ItaliaImballaggio luglio/agosto 2023

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ISSN: 20372183 7-8/2023 LUGLIO AGOSTO 6,50€ THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

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CIÒ CHE NEGHI, TI VINCE

Fa sempre più caldo in questi primi giorni d’estate, e si teme che l’anno in corso ci riservi fenomeni che costringeranno ad aggiornare i dati del Programma europeo di osservazione della terra Copernicus, secondo i quali il 2022 è stato l’anno con l’estate più calda e, in generale, il secondo anno più caldo di tutti i tempi. Con tanto di corollario, per cui tale anomalia, in base alla maggior parte delle prove scientifiche a disposizione, è dovuta all’aumento delle emissioni di gas serra (GHG) prodotte dalle attività umane.

Negare i fatti e le responsabilità è una pessima scelta. Non è proprio questo il modo per risolvere i problemi, in quanto la negazione ci priva della capacità di apprendere dalla realtà e di sviluppare le risorse necessarie per affrontare l’ambiente in modo adattivo.

Venendo al nostro piccolo mondo antico, non so quanti possano ancora giudicare con superficialità il cambiamento climatico in atto, che solo per frequenza dei fenomeni e devastazioni provocate non è stato ancora rubricato nella categoria dei “fatti normali”.

All’uomo è ormai riconosciuto (ahimè) il fatto di non avere memoria e di non imparare mai, ma proprio mai, dalla storia, come dimostra il conflitto RussiaUcraina in atto da oltre 500 giorni.

Questo fa sì che si realizzino una serie di grottesche combinazioni, destinate a spingere gli individui, ma anche le organizzazioni, in direzione di un progressivo smarrimento, che non di rado sfocia in frustrazione.

Nonostante la quota UE di emissioni di gas a effetto serra sia scesa dal 15,2% del 1990 al 7,3% del 2019 - in controtendenza rispetto ad altri paesi come Cina, Stati Uniti e India - è nutrito l’elenco di iniziative dell’Unione Europea, i cui risultati sono esplicitamente riconosciuti come fallimentari.

Propongo alcuni spunti di riflessione ripresi dal sito del Parlamento europeo:

“Mentre l’industria europea si affanna per riprendersi dalla crisi provocata dalla pandemia di COVID-19 e dall’impatto della guerra in Ucraina, l’UE sta cercando di rispettare gli impegni prefissati sul clima, senza però causare perdite di posti di lavoro o innescare delocalizzazioni.

Circa il 27% delle emissioni globali di CO2 dovute alla combustione di carburanti proviene (però, Ndr.) da beni commercializzati a livello internazionale. Le emissioni causate dalle importazioni nell’UE sono aumentate, vanificando gli sforzi profusi in materia di clima”.

In altri termini, sembra che si stia cercando di svuotare il mare con un secchiello, cosa che però non autorizza nessuno alla rassegnazione e all’ignavia, imponendo piuttosto un cambio di prospettive e un approccio più ragionato e globale.

Sempre secondo il sito ufficiale del Parlamento europeo: “Per quanto riguarda i singoli stati membri dell’UE, i cinque paesi che hanno prodotto più emissioni di gas serra nel 2019 sono Germania, Francia, Italia, Polonia e Spagna. Sempre secondo i dati relativi al 2019, il settore energetico è stato responsabile per il 77,1% del totale delle emissioni, seguito dal settore agricolo (10,55%), dall’industria (9,10%) e dal settore dei rifiuti (3,32%)”.

A questo aggiungerei che già nel 2019 le emissioni di gas serra in Italia erano paragonabili a quelle del Pakistan, inferiori a quelle della Turchia e del Sud Africa, nonché la metà di quelle dell’Iran (e questo ancora nel 2019… secondo la relazione del Centro comune di ricerca, JRC ).

È evidente che, a dispetto dei dati disponibili, si preferisca di sovente mettere le mani su quei comparti che godono di maggiore visibilità presso i cittadini, come quello dell’imballaggio.

Arriviamo così a novembre 2022 e al comunicato stampa “Green Deal europeo: mettere fine allo spreco di imballaggi, promuovere il riutilizzo e il riciclaggio”, in cui si chiariscono gli obiettivi del PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) e di cui l’industria di settore non fa altro che parlare da mesi, allarmata dall’approccio ideologico e tutt’altro che scientifico voluto in particolar modo da Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

Forse bisogna rinfrescarsi le idee e ricominciare tutto da capo, mettendo al centro l’importanza della ricerca scientifica con l’obiettivo di comprendere appieno il climate change e costruire così una società civile più responsabile e giusta.

Ma purtroppo, per questo non basta un buon tè freddo… fatto in casa, naturalmente!

Stefano Lavorini
7-8/2023 [ ACCELERATION ] 7-8/23 • 1 www.italiaimballaggio.it
https://packmedia.net/index.php/opinions/lavorini-what-you-deny-wins-you-july-august-2023

Born in Besana in Brianza (MI) in 1969, Isabella Rigamonti studied at the San Giuseppe Artistic High School in Monza and graduated in Architecture-Design at Milan Polytechnic.

She started her artistic career in the field of figurative painting with traditional techniques, which she soon moved away from to embrace artistic experimentation of an informal perceptive nature, with unusual expressive techniques and materials.

Early in her artistic career, she

Nata a Besana in Brianza (MI) nel 1969, Isabella Rigamonti approfondisce gli studi al Liceo Artistico Collegio San Giuseppe di Monza e consegue la laurea in Architettura-Design presso il Politecnico di Milano. Il suo esordio artistico è nel campo pittorico figurativo con tecniche tradizionali, da cui ben presto si allontana per confluire in una sperimentazione artistica di natura percettiva informale, con tecniche e materiali espressivi inconsueti.

Agli inizi dell’attività artistica, sviluppa l’interesse per la fotografia, che diventa ben presto il suo strumento espressivo di riferimento, e di cui approfondisce la tecnica frequentando diversi corsi annuali anche presso l’Accademia Forma di Milano.

L’artista compie un lavoro complesso a livello fotografico realizzando, senza l’utilizzo di rielaborazioni digitali successive, un effetto di velatura e stratificazione dell’immagine. La fotografia viene infatti rielaborata in forma concettuale e gestuale, accostando o sovrapponendo sul bianco e nero parti di

fotografia a colori, che all’interno dell’opera vivono di vita propria e ne individuano al contempo una dimensione differente, che muta la percezione stessa dell’opera.

I suoi pezzi unici sono stati esposti negli anni in numerose mostre collettive e personali, presso gallerie private (Galleria Cart, Galleria FMArt Studio, Galleria Villa e Galleria Artista di Monza / Galleria PEP Art, Galleria MICRO ARTI VISIVE di Roma, Galleria Viola@arte di Galliate/Lugano, Galleria Castel Negrino Arte /Galleria Showcases Gallery di Varese/ Galleria Pardes di Mirano / Galleria Art Factory di Venezia), spazi espositivi comunali, padiglioni collaterali della Biennale di Venezia, fiere italiane ed estere di settore nonché musei (Museo Casa Tadini, Museo Civico Floriano Bodini, Museo Enrico Butti, Museo Parisi Valle, MIMUMO, MAC di Lula e MAGA). Le riviste di settore hanno spesso parlato di lei e diverse sue opere sono entrate in collezione permanente dei musei sopra citati.

developed an interest in photography, which soon became her principal means of expression, perfecting her technique through different annual courses also organized by the Forma Academy in Milan.

The artist performs a complex work on a photographic level, producing, without the use of subsequent digital touch-ups, an effect of veiling and stratification of the image. The photograph is, in fact, reworked in a conceptual and gestural form, juxtaposing or superimposing parts

of colour photography on black and white, which live a life of their own within the work and, at the same time, create a different dimension, changing the perception itself of the work.

Her unique pieces have been displayed over the years in numerous collective and personal shows, in private galleries (Galleria Cart, Galleria FMArt Studio, Galleria Villa and Galleria Artista in Monza / Galleria PEP Art, Galleria MICRO ARTI VISIVE in Roma, Galleria Viola@arte di Galliate/Lugano, Galleria Castel

Negrino Arte /Galleria Showcases Gallery in Varese/ Galleria Pardes in Mirano / Galleria Art Factory in Venezia), municipal exhibition spaces, side pavilions of the Venice Biennale, Italian and foreign sector trade fairs, as well as museums (Museo Casa Tadini, Museo Civico Floriano Bodini, Museo Enrico Butti, Museo Parisi Valle, MIMUMO, MAC di Lula and MAGA).

Sector magazine have often referred to her, and several of her works have entered permanent collections in the above-cited museums.

Isabella Rigamonti Serie La Forma Fluida n. 148, Natura morta contemporanea, cm. 21 x 30, 2021
www.italiaimballaggio.it 2 • 7-8/23 [ BEHIND THE COVER ]
Serie La Forma Fluida n. 228, cm 50 x 40, 2023 Serie La Forma Fluida n. 222, cm 30 x 40, 2023 Serie La FORMA FLUIDA n. 186, Natura morta contemporanea, cm 21x 30, 2022 Serie La FORMA FLUIDA n. 197, Natura morta contemporanea, cm 21 x 30, 2022 Serie RING 11, cm 50 x 40 con cornice 70 x 50, 2023

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Sommario

FOOD & BEVERAGE

UPDATES FROM INTERPACK AND MORE...

Stefano Lavorini

1 Acceleration

Isabella Rigamonti

2 Behind the cover Serie La Forma Fluida n. 148

7 Memorandum Gifasp, SPS Italia

10 Agenda Plast, Cibus Tec

[

INDUSTRY & MANAGEMENT ]

FLASH DA INTERPACK

Stefano Lavorini

12 L’innovazione in un soffio (Atlanta Stretch)

Innovation in a breath

13 Semplificare per migliorare (MG2)

Simplifying for improving

20 Powered by Best packaging Crealis, Bauli, Citterio

[ MARKETING & DESIGN ]

Barbara Iascone

16 Gli imballaggi di plastica Plastic packaging on www.packmedia.net

Barbara Iascone

21 Caffè e tè Coffee & Tea

[ A PROPOSITO DI... ] ETICHETTE

Costanza Candi

26 Innovare con la sostenibilità (e non solo)

Congresso di Primavera Gipea

Innovating with sustainability (and not only)

Barbara Iascone

29 Il Fresco & il Convenience Food

Fresh & Convenience Food

MATERIALS & MACHINERY

Food & beverage

32 Piatti monouso in alluminio riciclato (Contital)

Disposable plates in recycled aluminium

33 Confezionare pasta in Mozambico: un successo (Altopack)

Packaging pasta in Mozambique: a success story

34 Confezioni asettiche con barriera a base carta (Tetra Pak)

Aseptic packaging with a paper-based barrier

34 News (Sairem)

35 Grandi formati per grandi performance (Goglio)

Large formats for great performances

36 Soluzioni intelligenti per una tappatura sostenibile (AROL)

Smart solutions for sustainable capping

38 Perfomance sempre più significative con il BOPE (Ticinoplast)

Increasingly impressive performances with BOPE

Cosmopharma

Ciro Sinagra, Anthony W. Ipock

40 Blister cold form in alluminio monomateriale (Laminazione Sottile)

Cold form blisters in mono-material aluminium

Multimarket

44 Passi avanti nel form-fill-seal (Volpak)

Progress in form-fill-seal

46 Tinarelli: secondary packaging su misura Tinarelli: taylored secondary packaging

47 A ogni prodotto, la sua versione sostenibile (Nuova Erreplast)

For every product, its sustainable version

48 Portafoglio di sostenibilità* per il narrow web (Sun Chemical)

Narrow-Web Tag and Label Sustainability

Portfolio

50 Etichette e packaging “zero difetti” (Prati) “Zero-defect” labels and packaging

END OF LINE & HANDLING

51 Poco spazio a fine linea? C’è Easy (Lancia) Not enough space at end-of-line? The answer is Easy!

52 La risposta sta nell’agilità (Sidel) The answer is agility

52 Infornata la qualità, il supporto locale è la ciliegina sulla torta (Cama Group) With quality baked in, local support adds the upper crust

53 Sicurezza dai tanti volti (PRL Tecnosoft) Safety from many points of view

54 Meno materiale e saving di energia (Aetna Group, Meypack)

Less material and energy savings

AUTOMATION & CONTROLS

55 Tecnologie sofisticate per gestire la complessità (WITTENSTEIN)

Sophisticated technologies for managing complexity

57 Track e shuttle per guardare a nuovi mercati (B&R Automation)

Track and shuttle with an eye to new markets

59 Sicurezza all inclusive (PILZ Italia)

All-inclusive safety

61 Ecosistemi digitali aperti (Emerson) Open digital ecosystems

64 Advertisers & Company index

LUGLIO-AGOSTO 2023 CONTENTS
7-8/23 • 5 www.italiaimballaggio.it
RACCONTI DI OGGI | TALES OF TODAY

Direttore responsabile Stefano Lavorini

Condirettore Luciana Guidotti

Redazione Milena Bernardi, M. Costanza Candi

Pubblicità traffico@packmedia.net

Hanno collaborato Barbara Iascone, Ciro Sinagra, Anthony W Ipock

Traduzioni GEAR.it S.r.l.

Coordinamento artisti Max Marra & Gianni Valentino

Progetto grafico Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) e impaginazione Vincenzo De Rosa, R. Rossi

Fotolito e Stampa Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano

Numero 7- 8 2023 Luglio/Agosto 2023 anno 29

Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94

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della Comunicazione n. 9673 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13 00

Periodicità mensile

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Colophon
Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio
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SOCIO EFFETTIVO ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

Gifasp: 42° Convegno Nazionale

Si è svolto il 23 e 24 giugno 2023 a Torgiano (PG) il consueto incontro annuale del Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci Pieghevoli: circa ottanta i partecipanti provenienti dalle aziende associate per l’evento incentrato sulla transizione ecologica e sulle nuove norme in tema di imballaggio.

n Al Convegno Nazionale numero 42, GIFASP (il Gruppo di specializzazione di Assografici che riunisce i fabbricanti di astucci e scatole pieghevoli in cartoncino) ha puntato l’attenzione sul green transition business e sulle nuove legislazioni all’orizzonte: un’occasione stimolante e costruttiva per il Gruppo, fatta di relazioni personali e di discussioni sulle tematiche di maggior attualità per il comparto.

Quest’anno il Convegno è stato anticipato dalla visita allo stabilimento dell’azienda

Gifasp: 42° National Conference

The customary annual meeting of the Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci Pieghevoli (Association of Italian Folding Cases Producers) was held on 23 and 24 June 2023 in Torgiano (PG): around eighty participants coming from the associated companies for the event focusing on the ecological transition and on new packaging regulations.

At National Conference number 42, GIFASP (the specialisation Group of Assografici that brings together producers of folding cardboard cases and boxes) focused attention on the green transition business and on the new legislation on the horizon: a stimulating and constructive occasion for the Group made up of personal exchanges and discussions on the most topical issues for the sector.

This year, the Conference was preceded by a visit to the factory of the associated company, Tecnocarta, an innovative paper-converting enterprise based in Umbria. The

proceedings of the conference were then opened on the afternoon of Friday 23 June by the GIFASP President, Alessandro Tomassini who, after the official welcome and the presentation of the programme for the two days and the speakers, awarded a commemorative plaque to the paper-converting company, IPI, based in Arzano (Seda Group) in recognition of its 25 years’ membership of Gifasp.

Moving on to the topics covered, Horst Bittermann, Director General of Pro Carton (European association of paper and cardboard producers) first focused on the green transition

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2023
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associata Tecnocarta, una realtà cartotecnica innovativa presente sul territorio umbro. I lavori pubblici del Convegno sono stati quindi aperti il pomeriggio di venerdì 23 giugno dal Presidente GIFASP

Alessandro Tomassini il quale, dopo i saluti di rito e la presentazione del programma della due giorni e dei relatori, ha consegnato una targa celebrativa alla cartotecnica IPI di Arzano (Gruppo Seda) quale riconoscimento per i 25 anni di associazionismo in Gifasp.

Entrando nel merito degli argomenti trattati, Horst Bittermann, Direttore Generale di Pro Carton (Associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino) si è dapprima focalizzato sul concetto di transizione verde nel mondo del packaging secondo la percezione del consumatore emersa da una recente ricerca condotta

sulle abitudini italiane. Ha poi analizzato i potenziali impatti della Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR) sia dal punto di vista ambientale dei consumi di CO2 sia dal punto di vista dell’industria europea degli imballi cellulosici.

In linea con questo tema è intervenuto Renato Somekh, Stora Enso Italia con un focus sul Green Deal nonché sulle limitazioni e le condizioni da soddisfare per il PPWR.

Peter Andrich, CEO di Koenig & Bauer IT, ha presentato i progetti in corso del gruppo tedesco sul tema della transizione verde. In particolare, su tre versanti: il sito produttivo principale della Koenig & Bauer in Germania, il sito di distribuzione Koenig & Bauer in Italia e le tecnologie a supporto della transizione ecologica realizzate su varie macchine da stampa. La conclusione del convegno, nella mat-

SPS ITALIA: LE PERSONE AL CENTRO DELL’INNOVAZIONE. Ottimi risultati per la fiera dell’automazione e del digitale organizzata da Messe Frankfurt Italia con il supporto di ANIE Automazione, che si è svolta a Parma dal 23 al 25 maggio scorso. Con oltre 800 espositori, 38.713 visitatori, più di 130 convegni e tavole rotonde nelle cinque arene di District 4.0, SPS Italia segna dunque una crescita, soprattutto in termini di visitatori, che superano in modo significativo le presenze del 2022. Diverse le tematiche affrontate nei giorni di fiera,

tinata di sabato 24 giugno, è stata affidata a una stimolante tavola rotonda moderata da Stefano Lavorini, Direttore di ItaliaImballaggio, che ha visto la partecipazione di diversi attori: il mondo associativo rappresentato da Maurizio D’Adda, Direttore Generale di Assografici, il mondo cartotecnico rappresentato da Alessandro Lazzarini di Tecnocarta e Fabrizio Volpe di Seda International Packaging Group, il mondo degli utilizzatori rappresentato da Giorgio Boccardo di Pharma Partners e, infine, il mondo della grande distribuzione organizzata rappresentato da Luciano Villani di Coop Italia.

Durante il dibattito sono stati affrontati temi cruciali come la sostenibilità, l’etica, la comunicazione e le strategie di adattamento di ciascun attore al futuro regolamento europeo.

con focus sulla sostenibilità, sul ruolo dell’uomo nell’evoluzione delle nuove tecnologie, sul rapporto fra intelligenza artificiale ed etica. Temi attuali, trattati da personalità di spicco come Federico Faggin, Bruno Siciliano, Marco Bentivogli, solo per citarne alcuni. Dalla manifestazione anche spunti per le PMI e per le nuove generazioni, con la pubblicazione del Position Paper e del Manifesto delle Competenze, nato per iniziativa di SPS Italia con il coinvolgimento di ANIE Automazione e di molte aziende del settore. Il documento intende definire le skills necessarie per entrare nel mondo del lavoro e aiutare docenti, studenti delle scuole superiori e famiglie nella scelta del miglior percorso di studi, focalizzandosi sull’evoluzione di tecnologie fondamentali per l’industria 4.0 come la robotica, l’intelligenza artificiale, la sensoristica, il 5G e la cybersecurity.

concept in the world of packaging as perceived by consumers emerging from a recent survey carried out on Italian attitudes. He then analysed the potential impacts of the Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR), both from the environmental point of view of CO2 consumption and from the point of view of the European pulp packaging industry.

The talk by Renato Somekh, Stora Enso Italia, in line with this theme, then focused on the Green Deal, as well as on the limitations and conditions to be complied with for the PPWR.

Peter Andrich, CEO of Koenig & Bauer IT, presented the German group’s projects in progress on the green transition theme, specifically, regarding three aspects: Koenig & Bauer’s main production site in Germany, its distribution site in Italy

and the technologies supporting the ecological transition developed on various printing machines. The conclusion of the Conference in the morning of Saturday 24 June was devoted to a stimulating round table moderated by Stefano Lavorini, Director of ItaliaImballaggio, which saw the participation of various operators: the associative world represented by Maurizio D’Adda, Director General of Assografici, the paper-converting world represented by Alessandro Lazzarini of Tecnocarta and Fabrizio Volpe of Seda International Packaging Group, the world of users represented by Giorgio Boccardo of Pharma Partners and, finally, the world of mass retail represented by Luciano Villani of Coop Italia. During the debate, important topics such as sustainability, ethics,

communication and the adaptation strategies of each party regarding the future European legislation, were covered.

SPS Italia: people-centred innovation. Excellent results for the automation and digital fair organised by Messe Frankfurt Italia with the support of ANIE Automazione, which was held in Parma from 23 to 25 May. With over 800 exhibitors, 38,713 visitators, and over 130 conferences and round tables in the five arenas of District 4.0, SPS Italia, therefore, recorded a growth, especially in terms of visitors (comfortably exceeding the numbers in 2022).

Various themes were covered during the fair, with a focus on sustainability, the role of people in the evolution of new technologies, and the relationship between artificial

intelligence and ethics. Topical themes were covered by leading figures such as Federico Faggin, Bruno Siciliano, Marco Bentivogli, only to cite a few. Points of interest for SMEs and the new generations also emerged during the event, with the publication of the Position Paper and the Manifesto delle Competenze (Skills Manifesto), developed on the initiative of SPS Italia with the involvement of ANIE Automazione and many companies in the sector. The document intends to define the skills necessary for entering the labour market and to help teachers, high school students and families in the choice of the best path of study, focusing on the evolution of fundamental technologies for industry 4.0 such as robotics, artificial intelligence, sensor technology, 5G and cybersecurity.

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Agenda

Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS & SHOWS

Plast

Plastic technology

5-8/9/2023, Milano Rho (I) www.plastonline.org

Labelexpo Europe

Labeling industry

11-14/9/2023, Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com

Propak West Africa

Packaging, processing, printing, plastics

12-14/9/2023, Lagos (NG) www.propakwestafrica.com

Chemical Recycling Europe Forum

21-22/9/2023, Brussels (B) www.chemicalrecyclingeurope.eu

Alimentaria FoodTech

Process equipment, ingredients and food technology.

26-29/9/2023, Barcelona (E) www.alimentariafoodtech.com

Food Contact Compliance

International conference

26-28/9/2023, Baveno - Stresa (I) www.packagingmeeting.it

Milano Beauty Week

La settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere

27/9-2/10/2023, Milano (I) www.milanobeautyweek.it

Luxe Pack Monaco

Luxury packaging

2-4/10/2023, Montecarlo (MC) www.luxepackmonaco.com

IBA

Baking and confectionery industry

22-26/10/2023, Munich (D) https://www.iba.de/en/

Cibus Tec

Food processing & packaging technology

24-27/10/2023, Parma (I) www.cibustec.it

A&T Automation & Testing

Innovative technologies, robotics, testing and measurements

25-27/10/2023, icenza (I) www.aetevent.com

Ecomondo

Materials and energy recovery & sustainable development

7-10/11/2023, Rimini (I) www.ecomondo.com

Brau Beviale Beverage technology

14-16/11/2023, Nürnberg (D) www.braubeviale.de

Mecspe Bari

Tecnologie 4.0, sostenibilità e innovazione dei processi produttivi. 23-25/11/2023, Bari (I) www.mecspe.com/it/

Marca by BolognaFiere

Private label conference & exhibition

16-17/1/2024, Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it

5 - 8 settembre 2023, Milano PLAST 2023

n Collettive, ampia rappresentanza di espositori e buyer esteri, focus sul networking: è la dimensione internazionale a caratterizzare l’edizione 2023 di PLAST, fra le più importanti fiere al mondo per l’industria delle materie plastiche e della gomma, in programma dal 5 all’8 settembre presso i padiglioni di Fiera Milano a Rho.

Alle molte aziende italiane, riconosciute protagoniste sul mercato globale delle materie plastiche e della gomma, si aggiunge infatti la cospicua presenza di oltre 250 operatori del settore - tra espositori, visitatori e buyer - provenienti dai 30 paesi e mercati di destinazione più performanti.

Un risultato raggiunto grazie al costante impegno nella costruzione di una rete di relazioni che permetta agli specialisti del settore di trovare occasioni uniche di networking durante le giornate della fiera.

Significativa dunque la presenza delle collettive di Cina, Francia e Iran, tre mercati che presentano interessanti performance in termini di importazione di tecnologia per la produzione della plastica. Nel 2022 l’export italiano verso i tre Paesi ha infatti raggiunto valori rispettivamente di 149,27 milioni di euro (4,60% del totale); 148,94 milioni (4,59%) e 6,94 milioni (0,21%).

Rispetto ai principali mercati di destinazione dei produttori italiani di macchine per plastica e gomma, primeggia la Germania con 422,6 milioni di euro, pari al 13,02 % del totale, seguita dagli Stati Uniti con il 10,67%, che vale 346,62 milioni e Polonia con 179,76 milioni, il 5,54% del valore. In questo quadro Cina e Francia si collocano

5 - 8 September 2023, Milan PLAST 2023

Collectives, a broad representation of foreign exhibitors and buyers, focus on networking: the 2023 edition of PLAST - one of the most important trade fairs in the world for the plastic and rubber materials industry, scheduled for 5 to 8 September at the Milan Trade Fair in Rho - is characterised by the international dimension.

Together with the many Italian companies, recognised protagonists in the plastic and rubber materials global market, there will be the significant presence of over 250 operators in the sector - including exhibitors, visitors and

al quarto e quinto posto della speciale classifica. Non mancano poi le iniziative rivolte a mercati internazionali specifici, supportate da un’intensa attività di comunicazione che ha consentito di presentare PLAST nel corso di fiere specializzate come Equiplast di Barcellona e Plastexpo di El Jadida in Marocco, nonché la partecipazione a collettive come Saudi PPP di Riyadh, Chinaplas e Plastico Brasil.

buyers - from the 30 best-performing countries and markets.

This result is due to the constant commitment to the construction of a network of relations that allows specialists in the sector to find unique networking opportunities during the days of the fair.

There will, therefore, be a significant presence of collectives from China, France and Iran, three markets that have interesting performances in terms of technology imports for plastic production.

In 2022, Italian exports to the three countries, in fact, reached respectively 149.27 million euros (4.60% of the total); 148.94 million (4.59%) and 6.94 million (0.21%).

With respect to the major markets of

Italian producers of machines for plastic and rubber, Germany stands in first place with 422.6 million euros, equal to 13.02 % of the total, followed by the United States with 10.67%, which is worth 346.62 million and Poland with 179.76 million, 5.54% of the value. In this scenario, China and France sit in fourth and fifth place in this specific classification.

In addition, there are initiatives aimed at specific international markets, supported by an intense communication activity which has involved the presentation of PLAST during specialized trade fairs such as Equiplast in Barcelona and Plastexpo in El Jadida in Morocco, as well as the participation in collectives such as Saudi PPP of Riyadh, Chinaplas and Plastico Brasil.

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Archive photo of the PLAST 2018 edition

- 27 ottobre 2023, Parma Cibus Tec

n Le novità del food packaging si danno appuntamento a Cibus Tec; #NextGen raccoglie i trend in un percorso esperienziale di visita.

Cibus Tec, il salone italiano di riferimento nel panorama delle tecnologie alimentari, del packaging e dell’imbottigliamento, in programma a Parma dal 24 al 27 ottobre 2023 propone a visitatori ed espositori lo spazio per un’ampia riflessione sul mondo del food, settore al centro di un profondo ripensamento e segnato dal dibattito su materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti. L’occasione per confrontarsi sull’argomento è offerta dagli oltre 1.000 espositori internazionali presenti, in rappresentanza dei 30 maggiori hub dell’innovazione in fatto di food tech, pronti ad accogliere i 40mila visitatori attesi, in arrivo da ben 120 diversi Paesi.

Un percorso tematico dedicato. Tra le novità dell’edizione 2023 spicca “NextGen. The future perspectives of food pack”, contenitore di eventi ed esperienze che arricchiscono la visita a Cibus Tec, creando un percorso dedicato a trend emergenti e future innovazioni nel mondo del food packaging. Sono centinaia gli espositori pronti a presentare soluzioni innovative di automazione, visione e robotica con alcune proposte ad alto tasso di coinvolgimento. È il caso delle tre linee di produzione allestite in fiera, che porteranno il visitatore all’interno dei processi di confezionamento del settore caseario e dei prodotti da forno.

Gli eventi collaterali. A completare il percorso Next Gen, l’ampio programma di workshop, che affronta i temi più caldi del settore oltre a una serie di seminari proposti dall’Ordine dei Tecnologi Alimentari e dedica-

ti alle ricadute ambientali, sociali e giuridiche dei pack alimentari. Nel pomeriggio del 25 ottobre, inoltre, focus sul “paradosso del packaging” approfondito in un convegno organizzato da Food&Tec in collaborazione con “in_formare”.

