie IN PARROCCHIA 53 Pagine parrocchiali 58 BACHECA RUBRICHE 24 Qui Regione di Andrea Pellegrino 26 Fisco e tributi di Andrea Perrino 26 Il dottore dei bambini di Salvatore Guercio Nuzio 27 Sale in zucca di Raffaella Marciano CULTURA 28 L’angolo delle recensioni 29 Appuntamenti culturali In sala 30 Arte…rischi Oggi al Museo 31 In versi di mons. Giudice

21. Michele Strianese, neoeletto presidente della Provincia di Salerno

22. La squadra del cortometraggio su Nuceria Alfaterna

40. Gli Esercizi spirituali del clero diocesano


EDITORIALE di Silvio Longobardi

Sulla pelle dei poveri

L

ucetta Scaraffia non le manda a dire, esprime con grande franchezza le sue idee e, quando sa di disturbare l’establishment culturale, diventa ancora più pungente. Ha sposato la questione femminile e porta avanti questa battaglia con acume e competenza. In un recente convegno a Pavia ha ricordato che la famosa pillola Pinkus, dal nome del suo ideatore, è stata sperimentata sulla pelle delle donne del Guatemala. Quella pillola, che rappresenta una sorta di icona della modernità e della rivoluzione sessuale, è stata sperimentata sulla pelle delle donne povere. Inutile dire che, non essendo facile individuare subito il giusto disagio, questa sperimentazione ha avuto conseguenze drammatiche. Si tratta di una pagina nera che non fa onore alla classe medica, alle Case Farmaceutiche, a quella cultura che esalta la libertà sessuale come una premessa indispensabile per restituire all’uomo la sua dignità. Una pagina volutamente occultata. Come è occultata anche la questione dell’utero in affitto. Un’espressione poco raffinata, senza dubbio, ma ha il pregio di raccontare la realtà senza inutili e sospetti giri di parole. Detto in soldoni: una donna mette a disposizione il suo corpo per far crescere un bambino che, nel momento stesso della nascita, sarà consegnato ai committenti. Tutto questo avviene tramite la stipula di un regolare contratto che prevede una somma di denaro e tutta una serie di altre clausole. Il bambino diventa una merce. E le donne che scelgono

questo triste lavoro sono ovviamente quelle più povere, quelle che sono spinte dalla disperazione. Nessun’altra donna lo farebbe. Nessuno custodirebbe un bambino – il suo bambino – per poi darlo in mano a persone estranee. L’utero in affitto è una forma moderna di schiavismo: la forma contrattuale e il consenso acquisito non sono sufficienti per dare una veste etica a quello che possiamo definire un vero e proprio sfruttamento dei ricchi sui poveri. Come si può tacere dinanzi a questa barbarie che fa anche della vita umana un mercato? Con l’utero in affitto l’ingiustizia diventa legge. A leggere la cronaca, l’umanità appare come un corpo coperto di piaghe. Tante e tali sono le situazioni drammatiche che attraversano la società. I diritti dell’uomo, codificati in una solenne Dichiarazione dell’Onu 70 anni fa, restano per tanti una chimera o addirittura un’illusione. Eppure questa storia, con tutti i suoi limiti, è amata da Dio. Il Natale che ci apprestiamo a celebrare nella fede è memoria di un Fatto che conferma in modo definitivo l’alleanza tra Dio e l’uomo. In nome di questo Dio che si è fatto piccolo per amore nostro, la Chiesa prende le difese dei più poveri e degli emarginati e di tutti quelli che sperimentano la fragilità, parla in favore dei bambini non ancora nati, s’impegna a sostenere le famiglie che vivono con fatica la disabilità. La Chiesa non inganna nessuno e rappresenta la prima e la più grande risorsa per costruire una civiltà dal volto umano.

Immagine di repertorio

DICEMBRE 2018 Insieme

5


posta@insieme.it I ragazzi che hanno concluso il Servizio Civile 2018 insieme a don Alessandro Cirillo, Nicola Fasolino, Valeria Fedele e Luigi Giangiacomo

a cura di Antonietta Abete

Un anno al servizio del prossimo Il racconto dei ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del Servizio civile nazionale con la Caritas della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno

6

Insieme DICEMBRE 2018

C

ome si fa a dare il proprio aiuto ad una persona in difficoltà? Ce lo siamo domandati tante volte quest’anno, abbiamo provato a darci qualche risposta, a volte forse sbagliata. Perché accogliere la richiesta di una persona che chiede aiuto, stare a tu per tu con la sua angoscia, in molti casi con la vergogna di tendere la mano, è un ruolo delicato che richiede impegno e dedizione. Ci abbiamo provato in quest’anno di Servizio Civile presso la Caritas diocesana, chissà se ci siamo riusciti. Certo invece è quello che abbiamo ricevuto in cambio: una consapevolezza maggiore delle difficoltà di questo territorio, bello e martoriato, in cui tutti gli attori potrebbero fare molto più di quanto finora è stato realizzato. Territorio che paga lo scotto di avere poche strutture idonee a fornire gli aiuti necessari per contrastare una povertà sempre più dilagante ma che vanta la ricchezza e la buona volontà di tanti che si prodigano ogni giorno, con amore, al servizio del prossimo. Nel corso dell’anno siamo stati destinati a ruoli diversi. Io, Salvatore Nacchia, Nicoletta Criscuolo, Raffaela Ma-

rigliano, Michela Spinelli e Giuseppe Speranza abbiamo sperimentato la realtà del centro d’ascolto e dato una mano nella gestione delle consegne dei pacchi di aiuti alimentari alle parrocchie. Abbiamo vissuto la quotidianità della curia diocesana in tutta la sua eterogeneità. Gli altri volontari – Giovanna Marrazzo, Simona Senatore, Erika Petrozzi e Rita Annarumma – sono stati invece assegnati alla sede di Lavorate di Sarno, dove si trova la “Casa Cuore di Famiglia”, un complesso di casette residenziali che offrono alle famiglie in difficoltà la possibilità di avere un tetto sulla testa per alcuni mesi, mentre ricostruiscono piano piano il loro futuro. Manuela Iervolino, Clorinda Mainardi, Maria Rosaria Nappo e Nunzia Di Palma hanno sperimentato la realtà del Progetto Famiglia di Angri, Maria Carmela Nunziata, Rosaria Caldarese, Anna Giordano e Annaclelia Adiletta quella della cooperativa L’Onda, e Sara Squitieri a Casa Betania. Ognuno, nel suo piccolo, ha dato una parte di sé e ha lasciato un pezzettino di cuore. Marianna Fogliasecca


IMPRONTE I dati del Dossier regionale sulla povertà 2018 restituiscono un'immagine della Campania a dir poco drammatica. La povertà, non solo quella economica, non ha età, colore e provenienza. Poveri non sono solo quelli che non hanno beni e mezzi culturali, povero è anche un contesto sociale che non sa creare le condizioni necessarie per garantire i diritti di tutti. (Foto Salvatore DICEMBRE Alfano) 2018 Insieme

7


Vendita on line. Visita il nostro sito www.biosaborse.com Rivenditore autorizzato di

8

Insieme DICEMBRE 2018

Via F. Caiazzo, 5 - angri (Sa) tel. 081 94 63 80 - info@biosaborse.com


L'APPROFONDIMENTO a cura della redazione Adorazione del Bambino di Gerrit van Honthorst Olio su tela, 1619-1620

Raccontare il Natale N on è facile raccontare il Natale, si corre il rischio di cadere nella stupida banalità o nella retorica perbenista. Eppure quel buonismo che emerge in queste occasioni non è necessariamente infarcito di ipocrisia. È piuttosto l’espressione sincera di un anelito che ordinariamente viene soffocato. Fare il bene fa bene! Può sembrare un’ovvietà ma è così! Fa bene a chi lo compie perché lo aiuta ad essere migliore, fa bene a tutti perché è come un raggio di luce che mostra il volto più bello della nostra umanità. Fa bene alla società perché ricorda che la solidarietà genera vita mentre l’indifferenza uccide. Il Natale, tuttavia, non può essere ridotto alle iniziative carità. Non possiamo dimenticare il Festeggiato. Senza di Lui la carità non avrebbe acquisito diritto di cittadinanza, sarebbe rimasta una generica solidarietà. Vivere il Natale e non parlare di Gesù è una colpevole omissione. Tanto più in una società come la nostra in cui il cristianesimo rischia di passare inosservato o di essere percepito come un

insieme di rito e di credenze che hanno poco da dire ad una società che ha affidato il suo futuro alla Tecnologia, rigorosamente scritta con la maiuscola. Noi invece crediamo che la notte di Betlemme, quella in cui Gesù ha visto la luce, segna l’inizio di una storia nuova che da venti secoli non smette di affascinare uomini e donne di ogni civiltà e nazione. Una storia che si traduce nella fede e nella carità, nell’arte e nella letteratura. Una storia che ha reso e rende sempre più luminosa la nostra umanità. Le storie che raccontiamo in questo dossier sono diverse ma tutte hanno a che fare con la vicenda di Gesù, il più affascinate enigma della storia ma anche l’unico che può rispondere a tutti gli interrogativi che da sempre accompagnano il cammino dell’umanità. Vale la pena aprire il Libro dei Vangeli, possiamo trovarvi parole che scaldano il cuore e conoscere di persona Colui che riempie di vita i nostri fragili giorni. È un’esperienza che tanti di noi hanno già fatto! Silvio Longobardi DICEMBRE 2018 Insieme

9


Enzo e Maria con i figli Chiara, Emmanuel, Luca e Lorenzo

G

reta verrà alla luce a dicembre. Il suo nome, un diminutivo di Margherita, significa perla. Sono stati Chiara, Lorenzo, Emmanuel e Luca, i suoi fratelli, a sceglierlo. Enzo Tedesco e Maria Vitale, cresciuti nella fede nella Fraternità di Emmaus, si sono sposati l’11 settembre del 2000. Alla vigilia delle nozze non pensavano ad una famiglia numerosa. Al contrario, confidano che non avevano nessun programma, solo il desiderio di fare la volontà di Dio ogni giorno, anche quando conduce per strade tortuose. Dopo un anno di matrimonio arriva la gioia della prima gravidanza. Tra nausee e piccoli fastidi, Maria arriva all’ottavo mese di gestazione. È una bambina a cui decidono di dare il nome della Madonna. Ma ecco arrivare sul loro cammino il primo tornante: la mamma, un pomeriggio, non sente più la piccola muoversi. Dopo i primi rassicuranti controlli in ospedale, due giorni dopo raggiungono il loro ginecologo in clinica e scoprono che la piccola Miriam è appena morta. «Ne parlo – racconta la mamma – perché è l’unico modo che ho per ricordarla. Dopo averla partorita, l’ho vista solo pochi secondi. Non avevo neppure una tutina con me, solo una corona del rosario che le ho messo tra le mani. A settembre avrebbe compiuto 16 anni». Come si fa a consegnare alla terra una bambina che avrebbe dovuto allietare il cuore e la casa? Come si supera un dolore così grande? «L’unica risposta alla morte, anche a quella del cuore, è la vita», dice Maria. Gli occhi di Enzo sono velati di lacrime. Indossa ancora gli abiti del lavoro, le sue mani raccontano, senza usare parole, i sacrifici che fa per provvedere alle necessità della numerosa famiglia, senza mai lamentarsi.

10

Insieme DICEMBRE 2018

GIoia piena Enzo Tedesco e Maria Vitale stanno per diventare di nuovo mamma e papà. La nascita di Greta, sesta figlia, porterà nella loro famiglia la gioia piena


Racconta: «Mia sorella Pasqualina mi chiamò da Milano per dirmi di non dispiacermi: vedrai, il Signore ti donerà 4 o 5 figli». Così è stato. Nel 2004 è nata Chiara, nel 2007 Lorenzo, dopo 11 mesi, nel 2008, è arrivato Emmanuel. «Sono stati anni faticosi, Chiara che oggi ha 14 anni, ha una malattia rara al fegato». Ci sono voluti anni per arrivare alla diagnosi, nel frattempo i genitori fanno i conti con febbri alte e ricorrenti, dermatite atopica e tanti altri invalidanti disturbi. «Eravamo spesso in ospedale», ricordano e la mamma, per seguire Chiara, non si gode i primi anni di Lorenzo ed Emmanuel. Quando Maria compie 40 anni, con tre figli e seri problemi di salute alla schiena, i coniugi Tedesco pensano che la composizione della loro famiglia sia ormai definita. Hanno tre bellissimi figli in terra e una in Cielo che veglia su di loro, sono grati a Dio per tutta questa ricchezza. Invece, in quel nessun programma iniziale, si inserisce la mano di Dio che intreccia spighe di grano e steli di rosa. Enzo è l’unico figlio maschio, ultimogenito di Maria e Luigi Tedesco, nato dopo tre sorelle: Margherita, Pasqualina e Giovanna. Hanno un’azienda metalmeccanica a conduzione familiare, tirata su con grandi sacrifici. Pasqualina, dopo il matrimonio, si trasferisce a Milano, Giovanna e Margherita invece condividono con Enzo il lavoro, le responsabilità, gli anni della crisi economica. Mentre Enzo e Maria sono alle prese con la diagnosi della malattia di Chiara, Pasqualina si ammala e nel 2006 ritorna il Cielo dopo indicibili sofferenze. Lascia un figlio, Antonio, di appena 6 anni. Ma le prove non sono finite: nel 2015 si ammala anche Margherita. In quel periodo, i bambini sono un po’ più grandi e Maria il sabato può riprendere l’adorazione notturna presso la cappella dedicata ai genitori di santa Teresina di Lisieux, all’interno della Cittadella "don Enrico Smaldone" di Angri. Quell’ora rubata al sonno è fondamentale per lei, cambia anche lo stile della preghiera: «Prima chiedevo per mio marito, per la sua famiglia, per il lavoro. Invece, in quel periodo ho chiesto al Signore di donarmi la vita vera, la gioia vera». E il Signore raccoglie il suo grido. Enzo e Maria decidono di aprirsi nuovamente alla vita e, dopo due mesi, Maria è in attesa di Luca.

In quei mesi Margherita lotta contro il male che mina il suo corpo. Enzo non sa più cosa significhi dormire. Tra il lavoro, le terapie di sua sorella, i bambini, a volte resta in piedi anche 24 ore di seguito. Vive ogni cosa radicato in Dio. Quando non riesce ad andare a Messa, si ferma in chiesa almeno per una visita a Gesù Eucaristia. Il 10 settembre del 2016 Margherita torna al Padre. Un mese dopo, il 12 ottobre, all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore viene alla luce Luca. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Racconta Enzo: «Siamo andati in ospedale qualche giorno prima per fare dei controlli ed io ho fatto fatica a gioire. Stava per nascere mio figlio ma mi si è spezzato il cuore quando ho attraversato i luoghi in cui era morta mia sorella». Il parto è doloroso e difficile, Luca resta in Terapia intensiva neonatale alcune settimane mentre la famiglia di Enzo è alle prese con un dolore lancinante. Ma il Signore, anche in un tempo in cui lacrime e gioia sono chiamate a occupare lo stesso spazio nel cuore, semina granelli di quella comunione che unisce il Cielo e la terra: nel reparto di ginecologia ogni stanza ha il nome di un fiore e Maria viene ricoverata nella stanza Margherita. «Un primo segno – aggiunge Enzo – perché Luca è stato un’esplosione di vita». Quando il piccolo compie un anno, Maria pensa a come riorganizzare la sua vita: vorrebbe riprendere l’adorazione notturna, insieme agli amici con cui lei ed Enzo condividono il cammino di fede e che li hanno sempre sostenuti e accompagnati, cercare un lavoro di mezza giornata perché non è semplice tirar su quattro figli con un solo stipendio. Ma il Signore ha altri progetti. A 45 anni, scopre di aspettare una bambina. Greta è arrivata come un dono, nell’unico mese in cui i due sposi, che seguono fedelmente i metodi naturali, non hanno fatto le registrazioni del muco cervicale secondo il Metodo Billings. Un misto di gioia, timore per il parto e per la salute della bambina avvolge questi ultimi mesi. Ce la faranno a gestire la già numerosa famiglia? Ma quando nel cuore cala il silenzio, prevale la dimensione del dono e dell’affidamento a Dio. È sempre stata questa la loro forza. Se ogni figlio è parola, la nascita di Greta sarà gioia piena. Antonietta Abete DICEMBRE 2018 Insieme

11


L'APPROFONDIMENTO Antonio, Alfonso e Carmela al punto vendita Tresoli

«D

evi assaggiare questa marmellata e poi mi dici com’è!», a parlare è Antonio Gallo che mi offre i prodotti della sua azienda. Entrare in Tresoli significa non tornare mai a casa a mani vuote. Barattoli di diverse misure sulla mensola, un pentolone sul fuoco, un divanetto con un tavolo, dietro la realtà industriale c’è il volto di una produzione genuina che ha le fattezze delle preparazioni di una volta. Marmellate e distillati, sono queste le specialità aziendali prodotte e commercializzate in un punto vendita che si specchia nel mare di Vietri. Dalla materia prima alle attrezzature per la produzione, fino al confezionamento, ogni cosa passa per le mani dei proprietari dell’attività. La prima volta che ho incontrato, a Vietri sul Mare, Antonio Gallo e sua moglie Carmela Esposito, entrambi ingegneri, mi hanno detto di dover etichettare delle marmellatine per una cerimonia. La volta successiva, nella neonata sede distaccata di Nocera Inferiore, Antonio era alle prese con le prove per la consistenza della confettura. Nei suoi occhi c’era lo stesso lampo di passione. La storia di una scommessa. Tresoli nasce, anzi rinasce, nel 2015 dai pilastri di un marchio trentennale che rischiava il declino. La storia di Antonio, Carmela e Alfonso Trezza – il loro primo socio, già titolare dell’attività di vendita di liquori della Costa D’Amalfi – è quella di una scommessa sulle proprie competenze prima ancora che sulla vocazione imprenditoriale. Una sfida che profuma dei limoni della Costiera e delle confetture delle nonne, ma anche di polvere e progetti ingegneristici. Antonio infatti è un ingegnere esperto di macchine industriali. Per anni si è occupato del-

12

Insieme DICEMBRE 2018

Tresoli, il coraggio di reinventarsi La storia di un’azienda nata grazie al supporto del Progetto Policoro e al coraggio di imprenditori che hanno scelto di investire sul territorio

Alcuni prodotti Tresoli


la manutenzione di impianti per grandi aziende conserviere, attività che è tramontata dopo l’abbandono del socio. Così l’ingegnere, originario di Castel San Giorgio, ha dovuto reinventarsi insieme alla moglie, mettendo insieme le loro competenze e puntando sulla produzione di un prodotto da spendere sul mercato amalfitano e internazionale. Tuttora realizza impianti industriali, anche per una parte della sua concorrenza locale. Come a casa nostra. È la qualità il vero punto di forza della produzione. I proprietari di Tresoli puntano sul controllo della filiera agricola e condannano fermamente l’utilizzo di prodotti di sintesi. Non c’è trucco né inganno, i limoni sono scelti uno ad uno dai produttori della Costiera amalfitana quando non bastano quelli dell’a grumeto De Santis, sede distaccata di Nocera Inferiore di Tresoli. Persino il finocchietto è quello selvatico, raccolto direttamente in montagna. Un gesto concreto. La loro attività imprenditoriale è uno dei frutti rigogliosi nati nel giardino del Progetto Policoro. L’intuizione di don Mario Operti, destinata ai giovani del Meridione per risollevarli da una condizione lavorativa preoccupante, puntando all’autoimprenditorialità, conta oggi in Italia centinaia di gesti concreti. Attività nate grazie all’accompagnamento degli animatori di comunità e, spesso, con il supporto economico delle diocesi di appartenenza attraverso il Prestito della Speranza o il Microcredito. È il primo canale quello che ha permesso alla coppia di ingegneri di avere una start up per lo sviluppo della loro idea imprenditoriale. Si sono rivolti all’ufficio Caritas della diocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni e nel giro di pochi mesi hanno ottenuto un finanziamento di 25 mila euro, il necessario per partire con quest’avventura ambiziosa. «Il primo prodotto che abbiamo presentato sul mercato è stato il limoncello – racconta Antonio –, era il gennaio del 2017». A luglio hanno inaugurato la sede distaccata di Nocera Inferiore, destinata alla produzione di marmellate, a settembre, poi, hanno concretizzano le pratiche di gesto concreto del Progetto Policoro, con l’accompagnamento dell’Animatore di comunità Valerio Catalano e del tutor di progetto Cristoforo Senatore. Oggi Tresoli è una realtà in crescita, che guarda al futuro con speranza e determinazione. Ma è anche l’esempio di un gioco di squadra familiare. Al nostro primo incontro era presente anche uno dei due figli della coppia. Una classica scena da Mulino bianco, anche se i nostri protagonisti sono molto più intelligenti, audaci e autentici del mito televisivo. Martina Nacchio

La grande dei piccoli

C

lorinda Guerritore era una fisioterapista generosa, attenta e premurosa, soprattutto con i bambini, per questo è ricordata come la “grande dei piccoli”. Con loro ci sapeva fare, rendeva le terapie amorevoli e meno fastidiose. È scomparsa prematuramente il giorno di Natale di 17 anni fa, ma il suo ricordo è sempre forte e immutato nella mente e nel cuore dei familiari e degli amici. Da dieci anni la sua famiglia promuove un evento benefico, grazie all’impegno e all’organizzazione dell’associazione socio culturale Agropolis. Ad ospitare “Tutti insieme per Clorinda” è il teatro Diana di Nocera Inferiore. Il focus dell’evento è raccogliere fondi per i più piccoli. Per anni sono state sostenute le attività della terapia intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I, quest’anno la raccolta è invece in favore di Telethon. Per la decima edizione, che si terrà il 21 dicembre alle ore 20.00, sul palco per ricordare Clorinda salirà il cantautore Mario Venuti che porterà in scena lo spettacolo “Nudo con la mia musica – Piano, chitarra e voce”. Sa. D'An.

