DELMAS 30-32 PORT-AU-PRINCE HAITI_Gruppo 25

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Università Iuav di Venezia

RICOSTRUIRE

Laboratorio 2 - Il progetto sostenibile per la città a.a 2019/2020

Prof: Benno Albrecht, Olimpia Mazzarella, Andrea Sardena

2 RICOSTRUIRE
INDICE Localizzazione Contesto Catastrofi naturali Intervento Sviluppo planimetrico Sviluppo masterplan Esapansione 4 6 12 14 34 38 48 3 DELMAS 30-32
4 RICOSTRUIRE 18.32.41 | 72.18.10 DELMAS 30-32 Port-Au-Prince | Haiti Formale/Informale: -8 Area totale: 1,16 km2 Area costruita: 0,58 km2 m2/m2: 1 LOCALIZZAZIONE
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LOCALIZZAZIONE
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Delmas è un comune nel dipartimento occidentale di Haiti. La città fa parte dell’area metropolitana di Port-auPrince.

La terra agli inizi di Delmas era utilizzata principalmente come pascoli comuni e piccole fattorie. Il nome deriva dal francese de la mas (“piccola fattoria”), dopo una fattoria in Francia. Dopo la centralizzazione della popolazione del paese negli anni ‘60, la migrazione su larga scala ha trasformato il paesaggio. Fino al 1983, Delmas era un quartiere appartenente al comune di Port-au-Prince. Fu elevato al rango di comune con il decreto del 1982. I suoi abitanti si chiamano Delmasien.

Delmas 30-32 possiede circa 15.000 abitanti.

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CONTESTO
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Delmas 30-32 presenta diverse tipologie abitative che vanno a comporre un tessuto urbano molto denso e poco consolidato, il quale non lascia posto allo spazio pubblico.

Le abitazioni sono state costruite con metodi rudimentali utilizzando mattoni in cemento di recupero. Queste strutture sono state più volte danneggiate da catastrofi naturali che nel corso degli anni hanno frequentemente colpito l’area.

Di queste, la più grave è stato il terremoto che nel 2010 ha devastato l’isola e causato la morte di 230.000 persone. Gli abitanti del luogo hanno sempre affrontato questa situazione critica ricostruendo le abitazioni uguali a quelle precedentemente distrutte, senza però mai renderle più stabili, ritrovandosi così nella stessa drammatica situazione dopo la catastrofe climatica successiva.

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CONTESTO
2002 2000 Inondazione > 16 morti 2001 Inondazione > 26 morti 2003 Inondazione > 88 morti 2004 Inondazione e Uragano > 5.422 morti 2005 Inondazione e Uragano > 88 morti 2006 Inondazione e Uragano > 16 morti 2007 Inondazione, Uragano e Tempesta Tropicale > 163 morti 2008 Uragano e Tempesta Tropicale > 698 morti 2009 Inondazione > 21 morti 12 RICOSTRUIRE CATASTROFI NATURALI
2011 2012 2013 2014 2015 2017 2019 2010 Terremoto > 230.000 morti 2016 Uragano > 580 morti 2018 Terremoto > 12 morti 2019 13 DELMAS 30-32 CATASTROFI NATURALI

L’intervento da noi proposto vuole andare a consolidare l’area senza modificarne il carattere, che per forma e composizione si presenta simile a quello di un centro storico.

Il progetto si sviluppa attraversando diverse fasi: 1- inserimento del nuovo sistema di trasporti, il quale verrà utilizzato, inizialmente, per lo spostamento dei materiali che saranno successivamente messi in opera 2- consolidamento delle fondazioni 3- costruzione dei ponteggi, utili per il consolidamento 4- aggiunta di un piano al di sopra dell’anello a ridosso delle strade 5- svuotamento il piano terra ed andando a creare il sistema di portici che permetterà alle attività locali di avere uno spazio di pertinenza 6- rimozione della maggior parte dei ponteggi che verranno utilizzati 7- costruire un ulteriore piano agli anelli interni 8- svuotamento della parte più interna dell’area per creare un nuovo spazio pubblico, che a Delmas oggi non è presente

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INTERVENTO
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18 RICOSTRUIRE 2020 INTERVENTO
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2050
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Con il progressivo consolidamento della struttura dell’area si andranno a creare le condizioni grazie alle quali l’anello esterno, sul fronte strada, potrà densificarsi, permettendo lo svuotamento delle aree più interne degli isolati, lasciando posto ad un nuovo spazio pubblico.

Qui si andrà a creare anche un sistema di convoglio e depurazione delle acque piovane raccolte lungo le strade.