Al centro della discussione, il ruolo che i materiali giocano in fatto di sicurezza alimentare, spesso sottovalutata dagli utenti più concentrati sull’impatto ambientale del packaging. Il 26 ottobre, le riflessioni proseguono con un workshop dedicato all’accessibilità del pack e della ricerca di design intelligenti per imballaggi a misura di utente, organizzato da NVC Netherlands Packaging Centre, con il contributo interdisciplinare della docente del NABA, Silvia d’Alesio.

24 - 27 October 2023, Parma Cibus Tec

The new developments in food packaging are to be seen at Cibus Tec; #NextGen brings together new trends in an experiential itinerary.

Cibus Tec, the reference Italian trade fair in the field of food technologies, packaging and bottling, scheduled in Parma from 24 to 27 October 2023, offers visitors and exhibitors the opportunity for a broad reflection on the world of food, a sector which is undergoing a profound rethinking and is characterized by debate on the materials and objects used for contact with foods. An opportunity to discuss the subject is offered by the over 1,000 international exhibitors present, representing the 30 major food tech innovation hubs, ready to welcome the expected 40 thousand visitors coming from 120 different countries.

A dedicated thematic itinerary. Standing out as one of the new elements of the 2023 edition is “NextGen. The future perspectives of food pack”, a container of events and experiences that enrich the visit to Cibus Tec, creating an itinerary dedicated to emerging trends and future innovations in the world of food packaging. Hundreds of exhibitors are ready to present innovation automation, vision and robotics solutions with a number of particularly captivating proposals. This is the case of the three production lines set up in the trade fair, which will take the visitor inside the packaging processes of the dairy and bakery sectors.

Side events. Completing the Next Gen itinerary is the extensive programme of workshops, which will tackle the hottest topics in the industry, besides a series of seminars organised by the Ordine dei Tecnologi Alimentari (Association of Food Technologists) and dedicated to the environmental, social and legal effects of food packs. In the afternoon of 25 October, moreover, the focus will be on the “paradox of packaging” examined in a conference organized by Food&Tec in partnership with “in_formare”. The discussion will centre on the role that materials play with regards to food safety, often undervalued by users who are more focused on the environmental impact of the packaging. On 26 October, reflection will continue with a workshop dedicated to the accessibility of packs and the search for intelligent designs for packaging tailored to the user, organized by NVC Netherlands Packaging Centre, with the interdisciplinary contribution of NABA (Nuova Accademia delle Belle Arti) professor, Silvia d’Alesio.

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RACCONTI DI OGGI

L’ INNOVAZIONE IN UN SOFFIO

Flash da interpack. La parola ad Angelo Forni, Atlanta Stretch. Stefano Lavorini

Ainterpack torno a incontrare dopo molti anni Angelo Forni, fondatore e proprietario di Atlanta Stretch: stessa volontà e determinazione imprenditoriale del passato, stessa voglia di continuare a costruire macchine automatiche e semiautomatiche per l’avvolgimento di carichi palettizzati, sempre con ridotti ingombri e vantaggioso “total cost of ownership”.

Sembra che il passato non passi mai, se

non fosse che l’azienda è nel frattempo cresciuta in termini di area produttiva, uomini, organizzazione e fatturato, tenendo comunque fede al principio iniziale di fare quello che si sa fare.

Di certo non è mutata l’attenzione all’innovazione, in particolare per quei dettagli che possono fare la differenza.

Lo dimostra il sistema brevettato “Arya System” che, a ben guardare, sembra

l’uovo di Colombo, ovvero la soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile. Nel campo delle avvolgitrici semiautomatiche, infatti, una delle operazioni più gravose per gli operatori è assicurare, a inizio ciclo, il film estensibile al pallet: ebbene ora è possibile eseguire questa operazione in automatico, grazie a un soffio d’aria che fa aderire il materiale al carico senza intervento manuale. Il dispositivo, in altri termini, sembra quasi trasformare una macchina semiautomatica in una automatica, lasciando all’addetto in produzione solo l’incombenza di dare inizio al ciclo premendo un bottone. Atlanta Stretch dichiara che Arya System permette effettivamente di risparmiare tempo e ridurre il costo del lavoro, di ottimizzare il processo di avvolgimento abbassando i costi di imballaggio, nonché di migliorare l’ergonomia evitando agli operatori di doversi piegare per fissare il film alla paletta. Il tutto senza investimenti significativi.

Arya System può essere installato sugli avvolgitori sella serie Neos, Lybra S e Mythos S.

TALES OF TODAY

Innovation in a breath

At interpack, I met again after many years Angelo Forni, founder and owner of Atlanta Stretch: the same business drive and determination as in the past, the same desire to continue to construct automatic and semiautomatic machines for wrapping palletised loads, always in reduced dimensions and with an advantageous “total cost of ownership”.

It seems that the past never passes, if it wasn’t for the fact that in the meantime the company has grown in terms of production area, personnel, organization and turnover, keeping faith, nevertheless, to the initial principle of doing what you know how to do.

The attention to innovation has certainly not changed, particularly

regarding those details that can make the difference.

The “Arya System”-patented system demonstrates this. It seems like a brilliant but obvious idea in retrospect, that is, a surprisingly simple solution to an apparently impossible problem. In the field of semi-automatic wrappers, in fact, one of the most onerous operations for operators is, at the beginning of the cycle, fastening the stretch film to the pallet: it’s now possible to perform this operation automatically, thanks to a blow of air that makes the material adhere to the load without manual intervention. The device, in other words, seems to

transform a semi-automatic machine into an automatic one, leaving the production worker the sole task of initiating the cycle by pressing a button.

Atlanta Stretch declares that Arya System effectively saves time and reduces labour costs, optimising the wrapping process while lowering packaging costs, as well as improving ergonomics by saving the operators from having to bend over to fix the film on to the pallet. This is all achieved without significant investments.

Arya System can be installed on wrappers in the Neos, Lybra S and Mythos S series.

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Flash from interpack. Over to Angelo Forni, Atlanta Stretch. S.L.

RACCONTI DI OGGI

SEMPLIFICARE PER MIGLIORARE

Dall’esperienza si impara; e, nel caso di MG2 - eccellenza italiana nell’ambito delle opercolatrici - possiamo proprio dire che non si tratti di una frase fatta. A interpack abbiamo incontrato Manuela Gamberini, General Director dell’azienda di Pianoro, che ci ha raccontato di come la dura prova della pandemia abbia imposto una riflessione sulle modalità di gestione del business a livello globale. Da qui al cambio di paradigma nella strategia progettuale delle macchine, il passo è stato breve.

dal padre Ernesto - specializzata nella costruzione di macchine opercolatrici.

«Un bel segnale dopo gli anni del Covid che, non lo nascondo, hanno influito negativamente sull’andamento delle vendite, in particolare perché, a fronte dell’impossibilità di viaggiare, non avevamo filiali all’estero ma una rete di agenti plurimandatari.

Questa situazione di fatto ci portato a mettere in discussione le modalità di fare business e, a rivoluzionare molte cose, tra cui la nostra struttura commerciale, nonché l’organizzazione interna così da recuperare rapidamente il terreno perduto.

TALES OF

Simplifying for improving

We learn from experience; and, in the case of MG2 - Italian excellence in the field of capsule filling machines - we can truly say that this is not a cliché. We met Manuela Gamberini, General Director of the Pianoro company at interpack, who told us how the tough experience of the pandemic imposed a reflection on how to run the business at global level. It was then a short step to a paradigm change in the machine design strategy..

S.L.

«We are finally physically together again, in Düsseldorf. There are visitors from all over Europe, especially from the eastern countries, including, surprisingly, from Ukraine, and also from Egypt, Jordan, Korea … and above all, new enterprises, companies that we didn’t know. The world is changing».

Manuela Gamberini, with her brother Saverio at the helm of MG2 - the company founded by their father - specialized in the construction of capsule machines, finds it difficult to hide her satisfaction.

«Finalmente siamo di nuovo tutti riuniti, in presenza, a Düsseldorf.

Ci sono visitatori da tutta Europa, specialmente dai paesi dell’est, tra cui, inaspettatamente, anche dall’Ucraina; poi dall’Egitto, Giordania, Corea… e soprattutto nuove realtà, aziende che non conoscevamo. Il mondo sta cambiando».

Non cela la propria soddisfazione Manuela Gamberini che, col fratello Saverio, guida la MG2 - l’azienda fondata

Il primo risultato tangibile è la presentazione in fiera di “Essentia”, un’opercolatrice di nuova generazione che rappresenta la sintesi della nostra tecnologia, ulteriormente innovata con un approccio di Human-Centered Design.». MG2 è sempre stata conosciuta e apprezzata per il livello tecnologico dei prodotti, per le performance, l’affidabilità e la durabilità, ma la Gamberini sottolinea che con Essentia è stato fatto un passo

«A good sign after the years of Covid which, I won’t deny, had a negative effect on the sales trend, in particular because, given the impossibility of travel, we couldn’t rely on branches abroad but a network of multi-firm agents. This situation effectively led us to question the way we do business and to revolutionise many things, including our sales structure, as well as our internal organization in order to quickly recuperate lost terrain.

The first tangible result is the presentation in the trade fair of “Essentia”, a newgeneration capsule-filling machine that represents a synthesis of our technology, further innovated with a Human-Centred Design approach».

MG2 has always been known and appreciated for the technical level of its products, for performance, reliability and durability, but Gamberini underlines that with Essentia a step of particular interest for end-users has been made, simplifying the machine, facilitating its use, cleaning and maintenance and, not to be taken for granted, thereby reducing costs and market prices.

«Everything has been caused by a simple modification of a mechanical handling component that then allowed us, with a cascading effect, to review all the main

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TODAY

avanti di notevole interesse per gli end user, semplificando la macchina, facilitandone l’utilizzo, la pulizia e la manutenzione e, cosa non scontata, riducendone costi e prezzi al mercato.

«Tutto si è generato grazie ad una semplice modifica di un componente della movimentazione meccanica che ci ha consentito, a cascata, la revisione di tutte le principali componenti di questo modello, mettendo al centro le reali esigenze degli utilizzatori e con un’estetica davvero moderna e accattivante.

La sua caratteristica principale è proprio quella di essere essenziale, senza inutili complicazioni, nonostante la grande attenzione all’ergonomia e al design. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro preparatorio del progetto che ha previsto un confronto con un campione di tutti i soggetti, sia interni che esterni, coinvolti nel ciclo di vita di una nostra macchina: dai nostri tecnici di montaggio a quelli che fanno assistenza, come pure gli ope ratori dei clienti, i loro responsabili di pro duzione, qualità ecc. Un’essenzialità che, tuttavia, non intacca le prestazioni: Essentia produce fino a 100mila capsu le ora nello stesso ingombro occupato

GET READY FOR THE MUST-ATTEND LUXURY PACKAGING TRADE SHOW

dal nostro precedente modello per 48mila capusle/ora». Un bel risultato di cui la Gamberini è giustamente orgogliosa, anche perché si tratta solo del primo tassello di una vera e propria piattaforma costruttiva che sarà condivisa tra più modelli di opercolatrici con caratteristiche incrementali. Già il prossimo anno verrà presentato al mercato il secondo modello della nuova piattaforma. Come dire: “Chi non muove il primo pas-

components of this model, focusing on the real needs of users, and giving the machine a really modern and attractive look. Its main characteristic is that of being essential, without unnecessary complications, despite the great attention paid to ergonomics and design. It’s a result achieved thanks to preparatory work for the project which involved discussion with a sample of all the interested parties, both internal and external, involved in the life-cycle of our machine: from our assembly technicians to assistance technicians, as well as the operators of our customers, their production and quality managers, etc. The essential nature of the machine does not, however effect its performance: Essentia produces up to 100 thousand capsules per hour in the same space as occupied by the previous model for 48 thousand capsules/hour». A great result which Gamberini is rightly proud of, also because it is only the first step of an

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Ampiamente diffusi tanto nel food & beverage quanto nel non food, gli imballaggi di plastica occupano una posizione di rilievo nell’industria globale del packaging: dato che si tratta di imballaggi molto leggeri, in termine di tonnellate rappresentano circa il 20% del totale, ma la loro rappresentatività supe-

Food 52% Food

Bevande 22,7% Beverage

Shopper 5,8% Shopper

Prodotti chimici (1) 5,5% Chemical products (1)

Cosmetica e farmaceutica 3,6% Cosmetics and pharmaceuticals

Altro non food (2) 9,9 % Other non food (2)

Totale 100% Total

Fonte/Source: Istituto Italiano

(1) Lubrificanti, colori, vernici e chimici vari/ Lubricants, paints, varnishes and various chemicals.

(2) Elettromeccanica, macchinari industria tessile, elettronica ecc./ Electromechanics, textile machinery, electronics, etc.

ra il 50% se ragioniamo in termini di fatturato.

Tali percentuali comprendono anche i film in plastica destinati all’accoppiamento e alla produzione di imballaggi flessibili da converter (circa il 2% in termini di peso e circa il 6% in termini di fatturato).

La presente analisi prende in esame gli imballaggi rigidi, gli imballaggi flessibili non accoppiati (shopper, film, pluriball di protezione, ecc.) e gli accessori, vale a dire chiusure, corde, reggette; sono esclusi invece gli imballaggi flessibili da converter.

Nonostante i numerosi attacchi di cui è fatto oggetto sul fronte ambientale e da parte dell’opinione pubblica, non va dimenticato che il settore degli imballaggi di plastica ha una consolidata natura tecnologica, che porta in dote propensione alla ricerca e all’innovazione. Il che ha consentito di raggiungere traguardi importanti nella lotta allo spreco alimentare e nella produzione di packaging con

plastiche provenienti da riciclo o bioplastiche.

Il trend positivo del mercato Nel 2022 questo settore registra un tasso di crescita pari al +5,1% per quanto riguarda la produzione, che arriva a 2.973 t/000; si conferma quindi un recupero parziale delle perdite registrate nel 2021, quando la produzione calò del 6%. L’impiego di plastica da riciclo continua a crescere, ampliando la gamma di prodotti in cui viene impiegata. Ricordiamo che gli imballaggi di plastica si suddividono in tre grandi categorie.

- Imballaggi rigidi: contenitori “soffiati” come bottiglie e flaconi, vaschette termoformate utilizzate per il confezionamento di prodotti alimentari, taniche, pallet e contenitori di grandi dimensioni.

- Imballaggi flessibili: shopper, sacchi, pluriball di protezione, ecc., film termoretraibili per pallettizzazione (con l’esclusione dei film accoppiati flessibili per il converting).

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Tabella 1. Bilancio del mercato italiano di imballaggi in plastica. Anno 2022. Valori espressi in t/000.
2017 2018 2019 2020 2021 2022 22/21 var % Produzione 2.974 3.003 3.080 3.016 2.829 2.973 5,1% Production Export 1.057 1.046 1.018 993 1.026 973 -5,1% Export Import 594 579 566 572 691 778 12,6% Import Consumo apparente 2.511 2.536 2.628 2.595 2.494 2.777 11,3% Apparent consumption
Table 1. Balance sheet data of the plastic packaging Italian market, year 2022. Values expressed in t/000.
Fonte
/Source: Istituto Italiano Imballaggio Tabella 2. Ripartizione dell’utilizzo di imballaggi di plastica per macro aree di impiego. Anno 2022 Table 2. Distribution of the use of plastic packaging by macro areas of use. Year 2022. Imballaggio Photo: congerdesign from Pixabay

- Accessori di imballaggio: chiusure, corde, reggette, chips di protezione, ecc. Tutte queste tipologie di imballaggi di plastica registrano un andamento tendenziale positivo.

Se si analizzano i dati del 2022, troviamo al 45,7% gli imballaggi flessibili, che crescono del 3,6% rispetto al 2021. Il 45,2% del segmento è rappresentato dagli imballaggi rigidi (+ 5,6%) e il 9,1% dagli accessori (+3%).

Per quanto riguarda il commercio estero

Tabella 3. Ripartizione della produzione di imballaggi di plastica per tipologie (compresi flessibili da converter e film per accoppiati rigidi). Anno di riferimento: 2022.

Table 3. Breakdown of plastic packaging production by type (including converter flex and rigid laminate films). Reference year: 2022.

Imballaggi flessibili

(film, sacchi e sacchetti)

Imballaggi rigidi

(bottiglie, fusti, cassette, pallet)

Accessori per imballaggio

Flexible packaging

45,7% (films, bags and sacks)

Rigid packaging

45,2% (bottles, drums, crates, pallets)

Packaging accessories

(tappi, chiusure varie, film a bolle, reggette, (caps, various closures, bubble films, strapping, chips espansi, lastre, nastri adesivi ecc.)

Totale

Fonte/Source: data processing Imballaggio in Cifre

9,1% foamed chips, slabs, adhesive tapes, etc.)

100,0% Total

[ MARKETING & DESIGN ]

Tabella 4. Segmentazione per area geografica del commercio estero degli imballaggi di plastica. Valori % riferiti alle quantità di imballaggi espresse in tonnellate.

Table 4. Segmentation by geographical area of foreign trade in plastic packaging. Values % referred to packaging quantities expressed in tons.

Paese Export Import Country

Europa 89,1% 81,6% Europe

Africa 3,4% 6,3% Africa

America 4,2% 0,7% America

Asia 3,0% 11,3% Asia

Oceania 0,4% 0,01% Oceania

Mondo 100,0% 100,0% World

Fonte/Source: elaborazioni dati ISTAT

I settori di utilizzo

Come per gli imballaggi in carta e cartone, anche per quelli realizzati in plastica gli impieghi sono molteplici. Facilmente adattabili a qualsiasi esigenza, trovano ampia applicazione sia in campo alimentare che non: grazie alla natura e alle diverse caratteristiche dei vari polimeri possono essere utilizzati per confezionare sia liquidi che solidi.

RECUPERO E RICICLO. Secondo i dati elaborati da COREPLA, il consorzio di filiera che nell’ambito del sistema CONAI si occupa di gestire il recupero e riciclo degli imballaggi in plastica, sono circa il 63% gli imballaggi in plastica immessi sul mercato che vengono avviati a riciclo e il 27% inviati a recupero energetico.

va registrato il forte aumento delle importazioni, che crescono a doppia cifra già da due anni: +20,9% nel 2021, cui va aggiunto il +12,6% registrato nel 2022. Tale fenomeno si spiega con la presenza massiva di aziende multinazionali che hanno progressivamente spostato le produzioni all’estero, dove risulta più conveniente produrre rispetto all’Italia. Le esportazioni nel 2022 calano del 5,1%. Come per l’intero comparto packaging, il maggior flusso di scambi commerciali avviene con i paesi europei, Francia e Germania in testa: l’Europa assorbe infatti l’89,1% delle nostre esportazioni. Per quanto riguarda le importazioni, esse provengono dal Vecchio Continente per l’81,6%.

Il fatturato del settore registra un tasso di crescita intorno al +6/7% circa; si tratta di un andamento tendenziale dovuto essenzialmente all’aumento dei costi di produzione, in relazione alle materie prime ma anche, e soprattutto, ai costi energetici. Stando alle prime stime disponibili, nel 2022 in Italia la produzione di materiali bioplastici dovrebbe registrare un tasso di crescita superiore al 20%, assestandosi intorno alle 101.000 tonnellate contro le 80.000 tonnellate del 2021. Al primo posto, per l’utilizzo di bioplastiche, troviamo i sacchetti per il trasporto di merci (62% del totale), seguiti dai sacchetti ultraleggeri utilizzati per confezionare i prodotti ortofrutticoli sfusi (17,5%). Il restante 20,5% si suddivide tra sacchi per la raccolta dell’umido (15%), articoli per l’agricoltura (3%), la ristorazione (stoviglie monouso), l’imballaggio alimentare (vaschette) e l’igiene della persona (2,5% in totale).

Nel 2022 si riconferma che il loro massimo sbocco è l’ambito alimentare: il 75,2% degli imballaggi in plastica è stato destinato a confezionare cibi e bevande, il 52,5% per i primi (in crescita rispetto al 2021) e il 22,7% per le seconde, che risultano però essere in calo rispetto all’anno precedente.

Le motivazioni di tale andamento vanno ricercate nel movimento del mix del packaging in alcuni settori di utilizzo: per esempio, negli ultimi anni, vetro e brick hanno eroso quote di mercato nei piccoli formati alle bottiglie in plastica. Il 5,5% degli imballaggi in plastica è destinato al settore chimico e il 3,6% a quello farmaceutico e cosmetico. Il restante 15,7% si riferisce al settore “altro”, ovvero una molteplicità di aree manifatturiere come abbigliamento e accessori o materiali da costruzione ecc. Rientrano nella voce “altro” anche gli shopper, che da soli rappresentano il 5,5%.

In ambito bevande, molto rilevante è la quota delle bottiglie destinate al confezionamento di acqua minerale: da sola rappresenta il 16% del totale imballaggi in plastica.

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Le buone idee

Dalla Ricerca allo Scaffale

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The good ideas

From Research to the Shelf

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Istituto Italiano Imballaggio

Monthly showcase of packaging solutions to communicate, protect and distribute commonly used products.

LINEA LUXURY DI CAPSULE IN STAGNO. Il design dalla forma ondulata e irregolare, diverso per ogni capsula, ricorda l’effetto visivo della ceralacca: un tocco “senza tempo”, che richiama la tradizione di un imbottigliamento di qualità. E proprio “Tempo” si chiama la nuova capsula in stagno di Crealis, che debutta ora in Italia tra le proposte premium del gruppo internazionale specializzato in soluzioni di chiusura. Ultima innovazione di Rivercap, azienda spagnola del gruppo, “Tempo” è l’evoluzione in versione luxury della capsula per vini e liquori: in puro stagno, materiale nobile e malleabile, si adatta perfettamente al collo della bottiglia, ed è realizzata in un unico pezzo senza giunture. Diffuse in Spagna per i vini di alta gamma, le capsule in stagno si distinguono per una malleabilità e morbidezza resistenti all’invecchiamento oltre a rappresentare un sigillo di garanzia nel rituale di apertura della bottiglia. Le capsule, certificate Pure Tin, sono interamente riciclabili e decorate con inchiostri ad acqua. Il 100% dello scarto non decorato viene riutilizzato, mentre quello decorato viene inviato a un centro di riciclo.

LUXURY LINE OF TIN CAPSULES. The wavy and irregular shape design, different for each capsule, recalls the appearance of sealing wax: a “timeless” touch, which recalls quality bottling tradition. “Time” is precisely the name of Crealis’s new tin capsule, which is now launched in Italy among the premium offers of the international group specialized in closure solutions. The latest innovation of Rivercap, the Spanish company of the group, “Tempo”, is the evolution in a luxury version of the capsule for wines and spirits: in pure tin, a noble and malleable material, it adapts perfectly to the bottle neck, and is made in a single piece without joints. Widely used in Spain for high-end wines, the tin capsules stand out for their malleability and resistance to ageing, representing a seal of guarantee in the bottle opening ritual. The Pure Tin-certified capsules are fully recyclable and decorated with water-based inks. 100% of the non-decorated waste is reused, while the decorated part is sent to a recycling centre.

IL PLUMCAKE HA UN NUOVO LOOK. Disponibile in due dolci varianti (cioccolato e mela), la gamma proposta dalla veronese Bauli si offre ai consumatori con la certificazione AIC e il consueto marchio Spiga Barrata, che rappresenta un’alternativa nel mercato dei “free from”: non solo senza glutine, ma anche senza aromi, conservanti e coloranti. A suggellarne la novità, la confezione ha una

nuova veste grafica, che guida il consumatore alla marca, con evidenza della principale caratteristica: i Plumcake Bauli sono Senza Glutine. Il prodotto e gli ingredienti sono esaltati e ben riconoscibili sia sul fronte che sul retro, così come il logo Bauli. In aggiunta, l’iconico color lilla che riveste l’intero nuovo pack rende la confezione ancora più impattante e visibile a scaffale.

PLUMCAKE TAKES ON A NEW LOOK. Available in two versions (chocolate and apple), the range offered by the Verona-based company, Bauli, is offered to consumers with AIC certification and the customary Spiga Barrata mark, representing an alternative in the “free from” market: not only gluten-free, but also without flavourings, preservatives and colourings. To set the seal on the change, the packaging has a new graphic design, which immediately leads the consumer to the brand, highlighting the main characteristic: Bauli Plumcakes are Gluten-Free. The product and its ingredients are highlighted and clearly visible on the front and on the back, together with the Bauli logo. In addition, the iconic lilac colour of the entire new pack makes it even more striking and visible on the shop shelf.

BACON 100 % ITALIANO SENZA SPRECHI. Lanciato nel 2022, e vincitore nella categoria “pancetta” del concorso “Prodotto dell’Anno 2023”, il Bacon affumicato naturalmente con legno di faggio di Citterio è 100% italiano, ed è confezionato in una vaschetta da 80 grammi con 8 fette in due scomparti, apribili separatamente, per garantire freschezza e ridurre gli sprechi.

Con il bacon, Citterio ha puntato a intercettare un mercato in espansione, grazie ai nuovi stili di

vita e di consumo che vedono brunch, colazioni salate e hamburger tra le preparazioni in crescita nelle famiglie italiane. Il risultato è una soluzione innovativa, che abbina qualità, made in Italy e packaging design con un pack zero sprechi, per conservare una selezione accurata della migliore materia prima.

Nota. Il riconoscimento di “Prodotto dell’Anno” viene assegnato dopo un’indagine sull’innovazione di prodotto, condotta in Italia da Circana e rivolta a oltre 12.000 consumatori intervistati

100 % ITALIAN BACON WITHOUT WASTE. Launched in 2022, and winner in the “pancetta” category in the “Prodotto dell’Anno 2023” (Product of the year 2023) contest, Citterio’s Bacon naturally smoked with beech wood is 100% Italian, and is packaged in an 80-gramme tray with 8 slices in two compartments that can be opened separately to guarantee freshness and to reduce waste. With its bacon, Citterio has aimed at intercepting an expanding market, thanks to new lifestyles and eating habits that see brunches, savoury breakfasts and among the meals experiencing growth in Italian families. The result is an innovative solution, which combines quality, made in

on-line. Il campione statisticamente rappresentativo è costituito da individui e utenti Internet, con più di 15 anni (maggiorenni per le categorie di alcolici) selezionati nel rispetto dei parametri demografici della popolazione italiana, cioè sesso, età, area geografica e dimensioni dell’area urbana di provenienza.

Per ogni categoria, viene eletto il prodotto/linea o il servizio che tra i partecipanti ha ottenuto la media più alta rispetto ai parametri soddisfazione e innovazione, sempre più al centro delle scelte dei consumatori, in particolare donne e giovani che manifestano una forte tendenza a sperimentare nuovi prodotti, senza dimenticare italianità, salutismo e tracciabilità (driver d’acquisto per le categorie food).

Italy and packaging design with a zero-waste pack, to preserve a careful selection of the best raw materials.

Note. Recognition as “Product of the Year” is assigned after a survey of product innovation, carried out in Italy by Circana and involving over 12,000 consumers interviewed on-line. The statistically representative sample is composed of individuals and Internet users, over 15 years-old (adults for the alcohol category) selected according to the demographic parameters of the Italian population, that is, sex, age, geographical area and dimension of the urban area of origin.

The winner of each category is the product/line or service that among the participants obtains the highest average score with respect to the satisfaction and innovation parameters, always at the centre of consumers’ choices, especially women and young people who show a strong tendency towards the experimentation of new products, without forgetting Italianness, healthiness and traceability (purchase drivers for food categories).

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CAFFÈ & TÈ

Se un tempo caffè e tè venivano consumati in prevalenza come bevande calde, oggi, consumati freddi, sono stati entrambi ampiamente sdoganati come prodotti dissetanti e rinfrescanti.

Mercati di riferimento

Il caffè

Il nostro paese risulta essere uno dei maggiori produttori di caffè, riferendoci però alla sola lavorazione del caffè torrefatto, in assenza di piantagioni autoctone. Il processo di torrefazione prevede la tostatura e la macinatura dei chicchi di caffè verde importati, ed è questa attività che contraddistingue l’Italia nel processo produttivo grazie all’abilità nella miscelazione di grani provenienti da aree geografiche differenti. Produzione, export e consumi dipendono dunque dalla lavorazione descritta Nel 2021, ultimi dati disponibili al momento, sono stata circa 900 le aziende impiegate in questo procedimento.

Nel 2022 il fatturato del settore analizzato ha raggiunto i 4,8 miliardi di euro, per un totale di circa 508.000 tonnellate di caffè prodotto, con un tasso di crescita sul 2021 del 5% per il fatturato e del 9% per quanto riguarda la produzione espressa in tonnellate.