Clorinda Guerritore

DICEMBRE 2018 Insieme

13


L'APPROFONDIMENTO Genoveffa Della Porta con i familiari, padre Raffaele Bufano e gli amici durante la festa dello scorso 3 novembre

L’infermiera rinuncia alla festa del pensionamento e fonda l’associazione “La casa di Andrea” per ricordare il figlio morto ad appena due mesi. La mission dell’associazione è raccogliere fondi per i neonati bisognosi

Il sogno di mamma Genoveffa

«G

enoveffa, io ho solo te e Dio»: così scrive un giovane nordafricano che per anni si è rivolto a Genoveffa Della Porta, infermiera presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per ricevere aiuto. Quando è andata in pensione, Genoveffa ha voluto lasciare un segno nella struttura dove ha lavorato per decenni, prima in ortopedia, poi al nido, realizzando un sogno che portava nel cuore da tempo. La festa di pensionamento, lo scorso 3 novembre, è diventata un’occasione di beneficenza, un gesto concreto a sostegno dei bambini meno fortunati. L’infermiera infatti ha fondato, grazie al sostegno del marito Pasquale, dei suoi tre figli, dei familiari e dei colleghi più stretti, l’associazione “La casa di Andrea”. L’intento è raccogliere «tutto ciò che può servire ai neonati con famiglie in difficoltà economica». Due le sedi operative: una stanza-deposito in ospedale, accanto alla cappella, e una presso il convento di Santa Maria degli Angeli a Nocera Superiore. La storia di Genoveffa è straordinaria, tessuta di una carità straordinaria e non poche prove. Molti anni fa perse il suo terzo figlio, Andrea, due mesi appena. L’ultima è stata la lotta contro un aneurisma cerebrale che l’ha costretta in coma per diverse settimane. Un malore arrivato lo scorso anno, mentre si preparava a salutare il lavoro. Un calvario fatto di interventi chirurgici, lunghi ricoveri e paziente riabilitazione. «L’ultima notte di lavoro passata insieme – racconta Annamaria Martorelli, infermiera del nido, tra le promotrici

14

Insieme DICEMBRE 2018

dell’associazione –, Genoveffa mi ha confidato che con la pensione avrebbe voluto continuare ad aiutare famiglie e bambini e, nello stesso tempo, lasciare un segno per ricordare il figlio scomparso piccolissimo». Così è stato, nemmeno la grave malattia ha fermato Genoveffa che dalla sua carrozzina ha guidato l’avvio de “La casa di Andrea”. La nascita dell’associazione parte da lontano, perché la signora Della Porta è sempre stata in prima linea per la carità: promotrice di raccolte per container di materiali per la scuola e vestiti per bambini diretti nei paesi africani; disponibile a trovare corredini per i neonati che non avevano nulla; pronta a pagare di tasca propria visite mediche a chi non poteva permetterselo. Già arrivano le prime richieste: un corredino per un maschietto, desiderio che non è stato difficile realizzare perché appena è nata l’associazione sono arrivati in dono decine di vestitini e oggetti per bambini. «Chiunque volesse contribuire al nostro progetto – spiega Martorelli – può rivolgersi agli operatori del nido dell’Umberto I o al cappellano ospedaliero, padre Raffaele Bufano». Una macchina del bene che continua a macinare chilometri. Dopo la Santa Messa a Santa Maria degli Angeli e la festa, il 3 novembre, alla presenza di centinaia di familiari, amici, colleghi e dirigenti dell’ospedale, sono in programma una cena natalizia e uno spettacolo teatrale per raccogliere fondi e materiali per neonati. Salvatore D’Angelo


DICEMBRE 2018 Insieme

15


SCUOLA & UNIVERSITà

Danni del mal tempo all’istituto Solimena a Nocera Inferiore

Allerta meteo, perché chiudono le scuole?

A

lmeno quattro allerte meteo diramate dall’inizio di settembre. È questo il bilancio dei primi due mesi dell’anno scolastico, in cui i sindaci dei comuni dell’Agro nocerino sarnese hanno dovuto disporre l’apertura o la chiusura delle scuole. È una tendenza tutta tipica degli ultimi anni quella di associare il rischio di un acquazzone alla frequentazione delle lezioni. Eppure la consapevolezza dei pericoli idrogeologici che insistono sul territorio e le responsabilità che potrebbero ricadere in capo ai comuni nel caso di danni a cose e persone rendono le amministrazioni piuttosto prudenti. Gli allagamenti a causa delle piogge abbondanti sono consuetudine e l’emergenza si estende anche agli aspetti strutturali. Ne sono la dimostrazione gli episodi di fine ottobre, quando a causa delle forti raffiche di vento, dai tetti di numerosi edifici, si sono sollevati centinaia di metri quadri di asfalto. Il caso più eclatante si è verificato a Nocera Inferiore, nella scuola Solimena, la cui copertura è stata completamente divelta. Danni agli edifici scolastici si sono verificati anche in altri comuni, come Pagani, dove a risentirne sono stati soprattutto la scuola media Sant’Alfonso e il plesso Rodari. Decine, poi, gli alberi caduti per strada su tutto il territorio. Le immagini di quelle poche e violente ore di mal tempo sono un vero colpo, che

16

Insieme DICEMBRE 2018

fanno riflettere su quanto il territorio sia martoriato. Non è solo questione di meteo. Il discorso della manutenzione degli edifici scolastici e della prevenzione sul territorio sono problematiche che vanno al di là delle chiusure delle scuole per allerta meteo durante l’orario scolastico. Perché allora sempre più di frequente l’allerta meteo è associata alla chiusura degli istituti? Lo abbiamo chiesto a Michele Pepe, presidente della Protezione Civile Papa Charlie di Pagani. «È soprattutto il pericolo di allagamento delle strade e il conseguente rallentamento del traffico a spingere i sindaci nelle decisioni di questo tipo» spiega. Le fonti per monitorare la situazione meteo a cui attenersi prima di prendere una decisione sono diverse: la comunicazione della Regione alle associazioni di volontariato, il bollettino meteo ai comuni, che distingue la Campania per zone (l’Agro fa parte della zona 3), le indicazioni dell’Aeronautica militare, che sono in aggiornamento continuo. «Le previsioni sono attendibili massimo a tre ore, quindi non si avrà mai un quadro completamente certo. Io consiglio sempre di aspettare la sera». La conoscenza del territorio è un punto fondamentale da cui partire per comprendere i rischi reali che corrono le strutture scolastiche in caso di frane o alluvioni. A

Negli ultimi anni si assiste sempre più spesso alla chiusura delle scuole connessa alle allerte meteo diramate dalla Protezione Civile regionale. Quando e perché succede? Ne abbiamo parlato con Michele Pepe, presidente della Papa Charlie


Il presidente Michele Pepe

guidare gli esperti in questa mappatura sono i Piani comunali di Protezione civile. «Per il proprio posizionamento comuni come Corbara e Sant’Egidio sono sottoposti ad un rischio idrogeologico più elevato, e di conseguenza le scuole del territorio. Diversa la condizione di San Valentino e San Marzano, dove sono assenti montagne. A Pagani, allo stesso modo, non ci sono scuole in zona rossa e credo neppure a Nocera Superiore. A Nocera Inferiore l’unica scuola a ridosso delle montagne è l’I.I.S. Marconi. A Sarno, invece, è diverso. Quando ci sono piogge abbondanti, che superano il livello di attenzione, scatta il monitoraggio con soglia pluviometrica». Le altre problematicità delle scuole non connesse ai rischi del territorio in cui sono insediate sarebbero da risolvere giorno per giorno, non chiudendo i cancelli in caso di allerta.

Agire nell’emergenza. Le diverse esigenze territoriali escludono comunque, secondo il presidente di Protezione Civile, un possibile coordinamento tra i comuni per stabilire il da farsi in relazione alle scuole in prospettiva di un’allerta meteo. Devono essere i tecnici del comune, a cui possono associarsi le associazioni di Protezione Civile con un parere, a consigliare i sindaci. Quello su cui bisogna premere sono i Piani di emergenza scolastici. «Nei casi di emergenza, le scuole devono essere già preparate e tutto il personale deve sapere come guidare i ragazzi» ha sottolineato. Pioggia a parte, siamo sicuri che tutto ciò sia in regola nelle scuole dell’Agro? Martina Nacchio

Insieme è sempre più a portata di mano!

edicole partner Hai un’edicola di fiducia? Comunica i contatti alla redazione e potrai ritirare la copia del mensile nel punto vendita a te più vicino.

Edicola Amato Giornali Via dei Goti 11 Angri Cartolibreria Edicola Nasta Via Giudici 46 Angri Cartolibreria Corinto Via Fucilari 68 Nocera Inferiore Edicola Civale Teresa Via G.B. Vico 3 Nocera Inferiore Edicola di Manu Via Roma 77 Nocera Inferiore Centro Edicola Via San Clemente Nocera Superiore Sardo Art Via Cesarano Pagani Edicola D’Andria Giuseppe Via Gramsci S. Marzano sul Sarno Edicola Il Giornale Via Tortora 79 Sarno Cartofantasy Via Turati 280 Poggiomarino Cartolibreria Archimede Via Dante Alighieri 37 Poggiomarino Edicola Laperuta Amerigo Via Roma Poggiomarino Cartolibreria Edicola Blob Via Lavorate 103/105 Sarno

BAR partner White Chalet

Insieme + caffe 1 euro Via Nuova S. Marzano Poggiomarino

DICEMBRE 2018 Insieme

17


VITA NELL'AGRO a cura di Salvatore D’Angelo

Immagine di repertorio

DOSSIER POVERTÀ 2018

La Campania è la regione più povera d’Italia

L

a Campania è la regione più povera d’Italia. Lo dicono i dati raccolti nel Dossier regionale sulla povertà 2018. Il tasso di occupazione è al 42,5% contro il 59,1% della media nazionale e, da gennaio a settembre, la Campania ha battuto tutti i record di richiesta per sussidi economici allo stato. Ben 90.525 nuclei familiari campani hanno usufruito del ReI, il Reddito di Inclusione, dato che si esplicita contando ben 301.530 persone coinvolte dalla misura di contrasto alla povertà. Le distanze sociali sono aumentate, soprattutto tra fasce territoriali, basti pensare che il 51% delle persone coinvolte dal ReI risiedono solamente in due regioni: Campania e Sicilia. Nonostante negli ultimi anni siano emersi segni di rilancio economico, la Campania non è riuscita a compensare le perdite del passato e la disoccupazione cronica è diventata la piaga che allarga le maglie della povertà. Sono le famiglie le prime ad essere colpite dalla crisi, soprattutto

18

Insieme DICEMBRE 2018

quelle con più di due figli. Si parla spesso di povertà multiproblematica, ovvero di situazioni in cui i problemi sono di varia natura. Dalla perdita di lavoro, che può portare a precarietà abitativa, a problematiche familiari legate a separazioni o divorzi. Povertà che incide anche sulla salute. Sono 6milioni gli italiani che hanno rinunciato alle cure mediche perché troppo costose o per le interminabili liste d’attesa. Inevitabilmente, il povero si ammala di più e ha meno possibilità di curarsi efficacemente e tempestivamente. L’aggravarsi di molte situazioni dipende spesso dalla mancata risposta delle istituzioni o dall’assenza di servizi su territorio. Sono sempre di più gli italiani che si rivolgono alle Caritas. Si è passati dal 38,2% del 2008 al 69% di quest’anno. Le richieste maggiori riguardano beni e servizi materiali (50,7%), seguite da sussidi economici per pagare bollette o canoni di locazione (32,7%). Il 22,1% delle persone che si rivolgono ai Centri d’A scolto chiede un lavoro.

I dati del dossier regionale sulla povertà 2018, presentato da Caritas e Pastorale Sociale e del Lavoro, tracciano un quadro drammatico per la nostra Regione. 90.525 nuclei familiari hanno usufruito del Reddito di Inclusione mentre il 22,1% delle persone che si rivolgono ai Centri d’Ascolto chiede un lavoro


Il frantoio MACINA VIVA Povertà e crisi attanagliano anche le aziende. La storia del Frantoio Macina Viva che a Sarno produce olio con la prestigiosa premitura a freddo

Anche tra i giovani aumentano le condizioni di povertà, per problematiche legate alle famiglie di appartenenza o, soprattutto, al lavoro che non c’è. Ne viene fuori la fotografia di una generazione “in attesa”, che nonostante gli studi non riesce a trovare l’indipendenza economica e a staccarsi dalla famiglia d’origine per creare un nuovo nucleo, adattandosi allo stallo. Il 43,9% dei giovani dai 30 ai 34 anni, intervistati per la ricerca, vive ancora con i genitori e solo il 7,2% ha uno o più figli. Quest’anno il Dossier regionale povertà ha visto coinvolte, oltre alla Caritas, anche la Pastorale Sociale e del Lavoro per mettere in sinergia gli obiettivi e fare rete intorno ai poveri, quelli veri. Sofia Russo

P

overtà e crisi attanagliano anche l’Agro. Non solo famiglie, ma anche tante le aziende che vivono momenti di difficoltà. Così come è capitato al Frantoio Macina Viva di Sarno. Giovanni Orza, il 51enne proprietario, è orgoglioso della lavorazione delle sue olive, premute a freddo per mantenere inalterate proprietà e colore. La sua è un’eredità familiare, è dal 1860 circa che in Vico Marcullo, a Sarno, la sua famiglia produce olio. Nel 2015 un investimento per rinnovare il processo di produzione, lasciando però intatta la qualità della fornitura e la prestigiosa premitura a freddo. Da qui, però, sono iniziati i problemi. Macina Viva non riesce a trovare la giusta collocazione sul mercato, nonostante il prezzo concorrenziale, tra gli 8 e i 9 euro al litro. Ritardi nei pagamenti e agenzie commerciali truffaldine hanno fatto il resto, mettendo in crisi l’economia dell’azienda. La si-

tuazione attualmente è preoccupante: la scure della chiusura fa capolino. Sosteniamo l’azienda. Nel nostro piccolo, però, possiamo fare qualcosa per sostenere quest’azienda. Allo spaccio di Macina Viva, in via Masseria Scesce 18, a Lavorate di Sarno, lo smeraldo delle confezioni al dettaglio sono perfette per chi, a Natale, vuole fare un regalo solidale e di qualità. S. R.

DICEMBRE 2018 Insieme

19


VITA NELL'AGRO Rosario Ruggiero e il maestro Antonio Califano

S

arno e San Valentino Torio sui podi iridati del karate mondiale. Il mese di novembre è stato ricco di successi sportivi, con due giovani talenti nostrani ai massimi vertici della disciplina orientale. Il 10 novembre Angelo Crescenzo di Sarno si è laureato campione del mondo ai mondiali di karate di Madrid. Crescenzo, all’esordio in un Mondiale, ha battuto 5-3 il giapponese Naoto Sago. L’atleta sarnese fa parte del gruppo sportivo dell’Esercito, è cresciuto nello Shirai Club di San Valentino Torio del maestro Antonio Califano che, soltanto qualche settimana prima, aveva festeggiato la medaglia di bronzo conseguita dal 17enne Rosario Ruggiero alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires. Ruggiero, di San Valentino Torio, è stato protagonista all’esordio del karate come sport olimpico, un successo ancor più carico di significati ed emozioni. È stato l’unico rappresentante tricolore della sua categoria, arrivando fin sul podio. Il 17enne è stato sconfitto in semifinale dal marocchino Yassine Sekouri, conquistando comunque uno storico bronzo.

sieme MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

Mensile di attualità e cultura dell’Agro Espressione della comunità ecclesiale della Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Registrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore n. 624/06 del 16 giugno 2006 e n. 1529/2014 del 11 agosto 2014. Iscritto al R.O.C. n. 26978 del 01/02/2017. Membro Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Editore Priscus Società Cooperativa Direttore Responsabile Andrea Annunziata Direttore Editoriale Silvio Longobardi

20

Redazione Salvatore D’Angelo, Mariarosaria Petti, Martina Nacchio Segreteria di redazione e marketing Sofia Russo, Maria Luisa Franco Hanno collaborato Mons. Giuseppe Giudice, Marianna Fogliasecca, Andrea Pellegrino, Andrea Perrino, Salvatore Guercio Nuzio, Raffaella Marciano, don Natale Gentile, Donato D’Elia, Ivan Maffeis, Alberto Limodio, Erasmo Capriglione, Livia Rossi, Rosaria Faiella, Alessia Bove, Francesco Coppola, Federica Sciumbarruto, Alfonso Dolgetta, Ersilia Fiore, Patryk Klepaldo, Angela Anna D’Ambrosio, Antonella Malafronte, Anna Petrosino, don Gaetano Ferraioli, padre Paolo Saturno, Giovanni Tridente Amministrazione Via Vescovado, 4 84014 Nocera Inferiore (SA) Tel/Fax 081 5170466

Insieme DICEMBRE 2018 Progetto grafico e impaginazione

Vicedirettore Antonietta Abete

Salvatore Alfano

Arti marziali L’Agro nocerino sarnese terra di giovani campioni di karate

Angelo Crescenzo

Abbonamenti € 5,00 digitale € 10,00 ordinario con ritiro in parrocchia € 15,00 ordinario in spedizione postale € 25,00 contributo sostenitore € 50,00 contributo benefattore UNICREDIT BANCA IBAN: IT 88 B 02008 76271 000103952691 Intestato a: PRISCUS SOCIETÀ COOPERATIVA Causale: Contributo annuale INSIEME Aggiungere l’indirizzo o la parrocchia a cui inviare la rivista Servizio diffusione Per informazioni: tel/fax 081 517 04 66 segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it Ai lettori L’editore Priscus Società Cooperativa tratta i dati come previsto dal RE 679/2016. L’informativa completa è disponibile all’indirizzo https://www.diocesinocerasarno.it/2016/ insieme/privacy-policy-rivista-insieme/ Tiratura 3.000 copie

Questo numero è stato chiuso in redazione 22 novembre 2018 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione». La pubblicazione degli scritti è subordinata al­l’in­sin­da­ cabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Redazione Via Vescovado, c/o Palazzo Vescovile 84014 Nocera Inferiore (SA) insieme@diocesinocerasarno.it tel/fax 081 517 04 66 Insieme, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.


