Italia Publishers 03/2017

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WHAT’S INSIDE?

Taglio digitale, un plus per ogni stampatore

MEETING LEADERS

L’inkjet va sempre più veloce e Fotoba, regina del taglio, non resta indietro

Italia Publishers - Anno XXVIII - n° 3/2017 - Prezzo euro 10,00 - Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LOM/MI


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sommario 03

EDITORIALE

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Guardare all’Europa per vincere in Italia

NEWS

6 |

Novità, tecnologie e tendenze dai player del mercato digitale

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WHAT’S INSIDE?

12 |

26 |

Taglio digitale, un plus per ogni stampatore

STRATEGIE

34 |

KBA sceglie il taglio digitale di Valiani per completare il workflow offset del futuro

Uno sguardo in avanti verso l’edizione 2017 di FESPA

56 |

La finitura perfetta? È una questione di taglio

58 |

Digital Textile: il segmento in crescita più rapida a FESPA

60 |

Tra wallpaper e tessile, crescono le opportunità nella decorazione digitale

MEETING LEADERS

28 |

L’inkjet va sempre più veloce e Fotoba, regina del taglio, non resta indietro

TECNOLOGIE 32 |

Ottimizzato e interconnesso: il printing italiano è pronto per la Industry 4.0?

38 |

Cartografica Speroni: la ricerca dell’eccellenza tra esperienza e tecnologia

46 |

Con EIZO CG2730 il confine tra visualizzazione a monitor e stampa è sempre più labile

48 |

Il taglio digitale di Elitron spinge in alto Star Grafic grazie a qualità e produttività

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SPECIALE

EVENTI 40 |

L’Europa del printing è fatta di visioni comuni e diversità

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Xeikon Café, rendez-vous tecnologico tra formazione, applicazioni e partnership


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Italia Publishers - Anno XXIX - n° 03 2017 Registrazione: Tribunale di Milano n. 74 del 12/2/94 Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Direttore responsabile Silvia Guglielmi silvia@densitymedia.com Co-editore Lorenzo Villa lorenzo@densitymedia.com

Redazione Roberto Bonsignore roberto.b@densitymedia.com Elena Boromeo elena.b@densitymedia.com Caterina Pucci caterina@densitymedia.com

Responsabile operativo Gabriele Lo Surdo gabriele@densitymedia.com

Pubblicità marketing@densitymedia.com

Amministrazione Manuela Spatola manuela@densitymedia.com

Copertina Genuine Roman Art www.genuineromanart.com

Stampa Unigrafica - Gorgonzola (MI) www.unigrafica.it

Tiratura 5.000 copie

Italia Publishers è stampato utilizzando energia elettrica green, proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.

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editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

Guardare all’Europa per vincere in Italia Nulla a che vedere con la Brexit, i cui effetti pratici sono ancora prematuri da valutare. E non tacciatemi di esterofilia. Non è di questo che voglio parlare. Negli ultimi 18 mesi abbiamo investito moltissimo – più di ogni altra impresa della nostra dimensione in questo settore, ci dicono le nostre controparti – per viaggiare, viaggiare e ancora viaggiare. Abbiamo visitato decine di aziende che producono tecnologia, i loro centri dimostrativi e dipartimenti di ricerca & sviluppo. Siamo stati a decine di fiere in tutti settori in qualche misura correlati al printing. E abbiamo incontrato decine di stampatori europei e di altri continenti, intervistandoli e talvolta visitando le loro aziende. Qualche volta ve ne abbiamo raccontato, così come ve ne raccontiamo ancora in questo numero. È qualcosa che faremo, se ne avremo le energie, ancora di più. Non è spocchia nei confronti dell’imprenditoria di settore nostrana, che i nostri omologhi europei considerano fonte d’ispirazione quanto noi. L’Italia è uno scrigno di best practice, tanto per fare un esempio su come si creano siti produttivi d’eccellenza e su come si realizzano stampati di enorme pregio. È dura trovare aziende “belle” come le nostre! Tuttavia non si può sempre dire lo stesso per il modo di condurre le aziende, innovare, vendere, fare profitti. In noi si è radicata l’idea che solo dalla diversity possono nascere esperienze più interessanti. E l’Europa è un esempio straordinario di diversità, tutte da scoprire e capitalizzare. Tra fiere, eventi e viaggi, a pagina 40 vi raccontiamo dell’ultima convention con i nostri 19 colleghi della European Digital Press Association (EDP), di cui Italia Publishers è membro fondatore da oltre 10 anni. Viaggiando per la Germania abbiamo scoperto che dietro a un grande brand europeo dell’online printing ci sono uomini e idee eccellenti, tutte da capire e metabolizzare. E che un brand giapponese del finishing ha costruito un’azienda meravigliosa al servizio dell’intero mercato europeo. Internazionalizzarsi non vuol dire soltanto vendere all’estero, ma anzitutto uscire (fisicamente) dai propri confini, osservare, pensare e agire con una visione più ampia.


news Una nuova sede italiana per KIP A coronamento del processo di riorganizzazione, KIP Italia si è regalata una nuova sede di 300 m2 che ospita gli uffici commerciali, un’area per il training tecnico/applicativo di partner e rivenditori, oltre ad un nuovissimo centro demo in cui sono sempre installati e funzionanti tutti i modelli KIP. A partire dai sistemi monocromatici per il mercato CAD fino alle nuovissime e ultraproduttive macchine a colori della serie 800, tra cui la bestseller KIP 870. Gli ampi spazi del centro demo consentono di testare dal vivo non solo le stampanti, ma anche le varie opzioni di finitura disponibili. Dai nuovi uffici raggiungibili facilmente da tutti

gli aeroporti e le stazioni milanesi, il Country Manager Davide Carolo e il suo team coordinano le attività per Italia, regione Iberica, Balcani e Grecia. La nuova sede KIP può inoltre contare su un ampio auditorium per presentazioni e corsi, oltre che di spazi pensati per eventi e open house ad elevata affluenza. “Abbiamo scelto una location strategica, che consente ai clienti e partner italiani ed europei di raggiungerci rapidamente e partecipare a sessioni tecniche, dimostrative e formative in modo confortevole ed efficiente - afferma Carolo - ma stiamo già progettando un’ulteriore espansione”. www.kip.com

|| L’edificio che ospita i nuovi uffici e il centro demo KIP a Cinisello Balsamo (MI)

Per i clienti Roland più esigenti arriva Print Studio by Caldera Per andare incontro ai propri utenti che lavorano su Mac, Roland DG ha da poco lanciato il nuovo software Roland PrintStudio (RPS) by Caldera. Pregio del software è il motore stampa APPE 4 che garantisce compatibilità assoluta con qualsiasi file PDF inviato in stampa. Adattabile a tutte le periferiche Roland, RPS assicura una rasterizzazione veloce, una gestione ottimale di lavori di grande formato e un migliore controllo del colore. All’interno delle librerie Roland Color e Metallic System

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libraries è possibile scegliere tra centinaia di colori spot: RPS supporta inoltre la gestione di colori RAL, HKS e Pantone. I più esigenti rimarranno piacevolmente sorpresi dalle sue funzioni avanzate: la creazione di un numero illimitato di preset, l’automazione mediante l’impiego di hotfolder, pannellizzazione e nidificazione, contour nesting per la riduzione degli sprechi e la nuova funzione blur & bleed per minimizzare il rischio di linee bianche sui bordi di grafiche tagliate. www.rolanddg.it

|| La Folding Carton Suite di Xeikon, piattaforma end-to-end dedicata alla stampa di cartone teso per applicazioni cartotecniche

Xeikon a Interpack 2017 con la sua Folding Carton Suite In occasione dell’edizione 2017 di Interpack, Xeikon presenterà la sua Folding Carton Suite, soluzione end-to-end digitale per la stampa di cartone teso. La presenza allo show non solo intende illustrare la gamma di prodotti Xeikon, ma si inserisce all’interno della campagna What’s Next. Un’iniziativa di Xeikon volta a condividere con il mercato una serie di input sulle possibilità offerte dal digitale. Con What’s Next, Xeikon esprime inoltre l’interesse a dialogare con i player di mercato

che, prima ancora di essere prospect, sono esperti. La suite include la stampante digitale Xeikon 3500, fiore all’occhiello del costruttore belga e il software Xeikon X-800 che garantisce una gestione completamente automatizzata dei flussi di lavoro complessi. Durante la fiera, che si terrà dal 4 al 10 maggio a Düsseldorf, lo stand Xeikon ospiterà dimostrazioni in tempo reale delle innumerevoli applicazioni offerte dalla stampa digitale al settore cartotecnico. www.xeikon.com


news Massima automazione ed elevata produttività: parole d’ordine delle nuove stampanti Xerox Versant 180 e 3100 Una recente statistica di InfoTrends conferma che efficienza e costi di produzione ridotti costituiscono la priorità della maggioranza delle aziende. Per far fronte a queste esigenze, la famiglia Xerox Versant si è recentemente arricchita di tre nuovi modelli: Versant 180, Versant 180 Performance Package e Versant 3100. Grazie a una risoluzione reale di 2.400 dpi e un RIP con rendering a 10 bit, la qualità di stampa di questi

sistemi è paragonabile all’offset. Il sistema SIQA (Simple Image Quality Adjustment) gestisce le funzioni di calibrazione del colore, correzione di difetti di uniformità, trasferimento e allineamento fronte/retro delle immagini. SIQA è disponibile per Versant 180, anche nella versione Performance Package, mentre analoghi aggiustamenti sono possibili su Versant 3100 grazie al sistema di scansione in linea completamente automatizzato

Full Width Array (FWA). È inoltre possibile stampare supporti con grammature fino a 350 g/m² a una velocità di 80 ppm per Versant 180 e Versant 180 Performance Package e di 100 ppm per Versant 3100. Versant 3100 usufruisce del sistema PAR (Production Accurate Registration) che consente una registrazione precisa dalla prima all’ultima pagina. La funzione di eliminazione automatica dei fogli evita gli inceppamenti e

riduce considerevolmente gli sprechi. Sono infine disponibili numerose opzioni di finitura in linea che consentono di personalizzare la stampante, adeguandola alle proprie esigenze di business e adattandola ai più diversi ambiti applicativi. www.xerox.it || La nuova Xerox Versant 3100 ha una produttività di 100 ppm ed è in grado di stampare in fronte/retro automatico supporti fino a 350 g/m²

Robusto ed efficiente Il nuovo sistema di fresatura RM-L • Con 3,6 kW, bilanciato per la massima potenza • 0,7 Nm di coppia per una ancora maggiore varietà di materiali • Massime prestazioni con il cambiafrese automatico ARC HSK

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news Il nuovo software RIP Ergosoft ottimizza le prestazioni negli ambienti lavorativi più disparati Risale a pochi mesi fa il lancio di ErgoSoft RIP Version 15, nuovo software che integra le funzioni di preparazione, rasterizzazione e stampa in digitale. In occasione di FESPA 2017, Ergosoft presenterà alcuni recenti aggiornamenti e funzionalità interessanti. Garanzia di velocità è il sistema integrato a 64 bit, ma merita attenzione anche il motore di conversione di profili multicolore in file RGB. Questa funzione consente di aprire direttamente i file convertiti nel software di grafica utilizzato, che consente la

gestione del colore direttamente da display. La licenza di rete separa le funzioni di composing, ripping e stampa che sono gestibili da postazioni diverse in momenti differenti. Questo rende ErgoSoft RIP Version 15 la soluzione ideale per snellire il flusso di lavoro e ottimizzare il controllo di produzione soprattutto in ambiti lavorativi complessi che utilizzano sistemi multicomputer. Infine, la funzione True Shape Nesting consente di ridurre gli sprechi del 40%. www.ergosoft.net

Mutoh ValueJet 1604 WX per piccoli e medi volumi tessili La stampa su tessuto è oggi un business affascinante sia per start up che per business avviati che desiderano ampliare i propri orizzonti applicativi. Se fate parte di una di queste categorie, Mutoh ValueJet 1604 WX, stampante roll-to-roll a sublimazione indiretta, è una soluzione allettante che assicura risultati di qualità a un costo contenuto. Il sistema a goccia variabile garantisce una risoluzione dell’immagine di 1.440 dpi. La velocità di produzione di 22 m²/h e il basso consumo di inchiostro assicurano

costi di gestione ridotti e un ROI decisamente veloce. Le applicazioni possibili sono innumerevoli: decorazione tessile in-store e display, pop-up, banner in tessuto, abbigliamento sportivo, interior decoration, gadget, trasferimento su oggetti rigidi e ancora altro. Mutoh ValueJet 1604 WX è la soluzione ideale per piccole e medie tirature. Infine, gli inchiostri a sublimazione Mutoh DS2, certificati Ökotex Standard 100, garantiscono resistenza al lavaggio, allo sfregamento e alla traspirazione. www.mutoh.eu

|| Le soluzioni di stampa imagePROGRAF di Canon sono “2017 Wide-Format Printer Line of the Year” secondo Keypoint Intelligence - Buyers LAB

Canon fa il pieno di BLI Awards con le soluzioni imagePROGRAF Le soluzioni di stampa grande formato imagePROGRAF di Canon si sono aggiudicate ben 3 premi assegnati dall’organizzazione statunitense Keypoint Intelligence - Buyers Lab (BLI). Tra questi spicca il prestigioso “2017 Wide-Format Printer Line of the Year Award”, assegnato come miglior linea in termini di eccellenza tecnologica, affidabilità, user experience e qualità di stampa. Il costruttore giapponese, inoltre, ha conquistato 2 Pick Award per le soluzioni imagePROGRAF PRO4000S/PRO-6000S (“miglior stampanti per poster e segnaletica

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indoor”) e imagePROGRAF PRO2000/PRO-4000 (“miglior stampanti fotografiche e fine art”). Per queste wide-format, la qualità di stampa delle immagini è stata giudicata eccellente sia in ambito grafico che fotografico, con ampie gamme cromatiche e colori luminosi e saturi, nonché tonalità estremamente naturali. Inoltre, i tempi di inattività sono risultati minimi, grazie anche all’innovativa tecnologia che permette di sostituire le cartucce di inchiostro esaurite mentre l’unità è in funzione. www.canon.it


news Veika Dimense: novità “di spessore” per gli stampatori digitali di carte da parati DIMENSE è il neologismo che Veika, specialista nella produzione di chimiche per la stampa di carta da parati, ha scelto per l’innovativa tecnologia 3D che avremo modo di scoprire a FESPA 2017. Fino ad oggi, ottenere effetti tattili o tridimensionali nella produzione di parati era possibile solo con tecnologie

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tradizionali. Per farlo era necessario produrre un cilindro di stampa specifico per ogni singola decorazione, un processo compatibile solo con volumi di produzione medio-grandi. Peraltro dimensione e formato della decorazione non potevano superare la circonferenza del cilindro di stampa e i motivi decorativi si

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limitavano a un range piuttosto ristretto di fantasie. Per superare questi limiti, l’R&D Veika ha sviluppato la tecnologia DIMENSE e l’ha successivamente implementata sulla soluzione integrata DIMENSOR. Gli inchiostri utilizzati sono latex, eco-friendly, non contengono PVC e garantiscono l’assenza dell’effetto migrazione: a produrli è sempre Veika sotto il brand ECODECO. Per quanto riguarda DIMENSOR, il dispositivo si compone di stampante

inkjet e calandra ed è in grado di gestire diversi livelli di dimensing (spessore), dando vita a una vasta gamma di effetti tattili e visivi. Con DIMENSOR, disponibile a partire dal 2018, sarà possibile realizzare piccoli lotti di carta da parati con caratteristiche del tutto simili, se non migliori, a quelle ottenibili con metodi tradizionali. Velocità fino a 20 m2/h e ampiezza che raggiunge 1,6 m sono garanzia di grande versatilità. www.veika.it

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news Da ATP Color arriva la 5 metri tessile con termofissaggio in linea Innovativa e ambiziosa come sempre, l’italiana ATP Color è pronta a presentare una nuova superwide tessile con caratteristiche uniche nel mercato del soft signage. Anzitutto DFP2000 è dotata di un sistema di termofissaggio in linea basato su un cilindro riscaldante brevettato, che di fatto elimina la necessità di acquistare una specifica calandra. Inoltre il formato 5 metri (5,3 per l’esattezza) abilita ad una vasta gamma di applicazioni, sia stampando immagini XXL a formato pieno che lavorando in modalità

multi-roll, anche affiancando bobine di larghezza differente. Tra le varie opzioni di tensionamento del materiale e automazione del processo, la stampante è equipaggiata con un sistema di cucitura a ultrasuoni integrato, che permette di giuntare una nuova bobina di tessuto direttamente in macchina. DFP2000 è disponibile sia con teste Ricoh Gen5 che Kyocera, con configurazioni fino a 6 colori e produttività che toccano i 320 m2/ora nella versione con 8 teste Kyocera. www.atpcolor.it

|| DFP2000 è la nuova superwide per il soft signage che non necessita di calandra

Pixartprinting lancia Catalyst, un’ondata di tecnologie per produrre packaging senza eguali Pixartprinting conferma l’attenzione alla ricerca lanciando Catalyst, innovativa linea di produzione che promette di rivoluzionare definitivamente la produzione del packaging. Il fulcro è rappresentato da HP Indigo 30000, sistema digitale che stampa su cartoncini fino a 450 g/m2. Le tre opzioni di nobilitazione firmate Scodix danno vita a effetti tattili e grafiche accattivanti tramite l’applicazione di vernici selettive, a rilievo e lamina a freddo. La fustellatura è affidata al sistema rotativo Bograma BSR 550 Servo Rotary,

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che conserva inalterate qualità di taglio e cordonatura anche alle alte velocità. A completare la linea, la plastificatrice Tecnomac Evolution 3 e la Kama Flexfold 52i. L’ampia gamma di prodotti cartotecnici realizzabili con Catalyst conta trecento combinazioni tra materiali, dimensioni e opzioni di finitura con possibilità di stampa in piccole tirature a partire da venticinque pezzi. Si aggiungono all’offerta una serie di modelli food contact in cartoncino Delipac stampati con inchiostri alimentari. www.pixartprinting.it

Sawgrass lancia il RIP software “Virtuoso” Print Manager Semplificare è il motto di Sawgrass che, dopo la suite Creative Studio, lancia Virtuoso Print Manager. Si tratta del primo software per la gestione di stampa compatibile con tutte le stampanti della serie Virtuoso HD, ovvero i modelli SG400, SG800 e VJ 628. Per i sistemi SG400 e SG800, il software offre compatibilità sia con Mac che Windows. Virtuoso Print Manager dialoga sia con programmi di progettazione come CorelDRAW e Adobe Creative Cloud che con Sawgrass Creative Studio. Quest’ultimo

sarà così finalmente compatibile anche con la piattaforma VJ 628. Virtuoso Print Manager non ha nulla da invidiare ai software RIP più costosi e include anche funzionalità avanzate come nesting di immagini e organizzazione del flusso di lavoro mediante hot folder. È inoltre possibile creare profili ICC per un’ampia varietà di supporti e importare direttamente file .jpg, .png, .sg, .sgz. Virtuoso Print Manager è scaricabile gratuitamente per tutti gli utenti Virtuoso. www.sawgrassink.com


news Progettazione grafica più veloce, semplice e creativa con il nuovo CorelDRAW Graphics Suite 2017 Ottenere risultati accattivanti, esaltando l’espressività del gesto a mano libera, senza rinunciare alla produttività. CorelDRAW Graphics Suite 2017, ultima release del software di grafica Corel, risponde a queste esigenze. Lo strumento LiveSketch permette di disegnare curve vettoriali estremamente realistiche, sfruttando la tecnologia della rete neurale ed eliminando le fasi di disegno su carta, scansione e conversione in formato vettoriale. La penna grafica – con supporto nativo Windows Surface Studio, Surface Pen e Surface Dial – è stata perfezionata per rilevare e registrare ogni movimento. L’introduzione della modalità tablet consente l’accesso tramite touchscreen alle funzioni di controllo, zoom e panoramica, velocizzando le fasi di editing e ritocco. Gestione semplificata dei font e manipolazione di

nodi, maniglie e vettori ottimizzata implementano ulteriormente il flusso di lavoro. Ottimizzata per Windows 10, ma compatibile con Windows 7 e Windows 8.1, CorelDRAW Graphics Suite 2017 è pensata per l’alta risoluzione tramite monitor 5K Ultra HD. Gli utenti che già utilizzano la suite Corel potranno inoltre riutilizzare le aree di lavoro salvate nelle versioni precedenti ed importare elementi preferiti, personalizzando la propria area di lavoro. Sono disponibili due opzioni di acquisto: licenza perpetua e abbonamento mensile o annuale. A una tariffa aggiuntiva, i proprietari di licenza perpetua possono accedere al programma upgrade, che consente l’aggiornamento automatico alle ultime versioni del software. Versione di prova gratuita di 15 giorni scaricabile dal sito. www.coreldraw.com

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What’s inside

Sempre più versatili, produttivi e semplici da usare: i sistemi digitali di taglio piacciono a tutti e creano valore nei più disparati ambiti produttivi

Taglio digitale, un plus per ogni stampatore

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on importa quale stampante o quale clientela tu abbia. Se non hai un plotter da taglio stai sicuramente guadagnando meno di quello che potresti. L’offerta di queste tecnologie è oggi più vasta che mai: ne esistono di ideali per qualsiasi ambito applicativo e per tutte le tasche. Indipendentemente dal modello e dalle funzionalità, la cosa che le accomuna tutte è la capacità di dare valore agli stampati, rendere possibile una gamma di applicazioni virtualmente infinita e differenziare la propria offerta rispetto a quella dei competitor. Per tutti coloro che hanno già colto questa opportunità, e utilizzano da tempo sistemi di taglio digitale, è bene notare come il mercato di queste tecnologie stia attraversando una fase di cambiamento importante. Nuovi player, solitamente attivi nella produzione di sistemi CNC per altre industrie, stanno affacciandosi nel mondo grafico con idee originali e funzionalità innovative. Al contempo i leader storici del settore stanno perfezionando ulteriormente le loro soluzioni, concentrandosi sia su innovazioni legate all’hardware che al software. Le produttività di alcune piattaforme sono più che raddoppiate rispetto ad appena qualche anno fa. Sono stati inoltre introdotti dispositivi di automazione più efficienti sia per supporti in fogli che in bobina. Parlando di software, le novità sono numerose e riguardano sia l’ottimizzazione della produttività che l’integrazione in workflow evoluti, allineati ai requisiti dell’Industria 4.0.

