ItaliaImballaggio gennaio/febbraio 2024

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

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NUMERO 1-2 GENNAIO FEBBRAIO 2024

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Lotterai. L’otterrai. Lo terrai... (2) […] La vita è vuota se non la si riempie con un impegno esaltante e rischioso. L’impegno, è naturale, non può che essere uno: il lavoro. L’altro lavoro, quello invisibile, è il lavoro dell’anima, dello spirito, del talento, le cui creazioni trasformano il mondo rendendolo più ricco, più giusto, e più umano […](1). Siamo a inizio anno e il tempo trascorso libero da occupazioni, tra curiosi e imprevedibili momenti capaci di suscitare pensieri che altrimenti difficilmente si affaccerebbero alla mente, ha ormai lasciato il posto al continuo affaccendarsi, al produttivo agitarsi, all’impegnato connettersi, alla convenienza di compromessi tanto efficaci quanto sofferti… Sfuma così anche il sospetto di essere ostaggio di una condizione che ci porta a spendere buona parte della nostra vita, preoccupati più del fare che dell’essere. Elias Canetti scriveva: «L’uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!». E alla luce di quanto abbiamo intorno, come non essere d’accordo? Eppure non possiamo rinunciare, quasi per costrizione biologica, a stupirci, a praticare gli spazi dell’insolito, dell’eccezionale, nonostante nel nostro mondo globalizzato e interconnesso, qualsiasi cosa sembra si consumi in un attimo, e non sia più possibile costruire un “tempo” per i sogni, le speranze, i sentimenti. Nel nostro piccolo, con il lavoro della rivista “ItaliaImballaggio” e di tutte le attività editoriali correlate, ci abbiamo provato e continuiamo a provarci. Siamo contenti di quanto abbiamo fatto, perché siamo consapevoli che successi e insuccessi quest’ultimi dovuti a inesperienza o a troppo entusiasmo - sono entrambi frutto della volontà di disegnare, al meglio delle nostre capacità, il corso degli eventi, così da cogliere il senso dei cambiamenti, delle sfide e delle minacce. E oggi, nel trentesimo anno di attività, rinnoviamo il nostro impegno proponendoci di guardare oltre l’orizzonte di quello che appare semplicemente plausibile, mettendo in campo nuove professionalità e risorse. Stimolare una riflessione è sempre un’impresa difficile, specialmente oggi, immersi come siamo in un flusso comunicativo che, per eccesso e ridondanza, è spesso vissuto

Stefano Lavorini

come un inevitabile rumore di fondo. In questa babele di stimoli perduti è difficile, ma non impossibile. Dagli esordi nel 1994, di tempo ne è trascorso, ma mi sembra che, nonostante tutto, non siamo poveri di parole e di fatti capaci di guidarci verso le ragioni di un futuro, che si presenta tuttavia improbabile e sfocato. Ci sono infatti esperienze che ci toccano e che ci portano a pensare se quanto accade intorno sia frutto del caso o del destino; che ci portano a domandarci se un avvenimento non abbia una causa definita e identificabile (il Caso), o se invece sia inevitabile che si realizzi in base a una sequenza fissa e invariabile (il Destino). Impossibile pronosticare il futuro: da una parte, il mondo dell’imballaggio in cammino sulla faticosa strada della “sostenibilità”, dall’altra il mondo governato dalla politica che è diventata via via sempre più difficile e urlante, carica di contrasti violenti e di scarso buon senso. Una politica che - fatte salve poche e rare eccezioni - sembra saper costruire solo “macerie”. In giro, si sentono tante belle parole, ma si vedono ben pochi fatti. Chi si ricorda del precetto «Non lasciare che finisca il giorno senza essere cresciuto un po’, senza essere stato felice…». Da una parte, pochi e buoni insegnamenti, magari difficili da mettere in pratica, che la Vita impone di non trascurare per contrastare la somma di crudeltà e imbecillità che segna l’intera storia dell’uomo; dall’altra i falsi nudi, le immagini pornografiche di personaggi più o meno noti, creati dall’intelligenza artificiale (guidata dalla stupidità umana). Non ci resta che sperare in qualche miracolo, che restituisca l’intelletto agli stolti. In cuor mio sono un po’ scettico che si possa giungere a tanto e che, per esempio, coloro i quali trovano piacere o interesse nel prevaricare gli altri possano, senza pagare pegno, passare a scorrazzare liberamente nel campo della virtù. Certo… tutto può essere, come insegna San Paolo sulla via di Damasco. (1)

Sándor Márai, La donna giusta, Adelphi, 2004

English text on https://packmedia.net/opinions/lavorini-want-it-win-it-keep-it2-january-february-2024 www.italiaimballaggio.it

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[ BEHIND THE COVER ]

ISSN: 2037-2183

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

NUMERO 1-2 GENNAIO FEBBRAIO 2024

La Réflexion Collage, 2023

Nata a Valence nel 1957, Véronique Champollion vive e lavora ad Antibes. Diplomata all’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi nel 1981, da circa 30 anni organizza mostre, installazioni, video, performance in tutto il mondo, abbracciando un’idea di mediterraneità che le ha consentito di presentare opere dove il colore, la musicalità, l’umanità e il gioco sono di prima importanza. All’inizio degli anni Novanta fonda con Jean Claude Lemalin (1957-2009) l’associazione culturale e la rivista Art Mobil, dando vita alla cosiddetta Nouvelle École de Nice con gli artisti che fanno capo alla Galerie du Lundi, collaborando anche con Offerta Speciale di Torino e Museo Teo di Milano. La parola all’autrice. L’idea dell’immagine della copertina di ItaliaImballaggio viene dal mio libro Contribution à une réhabilitation du travail ménager et en particulier de la place de l’homme dans la maison, uscito per i tipi di Ichnos Editions nel 2023. In quest’opera ho integrato citazioni marziali e grandiose della storia dell’arte in un contesto domestico,

véronique

champoll

utilizzando collage e giustapposizioni. Alla base di questo lavoro, la proposta di “glorificare” il lavoro di casa per “renderlo degno” di essere praticato dagli uomini, facendo un elenco di qualità essenziali ed eroiche. La pagina del Penseur di Rodin, in particolare, illustra naturalmente “La Réflexion”. Dicono di lei Nella sua attività di artista plastica racconta la storia dell’arte attraverso narrazioni realizzate su supporti di scarto: imballaggi, manifesti, giornali, tessuti diventano sculture in cartapesta. Con gli stessi materiali realizza la serie dedicata a “Biancaneve e i sette nani” - divenuti ormai centinaia - oggetto e soggetto di installazioni e performance che concorrono alla creazione di un mondo parallelo, nato dalla tensione di differenti aspetti della materialità: quello del modello, quello dei supporti e, infine, quello dell’opera. (Giovanni Bai, 2017). Photo by François Fernandez, mostra Autre temps, autre lieu, CIAC del Castello di Carros, 2022

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contribution ail ménager ation du trav maison à une réhabilit place de l’homme dans la er de la et en particuli

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Born in Valence in 1957, Véronique Champollion lives in Antibes. After obtaining the Diploma at the Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs in Paris in 1981, she has organised exhibitions, installations, videos, and performances throughout the world for around 30 years, embracing an idea of “Mediterraneanness”, allowing her to present works in which colour, musicality, humanity and playfulness are of prime importance. At the beginning of the 1990s, she founded the Art Mobil cultural association and magazine together

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with Jean Claude Lemalin (1957-2009), giving rise to the so-called Nouvelle École de Nice with artists associated with the Galerie du Lundi, collaborating also with Offerta Speciale in Turin and Museo Teo in Milano. In the author’s own words The idea of the ItaliaImballaggio cover comes from a book published by Ichnos Editions in 2023: Contribution à une réhabilitation du travail ménager et en particulier de la place de l’homme dans la maison. In this work I’ve inserted military and grandiose references from the

history of art in a domestic context, using collages and overlays. Underpinning this work is the idea of “glorifying” housework to “make it worthy” of being done by men, drawing up a list of essential and heroic qualities. The page with Rodin’s The Thinker, in particular, naturally illustrates “La Réflexion”. What they say about her In her activity as a visual artist, she tells the history of art through narratives created on waste media: packaging, posters, newspapers and fabrics become papier-mâché

sculptures. With the same materials, she makes the series dedicated to Snow White and the seven dwarfs (which have now become hundreds), and which is the object and subject of installations and performances that contribute to the creation of a parallel world, created out of the tension between different aspects of materiality: that of the model, the supports and, finally, the work. (Giovanni Bai, 2017). Photo by François Fernandez, mostra Autre temps, autre lieu, CIAC del Castello di Carros, 2022

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Sommario AGGIORNAMENTI / UPDATES

GENNAIO -FEBBRAIO 2024 CONTENTS

FOOD & BEVERAGE

Packaging e tecnologie Packaging and technologies

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Stefano Lavorini Acceleration Lotterai. L’otterrai. Lo terrai... (2)

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Vernique Champollion Behind the cover La Réflexion, 2023

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Agenda Anuga Food Tec

[ MARKETING & DESIGN ] Milena Bernardi 22 Il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana Spunti dal Rapporto Federalimentare - Censis 2023 The economic and social value of the Italian food industry. Insights from the Federalimentare - Censis 2023 Report

Luciana Guidotti 10 Cosmopack 2024: fiera dalle tante anime. Ce ne parla Antonia Benvegnù. Cosmopack 2024: the show with many souls. Antonia Benvegnù speaks about it S

25 Il packaging green: punto di riferimento per i consumatori Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma Green packaging: a point of reference for consumers

[ OPINIONI... ]

Barbara Iascone 28 Il pet food IN ITALIA Pet food in Italy

Costanza Candi 16 Il voto sul PPWR visto dall’interno. Un commento di Simona Caselli (Granlatte e AREFLH) The vote on the PPWR seen from the inside. A comment by Simona Caselli (Granlatte and AREFLH)

Cristina Rossi 30 Dimmi chi sei. Ti dirò che etichetta vuoi (Tonutti, Luxoro, Fedrigoni Self-Adhesives, Verallia, Vinolok) Tell me who you are. I’ll tell you what label you want [ FACTS & FIGURES ] 36 Gipea: Osservatorio Economico 2023 Gipea: Economic Monitoring Report 2023 37 L’Italia promuove il grocery online Italy promotes online grocery 38 Venditalia punta a un’edizione da record Venditalia aims for a record edition 39 CONAI: Rapporto integrato di sostenibilità CONAI: Integrated Sustainability Report [ INDUSTRY & MANAGEMENT ] 47 I giovani: leva strategica per il futuro dell’economia (Cama, Omet) The young: a strategic asset for the future of the economy Stefano Lavorini 50 I primi 60 anni di una giovane family company (Karr Italiana) The first 60 years of a young family company 54 News (Imballaggio in Cifre)

CIBUS TEC 2023

20 Powered by Best Packaging Dalla ricerca allo scaffale From Research to the Shelf [ A PROPOSITO DI... ] REGOLAMENTO MACCHINE Stefano Lugli 41 Nuovo Regolamento Macchine: obblighi normativi e di sicurezza New Machinery Regulation: regulatory and safety obligations

visto da ItaliaImballaggio 57 Una selezione delle proposte in fiera: materiali, macchine e sistemi per il confezionament alimentare ItaliaImballaggio’s view A selection of proposals in the show: materials, machines & systems for food packaging Materials & Machinery 58 AMC; AROL- Unimac Gherri 59 Colimatic; Multivac Group 60 Goglio SpA Labeling & Coding 62 Etipack; World Jet

Automation & Control 63 Bosch Rexroth

Components & Other Equipment 66 Raytec; Robatech

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End of Line & Handling 68 Cama Group; M.H. Material Handling

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Mezzo secolo di esperienza nel packaging Importante traguardo per D.C.M. che quest’anno celebra i 50 anni di attività. Half a century of packaging experience An important milestone for D.C.M., which this year celebrates 50 years of activity. Xnext

AUTOMATION & CONTROLS Luciana Guidotti 73 Nati per offrire soluzioni (Servotecnica) Proposte innovative in fatto di attuatori lineari Created to offer solutions

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Interroll Italia

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Un network di aziende diventa interlocutore unico (PRL Tecnosoft, Nimax, Nemesis) A network of companies becomes a sole interlocutor

Mario Rapaccini I nuovi modelli di business della digital servitization The new business models of digital servitization Advertisers & Company index

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Colophon Kairos Media Group Srl Via Fossa Buracchione 84 41126 Modena Direttore editoriale Direttore responsabile

Stefano Lavorini

Condirettore

Luciana Guidotti

Redazione

Milena Bernardi, M. Costanza Candi

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Hanno collaborato

Barbara Iascone, Stefano Lugli, Mario Rapaccini

Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa

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Max Marra & Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano

Numero 1-2/2024 Gennaio/Febbraio 2024 anno 30 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 9673 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00 Periodicità mensile Abbonamento per un anno:

Davide Miserendino

con la collaborazione di

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Agenda

Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS & SHOWS Marca by BolognaFiere Private label conference & exhibition 16-17/1/2024 Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it Sigep Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè 20-24/1/2024 Rimini (I) https://www.sigep.it Pharmapack Europe Drug delivery & packaging 24-25/1/2024 Paris (F) www.pharmapackeurope.com Fruit Logistica Trade fair for the fresh fruit and vegetable business 7-9/2/2024 Berlin (D) https://www.fruitlogistica.it Luxe Pack Los Angeles Luxury Packaging 14-15/2/2024 Los Angeles (USA) https://www.luxepacklosangeles.com/ BBTech Expo Fiera professionale delle birre e bevande 18-21/2/2024 Rimini (I) https://www.bbtechexpo.com A&T Automation & Testing Innovative technologies, robotics, testing and measurements 21-23/2/2024 Torino (I) www.aetevent.com Printpack Alger Plastics and Composites 4-6/3/2024 Algiers (DZ) https://www.printpackalger.com/ Anuga FoodTec Food & beverage technologies 19-22/3/2024, Köln (D) www.koelnmesse.it/anugafoodtec Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging/ machinery & contract manufacturer 21-23/3/2024, Bologna (I) www.cosmoprof.com/la-fiera/ cosmopack Cosmoprof Worldwide Bologna Cosmetics & perfumery industry 21-24/3/2024 Bologna (I) www.cosmoprof.com Vinitaly Wine industry 14-17/4/2024 Verona (I) www.vinitaly.com Hispack Packaging, process & logistics 7-10/5/2024 Barcelona (E) www.hispack.com Cibus Food exhibition 7-10/5/2024, Parma (I) https://www.cibus.it/

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Anuga FoodTec 19 -24 Marzo 2024 Colonia (D)

Food & bev: informazione e formazione sul campo n Fiore all’occhiello tra gli eventi di Koelmesse dedicati alle tecnologie di imballaggio e processo nel food & beverage, Anuga FoodTec si svolge a Colonia dal 19 al 22 marzo 2024. Matthias Schlüter, direttore della manifestazione, ci anticipa i temi che caratterizzeranno la prossima edizione, preparata da un’intensa attività di promozione all over the world. Impegnato in prima persona a promuovere nel mondo l’edizione 2024 di Anuga FoodTec, il direttore di manifestazione Matthias Schlüter incontrato di recente a Cibus Tec (organizzato da Koeln Parma Exhibitions e prezioso tassello della piattaforma globale per le tecnologie meccano-alimentari sviluppata negli ultimi anni da Koelnmesse, Ndr.) ci racconta le novità legate alla kermesse internazionale. Ma risponde senza esita- Matthias zioni alla nostra prima domanda, legata Schlüter alla trasformazione organizzativa e culturale che il Covid ha comportato per il comparto fieristico, in particolare sul fronte del pubblico in visita. «In generale, rispetto al passato, l’afflusso alle fiere è complessivamente inferiore in termini numerici» esordisce Schlüter. «Oggi si muovono due persone e non quattro, ma una di queste è una figura apicale e ha un ruolo decisionale, in grado cioè di approvare l’acquisto di macchine che costano milioni di euro. Quindi, sebbene i numeri siano più bassi, la qualità della visitazione è comunque elevata». Entrando poi nel merito dell’edizione 2024 della fiera, Schlüter sottolinea un aspetto interessante: Anuga FoodTec 19 -24 March 2024 Cologne (D)

Food & bev: information and training on site A flagship among the Koelnmesse events dedicated to packaging and process technologies in the food & beverage sector, Anuga FoodTec will be held in Cologne from 19 to 22 March 2024. Director of the event, Matthias Schlüter, previews the topics that will characterise the next edition, preceded by intense promotional activity all over the world. Personally committed to promoting the 2024 edition of Anuga FoodTec around the world, the director of the event, Matthias Schlüter, who we recently met at Cibus Tec (organized by Koeln Parma Exhibitions and a precious part of the global platform for food processing technologies developed in these last years by

«Prevediamo il ritorno in presenza di visitatori dall’Asia, in particolare dalla Cina. All’edizione 2022, i professionisti da questo paese erano 7, mentre oggi, grazie alla normalizzazione delle misure di sicurezza sanitaria, ci aspettiamo un afflusso considerevole di visitatori proprio dalla Cina». Un percorso di promozione worldwide L’organizzazione sta investendo molto in promozione, con numerose campagne di informazione rivolte ai visitatori e conferenze stampa, realizzate in particolare in Asia e con una copertura di eventi su scala mondiale - passando da All4pack fino a Pack Expo, da AndinaPack a Propack Indonesia - che è lo stesso Schlüter a presidiare. Secondo il direttore le aspettative sono elevate, con una partecipazione massiccia di professionisti alla ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate per il confezionamento e il processo dei beni alimentari, provenienti secondo le stime da oltre 150 paesi. «La forza di Anuga FoodTec, ciò che la distingue da altre manifestazioni nel mondo - prosegue Schlüter - sta nella ricca offerta di soluzioni installate e spesso funzionanti, e questo grazie alla presenza in Europa di produttori leader, che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione. Non mancheranno tuttavia espositori e buyer da paesi asiatici che, pur esprimendo eccellenza tecnologica, solo di recente hanno iniziato a “guardare fuori” dal proprio mercato. È il caso del Giappone, in rappresentanza del quale avremo numerosi buyer e alcuni espositori».

Koelnmesse, Ed.) tells us about the new developments relating to the international show. He responds without hesitation to our first question, linked to the organisational and cultural transformation that Covid imposed on the trade fair industry, in particular regarding dealings with the general public. «In general, compared to the past, attendance at the fairs is overall lower in numerical terms» Schlüter begins. «Today two people are making the trip, not four, but one of these is a top management figure and has a decision-making role, able to approve the purchase of machines that cost millions of euros. Although the numbers are lower, therefore, the quality of the visitors is, nevertheless, high». Coming to the 2024 edition of the show, Schlüter underlines an interesting aspect: «We predict the return of visitors from Asia, particularly from China. At the 2022 edition, the professionals from that country numbered 7, while today,

thanks to the standardisation of health safety measures, we expect a considerable attendance, precisely from China». A worldwide promotion programme The organisation is investing heavily in promotion, with numerous information campaigns aimed at visitors and press conferences, organised particularly in Asia and with a coverage of events on a global scale - passing from All4pack to Pack Expo, from AndinaPack to Propack Indonesia - which Schlüter himself is managing. According to the director, expectations are high, with a strong attendance of professionals looking for advanced technological solutions for food packaging and processing, coming from over 150 countries according to estimates. «The strength of Anuga FoodTec, what distinguishes it from other events in the world - continues Schlüter - lies in the rich offer of installed and often working solutions, and this is thanks to the

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[ AGENDA ]

I nuovi trend: dal meat-less alla responsabilità sociale La fiera sarà anche un’interessante occasione per intercettare i nuovi trend, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, su cui, secondo Schlüter, si innestano temi nuovi, primo fra tutti la responsabilità sociale. «Puntiamo a garantire una visione globale a tutti i settori food, dal vegetale al bakery, dal beverage alla carne, sapendo di offrire contenuti tecnologici di qualità. Quanto ai trend, la responsabilità sociale è sempre più centrale sul piano economico ed ecologico. Temi come lo spreco alimentare, l’ottimizzazione dei consumi energetici e di materie prime sono ormai all’ordine del giorno, sui quali, come fiera specializzata, possiamo senza dubbio intervenire, sensibilizzando e formando i milioni di persone che lavorano nel settore F&B. Queste stesse persone possono diventare ambasciatori anche sul piano dell’uso corretto e del valore del packaging, oggi al centro di una campagna di dequalificazione e che, al contrario, svolge un ruolo centrale in particolare nella lotta allo spreco alimentare entrando così a pieno titolo nel dibattito sulla sostenibilità, ambientale e sociale. Estendere la shelf life di un prodotto, valorizzare la dimensione nutritiva di un cibo migliore e più sano, mettere le persone nelle condizioni di ricevere questo cibo è fondamentale sul piano etico, oltre a offrire grandi opportunità di business facendo leva sulla responsabilità dei paesi più industrializzati che sono anche i leader nel nostro settore. Guardando ancora alla sostenibilità, l’UE chiede di razionalizzare il riuso e riciclo dell’imballaggio e i produttori di materiali di confezionamento possono mettere in campo significative soluzioni innovative, a cui daremo ampio spazio in fiera». presence in Europe of leading producers that have decided to take part in the event. There will also be, however, exhibitors and buyers from Asian countries which, although expressing technological excellence, have only recently begun to “look outside” their own market. This is the case of Japan, represented by numerous buyers and a number of exhibitors». The new trends: from meat-less to social responsibility The show will also be an interesting opportunity to intercept new trends, from digitalisation to sustainability, on which, according to Schlüter, new themes are grafted, first of all social responsibility. «We aim to guarantee a global vision of all food sectors, from vegetable to baked products, from beverages to meat, knowing we are offering quality technological content. As to the trends, social responsibility is increasingly central in economic and ecological terms. Topics such as

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Sempre in riferimento ai trend, infine, non possono mancare una serie di riflessioni sul rapporto tra nuovi stili di vita e di consumo e packaging, che è un complemento indispensabile per la sicurezza alimentare, la conservazione, la shelf life e la comunicazione di prodotto. «Nel 2030 il 40% delle proteine a livello globale verranno coperte da meat-like e formule alternative» conclude Schlüter. «Una dinamica di mercato davvero disruptive che riflette un cambio di stile nei consumi soprattutto tra i più giovani, che sono spesso vegetariani ed esprimono esigenze nuove rispetto ai paradigmi tradizionali del mondo food. Serve quindi che l’industria continui a innovare e rafforzi il proprio ruolo di informazione e formazione del consumatore sulla fondamentale funzione svolta dal packaging, al di là delle divisioni ideologiche tra i materiali. La demonizzazione non ha senso, serve invece scegliere in modo appropriato in base alle esigenze funzionali ed etiche di cui abbiamo parlato. Non è infatti possibile rinunciare all’alluminio per le confezioni di cioccolata o alla plastica per garantire una conservazione adeguata e ridurre gli sprechi, ma questo non toglie che serva continuare a ricercare soluzioni sempre più adeguate al nuovo contesto attraverso l’impegno dei professionisti del settore». Ed è proprio ai professionisti, presenti e futuri, che si riferisce il programma di matching tra scuole superiori e mondo delle imprese su cui Anuga FoodTec si sta impegnando, con l’obiettivo di rispondere alla richiesta di personale qualificato nel settore, anche avvalendosi delle fiere come veicolo di divulgazione e informazione verso le nuove generazioni.

food waste, the optimisation of energy and raw material consumption are now the order of the day, on which, as a specialised show, we can certainly intervene, raising awareness and informing the millions of people working in the F&B sector. These same people can become ambassadors also with regards to the correct use and the value of packaging, today at the centre of a discrediting campaign and which, on the contrary, performs a central role, particularly in the fight against food waste, thus fully entering the debate on environmental and social sustainability. Extending the shelf-life of a product, enhancing the nutritional dimension of a better and healthier food, and putting people in the condition to receive this food is fundamental from an ethical point of view, as well as offering significant business opportunities, appealing to the responsibility of the most industrialised countries which are also the leaders in our sector. Still focusing on sustainability, the EU is

calling for rationalisation of the reuse and recycling of packaging and manufacturers of packaging materials can implement significant innovative solutions, to which we will give ample space in the show». Finally, again with reference to trends, a must is a series of reflections on the relationship between new lifestyles and consumption and packaging, which is an indispensable aspect for food safety, preservation, shelf-life and product communication. «In 2030, 40% of proteins at global level will be supplied by meat-like products and alternative formulae» concludes Schlüter. «It’s a truly market-disruptive phenomenon which reflects a change in consumer habits, especially amongst the younger population, who are often vegetarians and express new demands compared to the traditional paradigms of the food world. The industry, therefore, needs to continue to innovate and reinforce its role of informing and educating consumers on the fundamental function

performed by packaging, beyond ideological divisions between materials. Demonisation makes no sense; instead, it’s necessary to choose in an appropriate way on the basis of the functional and ethical requirements that we have talked about. It’s not possible, in fact, to do away with aluminium for chocolate packaging or plastic for guaranteeing adequate preservation and reducing waste. This does not mean, however, that we no longer need to continue searching for solutions that are increasingly suitable for to the new context through the commitment of the professionals in the sector». And it is precisely to professionals, present and future, that the programme for matching high school and business world needs refers, and to which Anuga FoodTec is committed, with the objective of meeting the demand for qualified workers in the sector, also making use of trade fairs as a vehicle for dissemination and information directed to the new generations.

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[ AGEN DA ] Luciana Guidotti

Focus sull’intero ciclo produttivo di un cosmetico, dalle materie prime alle tecnologie di processo e confezionamento fino ai contract, con contorno di innovazione: Cosmopack 2024 conferma la propria singolarità nel panorama fieristico internazionale degli eventi dedicati alla bellezza, fornendo con questo una sicura attrattiva per i professionisti da tutto il mondo. Ce ne parla Antonia Benvegnù, anticipando alcune novità di rilievo che rendono la manifestazione di BolognaFiere Cosmoprof “sempre più unica e diversa”.

COSMOPACK 2024: FIERA DALLE TANTE ANIME A

Antonia Benvegnu

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nno dopo anno, la reputazione di Cosmopack si consolida, perché sempre più viene percepito come evento d’elezione per l’intera supply chain del beauty. «Grazie a una strategia che ci ha portato a metterne meglio a fuoco la complessità, trovando la misura per collegare con maggiore efficacia le tante realtà della filiera cosmetica - spiega Antonia Benvegnù, Head of Sales Cosmopack - siamo riusciti a cancellare l’equivoco di fondo, che voleva il salone dedicato esclusivamente al confezionamento». Oltre a questa “rinnovata” brand awareness, è importante porre l’accento sulla crescita fisiologica della fiera, che quest’anno si sviluppa su 7 padiglioni del comprensorio bolognese (28 compreso): «Esporranno infatti 560 aziende da 37 paesi, che equivale a un +9% di presenze rispetto al 2023. Di queste, ben 66 sono fornitori di macchine per il processo e il riempimento: un numero decisamente importante per una manifestazione considerata generalista. Va detto che, oltre ai key player storici del comparto, ospitiamo per la prima volta nuove realtà

molto interessanti, sia sul fronte “macchine” sia su quello dei materiali e dei prodotti… Si tratta, per esempio, di aziende affacciatesi di recente al mercato della cosmesi con alcune tecnologie innovative, magari mutuate da una consolidata esperienza nel food, in grado di ottimizzare e velocizzare i processi industriali di miscelazione… o ancora di fornitori di packaging, nati e cresciuti sulla spinta degli obiettivi di economia circolare e difesa ambientale». In altri termini, testimonial perfetti dei temi di fondo di una manifestazione dalle molte anime. «Ci piace pensare a Cosmopack» specifica Benvegnù «come a una fiera “diversa” per vari motivi: diversa non solo per le molte merceologie rappresentate o per il respiro di elevata internazionalità che la distingue, ma perché i soggetti a cui ci rivolgiamo - fornitori o buyer che siano - esprimono esigenze e potenzialità davvero diversificate: grandi e piccole realtà industriali convivono infatti fianco a fianco, proponendo grandi volumi o produzioni superspecializzate, riuscendo a dare risposte adeguate a richieste molteplici e sfaccettate».

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Conferme e novità: dal reale al virtuale

«A fronte dei riscontri positivi ottenuti dalla première dell’anno passato - racconta la manager - replichiamo la “Ingredients Zone”, che sta crescendo e ha ulteriori prospettive di sviluppo: sono infatti oltre 20 i fornitori di materie prime e fragranze che animeranno lo spazio loro dedicato, provenienti anche in questo caso da tutto il mondo, perfino dall’Australia e dalla Malesia». Oltre a questa conferma dal punto di vista espositivo, tornano anche gli ormai tradizionali tre giorni di

approfondimento dei CosmoTalks, con oltre 70 relatori, che discuteranno sullo stato dell’arte dell’industria e sulla sua evoluzione futura. «Tra i temi dell’edizione 2024, nuovi trend, soluzioni high-tech per l’industria, ingredienti e materie prime sostenibili e innovativo, analisi dei nuovi equilibri internazionali» precisa Benvegnù, che ci regala però anche alcune interessanti anticipazioni sul côté comunicazionale e marketing. «Per sottolineare la nostra focalizzazione sulla supply-chain, abbiamo progettato Cosmopack Stage: da quest’anno, nel padiglione 20, sarà infatti allesti-

Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 Giunta alla 55a edizione, la manifestazione di riferimento mondiale per aziende e operatori dell’industria cosmetica Cosmoprof Worldwide Bologna continua a essere testimone eccellente dell’evoluzione di un settore. E questo grazie alla ricchezza espositiva, con le novità più interessanti da ogni paese nel mondo, e momenti di formazione di qualità, grazie al contributo di esperti e opinion leader. Inoltre, i servizi digitali specifici per le esigenze dei singoli operatori e il knowhow di un team altamente qualificato aiutano gli stakeholder a incrementare relazioni commerciali e nuove progettualità. L’edizione 2024 si appresta a essere un’esperienza imperdibile per fornitori, produttori, brand owner, buyer, distributori, rivenditori e operatori interessati a nuove soluzioni per lo sviluppo delle loro attività, grazie all’ottimizzazione delle date di accesso, in linea con la crescente interazione tra canali distributivi. La fiera si svolge infatti da giovedì 21 a domenica 24 marzo, con l’apertura in contemporanea di tutti i padiglioni: Cosmopack (dedicato alla supply chain) e Cosmo Perfumery & Cosmetics (salone che ospita aziende e operatori retail) saranno operativi per tre giorni fino a sabato 23 marzo; il Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon (dedicato al canale professionale) chiuderà invece domenica 24 marzo, riuscendo quindi a ottimizzare le attività di networking con gli addetti ai lavori degli altri comparti. Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 conferma l’internazionalità dell’offerta espositiva, con oltre oltre 3.000 aziende da 60 paesi, 20 collettive nazionali, un globale di oltre 250.000 operatori attesi da quasi 160 paesi. Grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane sono attese delegazione di buyer da 47 paesi. La collaborazione con Cosmetica Italia (Associazione nazionale imprese cosmetiche) ne attesta il prestigio.

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Arriving at the 55th edition, the top global event for companies and operators in the cosmetics industry, Cosmoprof Worldwide Bologna continues to be an excellent showcase for the evolution of the sector. And this is thanks to the abundance of exhibitions, with the most interesting new developments from every country in the world, and quality training sessions, thanks to the contribution of experts and opinion leaders. In addition, the digital services tailored for the needs of single operators and the know-how of a highly qualified team help stakeholders to enhance commercial relationships and new projects. The 2024 edition promises to be an unmissable experience for suppliers, producers, brand owners, buyers, distributors, dealers and operators interested in new solutions for the development of their activities, thanks to the optimization of access data, in line with the growing interaction between distribution channels. The show is taking place from Thursday 21 to Sunday 24 March, with all the pavilions opening simultaneously: Cosmopack (dedicated to the supply chain) and Cosmo Perfumery & Cosmetics (hall hosting companies and retail operators) will be operating for three days until Saturday 23 March; Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon (dedicated to the professional channel) will, instead, close on Sunday 24 March, thereby managing to optimise networking activities with all the operators in the other sectors. Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 confirms the international flavour of the exhibitions, with over 3,000 companies from 60 countries, 20 national collectives, a total of over 250,000 operators expected from almost 160 countries. Thanks to the support of the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation and of ICE - Agency for the promotion abroad and internationalisation of Italian enterprises, buyer delegations from 47 countries are expected. The collaboration with Cosmetica Italia (National Association of cosmetic enterprises) attests to the prestige of the event.

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[ AGEN DA ] innovation”, con un obiettivo preciso: riportare informazioni meno autoreferenziali rispetto al momento fieristico, coinvolgendo dei player che non necessariamente espongono a Cosmoprof ma sono chiamati a confrontarsi su temi “macro”, come l’economia circolare, l’inclusione, l’AI o i nuovi materiali del packaging. Contiamo in questo sul supporto di Deanna Utroske (già editor della rivista Cosmetics Design), una opinion leader riconosciuta non solo nel campo della cosmesi ma anche del mondo retail, che porta quindi in dote una visione globale della filiera cosmetica e del prodotto finito». Un’iniziativa, questa, che, nel prossimo futuro, potrebbe avere risvolti interessanti sul piano della comunicazione.