Michele Strianese alle celebrazione per il 4 novembre

Michele Strianese nuovo presidente della Provincia

L

a Provincia di Salerno continua ad essere a guida Agro e centro sinistra. Un altro sindaco della valle del Sarno guiderà Palazzo Sant’A gostino, dopo i quattro anni targati Giuseppe Canfora, primo cittadino di Sarno. Si tratta del sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese, eletto con il 71,05 per cento dei voti lo scorso 31 ottobre. Battuto il candidato del centro destra, il sindaco di Campagna Roberto Monaco, che si è fermato al 28,94 per cento. Il nuovo presidente ha tenuto a rimarcare le sue radici e la sua provenienza: «Un uomo dell’A gro può contribuire a veicolare tanti processi di sviluppo, mi auguro davvero il meglio per la nostra terra». Ovviamente deve pensare a un territorio incredibilmente grande: «Lo sviluppo della provincia di Salerno dovrà essere organico, ma è evidente che quello dell’A gro è importante». Venerdì 16 novembre c’è stato il primo consiglio provinciale da presidente durante il quale ha presentato il pro-

gramma di governo. Nell’ultimo biennio è stato consigliere. Vuole puntare su infrastrutture, viabilità e manutenzione scolastica. «Ci stiamo impegnando per i nostri studenti, siamo all’opera per reperire le giuste e necessarie risorse». C’è in programma la riqualificazione del “Pacinotti” di Scafati con 5milioni di euro, lavori al magistrale di Nocera Inferiore e al “Vico”: «Per il liceo classico di Nocera Inferiore ci sono 215mila euro». C’è la definizione delle Zone economiche speciali, sbloccare il problema fognature in sinergia con la Regione e rilanciare la viabilità. A Nocera Superiore, per esempio, «partirà a breve il cantiere per l’alternativa alla Statale 18», ma c’è pure «la riqualificazione della strada provinciale 2 del Valico di Chiunzi». Un lavoro che vuole sfruttare «la filiera istituzionale con la Regione» e seguire il solco tracciato da Canfora con l’avvio di grandi opere stradali. Sa. D’An.

DICEMBRE 2018 Insieme

21


VITA NELL'AGRO La squadra al termine delle riprese

Da un’idea di Lucia Amendola il cortometraggio sulla storia di Nuceria Alfaterna realizzato dal giovane e brillante regista Michele Pelosio

Una principessa chiamata Nocera

L’

alfabeto, la moneta, la storia nocerina. “Nuvkrinum Alfaternum – Il filo della storia” è il cortometraggio diretto da Michele Pelosio che racconta una comunità dalle radici comuni, quella dell’Agro nocerino sarnese, quella di Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Il progetto, sostenuto dalle associazioni Maestri cattolici e Giovani d’oggi, è partito nell’estate 2017 grazie a un’idea di Lucia Amendola. Il lavoro prosegue un percorso avviato da Amendola e dall’AIMC nel 2009, che passa dal Museo della storia nocerina, l’inno della Città e continuerà con altre iniziative. La presentazione c’è stata giovedì 15 novembre al teatro Diana di Nocera Inferiore. Il corto ripercorre le tappe della storia nocerina attraverso le vicissitudini di una principessa, di due pensionati, di un papa e di una scolaresca. «Fui contattato per un documentario storico – racconta Michele Pelosio –, alla fine abbiamo realizzato un cortometraggio professionale che seguendo un unico filo conduttore farà rivivere le varie epoche della storia nocerina». Il corto si apre con la bella principessa chiamata Nocera, che alla ricerca di un posto in cui stare da sola si ferma da-

22

Insieme DICEMBRE 2018

vanti ad un grande albero di noci. La donzella raccoglie il frutto di quell’albero, lo apre e dà il via a una serie di quadri che raccontano agli spettatori passato e presente di Nuceria Alfaterna. Di scena in scena si parla dell’antico alfabeto locale, di quando si batteva moneta, di papa Urbano VI rifugiato nella torre del castello del Parco Fienga, dei duchi Carafa, della riunificazione ad opera di monsignor Carlo Baldini. Quindici minuti di dialoghi, narrazioni curate da Andrea Contaldo, musiche originali composte da Francesco Stanzione e immagini mozzafiato dei paesaggi e dei luoghi più significativi immortalate da Pelosio. A curare il soggetto Angela Vastola e Fortunata Fezza, che con il regista firmano pure la sceneggiatura. Assistente alla regia Claudio Adinolfi, assistente di produzione Pietro De Prisco, direttore del casting Concetta Iannone. Pelosio si dice «orgoglioso» di aver girato un film sulla sua città, dopo le esperienze che lo hanno visto e lo vedono tuttora impegnato in giro per l’Europa. Tra i suoi ultimi lavori il racconto della Festa del Cinema di Roma per Cinecittà Luce, il Festival di Venezia per Radio Siani, i lavori per la spagnola Attiva Films con cui lavora da quando, dopo gli studi

alla Roma Film Accademy, si è trasferito a Barcellona per uno stage. «Vivo tra Roma e Barcellona, ma anche le realtà più piccole offrono grandi spunti ed occasioni. Sono contento di aver messo in luce la mia terra, è importante conoscere e far conoscere le nostre radici», dichiara Pelosio. Solo l’inizio di una giovane e brillante carriera che certamente lo porterà a tagliare importanti traguardi. Salvatore D’Angelo

Michele Pelosio


Il piccolo Giuseppe, affetto da gangliosidosi GM1

I

n questi mesi abbiamo aperto una finestra sul mondo del volontariato, conoscendo alcune delle realtà presenti nella nostra Diocesi che difficilmente trovano posto tra le pagine della cronaca. Volontariato che si muove con umiltà e nel silenzio, ma che non sfugge agli occhi di chi vuole raccontare la buona notizia. TUTTI INSIEME PER GIUSEPPE. Tra poco Giuseppe compirà 7 anni, la sua malattia avanza ma non mancano la speranza e il grande amore dei genitori, dei parenti e di tutti gli amici dell’associazione. Mariarosaria Franza, presidente e zia di Giuseppe, non smette di prodigarsi per la raccolta di fondi destinati alla ricerca: la gangliosidosi GM1 è una malattia molto rara e le industrie farmaceutiche non hanno interesse ad investire. A Natale potete aiutare il piccolo Giuseppe acquistando i regali solidali preparati dai volontari dell’associazione oppure partecipando, il 13 dicembre, alla “passeggiata di solidarietà” a Benevento, organizzata in collaborazione con l’associazione “San Giuseppe Moscati” di San Marzano sul Sarno. Tutte le info sulla pagina FB dell’associazione. INNER WHEEL CLUB NOCERA SARNO. Con lo sguardo sempre rivolto ai bisogni dei più deboli, le signore dell’Inner Wheel, in occasione del Natale, hanno organizzato una raccolta di giocattoli. In collaborazione con il II, III e IV Istituto comprensivo di Nocera Inferiore, coinvolgendo i giovani studenti, fino al 10 dicembre saranno raccolti dei giocattoli da destinare ai figli delle detenute degli Istituti di pena. Sono molti i bambini che vi-

vono in carcere insieme alle mamme, perché i bambini fino ai 3 anni restano affidati alle cure materne. AILMAG. Inaugurata lo scorso 25 ottobre la sede dell’Associazione italiana lotta al Melanoma Amici di Gabriella Pomposelli, in via Cicalesi 42, a Nocera Inferiore. L’auspicio, per la presidente Lidia Francesca Oliva, è quello di diffondere ancora di più la cultura della prevenzione del melanoma, attraverso l’autoanalisi e l’osservazione periodica dei nei per intercettare subito eventuali anomalie. Per essere aggiornati sulle iniziative è possibile visitare il sito dell’associazione www.ailmag.it. UICI. Dopo quella di Scafati, aperta anche a Pagani una sede territoriale dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Inaugurata lo scorso 20 novembre, la sezione territoriale ha sede presso il Centro Sociale di via De Gasperi e si impegnerà a promuovere azioni di sensibilizzazione per la prevenzione e screening oculistici. Raffaele Rosa, presidente della sezione provinciale “Luigi Lamberti”, si è detto soddisfatto ringraziando chi ha permesso che quest’altro traguardo fosse raggiunto. Sofia Russo

A Natale sosteniamo il volontariato

Dallo scorso anno abbiamo aperto una finestra sul mondo del volontariato nell’Agro, presentando diverse associazioni che continuano a lavorare nel silenzio. alcune, per Natale, stanno mettendo in campo diverse attività. Ve le raccontiamo

Info

Su diocesinocerasarno.it è possibile leggere tutte le storie già pubblicate, sfogliando la sezione “Archivio” di Insieme.

DICEMBRE 2018 Insieme

23


I membri del governo che hanno siglato il protocollo di Caserta

di Andrea Pellegrino

Rifiuti

Si riparte da un protocollo governativo

U

n protocollo d’intesa giunto alla fine di una giornata lunga e tormentata. È quello sottoscritto il 19 novembre a Caserta alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e che prova a mettere un punto, che sia almeno di partenza, alla questione dei rifiuti in Campania. Una questione mai realmente risolta, tornata prepotentemente attuale dopo le esternazioni del ministro degli Interni Matteo Salvini, che è tra i promotori della realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione sul territorio regionale. Una presa di posizione che ha trovato l’opposizione tanto di Luigi Di Maio quanto di Vincenzo De Luca. Partiamo da un assunto: in Campania la crisi dei rifiuti non è superata. Che non sia una vera e propria emergenza è sicuramente un sollievo, almeno per ora. Ma che il problema ci sia è sotto gli occhi di tutti: a segnalarlo c’è l’evidente calo della raccolta differenziata. Parte dei rifiuti, anche nella terrà più virtuosa del mondo, è indifferenziata e per queste caratteristiche deve essere smaltita o in termovalorizzatori o in discariche. Due soluzioni che, allo stato, non sono contemplate nel piano dei rifiuti

24

Insieme DICEMBRE 2018

della Campania che ha cancellato eventuali nuovi impianti. Circostanza, questa, che impone uno smaltimento fuori dai confini regionali, con notevole aggravio di costi. Per quanto riguarda la differenziata, che nella forma del porta a porta ha già le sue complessità, c’è da segnalare che ogni società, municipalizzata o provinciale che sia, per ripulire un territorio dai sacchetti impiega più mezzi e più uomini rispetto a quando si conferiva negli ormai scomparsi bidoni comuni. Poca fortuna hanno avuto gli impianti di compostaggio. Basti pensare che la struttura di Salerno città è chiusa da anni. La sua gestione è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac di Cantone che, al di là degli aspetti tecnici e manageriali, ha contestato anche una errata raccolta differenziata. Insomma, qualcosa proprio non va. A livello regionale tocca la scelta di indirizzo rispetto al completamento dell’impiantistica, mentre a livello locale una revisione dei costi andrebbe fatta. Quest’ultima potrebbe rappresentare il miglior segnale per invogliare i cittadini al rispetto del calendario di conferimento dei rifiuti.

43 anni insieme a Radio Base Radio Base compie 43 anni: 5 novembre 1975 - 5 novembre 2018. L’emittente radiofonica nata nell’Agro nocerino sarnese per volontà di un gruppo di giovani capeggiato da Francesco Marrazzo, a distanza di anni continua a trasmettere musica ed emozioni grazie a tanti giovani guidati da Errico, Rosanna e Alessio Marrazzo. Radio Base copre gran parte del territorio tra le province di Salerno e Napoli e trasmette su le frequenze Fm 104.7 | 106.3. Nel corso di questi anni c’è stato un passo in avanti, perché oggi la radio trasmette in DAB Plus, e tra poco darà anche un volto alle voci con la radiovisione.


DICEMBRE 2018 Insieme

25


FISCO E TRIBUTI

IL PEDIATRA RISPONDE di Andrea Perrino*

di Salvatore Guercio Nuzio*

Rubrica Fiscale e Tributaria a cura dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili del Tribunale di Nocera Inferiore

Se desideri sottoporre una domanda al dottore Guercio Nuzio o chiedere un consiglio, scrivi a insieme@diocesinocerasarno.it

È tempo di IMU e TASI

LA PUBERTÀ PRECOCE: COME RICONOSCERLA?

Q

uesto mese i proprietari di immobili sono chiamati ad adempiere ad un importante scadenza tributaria e precisamente al pagamento della tanto temuta IMU e TASI. Il 17 dicembre scade il termine per il versamento del saldo IMU (imposta sui servizi municipali) e TASI (tassa sui servizi indivisibili). Il saldo è uguale alla rata di acconto pagata il 18 giugno, a condizione che il Comune non abbia modificato le aliquote. Chi paga e chi è esente. Pagano i contribuenti proprietari di case di lusso con categoria catastale A/1, A/8 e A/9; seconde case; immobili commerciali; terreni; negozi; aree edificabili. Sono esentati: immobili non di lusso, con relative pertinenze, utilizzati come abitazioni principali; terreni agricoli degli imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti; terreni ricadenti in aree montane o ubicati nelle isole minori. Per abitazione principale si intende quella nella quale il proprietario ha la propria residenza e vi dimora stabilmente. Quindi chi possiede un solo immobile, ma non vi risiede, è considerato seconda casa e come tale soggetto al pagamento di IMU e TASI. Nel caso di immobili in comproprietà, se i comproprietari vivono in immobili differenti (ad es. i coniugi in comunione legale) solo uno avrà diritto all’esenzione, ovvero colui che vi risiede. Venendo alla TASI è bene sapere che la somma delle aliquote IMU e TASI non può superare il 10,6 per mille. Se il Comune ha applicato l’aliquota IMU massima ossia il 10,6 allora la TASI non si paga. La TASI non è dovuta sui terreni agricoli. Le pertinenze al pari dell’abitazione principale sono esentate dal pagamento, ma se un immobile residenziale è dotato di più pertinenze con la stessa categoria catastale l’esenzione è riconosciuta per una sola di esse. È importante ricordare che il contribuente è l’unico responsabile della correttezza del calcolo e della compilazione del modello F24 predisposto per il pagamento.

* dottore commercialista in Angri

26

Insieme DICEMBRE 2018

Mia figlia, 5 anni e mezzo, da qualche mese ha male in corrispondenza del capezzolo destro dove palpo una piccola nocciolina. Sono preoccupata perché mi sembra troppo presto per lo sviluppo puberale. Cosa mi consiglia di fare? Chiara La pubertà precoce (centrale) consiste nell’attivazione dell’asse ormonale atto allo sviluppo puberale prima degli 8 anni nella femmina e prima dei 9 anni nel maschio. Tale attivazione si manifesta nel sesso femminile con la comparsa del bottone mammario (telarca) che, occasionalmente, provoca una sfumata sintomatologia dolorosa puntoria nella regione del capezzolo e nel sesso maschile con l’aumento del volume testicolare (fino a 4 ml o più). Dall’inizio di questi segni, trascorrono altri 2 anni circa prima che compaia, nelle femmine, il ciclo mestruale. Associati al telarca, nella femmina, e all’aumento del volume testicolare, nel maschio, possono essere presenti altri segni di pubertà come la comparsa di peluria pubica (pubarca), ascellare (ircarca), acne, che a volte non sono strettamente correlati all’attivazione di quest’asse ma che vanno comunque valutati in ambiente specialistico. Nel suo caso è consigliata innanzitutto una valutazione endocrinologica specialistica per studiare la velocità di crescita della piccola e, dunque, l’eventuale presenza di uno scatto di crescita che è tipico della fase puberale vera. Oltre a questo inquadramento clinico, atto a ricercare tutti gli eventuali segni di sviluppo puberale associati (a cui abbiamo accennato) esistono delle indagini laboratoristiche e strumentali in grado di aiutarla a capire se siamo di fronte a un’iniziale fase puberale. In particolare, possono risultare utili il dosaggio di alcuni ormoni (LH, FSH), un’ecografia pelvica (con misure precise di utero e ovaie) e una RX della mano e del polso sinistro (per valutare l’età ossea della piccola). Se tutti questi esami rientrano nei limiti della norma per età, il bottone mammario della sua bambina potrebbe essere la spia di un semplice telarca prematuro isolato, una condizione indipendente dalla pubertà vera che va solo monitorata nel tempo, perché tende molto spesso a regredire spontaneamente.

