Premessa La lettera H non rappresenta un suono, è soltanto un segno grafico. Essa: -‐ forma i digrammi CH, GH ( vedasi U.D. suoni duri – suoni dolci), trasforma il digramma SC in SCH, in questo caso ha una funzione fonetica cioè di indurre un suono duro nelle consonanti C e G e nel digramma SC; -‐ entra in alcune interiezioni ( ah, ahi, ahimè…); -‐ distingue alcune forme verbali del verbo avere da altre parole ( la congiunzione o, le preposizioni a – ai, il sostantivo anno) in questo caso ha una funzione semantica, riguarda cioè il significato. In classe prima, nel caso della lettera H, ci si propone di avviare solo un primo approccio: l’apprendimento sarà sviluppato in modo sistematico e approfondito nelle classi successive.
Per facilitare l’uso della lettera H nelle voci verbali, aiutiamo i bambini a individuare un modo semplice per usare correttamente il verbo avere distinguendolo dalla congiunzione o, dalle preposizioni a-‐ ai, dal sostantivo anno. Suggeriamo di fare “la prova del tempo”, cioè di spostare l’azione dal tempo presente ( oggi) al tempo imperfetto ( ieri). Esempio: 1.Sara ha fame Sara aveva fame ha cambia in aveva quindi è voce del verbo avere e serve la H. 2. Roberto va a scuola. Roberto va aveva scuola. A non può cambiare in aveva, quindi non è una voce del verbo avere e non serve la lettera H. Per quanto riguarda la valutazione ci limiteremo a valutare inizialmente la competenza frasale dei bambini, cioè la capacità di comunicare con breve proposizioni scritte aventi significati coerenti.
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