Per quanto riguarda il commercio estero, nel 2022, sono state importate oltre 674.500 tonnellate di caffè verde, pari a circa 2,2 miliardi di euro. Se consideriamo anche le importazioni minori (coffè torrefatto, caffè solubile e preparati a base di caffè) le tonnellate arrivano a 703.000.

Analizzando le voci ISTAT, il 96% delle importazioni di caffè comprendono il caffè verde importato dai vari paesi produttori, e questo rappresenta il volume disponibile per la trasformazione nel nostro Paese. Oltre la metà delle importazioni di caffè verde proviene da Brasile (la qualità̀ Arabica) e Vietnam (la

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qualità̀ Robusta).
Focus su mercato e tipologie di confezionamento di caffè e tè, prodotti che afferiscono alla grande area “bevande”.
Barbara Iascone Tabella 1. Bilancio del mercato del caffè in Italia.
2021 2022 mln Euro t/000 mln Euro€ t/000 Produzione di caffè torrefatto 4.571 489 4.800 508 Production of roasted coffee Importazioni totali 1.493 645 2.464 703 Total imports Import caffè verde 1.239 620,5 2.190,0 674,5 Imports green coffee Import caffè torrefatto 254 24,5 274 28,5 Imports roasted coffee Esportazioni totali 1.775 290 2.249 310 Total exports Export caffè verde 58 15 71 14 Exports green coffee Export caffè torrefatto 1.717 275 2.178 296 Exports roasted coffee Consumo apparente - 331 - 365 Apparent consumption Consumo caffè tostato e macinato - 264,40 - 291,60 Consumption of roasted and ground coffee Consumo non industriale 235,87 251,33 Non industrial consumption Consumo domestico 144,36 159,21 Domestic consumption Consumo horeca 77,73 85,73 Horeca consumption Fonte/Source: III databank processing of Istat data.
Table 1. Balance of coffee market in Italy.

Tabella 2. Bilancio del mercato della bevanda tè (valori espressi in milioni di litri).

Table 2. Balance of the tea market (values expressed in millions of litres).

2021 2022

Produzione 577 619 Production

Import - - Import

Export 39 48 Export

Consumo 538 571 Consumption

Fonte/Source: III databank processing of Istat data.

Il tè

Tabella

al consumo diretto. Valori % riferiti alle quantità di prodotto confezionato, anno 2022.

Table 3. Mix of coffe packaging for direct consumption. Figures % for quantity of product packed in the year 2022.

2022

Poliaccoppiati flessibili 84,3% Flexible polylaminates

Barattoli in acciaio 7,1% Steel cans

Cialde e capsule 6% Pods and capsules

Sacchetto carta 2,2% Paper bag

Vasetto vetro 0,3% Glass jar

Astuccio cartoncino 0,1% Cardboard folding box

Fonte/Source: III databank processing of Istat data.

Il resto delle importazioni riguarda caffè tostato, per lo più̀ solubile e macinato in capsule, proveniente soprattutto dagli stabilimenti svizzeri del gruppo Nestlé-Nespresso.

Le esportazioni riguardano in misura maggiore il caffè torrefatto e circa il 38% della produzione italiana è destinata all’export: nel 2022 le tonnellate di caffè torrefatto esportato sono state 296.000, per un valore pari a circa 2,2 mld di euro. Analizzando i numeri riferiti alle esportazioni, i principali paesi di destinazione del nostro prodotto risultano come sempre, Germania Francia e Stati Uniti.

Quando però si parla però di consumi di caffè, analizzando i dati in peso, vanno considerati alcuni fattori. In primo luogo il fatto che il caffè tostato e macinato pesa circa il 20% in meno rispetto a quello verde in grani, passando quindi da 365 a 292 t/000. Di queste l’84% è destinato alla preparazione della bevanda, sia consumata in casa che fuori, mentre il restante 16% è destinato a un uso industriale, vale a dire alla preparazione di prodotti tipo gelati, yogurt, bibite, dessert, ecc. Calcoli alla mano le tonnellate di caffè confezionato consumato in Italia nel 2020 risultano essere 244.900.

Il caffè destinato al consumo diretto prevede un’ulteriore segmentazione: il 75% è destinata al consumo domestico (compreso il caffè in cialde presso gli uffici), il restante 25% è coperto dai consumi Ho.Re.Ca. e Vending (distributori automatici non cialde). Negli ultimi anni, con la diffusione dei distributori e macchinette specie dentro gli uffici e luoghi pubblici, il consumo considerato domestico, e quindi differente da quello presso i bar e ristoranti, ha visto notevoli incrementi.

Un’ulteriore suddivisione prende in considerazione le diverse tipologie: in ambito domestico, il caffè macinato arriva al 90%, quello in grani rappresenta il 6,7% e il caffè solubile è al 3,3%.

In questa analisi rientrano due tipologie di tè e infusi: da una parte quelli che vengono venduti in bustine o sfusi e che vengono preparati dal consumatore per ottenere bevande sia calde che fredde; dall’altra le bibite piatte pronte, che vengono consumate freddo o a temperatura ambiente. È necessario sottolineare che in Italia sono presenti pochissime piantagioni di tè, pertanto quando si parla di produzione nazionale ci si riferisce essenzialmente al confezionamento di tè sfuso importato. Per quanto riguarda i numeri del settore, negli ultimi anni abbiamo assistito a trend altalenanti. Dopo un 2020 caratterizzato da volumi decisamente in crescita (+10% sull’anno precedente), il 2021 ha visto un’inversione di tendenza, con volumi in calo del 5,4%, trend confermato anche dal calo dei fatturati, che si erano assestati intorno al -3,8%. I trend negativi sono stati confermati anche nel 2022, dove i volumi sono calati dell’1,9% circa per il te e dell’1,1% per le camomille; si parla in totale di circa 2,65 miliardi di filtri.

In questo ambito il tè conferma il primato nella categoria, con uno share in termini di volume pari al 54%.

In Italia il consumo di te non riguarda però solo quello da infusione dato che un’importantissima fetta di mercato si riferisce al consumo della bevanda fredda confezionata, spesso acquistata in sostituzione di altre bibite sia piatte che carbonate o di succhi di frutta.

Il tè freddo rappresenta in Italia la bevanda liscia più bevuta, con un consumo pro capite di oltre nove litri annui, uno tra i valori più alti a livello europeo.

L’Italia è stato il primo mercato europeo ad aver assistito al “boom” del tè freddo, che ancora oggi risulta essere la bevanda più consumata, seconda solo alla Coca Cola.

Oltre ai tradizionali gusti fruttati, si sono affermate anche altre varianti: il tè verde (che ha ormai raggiunto ca. il 9% dei volumi totali), il tè freddo deteinato (quest’ultimo veicolato soprattutto sul target ragazzi) e il tè freddo aromatizzato con vari gusti di frutta. Secondo l’elaborazione dei dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, nel 2022 i consumi di questa bibita si sono assestati intorno ai 571 milioni di litri, con una crescita del +6%. A sostenere i consumi è stata indubbiamente la produzione, cresciuta del 7%. In base all’analisi del settore non risultano importazioni di questa bibita, mentre continuano a

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3. Mix del packaging di caffè destinato
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%

Bottiglie di PET 71% PET bottles

Bicchierini di PS 16,8% PS beakers

Lattine ALL 6,5% ALU tins

Brick 3,0% Brik

Cheerpack 2,4% Cheerpack

Bottiglie di vetro 0,3% Glass bottles

Fonte/Source: III databank processing of Istat data and associations figures

crescere le esportazioni (+23% nel 2022). Tra i marchi principali in questo ambito abbiamo Ferrero con la linea Estathé e l’ultima nata Fustea by Nestlè.

Il confezionamento

Packaging del caffè

Sono circa 28.400 le tonnellate di packaging utilizzate nel 2022 per confezionare il caffè destinato alla preparazione della bevanda. Questo valore comprende sia la parte destinata al settore Ho. Re.Ca (bar e ristorazione) e quella che viene consumata in ambito domestico (compreso le capsule utilizzate sia in casa che in ufficio). Tradotto in valore raggiungiamo all’incirca i 145 mln di euro. Vediamo nel dettaglio la suddivisione del prodotto confezionato analizzata per tipologia di imballaggio.

• L’84,3% del prodotto è confezionato in sacchetti poliaccoppiati flessibili con capacità che vanno dai 250 g fino ai 3 kg, questi ultimi destinati all’horeca.

• Il 7,1% è imputabile ai barattoli di acciaio, che presentano le stessa capacità dei contenitori poliaccoppiati.

• Il 6%, in crescita, è rappresentato dal caffè monoporzione confezionato in capsule di alluminio o in cialde di plastica o carta.

• Il restante 3%, principalmente il caffè solubile, viene confezionato in prevalenza in sacchetti di carta (2,2%) o in vasetti di vetro (0,3%).

• Gli astucci in cartoncino concorrono per lo 0,1%.

DAL 1911 A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.

VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, uno dei leader nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta della migliore soluzione industriale. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente, studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione odi sterilizzazione, fino al controllo del processo di chiusura.

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Tabella 4. Mix del packaging della bevanda te. Valori % riferiti alle quantità di prodotto confezionato, anno 2019. Table 4. Mix of tea packaging. Figures % for quantity of product packed in the year 2019.
Verimec Srl, Via Matilde Serao 37, 20081 Abbiategrasso (MI) Tel. +39 0294960293 - verimec@massilly.com www.verimec.it - www.massilly.com

Nell’ambito del caffè mono porzionato continua il dominio delle capsule rispetto alle cialde, anche se queste ultime stanno andando verso un rilancio, in virtù della loro maggiore sostenibilità. Diversi produttori hanno anche cominciato a produrre capsule compostabili, ovviando in questo modo alle problematiche legate al riciclo del packaging. Aprendo una finestra sul solo settore horeca, troviamo che l’85,5% è rappresentato dagli imballaggi flessibili poliaccoppiati, il 6% dal sacco in carta e l’8,5% dalla latta in acciaio. Tutte confezioni di capacità da oltre 1 kg.

Packaging del tè

Il mix del packaging relativo al tè e agli infusi va distinto, a seconda che si parli del prodotto destinato all’infusione oppure se ad essere analizzato è il settore della bevanda confezionata.

Nel primo caso si parla di confezionamento in singole bustine oppure di prodotto sfuso. Le singole bustine sono raccolte in scatole in cartoncino, con una media di 20 bustine da 2 g per ogni scatola,

COFFEE & TEA

While at one time coffee and tea were mainly consumed as hot drinks, today they are also drunk cold, and have both become widely accepted as thirstquenching and refreshing products.

Reference markets

Coffee

Our country is one of the major producers of coffee, with reference, however, only to the processing of roasted coffee, in the absence of native plantations. The roasting process involves the roasting and grinding of imported green coffee beans, and this activity distinguishes Italy in the production process thanks to expertise in the blending of beans coming from different geographical areas. Production, export and consumption therefore depend on the above-described process.

In 2021, the latest data currently available, around 900 companies were involved in this procedure.

In 2022 the turnover of the sector analysed reached 4.8 billion euros, for a total of around 508,000 tonnes of coffee produced, with a growth rate against 2021 of 5% regarding turnover and 9% with respect to production expressed in tonnes. With regards to foreign trade, in 2022, over 674,500 tonnes of green coffee were imported, equivalent to 2.2 billion euros. If we consider also other smaller imports (roasted coffee, soluble coffee and coffee-based preparations) the number of tonnes arrives at 703,000.

mentre il prodotto sfuso è confezionato in scatole in cartoncino per circa il 75%, in barattoli di acciaio per circa il 25%. Parlando della bevanda confezionata il mix del packaging è decisamente più vario. Il confezionamento in bottiglia di PET risulta essere il più diffuso (71%), con formati che vanno dai 50 cl al litro e mezzo. A seguire troviamo il bicchierino in PS da 20 cl con il 16,8%, e la lattina in alluminio da 33 cl con il 6,5%.

Il brik risulta essere al 3% e il cheerpack al 2,4%; quest’ultimo, in cinque anni, sta pian piano erodendo quote di mercato sia al bicchierino in PS che al brik. Chiude il discorso sul confezionamento del te freddo, la bottiglietta di vetro da 50 cl (0,3%) che, a conferma di quanto già analizzato negli anni passati, prosegue in lieve risalita.

Nel 2022 sono state circa 21.300 le tonnellate di imballaggi utilizzate per confezionare la bevanda te, pari a un valore di circa 170 milioni di euro.

Analysing ISTAT (official statistics) data, 96% of coffee imports include green coffee imported from various producer countries, and this represents the volume available for processing in our country. Over half of green coffee imports come from Brazil (Arabica quality) and Vietnam (Robusta quality).

The remaining imports relate to roasted coffee, usually soluble and ground in capsules, coming mostly from the Swiss factories of the Nestlé-Nespresso Group. Exports mostly relate to roasted coffee and around 38% of the Italian production is exported: in 2022 the tonnes of roasted coffee exported were 296,000, for a value of around 2.2 billion euros. Analysing the numbers referring to exports, the main countries of destination of our product are, as always, Germany, France and the United States.

When, however, we look at coffee consumption, analysing the weight data, a number of factors are worth considering. First of all, the fact that roasted and ground coffee weigh around 20% less than green coffee granules, moving from 365 t/000 to 292. Of this, 84% is intended for the preparation of the drink, consumed in and out of the home,

while the remaining 16% is allocated to industrial use, that is to say, in the preparation of products such as ice-creams, yoghurts, soft drinks, desserts, etc. Looking at the numbers, the tonnes of packaged coffee consumed in Italy in 2020 were 244,900.

The coffee destined for direct use requires a further segmentation: 75% is intended for domestic use (including coffee in pods in offices), while the remaining 25% is covered by Ho.Re.Ca. and (non-pod) vending machines consumption. In the last few years, with the spreading of dispensers and coffee-makers, especially in offices and public places, consumption considered as domestic, and therefore different from that of bars and restaurants, has noticeably increased.

A further subdivision takes into consideration the different types: in the home, ground coffee arrives at 90%, while the granule form represents 6.7% and soluble 3.3%.

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Focus on the coffee and tea market and on the types of packaging of these products belonging to the large “drinks” area. Barbara Iascone Barbara Iascone
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Istituto Italiano Imballaggio

Tea

In this analysis, there are two types and tea and infusions: those sold in bags or loose and which are prepared by the consumer to make both hot and cold drinks; on the other hand, there are the ready-made drinks consumed cold or at room temperature. It’s important to underline that there are very few tea plantations in Italy, and so when we talk of national production, we are essentially referring to the packaging of imported loose tea. With regards to sector numbers, we have seen alternating trends in the last few years. After a 2020 characterised by decidedly higher volumes (+10% on the previous year), 2021 saw an inversion in this trend, with volumes falling by 5.4%, a trend confirmed also in the fall in turnover, which stood at around -3.8%. The negative trends were confirmed again in 2022, when the volumes fell by around 1.9% for tea and 1.1% for camomile; we are looking at a total of around 2.65 billion filters.

In this context, tea confirms its dominance in the category, with a share in terms of volume of 54%.

In Italy, the consumption of tea does not only concern that of infusion, given that a very important slice of the market refers to the consumption of the packaged cold drink, often purchased as an alternative to other soft drinks, both still and carbonated or fruit juices.

Cold tea is the most consumed cold still drink in Italy, with a pro capita consumption of over nine litres per year, one of the highest values at European level. Italy was the first European market to see the “boom” in cold tea, which is still today the most consumed beverage, second only to Coca Cola.

Besides the traditional fruit flavours, other variants have taken hold: green tea (which today accounts for around 9% of total volumes), cold decaffeinated tea (this targeted mainly to youngsters) and cold tea flavoured with various fruit flavours.

According to the analysis of the data of the Italian packaging institute, in 2022 the consumption of this soft drink stood at around 571 million litres, with a growth of +6%. Driving this consumption was undoubtedly production, up by 7%. On the basis of an analysis of the sector, there are no imports of this soft drink, while exports continue to grow (+23% in 2022). The major brands in the context are Ferrero with the Estathé line, and the latest to appear, Fustea, by Nestlè.

The packaging Coffee

Around 28,400 tonnes of packaging were used in 2022 for packing coffee used for making the drink. This value includes both the part directed to the Horeca sector (bars, restaurants and catering) and that consumed at home (including capsules used in the home and in the office).

Translated into value, we arrive at around 145 million euros.

Let’s see in detail the subdivision of the packaged product analysed by packaging type.

• 84.3% of the product is packed in flexible polylaminate bags with capacities ranging from 250 g to 3 kg, the latter intended for horeca.

• 7.1% in steel jars, with the same capacities as the polylaminate bags.

• 6%, growing, is represented by single-portion coffee packed in aluminium capsules or in plastic or paper pods.

• the remaining 3%, mainly soluble coffee, is packed mainly in paper bags (2.2%) or in glass jars (0,3%).

• Cardboard boxes account for 0.1%.

In the single-portion coffee context, capsules continue to prevail over pods, even if the latter are heading towards a relaunch, given their greater sustainability. Various producers have also begun to produce compostable capsules, in this way getting round the problems relating to the recycling of the packaging.

Opening a window on just the horeca sector, 85.5% is represented by flexible polylaminate packets, 6% by the paper bag and 8.5% by a steel tin.

All the packets have a capacity of over 1 kg.

Tea

The packaging mix with relation to tea and infusions should be distinguished according to whether we are talking about the product intended for infusion or if the sector under analysis is the packaged soft drink.

In the first case, we are talking about packaging in single bags or the loose product. The single bags are contained in cardboard boxes, with an average of 20 bags of 2 g for every box, while the loose product is packaged in cardboard boxes for around 75%, and in steel jars for around 25%. With reference to the packaged soft drink, the packaging mix is decidedly more varied. The packaging in PET bottles is the most widespread (71%), with sizes ranging from 50 cl to a litre and a half. Then we find the small 20 cl glass in PS accounting for 16.8%, and the 33 cl aluminium can representing 6.5%. Cartons represent 3% and cheerpacks 2.4%; the latter, in the last five years, has been gradually eroding the market share of both small bottles in PS and cartons. The analysis ends with the packaging of cold tea in the 50 cl glass bottle (0.3%) which, confirming what has emerged in recent years, continues its slight rise.

In 2022, around 21,300 tonnes of packaging were used for packing tea drinks, equal to a value of around 170 million euros.

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“Orizzonte futuro: innovazione, sostenibilità e resilienza”: la due giorni GIPEA, dedicati a sfide e opportunità del settore, tra scenari complessi e sviluppo sostenibile. Una sintesi dei lavori.

Prima giornata. Dopo l’intervento di apertura tenuto dalla Presidente Gipea, Elisabetta Brambilla (richiamato nel testo a fronte), ha preso la parola Francesca Ricupero, Sales Manager ltaly di BOBST, con un focus sulle innovazioni tecnologiche volte a raggiungere obiettivi che, oggi, risultano particolarmente importanti: la sostenibilità e riciclabilità dei materiali, e la standardizzazione dei processi, per un aumento della competitività.

Si sono poi avvicendati sul palco Valentina Zanini, Evolution Guide presso NATIVA Srl SB e Domenico Tessera Chiesa, membro del Direttivo Gipea e Managing Director di SALES Srl, che hanno acceso i riflettori su una declinazione pratica del concetto di transizione ecologica, ovvero la certificazione B Corp (anche di questo riportiamo un’ampia sintesi nel testo a fronte).

A loro ha fatto seguito Alessandro

Garofalo, fondatore di Garofalo & Idee Associate, con un approfondimento sulle caratteristiche che hanno reso Leonardo da Vinci creativo e geniale «perché - sostiene - in uno scenario complesso e in rapido cambiamento, a fare la differenza è la capacità di pensare oltre i confini dati per assodati».

Seconda giornata. Erik Ciravegna (PhD in Design, Osservatorio Innovazione Packaging, Advanced Design Unit, Università di Bologna) ha esordito parlando delle sfide e delle opportunità insite nella sostenibilità del packaging: «Il packaging è un oggetto complesso, dalle molteplici e articolate funzionalità.

Per vincere la sfida della sostenibilità, è fondamentale considerarlo non solo come un involucro, ma come un ponte che mette in contatto differenti contesti». Ciravegna ha poi ribadito che «Occorre adottare un approccio sistemico ed etico alla progettazione degli imballaggi, per avere una comprensione più profonda ed equilibrata dei loro impatti, sia negativi che positivi, non solo sul prodotto, ma anche sul mercato, sulla società e sul pianeta».

Marco Costanzo (Head of Sales) e Anna Magon (Sustainability Manager, di Ayming Italia Srl SB, parte di Ayming Group), hanno poi portato sul palco l’importanza dello strumento del Rapporto di sostenibilità e un ulteriore caso concreto, illustrando il percorso e l’impegno di Eurolabel srl nello stendere il proprio rapporto di sostenibilità. L’azienda ha fatto un primo assesment con FpS tool (il tool di rendicontazione di Federazione Carta e Grafica disponibile per le aziende associate) per capire a che punto erano nel loro percorso di rendicontazione. In un secondo momento, affiancata da Ayming, ha poi completato il report: importante step per l’adozione di un modello di business sempre più responsabile.

La due giorni si è chiusa con una sessione interattiva, che ha visto la partecipazione di tutti i presenti al Congresso, chiamati a esprimere opinioni e punti di vista discussi poi nel corso della tavola rotonda conclusiva moderata da Stefano Salvemini, Vice Presidente Gipea.

Il mondo delle etichette a congresso

INNOVARE CON LA SOSTENIBILITÀ (E NON SOLO)

Il Congresso di Primavera Gipea si è svolto a Lazise il 15 e 16 giugno 2023, aprendo una serie di interessanti finestre sul mercato, sulla situazione internazionale e sulle nuove opportunità per governare in modo etico la complessità. C.C.

Analizzare le prospettive del settore e fare il punto sull’andamento del mercato sono stati i due principali obiettivi del Congresso, preceduto dall’assemblea annuale dei soci di Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive che fa capo ad Assografici) «Sul comparto, nel periodo 2022-2023, ha inciso in particolare l’aumento dei prezzi della carta e delle materie plastiche, in assestamento solo nella prima metà del 2023» ha ricordato la presidente di Gipea Elisabetta Brambilla in apertura, sottolineando come nei settori grafico e cartotecnico, il 2022 sia stato un anno anomalo in cui fatturato e produzione non sono cresciuti insieme, a causa della probabile influenza dell’aumento di costi energetici e materie prime. «Un sondaggio interno al settore condotto a inizio dell’anno - ha aggiunto - rivela che, per il settore etichette, si prevede una crescita del 2% nel primo trimestre e del 4% per il primo semestre, sia per il fatturato che per la produzione».

Largo alla sostenibilità misurabile: il caso “B Corp”

Ad animare il congresso 2023, le riflessioni sul modello B Corp, che amplia il concetto di sostenibilità estendendolo oltre la dimensione ambientale e introducendo elementi di analisi dell’organizzazione, indispensabili all’acquisizione della certificazione.

B Corp punta, infatti, a integrare organicamente i principi di sostenibilità ambientale e sociale nelle attività produttive, anche

nel caso di piccole imprese. È il caso di Sales, B Corp dal 2018 e oggi società benefit, che rappresenta un’esperienza emblematica per il mondo etichette. Ne ha diffusamente parlato Domenico Tessera Chiesa, membro del Direttivo Gipea e Managing Director dell’azienda, che con il suo racconto ha permesso di calare il percorso nella realtà di un etichettificio.

«Con il B Corp Assessment, abbiamo scoperto un sistema che ci permetteva di misurare in modo oggettivo gli aspetti legati all’impatto ambientale dell’azienda» esordisce Tessera Chiesa. «Sales non ha un’esigenza diretta di comunicare ai propri consumatori la sostenibilità del prodotto e come piccola impresa ha ovvie difficoltà a concentrarsi su qualcosa che non sia il core business. Per intraprendere un percorso che includa B Corp e altre iniziative sostenibili, serve prima

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Elisabetta Brambilla Presidente Gipea

di tutto il commitment della proprietà e una forte propensione all’innovazione.

Abbiamo iniziato mettendo sotto controllo i processi con certificazioni come la ISO 14001 acquisita nel 2002, l’FSC del 2009 ed il progetto Driving Green del 2016, servito per mettere a punto una gamma di etichette maggiormente sostenibili. Siamo stati a lungo visti come alieni, dato che, nel 2002, la sostenibilità di un etichettificio era un tema che nessuno considerava».

Eppure, seguendo una dinamica diffusa che vede i grandi brand guidare la partita delle sostenibilità, le piccole e medie imprese possono giocare un ruolo rilevante, accogliendo nuove sfide, come del resto ha fatto Sales nel 2016, quando il

cliente Fratelli Carli ha richiesto di compilare l’assessment B Corp.

«Il coinvolgimento di un cliente importante ci ha permesso di intraprendere un processo che, nel 2018, ha probabilmente fatto di noi il primo etichettificio certificato B Corp al mondo. All’epoca si trattava di uno “standard” ancora poco conosciuto, ma già significativo non solo per le imprese ma anche per i contesti sociali ed economici in cui esse operano. Oggi, nel 2023, le parole chiave del business sono innovazione, pensiero laterale, tutela dell’ambiente, bio-based, cura delle persone: temi trasversali che impongono la ricerca di punti di riferimento esterni all’organizzazione. Questo è uno dei grandi vantaggi del metodo B Corp, che spinge

a confrontarsi con revisori e benchmark che permettano di procedere nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità, rigorosamente misurabile, certificata e di impatto sul piano ecologico, sociale ed economico. Va ricordata infatti l’interdipendenza: non basta fare un prodotto di qualità ma serve sensibilità verso il suo impatto, che grazie a B Corp può essere costantemente monitorato con un benchmark che cambia continuamente, diventando sempre più demanding. Sono ben 200.000 le aziende che partecipano agli assesment, di cui solo il 4% diventa B Corp: un metodo che offre l’effettivo quadro della capacità aziendale di produrre valore per sé e per il contesto, ambientale e sociale, in cui opera».

ETICHETTE [ A PROPOSITO DI... ] s ss

The labelling world at the conference

Innovating with sustainability (and not only)

The Gipea Spring Conference took place in Lazise on 15 and 16 June 2023, offering interesting perspectives on the market, the international situation and on new opportunities for governing complexity in an ethical way. C.C.

Analysing the prospects of the sector and taking stock of market trends were the main goals of the Conference, preceded by the annual general meeting of Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive - Italian Group of Adhesive Labels Producers which belongs to Assografici).

«In the period 2022-2023, the sector was particularly affected by increases in the prices of paper and plastic raw materials, which then stabilised only in the first half of 2023» Gipea president Elisabetta Brambilla commented on this in his opening remarks, underlining how in the graphics and paper industry sectors, 2022 was an anomalous year in which turnover and production did not grow together, probably due to the influence of the increase in energy and raw material costs. «An internal survey in the sector carried out at the beginning of the year - she added - reveals that, for the labels sector, a growth of 2% is expected in the first quarter and 4% for the first half-year, both in terms of turnover and production».

Make way for measurable sustainability: the

“B Corp”

case

An interesting part of the 2023 conference were the broad reflections made on the B Corp model, which pushes the sustainability concept beyond environmental aspects and introduces analyses of the organization, essential for the acquisition of the certification. B Corp aims, in fact, at organically integrating environmental and social sustainability principles in production, also in the case of small enterprises. This is the case of the Sales company; a B Corp since 2018 and today a benefit company, it represents an emblematic experience for the world of labels.

Domenico Tessera Chiesa, member of the Gipea directive and Managing Director of the company, talked about this in some depth, contextualizing the path to sustainability in the reality

of a label factory.

«With B Corp Assessment, we discovered a system that allowed us to objectively measure the aspects linked to the company’s environmental impact» Tessera Chiesa began.

«Sales doesn’t need to directly communicate to its consumers the sustainability of the product and, as a small enterprise has obvious difficulties in focusing on what is not its core business. What matters most in order to embark on a path that includes B Corp and other sustainable initiatives is the commitment of the owners and a strong inclination towards innovation. Our journey started putting processes under control with certifications such as ISO 14001 acquired in 2002, FSC in 2009 and the Driving Green project in 2016, which helped us to develop a greener range of labels. We were perceived for a long time as aliens, given that the sustainability of a label factory was a theme that no one considered in 2002».

And yet, following a widespread trend that sees the big brands leading the sustainability challenge, small and medium enterprises can also play a significant role, embracing new challenges, as Sales in fact did in 2016, when the customer Olio Carli requested us to fill a B Corp assessment.

«The involvement of an important customer allowed us to embark on a process which, in 2018, probably made us become the first B Corp-certified label factory in the world. At the time, it was a “standard” still largely unknown but already significant, not only for enterprises but also for the social and economic contexts in which they operate. Today, in 2023, the business watchwords are innovation, lateral thinking, environmental protection, bio-based and care of people: these cross-cutting themes impose a search for points of reference external to the organisation. This is one of the great advantages of the B Corp method,

“Future horizons: innovation, sustainability and resilience”: the two days of GIPEA, dedicated to challenges and opportunities in the sector, covering complex scenarios and sustainable development. This is a review of the proceedings.