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Testa, moduli e utensili: elementi chiave per delineare i propri orizzonti applicativi Inutile girarci intorno: ciò che un sistema da taglio può fare dipende dalla quantità e qualità costruttiva degli utensili disponibili. Originariamente queste piattafome potevano montare uno strumento alla volta ed eseguire solo operazioni di taglio e mezzo taglio o di fresatura. La ricerca di maggiore flessibilità ha spinto i costruttori a sviluppare innumerevoli nuovi utensili e a renderne possibile l’uso combinato. Le tecnologie flatbed, siano esse sistemi da taglio multifunzione o frese, hanno teste in grado di accogliere da 1 a 4 differenti utensili contemporaneamente. Alcune prevedono inoltre sistemi automatici per il cambio lama o punta. È così possibile effettuare lavorazioni molto complesse senza interventi dell’operatore sulla macchina. Le caratteristiche dei singoli utensili influiscono in maniera determinante sia sulla produttività complessiva del dispositivo che sulla qualità della finitura dei pezzi prodotti. Ad esempio quando si eseguono lavorazioni con lame oscillanti e frese la produttività dipende esclusivamente dalla potenza e dalla velocità di oscillazione/rotazione di questi utensili.


I diversi sistemi per il fissaggio del materiale

Le opzioni di gestione e movimentazione dei materiali

Per lavorare i materiali – con lame, cordonatori, frese e altri utensili – occorre che questi siano correttamente posizionati e immobili. Nei sistemi di taglio roll-to-roll sono i pinch roll a gestire questo aspetto, nei sistemi flatbed è il piano stesso. Quest’ultimo, grazie alla superficie forata e il collegamento con uno o più dispositivi aspiranti, è in grado di bloccare i supporti nella posizione prescelta. La sua capacità di fissare pezzi di materiali più o meno traspiranti, con più o meno forza, indipendentemente dalle loro dimensioni, è data sia dalle caratteristiche dei dispositivi aspiranti (potenza, portata, etc.) sia dalla conformazione del piano stesso. I più evoluti prevedono zone di aspirazione multiple e indipendenti con la possibilità di attivarle/disattivarle in automatico mediante il software.

La versatilità di un plotter da taglio dipende anche dalla sua capacità di gestire sia materiale in bobina che in fogli o pannelli. Esistono molte soluzioni compatibili solo con l’una o l’altra tipologia di lavorazione. I dispositivi più evoluti però prevedono una serie di opzioni (sbobinatori motorizzati, sistemi di avanzamento mediante conveyor, etc.) che permettono di gestire entrambe le tipologie di lavorazione e ampliano gli ambiti di utilizzo. In contesti produttivi in cui si ipotizzi di affrontare volumi medio-alti, è importante inoltre valutare attentamente anche le opzioni disponibili per il carico/scarico automatico dei supporti. In assenza di esse, le produzioni lunghe e ripetitive potrebbero richiedere tempi e avere costi inaccettabili.

Software per la preparazione dei file e il taglio vero e proprio Di anno in anno i sistemi digitali di taglio diventano più semplici da utilizzare. Il merito è quasi tutto dei software che, negli ultimi anni, sono diventati una priorità per gran parte dei costruttori. La maggior parte di questi ultimi ha scelto di sviluppare soluzioni proprietarie che fossero in grado di far esprimere all’hardware il massimo delle sue potenzialità. Sono così nate delle vere e proprie suite di taglio. Le più semplici si occupano esclusivamente di assegnare le corrette impostazioni ai file e inoltrarli al sistema. Le più articolate invece si compongono di diversi moduli/programmi e hanno anche funzionalità più evolute come, ad esempio, la programmazione della produzione mediante code, la preparazione automatica dei file, la correzione degli errori più comuni, ecc.

Struttura, scelte meccaniche e sistemi di movimento

Print and cut, un workflow che sembra semplice ma…

Finché si parla di lavorazioni “leggere” tutte le tecnologie esaminate vantano strutture adeguate. Bisogna però fare attenzione quando si hanno necessità produttive più specifiche. Ad esempio movimentare utensili pesanti, ad alte velocità, mentre operano su materiali spessi, seguendo percorsi intricati, non è facile. In queste circostanze motori e organi di trasmissione vengono spinti al limite e la probabilità di un risultato scadente è dietro l’angolo. Le piattafome veramente “all-round”, ovvero pensate per rispondere brillantemente a qualsiasi esigenza, sono poche e solitamente molto costose. Il suggerimento è scegliere in base a ciò che realmente occorre, testando i limiti della tecnologia con propri file e propri materiali. Non è infatti scontato che i sistemi più blasonati siano quelli più adeguati alle vostre necessità.

Nel mondo grafico, gran parte delle operazioni di taglio interessano materiali stampati. Per questo motivo quasi tutti i plotter da taglio sono dotati di sistemi ottici che rilevano la posizione esatta delle stampe da sagomare prima di iniziare la lavorazione. Non tutti questi sistemi sono però ugualmente performanti. Telecamere a colori, ad alta definizione ed elevato framerate, garantiscono maggiore rapidità nell’avviamento delle produzioni, nonché letture affidabili anche su supporti particolarmente critici. Molto importante – specialmente per lavorazioni su supporti tendenti alla deformazione – è la capacità del software di applicare delle correzioni al file di taglio in base alle letture effettuate dalla telecamera.

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What’s inside

Esko Kongsberg C Series

Zund D3

Produttività è la parola d’ordine di questa serie di plotter da taglio di grande formato targati Esko, ideali per chi ha necessità di produrre piccoli e medi lotti o pezzi unici di altissima qualità. Con un piano di lavoro che può arrivare fino a 3.210 x 3.200 mm (nel modello C64), Kongsberg C è in grado di gestire un’ampia gamma di materiali, dal cartone ondulato al polipropilene alveolare, passando per i supporti flessibili. La velocità di taglio può arrivare fino a 100 m/min, con un’accelerazione fino a 1,5 G. L’estrema solidità del braccio in carbonio composito garantisce lavorazioni estremamente accurate, mentre la forma ergonomica del piano di lavoro permette l’accesso da ogni lato. Particolarmente vasta è la scelta di utensili, che offrono all’utente la certezza di risultati su ogni materiale, anche alle alte velocità. Il piano aspirante diviso in 4 o 8 zone autonome prevede la possibilità di effettuare lavorazioni sul fronte e il retro della macchina alternativamente, riducendo così i tempi di produzione. Per chi avesse bisogno di automatizzare l’intero processo produttivo, Esko offre alcune differenti soluzioni tra cui un feeder automatico che permette di caricare i supporti direttamente dal pallet con 3 cicli di alimentazione al minuto. In alternativa è disponibile un braccio robotico in grado di prelevare i materiali dal pallet e di posizionarli direttamente sul piano di lavoro. www.esko.com

La serie D3 mutua dalle sorelle G3 ed S3 le note caratteristiche di velocità, precisione ed eccellenza costruttiva. Ciò che rende unici i modelli D3 è la presenza di due bracci, che possono arrivare a raddoppiare i livelli di produttività del cutter. I modelli disponibili, tutti con lunghezza 3.200 mm riprendono la nomenclatura Zund e sono basati sulla larghezza macchina: si parte dai 1.800 mm della L per salire a 2.270 mm (XL), 2.740 mm (2XL) e 3.210 (3XL). Alle già generose dimensioni del piano di taglio possono essere aggiunte le prolunghe, pari all’intera lunghezza del piano (1L) o alla metà (1/2 L), per facilitare il caricamento e lo scaricamento dei materiali. Per lavorazioni ripetitive di alti volumi e operatività su più turni, inoltre, anche la serie D3 è compatibile con il sistema di carico e scarico automatico Board Handling System (BHS). Ciascun braccio di Zund D3 è dotato di una testa multifunzione su cui è possibile montare fino a 3 utensili in contemporanea, a scelta tra i moltissimi della gamma Zund: tagliente universale, oscillante elettrico o pneumatico, taglio rotativo per tessuti tecnici, tagli angolati, rotelle di cordonatura per cartone teso e ondulato, braille, marcatura e altri. A questi si aggiunge una selezione di frese, che culmina nel modulo RM-L da 3,6 kW. Il workflow print & cut è governato dal potente e intuitivo software Zund Cut Center. www.zund.com

Le operazioni di finitura digitale spesso risultano poco fluide per via degli eccessivi passaggi manuali e dei lunghi tempi di setup. Esko ha pensato di velocizzare la produzione spostando il controllo delle operazioni a monte del flusso di lavoro, ovvero nella fase di prestampa. Questo è possibile grazie al software Device Manager, in grado di dialogare con tutti i dispositivi della catena, dalla fase progettuale a quella di finishing. Gli operatori possono così gestire il flusso di lavoro e le code su tutte le periferiche collegate, riducendo i tempi di lavorazione e gli sprechi di materiale. Ciò che rende unica la serie D3 è l’architettura di taglio a due bracci, ciascuno equipaggiato con una testa multiutensile. Ciascun braccio lavora in modo indipendente, consentendo di realizzare lavorazioni di taglio e fresatura estremamente complesse (che necessitano di numerosi utensili) senza fermi macchina, oppure di duplicare la configurazione della prima testa sulla seconda e raddoppiare così la produttività. Il software della macchina distribuisce in modo intelligente il lavoro sui due bracci, ottimizzando i percorsi di taglio e assicurando la massima produttività.


valiani.com / flatbed-plotter.com

Protek Unico TT Conveyor Unico TT Conveyor è una robusta soluzione di fresatura e taglio industriale dotata di conveyor belt. Realizzata sulla base della “sorella” a piano fisso, è versatile e destinata a un uso intensivo. Il piano di lavoro può essere suddiviso in 2, 3 o 4 zone di aspirazione indipendenti ed è disponibile nei formati 1.650 x 3.075 e 2.150 x 3.075 mm ai quali si aggiunge il formato 3.300 x 2.100 mm, non disponibile per la versione standard. La macchina è dotata di una testa multiutensile con cambio utensile automatico rotativo fino a 6 posizioni, in cui alloggiare utensili per mezzo taglio, taglio angolato e oscillanti, oltre ad un potente mandrino da 3,6 kW e 50.000 giri/min. Il cutter può lavorare una vasta gamma di materiali rigidi, come compositi di alluminio fino a 6 mm, spugne fino a 75 mm e pannelli fino a 120 kg. Le unità di svolgimento e avvolgimento a sgancio rapido permettono di passare, in meno di 10 minuti, dalla lavorazione di materiali rigidi a quelli in bobina, tra cui tessuti, vinili e PVC, di larghezza fino a 3.200 mm. Il sistema di ispezione Visiotek con telecamera legge i crocini di registro, permettendo al software Protek di correggere eventuali distorsioni dell’immagine. Il sistema è in grado di leggere QR Code, che permettono alla macchina di riconoscere non solo il tracciato ma anche il materiale, scegliendo automaticamente l’utensile adatto. www.protek.it

Piccole e Medie serie? Produrre in casa è facile e redditizio!

oa Fin

e* sor s e p di s

Disponibile in 3 dimensioni, fino a 123x250cm

Ultra Digitale

Unico TT Conveyor può utilizzare jumbo roll con diametro massimo di 1.000 mm e un peso fino a 1.000 kg. Per gestire in maniera ottimale anche i tessuti più elastici, Protek propone per la Conveyor uno sbobinatore dotato di un rullo supplementare per la carta, che viene accoppiata al tessuto nel corso dell’intera lavorazione, mantenendone le caratteristiche dimensionali originali. Il conveyor belt garantisce una movimentazione dei materiali estremamente precisa, grazie alle turbine da 4 kW con una potenza di aspirazione di 440 m³/h.

Packaging

Disponibile in 3 dimensioni, fino a 100x150cm

Ideali per la realizzazione e finitura di piccoli e medi lotti, i sistemi di taglio Valiani permettono di lavorare in piena autonomia e garantiscono la più ampia libertà di scelta nell’utilizzo di materiali per grafica pubblicitaria, stampa digitale, segnaletica, arredamento, abbigliamento e imballaggio. Dotati di un potente piano aspirante, un esclusivo sistema di teste intercambiabili e modulari e un software di utilizzo semplice e intuitivo, i nostri plotter garantiscono massima produttività e precisione per tutti i tipi di lavorazione (taglio, mezzo taglio, cordonatura, disegno e decoro) e per la realizzazione di scatole, espositori, adesivi, prototipi, mock-up e molto altro L’ottimo rapporto qualità/prezzo, la robustezza e l’affidabilità della tecnologia rendono i nostri plotter la vostra scelta vincente! *con testa Oscillante opzionale.

Per info o per una dimostrazione personalizzata, contattaci a info@valiani.it oppure chiama 0571 666598.

Valiani.cmc

cutting machines

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What’s inside

Summa Serie F

Valiani Optima V

La Serie F è una gamma di soluzioni di taglio flatbed destinate principalmente ad applicazioni in ambito grafico e cartotecnico. Disponibile in tre differenti formati (1.600x1.200, 1.290 x 3.050 e 2.650 x 3.050 mm) la serie è caratterizzata da una logica modulare, con una dotazione di opzioni e utensili tra le più complete. In base ai modelli, i piani di lavoro dispongono di un massimo di 12 zone di aspirazione indipendenti e possono essere dotati di conveyor belt, ma solo decidendolo in fase di acquisto. La testa multifunzione può accogliere fino a tre utensili – incluso un mandrino da 1 kW – che possono essere sostituiti manualmente. La dotazione è completa, con cordoni, lame per V-cut, kiss-cut, taglio angolato e oscillanti, per realizzare packaging, prototipi e materiali per la comunicazione visiva, sui materiali più disparati tra cui PVC, vinile, Forex, compositi di alluminio e cartone, con spessori inferiori ai 50 mm. I portabobine opzionali permettono di gestire materiali flessibili, il cui avanzamento sul conveyor belt è ottimizzato dalla presenza di piedini di accompagnamento pneumatici. Inoltre, solo sulla F2630, è possibile gestire due bobine affiancate allo stesso tempo. Tutte le soluzioni di taglio sono dotate di telecamera per la lettura dei crocini e sono in grado di leggere i codici a barre stampati sui materiali per ottenere le informazioni sulla lavorazione. www.summaitalia.it

Le piattaforme di taglio dell’italiana Valiani si sono ormai imposte a livello internazionale per la gestione efficace di prototipi e piccoli/medi volumi su medi formati. La serie Optima V, in particolare, è disponibile in tre versioni: V 80 da 1.230 x 800 mm, V 160 da 1.230 x 1.600 mm e V 250 da 1.230 x 2.520 mm, tutte con piano aspirante a zone separate e sistema di allineamento con pinza e squadra. Grazie al suo formato più ampio è senz’altro la versione V 250 quella più versatile per gli operatori della comunicazione visiva. La serie Optima V è dotata di testa multiutensile che consente di alloggiare contemporaneamente due differenti utensili per taglio passante, mezzo taglio, taglio angolato, cordonatura, penna di marcatura o taglio oscillante per materiali fino a 20 mm di spessore. Questa dotazione consente a Optima V di lavorare un’ampia gamma di materiali per la grafica e la cartotecnica, tra cui vinile, gomma, laminil, cartone teso e ondulato, caucciù per la verniciatura, ma anche tessuti e pellami. Per una piena integrazione nei workflow di stampa digitale, i cutter Valiani possono essere equipaggiati con una telecamera per il riconoscimento dei crocini di registro, che opera in combinata con il software OptiCrop per la gestione della compensazione delle deformazioni di stampa. A questo si aggiunge il software proprietario V-Studio. www.flatbed-plotter.com

Le soluzioni di taglio F1330 e F2630 sono entrambe dotate di tecnologia Tandem Mode, che permette di suddividere in due zone distinte il piano di lavoro. Questa modalità di lavorazione consente di ottimizzare i tempi di carico e scarico della macchina, potendo gestire liberamente i materiali collocati in una delle due zone senza mai dovere arrestare la lavorazione. Il sistema di sicurezza abilita e disabilita automaticamente i sensori di sicurezza di ciascun lato della macchina per permettere all’operatore di muoversi liberamente sul lato non interessato al taglio. Una delle sfide tecniche più complesse nel taglio digitale è il matching tra la stampa e il tracciato di fustellatura e cordonatura utilizzato dal cutter per eseguire la lavorazione. Ragione per cui l’impiego della telecamera è considerato un must. Sensibile alle istanze del settore grafico/ cartotecnico, dove il registro in stampa è garantito da una pinza e una squadra fisiche, Valiani ha introdotto un sistema di registrazione tramite pin pneumatici, che consentono un enorme risparmio di tempo nel carico e scarico dei singoli fogli da tagliare su lavorazioni ripetitive.


POP UP

Agfa Graphics Acorta

A BOARD

ROLL

UP

Solido e versatile, questo plotter da taglio lanciato da Agfa nel 2015 vanta un set di utensili completo e un innovativo sistema di videoproiezione delle immagini. Con un’area di lavoro di 3.100 x 2.000 mm e la capacità di gestire materiali spessi fino a 120 mm, Acorta si adatta bene all’ambito sign & display, ma anche ad applicazioni quali packaging, banner e materiali promozionali. È in grado di tagliare, piegare, incidere e fresare un’ampia gamma di materiali, tra cui il cartone ondulato e quello alveolare, il Forex, il Dibond, il PVC, il plexiglass e altri. Il piano aspirante multizona suddiviso in 40 aree consente di lavorare con la massima precisione anche i supporti più piccoli, concentrando la forza aspirante solo lì dove è richiesta. Il cutter Acorta è dotato di un sistema di riconoscimento che rileva automaticamente le immagini stampate e i marchi di registro. Il set di utensili comprende 7 pezzi, tra cui l’unità per il kiss-cut e una lama per il taglio a 45°. Notevole la velocità di taglio, che può arrivare fino a 102 m/min, con un’accelerazione di 1,4 G. Acorta è disponibile in 4 configurazioni diverse: si parte dalla 3120e, che garantisce la stessa qualità e velocità dei modelli più avanzati, ma senza il sistema di videoproiezione, per arrivare al top di gamma 3120 HD, dotato di un mandrino da 3 kW per una gestione rapida e precisa dei supporti più difficili. www.agfagraphics.com

LETʼS

R

FLAG SYSTEM

DISPLAY

M A IN D E

La gestione del flusso di lavoro è un altro tema centrale quando si parla di finishing. Il software Asanti, in dotazione con il cutter Acorta, ha il vantaggio di far dialogare e armonizzare le diverse fasi di stampa e taglio. Questo consente di rendere il processo produttivo più fluido ed efficiente. Inoltre Asanti, nella versione più aggiornata 3.0, riduce al minimo gli interventi manuali durante il setup e offre nuove funzionalità, tra cui l’opzione “sample files” che consente di verificare immediatamente tutti gli utensili a disposizione per una determinata lavorazione.