* Pediatra


SALE IN ZUCCA di Raffaella Marciano*

Sale in zucca è uno spazio dedicato alla persona che offre riflessioni e consigli per prendersi cura di sé. Come affrontare quel misto di gioia e malinconia che a volte ci assale durante le festività natalizie? Ce lo spiega la nostra psicologa

Rhythm and Blues: la colonna sonora del Natale

S

iamo a dicembre, nel pieno dei preparativi per le festività natalizie. In questo numero parliamo di un fenomeno molto particolare: vi è mai capitato di essere malinconici e felici nello stesso tempo durante le feste? Per molti è come ascoltare costantemente una melodia Rhythm and Blues, un misto di sensazioni, anche melanconiche. La malinconia che accompagna le festività prende il nome di Holiday Blues (depressione da festa). Si tratta di un fenomeno che si manifesta durante i periodi di festa, quando sembra quasi un dovere mostrarsi allegri, gioiosi e, magari, anche accoglienti verso il prossimo. L’ultimo mese dell’anno è anche tempo di bilanci, resoconti e valutazioni sul tempo vissuto e su quello che ci aspetta. E non sempre le emozioni provate dalle persone sono positive, a meno che non si tratti di bambini che hanno come unico pensiero la nascita Gesù per poter aprire i regali sotto l’albero. Come anticipato, il tempo delle feste

natalizie è anche un momento di resoconto intimo e privato sull’anno trascorso e purtroppo, talvolta, bisogna fare i conti con perdite di affetti, con cambiamenti di status sociale ed economico. Insomma, fermarsi e osservare la propria vita non è sempre cosa semplice. Qualcuno potrebbe pensare che questo misto di sentimenti non sia normale, che sia qualcosa da reprimere e nascondere. Non è così, perché provare contemporaneamente felicità e tristezza precede aumenti di benessere psicologico, per cui tentare di eliminare i cattivi pensieri è profondamente controproducente! Come abbiamo già spiegato negli appuntamenti precedenti, solo accettando ciò che proviamo, in un’ottica consapevole e non giudicante, possiamo arrivare al benessere psicofisico. Vi lascio con i miei auguri più sinceri per un buon Natale e un felice anno nuovo. Vi auguro dei giorni gremiti di amore da condividere con gli affetti più cari. *psicologa psicoterapeuta

Per maggiori informazioni su come implementare la propria resilienza, scrivete a dottoressa.marciano@gmail.com

DICEMBRE 2018 Insieme

27


CULTURA L'ANGOLO DELLE RECENSIONI

di Mariarosaria Petti

Il nascondiglio della gioia Autore: Robert Cheaib Editore: Tau Editrice Prezzo: € 13,00 Quindici parabole per giovani e adulti come bussola nel mare della vita. Sono le mappe proposte dall’autore – definito “catechista itinerante” dai suoi allievi della Gregoriana – per ritrovare la direzione e riprendere il cammino verso il nascondiglio della gioia di vivere. L’esistenza è un mestiere che s’impara vivendo, perché è un mistero che si fatica a svelare.

La danza dell’amore Autore: Raimondo Scotto e Maria Lubrano Lavadera Editore: Città Nuova Prezzo: € 12,00 L’intimità come realtà gioiosa, da vivere in modo sereno e coinvolgente. È il messaggio al centro della pubblicazione a quattro mani di Raimondo e Maria, sposi da quarant’anni, impegnati nella segreteria centrale del Movimento Famiglie Nuove ed esperti del tema dell’affettività negli adulti e nei giovani. Come superare la distanza emotiva in una coppia? Leggete il libro per scoprirlo!

Cara Napoli Autore: Lorenzo Marone Editore: Feltrinelli Prezzo: € 15,00 Dalla rubrica “Granelli”, appuntamento settimanale de La Repubblica di Lorenzo Marone, nasce un libro dove Napoli è raccontata nelle sue mille sfaccettature. Lo sa bene l’autore, che ha deciso di descrivere la sua città passeggiando per i vicoli e i quartieri, narrando le contraddizioni e la bellezza di un luogo unico al mondo. Una guida originale per gli appassionati della patria di Pulcinella e non, perché Napoli è una filosofia di vita.

28

Insieme DICEMBRE 2018

A scuola di coraggio Autore: a cura di Mariarosaria Petti Editore: Edizioni Insieme Prezzo: € 10,00

Q

uindici storie di donne coraggiose. Un libro che è un dono da fare a se stessi e alle persone care: l’esempio di mogli, madri, lavoratrici e volontarie speciali pronte a dare una mano o a rialzarsi dopo ferite profonde, esercitando resilienza con maestria. La proposta nasce dall’Associazione Cattolica Internazionale a Servizio della Giovane, la realtà di volontariato al femminile ultracentenaria, con il desiderio di raccontare i frammenti di bene respirati ogni anno nelle quindici case di accoglienza presenti in tutta Italia. Tra le storie, il ricordo di Patrizia Pastore, presidente nazionale dell’Acisjf, scomparsa tragicamente lo scorso 2 settembre, che in tre anni ha proiettato nel futuro l’associazione, rimanendo salda ai valori e alla mission originaria. I proventi della pubblicazione serviranno a sostenere le attività di supporto alle donne in situazione di fragilità e marginalità sociale accolte e accompagnate dall’Acisjf. Sofia Russo


APPUNTAMENTI CULTURALI

di Martina Nacchio

Notte bianca a Caserta. Le principali piazze della città saranno vestite a festa per la Notte Bianca sabato 8 dicembre a Caserta. Dopo undici anni torna la kermesse promossa dal Comitato giovani dell’avvocato Gianpiero Menditto. Dalle 19.00 si assisterà a spettacoli di artisti locali e nazionali e saranno allestiti stand eno-gastronomici. Gran galà dell’illusionismo. Il weekend dell’Immacolata profuma di magia a Benevento: il teatro Massimo ospiterà il Gran Galà d’Illusionismo internazionale. Sabato 8 alle 21.00 e domenica 9 alle 17.00 i grandi illusionisti europei si esibiranno sul palco con la direzione artistica di Francesco Palmieri e Maria Manzi del festival di Parigi. I biglietti sono a pagamento. Festival Linea d’Ombra. La cinematografia sarà al centro della XVIII edizione del Festival Linea d’Ombra, diretto da Luigi Marmo, che si terrà al teatro Diana di Salerno. Tra gli ospiti, che giungeranno dall’8 al 15 dicembre, ci saranno il regista Gabriele Muccino, il disegnatore Gipi, l’attore Paolo Ruffini, lo sceneggiatore Luca Miniero, il giornalista Rai Amedeo Ricucci. In scena il “Il piccolo principe”. Appuntamento a teatro il prossimo 29 dicembre alle ore 20.00 a Pagani. Ad esibirsi sul palco del teatro auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori i ragazzi del Giardino dei Campioni di Superabile Onlus e del Centro Orsini nello spettacolo teatrale “Il piccolo principe”. In scena quarantacinque giovani disabili. Alla manifestazione prenderanno parte anche i ragazzi di Raggio di Sole di Scafati, che cureranno una mostra sul tema.

IN SALA

di Donato D’Elia

A

nche per questo mese, quello che ci condurrà alla sbornia di uscite natalizie, scegliamo due film, il passo d’addio di un vecchio leone della Hollywood dei tempi d’oro e la nuova opera di un grande regista napoletano. Partiamo proprio da quest’ultimo: come possono gli eventi di un’isola di dieci chilometri quadrati complicarsi quanto una rivoluzione? Possono se quell’isola è Capri, e sono Mario Martone e Ippolita Di Majo a mettersi in testa di raccontarcene la storia. I due coniugi napoletani nei loro precedenti film insieme (“Noi credevamo” e “Il giovane favoloso”) potevano basarsi sulle storie già solide dei grandi nomi della storia e letteratura italiana. Ma in “Capri-Revolution” i personaggi anonimi si prendono la scena rendendo l’intero film un sogno fuggevole. La pastorella Lucia (Marianna Fontana) si accorge che una comune di naturisti si è insediata sulla sua isola: lo shock è inevitabile ma ne segue quasi istantaneamente una fascinazione che la porterà a scontrarsi con la sua famiglia. Le riprese naturalistiche dell’ambiente operano una contestualizzazione “geologica” analoga a quella storica della Guerra mondiale: inseriti nelle asperità della natura, tanto quanto nelle avversità storiche, tutti i personaggi appaiono come formiche, impegnate in una danza, sia reale che metaforica. Al cinema dal 20 dicembre. Esce nello stesso giorno il passo d’addio di Robert Redford, per raggiunti limiti d’età: un corpo cinematografico fondamentale del XX secolo, icona e paladino di un sistema di valori (gli Usa “democratici” e progressisti) che appaiono sorpassati oggi almeno quanto lui. “The Old Man & The Gun” di David Lowery racconta la storia “parzialmente vera” di Forrest Tucker (lo stesso Redford), ladro gentiluomo che ha trascorso la maggior parte della sua vita tra rapine in banca ed evasioni dal carcere. Oltre che un sentito omaggio alla carriera di Redford, il film diventa un’elegia verso un modo di fare cinema che, forse, è destinato a scomparire definitivamente, proprio come farà quell’amabile faccia da schiaffi, dopo la fine dei titoli di coda. DICEMBRE 2018 Insieme

29


CULTURA ARTE... RISCHI

di don Natalino Gentile

I TESORI DEL MUSEO DIOCESANO

di Salvatore Alfano

In foto un bel reliquiario ottocentesco in lamina d'argento, lavorata a sbalzo e cesello, proveniente dal Santuario della Madonna dei Miracoli di Monte Albino a Nocera Inferiore. Il museo è aperto al pubblico ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30.

Reliquiario in filigrana, all’interno un frammento delle ossa di sant’Alfonso

Son fili d’oro…

L

a filigrana, in oreficeria, è una tecnica artistica consistente nella lavorazione ad intreccio di sottili fili d’oro o d’argento che, dopo la ritorcitura, vengono fissati su un supporto, anch’esso di materiale prezioso. Conosciuta fin dall’antichità, veniva spesso arricchita con perline o granelli di eguale metallo in gioielli di grande fantasia decorativa. Ebbe una vigorosa ripresa nell’oreficeria bizantina e barbarica; largamente praticata a Venezia, tant’è vero che fu detta anche opus veneticum ad filum, ebbe una grande fioritura anche tra i popoli arabi e del mondo islamico. In ambito liturgico non mancano superbi esemplari, come i lunghi rosari che pendono dalle mani delle nostre Madonne, ma soprattutto oggetti spesso di piccole dimensioni, come orecchini e collane, spille e bottoni. In particolare i reliquiari. In un mercato che compra e vende reliquie troviamo oggetti davvero eccezionali. Su ebay vi è un vero e proprio commercio, tanto che qualche tempo fa è intervenuto lo stesso Magistero con un documento ufficiale. Ma all’antiquario e all’amatore (a volte anche incauto) certamente non interessa il contenuto ma la raffinatezza dell’oggetto e la preziosità del materiale. Che la teca interna ospiti un autentico frammento delle ossa di sant'Alfonso (come in foto) con sigillo episcopale o un improbabile velo della Beata Vergine fa lo stesso. Per il credente è questione di fede, per il mercante unicamente di denaro. Purtroppo.

30

Insieme DICEMBRE 2018


IN VERSI di mons. Giuseppe Giudice

A Natale, è Natale! Mi hanno detto

Verrà

che verrà.

e si dice

Nella trama della storia

che Dio ha preparato

da sempre

un cuore vergine.

mormora la speranza

Sì, verrà

e mi suggerisce

è venuto, viene

sottovoce

perché in ogni visita

che verrà.

è Lui il Veniente.

Lo attendono è atteso

Stupore

ed è l’Atteso

di un grembo a Nazaret.

dalla notte dei tempi.

Semplicità

Nell’antica profezia

di una grotta a Betlemme.

si parla

Fede

di un borgo

di ogni tabernacolo

di periferia.

nel cuore dell’uomo.

Atteso dalla terra

Gioia natalizia

e mandato dal cielo

sul volto dei bimbi.

verrà.

Presepe vivente

Verrà

nelle rughe di un povero.

è il respiro di ogni giorno ed è attesa nelle nostre notti,

Letizia nel cuore

litanie di speranze.

dei santi: a Natale! Dio ha visitato la terra e, AMANDOLA, è rimasto con noi. A Natale, è Natale! Sempre.

Siamo giunti all’ultimo appuntamento con In versi. Ringraziamo mons. Giuseppe Giudice per le poesie che ci ha donato. Da gennaio, il Vescovo curerà una rubrica sul tema vocazionale

DICEMBRE 2018 Insieme

31

(Foto Salvatore Alfano)


Insieme con Maria Campag La cappella di Santa Maria delle Sette Piante

A

Striano, il lunedì in Albis, la cappella di Santa Maria delle Sette Piante apre le porte ai fedeli per la Messa. La sua storia è antica e affonda le radici nella fede della famiglia Sorvillo. In contrada Rivolta, località Fontanelle, esisteva in passato un’edicola votiva dedicata alla beatissima Vergine delle Sette Piante o Fontanelle, dipinta da un pittore ignoto sul pilastrino del cancello di ingresso di un podere dell’estensione di sette moggi (per questo le Sette Piante), nel quale si trovava una fonte di acqua miracolosa e tantissimi altri rivoli, chiamati in gergo locale “volle” o “fontanelle”. Siamo nel 1800 e Giovanni Saverio Sorvillo ha in affitto quel fondo. Passando davanti all’immagine sacra, l’uomo chiede alla Madonna di aiutarlo nel raccolto perché vuole acquistare il terreno. «Marò, si m’ ‘e ffaje accatta’ ‘ste sette moje ‘e terre, te faccie ‘na bella cappella», promette. Con tempo, Giovanni Saverio e sua moglie Angela riescono a comprare l’intero podere. Passano diversi anni ed egli dimentica la promessa fatta alla Vergine. La Madonna invece no, e gli appare in sogno per ben tre volte: «Ah… tu t’ ‘a scordato ‘e me fa’ ‘a cappella? Si nun me faje ‘a cappella, comme t’ ‘a accattato, ac-

cussì t’ ‘o ffaccio venne n’ata vota!», gli dice. In breve tempo, con l’aiuto di un muratore e dei figli – Maria, Angelo, Angelo Raffaele, Antonio Carmine, Domenico e Luigia – Giovanni Saverio edifica la cappella alla Beatissima Vergine delle Sette Piante, chiamata dal popolo anche «Madonna delle Fontanelle». Compra gli arredi sacri, fa incidere su una lastra in rame l’effigie della Madonna con bambino, facendola riprendere dall’edicola del pilastrino posto al cancello di ingresso, pone sul tetto una bella campana per richiamare i fedeli. Un bel giorno, il pozzo si svuota per l’enorme quantità di acqua usata per irrigare i campi e una scena miracolosa si presenta agli occhi della famiglia Sorvillo: sul fondo del pozzo giace una statua della beatissima Vergine Maria con Bambino. La tirano su, la ripuliscono dalla melma e la collocano nella cappella, in una nicchia ricavata nella parete alle spalle dell’altare. Fino al maggio del 1889, Angelo Raffaele, il figlio di Giovanni Saverio e Angela, ordinato sacerdote, celebra la Messa ogni domenica. Dopo la sua morte, è rimasta la consuetudine di celebrare l’Eucaristia nella cappella il lunedì dopo Pasqua.

Per approfondire: “La CAPPELLA DI SANTA MARIA DELLE SETTE PIANTE” di Felice Marciano. Quaderni di «CULTURA STRIANESE», N. 1 EDIZIONI PRESENZA - 1986

Se conosci qualche particolare tradizione mariana, puoi segnalarla alla redazione. Tel. 081 517 04 66 - segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it

32

Insieme DICEMBRE 2018

Madonna Adorante, metà del XVI sec. Museo Diocesano "San Prisco" (foto Salvatore Alfano)


na Abbonamenti 2018|2019 Sottoscrivi o regala un abbonamento entro il 28 febbraio 2019 e

vinci un viaggio a Lourdes! Grande estrazione finale 1 premio Viaggio a Lourdes* 2 premio Collana Rosario Gioielli Amen** 3 premio Icona sacra in legno

Un anno tutto da leggere,

scegli la tua formula abbonamento Abbonamento Ordinario In parrocchia € 10,00 In spedizione postale € 15,00

Abbonamento web Per leggere Insieme da pc o smartphone € 5,00

Abbonamento Special Formula Sostenitore € 25,00 Formula Benefattore € 50,00

NOVITÀ Non perdere la nuova rubrica dedicata a Maria

Curiosità liturgiche, storie, racconti sul culto della Madonna e suggerimenti sulle mete mariane da visitare

Ritorna il Foglietto della Domenica!

Abbonamento con foglietto in parrocchia € 15,00 Abbonamento con foglietto in spedizione postale € 18,00

Per le modalità di pagamento consulta il box a pag 20, oppure contatta il nostro Servizio Abbonamenti al numero 081 517 04 66 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00.

*Il sorteggio avverrà in presenza del vescovo mons. Giuseppe Giudice, in data da destinarsi. L’esito sarà tempestivamente comunicato ai vincitori. Il pellegrinaggio a Lourdes, organizzato in collaborazione con la PUACS, si svolgerà a fine agosto 2019. ** La collana Gioielli Amen è offerta dalla Gioielleria Oro e... di San Marzano sul Sarno. DICEMBRE 2018 Insieme

33


VISITA PASTORALE a cura della redazione

Il Vescovo con il parroco e il sindaco Annunziata

Visita a un’industria conserviera

Il Vescovo allo stadio

Riscoprirsi protagonisti

P

receduta da un’aria carica di attesa, densa di preparativi non solo organizzativi, ma di natura spirituale, la parrocchia San Biagio a fine ottobre ha accolto la Visita Pastorale di monsignor Giuseppe Giudice. Se da un lato ha consentito al Vescovo di conoscere in modo diretto e più approfondito la comunità marzanese, dall’altro è servita a sostenere e incoraggiare, rinnovare e ravvivare l’incontro con Cristo. È in un accogliente abbraccio spirituale che il Vescovo ha incontrato le diverse realtà del territorio marzanese, non limitandosi a quelle religiose. Sono state molto significative le visite alle attività produttive e commerciali: hanno messo in rilievo come ricoprano un ruolo fondamentale dato che offrono opportunità lavorative alle famiglie, malgrado le difficoltà di varia natura che gli imprenditori sono costretti ad affrontare nel contesto circostante. La Visita ha permesso al Vescovo di vivere la ferialità della parrocchia e del territorio; non è stato un semplice e repentino “passare”, ma un profondo “stare” con la comunità. Monsignor Giudice ha avuto modo di scrutare il contesto cittadino cogliendo la necessità di recare ad esso la Parola salvifica del Signore. Lo ha sottolineato in modo particolare nell’incontro con il sindaco, l’amministrazione comunale e i dipendenti: ascoltare il territorio per dare risposte concrete nel servizio al popolo.