E per finire…

ta un’area di discussione a disposizione delle aziende espositrici, che potranno presentare i propri prodotti e servizi in uno slot dedicato a pagamento». Tuttavia, la novità più disruptive, sta nell’evoluzione della Factory, che cambia identità, si trasforma e, in pratica, si dematerializza. «Celebriamo la decima edizione di questa nostra iniziativa con un cambio di rotta significativo: da “factory di prodotto” a “factory delle idee”. Abbiamo infatti dato vita a “Cosmofactory - From ideas to

Cosmopack 2024: the show with many souls Focus on the entire production cycle of a cosmetic product, from the raw materials to process and packaging technologies and to contracts, all with the complement of innovation: Cosmopack 2024 confirms its unique character in the international trade fair panorama of events dedicated to beauty, offering a sure attraction for professionals from all over the world. Antonia Benvegnù talks to us about the event, anticipating some new significant developments that make the BolognaFiere Cosmoprof show “always unique and different”. Luciana Guidotti

Cosmopack’s reputation is strengthened year after year, being increasingly perceived as the top event for the entire beauty sector supply chain. «Thanks to a strategy that has led us to better focus on complexity, finding the right way to connect the many different contexts of the cosmetic supply

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chain more effectively, - explains Antonia Benvegnù, Head of Sales Cosmopack - we have managed to belie the misconception that the show is dedicated only to packaging». Besides this “renewed” brand awareness, it’s important to point out the physiological growth of the show, which this year is

A chiudere la carrellata delle novità dell’edizione 2024, non può mancare un accenno ai Cosmopack & Cosmoprof Awards, gli ambìti “Oscar della Bellezza” che celebrano l’innovazione e la ricerca in tutti i comparti dell’industria cosmetica e che verranno conferiti con qualche distinguo rispetto al passato. Conclude Benvegnù: «La giuria tecnica sarà come sempre di alto profilo e, dei prodotti esposti in fiera, sarà chiamata a valutare non solo il grado di innovazione tecnologica o la qualità della formulazione, ma anche la potenziale percezione da parte del consumatore. I premi saranno quindi assegnati alle soluzioni che, in una sorta di proiezione sul futuro, diventeranno prodotti di tendenza, capaci cioè di influenzare il mercato, ferma restando l’attenzione alla sostenibilità e agli aspetti comunicativi in grado di valorizzare l’unicità del brand o di un’azienda».

organised in 7 pavilions in the Bologna trade fair district (28 included): «560 companies from 37 countries will, in fact, be exhibiting, equivalent to a +9% presence compared to 2023. Of these, as many as 66 are suppliers of process and filling machines: a decidedly significant number for an event considered to be generalist. It should be said that, besides key historic names in the sector, we are hosting for the first time very interesting new enterprises, both on the “machinery” front and that of materials and products… There are companies, for example, that have recently entered the cosmetics market with a number of innovative technologies, perhaps borrowed from a well-established experience in food, able to optimise and speed up industrial mixing processes … or packaging suppliers, born and

grown on the back of the objectives of circular economy and environmental protection ». In other words, perfect testimonials of the underlying themes of a show with many different souls. «We like to think of Cosmopack» Benvegnù points out «as a “different” trade fair for many reasons: different not only for the many different types of product represented or for the highly international flavour that distinguishes it, but also because the stakeholders we address - be they suppliers or buyers - express extremely diversified demands and potentials: large and small industrial enterprises mingle side-by-side, proposing large volumes or super-specialised productions, managing to give adequate responses to multiple and multifaceted requests».

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[ AGENDA ] Confirmations and new developments: from real to virtual «Given the positive feedback received regarding last year’s premiere, - the manager recounts - we are repeating the “Ingredients Zone”, which is growing and has further potential for development: there are, in fact, over 20 suppliers of raw materials and fragrances that will liven up the space dedicated to them, again this time coming from all over the world, including Australia and Malaysia». Besides this confirmation from an exhibition point of view, the by now traditional three days of analysis and discussion of the CosmoTalks returns with over 70 speakers, to discuss the state-ofthe-art of the industry and its future evolution. «The themes of the 2024 edition will include new trends, high-tech solutions for the industry, sustainable and innovative

ingredients and raw materials, and an analysis of new international equilibriums» Benvegnù specifies, who also gives us some interesting previews from a communication and marketing point of view. «To highlight our focus on the supply-chain, we have developed the Cosmopack Stage: from this year, in pavilion 20, a discussion area will be set up for exhibiting companies, who will be able to present their products and services in a dedicated paid-for slot». The most disruptive new development, however, is the evolution of the Factory, which changes identity, transforms and, in practice, dematerializes. «We are celebrating the tenth edition of this initiative with a decisive change of direction: from a “factory of products” to a “factory of ideas”. We have, in fact, set up the “Cosmofactory From ideas to innovation”, with a

precise goal: to provide less self-referential information regarding the trade fair event, involving operators that do not necessarily exhibit at Cosmoprof but are invited to discuss “macro” themes, such as the circular economy, inclusion, AI or new packaging materials. For this we are counting on the support of Deanna Utroske (formally editor of the Cosmetics Design magazine), a recognised opinion leader not only in the field of cosmetics, but also in the retail world, which therefore brings a global vision of the cosmetic supply chain and the finished product». This is an initiative which, in the future could have interesting implications in communication terms. And to finish… To close the roundup of the news of the 2024 edition, there must inevitably be a reference to the

Cosmopack & Cosmoprof Awards, the “Beauty Oscars”, which will celebrate innovation and research in all the sectors of the cosmetics industry and which will be awarded with some differences compared to the past. Benvegnù concludes: «The technical jury will be, as always, high profile and, will be called upon to evaluate the products exhibited in the show not only in terms of technological innovation or the quality of the formulation, but also in terms of the potential perception of the consumer. The prizes will, therefore, be awarded to the solutions which, in a sort of projection into the future, will become trendy products, that is, able to influence the market, without forgetting, however, attention to sustainability and communication aspects able to highlight the uniqueness of the brand or of the company».

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[ OPINIONI ]

IL VOTO SUL PPWR VISTO DALL’INTERNO Per il mondo del food, e in particolare dell’ortofrutta, l’impatto del voto sul Regolamento Packaging ha un peso considerevole, specialmente se si parla di export e di spreco alimentare, due aspetti poco considerati nel dibattito istituzionale di ispirazione green che anima da mesi il settore del confezionamento. M. Costanza Candi

P Simona Caselli

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er comprendere le sfumature di un “ecologismo radicale” che non considera tutte le complesse componenti in campo, ItaliaImballaggio ha incontrato Simona Caselli, che occupa due ruoli istituzionali in settori strategici come ortofrutta e lattiero caseario. Nella doppia veste di Presidente di Granlatte (la cooperativa agricola parte della holding Granarolo S.p.A) e di AREFLH (l’associazione che riunisce in assemblea le regioni europee e gli stakeholder del comparto ortofrutta), ci offre infatti un punto di vista di respiro internazionale - e interno alle Istituzioni Europee - su due settori di mercato strategici per il F&B. «AREFLH è un’associazione che include produttori agricoli e Regioni, cioè gli enti che governano la gestione dei rifiuti» esordisce Caselli. «La nostra è quindi una posizione mediata, dove prevale l’esigenza di un regolamento condiviso a livello europeo seppur con distinguo fondamentali. Abbiamo ad esempio fatto notare che alcuni aspetti del nuovo Regolamento fossero a tutti gli effetti ingestibili per il settore ortofrutta. Penso alle pesche, che non

sono trasportabili con adeguate garanzie di conservazione senza il packaging attuale, o alle pere, frutto molto delicato che richiede cautele particolari per un trasporto che ne preservi le qualità. Per ovviare ai vincoli legati alle caratteristiche del prodotto, il settore lavora molto sull’innovazione dei materiali di confezionamento - tra plastica, carta, cartone e plastiche bio-compostabili - tema su cui peraltro c’è discordanza di vedute per la diversa nozione che ogni Paese ha dello stesso concetto. Ma se penso allo studio sui materiali, non posso che rilevare una straordinaria dinamicità, come nel caso del brevetto italiano di SSICA, che ha sviluppato una “bio-lattina” per pelati verniciata internamente con un impermeabilizzante derivato proprio dalla pellicola esterna del pomodoro stesso. Si tratta di un esempio di circolarità, innovazione e ingegno made in Italy, espressione della necessità di trasformare gli scarti in risorsa: tema centrale per l’ortofrutta, sempre alla ricerca di soluzioni per rendere i contenitori efficienti per l’export ma anche sostenibili».

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[ OPINIONI ] riti erroneamente tra i packaging tradizionali. Altro paradosso dell’impostazione cosiddetta green del Regolamento è l’assimilazione dell’olio alle bevande, con tutte le limitazioni di confezionamento del caso, su cui Areflh ha sollevato le dovute obiezioni riportando la situazione alla giusta prospettiva». Il racconto di Simona Caselli, che vede la situazione dall’interno di un settore specifico e molto legato alle proprietà più importanti del packaging - protezione della shelf life, riduzione dello spreco, sicurezza del consumatore - rende evidente come il presunto ambientalismo non tenga in considerazione la sostenibilità complessiva di un provvedimento che, come ricordano le Nazioni Unite, impone attenzione all’ambiente, all’economia e alla società, considerati in uguale misura.

I rischi, tra orientamento parlamentare e spinte nazionali

Sostenibilità a dispetto di conservazione, salute e spreco alimentare

Il concetto di compostabilità, in questo senso, è un caso emblematico perché ha fatto emergere delle differenze significative nell’approccio degli Stati Membri, dove assume significati diversi in base alle applicazioni. In nord Europa, infatti, le compostiere domestiche sono molto diffuse, mentre nel sud per compostabilità si intende in prevalenza un processo industriale pronto ad accogliere materiali e oggetti impossibili da processare a casa. Questo tema, apparentemente non centrale, ha rischiato di condizionare fortemente anche settori produttivi come la floricoltura, dove i vasi, indispensabili sia per l’irrigazione che per il trasporto, sono stati trattati come packaging monouso in plastica. «Il rischio - prosegue Caselli - è stato quindi quello di vedere fiori senza vaso o in contenitori bio-compostabili che si decompongono, rendendone di fatto impossibile sia il trasporto che lo stoccaggio». Questi due esempi, oltre a offrire uno spaccato della varietà di settori toccati e della complessità del PPWR, spiegano di cosa parli Caselli quando accenna a fondamentali distinguo. Su questo, soprattutto per il suo ruolo europeo in Areflh, ha cercato di guidare il dibattito nella giusta direzione, incontrando la DG ENVI poche settimane dopo la presentazione del provvedimento, per mettere in evidenza le problematiche tecniche specifiche del settore ortofrutticolo e dell’agroalimentare in generale, impegnandosi attivamente durante l’iter del provvedimento in Parlamento e in Consiglio UE. «Anche sulle monoporzioni di burro e miele si sono viste posizioni improbabili; si tratta infatti di due prodotti che, per ragioni igieniche e di conservazione, nel caso di strutture ricettive e ristoranti non possono che essere serviti in monoporzioni» afferma Caselli. «Questo a dispetto del forte impegno di Conapi verso la produzione di imballaggi in cera, che sono stati riammessi dal Parlamento UE dopo essere stati inse-

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«Guardando ai prossimi passi - prosegue Caselli - va evitato il rischio di stravolgere gli orientamenti del Parlamento europeo che, con il suo voto, ha corretto il forte sbilanciamento sul riuso di alcuni Paesi, tra cui la Germania, e l’impostazione di preesistenti normative di Francia e Spagna che già avevano introdotto divieti di imballaggio per l’ortofrutta sotto 1,5 kg. Sebbene sia caratterizzata da elevatissimi volumi di export, l’ortofrutta spagnola sta scontando in questo ambito la dicotomia tra mondo produttivo e posizioni del Governo. Con il Regio Decreto del 2021, infatti, l’esecutivo ha legiferato con iter accelerato promulgando una legge che ha creato conseguenze pesanti su uno dei suoi settori più produttivi e dinamici, con gravi ripercussioni su performance, occupazione e capacità di esportare, peraltro auspicata dall’Unione Europea. Gli effetti della norma spagnola sono poi stati sospesi su richiesta della Commissione UE, in attesa dell’esito dell’iter del nuovo regolamento europeo PPWR». E prosegue: «Diverso il caso della Francia, che ha legiferato nel 2020, per cui i francesi nel frattempo si sono riorganizzati, pur rimanendo abbastanza distanti dalla discussione su questo dossier. La Francia peraltro è un paese che esporta meno di Spagna e Italia perché produce in prevalenza per il mercato interno». Uno sguardo all’attualità è inevitabile visto che proprio il 18 dicembre si è tenuta una seduta che ha rivisto quanto definito in sede parlamentare. Su questo punto, Simona Caselli racconta: «Dopo il voto dei Ministri dell’Ambiente in seno al Consiglio UE del 18 dicembre, che ha riportato indietro la discussione verso il testo proposto dalla Commissione e ignorato i miglioramenti apportati dal Parlamento europeo, siamo tornati a una grande incertezza sul testo finale della normativa, visto che ai Triloghi andranno due testi molto diversi e non sarà facile trovare una mediazione. Personalmente sono abbastanza pessimista, perché mi ha molto colpito l’indisponibilità del Consiglio degli Stati Membri ad ascoltare le garbate e concrete osservazioni del settore ortofrutticolo, preoccupato soprattutto di vedere aumentare in modo cospicuo lo spreco alimentare. Un esito inevitabile vista l’im-

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[ OPINIONI ] possibilità di utilizzare imballaggi adeguati, dovendo far fronte a una ingestibile frammentazione del mercato interno a causa della “flessibilità” lasciata agli stati membri. Questo aspetto, più volte richiamato dal testo del Consiglio UE, comporta che ogni Stato potrebbe definire liste diverse di prodotti esentati dai divieti della nuova normativa. Una dinamica inconciliabile coi principi base del processo legislativo comunitario in materia di mercato interno, tutti volti alla necessità di evitare frammentazione e di garantire invece normative omogenee per gli operatori economici dell’Unione europea. Mi auguro che in vista dei Triloghi si rifletta molto attentamente su uno scenario che, sulla base delle deroghe nazionali accordate dal testo del Consiglio, ren-

Opinions

The vote on the PPWR seen from the inside For the world of food and, in particular, of fruit and vegetables, the vote on the Packaging Regulation has a considerable impact, especially in relation to exports and food waste, little considered in the green-inspired institutional debate which has been inflaming the packaging sector for months. M. Costanza Candi

To understand the nuances of a “radical ecologism” that does not take into consideration all the complex components involved, ItaliaImballaggio has met Simona Caselli, who hold two institutional roles in strategic sectors such as fruit and vegetables and dairy foods. In the dual role of President of Granlatte (the agricultural cooperative controlled by the Granarolo S.p.A holding company) and of Areflh (the association that brings together the European regions and stakeholders of the fruit and vegetable sector), she offers us an international viewpoint - and one from inside the European Institutions - regarding two strategic sectors for F&B. «AREFLH is an association that includes agricultural producers and Regions, that is, the entities that govern waste management » Caselli begins. « Ours is therefore a mediated position, in which the need for shared regulation at European level is a

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priority, albeit with fundamental distinctions. We have, for example, pointed out that a number of aspects of the new Regulation are to all intents and purposes unmanageable for the fruit and vegetable sector. I can mention peaches, for example, which are not transportable with adequate guarantees of conservation without the currently used packaging, or pears, a very delicate fruit that requires particular precautions for transport in order to preserve its qualities. To overcome constraints related to product characteristics, the sector works hard on innovating packaging materials - including plastic, paper, cardboard and bio-compostable plastics - an area regarding which there are, however, different views as a result of the different approach that each country has to the same concept. With reference to the research on materials, however, I can only note an extraordinary dynamism, as in the case of the Italian patent of

derebbe la vita di fatto impossibile agli esportatori».

Gli yogurt come le bevande analcoliche?

Non può mancare infine un’annotazione specifica sul mondo dairy, che non è certo escluso dalla complessità del tema packaging vista la dimensione strategica che conservazione del prodotto, shelf life, salute e sicurezza del consumatore rappresentano per il settore. «Se prendiamo in esame il lattiero caseario - conclude Caselli - il Regolamento Packaging impatta soprattutto sulle monoporzioni, come nel caso del burro per l’Horeca o degli yogurt da bere, assimilati di fatto alle bevande analcoliche e quindi sottoposti a restrizioni e regole davvero incomprensibili per la tipologia di prodotto. Anche in questo caso il Parlamento aveva apportato importanti correttivi e si rischia di ritornare daccapo dopo il voto del Consiglio».

SSICA, which has developed a “bio-can” for peeled tomatoes, coated on the inside with a waterproofing derived from the external film of the tomatoes themselves. It’s an example of circularity, innovation and Made in Italy creativity, an expression of the need to transform waste into a resource: this is a key issue for fruit and vegetables, always looking for solutions to make containers efficient for export, but also sustainable».

Sustainability regardless of preservation, health and food waste

The concept of compostability, in this sense, is an emblematic example, as it has brought to light significant differences in the approach of Member States, taking on different meanings on the basis of applications. In north Europe, in fact, home composters are very popular, while in the south compostability is mainly an industrial process intended to manage materials and objects that are impossible to process at home. This issue, apparently not central, has risked having a strong impact on productive sectors like floriculture, in which vases, essential for both irrigation and transport, have been treated as disposable plastic packaging. «The risk, - Caselli continues - is, therefore, that of having flowers without a vase or in biocompostable containers that decompose, making both transport and storage effectively impossible». These two examples, besides offering

an insight into the variety of sectors affected and the complexity of the PPWR, illustrate what Caselli is talking about when she refers to fundamental distinctions. In this regard, especially considering her European role in Areflh, she has tried to steer the debate in the right direction, meeting the Directorate-General for the Environment a few weeks after the presentation of the measure, in order to highlight specific technical problems in the fruit and vegetable sector and the agri-food sector in general, actively engaged during the process of defining the measure in Parliament and in the EU Council. «Improbable positions have also been seen on single-portions of butter and honey; they are two products, in fact, which, for reasons of hygiene and preservation in the case of hotels and restaurants, must necessarily be served in single-portions » Caselli affirms. «This is despite Conapi’s strong commitment to the production of wax paper packaging, which has been readmitted by the EU Parliament after having been erroneously included with traditional packaging. Another paradox of the regulation’s so-called green stance is the equating of oil with beverages, with all the relative associated packaging limitations, about which Areflh has raised necessary objections, bringing the situation back to the right perspective». Simona Caselli’s words, who sees the situation inside a specific sector

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[ OPINIONI ] heavily dependent on the most important characteristics of packaging - protection of shelf-life, reduction of waste, consumer safety - make it clear how supposed environmentalism can fail to take into consideration the overall sustainability of a measure which, as the United Nations have stated, demands attention towards the environment, the economy and society in equal measure.

The risks, between parliamentary orientation and national pressures

«Looking at the next steps - continues Caselli - the risk of distorting the orientation of the European Parliament which, with its vote, corrected a strong imbalance regarding reuse in some countries, including Germany, and the position of the pre-existing legislation of France and Spain, which had introduced prohibitions on packaging for fruit and vegetables under 1.5 kg, is to be avoided. Although characterised by very high export volumes, the Spanish fruit and vegetable sector in this context is paying the price for the divisions between the productive world and the positions of the Government. With the Royal Decree of 2021, in fact, the executive legislated with an accelerated process, promulgating a law that has created serious consequences for one of its most productive and dynamic sectors, with serious repercussions on performance, occupation and export capacity, aspects dear, moreover, to the European Union. The effects of the Spanish law have been suspended further to the request of the European Commission, awaiting the outcome of the process for the new European PPWR regulation». She continues: «This is in contrast to the case of France, which legislated in 2020, for which the French in the meantime have been able to reorganise, remaining, however, rather distant from the discussions on this dossier. France is, moreover, a country that exports less than Spain and Italy, producing mainly for the domestic market». A look at the current situation is inevitable, given that on 18 December a session was held to review what was defined in parliament. On this point, Simona Caselli tells us: «After the vote of the Environmental Ministers within the EU Council on 18 December, which brought the

discussion back towards the text proposed by the Commission and ignored the improvements made by the European Parliament, we have returned to a situation of great uncertainty regarding the final text of the legislation, given that the Trilogues will consider two very different texts and it will not be easy to find a mediation. Personally, I’m rather pessimistic, having been struck by the unwillingness of the Council of Member States to listen to the diplomatic and concrete observations of the fruit and vegetable sector, especially concerned about seeing a significant increase in food waste. This is an inevitable consequence, given the impossibility of using adequate packaging, and having to face an unmanageable fragmentation of the internal market due to the “flexibility” granted to member states. This aspect, referred to several times by the text of the EU Council, implies that every State can define different lists of products exempted from the prohibitions of the new regulation. This situation is irreconcilable with the basic principles of the Community legislative process regarding the internal market, all aimed at the need to avoid fragmentation and instead guarantee homogeneous regulations for economic operators of the European Union. I hope that in view of the Trilogues, we can reflect very carefully on a situation which, on the basis of the national exemptions granted by the Council text, would effectively make life impossible for exporters».

Yoghurts like soft drinks?

Finally, specific reference needs to be made to the dairy sector, which is certainly not excluded from the complexity of the packaging question, given its strategic dimension and the importance of preservation of the product, shelf-life, health and safety for the sector. «If we look at the dairy sector - Caselli concludes - the Packaging Regulation impacts most of all single-portions, such as the case of butter for the Horeca sector and yoghurts to drink, put in the same boat with soft drinks and therefore subject to really incomprehensible restrictions and rules considering the nature of the product. Again, in this case, Parliament had made important corrections and there is the risk of going back to square one after the Council’s vote».

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[ P O W E R E D B Y B E S T PA C K A G I N G ]

Le buone idee

The good ideas From Research to the Shelf Powered by

Dalla Ricerca allo Scaffale

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Vetrina di soluzioni di imballaggio per comunicare, proteggere e distribuire i prodotti di uso comune.

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protect and distribute commonly used products.

relativi alle materie prime utilizzate, al trasporto e a ogni step del processo di produzione, compreso il consumo di energia, per arrivare poi a fornire i dati su anidride carbonica, effetto sul buco dell’ozono fino all’acidificazione degli oceani. In questo modo ICMA riesce a misurare le sue emissioni di scopo 1,2,3, ovvero quanto l’azienda impatta sull’ambiente sia direttamente, sia tramite i suoi fornitori.

SUSTAINABILITY OF EVERY SINGLE SHEET OF PAPER. A piece of software measures the environmental impact of every sheet of paper through the entire life-cycle. It has been adopted by ICMA- a B Corp since 2020 and specialised in paper converting for luxury packaging - with the intention of offering a new service to customers, useful for guiding them towards increasingly informed purchases. Using the LCA methodology, the software

LINEA ALPHA IN PURA CELLULOSA In collaborazione con Qwarzo, FLO ha creato “Alpha” una nuova linea plastic free Made in Italy di prodotti per alimenti (bicchieri, piatti e posate) realizzata in pura cellulosa. La gamma è rivestita esternamente da Qwarzo, un coating, sviluppato dall’omonima azienda di Rovato (BS), in grado di potenziare le caratteristiche della carta, senza alterarne la riciclabilità e la compostabilità. Il trattamento è a base di silice che garantisce performance eccellenti, rendendo il prodotto impermeabile a liquidi, oli e grassi e con elevata resistenza meccanica, mentre la carta utilizzata è certificata PEFC. Test di laboratorio hanno dimostrato che, rispetto ai piatti in polpa di cellulosa attualmente in uso, ha una resistenza ai grassi in media 7 volte

analyses data relating to the raw materials used, to transport and every step of the production process, including energy consumption, to then provide data on carbon dioxide, the effect on the ozone hole and the acidification of the oceans. In this way, ICMA manages to measure its emissions with relation to goals 1,2 and 3, that is, the extent the company impacts on the environment both directly and through its suppliers.

superiore. I prodotti Alpha sono robusti e resistenti agli alimenti caldi o freddi, e sono idonei per l’utilizzo in forni tradizionali o a microonde. Sono inoltre totalmente esclusi da divieti, restrizioni e obblighi previsti dalla direttiva SUP (single use plastic), entrata in vigore nel 2021.

LINEA ALPHA IN PURE CELLULOSE In In collaboration with Qwarzo, FLO has created “Alpha”, a new Made in Italy plastic-free line of products for foods (cups, plates and cutlery) made in pure cellulose. The products are covered externally by Qwarzo, a coating developed by the company of the same name based in Rovato (BS), which is able to strengthen the paper without altering its recyclability and compostability. The treatment is a silica-based one that guarantees excellent

performance levels, making the product impermeable to liquids, oils and fats, and with high mechanical resistance, while the paper used is PEFC-certified. Laboratory tests have demonstrated that it has a resistance to fats which is 7 times greater than the cellulose pulp currently in use. Alpha products are robust and resistant to hot and cold foods, and are suitable for use in traditional ovens and microwave ovens. They are also totally excluded from the prohibitions, restrictions and obligations of the SUP (single use plastic) directive which came into force in 2021.

IL MONDO DEI GIOCHI È GREEN.

THE TOY WORLD IS GREEN. Playmobil has

Playmobil ha lanciato la linea “Horses of Waterfall”, composta da playset realizzati con oltre l’80% di materiali riciclati e bio-based, che rievocano il rispetto per la natura, la solidarietà, lo spirito di squadra e l’inclusività. Lo stesso approccio sostenibile è stato riservato al packaging, anch’esso ottenuto da materiali riciclati. Il gruppo Geobra Brandstätter (di cui fanno parte Playmobil e il marchio Lechuza) è impegnato a essere climate-neutral entro i prossimi 4 anni, adottando un nuovo modello di business circolare e un ciclo di vita chiuso del prodotto entro il 2030.

launched the “Horses of Waterfall” line, composed of playsets made with over 80% of recycled and bio-based materials, which evoke respect for nature, solidarity, team spirit and inclusivity. The same sustainable approach has been applied to the packaging, also obtained from recycled materials. The Geobra Brandstätter Group (to which Playmobil and the Lechuza brand belong) is committed to being climateneutral within the next 4 years, adopting a new circular business model and a closed product life-cycle by 2030.

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IL VALORE ECONOMICO E SOCIALE DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA Non è solo un colosso che genera prodotti e occupazione, ma un sistema complesso che incarna valori e genera soluzioni, rispondendo alla molteplicità di bisogni materiali e immateriali degli italiani. Spunti dal Rapporto Federalimentare-Censis 2023, che traccia una fotografia inedita dell’industria alimentare nazionale e del suo legame profondo con economia e società. A cura di Milena Bernardi

N

elle graduatorie dei settori manifatturieri italiani è al primo posto per fatturato, al secondo posto per numero di imprese, per addetti e anche per export in valore. L’industria alimentare tricolore vanta 179 miliardi di euro di fatturato annuo, 60 mila imprese, 64 mila addetti e oltre 50 miliardi di export in valore in un anno, equivalenti, rispettivamente a +24,7%, +12,2% e +60,3% negli ultimi dieci anni. Numeri più che sufficienti per considerarla traino dell’economia nazionale, ma anche perno su cui ruota il benessere psicofisico e la qualità di vita degli italiani, dimostrando così anche un elevato valore sociale. Protagonista di rilievo all’interno della filiera del food italiano (607 miliardi di euro, 1,3 milioni di imprese e 3,6 milioni di addetti), l’industria alimentare risponde a una spesa interna pari al 16,6% del totale, in linea con la Spagna, superiore a Francia (15,7%), Paesi Bassi (13,9%), Germania (13,4%) e alla media della Ue a 27 Paesi (16,1%).

L’elevata reputazione sociale

L’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia nell’industria alimentare italiana. È una fiducia trasversale alle diverse fasce generazionali: il 93,8% degli

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anziani, l’84,2% degli adulti e l’81,6% dei più giovani. Inoltre, l’80% degli italiani ritiene che il settore generi più benefici che costi, mentre il 20% pensa sia vero il contrario. La dimensione localistica e nazionale dell’industria alimentare italiana è un altro elemento molto apprezzato dal 78,3% degli intervistati in quanto considerato fonte di reddito e occupazione. Il cibo italiano è espressione di identità e orgoglio nazionale, sintesi di tradizione e contemporaneità, di radicamento territoriale e capacità di portare l’italianità nel mondo.

Stili alimentari e valori

Il 92,7% degli italiani dichiara di mangiare un po’ di tutto senza particolari vincoli, il 7,1% è vegetariano e il 4,3% vegano o vegetaliano. Entrando più nello specifico, a tavola il 42,1% si definisce un abitudinario, mangia cioè più o meno sempre lo stesso cibo, il 20,5% un innovatore a cui piace sperimentare alimenti nuovi, il 9,2% un salutista, il 7% un appassionato, il 6,3% un italianista (sempre e solo prodotti italiani), il 5,8% un convivialista, (considera il cibo importante perché occasione per stare con gli altri), il 4,4% godereccio (mangia sempre quel che gli piace). Per gli italiani, infine, sono importanti anche i valori

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[ M AR KE TING & DESIGN ] so controllo del budget familiare, il 63,4% del campione per alcuni alimenti acquista solo prodotti di qualità, senza badare al prezzo. Il 79%, pur praticando diete soggettive nel perimetro di quelle tipicamente italiane, apprezza la disponibilità di nuove referenze nei punti vendita. Tali aspetti, affiancati alle diete plurime del quotidiano, delineano l’estrema articolazione della domanda di prodotti alimentari che viene espressa dagli italiani.

Consumatori consapevolmente informati

Il consumatore contemporaneo è stimolato a ricercare le informazioni che gli consentono di valutare se e in che misura un’azienda o un prodotto sono conformi al suo sistema di valori e a quel che dicono di essere o fare. Siamo di fronte a un consumatore attento, consapevole, cauto, spesso diffidente, “armato” com’è dell’ormai inseparabile smartphone che gli consente, in qualsiasi momento, di reperire e selezionare le informazioni utili a decidere sui propri consumi. Prioritario il tema della sicurezza alimentare, ormai tra i principali driver delle scelte di consumo, in misura amplificata dopo l’esperienza emergenziale del Covid-19.

etici e sociali che li orientano quando fanno la spesa o si mettono a tavola: il 66,7% è pronto a rinunciare a prodotti che potrebbero essere dannosi per la salute, il 52,6% a quelli non in linea con criteri di sicurezza alimentare, il 43,3% a quelli la cui produzione e distribuzione non rispetta l’ambiente, il 35,6% a quelli per la cui produzione non sono tutelati i diritti dei lavoratori e dei fornitori.

Promozione del benessere e welfare dei consumi

L’articolata offerta dell’industria alimentare italiana consente l’accesso, per tutti, ai prodotti desiderati con relativo positivo impatto sul benessere psicofisico delle persone (lo pensa il 90,7% degli italiani). La sua dimensione sostenibile a livello di prezzi, inoltre, rende possibile l’inclusività, anche dei gruppi sociali più vulnerabili, nei consumi alimentari. Interessante rilevare che, pur non rinunciando al rigoro-

The economic and social value of the Italian food industry It’s not just a giant that generates products and employment, but a complex system that encapsulates values and generates solutions, responding to the wide variety of Italians’ material and immaterial needs. Here we present insights from the Federalimentare-Censis 2023 Report, which paints an original picture of the national food industry and its deep ties with the economy and society. By Milena Bernardi

In the ranking of Italian manufacturing sectors, it stands in first place for turnover, second place for the number

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of companies and workers, and also for the value of exports. The Italian food industry boasts 179 billion euros

Esportare la cultura alimentare nazionale

L’export dei prodotti è anche una modalità di trasferimento di stili alimentari, di culture di riferimento, di identità territoriali e, più in generale, dello stile di vita di una società. Se l’agroalimentare italiano ha già dato prova di performance straordinarie per la qualità dei prodotti, valutati in tutto il mondo come buoni, salutari e genuini, occorre ora valorizzare ulteriormente, nell’immaginario collettivo dei consumatori dei mercati da conquistare, la distintività nostrana, evocatrice della biodiversità e della molteplicità enogastronomica e culturale praticamente unica. Laddove le imprese alimentari sono obbligate a ricorrere all’importazione di talune materie prime o semilavorati non disponibili sul territorio nazionale, occorre individuare economie partner che rientrano nelle sfere di influenza del tricolore. Tale scelta strategica porterà a intensificare le relazioni con i Paesi europei, con quelli anglosassoni e con i Paesi del Mediterraneo, per non ritrovarsi fragili di fronte al mutare del contesto geo-politico.

of annual turnover, 60 thousand enterprises, 64 thousand workers and over 50 billion euros of exports per year, equivalent, respectively, to +24.7%, +12.2% and +60.3% in the last ten years. These are more than satisfactory numbers for considering it a driver of the national economy, but also a keystone on which the psychophysical well-being and quality of life of Italians depends, demonstrating its high social value. A key element of the Italian food supply chain (607 billion euros, 1.3 million enterprises and 3.6 million

workers), the food industry accounts for 16.6% of total domestic expenditure, in line with Spain, higher than France (15.7%), Holland (13.9%), Germany (13.4%) and the EU average of 27 countries (16.1%). High social reputation 86.4% of Italians declare to trust the Italian food industry. This trust cuts across different generations: 93.8% of the elderly, 84.2% of adults and 81.6% of young people. In addition, 80% of Italians consider that the sector generates more benefits than costs, while 20% think the opposite. The local

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ] and national dimension of the Italian food industry is also an aspect much appreciated by 78.3% of interviewees, being considered a source of income and employment. Italian food is an expression of national identity and pride, a synthesis of tradition and contemporaneity, of strong links with local territories and the ability to bring the Italian spirit to the world. Food styles and values 92.7% of Italians declare to eat a bit of everything without any particular constraints, 7.1% are vegetarian and 4.3% vegan. More specifically, at the table, 42.1% define themselves as a creature of habit, eating more or less always the same food, 20.5% as an innovator, who likes to try new foods, 9.2% health-conscious, 7% a food enthusiast, 6.3% who only and always eats Italian products, 5.8% a convivialist (who considers food important as an opportunity for socializing with others), and 4.4% a pleasure-seeker (who always eats what they like). For Italians, finally, ethical and social

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values are also important, guiding them when shopping or sitting at the dining table: 66.7% are ready to go without products that could be harmful to their health, 52.6% without products that are not in line with food safety criteria, 43.3% those foods whose production and distribution does not respect the environment, and 35.6% those foods for the production of which the rights of workers and suppliers are not protected. Promotion of wellbeing and consumer welfare The comprehensive offer of the Italian food industry permits access to desired products for everybody, with a relative positive impact on people’s psychophysical wellbeing (according to 90.7% of Italians). Its sustainable quality in terms of prices, moreover, allows for inclusivity in food consumption, also of more vulnerable social groups. It is interesting to note that, while not renouncing rigorous control of the family budget, 63.4% of the sample purchases only products of quality for certain foods, regardless of the price.