WWW.EUROTECH-ITALIA.IT

Via Ciro Amedeo Moriconi n°6 60035 Jesi (AN) ITALY PAPER Tel. +39 0731 60195 Fax + 39 0731 605083


What’s inside

Elitron Kombo SDC+

Bullmer Premiumcut ELC

Versatilità, solidità e precisione sono le peculiarità del sistema di taglio e fresatura Kombo SDC+, realizzato per il mondo della comunicazione visiva e della cartotecnica. Basato su una struttura in acciaio alveolare, il piano di lavoro misura 3.200 x 2.100 mm ed è dotato di conveyor belt. Le 40 zone di aspirazione concentrano la forza del vacuum solo dove serve, permettendo di fissare in maniera ottimale anche piccoli pannelli, senza dover ricorrere a mascherature. La testa multifunzione ospita fino a 5 utensili per taglio, cordonatura e fresatura, con un mandrino da 3 kW. Grazie al posizionamento del braccio e del conveyor belt sul lato da 3.200 mm, la gamma di lavorazioni possibili è ampia e i materiali lavorabili, con spessore massimo di 120 mm, vanno dalle materie plastiche al cartone, fino ai materiali in bobina di larghezza massima 3,2 metri. Kombo SDC+ è equipaggiato con un esclusivo sistema di videoproiezione, che proietta una fustella virtuale direttamente sul materiale, facilitando le lavorazioni just-in-time e ottimizzando l’uso del materiale. La tecnologia Seeker System Pro, grazie alla combinazione di due videocamere HD che rilevano e riconoscono i materiali stampati sul piano di lavoro, richiama e associa automaticamente il file di taglio corretto, abbattendo così i tempi di lavorazione e le possibilità di errore. www.elitron.com

Con Premiumcut ELC, Bullmer mette a disposizione dei professionisti della comunicazione tutta l’esperienza maturata nel tessile e nell’industria, abbinata ad un formato decisamente XXL. Atipica tra i cutter per la grafica, la larghezza di taglio massima di Premiumcut ELC arriva infatti a 5 metri, consentendo una gestione efficace delle bobine in uscita dalle superwide in uso nel nostro settore. La gamma di misure disponibili è ampia, con larghezza comprese tra 1.400 e 5.000 mm, e lunghezze tra 1.200 a 3.200 mm, tutte con piano aspirante compartimentato a zone. La lunghezza è ulteriormente incrementabile tramite prolunghe dotate di conveyor belt, che fungono anche da zone di carico e scarico del materiale. Premiumcut ELC può alimentare materiali di spessore fino a 50 mm, gestendo una varietà di differenti lavorazioni grazie alla moltitudine di utensili disponibili. Una fresatura efficace è garantita dal mandrino da 2,1 kW da 60.000 giri/min, mentre la testa multifunzionale con portautensili può ospitare utensili per il taglio oscillante elettrico e pneumatico, taglio tangenziale, taglio angolato, kiss cut per il mezzo taglio di adesivi, taglio a ultrasuoni, rotelle di cordonatura e altri tool più specifici, come punzone, trapano e mola. Su una macchina di questo calibro non manca ovviamente la telecamera per il riconoscimento dei crocini di registro. www.bullmer.de

Kombo SDC+ è abbinabile all’esclusivo sistema di carico automatizzato Heleva, anch’esso progettato e costruito da Elitron. Heleva è in grado di prelevare, allineare e caricare fino a 4 fogli o pannelli contemporaneamente sul piano di lavoro del cutter. I supporti – con un peso massimo unitario di 20 kg – vengono gestiti da Heleva in piena sincronia con la velocità del cutter, valutando il carico di lavoro e trasmettendogli le informazioni relative ai materiali. Heleva è utilizzabile anche in abbinamento a stampanti ibride industriali di differenti produttori. L’automazione in casa Bullmer si spinge anche oltre il taglio. La serie Premiumcut ELC può essere equipaggiata con conveyor belt e due prolunghe, vere e proprie zone di carico e scarico a loro volta dotate di belt di trasferimento ed equipaggiabili con moduli opzionali, come l’unità di riavvolgimento. Per gli utilizzatori con volumi e stock di semilavorati più consistenti, inoltre, Bullmer ha creato la tecnologia Transroll-P, dotata di un vero e proprio magazzino bobine automatizzato e relativi sistemi di riconoscimento con barcode e trasporto.


what’s inside

Gerber M Series

Comagrav DIGI

La serie M di cutter della statunitense Gerber è progettata e realizzata per soddisfare le esigenze di versatilità degli operatori della comunicazione visiva. Il modello M 1200 è dotato di un’area di lavoro di 1.675 x 1.170 mm, mentre i modelli M 3000 e M Turbo arrivano a 1.900 x 3.000 mm, tutti piano aspirante a 5 zone di vacuum indipendenti e 7,5 kW (10 HP) di potenza aspirante, che può essere portata a 13,4 kW (18 HP) con una pompa opzionale. La versione Turbo si distingue per la presenza di una fresa da 1 kW da 50.000 giri/min, che consente di fresare alluminio fino a 0,8 mm di spessore con velocità quadruple rispetto a M 3000. Tutti i cutter della serie M sono equipaggiati con la testa multiutensile T3, dotata di sistema automatico di riconoscimento dell’utensile e 4 strumenti modulari per differenti lavorazioni. Nello specifico una fresa pneumatica, una lama oscillante, una rotella di cordonatura e una lama fissa, oltre al sistema di rilevazione e correzione delle distorsioni M Vision. Ma la gamma di strumenti aggiuntivi è ampia e include utensili per il taglio smussato, penne di marcatura e una lama per taglio micrometrico, abilitando gli operatori alla lavorazione su innumerevoli materiali, dai compositi in alluminio al polionda, fino al PVC, agli autoadesivi e alle diverse tipologie di cartone teso e ondulato. L’intuitiva interfaccia utente è basata su Windows. www.gerbertechnology.com

Come il nome stesso potrebbe suggerire, il produttore ceco Comagrav ha sviluppato la sua serie di cutter DIGI secondo paradigmi differenti dalla sua già nota gamma di frese, così da soddisfare le molteplici esigenze applicative e il bisogno di flessibilità tipici degli stampatori digitali. Il piano di taglio è disponibile in 8 differenti formati standard, dal più compatto 1.700 x 1.500 mm fino all’extra large 3.400 x 5.000 mm, ma è possibile richiedere formati personalizzati. La macchina standard è dotata di piano fisso con pompa aspirante da 5,5 kW, mentre la versione RC è equipaggiata con conveyor belt e barra pneumatica sul ponte per accompagnare il materiale in fase di trasporto. La testa di taglio multiutensile può alloggiare fino a due utensili in contemporanea, tra cui un modulo di taglio scillante elettrico, uno pneumatico e un modulo universale per cordonatura, mezzo taglio e taglio angolato: un set completo che rende DIGI un’opzione interessante sia per la grafica che per la cartotecnica e i materiali POP. Il modulo MCD, dotato di disco rotante a lama decagonale, consente invece di lavorare in modo efficace tessuti e banner. Sia la versione standard che la RC possono poi essere equipaggiate con una fresa da 0,73 kW o da 2 kW. L’ integrazione nel workfow è garantita dal sistema di lettura dei crocini e correzione delle deformazioni, con telecamera e software dedicato. www.comagrav.com

Omega è la suite software di Gerber dedicata al design e alla gestione dell’output. Include strumenti di layout, progettazione e conversione creati appositamente per l’insegnistica, la produzione di etichette e sticker e la comunicazione visiva in genere. Gli strumenti di progettazione e produzione di Omega sono ottimizzati per gestire il taglio del vinile, la stampa e la fresatura sui differenti dispositivi di taglio di casa Gerber, tra cui le frese e i cutter flatbed. Il software è disponibile in differenti versioni, in base alle specifiche esigenze dell’utilizzatore finale. Il modulo universale per utensili U1, progettato per la serie DIGI, consente all’operatore di sostituire l’utensile con una semplice operazione manuale, scegliendo tra una gamma di utensili compatti disegnati adhoc. Tra questi due serie di rotelle per cordonatura, una specifica per il cartone ondulato (nei formati S, M, L) e una per il cartone teso (nei formati da 2, 3 e 4 pt). A questi si aggiungono l’utensile Kiss-Cut per materiali autoadesivi e film sottili, il Direct-Cut per il taglio passante di PVC e PE, oltre al V-Cut per tagli angolati.


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Mécanumeric MECAPRO

VHF Active Pro

Mécapro è la risposta della francese Mécanumeric alle esigenze di fresatura e taglio digitale su un vasto range di materiali per la grafica, la cartotecnica e l’industria. La macchina, caratterizzata da un’elevata precisione e velocità grazie ai 3 motori brushless da 750 W e uno da 300 W (per l’asse Z), è disponibile in 4 formati, dal più compatto 1.500 x 3.000 fino all’extra-large 2.000 x 6.000 mm. Il piano aspirante è suddiviso in zone selezionabili e il fissaggio efficace del materiale è garantito da pompe aspiranti a turbina multistadio di potenza 7.5 kW. Grazie alla sua struttura robusta MECAPRO può fresare in 2D o in 3D utilizzando mandrini industriali da 5 a 10 kW fino a 40.000 giri/min con microlubrificazione ad olio vegetale, a secco o ad aria gelata. Oppure sfruttare la versatilità della sua testa multifunzione per tagli a lama fissa, con lama tangenziale o taglio oscillante, cui si aggiunge la cordonatura a rotella per cartone e cartoncino. Il sistema di cambio utensile statico gestisce fino a 15 utensili, mentre il sistema rotativo può alloggiarne fino a 6. MECAPRO consente di lavorare agevolmente anche materiali flessibili in bobina, grazie al sistema di svolgimento e riavvolgimento automatico. La gestione della macchina è effettuata dall’operatore tramite il software proprietario CN 7000, che permette di importare i file di taglio da qualsiasi software CAD-CAM. www.mecanumeric.it

Active Pro è la serie di cutter VHF che più si adatta agli utilizzi tipici del settore grafico e cartotecnico. La macchina è disponibile in 8 differenti modelli e relativi formati, dal piccolo CAM 1010 da 1.000 x 1.000 mm al più grande CAM 3080 da 3.000 x 8.000 mm, tutti dotati di piano aspirante suddiviso in moduli indipendenti di 500 x 500 mm, protetti da uno speciale tessuto non tessuto. La serie Active Pro consente un elevato livello di personalizzazione, a partire dall’altezza del braccio della macchina (asse Z) che è disponibile con un passaggio di 70, 160 e 260 mm, sebbene VHF renda disponibili su richiesta altezze anche molto maggiori. La concezione robusta della macchina consente di fresare legno, plastica e metallo utilizzando mandrini raffreddati fino a 6 kW di potenza nominale (12 kW massima) e 40.000 giri/min, o effettuare lavorazioni leggere con l’utensile a lama fissa o quelli dedicati al taglio tangenziale e al taglio oscillante. E’ poi disponibile una testa universale multifunzionale, che può essere equipaggiata con due differenti utensili in contemporanea, tra cui rotelle di cordonatura e lame per il taglio angolato. Tra le opzioni è disponibile anche la telecamera Cenon CCD, in grado di leggere i crocini di registro o il bordo del materiale, così da pilotare correttamente la testa e compensare le distorsioni. www.cabelpiu.it

Tra le funzionalità chiave per garantire la massima integrazione del sistema di taglio nel workflow produttivo delle aziende di stampa digitale, la serie MECAPRO è equipaggiata con un sistema di rilevamento ottico costituito da una videocamera professionale montata sulla testa, che consente alla macchina di visualizzare i crocini sul materiale stampato, mentre il software è in grado di ricalcolare automaticamente i tracciati di taglio, creando il percorso utensile per le lavorazioni di fresatura, taglio e cordonatura. Cenon è il software di VHF progettato per gestire tutte le funzionalità della macchina e importare i file di lavorazione in ingresso dai più comune software di progettazione grafica vettoriale (come Illustrator o CorelDraw) e programmi CAD, oppure realizzare file di taglio exnovo. Con un’interfaccia utente intuitiva, Cenon mette a disposizione dell’operatore numerosi tool di editing, tra cui modifica delle curve, rimozione di aree nascoste, pannellizzazione automatica e assottigliamento per effetti 3D nella produzione di insegne e cartelli.


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AXYZ Trident

Mimaki CFL-605RT

La serie di cutter Trident è stata progettata dal costruttore britannico AXYZ per offrire al mercato della grafica la perfetta combinazione tra fresatura e taglio a lama. Trident è disponibile nelle versioni 4000, 5000 e 6000, rispettivamente da 1.524, 1.842 e 2.159 mm di larghezza di taglio, per una lunghezza virtualmente illimitata. Il piano aspirante in alluminio è suddiviso in zone indipendenti e dotato della tecnologia Live Vacuum Bed, che attiva e disattiva automaticamente le zone di aspirazione in base alla posizione della testa di taglio. Sul piano trova inoltre spazio un utile sensore che misura la lunghezza dell’utensile montato sulla testa, compensando automaticamente la distanza dal materiale. La testa di taglio può alloggiare fino a tre differenti utensili contemporaneamente, nello specifico una fresa da 7,45 kW (10 HP) con sgancio rapido e due moduli per il taglio oscillante o tangenziale, che possono essere integrati con un sistema opzionale di cambio utensile automatico. Numerose le opzioni che contribuiscono a rendere il sistema più produttivo, a partire dalla telecamera per il riconoscimento dei crocini e da un set di pin di registrazione ad attivazione pneumatica. Un sistema di digitalizzazione laser è poi disponibile per catturare la geometria di oggetti 2D posizionati sul piano, che vengono così convertiti in tracciati di taglio digitali. www.axyz.com

Presenza ormai consolidata nella gamma di soluzioni accessorie alla stampa di casa Mimaki, il cutter CFL-605RT è un entry level che si distingue per un prezzo d’acquisto molto contenuto, un formato compatto e una grande versatilità applicativa. Insomma l’ideale per un primo approccio alla realizzazione di prototipi, piccoli packaging e altre lavorazioni che necessitano di sagomatura, cordonatura e altre lavorazioni, magari in abbinamento a una piccola stampante flatbed. Il piano di lavoro, dotato di aspirazione per il fissaggio del materiale, è di 630 x 530 mm mentre l’area di taglio si limita a 610 x 510 mm e può ospitare materiali fino a 20 kg di peso. La testa di taglio multifunzione monta un massimo di due utensili in contemporanea, a scelta tra taglio eccentrico per cartoncino fino a 1 mm, taglio tangenziale per vinile e gomma fino a 2 mm, taglio oscillante per gommapiuma e ondulato fino a 10 mm, oltre alla rotella di cordonatura con pressione regolabile da 500 g a 1,5 kg. Sin dal suo lancio, Mimaki suggerisce l’integrazione del suo piccolo cutter con la stampante UV di altissima qualità UJF-6042, con cui condivide il formato di lavoro. Questo abbinamento dà vita a un workflow di stampa e taglio pienamente integrato e capace di produrre progetti grafici, cartotecnici e industriali di altissima qualità, stampati, tagliati e pronti da consegnare. www.bompan.it

La serie Trident è equipaggiata di serie con l’evoluto sistema di controllo macchina A2MC, che prevede uno storage in stato solido ad alta capacità per i programmi di taglio, un processore dedicato e la connessione alla LAN aziendale per scaricare file e attivare funzionalità di diagnostica remota, aggiornamenti e programmi di training. A2MC Enterprise fornisce un’interfaccia intuitiva basata su app per Windows, mentre il modulo di controllo portatile AXYZ SmartConsole consente all’operatore di agire sui programmi di lavorazione in tempo reale. Con il cutter Mimaki viene fornito in bundle il software FineCut 8, un plug-in per Adobe Illustrator e Corel Draw che, abbinato al sensore di lettura dei marchi di registro, consente di ottimizzare il tracciato di taglio. La funzione “split cut” fa sì che il taglio parta sempre dagli spigoli, evitando il noto difetto dell’overcut. La modalità “multiple cut” consente invece alla macchina di tornare a tagliare sulla stessa linea più volte, anche con differenti impostazioni. FineCut 8 consente altresì di ottenere una preview della lavorazione di taglio, così da prevenire errori.


what’s inside

Summa serie S2

Fotoba FHS42 e FHS42PW

I cutter della serie S2 sono sistemi di taglio a bobina, veloci e dalle dimensioni contenute. Quattro sono i modelli disponibili, con larghezza di taglio massima di 1.580 mm. La gestione del materiale è ottimizzata grazie alla presenza di pinch roller con tensione modulare, adattabili in base al supporto. Una sola la testa di taglio, disponibile in due diverse configurazioni: la versione “D” dotata di lama drag-knife e la “T”, che invece utilizza una lama tangenziale. La prima consente una lavorazione più rapida, mentre la seconda effettua un taglio più accurato e dai contorni morbidi, oltre ad essere in grado di gestire supporti leggermente più spessi e resistenti. Inoltre, la serie S2 ha introdotto la funzione di taglio finale automatico, per liberare il materiale lavorato dal resto della bobina senza intervenire manualmente. La Serie S2 è dedicata alla lavorazione di vinili, carta e poliestere ed è ideale per la realizzazione di prodotti autoadesivi e prespaziati, per applicazioni in diversi ambiti tra cui gli allestimenti POS e il car wrapping. La precisione del taglio è elevata anche grazie alla presenza di OPOS X (Optical Positioning System), sensore che permette la lettura dei crocini di stampa, consentendo di realizzare contorni precisi e senza distorsioni. Su richiesta i plotter della serie S2 possono, inoltre, essere dotati del sistema roll-up motorizzato. www.summaitalia.it

Come suggerisce il nome, la gamma FHS42 di Fotoba è dedicata al taglio e rifilo automatico di stampe nel formato 40-42”, quello tipico delle stampanti inkjet alta produttività per il CAD e per la produzione massiva di poster per il punto vendita. Un segmento attualmente presidiato da pochi grandi brand, tra cui Xerox con la sua IJP 2000 e soprattutto HP con la gamma PageWide XL (da qui la sigla PW sul prodotto Fotoba). FHS42 è progettata per rifilare e impilare elevati volumi di poster e banner stampati ad alta velocità, prevalentemente su supporti cartacei (carta naturale e patinata bianca e blueback) o su materiali adesivi, film backlite, vinili e tnt. La larghezza massima di lavoro è pari a 1.067 mm (quella minima è di 297 mm), su cui sono installate una lama orizzontale e fino a 4 lame verticali (due lame esterne e una doppia lama interna), che consentono di gestire lavori di differenti formati sulla medesima larghezza di bobina, fino a 2 formati affiancati (3 come opzione). La lunghezza massima del singolo foglio raggiunge i 6 metri (4 metri per lavori sequenziali) su carte di grammatura fino a 190 g/m2. L’esclusivo sistema di riconoscimento dei marchi di registro consente alla taglierina di riconoscere l’effettiva larghezza e lunghezza di ogni stampa, adattando automaticamente le lame e garantendo una tolleranza massima di +/- 1 mm. www.fotoba.com

Il software Summa Camera Control è disponibile come opzione, in abbinamento alla telecamera OPOS-CAM utile, oltre che per rilevare la posizione delle lavorazioni, per aumentare sia la velocità di lettura che la precisione del taglio. Per rendere ancora più semplici e veloci le operazioni di preparazione dei lavori, Summa mette inoltre a disposizione dei clienti il Summa Cutter Control, un tool che permette di memorizzare e applicare a lavorazioni future i parametri di taglio. Questo utile strumento ha inoltre la capacità di calibrare il cutter in maniera automatica. Tra i plus che rendono unica l’offerta di Fotoba ci sono accorgimenti, brevetti e soluzioni che consentono di rendere il processo preciso, automatizzato, ripetibile e con un apporto manuale e di risorse umane su ridotto al minimo, specie in lavorazioni a bassa marginalità. FHS42 legge i marchi di registro posizionati in orizzontale e in verticale su ogni singola stampa, adattando i moduli di taglio in tempo reale e ottenendo così un taglio sempre impeccabile. L’esclusivo stacker, per fogli di lunghezza fino a 150 cm, consente poi di regolare il formato carta in uscita.