34

Insieme DICEMBRE 2018

Emozionanti sono stati gli incontri con i giovani e toccanti con chi è nella sofferenza, soprattutto fisica. Agli ammalati ha cercato di trasmettere la speranza e la forza di dire al Signore il proprio “eccomi” ogni giorno. Non meno importante la Visita delle realtà sportive che svolgono la funzione di far sbocciare relazioni umane “tenendo alla larga” i ragazzi dai numerosi pericoli del nostro tempo. Nella visita allo stadio, durante la partita di calcio, nell’intervallo il Vescovo è stato accolto con gioia ed entusiasmo, ricevendo la maglia del San Marzano calcio. Proficuo è stato l’incontro con le forze dell’ordine, che svolgono il delicato compito di vegliare sulla vita sociale della comunità. La Visita è stata impostata sull’ascolto, sul dialogo, sulla comunione, in un clima caldamente relazionale. Il primo ascolto è quello della Parola di Dio e del Cristo che opera nella Chiesa attraverso il dono dello Spirito Santo. È da questo ascolto fruttuoso – ha ribadito monsignor Giudice nell’incontro con tutti gli operatori pastorali e i membri di gruppi e associazioni – che deve nascere l’unità nell’essere un’unica chiesa unita al suo pastore che cammina insieme sulle vie del Signore. Da questo rinnovato incontro con il Cristo, tutti i fedeli sono sollecitati a riscoprirsi non solo destinatari dell’azione pastorale ma attori essi stessi. La Comunità parrocchiale

Il Vescovo in Visita dal 25 al 30 ottobre alla comunità di San Biagio Vescovo e martire di San Marzano sul Sarno

L’accoglienza nella Casa delle suore Vocazioniste

Il Vescovo, il parroco don Romualdo Calcide e la commissione per la Visita


Il calendario della Visita Pastorale alla forania di Nocera Inferiore

I

Il campanile settecentesco della Cattedrale a Nocera Inferiore

l 2019 si aprirà con la Visita Pastorale alle parrocchie della forania di Nocera Inferiore. Dieci le comunità da visitare, dopo quelle delle foranie di Sarno e di San Valentino che il Vescovo ha incontrato fino al 30 novembre. Proprio nel giorno della festa di sant’Andrea monsignor Giuseppe Giudice ha incontrato tutte le parrocchie della forania valentinese. La Visita Pastorale alla forania di Nocera Inferiore comincerà subito dopo l’Epifania. Il Vescovo dall’8 al 13 gennaio sarà nella parrocchia San Matteo Apostolo, al centro storico. Dal 15 al 20 gennaio sarà nella parrocchia San Prisco, al borgo Vescovado. Gennaio si concluderà con la Visita alla parrocchia Maria Immacolata dal 22 al 27. A febbraio, dal 3 all’8, il Vescovo sarà nella parrocchia San Bartolomeo A-

postolo, tra i quartieri di Piedimonte e Pietraccetta. Da venerdì 15 a giovedì 21 febbraio incontrerà la comunità e le realtà della parrocchia Santa Maria del Presepe, in centro cittadino. La parrocchia del Santissimo Corpo di Cristo sarà visitata dal 26 febbraio al 3 marzo. Dal 5 al 10 marzo toccherà alla parrocchia Santi Simone e Giuda a Casolla. Il Vescovo sarà tra Fiano e Fosso Imperatore, nella parrocchia Sant’Anna, da domenica 17 a venerdì 22 marzo. La parrocchia San Giovanni Battista, che abbraccia i quartieri di Cicalesi, San Mauro, Merichi e Villanova, sarà visitata dal 26 al 31 marzo. La Visita Pastorale alla forania di Nocera Inferiore si concluderà nella parrocchia San Giuseppe a Montevescovado dal 2 al 7 aprile.

DICEMBRE 2018 Insieme

35


VITA ECCLESIALE a cura della redazione

Attendere, voce del verbo sperare

A

ttendere, voce del verbo sperare. Sperare, voce del verbo credere. Credere, voce del verbo amare. Siamo ricondotti così, Sorelle e Fratelli, al cuore del nostro essere cristiani, nel cuore dell’inverno e dell’Avvento, chiamati a coniugare tutti i verbi dell’attesa per essere degni e pronti ad accogliere la Presenza come nuova e rinnovata Visita del Signore. Come si attende, come si spera, come si ama e come si crede, lo chiediamo a Maria, Donna dell’Avvento e Madre della Speranza. Ella ci guiderà, attraverso i tornanti del cuore, fino a Betlemme e oltre, fino al Tabernacolo e dinanzi alla Carne dei poveri, briciole di Dio.

Nel messaggio per l’Avvento 2018, mons. Giuseppe Giudice indica due gesti concreti per camminare insieme nella carità e prepararsi al Natale

La Visitata dal Signore, Colei che ha saputo attendere nella notte del popolo di Israele, ci accompagnerà nelle visite di Avvento per aiutarci a distinguere, con gli occhi della fede, i veri poveri dai falsi poveri, i poveri materiali e spirituali. Lei, la Speranzosa, ci ricorderà che il Venuto in quella notte, apparirà sulle nubi del cielo, rivestito di potenza e splendore, e ci insegnerà, come ci ricorda la Liturgia del tempo di Avvento, che “ora egli viene a noi in ogni uomo e ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno” (Prefazio Avvento I, A). Mi permetto di suggerire qualche segno per risignificare il tempo dell’Avvento. PRIMO SEGNO: un lume alla finestra Accendiamo un lume alla finestra di ogni casa la sera del primo dicembre (inizio Avvento) e la sera della Vigilia di Natale. Così tutta la Diocesi si illuminerà e, nella preghiera della famiglia, vivremo l’attesa del Signore. SECONDO SEGNO: un gesto prolungato di carità Chiedo ad ogni famiglia – istituzione, gruppo, associazione o persona singola – di prendere in affidamento un povero. Accompagnando concretamente una persona che ha bisogno, preoccupandoci di tutto quello che gli serve, dall’inizio dell’Avvento fino all’Epifania, impariamo a non delegare. Chi vuole e ne ha la possibilità, può continuare a farlo anche dopo. È un gesto concreto, non episodico, per camminare insieme nella carità, un’occasione preziosa per farsi compagni di viaggio. Solo così sarà Natale, per tanti e anche per noi. Vi benedico † Giuseppe, Vescovo

36

Insieme DICEMBRE 2018

Preghiera della Serenità Dio dacci la forza di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate, il coraggio di cambiare le cose che vanno cambiate e la saggezza di distinguere le une dalle altre.


a t i s v i me a U n e t l em aB Lettera di Natale

L’

Una visita a Betlemme

appuntamento con la Lettera di Natale è una tradizione che si rinnova dal 2011, anno dell’ingresso in Diocesi di mons. Giudice. Per il Natale 2018, il vescovo Giuseppe propone il volontariato e la condivisione con il mondo della disabilità come un cammino da fare con gli amici più stretti. Un racconto semplice, che si svolge per strada, in uno scenario natalizio. È l’avventura di tre ragazzi, Prisco, Alfonso e Chiara, che scelgono di prepararsi al Natale compiendo un gesto speciale: andare fino a “Betlemme”, una struttura da anni presente sul territorio che accoglie fanciulli e ragazzi diversamente abili. Essi ci “insegnano – scrive mons. Giudice – che la disabilità è solo negli occhi di chi guarda”. Mossi dalla carità, i ragazzi hanno deciso di spingersi fino a Betlemme per pregustare, nel dono e nel servizio, la gioia natalizia.

Nel freddo e nelle folate di vento attraversano quasi tutto il paese. E pensano al disagio di Maria e Giuseppe, in quella notte santa, in cui non c’era posto per loro nell’albergo (Lc 2, 7). E si chiedono se c’è posto, oggi, per Gesù nell’albergo caotico del mondo. Sono stanchi e ricoperti di neve ma all’arrivo vengono ripagati dalla gioia, dai sorrisi, dagli abbracci. Un’esperienza che ha molto da insegnare ai nostri giovani, da leggere e condividere insieme ai ragazzi. È possibile trovare la Lettera di Natale, arricchita dai disegni dei bambini e ragazzi della Filanda Lars, al costo di 1,00 €, a Nocera Inferiore, presso la libreria Corinto; a Sarno, presso la libreria Mir Mir; a Pagani, presso l’edicola Sardo Art; ad Angri, presso Esdra Articoli Religiosi; a Poggiomarino presso l’edicola Archimede. Per maggiori informazioni, consultate la quarta di copertina. Antonietta Abete

di m

ons

. Gi

pp us e

eG

iud

i ce

È questo il titolo della Lettera di Natale del vescovo Giuseppe, appuntamento che si rinnova dal 2011. Dal 3 dicembre, il testo sarà disponibile in cinque punti vendita. I lettori di Insieme la riceveranno in regalo

LA PRESENTAZIONE “Una visita a Betlemme” sarà presentata il prossimo 6 dicembre, alle ore 11.00, presso la Filanda Lars, in via Roma 3, a Sarno. Un momento di condivisione e riflessione insieme ai bambini, ragazzi e operatori della struttura di riabilitazione prima del santo Natale.

DICEMBRE 2018 Insieme

37


VITA ECCLESIALE I partecipanti al weekend formativo

Diciamo “sì”, come Maria

«S

ono nata in Azione Cattolica come mamma di ragazzine che frequentavano l’associazione». Comincia così l’avventura associativa di Anna Aprea, presidente diocesana di Azione Cattolica, che il giorno prima della nascita della sua terza figlia, l’8 dicembre, era in parrocchia a festeggiare la sua Festa dell’Adesione. A colloquio con la presidente per comprendere uno dei passaggi fondamentali della vita dell’A.C., che ogni anno rinnova nel giorno dell’Immacolata la sua adesione a Cristo e alla Chiesa. «La nostra guida è il “sì” di Maria, quel “sì” totale dato con fiducia e amore sconfinato – spiega Anna –. Molto spesso crediamo che sia difficile oggi pronunciare il nostro “eccomi”, ma Maria era una giovane fanciulla di un tempo difficile, quel “sì” le è costato più di quello che si possa immaginare e non c’è paragone con la nostra epoca». Scegliere il giorno dell’Immacolata per riaffermare l’appartenenza all’associazione significa dimostrare che l’amore per Dio ti rende il tutto, come è avvenuto per Maria: «“Serbava tutte le cose nel suo cuore” ci ricorda il Vangelo di Luca, Dio le stava accanto e lei sentiva la sua presenza prima come donna incinta e poi da mamma. Non ha mai avuto un attimo di scoraggiamento, è quello il senso della nostra adesione» prosegue Anna. In ogni parrocchia, durante la Celebrazione Eucaristica dell’8 dicembre, i vari settori dell’Azione Cattolica parrocchiale rinnovano la loro iscrizione, decidendo di tesserarsi: «Perché la tessera? – rincalza la presidente – Ci rende ancora di più associazione unita, dal Sud al Nord. Riaffermiamo la nostra scelta cristiana: siamo cristiani battezzati, impegnati nella Chiesa universale e locale, abbiamo come esempio il “sì” di Maria e come esempio la famiglia di Nazareth. L’Azione Cattolica è infatti cura della persona, dai più piccoli agli anziani». In Azione Cattolica, nessuno è lasciato da solo. Mariarosaria Petti

38

Insieme DICEMBRE 2018

L’8 dicembre, l’Azione Cattolica vive la Festa dell’Adesione: tutti i soci rinnovano la tessera all’associazione e ribadiscono il loro “eccomi” nella Chiesa universale e locale

Da sinistra, Anna Aprea, don Mario Masullo e Vittorino Onofrio

I prossimi appuntamenti A dicembre, l’Azione Cattolica diocesana si ritrova per la Festa dei giovani e a gennaio con l’appuntamento della Marcia della pace. Continuano gli incontri del percorso Arte e fede guidato dall’esperta Caterina Bruno, rivolto a giovani e ad adulti. I prossimi incontri sono fissati per il 25 febbraio, presso la parrocchia San Biagio a San Marzano e per il 19 maggio presso la Casa Iuvenescit Ecclesia. L’anno associativo si concluderà con la Festa degli incontri, a carattere regionale, per festeggiare i 50 anni dell’A.C.R.


SPECIALE AZIONE CATTOLICA Il Consiglio diocesano di A. C.

A lavoro in equipe nazionale Dall’estate scorsa, Antonella Salvati, giovane della parrocchia Regina Pacis di Angri, partecipa alla stesura degli itinerari formativi per il settore ragazzi di Azione Cattolica

L’Azione Cattolica è scelta formativa Il 13 e 14 ottobre l’A. C. ha vissuto un weekend formativo a Paestum, culminato nella elaborazione di dieci propositi per vivere un cammino unitario

“L

a parte migliore” è il titolo del weekend di formazione proposto dal Consiglio diocesano di Azione Cattolica, che si è svolto lo scorso 13 e 14 ottobre presso la Casa di spiritualità Getsemani di Paestum. Marta e Maria sono le icone bibliche che accompagnano il cammino associativo, perché la fede nasce dall’ascolto e dalla carità, un itinerario per riconoscere “la parte migliore”, che è Cristo. Preghiera, azione, sacrificio sono i pilastri intorno ai quali ci siamo confrontati per ritornare all’essenzialità. Riuniti in Adorazione Eucaristica, abbiamo cominciato così la nostra due giorni per poi dividerci in laboratori e interrogarci sul nostro modo di vivere la preghiera, l’azione e il sacrificio. Ci hanno aiutato nella riflessione don Mario Masullo, assistente ecclesiastico regionale dei giovani di Azione Cattolica, e Vittorino Onofrio, delegato nazionale dell’associazione per il Settore adulti, indicandoci come i tre punti cardine possano declinarsi nella vita di un socio di A.C. Dalla sintesi dei lavori sono emersi nove propositi o suggerimenti di buone prassi a cui si aggiungerà un decimo punto elaborato dal Consiglio Diocesano di Azione Cattolica, per potere vivere un cammino unitario diocesano, accanto al nostro Vescovo, mons. Giuseppe Giudice, e ai nostri sacerdoti. Anna Aprea

A

ntonella Salvati è in Commissione nazionale itinerari formativi per il settore 9-11 di Azione Cattolica. La richiesta le è arrivata l’estate scorsa dal responsabile nazionale A.C.R. a conclusione di un Campo estivo. Così, tre volte all’anno si ritrova a Roma con altri referenti di tutta Italia per redigere le guide che aiuteranno gli educatori di ogni diocesi a preparare gli incontri settimanali con i nove-undicenni. «Ciascuno porta la sua esperienza diocesana, parrocchiale e il proprio bagaglio. Tutto è a servizio di tutti» racconta Antonella. A partire dalla scelta di un brano evangelico, ciascuna articolazione associativa si mette all’opera per programmare attività da proporre, dai bambini più piccoli agli adulti: «Si parte dall’osservazione della realtà – continua la giovane – dalle domande di vita. I ragazzi sono chiamati ad accogliere la Parola, ne fanno esperienza attraverso il cammino in A.C.R. per diventare discepoli missionari». Per aiutare i ragazzi e gli educatori, ogni anno è scelta un’ambientazione e una storia diversa: «Questo è l’anno del “Ci prendo Gusto” e siamo tutti in cucina, il prossimo anno per voi è ancora top secret ma le guide sono quasi chiuse» confessa Antonella. Nessuno spoiler, bisogna attendere con pazienza per scoprire dove l’Azione Cattolica ci porterà nel 2020. M. P.

Antonella Salvati

DICEMBRE 2018 Insieme

39


VITA ECCLESIALE I partecipanti agli Esercizi spirituali al termine della Celebrazione Eucaristica sulla tomba di san Bartolomeo

Dal 5 al 9 novembre quaranta sacerdoti della Diocesi si sono ritrovati con il Vescovo al Centro La Pace di Benevento per gli esercizi spirituali guidati da padre Domenico Marafioti

Pregare e riflettere insieme

F

ermarsi un attimo, stare un po’ di più in ascolto del Signore, riprendere le forze e ripartire. È questo il motivo per cui ogni anno ai sacerdoti della diocesi è proposto il corso di esercizi spirituali. Questa volta ad accoglierci, dal 5 al 9 novembre, è stato il centro “La Pace” di Benevento. Questa bellissima struttura è gestita dai volontari del Movimento dei Focolari, molto calorosa è stata quindi non solo l’accoglienza, ma anche ogni rapporto col personale. Il vescovo, monsignor Giuseppe Giudice, e i quaranta sacerdoti che hanno partecipato, si sono messi in ascolto del Signore guidati da padre Domenico Marafioti, Gesuita che già ci guida nei ritiri mensili. Padre Marafioti è docente di teologia, ma da tutti riconosciuto come ottimo direttore spirituale sia dei seminaristi che di tanti sacerdoti. Risiede nella comunità dei Gesuiti di Posillipo, ma opera anche nel seminario di Capodimonte dove tanti di noi hanno studiato. Padre Domenico ha iniziato il suo percorso partendo dall’evento fondante del cristianesimo e cioè la Resurrezione di Gesù. Ha tenuto a precisare e a spie-

40

Insieme DICEMBRE 2018

gare come questo sia il cardine di tutto ciò in cui crediamo e speriamo. Ogni volta che vacilliamo nelle scelte quotidiane o perdiamo la speranza, semplicemente stiamo mettendo in dubbio la Resurrezione di Cristo. Il Padre predicatore, ripercorrendo diversi passi della Sacra Scrittura, ha cercato di rendere ancora più saldo questo principio che per ogni fedele deve essere la pietra miliare della propria vita di fede. Nei giorni successivi ci ha condotto, quasi a ritroso, prima attraverso la pas-

Il Centro La Pace

sione e morte del Signore e poi sui temi a noi più vicini: il sacerdozio e la fedeltà alla propria vocazione. Infine, quasi a voler suggellare il discorso, ci ha ricordato l’importanza della presenza della Madre del Signore e Madre nostra e della sua peculiare figura all’interno della storia della salvezza e della storia di ciascuno di noi. Momento molto intenso della nostra settimana di esercizi è stata la visita alla tomba dell’apostolo san Bartolomeo. Nella nostra regione Campania abbiamo la fortuna di avere i corpi di ben tre dei dodici apostoli: sant’Andrea ad Amalfi, san Matteo a Salerno e, per l’appunto, san Bartolomeo a Benevento. Oltre ai momenti di formazione ordinaria e alle celebrazioni solenni in cui siamo chiamati a stare insieme, la settimana di esercizi spirituali per noi sacerdoti è anche occasione per sperimentare un po’ di più la fraternità e l’appartenenza alla famiglia presbiterale diocesana. Durante questa settimana infatti si ha l’occasione per condividere idee e riflessioni, o semplicemente incontrarsi e stare un po’ insieme. Andrea Annunziata


DICEMBRE 2018 Insieme

41


LE PAROLE DELLA FEDE di Silvio Longobardi

Non abbandonarci alla tentazione Nell’ultima assemblea della CEI, i Vescovi italiani hanno approvato la nuova formulazione del Padre nostro che diventerà obbligatoria nella celebrazione liturgica dopo la ratifica della Santa Sede. Parole nuove per dire cose antiche

I

l Padre nostro non si conclude con una parola pacificante e luminosa ma con una supplica accorata e per certi aspetti drammatica: “non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male”. Ho usato la traduzione più recente della CEI che ha modificato la precedente versione che, a giudizio di alcuni, lasciava margini di ambiguità: “non ci indurre in tentazione”. Nella recente assemblea della CEI i Vescovi italiani hanno approvato la nuova formulazione che diventerà obbligatoria nella celebrazione liturgica dopo la ratifica della Santa Sede. Tentazione e prova. È bene dire subito che la traduzione proposta dal-

la CEI non soddisfa tutti né traduce fedelmente il testo greco. È stato san Girolamo, all’inizio del V secolo, a tradurre magistralmente in latino il testo greco: “et ne nos inducas in tentationem”. Il verbo inducere traduce il greco eisphéro e significa condurre dentro. La traduzione più fedele al testo greco potrebbe essere questa: “non farci entrare nella tentazione” (Ravasi); oppure: “non permettere di entrare in” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2846). La traduzione precedente lasciava pensare che la tentazione potesse venire anche da Dio. Ma non era campata in aria, anzi aveva una sua logica stringente. In greco, infatti, troviamo il vocabolo peirasmós che indica sia la prova che

“Si tratta di una decisione da assumere con sapienza teologica e con saggezza pastorale, nella consapevolezza che il Pater è non solo parte integrante dell’Ordo Missae, ma si configura anche come la preghiera, che ritma il respiro orante del popolo di Dio” (card. Gualtiero Bassetti, Prolusione all’assemblea CEI, 12 novembre 2018)