While following diets within the perimeter of traditional Italian ones, 79% appreciate the availability of new products in points of sale. These aspects, alongside the multiple diets followed from day-to-day, describe the extreme complexity of the demand for food products expressed by Italians. Well-informed consumers The modern consumer is stimulated to search for information that enables them to evaluate whether a company or a product complies with their value system and with what they claim to be or do. We have an attentive, informed, cautious and often wary consumer, “armed” with the now inseparable smartphone that allows them, in any moment, to search for and select information useful for making their consumption decisions. The question of food safety is a priority, today one of the main drivers of consumer choices, amplified after the emergency experience of Covid-19. Exporting the national food culture The exportation of products is also a

means for transferring the food styles, reference cultures, territorial identity and, more in general, the lifestyle of a society. While the Italian agri-food sector has already demonstrated extraordinary performance in terms of product quality, appreciated throughout the world as good, healthy and genuine, it is now necessary to further enhance, in the collective imagination of consumers of the markets to be conquered, our distinctiveness, as a creator of biodiversity and a practically unique variety of food and wine. Where food enterprises are obliged to import certain raw materials or semi-finished products not available in the national territory, it’s necessary to identify partner economies that fall within the Italian sphere of influence. This strategic choice will lead to an intensification of relations with European, Anglo-Saxon and Mediterranean countries, in order to avoid finding ourselves vulnerable in the face of changing geo-political contexts.

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IL PACKAGING GREEN: PUNTO DI RIFERIMENTO PER I CONSUMATORI Se ne è parlato alla presentazione e nel corso della tavola rotonda a commento dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma, momento clou di Marca 2024. Non solo economia

A

ppuntamento imperdibile alla fiera Marca (Bologna, 16 e 17 gennaio), la presentazione dell’Osservatorio Nomisma per il Largo Consumo è uno dei momenti più interessanti e di prospettiva della manifestazione, a cui ha fatto seguito, come da tradizione, la tavola rotonda con end user e player del calibro di Crai, Granarolo, FCLOG e CPR System e Tetra Pak.

La sostenibilità al centro della scena

Anche per l’edizione 2023, voce protagonista dell’Osservatorio - raccontato da Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi Nomisma - è la sostenibilità, sempre più al centro delle scelte di consumo degli italiani, identificati dai ricercatori attraverso un campione rappresentativo di responsabili d’acquisto tra i 18 e i 70 anni. Nonostante la spinta inflattiva riduca la capacità di spesa e conduca verso strategie di risparmio che orientano il 55% dei consumatori su insegne legate al mondo discount e il 63% verso i prodotti a marchio, i valori in campo esprimono una trasversalità tra esigenze di natura economica e considerazioni etiche vicine alla sostenibilità. Interessante notare che per contenere la spesa, la ricerca delle offerte più convenienti è solo una delle strategie, a cui si affiancano abitudini di consumo più consapevoli. Tra queste, la riduzione degli sprechi, intesa dal 71% del campione come eliminazione del superfluo e l’acquisto più frequente e selettivo preferito dal 59%; due soluzioni legate a valutazioni di natura economica, ma guidate anche da una crescente sensibilità ambientale.

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Se le preoccupazioni di natura economica sono rilevanti per il 19% del campione, l’aumento dei prezzi nell’alimentare lo è per il 18% e quello di beni, servizi e caro bollette per il 13%, anche la crisi climatica trova posto con i suoi effetti, ritenuti un tema centrale dall’11% degli italiani. Coerenti con questa nuova tendenza, le abitudini di consumo sono in parte orientate a ridurre l’impronta ecologica, aspetto su cui 1 italiano su 2 dichiara di compiere scelte più sostenibili rispetto a 5 anni fa. Focus in particolare sui consumi di acqua ed energia, al centro dell’attenzione dell’82% degli intervistati, mentre il 66% seleziona alimenti e bevande e il 42% modifica le strategie di mobilità e spostamento.

Green packaging sempre più protagonista

Guardando ai beni di consumo, crescente attenzione viene prestata all’imballaggio a cui si richiede sostenibilità in termini di materiali e design, ma utile anche per acquisire maggiori informazioni sul prodotto. La confezione gioca quindi un ruolo centrale sia nel marketing che nella comunicazione, valutata dai consumatori sulla base di diversi aspetti. Il 59% guarda all’over-packaging, il 58% alle confezioni interamente riciclabili, il 46% a quelle prodotte con ridotte emissioni di CO2, il 45% con materiale riciclato e il 44% biodegradabile, oltre ai prodotti plastic-free e riutilizzabili. Per avere una o più di queste opzioni sostenibili, il 40% dei consumatori è disposto ad aumentare l’acquisto di prodotti caratterizzati da green packaging e il 68% ha acquistato prodotti a marchio dell’insegna del supermercato proprio per la confezione ritenuta più sostenibile di altre marche. Il green packaging sta quindi diventando determinante nelle decisioni d’acquisto alimentare, al punto che il 54% del campione ha cambiato marca spinto da una confezione sostenibile e il 18% ha abbandonato prodotti abituali poiché non ritenuti green.

Alla tavola rotonda, la parola ai grandi player

Numeri in crescita per la sostenibilità impongono ai grandi player della GDO e ai produttori di packaging di accogliere nuove sfide, dando risposte dinamiche a un mercato in continua evoluzione.

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Protagonisti di questa edizione della tavola rotonda, Roberta De Natale, Quality e Sustainability Manager Crai, Myriam Finocchiaro, Responsabile Comunicazione Corporate e Relazioni Esterne Granarolo, Rodolfo Maioli Responsabile Commerciale FCLOG e CPR System, Francesca Priora, Sustainability Director Tetra Pak South Europe. Sotto la regia di Armando Garosci, direttore della rivista Largo Consumo, la parola va a Granarolo, con Myriam Finocchiaro che ha evidenziato i tre principali obiettivi della multinazionale lattiero casearia, parte di una holding cooperativa, Granlatte, che riunisce i produttori dandosi importanti obiettivi sul fronte della sostenibilità. Tra questi la Certificazione Benessere Animale; la riduzione dell’impatto ambientale della stalla attraverso il finanziamento di impianti consortili di biometano per il conferimento delle deiezioni da cui produrre biometano e digestato; l’abbattimento delle emissioni al 100% con una serie di misure tra cui il recente passaggio dalla plastica alla carta per gli 80 milioni di vasetti di yogurt

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all’anno prodotti; la riduzione degli spechi. Non mancano investimenti attivi per definire nuove strategie green, dal Reparto R&D dedicato al packaging alla creazione di un Innovation Center che prevede uno stabilimento pilota per il testing sia del packaging che del prodotto. La discussione è proseguita con Tetra Pak, colosso del confezionamento, impegnato da sempre sul fronte sostenibilità che, con Francesca Priora, ha messo al centro processing e packaging, i core business dell’azienda. L’accento si sposta quindi sulla sostenibilità della catena del valore con un forte impegno organizzativo e finanziario per favorire raccolta, separazione e riciclo, come parte integrante del business aziendale. Al centro dell’attenzione non c’è solo l’azienda, ma tutta la filiera di fornitura a monte e a valle del business, fino alla gestione del fine vita del rifiuto che, nel caso di Tetra Pak, si trasforma spesso in risorsa. È il caso del Pallet Noè, sviluppato in collaborazione con un pool di aziende locali: ricavato dalla separazione della componente polimerica del brick Tetra Pak, ha permesso di en-

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trare nella catena logistica portando contenuti di innovazione sostenibile in quanto prodotto con materiale riciclato e perfettamente compliant con le esigenze dell’intralogistica. Il successo del progetto, espressione eccellente del networking territoriale, è stato testimoniato da FCLOG e CPR System, protagoniste, nel racconto di Roberto Maioli, della pionieristica esperienza di economia circolare in collaborazione con la cartiera Lucart (riciclatore Tetra Pak) e co-protagonista nella realizzazione del Pallet Noè. Costituito per il 30% dal recupero del poliaccoppiato presente nei cartoni per bevande, dal gennaio 2023 ha garantito un risparmio di 4000 tonnellate

Green packaging: a point of reference for consumers This concept was discussed in the presentation and during the round table commenting the Nomisma Consumer Packaging Observatory, a key moment of Marca 2024.

An unmissable appointment at the Marca trade fair (Bologna, 16 and 17 January), the presentation of the Nomisma Consumer Packaging Observatory is one of the most interesting and insightful moments of the event, followed, as per tradition, by the round table with end-users and operators of the calibre of Crai, Granarolo, FCLOG and CPR System and Tetra Pak. Sustainability at centre stage Again in the 2023 edition, recounts Emanuele Di Faustino - Head of Industry, Retail and Services at Nomisma - the key focus of the Observatory is sustainability, increasingly at the centre of Italians’ consumer choices, identified by researchers through a representative sample of purchase managers between 18 and 70 years of age. Although inflation has reduced purchasing power, leading to saving strategies that orientate 55% of consumers towards the world of discount stores and 63% to branded products, the values revealed express an overlapping of economic needs and ethical considerations linked to sustainability. It’s interesting to note that to limit costs, looking for the best offers is only one of the strategies, and is accompanied by more conscious consumption habits. These include a reduction of waste, interpreted by 71% of the sample as the elimination of excess and 59% preferring more frequent and selective purchases; these are two solutions linked to evaluations of an economic nature, but are also guided by a growing environmental awareness. Not only economics While concerns of a general economic nature are significant for 19% of the

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sample, the increase in food prices is the case for 18% and in goods, services and utility bills for 13%, and the climate crisis with its effects also has an impact, considered to be a key issue for 11% of Italians. Consistent with this new trend, consumer habits are partly oriented towards reducing ecological impact, an aspect for which 1 Italian out of 2 declares to make more sustainable choices with respect to 5 years ago. The focus is, in particular, on the consumption of water and energy, the centre of attention for 82% of families, while 66% select foods and drinks and 42% are changing mobility and movement strategies. An increasing focus on green packaging Looking at consumer goods, growing attention is paid to packaging which is required to be sustainable in terms of materials and design, but useful also for obtaining more information on the product. Packaging therefore plays a central role in both the marketing and communication of the product, evaluated by consumers on the basis of different aspects. 59% pays attention to over-packaging, 58% to entirely recyclable packaging, 46% to products with reduced CO2 emissions, 45% with recycled material and 44% biodegradable, besides plastic-free and reusable products. To have one or more of these sustainable options, 40% of consumers are willing to increase the purchase of products characterised by green packaging and 68% have purchased own-label supermarket products for the packaging, which is considered more sustainable than other brands. Green packaging is, therefore, becoming more decisive in food-buying decisions,

di materiale recuperato; un risultato che suggerisce l’importanza dei grandi volumi e il coinvolgimento dei big player per il successo dei progetti di riciclo e riuso. In chiusura, la parola è andata a chi, ogni giorno, si confronta con le richieste dei consumatori, la GDO e in particolare a Roberta de Natale di Crai, che nel recente rilancio del marchio, partito nel 2022, ha messo al centro l’integrazione tra business e sostenibilità, con iniziative come la riorganizzazione della rete di distribuzione, il recupero del film avvolgibile usato nei trasporti e le campagne di comunicazione rivolte ai consumatori, per affermare i valori della sostenibilità come caratterizzanti del brand.

to the extent that 54% of the sample have changed brand for more sustainable packaging and 18% have abandoned habitual products because they are not considered to be green. The contributions of major operators in the round table Growing sustainability concerns are forcing mass retailers and packaging producers to accept new challenges, to provide dynamic responses to a continuously evolving market. This year’s edition of the round table featured: Roberta De Natale, Quality and Sustainability Manager Crai, Myriam Finocchiaro, Corporate Communication and External Relations Manager Granarolo, Rodolfo Maioli Sales Manager FCLOG and CPR System, Francesca Priora, Sustainability Director Tetra Pak South Europe. Under the moderation of Armando Garosci, director of the Largo Consumo magazine, the floor was given to Granarolo, with Myriam Finocchiaro, who highlighted 3 main objectives of the dairy multinational, part of the Granlatte holding cooperative, which brings together producers with the aim of setting themselves important sustainability objectives. These include the Animal Welfare Certificate; a reduction of the environmental impact of cowsheds through the financing of biomethane consortium plants for the provision of manure from which to produce biomethane and digestate; a 100% lowering of emissions with a series of measures including the recent shift from plastic to paper for the 80 million tubs of yogurt produced annually; a reduction in waste. Investments have also been made to set up new green strategies, from the R&D Department dedicated to packaging to the creation of an Innovation Centre that includes a pilot factory for both packaging and product testing. The discussion continued with Tetra Pak, the packaging giant, always committed to sustainability and, with Francesca Priora, concentrated on processing and packaging, the

company’s core business. Focus, therefore, is shifting to the sustainability of the value chain with a strong organisational and financial commitment to promote collection, separation and recycling as an integral part of the company’s business. The focus of attention is not only the company, but the entire supply chain upstream and downstream of the business, as far as the end-of-life management of waste which, in Tetra Pak’s case, is often turned into a resource. This is the case of the Noè Pallet, developed in collaboration with a pool of local companies: obtained from the separation of the polymeric component of the Tetra Pak carton, it has enabled entry into the logistics chain with a sustainable innovation content, as it is produced with recycled material and is perfectly compliant with intralogistics needs. The success of the project, an excellent example of territorial networking, was confirmed by FCLOG and CPR System in the contribution of the Sales Manager, Roberto Maioli. The two companies are protagonists of the pioneering circular economy project in collaboration with the Lucart paper mill (Tetra Pak recycler), co-protagonist in the development of Noè Pallet. Composed for 30% from the recovery of polylaminate present in drink cartons, from January 2023 it has enabled a saving of 4000 tonnes of recovered material; this result points to the importance of large volumes and the involvement of big operators for the success of recycling and reuse projects. To close, the floor was offered to those who, every day, deal with consumer demands, that is, in large-scale retail, and specifically Roberta de Natale of Crai. In the recent relaunch of the brand, starting from 2022, it has focused on integration between business and sustainability, with initiatives such as the reorganization of distribution networks, the recovery of shrink film used in transportation and communication campaigns aimed at consumers, in order to affirm the values of sustainability as characterising the brand.

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ]

IL PET FOOD IN ITALIA Brevi note sulla popolazione e sulle forme di confezionamento del cibo per i circa 65 milioni di animali da compagnia, ospiti delle famiglie italiane.

F

ino a una decina di anni fa, il nostro Paese era ben sotto la media europea in relazione alla presenza degli animali da compagnia. Ma le cose sono cambiate, specialmente dopo la pandemia. Diversa dal passato è anche la centralità del rapporto con i pet, considerati ormai veri e propri membri della famiglia e per i quali non si lesinano le spese, anche a fronte dei rincari generalizzati che gravano sulla popolazione. Secondo la recente rilevazione realizzata da ASSALCO-ZOOMARK, dal 2022 vivono dunque nelle nostre case circa 65 milioni gli animali domestici, contro i 60,2 milioni censiti nel 2019: quasi 19 milioni sono i cani e i gatti, con questi ultimi stabilmente a quota 10 milioni. Gli acquari delle famiglie italiane sono popolati da quasi 30 milioni di pesci, mentre 12,88 sono i milioni di uccelli ornamentali. Piccoli mammiferi e rettili arrivano, nel complesso a 3,2 milioni di esemplari. Molte bocche da sfamare, quindi… e arriviamo così al nucleo di questo articolo: nel 2022 sono state circa 676.500 le tonnellate di pet food vendute in Italia, di cui 673.400 destinate al cibo per cani e gatti, che rappresenta anche lo “zoccolo duro” del valore di questo mercato: 2.759,5 milioni di euro su un giro d’affari complessivo di circa 2.763 milioni di euro. Gli andamenti tendenziali dell’intero comparto rispetto all’anno precedente risultano positivi: +0,8% per i volumi e +11,4% per il fatturato. In base ai dati analizzati dalla Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, in questo ambito nel 2022 sono state utilizzate più di 21.000 tonnellate di packaging.

Tabella 1. Bilancio del settore pet food; valori espressi in tonnellate e variazioni medio annue ultimi 20 anni. Table 1. Balance sheet of the pet food sector; values expressed in tonnes and average annual variations over the last 20 years. Tonnellate/Tons Variazione/Variations Produzione 751.482 10,9% Production Import 248.149 0,7% Import Export 323.131 7,3% Export Consumo 676.500 4,0% Consumption Fonte/Source: Banca Dati III

RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2023

PET: POPOLAZIONE E MERCATO POPOLAZIONE PET IN ITALIA NEL 2022

FONTE DATI: EUROMONITOR

10,2

65

CANI

GATTI

8,8

UCCELLI

12,9 PESCI

MILIONI

ALIMENTAZIONE CANE E GATTO Confezionamento e formati

1,8 1,4

RETTILI

29,9 FONTE DATI: CIRCANA

Sul totale pet food si conferma la prevalenza sia in 2.478,0 +7,8% volume che2.298,0 in valore dei formati classici: il sacco è +4,8% il formato che caratterizza il segmento degli alimen2.192,6 e la lattina quello degli umidi. ti secchi +11,4% Sempre dal rapporto Assalco-Zoomark 2023, rifeCanale Grocery + Specializzato 2019che “sacco 2020 2021 insieme coprono (Tradizionali + Catene riamo e lattina circa+ Petshop GDO) l’86% dei volumi del mercato: il sacco ha sviluppato ALIMENTI PER PICCOLI ACCESSORI LETTIERE una crescita in valore del +2,6% e una flessione in ESCLUSE LE LETTERIE PER GATTO ANIMALI DA COMPAGNIA PER GATTO volume di -2,5%; la lattina43,7% una flessione dei volumi50,4% IGIENE UCCELLI (-7,4%) e dei valori (-2,2%). Prosegue la crescita delRODITORI 33,1% la bustina (+10,1% a valore, +8,5% a volume) che 17,1% ha 14,7% raggiunto una quota10,8%valore di 12,3% e risulta essere +3,2% +9,7% +5,6% più dinamica; 10,5% 9,8% la forma in flessione la vaschetta AT dicembre 2022 8% vs AT dicembre 2021 (-4,7% in valore e 1,9% -9,5% in volume)”. Canale GDO 2022

2.759

+6,3%

+7,7%

PESCI

80,1

TARTARUGA

ALTRI ANIMALI

+11,7%

ALTRI

ANTI PARASSITARI

Note infografica Pet: popolazione e mercato

87,7

MASTICATIVI

AT dicembre 2022 vs AT dicembre 2021 Canale GDO

GIOCHI

Focus sul cibo per cani e gatti Con riferimento al solo cibo destinato a cani e gatti, vediamo la predominanza di imballaggi flessibili con uno share del 72,3%: dalle bustine per i piccoli formati fino ai sacchi di grande formato che possono arrivare anche ai 15 kg di contenuto. Seguono le Panel Circana: rappresentativo di l'Isola dei Tesori, Maxi Petshop GDO: Negozi specializzati appartenenti alla GDO. Zoo, Croce Azzurra, Italpet, Zoo Megastore, Agrizoo2. Leader panel di 106 punti vendita con insegna Amici di GDO: Ipermercati + Supermercati + LSP Arcaplanet, Fauna Food e Zoomarket sono escluse Casa Coop, Petstore Conad, Animali Che Passione, Joe Grocery: GDO + Discount + dettaglio tradizionale dalla rilevazione Circana. Zampetti, Pet Elite e Ayoka (Vegè Multicedi).

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PICCOLI MAMMIFERI

MERCATO IN ITALIA NEL 2022

13,2

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I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO

AT dicembre 2022 vs AT dicembre 2021 Canale GDO

An event by

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[ M AR KE TING & DESIGN ] Tabella 2. Mix del packaging del settore pet food; valori % riferiti alle tonnellate di imballaggi usati tra il 2002 e il 2022. Table 2. Packaging mix of the pet food sector; % values referring to the tonnes of packaging used between 2002 and 2022. 2022 2002 Lattina di metallo 43,5% 17,1% Metal tin Flessibile da converter 6,5% 72,3% Flexible packaging Vaschetta di alluminio 8,8% 2,5% Aluminium tray Scatola di cartoncino 20,5% 4,8% Cardboard box Sacco di carta 20,7% 3,0% Paper sack Accoppiato rigido a prevalenza carta 0,0% 0,3% Rigid paper-based laminate Fonte Source: Banca Dati III

lattine in metallo al 17,1%. Altre tipologie di imballaggi sono: la scatola in cartone con una quota pari al 4,8% e il sacco in carta al 3%. Le vaschette in alluminio sono ormai al 2,5%, mentre si registra una piccola rappresentanza pari allo 0,3% di accoppiati rigidi a prevalenza carta. Per quanto riguarda gli alimenti secchi per cani, la fa da padrone il sacco in accoppiato nei cosiddetti “formati scorta”: dai 9 ai 15 kg e dai 2 ai 4 kg (questi

Pet food in Italy Brief notes on the population and on the forms of food packaging for the approximately 65 million pets, guests of Italian families.

Until around ten years ago, our country was well under the European average with regards to the presence of pets. Things have changed, however, especially after the pandemic. The centrality of the relationship with pets is also different from the past, now considered authentic members of the family and for which no expense is spared, even the face of the generalised price increases that are weighing on the population. According to a recent survey carried out by ASSALCOZOOMARK, since 2022 around 65 million pets have been living in our houses, against 60.2 million surveyed in 2019: almost 19 million are dogs and cats, with the latter stable at 10 million. The aquariums of Italian families are populated by almost 30 million fish, while there are 12.88 million of ornamental birds. Small

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mammals and reptiles number 3.2 million overall. This all means many mouths to feed, … and here we arrive at the crux of this article: in 2022 around 676,500 tonnes of pet food were sold in Italy, of which 673,400 as food for dogs and cats, which also represents the “hard core” of the value of this market: 2,759.5 million euros out of an overall turnover of around 2,763 million euros. The trends inside the sector compared to the previous year are positive: +0.8% by volumes and +11.4% by turnover. On the basis of the data analysed by the Italian Packaging Institute’s Data Bank, 21,000 tonnes of packaging were used in this context. Packaging and formats For pet food as a whole, the prevalence of classic formats

ultimi solitamente riservati agli alimenti per cani di taglia piccola o caratteristici delle linee ad alta segmentazione o funzionali). Analizzando invece il segmento degli alimenti umidi, l’imballaggio più diffuso è la lattina in metallo di medie dimensioni tra i 300 e i 600 g, che equivale a un pasto per un cane di taglia media. Anche per quanto concerne “l’area gatti” il confezionamento più utilizzato per gli alimenti secchi risulta essere il sacco in accoppiato da 1 a 2,5 kg. Lattine e bustine, formato singole porzioni, si spartiscono quasi equamente il 90% del mercato degli alimenti umidi, mentre il restante 10% viene confezionato in vaschette in alluminio. Barbara Iascone Ufficio Studi - Istituto italiano Imballaggio

both in terms of volume and value is confirmed: the bag is the format characterising the dry foods segment and the can for humid foods. Again, referring to the AssalcoZoomark 2023 report, we can note that the “bag and can cover around 86% of market volumes: the bag has grown in value by +2.6% and fallen in volume by -2.5%; the can has both lower volumes (-7.4%) and values (-2.2%). The sachet continues to grow (+10.1% in value, +8.5% in volume) reaching a market value share of 12.3% and is the most dynamic form; the jar has declined (-4.7% in value and -9.5% in volume)”. Focus on dog and cat food

With reference only to food for dogs and cats, we can see a predominance of flexible packaging with a share of 72,3%: from sachets for small formats to large-size bags that can arrive at 15 kg of contents. These are followed by metal cans at 17.1%. Other types of packaging are: the cardboard box with a share of

4.8% and the paper bag at 3%. Aluminium trays have reached 2.5%, while there is the small amount of 0.3% of rigid laminates, predominantly paper. With regards to dry dog foods, the laminated bag in the so-called “stock size” reigns supreme: from 9 to 15 kg and from 2 to 4 kg (the latter usually reserved for foods for small-sized dogs or characteristic of highly segmented or functional lines). Analysing, instead, the humid foods segment, the most widespread is the metal can of average dimensions between 300 and 600 g, equivalent to a meal for an average-size dog. Also, with regards to the “cats area”, the most used packaging for dry foods is the laminated bag of from 1 to 2.5 kg. Cans and sachets, in single portion format, almost equally share 90% of the market of humid foods, while the remaining 10% is packaged in aluminium trays. Barbara Iascone Italian Packaging Institute

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ]

DIMMI CHI SEI. TI DIRÒ CHE ETICHETTA VUOI “Comunicare il vino: new packaging trends” è il titolo della terza tappa del Tonutti Label Tour, una microfiera itinerante degli operatori del wine packaging, che quest’anno si è rivolta alle cantine vitivinicole e agli studi grafici del Nord Italia. Cristina Rossi

L * Il gruppo francese Alliance Etiquettes comprende 12 stamperie, di cui 11 in Francia e una in Italia. Conta circa 600 dipendenti, con un fatturato di più 100 milioni di euro e un portfolio di 10.000 clienti attivi che opera all’interno di 5 mercati di riferimento: beverage, wine&spirits, food gourmet, luxury e cosmesi.

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a nuova edizione, che si è tenuta lo scorso 30 novembre presso il Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio a Pozzolengo (BS), segue la Tappa Zero del 2021 a Marsala e la Tappa Uno di Cison di Valmarino (TV) dello scorso anno. La trilogia di eventi è stata promossa da Tonutti Tecniche Grafiche - storica azienda friulana specializzata nella stampa di etichette per il mercato del vino, degli spirits e del food&beverage, entrata a far parte da dicembre 2022 del gruppo francese Alliance Etiquettes* - con il supporto di prestigiosi partner, quali Fedrigoni Self-Adhesives per la carta autoadesiva, Luxoro per le lamine e i cliché, Vinolok per le chiusure in vetro e Verallia per le bottiglie in vetro. «Fare rete con altri operatori del mercato per veicolare ai clienti contenuti di qualità testimonia l’importanza che la nostra azienda dà al valore delle relazioni» ha dichiarato in apertura Barbara Pagnutti, responsabile marketing e comunica-

zione di Tonutti Tecniche Grafiche. «La risposta dei clienti, che quest’anno hanno superato le cento iscrizioni, conferma l’apprezzamento del mercato per eventi di alto spessore culturale che si trasformano in momenti di formazione per gli operatori del mercato vitivinicolo e i designer. Dopo i difficili anni della pandemia, il 2024 sarà finalmente l’anno della reazione - REACT! - e per la nostra rinascita ci affideremo all’arte, un movimento libero e creativo che valorizza il nostro lavoro di stampatori. Partendo da un importante studio condotto da un’agenzia francese abbiamo individuato per il 2024 quattro principali categorie di consumatori: educatori, emulatori, istintivi e top performer. In base a tali profili i designer francesi e italiani del Gruppo hanno dato vita a 16 progetti che rispondono a queste tendenze e che abbiamo presentato alla scorsa edizione di Luxe Pack. A ogni categoria di consumatore sono indirizzati 4 progetti, in esposizione a questo evento».

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[ M AR KE TING & DESIGN ] Le neuroscienze e la comunicazione efficace

L’abito fa il monaco…

… Una provocazione lanciata da Barbara Pagnutti per spiegare quanto sia importante, prima di progettare un’etichetta o in generale un packaging, prestare particolare attenzione al target di riferimento. «Ce lo dice anche Coca-Cola, un brand globale e riconosciuto, che ha sentito la necessità di declinare il proprio prodotto a seconda delle diverse categorie di consumatori». Al proposito, analizziamo le quattro principali tipologie di consumatori individuate da Tonutti Tecniche Grafiche per il 2024. 1) Educatori. Reagiscono placando gli animi. Hanno un approccio armonioso alla vita quotidiana, scelgono un ritmo lento e pacato per avvicinarsi alla bellezza, sono indipendenti ma amano la condivisione. Sposano lo spiritualismo simbolico e si caratterizzano per un forte legame alla tradizione. I quattro progetti di packaging abbinati a questa categoria sono una bottiglia di champagne che “indossa” un’etichetta legata all’arte bizantina con una profusione di materiali (peltro, velluto e carta) per consumatori e clienti premium; un diffusore di profumo in porcellana ispirato all’arte ellenistica con un’etichetta narrativa che racconta il viaggio, le vacanze, le isole greche; una bottiglia di vino ispirata all’arte greca antica con un’etichetta in peltro a forma di serpente che si avvolge attorno alla bottiglia e un collarino in carta con fibre riciclate e stampa a un colore. Infine, una bottiglia di tequila ispirata all’arte barocca messicana con un’etichetta trimaterica (due carte e il peltro).

Nel corso dell’evento “Comunicare il vino: new packaging trends”, Fiamma Rivetti, ricercatrice di neuromarketing presso il Behaviour and BrainLab IULM a Milano, ha illustrato come lo studio delle neuroscienze possa creare condizioni favorevoli a una comunicazione incisiva e persuasiva. Per le agenzie di marketing è sempre più difficile realizzare packaging di successo perché, come disse il pubblicitario David Ogilvy, “i consumatori non pensano ciò che sentono, non dicono quello che pensano e non fanno ciò che dicono”. L’80% dei lanci di nuovi prodotti sono destinati al fallimento. Da qui l’importanza di conoscere le variabili che influenzano le scelte d’acquisto anche perché, tra l’85% e il 95% delle decisioni è preso a livello inconscio nell’arco di pochi secondi. Il 70% delle decisioni d’acquisto in un supermercato si basa sulla visione del packaging di un prodotto. Aumentare la visibilità del prodotto del 10% significa dunque aumentare la probabilità d’acquisto del 35%. Il 64% dei consumatori acquista il prodotto che ha attirato maggiormente la loro attenzione: in pratica, una volta che ci avviciniamo allo scaffale, il processo decisionale avviene nel lasso di 4 secondi. Il problema sorge dal fatto che i consumatori sono di solito esposti a numerosi stimoli e, in relazione agli acquisti quotidiani, potrebbero vedere fino a 300 marchi diversi mentre girano tra gli scaffali del supermercato. Il ruolo del packaging è, quindi, fondamentale: il colore, la forma e la luminosità possono orientare il comportamento visivo del consumatore. Inoltre, la presenza di elementi visivi, come testo e immagini, aiutano a memorizzare meglio il brand. Quando si realizza il design di un’etichetta di una bottiglia di vino è utile ricordare che, nel caso di noi occidentali, la lettura avviene dall’alto verso il basso sulla linea verticale. Attenzione poi ai disegni concettuali e astratti, perché richiedono maggiore concentrazione da parte dei consumatori. È inoltre fondamentale identificare il target - uomini e donne, esperti e non - per capire quali informazioni inserire nell’etichetta. Ad esempio, gli uomini non prendono in considerazione tutte le informazioni disponibili, ma ne selezionano solo alcune. Il packaging ha una forte connotazione di anticipazione di qualità del prodotto. Non solo può attirare l’attenzione, ma può influenzare aspettative e contrinuire addirittura alla percezione del gusto di quel prodotto. Uno studio suggerisce che etichette rosse e nere suscitano aspettative verso un sapore più aspro, mentre quelle arancioni e rosse sembrano suggerire fragranze più fruttate e fiorite per lo stesso vino. Oltre alle immagini anche il testo è molto importante, perché le parole attivano nel cervello aree legate a diverse emozioni.

2) Emulatori. Reagiscono suscitando ammirazione. Sono sensibili, capricciosi e provocatori. Puntano a superare ogni limite per migliorare il mondo attraverso illusioni preziose e stranezze “extra-ordinarie”. Il packaging abbinato a questa categoria è molto sofisticato.

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ] Neurosciences and effective communication During the “Communicating wine: new packaging trends” event, Fiamma Rivetti, neuromarketing researcher at the Behaviour and BrainLab IULM in Milan, illustrated how the study of neurosciences can create favourable conditions for an incisive and persuasive communication. For marketing agencies, it’s increasingly difficult to develop successful packaging because, as the advertising executive David Ogilvy says, “consumers don’t think what they feel, don’t say what they think and don’t do what they say”. 80% of new product launches are destined to fail. This gives rise to the importance of knowing the variables that influence purchasing choices, also because between 85% and 95% of decisions are taken at an unconscious level in the space of a few seconds. 70% of purchasing decisions in a supermarket are based on the vision of the packaging of a product. Increasing the visibility of a product by 10% means, therefore, increasing the probability of purchase by 35%. 64% of consumers purchase the product that has most attracted their attention: in practice, once we approach the shop shelf, the decision-making process occurs within the space of 4 seconds. The problem derives from the fact that consumers are habitually exposed to numerous stimuli and, with respect to daily purchases, could see up to 300 different brands as they wander through the supermarket shelves. The role of packaging is, therefore, fundamental: the colour, the shape and the brightness can guide the consumer’s visual behaviour. What is more, the presence of visual elements, such as text and images, help to memorise the brand better. When developing the design of a label for a bottle of wine, it’s useful to remember that, for us westerners, reading takes place from top to bottom on a vertical line. Care should therefore be taken with conceptual and abstract designs, because they require greater attention on the part of consumers. It is also essential to identify the target - men and women, more or less expert - to understand what information to insert on the label. For example, men don’t take into consideration all the available information, but select only a part. Packaging is strongly associated with the anticipated quality of the product. It can not only contribute to attracting attention, but can influence expectations and even contribute to the perception of the taste of that product. One study suggests that red and black labels raise expectations towards a sourer flavour, while orange and red ones seem to suggest more fruity and flowery fragrances for the same wine. Besides images, the text is also very important, as words activate in the brain areas linked to different emotions.

In primis abbiamo una bottiglia di distillato che mostra la sua forza grazie a una fustella che sale a formare una fiamma. Su due strati di carta bianca, un tratteggio quasi invisibile incita il consumatore a scoprire lo spirito del prodotto: siamo di fronte a un’etichetta atipica, giocosa e interattiva. Il secondo progetto è una lattina di vino rosé ispirata all’arte ottica di Vasarely, il terzo una bottiglia di whisky con etichetta “cubista” destrutturata nella sua forma grafica e, infine, una bottiglia di olio di oliva speziato con un’etichetta che crea l’illusione dell’animazione.