What’s inside

Meevo MKF BR 320

Neolt Factory Sword Els

Grazie all’esperienza nella lavorazione dei tessuti e sull’onda della crescente popolarità del soft signage, la portoghese Meevo ha progettato un efficace sistema di rifilo automatico del tessuto stampato. La taglierina, alimentata roll-to-roll su una larghezza di 3.200 mm, può raggiungere velocità massime di 2.500 m/h (standard 600 m/h) e alimentare bobine di tessuto fino a 250 kg di peso e 500 mm di diametro. La possibilità di rifilare fino a 8 differenti stampe affiancate, partendo dalla bobina stampata, è garantita da 6 gruppi di lame doppie e due lame singole agli estremi, tutti regolabili grazie alla tecnologia Easy-Adjust System. L’avanzamento del tessuto è motorizzato e la precisione è garantita da una fotocellula, che controlla e corregge l’allineamento in tempo reale. Infine i pezzi di tessuto rifilato sono raccolti nel Reco-Tray, che ne evita il contatto con il pavimento e il relativo danneggiamento. La versione AF Mark II del sistema, presentata recentemente, apporta ulteriori miglioramenti, tra cui il sistema di gestione automatica della lunghezza del file, basata su una lettura ottica dei marchi di registro. Tra le novità il controllo pneumatico indipendente sulla singola lama, benché installata su un modulo a doppia lama, che garantisce pressione ottimale per ognuna delle 14 lame della macchina, unitamente al nuovo taglio orizzontale con sistema shock-absorption. www.meevo-kmf.com

Nata dall’esperienza nel taglio dell’italiana Neolt Factory, Sword Els è l’ultima nata della fortunata famiglia di tagliapannelli multiutensile per la comunicazione visiva, pensata per adattarsi alle esigenze professionali di sezionamento e rifilo delle aziende di stampa digitale, degli allestitori e degli artigiani nei settori più disparati. La macchina è disponibile in altezze da 2.100, 2.500 e 3.100 mm, con una base d’appoggio millimetrata che può essere estesa per ospitare pannelli di grandi dimensioni. Sword Els raggiunge velocità di taglio lineare fino a 24 m/min. La testa multiutensile della macchina è dotata di 3 slot, che consentono di avere sempre montati due utensili a lama fissa per il taglio di pannelli sandwich, materiali compositi e cartone. Il terzo utensile, che nel modello El è selezionabile tra differenti tipologie di lame per diverse lavorazioni, è sostituito nella versione Els con una fresa motorizzata da 30.000 giri/ min per il taglio di Dibond e metacrilato fino a 5 mm di spessore, con funzionalità di incisione per facilitare la piegatura del materiale. Il primo utensile, comune a tutta la gamma Sword, è una lama fissa monodirezionale per cartoncino, spugna ed espansi da 1 a 30 mm di spessore. Il secondo è una lama specifica per il sezionamento del Forex fino a 10 mm, che taglia in due direzioni per garantire una maggiore precisione e accuratezza. www.neoltfactory.com

L’esperienza maturata sul campo ha portato Meevo a scommettere tutto sull’integrazione e sull’automazione dei processi. Per questo la nuova versione AF Mark II del cutter MKF BR 320 è pienamente integrata con software di gestione del workflow leader di mercato come Caldera ed Ergosoft. Questo può tradursi in processi più intuitivi e ridotti tempi di setup. Tutti gli altri accorgimenti hardware puntano ugualmente sulla semplificazione dei processi di configurazione e personalizzazione delle singole lavorazioni, in un’ottica di lavorazione on-demand. Insieme allaELETTRICO potenza dellaVERTICALE sua fresa, la forza di Sword Els è senza dubTAGLIO A FRESA MOTORIZZATA bio la sua flessibilità, unita alla modularità e semplicità d’uso anche DI PANNELLI E SUPPORTI AD ALTO SPESSORE per operatori inesperti. Per migliorarne l’esperienza di utilizzo Neolt Factory ha messo a punto un sistema di aggancio e sgancio sempificato degli utensili, la cui sostituzione richiede pochi istanti. A questo si aggiungono altri accorgimenti come il kit laser per verificare otticamente il percorso di taglio sul materiale, il pedale di azionamento della fresa e il sistema di aspirazione delle polveri montato sulla testa.



strategie Il leader globale dell’offset ha installato nel proprio demo center un cutter Valiani Maximus V 160, ottimizzato per realizzare caucciù di verniciatura e prototipi

KBA sceglie il taglio digitale di Valiani per completare il workflow offset del futuro

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a presenza nell’imponente demo center di KBA di un sistema di taglio digitale compatto, come quello di Valiani, può sembrare inusuale. Eppure nello showroom di Radebeul, in Germania, dove KBA fa girare macchine offset come Rapida 106, Valiani Maximus V 160 è diventata uno strumento essenziale. Il motivo è presto detto: per ambire a essere ancora a lungo protagoniste sulle medie e lunghe tirature, le tipografie devono puntare a ridurre tempi di avviamento e fermi macchina. Dopo aver internalizzato la preparazione delle lastre di stampa con i CtP, gli stampatori offset hanno affrontato uno per uno tutti i loro colli di bottiglia. Tra questi la preparazione dei caucciù per la verniciatura spot, generalmente affidata ad aziende esterne. Realizzati in materiale polimerico, i caucciù sono quasi sempre pezzi unici e richiedono un intaglio accurato, che permetta di andare perfettamente a registro con

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i grafismi. Specie in un contesto di eccellenza come quello di KBA, la sostituzione rapida e precisa delle lastre di verniciatura è un’operazione frequente e non banale, che richiede l’utilizzo di strumenti adatti. Per effettuare questa lavorazione KBA ha cercato una soluzione capace di garantire la massima precisione di intaglio, ma al tempo stesso compatta e facile da gestire. Valiani Maximus V 160 si è rivelata la macchina più adatta, una scelta idonea per qualsiasi sala stampa evoluta. La sua capacità di tagliare e cordonare anche carta e cartone teso, inoltre, la trasforma in uno strumento straordinariamente efficace per realizzare prototipi fino a medie tirature di scatole, astucci e altri materiali stampati. Cosa chiedere di più a un plotter da taglio considerato economico? || In alto, a sx, la Maximus V 160 installata nel demo center KBA di Radebeul. A fianco, da sx, Francesco Morelli, tecnico Valiani, e Davide Nenci, Sales Manager Policrom Screens


strategie

intervista a Nico Valiani Managing Director di Valiani srl

"La scelta di KBA è la conferma che le nostre macchine da taglio sono risorse polivalenti, in grado di rispondere in maniera trasversale alle necessità degli stampatori"

Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere l’interesse di KBA per le vostre macchine da taglio? La possibilità di sviluppare una collaborazione con KBA è nata nel corso di drupa 2016. Eravamo presenti con le nostre macchine sugli stand di alcuni nostri partner tra cui Ricoh, Konica Minolta e Policrom Screens. Proprio sullo stand di Policrom, che produce materiali per stampa e lastre, gli uomini KBA (già clienti Policrom) hanno notato la qualità del taglio dei nostri sistemi, apprezzandone nel contempo la versatilità e la compattezza. Poche settimane dopo hanno chiesto di visitare il nostro stabilimento e testare i loro materiali sulle nostre soluzioni da taglio. Dopo aver condotto prove accuratissime su materiali forniti da Policrom, si sono resi conto che il risultato finale era esattamente quello che stavano cercando. Così abbiamo iniziato a lavorare per mettere a punto una versione di Maximus V 160, con le misure adatte per KBA.

Quindi avete realizzato una macchina su misura, appositamente per KBA? Principalmente abbiamo lavorato sull’ottimizzazione del piano di lavoro. Durante i test compiuti insieme ai tecnici di KBA ci siamo trovati di fronte a una discrepanza di un paio di centimetri rispetto alle misure ottimali per il tipo di lavorazione richiesta dall’azienda tedesca. Dato che anche i piani di lavoro, così come il resto delle nostre macchine, sono interamente progettati e costruiti dalla nostra officina, abbiamo deciso di realizzare una variante rispetto alle dimensioni standard. Il piano realizzato per la nuova versione misura 1.265x1.660 mm e abbiamo deciso di adottarlo come opzione disponibile per tutti i clienti. In questo modo chi desidera abbinare alla propria macchina da stampa offset una macchina da taglio per le lastre di verniciatura, sa che Valiani dispone di una soluzione già ottimizzata per questo utilizzo specifico.

Quali sono i vantaggi che un cutter Valiani può offrire a uno stampatore offset? Con un investimento enormemente inferiore a quello che mediamente un tipografo sostiene per il suo hardware, oggi può acquisire una soluzione poliedrica, in grado di abbattere drasticamente i tempi e i costi di preparazione dei caucciù di verniciatura, acquisendo competitività. La precisione dei nostri sistemi è infatti quella richiesta nella stampa di alta qualità. Ma non dimentichiamo che le macchine taglio Valiani sono anzitutto concepite per offrire eccellenti risultati nelle lavorazioni di taglio, mezzo taglio, cordonatura e fustellatura digitale, tipiche delle basse e medie tirature di scatole, astucci, cartelline e altre tipologie di stampati ad elevata complessità e alto valore aggiunto realizzate su carta, cartone teso, cartone ondulato, laminil, vinile e altri materiali. Qui la risposta a un’esigenza pratica si trasforma in vero profitto!

Taglio e cordonatura per basse e medie tirature, con due porta utensili e un’ampia gamma di strumenti Ultima nata in casa Valiani, Maximus V ha la stessa qualità costruttiva e la precisione che hanno fatto la fortuna del costruttore italiano. Il piano di lavoro, realizzato interamente in alluminio, è disponibile in 4 formati (1.230 x 820, 1.230 x 1.630, 1.265 x 1.660, 1.230 x 2.520 mm) ed è ideale per piccole e medie produzioni di packaging di alta qualità, prestandosi ad applicazioni verticali come l’intaglio di precisione di caucciù spellicolabili. È in grado di gestire materiali rigidi con spessore massimo di 5 mm, come carta, cartone teso e ondulato, Forex, PVC e vinile. Maximus V dispone di 2 porta utensili indipendenti, entrambi dotati del sistema di cambio rapido magnetico brevettato da Valiani. La combinazione di lame fisse e a taglio

angolato consente al cutter di incidere, tagliare e forare i materiali con la massima precisione, mentre i 9 differenti strumenti

di cordonatura (opzionali) ampliano ulteriormente la gamma di possibilità applicative per tipografie e cartotecniche.

|| Un particolare del piano di lavoro di Valiani Maximus V, dotato di pin di registro

Valiani srl Via Delle Regioni 305/7/9 50052 Certaldo (FI) www.valiani.com info@valiani.com T: +39 0571 666598 F: +39 0571 663454

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meeting leaders Fedele al suo slogan “You print... We cut!”, da decenni Fotoba riesce a conquistare i big della stampa digitale con tecnologie affidabili e qualitative

L’inkjet va sempre più veloce e Fotoba, regina del taglio, non resta indietro di Roberto Bonsignore // roberto@densitymedia.com

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sservando da fuori il quartier generale di Fotoba si potrebbe facilmente sottostimare l’importanza dell’azienda: una PMI come tante, in un anonimo distretto tessile ai piedi delle Prealpi biellesi. Un costruttore di taglierine – esordirebbe qualcuno – strumenti relativamente semplici, in un mondo in cui i grandi plotter da taglio flatbed si contendono la scena internazionale. Ci si domanda il perché del contrasto stridente tra un’apparenza spartana e la straordinaria popolarità del brand Fotoba tra gli addetti ai lavori. Al punto che per molti stampatori possedere una Fotoba è motivo di vanto, quasi uno status symbol. Cosa ci sarà di tanto speciale, sotto quel guscio grigio e rosso, se non un’ottima taglierina? Se si osserva il lavoro meticoloso dei tecnici, degli ingegneri e dei progettisti, sembra stiano “solo” producendo. Ma quando una di

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quelle macchine con la livrea rossa inizia a sputare e raccogliere fogli rifiniti in modo impeccabile a decine, a centinaia, ininterrottamente, allora si capisce che ciascuno di loro lavora ogni giorno per innovare. In puro stile biellese, elegante ma talvolta anonimo e un po’ schivo, non c’è bisogno di apparire quando si è impegnati a guardare avanti, quando è il mercato mondiale a legittimare una leadership costruita esclusivamente pensando al prodotto. È stato il desiderio di eccellere che ha reso Fotoba un’apripista, un’azienda a suo modo visionaria. Un brand in grado di ripensare, negli ultimi vent’anni, il taglio e rifilo sui quattro lati. Incontrando Fotoba abbiamo visto un’azienda che inventa e costruisce prodotti sempre più performanti, interpretando in anticipo le tendenze del mercato e le richieste degli end user. E se qualcuno continuerà a vedere solo taglierine, beh... non importa. Perché in effetti è quello che sono: le migliori taglierine al mondo.


meeting leaders

intervista a Valter Maddalon Managing Director di Fotoba International

“Le nostre taglierine non sono per tutti. Chi acquista una Fotoba ha esigenze di produttività, qualità e ripetibilità superiori alla media”

Cosa ha permesso a Fotoba e ai suoi prodotti di essere apprezzati in tutto il mondo? Abbiamo viaggiato molto, visitando fiere e aziende, per capire di cosa ci fosse bisogno. Quindi ci siamo mossi nella direzione giusta, progettando e realizzando prodotti che fossero realmente in grado di soddisfare le necessità degli stampatori. Non tutti possono permettersi una Fotoba e non tutti ne hanno realmente bisogno. Il nostro obiettivo non è vendere a tutti i costi, ma far sì che chi acquista una nostra macchina lo faccia perché ne trarrà realmente un profitto. Un cliente soddisfatto, che sfrutta appieno le possibilità della macchina, è la migliore pubblicità possibile. Qualità e affidabilità sono state e sono imprescindibili: ci hanno permesso di diventare partner certificato di un’azienda leader come HP, che ha certamente dato al nostro lavoro un’enorme visibilità a livello internazionale. Biella non è esattamente il centro del mondo. Perché avete deciso di continuare a concentrare qui la vostra attività? Crediamo fortemente nel nostro territorio. Crediamo nella gente che lavora qui da una vita e, nonostante ci abbiano chiesto di spostare la produzione in altri paesi, continuiamo ad essere

Dal declino del fotografico alla rinascita grazie a Digitrim Fotoba nasce nel 1974, proponendosi di realizzare macchinari per il settore fotografico. Nel ‘76 acquisisce in toto FAVO (Foto Attrezzature Volpiano), società dell’hinterland torinese produttrice di attrezzature professionali di ingrandimento fotografico e di taglierine manuali. Nel 1983 entra in azienda un venditore con elevate competenze tecniche, Valter Maddalon, e l’azienda imbocca la via della differenziazione, provando ad ampliare l’offerta senza comunque distaccarsi dal mondo della fotografia. Sono gli anni del grande dualismo con i mostri sacri del finishing fotografico, che per mancanza di visione e incapacità di rinnovarsi oggi han-

legati a questa terra. Per quanto riguarda la presenza nel mondo, invece, tranne qualche vendita diretta per motivi strategici preferiamo affidarci esclusivamente ai nostri dealer. Per creare una rete di vendita diretta efficace sarebbe necessario un investimento eccessivo, sia in termini economici che di tempo. È un’operazione illogica per le nostre dimensioni, che sottrarrebbe risorse e concentrazione alla nostra occupazione principale: la produzione. Fotoba ha stabilito uno standard di eccellenza. Su cosa si basa nel concreto? La sfida è stata raggiungere la reale automazione del taglio, combinando alta velocità e assenza

di errori. Una sfida che abbiamo vinto anche grazie alla nostra tecnologia brevettata Digitrim. È un sistema di lettura su due punti di un semplice codice. Il codice viene stampato intorno all’immagine e la macchina analizza il materiale prendendo in considerazione due parametri: l’angolazione e la posizione. Un sistema efficiente ed essenziale. Cosa farete da “grandi”? Come si evolverà la vostra offerta? Depositeremo altri brevetti e continueremo a investire in R&D, senza perdere di vista le esigenze emergenti del mercato. Stiamo lavorando alla prossima generazione di macchine, che continueranno a renderci unici.

|| In alto, una fase di test che vede una taglierina Fotoba impiegata in linea con la nuova generazione di HP PageWide. Nella pagina a fianco, all’interno del reparto produttivo, Valter Maddalon posa orgogliosamente dietro XLD170, una delle taglierine Fotoba più diffuse sul mercato.

no cessato l’attività. Sono anni difficili, durante i quali Fotoba tiene duro, continuando a osservare, tra gli altri, l’emergente mercato della stampa digitale. Il 1997 è l’anno della svolta, quando è lo stesso Maddalon ad avere un’idea tanto semplice quanto brillante, che avrebbe cambiato radicalmente le sorti dell’azienda. È l’alba di Digitrim, il sistema autosquadrante su cui Fotoba costruirà gran parte delle proprie fortune. Se l’avvento della stampa digitale inaugura il concetto innovativo di poter stampare tutto quello che si desidera in grande formato e just-in-time, il problema più grosso è come tagliare. Il finishing inizia a diventare un collo di bottiglia. Su questo concetto Fotoba costruisce il suo prodotto, risollevando le sorti dell’azienda, ormai in difficoltà dopo l’avvento dei minilab che egemonizzano il settore fotografico.

I 12 minuti più importanti e remunerativi della storia Ma il momento, anzi, i minuti culminanti della storia di Fotoba devono ancora arrivare. È il 2005 quando, per presentare in pompa magna l’acquisizione di Scitex Vision, HP organizza una conferenza internazionale. Vi assistono circa 1.200 tra i principali stampatori del mondo. Quattro gli interventi degli speaker, 12 minuti in tutto. Sul palco c’è anche Fotoba, che si è guadagnata l’invito impressionando i tecnici HP grazie a una taglierina messa in linea con la Scitex TurboJet di uno stampatore svizzero. Maddalon presenta un video accelerato: un’ora di lavorazione di TurboJet racchiusa in 20 secondi. Il manager italiano introduce brevemente il progetto di

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meeting leaders

integrazione tra la stampante e la soluzione di taglio, spiegando per sommi capi gli elementi unici del sistema brevettato. Il risultato è un boom di ordini del valore di milioni di euro, che saturano la capacità produttiva per i successivi 6 mesi. Quasi chiunque abbia una TurboJet o voglia acquistarla, si interessa al sistema di taglio Fotoba. È il momento della svolta, il passaggio più importante della storia dell’azienda dopo la registrazione del brevetto, che ne cambia il volto, raddoppiandone le dimensioni in un colpo solo e rendendola il leader di mercato nella sua fascia.

ad un lavoro in cui ciascuno, a vario titolo, è chiamato a contribuire ad un processo di innovazione e miglioramento continuo. Come afferma Maddalon, “chi lavora in Fotoba è Fotoba”. Allo stesso modo anche i dealer e i partner commerciali, anch’essi parte della famiglia da anni o decenni, rispecchiano perfettamente l’identità aziendale, garantendo il rispetto di standard qualitativi eccellenti dalla vendita all’assistenza. Sono attualmente circa 40 i dealer pienamente operanti nel mondo, con una presenza capillare soprattutto in Europa, negli USA, in Giappone e in Australia.

Una forte identità e l’idea di fare parte di una vera famiglia

R&D: l’obiettivo imprescindibile è continuare a evolversi

La filosofia su cui si basa la struttura aziendale di Fotoba è per certi versi la stessa che ha reso l’eccellenza italiana riconoscibile in tutto il mondo, specie in segmenti tecnologici d’élite come le auto e le moto sportive: piccoli dentro, smisurati fuori. Ad oggi l’azienda conta solo 36 collaboratori: un organico appena arrivato al suo massimo storico con l’ingresso di nuovo disegnatore CAD, dal momento che – afferma compiaciuto lo stesso Maddalon – “nella storia di Fotoba non abbiamo mai avuto licenziamenti”. Fotoba non è un’azienda in cui chiunque possa lavorare e non è una questione di curriculum o di esperienza. Prima di tutto deve esserci la passione, la voglia di apprendere, di investire tempo e dedicarsi appieno

L’idea è alla base di tutto, ma per quanto geniale ha bisogno di essere tutelata, capitalizzata e portata ai successivi stadi di evoluzione, così che possa realizzarsi e produrre ricchezza. In Fotoba hanno tutti molto chiaro questo concetto, che ha portato al brevetto non solo di Digitrim, ma di altre tecnologie attualmente in fase di sviluppo. La ricerca ha un ruolo chiave per il presente e il futuro dell’azienda, che in percentuale spende in R&D una cifra molto maggiore rispetto a colossi della tecnologia per sviluppare i propri progetti. All’attività che si svolge all’interno dei laboratori e degli uffici, Fotoba affianca un costante monitoraggio di quello che avviene nel mondo. Decine di fiere ogni anno (sia in veste di espositori

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Cambia la tecnologia e crescono i volumi? Fotoba ha la risposta La forza di Fotoba è la capacità di integrarsi “in linea” con le stampanti digitali più diffuse e performanti, senza sbagliare mai un colpo. Oggi le stampanti inkjet hanno velocità lineari sempre più elevate e spesso vengono utilizzate su più turni. La sfida per il taglio è quindi legata a un mix di produttività, adattabilità ai diversi formati e tagli multipli, velocità di setup e precisione del taglio. Cui devono aggiungersi ripetibilità e capacità di raccogliere, impilare o arrotolare le stampe in uscita in modo parzialmente o totalmente automatico. Fotoba, da vent’anni a questa parte, anticipa le esigenze del mercato. E ha iniziato a farlo in tempi non sospetti, proponendo soluzioni in grado di tagliare a una velocità di 18 m/min quando le stampanti wide format producevano pochi m2/h. Ha raggiunto il successo testando le proprie nuove serie di macchine in combinata con le stampanti più veloci (Scitex TurboJet, le roll-to-roll più produttive, le nuove PageWide XL fino alle webfed). Oggi Fotoba continua ad anticipare i competitor, come testimonia il fatto che le taglierine del costruttore piemontese restano la scelta preferenziale dei leader del printing in tutto il mondo.


meeting leaders che di visitatori), intere settimane passate a studiare mercati emergenti, confrontare dati e ascoltare di persona le richieste dei clienti per definire gli step successivi, dove ci sia bisogno di integrare e aggiornare la tecnologia. In questo senso l’attività di Fotoba passa anche dalla realizzazione di progetti tailor-made. Si tratta di operazioni di elevato valore strategico, destinate a una ristretta cerchia di aziende che necessitano di soluzioni produttive uniche.