42

Insieme DICEMBRE 2018

la tentazione. Il cardinale Ravasi invita a distinguere due situazioni molto diverse. La prima è la tentazione come prova, quella ad esempio di Abramo o di Israele nel deserto, o ancora di Giobbe: va intesa come “un’educazione alla fedeltà, all’amore puro, alla fede genuina; questa tentazione può venire anche da Dio, anzi spesso è proprio Dio che mette alla prova. La seconda è la tentazione come insidia che invece ha come obiettivo, diretto o indiretto, la “ribellione dell’uomo contro Dio e la sua Legge”. Questa tentazione può venire solo da Satana o dal quel mondo che, a causa del peccato, si oppone a Dio. Tentare significa dunque mettere alla prova, saggiare la fede. La Scrittura dice che Dio “mette alla prova [epeírazen] Abramo” quando gli chiede di sacrificare il figlio Isacco (Gen 22, 1). La traduzione parla di prova ma il verbo greco è peirazō, lo stesso che nel NT viene usato per indicare la tentazione. Dio non solo permette la prova ma Lui stesso, a volte, mette alla prova i suoi figli. Questo fatto non deve sorprendere perché attraverso la prova la fede viene purificata. È fin troppo ovvio che Dio non tenta al male. “Dio è luce e in lui non ci sono tenebre” (1Gv 1, 5), dice in modo lapidario l’apostolo Giovanni. E san Giacomo aggiunge: “Nessuno quando è tentato [pierazómenos] dica: Sono tentato da Dio, perché


Il presidente della CEI Gualtiero Bassetti

Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male” (Gc 1, 13). Tra Dio e il male c’è una netta e radicale contrapposizione. L’umana fragilità. La tentazione appartiene all’esistenza umana e trova la sua origine nella fragilità che dimora in noi. Ancora san Giacomo: “Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza [epithumía] che lo attrae e lo seduce” (Gc 1, 13-14). La tentazione è frutto della concupiscenza, scrive l’apostolo. Il Catechismo lo definisce “desiderio smodato” (n. 2514) e spiega: “può designare ogni forma veemente di desiderio umano” che amplifica l’istinto a scapito della ragione (n. 2515). La concupiscenza non è un peccato in se stessa ma sospinge l’uomo al male. Quando, infatti, l’istinto prende il sopravvento sulla ragione, anche le cose buone vengono vissute o usate in modo sbagliato. L’apostolo Paolo parla dell’eterna lotta tra “carne” e “spirito” (Gal 5, 16). A causa della sua costitutiva debolezza, senza la grazia, l’uomo non è in grado di contenere e orientare i desideri e spesso va fuori pista. Il cardinale Martini invita a prendere coscienza che il male assedia l’esistenza dell’uomo. Nell’uomo e attorno a lui “ci sono forze di distruzione continuamente operanti: l’egoismo prevale sull’altruismo, l’orgoglio è a-

vido di potere e di successo, la smania di protagonismo corrode il cuore, la fragilità umana è in se stessa insuperabile”. Solo se l’uomo diventa consapevole di tutto questo, allora comprende anche la necessità di ricevere salvezza (La via di Timoteo, Casale Monferrato 1995, 65). Origene, teologo del III secolo, osserva che la tentazione accompagna la nostra vita, nessuno ne è esente, neanche gli apostoli sono stati liberati da essa: “neppure colui che medita giorno e notte la legge di Dio […] è lontano dall’essere tentato” (Commento al Padre nostro, 29, 9). La tentazione non è un male in se stesso. Tant’è vero che con il Padre nostro chiediamo di essere liberati dal male non dalle tentazioni. Dobbiamo perciò pregare, conclude Origene, di non soccombere nella tentazione (29, 9). La tentazione è dunque inevitabile! È bene però spiegare che mille tentazioni non fanno un solo peccato. Una cosa è sentire, altra cosa è acconsentire. Una cosa è percepire il male che si agita in noi, quei desideri che spingono al peccato, altra cosa è tradurre quei desideri in parole o in opere. Santa Caterina da Siena invita ad abortire il peccato non appena viene concepito in noi, prima che venga alla luce!

La tentazione non è un peccato ma è pur sempre una minaccia, una seduzione, un pericolo. Per questo supplichiamo il Padre celeste di sostenerci con particolare cura nel tempo della prova. L’apostolo Paolo offre ai battezzati un criterio e una certezza: “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione [syn to peirasmo] vi darà anche la via d’uscita e la forza per sopportarla” (1Cor 10, 13). Non sempre è Dio che mette alla prova, nella gran parte dei casi, la prova nasce dal peccato degli uomini, è frutto dell’ingiustizia o dalla violenza o semplicemente scaturisce dagli errori, anche quelli commessi in modo involontario. Né dobbiamo dimenticare che spesso il maligno soffia sul fuoco della nostra debolezza. Anche in questi casi, dobbiamo ricordare che il buon Dio non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. Se non vogliamo soccombere nella prova, dobbiamo invocare l’aiuto di Dio, come fanno gli apostoli quando sono sorpresi da un’improvvisa tempesta: “Salvaci, Signore, siamo perduti!” (Mt 8, 25). Lo svegliano, gridano, insistono. Sanno di poter contare su di Lui. È questo il significato della supplica che chiude il Padre nostro. La nuova formulazione esplicita ancora meglio questa coscienza di fede che, va detto con buona pace di tutti, è quella che ha sempre rischiarato il cammino dei credenti. DICEMBRE 2018 Insieme

43


VITA ECCLESIALE Un momento dell’Assemblea generale della Cei

Insieme alla Comunità Gesù Risorto

L Abusi, passi concreti

N

asce il Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. La proposta è stata condivisa dai Vescovi durante l’A ssemblea generale. L’iniziativa sarà strutturata con una segreteria stabile, nella quale opereranno laiche e laici, chiamati a sostenere le diocesi in percorsi di formazione e prevenzione. I Vescovi si sono anche impegnati a individuare sul territorio referenti da qualificare con l’aiuto del Centro per la tutela dei minori dell’Università Gregoriana. Le Linee guida, che saranno approvate nei prossimi mesi, chiedono di rafforzare la promozione della trasparenza e una comunicazione attenta a rispondere alle legittime domande di informazione. Sono passi concreti con cui la Chiesa italiana intende assumere la tutela dei minori come priorità, rispetto a ogni preoccupazione difensiva, volta ad arginare il peso dello scandalo. Ivan Maffeis, direttore ufficio nazionale Comunicazioni sociali

o scorso 11 novembre il Vescovo ha presieduto la Celebrazione Eucaristica conclusiva del ritiro regionale della Comunità Gesù Risorto, movimento che fa parte della grande famiglia del Rinnovamento carismatico cattolico. Monsignor Giuseppe Giudice è stato accolto dai 1400 che si sono ritrovati al Palapartenope di Napoli da tutta la Campania per meditare sul tema “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. La Comunità Gesù Risorto è presente in molte diocesi della regione, ogni anno viene chiamato un Vescovo a presiedere la Santa Messa conclusiva del ritiro. In Diocesi il movimento è presente a Poggiomarino, nella parrocchia Sant’Antonio, dove ogni lunedì si incontrano un centinaio di persone. La responsabile diocesana del gruppo è Mariarosaria Iossa, mentre Prisco Rossella fa parte del Comitato internazionale di servizi che coordina la Comunità Gesù Risorto a livello internazionale. Il ritiro al Palapartenope di Fuorigrotta è stato caratterizzato da una mattinata di preghiera carismatica e formazione e il pomeriggio con l’Adorazione Eucaristica e la Santa Messa presieduta da monsignor Giudice.

Un momento della Celebrazione

Mons. Giuseppe Lanzetta

A Dio don Peppino

L

a Diocesi ha dato l’ultimo saluto a monsignor Giuseppe Lanzetta, per tutti don Peppino, storico parroco di San Bartolomeo Apostolo a Nocera Inferiore, morto a Martina Franca lo scorso 14 novembre. Il vescovo, monsignor Giuseppe Giudice, sabato 17 novembre ha presieduto le esequie nella parrocchia che il sacerdote ha guidato per decenni. Monsignor Lanzetta aveva 90 anni e da tempo viveva in Puglia con i suoi familiari. Aveva lasciato la parrocchia il 15 novembre 2009, a lui sono succeduti don Vincenzo Ruggiero e don Marco Limodio. Una figura molto amata, tanti gli ex parrocchiani che lo hanno ricordato con emozione e commozione insieme ai sacerdoti e ai familiari.

44

Insieme DICEMBRE 2018


INFORMADIOCESI GLI APPUNTAMENTI Con i vescovi Il 3 dicembre il Vescovo è a Pompei per la riunione della Conferenza episcopale campana

cappella ospedaliera dell’Umberto I per i bambini della terapia intensiva neonatale. Il 19 dicembre, alle ore 10.30, Celebrazione a Villa dei fiori.

Celebrazioni

Nelle parrocchie

Il 4 dicembre, alle ore 9.30, il Vescovo presiede la Santa Messa al distaccamento dei Vigili del fuoco di Nocera Inferiore per la festa della patrona santa Barbara; alle ore 20.15 Santa Messa alla Cittadella di Angri. Il 5 dicembre, alle ore 19.30, in Cattedrale presiede la Celebrazione Eucaristica con l’AMCI, l’associazione del Medici cattolici italiani. Il 15 dicembre, alle ore 10.30, Celebrazione Eucaristica nella

Il 6 dicembre, alle ore 18.30, Santa Messa per la festa di san Nicola nella parrocchia Santa Maria Maddalena in Armillis a Sant’Egidio del Monte Albino. Il 16 dicembre, alle ore 10.50, Santa Messa in diretta su RaiUno dalla Cattedrale di San Prisco. Il 23 dicembre, alle ore 11.00, Santa Messa nella parrocchia Santa Maria del Carmine di Pagani.

Festa dell’Immacolata L’8 dicembre il Vescovo presiede la Santa Messa: alle ore 6.00 nella parrocchia Corpo di Cristo di Pagani; alle ore 8.00 nella congrega dell’Immacolata a Sarno; alle ore 10.00 nella parrocchia Santa Maria degli Angeli di Nocera Superiore per la professione solenne delle suore Serve di Maria Addolorata.

Auguri e preghiera

Il 18 dicembre incontro con la Curia diocesana per lo scambio di auguri natalizio. Il pomeriggio del 22 dicembre il Vescovo incontra i ministranti della Diocesi.

Le Celebrazioni natalizie

Il 24 dicembre il Vescovo presiede la Santa Messa di Mezzanotte nella parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Corbara. Il 25 dicembre, alle ore 10.30, solenne Santa Messa di Natale in Cattedrale. Il 31 dicembre, alle ore 17.00, Santa Messa e Te deum di ringraziamento in Cattedrale. Il 6 gennaio, alle ore 10.30, solenne Santa Messa dell’Epifania in Cattedrale.

Per maggiori info: www.diocesinocerasarno.it

OFFERTE PER I NOSTRI SACERDOTI per te una scelta per molti una speranza

ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO CLERO Presidente prof. Felice Cajazzo c.c.p. 13407846 DICEMBRE 2018 Insieme Via Vescovado, 4 - 84014 Nocera Inferiore - t. 081 517 92 30 - idscnocerasarno@gmail.com

45


46

Insieme DICEMBRE 2018


LA BACHECA DEGLI AUGURI a cura della redazione

Auguri di buon compleanno

Don Rosario Villani (Maria Immacolata, Nocera Inferiore) ha compiuto 68 anni il primo dicembre; don Michele Fusco (S. Giovanni Battista, Striano) festeggia 70 anni il 18 dicembre; don Carmine Cialdini (S. Alfonso, Sarno) spegne 36 candeline, il 29 dicembre, don Vincenzo Spinelli compie 27 anni, il 28 dicembre. Le vostre vite seguano sempre l’esempio del Maestro Buono, auguri!

Auguri speciali

Maria Francesca Savastano, socia della Cooperativa Priscus, compie gli anni il 7 dicembre. Carmine Giordano, responsabile del Servizio Informatico diocesano, festeggia 37 anni il 22 dicembre. Buon compleanno dalla famiglia diocesana!

Buon anniversario di ordinazione presbiterale a:

don Domenico Ambrosi e don Vincenzo Di Nardi il 7 dicembre; padre Aldo D’Andria l’8 dicembre; don Giovanni Orlando il 17 dicembre; don Enrico Ascolese il 27 dicembre. Buon anniversario di ordinazione diaconale a: diac. Ivan Cerino, diac. Salvatore Di Prisco, diac. Franco Ferraioli, diac. Gerardo Guastaferro, diac. Luigi Loreto e diac. Vincenzo Vergati, il 26 dicembre. La vostra vocazione possa alimentarsi quotidianamente nell’incontro con i poveri, gli ultimi e con quanti cercano il volto di Dio.

Carmela Rossi

Martina Grimaldi

Redazione in festa

Don Silvio Longobardi, direttore editoriale di Insieme, festeggia 58 anni, il 3 dicembre. Buon compleanno, il Signore possa custodire sempre il suo ministero. Auguri! Anna Petrosino

Il nostro cordoglio

Lo scorso 28 ottobre, è mancato nonno Carmine. Ad Aldo Torre, vice responsabile dell’Azione Cattolica Ragazzi diocesana, e alla sua famiglia formuliamo le nostre più sentite condoglianze, assicurando un ricordo nella preghiera.

Congratulazioni a Carmela Rossi, sposa e mamma, che lo scorso 24 ottobre ha conseguito la Laurea in Psicologia con lode e a Martina Grimaldi, che ha curato per Insieme una rubrica sugli istituti religiosi femminili della nostra Diocesi e lo scorso 30 ottobre ha concluso gli studi in Giurisprudenza. La redazione si unisce alla vostra gioia, augurandovi un radioso futuro professionale.

Congratulazione ad Anna Petrosino, catechista nella parrocchia S. Maria del Carmine a Pagani, che ha conseguito l’abilitazione dell’esercizio della professione di avvocato. Gli auguri giungono dai suoi familiari, a cui si unisce la comunità parrocchiale paganese e l’intera Diocesi.

Nozze d’oro per Antonio, referente parrocchiale di San Prisco per la redazione di Insieme, e sua moglie. Un traguardo importante, una vita trascorsa insieme e nella fede in Cristo. Auguri di cuore!

È tornata in Cielo la nonna di don Antonio Adinolfi, Concetta Di Ruocco, lo scorso 10 novembre. Il Signore spalanchi le porte del Paradiso e doni sollievo ai familiari per la triste perdita.

DICEMBRE 2018 Insieme

47


NEWSDALLEPARROCCHIE a cura di Mariarosaria Petti

Cappella della Curia Nocera Inferiore

Una Messa per don Giovanni Iaquinandi

L

Santa Maria Addolorata San Potito di Roccapiemonte

Uniti nella carità

I

n occasione della Seconda Giornata Mondiale dei Poveri, i ragazzi della parrocchia di San Potito a Roccapiemonte, hanno organizzato una raccolta di generi alimentari e prodotti per l’igiene, destinati alle famiglie bisognose. I giovani hanno formato una catena di montaggio che ha funzionato alla perfezione e si sono divertiti a svolgere i diversi compiti: andare nei punti vendita della frazione, coinvolgere i clienti nell’iniziativa, raccogliere i doni negli scatoloni, spostarli in chiesa, sistemarli nelle ceste e portarli sull’altare in processione. «È stato bello accogliere le persone davanti ai negozi e ringraziarle con un sorriso per ciò che hanno donato. Ci siamo sentiti utili!». Questi i commenti immediati dei ragazzi, dagli occhi colmi di gioia e gratificazione. Gruppo parrocchiale ragazzi San Potito

Speciale auguri

48

o scorso 19 novembre, nell’anniversario della Dedicazione della Chiesa Cattedrale, presso la Cappella della Curia vescovile è stata celebrata una Messa nel trigesimo della morte di mons. Giovanni Iaquinandi, salito alla Casa del Padre il 17 ottobre. Originario di San Marzano sul Sarno, don Giovanni era molto amato dai suoi concittadini e da quanti hanno avuto la fortuna di percorrere un pezzo di strada insieme a lui. Dal 2012 fino al mese di maggio di quest’anno, ha affiancato il vescovo Giuseppe come Vicario Generale, senza far mancare mai il suo supporto e le lucide e profonde riflessioni. Impegno ricordato da mons. Giudice nell’omelia: «Don Giovanni mi è stato molto vicino nei primi anni del mio episcopato, mi ha supportato con rispetto e affetto». Dal cielo continua a vegliare sulla famiglia diocesana. Sofia Russo

Auguri di buon compleanno alla dottoressa Rossella Fortunata, biologa nutrizionista, che il 25 dicembre compie 29 anni e lo scorso 28 settembre ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari. Dopo un brillante percorso universitario, gli zii Gennaro e Monica Corrado, insieme alle cugine Roberta e Gloria, l’affidano al Signore, affinché possa custodire e far risplendere il suo impegno professionale.

Il prossimo 7 dicembre Gennaro Fortunato e Angela Filograno celebreranno il sacramento del matrimonio nella parrocchia Corpo Cristo di Nocera Inferiore. Gli sposi possano seguire l’esempio della famiglia di Nazareth ed essere sempre piccola Chiesa domestica. Gli auguri giungono dagli zii Gennaro e Monica Corrado e dalle cugine Roberta e Gloria.