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3) Istintivi. Reagiscono proponendo alternative. Sono spontanei, frivoli, instancabili, nomadi, trasgressivi e creativi. Il packaging che li rappresenta contiene espedienti ingegnosi. Due barattoli di marmellata riprendono l’idea della banana nastrata dell’artista italiano Maurizio Cattelan, con etichette stampate in flessografia, l’ideale per le grandi quantità richieste dall’industria agro-alimentare. Il secondo packaging è una bottiglia di sciroppo di frutta ispirata al manierismo di Arcimboldo, con un’etichetta a strappo che rivela una seconda etichetta sottostante, il tutto generato dall’intelligenza artificiale. Poi abbiamo una bottiglia di vino Sauvage con etichetta dedicata all’arte contemporanea realizzata con tre carte ecologiche. Infine, un’originale bottiglia di vodka ispirata al Rinascimento italiano che raffigura il David di Michelangelo. 4) Top performer. Reagiscono stimolando l’innovazione. Il loro profilo: urbano, moralista, razionale e rigoroso. Il pack ergonomico è quello che meglio si abbina a questa categoria. Il primo progetto è una bottiglia di bubble tea con tratti grafici ispirati all’artista Keith Haring, il secondo una bottiglia di gin analcolico con un’etichetta che utilizza due carte ecosostenibili con effetto strappo simulato in fase di stampa con decorazioni ispirate alla fauna selvatica. Una bottiglia di spumante incarna l’eleganza dei ritratti di Modigliani con un’etichetta che utilizza una lamina in oro microincisa con rilievo per attrarre un target femminile urbano alla ricerca dell’eccezionale. Infine, una scatola nera opaca decorata con sottili linee curve o verniciate e un’etichetta nera traslucida per un packaging cosmetico elegante e di alta gamma.

Dare valore al contributo dei partner

Stampa a caldo e nobilitazioni. Alessandro Carnevale, brand ambassador di Luxoro (partner esclusivo in Italia di Kurz) ha ricordato che uno dei settori applicativi dei prodotti Luxoro è quello della grafica, in particolare stampa a caldo, stampa a freddo e stampa digitale. La stampa a caldo è il processo che assicura massima coprenza e assoluta aderenza della lamina al materiale che viene stampato. «Parlando di trend, in Italia per le etichette da vino di pregio si privilegiano nuance meno brillanti e più colorate e il successo che sta avendo la nostra linea Extra!Ordinari lo dimostra. È un’esclusiva Luxoro e

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[ M AR KE TING & DESIGN ]

racchiude le nostre più recenti proposte, rispecchiando i trend e offrendo ispirazione per idee originali e autentiche. Lumafin è, invece, una lamina semitrasparente con effetto traslucido disponibile in numerose colorazioni e metallizzazioni, perfetta per sovrastampa su grafiche preesistenti o per design dall’aspetto glossy. Infine, i cliché H+M in ottone, adatti alla stampa su tutti i supporti». Carnevale ha poi illustrato vari progetti realizzati per brand importanti, quali Campari, Calzedonia e Varvaglione e ha ricordato come le lamine Kurz siano sempre più ecosostenibili grazie al fatto di essere sempre più sottili. Infatti, nel caso della stampa a freddo si è passati da 12 a 6 micron, mentre nella stampa a caldo da 12 a 10 micron. «Lo strato di alluminio che viene depositato sul prodotto finito è pari a 0,0002 mm, 6.000 volte più sottile di un capello umano». Bottiglie di vetro: più leggere, riciclabili e creative. Giulia Ferronato, responsabile sviluppo marketing di Verallia Italia, ha presentato una sintesi dei trend emersi da uno studio realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa francese Carlin, alla ricerca d’ispirazione per la creazione di nuove bottiglie per il mercato del vino e degli spirits. Leader europeo e terzo produttore mondiale di imballaggio in vetro per l’industria delle bevande e dei prodotti alimentari, Verallia è un gruppo che vanta

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34 stabilimenti per la produzione del vetro in 12 Paesi, tra cui l’Italia. Ogni anno produce 17 miliardi di bottiglie e vasi di vetro che fornisce a 10.000 aziende clienti, dai produttori locali ai grandi marchi internazionali. Sono quattro le macro-tendenze emerse dallo studio, ovvero: - Back to the roots (Ritorno alle radici). Attenzione alle risorse naturali e locali, riduzione dell’impatto ambientale, aumento della produzione di vino vegano e biologico e agricoltura rigenerativa in alternativa a quella intensiva e industriale. C’è una tendenza anche alla valorizzazione delle proprie tradizioni, proponendole però in chiave moderna. - Instant pleasures (Piaceri istantanei). Rappresenta il desiderio di leggerezza e piacere post Covid. I consumatori sono alla ricerca di prodotti più creativi e divertenti. Si avverte, inoltre, un cambiamento negli stili di consumo: sempre maggiore offerta di bevande pronte all’uso con basso contenuto alcoolico, in piccole confezioni facilmente trasportabili. Anche i luoghi del consumo cambiano: si privilegia il consumo a casa anziché nei bar e nei ristoranti. Lo slancio creativo è supportato dall’intelligenza artificiale. - The best of the best (Il meglio del meglio). Nonostante il calo dei consumi generalizzato cresce la domanda di prodotti premium. Tra questi il vino analcolico, il cui volume CAGR aumenterà del 9% tra il 2022 e il 2027. La ricerca di qualità porta i consumatori a pretendere una maggiore trasparenza su ingredienti e processi produttivi. - Disruptive (Le innovazioni) - le nuove tecnologie, quali l’intelligenza artificiale, andranno a incrociarsi con le sfide ambientali relative al cambiamento climatico. Si va sempre più verso un imballaggio a basso impatto ambientale: un pack più leggero, riciclabile e con inferiori emissioni di CO2. Collarino e retroetichetta, nuovi strumenti di marketing. Micol Valle, Italy&Germany business development manager di Fedrigoni Self-Adhesives, ha presentato il nuovo catalogo con la nuova gamma di prodotti, tra cui i collarini o neck label in monomateriale destinati a diventare sempre più strumenti di marketing. Acquisisce fascino anche il “lato B” dell’etichetta nel mondo dei vini, in particolare quelli rosé in cui le bottiglie sono solitamente chiare e mostrano facilmente le informazioni stampate sulla retroetichetta. Nell’intervento di Micol Valle si è parlato anche di economia circolare e di come sia possibile partire dallo scarto per ridare nuova vita ai materiali. In particolare, Fedrigoni ha creato una nuova gamma di fibre alternative alla cellulosa, quali bambù, paglia, canapa, gusci di cacao e fili d’erba. Novità per il 2024: un adesivo wash-off per il riutilizzo del vetro e una nuova tecnologia “plastic free” per le carte barrierate. Non è un tappo… è un gioiello. Gaia Gottardo, division manager di Amorim Cork Italia, ha ripercorso le tappe principali dell’azienda, leader nella produzione di tappi di sughero, che nel 2019 per diversificare la propria gamma prodotti ha deciso di acquisire il 50% di Vinolok- azienda con sede a nord di

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ] Praga specializzata nella produzione di tappi in cristallo per bottiglie di vino - diventandone distributore in Italia. Vinolok è la prima e unica chiusura in vetro di Boemia che garantisce un alto valore funzionale ed estetico per packaging premium. È un sistema composto da tappo e capsula. La capsula garantisce la sicurezza del sistema durante la conservazione e il trasporto, mentre la chiusura in vetro è resistente ai danni meccanici. Vinolok si declina in varie collezioni e colori. La Classic collection è disponibile in vetro trasparente, rosa e nero in varie misure. Vinolok Woody è la simbiosi di materiali naturali, quali legno e vetro. Edge

Tell me who you are. I’ll tell you what label you want “Communicating wine: new packaging trends” is the title of the third stage of the Tonutti Label Tour, a travelling micro-fair for wine packaging operators, which this year is directed to wineries and graphic studios in the north of Italy. Cristina Rossi

wine market operators and designers. After the difficult years of the pandemic, 2024 will finally be a year of reaction - REACT! – and for our rebirth we will be trusting to art: free and creative expression to enhance our work as printers. Starting from important research carried out by a French agency, we have identified for 2024 four main categories of consumers: educators, emulators, instinctive people and top performers. On the basis of these profiles, the French and Italian designers of the Group have developed 16 projects that respond to these tendencies and which we presented at the last edition of Luxe Pack. 4 projects are allocated to each consumer category, displayed at this event».

Clothes make the man …

It has around 600 employees, with a turnover of over 100 million euros and a portfolio of 10,000 active customers operating in 5 reference markets: beverage, wine&spirits, food gourmet, luxury and cosmetics.

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2) Emulators. They react by arousing admiration. They are sensitive, capricious and provocative. They seek to overcome every limit in order to improve the world through refined illusions and “extra-ordinary” quirks. The packaging attributed to this category is very sophisticated. First of all, we have a bottle of liquor that conveys its strength thanks to a die-cut design that rises to form a flame. On two layers of white paper, an almost invisible hatching entices the consumer to discover the spirit of the product: we have here an atypical, playful and interactive label. The second design is a can of rosé wine inspired by Vasarely optical art. The

3) Instinctive people. They react by suggesting alternatives. They are spontaneous, frivolous, tireless, nomadic, transgressive and creative. The packaging that represents them contains ingenious ideas. Two jars of jam take up the idea of the Italian artist Maurizio Cattelan’s taped banana, with labels printed in flexography, ideal for the large quantities required by the agri-food industry. The second packaging is a bottle of fruit syrup inspired by the mannerism of Arcimboldo, with a tear-off label that reveals a second label underneath, all generated by artificial intelligence. Then, we have a bottle of Sauvage wine with a label dedicated to contemporary art made with three different kinds of ecological paper. Finally, an original bottle of whiskey inspired by the Italian renaissance that depicts Michelangelo’s David. 4) Top performers. They react by stimulating innovation. Their profile: urbane, moralistic, rational and rigorous. An ergonomic package best suits this category. The first design is a bottle of bubble tea with graphic touches inspired by the artist Keith Haring. The second is a bottle of alcohol-free gin with a label that uses two types of eco-sustainable paper with a simulated tearing effect during printing with decorations inspired by wild animals. A bottle of sparkling wine encapsulates the elegance of the portraits of Modigliani with a label that uses a micro-engraved gold foil with relief to attract an urban female target in search of the exceptional. Finally, a matte black box decorated with thin

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* The French group, Alliance Etiquettes, includes 12 printing works, 11 of which in France and one in Italy.

1) Educators. They react by calming things down. They have a harmonious approach to daily life, choosing a slow and calm pace in their approach to beauty; they are independent but love sharing. They embrace symbolic spiritualism and are characterised by a strong bond to tradition. The four packaging designs attributed to this category are a bottle of champagne that “wears” a label linked to Byzantine art with a profusion of materials (pewter, velvet and paper) for premium consumers and customers; a porcelain perfume diffuser inspired by Hellenistic art with a narrative label that conveys travel, holidays, Greek islands; a bottle of wine inspired by ancient Greek art with a pewter label in the shape of a snake that wraps itself around the bottle and a collar made of paper with recycled fibres and single-colour printing. Finally, a bottle of tequila inspired by Mexican Baroque art with a trimaterial label (two kinds of paper and pewter).

third is a bottle of whiskey with a “cubist” label deconstructed in its graphic form and, finally, a bottle of spiced olive oil with a label that creates the illusion of animation.

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… A provocation offered by Barbara Pagnutti to explain how important it is to pay particular attention to the reference market before designing a label or packaging in general. «This is also demonstrated by Coca-Cola, a global and well-known brand, which has felt the need to differentiate its product according to different categories of consumers ». We this in mind, we will analyse the

four main types of consumers identified by Tonutti Tecniche Grafiche for 2024.

2024

The new edition, which was held on 30 November at the Chervò Golf Hotel Spa & Resort, San Vigilio in Pozzolengo (BS), followed Leg Zero of 2021 in Marsala and Leg One in Cison di Valmarino (TV) last year. The trilogy of events has been promoted by Tonutti Tecniche Grafiche – the historic Friulian company specialised in printing labels for the wine, spirits and food&beverage market, forming part since December 2022 of the French group, Alliance Etiquettes* - with the support of prestigious partners, such as Fedrigoni Self-Adhesives for self-adhesive paper, Luxoro for foils and clichés, Vinolok for glass closures and Verallia for glass bottles. «Networking with other operators in the market to convey quality content to customers testifies to the importance that our company places on relationships » declared Barbara Pagnutti, marketing and communication manager of Tonutti Tecniche Grafiche, in her opening speech. «The response of customers, this year exceeding one hundred registrations, confirms the market’s appreciation of events of high cultural importance that become training opportunities for

Collection è una collezione di chiusure disponibile nei formati 21,5 e 23 mm, Premium collection è dedicata ai superalcolici importanti, mentre Vinolok Ego è una collezione di chiusure personalizzate. «Un cliente è disposto a pagare fino al 10% in più per un prodotto sostenibile» ha affermato Gaia Gottardo. «Il vetro è un prodotto sostenibile che nasce dalla sabbia ed è riciclabile all’infinito. Personalizzandolo, il tappo in vetro diventa uno strumento promozionale che crea brand awareness. Consigliamo la chiusura in vetro per i vini che hanno una shelf life di circa 36 mesi, sapendo comunque che il 90% dei vini sono consumati entro un anno».


[ M AR KE TING & DESIGN ] curved or painted lines and a translucent black label for an elegant high-end cosmetics packaging.

aluminium which is deposited on the finished product is 0.0002 mm, 6,000 times thinner than a human hair».

Giving value to partners’ contributions

Glass bottles: lighter, recyclable and creative. Giulia Ferronato, marketing development manager of Verallia Italia, presented a review of the trends emerging from a study carried out in collaboration with the French creative agency Carlin, in the search for inspiration for the creation of new bottles for the wine and spirits market. European leader and third biggest global producer of glass packaging for the drinks and food industry, Verallia is a group with 34 glass production plants in 12 countries, including Italy. It produces 17 billion glass bottles and jars every year, serving 10,000 customer companies, from local producers to large international brands. Four macro-trends emerged from the study, that is: - Back to the roots. Attention to natural and local resources, reduction of environmental impact, increase in the production of vegan and organic wine and regenerative agriculture as an alternative to intensive and industrial agriculture. There’s also a tendency to assign value to one’s own traditions, proposing them, however, in a modern way. - Instant pleasures. It represents the desire for lightness and pleasure after Covid. Consumers are searching for more creative and amusing products. There is, moreover, a change in consumption styles: an everincreasing offer of ready-to-use drinks with low alcohol content in small, easily transportable packaging. The places for consumption are also changing: consumption at home is

Hot stamping and embellishment. Alessandro Carnevale, brand ambassador of Luxoro, as well as exclusive partner in Italy of Kurz, reminded the audience that one of applicative sectors of Luxuro’s products is the graphics sector, in particular hot stamping, cold stamping and digital printing. Hot stamping is the process that ensures maximum coverage and absolute adhesion of the foil to the material being printed. «Talking of trends, in Italy, less brilliant and more colourful nuances are preferred for premium wine labels, and the success that our Extra!Ordinari line is enjoying demonstrates this. It’s a Luxoro exclusive, and incorporates our most recent proposals, reflecting trends and offering inspiration for original and authentic ideas. Lumafin is, instead, a semi-transparent foil with a translucent effect available in numerous colours and metallics, perfect for overprinting on pre-existing graphics or for designs with a glossy look. Finally, the H+M cliché in brass, suitable for printing on all media». Carnevale then illustrated the various projects developed for important brands such as Campari, Calzedonia and Varvaglione and pointed out how Kurtz foils are increasingly ecosustainable thanks to being increasingly thinner. In the case of cold-stamping, in fact, the thickness has been reduced from 12 to 6 microns, while in hot stamping, from 12 to 10 microns. «The layer of

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2024 by Italia

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It’s not a cap… it’s a jewel. Gaia Gottardo, division manager of Amorim Cork Italia, retraced the major milestones of the company, leader in the production of cork stoppers, which in 2019, to diversify its product range, decided to acquire 50% of Vinolok – the company based north of Prague specialised in the production of crystal stoppers for wine bottles – becoming its distributor in Italy. Vinolok is the first and only Bohemian glass closure that guarantees a high functional and aesthetic value for premium packaging. It’s a system composed of a cap and capsule. The capsule guarantees the safety of the system during conservation and transport, while the glass closure is resistant to mechanical damage. Vinolok is offered in various collections and colours. The Classic collection is available in transparent pink and black glass in various sizes. Vinolok Woody is the symbiosis of natural materials, wood and glass. Edge Collection is a series of closures available in the 21.5- and 23-mm sizes; Premium collection is dedicated to premium spirits, while Vinolok Ego is a personalized collection of closures. «A customer is willing to pay up to 10% more for a sustainable product» affirmed Gaia Gottardo. «Glass is a sustainable product made from sand and is infinitely recyclable. Personalising it, the glass stopper becomes a promotional tool that creates brand awareness. We recommend a glass stopper for wines that have a shelf life of around 36 months, knowing, however, that 90% of wines are consumed within a year».

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Collars and back labels: new marketing tools. Micol Valle, Italy&Germany business development manager of Fedrigoni Self-Adhesives, presented the new catalogue with the new range of products, including collars or neck labels in mono-material destined to increasingly become marketing tools. The “B side” of labels also acquires its own fascination in the world of wines, particularly rosé wines for which the bottles are usually clear and easily show information printed on the reverse side of the label. Micol Valle’s contribution referred to the circular economy and explained how it is possible to start from waste to give new life to materials. Specifically, Fedrigoni has created a new range of alternative fibres to cellulose, such as bamboo, straw, hemp, cocoa shells and blades of grass.

New for 2024: a wash-off adhesive for reusing glass and a new “plastic-free” technology for barriered papers.

SUNUOVA CARTA E WEB L’EDIZIONE EDIZIONE

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preferred, rather than in bars and restaurants. The creative impulse is supported by artificial intelligence. - The best of the best. Despite the fall in generalised consumption, there is an increase in the demand for premium products. These include non-alcoholic wine, the CAGR volume for which will increase by 9% between 2022 and 2027. The search for quality leads consumers to demand greater transparency regarding ingredients and production processes. - Disruptive. New technologies, such as artificial intelligence, will intersect with the environmental challenges related to climate change. We are increasingly moving towards low environmental impact packaging: a lighter, recyclable packaging with lower CO2 emissions.

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Da 25 anni l’unico annuario in italiano e inglese su carta e Banca Dati sul web interamente dedicati alla filiera del processo e dell’imballaggio.

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[ FACTS & F IG U R ES ] N E W S

... Osservatorio Economico 2023

Una giornata dedicata all’approfondimento, che oltre alla presentazione della XII edizione dell’Osservatorio ha permesso ai partecipanti ottenere una panoramica dell’andamento economico nazionale e internazionale, con un focus sul settore grafico, cartotecnico e trasformatore.

L

a presentazione del XII Osservatorio Economico Gipea, da parte Gianluca Cinti, XGen Advisory e Federico Visconti, Rettore LIUC - Università Cattaneo di Castellanza, ha offerto uno strumento a disposizione delle imprese associate GIPEA per analizzare le performance economiche e finanziarie delle aziende del settore, tra andamento attuale e trend. Dai dati emersi si delinea un 2022 caratterizzato da una significativa crescita dei fatturati, anche sulla scorta della spinta inflattiva; un ulteriore miglioramento dei margini assoluti, ma non percentuali; un cambiamento della composizione del CCN e crescita delle immobilizzazioni finanziarie; una cresci-

ta dell’indebitamento e la conferma della correlazione tra performance e dimensione. Oltre l’Osservatorio, un quadro economico di respiro europeo Della situazione economica ha parlato anche Alberto Quaglia del Direttivo Gipea che ha illustrato le elaborazioni trimestrali del rapporto Finat dal titolo “Report & Analysis: the European narrow web market - 3° Quarter 2023, Finat Radar nr. 21” da cui emerge un quadro difficile ma con qualche segno positivo, in particolare per quanto riguarda il terzo trimestre del 2023 del settore etichette, dove si è assistito a un leggero miglioramento delle prestazioni grazie alla tenuta dei settori di utilizzo finale e in particolare dell’industria alimentare. Una visione d’insieme arricchita dai dati presentati da Alessandro Rigo, Responsabile Centro Studi Assografici, che ha permesso di approfondire anche alcune previsioni per il 2024, dove si assisterà a un +0,5% del PIL e ad altri segni positivi da metà anno, quando il tasso di interesse BCE potrebbe calare fino al 4%, mentre si prevede che l’inflazione riduca la propria crescita tornando a un sostenibile +2,1% a cui si aggiunge la ripresa dell’export al +2,3%. Fotografia di un settore, tra saluti istituzionali, approfondimenti giuridici e considerazioni tecniche Tra gli altri interventi, i saluti della Presidente Gipea, Elisabetta Brambilla,

Gipea: presentation of the Economic Monitoring Report 2023 A day dedicated to the analysis and presentation of the 12th edition of the Economic Report (“Osservatorio Economico”) gave participants an overview of national ad international economic trends, with a focus on the graphics, paper manufacturing and converting sector.

The presentation of the 12th Gipea Economic Monitoring Centre Report by Gianluca Cinti, XGen Advisory and Federico Visconti, Rector of LIUC Cattaneo University in Castellanza, offered a tool available to GIPEA member enterprises to analyse the economic and financial situation of companies in the sector, covering current performances and trends. The figures show a 2022 characterised by a significant growth in turnovers, also on the back of inflationary pressures; a

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further improvement in absolute, but not percentage, margins; a change in the composition of NWC and growth in financial fixed assets; a growth in indebtedness and the confirmation of a correlation between performance and dimension. Besides the Report, a European economic picture Alberto Quaglia of the Gipea Board spoke about the economic situation, illustrating the quarterly analyses of

e del Segretario Italo Vailati che ha presentato un focus sugli aggiornamenti legislativi legati alla Packaging and Packaging Waste Regulation; gli aggiornamenti di Marco Battaglia, Responsabile Area Lavoro Assografici, per un focus sulle prospettive nei rinnovi dei CCNL Grafico e Cartotecnico; l’approfondimento tecnico di Giorgio Fabbri Corsarini e Piero Pozzi, del Dipartimento Assistenza Tecnica Colorgraf sull’aggiornamento della Guida Pantone 2023.

the Finat report titled “Report & Analysis: the European narrow web market - 3° Quarter 2023, Finat Radar no. 21” which shows a difficult situation but with some positive aspects, in particular with regards to the third quarter of 2023 in the labels sector, in which there was a slight improvement in performances thanks to the resistance of the end-use sectors and in the food industry in particular. An overall vision enriched with data was presented by Alessandro Rigo, Assografici Study Centre Manger, which enabled a deeper look into a number of forecasts for 2024, in which there is expected to be a +0.5% in GDP and other positive signals half-way through the year, when the Central European Bank could reduce interest rates as far as to 4%, while it is expected that inflation will drop to a

sustainable +2.1%, in additional to a recovery in exports of +2.3%. Photograph of a sector, between institutional greetings, legal insights and technical considerations Other contributions included greetings from the Gipea President, Elisabetta Brambilla, and the Secretary, Italo Vailati, who presented a focus on legislative updates linked to the Packaging and Packaging Waste Regulation; updates by Marco Battaglia, Assografici Work Area Manager, for a focus on the National Collective Bargaining Agreement for the Graphics and Paper Converting Industries; a technical analysis by Giorgio Fabbri Corsarini and Piero Pozzi, of the Colorgraf Technical Assistance Department, on the updating of the 2023 Pantone Formula Guide.

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NEW S [ FACTS & FIGUR ES ]

L’Italia promuove il grocery online

Nel 2023 il mercato ha segnato un balzo del 7% rispetto al 2022, attestandosi su un valore che supera gli 1,3 miliardi di euro, confermando la propensione dei consumatori all’acquisto sul web. La categoria che registra la crescita maggiore è quella del Pet Care (+25%).

S

econdo il Netcomm Focus Food&Grocery*, lo scenario della distribuzione dei beni di largo consumo si conferma molto frammentato, con le insegne omnicanale che crescono nell’online del +10.7 a fronte di una crescita media del +7%. Tuttavia, nonostante i significativi passi avanti degli ultimi anni, in particolare sul fronte delle tecnologie, l’e-commerce detiene una quota di mercato ancora marginale. Parliamo infatti del 4%, con i Super+ e i Superstore che insieme sfondano quota 48%, i Discount al 22%, gli iper al 9,2% e gli Specialisti Drug al 5%. In numeri assoluti, gli italiani che oggi acquistano prodotti online di largo consumo sul territorio nazionale sono 10,8 milioni. Allargando il campo, anche a livello globale si evidenzia un aumento, ma un rallentamento in termini di trend: la quota di mercato globale del grocery online è passata, nel 2023, dal 3,4% al 3,7% e si prevede che entro il 2025 arriverà a rappresentare il 5,1% del mercato del grocery (online e offline).

*Durante la sesta edizione di Netcomm Focus Food&Grocery (ottobre 2023, Milano) sono stati presentati i dati delle più recenti ricerche di Netcomm NetRetail, NielsenIQ e dell’Osservatorio Food Prezzi e assortimenti in collaborazione con Qberg. *The most recent research of Netcomm NetRetail, NielsenIQ and of the Food and Prices and Assortments Monitoring Centre in collaboration with Qberg were presented during the sixth edition of Netcomm Focus Food&Grocery (October 2023, Milan).

Tornando in Italia, protagoniste della crescita nel 2023 sono state in particolare due categorie, Pet Care e Personal Care, che hanno fatto segnare rispettivamente +25% e +13% rispetto al 2022 e un’incidenza sul totale retail del 6,6% e del 5,2%. Più che il prezzo, conta l’efficienza. La spesa alimentare è tra le categorie con maggiore incidenza negli acquisti online: nel 2023 un acquirente digitale su quattro ha comprato prodotti alimentari online. È, però, una percentuale in flessione rispetto all’anno precedente (-12%) e che si avvicina a quella registrata nel 2018, che era del 23%. Da segnalare che il Food è l’unica categoria di prodotto il cui prezzo non è tra i primi cinque driver di acquisto per i consumatori digitali: non è dunque la “convenience” intesa come abbassamento dei costi il fattore chiave, bensì l’efficienza, e quindi il risparmio in termini di tempistiche e la varietà di opzioni e servizi legati al delivery. Altri fattori importanti sono la consegna economica, l’assortimento e la consuetudine. Interessante notare come la mappa degli acquisti nel Food&Grocery mostri un’Italia

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Italy promotes online grocery Italy is one of the countries showing a greater propensity to purchase grocery goods online. In 2023 the market recorded a jump of 7% against 2022, reaching a value exceeding 1.3 billion euros. The category showing the greatest growth is Pet Care (+25%).

According to Netcomm Focus Food&Grocery*, the distribution of consumer goods scenario is confirmed as very fragmented, with omnichannel retail brands growing in the online channel by +10.7 against an average growth of +7%. Despite significant progress in recent years, particularly in the technologies field, e-commerce still has a marginal market share. We’re talking about 4%, in fact, with Super+ and Superstores together exceeding 48%, Discount stores at 22%, Hyper stores at 9,2% and Personal Home Specialists 5%. In absolute terms, Italians that today buy consumer products online in the territory number 10.8 million. Widening the field, there’s an increase also at global level, but a slowdown in the trend: the global market share of grocery online has moved, in 2023, from 3.4% to 3.7% and is expected to arrive at 5.1% of the grocery market (online and offline) by 2025. Coming back to Italy, two categories in particular were protagonists of growth in 2023: Pet Care and Personal Care, which recorded respectively +25% and +13% against 2022 and a share of total retail of 6.6% and 5.2%. More than the price, it’s efficiency that counts. Food expenditure is one of the categories with the greatest share with regards to purchases online. It is, however, a percentage which is down on the previous year (-12%) and is close to that that recorded in 2018, which was 23%. It should be noted that Food is the only product category for which the price is not among the five main purchase drivers for digital consumers: the key factor is “convenience”, not understood as the lowering of costs but, instead, in terms of efficiency and, therefore, of time savings and the variety of services linked to delivery. Other important factors are inexpensive delivery, the assortment and habit. It’s interesting to note how the map of Food&Grocery purchases show

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[ FACTS & F IG U R ES ] N E W S an Italy at two speeds: while the area including Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria and Sicily shows an increase of 24% compare to last year, in the more northern regions (Piedmont, Valle d’Aosta, Liguria and Lombardy) growth does not reach 3%. Reciprocal influences. Is online in this sector able to condition consumers and push them towards offline sales? Not very much. With regards to spending for food/the home, in fact, purchasers in physical points of sale that have consulted at least one digital touchpoint before the purchase are a little over 15%. Online purchasers of the category that have arrived at the online choice through a visit to a point of sale are, instead, almost 40%. Artificial Intelligence, a strategic ally. Netcomm Focus Food&Grocery provides us, finally, with a focus on artificial intelligence in the sector. The opportunities provided by AI, insiders confirm, will bring benefits to the entire food supply chain: from interpretation of customers’ needs to industrial processes, from logistics to the development of an effective marketing strategy. Today, artificial intelligence can intervene on interaction models with trolleys, with the possibility of creating “emotional” product selections conceived on the basis of the specific user and proposed as offers or suggestions at the check-out.

Vending: Venditalia aims for a record edition The event scheduled at Fieramilano Rho from 15 to 18 May becomes increasingly international. Venditalia is the most important international appointment for the vending sector. With an exhibition surface area of 32 thousand square metres and 300 exhibitors (26% international), the trade fair is a global stage, able to connect sector operators and help them grow. The event is sold-out again this year: company leaders from the many product categories represented will be taking part. The appointment is, therefore, confirmed as unmissable for those operating in the vending industry, but also in connected sectors, such as specialised retail, H24 automatic stores and Ho.re.ca.. After the success of previous editions, the organisers aim at improving the record of presences achieved in 2022 – 15 thousand visitors, a third of which coming from over one hundred countries – investing significant resources to increase the internationalization of the fair and extending the presence of buyers coming also from China, Japan, the USA, the Middle East and North Africa. The event is organised by Venditalia Servizi and promoted by CONFIDA, the Italian Vending Association. The data collected by Ipsos for CONFIDA regarding the first nine months of 2023 show the continued growth of the sector, with 1.2 billion of turnover (+1.8%) and over 3 billion purchases (+1.7%). These numbers confirm Italy’s leadership in Europe in this sector.

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a due velocità: se nell’area che comprende Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia si registra un incremento del 24% rispetto allo scorso anno, nelle regioni più a nord (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia) la crescita non raggiunge il 3%. Le influenze reciproche. In questo settore l’online è capace di condizionare i consumatori e spingerli verso canali di vendita offline? Poco. Per quanto riguarda la spesa alimentare/ per la casa, infatti, gli acquirenti nei punti vendita fisici che hanno consultato almeno un touchpoint digitale prima dell’acquisto sono poco più del 15%. Gli acquirenti online della categoria che hanno maturato la scelta di

acquisto online attraverso una visita in un punto vendita, invece, sono quasi il 40%. Intelligenza artificiale, alleata strategica. Il Netcomm Focus Food&Grocery ci consegna, infine, un focus sull’intelligenza artificiale nel settore. Le opportunità fornite dall’AI, confermano gli addetti ai lavori, portano beneficio a tutta la filiera del food: dall’interpretazione dei bisogni dei clienti ai processi industriali, dalla logistica allo sviluppo di una strategia di marketing efficace. Oggi l’intelligenza artificiale può intervenire sui modelli di interazione con i carrelli, con la possibilità di creare selezioni di prodotti “emozionali” pensati sulla base dei bisogni dello specifico utente e proposti come offerte o suggerimenti nel momento del check-out.

Distribuzione automatica: Venditalia punta a un’edizione da record L’evento in programma a Fieramilano Rho dal 15 al 18 maggio diventa sempre più internazionale. n Venditalia è il più importante appuntamento internazionale della distribuzione automatica. Con una superficie espositiva di 32mila metri quadrati, 300 espositori (il 26% internazionali) la fiera rappresenta un palcoscenico globale, capace di connettere gli operatori del settore e di farli crescere. La manifestazione anche quest’anno va verso il sold out: parteciperanno aziende leader di molte delle categorie merceologiche rappresentate. L’appuntamento si conferma dunque imperdibile per chi opera nel vending, ma anche nei comparti collegati, come il retail specializzato, i negozi automatici H24 e l’Ho.re.ca. Dopo il successo delle scorse edizioni, gli organizzatori puntano a migliorare il record di presenze fatto segnare nel 2022 - 15mila visitatori, di cui un terzo proveniente da oltre cento paesi - investendo molte risorse per accrescere l’internazionalizzazione della fiera e ampliando la presenza di buyer provenienti anche da Cina, Giappone, USA, Middle East e Nord Africa. L’evento è organizzato da Venditalia Servizi e promosso da CONFIDA, Associazione Italiana della Distribuzione Automatica. I dati raccolti da Ipsos per CONFIDA relativi ai primi nove mesi del 2023 mostrano la continua crescita del settore, con 1,2 miliardi di fatturato (+1,8%) e oltre 3 miliardi di consumazioni (+1,7%). Numeri che confermano la leadership italiana in Europa in questo comparto.

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NEW S [ FACTS & FIGUR ES ]

CONAI: Rapporto integrato di sostenibilità

ratori impegnati nel ritiro e 440 milioni a quelli operanti nel trattamento e riciclo.

Compliance con le più attuali normative del settore

Il documento realizzato dal Consorzio Nazionale Imballaggi afferma il ruolo indispensabile di gestione e rendicontazione dei dati in relazione alla sostenibilità.