Costruzione: qualità estrema e modularità fanno la differenza Fotoba detiene interamente la conoscenza e la progettazione delle proprie tecnologie, ma affida la realizzazione dei componenti a partner esterni, capaci di offrire i massimi standard qualitativi. L’assemblaggio e i numerosi test di qualità avvengono, invece, esclusivamente all’interno dei reparti produttivi dell’azienda. Questa decisione è stata presa al fine di garantire che ciascun prodotto rispecchi un’accuratezza artigianale e al tempo stesso

quell’affidabilità industriale che sta alla base del successo di Fotoba, tanto quanto i brevetti. La forte presenza sul territorio ha portato nel corso degli anni a creare una rete di fornitori di servizi e materiali particolarmente funzionale, con una filiera molto corta. Tutto ciò che serve viene commissionato nel raggio di 100 km, con tempi di consegna estremamente ridotti. Anche i software vengono realizzati da un’azienda partner, che collabora da 35 anni con Fotoba, dedicando al costruttore la quasi totalità delle proprie risorse. La capacità produttiva è flessibile e arriva a 24 macchine al mese costruibili in contemporanea. Una forte escursione della domanda impedisce la creazione di uno stock di prodotti e ha portato ad un approccio alla lavorazione di tipo modulare, che permette di preassemblare alcuni organi chiave delle taglierine ed effettuare l’assemblaggio finale in modo rapido ma affidabile. La sfida che l’azienda si è posta è quella di riuscire a soddisfare le richieste del mercato con tempistiche sostenibili, ma senza crescere troppo in termini numerici e, soprattutto, senza senza mai derogare sull’aspetto più importante: la qualità assoluta.

Wallpaper e Textile: nuove frontiere per il taglio Come già in passato, Fotoba precorre i tempi operando su nuovi mercati che crescono a un ritmo sostenuto, come quelli della stampa digitale su carta da parati e su tessuti. È da sottolineare il fatto che, in concomitanza con la riduzione dei profitti e con la crescita della concorrenza nella comunicazione visiva, sempre più stampatori stiano cercando applicazioni con marginalità maggiori. Nonostante la gestione di questa tipologia di materiali presenti diverse difficoltà (elasticità, maggiore flessibilità rispetto alla carta etc.), richiedendo

l’utilizzo di strumenti e soluzioni specifiche, anche in questo caso il costruttore italiano è in prima fila e propone già le sue taglierine in abbinamento ad alcune delle più performanti soluzioni roll-to-roll presenti sul mercato. Anzitutto HP Latex, considerata la tecnologia wide format di riferimento per le wallpaper, Ma anche motori di stampa ad alte prestazioni, come Xeikon, per cui Fotoba ha realizzato un sistema di taglio e confezionamento capace di soddisfare i requisiti tecnici e di precisione richiesti nel mercato delle wallpaper.

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tecnologie B+B ed Esko aumentano i propri sforzi e investimenti per offrire all’industria della stampa e della cartotecnica italiana tecnologie future-ready

Ottimizzato e interconnesso: il printing italiano è pronto per la Industry 4.0?

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ndustry 4.0 è ormai un concetto noto e trasversale. Sebbene poco approfondito, è comune a tutte le industrie, dall’automotive al tessile, fino alla produzione ceramica o alimentare. Vediamo spuntare scritte e loghi ispirati al “4.0” su stand e interi padiglioni nelle fiere, mentre riceviamo inviti e proposte di partecipazione a incontri, seminari e riunioni con consulenti e sedicenti specialisti della materia. Come per tutti i fenomeni macroscopici che toccano il settore in cui operiamo – la grafica e la cartotecnica nel nostro caso – siamo portati a chiederci se sia più moda o sostanza. Se il tema fondante della Industry 4.0 è l’interconnessione tra operatori, macchine, piattaforme, infrastrutture, viene spontaneo considerare che oggi la maggior parte delle tecnologie in uso nella nostra industria sono tecnicamente interconnesse. Quasi tutti i macchinari per la prestampa, la stampa e il finishing, così le piattaforme software, di fatto sono in grado di scambiarsi dei dati. Eppure dovrà esserci una buona ragione perché la Industry 4.0 – che si ispira

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all’affascinante concetto di “quarta rivoluzione industriale” – fatica ad attecchire e solo da qualche mese è oggetto delle attenzioni di alcune imprese più attente. Merito senz’altro degli sbandierati “super e iperammortamenti”, che consentirebbero – il condizionale è d’obbligo – di portare in detrazione gli acquisti di alcuni beni strumentali. Ma ancor di più a scatenare la curiosità è la condizione di incertezza del futuro che interessa larga parte delle nostre imprese. Eh sì, perché quando parliamo di temi come la robotizzazione, lo scambio e la sicurezza dei dati, l’intelligenza artificiale, non parliamo più di macchine. In gioco ci sono i modelli e le visioni imprenditoriali. Abbiamo scelto di approfondire il tema con B+B, una delle software house nazionali che più ha investito sul tema dell’interconnessione. Partendo dalla piattaforma gestionale Packway e integrandosi con l’ecosistema software di Esko, di cui B+B è il principale partner commerciale e tecnologico in Italia. || In alto, il rendering di un reparto di produzione interconnesso con tecnologie Esko


supplies tecnologie

intervista a Luciano Bortolini Presidente di B+B International

“Troppi pensano di risolvere tutto comprando attrezzature, eppure già oggi ci sono tantissime tecnologie pronte per l’Industry 4.0 che semplicemente non vengono utilizzate e interconnesse.”

Cosa vedi quando si parla di Industry 4.0? La quarta rivoluzione industriale segue quella delle macchine a vapore, poi dell’elettricità e infine dell’informatica, su cui abbiamo costruito B+B. È una rivoluzione basata sui sistemi cyberfisici, sull’integrazione tra informatica e macchinari intelligenti. Ma parlare di rivoluzione significa parlare di qualcosa che non c’è ancora, che non è attualità. Ovvero del futuro. Più pragmaticamente, ci piace l’idea di poter contribuire a riprogettare il presente e andare verso il futuro. Quanti stampatori vi coinvolgono nelle loro elucubrazioni sul futuro? Come interlocutori primari nel software, sono moltissimi. Non crediamo di avere risposte definitive, ma siamo persuasi che ci sono tecnologie abilitanti che stanno cambiando e cambieranno il mondo dell’industria. Robot collaborativi interconnessi e programmabili: macchine che sono attivate non più da uomini ma da sistemi informatici. Per arrivare all’intelligenza artificiale, con macchine che autoapprendono. Ci sono tecnologie come il 3D printing e la realtà aumentata, che oggi sono applicate a supporto dei processi produttivi. Ancor prima di aver acquistato e installato attrezzature oggi è poi possibile prevedere l’efficacia di

macchinari “smart”, con simulazioni di processo che valutano la loro capacità di ridurre gli scarti e ottimizzare i workflow. Quali le criticità? Anzitutto la sicurezza. Andare in cloud, essere aperti, va al di fuori delle competenze e del controllo dei singoli operatori. Se i dati devono essere disponibili per chi li ha generati, bisogna essere sicuri che non vengano manomessi. Ma il tema centrale è ripensare i processi, i modelli di business che gli imprenditori stanno attuando nelle loro aziende. Non parliamo più di sostituzioni di macchinari e di avanzamenti tecnologici. Parliamo di un vero stravolgimento, della creazione di nuovi processi e nuovi modelli. Come B+B approccia le istanze degli stampatori? Grazie ai software proprietari, a quelli di Esko, a macchinari già abilitati ad essere interconnessi con sistemi produttivi, logistici e gestionali, diamo risposte consistenti. In molti casi aderendo alle specifiche fornite dal legislatore per gli ammortamenti agevolati. Se sono i software a rendere intelligenti i macchinari, noi investiamo per creare piattaforme che si connettono alle macchine, rilevano e inviano dati, così che anche i sistemi già presenti in azienda diventino parte di una piccola rivoluzione industriale.

|| Un’azienda di stampa digitale “semplificata” con tecnologie di prestampa, stampa e finishing interconnesse

Il modello di business assume quindi un ruolo centrale... Non si fa altro che parlare di mass customization, che significa produrre un bene esattamente come lo vuole il singolo consumatore, ma con i tempi e i costi della produzione di massa. Oggi abbiamo clienti che ci credono, che stanno muovendo passi importanti e magari approcciano le piccole serie in modo efficace. Ma pochissimi sono dei veri casi di successo e di studio. Sono più i piccoli o grandi ad avere possibilità di successo? Mi vengono in mente aziende nate piccole e diventate colossi. Aziende che hanno rivoluzionato i propri modelli e ad un certo punto hanno fatto dialogare macchinari e flussi digitali. Più che di grandezza è una questione culturale, imprenditoriale. Per assurdo è forse più facile per un piccolo outsider lavorare sulla customizzazione totale: nascere digitali è un plus per essere innovativi e rivoluzionari. Parliamo di dinamiche basate sull’informatica, che hanno bisogno di un motore, che è la risorsa intellettuale. Uomini preparati che sanno governare il processo. Troppi pensano di risolvere tutto comprando attrezzature, eppure già oggi ci sono tantissime tecnologie pronte per l’Industry 4.0 che semplicemente non vengono utilizzate e interconnesse.

B+B International srl Vicolo Boccacavalla 3/F, 31044 Montebelluna - TV Tel. +39 0423 289090 Fax +39 0423 1912102 info@bbinternational.com www.bbinternational.com

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speciale La stampa di grande formato ha dato prova di essere uno dei settori del printing più dinamici degli ultimi anni, con continui sviluppi nella tecnologia e nei materiali di consumo ed una vasta diversificazione delle applicazioni

Uno sguardo in avanti verso l’edizione 2017 di FESPA

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e apparecchiature usate per la stampa di grande formato sono diventate una componente standard dell’arsenale per la maggior parte dei fornitori di servizi di stampa. Solo 20 anni fa non era chiaro che la stampa digitale avrebbe acquisito una posizione tanto dominante. Nelle arti grafiche e nella visual communication essa era vista più come una delle tante opzioni di produzione, piuttosto che quella che sarebbe poi cresciuta in maniera esponenziale per

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diventare de facto essenziale. Ad oggi è difficile immaginare un ambiente di produzione riguardante la stampa che non includa uno o più dispositivi inkjet. Come indicato dall’ultimo FESPA Print Census (2015), uno dei sei trend globali nel settore della stampa specializzata è il ruolo della tecnologia digitale come principale facilitatore del cambiamento. Ma poiché questa tecnologia è diventata virtualmente onnipresente, quali trend più ampi possiamo aspettarci che influenzeranno gli investimenti a FESPA 2017?

La crescente attenzione al Total Cost of Ownership In generale, aziende di stampa di tutte le dimensioni hanno perseguito progetti di crescita che prendessero in considerazione le loro capacità di produzione messa in relazione con le necessità della loro clientela. Fondamentalmente, i PSP hanno incentrato i loro progetti d’investimento sulla generazione di maggiore redditività, assicurandosi che la


speciale

loro capacità produttiva fosse adeguata alle loro esigenze in termini di volume. Sempre più spesso gli stampatori scelgono tecnologie che siano in grado di realizzare un’ampia gamma di applicazioni innovative per aumentare il loro ritorno sull’investimento e ridurre il Total Cost of Ownership. La produttività si basa sulla combinazione di inchiostri, materiali, finiture e sui motori di stampa stessi. Gli altri ingredienti per il successo stanno in parte nella creatività e nell’immaginazione, ma anche negli aspetti pratici delle varie applicazioni che si prevede di realizzare.

Versatilità per capitalizzare i trend applicativi La versatilità nell’ambito della produzione ha dimostrato di essere una delle risorse che consentono agli stampatori di sfruttare con successo i trend applicativi in crescita. Con l’evoluzione della tecnologia, l’enfasi si è spostata dalla produttività alla versatilità applicativa, supportata dallo sviluppo di supporti e inchiostri. Facendo uso dei giusti sistemi e della giusta strumentazione, gli stampatori sono stati in grado di rispondere ai trend del mercato senza fare compromessi.

La chiave è la semplificazione dei processi Indipendentemente dalla dimensione, la maggior parte delle aziende di stampa stan-

no cercando di semplificare i loro processi di produzione. Molti degli stessi principi si applicano sia ad aziende di stampa mediopiccole, che producono felicemente poster e semplici applicazioni per il punto vendita, sia ad aziende multinazionali che offrono tutte le tipologie di stampati. I trend digitali sono sempre più dettati dalla capacità di generare volumi maggiori in tempi più rapidi, con logistiche più semplici e assenza di chimica. La spinta verso approcci più “green” è sempre presente, così come l’utilizzo di inchiostri non nocivi che si prestino a rispettare requisiti futuri di varie tipologie di applicazioni.

L’ascesa dei settori specialistici Osservando le tecnologie lanciate durante gli ultimi 12 mesi è chiaro come molti produttori si stiano concentrando su settori specifici e come gli stampatori, in risposta, abbiano preso la decisione di concentrasi su opportunità che riguardano mercati di nicchia, piuttosto che rimanere nel mainstream dove la concorrenza è dilagante. Sarebbe difficile per i visitatori di FESPA non essere tentati dalle nuove idee che vengono loro presentate, sia da colleghi stampatori che dai produttori. Così, idee che fino a poco tempo fa erano solamente sogni irraggiungibili sono ora diventate realtà nella domanda, grazie al desiderio dei clienti degli stampatori di beneficiare delle possibilità offerte dalle ultime tecnologie.

Tessile digitale Un cambiamento molto evidente è avvenuto nel mercato della stampa digitale tessile. L’area di FESPA 2017 dedicata al tessile sarà notevolmente più ampia di quella presente nel 2015 a Colonia, ed è la zona che ha subito la crescita più rapida. La capacità di produrre piccoli volumi e lavori una tantum rende la tecnologia digitale un’opzione attraente per un’ampia gamma di utilizzi finali. FESPA attira buyer, produttori e fornitori in egual modo, dando a tutti gli anelli della supply chain l’opportunità di sviluppare la giusta soluzione per ogni particolare settore del mercato.

Decorazione d’interni La decorazione d’interni aggiunge creatività ad un settore enorme con potenzialità di crescita. Era uno dei trend dominanti emerso dall’ultimo FESPA Print Census, con il tessile per l’arredamento (80.9%) e la carta da parati (73.2%) come due delle prime quattro applicazioni in crescita segnalate dagli stampatori. La crescita nella decorazione d’interni stampata è spinta dallo sviluppo della tecnologia digitale. Uno dei vantaggi chiave della stampa digitale è la possibilità di produrre lavori personalizzati secondo brief individuali. In sostanza ciò significa che quando i designer devono creare lavori nuovi a seconda della stagione o del trend, gli stampatori sono in grado

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speciale prietà tipiche delle applicazioni per il punto vendita, dove tagliare, cordonare e piegare sono già elementi chiave.

FESPA guida gli stampatori a fare investimenti sicuri

di soddisfare le loro esigenze più velocemente. L’evento vetrina di FESPA dedicato all’interior design, Printeriors, evidenzierà le numerose modalità attraverso cui la stampa può creare sorprendenti applicazioni di interior design inclusi carta da parati, pavimentazioni, biancheria da letto e complementi d’arredo, così da mostrare ai visitatori il vero potenziale della stampa in questo settore.

FESPA 2017, la più grande mostra di stampa specializzata in Europa, arriva a Messe Hamburg dall’8 al 12 Maggio 2017. Visita www.fespa2017.com per maggiori informazioni e registrati usando il codice FESM722 per ottenere un biglietto visitatore gratuito per avere accesso a FESPA 2017, European Sign Expo and Printeriors.

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Alla scoperta del potenziale del packaging Durante l’ultimo anno è stato impossibile non notare il fermento creatosi intorno all’imballaggio digitale. La tecnologia digitale porta con sé la capacità di aggiungere dati variabili e accelerare i tempi di produzione e preparazione senza compromettere il volume giornaliero. Molti stampatori di grande formato hanno una notevole esperienza di lavoro con cartone ondulato e pannelli rigidi. Per alcuni di loro è perciò logico applicare principi analoghi al cartone teso o ad altri materiali per imballaggi che mantengono molte delle pro-

Ovviamente alcune tendenze sono solide, mentre altre hanno vita breve. Questo rappresenta un rischio sia per i produttori di macchine che per gli acquirenti dei prodotti. È per questo che FESPA si focalizza in particolare sulla formazione, condivisione di conoscenze e scambio di best practices supportando gli stampatori nella valutazione complessiva di ciascuna potenziale opportunità di crescita nel contesto della loro azienda, base di clienti e scenario competitivo. FESPA ha l’obiettivo di aiutare i PSP di tutto il mondo ad assicurarsi che i loro investimenti siano sicuri, attraverso il suo continuo investimento nella ricerca di tendenze e aree di applicazione emergenti, e l’aperta condivisione di esperienze dei PSP che si sono già avventurati verso questi nuovi orizzonti. Con oltre 700 espositori che rappresentano più di 1.000 marchi, l’ormai annuale fiera globale di FESPA è ben consolidata come prima base per la valutazione di nuovi trend nell’ambito della serigrafia, della stampa digitale di grande formato e della stampa tessile, essendo il luogo dove tutti i maggiori produttori presentano i loro nuovi sistemi e soluzioni al pubblico. Al di là di tutti i singoli trend e applicazioni, il megatrend di fondo è sicuramente la richiesta da parte delle aziende di stampa di nuovi livelli di versatilità, per consentire loro di estendere la propria offerta ad una più ampia clientela. Non è un caso che la campagna promozionale dell’evento FESPA contenga lo slogan: “Dare to Print Different” (Abbiate il coraggio di stampare in modo diverso).


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tecnologie Più di 50 anni di storia sulle spalle e ancora tanta voglia di migliorarsi, così l’azienda varesina affida il color management alla nuova PICO Colorbox

Cartografica Speroni: la ricerca dell’eccellenza tra esperienza e tecnologia

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er chi ne capisce di processi e tecniche di stampa (o semplicemente apprezza le cose belle), lo showroom della Cartografica Speroni è senza dubbio un luogo ricco di fascino. Ovunque si posi lo sguardo c’è una storia da raccontare. Storie articolate, fatte di idee fantasiose, richieste estreme dei clienti, esperimenti azzardati, tentativi falliti e, infine, risultati straordinari. L’azienda, fondata nel 1964, è oggi specializzata nella realizzazione di prodotti cartotecnici per il mondo cosmetico e della profumeria di lusso. Animata da una costante ricerca di soluzioni innovative e inusuali, Cartografica Speroni vanta oggi un parco macchine capace di rispondere alle esigenze creative più disparate. Le lavorazioni speciali sono all’ordine del giorno e lo staff si destreggia sapientemente tra complesse operazioni di stampa, nobilitazione, fustellatura e incollaggio. Fiore all’occhiello dell’azienda è il reparto di prestampa dove ogni progetto viene curato nei minimi dettagli, affinché il risultato finale sia sempre perfetto.

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|| In alto, la sede di Cartografica Speroni a Brunello (VA). Qui sopra e a destra, alcune lavorazioni cartotecniche, destinate al mondo cosmetico, per le quali è stata utilizzata la tecnologia Binuscan durante le fasi di prestampa.


tecnologie tecnologie

intervista a Flavio Cozzi Responsabile di produzione Cartografica Speroni

“Unendo la nostra esperienza alla tecnologia PICO siamo riusciti a offrire ai nostri clienti la certezza del risultato.”