Insieme DICEMBRE 2018

Se hai da fare degli auguri speciali, contatta la segreteria di redazione: 081 517 04 66 - segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it


San Giovanni Battista Angri

Inaugurazione anno catechistico

4 Don Stéphane Guy discute la tesi di dottorato in Diritto Canonico

Santuario S. Bambino di Praga Pagani

Santa Maria della Purità in festa

L

o scorso 25 ottobre ha discusso la tesi per il Dottorato in Diritto Canonico, presso la Pontificia Università Urbaniana, don Stéphane Guy, sacerdote della Costa d’Avorio arrivato nella nostra diocesi nel 2016. Accolto dalla comunità che si stringe intorno al Santuario del Bambino di Praga di Pagani e dai volontari della P.U.A.C.S. (Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza), in questi anni don Stéphane con la sua allegria e cordialità ha saputo conquistare i cuori dei fedeli che lo hanno conosciuto, tanto che alcuni di essi hanno voluto condividere questo momento di gioia insieme al sacerdote ivoriano, recandosi a Roma per assistere alla discussione della tesi. Don Stéphane ha ringraziato il vescovo Giuseppe, che lo ha accolto come un figlio, e tutta la comunità paganese, che non gli ha mai fatto mancare tutto il suo calore. Sofia Russo

novembre, una domenica di letizia per la parrocchia S. Giovanni Battista in Angri, per la presenza del Vescovo, mons. Giudice, che – su invito del parroco – ha presieduto la Santa Messa di inaugurazione dell’anno catechistico. Alla presenza di tutti i gruppi parrocchiali e di numerosi fedeli, il Vescovo ha sottolineato la necessità dell’ascolto per una sempre maggiore crescita spirituale, rimarcando il messaggio offerto dalla liturgia del giorno che invita allo “Shemà, Israel; ascolta, Israele”. Al termine della celebrazione, la comunità parrocchiale ha fatto dono al suo Pastore di una lampada in ceramica, realizzata da un artista della parrocchia, simbolo di vicinanza orante della comunità parrocchiale, soprattutto nei momenti bui, che possono attraversare il ministero episcopale. Inoltre, i bambini del catechismo con un gesto spontaneo, hanno omaggiato mons. Giudice di una scatola di cioccolatini quale segno della loro vicinanza e del loro filiale affetto. Alberto Limodio Un momento della Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Giudice

FOTONOTIZIA

Il Vescovo Giuseppe ha presieduto la Celebrazione per la Professione di suor Maria Francesca Salerno, al monastero di Sant’Anna di Nocera Inferiore, il 3 novembre scorso. «Fate esperienza dell’amore di Dio» ha affermato la consorella, che ha fatto voto di obbedienza, povertà e castità nelle mani della Madre Priora, suor Maria Cecilia Beneventano. «Si può ancora oggi scegliere Dio» ha commentato la Priora. A suor Maria Francesca gli auguri della diocesi di Nocera-Sarno, affinché il suo cammino sia sempre lieto. DICEMBRE 2018 Insieme

49


NEWS DALLE PARROCCHIE I coniugi Martin, figura di Santi a cui ispirarsi, presentata durante il ciclo d’incontri formativi

San Bartolomeo Apostolo Corbara

Presepe vivente

F Sant’Antonio di Padova Orta Loreto

Preparandosi al Natale

N

el mese di novembre il gruppo catechistico ha partecipato a tre incontri di formazione in preparazione al mandato catechistico del 2 dicembre, prima domenica di Avvento. Il tempo scorre velocemente e il Natale è alle porte. Le vetrine sono addobbate, le città cominciano ad illuminarsi e i più previdenti avranno già comprato i regali. In questo affannoso frastuono è facile dimenticare di prepararsi spiritualmente alla meraviglia del Natale. Le tematiche affrontate nel ciclo di incontri s’ispirano al documento di papa Francesco, Gaudete et exsultate, che ancora una volta esorta a diventare santi. Ma quanto è difficile diventare santi? Impegnativo ma non impossibile. Basti pensare ai santi Martin, i santi della porta accanto. La chiave di tutto è l’amore, un amore incondizionato che non chiede niente in cambio. Gruppo catechisti

ede e tradizione nel Presepe vivente tra le strette viuzze e nelle corti del Borgo Sala a Corbara il 9 dicembre alle ore 17.00. Il fruttivendolo, le lanare, le lavandaie ed il pastore dormiente fanno da cornice all’appuntamento realizzato dall’oratorio “Chiara Luce Badano”, che coinvolge i bambini e i genitori, in collaborazione con le associazioni del territorio. Il mistero del Natale deve essere sempre un richiamo, mostrandoci un Dio che si fa uomo e che condivide da vicino la nostra umanità. Erasmo Capriglione Una scena del Presepe vivente

FOTONOTIZIA

«Accetto di fare la foto solo se ci siamo tutte e tre». È questo il biglietto da visita di suor Caterina, la nuova superiora delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida di Poggiomarino. Felicità contagiosa quella di suor Olimpia e suor Maria ma anche della cara Olga. Auguri dalla comunità sacerdotale e laica di Poggiomarino.

50

Insieme DICEMBRE 2018


I fiori realizzati dai bambini e dalle catechiste

FOTONOTIZIA

Santa Maria Maddalena in Armillis Sant’Egidio del Monte Albino

Accogliere per seminare amore

“S

iamo fiori nel campo di Dio”: questo il tema scelto per la festa dell’accoglienza, svoltasi lo scorso 21 ottobre, che accompagnerà per tutto l’anno catechistico i bambini della comunità parrocchiale. Consapevoli di essere dono gli uni per gli altri per costruire un mondo più bello e solidale, l’appuntamento si è svolto come di consuetudine presso la piazzetta antistante l’Abbazia. È stato rimarcato l’impegno di costruire dai piccoli gesti un mondo da colorare, con i nostri sogni e – perché no? – con fiori che rendono più bello il posto dove si vive. Le catechiste hanno preparato per i bambini tanti fiori colorati e ciascuno di loro ha scritto su di un petalo del proprio fiore una sua caratteristica positiva, che intende mettere a disposizione di tutti durante il cammino verso il sacramento della Prima Comunione. Questi fiori poi sono stati attaccati su un nastro verde, che rappresenta il prato, e dopo la Santa Messa, collocati sulla balaustra dell’altare. Livia Rossi

Una giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza per il gruppo “dopo Comunione” e il gruppo ministranti delle parrocchie San Giovanni Battista e Santa Maria del Ponte di Roccapiemonte, in visita alla città di Salerno, accompagnati dai responsabili e dal seminarista Domenico Petti.

DICEMBRE 2018 Insieme

51


NEWS DALLE PARROCCHIE

San Teodoro Sarno

Aiutaci ad aiutare

S

abato 24 novembre la squadra dei volontari Caritas guidata dal nostro parroco e responsabile della Caritas foraniale, don Antonio Agovino, ha indetto una raccolta alimentare presso alcuni supermercati della città. Lo scopo è stato, in vista del Natale, quello di arrivare al cuore delle famiglie invitandole a donare generi alimentari di prima necessità, che saranno distribuiti ai nostri cari fratelli in difficoltà. Si tratta delle persone di cui cerchiamo di prenderci cura con dedizione e discrezione tutto l’anno accogliendoli e ascoltandoli. L’importante non è il pacco di pasta in sé, ma l’amore, la preghiera e il calore umano, che vi sono dietro ogni singola donazione. La carità è preziosa. I volontari Caritas

52

Insieme DICEMBRE 2018

FOTONOTIZIA

Don Piercatello Liccardo ha conferito il Premio Egeria, il tributo al genio femminile istituito dalla parrocchia Santa Maria del Presepe di Nocera Inferiore, ad Antonio D’Alessandro, in memoria della moglie, Patrizia Pastore, scelta questa estate come premiata per il suo impegno del mondo del volontariato al femminile e scomparsa il 2 settembre scorso, in un incidente stradale. La consegna è avvenuta a Roma, durante la presentazione del libro “A scuola di coraggio”, una raccolta delle storie delle donne di Acisjf, associazione di cui era presidente Pastore.


IN PARROCCHIA a cura di Antonietta Abete

Nuovi operai, momenti di formazione e una generosa disponibilità a continuare a servire il Signore nei più piccoli: le attività della comunità San Giovanni Battista in Cicalesi

PAGINA A CURA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA - CICALESI In redazione Rosaria Faiella, Alessia Bove, Francesco Coppola e Federica Sciumbarruto

Formazione e servizio

“La messe è molta ma gli operai sono pochi: pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai per la sua messe”: con gioia la comunità ringrazia Carmen, Cinzia S., Vittoria e Cinzia P., quattro nuove catechiste che hanno pronunciato il loro “sì” al servizio dei più piccoli. “Con l’ingegno Scout si può sostituire un biglietto aereo”: il reparto “Stella Polare” ha partecipato il 21 ottobre allo JOTA-JOTI, un’attività che permette di comunicare tramite canali radio. Questo evento è anche chiamato Jamboree-on-the-air (il jamboree per chi non sarà fisicam ente presente). Lo JOTA-JOTI vede almeno un milione di partecipanti tra Scout e guide in tutto il mondo.

Le nostre catechiste hanno rinnovato il loro impegno nell’evangelizzazione dei bambini davanti a tutta la comunità. Quest’anno, per la prima volta, il rinnovo del mandato alle catechiste è stato fatto in contemporanea per tutta la nostra forania di Nocera Inferiore. Il Signore rafforzi l’opera delle loro mani e le benedica per il tempo profuso nella preparazione degli incontri e nella formazione personale, elemento imprescindibile per ogni educatore.

Il gruppo sposi ha vissuto una giornata di ritiro presso il convento San Francesco a Maiori insieme alla psicologa Carolina Rossi, che ha parlato loro delle dinamiche sull’affinità di coppia, e al seminarista Antonio Padovano Sorrentino che ha tenuto una catechesi sulla spiritualità coniugale.

Non si finisce mai di imparare e di sperimentare! Ecco perché con i ragazzi del dopo-comunione, divisi nei tre gruppi di canto, recitazione e danza, abbiamo tentato, a modo nostro, di spiegare il Vangelo durante la Messa! La cecità di Bartimeo declinata ai nostri giorni: selfie, Facebook, Instagram, tutto ciò che ci allontana dalla relazione reale con Dio e con i fratelli. Solo lasciando cadere il mantello, e con esso tutte le nostre deboli certezze, è possibile guarire. Ecco il messaggio veicolato dai ragazzi all’assemblea per interiorizzare il Vangelo di domenica 28 ottobre. Complimenti! DICEMBRE 2018 Insieme

53


A CURA DELLe #PARROCCHICENTROSARNO San Francesco d’Assisi - Santuario Maria SS. delle Tre Corone Insigne Collegiata San Matteo Apostolo ed Evangelista In redazione Donatella Ferrara, Maria Rosaria De Blasio, Anna Mancuso

Alcuni momenti dei festeggiamenti

Vivere in perfetta letizia

L

a novena, il beato Transito e la Festa di San Francesco d’Assisi. Visti così sembrerebbero dei titoli buttati lì, apparentemente senza alcun significato. Invece il senso va ricercato in ciò che abbiamo vissuto durante la festa in parrocchia che ha avuto come denominatore comune il nome di Francesco, nome a noi tanto caro che fa venire in mente il poverello di Assisi, noto per la “coraggiosa rivoluzione” che riuscì a portare avanti oltre 800 anni fa e per la sua intramontabile attualità. Durante la novena in preparazione alla festa di san Francesco, il parroco don Roberto Farruggio ci ha aiutato a riflettere su alcuni temi che hanno caratterizzato la vita del poverello d’A ssisi. La rievocazione storica itinerante di alcuni momenti della vita del poverello d’A ssisi ha fatto da preludio al beato Transito di san Francesco. Questa celebrazione così intensa e significativa annualmente ricorda l’incontro di Francesco con l’ultima delle sue sorelle: la morte. Il coro degli angeli accoglie quest’uomo fattosi fratello di tutti e narratore della bellezza del creato. Nel suo pensiero omiletico don Roberto ha sottolineato come nel transito sia evidente il passaggio alla vita eterna, in Dio nostro Padre. Il 4 ottobre la nostra comunità ha vissuto la festa di san Francesco, al mattino

54

Insieme DICEMBRE 2018

con la partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie; a sera con la processione della statua del poverello d’A ssisi per le strade delle nostre comunità parrocchiali, contraddistinta da due momenti molto significativi: la preghiera di affidamento per gli ammalati della nostra città, in Piazza 5 Maggio, e la consegna dell’olio che alimenterà la lampada votiva che arde dinanzi alla statua di san Francesco, venerata nella nostra Chiesa, da parte del Sindaco di Sarno. Al termine della processione è stata celebrata la Santa Messa solenne nella quale don Roberto ha ricordato ai fedeli presenti che celebrare la festa di san Francesco non significa solo cantare le sue lodi ma anche lasciarsi coinvolgere dagli appelli del Vangelo e del nostro mondo di oggi, soprattutto in materia di immigrazione ed integrazione, rinnovando la nostra vocazione cristiana. Da giovane terziario francescano vivere le celebrazioni in occasione della festa di san Francesco significa lasciarsi illuminare dall’esperienza spirituale di questo grande testimone, per vivere la fede con nuovo entusiasmo, nonostante le tante cadute e le molteplici avversità con le quali ci si deve misurare quotidianamente, per seguire in “letizia” le orme di Cristo. Alfonso Dolgetta

Le Parrocchie del Centro di Sarno hanno vissuto tre momenti speciali per far memoria della vita e degli insegnamenti del poverello di Assisi

Don Roberto Farruggio insieme al sindaco Giuseppe Canfora


Il selfie dei pellegrini insieme a don Roberto

“AD PETRI SEDEM” La comunità in udienza dal Santo Padre, lo scorso 31 ottobre

L

o scorso 31 ottobre le #ParrocchieCentroSarno sono andate in pellegrinaggio a Roma per l’Udienza Generale del Santo Padre con la presenza di tutto l’Ordine Francescano Secolare d’Italia. Durante l’incontro, il Papa si è soffermato sulla Lettera di San Paolo agli Efesini (5, 21-33), rivoluzionario per il pensiero del tempo parlando di unità matrimoniale come amore reciproco, e sul sesto comandamento evidenziando che l’amore fedele di Cristo

è la luce per vivere la bellezza dell’affettività umana e non solo matrimoniale. Sul finire ha anche nominato le nostre parrocchie! Dopo l’udienza abbiamo consumato il pranzo a sacco e, successivamente, abbiamo visitato la Basilica di San Pietro, le tombe dei Papi e il museo del tesoro di San Pietro. Alle 16.00 è stata celebrata la santa Messa al Santuario della Divina Misericordia, a pochi passi da Piazza San Pietro. Poi abbiamo visita-

to i luoghi e le opere più conosciute di Roma; partendo da Castel Sant’Angelo, passando per Piazza Navona, il Pantheon, la Chiesa San Luigi dei Francesi dove sono conservati tre capolavori assoluti del Caravaggio: il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e la Vocazione di san Matteo, la Fontana di Trevi e, per finire, Piazza Venezia da dove siamo ripartiti. Patryk Klepadlo

Holyween, la bellezza di essere santi

I bambini vestiti come i Santi di cui portano il nome

G

iovedì primo novembre, festa di Ognissanti, tutte le realtà delle Parrocchie del Centro di Sarno – Azione Cattolica, Ordine francescano secolare, Gioventù Francescana, Scout – hanno scelto, in comunione con il parroco don Roberto Farruggio, di vivere insieme e in maniera “alternativa” questa solennità così importante, riprendendo l’iniziativa di Holyween. Di cosa si tratta? Holyween è una simpatica iniziativa nata alcuni anni fa con l’obiettivo di riportare l’attenzione sulla vigilia della festa di Ognissanti e contrastare così la macabra festa di Halloween. Il nostro Centro pastorale, dopo la Celebrazione Eucaristi-

ca, si è popolato di figure colorate, difficili da incontrare nelle più comuni feste di Halloween, pronte a festeggiare e a sorridere insieme. Erano le figure di angeli, esempi di santità, figure portatrici di gioia, non mostri o fantasmi espressione di paura! Ad ogni partecipante è stato proposto di vestirsi come il Santo di cui porta il nome o di portarne un’immagine, un oggetto rappresentativo. Un’occasione importante non solo per stare insieme e crescere nella comunione, ma anche per conoscere e avvicinarsi alle figure dei Santi, preziosi esempi per le nostre vite. Il momento di festa si è concluso in chiesa, con la preghiera della compieta per ringraziare il Signore di quanto vissuto e affidarci completamente a Lui. Ersilia Fiore

Alcuni momenti della festa

DICEMBRE 2018 Insieme

55


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SAN SISTO II - PAGANI

L’agape fraterna del 17 novembre

Alcuni momenti degli esercizi

La formazione per l’anima

Dal 12 al 16 dicembre, la comunità parrocchiale San Sisto II di Pagani ha vissuto l’esperienza degli Esercizi per l’anima, intenso momento di formazione personale e comunitaria

L

o stile di una comunità si percepisce da quello dei membri che la compongono e non può prescindere da una formazione personale e comunitaria, fatta di riflessione e confronto sui temi importanti della vita. E lo stile della parrocchia San Sisto II di Pagani viene fuori anche dalla consueta, bella e intensa settimana degli Esercizi per l’anima. Cinque giorni, da lunedì 12 a venerdì 16 novembre, hanno visti impegnati ogni sera dalle 20.00 alle 21.00 oltre 200 fedeli intenti ad ascoltare le parole del parroco don Giuseppe Pironti e dei testimoni per ogni sera: Giuseppe Ceglia e Alfonso Calandra, Elvira Viviano e Domenico Rossi, Claudio Guarnaccia e Imma Mariniello, Raffaella Ruocco. Di cosa si è parlato? Della mediocrità, un limite oggi molto diffuso che va superato. L’immagine di fondo è stata la montagna da scalare, imparando a vedere in questa scalata la bellezza di un cammino che ci eleva dalla mediocrità per farci diventare santi fino in cima. Con un rispetto svizzero degli orari,

56

Insieme DICEMBRE 2018

perché il primo limite da superare è l’approssimazione che a volte ci prende, la parrocchia ha compiuto un viaggio verso le altezze, accompagnata anche dai canti composti ed eseguiti dai testimoni. Ogni sera poi un segno, per non dimenticare quanto detto. I convenuti hanno portato a casa una piuma, simbolo della montagna, un portafoto con una stella per esporre il proprio sogno, un dado per ricordare che siamo pedine di un progetto divino che si realizza passo dopo passo, un vasetto profumato da annusare per ricordare il bel profumo della nostra vocazione, un quadro con una montagna raffigurata e l’invito ad osare sempre. La conclusione ha lasciato nostalgia nel cuore di tutti che si sono alzati da tavola con ancora un po’ di fame. Appetito che li spingerà a tornare ancora per nutrirsi. Per concludere l’intensa settimana, sabato 17 novembre la parrocchia ha vissuto l’Agape annuale, una serata di fraternità e allegria per approfondire nella spontaneità i legami di amicizia creatisi.


PAGINE A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANT’ANTONIO DI PADOVA - POGGIOMARINO COORDINATORE DI REDAZIONE MARIANO ROTONDO Un momento del convegno stimmatino

Discepoli e missionari Si è svolto a Poggiomarino, lo scorso 28 ottobre, il convegno missionario degli Stimmatini del Sud Italia

D

omenica 28 ottobre abbiamo celebrato a Poggiomarino l’annuale convegno missionario degli Stimmatini del Sud Italia. La Provincia religiosa S. Maria della Speranza, di cui fanno parte i nostri Padri e la nostra comunità parrocchiale, in questi ultimi anni si sta sviluppando nelle terre dell’Asia: Filippine, India, Indonesia. E così, come missionari apostolici, i nostri padri ci testimoniano un amore sconfinato. Discepoli - missionari: così ci vuole il Signore e la Chiesa! Questo il tema della giornata vissuta insieme dai rappresentanti delle diverse comunità ecclesiali stimmatine. Ispirati da questa sollecitudine del Signore, hanno ravvivato il convegno con le loro testimonianze padre Gianni, direttore del centro missionario stimmatino di Verona; il signor Donadelli che ci ha parlato dei progetti e del volontariato missionario in Tanzania; i nostri amici della comunità Gesù risorto sulla missionarietà in questo territorio e nelle carceri; padre Donato sulla missione in Indonesia. Un’agape fraterna e gioiosa, offerta dalla parrocchia e animata da un gruppo di giovani africani, ha concluso la mattinata. Nel pomeriggio, il rosario missionario e la Celebrazione eucaristica, presieduta dal P. Provinciale degli Stimmatini, p. Bruno, e concelebrata da sei confratelli stimmatini. È da venticinque anni che ci diamo appuntamento per questo convegno, per approfondire il carisma bertoniano e la nostra identità cristiana. Angela Anna D’Ambrosio

“Noi aspettiamo i Santi” Il 31 ottobre, la festa della luce ha coinvolto 300 bambini Mentre il 31 ottobre in molti paesi d’Europa si celebra “Festa di Halloween”, la comunità cristiana di Poggiomarino, con le diverse associazioni parrocchiali e gruppi di catechismo, ha festeggiato la vigilia di Ognissanti con la “Festa della luce”, presso le opere parrocchiali dei Santi Sposi. Hanno partecipato alla festa, che prevedeva anche momenti di preghiera, trecento bambini vestiti da “angeli” che attraverso semplici segni e riflessioni hanno atteso i loro “santi” protettori e angeli custodi. Si è creata una vera sinergia tra i vari responsabili che, pur provenendo da cammini differenti, hanno dimostrato di essere uniti nello stesso spirito e di essere semplici strumenti nelle mani di Dio. Gesù promette: “Chi rimane in me, porta molto frutto” (Gv 15,5).