First day. After the opening speech made by the President of Gipea, Elisabetta Brambilla (text set out in the facing page), Francesca Ricupero, Sales Manager ltaly of BOBST took the floor, with a focus on technological innovations aimed at achieving particularly important objectives today: the sustainability and recyclability of materials, and the standardization of processes, for an increase in competitiveness.

Valentina Zanini, Evolution Guide at NATIVA Srl SB and Domenico Tessera Chiesa, member of the Gipea Directive and Managing Director of SALES Srl, then took the floor to put the spotlight on a practical approach to the ecological transition, that is, the B Corp certification (of which we also provide a broad summary on the facing page).

They were followed by Alessandro Garofalo, founder of Garofalo & Idee Associate, with an examination of the characteristics that made Leonardo da Vinci creative and brilliant «because - he claims - in a complex rapidly changing scenario, what made the difference was his ability to think outside of established boxes».

Second day. Erik Ciravegna (PhD in Design, Osservatorio Innovazione Packaging, Advanced Design Unit, University of Bologna) opened talking about the challenges and opportunities inherent to packaging sustainability: «Packaging is a complex phenomenon, with numerous and complex functionalities. To win the sustainability challenge, it’s essential to consider not it not only as an envelope, but also as a bridge that puts different contexts into contact». Ciravegna then affirmed that «It is necessary to adopt a systematic and ethical approach to packaging design, in order to have a deeper and more balanced understanding of the impacts, both negative and positive, not only on the product, but also on the market, on society and on the planet».

Marco Costanzo (Head of Sales) and Anna Magon (Sustainability Manager, of Ayming Italia Srl SB, part of Ayming Group), then underlined the importance of the Sustainability Report and presented a further concrete example, illustrating the journey and commitment of Eurolabel srl in drawing up their sustainability report. The company made an initial assessment with the FpS tool (the reporting tool of Federazione Carta e Grafica (Paper and Graphic Federation) available for member companies) to understand at what point they were at in their reporting programme. The company later completed the report with Ayming’s support: an important step for the adoption of an increasingly responsible business model. The two days closed with an interactive session, which involved the participation of all those present at the Conference, invited to express their opinions and points of view during the course of a concluding round table moderated by Stefano Salvemini, Vice President of Gipea.

which impels exchange with auditors and the use of benchmarks that make it possible to move towards everincreasing sustainability with an ecological, social and economic impact which is rigorously measurable and certified. The interdependency aspect should be noted: it’s not enough to make product of quality, but sensibility is needed regarding its impact, which thanks to B Corp can be constantly

monitored with a benchmark which is constantly changing, becoming ever more demanding. There are as many as 200,000 companies that take part in the assessment, of which only 4% become B Corps: a method that offers an effective framework of a business’s capacity to produce value for itself and for the environmental and social context in which it operates».

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IL FRESCO & IL CONVENIENCE FOOD

Cibi pronti per essere consumati senza dover essere cucinati, vuoi perché già cotti o semi pronti e solo da scaldare, ma anche surgelati, di cui ultimare la cottura o da consumare “nature”: questa è la definizione che più rappresenta il comparto del Fresh & Convenience Food.

Ampiamente utilizzati all’estero, e da lungo tempo anche in ambito domestico, i cibi pronti di varia natura, venduti in prevalenza presso la grande distribuzione e le gastronomie, si stanno imponendo anche sul mercato italiano.

In base agli ultimi dati disponibili, nel 2022 l’andamento tendenziale del settore è ritornato a un segno positivo, dopo un 2020 disastroso - dovuto al massiccio consumo di prodotti surgelati rispetto a quelli freschi a causa della pandemia - e a un 2021 incerto. Le previsioni per il 2023 sono comunque di ulteriore crescita.

L’offerta del segmento risulta variegata, con molti prodotti differenti e con altrettanto diversi andamenti tendenziali.

Il vero motore del settore sono i consumi delle fasce di età più giovani, curiosi di provare ricette nuove, specialmente quelle etniche. Grazie ai “ready food” soddisfare queste esigenze risulta più facile e per certo più economico rispetto al consumo nei ristoranti.

Il canale online risulta essere il canale distributivo che cresce maggiormente, sebbene dopo il 2020 siano riprese a pieno ritmo le vendite presso la grande distribuzione e il grocery.

Il mercato in cifre

Nel 2022 in Italia sono state confezionate circa 16.900 t/000 di prodotti relativi a questa categoria: l’84% è imputabile ai primi piatti, compresi quelli surgelati, ai primi piatti etnici, e alle zuppe. Il 10,2% è rappresentato dall’ortofrutta IV e V gamma (insalate, macedonie, verdure cotte, ecc.).

I prodotti ittici freschi comprendono sia antipasti e secondi piatti, ma è escluso da questa voce il sushi, e rappresentano lo 0,9%.

Nella voce surgelati (0,7%) sono incluse le pizze, mentre nella voce “altro” (4% dell’intera gamma) sono comprese le varie preparazioni a base carne (vitello tonnato, polpette, spezzatini vari, ecc.), torte salate, sushi e prodotti da dessert.

Tabella 1. Segmentazione del mercato del convenience food (valori in t/000, anno 2022).

Table 1. Segmentation of the convenience food market (values in t/000, year 2022).

(1) Compreso primi piatti surgelati/Including frozen first courses

(2) Escluso/Excluding Sushi

(3) Piatti pronti surgelati escluso primi piatti/Ready frozen foods excluding first courses Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

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Cibi e packaging ad alto contenuto di servizio. Fotografia di un comparto alimentare in divenire e i numeri del confezionamento.
Quantità/Quantity Share Primi piatti 1 14.200 84% First courses 1 Ortofrutta IV gamma 1.725 10,2% Fresh cut produce Ittici freschi 2 159 0,9% Fresh ichthyic products 2 Surgelati 3 125 0,7% Frozen foods 3 Altro 710 4% Other Totale 16.919 100% Total

Tabella 2. Mix del packaging (valori % su tonnellate di imballaggi).

Table 2. Breakdown of packaging mix (values % out of tons of packaging).

Vaschette di plastica 74% Plastic trays

Imballagi flessibili da converter 16% Flexible converter packaging

Vaschette di alluminio 8% Aluminium trays

Contenitori di cartoncino 1,5% Cardboard containers

Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

I numeri e le tipologie del confezionamento

Dato che questi cibi, come abbiamo visto, sono ad alto contenuto di servizio, anche il confezionamento non può essere da meno. Il cibo deve essere conservato per mantenere le caratteristiche principali; infatti se da un lato sono le qualità organolettiche a dover essere mantenute, dall’altro si deve tenere conto della shelf life del prodotto, che può essere di 1 giorno o di diversi mesi, come nel caso dei surgelati. In molti casi non è solo il packaging a dover garantire i risultati ottimali per la conservazione del convenience food: anche le condizioni ambientali e le corrette temperature da mantenere lungo il periodo di vita del prodotto sono fondamentali.

Altro elemento essenziale per il packaging è quindi la capacità di comunicare in maniera precisa e immediata le informazioni principali circa la buona conservazione di un prodotto e il suo utilizzo ottimale.

Per questo motivo, molte aziende leader hanno optato per utilizzare codici colori e simboli sulle confezioni che facilitano l’identificazione della tipologia di prodotto.

Introducendo il discorso sui quantitativi di imballaggio che interessano questo settore, in base all’analisi dei numeri ricavati Banca Dati dell’Istituto Italiano imballaggio, nel 2022 sono state utilizzate circa 531.000 tonnellate di packaging primario. Se aggiungiamo quello secondario, ovvero astucci in cartoncino imputabili in prevalenza all’area surgelati, arriviamo a 540.000 tonnellate.

• Per quanto riguarda l’imballaggio a diretto contatto con il prodotto, troviamo la netta prevalenza della plastica. Le tipologie di imballaggi utilizzate sono le vaschette sia in PET che di polistirolo (cir-

ca 74,5%), le buste e vaschette in poliaccoppiato flessibile per il restante 16%, le vaschette in alluminio per l’8% e, buon’ultimo, confezioni in cartoncino (1,5%). Il totale degli imballaggi in plastica utilizzati per confezionare i prodotti dell’area convenience food (vaschette e buste) rappresenta circa il 40% del totale imballaggi in plastica utilizzati per il settore alimentare (bevande escluse).

• Il confezionamento in vaschette di plastica interessa la quasi totalità delle tipologie di piatti pronti, come le insalate pronte, anche abbinate ai condimenti e alle posate, e frutta fresca a pezzi.

Le vaschette sono realizzate in prevalenza in PET oppure in materiale accoppiato flessibile da converter (con spessore non superiore ai 0,2 millimetri).

• Il flessibile da converter è utilizzato sia per produrre le buste dei prodotti di IV gamma, sia per i top delle vaschette dei prodotti pronti. Il 90% di queste chiusure è realizzato con un film di materiale accoppiato e termosaldato alla vaschetta: tali chiusure permettono di conservare i prodotti con una shelf life superiore alle 48 ore e tutti quei cibi confezionati in atmosfera modificata. In tutti gli altri casi può essere utilizzata una pellicola di plastica o, ancora, le confezioni possono essere chiuse con coperchi dello stesso materiale della vaschetta.

• La vaschetta di alluminio viene utilizzata quasi esclusivamente in gastronomia, ed è presente tanto nella grande distribuzione quanto nel piccolo negozio di gastronomia; in alcuni casi è utilizzata anche per le consegne da ordinazioni online. La chiusura è in prevalenza un coperchio in plastica.

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• I contenitori in cartoncino, in prevalenza utilizzati per la gastronomia espressa, presentano un rivestimento interno che crea l’effetto barriera. Il contenitore in cellulosa diventa di fatto un accoppiato rigido.

Negli ultimi anni, i produttori degli imballaggi impiegati nel comparto Fresh & Convenience hanno cercato, per quanto possibile, di utilizzare materiali provenienti da riciclo; anche per quanto riguarda gli

Fresh & Convenience Food

Ready foods to be consumed without having to be cooked, either because they have already been cooked, or they are semi-ready, and need only to be heated, but also frozen, for which it’s necessary to finish the cooking or to consume “natural”: this best sums up the Fresh & Convenience Food area.

Much used abroad, and for a long time also in the domestic context, ready foods of varying nature, mainly sold by mass retail and delicatessens, are making headway also in the Italian market.

Based on the latest available information, in 2022 the general trend of the sector has returned to a positive sign, after a disastrous 2020 – due to the large-scale consumption of frozen products with respect to fresh ones due to the pandemic – and an uncertain 2021. The forecasts for 2023 are, however, for further growth. The offer of the segment is variegated, with many different products and with equally diverse trends.

The real driver of the sector is consumption by the younger population, curious to try new things, especially with an ethnic flavour. Thanks to “ready foods” meeting this demand is easier and certainly less costly compared to consumption in restaurants.

The online distribution channel is the one with greatest growth, even though sales of mass retail and grocery stores resumed to full speed after 2020.

The market in figures

Around 16,900 t/000 of products in this category were packaged in Italy in 2022: 84% relate to first courses, including frozen products, ethnic first courses and soups. 10.2% relate to IV and V range fruit and vegetables (salad, fruit salads, cooked vegetables, etc.).

Fresh fish products, including both starters and second courses, but excluding sushi, accounted for 0.9%. The frozen products heading (0.7%) include pizzas, while the “other” heading (4% of the entire range) includes various meat-based preparations (veal with tuna sauce, meatballs, various stews, etc.), savoury pies, sushi and dessert products.

Packaging numbers and types

Given that these foods, as we have seen, have a high service content, the packaging must be of a corresponding level. The food must be preserved to maintain its main characteristics; while, in fact, on the one hand, the organoleptic qualities must be maintained, on the other hand, account has to be taken of the product’s shelf life, which can be 1 day or several months, as in the case of frozen products. In many cases, it’s not only the packaging that has to guarantee optimal results for the preservation of convenience food: the environmental conditions and the correct temperatures to be maintained throughout the life of the product are fundamental.

Another essential element for packaging is, therefore, the ability to communicate in a precise and immediate manner the main

accoppiati, si è fatto ricorso all’accoppiamento tra carta e plastica proveniente da riciclo.

Si tratta indubbiamente di un motivo trainante per l’intero settore del packaging, chiamato a rispondere alle esigenze dei consumatori, ormai molto attenti nella scelta dei prodotti anche in base all’imballaggio che li contiene.

information about the proper preservation of a product and its best use.

For this reason, many leading companies have opted to use colour codes and symbols on packages that facilitate the identification of product type.

Introducing the question of the packaging quantities regarding this sector, on the basis of an analysis of the numbers in the Italian Packaging Institute Database, in 2022 around 531,000 tonnes of primary packaging were used. If we add secondary packaging, that is, carboard boxes mainly used in the frozen products sector, we arrive at 540,000 tonnes.

• With regards to packaging with direct contact with the product, we find a net predominance of plastic. The types of packaging used are trays in both PET and polystyrene (around 74.5%), bags and trays in flexible polylaminate for 16%, aluminium trays for 8% and, in last place, cardboard packages (1.5%).

The total of plastic packaging used to package products in the convenience foods area (trays and bags) represents around 40% of the total of plastic packaging used for the food sector (beverages excluded).

• Packaging in plastic trays is used for almost all types of ready foods, such as ready salads, also combined with dressings and cutlery, and pieces of fresh fruit.

The trays are mainly made of PET or of flexible laminated material by converters (with thickness not greater than 0.2 millimetres).

• The flexible material from converters is used both to produce the bags for IV-range products and for the top of trays for ready products. 90% of these closures are made with a film laminated and heat-sealed to the tray: these closures make it possible to preserve products with a shelf-life greater than 48 hours and all those foods packaged in a modified atmosphere.

In all other cases, a plastic film can be used or, otherwise, the packages can be closed with covers of the same material as the tray.

• The aluminium tray is used almost exclusively in gastronomy, and is present in both mass retailing and in small delicatessens; in some cases, it’s also used for the delivery of online orders. The closure is principally with a plastic cover.

• Cardboard containers, generally used for express gastronomy, have an internal coating that creates a barrier effect. The cellulose container effectively becomes a rigid lamination.

In the last few years, producers of packaging used in the Fresh & Convenience area have tried, as far as possible, to use material originating from recycling; also with regards to laminates, use has been made of coupling between paper and recycled plastic.

This is undoubtedly a driving factor for the entire packaging sector, called to respond to the demands of consumers, today very attentive in the choice of products, also on the basis of the packaging that contains them.

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Foods and packaging with a high service content. Snapshot of a developing food sector and the packaging numbers. Barbara Iascone

Piatti monouso in alluminio riciclato

n Disponibile una nuova linea per il mercato professionale e consumer. Da oltre trent’anni azienda di riferimento nel food packaging, Contital si impegna a ridurre l’impatto sull’ambiente della propria attività e dei propri prodotti. Un’attenzione che trasferisce anche nelle novità che propone al mercato, l’ultima delle quali si chiama Ecopiatto, gamma di piatti monouso in alluminio riciclato al 100%.

La proposta risponde alla sempre maggiore attenzione che buyer e consumatori dedicano alle tematiche di carattere ambientale, anche per quanto riguarda il monouso; Contital entra dunque a pieno titolo in questo contesto, con una soluzione che fa perno sulle indiscusse qualità dell’alluminio.

L’innovativa linea di piatti è infatti riciclabile all’infinito, resistente e disponibile in colorazione bianca oppure silver. Quadrati o circolari, i piatti sono richiudibili con specifici coperchi in materiale riciclabile per garantire il trasporto sicuro degli alimenti; nella forma quadrata sono anche sigillabili con appositi film salvaliquidi, fornendo così un valido supporto al confezionamento professionale di piatti pronti. Contital affronta quindi la sfida della sostenibilità offrendo agli utilizzatori prodotti responsabili e funzionali, coniugando attenzione all’ambiente, da una parte, e bisogni di un mercato in continua evoluzione, dall’altra.

Confezionare pasta in Mozambico: un successo

Tre linee di confezionamento per pasta lunga, di cui una installata in piena pandemia: è quanto realizzato dal costruttore di macchine automatiche Altopack per Merec Industries, realtà di riferimento in Africa Orientale nella produzione e commercio di pasta e prodotti da forno.

n L’installazione della prima linea produttiva di Merec risale al 2012, anno in cui commissiona ad Altopack tre macchine “AOD PL” per il confezionamento di pasta lunga, dotate anche di sistema di alimentazione. AOD è una flow-pack a media velocità, caratterizzata da un elevato livello di automazione e flessibilità che, a seconda della configurazione, può arrivare a produrre fino 130 confezioni al minuto. La versione PL, dedicata nello specifico al confezionamento di spaghetti, fettuccine e tagliatelle, ne hanno fatto la scelta ideale per il gruppo africano, che doveva far fronte a un deciso incremento produttivo, ottimizzando di conseguenza le operazioni di packaging.

Packaging pasta in Mozambique: a success story

Disposable plates in recycled aluminium

A new line is available for the professional market and consumers. A reference company in food packaging for more than thirty years, Contital is committed to reducing the impact on the environment of its business activity and its products. This attention leads to new developments to propose to the market, the last of which is called Ecopiatto, a range of disposable plates in 100% recycled aluminium. The proposal responds to the increasing attention that buyers and consumers dedicate to issues of an environmental nature, also with regards to disposable items; Contital has, therefore, fully entered this

context, with a solution that hinges on the undisputed qualities of aluminium.

The innovative line of plates is, in fact, endlessly recyclable, resistant and available in white or silver versions. Square or circular, the plates are closeable with specific covers in recyclable material to guarantee the safe transport of foods; the square versions can be also sealed with special liquid-saving film, thereby providing valid support to the professional packaging of ready meals. Contital is taking up the sustainability challenge, offering users responsible and functional products, combining attention towards the environment, on the one hand, and the needs of a continuously evolving market, on the other.

Three packaging plants, one of which installed in the middle of the pandemic: this was carried out by the automatic machine manufacturer, Altopack, for Merec Industries, a reference enterprise in East Africa, specialized in production and trade of pasta and bakery products.

The installation of the first packaging production line was completed in 2012, the year in which the African company commissioned to Altopack three “AOD PL” packaging machines for packing long goods pasta equipped with a loading system. AOD is a packaging machine for flow-pack that can achieve - depending on the configuration - 130 bags per minute and it is characterized by a high level of automation and high flexibility. This machine is specifical-

ly dedicated to packaging spaghetti, fettuccine and tagliatelle: these features made it the ideal choice for Merec that in 2012 responded quickly to the need to increase pasta production, optimizing the packaging operations.

A growing path based on quality and efficiency

The production volume has been so high that Merec, few years later, commissioned a second production packaging line, buying an AOD packaging machine equipped with loading system. In this case the challenge was not only technical: the installation took place in the middle of the pandemic Covid-19, facing problems ranging from the packaging machines load to the installation and commissioning operations. The project approach was based on remote technologies: from video calls to the use of systems for

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Un percorso di crescita basato su qualità ed efficienza

Le performance sono state tali da portare Merec, pochi anni dopo, a commissionare una seconda linea produttiva, basata sempre su una macchina AOD dotata di sistema di caricamento. E in questo caso la sfida non era soltanto tecnica: dal trasporto delle macchine, alle operazioni di installazione e messa in opera, tutto si è svolto nel corso della pandemia di Covid-19, imponendo stringenti protocolli sanitari e l’uso delle tecnologie in remoto, a partire dalle video call fino all’impiego di sistemi per l’assistenza a distanza. Da sottolineare che le macchine Altopack sono “Industry 4.0 ready” e dispongono di avanzati sistemi per il monitoraggio da remoto, il che ha consentito di collaudare la linea senza intoppi e nei tempi previsti.

Il successo di funzionamento e la facile manutenzione dei sistemi in essere hanno dunque indotto Marec a dotarsi di una terza linea, tutt’ora in fase di installazione. In questo caso, oltre alla confezionatrice, l’impianto prevede la presenza di un’incartonatrice molto compatta, in grado di riempire cartoni di diverse dimensioni, con caricamento dall’alto tramite un pick and place.

L’evoluzione costante del rapporto che lega le due realtà testimonia la capacità di Altopack di coprire con i propri sistemi l’intero ciclo del packaging, dal primario al terziario, assecondando le reali esigenze del cliente e le sue aspettative di sviluppo.

FORNITORE SU MISURA, ANCHE NEI PAESI EMERGENTI

Merec non è il solo partner di Altopack nel continente Africano. L’azienda italiana vanta infatti un portafoglio consolidato di clienti e un’ampia piattaforma di macchine già installate: 263 in totale all’interno di un mercato in costante espansione, che si estende fino all’area Middle East. L’approccio di Altopack è basato sulla definizione di un rapporto di fiducia reciproca, assistenza costante e una strategia di acquisto tarata in base alle specifiche esigenze di produzione, pensata quindi per consentire a tutti l’accesso alla soluzione più adeguata, che si tratti di grandi brand, contoterzisti o aziende di piccole e medie dimensioni.

MADE-TO MEASURE SUPPLIER, ALSO IN EMERGING COUNTRIES

Merec is not the only African partner of Altopack. The Italian company indeed boasts a consolidated portfolio of customers and a large platform of already-installed packaging machines: 263 in total in a market that includes also the Middle East Area and which is strongly growing. Altopack builds a relationship of mutual trust with its customers and offers constant assistance. Altopack proposes a purchasing strategy based on production needs in order to provide everyone with the most suitable solution, irrespective of whether they are large brands, contractors or small and medium-sized enterprises.

remote assistance. Altopack machines closely follow Industry 4.0 criteria and have advanced systems for remote monitoring and control, which has made it possible to test the line smoothly and on schedule. The packaging machine has achieved high production targets: there were no operation and maintenance problems, so Merec chose to commission a third packaging line they are now installing. These are packaging machines

and also case packers that can fill cartons of different sizes: loading is carried out from the top with a pick-and-place system characterized by small size and compactness. The constant evolution of the relationship that binds two enterprises demonstrates Altopack’s ability to cover the entire packaging life-cycle from primary to tertiary with its own systems, meeting the needs of customers and their development expectations.

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Confezioni asettiche con barriera a base carta

n Tra i leader globali nel campo delle soluzioni per il trattamento e il confezionamento alimentare, Tetra Pak ha lanciato, nel 2022, un primo lotto pilota di confezioni monodose realizzate con barriera alternativa a base carta, che fungerà da test a scaffale in attesa della produzione industriale su larga scala, prevista in calendario nel 2025.

Si tratta della prima confezione asettica con barriera a base carta in alternativa al sottile strato di alluminio degli attuali pack che, seppur garantendo la sicurezza alimentare, contribuisce a un terzo delle emissioni di gas serra legate ai materiali.

«Presentare una soluzione destinata a rivoluzionare il confezionamento asettico, rappresenta per noi motivo di grande orgoglio e, al contempo, di grande consapevolezza del valore condiviso giorno dopo giorno con i nostri partner, clienti e stakeholder della filiera agroalimentare» spiega Paolo Maggi, Presidente Tetra Pak South Europe. «Un ulteriore traguardo che conferma la costante spinta all’innovazione sostenibile del packaging alimentare secondo Tetra Pak».

Si prevede che le nuove soluzioni siano in grado di garantire protezione da luce e ossigeno, salvaguardare la qualità, le proprietà organolettiche e nutrizionali del prodotto, oltre ad assicurare shelf life comparabili con quelle delle confezioni asettiche tradizionali per prodotti a bassa acidità. Ulteriore plus è il significativo incremento di materie prime da fonti rinnovabili e una riduzione delle emissioni di CO2 ancora superiore rispetto al passato.

Decontaminazione di alimenti secchi

Le soluzioni a microonde e radiofrequenza sviluppate da Sairem sono in grado di decontaminare i cibi in modo veloce e affidabile senza l’uso di prodotti chimici.

n Specialista nel settore delle tecnologie industriali a microonde (MW) e radiofrequenza (RF), Sairem ha sviluppato un’applicazione 100% elettrica che sostituisce le soluzioni convenzionali ad aria calda o vapore per combattere germi o muffe negli alimenti. Oltre ad assicurare una efficace decontaminazione, il processo preserva la qualità e le proprietà organolettiche dei prodotti e può essere utilizzato per vari alimenti a basso contenuto di acqua (farina, cereali, lenticchie, fagioli, spezie, funghi, fave di cacao, noci, semi, latte in polvere ecc…).

Il processo consiste in una breve esposizione del prodotto a un campo a microonde o a radiofrequenza all’interno di una cavità di lavorazione a temperatura controllata. La temperatura della cavità, l’intensità del campo e la durata del processo sono selezionati in base all’ingrediente alimentare e al tipo di parassita da eliminare. Il riscaldamento volumetrico delle microonde garantisce l’uniformità e la completa distruzione dei parassiti assicurando un allungamento della shelf life del prodotto.

Le apparecchiature ultramoderne, flessibili e modulari di Sairem sono completamente automatizzate, compatibili con le applicazioni Industry 4.0 e facilmente integrabili nelle linee esistenti. Il processo di decontaminazione può essere effettuato su imballaggi in plastica, vetro, carta e termoformati. Innumerevoli i vantaggi come la manutenzione ridotta al minimo, il design compatto salvaspazio e i significativi risparmi energetici.

Aseptic packaging with a paperbased barrier

Tetra Pak takes on the new sustainable challenge in the paper packaging for drinks area, replacing the aluminium barrier with a paper one.

Global leader in the field of solutions for food processing and packaging, Tetra Pak launched, in 2022, a first pilot lot of single-dose packages developed with an alternative paper-based barrier, which will be used in shelf-testing pending large-scale industrial production, planned for 2025.

It’s the first aseptic package with a paper-based barrier as an alternative to the fine layer of aluminium used in current packs which, while guaranteeing food safety, contributes to a third of the greenhouse gas emissions associated with the materials. «Presenting a solution destined to

revolutionise aseptic packaging is a source of great pride for us and, at the same time, great awareness of the value shared day after day with our partners, customers and stakeholder in the agri-food supply chain» explains Paolo Maggi, Chairman of Tetra Pak South Europe. «It’s a further milestone which confirms Tetra Pak’s constant search for sustainable innovation in food packaging».

The new solutions are expected to be able to guarantee protection from light and oxygen, safeguarding the product’s quality and organoleptic and nutritional properties, as well as ensuring shelve-lives comparable with those of traditional aseptic packaging for low acidity products. A further plus is the significant increase in raw materials from renewable sources and an even greater reduction in CO2 emissions compared to the past.

Decontamination of food stuffs

Sairem microwave technology offer a fast and efficient decontamination without the use of toxic chemical products

Sairem, specialised in industrial microwave (MW) and radio frequency (RF) technologies, has developed a 100 % electric application that replaces conventional solutions such as hot air or steam for combating germs or moulds in food. The gentle process based on MW and RF technology preserves the quality and organoleptic properties of the products and can be used for various foods with low water content (flour, cereals, lentils, beans, spices, mushrooms, cocoa beans, nuts, seeds, milk powder and more).

During the processes developed by Sairem, the microwave or high-frequency field acts briefly on the product in a temperature-controlled chamber

and performs homogeneous heating within a very short time. The temperature intensity of the field and process duration are individually adapted to the application or the product. Volumetric heating under precise temperature control guarantees uniform and complete inactivation of salmonellae and a radical reduction of moulds.

l’informazione

Sairem’s ultra-modern, flexible, and modular equipment carry out decontamination in an automatic, rapid, and precisely reproducible process that can be easily integrated into existing lines and is therefore Industry 4.0-compatible. The decontamination process can be carried out on various types of packaging. e.g., plastic, glass, paper, thermoformed packaging, bags and more.

The fully electric solutions are spacesaving and operate with moderate power consumption, minimal maintenance and moderate power consumption.

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Grandi formati per grandi performance

Dal Gruppo Goglio, numerose proposte tra sostenibilità, soluzioni barriera e grandi formati per rispondere alle più diverse esigenze del settore alimentare (e non solo).

n Leader mondiale nel confezionamento asettico di prodotti alimentari liquidi pompabili, come polpe e concentrati di frutta, il Gruppo Goglio ha conquistato negli anni importanti quote di mercato grazie all’offerta di un’ampia gamma di sacchi di grandi formati, prodotti in Italia nello stabilimento di Daverio (VA) e in Cina nello stabilimento di Tianjin, poi venduti in tutto il mondo.