Cartografica Speroni insegue da 50 anni l’eccellenza nella realizzazione del prodotto e nel servizio al cliente. Cosa significa esattamente? Le variabili coinvolte nella creazione di un prodotto cartotecnico sono davvero molte. L’eccellenza si può raggiungere solo coniugando competenze e strumenti adeguati. Riuscendo cioè ad esprimere il massimo in ogni passaggio del processo, dalla nascita del concept alla realizzazione finale. La nostra storia e la nostra genuina passione per questo settore ci sono di grande aiuto. Da una parte infatti godiamo del beneficio degli oltre 50 anni di sperimentazioni e progetti realizzati. Dall’altra esploriamo con entusiasmo le possibilità offerte da nuovi materiali, tecniche di produzione e tecnologie. Non siamo soddisfatti finché non individuiamo la soluzione che si sposi perfettamente con le aspettative del cliente e magari

le superi. Il servizio più prezioso che abbiamo da offrire è questo oltre, ovviamente, alla capacità di portare a compimento l’intera produzione secondo i più rigorosi standard tecnici. Non è rischioso sottoporre ai clienti progetti che ruotino intorno a soluzioni creative sempre nuove? Sì, in parte lo è. Ma abbiamo imparato a riconoscere le criticità più comuni e aggirarle. Ad esempio abbiamo capito l’importanza di dialogare costruttivamente e assiduamente con i designer coinvolti nei progetti. Condividiamo con loro quante più informazioni possibile e li supportiamo nella creazione di file adeguati a esprimere la massima creatività, rispettando i limiti tecnologici imposti dai processi industriali di stampa. Infine interveniamo direttamente, in prestampa, per avere la certezza assoluta che il file definitivo – punto di

partenza ed elemento chiave di qualsiasi progetto – sia perfettamente adeguato alla produzione. Che ruolo ha PICO Colorbox all’interno di questo processo? La gestione del colore è un aspetto estremamente critico nel nostro settore. Stampare su carte con colori e finiture particolari, laminando o verniciando sia per scopi estetici che protettivi, rende estremamente difficile prevedere il risultato finale e far sì che questo corrisponda alla prova colore approvata dal cliente. PICO Colorbox ci ha convinti sia per gli ottimi risultati ottenuti durante le fasi di test sia per la straordinaria competenza dimostrata dallo staff PICO. Oggi processiamo con successo tutti i nostri file. Unendo la nostra esperienza alla tecnologia PICO siamo riusciti ad abbattere i tempi di preparazione file e ad offrire ai nostri clienti la certezza del risultato finale.

Binuscan: tecnologia brevettata per la gestione del colore e cuore pulsante della nuova PICO Colorbox Nata nel 1992 e riconosciuta in tutto il mondo per la sua efficacia, la tecnologia Binuscan si basa su alcuni potenti algoritmi brevettati. Essi le permettono di offrire risultati stupefacenti sia nell’ambito della gestione certificata del colore che del miglioramento automatico delle immagini fotografiche. Oggi questa tecnologia è il cuore

pulsante della PICO Colorbox, un server fisico che l’azienda emiliana PICO ha sviluppato per offrire alle aziende di stampa una soluzione completa per la gestione del colore. Prima della sua introduzione, nella prestampa di Cartografica Speroni le operazioni di correzione cromatica dei file richiedevano tempi lunghi e un elevato numero di costose prove. Risultati analoghi

sono oggi ottenuti in pochi minuti. PICO Colorbox è accessibile via rete e riceve i file da elaborare mediante un intuitivo sistema di hotfolder. In pochi minuti – senza impegnare né l’operatore né la sua postazione – i file processati sono disponibili per l’invio in stampa, con la garanzia di un risultato perfettamente coerente con le specifiche richieste dal cliente.

Pico srl Via della Costituzione, 29 42124 Reggio Emilia Tel. +39 0522 512332 www.pico.it Per saperne di più:

|| A sinistra, Manuela Losa, responsabile del reparto prestampa, mostra alcune fasi manuali necessarie alla preparazione di un lavoro particolarmente complesso. A destra, i file definitivi vengono inviati (mediante hotfolder condivise) al server Binuscan che restituisce all’operatore il file corretto, pronto per la stampa, e un report dettagliato delle operazioni effettuate.

www.pico.it/colorbox.cfm

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eventi La EDP Convention di quest’anno ci ha portati in Germania insieme ai nostri partner europei. Un’occasione per conoscere uno stampatore online di successo e per tornare a confrontarci con grandi brand come HP e Horizon

L’Europa del printing è fatta di visioni comuni e diversità di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

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os’ha da offrire a tutti noi una concezione più europea della nostra industria? Prima di tutto un bel po’ di nuova concorrenza – affermerebbe qualche inguaribile euroscettico. Specie quando si parla della Germania, che con il suo surplus commerciale multimiliardario primeggia in quasi ogni settore manifatturiero e in molti comparti dei servizi. La leadership tedesca è vista da molti come un mix di luci e ombre, non solo per una questione di leso prestigio, ma talvolta per più semplici ragioni economiche e finanziarie. Ed è qualcosa che osserviamo e viviamo continuamente. Basti pensare che larghissima parte delle fiere del nostro e di altri settori si svolgono ormai in Germania, che un ben pezzo del NordItalia fa scalo in Germania per volare nel mondo, che una buona metà dei

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nostri conoscenti (se non noi stessi) guida un’auto tedesca. Ma è proprio di fronte a megatrend inequivocabili che più vale la pena di fermarsi, osservare e tentare di capire cosa rende certi modelli più efficaci. E scoprire che conoscere le persone, dialogare serenamente, scambiare informazioni e punti di vista, può avvicinare le posizioni e soprattutto aiutarci a crescere reciprocamente. Questo è (in parte) lo spirito dell’Europa, e anche lo spirito della nostra associazione EDP, che riunisce 20 editori specializzati nel digital printing, che insieme raccontano l’evoluzione di questo settore a decine di migliaia di stampatori in 25 paesi. Quest’anno la nostra convention – una settimana di meeting e incontri con i leader del mercato, oltre alla sessione dedicata agli EDP Awards – si è tenuta proprio in Germania. Un paese e un popolo che sono sempre fonte di crescita e di ispirazione.


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|| 1 e 2) Michael Smetana, Head of Marketing, Graphics Solutions Business, HP Europe, interviene in una sessione plenaria. 3) La EDP panel discussion con Michael Smetana di HP, Rainer Börgerding di Horizon GmbH e Michal Fries, CEO di Onlineprinters. 4) Begoña Giralt, Marketing Manager EMEA di HP Indigo descrive nuove applicazioni rese possibile dai software e dalle tecnologie HP.

EDP Convention 2017: un concentrato di tecnologia, esperienza, apprendimento e confronto con Onlineprinters, HP e Horizon Ogni convention ha le sue “guest star”, o come in questo caso i suoi partner d’eccellenza. Per l’edizione 2017 gli editori della European Digital Press Association hanno condiviso quattro giornate di approfondimento tecnologico e applicativo con Onlineprinters, HP e Horizon. Proprio HP, con la presenza di Michael Smetana e Begoña Giralt, ha animato

alcune sessioni del meeting mostrando attraverso esempi tangibili come rendere unico ogni oggetto o materiale stampato possa accrescerne esponenzialmente l’efficacia e la percezione agli occhi del consumatore. Opportunità che HP rende praticabili attraverso software come SmartStream Designer e il suo modulo Mosaic, che consentono

di variabilizzare cromaticamente e a livello di layout ogni singolo prodotto – i nostri lettori lo conoscono già bene – e con l’ausilio di opzioni e modalità di produzione uniche, come quella di Edge Printing. Questa funzionalità consente di stampare una porzione di immagine sul bordo esterno di ciascuna pagina così da mostrare l’intera immagine

una volta che l’intero blocco è completato. Sul piano tecnologico, poi, HP ha approfondito le caratteristiche e i benefici delle sue tecnologie proprietarie: il thermal inkjet, che è alla base della gamma Latex, e la nuova single-pass PageWide, che equipaggia la gamma XL, le già note Web Press e i futuri sistemi dedicati al cartone ondulato.

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eventi

|| Nei reparti produttivi di Onlineprinters spiccano le tecnologie Heidelberg e i sistemi di finishing Horizon

600.000 clienti e 16 web-shop locali per il tipografo che è diventato un “Onlineprinters” Un modello di business in una parola. Anche in Italia molti conoscono Onlineprinters come uno dei fornitori di stampa online più visibili. Forse non il più rilevante, ma certamente tra le opzioni più interessanti per l’acquisto di stampati commerciali. Di fatto il brand tedesco gode di un’ottima visibilità in almeno una quindicina di paesi d’Europa, in cui il web-shop è disponibile in lingua locale, per un totale di 10 differenti lingue. Il risultato sono numeri importanti, che fanno di Onlineprinters uno dei primi 5 operatori europei del settore, con oltre 600.000 clienti, circa 4.000 ordini al giorno, 650 dipendenti, stabilimenti produttivi per 42.000 m2 e un consumo annuo di lastre offset pari a 125 campi da calcio. A differenza di altri operatori

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della stampa online, nativi digitali poi approdati all’offset per ragioni di volumi e di business, Onlineprinters nasce nel 1984 come tipografia e cresce incessantemente fino a sbarcare sul web con l’attuale brand nel 2008. E mentre l’azienda dichiara di aver realizzato sin qui oltre 2,1 miliardi di commesse, è di queste ultime settimane l’annuncio dell’acquisizione della britannica Solopress, che con 225 dipendenti e circa 300.000 ordini annui, è uno dei più importanti stampatori online in UK. Tra i principali fattori che contribuiscono al successo di Onlineprinters la produzione integrata e un ottimo livello qualitativo e di servizio – supportato da un team di 35 esperti di customer service composto da operatori madrelingua di 10 lingue.

La centralità dell’offset, con la giusta attenzione al digitale Con i suoi 113 gruppi stampa Heidelberg Speedmaster, Onlineprinters è tutto fuorché un’azienda orientata all’inkjet. Ma è la prova che anche la tecnologia più matura e impoverita dalla competizione sul prezzo (almeno alle nostre latitudini) può generare livelli di efficienza e di redditività altissimi. Sebbene l’azienda abbia introdotto HP Indigo 7600 e 10000 e investito su un edificio interamente dedicato alla stampa wide format con sistemi Durst e Zund, gli investimenti sull’offset di Onlineprinters non si fermano. E grazie all’automazione completa del workflow, nei reparti di stampa si avvia una 8 colori offset in soli due minuti e mezzo.



eventi

|| Onlinepinters propone una vasta gamma di prodotti che va oltre gli stampati commerciali e include grandi formati, materiali tessili e applicazioni digitali di pregio

Stampati commerciali, grandi formati e applicazioni digitali su carte Gmund esclusive: l’arte grafica incontra la stampa online Quando parliamo di acquisto di stampa online, da esperti del settore e da potenziali clienti, siamo sempre portati a domandarci quali siano o possano essere i driver che potranno spingerci ad acquistare da questo o quel fornitore? Prezzi più bassi? Un’interfaccia utente più gradevole e user-friendly? Tempi di consegna più rapidi? Maggiore qualità o forse prodotti unici, che altri fornitori non

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possono realizzare? Forse un mix di tutto questo. Oltre che nelle ovvie e inevitabili operazioni di email e social media marketing, Onlineprinters investe ingenti risorse nel migliorare l’esperienza del cliente, il design e l’usabilità del proprio sito. Curando molto, ad esempio, la traduzione delle descrizioni tecniche dei propri prodotti e servizi. Il provider di stampa tedesco porta inoltre avanti una strategia

di “continuous improvement”, basato sul comportamento di clienti e prospect sul sito web, e naturalmente sui feedback dei propri clienti. Avendo l’occasione di vivere l’azienda dall’interno e di toccare con mano qualità e diversificazione dei prodotti, inoltre, abbiamo potuto apprezzare l’enorme sforzo nella ricerca di soluzioni, prodotti, livelli qualitativi e materie prime realmente

differenzianti. Tra questi la disponibilità di un range di carte “premium” disegnate e prodotte in esclusiva per Onlineprinters da Gmund, la cartiera tedesca nota per le sue carte di pregio prodotte con tecniche artigianali. In abbinamento a supporti di pregio e alla stampa di qualità HP Indigo, grazie a partner esterni Onlineprinters offre anche lavorazioni speciali come l’embossing.


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1.300 m² di centro demo e 14.000 componenti in stock per tutta Europa Non si può presidiare efficacemente un mercato maturo come quello europeo senza persone, competenze, infrastrutture e servizi al top. Per questo è nata Horizon GmbH, che presidia e coordina il business in mercati chiave come Germania, Austria, Ungheria, Scandinavia ed Europa dell’Est. Ma funge anche da hub dimostrativo e di supporto per l’intera Europa. L’imponente centro dimostrativo, suddiviso per aree applicative, occupa una superficie di 1.300 m2 e ospita contemporaneamente fino a 20 differenti linee di produzione Horizon. Il magazzino ricambi consente poi di rispondere in tempo reale alle esigenze di clienti e rivenditori di tutta Europa.

|| 1) Una parte della delegazione EDP in visita alla Horizon GmbH. 2) Il magazzino ricambi per il mercato europeo. 3) Rainer Börgerding, CEO di Horizon GmbH. 4. Il centro dimostrativo

Il finishing di Horizon parla già di Print 5.0 Fondata a Kyoto nel 1946 da Hachiro Hori – da qui il nome dell’azienda, che infatti si pronuncia letteralmente e non come l’inglese “orizzonte” – Horizon è tra i produttori di macchinari per il finsihing che meglio hanno saputo interpretare le nuove istanze del print-on-demand. L’azienda, che conta 550 dipendenti, è in tutto e per tutto specializzata sulle tecnologie di finishing per la stampa, con una particolare specializzazione nella rilegatura e realizzazione automatica di booklet, taglio, laminazione e fustellatura. Agli occhi dei clienti finali Horizon brilla soprattutto per qualità progettuale, costruttiva e innovazione, al punto da essere considerato un benchmark con cui l’intero settore si confronta. Se la maggior parte della produzione e del business resta legato alla stampa offset

commerciale – Horizon è fornitore chiave di Onlineprinters – alcuni dei prodotti più innovativi sono progettati per lavorare in-line o near-line, automatizzare il setup e scambiare dati con le più evolute tecnologie di stampa digitale, sia a foglio che a bobina. Durante la EDP Convention 2017, infatti, Rainer Börgerding di Horizon Gmbh non ha esitato a parlare di “Stampa 5.0”, dove tra l’interno e l’esterno dell’azienda di stampa prende vita un flusso interamente digitalizzato, pienamente integrato e interconnesso. Tra le principali sfide che Horizon indica come le più pressanti per gli stampatori e per la propria ricerca & sviluppo, la decrescita delle tirature medie, la crescente esigenza di personalizzazione, i tempi di consegna ristretti e una competizione sul prezzo sempre più forte.

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tecnologie Con un display professionale è possibile, grazie a una visualizzazione accurata e fedele dei file, prevenire dispendiosi errori di stampa e contestazioni dei clienti

Con EIZO CG2730 il confine tra visualizzazione a monitor e stampa è sempre più labile a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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nutile nasconderlo: i problemi di rispondenza cromatica tra immagini visualizzate a monitor e risultato stampato sono all’ordine del giorno. I creativi lavorano intere giornate a progetti che una volta stampati perdono la loro forza comunicativa. I tecnici di prestampa applicano correzioni di vario genere, specialmente cromatiche, e ottengono risultati soddisfacenti solo dopo aver effettuato più stampe di prova. Una “tecnica” empirica, costosa e time-consuming. Come in tutte le cose, c’è chi sceglie di nascondere la polvere sotto il tappeto (“monitor e stampanti non andrammo mai d’accordo”) e chi cerca una soluzione. EIZO da 49 anni realizza tecnologie di visualizzazione in vari ambiti e nel 2003, proprio per rispondere alle esigenze dei professionisti delle arti grafiche, ha sviluppato la linea di monitor LCD ColorEdge (CG). Questi ultimi, primi al mondo a riprodurre lo spazio colore Adobe RGB, garantiscono all’utente una visualizzazione esatta dei propri file, prevenendo l’insorgere di qualsiasi criticità tecnica e agevolando i creativi nelle loro scelte estetiche. L’ultimo nato della famiglia ColorEdge è EIZO

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CG2730, un 27” con specifiche estrem amente accattivanti. Al suo interno, l’ultima evoluzione del chip proprietario EIZO garantisce una visualizzazione impeccabile di colori e sfumature. Grazie ad esso è confermata, ancora una volta, la possibilità di riprodurre il 99% dello spazio colore Adobe RGB nonché la quasi totalità dei più comuni profili CMYK. Fondamentale, viste le dimensioni di questo schermo, è l’impiego della tecnologia brevettata DUE (digital uniformity equalizer) per ottimizzare e mantenere costante l’uniformità delle immagini in tutte le zone del pannello LCD. Un sensore integrato permette di calibrare il monitor affinché i colori delle immagini riprodotte siano sempre perfetti. L’operazione può essere effettuata su richiesta dell’utente o, per maggiore comodità, automaticamente ogni tot ore di utilizzo. Il software EIZO ColorNavigator, fornito gratuitamente, offre un ulteriore importante valore aggiunto: l’o-

peratore ha la possibilità di creare dei profili di calibrazione con parametri specifici per le sue esigenze o sincronizzare il proprio EIZO

con gli altri presenti in azienda. Se nella vostra azienda “monitor e stampa non vanno d’accordo”, provate un EIZO CG2730.

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tecnologie L'azienda romagnola ha trovato in Kombo SD e SD+ due tecnologie di taglio che abbinano precisione e velocità per POP e lavorazioni ad alto valore aggiunto

Il taglio digitale di Elitron spinge in alto Star Grafic grazie a qualità e produttività

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ata nel '99 come classica azienda serigrafica per la stampa di maglieria e di tastiere a membrana, Star Grafic si è evoluta in breve tempo, aprendosi all'incisione di targhe e pannelli grazie all'utilizzo macchine CNC, integrando successivamente anche la realizzazione di complementi di arredo e di design. L'azienda ha avuto la capacità di continuare a innovare, guardandosi attorno e puntando sulle nuove tecnologie digitali che si stavano affermando in maniera decisa sia nel settore della decorazione che in quello degli allestimenti POP. Grazie all'intuizione del titolare Domenico Zanchini, nel 2004 è avvenuto l'importante passaggio di Star Grafic alla stampa digitale di grande formato, con l'acquisto della prima Durst per lavorare materiali rigidi. L'esplosione del mercato digitale ha visto un costante aumento dei volumi produttivi, in concomitanza con una drastica riduzione dei tempi di consegna. Questa concomitanza di fattori ha

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portato l'azienda a cercare una tecnologia di finishing che permettesse di mantenere invariata l'alta qualità delle lavorazioni destinate al punto vendita, aumentando però drasticamente la produttività. L'acquisto di Elitron Kombo SD, nel 2013, ha dato le risposte che l'azienda si attendeva, permettendo non solo di evadere le richieste in essere, ma ampliando il volume d'affari e acquisendo nuove commesse, soprattutto nella GDO. Il circolo virtuoso ha portato quindi a rafforzare il parco macchine con una nuova stampante in piano e, nel 2016, con una seconda Elitron. Nello specifico una Kombo SD+, più veloce, dotata di cambio utensili automatico e, soprattutto, dell'innovativo Seeker System Pro, sistema brevettato di riconoscimento immagini stampate. Così Kombo SD+ ha dato un'ulteriore spinta alla crescita di Star Grafic. || In alto, da sx, Kombo SD+ in azione con l'ausilio di Seeker System Pro, sistema di riconoscimento immagini. A dx il reparto di stampa digitale di Star Grafic.


tecnologie tecnologie

intervista a Domenico Zanchini Titolare di Star Grafic

"La combinazione tra il videoproiettore e il sistema di riconoscimento delle immagini Seeker System Pro ha rivoluzionato la nostra capacità produttiva, facendoci risparmiare tempo e materiali"

Negli ultimi 4 anni avete avuto una grande crescita dei volumi produttivi. Qual è il segreto? La nostra gamma di prodotti è davvero vasta. Spaziamo dalle lavorazioni ad alta marginalità ed esclusività, ad altre che hanno bisogno di elevati volumi e prezzi aggressivi per poter competere sul mercato. Kombo SD e SD+ hanno permesso di sfruttare appieno la produttività delle nostre stampanti wide format in entrambe le direzioni. Le soluzioni tecnologiche adottate dalle due macchine da taglio abbattono infatti drasticamente le tempistiche di lavorazione, pur mantenendo il massimo livello di qualità. In questo modo riusciamo a soddisfare le richieste e ottimizzare le lavorazioni, riuscendo a proporre prezzi competitivi senza compromettere le nostre marginalità complessive. Cosa vi ha convinto che Elitron potesse fare al caso vostro? Usiamo da sempre macchine CNC industriali. Per questo, quando abbiamo iniziato la ricerca di una soluzione di taglio,

abbiamo fatto attenzione alla precisione e alla velocità ma, soprattutto, alle prestazioni del piano aspirante. Dopo varie demo ci siamo resi conto che solo la tecnologia di Elitron era in grado di soddisfare le nostre necessità. Le 40 zone aspiranti permettono di fissare anche i supporti più piccoli in maniera efficace. Di quali opzioni non potreste più fare a meno? La combinazione tra il Seeker System Pro e il videoproiettore è fondamentale. Abbiamo calcolato un risparmio di almeno 30" su ogni avvio di lavorazione rispetto

a qualsiasi altra macchina da taglio testata, con un incremento di produttività. Inoltre, i software di Elitron sono affidabili, intuitivi e completi. Con strumenti come questi anche un operatore inesperto può fare un buon lavoro. Che peso ha avuto il servizio post-vendita nella scelta della seconda Elitron? È stato determinante. Nonostante i fermi macchina siano davvero occasionali, l'assistenza è stata sempre rapida ed efficace. È un'azienda seria, fatta di persone competenti, che hanno conquistato la nostra fiducia.

|| Kombo SD+ e Kombo SD affiancate nel reparto di taglio digitale di Star Grafic

Un cutter veloce e modulare, adatto ad ogni esigenza di taglio e fresatura nel sign & display Kombo SD è la più versatile e modulare tra le macchine da taglio Elitron. È disponibile con area di lavoro nei 3 formati 1.600 x 2.000, 3.100 x 2.000, 3.200 x 1.600 mm, segmentata in 40 settori di aspirazione ad attivazione dinamica. Ha una solida struttura monoblocco in acciaio, stesso materiale di cui è fatta la trave su cui è montata la testa di taglio e cordonatura. Gestisce una gamma estesa

|| Particolare del sistema di videoproiezione di Kombo SD+

di supporti rigidi, semirigidi e flessibili spessi fino a 120 mm. Può lavorare schiume, vinili, PVC, compositi di alluminio, lastre acriliche, cartone teso, ondulato e alveolare. Sono disponibili varie opzioni, tra cui mandrini da 1 o 3 kW, testa multiutensile a 5 posizioni e cambio utensile automatico, ottenendo di fatto una macchina su misura. Kombo SD+, adatta a chi ha bisogno di alti volumi produttivi, ha un motore più veloce e un engineering ottimizzato per garantire precisione e affidabilità a velocità elevate. Per sfruttare al massimo le sue prestazioni è fondamentale disporre di strumenti che riducano al minimo i fermi macchina. Uno di questi è il Seeker System Pro scelto da Star Grafic, che permette di posizionare liberamente sul piano aspirante i pannelli senza metterli a registro. Seeker System Pro rileva l’esatta posizione del supporto sull’area di lavoro, riconosce le immagini stampate e le associa al file di taglio corrispondente correggendone eventuali distorsioni. Il videoproiettore, invece, proietta il tracciato di taglio in un punto del materiale a scelta dell'operatore, permettendo di sfruttare al massimo i materiali e riducendo al minimo gli sfridi.