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ubblicata di recente, l’edizione 2023 del Rapporto di sostenibi20 Rapporto integrato à ilit lità CONAI presenta tutte le atnib 23 di soste tività di accountability, parte integrante della strategia e della politica del Consorzio, mettendo in campo un approccio scientifico interamente data driven. Tutti i dati ambientali sono infatti elaborati seguendo le logiche della valutazione LCC (Life Cycle Costing) e rendicontando le prestazioni gestionali, ambientali e socio-economiche a livello internazionale attraverso il Green Economy Report (GER), innovativo modello di rendicontazione ideato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il Rapporto, redatto nel rispetto dello standard GRI (Global Reporting Initiative) secondo l’opzione «GRI-with reference to», offre una lettura delle performance su 3 livelli che si riferiscono al sistema paese, al sistema CONAI e all’organizzazione. DICHIARAZIONE

AMBIENTALE REG

CE 1221/09 EMAS

E SMI

Il Rapporto di Sostenibilità CONAI è disponibile nella sezione comunicazione del sito: https://www.conai.org/ comunicazione/ rapporto-di-sostenibilita/

che genera valore, con i suoi 695.786 consorziati, capaci di gestire 4,8 milioni di tonnellate di riciclo effettivo, pari a 324 torri di Pisa di materia prima risparmiata. In termini economici si parla di 1,5 miliardi di euro, che assumono un valore ancora più significativo se tradotti in CO2 risparmiata, che raggiunge 4,7 milioni di tonnellate, pari a 3767 giri del mondo in aereo. Significativo anche il sostegno economico ai consorziati con 680 milioni erogati ai Comuni, 24 milioni agli ope-

Tra le novità dell’edizione 2023, spicca la Dichiarazione Ambientale - convalidata ai fini del REGOLAMENTO (CE) n. 1221/2009 (EMAS) - all’interno del documento dando il via, di fatto, al primo Rapporto Integrato di sostenibilità del Consorzio. Tra gli elementi di approfondimento spicca anche lo sguardo su “Scenari e prospettive per la decarbonizzazione del settore” realizzato in collaborazione con Italy for Climate. Infine, il rapporto ha previsto, il coinvolgimento costante e documentato degli Organi di Governo e della Direzione ed è oggetto di Assurance tecnica da parte di RINA Services mediante un percorso di verifica articolato su tutto il 2023.

Il 2022 in numeri Sistema Paese

Sistema CONAI RICICLO EFFETTIVO

4,8 milioni di t.

10,4 milioni di t.

695.786 CONSORZIATI CONAI

MATERIA PRIMA RISPARMIATA

5.000

ISCRITTI ALLA COMMUNITY

324 torri di Pisa

ENERGIA PRIMARIA RISPARMIATA

Consumo elettrico di 1/3 delle famiglie italiane

ENERGIA PRIMARIA RISPARMIATA

EMISSIONI CO2 EVITATE

3.767 viaggi intorno al mondo

EMISSIONI CO2 EVITATE

11,8 milioni di t.

56 TWh

IMBALLAGGI RIUTILIZZABILI

4,7 milioni di tCO2

68

10 milioni di tCO2

VALORE GENERATO PER IL PAESE

40 donne

VALORE GENERATO PER IL PAESE

1,5 miliardi di €

28 uomini

di tonnellate

3 miliardi di €

RECUPERO COMPLESSIVO (riciclo + recupero energetico)

11,7 milioni di t.

VALORE DISTRIBUITO

AI COMUNI/GESTORI (CORRISPETTIVI ANCI-CONAI)

680 milioni di €

CONAI: Integrated Sustainability Report The document drawn up by Consorzio Nazionale Imballaggi (National Packaging Consortium) confirms the essential importance of data management and reporting with relation to sustainability.

international level through the Green Economy Report (GER), the innovative reporting model that complies with the GRI (Global Reporting Initiative) standard developed by the Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Foundation). The Report, drawn up in compliance with the standard according to the «GRI-with reference to» option, offers an overview of performances

CONAI’s Sustainability Report is available in the communication section of the site: https://www.conai.

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1,2 milioni

DIPENDENTI CONAI

AGLI OPERATORI PER IL RITIRO IMBALLI C&I

24 milioni di €

AGLI OPERATORI PER SELEZIONE, TRATTAMENTO E RICICLO

440 milioni di €

A PROGETTI TERRITORIALI

18,7 Milioni

1,9 milioni di €

12

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14,5 milioni di t.

MATERIA PRIMA RISPARMIATA

4,8 milioni di t.

26 TWh

Nel ricordare che l’Italia è il paese che più di ogni altro in Europa ricicla, arrivando al 71,5% effettivo, il Rapporto offre una sintesi ragionata che parte dai numeri e li elabora in una serie di chiavi di lettura. Il risultato è la fotografia di un settore

org/comunicazione/rapporto-di-sostenibilita/

71,5%

tasso di riciclo effettivo

La misura del successo

Recently published, the 2023 edition of CONAI’s Sustainability Report presents all the accountability activities which are an integral part of the Consortium’s strategy and policies, implementing a fully data-driven scientific approach. All the environmental data are, in fact, analysed following LLC (Life Cycle Costing) evaluation logics, reporting on operating, environmental and socio-economic performances at

IMMESSO AL CONSUMO

RICICLO EFFETTIVO

abitanti coinvolti in progetti

80,5%

degli imballaggi immessi al consumo

straordinari al Sud

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on 3 levels that refer to the country, CONAI and the organization. The measure of success In reminding readers that Italy is the country that recycles more than any other country in Europe, arriving at an effective 71.5%, the Report offers a reasoned review that starts from the numbers and analyses them from a series of points of view. The result is a photograph of a sector that generates value, with its 695,786 consortium members, able to manage 4.8 million tonnes of effective recycling, equivalent to 324 Towers of Pisa of saved raw material. In economic terms, we are talking about 1.5 billion euros, which takes on an even more significant importance if translated into saved CO2, which reaches 4,7 million tonnes, equivalent to 3,767 circuits of the world by plane. The economic support to consortium members is also significant, with 680 million disbursed to Municipalities, and 24

million to operators involved in collection and 440 million those involved in treatment and recycling. Compliance with the latest regulations of the sector Among the new elements of the 2023 edition, the document includes the Environmental Statement - approved for the purpose of REGULATION (EC) no. 1221/2009 (EMAS) -, effectively giving rise to the Consortium’s first Integrated Sustainability Report. Elements covered also include “Scenari e prospettive per la decarbonizzazione del settore” (Scenarios and prospects for the decarbonisation of the sector) drawn up in collaboration with Italy for Climate. Finally, the report envisages the constant and documented involvement of Governance and Management Bodies and has received the Technical Assurance of RINA Services through a verification process covering the whole of 2023.

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R E G O L A M E N T O M A C C H I N E [ A P R OP OSITO DI... ]

NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE: OBBLIGHI NORMATIVI E DI SICUREZZA Stefano Lugli

Sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 29 giugno scorso è stato pubblicato il nuovo Regolamento (UE) 2023/1230 relativo alle macchine che, a partire dal 20 gennaio 2027, andrà a sostituire integralmente la vigente Direttiva

D

opo un lungo e controverso iter legislativo, è stato approvato e reso pubblico il nuovo Regolamento Macchine che ha messo d’accordo tutti gli Stati Membri sulla necessità di tener conto delle tecnologie emergenti e di una maggiore semplificazione e chiarezza in ordine ad alcune disposizioni in materia. I risultati raggiunti, tuttavia, non sono del tutto soddisfacenti. Il Regolamento affronta sì i temi inerenti alle tecnologie digitali, intelligenza artificiale e sicurezza informatica applicata alle macchine promuovendo anche la digitalizzazione, ma sugli aspetti storicamente più delicati e controversi (dalla definizione di macchina a quella di quasimacchina, ecc.) è stata persa un’importante occasione per fare maggiore chiarezza. Durante l’iter di approvazione, è emersa inoltre una discussione tra chi (Francia in primis) riteneva necessario estendere l’elenco delle macchine da considerarsi pericolose, e quindi da assoggettare a certificazione preventiva di Organismo Notificato, e chi invece, come Italia e Germania, non era dello stesso parere. Tale discussione ha coinvolto direttamente anche il mondo packaging, in quanto nell’elenco delle macchine pericolose era stato proposto di inserire anche i palettizzatori, i depalettizzatori e in generale le macchine del fine linea. UCIMA, di concerto con Confindustria

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2006/42/CE (di seguito “Direttiva macchine”). I costruttori o, meglio, i “fabbricanti”, di tecnologie avranno quindi tre anni di tempo per adeguarsi ai nuovi contenuti di seguito illustrati.

Resp. Area Tecnica UCIMA; membro del CEN TC 146 Sicurezza delle macchine per il packaging; membro del gruppo ISO 313 Sicurezza delle macchine per il packaging

Roma e Confindustria Bruxelles, si è dunque attivata per sensibilizzare le autorità e i parlamentari europei coinvolti circa l’inutilità di questa misura ottenendone l’annullamento. Più in generale, l’intervento dell’Associazione anche su altri fronti ha permesso di ottenere un testo migliorativo rispetto alla proposta iniziale pubblicata dalla Commissione UE il 21 aprile 2021.

Cosa cambia rispetto al passato

Come già anticipato, il Regolamento contiene numerose novità e alcune criticità, che si auspica vengano chiarite al più presto in una futura Guida UE all’applicazione. Una novità importante è innanzitutto quella di essere normativa redatta attraverso lo strumento giuridico del Regolamento UE. Questo significa la trasformazione della Direttiva (atto legislativo dell’Unione europea che prevede un recepimento da parte deli Stati membri) in un Regolamento (atto legislativo dell’Unione europea direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri). I vantaggi della trasformazione della Direttiva in un Regolamento sono evidentemente quelli di un’attuazione più uniforme all’interno della UE, nessun problema di ritardi di recepimento conseguenti appunti a lentezze di singoli Stati Membri (e in questo, spiace dirlo, l’Italia è esempio tutt’altro che virtuoso) e quindi in una

maggiore certezza del diritto. Importante evidenziare che la Commissione europea in diverse sedi ha dichiarato che “non sono possibili applicazioni volontarie del Regolamento prima della data di applicazione”, pertanto prima del 20 gennaio 2027 non sarà possibile, ad esempio, emettere Dichiarazioni CE di conformità ai sensi del Regolamento 2023/1230 anche qualora il fabbricante si sia già sostanzialmente adeguato ai nuovi requisiti tecnici. Nulla vieta, ovviamente, che il rispetto dei nuovi requisiti tecnici non possa comunque trovare applicazione anticipata sulla base di accordi contrattuali sottoscritti in tal senso. Allo stesso tempo dovranno essere gestite al meglio, a partire dagli aspetti contrattuali, le problematiche relative alle

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REGOLAMENTO MACCHINE

CORSI DI FORMAZIONE SBS SUL NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE Il Manuale di istruzioni e le dichiarazioni di conformità (Online, 11-12 marzo 2024) Nuovo Regolamento macchine 2023 (Assago, 17 e 18 aprile 2024) Cybersecurity applicata alle macchine e impianti (date e sede di svolgimento ancora da programmare) Fascicolo Tecnico e analisi dei rischi: come realizzarlo, le novità introdotte dal Nuovo Regolamento Macchine (Milano, 10 luglio 2024)

consegne di prodotti “a cavallo” di fine 2026-inizio 2027, dal momento che dal 20 gennaio 2027 il Nuovo Regolamento 2023/1230 si applicherà a tutte le macchine immesse sul mercato o messe in servizio da quella data. Aspetto non banale, anche nel campo packaging, è che le attività di installazione delle macchine, quasi sempre gestite dallo stesso costruttore, possono essere a tutti gli effetti considerate parte integrante del processo di fabbricazione in situ. Passando all’esame del vero e proprio testo normativo, vengono di seguito illustrate le principali novità, distinguendo tra “Articolato legislativo” (artt. da 1 a 54) e “Requisiti Essenziali di Sicurezza” (nuovo Allegato III)

Definizione di quasi-macchina

Purtroppo, le definizioni principali di macchina e quasi-macchina non sono state granché modificate, lasciando pressoché fumose le due definizioni. Sulle macchine ci si è limitati a chiarire che sono da considerarsi tali un insieme “al quale manca soltanto il caricamento del software destinato all’applicazione specifica prevista dal fabbricante”, proseguendo così un sempre maggior coinvolgimento del software negli aspetti

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safety delle macchine. La nuova definizione di quasi-macchina da un lato risolve alcune criticità presenti nella Direttiva (viene eliminato “almost” che creava incertezza), ma dall’altro non risolve in modo chiaro il problema della differenziazione tra le macchine e le quasi macchine e dai componenti.

Introduzione del concetto di “modifiche sostanziali” alle macchine

Il tema delle modifiche alle macchine e l’eventuale insorgenza di un obbligo di (ri) marcatura CE è sempre stato molto discusso e comunque affrontato inizialmente a livello di legislazione dei singoli Stati Membri; soltanto le varie edizioni della Linea Guida Interpretativa Europea alla Direttiva Macchine avevano provato a chiarire i vari aspetti, fermo restando che il corpo legislativo della Direttiva 2006/42/CE mai prende in considerazione questo tema. Il nuovo Regolamento macchine finalmente prova a fare chiarezza, in quanto si applica anche ai prodotti che hanno subito “modifiche sostanziali”, ovvero: • effettuate con mezzi fisici o digitali dopo che il prodotto è stato immesso sul mercato o messo in servizio; • che non sono previste o pianificate dal fabbricante; • che influenzano la sicurezza creando un nuovo pericolo o aumentando un rischio esistente in modo da richiedere l’adozione di ripari o dispositivi di protezione aggiuntivi, il cui controllo modifica il sistema di comando legato alla sicurezza esistente, o misure di protezione aggiuntive per garantire la stabilità e la resistenza meccanica. È questo un aspetto di primaria impor-

tanza anche nel settore packaging. Numerose sono le richieste commerciali, che pervengono anche dopo anni, di aumentare le prestazioni, implementare funzionalità o altro. Per non parlare delle aziende che fanno del revamping di macchine proprie o altrui un settore di business importante. Ora non sarà più possibile percorrere soluzioni diverse da quella di gestire il tutto, laddove ne ricorrano le condizioni indicate sopra, come una nuova immissione sul mercato, con necessaria conformità alle norme tecniche vigenti al momento della rimarcatura CE.

Le figure di importatore e distributore

Coerentemente con quanto stabilito dal nuovo quadro legislativo, nel nuovo Regolamento Macchine sono state introdotte le figure dell’importatore e del distributore (art.3) stabilendone i relativi obblighi. Merita un approfondimento particolare la figura dell’importatore, ovvero il soggetto che immette sul mercato dell’Unione un prodotto, rientrante nell’ambito di applicazione del Regolamento, originario da un paese terzo. Numerosi gli obblighi degli importatori (artt. 13 e 14) tra i quali, ad esempio, quello di immettere sul mercato soltanto macchine o prodotti correlati conformi e, ancor prima, assicurarsi che il fabbricante abbia svolto le procedure di valutazione della conformità adeguate (articolo 25), redatto la documentazione tecnica (allegato IV, parte A), verificato che la marcatura CE sia apposta sulla macchina ecc. Una riflessione: il Regolamento n. 2019/1020 relativo alla vigilanza del

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R E G O L A M E N T O M A C C H I N E [ A P R OP OSITO DI... ]

mercato e alla conformità dei prodotti, in applicazione da luglio 2021, si applica a tutta una serie di normative, tra le quali anche la Direttiva Macchine, e già prevede queste figure e questi compiti. In altre parole, il Regolamento 2023/1230 non fa altro che ribadire regole già in vigore e sulle quali i fabbricanti/distributori europei dovranno farsi trovare pronti laddove importino prodotti da extra-UE (Estremo Oriente, Taiwan, ecc.), prassi diffusa ad esempio per certe tecnologie basic del packaging fine-linea.

Componenti di sicurezza: il software

Nella definizione di “componente di sicurezza” del nuovo Regolamento Macchine sono stati introdotti anche i componenti digitali, compreso il software; per la prima volta il Regolamento si applica quindi anche ad un prodotto immateriale. Il software che svolge funzioni di sicurezza, immesso sul mercato separatamente, dovrà quindi essere marcato CE, essere accompagnato da una dichiarazione di conformità UE e, per quanto necessario, da istruzioni per l’uso.

La documentazione tecnica

Finalmente il Regolamento in esame “sdogana” la fornitura delle istruzioni per l’uso in formato digitale (art. 10) per cui il fabbricante dovrà: • indicare sulla macchina, sull’imballaggio o in un documento di accompagnamento come accedere alle istruzioni digitali; • presentare le istruzioni in un formato che consenta all’utente finale di stamparle, scaricarle e salvarle su un dispositivo elettronico (questo requisito si applica anche nel caso in cui il manuale di istruzioni sia incorporato nel software della macchina); • metterle a disposizione online durante il ciclo di vita previsto della macchina e per non meno di 10 anni dopo l’immissione sul mercato della macchina; • fornirle gratuitamente in formato cartaceo entro un mese su richiesta dell’acquirente al momento dell’acquisto.

re agli utilizzatori di verificare le funzioni di sicurezza delle macchine. 1.1.6 sull’ergonomia 1.2.1 sui sistemi di comando 1.3.7 sui rischi dovuti ad elementi mobili 1.6.2 sull’accesso alle postazioni di lavoro per la manutenzione 2.2.1.1 sulle istruzioni per l’uso, relativamente alle vibrazioni 3.2.2 sui sedili 3.5.1 sulle batterie d’accumulatori (nuovo requisito per le batterie con ricarica automatica per macchine mobili) 3.6.3.3 su macchine mobili o prodotti correlati mobili autonomi E sono stati introdotti i seguenti: 1.1.9 sulla protezione dall’alterazione 3.2.4 sulla funzione di supervisione 3.5.4 sul rischio di contatto con linee elettriche aeree sotto tensione

Intelligenza artificiale e cybersicurezza

Si evidenzia che il nuovo Regolamento Macchine si applica ai sistemi che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale per gli aspetti che riguardano le possibili influenze sulla sicurezza delle macchine. In particolare, la valutazione dei rischi dovrà tenere conto dell’evoluzione del comportamento delle macchine progettate per funzionare con diversi livelli di autonomia. In relazione al nuovo requisito essenziale di sicurezza e di tutela della salute esplicitamente dedicato alla protezione dei sistemi informatici contro la corruzione, è evidente che la sicurezza informatica è un aspetto che non può più essere

trascurato: oggi, infatti, quasi tutte le macchine sono connesse a reti dati che possono essere oggetto di attacchi. Fatti di questo genere sono già accaduti e sono destinati ad aumentare in futuro. Per questo motivo il nuovo Regolamento dispone che i circuiti di comando deputati alla sicurezza siano progettati in modo da evitare attacchi malevoli preservando il comportamento corretto della macchina. La macchina, inoltre, deve raccogliere prove in merito a un intervento legittimo o illegittimo sui componenti hardware, se importante per il collegamento o l’accesso al software critico per la conformità della macchina o del prodotto correlato. Analoghe previsioni sono presenti in riferimento al software. Il requisito inerente alla sicurezza e affidabilità dei sistemi di comando (RESS 1.2.1.) è stato modificato prevedendo, tra l’altro, che questi siano progettati e costruiti in modo tale da “riuscire a resistere a circostanze e rischi, a previste sollecitazioni di servizio e ad influssi esterni intenzionali o meno, compresi tentativi deliberati ragionevolmente prevedibili da parte di terzi che conducono a una situazione pericolosa.

Collaborazione uomomacchina

È previsto inoltre che i sistemi di controllo delle macchine dotate di un comportamento o una logica integralmente o parzialmente auto-evolutivi, e progettati per funzionare con livelli variabili di autonomia, abbiano specifici requisiti di progettazione e costruzione. Al riguardo

Requisiti essenziali di sicurezza e salute (RESS)

Diversi i requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute (di seguito RESS) che sono stati modificati e aggiunti (Allegato III), in particolare al fine di affrontare rischi specifici delle macchine, inerenti alle nuove tecnologie digitali. Nel merito sono stati modificati i seguenti RESS: 1.1.2 I principi di integrazione della sicurezza sono stati modificati per consenti-

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REGOLAMENTO MACCHINE

sono stati adattati anche i RESS relativi all’ergonomia (1.1.6). Alcuni requisiti sono stati modificati per tener conto delle interazioni uomo-macchina come, ad esempio, quello inerente ai rischi dovuti agli elementi mobili (RESS 1.3.7). Tale requisito prevede ora che “la prevenzione di rischi derivanti da contatto e le tensioni psichiche potenzialmente causate dall’interazione con la macchina deve essere adeguata in relazione a coesistenza uomo-macchina in uno spazio condiviso in assenza di collaborazione diretta e interazione uomo-macchina”. In pratica i tradizionali metodi di protezione delle persone mediante segregazione delle zone pericolose non sono più adatti quando il personale e le macchine devono condividere uno spazio di lavoro comune, come avviene nelle applicazioni con robot collaborativi (o cobot), tenendo in considerazione anche gli aspetti di stress psicologico che queste

situazioni lavorative possono arrecare. Il requisito concernente l’accesso alle postazioni di lavoro per la manutenzione (RESS 1.6.2.) è stato modificato al fine di prevedere che, nel caso gli addetti debbano entrare all’interno delle macchine per azionarle, effettuarne la regolazione, la manutenzione o la pulizia, gli accessi siano dimensionati e adattati per l’uso di attrezzature di soccorso.

In conclusione

Il nuovo Regolamento raggiunge molti degli obiettivi che la Commissione si era prefissata, intervenendo, ad esempio, in materia di tecnologie innovative digitali, rischi emergenti, sicurezza informatica, promuovendo l’innovazione e la digitalizzazione e intervenendo su temi aperti da anni quali la modifica sostanziale. Di conseguenza esso avrà un significativo impatto sulle aziende del settore delle tecnologie per il packaging, visto che le

New Machinery Regulation: regulatory and safety obligations The new Regulation (EU) 2023/1230 published in the Official Journal of the European Union on 29 June will entirely replace the existing Directive 2006/42/ EC (“Machinery Directive”) as of 20 January 2027. This means that technology manufacturers have three years to adapt to the new requirements outlined below. Stefano Lugli Head of UCIMA Technical Department; Member of CEN TC 146 on Packaging machinery safety; Member of ISO 313 Packaging machinery safety working group

Following a lengthy and contentious legislative process, the new Machinery Regulation has been approved and published. While all Member States have acknowledged the need to take account of emerging technologies and the need for greater simplification and clarity in specific provisions, the results are not entirely satisfactory. Although the Regulation addresses key issues such as digital technologies, artificial intelligence, digitalisation and the application of cybersecurity to machinery, it has missed a significant opportunity to clarify longstanding sensitive and controversial aspects, including the definition of machinery and partly completed machinery.

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During the approval process, differences of opinion also emerged between individual countries, with some – most notably France – advocating for an expanded list of hazardous machinery requiring prior certification by a notified body, while other countries such as Italy and Germany opposed this proposal. The debate has had direct consequences for the packaging industry as it included a proposal to place palletizers, depalletizers and other end-of-line machines on the list of hazardous machinery. In response, UCIMA (Italian Packaging Machinery Manufacturers’ Association), in collaboration with Confindustria Rome and

macchine e le linee sono “sempre interconnesse” per la gestione dei dati di produzione, e quindi tutte coinvolte nell’applicazione delle regole finalizzate ad escludere l’insorgenza di aspetti safety in caso di violazioni a livello di cybersecurity. Il tema sarà molto delicato, soprattutto per le PMI, in quanto ci si dovrà strutturare con soluzioni tecnologiche ancora poco applicate e con il rischio che consulenti o esperti improvvisati possano portare a soluzioni troppo dispendiose e comunque inutili circa la conformità normativa. Il ruolo che UCIMA certamente svolgerà su questo versante sarà quello di predisporre Linee Guida applicative condivise a livello settoriale e proseguire nell’attività formativa sia a livello tecnico che normativo sul Nuovo Regolamento Macchine già da tempo iniziata insieme a SBS.

Confindustria’s Delegation to the EU in Brussels, took action to make European authorities and MEPs aware of the impracticality of such a measure and successfully worked to have it overturned. In addition, the Association’s efforts contributed to the publication of an improved text compared to the initial proposal published by the EU Commission on 21 April 2021. Differences with respect to the past As mentioned, the Regulation incorporates numerous new elements but also displays a number of critical aspects, which will hopefully be clarified in a future EU Guide to Application. One particularly important new aspect is the fact that the legislation is drafted through the legal instrument of an EU Regulation. In other words, a Directive (EU legislation that needs to be enacted by individual Member States) has been transformed into a Regulation (EU legislation that is directly applicable in all Member States). Transforming the Directive into a Regulation ensures more uniform implementation across the EU, avoids delays resulting from the slow pace of enactment by individual Member States (including Italy, unfortunately), and consequently provides greater legal

certainty. It is important to note that the European Commission has stated on multiple occasions that voluntary adoption of the Regulation is not permitted before the date of application. This means, for example, that prior to 20 January 2027, manufacturers will be unable to issue EC Declarations of Conformity under Regulation 2023/1230 even if they have already essentially complied with the new technical requirements. Nonetheless, there is nothing to prevent manufacturers from voluntarily adhering to the new technical requirements in advance based on contractual agreements. At the same time, manufacturers will need to carefully manage issues relating to product deliveries made in late 2026 and early 2027, including contractual aspects, given that from 20 January 2027 the new Regulation 2023/1230 will apply to all machines placed on the market or put into service from that date onwards. One essential aspect of relevance to the packaging industry is that machine installation is almost always performed by the manufacturer himself and can essentially be considered an integral part of the on-site manufacturing process. The most significant new aspects of the Regulation are outlined below, distinguishing between

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M A C H I N E R Y R E G U L AT I O N [ AB OUT... ]

“Legislative Articles” (Articles 1 to 54) and “Essential Safety Requirements” (new Annex III). Definition of partly completed machinery Unfortunately, the main definitions of machinery and partly completed machinery have remained largely unchanged, leaving both definitions fairly vague. The only clarification in the definition of machinery is that it is “missing only the upload of software intended for the specific application foreseen by the manufacturer”, a stipulation made in response to the growing use of software as a safety component of machinery. While the new definition of partly completed machinery addresses some of the critical aspects of the Directive (such as removing the word “almost” in the phrase “an assembly which is almost machinery”, which created uncertainty), it does not resolve the problem of clearly differentiating between machinery, partly completed machinery and components.

Introduction of the concept of “substantial modifications” to machinery The issue of machinery modifications and the possible occurrence of a CE (re)marking obligation has always been a subject of much discussion and was initially addressed through legislation adopted by individual Member States. Only the various editions of Guides to application of the Machinery Directive have attempted to clarify the various aspects, while the Directive 2006/42/EC does not itself address this issue. The new Regulation at last attempts to provide clarity, as it also applies to products that have undergone a “substantial modification”, in other words a modification: - carried out by physical or digital means after that machinery or related product has been placed on the market or put into service - which is not foreseen or planned by the manufacturer - and which affects the safety of that machinery or related product by creating a new hazard or by increasing an existing risk, which requires the

addition of guards or protective devices to that machinery or related product, the processing of which necessitates modification of the existing safety control system; or the adoption of additional protective measures to ensure the stability or mechanical strength of that machinery or related product. This aspect is also of the utmost importance in the packaging sector. Manufacturers receive numerous commercial requests, even years after initial installation, to improve the performance of machinery, expand functions or to make other kinds of modifications. Some companies have even made upgrading their own or other manufacturers’ machinery an important area of their business. However, under the new Regulation manufacturers will be obliged to treat upgraded machinery in the same way as a new placement on the market, resulting in the need to comply with the technical standards in force at the time of the new CE marking. The figures of importer and distributor In accordance with the new legislative

framework, the new Machinery Regulation introduces the figures of the importer and distributor (Article 3) and sets out their obligations. The importer, i.e. the person who places a product within the scope of the Regulation from a third country on the EU market, merits special attention. The importer has numerous obligations (Articles 13 and 14), including for example ensuring that only compliant machinery or related products are placed on the market, that the manufacturer has carried out the appropriate conformity assessment procedures (Article 25) and drawn up the technical documentation (Annex IV, Part A), and that the machinery or related product bears the CE marking, etc. One observation: Regulation (EU) 2019/1020 on market surveillance and compliance of products, which came into effect in July 2021, applies to a wide range of regulations including the Machinery Directive, and already establishes these figures and their obligations. In other words, Regulation 2023/1230 merely reiterates rules that

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document how to access the digital instructions; • present the instructions in a format that makes it possible for the user to print and download them and save them on an electronic device so that he or she can access them at all times, in particular during a breakdown of the machinery or related product (this requirement also applies where the instructions for use are embedded in the software of the machinery or related product); • make them accessible online during the expected lifetime of the machinery and for at least 10 years after the placing on the market of the machinery; • provide the instructions for use in paper format free of charge within one month, at the request of the user at the time of the purchase.

Technical File and risk analysis: how to prepare it, new elements introduced by the new Machinery Regulation (Milan, 10 July 2024)

Essential Health and Safety Requirements (EHSRs) A number of essential health and safety requirements (EHSRs) have been amended or added (Annex III), in particular to address machineryspecific risks associated with new digital technologies.

were already in force and which European manufacturers/distributors will have to be prepared for when importing products from outside the EU (Far East, Taiwan, etc.), a widespread practice for example for certain basic packaging end-of-line technologies.

Specifically, the following EHSRs have been amended: • 1.1.2 The principles of safety integration have been modified to allow users to verify the safety functions of the machines • 1.1.6 on ergonomics • 1.2.1 on control systems • 1.3.7 on risks related to moving parts • 1.6.2 on access to operating positions and servicing points • 2.2.1.1 on instructions for use relating to vibrations • 3.2.2 on seating • 3.5.1 on batteries (a new requirement for batteries with automatic charging for mobile machinery) • 3.6.3.3 on autonomous mobile machinery or related products

Security components: software In the new Machinery Regulation, the definition of “safety component” covers not only physical devices but also digital devices, including software, making this the first regulation of its kind applicable to an intangible product. Software that performs safety functions and is placed on the market separately must therefore bear the CE marking and be accompanied by an EU declaration of conformity and, where necessary, instructions for use. Technical documentation Finally, the Regulation introduces the possibility of providing the instructions for use in a digital format (Article 10), in which case the manufacturer must: • mark on the machinery, on its packaging or in an accompanying

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And the following requirements have been introduced: • 1.1.9 on protection against corruption • 3.2.4 on the supervisory function • 3.5.4 on the risk of contact with live overhead power lines Artificial intelligence and cybersecurity The new Machinery Regulation applies

to systems that use artificial intelligence technologies for aspects that potentially concern the safety of machinery. In particular, risk assessment must take account of the evolution of the behaviour of machinery designed to operate with varying levels of autonomy. With regard to the new essential health and safety requirement explicitly concerning the protection of IT systems against corruption, it is clear that IT security is an aspect that can no longer be neglected. Today, almost all machines are connected to data networks that may be the target of attacks. Such occurrences have already taken place and are bound to become more frequent in the future. For this reason, the new Regulation requires the safety-related control circuits to be designed in such a way as to prevent malicious attacks while maintaining correct machine behaviour. The machinery must also collect evidence of a legitimate or illegitimate intervention in that hardware component, when relevant for connection or access to software that is critical for the compliance of the machinery or related product. Similar requirements have been introduced for software. The requirement relating to the safety and reliability of control systems (EHSR 1.2.1.) has been modified to require, amongst other things, that they are designed and constructed in such a way that “they can withstand, where appropriate to the circumstances and the risks, the intended operating stresses and intended and unintended external influences, including reasonably foreseeable malicious attempts from third parties leading to a hazardous situation”. Human-machine interaction Control systems of machinery with fully or partially self-evolving behaviour or logic that are designed to operate with varying levels of autonomy must meet specific design and construction requirements. In this connection, the EHSRs relating to ergonomics (1.1.6.) have also been modified. Some requirements have been modified to take account of human-machine interactions, such as the one concerning risks related to moving parts (EHSR 1.3.7.). This requirement now specifies that “the prevention of risks of contact leading to hazardous situations and the psychological stress that may be

caused by the interaction with the machinery shall be adapted to human-machine coexistence in a shared space without direct collaboration and human-machine interaction”. In practice, the traditional methods of protecting human operators by segregating danger zones are no longer applicable when humans and machines have to operate in a shared workspace, as is the case in applications with collaborative robots (or cobots). The psychological stress caused by these work situations must also be taken into account. The Regulation has amended the requirement concerning access to operating positions and servicing points (EHSR 1.6.2.), specifying that “in the case of machinery into which persons shall enter for operation, adjustment, maintenance or cleaning, the machinery accesses shall be dimensioned and adapted for the use of rescue equipment”. Conclusions The new Regulation has achieved many of the objectives the Commission had set itself. These include addressing innovative digital technologies, mitigating emerging risks and cybersecurity concerns, promoting innovation and digitalisation, and introducing substantial changes to address issues that had remained unresolved for years. The Regulation will have a significant impact on companies in the packaging technology sector. The fact that machinery and production lines are constantly interconnected for the purposes of managing production data means that they are all subject to rules designed to prevent the occurrence of safety-related risks arising from cybersecurity breaches. Addressing this issue will be particularly challenging for SMEs, as they may need to adopt relatively unfamiliar technological solutions. They are also exposed to the risk of improvised consultants or experts recommending overly expensive solutions that still fail to ensure regulatory compliance. To support the industry during this process, UCIMA plans to draw up sector-wide application guidelines and continue offering technical and regulatory training courses on the new Machinery Regulation in collaboration with SBS.