Uno momento di preghiera della festa

“Porta un amico”: la Festa del ciao Sabato 27 ottobre, l’Azione Cattolica Ragazzi di Poggiomarino è scesa in piazza per la “Festa del Ciao” che si svolge all’inizio dell’anno associativo da oltre 70 anni, ovvero da quando la nostra Rosa Velardo ha introdotto l’ACR nella parrocchia di Poggiomarino. “Ci prendo gusto” è lo slogan dell’anno 2018-2019: attraverso l’ambientazione della CUCINA, accompagna il cammino di fede dei bambini e dei ragazzi dell’ACR. La cucina è il cuore di una casa, il luogo dove i suoi abitanti possono incontrarsi e incontrare Gesù, la stanza dalla porta sempre aperta. DICEMBRE 2018 Insieme

57


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - SS. ANNUNZIATA - ANGRI

La famiglia è il sogno di Dio la comunità Santa Maria del Carmine e della SS. Annunziata ha organizzato, ad angri, sei incontri per celebrare il Vangelo della famiglia. L’ultimo appuntamento è per il 30 dicembre, con il rinnovo delle promesse nuziali

C

os’è la famiglia? È una promessa, una responsabilità e una buona notizia perché l’uomo vince la solitudine, costruisce un’alleanza con l’altro e rigenera l’umano. Mettere su famiglia significa costruire la società. Un passo difficile in questo tempo segnato da un impoverimento affettivo, da una mancanza di relazioni che compromette la stabilità, dalla violenza che mina il cuore della famiglia spesso vittima di delitti efferati. È diventato così faticoso tutelare questa ricchezza, rimarginare le ferite e le sofferenze di famiglie divise è una sfida. Il percorso. Il popolo di Dio accetta questa provocazione e insieme a papa Francesco decide di vivere la propria fede nel “Vangelo della famiglia: gioia per il mondo”, tema scelto per l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino, dal 21 al 26 agosto. Sulla scia delle esortazioni del Santo Padre, nella comunità Santa Maria del Carmine e della Santissima Annunziata di Angri, nei mesi di novembre e dicembre, per sei incontri settimanali, don Antonio Mancuso ha proposto un ciclo di catechesi e momenti di preghiera per sottolineare l’importanza di vivere l’unità e l’amore trinitario tra i coniugi e verso i figli. Piccole chiese domestiche, che vivono la Parola e la mettono in pratica tra le “quattro mura”, divenendo forza evangelizzante e in uscita, in cammino con la propria comunità parrocchiale, per edificare nell’amore e nel rispetto reciproco le relazioni fraterne a cui Cristo ci chiama. Famiglie esemplari nella più grande famiglia che è la Chiesa. Le parole del Papa. «Voi siete la grande maggioranza del popolo di Dio. Che aspetto avrebbe la Chiesa senza di voi?» ha detto papa Francesco. Ogni famiglia, ci ha esortato don Antonio, deve portare la gioia dell’amore di Dio nel mondo, deve essere luce in questa società che mina fortemente il matrimonio. C’è bisogno di piccoli gesti impregnati di bontà e perdono, c’è bisogno di vivere la fede a livello personale e in casa, costruendo la propria vita “sulla roccia” da cui nulla può sradicarla, nemmeno la routine, l’indifferenza, il mondo virtuale. Il volto gioioso delle nostre famiglie deve essere lo slogan per la nuova missione che ci attende: predicare il Vangelo della Famiglia, a partire da quelle più provate, per ridare dignità a ciò che il mondo sta cercando di toglierci.

58

Insieme DICEMBRE 2018

L’ultimo appuntamento. Il percorso si concluderà il prossimo 30 dicembre, alle ore 18.00, presso la parrocchia della SS. Annunziata, con la Celebrazione per la festa della Santa Famiglia di Nazaret durante la quale ci sarà il rinnovo delle promesse nuziali per ricevere un nuovo mandato, un amore rinnovato, una fedeltà e un coraggio rinvigoriti dalla grazia dello Spirito per testimoniare al mondo la grandezza del sogno di Dio. Antonella Malafronte


pagina A CURA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - PAGANI Un bellissimo Gesù bambino custodito in parrocchia

Il tempo dell’attesa

“E

il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità”. (Gv 1, 14). Sono queste le parole con le quali l’Evangelista Giovanni annuncia la “venuta” del Figlio di Dio, disceso sulla terra per liberare gli uomini dal peccato e dalla morte. La Solennità del Natale è preceduta dal tempo liturgico dell’Avvento: tempo di preparazione e preghiera con il quale la Chiesa introduce i fedeli alla celebrazione del mistero dell’Incarnazione di Gesù. La parola Avvento, infatti, vuol dire proprio venuta. In questo tempo di attesa, ricordiamo la prima venuta del Figlio di Dio tra gli uomini e prepariamo lo spirito alla seconda venuta di Cristo, alla fine dei tempi. L’Avvento è preceduto dalla Solennità di Cristo Re. Anche quest’anno la nostra parrocchia si è preparata alla celebrazione di questa Solennità con l’esposizione prolungata e solenne del Santissimo Sacramento. Le Sante Quarantore ci hanno permesso di vivere momenti preziosi di raccoglimento e preghiera, e ci hanno offerto l’occasione per ricentrare il nostro sguardo sul Signore Gesù. Anche i più piccoli hanno avuto modo di vivere un momento di preghiera e raccoglimento. Sabato 24 novembre, infatti, i bambini dell’oratorio hanno vissuto un momento di Adorazione, curato dagli educato-

ri e animatori. Al termine dell’Adorazione hanno ricevuto la benedizione eucaristica con un piccolo dono che hanno portato nelle loro famiglie. Le iniziative. Per il tempo di Avvento sono tante le iniziative messe in campo dalla nostra parrocchia per grandi e piccini. Gli educatori e animatori dell’oratorio hanno ideato un percorso affinché i bambini vivano con maggiore consapevolezza il mistero dell’Incarnazione del figlio di Dio. Ogni domenica, a conclusione della celebrazione, ogni bambino riceverà in ricordo un piccolo dono. In queste settimane, poi, i nostri piccoli saranno impegnati nella rappresentazione del presepe vivente, messo in scena nei locali della parrocchia. L’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione, la Chiesa celebra lo speciale privilegio che Dio ha concesso a Maria, preservandola dalla macchia del peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento. In questo giorno, i bambini riceveranno una piccola Medaglia Miracolosa come speciale segno di protezione della Vergine Maria. Domenica 23 dicembre, ultima domenica di Avvento, accoglieremo il nostro Pastore, mons. Giuseppe Giudice, che verrà a farci visita per benedire il nostro cammino e condividere con noi l’attesa del Natale. Anna Petrosino

Le numerose iniziative messe in campo dalla comunità Santa Maria del Carmine di Pagani per vivere il tempo di Avvento

DICEMBRE 2018 Insieme

59


PAGINA A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DELLE GRAZIE CASATORI DI SAN VALENTINO TORIO

Un momento di Adorazione Eucaristica

“Ecco, sto alla porta e busso” Don Gaetano Ferraioli HA SCRITTO alla comunità Santa Maria delle Grazie in Casatori per indicare con quale atteggiamento vivere la Visita Pastorale del vescovo Giuseppe, preceduta dalle sante Quarantore Carissimi, la conclusione del mese di novembre è ricca di appuntamenti per la nostra comunità parrocchiale: l’esposizione solenne della Santissima Eucarestia dal 22 al 25 novembre e, a seguire, la Visita Pastorale del nostro vescovo Giuseppe, dal 25 al 30. Con quale atteggiamento vivere questi momenti di grazia? Mi sono lasciato illuminare da un bellissimo passo dell’Apocalisse: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3, 20). Lo stile da assumere affinché tutto quello che vivremo possa portare frutto nella nostra vita è racchiuso nell’espressione dinamica: “sto alla porta e busso”. A partire da questo atteggiamento del Signore, invito noi tutti ad aprirGli la porta. Sì, a Gesù, il Maestro, dobbiamo aprire la porta! Quali porte aprire? La prima è quella del “cuore”, il luogo privilegiato per poterlo incontrare e riconoscere nella presenza reale dell’Eucarestia, che vivremo con le quarant’ore, sostenuti dall’ascolto della Parola e fortificati dai Sacramenti. La seconda è quella della “vita”, pieni e felici dell’incontro con Gesù, dobbiamo diventare testimoni credibili. Attraverso gesti e scelte concrete, fuggendo dimensioni facili, deludenti e facilmente appetibili dei nostri tempi incerti e vuoti, dobbiamo invece essere testimoni coraggiosi della verità. La terza porta da aprire è quella della nostra “casa” o meglio

60

Insieme DICEMBRE 2018

della nostra “famiglia”. Sì, la casa, luogo dell’incontro e del dialogo tra le persone, la casa, dove la vita è vissuta insieme come famiglia e non come anonimi esseri umani che si ritrovano solo perché condividono l’unico tetto. È nella famiglia, cuore della Chiesa, che si cresce attraverso il dialogo, la comprensione, la disponibilità alla tolleranza e alla correzione vicendevole. La famiglia formata da padre, madre e figli è il primo luogo dove ognuno trasmette e testimonia l’essere in e con Gesù! La quarta porta da aprire è quella della “comunità parrocchiale” – l’insieme di famiglie che costituisce una comunità –, luogo dove si esprime la fede, scuola di formazione e educazione alla comprensione delle verità cristiane, alla carità e all’incontro col Cristo nella liturgia, nella Parola e nel Pane, per essere edificati in sacramento di unità. In questi giorni lasciamoci guidare dal Signore e dalla presenza fisica e attenta del nostro vescovo Giuseppe. Egli verrà a stare con noi, in Visita Pastorale dal 25 al 30 novembre, per conoscere, ascoltare, visitare, celebrare e spronare noi tutti a tenere aperte queste diverse porte della vita, per poter accogliere tutti e saper essere, ancora oggi, come affermava san Giovanni XXIII, “la fontana del villaggio”, ove tutti possono attingere acqua per la vita. In comunione orante, saluto voi tutti, augurandovi di vivere questi momenti come un dono di grazia, occasione preziosa per trasformare la nostra vita. Don Gaetano Ferraioli


Le suore Francescane di sant’Antonio: la storia di p. Paolo Saturno

Il governo di madre Letizia Manganelli Le decisione assunte dal consiglio generale nelle sedute del 6 maggio e dell’8 giugno del 1957

I

l dodicesimo consiglio del governo generale di madre Letizia Manganelli si svolge a Napoli, presso la Casa Madre, il 6 maggio 1957 e delibera su diversi punti all’ordine del giorno. Si stabilisce di dare lo sfratto esecutivo agli inquilini che vivono nella proprietà delle suore in Montesarchio, perché il consiglio ha stabilito che quello stabile dovrà essere adibito a scuola materna. Il problema si pone soprattutto per l’anziana signorina Cerere, che si oppone energicamente alla proposta delle suore. Le religiose le hanno concesso la possibilità di restare ma, poiché è sola, ritengono che sia sufficiente una sola stanza grande, con i relativi servizi igienici. Poiché la Cerere non accetta l’offerta, si stabilisce di affidare la pratica per lo sfratto all’avvocato Giuseppe Damiani. Si decide anche di provvedere a una biografia della fondatrice, suor Maria Luigia del Cuore di Gesù. In realtà era già stata scritta qualche decennio prima da don Gabriele Conte, cappellano delle suore. Essendo il manoscritto giudicato “di stile pesante”, si stabilisce di farlo rivedere e stampare dal francescano minore padre Paolo Rosati. A tal riguardo, va precisato che il testo del Conte è stato pubblicato in puntate, a cura di chi scrive, sulla testata bimestrale “Il Pensiero Libero” di Gerardo De Prisco. Nello stesso consiglio si ratifica anche la spesa di £ 56.700, effettuata dall’economa generale per il Decreto e la copia delle Costituzioni dell’Istituto, pagata alla S. Congregazione dei Religiosi. Si autorizza, tramite p. Pacifico Capobianco, la Libreria Salesiana di Roma a stampare, per la cifra di £ 120.000, trecento co-

pie delle Costituzioni approvate da Sua Santità Papa Pio XII. Si decide, infine, di inviare alla comunità delle suore che vivono nel Seminario di Bitonto, per espletare soprattutto il servizio di cucina pro Episcopo e seminaristi, l’orario delle preghiere comuni compatibile con i loro orari di lavoro. Il tredicesimo consiglio si tiene l’8 giugno 1957. Stabilisce che per la cifra di 1.000.000 di lire dovranno essere realizzare tutti i lavori necessari per trasformare e abbellire, con marmi nuovi e più pregiati, i loculi e la cappella dove riposano i resti mortali della fondatrice e di madre Chiara Luciano; la segretaria dovrà comunicare a tutte le case che l’apertura della tomba, per effettuare anche la terza ricognizione dei resti mortali di suor Maria Luigia, avverrà il 26 giugno; l’avvocato Damiani dovrà continuare l’azione legale nei confronti della signorina Cecere per lo sfratto dell’appartamento di Montesarchio; la consigliera madre Teresa Continelli, a tal proposito, dovrà contattare un appaltatore per chiedergli di preparare un preventivo di spese per i lavori che si dovranno poi effettuare. Prima di concludere, il Consiglio aderisce alla proposta dei genitori di suor Giuliana Crisci i quali, per la somma di £ 200.000, chiedono che la piccola proprietà diroccata della figlia religiosa possa essere lasciata alla sorella. Il consiglio stabilisce che tale cifra venga convertita in Buoni nominali del Tesoro. L’assise generalizia si conclude con la comunicazione dei due corsi di esercizi spirituali annuali, che si terranno dal 3 all’11 agosto e dal 20 al 29 dello stesso mese. Avranno come direttore mons. Egidio Iovine.

DICEMBRE 2018 Insieme

61


L'ULTIMA di Giovanni Tridente, Vaticanista e docente di giornalismo alla Pontificia Università della Santa Croce

“Una priorità pastorale epocale” Così i Padri Sinodali hanno definito la missione verso i giovani che richiede tempo, energie e risorse. Il documento conclusivo del Sinodo dei Vescovi sui giovani

62

Insieme DICEMBRE 2018

“Siamo noi i primi destinatari di questo documento”. Papa Francesco lo dice senza mezzi termini rivolto ai Padri Sinodali che, poco prima, avevano votato i 167 punti che compongono il testo finale dell’Assemblea dei Vescovi 2018 che tutti attendevano. Ed è un modo per ribadire che il vero Sinodo con i giovani sarebbe iniziato l’indomani. Cioè adesso! Diviso in 3 parti e in 12 capitoli per un totale di 55 pagine, il testo traccia un quadro unitario tra ciò che era già compreso nello strumento di lavoro – frutto di due anni di ascolto dei giovani e delle realtà locali – e il lungo mese di discernimento realizzato dai Vescovi in Vaticano. Il primo capitolo mette in risalto il valore dell’ascolto, cosa che Papa Francesco ha ribadito nella Messa conclusiva. Ascolto, innanzitutto, di ciò che Dio chiede; quindi dei giovani, che hanno bisogno di essere “riconosciuti, accompagnati”. Questo richiederà un rinnovamento delle forme e delle priorità con cui le comunità locali si rapportano a questa necessità. I Padri evidenziano poi “tre snodi cruciali” per l’epoca odierna, ovvero l’ambiente digitale con le sue novità, opportunità e rischi; il fenomeno delle migrazioni come elemento di vulnerabilità ma anche d’incontro, dove la Chiesa può esercitare un “ruolo profetico”; e il dramma degli abusi sui quali bisogna “fare verità e chiedere perdono” e “andare alla radice”.

La famiglia resta evidentemente il punto di riferimento privilegiato per i giovani e il Sinodo prende atto di come spesso “la figura paterna risulta assente o evanescente”, con gravi conseguenze anche sull’esercizio della paternità spirituale. Bisogna poi aiutare le giovani generazioni a recuperare “la ricchezza viva del passato”, delle loro radici. Tra le altre forme di vulnerabilità che i Padri Sinodali hanno evidenziato segnaliamo la precarietà occupazionale; la violenza e le persecuzioni in territori di guerra ma anche i vari abusi e dipendenze che spesso portano i giovani in carcere; l’emarginazione per ragioni religiose, etniche o economiche; le varie esperienze di vulnerabilità, disabilità, malattia e dolore. Tutte queste situazioni rappresentano per la Chiesa “un appello alla conversione, alla solidarietà e a una rinnovata azione educativa”. I Vescovi si dicono dunque consapevoli che la missione verso i giovani rappresenta “una priorità pastorale epocale su cui investire tempo, energie e risorse”. Tantoché “il processo sinodale continua” e passa ora nelle mani delle singole Diocesi che dovranno impegnarsi “in processi di discernimento comunitari”. Fermo restando – è messo nero su bianco – un maggiore coinvolgimento dei giovani nei posti di responsabilità e nei vari organismi delle stesse Chiese particolari.


Villa immersa nel verde, il luogo ideale per l’evento e la festa dei tuoi bambini

Chiamaci! Per i lettori della rivista Insieme è previsto un omaggio sull’evento. tel. 081 5152843 | villamodestinaagricola@gmail.com | modestinafiori@gmail.com |

Affidati alle mani esperte di Modestina per un allestimento floreale che renda indimenticabile il tuo matrimonio


Una Visita a Betlemme

Un’esperienza da leggere e vivere insieme ai ragazzi Il vescovo Giuseppe propone il volontariato e la condivisione con il mondo della disabilità come un cammino da fare con gli amici più stretti. Un racconto semplice, che si svolge per strada in uno scenario natalizio. È l’avventura di tre ragazzi, Prisco, Alfonso e Chiara che vogliono prepararsi a vivere il Natale compiendo un gesto speciale: andare fino a “Betlemme”.

1€

Una visita a Betlemme

di mons. Giuseppe Giudice

Cerca il punto vendita più vicino a te: Libreria religiosa Corinto - Via Fucilari, 68 Nocera Inferiore Mir Mir Mir - Via Roma, 85 Sarno Sardo Art - Via Cesarano, 89 Pagani Esdra Articoli Religiosi - Piazza Annunziata, 7 Angri Cartolibreria Edicola Archimede - Via D. Alighieri, 37 Poggiomarino

Colleziona l’intera collana delle lettere del vescovo a soli € 5,00 Per prenotarla scrivi a segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it oppure chiama al numero 081 517 04 66


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.