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MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

stante la lunga assenza (lo scorso anno era infortunato), contro le tedesche si esalta. Al Bayern Monaco ha segnato una doppietta il 2 novembre 2005, due gol anche al Bayer Leverkusen nel 2001 alla prima stagione in bianconero e due reti al Werder Brema nel 2006.

quattro gol tra campionato e Champions più il gol azzurro contro la Bulgaria è il bottino di Vincenzo Iaquinta. A riposo contro il Bologna, l’attaccante di Crotone lancia la sfida. «Il Bayern è una grande squadra ma lo era anche il Real Madrid quando l’abbiamo battuto due volte, e a casa loro. Siamo qui per vincere, non ci accontentiamo del pari, siamo la Juve, giochiamo per vincere». Lancia un salvagente ad Amauri.

Il gol latita e il brasiliano è stufo di leggere «che gioca per la squadra». Ha bisogno del gol: per se stesso, per la Juve, per convincere Lippi. «Gli parlo spesso, gli dico di stare tranquillo appena si sbloccherà non smetterà di segnare». Parola di Iaquinta. Digiuno Tre gol in campionato, David Trezeguet non segna in Champions League da tre anni e mezzo, l’ultima rete proprio

a una tedesca, contro il Werder Brema (2-1) il 7 marzo 2006. Questa sera Ferrara potrebbe confermare in attacco la coppia del momento, Iaquinta-Trezeguet con Del Piero alla finestra. I numeri ogni tanto fanno scuola. Rendono merito alle seconde scelte dell’estate, con Amauri impegnato nel gioco del ciapanò, e capitan Del Piero convalescente. Vincenzone ha firmato il pari contro il Bordeaux e Trezegol, nono-

5 Inizio super E’ cominciata alla grande la stagione di Vincenzo Iaquinta, con cinque gol segnati. Tre reti in campionato (in casa contro Chievo e Livorno, in trasferta contro il Genoa); una in Champions League, nella prima gara interna contro il Bordeaux, e una anche in Nazionale, nel 2-0 rifilato alla Bulgaria proprio a Torino.

Auguri Toni C’è chi sta peggio. Luca Toni, dopo l’infortunio è fuori dal match per scelte tecniche, Alessandro Del Piero si sta riprendendo da un guaio muscolare che lo ha bloccato da ferragosto. Il rischio di rimanere ai margini della Juve è alto. «Intanto auguro a Toni di rivederci in campo nella gara di ritorno» abbozza il capitano bianconero in conferenza stampa. Non graffia al microfono, come chi sa di non poter ancora incidere nella partita come vorrebbe, lui che solo un anno fa ha matato con i suoi gol il Real Madrid. «Non so se giocherò, né quanto. Una settimana fa ero nero, adesso sono guarito, sto meglio, sono pronto a dare il mio apporto, da capitano. Domenica sono uscito dal campo con l’amaro in bocca. Rientrare dopo così tanto tempo non è piacevole. Dobbiamo vincere e far punti, le motivazioni in questo stadio con grandi campioni di fronte non ci mancheranno». Meglio lasciarsi cullare dai ricordi. «In Germania ho vinto un Mondiale, qui però ho lasciato anche una Champions League» ammonisce Ale. Occorre tenere gli occhi ben aperti. Qui l’Oktoberfest lo vogliono chiudere con il botto.

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VAN GAAL

«Decido io: e Toni resta ancora fuori»

MONACO DI BAVIERA (p.f.a.) L’ultimo allenamento del Bayern nel pomeriggio prima della Juve inizia con 43’ di ritardo: Louis van Gaal, che si scusa con chi vi può assistere, dirige 21 giocatori tra cui Toni (foto REUTERS), ma non è l’allenatore che ci abbia ripensato. L’italiano a fine giornata prende la via di casa mentre i compagni vanno in ritiro. «Il nostro e vostro amico Toni deve finire il processo di riabilitazione. Per me non è al 100% quindi non lo convoco. Ho altri 4 attaccanti, Luca può avere più tempo per tornare in forma. E se lui pensa di essere pronto, sappia che chi decide sono io». Discorso chiuso. Il Bayern dovrebbe tornare alla difesa a 4; in attacco con Robben e Ribery spunta Klose (su Olic e Gomez). Schweinsteiger ammette: «Se li battiamo è un grande passo verso la qualificazione».


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