Indagini visive

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A R TE C ON TEM POR A N EA

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Comune di Gela

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Indagini visive

direttore artistico: Diego Gulizia addetto stampa e relazioni con il pubblico: Davide responsabile della galleria: Roberto Tascone

Nicoletti

Comune di Gela Sindaco:

Avv. Angelo Fasulo Allestimento:

Roberto Tascone Davide Nicoletti Progetto grafico e Impaginazione:

Diego Gulizia Stampa:

Tipografia Franco Gulizzi Gela (CL)

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A R TE C ON TEM POR A N EA

Patrocinio dell’evento:

- Ge la

Comune di Gela

collettiva di Arte Contemporanea


Comune di Gela

- Gela ART E CONT EM PO R A N EA

mul inie v e n ti -

Indagini visive collettiva di arte contemporanea a c u ra d i

Di ego Gu l i z i a


ARTE CONPEMPORANEA

Comune di Gela

mulinieventi

collettiva di Arte Contemporanea a cura di Diego Gulizia

Calogero Barba Lillo Giuliana Antonio Insulla Michele Lambo Mariangeles Guil Lazaro Giuseppina Riggi Salvatore Salamone Attilio Scimone Franco Spena R o b e r t o Ta s c o n e A g o s t i n o Tu l u m e l l o

ART E CONT EM PO R A N EA

mulinieventi ‐ ARTE CONTEMPORANEA ‐ c.so Vittorio Emanuele 155 ‐ 93012 Gela

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Artisti presenti all’evento clturale

- Gela

Indagini visive


mul inie v e n ti -

ART E CONT EM PO R A N EA

- Gela

Comune di Gela

Indagini visive Nei primi decenni del novecento le avanguardie storiche hanno segnato una profonda rivoluzione nell’ambito dei linguaggi visivi, rendendo cosciente e og‐ gettiva, per un verso, la ricerca artistica, cioè la peculiarità che ha sempre di‐ stinto gli artisti del passato e che veniva chiamata ora stile, ora maniera, e rinunciando, per un altro verso, alla mediazione dei percetti provenienti dalla realtà per oggettivare i contenuti interiori. Picasso riteneva che l’arte figurativa aveva ancora tanto da esprimere, in un momento in cui i linguaggi astratti e concettuali stavano consolidando il pro‐ prio lessico e la propria sintassi. La sua produzione e di tutta la Scuola di Parigi, del Surrealismo, del Novecento e dei Valori Plastici, della Nuova Oggettività e del Realismo Magico, della Scuola Romana e dei Sei pittori di Torino, del gruppo Corrente e del realismo statunitense fino a quella dell’Art Brut e di Fran‐ cis Bacon, approfondivano la ricerca figurativa esplorando campi nuovi e met‐ tendo in evidenza aspetti che poco avevano a che fare con l’arte figurativa del passato, in quanto l’uso intermediativo della realtà, assunta come dato seman‐ tico oggettivo e conosciuto, poteva permettere maggiore libertà di ricerca e di sperimentazione nell’ambito del codice linguistico visivo. In effetti, nell’arte del passato, come in quella dei primi cinquant’anni del no‐ vecento, la ricerca visiva, come quella della maggior parte dei codici linguistici che sottendono una ricerca artistica (letteraria, musicale, cinematografica, etc.,), nell’ambito della catena linguistica e all’interno del binomio ricerca lin‐ guistica / ricerca semantica, uno dei componenti di questo binomio doveva obbligatoriamente rimanere inalterato affinché l’altro potesse mutare ed es‐ sere oggetto di sperimentazione. L’Astrattismo, di contro, non si poneva in aperta antitesi alla figurazione, seb‐ bene una lettura superficiale del movimento artistico possa averlo fatto cre‐ dere. Esso, semplicemente, rinunciava all’uso intermediativo della realtà e ricercava una funzione comunicativa immediata attraverso le semplici forme lessicali del linguaggio visivo, veicolatrici, come afferma lo stesso Kandinskij, di profondi contenuti spirituali. Ma che sia essa una verità storica o una lettura superficiale del fenomeno ar‐ tistico ha poca importanza in quanto la diatriba, figurativo vs astratto, ha ali‐ mentato la cultura artistica fino ai nostri giorni. Aggiungendo, poi, che la ricerca dell’arte contemporanea, dagli anni cinquanta in poi, ha sostituito il valore oggettivo dell’opera d’arte con il valore interpre‐ tativo del Ricevente, trasformando quest’ultimo da destinatario passivo del messaggio artistico a componente attivo del processo creativo, possiamo de‐ lineare un paesaggio culturale all’interno del quale ciascuna ricerca artistica ha diritto di cittadinanza. Essa, anche se può essere di breve respiro e tutta

