PREMESSA I bambini, quando arrivano alla Scuola Primaria, hanno grandi aspettative, sono fortemente motivati, hanno voglia di scrivere sui quaderni, di imparare. Appena possibile, quindi, dopo le prime attività di inserimento e accoglienza (anche il secondo giorno di scuola), pertanto, sarà necessario non deludere le loro aspettative, permettendo ai bambini di scrivere sui loro quaderni. Per italiano è importante far portare un quaderno a quadretti di mezzo centimetro con i margini, rivestito con copertina salva-‐pagine ( là dove è possibile, far utilizzare lo stesso tipo di quaderno a quadretti per tutte le materie e discipline: l’apprendimento della scrittura risulterà più facile e veloce). Il quaderno a quadretti di mezzo cm è utile per favorire l’apprendimento dell’orientamento grafico-‐spaziale dei vari caratteri di scrittura. Perché presentare da subito i due caratteri? A mio parere, è importante presentare lo stampato maiuscolo e minuscolo contemporaneamente, per non deludere la grande aspettativa di imparare, con cui i bambini arrivano a scuola. Infatti, la maggior parte di essi, arriva con una prima conoscenza essenziale delle lettere (qualcuno addirittura legge e scrive già), acquisita alla scuola dell’ infanzia o attraverso i giochi interattivi che hanno a casa. Per evitare che alcuni si annoino e destabilizzino la classe, ma soprattutto per non demotivarli, è importante insegnare qualcosa di diverso, di nuovo, nello specifico: lo stampato minuscolo. A loro volta, anche i bambini con un bagaglio di prerequisiti meno ampio, non faranno fatica a imparare i due caratteri se il lavoro che proporremo sarà semplice, chiaro e graduato nelle difficoltà. Impareranno facilmente senza sentirsi inutilmente stressati e\o inadeguati. ( È importante che ogni bambino senta di essere in grado di effettuare il lavoro proposto con buoni risultati, solo così sarà possibile motivarlo ed incentivare la sua voglia di apprendere). A mio parere, invece, non sarebbe opportuno introdurre da subito l’insegnamento del corsivo, meglio rimandare, in quanto si chiederebbe al bambino di fare ciò per cui non è fisicamente pronto, poiché non ha ancora sviluppato sufficientemente ( tranne per qualche eccezione, ma il processo di insegnamento-‐ apprendimento è rivolto alla classe non al singolo individuo) la spazialità e la manualità fine che gli consentirebbero di scrivere senza un inutile affaticamento e senso di frustrazione. Imparare deve essere piacevole, lo diventa nella misura in cui apprendere, non è faticoso ma divertente e nella misura in cui gli sforzi e la fatica sono proporzionali ai risultati raggiunti! Occorre inoltre che l’insegnante abbia le idee chiare su cosa e come insegnare, in modo tale di dare ai bambini delle indicazioni chiare e precise, sempre le stesse, che diano loro sicurezza, senza creare un inutile e controproducente senso di disorientamento. È importantissimo che gli alunni imparino sin da subito a organizzarsi nello spazio grafico. Per facilitare l’acquisizione di questa competenza è necessario organizzare il lavoro prima di proporlo ai bambini. L’insegnante deve aver chiaro nella sua mente “come organizzare lo spazio grafico”, in modo tale di dare delle precise indicazioni che lui per primo e gli alunni di conseguenza dovranno sempre rispettare. Nello specifico, i bambini non hanno mai scritto nei quadretti, quindi sarà l’insegnante a dover dare delle indicazioni precise su come fare, da dove iniziare… Non importa quanti quadretti si deciderà di far lasciare tra una parola e l’altra, l’importante è che una volta stabilita la quantità, la si mantenga e la si faccia rispettare sempre. 1