Packaging sempre più sostenibili

• Guardando al liquid food, negli ultimi anni il settore ha mostrato una maggior attenzione nei confronti della sostenibilità, che si traduce nell’utilizzo di materiali riciclabili per gli imballi. Una sfida che si aggiunge alla già complessa conservazione dei prodotti liquidi processati in asettico e delle loro caratteristiche. La proprietà barriera della confezione, infatti, deve garantire il buon mantenimento del prodotto confezionato per un periodo di tempo prolungato e in assenza di conservanti. A questo proposito, grazie alla costante attività del team interno di ricerca e sviluppo, il

Gruppo ha lanciato sul mercato le soluzioni green Fres-co Aseptic System®, una linea realizzata in materiale multistrato mono-PE e un laminato coestruso EVOH, che garantisce elevati standard di proprietà barriera e ne consente, dove previsto, lo smaltimento nei moderni impianti di riciclo.

• Avanguardia in termini di design e materiale ideate dal Gruppo è la confezione Pillow UP® Realizzato da Goglio in risposta alle esigenze dei clienti del settore alimentare - ed esteso poi al settore della detergenza con una versione dedicata interamente in monomateriale polietilene - questo imballo si distingue per versatilità: grazie alla speciale sagomatura brevettata, la confezione può essere posizionata piatta all’interno di una scatola agevolandone lo stoccaggio e il trasporto, con conseguente riduzione dei costi, oppure può essere appoggiata su una superficie piana rimanendo in piedi.

Soluzioni barriera. Chiudono la carrellata, le tradizionali confezioni asettiche con bocchello di Goglio, sterilizzate grazie a un processo specifico di irraggiamento, in diverse soluzioni barriera e formati: il bag-in-box - da 3 a 20 litri - destinato al food service, e i sacchi di grandi o grandissime dimensioni - da 220 fino a 1600 litri - che si rivolgono prettamente ai trasformatori di semilavorati.

Large formats for great performances

Goglio Group’s wide range of sustainable, barrier, large-sized solutions are conceived to respond to the most diverse needs of the food sector (and not only).

World leader in the aseptic packaging of liquid and pumpable food products, such as fruit pulps and concentrates, the Goglio Group has gained significant market share over the years thanks to the offer of a wide range of large-size bags produced in Italy in the Daverio factory (VA) and in China in the Tianjin factory, then sold throughout the world.

Increasingly sustainable packaging

• With regards to liquid food, in the last few years the sector has shown greater attention towards sustainability, using recyclable packaging materials. It’s a new challenge in addition to the already complex preservation of liquid products processed in aseptic conditions and their characteristics. Barrier properties, in fact, must guarantee the proper maintenance of the packaged product for a longer period of time and in the absence of preservatives. For this reason, thanks to the constant work of its internal research and development team, the Group has launched on the market the green Fres-co Aseptic System® solutions, a line developed in multi-layer mono-PE and an EVOH co-extruded laminate, which guarantees high standards of barrier properties and allows, where available, disposal in modern recycling plants.

• The Pillow UP® packaging is cutting-edge, in terms of the design and material conceived by the Group. Developed by Goglio in response to the demands of customers in the food sector - and extending to the home and personal care sector with a fully-dedicated version in mono-material polyethylene - this pack stands out for its versatility: thanks to the special patented shaping, the package can be positioned flat inside a box facilitating storage and transport, with a reduction in costs, or can be placed on a flat surface while remaining upright.

Barrier solutions. Completing the range are the traditional aseptic packages with the Goglio spout, sterilised thanks to a specific radiation process, which have various barrier and format solutions: the bag-inbox - from 3 to 20 litres - for the food service sector, and the large and very large bags - from 220 to 1600 litreswhich are essentially aimed at transformers of semi-finished products.

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SOLUZIONI INTELLIGENTI PER UNA TAPPATURA SOSTENIBILE

Molte le novità che i visitatori hanno potuto toccare con mano entrando nello stand di Arol a Interpack 2023, in particolare le ultime tecnologie di tappatura progettate per la sicurezza di prodotti nonché l’impiego dei materiali sostenibili che guardano all’economia circolare.

Le tecnologie messe a punto da Arol spaziano dai mandrini alle teste per chiusure in alluminio ROPP su bottiglie in vetro e in lattina, alle Diamond Bottles, bottiglie smart integrate con wireless Bluetooth torque e tester per misurazioni dinamiche off e on-line, fino alle decappatrici e ai decrowner.

SMART SOLUTIONS FOR SUSTAINABLE CAPPING

On AROL booth at Interpack 2023, visitors experienced the latest capping technologies on product safety, a view on circular economy and on more sustainable packaging materials.

The technologies developed by Arol range from spindles and heads for ROPP aluminum caps on glass and can bottles, smart instrumented bottles (wireless Bluetooth torque and top load tester for off and on-line dynamic measurements), decappers, decrowners. Furthermore, Arol showcased tests on paper caps, thanks to the AROL LabV, a laboratory

Tra le novità anche i risultati di test su tappi di carta, svolti con il supporto dell’Arol LabV, un tappatore da laboratorio in grado di compiere misure come angolo di avvicinamento, corsa e angolo di avvitamento, angolo piatto, corsa totale della camma.

Per supportare gli imbottigliatori nell’utilizzo del PET in chiave sostenibile, Arol ha proposto anche una soluzione capace di

coprire l’intera filiera: la fase di laboratorio, con l'innovativa stazione robotizzata ClosureXpertLab dove vengono testati i nuovi tappi ultraleggeri e/o con legatura, comprese le bottiglie extraleggere con diverse percentuali di plastica riciclata; la fase di alimentazione dei tappi con controllo visivo della qualità; la fase di depolverizzazione (pre-tappatura); il ciclo di tappatura completamente servo-controllato (Equatorque IQ- EVO).

“De-cap” delle bottiglie a rendere: esempio concreto di economia circolare.

Sempre più spesso gli schemi di riutilizzo e riciclo degli imballaggi per bevande sono considerati strumenti efficaci per ridurre l'impatto ambientale dei sistemi di confezionamento, aumentando l'efficienza delle risorse. In questo scenario, AROL REVERSE sta diventando un must per gli imbottigliatori, che cercano una risposta efficace per lo svitamento di tappi in plastica prefilettati e tappi in al-

caps are tested, including extra-light bottles with different percentages of recycled plastic- to the caps feeding phase with visual quality control, up to the dedusting phase (pre-capping), and to the fully servo-controlled capping cycle (Equatorque IQ- EVO).

capper able to measure: approach angle, screwing stroke and angle, flat angle, total cam stroke. Moreover the AROL stand showed everything that can help bottlers in the using pet at its best from an environment point of view: from the laboratory phase - with the innovative robotic station ClosureXpertLab, where new ultra-light and/or tethered

“De-cap” to reuse: a concrete example of circular economy. More and more reuse and recycling schemes for beverage packaging are seen as efficient tools for reducing the environmental impact of packaging systems and for increasing their resource efficiency. In this scenario, AROL REVERSE is becoming a must for all those

bottlers looking for an effective response to unscrew pre-threaded plastic caps and threaded aluminium caps from glass and ref-pet bottles. REVERSE, with between 3 and 30 heads, delivers safe unscrewing of caps with diameters of 28-38 mm, at up 60.000 caps/h (1.000 caps/min). The machine’s decapping heads are made entirely of stainless steel; special handling parts, including discharge piping and containers, can also be supplied in stainless steel to prevent scratches to bottles and give longer life to components. REVERSE can identify bottles that do not have caps: its “no decapping” feature prevents bottle neck damage. The

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n FOCUS ON PACKAGING DA INTERPACK

luminio filettati dalle bottiglie in vetro e ref-pet. REVERSE, è disponibile con un numero di teste compreso tra 3 e 30 e consente di svitare in modo sicuro tappi con diametro di 28-38 mm, con una velocità massima di 60.000 tappi/h (1.000 tappi/min). Le teste di decappaggio della macchina sono interamente in acciaio inox; anche le parti speciali di movimentazione, tra cui le tubazioni di scarico e i contenitori, possono essere fornite nello stesso materiale per evitare graffi alle bottiglie e garantire una maggiore durata dei componenti. Il sistema, che garantisce un veloce cambio formato e notevole flessibilità, è in grado di identificare le bottiglie prive di tappo grazie alla funzione "no decapping" che impedisce di danneggiare il collo della bottiglia. Le macchine sono inoltre dotate di sistemi di ispezione avanzati per la variazione dell'altezza in ingresso e il rilevamento dei tappi in uscita.

Blue Ocean Closures. Altra soluzione di richiamo, la testa di applicazione per tappi a base di fibra biobased, biodegradabile e riciclabile proposta dalla startup Blue Ocean Closures con sede in Svezia. L’azienda è la prima a sviluppare tappi a vite realizzati con materiale a base di fibra di cellulosa, utilizzando una tecnologia che garantisce stabilità, pensata per offrire soluzioni di chiusura funzionali e innovative. Arol ha messo al servizio di Blue Ocean Closures la propria esperienza, fatta di oltre 40 anni e 25.000 impianti installati in tutto il mondo, per testare la speciale applicazione di tappo in carta. Una prima serie di test è stata effettuata nel LabV di Arol a Canelli su preforme in PET, per proseguire poi utilizzando la strumentazione smart Diamond Bottle.

machines are equipped with advanced inspection systems for height variance at the infeed and cap detection at the discharge. REVERSE is designed for quick format change and is flexible enough to be adapted in any plant.

Blue Ocean Closures. Fully biobased, ocean biodegradable and recyclable: Blue Ocean Closures (a start-up based in Sweden) is the first to develop an innovative concept for cellulose fiber-based screw cap solutions using a technology enabling state of the art definition and stability with the potential to offer fully functional closure solutions. AROL

has put at the service of Blue Ocean Closures its unique experience of over 40 years and + 25.000 equipment installed worldwide, to test the application of their new paper cap.

In the AROL Canelli (Italy) plant, a first set of tests have been carried out on PET preform thanks to Lab V, the AROL laboratory machine able to analyse the capping phase defined by five parameters: approach angle, screwing stroke, screwing angle, flat angle, total cam stroke. The tests have then continued using the smart instrumented Diamond Bottle, a wireless Bluetooth torque and top load tester.

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Perfomance sempre più significative con il BOPE

PEoneer® BOPE, prodotto innovativo frutto della collaborazione di Ticinoplast e Plastchim T, definisce nuovi standard di qualità e sostenibilità.

Presente a interpack all’interno dello stand di Plastchim T, Ticinoplast ha portato alla ribalta alcuni importanti progetti legati alla sostenibilità dei materiali. Lo racconta l’amministratore delegato Gianandrea Tonelli, partendo dagli ultimi sviluppi che rispondono ai criteri di economia circolare.

Increasingly impressive performances with BOPE

Present at interpack in the Plastchim T stand, Ticinoplast put under the spotlight a number of important projects related to the sustainability of materials. The CEO, Gianandrea Tonelli, tells us about them, starting from the latest developments that meet the circular economy criteria. «Our attention towards sustainability goes back a long way. Already in 2020, with the Nextfilm brand, we introduced a wide range of solutions: compostable

film designed for lamination and “OK compost” certified; but also stretch film, versatile for numerous applications, allowing for significant reductions in the weight of the packaging and, last but not least, products containing recycled raw materials, from the post-industrial recycling supply chain and from post-consumer chemical recycling. To give an idea of how relevant these solutions are today, one of our important

«La nostra attenzione alla sostenibilità viene da lontano. Già nel 2020, con il brand Nextfilm, abbiamo introdotto un ampio spettro di soluzioni: pellicole compostabili pensate per la laminazione e certificate “OK compost”; ma anche film espansi, versatili per molteplici applicazioni, che consentono significative riduzioni del peso del packaging e da non dimenticare i prodotti contenenti materie prime riciclate, sia dalla filiera del riciclo post industriale sia dal post consumo da riciclo chimico. Per dare un’idea di quanto siano attuali queste soluzioni, un nostro importante cliente in fiera ha presentato un prodotto con contenuto riciclato fino al 76%». Per poter partecipare da protagonista a questa nuova sfida della sostenibilità, Ticinoplast ha ottenuto la certificazione ISCC PLUS, che comporta l’adozione di un sistema di gestione della sostenibilità aziendale partendo dall’acquisto di materie di provenienza dichiarata da fonti rinnovabili e/o riciclo di materie plastiche secondo uno schema certificato.

Focus sul polietilene biorientato

Al centro della presenza congiunta in fiera di Ticinoplast e Plastchim T, c’è il nuovo PEoneer® BOPE, film di polietilene biorientato a cinque strati, prodotto a testa piana con ottimizzate proprietà meccaniche e ottiche, adatto per stampa flexo e rotocalco, laccatura e metallizzazione, utilizzabile sia come monofilm che in strutture accoppiate.

customers at the trade fair presented a product with up to 76% of recycled content». To participate as a protagonist in this new sustainability challenge, Ticinoplast has obtained ISCC PLUS certification, which implies the adoption of a corporate sustainability management system starting from the purchase of materials of declared origin from renewable sources and/or recycled plastic materials according to a certified scheme.

Focus on biaxially oriented polyethylene

A key feature of the joint presence at the trade fair of Ticinoplast and Plastchim T was the new PEoneer® BOPE, the biaxially oriented polyethylene film in five layers, produced in flat sheets with excellent mechanical and optical

properties, suitable for flexo and rotogravure printing, lacquering and metallization, useable both as a mono-film and in laminated structures. It’s a result which has required a strong synergy between the two enterprises and an important commitment in terms of internal organization: a positive synergy that invites reflection on the value of R&D and cooperation.

«At the Plastchim T stand, we demonstrated what a combination of expertise can bring» Tonelli continues. «The collaboration has, in fact, allowed us to develop a product which is fundamental for sustainable packaging; this is PEoneer® BOPE, a biaxially oriented polyethylene, which combines our expertise in polyethylene and Plastchim’s technical expertise in the development of a material with

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M. Costanza Candi
PEoneer® BOPE, the innovative product deriving from the partnership between Ticinoplast and Plastchim T, sets new quality and sustainability standards.
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M. Costanza Candi
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ON
INTERPACK
FOCUS
PACKAGING DA

Un risultato che ha richiesto forte sinergia tra le due imprese e un importante impegno sul fronte dell’organizzazione interna. Una sinergia positiva che apre alla riflessione sul valore di R&D e cooperazione.

«Allo stand di Plastchim T, abbiamo dimostrato a cosa possa portare l’unione delle competenze» prosegue Tonelli. «La collaborazione ci ha infatti permesso di giungere a un prodotto fondamentale per il packaging sostenibile; si tratta del PEoneer® BOPE, un polietilene biorientato, che coniuga la nostra expertise nel polietilene e le capacità tecniche di Plastchim nello sviluppo di un materiale con proprietà meccaniche straordinarie. Si pensi alla macchinabilità, alla stampabilità, alla saldabilità e alla resistenza meccanica: caratteristiche indispensabili nella sostituzione del poliestere.

Il BOPE permette quindi di realizzare packaging monomateriali facilmente riciclabili, specialmente in presenza di una filiera di recupero ad hoc, l’unica che può garantire circolarità piena per questo tipo di prodotto. Le performance e le funzionalità richieste al packaging sono talmente elevate, che il materiale riciclato deve essere di qualità pari alle materie prime “vergini”.

L’alternativa, che consente l’impiego di scarto di qualità inferiore è il riciclo chimico. Purtroppo, in questo senso, manca ancora una base normativa che permetta di utilizzare il materiale riciclato in molti ambiti, food compreso».

Ma quali sono le prospettive di mercato?

A fronte di un quadro geopolitico ed economico molto instabile, Tonelli lamenta la mancanza di certezza ed uniformità normativa, che resta una vera criticità per il settore packaging.

«Stiamo vivendo un periodo di grande complessità - prosegue - ma oltre alla quotidianità economica e alla situazione geopolitica, manca una base normativa certa, tra regolamento europeo sugli imballaggi e altre misure che non agevolano la definizione di una strategia comune, “remando” alla fin fine anche contro la sostenibilità. Obiettivo primario di Ticinoplast resta comunque quello di consolidare la nostra capacità di innovare, che mettiamo a disposizione di clienti e brand-owner, per produrre i packaging del futuro conformi sia alle giuste istanze di sostenibilità, sia alle esigenze normative che alle funzioni di sicurezza e protezione dei prodotti. Per noi produttori di film quindi, la sfida è tutta legata alla performance, visto che il packaging flessibile è il più leggero e quindi di minore impatto, se non altro in termini di emissioni e che ha una funzione fondamentale nella catena del valore del prodotto confezionato. Guardando poi al monomateriale, il polietilene ha delle potenzialità incredibili perché coniuga performance meccaniche, ottiche e fisiche indispensabili nel food come anche in altri settori. Qualità che Ticinoplast conta di ottimizzare ulteriormente, sviluppando nuovi prodotti, come del resto fa da oltre 50 anni».

Incontrati a interpack: GEA

n GEA è uno dei maggiori fornitori mondiali di sistemi per i settori alimentare, delle bevande e farmaceutico. Il suo portafoglio comprende macchine e impianti, nonché tecnologie di processo avanzate, componenti e servizi completi: utilizzati in diversi settori, migliorano la sostenibilità e l’efficienza dei processi di produzione a livello globale. Lo scorso giugno GEA ha inaugurato il New Food Application and Technology Center of Excellence (ATC) a Hildesheim (Germania), come hub centrale per la sperimentazione di processi e prodotti per l’industria delle proteine alternative. Il passaggio a cibi di origine vegetale, carne coltivata e prodotti come le proteine del latte prodotte microbicamente promette di nutrire le generazioni future in modo rispettoso per l’ambiente. Presso il nuovo centro tecnologico, i esperti alimentari di GEA utilizzeranno una linea pilota di coltivazione cellulare e fermentazione per accelerare le innovazioni dal laboratorio alla produzione su scala commerciale.

extraordinary mechanical properties. These relate to machinability, printability, weldability and mechanical strength: essential characteristics in the substitution of polyesters. BOPE, therefore, makes it possible to develop easily recyclable mono-material packaging, especially in the presence of an ad hoc recovery chain, the only process that can guarantee full circularity for this type of product. The performances and functionalities required of packaging are so high, that the recycled material must be of a similar quality as “virgin” raw materials. The alternative, which allows the use of lower quality waste, is chemical recycling. Unfortunately, in this sense, we still lack a regulatory basis that permits the use of recycled waste in many contexts, food included».

But what are the market

prospects?

Faced with a very unstable geopolitical and economic context, Tonelli is concerned about the lack of certainty and regulatory uniformity, which remains a real problem for the packaging sector.

«We are going through a period of great complexity - he continues - but besides the daily economic context and geopolitical situation, we are lacking a certain regulatory basis, considering the European regulation on packaging and other measures that do not help the establishment of a common strategy, ultimately also working against sustainability. Ticinoplast’s main objective remains, however, that of consolidating our capacity to innovate, which we make available to customers

and brand-owners in order to produce the packaging of the future, compliant with the justified demand for sustainability, regulatory requirements, and product safety and protection aspects. For us film producers, therefore, the challenge is entirely related to performance, given that flexible packaging is the lightest packaging and therefore with least impact, at least in terms of emissions, and is of fundamental importance in the packaged product value chain. Looking more closely at mono-materials, polyethylene has incredible potential because it combines mechanical, optical and physical performances essential for food as well as in other sectors. These are qualities that Ticinoplast counts on improving further, developing new products, as it has already done so for over 50 years».

GEA is one of the world’s largest systems suppliers for the food, beverage and pharmaceutical sectors. Its portfolio includes machinery and plants as well as advanced process technology, components and comprehensive services. Used across diverse industries, they enhance the sustainability and efficiency of production processes globally.

Last June GEA inaugurates the New Food Application and Technology Center of Excellence (ATC) in Hildesheim, Germany, as a central hub for piloting processes and products for the alternative protein industry. The shift to plant-based foods, cultivated meat and products such as microbially produced dairy proteins promises to feed future generations in a climate-friendly way. At the new technology center, GEA’s new food experts will be using a cell cultivation and fermentation pilot line to fast-track innovations from the lab to commercial-scale manufacturing.

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BLISTER COLD FORM IN ALLUMINIO MONOMATERIALE

Dalla R&D di Laminazione Sottile, una soluzione innovativa e tecnologica per il confezionamento in blister di medicinali. Chiaro esempio di economia circolare, il nuovo packaging non solo risponde a tutti i criteri di igiene e sicurezza richiesti dal mercato farmaceutico ma è totalmente riciclabile ed è quindi destinato a stabilire nuovi standard in fatto di sostenibilità.

In questa sede documentiamo l’iter progettuale seguito da Laminazione Sottile per arrivare alla produzione di un blister alveolare per il settore pharma, passando attraverso le prove sul materiale più idoneo e la sua successiva ottimizzazione.

Dallo studio del mercato alla ricerca… e ritorno

Da molti anni il mercato farmaceutico usa sistemi alveolari in materiale plastico per confezionare medicinali sotto forma di compresse, capsule, confetti e similari. Se il farmaco teme l’umidità, l’ossigeno o la luce, per creare gli alveoli si usa un multimateriale complesso che unisce, per incollaggio, poliammide/alluminio/PVC saldante.

La struttura alveolare viene chiusa con laminati di alluminio, di spessore compreso tra i 20 e i 25 micron, verniciati internamente con lacche termosaldabili viniliche, che sigillano il blister.

Tali strutture sono definite “cold form”, perché gli alveoli vengono formati a freddo con una semplice operazione di deformazione meccanica.

Tuttavia, pur essendo un’ottima e collaudata soluzione di packaging, i blister multimateriale presentano un problema: a fine vita, sono infatti “praticamente” non smaltibili, dato che è difficilissimo separare i materiali plastici incollati indissolubilmente al metallo.

Da questa considerazione è nata l’idea del gruppo di ricerca di Laminazione Sottile: studiare una lega di alluminio, successivamente verniciata con pochi g/m2 di polimeri, che consentisse da sola la deformazione meccanica sempre a freddo degli alveoli, nonché la perfetta sigillatura per termosaldatura con il tradizionale film di alluminio di chiusura.

I vantaggi di una soluzione del genere sono molteplici, a partire dalla barriera assoluta a ossigeno, vapor d’acqua (ovvero zero WVTR e OTR) e luce. Inoltre, a differenza di quanto accade oggi, il proces-

so consentirebbe di verniciare esternamente con qualsiasi colore la struttura alveolare (che oggi è esclusivamente di color alluminio).

Al proposito, in funzione della tipologia di farmaco, la farmacopea potrebbe per esempio indicare un colore caratteristico che aiuterebbe i pazienti (costretti magari ad assumere giornalmente farmaci differenti per curare diverse patologie) a non sbagliare il medicinale da assumere.

Il blister concepito da Laminazione Sottile potrebbe essere ottimale anche per confezionare lenti a contatto: vernici sterilizzabili in vapor d’acqua a 121 °C per 30’ o anche a raggi γ potrebbero essere utilizzate per consentire la sterilizzazione dei pozzetti contenenti lenti e soluzione salina sterile con pH normalmente compreso tra 7.2 e 7.6.

L’idea progettuale

Attualmente la struttura alveolare prodotta per contenere farmaci in compresse, capsule e formati similari, che deve garantire un effetto barriera verso luce, vapor d’acqua e ossigeno, ha una struttura come quella indicata in figura 1 (stratigrafia tipo). Anche il ciclo produttivo di questo multimateriale è alquanto complesso. Per garantire un buon incollaggio tra i materiali bisogna infatti:

- realizzare l’accoppiamento dei film di OPA e PVC con adesivi normalmente poliuretanici, mediante tecnologia conosciuta con il nome di “secco a solvente”;

- effettuare un processo di cura termica dei coils dopo accoppiamento in camera climatica e a umidità controllata per minimo 3 giorni. Infatti, l’adesivo termina la sua polimerizzazione dopo molte ore dall’incollaggio;

- tagliare in nastri nella larghezza richiesta dal cliente.

L’idea progettuale è stata dunque di realizzare un laminato di alluminio con spessore inferiore rispet-

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Ciro Sinagra, Anthony W. Ipock - Laminazione Sottile Group

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to ai 135 micron (spessore totale del laminato accoppiato OPA/Adesivo/Al/Adesivo/PVC), mettendo a punto un sistema monomateriale che, a fine vita, potesse essere smaltito nell’alluminio come una comunissima lattina, per poi essere recuperato e riciclato in pochi mesi. Si ricorda che in Italia nel 2022 è stato recuperato e avviato al riciclo il 73,6% dei packaging in alluminio immessi sul mercato e il 91,6% delle lattine (dati ufficiali CIAL).

Ottimizzare il ciclo di produzione dei laminati

La difficoltà principale è stata creare un laminato in una lega capace di resistere agli stress meccanici nella formatura a freddo degli alveoli.

La sperimentazione effettuata ha consentito di ottenere una struttura metallografica particolarmente fine, per massimizzare l’allungamento a rottura del laminato realizzato a spessore tra i 70 e i 100 micron. Lo spessore, infatti, potrà essere determinato in funzione della geometria degli alveoli da realizzare.

Controllo della struttura metallografica del laminato. Mediante metallografia si è provveduto a caratterizzare il laminato in termini di dimensione dei grani, dispersione e taglia dei composti intermetallici.

I campioni, dopo lucidatura, sono stati attaccati con soluzione fluoborica e osservati al microscopio metallografico con luce polarizzata (figure 3 e 4).

1. Tipica stratigrafia di un materiale cold form. * Typical stratigraphy of a cold form material.*

* From Simone Hermann, Amcor Product Development Manager Pharma, in Amcor, Innovative HochbarrierefolienHerstellung, Design und neueste Anwendungen, 17 May 2017.

Prove di formatura degli alveoli su stampo pilota: a) lato esterno;

b) lato interno.

Tests on the forming of cells on a pilot mould:

a) external side; b) internal side.

Anche l’isotropia dei materiali è stata attentamente studiata, per far sì che le caratteristiche meccaniche, misurate mediante prove di trazione con provini realizzati parallelamente al senso di laminazione e a 90° e 45° rispetto alla rolling direction, minimizzassero le differenze in termini di carico di rottura, snervamento e allungamento.

Uno stampo “pilota” prototipale da laboratorio è servito per verificare la fattibilità degli alveoli (figura 2).

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3 Controlli metallografici sul laminato a spessore finito. Metallographic checks on laminate at final thickness. Composti intermetallici / Intermetallic compounds
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Struttura cristallina / Crystalline structure
www.italiaimballaggio.it a) b)
4 Ricostruzione 3D della struttura metallografica. 3D reconstruction of the metallographic structure.

5. Esempio di imbutitura a bicchierino su campione marcato con cerchi mediante laser e analisi dimensionale con microscopio confocale. Example of deep drawing on a sample marked with circles using laser and dimensional analyses with confocal microscope.

Controllo indice di anisotropia del materiale. Le misure di anisotropia sono state calcolate sia mediante prove di trazione in piano del laminato a spessore finito su provini a 0°, 45° e a 90° rispetto al senso di laminazione, effettuando anche misure sperimentali dei coefficienti di Lankford, sia su campioni sottoposti a imbutitura a bicchierino. Per valutare la deformazione sugli imbutiti, i lamierini sono stati preventivamente incisi con un laser di precisione (Marcatore Laser Yb:YAG - Costruttore: IPG Photonics) e si è analizzata l’incidenza del fascio laser sulla superficie dell’alluminio laccato mediante un microscopio confocale (figura 5).

Le prove su stampo pilota. È stato costruito un piccolo stampo da laboratorio, per fare le prime prove di imbutitura su un’impronta considerata abbastanza critica. In figura 6 alcune immagini dello stampo prototipale.

Cold form blisters in monomaterial aluminium

An innovative and technological solution for medicinal blister packaging from Laminazione Sottile’s R&D team. A clear example of circular economy, the new packaging not only responds to all the hygiene and safety criteria required by the pharmaceutical market, but is totally recyclable and therefore destined to set new sustainability standards.

In this article we describe the design process followed by Laminazione Sottile in order to arrive at the production of an alveolar blister for the pharma sector, involving tests on the most suitable material and its subsequent optimisation.

From the study of materials to research… and back again

The pharmaceutical market has been using plastic alveolar systems for years to package medicines in the form of

tablets, capsules, dragees and the like. If the medicine is sensitive to humidity, oxygen or light, a complex multi-material that glues together polyamide/ aluminium/sealing PVC is used to create the cells.

The alveolar structure is closed with aluminium laminates, of 20 to 25-micron thickness, fully coated with vinyl heat-sealable lacquers, which seal the blister.

These structures are defined as “cold form” because the cells are cold-formed

In conclusione

La soluzione monomateriale studiata - un laminato in lega di alluminio verniciato, specifico per la produzione di blister alveolari per il settore farma - potrebbe rappresentare una rivoluzione nel packaging farmaceutico.