Elitron Viale 1° Maggio 42 63813 Monte Urano (FM) www.elitron.com elitron@elitron.com T: +39 0734 842221

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eventi Alla sua 3a edizione, con oltre 1.000 visitatori e 42 partner, l’evento continua a crescere e fa da palcoscenico alla nuova tecnologia inkjet del costruttore

Xeikon Café, rendez-vous tecnologico tra formazione, applicazioni e partnership

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eikon Café è un evento di formazione e informazione che si propone di mostrare nuove possibilità di integrazione e opportunità di sviluppo, per guardare a nuovi segmenti applicativi e mercati ancora solo parzialmente esplorati dalla stampa digitale. Per il terzo anno consecutivo, la sede Xeikon di Lier, in Belgio, ha ospitato decine di aziende partner e centinaia di professionisti della stampa, giunti da ogni parte del mondo. Tra il 28 e il 31 marzo un’ampia parte dello stabilimento si è trasformata in un luogo d’incontro, all’interno del quale i partecipanti hanno potuto scoprire materiali, software, chimiche d’inchiostro e macchine in grado di aggiungere valore e reinterpretare la stampa digitale. All’interno del demo center è stato possibile vedere all’opera tutte le soluzioni Xeikon, impegnate in produzioni differenti, destinate a diversi mercati. Alcuni tra i più accreditati specialisti e consu-

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lenti del settore, tra cui Rafi Albo e Sean Smyth, si sono avvicendati sul palco principale analizzando dal punto di vista strategico le derive del mercato e le potenzialità delle soluzioni di stampa digitali. Ben tre sono state, invece, le sale dedicate a conferenze tecniche, indirizzate all’analisi di aspetti e problemi pratici inerenti i differenti ambiti applicativi delle tecnologie di stampa, soprattutto nel labelling e nel packaging. A margine dell’evento, Xeikon ha inoltre deciso di comunicare due grandi novità. La prima è l’ingresso in azienda di Benoit Chatelard, con il ruolo di Presidente e CEO del dipartimento di soluzioni digitali di Flint Group. La seconda è la presentazione della stampante narrow web PX3000, prima soluzione inkjet UV proposta dal costruttore. || In alto, Shawn Desmarchais, Presidente di Prodilith, nel corso di una delle business conference che rappresentano il valore aggiunto di Xeikon Café.


eventi

intervista a Filip Weymans Vice President Marketing di Xeikon

“Lo Xeikon Café è un evento sempre più importante. Stiamo già lavorando per il prossimo anno perché abbiamo intenzione di aumentarne ancora il valore educativo”

Cosa c’è di nuovo in questo Xeikon Café rispetto alle precedenti edizioni? Durante la scorsa edizione c’erano 28 partner, mentre in questa siamo arrivati già a 42. Noi non abbiamo fatto nulla, ci sono arrivate richieste di partecipazione spontanee. Tuttavia non è certamente solo una questione di numeri: il cambiamento è molto più profondo e strutturale. Abbiamo voluto aumentare e migliorare lo spazio dedicato alle conferenze Business, rimodulando alcuni aspetti e facendo intervenire degli speaker di grande spessore. Abbiamo voluto che venissero analizzati alcuni aspetti fondamentali che legano il printing alla comunicazione, ma anche il cambiamento della percezione della stampa e le evoluzioni del packaging tra cui gli aspetti legati allo shopping online. Questo è un luogo di incontro in cui si parla delle tecnologie digitali, dei software e dei materiali. Il nostro compito è quello di fornire tutti gli strumenti necessari a interpretare in maniera corretta queste informazioni. Altrimenti, se non si comprende realmente la chiave di lettura, questo incredibile sforzo non serve a nulla. Bisogna che gli imprenditori siano smart e che decidano di farsi aiutare a capire quale sia la direzione da seguire.

Cosa potrebbe aiutare ulteriormente la crescita dell’evento il prossimo anno? Sicuramente l’obiettivo minimo che ci poniamo è quello di ripetere l’elevato livello qualitativo delle conferenze, dando ancora più spazio anche ai seminari tecnici. Metteremo a disposizione la nostra esperienza nella produzione di etichette per applicazioni industriali, in ambito farmaceutico, cosmetico e nel food, oltre che nelle soluzioni per il Web to Print. Ovviamente ci aspettiamo una crescita di Xeikon Café anche in termini numerici ed è per questo che stiamo già studiando di ampliare ulteriormente lo spazio dedicato alla manifestazione. Xeikon era l’ultimo “integralista” del toner. Cosa vi ha portato a introdurre anche una stampante inkjet tra le vostre macchine? Di certo non ci siamo aperti all’inkjet perché tutti vanno verso l’inkjet. C’è uno specifico motivo per il quale abbiamo deciso di fare questo passo e quel motivo è la possibilità di creare valore per il mercato e per i clienti. Abbiamo più di 70 persone impegnate, in giro per il mondo, nella vendita di attrezzature digitali. Il nostro network di service è imponente e questa è un’ottima base per costruire anche un business di

successo per tecnologie differenti. Il toner va benissimo per un determinato tipo di applicazioni, tra cui quelle in ambito alimentare. L’inkjet permette di realizzare etichette durevoli per i settori dell’industria e delle applicazioni chimiche, che in questo momento rappresentano insieme il 30% dei potenziali utilizzi delle etichette. Ci troviamo di fronte a due tecnologie che possono tranquillamente coesistere. Anzi, pensiamo che macchine a toner e inkjet possano addirittura essere complementari. Qual è stato il ruolo di Flint Group in questa scelta? Flint Group ha una filosofia di base: dare soluzioni ai propri clienti. Se i clienti stanno cercando qualcosa e non si è in grado di soddisfare le loro richieste con gli strumenti di cui si è in possesso, vuol dire che bisogna ampliare il portfolio di soluzioni. A Flint Group interessa relativamente quale tipo di soluzione venga adottata, l’importante è che sia in grado soddisfare le richieste dei clienti. Ovviamente il ruolo di Flint Group è stato fondamentale per darci la stabilità finanziaria necessaria a espanderci a livello globale. Questo ci ha permesso di focalizzarci esclusivamente sull’analisi del mercato e sullo sviluppo delle soluzioni necessarie.

PX3000: la prima Xeikon inkjet guarda al labelling industriale La nuova Xeikon PX3000 è una stampante narrow web inkjet UV con larghezza di stampa di 330 mm. Destinata principalmente alla produzione di etichette per usi industriali, la stampante è in grado di raggiungere una velocità di 50 m/minuto e può gestire sia carta pretrattata che normale, oltre a supporti plastici autoadesivi realizzati in PET, PE e vinile. PX3000 ha a bordo 5 canali colore (CMYK, W). Il motore di stampa Panther utilizza teste di stampa Kyocera con risoluzione nativa di 600 dpi e 4 livelli di greyscale.

Gli inchiostri PantherCure UV sono sviluppati appositamente per PX3000 e presentano elevata durevolezza e un’alta resistenza agli agenti chimici e atmosferici, oltre che allo sfregamento (per un utilizzo, ad esempio, su contenitori per prodotti chimici, macchinari, parti meccaniche). L’asciugatura degli inchiostri non prevede il pinning ma una sola fase di curing, con l’utilizzo di lampade UV a vapori di mercurio. Xeikon utilizza anche su PX3000 il software X-800 Server, per gestire sia la prestampa che la produzione.

|| PX3000, qui in azione nel demo center Xeikon, viene sviluppata interamente da un’azienda partner del costruttore, sulla scorta di precise indicazioni tecniche.

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speciale

|| Qui sopra, il plotter da taglio multifuzione Zund S3 M-800 durante le operazioni di taglio e cordonatura di alcuni campioni in cartone teso. A sinistra, il sistema di ispezione Helios Turbo HD AVT installato in linea su un Xeikon 3500.

I sistemi di stampa Xeikon sono il fulcro di un più ampio processo produttivo, che comprende anche i software, i sistemi di finishing e di nobilitazione, ma non solo. Si tratta di un intero universo in cui ogni componente permette di sviluppare le infinite possibilità del digitale.

I software In un mercato sempre più esigente come quello del packaging e del labeling, che richiede prontezza e velocità di risposta, è necessario anche efficientare la progettazione e ridurre il time to market. La Esko Software Platform – di cui verrà rilasciata una nuova versione a giugno, come anticipato da Esko a Italia Publishers durante lo Xeikon Café – è stata sviluppata proprio per semplificare al massimo le fasi di progettazione e creatività. Ad esempio, grazie allo strumento Store Visualizer è possibile ricreare un negozio virtuale in cui visionare l’oggetto in 3D, e avere

subito un’idea di come il packaging ideato si presenta accanto ai competitor. Altri strumenti molto efficaci nel campo della progettazione, ma anche dell’impaginazione grafica, sono quelli offerti da Chili Publish, l’azienda belga che durante l’evento di Xeikon ha mostrato la progettazione di alcune applicazioni destinate al packaging. Estremamente flessibile, il sistema Chili Publisher gira nel browser web, e permette una rapida condivisione dei progetti con i brand owner, in modo da avere cicli di revisione e approvazione molto veloci. Per raggiungere una platea sempre più ampia di clienti, numerosi stampatori digitali si stanno dotando di un e-shop dove ricevere direttamente gli ordini. In questo campo spicca la soluzione offerta da CERM per la gestione integrata dell’intero workflow. Il sistema è basato su 8 moduli specifici, ciascuno dei quali è in grado di supportare una fase diversa del flusso di lavoro, dalla quotazione alla fatturazione. I moduli sono organizzati in tre diverse categorie produttive: si parte dallo shopfront, ovvero lo spazio dove permettere

|| Qui sopra, PaperOne 5000, dell’italiana Sei, in grado di lavorare fino a 2.500 fogli B2 l’ora. A destra, Manuel Perez, Sales Manager Europe di Highcon, con alcune applicazioni prodotte con i sistemi Highcon Euclid III e Beam.

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l’incontro tra la domanda e l’offerta, per poi passare allo shopfloor e al back office, ovvero all’organizzazione vera e propria degli ordini e all’ottimizzazione dei processi di lavorazione.

I sistemi di ispezione L’affidabilità e l’efficienza di un sistema di stampa passano anche attraverso tecnologie di controllo all’avanguardia in grado di prevenire gli errori e monitorare le lavorazioni in tempo reale. Lo ha dimostrato il costruttore israeliano AVT, che al pubblico dello Xeikon Café ha mostrato il funzionamento del sistema Helios Turbo HD a bordo della piattaforma a bobina Xeikon 3500 per la produzione di etichette da vino, liquori e altri prodotti alimentari. Progettato appositamente per le basse tirature, questo innovativo sistema di ispezione è disponibile in diversi moduli a seconda della fase di lavorazione che si vuole “osservare”. È in grado infatti di rilevare gli errori sin dalle prime fasi di lavorazione, di mo-


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|| In alto a sinistra, Pablo Ferrin, Application Sales Manager di Esko. In alto a destra, un momento dalla dimostrazione del software Chili Publisher. A sinistra, un esempio di nobilitazione realizzato con la tecnologia Scodix. Qui sopra, il corner dimostrativo di CERM, software house che offre soluzioni per la creazione e la gestione di e-shop

nitorare la ripetibilità del colore, ma anche di verificare la correttezza dei dati variabili stampati e la tracciabilità dei codici a barre. Helios Turbo HD permette di garantire in tempo reale la correttezza di ogni fase del processo di lavorazione, in maniera del tutto automatica e a prescindere dalla velocità di stampa (nel caso di Xeikon 3500, la produttività sfiora i 20 m/min). Questo è possibile grazie ad una camera ad altissima definizione e all’utilizzo di un algoritmo avanzato che permette di rilevare ogni errore. Quando il dispositivo riscontra un difetto arresta automaticamente la produzione, evitando così gli sprechi di materiale, ma soprattutto, prevenendo eventuali contestazioni da parte del cliente.

La nobilitazione Nella kermesse targata Xeikon non poteva mancare il capitolo dedicato ai sistemi di nobilitazione, che nel mercato di oggi rappresentano uno strumento comunicativo sempre più apprezzato. A confermarlo sono gli sforzi progettuali e creativi di Scodix, azienda che per prima nel 2012 ha presentato una soluzione per la nobilitazione digitale (verniciatura spot e glitter), e che oggi è in grado di offrire una tecnologia per realizzare 9 diverse tipologie di lavorazioni. I risultati si sono potuti toccare con mano durante lo

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Xeikon Café, dove l’azienda israeliana ha mostrato alcuni esempi di nobilitazioni di grande impatto estetico e tattile ottenute con le soluzioni Scodix Ultra e Ultra Pro e Foil. Tra cui l’inkjet-Braille pensato per i non vedenti, la vernice metallica, l’effetto “Crystals” per impreziosire biglietti e brochure, ma anche il nuovissimo effetto olografico 3D.

Dalla bobina al finishing Lo Xeikon Café è stato anche l’occasione per mostrare le numerose possibilità a disposizione oggi sul mercato per quanto riguarda i sistemi di taglio digitale. Per chi ha bisogno di realizzare prototipazioni o piccole tirature on demand, Zund ha mostrato il funzionamento dal vivo del plotter da taglio S3 M-800 per la produzione di box in cartone teso. Estremamente versatile e preciso, ha un’ampiezza di 1.330 x 830 mm. La multifunzionalità è indubbiamente uno dei suoi punti di forza: la macchina infatti è in grado di effettuare diverse lavorazioni, dalla fustellatura alla cordonatura, al mezzo taglio su materiale adesivo. Inoltre, a seconda delle esigenze produttive, è possibile scegliere modelli con un’area di lavoro più ampia (fino a 3.210 x 3.200 mm) ed essere così pronti ad accogliere lavorazioni per tutti i tipi di formati. Nel quartier generale di Xeikon è stato possibile osservare da vicino

anche un altro sistema di fustellatura, questa volta con tecnologia laser. Si tratta di PaperOne 5000, macchina sviluppata dall’azienda italiana SEI Laser appositamente per le applicazioni packaging e graphic arts. Questo sistema di finishing è in grado di effettuare anche le lavorazioni più delicate con estrema precisione, tra cui il taglio, la microforatura, l’incisione, la marcatura, con una velocità che può arrivare fino a 2.500 fogli B2 l’ora. È interessante notare che per quanto riguarda la cordonatura, SEI Laser mette a disposizione una stazione opzionale con tecnologia brevettata per creare la matrice senza doverla produrre in outsourcing, risparmiando così tempo e risorse. Un altro sistema di finishing digitale è quello offerto da Highcon, che in Belgio ha mostrato alcuni esempi di ciò che è possibile produrre con i sistemi laser Euclid III e Beam per la fustellatura e la cordonatura. Progettati entrambi per rispondere “just in time” alle esigenze del mercato, questi due sistemi si differenziano per produttività (da 1.500 a 5.000 fogli l’ora) e danno la possibilità di integrare l’opzione per il variable data cutting. Grazie a questa tecnologia, è possibile differenziare ogni pezzo con caratteristiche personalizzate e customizzate. Per la cordonatura, Highcon ha brevettato la tecnologia DART (Digital Adhesive Rule Technology) che consente di realizzare autonomamente i cliché in soli 15 minuti.



speciale Spesso quando si parla di finishing si trascura l’importanza del processo di taglio. Eppure si tratta di una lavorazione che accomuna tutte le applicazioni e che è essenziale per ottenere un prodotto finito di alta qualità

La finitura perfetta? È una questione di taglio di Daniel Bischof // daniel.bischof@zund.com

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erniciatura, tinte speciali, incisioni, stampa a caldo, laminazione. Quando si parla di finishing dei materiali stampati, sono queste le lavorazioni che vengono alla mente. Troppo spesso il taglio è considerato secondario. Ma è un errore. Come tutti gli altri sistemi di finitura, lo scopo del taglio digitale è quello di “perfezionare” un prodotto, così come dice anche la voce sul dizionario. È giunto quindi il momento di riportare le flatbed digitali di taglio sotto la giusta luce. A prima vista, la fustellatura di pannelli stampati, fogli o bobine

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di tessuto potrebbe apparire cosa facile. Invece non lo è. Per ogni materiale ci sono requisiti di taglio diversi. Morbidi o duri, rigidi o flessibili, sensibili al calore, deformabili... la moltitudine di di materiali utilizzati, con i relativi parametri di lavorazione specifici, è in costante crescita. Non meno numerose sono le applicazioni che è possibile realizzare. Tuttavia, c’è una fase di lavorazione che tutte queste applicazioni – display, banner, insegne, espositori, ecc. – hanno in comune: ed è il taglio. Si tratta di una lavorazione che può avere due finalità: una puramente funzionale, oppure una estetica, di abbellimento del prodotto.

Daniel Bischof è responsabile comunicazione e relazioni con i media di Zünd dal 2015. Ha effettuato i suoi studi presso la HF TGZ Polygrafische Akademie di Wallisellen (Svizzera), scuola specialistica d’eccellenza per la formazione di professionisti nell’ambito delle arti grafiche. In seguito ha intrapreso la carriera giornalistica frequentando il corso di specializzazione in giornalismo presso la Scuola Svizzera di Giornalismo MAZ di Lucerna. Dal 2003 al 2014 Daniel ha collaborato con alcuni importanti testate giornalistiche, tra cui il quotidiano St. Galler Tagblatt e si è occupato di svariate tematiche sia legate ad aspetti tecnici del mondo della stampa sia di carattere strategico.


speciale Il CAM facilita la vita Il taglio digitale è un processo di finitura legato a competenze tecniche ed esperienze specifiche che variano a seconda del substrato utilizzato. Tuttavia, oggigiorno l’operatore non ha più bisogno di avere una conoscenza così capillare, dal momento che a supportarlo ci sono i software CAM (Computer Aided Manufacturing). Si tratta di banche dati dei materiali che contengono i parametri di lavorazione ottimali per qualunque tipo di supporto concepibile. In tal modo si garantisce che il materiale venga lavorato in maniera ottimale e che gli stessi parametri possano essere utilizzati in futuro. Oggi, quindi, la fustellatura è un’operazione solo minimamente manuale. Il taglio digitale, idealmente integrato in un flusso di lavoro continuo, fornisce risultati costanti e ripetibili con qualità al top.

Taglio e dintorni Dunque, anche l’automazione, con il vantaggio economico e la flessibilità che ne conseguono, rientra nel tema della finitura? Sì, quantomeno indirettamente. Il finishing dei materiali stampati è costoso e avviene spesso in piccoli lotti. Altrettanto importante è il tema del costo. La realizzazione economicamente sostenibile di “batch size 1”, la garanzia dei tempi di realizzazione (e quindi tempi di consegna ridotti) e, nel contempo, la massima qualità sono tre dei principali requisiti che gli stampatori richiedono ai moderni sistemi di taglio digitali. In questo contesto, ad esempio, il principio della strut-

tura modulare, offerto da Zünd, svolge un ruolo importante. L’operatore dispone ogni volta della soluzione prodotto che risponde ai requisiti specifici della rispettiva applicazione. In questo modo, i moderni sistemi di taglio crescono insieme ai compiti che vengono loro assegnati. L’operatore investe in un sistema di produzione aperto, che cresce con i propri requisiti individuali in termini di gestione dei materiali e di possibilità di lavorazione. Accanto al taglio classico con utensili diversi, i prodotti possono essere finiti anche con lavorazioni quali fresatura, cordonatura, perforazione, kiss-cutting o V-cutting. Utensili e moduli possono essere sostituiti in pochi secondi.