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I giovani: leva strategica per il futuro dell’economia

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biettivo dell’evento: far conoscere il lavoro, le opportunità e le competenze ricercate dall’industria manifatturiera, nella convinzione che l’orientamento e la formazione degli studenti siano la leva strategica per il futuro dell’economia e per la riduzione della dispersione scolastica e della disoccupazione. Cama Group e OMET, due aziende situate a Molteno (LC) a 200 metri l’una dall’altra, hanno dunque aperto le porte dei loro stabilimenti produttivi agli studenti e ai giornalisti. Il tratto distintivo di entrambe è la continua innovazione tecnologica e la realizzazione di prodotti altamente customizzati. Ciò che le accomuna è la convinzione che, a fare la differenza, si-

Il Tech4Students Day, evento organizzato da Cama Group e OMET in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, ha coinvolto lo scorso 17 novembre oltre 300 studenti delle scuole del territorio in un progetto di orientamento sulla formazione tecnica e tecnologica. Cristina Rossi

ano l’esperienza, le competenze e la capacità delle persone. In un contesto come quello odierno, competitivo e in rapida evoluzione, per essere leader non basta infatti essere dei fuoriclasse in termini di conoscenze: servono persone in grado di gestire situazioni complesse, di entrare nei meccanismi delle relazioni e capirne il funzionamento.

The young: a strategic asset for the future of the economy The Tech4Students Day, the event organised by Cama Group and OMET in partnership with the Lecco and Sondrio Confindustria (Association of Italian Industries) branch, saw the participation on 17 November of over 300 students from schools in the area in an orientation project on technical and technological training. Cristina Rossi

The objective of the event: raise awareness of the work, opportunities and skills sought by the manufacturing industry, in the conviction that the orientation and training of students are of strategic importance for the future of the economy and for a reduction in the school dropout rate and

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unemployment. Cama Group and OMET, two companies situated in Molteno (LC) 200 metres one from the other, have, therefore, opened their doors of their production sites to students and journalists. The distinctive trait of both companies is continuous technological

Questi e altri concetti sono emersi in vari interventi durante la conferenza che si è tenuta subito dopo la visita degli stabilimenti. Cama Group, che nel 2021 ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività, era rappresentata da Annalisa e Daniele Bellante che, in qualità rispettivamente di vice-presidente e presidente, stanno

innovation and the creation of highly customised products. What they share is the conviction that what makes the difference are people’s experience, expertise and skills. In today’s competitive and rapidly evolving context, to be a leader it’s not enough to be outstanding in terms of knowledge: there’s a need for people to be able to manage complex situations, to enter into the mechanisms of relationships and understand how they work. These and other concepts emerged in various contributions during the conference which was held immediately after the visit of the factories. Cama Group, which in 2021 reached 40 years of activity, was represented by Annalisa and Daniele Bellante who, in their capacity as, respectively, vice-

chairperson and chairperson, are successfully carrying forward the company that their father founded in 1981. Specialised in secondary packaging, with a rare vocation for innovation, it has recently transferred activities from Garbagnate Monastero to Molteno: new headquarters built according to advanced sustainability criteria, larger and more appropriate for future projects, many of which are already well underway. The company produces automated packaging systems with a high technological content for the food and non-food sectors. And it does this referring to the tradition of its origins in the paper industry. «All the components are assembled and wired in our factory and the final step is testing and final acceptance

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[ INDUSTRY & M AN AGEMENT ] portando avanti con successo l’azienda che il padre fondò nel 1981. Specializzata in packaging secondario, con una vocazione non comune all’innovazione, di recente ha trasferito le attività da Garbagnate Monastero a Molteno: un nuovo headquarter costruito secondo avanzati criteri di sostenibilità, più ampio e più funzionale a progetti futuri, molti dei quali già a buon punto. L’azienda produce sistemi di confezionamento automatizzato e ad alto contenuto tecnologico per i settori food e non-food. E lo fa richiamandosi alla tradizione delle origini nel settore cartotecnico. «Tutte le componenti vengono assemblate e cablate nel nostro stabilimento e lo step finale è il collaudo e l’accettazione finale del cliente» ha ricordato Daniele Bellante durante la visita del sito. «Una linea media richiede solitamente 2.000-3.000 ore di engineering. Ci sono uomini che lavorano per mesi Cama ha trasferito di recente le attività da Garbagnate Monastero a Molteno: sotto una veduta dello stabilimento

by the customer» Daniele Bellante points out during the visit of the site. «The average line usually requires 2,000-3,000 hours of engineering. There are people who work for months only on these projects. This is why the added value component is so high and why human resources are fundamental for us ». «I also deal with human resources inside the company» explained Annalisa Bellante. «Our workers need a solid technical base, but it’s essential that youngsters find the right “attitude” … because it’s always possible to learn a technical skill, but the right attitude to resolving problems, communicating in an effective way and being part of a group is more difficult to acquire. “Taking” companies inside schools is essential in order to be able to define

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solo su questi progetti. Ecco perché la componente di valore aggiunto è altissima ed ecco perché la risorsa umana è fondamentale per noi». «Io mi occupo anche di risorse umane all’interno dell’azienda» ha spiegato Annalisa Bellante. «Ai nostri collaboratori richiediamo una buona base di tecnica, ma è fondamentale che ragazzi scoprano “l’attitudine”… perché la tecnica si può imparare, ma l’attitudine corretta a risolvere i problemi, a comunicare in modo efficace e nell’essere parte di un gruppo è più difficile da apprendere. “Portare” le aziende all’interno delle scuole è fondamentale per riuscire a definire dei percorsi formativi, in linea con le esigenze del mondo del lavoro».

Una triangolazione fra istituzioni, scuole e aziende

«Il Tech4Students Day è stato organizzato per fare sistema, coinvolgendo istituzioni, scuole e aziende» continua Daniele Bellante. «L’abbiamo voluto per offrire ragioni di consapevolezza ai giovani, in un ambito di scoperta e non di tirocinio, per far sì che questi giovani possano avere una visione delle scelte future. Per poter scegliere bisogna essere consapevoli delle possibili opzioni che il territorio offre. OMET e Cama Group sono due realtà radicate nel territorio ma di respiro mondiale, leader nei propri settori, e trovo quindi doveroso che si impegnino

training courses in line with the needs of the labour market ».

A triangle of institutions, schools and companies

«The Tech4Students Day was organised to create a network, involving institutions, schools and companies» continues Daniele Bellante. « We wanted it to offer a means of awareness for young people, in a context of discovery and not of training, to enable these young people to have a vision of their future choices. In order to be able to choose, it’s necessary to be aware of the possible options that the territory can offer. OMET and Cama Group are two enterprises rooted in the territory but of international scope, leaders in their sectors, and I therefore think it important for them to commit themselves to

per far comprendere il proprio potenziale e trasferirlo ai giovani. Ogni risorsa richiede uno o due anni di formazione prima che si possa esprimere al meglio. E questo comporta un investimento continuo per aziende come la nostra». Antonio Bartesaghi, CEO di OMET - che produce sistemi per la stampa di materiali utilizzati nel confezionamento e macchine per prodotti in tissue - è intervenuto per ribadire come, per sopravvivere, le aziende abbiano la necessità di attingere a nuove risorse umane con competenze tecniche. «E questo perché il valore di un’azienda sta nella qualità delle persone». Il problema principale, come ha ricordato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, è che i giovani sono sempre meno. Oggi ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni ci sono 200 persone sopra i 65 anni. I giovani sono una risorsa preziosa ma sempre più scarsa. Interessante è stata la testimonianza di due giovani professionisti, Stefano Marelli e Stefano Sironi che, dopo alcuni mesi di stage in Cama, sono stati assunti nel reparto di Ricerca&Sviluppo dell’azienda, dove lavorano tutt’ora: il primo, laureato in ingegneria meccanica, dal 2018 e il secondo, diplomatosi lo scorso giugno all’ITS di Lecco, da settembre di quest’anno. L’evento si è concluso con la consegna da parte di Bartesaghi di borse di studio ai figli dei collaboratori OMET che frequentano scuole superiori e università con risultati di eccellenza, con lo scopo di incentivare l’impegno ed educare al riconoscimento del merito.

making their potential understood and transferring it to young people. Every person requires one or two years of training before being able to express their full potential. This implies a continuous investment for companies like ours. ». Antonio Bartesaghi, CEO of OMET – which produces systems for printing materials used in packaging and machines for tissue products – reiterated that, to survive, businesses need to draw on new human resources with technical skills. «And this is because the value of a company lies in the quality of its people». The main problems, as the mayor of Lecco, Mauro Gattinoni, pointed out, is that there are fewer and fewer young people. Today for every 100 youngsters under 15 years of age there are 200

people over 65. The young are a precious but increasingly rare resource. The testimony of two young professionals, Stefano Marelli and Stefano Sironi was interesting. After a number of months of internship in Cama, they were hired in the company’s Research& Development department, where they are still working: the first, after graduated in mechanical engineering, since 2018, and the second, after obtaining the high school diploma last June at the Lecco Technical High School, since September this year. The event ended with Bartesaghi handing out scholarships to the children of OMET workers attending high schools and universities with excellent results, with the aim of encouraging commitment and promoting the recognition of merit.

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I PRIMI 60 ANNI DI UNA GIOVANE FAMILY COMPANY Karr Italiana, grazie a una strategia basata sulla qualità, come testimoniano le 6500 unità e macchine dosatrici volumetriche installate nel mondo, si conferma tra le realtà più affidabili e promettenti del comparto. Stefano Lavorini

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Al piede: panoramica sulle macchine di ultima generazione targate Karr Italiana.

ughi e salse, ketchup e miele, insalata russa e minestroni, ma anche mascara, shampoo, dentifrici, e perché no, colle, stucchi… Sono numerosissime le famiglie di prodotti liquidi, densi, pastosi, omogenei o con pezzi, in campo alimentare, cosmetico, farmaceutico, chimico, che possono essere dosati e riempiti dalle unità e dalle macchine costruite da Karr Italiana. E che non si tratti di un semplice enunciato, lo raccontano le migliaia di macchine vendute in Italia e nel mondo in 60 anni di attività, come ci conferma Ettore Oldrini, amministratore unico dell’azienda di Assago (MI). Erede della realtà fondata dallo zio Carlo, Oldrini, coniugando doti individuali ed etica professionale, ha saputo rinnovare una storia fatta di tensione all’innovazione, di apertura al cambiamento, di educazione al rischio. «Non esiste un modello che indichi come gestire un’impresa familiare», ci dice. «Noi siamo convinti che solo con l’impegno costante dell’imprenditore, del management e di tutte le persone che vivono e lavorano in azienda, sia possibile seguire o anticipare i cambiamenti con lungimiranza e prudenza, così

da riuscire a servire i clienti e soddisfare gli stakeholder nel miglior modo possibile».

Prima il prodotto, poi il mercato

Il patrimonio di competenze di Karr Italiana abbraccia tutta la filiera produttiva, a partire dall’acquisto dei materiali, per procedere con lo stretto controllo di ogni fase delle lavorazioni realizzate da partner selezionati, per giungere all’assemblaggio e al collaudo interamente gestito all’interno dell’azienda. Al centro del successo pluridecennale nella produzione di un solo tipo di prodotto, come le dosatrici volumetriche, c’è la costante ricerca della qualità. «Le nostre macchine si caratterizzano per la compattezza e semplicità delle forme, per la massima versatilità, per la precisione e l’affidabilità nel dosaggio, per la cura dedicata a ogni particolare e per l’utilizzo di materiali e componenti di eccellenza. Oggi usiamo solo acciaio inox AISI 304 per le strutture, e AISI 316L elettro-lucidato per le parti a contatto con il prodotto da dosare, guarnizioni atossiche di teflon o silicone, nonché alluminio anticorodal per la parte pneumatica. I dosatori sono progettati e realizzati in modo da consentirne uno smontaggio

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Una scelta fatta per vocazione

Nel ‘62 Carlo Oldrini, insieme a un socio, vendeva diserbanti in fustini da 5 litri; un giorno un cliente chiese se, per caso, il prodotto non fosse disponibile anche in flaconi da 1 litro: fu in quel momento che nacque l’idea di progettare e costruire i primi dosatori, divenuti nel tempo veri e propri componenti di automazione. Tutto è cambiato in sessant’anni… ma non la passione, l’ambizione, la determinazione, il fiuto per le opportunità, la propensione per l’apprendimento, la capacità di prendere decisioni in contesti di incertezza che sostengono tutt’ora il nipote del fondatore, Ettore Oldrini. «Da piccolo avevo una gran passione per la meccanica, che mio zio ha sempre incoraggiato regalandomi il Meccano, ma anche aiutandomi a realizzare piccoli circuiti e ad aggiustare biciclette. Dopo il militare avrei voluto studiare per fare l’orologiaio, ma arrivò l’invito a mettermi alla prova in azienda, ed è qui che sono rimasto». In sessant’anni è cambiata radicalmente la tecnologia, ma non di meno la Karr: dalla sede milanese di viale Jenner, al più spazioso stabilimento di Assago nel 2004, fino all’inaugurazione di un secondo capannone nel 2018, per sostenere un business in continuo sviluppo, a riprova di una solidità aziendale che affonda le radici nell’idea di impresa degli esordi.

rapido, così da favorire gli interventi di pulizia e manutenzione. Ricordo al riguardo che i nostri prodotti sono conformi alla legislazione comunitaria che disciplina i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e alle relative GMP (Buone Pratiche di Fabbricazione)».

Alimentare, ma non solo

Le soluzioni proposte da Karr Italiana comprendono dosatori volumetrici semiautomatici, unità di dosaggio singole o multiple e per applicazioni su linee automatiche, ugelli speciali per il dosaggio di prodotti con pezzi anche di grosse dimensioni. La gamma di dosaggio coperta dalle unità e dalle macchine volumetriche va da 1 cc fino a 10.000 cc; la regolazione della quantità erogata è Impianto di dosaggio

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Macchina K1000 Inox TVA

semplice e precisa, così come le regolazioni della velocità di mandata e aspirazione dei prodotti. Ampia, infine, la flessibilità con accessori intercambiabili, in grado di soddisfare le esigenze sia della piccola che della grande produzione. Questo vuol dire che la tecnologia Karr permette di trattare prodotti come minestroni, sughi, salse, ma anche burrate e stracciatella, preparati per gelato… nonché, a titolo di esempio, deodoranti stick e colle a caldo. «In questi casi, proponiamo macchine “riscaldate” capaci di assicurare una temperatura di lavoro costante, in modo da prevenire la solidificazione del prodotto. Nel nostro business quindi, seppure il settore alimentare rappresenti circa l’80%, non mancano altri segmenti come quelli citati, a cui si aggiungono vernici, materiali sigillanti, mastici, etc.».

Nel riquadro, foto di repertorio della tecnologia Karr fra gli anni ‘60 e ‘70. Sopra: Carlo Oldrini porta Karr Italiana a Ipack-Ima 1969.

Novità in vetrina

«Oltre alla ben strutturata rete commerciale che permette di rispondere con la massima efficacia alle richieste dei nostri clienti in Italia, abbiamo anche consolidato una presenza internazionale di tutto rispetto, grazie a numerosi rappresentanti» interviene Daniele Ortelli, storica figura di riferimento in azienda. «Non va taciuto, infatti, che uno dei plus dei nostri prodotti è la facilità di movimentazione e trasporto, che rappresenta per i clienti un vantaggio sia in fase di installazione che di assistenza post vendita. Continuiamo, comunque, a fare innovazione come dimostra la nostra partecipazione a Cibus Tec 2023, in occasione della quale abbiamo presentato i nostri prodotti di punta: i nuovi materiali per guarnizioni, nonché la dosatrice elettronica in acciaio inox predisposta per il lavaggio CIP, Cleaning In Place, dedicata nello specifico al settore alimentare».

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The first 60 years of a young family company Thanks to a strategy based on quality, as testified by the 6,500 volumetric dosing units and machines installed throughout the world, Karr Italiana confirms its standing as one of the most reliable and promising companies in the sector. Stefano Lavorini

Gravy and sauces, ketchup and honey, Russian salad and minestrone, but also mascara, shampoo, toothpastes and, why not, glues, stuccoes… There are numerous families of products, whether dense, pasty, homogeneous or lumpy, in the food, cosmetics, pharmaceutical and chemical sectors, which can be dosed and refilled by the systems and machines produced by Karr Italiana. This is shown not to be a mere statement by the thousands of machines sold in Italy and in the world in 60 years of activity, as Ettore Oldrini, sole director of the company based in Assago (MI), confirms. Heir to the company founded by his uncle Carlo, Oldrini, combining personal qualities and professional ethics, has managed to renew a history made up of attention to innovation, openness to change, and the management of risk. «There is no model that tells you how to run a family company», he tells us. «We are convinced that only with the constant commitment of the entrepreneur, management and all the people that live and work in the company, is it possible to follow or anticipate changes with foresight and prudence, so as to be able to serve customers and satisfy stakeholders in the best way possible».

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First the product, then the market Karr Italiana’s wealth of expertise encompasses the entire production chain, starting from the acquisition of materials, and continues with the close control of every processing phase carried out by selected partners, and arriving at assembly and testing managed entirely inside the company. Decades of success in the production of a single type of product, that is, volumetric metering machines, is underpinned by a constant search for quality. «Our machines are characterised by their compact and simple shapes, maximum versatility, dosing accuracy and reliability, care taken with every detail and the use of excellent-quality materials and components. Today we use only AISI 304 stainless-steel for the structures, and AISI 316L electro-polished stainless-steel for the parts in contact with the product to be dosed, non-toxic Teflon or silicone gaskets, as well as anticorodal aluminium for the pneumatic part. The metering machines are designed and developed so as to permit rapid assembly, thereby favouring cleaning and maintenance activities. I would like to point out that our products comply with the European Community legislation that regulates materials and objects intended to come into contact with food products and the relative GMP (Good Manufacturing Practices)».

Food, but not only The solutions offered by Karr

New developments on show «Besides the well-structured sales

A choice made by vocation

In 1962 Carlo Oldrini, together with a partner, sold herbicides in 5-litre drums; one day a customer asked if, by chance, the product was available also in 1-litre flacons: it was at that moment that the idea of designing and building the first metering machine was born, which over time have become authentic automation components. Everything has changed in the last sixty years… but not the passion, ambition, determination, instinct for opportunities, propensity for learning and ability to take decisions in uncertain contexts that today characterize his grandson, Ettore Oldrini. «Ever since I was small, I’ve had a great passion for mechanics thanks to my uncle who gave me Meccano as a present, but who also helped me to make small circuits and adjust bicycles. After military service, I wanted to study to be a watchmaker, but the invitation came to prove myself in the company, and this is where I’ve stayed ». Technology has changed radically in sixty years, and Karr no less so: from the Milan site in viale Jenner, to the more spacious plant in Assago in 2004, and then the opening of a second industrial building in 2018 to support a continuously developing business, testifying to the solidity of the company that remains true to its initial business philosophy.

Italiana include semi-automatic metering machines, single or multiple metering units and units for applications on automatic lines, as well as special nozzles for the dosing of products with even large pieces. The dosing range covered by the volumetric units and metering machines ranges from 1 cc to 10,000 cc; regulation of the quantity discharges is simple and precise, as is the regulation of product delivery and suction speed. There is, finally, extensive flexibility, with interchangeable accessories able to meets the needs of small and large-scale production. This means that Karr technology makes it possible to process products such as minestrones, gravy, sauces, but also burrata and stracciatella, ice cream preparations… as well as, by way of example, deodorant sticks and hot glues. «In these cases, we offer “heated” machines able to ensure a constant working temperature, so as to prevent the product from solidifying. In our business, therefore, although the food sector represents around 80%, there are also other segments such as those mentioned, to which we can add paints, sealing materials, putties, etc.».

network that allows us to respond with maximum effectiveness to our customers’ requests in Italy, we have also consolidated a highly respected international presence, thanks to numerous agents» Daniele Ortelli, a historical key figure in the company, remarks. «It should not be forgotten, in fact, that one of the pluses of our products is the fact that they are easy to handle and transport, an advantage for our customers in both the installation and in the after-sales phases. We continue, however, to innovate, as demonstrated by our participation at Cibus Tec 2023, during which we presented our flagship products: new materials for gaskets, as well as the stainless-steel electronic metering machine designed for CIP (Cleaning In Place) washing, specifically dedicated to the food sector».

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A incidere sulla crescita del fatturato, l’aumento dei prezzi di listino praticati per controbilanciare i rincari energetici e i maggiori costi delle materie prime.

Imballaggi: il settore italiano in cifre I dati elaborati dall’ufficio studi dell’Istituto Italiano Imballaggio, pubblicati nella monografia Imballaggio in Cifre 2023 (dati 2022) ci mostrano un settore stabile dal punto di vista della produzione, con un fatturato in crescita e previsioni incoraggianti nel breve termine

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opo un biennio di trend altalenanti, nel 2022 la produzione italiana di imballaggi evidenzia una sostanziale stabilità: -0,4% sul 2021 pari altre 18 milio-

ni di tonnellate. Crescite a doppia cifra, invece, per il fatturato che ha superato i 40 miliardi di euro, registrando un incremento del 15,4% rispetto all’anno precedente.

Scheda monografica del settore imballaggi in Italia, dal 2020 con ipotesi per il 2023. Monographic fact sheet of the packaging sector in Italy, from 2020 with hypotheses for 2023. var. % var. % var. % 2020 2021 21/20 2022 22/21 Ipotesi 2023 23/22 Fatturato Balance (Mln. euro ca. - stima) 33.256 35.216 5,9% 40.653 15,4% 41.872 3,0% (mln euros - estimate) - 109.491 - Number of employees (estimate) Addetti numero (stima) Aziende numero (stima) 7.257 - Number of companies (estimate) 17.002 18.154 6,8% 18.089 -0,4% 18.180 0,5% Production t/000 Produzione (t/000) 2.846 3.029 6,4% 2.961 -2,2% 2.813 -5,0% Export t/000 Esportazione (t/000) Importazione (t/000) 2.091 2.419 15,7% 2.694 11,4% 2.748 2,0% Import t/000 8,0% 17.822 1,6% 18.114 1,64% Apparent use t/000 Utilizzo apparente (t/000) 16.247 17.543 Nota: I dati potrebbero essere oggetto di rettifiche/ Note: Data may be subject to corrections. Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio

Packaging: The Italian sector in figures The data analysed by the Italian Packaging Institute’s research centre, published in the Packaging in Figures 2023 study (2022 data), describe a stable sector from a production point of view, with a growing turnover and encouraging forecasts in the short-term

After a couple of years of alternating trends, in 2022 the Italian production of packaging shows substantial stability: -0.4% on 2021, equal to over 18 million tonnes. There was growth in double figures, instead, for turnover,

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which exceeded 40 billion euros, registering an increase of 15.4% against the previous year. The increase in list prices applied to counterbalance the energy increases and the greater costs of

Export in calo

Le esportazioni registrano un calo pari al -2,2% mentre le importazioni continuano la loro corsa, tanto che nel 2022 il tasso di crescita è risultato pari al +11,4%. Il saldo commerciale rimane comunque positivo con 267 t/000 di packaging esportato in più prevalentemente in Europa rispetto all’importato.

Uno sguardo ai materiali

Per quanto riguarda i singoli materiali, si registrano trend negativi per gli imballaggi in carta (-3.4%) e in acciaio (-6.2%). La maggiore rappresentatività degli imballaggi in carta influisce maggiormente sulle performance del comparto poiché i cellulosici, nel 2022, hanno rappresentato il 31,9% del totale del packaging prodotto. Positivo l’andamento delle altre tipologie di packaging.

Outlook sul medio termine

Le prospettive per i prossimi anni appaiono tutto sommato rosee. Se per il 2023 si ipotizza un tasso di crescita del settore più basso a causa della congiuntura economica, negli anni successivi è atteso un rialzo medio annuo del’1,1% con una produzione che si stima raggiunga le 19.141 t/000 nel 2026.

raw materials had a significant impact on turnover growth.

Falling exports

Exports show a drop of -2.2%, while imports continue their rise, so much so that in 2022 the growth rate was equal to +11.4%. The trade balance remains positive, however, with 267 t/000 more packaging exported, mainly in Europe, compared to imports.

A look at materials

With regards to individual materials, there is a negative trend for paper (-3.4%) and steel (-6.2%) packaging.

The significant use of paper packaging impacts on the overall performance of the sector, as cellulose materials represented 31.9% of total packaging produced in 2022. The trend of the other types of packaging was positive.

Medium-term outlook

The outlook for the next few years is generally positive. While a lower sector growth rate is forecast for 2023 due to the general economic situation, in the following years an average annual growth rate of 1.1% is expected, with a production that is estimated to reach 19,141 t/000 in 2026.

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[ VISTI A... ] CIBUS TEC

CIBUS TEC 2023 VISTO DA ITALIAIMBALLAGGIO I

A supportare e a spingere la sostenibilità, le proposte legate alla digitalizzazione, che ne sono il motore, in particolare con la sempre più diffusa AI. Grazie ai percorsi di innovazione messi in atto dalle imprese, infatti, l’efficacia produttiva ha molto a che fare sia con le soluzioni tecnologiche che la rendono possibile, sia con la sostenibilità, che nella sostanza significa minori costi e minore spreco, non importa in quale punto della filiera: dal conto energetico al packaging, dagli scarti alimentari, alla gestione del fine vita dei rifiuti. Una selezione delle proposte in fiera

ItaliaImballaggio’s view of Cibus Tec 2023 By the editorial staff Artificial intelligence and sustainability are certainly words that we’ll hear a lot more of in the coming years of the Industry 5.0 evolution, which is already the present for many enterprises that at Cibus Tec exhibited their

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best solutions to the food packaging and processing world. Attention to green issues has by now become standard practice, applied in the design of more compact solutions, capable of

reducing consumption, dispersion and inefficiencies to the maximum, in order to propose to the market technology capable of meeting the increasingly standardized ESG paths of companies in the F&B sector. Supporting and driving sustainability are proposals linked to digitalisation, particularly with increasingly widespread AI. Thanks to the innovation paths undertaken by

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ntelligenza artificiale e sostenibilità sono sicuramente le parole che sentiremo di più nei prossimi anni di evoluzione dell’Industria 5.0, che è già il presente per molte imprese che a Cibus Tec hanno esposto le loro migliori soluzioni rivolte al mondo del packaging e processing alimentare. L’attenzione al green è ormai da tempo ben più di una questione formale, che si concretizza nello studio di soluzioni più compatte, capaci di ridurre al massimo i consumi, la dispersione e le inefficienze, per proporre al mercato tecnologia all’altezza dei percorsi ESG sempre più standardizzati nelle aziende del settore F&B.

enterprises, in fact, production effectiveness is closely connected to both technological solutions that make it possible, and to sustainability, which in real terms means lower costs and lower waste, it doesn’t matter at what point in the supply chain: from energy costs to packaging, from food waste to end-of-life waste management. A selection of proposals in the show

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EC [ V IS T I A. .. ] CI B US TTEC

AMC

Soluzioni flessibili con un alto grado di personalizzazione e innovazione per l’industria del packaging sono al centro della proposta AMC, in particolare con la nuova Tiger Twin efficace e a elevate performance, frutto di 25 anni di ricerca nel confezionamento verticale. Le termosigillatrici e le linee di automazione sono realizzate seguendo un rigoroso percorso controllato attraverso un sistema di gestione della qualità certificato UNI EN ISO 9001:2015 e la filosofia della tailortechnology, che mette al centro della costruzione le specifiche esigenze del cliente. Una strategia vincente che negli ultimi 6 anni ha portato AMC al rilascio di ben 18 brevetti nazionali e internazionali; un primato riconosciuto e certificato dall’Istituto Tedesco di Qualità con il premio campione della crescita attribuito a AMC nel 2022 e nel 2023. La vasta gamma di macchine confezionatrici AMC è ideale per piccole e grandi produzioni, garantendo cambi formato rapidissimi (solo 5 secondi), un ampio range di accessori come riempitrici, nastri trasportatori, sistemi di pesatura e porzionamento, coperchi… e un sistema di teleassistenza, che consente il monitoraggio dei processi da remoto e il trouble shooting in tempo reale. AMC focuses on offering flexible solutions with a high level of personalisation and innovation for the packaging industry. This is seen, in particular, in the new efficient and high-performance Tiger Twin, the fruit of 25 years of research in vertical packaging. Its heat sealers and automation lines are manufactured following a rigorously process controlled through a UNI EN ISO

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AROL - Unimac Gherri

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Cibus Tec 2023 è stata teatro della presentazione di una soluzione che mette a sistema l’eccellenza di AROL nella tappatura con quella di Unimac Gherri nel piston filler. Si tratta del nuovo monoblocco pensato per contenitori di plastica squeezable, dotati di sigillo in alluminio termosaldato, come racconta Nicola Bolognesi, General Manager di Unimac Gherri: «Il vantaggio della macchina è rappresentato dal percorso completo che va dal riempimento alla tappatura del contenitore di plastica. Parliamo di elementi spesso instabili che sono qui guidati nell’intero percorso all’interno di una macchina piston filler predisposta per prodotti densi e semi densi come confetture, concentrati, salse a base di carne o verdure, baby food, marmellate e prodotti similari». La nuova soluzione è in acciaio Inox AISI 316/316L per le parti a contatto con il prodotto e presenta una serie di vantaggi come le regolazioni elettriche per dosaggio e altezza del contenitore, opzioni come pulizia e sfilamento del pistone, cappa flusso laminare per isolare aree non contaminate in macchina, installazione di WIP (wash in place) per il lavaggio del 95% della macchina. «Il monoblocco è sicuramente una soluzione molto funzionale che ben si adatta anche a spazi ridotti, e ha un range di velocità tra 6000 e 7000 pezzi ora».

9001:2015-certified quality management system and a “tailor-technology” philosophy, centring on the customer’s specific needs. It’s a winning strategy that in the last 6 years has led AMC to issue as many as 18 national ad international patents; this achievement has been recognised by the German Quality Institute with the growth champion award being assigned to AMC in 2022 and in 2023.

The vast range of AMC packaging machines is ideal for small and large productions, guaranteeing very rapid format changes (only 5 seconds), a wide range of accessories, such as fillers, conveyor belts, weighing and portioning systems, lids… and a remote assistance system, which allows for monitoring processes from remote and troubleshooting in real time.

Cibus Tec 2023 was the stage for the presentation of a solution, uniting the excellence of Arol in capping systems with that of Unimac Gherri in piston fillers. This is the new monoblock designed for squeezable plastic containers, equipped with a heat-sealed aluminium seal, as Nicola Bolognesi, area manager of Unimac Gherri, explains: «The advantage of the machine is the completeness of the process, from the filling to the capping of the containers. We are talking about often unstable elements that are managed here throughout the entire process inside a piston filler machine set up for dense and semi-dense products such as jams, concentrates, meat or vegetable-based sauces, baby food, marmalades and similar products». The machine is made in AISI 316/316L stainless steel for the parts in contact with the product and is equipped with a series of devices such as electric regulators for dosage and container height, options such as cleaning and extraction of the piston, a laminar flow hood to isolate non-contaminated areas in the machine, and installation of WIP (wash in place) for a 95% wash of the machine. «The monoblock is certainly a very functional solution that is also well suited to small spaces, and has a speed range of 6000 to 7000 pieces/h».

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[ VISTI A... ] CIBUS TEC

Forte di 50 anni di attività, tutta la storia del marchio Colimatic ruota attorno alle macchine di confezionamento FFS e all’automazione. L’azienda, che si posiziona tra i leader mondiali di linee termoformatrici ha portato all’attenzione dei visitatori di Cibus Tec due novità significative: la serie di linee che rende possibile impiegare materiali sostenibili e riciclabili nei processi di confezionamento alimentare e il nuovo progetto nell’ambito del meat processing, come racconta Giulia Antonelli, marketing and communication manager. «Partiamo dall’offerta di macchine, che testimoniano il nostro impegno verso la sostenibilità e l’efficienza: Thera WebskinWebmap, la soluzione per il confezionamento ecosostenibile di Colimatic, protetta da brevetto. La linea consente, con l’investimento di una sola macchina, di utilizzare diversi materiali ecologici, come carta, cartone e mono materiali, e realizzare confezioni con tecnologie diverse, quali skin, ATM e sottovuoto. In particolare, Webmap rappresenta una nuova soluzione per il confezionamento di affettati, in una confezione sostenibile che, oltre a mantenere elevati standard di shelf-life, non altera le caratteristiche organolettiche e nutrizionali degli alimenti. La confezione è composta da un fondo di cartoncino di altissima qualità con una percentuale di plastica inferiore al 10% ed è quindi totalmente riciclabile con la carta; il coperchio (top) è separabile e può essere inserito nel circuito di recupero e riutilizzo della plastica. La confezione, con grafica stampata e personalizzabile, è realizzata partendo da bobina, eliminando così i costi di stoccaggio e gestione dei prefustellati. Per quanto riguarda il nostro nuovo progetto - aggiunge Antonelli - si chiama PROMEAT e nasce dalla sinergia tra professionisti con decenni di esperienza nel settore del carne e dei suoi derivati. Lo scopo è quindi di proporre un servizio che il settore della carne oggi non offre: la fornitura di una soluzione completa composta da tecnologia, materiali di consumo e macchinari di processo che aiuti i produttori a realizzare al meglio il proprio prodotto. Le soluzioni di processo sono fornite da Ferdinand Henneken, primaria azienda tedesca nel settore, che produce zangole sottovuoto, siringatrici, inteneritori, miscelatori di salamoia, spianatrici e vari dispositivi di caricamento “made in Germany”».