Il Dipartimento R&D del Gruppo Laminazione Sottile è aperto alla collaborazione con i costruttori di macchine automatiche, convinto che il progetto di questo packaging innovativo, igienico, ermetico, con barriera totale a luce e gas, perfettamente e facilmente riciclabile possa rappresentare nel prossimo futuro una soluzione ottimale per le case farmaceutiche più sensibili ai concetti di economia circolare. In questo modo, un prodotto che oggi, a fine vita, diventa un rifiuto potrà facilmente trasformarsi in una risorsa. Un concetto, questo, che il mondo dell’alluminio ha peraltro introiettato da tempo, superando l’ottica tradizionale del ciclo di vita “dalla culla alla tomba”, e progettando ormai le soluzioni di packaging secondo il criterio “dalla culla alla culla”.

6. Realizzazione di uno stampo prototipale per test di imbutitura. Creation of a prototype mould for deep drawing tests.

with a simple mechanical deformation operation.

Although this is an excellent tried-andtested packaging solution, multimaterial blisters, however, have a problem: at end-of-life, they are “practically” non-disposable, given that it is very difficult to separate the plastic materials which are inextricably glued to the metal.

This situation gave Laminazione Sottile’s research group an idea: to research an aluminium alloy, subsequently coated with a few g/m2 of polymers, which alone allows for the cold mechanical deformation of the cells, as well as perfect sealing through heat sealing with traditional closing aluminium foil. The advantages of such a solution are numerous, starting from the perfect barrier against oxygen, water vapour (that is, zero WVTR and OTR) and light. In addition, in contrast with what happens today, the process would make it possible to externally coat the alveolar structure with any colour (which is today

exclusively the colour of aluminium). In this regard, depending on the type of medicine, the pharmacopoeia could, for example, indicate a characteristic colour which would help patients (perhaps obliged to consume different medicines every day to treat different pathologies) take the right medicine.

The blister developed by Laminazione Sottile could also be perfect for packaging contact lenses: coatings sterilised in steam at 121 °C for 30’ or also by gamma rays could be used to allow for sterilisation of the cells containing lenses and a saline solution with pH normally between 7.2 and 7.6.

The design idea

The alveolar structure produced to contain medicines in the form of tablets, capsules and similar forms, which have to guarantee a barrier against light, water vapour and oxygen, has a structure as shown in figure 1 (standard stratigraphy).

The production cycle of the multi-

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Ciro Sinagra, Anthony W. Ipock Laminazione Sottile Group (Caserta), Italy

material is also somewhat complex. To guarantee effective adhesion between the materials, it is necessary, in fact, to:

- obtain the lamination of OPA and PVC film with normally polyurethane adhesives, using technology known with the name of “solvent dry”;

- carry out a thermal treatment process of the coils after lamination in a climatic chamber with controlled humidity for a minimum of 3 days. The adhesive finishes its polymerisation many hours after gluing;

- cut into strips in the width requested by the customer.

The design idea was, therefore, to create an aluminium laminate with a thickness below 135 microns (total thickness of the coupled OPA/Adhesive/Al/ Adhesive/PVC laminate), developing a mono-material system which, at end-of-life, can be disposed with aluminium like a normal can, to be then recovered and recycled in a few months.

It is worth noting that in Italy in 2022

73.6% of aluminium packaging and 91.6% of cans were recovered and sent to recycling (official CIAL data)..

Optimising the laminates production cycle

The main problem was creating a laminate in an alloy able to resist the mechanical stresses in the cold forming of the cells.

The experimentation carried out made it possible to obtain a particularly fine metallographic structure to maximise the elongation at break of the laminate developed at a thickness between 70 and 100 microns. The thickness, in fact, can be established according to the geometry of the cells to be made. The isotropy of the materials was carefully studied, to ensure that the mechanical characteristics, measured with tensile tests with specimens carried out parallel to the rolling direction and at 90° and 45° with respect to the rolling direction, minimised differences in terms of breakage load, yield strength and elongation.

A laboratory prototype “pilot” mould was used to verify the feasibility of the cells (figure 2).

observed under a metallographic microscope with polarized light (figures 3 and 4).

Material anisotropy index control. Anisotropy measurements were calculated both with flat tensile tests of laminates at final thickness on specimens at 0°, 45° and 90° with respect to the rolling direction, carrying out also experimental measurements of Lankford coefficients, and on samples subjected to deep drawing. To evaluate the deformation on the drawn parts, the strips were previously engraved with a precision laser (Yb:YAG Laser Marker - Manufacturer: IPG Photonics) and the incidence of the laser beam on the lacquered aluminium surface was analysed using a confocal microscope (figure 5).

Pilot mould tests. A small laboratory mould was constructed to carry out initial deep drawing tests on an impression considered sufficiently critical.

In conclusion

The mono-material solution studied - a coated aluminium alloy laminate, specific for the production of alveolar blisters for the pharma sector - could represent a revolution in pharmaceutical packaging.

Laminazione Sottile Group’s R&D department is open to partnerships with automatic machine manufacturers, convinced that this innovative, hygienic hermetic packaging design, with a total light and gas barrier, perfectly and easily recyclable, could represent in the near future an excellent solution for pharmaceutical companies more sensitive to the concepts of the circular economy.

In this way, a product which today, at end-of-life, becomes an item of waste, could easily turn into a resource. It’s a concept which the aluminium world has already embraced for some time, overcoming the traditional “from cradle to grave” view, and designing today packaging solutions according to “from cradle to cradle”.

Sono i piccoli particolari che ci rendono unici.

Etichettatrici semiautomatiche per prodotti cilindrici

Dispenser per etichette autoadesive

Riavvolgitore per etichette autoadesive

Curiamo ogni particolare produttivo per creare prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza dell’industria dell’etichettatura e del packaging.

Ogni fase della produzione viene controllata e testata per rendere i nostri prodotti efficienti e affidabili. La nostra ampia conoscenza del settore si concentra sul proporre soluzioni sempre innovative e performanti per ogni specifica esigenza.

Control of the metallographic structure of the laminate. The laminate was characterized in terms of grain size, dispersion and size of intermetallic compounds with metallography techniques.

The samples, after polishing, were attached with a fluoric solution and

Soluzioni di automazione industriale per l’etichettatura

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Figure 6 shows a number of images of the prototype mould.
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Mettifoglio a frizione

n FOCUS ON PACKAGING DA INTERPACK

Passi avanti nel form-fill-seal

Dopo la pandemia, Volpak (Gruppo Coesia) è “tornata a correre” con una serie di nuove tecnologie per il confezionamento in pouch, presentate alla scorsa interpack. Ce ne parla Francesco Busquets, Head of Sales & Marketing della società, che racconta anche di come le sinergie di gruppo abbiano impresso una svolta decisiva alle attività progettuali, con esiti più che positivi sul piano della proposta commerciale.

Luciana Guidotti

Un know-how consolidato nella progettazione e costruzione di macchine automatiche per il confezionamento in buste flessibili pre-formate di prodotti liquidi e solidi (dall’home & personal care al food): a partire da questo assunto, Volpak continua la propria evoluzione, pensando in grande.

Progress in form-fill-seal

Molte le novità alla ribalta internazionale di interpack che portano la sua firma, soprattutto interessanti perché frutto dell’approccio organico che sta orientando le attività di tutte le realtà che fanno capo a Coesia: realizzare soluzioni complete per ottimizzare la redditività delle imprese, coniugando automazione

and sustainability.

e sostenibilità.

«La nostra filosofia è, in fin dei conti, sempre la stessa: puntiamo alla flessibilità, e ci adattiamo rapidamente ai tempi che cambiano, migliorando la tecnologia e rendendola anche più conveniente, per fornire così macchine custom made a un prezzo accessibile» esordisce Busquets, che entra subito in argomento.

Dallo standard allo speciale: facile «Volpak SM+ è la nostra nuova pouching platform orizzontale, studiata per un time to market molto breve e produzioni variabili, sia in termini di prodotto che di formato» spiega Busquets. «Dotata di tecnologia di trasporto basata su magneti, è progettata per essere veramente modulare, dato che consente una configurazione flessibile di stazioni indipendenti, nonché cambi

After the pandemic, Volpak (Coesia Group) is “up and running” again, with a series of new technologies for pouch packaging, presented at the latest interpack. Francesco Busquets, Head of Sales & Marketing of the company talks to us about this and also tells us how group synergies have had a decisive impact on design activities, with more than positive results in terms of the commercial offer

Luciana Guidotti

Consolidated know-how in the design and construction of automatic machines for the packaging of liquids and solids (from home & personal care to food) in pre-formed flexible bags: Volpak continues its ambitious evolution on the basis of this premise. Many of the new developments under

the international spotlight of interpack bear its name, and are particularly interesting as they are the fruit of the organic approach which is guiding the activities of all the companies in the Coesia group: developing complete solutions for optimizing enterprises’ profitability, combining automation

«At the end of the day, however, our philosophy is always the same: aiming for flexibility, and rapidly adapting to changes, improving technology and making it ever more advantageous, in order to supply tailor-made machines at an accessible price» Busquets begins, coming straight to the point.

From standard to special: easy

«Volpak SM+ is the new horizontal pouching platform, conceived for a very short time-to-market and variable productions, both in terms of product and of format» explains Busquets. «Equipped with magnetbased transport technology, it’s designed to be authentically modular,

given that it permits a flexible configuration of independent stations, as well as completely automatic format changes. In practice, you choose a format, you press a button, you choose another one… and, in effect, production capacity is doubled. This is all achieved with a single, very versatile, 100% scalable machine, with different modules being developed after starting from a basic configuration. If, in fact, a customer wants something “strange”, that no one has ever supplied before, they will have a machine that will be “very special” for them but very standard for us, given that we can develop and deliver the plant in a very short time».

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[ MATERIALS & MACHINERY ] MULTIMARKET

formato completamente automatici. In pratica, si sceglie un formato, si schiaccia un bottone, se ne sceglie un altro… e, nel caso, si raddoppia anche la capacità di produzione. Tutto con una sola macchina, molto versatile, 100% scalabile, dato che partiamo da una configurazione di base per poi sviluppare i moduli. In pratica, se un cliente vuole qualcosa di “strano” che nessuno ha mai fornito in precedenza, avrà una macchina che sarà “molto speciale” per lui ma molto standard per noi, dato che possiamo mettere a punto e consegnare l’impianto in tempi brevissimi».

Soluzioni complete, all’insegna del dialogo

Progettata per produrre buste in monomateriale per il food, la Volpak SI 280 è completamente integrata in una linea definita "pouching box”, dove coesistono sistemi di confezionamento realizzati da altre aziende del Gruppo. «La nostra form-fill-seal è in linea con un’incartona-

Complete solutions through dialogue

Designed for producing monomaterial bags for food, the Volpak SI 280 is completely integrated in the so-called “pouching box” line, where packaging systems made by other Group companies coexist. «Our form-fill-seal is in line with an R.A Jones case packer with automatic format change and, when the packages are ready, arrive at a palletiser with Flexlink collaborative robots. The systems not only communicate easily between each other - Busquets points out - but also have much in common. This is thanks to OptiMate (the HMI based on Coesia proprietary technology,

trice con cambio formato automatico della R.A Jones e, quando le confezioni sono pronte, arrivano a un palettizzatore con robot collaborativo della Flexlink. Non solo i sistemi comunicano facilmente tra loro - precisa Busquets - ma si somigliano anche. E questo grazie a OptiMate (l’HMI basato su tecnologia proprietaria di Coesia, Ndr.), montato come standard sulle nostre macchine». Anche in questo caso Volpak sta dunque dando risposta a un’esigenza sempre più diffusa: disporre di uno strumento di controllo della macchina che unisca semplicità di utilizzo e funzionalità avanzate. OptiMate, infatti, accompagna e guida l'operatore in attività come il cambio formato o la manutenzione, lasciandogli il pieno controllo delle diverse funzioni. L'interfaccia intelligente facilita la navigazione dei diversi menu e semplifica le procedure, come la visualizzazione dei pezzi di ricambio, l'accesso alla documentazione tecnica e la generazione di rapporti di produzione.

Un upgrade per il pharma La serie Enflex PHS rappresenta il fiore all’occhiello del portafoglio di soluzioni progettate per il confezionamento in

Ed.), assembled as standard on our machines». Once again, Volpak is, therefore, responding to an increasingly widespread need: to have a machine control tool that combines simplicity of use and advanced functionalities. OptiMate, in fact, accompanies and guides the operator in activities such as format change or maintenance, allowing them to have full control of the different functions.

The intelligent interface facilitates navigation of the different menus and simplifies procedures, such as the visualisation of spare parts, access to technical documentation and the generation of production reports.

stick pack monodose di farmaci liquidi e in polvere, ancora una volta frutto dell’approccio sinergico espresso dal Gruppo. Spiega ancora il manager: «Abbiamo sempre fornito macchine al settore farmaceutico, in special modo a co-packer o a piccole aziende, senza però riuscire a soddisfare le specifiche dei grandi player. Tre anni fa abbiamo quindi deciso di intraprendere una serie di azioni per colmare le nostre lacune e creare un nuovo dipartimento, che studiasse autorizzazioni, validazione e documentazione ad hoc, per essere quindi in grado di servire una rosa più ampia di clienti. Da qui è nata la serie Enflex PHS, dove abbiamo fatto confluire la nostra tecnologia tradizionale di macchine per il food molto compatte e a elevata efficienza, adattandola alle specifiche del settore farmaceutico. Di questa macchina vorrei evidenziare il sistema di dosaggio, un Over filler per polveri, che può essere modificato in modo rapido. Progettata per produrre monodosi, riempirle e saldarle, è collegata a una stampante HAPA in grado di stampare, oltre al codice QR, tutte le informazioni nelle lingue dei diversi Paesi di destinazione: con la nostra macchina non c’è neanche bisogno di fermare la produzione, basta premere un pulsante. Inoltre, la possibilità di validare la macchina in modo molto semplice e rapido, ci ha peprmesso di ottenere ottimi risultati sul piano commerciale, facendoci apprezzare da grandi gruppi farmaceutici per la flessibilità e la velocità che riusciamo a garantire».

L’affaire sostenibilità

Al pari delle altre aziende del Gruppo Coesia, Volpak sta ovviamente affrontando le molte problematiche che stan-

An upgrade for the pharma sector

The Enflex PHS series is the flagship of the solutions portfolio designed for the mono-dose stick pack packaging of liquids and powders, once again the fruit of the synergetic approach followed by the Group. The manager explains: «We have always supplied machines to the pharmaceutical sector, particularly to co-packers or small companies, without, however, managing to meet the specifications of the large operators. Three years ago, we therefore decided to take a series of actions to fill this gap and to create a new department dedicated to dealing with authorisations, validation and ad hoc documentation, in order to be able

to serve a wider range of customers. Hence the Enflex PHS series, in which we have merged our traditional technology for very compact and highly efficient food machines, adapting it to the specific needs of the pharmaceutical sector. With regards to this machine, I would like to highlight the dosing system, an over filler for powders, which can be rapidly modified. Designed to produce single-dose packs, fill them and seal them, it’s connected to a HAPA printer able to print, besides the QR code, all the information in the languages of the various destination countries: with our machine, it’s not even necessary to stop production; you just need to press a button. In addition, it’s possible to

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validate the machine in a very simple and rapid way, enabling us to achieve excellent commercial results, gaining the appreciation of large pharmaceutical groups thanks to the flexibility and speed that we are able to guarantee».

The Sustainability question

Like other companies in the Coesia Group, Volpak is obviously dealing with the many problems imposing substantial changes in the packaging sector.

«Starting from the fact - concludes Busquets - that all our activities revolve around sustainability. It’s not only a case of “painting the wall green”: much technology is needed, for example, in order to manage modern materials which are monomaterial or recyclable or alternative to plastic (which, the manager points out, remain, in any case irreplaceable despite their poor reputation for many people. Ed.), but also to develop machines that consume less energy. We are all trying to understand how to make our business more sustainable and safer, while competing in a market pervaded by complex dynamics which are very different from the past. One above all others: the extreme speed with which products are offered to consumers. While in the recent past, in fact, brands “fought” with each other to bring products onto shop shelves, today competition arrives from the on-line trade in terms of the supply chain and also the methods of communication through the social networks, which in a certain sense indulge the fickleness of tastes and the desire for something new. The life-cycle of a product is, therefore, very short, contrasting with the mass production/lower cost pairing».

Besides overcoming technological obstacles, automatic machine producers have to, therefore, interpret the present without losing sight of the need to provide profitability to enterprises and customers.

no imprimendo cambiamenti sostanziali al settore del confezionamento.

«A partire dal fatto che - conclude Busquets - tutte le nostre attività ruotano intorno alla sostenibilità. Non si tratta solo di “dipingere di verde le pareti”: serve molta tecnologia, ad esempio, per gestire i monomateriali moderni o quelli riciclabili o alternativi alla plastica (che, rimarca il manager, rimane comunque insostituibile a fronte della pessima reputazione di cui gode presso certa opinione pubblica. Ndr), ma anche per realizzare macchine che consumino meno energia. Stiamo tutti sforzandoci di capire come rendere il nostro business più sostenibile e sicuro, pur trovandoci a competere in un mercato attraversato da dinamiche complesse e molto diverse rispetto al passato. Una su tutte: l’e-

n FOCUS ON PACKAGING DA INTERPACK

Tinarelli: secondary packaging su misura

Tinarelli produce macchine automatiche dedicate al secondary packaging dal 1988 e, negli ultimi 25 anni, si è specializzata nella fornitura di impianti progettati per svariati settori merceologici, dalla profumeria alla cosmetica, dalle capsule di caffè al tabacco, tea e alimentare. In fiera si è distinta per la proposta di due nuove astucciatrici: una entry level a basse velocità per capsule di caffè e una verticale studiata per il mondo della cosmetica-profumeria.

Come spiega Luca Serafini, direttore vendite di Tinarelli: «Per il confezionamento delle capsule del caffè, abbiamo realizzato una macchina di piccole di-

mensioni, la HC20C, una tipologia molto richiesta da piccole e medie imprese che hanno necessità di velocità meno elevate rispetto ai grandi gruppi. Per il mercato cosmetico e della profumeria, in cui siamo tradizionalmente presenti da sempre, abbiamo invece realizzato la TVL70, una macchina completamente automatica sviluppata in funzione delle specifiche del cliente e capace di velocità fino a 70-80 confezioni al minuto. Si tratta di due soluzioni che, ancora una volta, contribuiscono a distinguerci nel panorama dei costruttori, grazie a un approccio al progetto basato sull’ascolto, che garantisce grande flessibilità».

strema velocità con cui i prodotti vengono proposti ai consumatori.

Se in un passato recente, infatti, i brand “lottavano” per portare i prodotti sugli scaffali della distribuzione, oggi la competizione arriva dal commercio online in termini di supply chain e anche dalle modalità di comunicazione attraverso i social, che in un certo senso assecondano la volubilità dei gusti e il desiderio di nuovo. Il ciclo di vita di un prodotto è quindi molto più breve, il che contrasta con il binomio produzione di massa/costo inferiore».

Oltre alle prove tecnologiche da superare, i costruttori di macchine automatiche devono dunque farsi interpreti del presente, senza perdere ovviamente di vista la necessità di dare redditività alle imprese e ai clienti.

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n FOCUS ON PACKAGING DA INTERPACK

Uno stabilimento hi-tech nella Zona Industriale di Marcianise (CE) che occupa 80 dipendenti e la costante propensione all’innovazione sono il biglietto da visita del Gruppo Nuova Erreplast, un insieme di aziende all’avanguardia nella produzione di packaging realizzato in diversi materiali ma con un denominatore comune: la sostenibilità. È quanto ha raccontato a ItaliaImballaggio Clelia Raccioppoli, Sales Director di Nuova Erreplast, ponendo l’accento sulla ricca offerta di

soluzioni esposte in fiera.

«Per l’edizione 2023, abbiamo puntato molto sui monomateriali, per farci trovare preparati in particolare alle richieste che riguardano materiali alternativi e green.

Ecco perché abbiamo portato la versione sostenibile di bobine di polietilene e polipropilene con barriera e senza, carta finestrata e non. Interpack 2023 rappresenta per noi un altro primato: si tratta infatti della prima fiera internazionale a cui partecipano tutte le

TINARELLI: TAILORED SECONDARY PACKAGING

Tinarelli has been producing automatic machines dedicated to secondary packaging since 1988 and, in the last 25 years, has specialised in the supply of plant designed for various product sectors, from perfumery to cosmetics, from coffee capsules to tobacco, tea and foods.

It made a mark at the trade fair for its offer of two new cartoning machines: a low-speed entry level for coffee capsules and a vertical model designed for the cosmeticsperfumery world.

As the Sales Director of Tinarelli explains: «For the packaging of coffee capsules, we have developed a small-size machine, the HC20C, a type much requested by small and medium enterprises that require lower speeds than large groups. For the cosmetics and perfumery market, in which we have always operated, we have, instead, developed the TVL70, a completely automatic machine developed on the basis of the customer’s specifications and capable of a speed of up to 70-80 packages per minute. They are two solutions which, once more, contribute to making us stand out in the panorama of manufacturers, thanks to a design approach which is listening-based and guarantees great flexibility».

aziende acquisite negli ultimi anni come Packingraf, che realizza packaging di cartoncino teso e accoppiato; RDM pack che produce vaschette in rPET, PP, legno; Print and Packaging che si occupa di stampa e goffratura in alluminio.

La fiera è stata quindi una grande occasione per presentare al mercato internazionale l’intera offerta che il Gruppo è in grado di proporre ai clienti, con una varietà che include sempre anche la soluzione sostenibile».

FOR EVERY PRODUCT, ITS SUSTAINABLE VERSION

A high-tech factory in the industrial Area in Marcianise (CE), which employs 80 workers and the constant focus on innovation are the distinguishing characteristics of the Nuova Erreplast Group, a series of cutting-edge companies in the production of packaging made of different materials but with a common denominator: sustainability. This is what Clelia Raccioppoli, Sales Director of Nuova Erreplast told ItaliaImballaggio, underlining the extensive offer of solutions displayed in the fair.

«For the 2023 edition, we have focused heavily on mono-materials, so that we are able to respond, in particular, to requests that concern alternative and green materials. This is why we have brought the sustainable polyethylene and polypropylene reel solution with and without barrier and with or without windowed paper. Interpack 2023 represents another first for us: it’s the first international trade fair in which all the companies acquired in the last few years are taking part, such as: Packingraf, which makes stretched and laminated cardboard packaging; RDM pack which produces trays in rPET, PP and wood; Print and Packaging, which deals with aluminium printing and embossing. The trade fair was, therefore, a great opportunity to present to the international market the entire offer that the Group is able to propose to customers, with a variety that always includes a sustainable solution».

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A ogni prodotto, la sua versione sostenibile

Portafoglio di sostenibilità* per il narrow web

Sun Chemical ha lanciato una serie completa e innovativa di inchiostri e coating, studiati in particolare per il mercato narrow web tag (stampa di etichette, cartellini e sleeve a banda stretta), che è stata insignita del Calvin Frost Sustainability Leadership Journey Award nella categoria “fornitori”, promosso da Tag and Label Manufacturers Institute (TLMI).

Quello ricevuto da Sun Chemical è un premio di assoluto valore, assegnato a un membro di TLMI che abbia dichiarato pubblicamente i propri obiettivi, implementando azioni di breve termine volte a raggiungere risultati che, nel lungo periodo, comportino miglioramenti quantificabili della compatibilità ambientale del business e dei prodotti.

Elemento decisivo per il riconoscimento ottenuto da Sun Chemical sono state quindi le caratteristiche di un portafoglio di soluzioni per la stampa, rinnovato nel segno di una maggiore sostenibilità e che riportiamo nel seguito.

• La serie di inchiostri rinnovabili a base acqua SunVisto® AquaGreen ha un contenuto notevolmente superiore di resina di derivazione naturale biorinnovabile. Questi inchiostri, accuratamente formulati, non sono solo resistenti all’abrasione, all’acqua e al grasso, ma offrono anche prestazioni superiori e una minore impronta di car-

* ECONOMIA CIRCOLARE: UN IMPEGNO PROGRAMMATICO

Le informazioni riportate nel testo sono tratte dal 13° Bilancio di sostenibilità Sun Chemical (a member of DIC Group)

L’edizione 2023 presenta un focus su recenti e significative acquisizioni e sul portafoglio, sempre più ampio, di soluzioni offerte, inclusa l’avvenuta integrazione di BASF Colors & Effects, fornendo quindi un aggiornamento degli investimenti fin qui compiuti dalla società. La ricerca della sostenibilità continua a essere dunque un elemento dirimente del suo business, sia per il modo in cui sviluppa e offre i prodotti sia per come si rapporta a clienti e fornitori per raggiungere gli obiettivi di economia circolare, affrontando le sfide globali in materia di energia e di interruzioni della catena d’approvvigionamento. Azioni quasi obbligate, queste, peraltro espresse nella definizione stessa di sostenibilità adottata da Sun Chemical e interpretata come “la progettazione di prodotti o processi che riducono gli impatti ambientali per mitigare il cambiamento climatico, per conservare le risorse naturali e/o ridurre l’accumulo di rifiuti rispetto ai prodotti o ai processi”… Concetti di carattere generale, che si applicano a tutte le aree tecnologiche, di prodotto e ai mercati in cui la società opera e che inquadrano anche l’approccio alla filiera e al fine vita del prodotto.

CIRCULAR ECONOMY: A PROGRAMMED COMMITMENT

The information in the text is taken from the 13th Sustainability Report of Sun Chemical (a member of DIC Group).

The 2023 edition focuses on recent and significant acquisitions and on the ever-wider portfolio of solutions offered, including the integration of BASF Colors & Effects, providing, therefore, an updating of the investments made so far by the company. The research for sustainability continues to be, therefore, a decisive element of its business, both for the way in which it develops and offers products and how it relates with customers and suppliers to reach circular economy objectives, facing the global challenges regarding energy and interruptions in the supply chain.

These are almost obligatory actions, expressed, moreover, in the definition of sustainability adopted by Sun Chemical and interpreted as “the design of products or processes that reduce environmental impacts to mitigate climate change, to preserve natural resources and/or reduce the accumulation of waste with respect to products or processes” … They are general concepts applying to all the technological, product and market areas in which the company operates and which also encapsulate its approach to the supply chain and product end-of-life.

bonio, grazie alla sostituzione di materie prime derivate da combustibili fossili con alternative rinnovabili.

• La serie SolarFlex UV di inchiostri a polimerizzazione UV è progettata per fornire un’elevata adesione su una gamma di substrati difficili senza la necessità di un primer, alleggerendo in tal modo il peso dell’imballaggio e riducendone l’impatto ambientale. Ulteriori vantaggi in termini di sostenibilità sono il consumo inferiore di energia, nonché la

riduzione delle scorte e dei rifiuti presso il converter.

• La serie SolarFlex™ CRCL per applicazioni termoretraibili e non termoretraibili. In questo caso, la composizione degli inchiostri ne consente l’impiego senza dover applicare il primer e permette che l’inchiostro - a seconda del materiale da riciclare - rimanga sull’etichetta o venga rimosso senza che si verifichi la colorazione dell’acqua di lavaggio o della plastica riciclata.

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• I coating flessografici UV ad alta resistenza SunCure consentono una struttura mono strato dell’etichetta come alternativa alla laminazione e permettono di risparmiare adesivo, pellicola, tempo di elaborazione e peso finale dell’etichetta. Tutto ciò consente di ridurre l’impatto ambientale complessivo dei prodotti. Sun Chemical offre anche versioni del coating a base solvente e acqua.

• Degno del riconoscimento, infine, il programma Sun Chemical Dispenser, che utilizza una tecnologia di erogazione dell’inchiostro, miscelando esattamente ciò che serve quando è necessario, consentendo riduzioni di costi e di scorte a magazzino. La tecnologia è supportata da studi specifici messi in campo da Sun Chemical, sulla base di calcoli che misurano l’impatto ambientale dei processi produttivi e dei siti del converter.

Narrow-Web Tag and Label Sustainability Portfolio

Sun Chemical has launched a comprehensive and innovative sustainability process - leading to the development of a series of inks and coatings specifically for the narrow-web tag, label and sleeve market, which has been recognized by TLMI’s Calvin Frost Sustainability Leadership Journey Award in the “suppliers” category, promoted by the Tag and Label Manufacturers Institute (TLMI).

The award received by Sun Chemical is very significant, earned by a TLMI member company that has publicly set goals and begun implementing short-term actions aimed at long-term metrics to improve its business through sustainability efforts. A decisive element for the recognition obtained by Sun Chemical were the characteristics of a portfolio of printing solutions, renewed in the name of improved sustainability, which we outline below.

• Sun Chemical’s SunVisto® AquaGreen water-based renewable inks series has significantly higher levels of biorenewable naturally

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derived resin content. These carefully formulated inks are not only resistant to abrasion, water and grease, they offer superior performance and lower carbon footprint through the replacement of fossil fuel–derived raw materials with renewable alternatives.

