montefeltro-dicembre-2017

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contiene I.R.

PERIODICO DELLA DIOCESI DI S. MARINO-MONTEFELTRO - NUOVA SERIE - Anno LXIII - N. 11 - dicembre 2017 Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/FC - Direttore responsabile: Francesco Partisani

«VERRÀ, TE LO DICE IL CUORE» Meditazione per il Natale

R

egaliamoci una sosta, una meditazione. Esteriormente fervono i preparativi natalizi: sì, il Signore è venuto e noi festeggiamo la ricorrenza, ma il Signore ritornerà secondo la sua promessa. Se l’Avvento è il tempo dell’attesa, la prima cosa da fare è chiederci quali sono le nostre attese. Per qualcuno la chiamata ad un lavoro, l’uscita di un concorso, una promozione in carriera, l’estrazione dei numeri del lotto, l’assegnazione di una casa. Tutte attese molto terrene, ma che ci forniscono un parametro di come vivere l’attesa del ritorno di Cristo. C’è anche chi non attende nulla e nessuno: forse vive giornate tristi e monotone. E c’è chi si aspetta ormai solo catastrofi e disastri. Il Vangelo scandisce di frequente l’invito di Gesù: «Vegliate!» (Mc 13,33). È quanto viene chiesto al credente nel tempo dell’Avvento e per tutto il tempo. L’attesa è una dimensione della vita cristiana: un atteggiamento permanente. Il Signore, ammoniscono le Scritture, è come uno che è partito per un viaggio. Sembra lontano, assente. «Vegliate», perché è facile cedere al dormiveglia. Celebre la leggenda di Dracula: il vampiro si attacca alla persona che dorme e, mentre ne succhia il sangue, le inietta un liqui-

do soporifero che la fa addormentare ancora di più. Questo succede anche sul piano morale; qualunque sia il vampiro, addormenta la coscienza, per cui non si sente più neppure il rimorso: si crede di star bene e non ci si accorge che si sta morendo “dentro”. «Vegliate», perché è facile lasciarsi cullare dai sogni. Il sogno ha due caratteristiche. La prima è la brevità: nel sogno le cose non durano come nella realtà; situazioni che richiederebbero giorni e settimane, come la scalata di una montagna, avvengono in pochi minuti. La seconda caratteristica è l’irrealtà: uno sogna di essere ad un banchetto e di mangiare e bere a sazietà; poi si sveglia e si ritrova con tutta la sua fame e tutta la sua sete. È terribile quando uno non distingue più il sogno dalla realtà: è portato a pensare di poter ottenere tutto e subito, senza sacrificio né sforzo. E allora il risveglio è brusco e amaro. Gesù invita a fare come il portinaio che osserva con cura chi entra per far passare solo chi è di casa. Può anche riposare, ma con l’orecchio teso a cogliere il minimo rumore. L’attesa dell’AvContinua a pag. 2

AI NOSTRI CARI LETTORI I PIÙ FERVIDI AUGURI DI

Buon Natale e Felice Anno Nuovo


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