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chiusa all’interno di processi comunicativi ormai desueti o di più largo respiro e muoventesi all’interno di sperimentazioni nazionali e internazionali più o meno consolidate, ha poca importanza, in quanto il giudizio sul risultato di qualsiasi processo creativo non è più demandato all’uomo di cultura, allo specialista, al‐ l’operatore delle arti visive, ma semplicemente al mercato, alla legge della do‐ manda e dell’offerta. Anche nell’arte, che in passato era appannaggio di pochi operatori, fatto questo che l’aveva preservata dal suo decadimento a semplice fenomeno di moda, adesso sono entrati i venditori e gli speculatori, cioè quelli che investono sul nome dell’artista, promuovendone l’immagine, come un qualsiasi prodotto com‐ merciale, indipendentemente dal valore artistico della sua ricerca visiva.. Ma in una realtà come quella della provincia nissena, lontana dalle riviste che trascinano i gusti del pubblico ove maggiore è l’investimento economico, lontano dalle gallerie che fanno un gioco di scuderia, promuovendo gli artisti che hanno a contratto, lontano dalle grandi manifestazioni artistiche istituzionali sostenute a fior di milioni dai poteri pubblici che permettono ad operatori più o meno onesti e competenti di rovesciare completamente i pochi criteri di scelta ancora rimasti per attivare processi selettivi basati sugli appoggi politici e sulle reti di amicizia, come si può promuovere ancora l’arte? E, cosa ancora più importante, attraverso la promozione dell’arte si può fare cultura? A rischio di sembrare degli illusi, dei sognatori, in un momento in cui grandi isti‐ tuzioni museali chiudono i battenti per mancanza di fondi, Roberto Tascone e Davide Nicoletti hanno risposto “si”. Un si convinto e accompagnato dall’apertura di un nuovo spazio espositivo, mulinieventi – arte contemporanea, affidando la direzione artistica a un critico d’arte che si occupa di ricerca visiva contempora‐ nea, per far nascere a Gela uno spazio che possa contribuire, assieme agli altri esistenti, a fare cultura contemporanea, promuovendo manifestazioni artistiche che spaziano dai linguaggi visivi, a quelli poetico‐letterari, a quelli musicali. Per battezzare l’evento si è pensato ad una collettiva di arte contemporanea con la presenza di una rappresentanza di artisti dei maggiori centri della provincia nissena. Da un lato l’intera “Scuola di Caltanissetta” ha dato la sua ferma ade‐ sione, in quanto Tulumello, Spena, Salamone, Riggi, Lambo, Giuliana e Barba, integrati per l’occasione da Scimone, ritengono che la ricchezza culturale di un comprensorio si misura dal maggior numero di organizzazioni che promuovono eventi artistici, ai quali hanno risposto lo stesso Tascone e Insulla, a rappresen‐ tare la componente dell’arte gelese. A questi ultimi, per l’occasione, si è aggiunta la scultrice spagnola Mariangeles Guil Làzaro in quanto sta contribuendo, con la sua opera “Luz”, installazione collocata nella piazza antistante il nuovo tribu‐ nale di Gela, ad accrescere la presenza dell’arte nella città del golfo. Diego Gulizia


Calogero Barba

Manoscritto, 2001, tecnica mista su tavola, ferro, legno, cera d’api, pigmenti, pittura ad olio � cm 100x40x3

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Sollevante, 2009, legno, gesso acrilico, cm 52x41x13

Lillo Giuliana

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Mariangeles Guil Lazaro

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Le ali di Nike, 2011, ferro, cm 50x40x54

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VORTICE, 2007, olio su tavola, cm 60X60

Antonio Insulla

08-indagini_insulla_indagini 12/01/2012 18:11 Pagina 1


Michele Lambo

Essere o non essere, 2011, assemblaggio di carattteri tipoâ€? graďŹ ci in legno in impasto cementizio, cm 45x55

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Scritture di sensi, 2010, tecnica mista su tela� cm 100x100

Giuseppina Riggi

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Salvatore Salamone

Tibet Varial, 2008, terracruda, semi di farro, avena e orzo, ramoscelli di ulivo, pigmento rosso acrilico â€? Ă˜ cm 40

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La cuticchia e la rosa, 2007, Silver Print, cm 50x60

Attilio Scimone

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Franco Spena

Caduta di lettere, 2005, legno, carta a mano, ritagli di lattine, cm 63 x 78

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R o b e r t o Ta s c o n e

14-indagini_tascone1_indagini 13/01/2012 17.19 Pagina 1

Il silenzio delle donne, 2010, tecnica mista, cm 35X27X22


Agostino Tulumello

Tempo, 2011, tempere ed olio, misure 100x70cm

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stampa gennaio 2012 tipografia Franco Gulizzi Gela (CL)

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