• SolarFlex UV -curable ink series is designed to provide high adhesion without the need for a primer for a range of challenging substrates, which lightweights packaging and reduces carbon footprint. An additional sustainability benefit is the use of less energy and decreased inventory and waste at the converter site.

• SolarFlex™ CRCL ink technology for shrink and nonshrink applications is designed to be used without a primer and to wash off a label or be retained on the label, depending on the material to be recycled, with no discoloration of the wash water or recycled plastic.

• SunCure high-resistance UV flexo coatings enable a mono-web label structure as an alternative to laminations, which saves adhesive, film, processing time and final label weight—all reducing carbon footprint. Sun Chemical also offers solventand water-based versions of the coating.

• Worthy of recognition, finally, is the Sun Chemical Dispenser Program, which utilizes ink-dispensing technology that mixes exactly what is needed when it is needed, allowing reductions in cost and inventory. The technology is supported by Sun Chemical with calculations to measure the specific carbon footprint savings for converter operations and locations.

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11-14 SETTEMBRE 2023 BRUSSELS EXPO

Etichette e packaging “zero difetti”

Prati ha completamente riprogettato il tavolo di controllo JUPITER e, in occasione di Labelexpo, presenta il nuovo modello TCWM (Tavolo di Controllo Wide Modular), che coniuga massima sicurezza e qualità con la completa modularità, per un controllo senza difetti di etichette e imballaggi flessibili.

Tre le parole chiave che esprimono l’essenza del nuovo modello Jupiter TCWM: sicurezza, qualità senza difetti e modularità.

«Solitamente i tavoli di controllo sono macchine “monolitiche” - spiega Bertrand Ayum Inyang, progettista meccanico Prati - come del resto era il precedente modello TCW. Con JUPITER TCWM siamo invece riusciti a passare da una struttura rigida a una completamente modulare. E lo sviluppo orizzontale del flusso di materiale ci è stato di aiuto nella riprogettazione. La completa modularità ci consente inoltre di offrire ai clienti una macchina totalmente configurabile, pur mantenendo tutti i vantaggi della standardizzazione dei singoli moduli in termini di ripetibilità e

qualità. Per questo motivo non parliamo di macchina, bensì di piattaforma, ossia una base per futuri sviluppi e configurazioni. Senza contare che l’elevata configurabilità si traduce anche nella possibilità di specializzare JUPITER per diverse tipologie di prodotto finito».

Totale riproducibilità dell’etichetta finita

Costruito per comunicare con i workflow link di tutti i marchi, il tavolo di controllo JUPITER funziona alla massima velocità e si ferma solo per consentire l’eliminazione o la correzione dei difetti predefiniti. Con una semplice regolazione, l’innovativo sistema di coltelli taglia un’ampia varietà̀ di supporti plastici e cartacei anche a velocità molto elevate. Può gestire diversi materiali da 12 a 450 µm con tre diver-

se tensioni di ribobinatura per film non supportati, etichette autoadesive ed etichette “clear-on-clear”. Grazie all’esclusivo sistema automatico di gestione del flusso di lavoro, quando il tavolo si ferma, l’azione correttiva viene eseguita in maniera interamente automatica, garantendo sempre un risultato finale privo di difetti, fattore determinante per ottenere la totale riproducibilità dell’etichetta finita e azzerare il rischio di errore umano. «Rispetto ai precedenti modelli - precisa ancora Inyang - il TCWM è di fascia alta e modulare. E, grazie allo sbobinatore indipendente, il cliente non è vincolato a una determinata configurazione, perché può personalizzare la macchina secondo le proprie esigenze. Altra novità è rappresentata dal sistema di caricamento bobina, riprogettato con un sistema di gancio rapido per una maggiore sicurezza. Si tratta di una macchina per clienti top, che necessitano di altissimi standard di qualità e affidabilità anche in condizioni impegnative. A Labelexpo potremo dimostrare concretamente come Jupiter TCWM permetta di coniugare al meglio le prestazioni elevate con modularità, sicurezza per l’operatore ed ergonomia».

Il nome del tavolo di controllo JUPITER di Prati si ispira al pianeta Giove, uno dei più luminosi dei nostri cieli e quello più grande e massiccio del sistema solare. La “grandezza” di JUPITER si esprime ancora di più nel nuovo modello TCWM, riprogettato all’insegna di modularità, sicurezza ed ergonomia per produrre etichette e imballaggi flessibili con zero errori.

The name JUPITER given to Prati’s test board is inspired by the planet Jupiter, one of the brightest bodies in the sky and the largest planet in the solar system. The “greatness” of JUPITER is even more evident in TCWM’s new model, redesigned in the name of modularity, safety and ergonomics to produce labels and flexible packaging with zero errors.

“Zero-defect” labels and packaging

Prati has completely redesigned the JUPITER test board and will be presenting at Labelexpo the new TCWM (Tavolo di Controllo Wide Modular), which combines maximum safety and quality with full modularity for a control of labels and flexible packaging without defects.

Three key words express the essence of the new TCWM Jupiter model: safety, quality without defects and modularity. «Test boards are usually “monolithic” machines - explains Bertrand Ayum Inyang, Prati’s mechanical designer - as, in fact, was he previous TCW model. With JUPITER TCWM, we have, instead, managed to move from a rigid to a fully modular structure. The horizontal flow of material has helped us in the redesign. Full modularity has also allowed us to

offer customers a totally configurable machine whilst maintaining all the advantages deriving from the standardisation of the single modules in terms of repeatability and quality. For this reason, we are not dealing with a machine but, rather, a platform, that is, a base for future developments and configurations. This is without forgetting that high level of configurability also makes it possible to specialise JUPITER for different types of finished product».

TOTAL REPRODUCIBILITY OF THE FINISHED LABEL

Constructed to communicate with the workflow links of all brands, the JUPITER test board works at maximum speed and only stops to allow for the elimination or correction of predefined defects. With a simple adjustment, the innovative system of knives cuts a wide range of plastic and paper substrates, also at very high speeds. It can handle various materials from 12 to 450 µm with three different rewinding tensions for unsupported film, self-adhesive labels and “clear-on-clear labels”.

Thanks to the exclusive automatic systems for managing work flows, when the board stops, a corrective action is carried out completely automatically, always ensuring a final result free of defects; this is a key factor for obtaining the total

reproducibility of the final label and eliminating the risk of human error.

«Compared to previous modelsInyang points out - the TCWM is high-end and modular. And, thanks to the independent unwinder, the customer is not restricted to a determined configuration, but is able to personalise the machine according to needs. Another new development is the bobbin loading system, redesigned with a rapid hooking system for greater security. It is a machine for top customers, who need very high standards of quality and reliability under demanding conditions. At Labelexpo we will be able to concretely demonstrate how Jupiter TCWM makes it possible to best configure high performances with modularity, safety for the operator and ergonomics».

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Poco spazio a fine linea? C’è Easy

n Ingombri ridotti, elevati cicli di produzione, flessibilità, sicurezza, manutenzione minimizzata, precisione e durata della componentistica elettrica, meccanica e pneumatica sono solo alcuni dei plus del best seller di Lancia Srl, specializzata in sistemi di confezionamento per il fine linea.

Il palettizzatore automatico Easy, compatto e low cost, risponde pienamente a tutti questi requisiti. Formato da una struttura a portale e da una rulliera in ingresso, Easy ha nella semplicità un primo plus: è progettato per essere intuitivo grazie a un quadro caratterizzato da due soli pulsanti per la gestione di emergenza e marcia. A completarne le funzionalità, la gestione di carico e scarico del pallet, che prevede l’intervento manuale dell’operatore. La macchina, caratterizzata da una struttura monoblocco a ridottissimo ingombro, è autoinstallante con rilevazione delle posizioni di lavoro in modo autonomo. Grazie alla bassa potenza installata, inoltre, EASY è un palettizzatore dai costi contenuti che garantisce standard di qualità elevati su una macchina performante con velocità di lavoro pari a 7 cicli/minuto.

L’affidabilità è ulteriormente testimoniata dalla garanzia triennale offerta da Lancia e dalla flessibilità di utilizzo della macchina, grazie alle funzioni dedicate alle varie tipologie di prodotto al centro della lavorazione.

Not enough space at end-of-line?

The answer is Easy!

Small footprint, high production cycles, flexibility, safety, minimized maintenance, precision and durability of electrical, mechanical and pneumatic components are just a few plus of the Lancia’s best seller (a company specialized in the design and manufacture of end-of-line packaging systems).

The compact and low-cost Easy automatic palletizer, fully meets all these requirements. Easy automatic palletizer consists of a portal structure and an infeed roller conveyor, from which emerges its strong point, namely simplicity. The machine is intuitive thanks only to the emergency and run buttons on the control panel. To complete its operation, there is the loading and unloading of the pallet that must be done manually by an operator. The machine is also self-installing with detection of the working positions in an autonomous way and with reduced overall dimensions, such as to give the structure of a monobloc. Thanks to the low power installed, Lancia Srl has been able to create a palletizer with limited costs, while ensuring very high quality standards and providing a high-performance solution with a working speed of 7 cycles/ minute.

The advantages offered are completed by reliability, from which derives the offer of a three-year warranty, as well as flexibility of use with functions dedicated to the various types of products.

Una qualità ben dosata

Dal 1963

Certificazione M.O.C.A. per materiali ed oggetti a contatto con alimenti

La qualità Karr nasce da più di cinquant’anni a servizio dell’industria:

ALIMENTARE, DOLCIARIA, CONSERVIERA, LATTIERO-CASEARIA, FARMACEUTICA , COSMETICA , CHIMICA e PETROLCHIMICA

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AN NIVERSARIO
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La risposta sta nell’agilità

n Sidel, uno dei tre gruppi industriali di Tetra Laval, con oltre 40.000 macchine installate in oltre 190 paesi, è fornitore leader di soluzioni di attrezzature e servizi per il confezionamento di bevande, alimenti, prodotti per la casa e la cura della persona. Nel corso di interpack, una novità in particolare ha attratto l’attenzione dei visitatori; si tratta di una nuova soluzione cobotica “all in one”, per linee di produzione piccole e medie dove è richiesta una forte automazione, in risposta alla flessibilità delle produzioni, all’assenza di personale e ai problemi di natura muscolo scheletrica che certe tipologie di lavoro manuale comportano.

Presentato in anteprima mondiale, il RoboAccess Pal S è un’unità di palettizzazione robotizzata compatta e agile, con cadenze fino a 12 cicli al minuto e carico utile fino a 25 kg. Questa soluzione di pallettizzazione offre un nuovo livello di compattezza, con un ingombro inferiore a 12 m² per due stazioni e una significativa altezza dei pallet, pari a 1700 mm.

Combinando le migliori tecnologie del mondo robotico e cobotico, risponde alle esigenze dei segmenti food, home e personal care (FHPC). La soluzione si distingue per l’estrema modularità, espressa anche nella cella robotica, caratterizzata da pareti a soffietto che ne permettono la rapida collocazione in una nuova posizione senza vincoli di accesso all’area di lavoro da entrambi i lati.

Una case history di successo in America Latina per Cama Group. n La qualità e l’esperienza del machinery italiano, unite a un attento supporto locale in ogni fase dell’installazione, sono i fattori chiave del successo di una nuova soluzione di confezionamento che Cama ha progettato per il mercato sudamericano dei prodotti da forno. Progettata per il marchio Visconti, la soluzione impiega tre incartonatrici wrap-around FW748 di Cama Group per confezionare in scatole shelf-

ready buste di pane a fette, in numero variabile da 8 a 10.

L’installazione è stata realizzata con il supporto di un partner storico, la Carlos A. Wanderley e Filhos, specialista nelle macchine di riempimento, imballaggio, che rappresenta dal 1968 importanti produttori internazionali sul mercato brasiliano.

Il confezionamento in pratica. Le buste di pane vengono introdotte nell’area di packaging secondario attraverso uno dei tre nastri di alimentazione. I prodotti vengono sfasati e distanziati mediante trasportatori accelerati, prima di essere caricati a coppie, in una pista verticale a movimento intermittente con una velocità media di 135 prodotti al minuto. Una volta raggiunto il numero prestabilito, gli spingitori trasferiscono i prodotti raggruppati nelle scatole premontate, prima che i lembi vengano piegati e incollati e le confezioni, completate, siano trasportate all’uscita della macchina.

Integrazione dei sistemi home made. Anche il design e la tecnologia della macchina giocano un ruolo fondamen-

The answer is agility

Sidel, one of the three industrial groups of Tetra Laval, with over 40,000 machines installed in over 190 countries, is a leading supplier of equipment and services solutions for the packaging of beverages, foods, and home and personal care products.

During interpack, a new development in particular attracted the attention of visitators; it’s a new “all-in-one” cobotics solution for small and medium-sized production lines in which there is a demand for extensive automation for production flexibility and the absence of personnel and of the musculoskeletal problems that certain types of manual work imply. Presented in a world preview, the

RoboAccess Pal S is a compact and agile robotised palletisation unit, which delivers speeds of up to 12 cycles per minute and enables a case payload of up to 25 kg while ensuring a fast return on investment, typically of one to two years. The palletising solution offers a new level of compactness with a footprint of less than 12m² for two stations with a significant pallet height of 1700 mm.

Combining the best technologies from the robotics and cobotics world, it meets the needs of the food, home and personal care segments (FHPC). The solution is characterised by extreme modularity, also expressed in the robotic cell with folding walls that allow it to be quickly moved to a new location

without restrictions on access to the work area from both sides.

With quality baked in, local support adds the upper crust

A successful case history in Latin America for Cama Group.

Italian machine-build quality and domain expertise, coupled to highly localized installation and support have proven pivotal to the success of a new packaging solution designed by Cama for a leading South American baked goods company. The new packaging solution for the customer’s Visconti

brand deploys three of Cama Group’s popular FW748 wraparound case packers for packaging bagged sliced bread - in arrays of 8 or ten - into shelf-ready cases, all of which were installed and supported by local packaging machinery specialist Carlos A. Wanderley e Filhos, a specialist in the field of filling, packaging and process machines, representing important international manufacturers with extensive experience across a number of industrial segments. Serving the Brazilian market since 1968, the company has a main focus and responsibility as a representative to add value to its clients’ business, seeking to build long-term partnerships while providing reliable, high-quality,

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Infornata la qualità, il supporto locale è la ciliegina sulla torta

tale in questa applicazione. La Serie FW fa parte della Breakthrough Generation (BTG) di Cama, che presenta caratteristiche progettuali e operative capaci di ridefinire lo standard dell’imballaggio secondario. Si tratta di strutture modulari, scalabili e progettate secondo i più elevati requisiti di qualità, integrate a soluzioni di automazione come l’innovativa tecnologia rotativa e lineare servoassistita o la robotica sviluppata internamente. La gamma, pensata per offrire elevati standard di flessibilità e adattabilità si basa, infine, su una piattaforma digitale che supporta tutte le funzionalità dell’Industria 4.0, tra cui test, formazione e funzionamento in AR, VR e virtuale.

Sicurezza dai tanti volti

Prl Tecnosoft progetta nastri trasportatori e sistemi di movimentazione per l’industria alimentare, con attenzione per il prodotto e per l’operatore.

n L’approccio consulenziale di Prl Tecnosoft consente al cliente finale di ottenere un impianto o una soluzione speciale che combini performance e sicurezza. Partendo dai primi contatti commerciali infatti, l’azienda fornisce assistenza, informazioni e professionalità, con l’obiettivo di garantire la massima soddisfazione del cliente.

Sistemi di trasporto al centro della scena La continua innovazione tecnologica ha consentito di realizzare macchine di processo e confezionamento sempre più veloci e performanti. Tuttavia, per mantenere standard elevati sull’intera linea di produzione, è importante focalizzare l’attenzione sul ruolo svolto dal sistema di trasporto che collega le diverse macchine o attraversa le varie fasi produttive. Alle performance che la linea di confezionamento deve garantire, si aggiungono quindi due temi fondamentali: la sicurezza alimentare e la sicurezza per gli operatori.

Prodotti alimentari sicuri. La sicurezza alimentare - a garanzia della salute del consumatore finale - coinvolge i materiali a stretto contatto con gli alimenti, oggi regolamentati dalla normativa MOCA. Si tratta di criticità che impongono tecniche costruttive ad hoc di macchine e nastri trasportatori, che devono essere facilmente lavabili e sanificabili. In particolare, si parla di trasportatori washdown in caso di lavaggio con acqua e di easy to clean,

in caso di richiesta di standard di pulizia più frequenti e cadenzate.

Quanto alle situazioni con un alto rischio di formazione batterica, come nel caso dei prodotti freschi, protagonista è l’hygienic design, dove le superfici vengono disegnate prive di tratti orizzontali o concavi, evitando così il ristagno di liquidi di lavaggio.

Lavorare in sicurezza. Pur mettendo al centro quella alimentare, è fondamentale non tralasciare la sicurezza per gli operatori che PRL Tecnosoft include in ogni fase della propria progettazione, integrando al design dell’impianto un momento di studio preliminare, specificamente legato al ruolo svolto dall’operatore e alle sue esigenze di sicurezza nelle fasi di attività a stretto contatto con le macchine.

high-performance equipment.

The packaging process. In operation, the bagged bread is fed into the secondary packaging area on one of the three in-feed conveyors. The products are phased and spaced using accelerating conveyors before being loaded, in pairs, into an intermittently moving vertical racetrack with an average speed of 135 products per minute. Once a pre-set count is reached, pushers transfer the grouped products into a pre-erected cases before the case flaps are folded and glued and the completed cases conveyed to the machine’s outfeed.

Machine design and technology play a pivotal role too. The FW Series is

part of Cama’s Breakthrough Generation (BTG), which offers design and operational features that are setting the standard in secondary packaging. Their modular, scalable and hygienically designed frameworks house contemporary automation solutions - including advanced rotary and linear servo technology - which can be tightly coupled to in-housedeveloped robotics, to deliver the all-important flexibility and adaptability required by modern packaging operations.

The machine range is also based on a digital platform that supports full Industry 4.0 capabilities, including AR, VR and virtual testing, training and operation.

Safety from many points of view

Prl Tecnosoft designs conveyor belts and handling systems for the food industry, focusing on the product and the operator.

Prl Tecnosoft’s consultative approach allows the final customer to obtain a special plant or solution which combines performance and safety. The company offers assistance, information and professionalism right from the initial commercial contacts, in fact, with the objective of guaranteeing maximum customer satisfaction.

Transportation systems take centre stage

Continuous technological innovation has enabled the development of ever-faster and better-performing process and packaging machines. To maintain high standards throughout the entire production line, however, it’s important to pay attention to the role played by the transport system that connects the different machines or crosses the various production phases. Two factors are essential in addition to the performance that the packaging line has to guarantee: food safety and the safety of operators.

Safe food products. Food safety - guaranteeing the health of the final consumer - involves the materials in close contact with the foods, currently regulated by the MOCA legislation. It is an aspect which requires ad hoc construction techniques for machines and conveyor belts, which must be easily washable and sanitisable. In particular, use is made of “washdown” conveyor belts, washed with water, and “easy-to-clean” conveyor belts in the event more frequent and programmed cleaning procedures are required. With regards to situations with a high risk of bacteria formation, as in the case of fresh products, the solution is “hygienic design”, in which the surfaces are designed without horizontal or concave parts, thereby avoiding the collection of washing liquids.

Working in safety. At the same time as prioritising food safety, it’s also essential not to forget the safety of operators, who PRL Tecnosoft considers in every phase of its design process, integrating into the design process a preliminary study phase specially linked to the role played by the operator and their need for safety in the operating phases in close contact with the machines.

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Meno materiale e saving di energia

Meypack “firma” il nuovo avvolgitore a freddo con film estensibile.

Si chiama FW 200 il nuovo avvolgitore con film estensibile realizzato da Meypack, player di punta della manifattura tedesca del settore packaging, acquisita da Aetna Group nel 2022 e oggi protagonista anche tra le aziende del gruppo. Presentata a interpack 2023, la macchina ha catturato l’attenzione di molti durante la kermesse internazionale, per i molteplici vantaggi garantiti: riduzione del materiale di imballaggio, risparmio di energia, alto livello di competitività unito a flessibilità e ottimizzazione dei processi… elementi da sempre nel DNA del Gruppo.

Riduzione dei consumi. Il sistema di avvolgimento del film non utilizza il calore, assicurando così un significativo risparmio energetico; rispetto al film termoretraibile inoltre, la riduzione del materiale di

Less material and energy savings

Meypack’s new cold stretch film wrapping machine.

FW 200 is the name of the new stretch film wrapping machine made by Meypack, a leading German packaging manufacturer acquired by Aetna Group in 2022 and now one of the group’s flagship brands. As part of interpack 2023, the machine impressed visitors, offering multiple benefits, including reduced packaging materials, energy savings, a high level of competitiveness combined with flexibility and process optimisation, all characteristics which have always

confezionamento è di circa il 50%; l’integrazione di un’unità di apertura facilitata (perforazione), con o senza strisce di strappo, garantisce una perfetta ottimizzazione del processo; infine, la flessibilità di produzione è assicurata dalla possibilità di gestire più tipologie di formati.

Velocità elevate grazie al laser. Scendendo in ulteriori dettagli, grazie a un utilizzo calibrato del film con un’unica larghezza che si adatta a tutti i tipi di fardelli, questa soluzione può essere dotata di un sistema di perforazione laserl’”Easy Opening System” - che crea una striscia di film a strappo durante un ciclo di avvolgimento continuo. La fardellatura del prodotto, che avviene a freddo senza ulteriori consumi, consente alla macchina di raggiungere una capacità produttiva fino a 50 fardelli/min.

Inoltre, tramite un sistema integrato di separazione dei fardelli, Meypack FW 200 erige, impila e raggruppa i prodotti sdraiati e in piedi, fino a 300 pezzi singoli al minuto.

In base alle esigenze del prodotto e alla resistenza del fardello, il film prestirato (con un rapporto di stiramento regolabile) può essere facilmente adattato per stabilizzare al meglio il prodotto con il minor consumo di film, garantendo così flessibilità ed efficienza.

Si sottolinea infine il sistema di taglio a funzionamento continuo con coltello termico, che separa le confezioni in molto pulito e definito.

La nuova soluzione conferma la vocazione di Aetna Group alla costante ricerca di risposte innovative alle richieste del mercato, sempre più improntate ai concetti di sostenibilità e di economia circolare.

been part of the Group’s DNA.

Energy saving. Specifically, the film wrapping system does not use heat, which means significant energy savings. Compared to shrink film, a 50% reduction in packaging material is achieved; the integration of a facilitated opening unit (perforation), with or without tear strips, ensures perfect process optimization; and finally, production flexibility is guaranteed by the ability to handle multiple formats.

Laser technology to higher speeds. Going into further detail, thanks to a calibrated use of film with a single width to suit all types of bundles, this solution can be equipped with a laser perforation system - the “Easy Opening System” - through which a tear strip of film is created during continuous wrapping. By bundling the product, which is done cold without additional consumption, the machine is capable of producing up to 50 bundles per minute. Additionally, the Meypack FW 200 is equipped with an integrated bundle separation system that allows it to assemble, stack, and bundle products (lying flat and standing) at a rate of up to 300 pieces per minute. Depending on the requirements of

the product and the strength of the bundle, the pre-stretched film (with an adjustable stretching ratio) can be easily adapted to best stabilise the product with the least amount of film usage, thus ensuring flexibility and efficiency. As a final note regarding the list of the main technical features of the Meypack FW 200, we would like to highlight the continuous cutting system with a thermal knife that allows for a very clean and precise separation of the packs.

Once again, this new machine confirms the Aetna Group’s commitment to cutting-edge technology with respect to sustainability and the circular economy.

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TECNOLOGIE SOFISTICATE PER GESTIRE LA COMPLESSITÀ

Aperta ai nuovi scenari della meccatronica, WITTENSTEIN è costantemente impegnata a fare evolvere sistemi che garantiscano maggiore competitività sul mercato. A SPS Italia ha portato le sue novità tecnologiche, ma ha messo anche l’accento sulle potenzialità del service e dei progetti in materia di circolarità.

Il lancio del riduttore epicicloidale NTP e del nuovo sistema di azionamento iTAS® 2 per veicoli a guida automatica (AGV) sono le due novità di punta che hanno caratterizzato la presenza di WITTENSTEIN alla scorsa edizione di SPS Italia. Attiva sul mercato italiano da oltre 20 anni, l’azienda si distingue per l’eccellenza delle soluzioni in grado di gestire la crescente complessità della produzione in svariati settori industriali. Filiale diretta della tedesca WITTENSTEIN SE, con sede a Nord di Stoccarda, nel

2022 ha raggiunto un fatturato di 50,5 milioni di euro a fronte degli oltre 500 realizzati complessivamente dal gruppo.

Un fuoriclasse preciso e conveniente

«Il nuovo riduttore epicicloidale NTP è l’anello mancante della gamma dei riduttori a flangia alpha Value Line, molto apprezzato nel settore imballaggio perché unisce a precisione e robustezza anche il rapporto qualità prezzo» spiega Simone Bassani, Chief Operating Office

Sophisticated technologies for managing complexity

Open to new mechatronic scenarios, WITTENSTEIN is constantly committed to developing systems that guarantee greater competitiveness in the market. It brought its new technological developments to SPS Italia, but it also emphasized the potential of its service and circular economy projects.

The launch of the NTP planetary gearbox and the new iTAS® 2 drive system for automated guided vehicles (AGV) are the two new key developments that characterized WITTENSTEIN ’s participation at the latest edition of SPS Italia. Operating in the Italian market for over 20 years, the

company stands out for the excellence of solutions able to handle the growing complexity of production in various industrial sectors.

Direct subsidiary of the German WITTENSTEIN SE, based in the north of Stuttgart, in 2022, it reached a turnover of 50.5 million euros against

di WITTENSTEIN Italia.

«L’obiettivo - prosegue Bassani - era quello di colmare il gap esistente tra il riduttore a flangia entry level e il riduttore a flangia TP che è storicamente un nostro cavallo di battaglia».

Le quattro taglie disponibili possono essere richieste anche in esecuzione con lubrificante per settore alimentare o con sensoristica cynapse integrata. «In questo modo, con interfaccia IO-Link, diventano strumenti preziosi per registrare in modo diretto i valori rilevanti per il pro-

the 500 million achieved by the group as a whole.

A precise and affordable

champion

«The new NTP planetary gearbox is the missing link in the Value Line range of alpha flange reducers, much appreciated in the packaging sector as it combines precision and robustness with value for money» explains Simone Bassani, Chief Operating Officer of WITTENSTEIN.

«The goal - Bassani continues - was to fill the current gap between the entry level flange gearbox and the TO flange gearbox which has historically been one of our strong points». The four sizes available can also be

requested running with lubricant for the food sector or with integrated cynapse sensors. «In this way, with IO-Link interface, they become invaluable tools for directly recording significant values for the process, such as temperature, vibrations, acceleration and assembly position». NTP is also suitable for diverse applications: robotics, automation and handling, food plants and packaging machines, for wood and paperworking, machine tools, for printing and production systems in general. Like the entire WITTENSTEIN line of alpha gearboxes, it can be scaled in an efficient and safe way with the cymex® 5 computation software, optimizing the productivity of any axis.

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In apertura: Simone Bassani e Alessandra Suriano

cesso quali temperatura, vibrazioni, accelerazione e posizione di montaggio».

NTP è adatto alle più svariate applicazioni: robotica, automazione e manipolazione, impianti alimentari e macchine di confezionamento, per la lavorazione del legno e della carta, macchine utensili, per la stampa e sistemi di produzione in genere. Come tutta la linea di riduttori WITTENSTEIN alpha può essere dimensionato in modo efficiente e sicuro con il software di calcolo cymex ® 5, ottimizzando la produttività di qualsiasi asse.

A new generation of drive systems

On display at the stand there was also the cyber® iTAS® system 2, the new compact drive system for automated guided vehicles (AGV), autonomous mobile robots (AMR) and other mobile platforms, developed by the WITTENSTEIN’s cyber motor division. In the regard, Bassani points out that «iTAS 2, as the name suggests, is the second generation of a product which we already had in our portfolio. It is composed of a drive that integrates the safety functions and by a motorized wheel with a high load capacity, ideal for applications in production, assembly, storage and intralogistics

Una nuova generazione di sistemi di azionamento

In mostra presso lo stand, anche cyber® iTAS® system 2, il nuovo sistema di azionamento compatto per veicoli a guida automatica (AGV), robot mobili autonomi (AMR) e altre piattaforme mobili, perfezionato dalla divisione WITTENSTEIN cyber motor.