MULTIVAC Group

Non solo macchine, ma linee complete e integrate. Sono numerose le novità proposte da MULTIVAC a Cibus Tec, risultato della propria produzione e in partnership con importanti player del mercato. Dalla collaborazione con Fritsch è infatti nata Fritsch Progressa bread, che i visitatori hanno scoperto tra le dimostrazioni dal vivo. Si tratta di una soluzione che consente di lavorare impasti prelievitati, realizzati con farine integrali o ad alta idratazione. Non sono mancate poi le proposte a marchio MULTIVAC. Tra queste spiccano le linee di porzionatura e confezionamento GMS 400 - TX 620 a dimostrazione di come l’azienda sia in grado di proporsi come fornitore unico nella produzione di sistemi e soluzioni per processi efficienti, sostenibili e linee complete tra tempering, porzionatura, sistemi di carico e pesatura, confezionamento, etichettatura, ispezione e automazione. Altre soluzioni presenti in fiera: la porzionatrice TVI GMS 400 con la formatura prodotto in 3D per un taglio ottimale e riduzione scarti; la termosaldatrice MULTIVAC TX 620 che garantisce il cambio stampo veloce e sicuro e senza l’utilizzo di attrezzi e il riconoscimento automatico degli stampi; la termosaldatrice MULTIVAC T 305 compatta e completamente automatica; l’etichettatrice MULTIVAC L 310 multifunzione per etichettatura, stampa e ispezione perfettamente integrate, sincronizzate e controllate tramite un unico HMI che garantisce una gestione semplice e completa delle ricette della produzione con controllo automatico del 100% delle confezioni per garantire la massima qualità.

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On the back of 50 years of activity, the entire history of the Colimatic brand revolves around FFS packaging machines and automation. The company, which is a world leader in thermoforming lines, brought two new developments to the attention of visitors to Cibus Tec: the series of lines that makes it possible to use sustainable and recyclable materials in food packaging processes and the new project in the context of meat processing, as explains Giulia Antonelli, marketing and communication manager. «Let’s start with the machines offer, which demonstrates our commitment to sustainability and efficiency: Thera WebskinWebmap, Colimatic’s solution for eco-sustainable packaging, protected by a patent. The line makes it possible, with investment in a single machine, to use different ecological materials, such as paper, cardboard and monomaterials, and produce packages with different technologies, such as skin, ATM and vacuum packaging. Specifically, Webmap is a new solution for packaging cold cuts, in a sustainable package which, besides maintaining high standards of shelf-life, doesn’t alter the organoleptic and nutritional characteristics of foods. The package is composed of a very high-quality cardboard base with a plastic percentage below 10% and which is, therefore, totally recyclable with paper; the top is separable and can be introduced into the plastic recovery and reuse circuit. The package, with printed and personalisable graphics, is made starting from a reel, thus eliminating the costs of storage and management of die-cuts. With regards our new project, - adds Antonelli - it’s called PROMEAT and has arisen out of the synergy between professionals with decades of experience in the meat and its derivatives sector. The aim is, therefore, to offer a service that the meat sector today fails to do: the supply of a complete solution, composed of technology, consumables and processing machines that help producers to best develop their own product. The process solutions are offered by Ferdinand Henneken, a top German company in the sector, which produces vacuum churns, depositors, tenderizers, brine mixers, levellers and various “Made in Germany” loading devices».

Not only machines, but complete and integrated lines. MULTIVAC presented numerous new developments at Cibus Tec, the fruit of its own production and partnerships with important operators in the market. Fritsch Progressa bread was, in fact, created out of the collaboration Fritsch, and which visitors were able to discover in the live demonstrations. It’s a solution that makes it possible to work pre-leavened dough with wholemeal or highly hydrated flours. There were also MULTIVACbrand proposals. Standing out among them were the GMS 400 - TX 620 portioning and packaging lines, demonstrating how the company is able to approach the market as a single supplier in the production of systems and solutions for efficient and sustainable processes and complete lines, covering tempering, portioning, loading and weighing systems, packaging, labelling, inspection and automation. Other solutions presented at the trade fair include: the TVI GMS 400 portioning machine with 3D product shaping for optimal cutting and waste reduction; the MULTIVAC TX 620 tray sealer which guarantees a fast and safe mould change without the use of tools and automatic mould recognition; the compact and completely automatic MULTIVAC T 305 tray sealer; the multifunction MULTIVAC L 310 labeller for perfectly integrated labelling, printing and inspection, synchronised and controlled with a single HMI that guarantees simple and complete management of production recipes with 100% automatic control of the packages to ensure maximum quality.

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC

Goglio SpA Importanti le novità in ambito packaging portate a Cibus Tec da Goglio, soluzioni capaci di coniugare sicurezza alimentare e sostenibilità grazie all’uso di monomateriali o formulazioni altissima barriera che prolungano la shelf life del prodotto confezionato e alla scelta dei grandi formati, ideali per ottimizzare il trasporto e la conservazione di prodotti alimentari.

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oglio è leader nel mercato dell’asettico industriale dedicato all’alimentare e al food service - afferma Nadia Pante, Product Manager Aseptic Bags - con un’ampia gamma di soluzioni, formati e chiusure progettati ad hoc. In fiera la novità è rappresentata da una confezione asettica di grande formato, realizzata con un contenuto di polietilene superiore al 95% e quindi riciclabile nei numerosi impianti di riciclo di cui l’Italia dispone ed è leader». Si tratta del nuovo sacco asettico green realizzato in materiale multistrato mono-PE e laminato coestruso EVOH, una confezione industriale che può essere smaltita nei moderni impianti di riciclo e che, come tutte le soluzioni della gamma Fres-co Aseptic System®, garantisce la conservazione delle proprietà specifiche dei prodotti per un periodo prolungato senza necessità di refrigerazione e senza conservanti. Tra le altre proposte presentate spicca il laminato multistrato con alluminio FLEXI-AL nel formato B2B (≥220 l) e BIB (bag-in-box), che si distingue per le elevatissime proprietà barriera e per la capacità di prolungare ulteriormente la shelf life del prodotto, salvaguardando preziose risorse alimentari lavorate dall’industria di trasformazione. Nei formati adatti al food service invece, le confezioni Pillow UP®, riempite dalle linee di confezionamento GNova, si aggiungono alla linea standard di imballaggi pensati per alimenti liquidi, in particolare polpe e concentrati di pomodoro, frutta tradizionale e tropicale. Caratterizzate da uno specifico ecodesign, che permette di posizionarle piatte o in verticale, presentano elevata versatilità e ingombri estremamente ridotti, garantendo in questo modo una maggior efficienza energetica durante le fasi di riempimento, trattamento termico, stoccaggio e trasporto. Ed è proprio l’ultima versione della linea di confezionamento GNova SK, dal design modulare e con prestazioni superiori ai modelli precedenti, a essere presente in fiera come soluzione ideale per prodotti che richiedono sterilizzazione e un basso residuo di ossigeno in confezione. La linea è dotata di collegamento al sistema di monitoraggio remoto Goglio MIND - di cui è stata di recente presentata l’ultima release.

Important news in the packaging world brought to Cibus Tec by Goglio, solutions able to combine food safety and sustainability thanks to the use of mono-materials or very high barrier formulations that prolong the packaged product’s shelf-life and to the choice of large formats, ideal for optimizing transport and the preservation of food products.

«Goglio is a leader in the industrial aseptic market dedicated to food and food service - affirms Nadia Pante, Product Manager Aseptic Bags - with a wide range of specially-designed solutions, formats and closures. The novelty at the fair is represented by a large-format aseptic package, made with a polyethylene content greater than 95% and therefore recyclable in the numerous recycling plants that Italy has available and for which it is a leader». It’s a new green aseptic bag made of mono-PE multilayer material and EVOH coextruded laminate, an industrial package that can be disposed in modern recycling plants and which, like all the solutions in the Fres-co Aseptic System® range, guarantees preservation of the specific properties of products for a long period without the need for refrigeration and without preservatives. Other proposals presented include the multi-layer laminate with FLEXI-AL aluminium in the B2B (≥220 l) and BIB (bag-in-box) format which stands out for its very high barrier properties and for the ability to further extend the shelf-life of the product, safeguarding precious food resources produced by the processing industry. In the formats suitable for food service, on the other hand, the Pillow UP® packages, filled by the GNova packaging lines, packaging designed for liquid foods have been added to the standard line, in particular tomato pulp and concentrates, and traditional and tropical fruit. Characterised by a specific eco-design, which makes it possible to position them flat or vertical, they have high versatility and extremely small dimensions, guaranteeing in this way greater energy efficiency during the filling, heat-treatment, storage and transport phases. The latest version of the GNova SK packaging line, with a modular design and with improved performances compared to the previous models, was present in the show as an ideal solution for products that require sterilization and a low oxygen residue in the package. The line is equipped with a connection to the Goglio MIND remote monitoring system - the latest release of which has recently been presented.

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC Etipack

Dal 2019 parte della divisione PID - Possehl Identification Solutions (Gruppo Possehl), Etipack ha rinnovato la propria presenza a Cibus Tec presentando la print & apply automatica Stick Evo, che stampa in tempo reale etichette e le applica direttamente sulla superficie di scatole e prodotti in movimento. «Si tratta di una soluzione versatile e modulare - esordisce Paolo Gorla, sales director Italy di Etipack - nata come evoluzione delle nostre etichettatrici, su cui abbiamo integrato il print engine XDM fornito da Novexx (controllata del Gruppo Posshel), un modulo stampa capace di adattarsi alla maggior parte delle linee di produzione nonché a tutte le macchine stampa e applica prodotte da Etipack e non. Nuova, in questo caso, anche la potente stampante a trasferimento termico con elettronica biprocessore, che garantisce prestazioni di alto livello: velocità di stampa fino a 400 mm/s ad alta qualità (300 dpi), elevata autonomia di produzione grazie all’utilizzo due bobine di nastro a trasferimento termico (ribbon) di lunghezza fino a 600 metri. Massima precisione ed efficienza anche nell’applicazione, grazie al tampone applicatore con cilindro pneumatico a ridotto consumo d’aria, che soffia l’etichetta sulla scatola o sui prodotti in movimento (ma il sistema è disponibile anche in versione a contatto). In sostanza, la nuova proposta richiama la classica Stick ma ne è l’evoluzione sostenibile, grazie all’energy saving per quanto riguarda la gestione del motore e al dispositivo che regola il consumo dei nastri (ribbon saver), senza sovraccarichi di temperatura e fornendo solo la corrente strettamente necessaria. Il risultato è la medesima qualità di stampa con minori consumi».

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World Jet

La presenza di World Jet a Cibus Tec è stata caratterizzata da una varietà di proposte per la codifica e l’etichettatura industriale, sviluppate internamente e in collaborazione con partner qualificati. Ne parla il titolare e socio Angelo Diciocia. «Tra le macchine esposte in fiera spiccano tre sistemi inkjet ad alta definizione rispettivamente da 140 mm, 70 mm e 18 mm dove, con una sola consolle, pilotiamo entrambe le teste. A questi sistemi si aggiungono una inkjet per piccole produzioni e un dispenser di etichette pre-stampate o stampa e applica per vaschette del fresco, che si colloca a metà tra etichettatura e inkjet. Non manca una soluzione dedicata alla stampa di etichette in formato A5 per pallet, in grado di interfacciarsi con il gestionale in dotazione presso il cliente grazie alla scheda di rete di cui sono dotate tutte le nostre macchine. World Jet ha sviluppato internamente un software dedicato, capace di dialogare direttamente con i gestionali più diffusi, seguendo una logica di ingegnerizzazione customizzata che è alla base della nostra modalità di lavoro. Alla realizzazione di progetti sartoriali per i clienti, infatti, facciamo seguire una fase di sviluppo che porta gli elementi di innovazione in tutte le nostre soluzioni, con corpi macchina condivisi che vengono poi personalizzati su richiesta. Una strategia che ci permette di avere sempre un certo numero di prodotti in pronta consegna per rispondere in modo dinamico alle richieste del mercato. Tornando alle soluzioni, chiude la nostra carrellata la micro-carattere Citronix, che permette di scrivere i dati dedicati ai lotti e data di scadenza di produzione con velocità di stampa fino a 400 pezzi al minuto. L’encoder consente infatti di adattare la velocità della stampa alla velocità di produzione, facendone la soluzione ideale per la tracciabilità del prodotto nei mercati food and beverage, farmaceutico, cosmetico».

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Part of the PID - Possehl Identification Solutions - division of the Possehl Group since 2019, Etipack has renewed its presence at Cibus Tec, presenting the Stick Evo automatic print-&-apply machine, which prints labels in real time and applies them directly onto the surface of moving boxes and products. «It’s a versatile and modular solution, begins Paolo Gorla, Etipack sales director Italy – created as an evolution of our labelling machines, on which we have integrated the XDM print engine supplied by Novexx (controlled by the Posshel Group), a print module able to adapt to most production lines, as well as all print-&-apply machines produced by Etipack and otherwise. Also new is the powerful thermal transfer printer with biprocessor electronics, which guarantees high-level performances: high-quality printing (300 dpi) at a speed of up to 400 mm/s and extensive production autonomy, thanks to the use of thermal transfer ribbon reels of a length of up to 600 metres. Maximum precision and efficiency also in the application process, thanks to the applicator pad with pneumatic cylinder with reduced air consumption, which blows the label onto the box or moving products (the system is also available, however, in a contact version). In essence, the new proposal is similar to the classic Stick, but is its sustainable evolution, thanks to the saving of energy with regards to the management of the motor and to the device that regulates the consumption of the ribbons (ribbon saver), without temperature overloads and providing only the current strictly necessary. The result is the same print quality with lower consumption».

World Jet’s presence at Cibus Tec was characterised by a variety of industrial coding and labelling proposals, developed internally and in collaboration with qualified partners. Its owner and partner, Angelo Diciocia, tells us about the company. «Three inkjet systems with high-definitions of respectively 140 mm, 70 mm and 18 mm, from which we control both of the heads with a single control panel, stand out among the machines exhibited in the show. In addition to these systems, there is the inkjet for small productions and a dispenser of pre-printed or print-and-apply labels for fresh food trays, which is half-way between a labelling machine and an inkjet printer. There is also a solution dedicated to the printing of A5-size labels for pallets, able to interface with the management system used by the customer, thanks to the network card with which all our machined are equipped. World Jet has developed internally a dedicated software, able to dialogue directly with the most common management systems following a customized engineering logic which is the basis of our way of working. After the completion of tailor-made designs for our customers, in fact, we follow up with a development phase that implements the elements of innovation found in all our solutions, with shared machine bodies that are then personalised on request. It’s a strategy that allows us to always have a certain number of products ready for delivery in order to be able to respond dynamically to market demand. Going back to the solutions, to close our review, there is the Citronix micro-character machine, which makes it possible to write batch and production expiry date data with a print speed of up to 400 pieces per minute. The encoder, in fact, makes it possible to adapt the print speed to the production speed, making it the ideal solution for product tracking in the food and beverage, pharmaceutical and cosmetics markets».

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Bosch Rexroth

Flessibilità. Una sfida che gli OEM devono affrontare con sistemi modulari capaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di produzione e mercato, come quelli offerti da Bosch Rexroth che approccia il mercato FMCG con supporto e collaborazione a tutti i livelli. L’offerta parte dagli spazi vuoti di un nuovo stabilimento, proseguendo con interventi su singole aree della linea produttiva tarati su un layout già esistente e funzionante che il cliente ha necessità di migliorare, o nel quale intende inserire una nuova macchina. Partnership di qualità trasformano le idee in realtà. Al centro, il dialogo costante con il cliente, dove le sue idee vengono sviluppate dagli esperti Bosch Rexroth per diventare realtà produttiva. Nastri trasportatori, automazione spinta e robot collaborativi sono i punti di forza di Bosch Rexroth - che con gli OEM partner - accompagna il cliente FMCG dall’inizio alla fine del processo, sia sul piano hardware che software, palettizzazione e gestione dei dati compresi.

Bosch Rexroth presented its strategy for facing FMCG (fast-moving consumer goods) market challenges to visitors to Cibus Tec with the “Unpack your ideas with our integrated solutions” claim. Already a global leader in the field of integrated technologies for industrial automation and the movement of mobile operating machines, the company has focused on an offer based on the concepts of “dynamism” and “flexibility”: watchwords for a sector, that of FMCG, which is continuously evolving with ever new products, regulated by strict food safety regulations and conditioned by constantly changing packaging standards.

automation

Con il claim “Unpack your ideas with our integrated solutions” Bosch Rexroth ha presentato ai visitatori di Cibus Tec la propria strategia per affrontare le sfide del mercato FMCG (fast moving consumer goods). Già leader globale nel campo delle tecnologie integrate per l’automazione industriale e la movimentazione di macchine operatrici mobili, l’azienda ha puntato su un’offerta basata sui concetti di “dinamismo” e “flessibilità”: parole chiave per un settore, quello FMCG appunto, in continua evoluzione con prodotti sempre nuovi, regolati da norme stringenti in materia di sicurezza alimentare e condizionato da standard di confezionamento e di packaging in costante trasformazione.

Flexibility. It’s a challenge that OEMs have to face with modular systems able to adapt rapidly to production and market changes, like those offered by Bosch Rexroth, which approaches the FMCG market with support and collaboration at all levels. The offer starts from the empty spaces of a new factory, continuing with interventions on individual production line areas calibrated on an already-existing and operating layout which the customer needs to improve, or in which they wish to insert a new machine. Quality partnerships transform ideas into reality. Priority is given to constant dialogue with the customer, through which their ideas are developed by Bosch Rexroth’s experts in order to become a productive reality. Conveyor belts, enhanced automation and collaborative robots are Bosch Rexroth’s points of strength which, together with its OEM partners, accompanies the FMCG customer from the beginning to the end of the process, both in terms of hardware and software, and including palletisation and data management.

Una qualità ben dosata Dal 1963

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Certificazione M.O.C.A. per materiali ed oggetti a contatto con alimenti

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC

MEZZO SECOLO

DI ESPERIENZA

NEL PACKAGING Importante traguardo per D.C.M. - che opera nel commercio e nell’installazione di macchinari per la piega di carta e per l’automazione - e che quest’anno celebra i 50 anni di attività. Il ruolo chiave della sicurezza nel packaging primario

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ai robot industriali per il packaging primario e secondario al fine linea, dai sistemi di palettizzazione a soluzioni speciali per diverse esigenze: D.C.M. si propone al comparto F&B come interlocutore unico, forte delle competenze acquisite in mezzo secolo di attività. La diffusione dei robot industriali e dei sistemi di automazione ha portato a una vera e propria rivoluzione nelle fabbriche sia in termini di efficienza che di sicurezza. Le soluzioni proposte da D.C.M in questo ambito, l’esperienza maturata sul campo e la spiccata dedizione al servizio al cliente testimoniano un impegno preciso che ha come obiettivo la sempre maggiore produttività delle linee.

Come sottolinea il Presidente di D.C.M. Alessandro Casiraghi, per l’industria Food & Beverage, una delle priorità per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari è la corretta progettazione sotto il profilo dell’Hygienic Design di macchine e impianti: «I nostri interlocutori, dal mondo del caffè a quello del cioccolato fino al bakery, richiedono standard igienici elevati, soprattutto in relazione al packaging primario. Al centro c’è quindi la facilità di pulizia dei materiali, delle superfici e degli elementi strutturali, per evitare il deposito di residui di prodotti e detergenti». Le soluzioni robotiche Hygienic Design a marchio autonox Robotics, distribuiti in Italia da D.C.M., soddisfano questi requisiti nel totale rispetto dei protocolli di sicurezza, grazie all’uso esclusivo di materiali food-compliant, alla classe di protezione fino a IP69K e agli esclusivi robot deputati alla pulizia rapida ed efficiente con idropulitrici fino a 28 bar.

Half a century of packaging experience

automation

An important milestone for D.C.M., which this year celebrates 50 years of activity. From industrial robots for primary and secondary packaging to end-of-line, from palletising systems to special solutions for various needs: D.C.M. approaches the F&B sector as a unique interlocutor, on the back of the expertise acquired in half a century of activity. The spread of industrial robots and automation systems has led to a veritable revolution in factories both in terms of efficiency and security. The solutions proposed by D.C.M in this area, the experience acquired in the field and the strong dedication to customer service testify to a precise commitment that has as its objective the ever-increasing productivity of lines.

The key role of safety in primary packaging

As the D.C.M.’s Chairman Alessandro Casiraghi points out, for the Food & Beverage Industry, one

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of the priorities for guaranteeing the safety of food products is correct design in terms of the Hygienic Design of plant and machinery: «Our interlocutors, from the world of coffee to that of chocolate and as far as the bakery sector, require high hygienic standards, especially with regards to primary packaging. The focus is, therefore, on the ease of cleaning of the materials, surfaces and structural elements, in order to avoid the deposit of product residues and detergents». The Hygienic Design robotic solutions under the autonox Robotics brand, distributed in Italy by D.C.M., meet these requirements in full compliance of the safety protocols, thanks to the use of food-compliant materials, with a protection class of up to IP69K and to the exclusive robots responsible or rapid and efficient cleaning with pressure washers of up to 28 bars.

Soluzioni al top anche nel packaging secondario e fine linea

L’offerta tecnologica di D.C.M. copre anche le necessità legate al packaging secondario e a un fine linea efficienti. La gamma dedicata, capace di soddisfare differenti esigenze in molteplici settori, conta ormai più di 300 modelli tra Duopodi, Delta da 3 a 5 assi, Antropomorfi e Scara. Una gamma che copre l’intera filiera, su cui Casiraghi prosegue: «Apprezzatissimo dalla clientela è il concetto di indipendenza dal controllore. Noi forniamo la parte meccanica e i nostri clienti sono liberi di scegliere in autonomia il controller, così da non dover imparare nuovi linguaggi di programmazione. Un altro vantaggio considerevole consiste nella possibilità di gestire i robot con lo stesso controllore dell’intera linea senza bisogno di interfacciamento». E conclude: «Il nostro obiettivo è offrire al mercato soluzioni sempre più innovative e personalizzate, obiettivo che raggiungiamo con il continuo ascolto delle esigenze dei clienti e la competenza di tutti nostri collaboratori».

Top solutions also in secondary packaging and end-of-line

D.C.M.’s technological offer also covers requirements linked to efficient secondary packaging and end-of-lines. The dedicated range, able to meet different needs in numerous sectors, numbers today more than 300 models, including Duopodi, Delta with from 3 to 5 axes, Anthropomorphic and Scara robots. It’s a range that covers the entire supply chain, about which Casiraghi continues: «Much appreciated by the clientele is the concept of independence from the controller. We supply the mechanical part and our customers are free to choose the controller autonomously, so as not to have to learn new programming languages. Another significant advantage is the possibility of managing the robots with the same controller of the entire line without the need for interfacing». He concludes: «Our objective is to offer the market ever-more innovative and personalised solutions, a goal which we are achieving thanks to always listening to customers’ needs and to the expertise of all our workers».

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Xnext

Azienda in forte crescita nel mercato dei controlli di qualità industriali, Xnext ha proposto a Cibus Tec la nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X per i controlli di qualità e la sicurezza alimentare. «Abbiamo presentato l’evoluzione dei modelli originali dei nostri sistemi di ispezione - racconta Bruno Garavelli, fondatore e CEO dell’azienda milanese - che sono in grado di ispezionare un numero sempre maggiore di comparti alimentari, dalla carne, all’insalata, ai biscotti. Abbiamo quindi integrato il nostro modello di punta Xspectra Top Down Inspection 300 ad un sistema di pesatura in modo che, oltre al rilevamento di corpi estranei, si aggiungesse il controllo della conformità di peso». A conferma del momento di sviluppo della società, ricordiamo l’apertura di una nuova sede in Germania che si aggiunge all’ampliamento del sito produttivo di Milano e alla sede già attiva a Le Mans, in Francia. È previsto inoltre, a inizio 2024, il lancio di un nuovo e ancora più innovativo detector, che è stato progettato e realizzato per poter rilevare corpi estranei sempre più leggeri e difficili da rilevare grazie a una risoluzione spaziale doppia rispetto all’attuale che passa da 0.8 mm a 0.4 mm e a un nuovo sistema di analisi del dato basato su AI».

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A fast-growing company in the industrial quality control market, Xnext presented at Cibus Tec its new generation of X-ray inspection systems for quality controls and food safety. «We presented the evolution of the original models of our inspection systems -recounts Bruno Garavelli, founder and CEO of the Milan-based company - which are able to inspect an increasing number of foods, from meat to salad, to biscuits. We have integrated our flagship model, the Xspectra Top-Down Inspection 300 with a weighing system so that, besides detecting foreign bodies, there is also a check of weight conformity». Confirming the company’s ongoing development, we can point out the opening of a new site in Germany which is in addition to the extension of the production site in Milan and the already operative site in Le Mans, in France. The launch of a new and even more innovative detector is planned for the beginning of 2024, which has been designed and developed to be able to detect foreign bodies that are increasingly lighter and more difficult to find, thanks to a spatial resolution double that of the current one, passing from 0.8 mm to 0.4 mm and a new data analysis system based on AI».

automation

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC Raytec Vision

Raytec Vision ha portato in fiera alcune delle «soluzioni più avanzate in fatto di selezionatrici ottiche studiate per il mercato alimentare» come sottolinea la marketing specialist Federica Signorini. «A Parma abbiamo lanciato Infinity, il software AI che verrà installato su tutte le nostre macchine, che i visitatori hanno visto sulla selezionatrice ottica Opportunity. Il sistema permette di acquisire infinite immagini che permettono alle macchine, secondo il processo di autoapprendimento, una visione a 360 gradi di ogni prodotto ispezionato e la garanzia di elevata qualità alimentare. Inoltre siamo specializzati anche nel controllo di prodotti confezionati. Con l’ispezionatrice a raggi X compatta Raybox, siamo infatti in grado di identificare corpi estranei e livello di riempimento di lattine, bottiglie e brick». Raytec Vision brought to the show a number of «the most advanced solutions regarding optical sorters designed for the food market» as the marketing specialist Federica Signorini underlines. «In Parma we have launched Infinity, the AI software which will be installed on all our machines, and which visitors have seen on the Opportunity optical sorter. The system makes it possible to acquire infinite images what give the machines, depending on the self-learning process, an all-round vision of every product inspected and the guarantee of high food quality. In addition, we also specialise in the control of packaged products. With the compact Raybox X-ray inspector, we are able, in fact, to identify foreign bodies and the fill level of cans, bottles and cartons».

Robatech

components

Delle soluzioni per l’incollaggio caratterizzate da una forte connotazione green, parla il business development manager di Robatech Erick Dusi. «Stiamo presentando al pubblico i prodotti più recenti, molto orientati alla sostenibilità e al risparmio energetico, uno dei task alla base della filosofia di Robatech. I due nuovi fusori Vision e l’entry level Easy, nelle configurazioni di riferimento e le pistole dedicate, offrono infatti un risparmio significativo in termini di consumi, grazie alla coibentazione che riduce la dispersione termica, tema chiave per la riduzione dei consumi nell’ambito dei diffusori di adesivo». In particolare, il pratico e compatto fusore Easy

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è progettato per applicazioni essenziali di adesivo, con erogazione di quantità limitate di colla, e risulta ideale per l’incollaggio di scatole pieghevoli, vassoi, sacchetti di carta, bicchieri o coni di carta. Con una capacità di fusione massima di 2,5 kg/h, ha la possibilità di alimentare fino a due tubi elettroriscaldati. Sono garantite le funzioni essenziali per gli utilizzatori, ovvero il controllo manuale della pressione pompa, la regolazione della temperatura e la gestione distinta delle 3 zone riscaldanti (fusore, tubi e pistole). Il valore aggiunto è dato da un sistema di applicazione compatto, ad alta efficienza energetica, di qualità svizzera con un rapporto prezzo/prestazioni estremamente competitivo.

Erick Dusi, Robatech’s development manager, talks about gluing solutions characterised by a strong green flavour. «We are presenting the most recent products to the public, highly oriented towards sustainability and energy saving, one of the objectives underlying Robatech’s philosophy. The two new Vision melters and the entry level Easy, in the reference configurations and the dedicated heads, offer a significant saving in terms of consumption, thanks to the insulation that reduces heat dispersion, a key area for the reduction of consumption in the field of adhesive diffusers». Specifically, the small, compact Easy melter is designed for simple gluing applications, with a limited discharge of glue, ideal for the gluing of folding boxes, trays, paper bags, paper cups or paper cones. With a maximum melting capacity of 2.5 l/h, it can feed up to two electroheated hoses. Customers have the functions they really need: manual pump pressure control; temperature regulation; separate management of the 3 heating zones (melter, hoses and heads). Added value is obtained thanks to a compact, energy-efficient application system of Swiss quality with an extremely competitive price/ performance ratio.

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC CAMA Group

Componente strategica dello Smart Packaging Hub, CAMA Group ha presentato a Cibus Tec una nuova macchina, di cui ci ha parlato il Global Key Account Manager, Alessio Borgo. «Tra le ultime novità, c’è la monoblocco IF 320, pensata nello specifico per l’industria alimentare, dove è fondamentale che prodotto nudo e confezione non subiscano variazioni nelle diverse fasi del confezionamento. Nell’impianto monoblocco, infatti, le operazioni di formazione, carico e chiusura sono concentrate in un unico ambiente dove i vantaggi sono la riduzione delle dimensioni, la compattezza e l’ottimizzazione dei componenti (che il concept del monoblocco permette di ridurre in numero), abbattendo contestualmente le esigenze di manutenzione presente e futura. Meno pezzi, significano infatti un investimento più contenuto associato a un risparmio che si estende nel tempo accrescendo la competitività. La monoblocco - che opera in continuo per la formazione, il carico e la chiusura di scatole di diversi formati di cartone ondulato o cartoncino - è robotizzata, capace di velocità da 60-65 scatole al minuto e caratterizzata da un sistema di fasatura con guide lineari. Stiamo comunque studiando nuove soluzioni con cambi formato automatici o semiautomatici, che riducano sempre più i tempi di queste operazioni».

M.H. Material Handling

Strategic component of the Smart Packaging Hub, CAMA Group presented a new machine at Cibus Tec, which the Global Key Account Manager, Alessio Borgo, has talked to us about. «Among the most recent new developments, there’s the IF 320 monoblock machine, specifically designed for the food industry, in which it is essential that the naked product and package are not subject to alterations in the different packaging phases. In the monoblock plant, in fact, formation, loading and closure operations are carried out in a single environment in which the advantages are a reduction in dimensions, compactness and the optimisation of the components (the numbers of which are reduced thanks to the monoblock concept), at the same time reducing the need for present and future maintenance. Fewer pieces means, in fact, a smaller investment as well as savings over time, increasing competitiveness. The monoblock - which operates continuously for the forming, loading and closing of boxes of different sizes of corrugated cardboard and paperboard - is robotised, capable of a speed from 60-65 boxes per minute and is characterised by a Cobus phasing system with linear guides. We are, however, researching new solutions with automatic and semi-automatic f ormat changes, which increasingly reduce the times of these operations».

end of line

Sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro: questi i temi sviluppati da M.H. Material Handling con una varietà di soluzioni legate al proprio core business, ovvero i sistemi di movimentazione interna e, in generale, la tecnologia di collegamento tra macchine di confezionamento e accessori di linea a coprire le esigenze di trasporto interno sia in termini di layout che in termini di prodotto trasportato. Ce ne parla Luca Fontana, CEO e marketing manager della società: «In fiera, abbiamo presentato la spirale leggera SVn-Bare (frutto della collaborazione con Ambaflex), che permette di liberare spazio negli ambienti di lavoro, creando passaggi operatore e aumentando l’ergonomia della linea, con un miglioramento complessivo della sicurezza passiva dello stabilimento. Il tutto con un

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investimento estremamente competitivo. Per una manipolazione e trasporto senza rischi, proponiamo il sistema di sorting AIM (Active Integrated Motion) sviluppato in collaborazione con Intralox, in risposta all’esigenza di gestire al meglio le nuove confezioni, leggere e sottili, sulle linee automatiche e che consente inoltre di realizzare deviatori con una tecnologia innovativa, ingaggiando i prodotti dal basso ed eliminando i rischi di incastro. Infine, sempre in tema di sicurezza alimentare, M.H. ha sviluppato SaniFlex Ideal, il nastro trasportatore sanificabile Hygienic Design, specificamente pensato per il processing di carni, pesce e pollame. Il nostro business guarda infatti in particolare al mondo del fresco e alle sfide della sostenibilità che stanno investendo il mondo del packaging, dove i temi centrali sono la food safety, la shelf life, la riduzione degli sprechi alimentari». Food safety, environmental sustainability and work safety: these are the areas developed by M.H. Material Handling with a variety of solutions linked to its core business, that is, internal handling systems and, in general, connection technology between packaging machines and accessories to cover internal handling needs both in terms of layout and in terms of transported product. Luca Fontana, CEO and marketing manager of the company talked to us about this: «In the show, we presented the SVn-Bare light spiral (the result of the collaboration with Ambaflex), which makes it possible to free up space in the work environment, creating operator passageways and increasing the ergonomics of the line, with an overall improvement in the passive safety of the plant. This is all achievable with an extremely competitive investment. For risk-free handling and transport, we offer the AIM (Active Integrated Motion) sorting system developed in collaboration with Intralox, in order to satisfy the need to better manage new, light and thin packages on automatic lines and which also makes it possible to develop deviators with an innovative technology, gripping the products from below, thereby eliminating the risk of jamming. Finally, again relating to the theme of food safety, M.H. has developed Sani-Flex Ideal, the Hygienic Design sanitizable conveyor belt, specifically designed for processing meats, fish and poultry. Our business is directed, in fact, particularly at the fresh food sector and at the sustainability challenges that are affecting the world of packaging, in which the central issues are food safety, shelf-life, and the reduction of food waste».

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Interroll Italia

Il futuro della movimentazione alimentare: Special Hygienic Conveyor (SHC) e la gamma dei mototamburi tra le novità. Gli operatori italiani hanno scoperto a Cibus Tec una serie di proposte innovative di Interroll. Tra queste, la soluzione Special Hygienic Conveyor (SHC) componente della Modular Hygienic Platform (MHP), che permette di implementare i flussi di materiale nei processi di lavorazione degli alimenti in modo altamente efficiente e ad accumulo zero. Il concetto di azionamento decentralizzato, utilizzato in SHC, consente di risparmiare fino al 50% di energia nel solo funzionamento start-stop rispetto alle soluzioni di azionamento centralizzate che funzionano in continuo. Tra i plus anche il livello di rumorosità, che migliora l’ambiente di lavoro e la riduzione dell’usura durante il trasporto di casse standard E2. SHC è inoltre la prima piattaforma modulare in acciaio inox che consente il trasporto ad accumulo a pressione zero nel mondo del Food and Beverage, raggiugendo standard di sicurezza superiori ai sistemi tradizionali nella movimentazione di prodotti alimentari. Interroll Italia ha inoltre esposto l’intera gamma di mototamburi, essenziali per gli impianti di produzione, gestione e confezionamento degli alimenti e delle bevande. L’ R&D interna ha prodotto componentistica di movimentazione ad alta tecnologia, facendo dei mototamburi dedicati al F&B una soluzione superigienica e internazionalmente certificata, ottimizzata per il risparmio energetico, la silenziosità operativa, l’assenza di manutenzione e l’affidabilità.

