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INTERVISTE

DIECI IN… CONDOTTO È stata inaugurata la nuova sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia. Un polo unico appena fuori la città, adiacente all’Ospedale Santa Maria della Misericordia, composto da 8 edifici per una superficie totale di oltre 50.000 mq. La struttura moderna e funzionale, caratterizzata da un’architettura avveniristica, è stata pensata soprattutto per gli studenti, che ne saranno i più assidui frequentatori. Le opere impiantistiche sono state realizzate dalla società Cefla di Imola, tra queste anche l’impianto elettrico, di particolare rilievo, poiché realizzato anche con l’impiego del condotto sbarra Zucchini, prodotto del marchio BTicino Abbiamo parlato del progetto con Marco Masi ed Enzo Frighi, rispettivamente tecnico addetto alla gestione della commessa e capocantiere Cefla. Marco Masi: “Complessivamente l’intervento è stato eseguito in 3 anni di attività. I lavori impiantistici sono iniziati a metà 2007 e si sono completati con l’estate 2010. Il committente è l’Università di Perugia, che ha affidato i lavori in un appalto tradizionale pubblico ad una Associazione Temporanea di Imprese, costituita da C.M.C. di Ravenna e da Intini Angelo di Bari come imprese edili, mentre la realizzazione degli impianti è di competenza Cefla, di Imola. La progettazione esecutiva e costruttiva degli impianti, è stata realizzata da una Associazione Temporanea di Imprese in cui la società capogruppo è Politecnica di Firenze, che si è avvalsa a sua volta di Beta Progetti per la parte impiantistica. La progettazione costruttiva, ove necessaria, degli impianti è stata curata direttamente da Cefla”.

Come è strutturato l’impianto elettrico? Enzo Frighi: “La cabina elettrica fornisce 20 Kv che dalla bassa tensione vengono smistati su 3 rami di trasformazione a 380 V. Dai quadri di smistamento in bassa tensione le linee si diramano ai quadri generali dei diversi edifici di facoltà. Nel primo tratto la distribuzione è in cavo, mentre all’interno dei singoli edifici per le montanti sono stati installati condotti sbarra Zucchini. L’edifico B, che ospita i laboratori didattici e gli uffici, è quello attualmente con la maggiore portata elettrica, qui infatti è presente una diramazione in condotto sbarra da 250 A per la forza motrice, una diramazione da 150 A per la forza luce ed una da 100 A per la continuità assoluta. All’interno dell’edificio l’impianto si dirama sui quadri di piano, dove le utenze vengono ulteriormente smistate per alimentare le diverse zone dello stabile. Per le alimentazioni delle centrali tecnologiche (centrale termica, frigorifera e antincendio), è stato installato un trasformatore dedicato, che converte la potenza di 20 mila Kv a 380 V. Per quanto riguarda invece l’elettrodotto in cabina, Cefla ha optato per la versione ventilata da 3200 A. Abbiamo scelto Zucchini perché è leader nel trasporto di energia di potenza, inoltre conosciamo molto bene il prodotto e abbiamo potuto contare su tempi di consegna molto veloci”. E sono stati realizzati dei pezzi speciali per quest’applicazione? “Tutto l’impianto può essere considerato ‘speciale’. Abbiamo, infatti, installato 3 linee in condotto sbarra HR da 3200 A, realizzate completamente su misura con la quasi totalità di pezzi speciali. Anche le lunghezze non sono standard, poiché per coprire la distanza tra il quadro di bassa e il trasformatore abbiamo dovuto utilizzare pezzi rettilinei molto lunghi”. Come mai la scelta è caduta invece sui condotti sbarra piuttosto che sull’impianto in cavo tradizionale? Abbiamo optato per l’impianto in condotto sbarra, perché considerando il percorso rettilineo dei montanti e la necessità di alimentare con la stessa linea più quadri elettrici conveniva per semplicità di installazione posare l’elettrodotto. Ogni materiale installato è corredato di un piano di controllo qualità, nel quale i prodotti vengono approvati dalla direzioni lavori; quindi questo iter è stato seguito anche per i prodotti

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