Al proposito, Bassani precisa che «iTAS 2, come suggerisce il nome, è la seconda generazione di un prodotto che già avevamo in portafoglio. È composto da un azionamento che integra le funzioni safety e da una motoruota dotata di un’elevata capacità di carico, ideale per applicazioni in ambito di produzione, assemblaggio, stoccaggio e intralogistica. Il suo design compatto (30% in meno rispetto ai modelli precedenti) garantisce un’integrazione rapida ed è ideale per chi necessita di veicoli AGV molto bassi, con pianali fino a 180 mm di altezza dal suolo».

L’intero sistema è stato progettato per masse comprese tra 1 e 3 tonnellate

contexts. Its compact design (30% smaller compared to previous models) guarantees rapid integration and is ideal for those customers with very low AGV vehicles, having platforms up to 180 mm in height from the ground». The entire system has been designed for weights of between 1 and 3 tonnes and the load supported for each wheel arrives at 750 kg. In addition, the available multi-Ethernet or CANopen interface guarantees a direct connection to different control environments.

Repairability and neutrality: two sides of the same coin WITTENSTEIN ’s sustainable approach

e il carico sopportato per ciascuna ruota arriva fino a 750 kg. Inoltre, l’interfaccia multi-Ethernet o CANopen disponibile, garantisce una connessione diretta a diversi ambienti di controllo.

Riparabilità e neutralità: due facce della stessa medaglia L’approccio sostenibile di WITTENSTEIN abbraccia diversi ambiti, tra cui il concetto di circolarità.

«In tal senso la funzione del service diventa strategica - racconta Bassaniperché attraverso analisi endoscopiche ad alta risoluzione possiamo per esempio effettuare stime specifiche e aiutare il cliente a valutare la vita attesa di un componente, per riportarlo, se possibile, a uno stato “semi nuovo”, che si traduce in un minor consumo di risorse come acqua, energia e trasporto».

«Sul “fronte sostenibilità” - interviene Alessandra Suriano, Media Relations & Communication Manager di WITTENSTEIN - abbiamo deciso di intraprendere un’azione concreta anche a livello fieristico. Abbiamo infatti interpellato la società ClimatePartner affinché quantificasse l’impronta di carbonio prodotta dall’evento, ovvero le emissioni di CO2 rilasciate per la realizzazione dello stand per tutta la durata della fiera. Dal calcolo effettuato e certificato, è emerso un valore di 14.000 kg, che abbiamo provveduto a compensare».

Per farlo l’azienda ha intrapreso due iniziative: l’installazione di pannelli solari in India per sostituire l’energia elettrica prodotta dalle centrali termoelettriche e dai combustibili fossili nonché la riqualificazione e piantumazione di alcune aree nel Parco Regionale Campo dei Fiori (VA), danneggiate da una tempesta nell’autunno 2020.

embraces different contexts, including the circular economy concept. «In this sense, the service function becomes strategic - Bassani explains - because with high-resolution endoscopic analysis we can, foe example, carry out specific estimates and help the customer to evaluate the expected life of a component and, if possible, bringing it back to a “semi-new” state, leading to lower consumption of resources like water, energy and transport».

«On the “sustainability front” - adds Alessandra Suriano, WITTENSTEIN Media Relations & Communication Manager - we have decided to carry out a concrete action at the trade fair

level. We have, in fact, used the services of the company, ClimatePartner, to quantify the carbon footprint produced by the event, that is, the CO2 emitted for the setting up and operation of the stand for the entire duration of the fair. From the calculation made and certified, a value of 14,000 kg emerged, which we have planned to offset».

To do so, the company has launched two initiatives: the installation of solar panels in India to replace the electricity produced by thermoelectric plants and fossil fuels, as well as the redevelopment and planting of a number of areas in the Campo dei Fiori Regional Park (VA), damaged by a storm in autumn 2020.

[ AUTOMATION & CONTROLS ]
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TRACK E SHUTTLE PER GUARDARE A NUOVI MERCATI

libertà di progettazione e design del track, poiché consente ai costruttori di macchine di inserire più stazioni di lavorazione all’interno del binario, anziché all’esterno.

M. Costanza Candi

Le novità proposte da B&R vanno ad arricchire i sistemi meccatronici

ACOPOStrak, SuperTrak e ACOPOS 6D, aggiungendo al portafoglio aree di applicazione focalizzate su mercati che spaziano dall’alimentare al medicale, fino al farmaceutico.

ACOPOStrak con i nuovi shuttle. Le navette sono ottimizzate per un funzionamento fluido, a bassa usura e possono essere utilizzate insieme alle unità di trasporto esistenti, offrendo maggiore precisione e aprendo ad applicazioni in settori quali l’assemblaggio di batterie per veicoli elettrici e dispositivi medici dove la precisione, specialmente su componenti leggeri come cateteri e pompe da insulina è essenziale. ACOPOStrak è inoltre disponibile con grado di protezione IP69K e in versione washdown, dove il binario può essere pulito con alta pressione e temperature fino a 80 °C, offrendo la totale protezione dalla polvere per rispondere ai più stretti requisiti e standard igienici.

SuperTrak: un angolo fa la differenza. Il nuovo segmento curvo a 90° permette a SuperTrak di offrire più opzioni di layout con un ingombro ridotto, aggiungendo

Track and shuttle with an eye to new markets

B&R’s innovative transport system applications are generating interesting growth opportunities for machine manufacturers.

M. Costanza Candi

The new developments proposed by B&R enrich the ACOPOStrak, SuperTrak and ACOPOS 6D mechatronic systems, adding to the portfolio application areas focused on markets ranging from food to medical, to pharmaceutical.

ACOPOStrak with new shuttles

The shuttles are optimised for fluid functioning and low wear, and can be used together with existing transport units, offering greater precision and opening the way to applications in sectors such as the assembly of batteries for electric

ACOPOS 6D: shuttle asettici e igienici. La variante asettica e igienica di ACOPOS 6D arriva con la nuova generazione di shuttle pensata per produrre in modo economico piccoli lotti nei più diversi settori. Le nuove navette a levitazione magnetica soddisfano anche i

vehicles and medical devices in which precision, especially on light components such as catheters and insulin pumps, is essential.

ACOPOStrak is, moreover, available with IP69K-grade protection and in a washdown version, in which the track can be cleaned with high pressure and temperatures up to 80°C, offering total protection of the powder in order to respond to the strictest hygienic requirements and standards.

SuperTrak: an angle makes the difference . The new curved segment at 90° allows SuperTrak to offer more layout options with reduced dimensions, opening up

track design possibilities, allowing machine manufacturers to insert a number of workstations inside the track, instead of outside it.

ACOPOS 6D: aesthetic and hygienic shuttles. A more aesthetic and hygienic version of ACOPOS 6D arrives with a new generation of shuttles conceived to produce small lots in the most diverse sectors in a cost-effective manner. The new magnetic levitation shuttles also meet the highest standards in terms of hygiene and cleanliness for the operator. From food&beverage, to cosmetics, to pharmaceutical products, the rigid hygiene regulations make every square

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Le applicazioni innovative dei sistemi di trasporto B&R generano interessanti opportunità di crescita per i costruttori di macchine.
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metre of production space precious, especially in contexts such as clean-rooms where the planar product transport system simplifies the setup of processing stations and allows for higher output in a smaller space.

Benedetta Torres, B&R marketing and communication manager –interviewed at the recent edition of SPS Italiacomments on this particular application: «B&R’s response to the growing demand for filling solutions in a pharmaceutical context stands out among the numerous applications that we have chosen to exhibit in the trade fair, and which will soon be displayed in the new Orange Lab showroom. The planar features of the ACOPOS 6D benefit solutions

such as liquid bottle handling systems, generally carried out in clean-rooms, where a reduction of space is a must. The shuttles are supplied in stainless steel with totally washable surfaces. The liquid application, moreover, demonstrates the effectiveness of a solution such as ACOPOS 6D, which not only moves and weighs, but is also equipped with an anti-lapping system that makes it possible to limit dispersion of the product. It is worth mentioning, finally, that the flexibility of movement intrinsic to the shuttles reduces the need to use mandrels and tools for closing the containers, which is performed by the shuttle itself with a rotation action that essentially changes the paradigm of the filling line».

più elevati requisiti in termini di igiene e capacità di pulizia da parte dell’operatore.

Dal food&beverage, ai cosmetici, ai prodotti farmaceutici, le rigide norme igieniche rendono prezioso ogni metro quadrato di spazio produttivo, specialmente in ambienti come le camere bianche dove il sistema di trasporto planare dei prodotti semplifica l’impostazione delle stazioni di lavorazione e consente una maggiore produzione con un ingombro ridotto.

Su questa particolare applicazione, l’ingegner Benedetta Torres, marketing e communication manager di B&R - incontrata alla recente edizione di SPS Italia - racconta: «Tra le numerose applicazioni che abbiamo scelto di esporre in fiera e che saranno presto visibili nello show room del nuovo Orange Lab, spicca la risposta di B&R alla crescente richiesta di soluzioni di riempimento in am -

bito farmaceutico.

Ecco che le caratteristiche planari di ACOPOS 6D vengono in aiuto di soluzioni come i sistemi di movimentazione di boccette di liquido, svolte in genere in camera bianca, dove la riduzione degli spazi è un must.

Gli shuttle vengono forniti anche in versione inox con superfici totalmente lavabili.

L’applicazione liquida, inoltre, dimostra l’efficacia di una soluzione come ACOPOS 6D, che non solo movimenta e pesa, ma è anche dotato di un sistema anti-sciabordio che permette di contenere la dispersione di prodotto.

Da non dimenticare, infine, che la flessibilità di movimento permessa dagli shuttle riduce la necessità di usare mandrini e utensili per la chiusura dei contenitori, che viene effettuata dallo shuttle stesso con una rotazione che cambia, in sostanza il paradigma della linea di filling».

[ AUTOMATION & CONTROLS ] www.italiaimballaggio.it 58 • 7-8/23
FOOD HOME CARE COSMETICSCHEMICALS WW W .REJ VES .I T La soluzione precisa per riempimento e tappatura. Rejves Machinery S.r.l. Marmirolo - MN | info@rejves.com | 0376 294700 ADV Rejves SGP.pdf 1 11/07/23 10:08 FOOD HOME CARE COSMETICSCHEMICALS WW W .REJ VES .I T La soluzione precisa per riempimento e tappatura. Rejves Machinery S.r.l. Marmirolo - MN | info@rejves.com | 0376 294700 ADV Rejves SGP.pdf 1 11/07/23 10:08

SICUREZZA ALL INCLUSIVE SICUREZZA ALL INCLUSIVE

PILZ Italia a SPS 2023 con prodotti, sistemi e servizi per l’automazione sicura di macchine e impianti, ma anche per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Tutte le novità nell’ambito della cybersecurity industriale presentate dall’azienda.

Nello stand allestito alla fiera parmense dell’automazione, la filiale italiana del gruppo tedesco PILZ GmbH ha portato i risultati della continua ricerca volta all’innovazione di soluzioni di automazione che, oltre a soddisfare gli standard di sicurezza internazionali intesa come safety, rispettino anche gli aspetti legati alla security. Dai sensori alla tecnica di controllo e azionamento, all’access management, i prodotti a marchio PILZ consentono ai clienti di evitare interventi onerosi in termini di costi e tempi, favorendo la realiz-

zazione di progetti di successo per la massima sicurezza in fabbrica.

Safety e security in un unico sistema

IAM (Identification and Access Management) è la soluzione nata con l’obiettivo di fornire un approccio olistico che tenga in considerazione in egual misura safety, ovvero la protezione del personale dalla macchina, e security, cioè la protezione dei dati aziendali (tutelando, quindi, la macchina dall’intervento volontario o involontario dell’uomo). Le

All-inclusive safety

new developments in the field of industrial cybersecurity were presented by the company.

The Italian subsidiary of the German group PILZ GmbH brought to the stand set up in the Parma trade fair dedicated to automation the results of its continuous research aimed at the innovation of automation solutions which, besides meeting international safety standards, also comply with

aspects linked to security. From sensors to control and drive technology, to access management, PILZ-brand products allow customers to avoid costly and time-consuming interventions, focusing on the development of successful designs for maximum security in the factory.

possibilità offerte dall’azienda in ambito Access Management sono molteplici. Attraverso chiavi RFID, è possibile effettuare dalla semplice autenticazione alla complessa gestione degli accessi alla macchina, dalla selezione di modalità operative funzionalmente sicure al sistema di lockout/tagout elettronico, alla messa in sicurezza di dati e reti da attacchi di hacker. «Il nostro obiettivo è fare in modo che accedano alle macchine solamente gli operatori skillati in possesso delle autorizzazioni necessarie e con le adeguate

Safety and security in a single system

IAM (Identification and Access Management) is the solution conceived with the objective of providing a holistic approach that takes into equal consideration safety, that is, the protection of personnel regarding the machine, and security, meaning the protection of company data (protecting, therefore, the machine from voluntary or involuntary human intervention). Numerous possibilities are offered by the company in the field of Access Management. Through RFID keys, it’s possible to carry out activities ranging from a simple authentication

to a complex management of machine accesses, from the selection of functionally secure operating modes to electronic lockout/tagout, and to the securing of data and networks from hacker attacks.

«Our aim has been to ensure that only skilled operators with the necessary authorisations and adequate expertise are able to access the machines to carry out certain types of operations» explains Marco Pelizzaro, Components divisional manager of PILZ Italia. «In addition, the “key in pocket” solution guarantees that the machine cannot be restarted while there are people

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PILZ Italia at SPS 2023 with products, systems and services for the safe automation of machines and plant, but also for the health and safety of workers. All the Milena Bernardi
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Marco Pelizzaro, PILZ Italia

Un 2022 complicato, ma molto positivo

Malgrado il difficile scenario globale che ha caratterizzato l’intero 2022, il gruppo PILZ è riuscito a generare performance economico/finanziarie davvero eccezionali, superando per la prima volta nella storia la soglia dei 400 milioni di euro (403,3) con un incremento del 15,8% sul 2021. La crescita è stata particolarmente marcata in Asia, anche se il mercato più importante rimane quello tedesco. Il 2023, è partito sotto i migliori auspici tanto che il gruppo ha confermato il piano investimenti al 2025: circa 38 milioni di euro da destinare prevalentemente ai siti produttivi di Ostfildern (Germania), Betschdorf (Francia), Bad Ragaz (Svizzera) e Jintan (Cina). Nel 2023 PILZ festeggia, inoltre, il traguardo dei 75 anni di attività, una tappa importante che celebrerà assieme alle 42 filiali e ai 2.500 dipendenti.

A complicated but very positive 2022

Despite the difficult global scenario that characterised all of 2022, the PILZ group managed to achieve really exceptional economic/financial results, exceeding for the first time the threshold of 400 million euros (403.3) with an increase of 15.8% on 2021. The growth was particularly marked in Asia, even though the most important market remains Germany. 2023 has started in the best possible way, enabling the group to confirm its investment plan to 2025: around 38 million euros are to be allocated mainly to the production sites of Ostfildern (Germany), Betschdorf (France), Bad Ragaz (Switzerland) and Jintan (China). In 2023, moreover, PILZ will arrive at 75 years of activity, an important milestone which it will be celebrating together with its 42 branches and 2,500 employees.

conoscenze per svolgere certi tipi di operazioni» spiega Marco Pelizzaro, divisional manager Components di PILZ Italia. «Inoltre, la soluzione “key in pocket”, garantisce che la macchina non possa essere riavviata fintanto che nella zona pericolosa è rilevata la presenza di persone. Si tratta di una protezione totalmente elettronica che rende superflui i dispositivi di interblocco meccanico e i cartelli di segnalazione».

detected in the dangerous zone. The result is a totally electronic protection that makes mechanical interlocking devices and warning signs unnecessary».

Also dedicated to industrial security is the SecurityBridge proposal, a firewall developed according to the IEC 62443-4-1 standard, capable of protecting industrial automation networks from non-authorised accesses and possible tampering. In this way, risks of espionage and tampering are avoided, ensuring the safety of personnel and the availability of the machines. These solutions confirm PILZ’s commitment in the field of security,

Dedicata alla security industriale anche la proposta del SecurityBridge, un firewall sviluppato secondo la norma IEC 62443-4-1, in grado di proteggere le reti di automazione industriale da accessi non autorizzati e possibili manipolazioni. In questo modo si evitano rischi di spionaggio e manipolazione garantendo così la sicurezza del personale e la disponibilità delle macchine. Le soluzioni confermano l’impegno di PILZ nell’ambito della sicurezza, un’attenzione che traspare chiaramente anche dal leitmotiv “The Spirit of Safety” sposato dall’azienda.

La sicurezza anche

nel packaging

La nuova soluzione PILZ (certificata TÜV

SÜD per PL d/ SIL 2) per il monitoraggio sicuro del magazzino cartoni sulle macchine per l’imballaggio, è composta da sistemi di controllo compatti PNOZmulti 2 o moduli di sicurezza myPNOZ in combinazione con due sensori ottici O300. Come funziona? I sensori rilevano se nel caricatore cartoni si trova sufficiente materiale per l’imballo; in caso contrario

an attention that is clearly evident in the motto adopted by the company, “The Spirit of Safety”.

Safety also in the packaging

The new PILZ solution (TÜV SÜDcertified for PL d/ SIL 2) for the safe monitoring of the cardboard storage unit on packaging machines, is composed of compact PNOZmulti 2 control systems or myPNOZ safety modules in combination with two O300 optical sensors. How does it work? The sensors detect if in the cardboard feeder there is sufficient material for the packaging; otherwise, the safety system deactivates the machine

le uscite del sistema di sicurezza disattivano la macchina che resta in stato di stop finché non vengono caricati cartoni a sufficienza.

«La soluzione per il monitoraggio del magazzino cartoni consente di ricaricare la macchina anche in fase di funzionamento, così da evitare fermate inopportune, migliorando la produttività dell’impianto» aggiunge Pelizzaro.

Moduli compatti configurabili: la novità PNOZ m C0

In mostra a SPS anche il nuovo dispositivo base stand alone PNOZ m C0, appartenente alla famiglia dei moduli di sicurezza PNOZmulti 2 che offre numerose funzioni in una custodia compatta. In 22,5 mm di larghezza sono contenuti 8 ingressi sicuri e 4 uscite a semiconduttore sicure che controllano le funzioni di sicurezza di macchine di piccole dimensioni. Arresti di emergenza, controlli dei ripari mobili, barriere fotoelettriche o comandi bimanuali: l’utilizzo di PNOZmulti Configurator per configurarlo è semplice, immediato e flessibile e si adatta perfettamente a ogni genere di requisito in materia di safety. Alta flessibilità e facilità di configurazione sono i principali vantaggi del dispositivo «perché - precisa Pelizzaro - chi progetta la sicurezza chiede di poter adattare in tempo zero la soluzione alla propria macchina».

which remains in stop status until sufficient cardboard has been loaded.

«The solution for monitoring the cardboard storage unit makes it possible to reload the machine also while in operation, so as to avoid inappropriate stoppages, thereby improving the plant’s productivity» Pelizzaro adds.

Compact configurable modules: the new PNOZ m C0

On display at SPS there was also the new basic stand-alone device, the PNOZ m C0, belonging to the family of PNOZmulti 2 safety modules which offers numerous functions in a

compact casing. 8 safe inputs and 4 safe semiconductor outputs that control the safety functions of small-size machines are contained in a width of 22.5 mm.

Emergency stoppages, mobile guard controls, photoelectric barriers or bimanual commands: using the PNOZmulti Configurator to configure it is easy, immediate and flexible and adapts perfectly to every kind of safety requirement. High flexibility and ease of configuration are the main advantages of the device «because - Pelizzaro points out –those involved in safety planning need to be able to adapt the solution to their machine in zero time».

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Frutto della recente unione di varie business unit, Emerson Discrete Automation si è presentato per la prima volta a SPS come compagine di gruppo. A fare da cornice in fiera l’ampia proposta di soluzioni intelligenti e integrate che consentono di raggiungere ambiziosi obiettivi di produttività, sicurezza e sostenibilità nell’ambito di una “produzione discreta” e dell’automazione in fabbrica.

Il nuovo approccio Floor to CloudTM promosso a SPS alza dunque l’asticella dell’efficienza in tutta l’attività produttiva e consente di gestire un intero ecosistema a partire dal basso, con dispositivi intelligenti e singoli componenti in grado di comunicare tra loro tramite interfacce appropriate.

«A partire dalla macchina esistente, attraverso azioni combinate e gestendo il dato in real time, possiamo arrivare a livello cloud, ottimizzando l’efficienza dei sistemi per poi dimostrare la redditività degli

ECOSISTEMI DIGITALI APERTI

L’industria ha bisogno di standard comuni affinché prodotti, macchine e apparecchiature intelligenti di produttori diversi possano interagire in modo dinamico e senza vincoli. Il futuro della produttività digitale dovrà quindi passare attraverso ecosistemi aperti, trasparenti e sicuri. Questa la vera rivoluzione annunciata da Emerson Discrete Automation in fiera a SPS.

investimenti e modificare sul campo, in modo semplice e migliorativo l’applicazione di controllo» ci spiega Martino Caranti, leader Italia ed Israele di Emerson incontrato in fiera. «Per farlo, Emerson mette a disposizione soluzioni intelligenti in grado di monitorare chiaramente i parametri chiave dei processi partendo dal singolo dispositivo sino al sistema completo, consentendo agli OEM di prendere decisioni informate sulla gestione della singola macchina, della linea o dell’impianto basandosi ad esempio sul dato dell’OEE in real time per ognuno di questi e per ogni lotto produttivo».

Progettare architetture flessibili. La vera rivoluzione, tuttavia, consiste nel far dialo-

Open digital ecosystems

Industry needs common standards so that other producers’ intelligent products, machines and equipment can interact dynamically and without constraints. The future of digital production must therefore incorporate open, transparent and secure ecosystems. This is the true revolution announced by Emerson Discrete Automation at the SPS trade fair.

The fruit of the recent amalgamation of different business units, Emerson Discrete Automation, took part for the first time at SPS as a group team. Its participation at the fair was characterised by the broad offer of intelligent and integrated solutions enabling the achievement of ambitious

production, safety and sustainability objectives in the context of “discrete production” and automation in the factory.

The new Floor to CloudTM approach promoted at SPS, therefore, raises the bar of efficiency in all production activities and makes it possible to

gare sensori che parlano linguaggi diversi: ciò significa che componenti di produttori differenti devono potersi collegare in modo flessibile. L’obiettivo diventa quindi distribuire architetture automaticamente scalabili, indipendentemente dal numero di componenti coinvolti e dai produttori. In un’architettura scalabile, i componenti si riconoscono a vicenda e forniscono le stesse informazioni agli ambienti e ai livelli appropriati per visualizzare le informazioni, ad esempio, sulla manutenzione predittiva, indipendentemente dalla dimensione del sistema.

«Emerson sviluppa soluzioni preconfigurate che riconoscono i componenti in automatico e li integrano immediatamente negli ambienti corrispondenti»

manage an entire ecosystem starting from the bottom, with intelligent devices and single components able to communicate between each other through appropriate interfaces.

«Starting from the existing machine, through combined actions and real-time data management, we can arrive at cloud level, optimising the efficiency of systems to then demonstrate the profitability of investments and modify the control application in the field, in a simple and meliorative way» explains Martino Caranti, Emerson sales leader Italy and Israel who we met at the fair.

«To achieve this, Emerson offers intelligent solutions able to clearly monitor the key parameters of processes stating from the single device

right up to the entire system, allowing OEMs to take informed decisions on the management of the single machine, line or plant, based, for example, on real-time OEE data for each of these and for each production lot».

Designing flexible architecture. The true revolution, however, lies in enabling sensors that speak different languages to dialogue with each other: this means that components of different producers need to be connected in a flexible way. The objective, therefore, is to distribute automatically scalable architectures, independent of the number of components and producers involved. In a scalable architecture, the components recognise each other and provide the

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Milena Bernardi
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Milena Bernardi Martino Caranti

continua Caranti. «In altre parole, si tratta di prevedere linguaggi aperti per costruire veri e propri ecosistemi digitali che raccolgano i dati e li trasmettano al software per l’elaborazione. Lo stesso software estrae poi i parametri di efficienza più significativi e li mette a disposizione, sia in locale che in remoto, di chi su questi dati deve prendere delle decisioni».

Agire sulle tecnologie esistenti. La maggior parte degli impianti di produzione non sono necessariamente nuovi, ma operativi da diverso tempo. In tal senso Emerson Discrete Automation supporta i produttori nel rendere i loro prodotti smart a vari livelli senza dover riprogettare l’intera macchina, attraverso estensioni appropriate dei componenti esistenti o piccole integrazioni.

«Seguiamo la logica del “do more with less”: dobbiamo aiutare il cliente a produrre di più con meno risorse, in un’ottica di ottimizzazione dei costi e di sostenibilità» ha precisato Caranti, sottolineando come questo possa a sua volta diventare un vantaggio competitivo per l’azienda stessa.

In questa direzione va anche il servizio messo a punto da Emerson, che offre al cliente la possibilità di utilizzare semplici tool di sviluppo con cui dimostrare in anteprima, su scala pilota, la redditività dell’investimento a livello industriale.

Sostenibilità digitale. Acquisire consapevolezza dei consumi energetici per poi calcolare i potenziali risparmi economici è possibile solo in un ambiente di produzione adeguatamente digitalizzato. Insieme ai clienti, gli esperti di produzione discreta di Emerson analizzano i processi

same information to the environments and levels appropriate for visualising information, for example, on predictive maintenance, regardless of the dimensions of the system.

«Emerson develops preconfigured solutions that automatically recognise the components and immediately integrate them into the corresponding environments» continues Caranti. «In other words, it involves providing for open languages in order to construct veritable digital ecosystems that collect data and transmit them to the software for processing.

The same software then extracts the most significant efficiency parameters and makes them available, both in loco and in remote, to those that have to use this data to take decisions».

e ne valutano l’efficienza in real time su ogni singolo lotto produttivo, identificano modi pratici per risparmiare energia e implementano tecnologie intelligenti che estraggono e valutano ampi flussi di dati per fornire informazioni chiave e livelli di ottimizzazione. Un processo decisionale informato può ridurre in modo consistente l’impatto ambientale, migliorare l’efficienza energetica e garantire la conformità ai requisiti normativi.

Per quanto riguarda i piani futuri Caranti

Con il termine “produzione discreta” ci si riferisce di norma a un tipo specifico di produzione che si concentra su articoli singoli e distinti (produzione di bottiglie, di merendine, di macchine, cioè di oggetti anche complessi che possono essere contati singolarmente). Si distingue dalla “produzione continua”, tipica del mondo del processo, nel quale il prodotto è un flusso (produzione di tonnellate di petrolio, chili di sale, prodotti cioè che fluiscono con una sorta di continuità).

Working on existing technologies. Most production plants are not necessarily new, but have been operating for some time. In this context Emerson Discrete Automation supports producers in making their products smart at various levels without having to redesign the entire machine, through appropriate extensions of the existing components or small integrations.

«We follow the “do more with less” logic: we have to help the customer to produce more with fewer resources, with a view to the optimisation of costs and sustainability» Caranti pointed out, emphasizing that this is turn can become a competitive advantage for the same company.

The service offered by Emerson is also moving in this this direction, offering

customers the possibility to use simple development tools with which to demonstrate in advance, on a pilot scale, the profitability of investments at industrial level.

anticipa che Emerson continua ad ampliare le soluzioni di cyber security e continuerà a produrre sistemi modulabili e scalabili con un ciclo di vita allineato a quello della macchina che li ospita. «Tra gli obiettivi prioritari anche lo sviluppo della divisione software, finalizzato non solo a integrare nuove soluzioni in portafoglio, ma anche ad assicurare un maggiore impegno nelle operazioni di upgrade dei controllori con software datati» conclude il manager.

The term “discrete production” generally refers to a specific type of production that focuses on single and distinct articles (production of bottles, snacks, machines, that is, also complex objects that can be individually counted).

This is distinguished from “continuous production”, typical of the processing world, in which the product is a flow (productions of tonnes of petroleum, kilos of salt, that is, products that flow with a sort of continuity).

informed decision-making process can significantly reduce environmental impact, improve energy efficiency and guarantee compliance with regulatory requirements.

Digital sustainability. Acquiring awareness of energy consumptions to then calculate the potential economic savings is possible only in an adequately digitalised production environment. Together with customers, Emerson’s discrete production experts analyse processes and evaluate efficiency in real time on every single production lot, identifying practical ways to save energy and implement intelligent technologies that extract and evaluate extensive flows of data to provide key information and optimization levels. An

With regards to future plans, Caranti reveals that Emerson will continue to develop cyber security solutions and continue to produce modulable and scalable systems with a life-cycle aligned to that of the machine hosting them.

«Priority objectives also include the development of the software division, aimed not only at integrating new solutions in portfolio, but also at ensuring greater engagement in the upgrading of controllers with dated software» the manager concludes.

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Enti, aziende e associazioni citate su questo numero

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ECOSISTEMI DIGITALI APERTI

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