The future of food handling: new developments include the Special Hygienic Conveyor (SHC) and the range of drum motors. Italian operators were able to discover at Cibus Tec a series of innovative Interroll proposals. These include the Special Hygienic Conveyor (SHC) solution, a component of the Modular Hygienic Platform (MHP), which makes it possible to achieve highly efficient material flows in food processing processes with zero accumulation. The decentralised drive concept used in SHC allows for a saving of up to 50% of energy in start-stop operations alone, compared to centralised drive solutions working continuously. Other pluses include the level of noise, improving working conditions, and the reduction in wear and tear during the transport of standard E2 cases. SHC is, moreover, the first modular platform in stainless steel in the Food and Beverage world that permits the transport of unit loads with zero pressure accumulation, reaching superior safety standards compared to traditional systems in the handling of food products. Interroll Italia also exhibited its entire range of drum motors, essential for food and beverage production, management and packaging systems. Its internal R&D has produced high-technology handling components, making drum motors for F&B a super hygienic and internationally certified solution, optimized for energy saving, low operating noise, the absence of maintenance and reliability.

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[ V IS T I A. .. ] CI B US T EC A CibusTec 2023 Prl Tecnosoft si è presentata come parte del network costituito con Nimax e Nemesis: una novità importante sotto il profilo istituzionale, non disgiunta dagli avanzamenti tecnologici proposti in occasione della fiera, in relazione a codifica, ispezione, controllo, labelling e handling.

UN NETWORK DI AZIENDE DIVENTA INTERLOCUTORE UNICO

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a partnership tra PRL, Nimax e Nemesis nasce per dare risposta a un’esigenza sempre più diffusa nel mondo industriale, che punta a ridurre il numero di fornitori, affidando le proprie linee di produzione a network integrati in grado di offrire più soluzioni. In questo modo, gli end user possono contare su un riferimento unico per più punti della linea, con la certezza di ridurre i fermi macchina grazie all’intervento di un numero ristretto di interlocutori per la forni-

tura, la manutenzione e la riparazione delle tecnologie dell’intera linea. Da sottolineare al proposito che, grazie a Line Strategy - la soluzione Industry 4.0 di Nimax per l’interconnessione delle linee di produzione con i gestionali e/o MES - i sistemi di tutte e tre le aziende del network sono interconnessi e possono funzionare sotto un’unica regia, estesa anche a terze parti.

Competenze in primo piano

Da circa 30 anni tra i principali player nel mercato degli impianti di trasporto e movimentazione per packaging primario e secondario, PRL Tecnosoft ha dunque portato in fiera alcuni esempi di movimentazione, sia integrati con prodotti Nemesis e Nimax sia con robotica collaborativa, una delle sue più recenti novità. L’offerta testimonia la completezza di una gamma che non si limita al nastro trasportatore in ingresso o uscita macchina, ma spazia tra unificatori, smistatori, sorter e deviatori, fino ai sistemi di accumulo con annesso reintegro. La stretta collaborazione tra i tecnici e il

cliente permette infatti a PRL di sviluppare dei progetti personalizzati, con l’applicazione di soluzioni tecnologiche scelte in base alle cadenze e alla tipologia di confezione da trattare. D’altronde la capacità di mettere al centro le necessità dell’end user rientra tra gli skill riconosciuti a PRL: un’attitudine, questa, attestata appunto dall’integrazione dell’offerta con macchine di ispezione e controllo, soluzioni di etichettatura e marcatura messe a punto dai suoi partner qualificati. Obiettivo centrato quindi per un’azienda che si propone come punto di riferimento nella complessa fase di scelta e installazione di un impianto di confezionamento, che necessariamente richiede l’integrazione di sistemi di movimentazione e trasporto.

At CibusTec 2023, Prl Tecnosoft presented itself as part of the network set up with Nimax and Nemesis: an important development from an institutional point of view, not unrelated to the technological advances proposed in the trade fair with regards to coding, control, labelling and handling.

end of line

A network of companies becomes a sole interlocutor The partnership between PRL, Nimax and Nemesis was established to respond to an increasing need in the industrial world that aims at reducing the number of suppliers, assigning their production lines to integrated networks able to offer more solutions. In this way, end users can count on a unique point of reference for a number of points on the line, with the certainty of reducing machine stoppages thanks to the intervention of a limited number of interlocutors for the supply,

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maintenance and repair of technologies in the entire line. It should be noted, in this regard, that, thanks to Line Strategy - Nimax’s Industry 4.0 strategy for the interconnection of production lines with management systems and/or MES - the systems of all three companies in the network are interconnected and can function under a single direction, also extended to third parties.

Focus on know-how

One of the leading operators for

around 30 years in the market of transport and handling systems for primary and secondary packaging, PRL Tecnosoft has, therefore, brought to the show a number of handling examples, both integrated with Nemesis and Nimax products and with collaborative robotics, one of its most recent new developments. The offer testifies to the completeness of a range that is not limited to machine input and output conveyor belts, but includes unifiers, dispatchers, sorters and

deviators, and storage systems with attached replenishment. The close collaboration between technicians and customer, in fact, allows PRL to develop customised designs, with the application of technological solutions chosen on the basis of the frequency and type of package to be processed. After all, the ability to focus on the needs of the end user is one of PRL’s recognised characteristics: this approach is testified by the integration of the offer with machine inspection and control, labelling and marking solutions implemented by its qualified partners. Mission accomplished, therefore, for a company that presents itself as a point of reference in the complex phase of the choice and installation of a packaging plant, which necessarily requires the integration of handling and transport systems.

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Nati per offrire soluzioni Parliamo di Servotecnica e delle sue proposte più innovative e recenti in fatto di attuatori lineari: progettati per essere integrati sulle macchine automatiche di confezionamento, garantiscono ai costruttori e agli end user movimentazioni sicure, durature nel tempo ed efficienti. A vantaggio della produttività. Luciana Guidotti

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0 anni di storia alle spalle: un tempo lungo, certo, ma funzionale a consolidare la reputazione di Servotecnica sul mercato del motion control. Negli ultimi anni, l’azienda (headquarters a Nova Milanese, alle porte del capoluogo lombardo) ha vissuto una decisa accelerazione, dotandosi dei più moderni strumenti per pianificare al meglio le strategie di crescita e assicurare ai clienti il miglior servizio possibile. Alla tradizionale attività di distribuzione di marchi rappresentati nell’automazione industriale, Servotecnica ha portato avanti lo sviluppo e la realizzazione di prodotti a marchio proprio (in particolare slip ring e micromotori) che vengono commercializzati sia in Italia sia all’estero tramite una rete di distributori creata ad hoc. «Un’evoluzione, la nostra, che mantiene fede alla mission dei fondatori (Emilio Bistoletti e Adriano Salgarello, Ndr.) nel

“fornire soluzioni” - sintetizza Sabrina Bistoletti, Sales Analyst e Communication Manager della società - grazie a una vasta gamma di proposte, in cui i prodotti in distribuzione e a marchio proprio sono facilmente integrabili. L’obiettivo finale resta, infatti, l’offerta di un servizio di qualità ai clienti, che supportiamo con competenza nella gestione dei progetti, prospettando le soluzioni di automazione più idonee alle loro reali esigenze applicative. E questo proprio in virtù della nostra storia decennale - conclude Bistoletti - che ci permette di offrire soluzioni su misura in diversi settori in-

Sabrina Bistoletti

Created to offer solutions We focus on Servotecnica and its most innovative and recent proposals regarding linear actuators: designed to be integrated on automatic packaging machines, they guarantee manufacturers and end users handling processes which are safe, long-lasting and efficient, to the advantage of productivity. Luciana Guidotti

40 years of history: it’s certainly a long time, but has served to consolidate Servotecnica’s reputation in the motion control market. In recent years, the company (with headquarters in Nova Milanese, just outside the Lombardy capital) has experienced a sharp acceleration, equipping itself with more modern tools in order to best plan growth strategies and ensure customers the best service possible. Together with the traditional activity regarding the distribution of industrial automation brands, Servotecnica has

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developed and manufactured own-brand products (in particular, slip rings and micromotors) that are marketed both in Italy and abroad through a network of speciallycreated distribution networks. «Ours is an evolution that maintains the mission of its founders (Emilio Bistoletti and Adriano Salgarello, Ed.) in “providing solutions” - sums up Sabrina Bistoletti, Sales Analyst and Communication Manager of the company - thanks to a vast range of solutions, in which distributed and own-brand products can be easily

dustriali, sia per quanto riguarda la meccatronica sia la componentistica elettromeccanica. Il nostro punto di forza resta la combinazione di tecnologie innovative con l’esperienza e la competenza dei nostri tecnici».

L’attuatore giusto fa la differenza

Se restringiamo il campo delle applicazioni al settore “packaging”, l’offerta di servoattuatori è emblematica della “filosofia” gestionale e produttiva di Servotecnica. Ce ne parla diffusamente Lorenzo Protti che, dopo aver maturato esperienza nell’ufficio tecnico, ha assunto la carica di Product Manager di alcuni prodotti e di alcune case rappresentate. «Gli attuatori lineari sono indispensabili per alcune movimentazioni sulle macchine di confezionamento. Laddove le movimentazioni richiedano maggiore potenza, proponiamo gli attuatori Exlar (marchio che Servotecnica distribuisce in pratica da sempre ed entrato da qualche anno nell’orbita dell’americana

GTX Cutaway Lorenzo Protti

integrated. The final aim remains, in fact, the offer of a quality service to customers, which we support with expertise in the management of projects, designing the most suitable automation solutions for their real application needs. This is possible thanks to our decades-long history concludes Bistoletti - which enables us to offer tailor-made solutions in different industrial sectors, both with regards to mechatronics and electromechanical components. Our strength is the combination of innovative technologies and the experience and expertise of our technicians». The right actuator makes all the difference If we narrow the field of applications to the packaging sector, the offer of servo actuators is emblematic of Servotecnica’s management and production “philosophy”. This was

explained to us in detail by Lorenzo Protti who, after having acquired experience in the technical office, took on the role of Product Manager for a number of products and represented companies. «Linear actuators are essential for certain movements on packaging machines. Where the movements require greater power, we offer the Exlar actuators (a brand that Servotecnica has practically always distributed and which has for a number of years become part of the American company, Curtiss Wright, Ed.), which guarantee a high operating lifetime and are designed for high-end machines in applications in which the speed of movement and elevated dynamics are the main characteristics to satisfy. Servotecnica also offers, in addition, small and light own-brand linear actuators, designed to replace pneumatic cylinders. We offer, therefore, two electric

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[ AU TO M ATIO N & C O NT R O LS ] Curtiss Wright, Ndr.), che assicurano un life time elevato e che sono progettati per macchine high-end, e in applicazioni dove la velocità di movimento e l’alta dinamica sono le principali caratteristiche da soddisfare. Servotecnica propone in aggiunta anche attuatori lineari a marchio proprio, piccoli e leggeri, studiati per sostituire i cilindri pneumatici. Offriamo, dunque, due soluzioni elettriche da utilizzare a seconda delle necessità: gli attuatori Exlar nel campo dell’oleodinamica, i motori diretti e tubolari a marchio Servotecnica per la pneumatica, disponibili anche per il settore farmaceutico e alimentare. Non è escluso, ovviamente, che su una linea di confezionamento possano coesistere le due tipologie di attuatori, destinati però a stazioni differenti: i prodotti Exlar, ad esempio, su una stazione di taglio, dove le operazioni hanno un tempo di esecuzione più lungo; i nostri, per selezionare i pezzi difettosi rilevati da una fotocellula sui nastri trasportatori».

I “never fail” di Exlar

I servoattuatori lineari elettrici Exlar offrono un ampio range di soluzioni, in grado di fornire sempre il massimo livello di potenza e prestazioni. Questi assi sono costruiti con vite a rulli satellite, che può essere a geometria inversa per le versioni con motore integrato oppure a geometria classica per quelle con mo-

solutions to be proposed according to needs: Exlar actuators in the field of hydraulics, and Servotecnica-brand direct and tubular motors for pneumatics, also available for the pharmaceutical and food sectors. The coexistence of the two types of actuators on a packaging line, each intended for different stations, is not, obviously, to be excluded: the Exlar products, for example, on a cutting station, where the operations have a longer execution time; our products, for example, used to select defective pieces detected by a photocell on the conveyor belts». “Never fail” Exlar Exlar electric linear servo actuators offer a wide range of solutions able to always provide the maximum level of power and performance. These axles are built with a satellite roller screw, which can be with reverse geometry for versions with integrated motor or classic geometry for those with

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tore esterno, piuttosto diffuso in ambito packaging. Nella categoria “integrated” - così definiti perché il motore brushless è costruito fisicamente attorno alla madrevite, dove sono incollati i magneti - troviamo le serie GTX e GTF, su cui Protti si sofferma. «Gli attuatori progettati da Exlar hanno sfruttato una tecnologia esistente, quella dei rulli satellite - modificandola e migliorandola per soddisfare le esigenze più spinte in ambito industriale. Per questa ragione, a fronte dei tentativi di emulazione, i prodotti Exlar restano al top della gamma e garantiscono prestazioni di qualità superiore anche grazie ai trattamenti termici dei materiali utilizzati». Una soluzione molto ben collaudata, dunque, e affidabile che trova impiego in particolare su macchine ad alte performance oppure con duty cycle gravosi per applicazioni “never fail”. «Un altro vantaggio diretto che deriva dall’utilizzo di questi servoattuatori spiega Protti - è legato all’ottimizzazione dei consumi per una migliore efficienza energetica: tutte le aziende che riescono a evitare di montare sulle linee un compressore per la pneumatica o di utilizzare una centralina oleodinamica ottengono un risparmio energetico immediato. A prescindere che si stia utilizzando l’asse, infatti, le centraline continuano a consumare per mantenere l’olio in

external motor, widely used in the packaging sector. The “integrated” category - so defined because the brushless motor is physically constructed around the lead screw, on which the magnets are attached - include the GTX and GTF series, which Protti focuses on. «The actuators designed by Exlar have exploited an existing technology, that of satellite rollers, modifying it and improving it in order to satisfy the most demanding needs of the industrial sector. For this reason, despite attempts at emulation, Exlar products remain at the top of the range and guarantee superior levels of performance thanks also to the heat treatments of the materials used». It’s a very tried and tested and, therefore, reliable solution that is used in high-performance machines or with heavy duty cycles for “never fail” applications. «Another direct advantage deriving

pressione, le pompe continuano a lavorare e i consumi di corrente aumentano di conseguenza». Oltre ai benefici legati alla tecnologia intrinseca, Servotecnica insiste sui plus ulteriori, propri della serie GTX e GTF: «Anzitutto mi piace mettere in evidenza che, per questa serie di attuatori, Exlar ha lavorato a standardizzare la produzione, semplificando laddove possibile la struttura del prodotto senza ovviamente intaccarne le prestazioni e migliorando di conseguenza i tempi di consegna. A differenza delle versioni precedenti, come la GSX/M, la serie GTX o GTF è stata progettata pensando anche al mercato europeo, e viene realizzata direttamente con filettature metriche che ne semplificano il montaggio. Per quanto riguarda gli attuatori KX, con motore esterno che può essere fornito dal cliente, Exlar mette a disposizione innumerevoli interfacce meccaniche perché sia possibile assemblare qualsiasi tipo di motore». Considerate le necessità specifiche di alcuni settori Servotecnica propone in aggiunta la versione explosion proof e quella verniciata specifica per il food. Semplici, flessibili, affidabili: sono questi, in fondo, gli attributi che meglio definiscono gli attuatori Exlar, che Servotecnica promuove con competenza in Italia, contribuendo così a migliorare la competitività e l’efficienza dei costruttori.

from the use of these servo actuators, Protti explains, is linked to the optimisation of consumption, resulting in improved energy efficiency: all the companies that are able to avoid installing in their lines a compressor for pneumatics or using a hydraulic control unit obtain an immediate energy saving. Irrespective of whether or not the axles are being used, in fact, the control units continue to consume energy to keep the oil under pressure, the pumps continue to work and electricity consumption increases as a consequence». Besides the benefits linked to the intrinsic technology, Servotecnica works on additional pluses, relating to the GTX and GTF series: «First of all, I would like to point out that for this series of actuators, Exlar has sought to standardize the production, simplifying where possible the structure of the product, without obviously affecting performance

levels, and thereby improve delivery times. In contrast to previous versions, such as the GSX/M, the GTX or GTF series has been designed with the European market in mind, and is made directly with metric threads which simplify assembly. With regards to the KX actuators, with an external motor that can be provided by the customer, Exlar provides countless mechanical interfaces so that any type of engine can be assembled». Considering the specific needs of certain sectors, Servotecnica offers, in addition, the explosion-proof version and the coated version specifically for the food sector. Simple, flexible, reliable: these are, in the end, the attributes that best define Exlar actuators, which Servotecnica capably promotes in Italy, contributing in this way to improving manufacturers’ competitiveness and efficiency.

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[ AU TO M ATIO N & C O NT R O LS ] Mario Rapaccini è Professore Associato all’Università di Firenze dove insegna Gestione dell’Innovazione e Strategia di Impresa, parte anche del corpo docente dei master della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa e della School of Management dell’Università di Bergamo (master meGMI). Le sue ricerche più citate trattano della servitizzazione nelle imprese industriali, tema al centro dell’iniziativa ASAP Forum, fondata nel 2003 dallo stesso Rapaccini insieme a colleghi di altri Atenei. Socio fondatore dello spin off Smartoperations, ha collaborato a progetti di consulenza, formazione e innovazione per aziende importanti quali Epson, Ricoh, Canon, Leonardo, Electrolux, IBM, Engie, Tim, GE, Lilly, Estra, Acea. Dal 2022 è Direttore del Centro Interateneo ASAP Seniority sul tema: +15 anni SBS, Scuola dei Beni Strumentali (www.scuolabenistrumentali.it) lavora attivamente con il Prof. Rapaccini e il team di ASAP per offrire alle aziende produttrici di beni strumentali la migliore conoscenza sulle tematiche inerenti alla servitization.

I NUOVI MODELLI DI BUSINESS DELLA DIGITAL SERVITIZATION La servitization come fattore di crescita e differenziazione del business Mario Rapaccini, PhD, Università di Firenze e Direttore Scientifico ASAP

P

er comprendere perché oggi la competizione delle imprese industriali sia sempre più basata su prodotti smart, ovvero connessi e intelligenti, occorre partire dal concetto di servitizzazione. Con il termine “servitizzazione” si intende il processo di trasformazione dell’impresa manifatturiera che, per finalità strategiche, integra in modo sempre più rilevante la propria offerta di prodotti con servizi avanzati e soluzioni integrate prodotto-servizio. Rileviamo la presenza di questa trasformazione in ogni settore industriale, sia in ambito B2B che B2C, ad esempio, nell’industria automobilistica, dove i produttori sono anche provider di soluzioni di mobilità con formule di noleggio a lungo termine. Tra i costruttori di impianti e macchinari, troviamo offerte simili denominate “Equipment-as-a-Service”. Nel settore della termotecnica, dell’energia e del gas stanno prendendo piede le offerte denominate “heat-as-a-service”, mentre tra i produttori di elettrodomestici è di moda il “pay-per-wash”, dove la lavastoviglie o lavatrice viene noleggiata combinando la fornitura di saponi e detergenti.

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La fornitura di un bene diventa un servizio dedicato

Gli accademici studiano questo fenomeno da oltre vent’anni e hanno appurato che, se ben sviluppata, la servitizzazione è fattore di crescita e differenziazione del business e favorisce il consolidamento di posizioni di leadership, stabilizza i cash flows e protegge da crisi e congiunture. Il cambiamento è come sempre culturale, prima che organizzativo e tecnologico. L’azienda tradizionale è dominata da una cultura prodotto-centrica. Gli eroi sono i venditori, progettisti e fabbricatori del prodotto, mentre il servizio al cliente è spesso un “male necessario” per concludere la vendita del prodotto. Al contrario, nell’azienda “servitizzata” il focus si sposta sui bisogni del cliente e sulla capacità dell’impresa di fornire soluzioni integrate che soddisfano tali bisogni, quantunque specifici e personalizzati, in modo efficiente ed efficace. Una azienda servitizzata offre servizi avanzati, tramite cui il produttore del bene è anche il provider della soluzione, e si impegna contrattualmente a garantire prestazioni chiave nei processi del cliente (di business o dome-

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[ AUTOM ATION & CONTR OLS ] OEM, TPM, fornitori di servizi aeroportuali, solo per menzionarne alcuni). Poi, gli algoritmi consentono di regolare e verificare il funzionamento del motore, e di ottimizzare il processo nel suo insieme, determinando il momento più opportuno per il fermo macchina. Infine, la raccolta, archiviazione e analisi dei dati di funzionamento e prestazione erogata, in abbinamento alle condizioni di utilizzo e ambientali, consente lo sviluppo di nuove conoscenze, utili all’apprendimento e miglioramento continuo degli algoritmi e per la progettazione dei nuovi prodotti. In definitiva, è necessario ed estremamente utile sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per implementare le strategie di servitizzazione, ed è dimostrato che i migliori risultati sono conseguiti quando digitalizzazione e servitizzazione sono perseguite sotto una comune strategia, con progetti coordinati e integrati.

Il futuro è nel dato (raccolto ed elaborato) stici). Ne sono esempi i contratti “full-risk”, che stabiliscono i meccanismi di risk-reward sharing per il raggiungimento di determinate prestazioni (es. volumi prodotti, disponibilità, qualità, etc.), in cui è responsabilità del fornitore decidere in merito alle politiche di manutenzione preventiva e correttiva che spesso sono a suo carico.

La digitalizzazione rende possibile la servitizzazione

L’applicazione delle tecnologie digitali e dell’Industria 4.0 a prodotti e servizi sta accelerando il fenomeno denominato dagli studiosi Digital Servitization. Un caso emblematico di come la tecnologia sia un mezzo per la servitizzazione, e non un fine, è quello della Rolls Royce Plc, leader nella produzione di reattori per aviazione. Alcuni decenni fa American Airlines chiese alla Rolls-Royce di fornire un servizio di manutenzione innovativo e onnicomprensivo, che includesse nel canone le parti di ricambio, le attrezzature e gli interventi di revisione e manutenzione. Fu definito un meccanismo di pagamento basato sulle ore di volo del motore (il noto “Power by the hour”). Questo servizio richiese anni per approntare nuovi processi e sistemi per l’efficiente coordinamento della rete di service globale, per la gestione dei dati della flotta di motori e velivoli, per lo sviluppo di modelli diagnostici e prognostici. Tale programma di Total Care è oggi abilitato dalle piattaforme di industrial internet, da reti di sensori, da infrastrutture di cloud computing che, in modo cybersicuro, consentono di monitorare lo stato del motore per decidere la migliore politica di intervento, grazie al supporto di algoritmi predittivi. Ecco, quindi, che il prodotto Smart è in realtà un meccanismo per erogare servizi digitali (smart services), e che il sistema prodotto-servizio diventa un sistema digitale e smart, composto dal prodotto, dal servizio, e da tanto, tanto software (embedded, ma non solo). Nel caso Rolls Royce, l’IoT abilita lo scambio dati bidirezionale tra prodotto smart e tutte le parti coinvolte o impattate dai processi di service (aerolinee,

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Internet delle cose, cloud computing e data analytics sono le tecnologie – oggi oggetto di massiccia adozione da parte di imprese industriali - per abilitare servizi digitali. Questo è ben illustrato nell’articolo pubblicato nel 2014 nell’Harvard Business Review da Porter e Heppelman. Gli autori indicano quattro finalità per sfruttare i dati raccolti da prodotti smart, e quindi quattro diverse tipologie di prodotti smart. La prima riguarda il monitoraggio da remoto delle condizioni di funzionamento, al fine di allertare l’utente notificando problemi, anomalie e malfunzionamenti. La seconda riguarda è il telecontrollo, cioè la possibilità di controllare e configurare da remoto un bene. La terza riguarda l’ottimizzazione del processo. In questo caso occorre conoscere le azioni che ottimizzano processi e prestazioni di interesse per il cliente. Ad esempio, minimizzare i consumi di energia in funzione della missione d’uso, massimizzare la produzione, determinare l’istante ottimale per l’invio di consumabili e ricambi, o per programmare un fermo macchina e procedere alla manutenzione preventiva. La quarta finalità riguarda il raggiungimento della piena autonomia decisionale e operativa. Si tratta del massimo livello di intelligenza, quello tipico dei cosiddetti sistemi cyberfisici. Ne sono esempi i veicoli “unmanned”, gli AGV intelligenti, i sistemi avanzati di produzione, i robot collaborativi e in generale ogni macchina senziente che sia in grado di prendere decisioni ed eseguire azioni in modo automatico, anche grazie all’intelligenza artificiale continuamente upgradata dal produttore (vedi la Tesla che aggiorna nottetempo il proprio firmware).

La servitization nel settore dei beni strumentali: un processo evolutivo inevitabile

Prima gli incentivi del piano Transizione 4.0, poi la pandemia, tutto ciò ha causato un significativo e rapido cambiamento in relazione a ciò che il mercato oggi considera e pretende come requisito di base (must-have) degli impianti. Praticamente ogni azienda produttrice ha messo a punto servizi digi-

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[ AU TO M ATIO N & C O NT R O LS ] tali (offerti gratuitamente o a pagamento), erogati grazie alla diffusione di IoT e impianti interconnessi. Si tratta in genere di servizi base, quali monitoraggio da remoto, invio in tempo reale di allarmi e segnalazioni, invio periodico di rapporti analitici con indicatori di prestazione, messa a disposizione di dashboard e sinottici tramite webapp, possibilità di telecontrollo di alcuni settaggi. In alcuni casi però si trovano già proposte di servizi avanzati, quali manutenzione predittiva da remoto e on site, servizi di consulenza tecnologica per l’efficientamento di processo, per certificazioni di emis-

The new business models of digital servitization Servitization as a factor driving business growth and differentiation Mario Rapaccini, PhD, University of Florence and ASAP Scientific Director

To understand why competition between industrial companies is becoming increasingly focused on smart products, we must first examine the concept of servitization. The term “servitization” refers to a strategy in which manufacturing companies complement their product portfolios with advanced services and integrated product-service solutions. This strategy can be observed in all industrial sectors, whether B2B or B2C, such as the automotive industry where vehicle manufacturers also provide mobility solutions based on long-term rental formulas. Among plant and machinery manufacturers, we find similar offerings referred to as “Equipment-as-a-Service”. For example, so-called “heat-as-a-service” offers are gaining ground in the heating, energy and gas sector, while “pay-per-wash” solutions in which a dishwasher or washing machine is rented together with a supply of soaps and detergents are becoming fashionable among household appliance manufacturers.

The supply of goods becomes a dedicated service

Academics have been studying this phenomenon for more than 20 years and have come to the conclusion that, when performed correctly, servitization can act as a driver of business growth and differentiation that strengthens leadership positions, stabilises cash

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flows and protects against economic headwinds and downturns. As always, the shift is not just organisational and technological but first and foremost cultural in nature. Traditional companies tend to have a product-centric culture in which product sellers, designers and manufacturers are seen as the key players while customer service is considered a “necessary evil” required to complete the sale of the product. This differs markedly from a “servitized” company, were the focus shifts to the customer’s needs and the company’s ability to deliver integrated solutions capable of meeting those needs efficiently and effectively, however specific and personalised they are. A servitized company offers advanced services in which the manufacturer of the good is also the solution provider, and is contractually obliged to guarantee key levels of performance in customer’s processes (whether a business or a household). Examples of this are “full-risk” contracts, which establish risk-reward sharing mechanisms for achieving certain performance targets (e.g. production volumes, availability, quality, etc.) and in which the supplier is responsible for deciding on preventive and corrective maintenance policies.

sioni, per controllo dei consumi energetici, per calcolo del footprint ambientale, verifiche relative ad aspetti di sicurezza e salute in ambiente di lavoro o di conformità normativa. Nel giro di pochi anni, la disponibilità di dati e informazioni faciliterà i produttori a valutare i rischi, di caso in caso, per sviluppar offerte di noleggio operativo (Equipment-as-a-Service) e servizi con garanzia di prestazione (outcome-base services). Se questo accadrà, anche se il cambiamento richiederà molti anni, l’impatto su equilibri e modelli di business del settore sarà rilevantissimo. Per cui, occorre farsi trovare preparati.

Mario Rapaccini is an associate professor at the University of Florence, where he teaches Innovation Management and Business Strategy. He is also a member of the teaching staff on the Masters courses at the Scuola Superiore Sant’Anna in Pisa and the School of Management at the University of Bergamo (meGMI Masters). His most frequently cited research deals with servitization in industrial companies, a central theme of the ASAP Forum founded in 2003 by Prof. Rapaccini in partnership with colleagues from other universities. A founding partner of the spin-off Smartoperations, he has collaborated on consulting, training and innovation projects for major companies such as Epson, Ricoh, Canon, Leonardo, Electrolux, IBM, Engie, Tim, GE, Lilly, Estra and Acea. In 2022 he was appointed Director of the ASAP Inter-University Centre. Experience in the field: 15+ years SBS, School of Capital Goods (www.scuolabenistrumentali.it) works actively with Prof. Rapaccini and the ASAP team to offer capital goods manufacturers the latest and most up-to-date knowledge on servitization issues.

Digitalization makes servitization possible

The application of digital and Industry 4.0 technologies to products and services is accelerating the process referred to by academics as Digital Servitization. A typical example of the way in which technology is a means to servitization rather than an end in its own right is that of Rolls-Royce Plc, a leading manufacturer of aviation reactors. A few decades ago, American Airlines asked Rolls-Royce to provide an innovative, all-inclusive maintenance service that would include spare parts, equipment, and overhaul and maintenance work in the fee. A payment mechanism was established based on the engine’s number of flight hours (the well-known “Power by the hour” contract). This service took years to set up in terms of new processes and systems for efficient coordination of the global service

network, for managing engine and aircraft fleet data, and for developing diagnostic and prognostic models. Today this Total Care programme is facilitated by industrial internet platforms, sensor networks and cloud computing infrastructures that, with the support of predictive algorithms, allow for cybersecure monitoring of the engine status in order to decide on the best intervention policy. This means that a smart product is actually a mechanism for delivering smart digital services and the product-service combination becomes a digital and smart system consisting of the product, the service and a great deal of software (embedded or otherwise). In the case of Rolls-Royce, the IoT enables a two-way exchange of data between the smart product and all parties involved in or affected by the service processes (airlines, OEMs, TPMs and airport service providers, to

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[ AUTOM ATION & CONTR OLS ] mention just a few). Furthermore, algorithms can be used to monitor and verify engine operation and to optimise the process as a whole, thereby determining the most suitable machine shutdown time. Finally, the collection, archiving and analysis of operational and performance data, coupled with usage and environmental conditions, provides new knowledge that is useful for continuous learning and improvement of algorithms and for new product design. Ultimately, it is both necessary and extremely useful to exploit the opportunities offered by digital technologies to implement servitization strategies. It has been proven that the best results are achieved when digitalization and servitization are pursued as part of a common strategy with coordinated and integrated projects.

The future lies in data (collected and processed)

The Internet of Things, cloud computing and data analytics are the technologies that enable digital services and are now being widely

adopted by industrial companies. This was illustrated clearly in an article by Porter and Heppelman published in the Harvard Business Review in 2014. The authors identify four purposes of the data collected by smart products, and consequently four different types of smart products. The first is remote monitoring of operating conditions in order to alert the user of problems, faults and malfunctions. The second is remote control, i.e. the possibility of remotely controlling and configuring an asset. The third is process optimisation. In this case, it is necessary to know which actions are required to optimise processes and services of interest to the customer. Examples include minimising energy consumption according to type of use, maximising production, determining the optimal time for shipping consumables and spare parts and scheduling downtime and preventive maintenance. The fourth purpose involves attaining complete decision-making and operational autonomy. This is the highest level of intelligence typical of

so-called cyber-physical systems. Examples include unmanned vehicles, intelligent AGVs, advanced manufacturing systems, collaborative robots, and in general any sentient machine that is able to make decisions and perform actions automatically, in some cases using artificial intelligence that is continuously upgraded by the manufacturer (such as Tesla, which updates its firmware at night).

Servitization in the capital goods sector: an unstoppable evolutionary process

Italy’s Transition 4.0 incentives followed by the pandemic led to a significant and rapid change in what the market today sees as must-have requirements for industrial plants. Virtually all manufacturing companies have developed digital services (provided free of charge or for a fee), which are delivered thanks to the diffusion of IoT and interconnected systems. These are generally basic services such as remote monitoring, real-time transmission of alarms and alerts,

periodic transmission of analytical reports with performance indicators, provision of dashboards and synoptics via web apps, and the possibility of controlling certain settings remotely. In some cases, however, proposals already exist for advanced services such as remote and on-site predictive maintenance, technology consultancy services for improving process efficiency, emission certifications, energy consumption control, environmental footprint calculations, and audits relating to occupational health and safety or regulatory compliance. In just a few years’ time, the availability of data and information will make it easier for manufacturers to assess risks on a case-by-case basis in order to develop offers for operational leasing (equipment-as-a-service) and services with performance guarantees (outcome-based services). Even if the change occurs over a period of many years, it will have a major impact on the industry’s equilibria and business models so it is essential to be prepared.

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