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INTERVENTO

Il processo di consolidamento avverrà, per quanto riguarda le fondazioni, utilizzando tre differenti metodologie: - dove sarà possibile consolidare utilizzando il calcestruzzo verranno realizzate delle fondazioni classiche - dove non sarà possibile utilizzare questo sistema ed è presente una muratura portante, si andranno ad utilizzare dei micropali in materiale pultruso che, essendo meno invasivi, risultano più facilmente utilizzabili - dove invece, come nelle abitazioni a due piani, la struttura portante è costituita da pilastri in calcestruzzo, si andranno a predisporre le fondazioni per dei nuovi pilastri in materiale pultruso, utilizzando lo stesso sistema con micropali

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INTERVENTO

Una volta realizzate le fondazioni, si dovrà procedere posizionando una nuova struttura di travi e pilastri, che andrà a consolidare le strutture esistenti e, allo stesso tempo a sostenere i ponteggi, posizionati al di sopra della strada e a ridosso degli edifici. Grazie a questo sistema di ponteggi si andranno a creare le condizioni per riuscire a costruire il piano aggiuntivo. - per i pilastri esterni le fondazioni verranno realizzate utilizzando, ancora una volta, micropali in materiale pultruso, messi a sistema da un profilo scatolare - i ponteggi verranno montati a terra e poi innalzati e agganciati alla struttura portante tramite dei puntoni che appoggeranno sulle travi di consolidamento e scaricheranno il loro peso sui nuovi pilastri - i nuovi piani dell’anello esterno (che verranno costruiti per poter poi andare a svuotare il piano terra e creare così il portico) saranno costruiti con una struttura in materiale pultruso, che potrà essere tamponata utilizzando delle membrane tessili (che potranno essere prodotte dall’industria tessile presente all’interno dell’area), o, in alternativa, con materiali di recupero

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INTERVENTO

Membrana tessile esterna con rivestimento in poliestere fluorocarburo

Isolante in poliestere riciclato da bottiglie in PET

Struttura a frame della parete in materiale pultruso

Membrana tessile interna in fibra di vetro Lamiera grecata (sistema integrato con agglomerato per solaio a secco)

Doppia trave a C in materiale pultruso per sostegno struttura a frame della parete

Vaso in materiale pultruso

Supporti in materiale pultruso per pavimento sopraelevato (passaggio tubature e impianti)

Piastrelle (pavimentazioni interne) / piastrelle solari (pavimentazioni esterne)

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INTERVENTO
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INTERVENTO

I vari interventi andranno ad interagire tra di loro e con le preesistenze, che, essendo state consolidate, potranno ospitare al piano terra i nuovi spazi commerciali, e ai piani superiori un sistema di giardini pensili e zone d’ombra che saranno di pertinenza delle abitazioni adiacenti. Grazie a questo intervento si andrà a sviluppare quella che sarà la nuova sezione stradale, in cui la parte pedonale andrà a spostarsi all’interno dei portici, mentre la parte carrabile rimarrà ad uso esclusivo del nuovo sistema di trasporto Next.

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SVILUPPO PLANIMETRICO
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PLANIMETRICO
SVILUPPO
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L’intervento progettuale si andrà a sviluppare all’interno di tutta l’area. Il processo inizierà con l’inserimento del nuovo sistema di trasporti e con la costruzione di alcuni punti d’aggregazione dove si andranno ad insegnare le nuove tecniche costruttive. L’evoluzione del progetto continuerà con il consolidamento dei vari anelli che compongono gli isolati, partendo da quello affacciato sulle strade fino ad arrivare a quelli più interni. Questo consolidamento permetterà successivamente di effettuare lo svuotamento della parte dell’area più interna, dove verranno scavati i punti di raccolta dell’acqua.

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MASTERPLAN
SVILUPPO
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MASTERPLAN
SVILUPPO
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SVILUPPO MASTERPLAN
2020
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MASTERPLAN
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SVILUPPO MASTERPLAN
2025
DATI IP 1 POPOLAZIONE n abitanti 15 000 Popolazione mobile punta percentuale 55% Flusso di persone n persone 8 250 riempimento medio veicolo n persone 5 flusso veicolare (ora di punta) n veicoli 1650 Capacità strada 1 corsia x verso auto/ora 1200 Rapporto Flusso/capaità numero 1,4 N° corsie necessarie (intero superiore di C8) numero 2 Flusso orario medio di punta 825 Rapporto Flusso/capacità corsia C19/C7 69% Velcoità media di percorrenza km/h 50 Dimensione corsia m 3,5 Dimensione carreggiata auto m 9 43 DELMAS 30-32
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SVILUPPO MASTERPLAN
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SVILUPPO

Si ipotizza che il sistema, grazie all’integrazione di Next con i mezzi di trasporto esistenti, possa in un futuro evolversi ed espandersi.

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EVOLUZIONE
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