L’importanza della flessibilità Produttività e sicurezza di processo sono fattori di successo centrali per restare

competitivi nel mercato di oggi. I moderni sistemi di taglio digitali consentono all’operatore di rispondere in modo dinamico e flessibile alle mutevoli esigenze dei clienti. Con le linee di produzione automatizzate, anche le piccole e medie imprese producono in maniera economica e con la massima qualità. Zünd, ad esempio, affronta l’argomento della produttività sotto diversi punti di vista. A cominciare dalla semplicità dell’integrazione delle soluzioni negli ambienti di produzione esistenti, che permette agli operatori di mantenere un flusso di lavoro continuo. Ma gli stessi sistemi di taglio sono estremamente flessibili. Ciò riduce i tempi di fermo macchina e aumenta le prestazioni nette. L’operatore viene così supportato nell’automazione delle singole fasi di produzione. Ad esempio, con il nuovo cambiafrese completamente automatico ARC, il tempo di attrezzamento si riduce al minimo aumenta la sicurezza di processo. I moderni sistemi di cutting producono senza interruzioni: lavorano supporti in pannelli e bobine, grazie alle numerose opzioni di gestione del materiale automatizzata, in modo sempre più autonomo.

I sistemi di taglio digitale aprono le porte a nuovi mercati I cutter modulari ad alte prestazioni vengono impiegati nei più svariati settori sottoposti a costante pressione dovuta alla concorrenza e ai margini di profitto. I clienti rispondono con continue innovazioni e con processi più snelli e altamente automatizzati. Riassumendo: tutte queste possibilità rendono i sistemi di taglio digitali strumenti ideali per la finitura dopo la stampa. Inoltre, essi aprono nuove prospettive dal punto di vista del mercato, spalancando le porte a nuove nicchie da conquistare.

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speciale Dal soft signage alla stampa di capi d’abbigliamento personalizzati, scopriamo i driver che hanno fatto decollare e continuano a spingere la crescita del tessile

Digital Textile: il segmento in crescita più rapida a FESPA

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econdo una ricerca di InfoTrends del 2013, l’industria mondiale della stampa digitale tessile vale circa 115 miliardi di sterline ed è in crescita. Infatti, il valore di capi d’abbigliamento, tessile decorativo e prodotti tessili industriali stampati in digitale è pari a oltre 7 miliardi di sterline. Inoltre le previsioni a cinque anni per la vendite di apparecchiature e inchiostri per la stampa digitale tessile indicano una crescita del 39% entro il 2018. Quando FESPA ha condotto un’indagine all’interno della propria community globale nel 2014/2015,

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pubblicando i risultati nel FESPA Print Census dell’estate 2015, ha evidenziato il tessile come l’applicazione a maggiore tasso di crescita tra gli intervistati. Le stampanti tessili hanno spiccato tra i piani di investimento degli stampatori, con il 21% dei partecipanti all’indagine che ha espresso l’intenzione specifica di investire in questo segmento, supportato da un 12% che sta pianificando investimenti in stampa tessile con tecnologia transfer. Anche le applicazioni tessili decorative e industriali hanno spiccato, con il 78% dei partecipanti che ne ha riportata la crescita. Questi risultati sono rispecchiati

dall’enfasi crescente sul comparto tessile nei padiglioni di FESPA, in arrivo ad Amburgo, in Germania, dall’8 al 12 Maggio 2017. I visitatori troveranno la più grande presenza di tecnologie e applicazioni legate al tessile mai vista ad un evento FESPA, e questo segmento si conferma quello a crescita più rapida di tutta la fiera. Naturalmente la prevalenza del tessile all’interno di FESPA non si è manifestata da un giorno all’altro. FESPA ha tenuto la sua prima FESPA Digital Textile Conference a Ginevra nel 2008 e il lancio di FESPA Fabric nel 2010 – successivamente rinominato FESPA Textile – ha dato una spe-


speciale le. Il FESPA Print Census ha indicato che il 27% dei partecipanti all’indagine erano già coinvolti nella stampa di capi d’abbigliamento e l’81% di loro ha osservato una crescita in questo settore, la maggiore tra le altre applicazioni in crescita. Il digitale è emerso chiaramente come fattore chiave in questo segmento, dove oltre la metà dei partecipanti ha previsto che la produzione digitale di indumenti sarebbe diventata un’alternativa importante rispetto alla stampa tradizionale nell’arco di due anni. Sarà interessante vedere come questo avrà un impatto sugli investimenti a FESPA 2017, quest’anno.

Qualità e vendita online sostengono gli investimenti

cifica dimora alla community della stampa di abbigliamento e tessile decorativo all’interno di FESPA. Sette anni dopo, FESPA rimane l’evento di riferimento per gli stampatori interessati in tutto ciò che spazia dal soft signage, alla stampa di capi d’abbigliamento, all’abbigliamento promozionale, fino ai tessuti decorativi.

Estetica ed economia: i due primi driver del soft signage Ma cos’è che ha acceso questo interesse crescente nella stampa tessile all’interno della comunità della stampa digitale? E come possono i visitatori di FESPA considerare le applicazioni tessili come una delle modalità nelle quali possono ‹Dare to Print Different’ (‹Osare stampare in modo diverso’), secondo la sfida presentata dallo slogan nella campagna di FESPA? Secondo il FESPA Print Census del 2015, i materiali tessili stavano facendo notevoli progressi nell’ambito della segnaletica e della grafica, con il 67% degli stampatori che hanno notato una crescita sostenuta nel soft signage. Nel settore della comunicazione visiva, l’aumentato interesse verso la stampa su tessuti sembra derivare da due considerazioni chiave: l’estetica e l’aspetto economico. I tessuti stampati sono un’alternativa versatile ai vinili in PVC e altri materiali rigidi e sono particolarmente attraenti per i clienti commerciali. In genere l’aspetto più morbido ed elegante ed il movimento più fluido e naturale dei tessuti sono ciò che li rende esteticamente attraenti per loro, sia per soft signage e grafiche per il

punto vendita, sia per strutture ricettive o location per eventi. Anche gli aspetti economici ovviamente hanno un impatto; i materiali tessili si prestano ad essere più economici da stoccare e trasportare, e sono più facilmente atti ad essere riutilizzati rispetto ai materiali rigidi. Questo sta attirando particolare interesse nel campo dell’organizzazione di eventi, dove allestitori e designer di stand vedono il tessuto come un’alternativa flessibile e leggera che è più facile e più economica da trasportare, costruire e smontare.

Design e personalizzazione, dalla pubblicità ai capi d’abbigliamento Chiaramente il passaggio verso la stampa digitale su tessuto sta anche rendendo possibili nuovi livelli di personalizzazione e complessità nel design che, combinati con le lavorazioni just-in-time tipiche del digitale, si prevede alimenteranno un’ulteriore crescita. Innovazioni nella tecnologia di produzione e nei supporti sono anch’esse elementi fondamentali per l’aumento dell’adozione del tessuto. Gli stampatori stanno scoprendo che gli sviluppi nei materiali tessili possono fornire loro maggiore capacità di includere applicazioni tessili nella loro offerta usando stampanti già esistenti, piuttosto che investire in macchinari dedicati all’uso prettamente tessile. Questo consente un certo grado di sperimentazione che non era concepibile qualche anno fa. La produzione di capi d’abbigliamento è un altro importante settore di crescita e migrazione dall’analogico al digita-

Oliver Luedtke, direttore marketing EMEA presso Kornit Digital Europe GmbH, brand di spicco nel settore della stampa digitale di capi d’abbigliamento, osserva che il trend delle basse tirature continua, mentre i requisiti qualitativi rimangono elevati. Egli identifica anche l’impatto dei business model web-toprint nel settore, spiegando che i clienti di maggior successo di Kornit ricevono i loro ordini online e lavorano a design e business model che consentano margini di profitto più alti della media. La personalizzazione di massa basata sul web ha consentito a molti utenti di entrare in nuove aree di business con successo e raggiungere tassi di crescita molto elevati. Luedtke menziona anche la varietà all’interno dell’industria della decorazione di indumenti, che vanno dai business gestiti after-hours da una persona singola, fino alle aziende globali con migliaia di dipendenti. Alcuni conoscono bene tessuti e indumenti e hanno bisogno di espandere la loro conoscenza del flusso di lavoro e della prestampa digitale; altri invece conoscono bene la stampa digitale e hanno necessità di conoscere indumenti e tessuti, che possono essere materiali difficili con i quali lavorare. Gli investimenti, in particolare nell’ambito delle tecnologie tessili digitali, rimangono in cima all’ordine del giorno per molti dei visitatori di FESPA. Indipendentemente dalla specifica applicazione, la concentrazione di innovazioni nell’ambito della tecnologia tessile, dei supporti e degli inchiostri, supportata dal programma gratuito di seminari, rende FESPA un ambiente positivo per imprese in qualsiasi stadio della loro evoluzione verso la stampa su tessuto, per saperne di più della tecnologia, sui materiali di consumo, sui flussi di lavoro end-to-end e sui business model utili per avere successo.

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speciale Una panoramica sui trend tecnologici e applicativi nel segmento decorativo, dove l’inkjet è il vero game changer

Tra wallpaper e tessile, crescono le opportunità nella decorazione digitale di Terence Ragunath, Business Development Manager Interior Design, HP

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a sempre l’uomo personalizza gli ambienti in cui vive – le pitture rupestri nelle caverne ne sono un esempio – e per farlo arriva a scatenare livelli di creatività che non trovano riscontri neppure nel campo della comunicazione visiva. Il mercato della decorazione include un numero illimitato di applicazioni, a partire da quei prodotti che designer, architetti e uomini della strada utilizzano per cambiare forma, stile e colore alla propria casa, ufficio,

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negozio o attività commerciale e ricettiva in genere. Esigenze solo in parte soddisfatte dai materiali decorativi già disponibili sul mercato, sebbene utilizzati e miscelati con gusto e creatività. Spalancando così le porte a forme di design 1:1, che si trasformano in terreno fertile per la stampa digitale. Per questo il mercato della stampa di grande formato, sempre più competitivo e talvolta guidato dalla sostituzione di tecnologie obsolete con nuove stampanti più veloci e più ecosostenibili, si chiede se questa sia davvero un’opportunità da perseguire.

Terry Ragunath è responsabile dello sviluppo del business di HP nell’area delle applicazioni decorative. Terry è appassionato di arte e di design ed è uno dei più ferventi ambasciatori di HP nella sua mission di portare la bellezza nell’interior decoration attraverso la stampa digitale. Dopo una lunga carriera nel marketing consumer e nel marketing per il retail, ha iniziato a costruire un network di appassionati che hanno tutti una passione in comune: personalizzare gli interni con bellissimi design e una tecnologia di stampa all’avanguardia. Oggi HP ha innumerevoli clienti che utilizzano le sue tecnologie per stampare wallpaper, oscuranti per vetrate, stampe su tela, tappezzerie, pavimenti e tende.


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La decorazione è l’applicazione di grande formato che cresce più rapidamente Mondo

Carte da parati stampate in digitale: 24% CAGR Milioni di m²

Stampe su tela: 15% CAGR Milioni di stampe su tela

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Fonti: studio di Infotrends e stime interne di HP

Ma quanto è grande il mercato della decorazione? Contrariamente ad altre industrie, dove è sufficiente aggregare i dati globali di settori consolidati e regolarmente censiti e lavorare sulle affinità, quello della decorazione è un campo incredibilmente vasto e frammentato. Un segmento in cui pochi prodotti sono realmente industrializzati e descritti da dati numerici affidabili, come le wallpaper. Non è casuale che la maggior parte degli operatori e dei costruttori del settore guardino proprio al rivestimento delle pareti per delineare i futuri scenari di digitalizzazione. Qui ci sono volumi enormi di stampa analogica pronti da digitalizzare, e soprattutto c’è una domanda di personalizzazione già avviata, che sta trovando risposte credibili solo attraverso la stampa digitale. Partecipando ad una fiera come Heimtextil, lo show globale dell’home textile, negli ultimi anni abbiamo assistito a una trasformazione radicale delle applicazioni presentate dai designer e dai fornitori. A differenza di altri settori in cui questi trend sono già chiari da un decennio – il tessile per l’abbigliamento e la ceramica, per esempio – quello delle wallpaper e dell’interior decoration è un settore che sta intuendo solo ora che la digitalizzazione non significa solo prototipi e piccole produzioni, ma può diventare un vero e proprio modello di business. Partendo proprio dai segmenti già sensibili al rinnovamento periodico della propria immagine come punti vendita, hotel e ristoranti.

Sono fenomeni che crescono rapidamente e a un certo punto esplodono con violenza, diventando travolgenti. Pensiamo a ciò che è successo nell’industria dei libri: quando Amazon ha raggiunto il 30% di penetrazione digitale è cambiato tutto. Editori e bookstore hanno dovuto rivedere i propri modelli di value proposition per continuare ad essere appealing presso i consumatori. In tutti gli altri settori del retail è uguale. Oggi i negozi e la grande distribuzione devono trovare un modo di fidelizzare e riportare nei punti vendita la clientela, che sta andando online. E l’unico modo, senza sacrificare ulteriormente i profitti, è agire sull’esperienza d’acquisto, rendendo i punti vendita luoghi in cui i consumatori desiderano tornare. In Italia, un paese in cui i consumatori stanno iniziando a disertare i grandi ipermercati a favore di store più compatti ed efficienti, un

leader delle grandi superfici come Carrefour, ha trasformato un ipermercato attenuandone le luci, modificando il layout espositivo e creando l’atmosfera più familiare di un mercato. L’impatto visivo finale è quello di un luogo dove il consumatore non deve andare per approvvigionarsi, ma vuole andare per vivere un’esperienza. TripAdvisor ha scatenato un effetto simile nel settore ricettivo. Prima gli alberghi rivedevano l’interior decoration ogni 7-10 anni, mentre oggi cambiano look in media ogni 5 anni, spinti da recensioni che in larga misura riguardano il design e la qualità degli spazi. Catene spagnole come NH Hotel Group, con quasi 400 alberghi e 58.000 stanze, hanno fatto scuola, dimostrando che gli alberghi oggi devono essere di tendenza, freschi, accattivanti. Anche luoghi da sempre considerati di transito, come il fast food, si stanno muovendo in questa direzione. Emblematica è Mc Donald’s, che sta trasformando i suoi ristoranti in luoghi di design e comfort, inserendo finiture e materiali come legno, pietra, wallpaper di design, lampade in tessuto. Più ti senti bene, più il cibo ti sembra buono. Ma gli esempi sono innumerevoli e toccano anche luoghi atipici per la decorazione come ospedali, cliniche private, studi medici.

La sfida delle wallpaper Il mercato globale delle wallpaper è dominato da pochi colossi. La Global Wallcoverings Association (IGI) è un’organizzazione not-forprofit che conta un centinaio di membri tra i più importanti player del settore in cinque continenti. Secondo una ricerca condotta da

I megatrend nel contract, nella ristorazione, nel retail I driver che spingono la digitalizzazione di un’industria sono spesso simili o analoghi.

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speciale la maggior parte delle case non è costruita in muratura ma con materiali come il Pladur, che è molto liscio. Poi c’è una varietà di possibili applicazioni decorative su tessuti tecnici, sia sintetici che naturali, dove il Latex rivela in alcuni casi una compatibilità totale, e in altri un’adesione dell’inchiostro ovviamente non ottimale, come la stampa su seta e cotone. Nell’ambito delle wallpaper i player più visionari del mondo tradizionale stanno lanciando linee digitali, spesso utilizzando i materiali cui sono già abituati. Qui il Latex ha un grande vantaggio perché, contrariamente ad altre chimiche, non necessita di un coating specifico. Parlare di requisiti tecnici e capitolati richiederebbe settimane, perché in certi settori le certificazioni non sono un elenco, ma un libro. Ci troviamo sempre più spesso a parlare di lavabilità, resistenza all’abrasione, resistenza ai raggi UV, emissioni e livelli di odore, installazione facilitata, ma anche di contract grade quando approcciamo catene alberghiere o ristoranti. Sono dinamiche nuove, cui bisogna abituarsi. IGI relativamente al periodo 2011-2015, i volumi di wallpaper venduti a livello globale sono in costante calo, con decrementi fino all’8-10% anno su anno. Mercati promettenti come Russia e Giappone sono crollati e mercati emergenti, come il Brasile, si muovono su logiche di prezzo. Uno scenario che porterebbe molti a starne alla larga. Ma come è avvenuto in altre industrie è proprio da un ripensamento dei modelli tradizionali che nascono le opportunità per il digitale. Nonostante il calo, quello delle wallpaper resta un mercato di centinaia di milioni di rotoli l’anno. E un rotolo di wallpaper standard è una bobina larga 53 centimetri per 10 metri, poco più di 5 metri quadrati. Digitalizzare anche solo una piccola percentuale di questo volume significherebbe milioni di metri quadrati di stampa inkjet. Senza contare che le statistiche non includono le wallpaper personalizzate già prodotte da stampatori specializzati. Una recente ricerca di InfoTrends, che HP ha integrato con proprie fonti, conferma che negli ultimi 5 anni il business delle wallpaper stampate in digitale è cresciuto ogni anno di oltre il 20%.

Possono i vantaggi dell’inkjet vincere le diffidenze dei professionisti? Quando abbiamo introdotto il Latex nell’interior decoration qualche anno fa abbiamo iniziato dalla carta da parati, che per ironia si è rivelato proprio il segmento più complesso. Abbiamo organizzato un meeting con i

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fabbricanti di wallpaper, mostrando loro le nostre applicazioni, sentendoci dire da alcuni che quella non era wallpaper. Ebbene, avevano ragione. Quello delle wallpaper è un processo molto artigianale, fatto di carte e design specifici, goffrature, floccature, stampa rotocalco e serigrafica. Ai loro occhi il nostro prodotto era un gioco. Eppure tutto quello che abbiamo visto nel padiglione 3.1 di Heimtextil solo qualche anno fa non esisteva. Oggi un quarto degli espositori sono stampatori digitali, in parte nostri clienti. I prodotti sono ovviamente molti e con differenti difficoltà tecniche. Tra quelli in maggior crescita vediamo le tende tecniche per uffici e abitazioni: durante una recente fiera a Stoccarda abbiamo riscontrato un interesse incredibile per il Latex, che ha passato i test di solidità più rigidi. È un mercato in cui tutti producono bianco o beige, tutti utilizzano poliestere o mesh spalmato in PVC e tutti lavorano su misure standard di finestre. L’opportunità di introdurre design personalizzati sembra un sogno.

Fin dove spingersi? E come aderire ai requisiti tecnici richiesti? Ampliando a 360° la gamma di applicazioni, la varietà di materiali cresce a dismisura. Si va dalla pelle sintetica, soprattutto nel campo dell’automotive. Fino alla realizzazione di tappezzerie in stoffa per poltrone. Nel mercato americano per esempio c’è un grande interesse per le wallpaper autoadesive: pensiamo che lì

Come reagiscono stampatori e creativi di fronte alle opportunità dell’inkjet? HP ha la ferma intenzione di sostenere e democratizzare tutti i mercati in cui la stampa digitale può portare vantaggi e generare business per imprenditori vecchi e nuovi. Nel caso dell’interior decoration, più gente approccia questo comparto, più gente utilizza la tecnologia digitale, più avremo la possibilità di diffondere i vantaggi della tecnologia Latex. È però essenziale coinvolgere tutti i protagonisti della supply chain: designer, retailer e brand owner, che sono figure chiave, ma anche gli stampatori che dovranno supportare la loro creatività. Ho conosciuto designer molto bravi, che realizzano design stupendi, pronti per essere stampati in digitale. Che poi si sono scontrati con la mancanza di know-how di certi fornitori. Molti stampatori conoscono perfettamente RIP e stampanti, ma non hanno idea di come produrre, tagliare e finire una wallpaper. E soprattutto non conoscono le modalità e i canali di vendita dei prodotti decorativi. Non sanno come dialogare con specificatori e influenzatori. Houzz.com, un marketplace dove comprare e vendere un design, trovare un installatore o un decoratore, contiene tutto ciò che è rilevante ai fini del progetto. È un caso di successo e un esempio di come uno stampatore o un designer potrebbero presentarsi. In definitiva, mentre gli stampati commerciali sono un’esigenza da soddisfare, spesso al prezzo più basso, la decorazione è qualcosa che le persone vogliono e per cui sono disposte a pagare di più.


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