Il cane si educa da solo

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Uomini e cani: Capirsi per rispettarsi

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Roberto D'Anna Cel:3388647340

Questi strani padroni Molti dei problemi dei cani, sono dovuti al carattere del loro padrone che, involontariamente, influisce negativamente o positivamente sugli inevitabili condizionamenti dati dalla convivenza. Il padrone ideale, durante l'educazione del cane, dovrebbe essere caratterialmente neutro, dovrebbe quindi controllarsi evitando inutili spontanei atteggiamenti che potrebbero vanificare i metodi e gli sforzi per metterli in atto.

atteggiamento

dispotico-manesco

pretende la totale sottomissione esagerando con le maniere forti infliggendo punizioni fisiche ripetute

dispotico-verbale

pretende la totale sottomissione esagerando con il volume della voce usando un tono fastidioso al cane

permissivo

per paura di perdere l'amore del proprio cane, gli permette qualunque cosa subendo le sue richieste.

compiacente

allo scopo di ottenere risposte, vezzeggia il proprio cane fornendo premi, anche alimentari, a dismisura

paranoico

attribuisce al cane capacitĂ intellettive a livello umano, si rivolge a lui come se fosse un suo pari in grado di capire

insicuro

ha sempre paura di sbagliare, passa da un metodo educativo all'altro con effetti disastrosi, non si fida di nessuno

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padrone tipo

vorrebbe ottenere tutto e subito, non ha fiducia nel proprio cane e tanto meno nei sistemi che sta adottando

ansioso

esegue diligentemente le fasi educative prendendo tutto alla lettera senza intransigenze, privo di elasticitĂ mentale

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scientifico

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esibizionista

coerente

educa il proprio cane come un soldatino con l'unico scopo di dimostrare quanto è bravo come addestratore

sceglie e adotta i metodi educativi, tiene un atteggiamento paterno-dominante rispettando il giusto ruolo del cane

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il cane si educa da solo (autoeducazione)

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Durante la coabitazione con il tuo cane, hai l'opportunità di osservare che, molti dei suoi naturali comportamenti, tornerebbero molto utili per una buona convivenza, se fosse possibile controllarli a comando. Beh, l'esperienza degli educatori insegna che, non solo è possibile ma consigliabile. Come saprai, il cane per eseguire un comando ha bisogno di uno stimolo, sia esso verbale o gestuale, al quale risponde come riflesso condizionato(1). Partendo da questo semplice principio, devi unicamente osservarlo e, ad ogni atteggiamento positivo, dovrai generare immediatamente un suono e/o un gesto in modo tale che vengano associati all'azione in corso. I suoni ed i gesti generati con costanza, nel tempo si trasformeranno in stimoli e, al loro riproporsi, il cane metterà in atto il comportamento corrispondete come riflesso condizionato. Questo metodo di educazione però, pur ottenendo ottimi risultati nel tempo, risulta molto lento e farraginoso, richiedendo un impegno ed una attenzione costanti da parte dell'educatore che, alla lunga si potrebbe scoraggiare. Se il sistema non è consigliabile per raggiungere rapidamente dei risultati, è però l'ideale fissativo dei comandi già conosciuti ed inoltre, se usato con attenzione ed opportunità, risulta ottimo per ottenere riflessi comportamentali non facilmente riproducibili. Se durante l'educazione mirata è importante premiarlo, allo scopo di fornirgli una buona ragione(2) o un rinforzo positivo(3), in questo caso non è necessario in quanto, la buona ragione o il rinforzo, l'ha già avuti da uno stimolo naturale non controllato. Ricordati che l'autoeducazione non è un'alternativa all'educazione guidata, ma può essere un ottimo e quanto mai utile complemento. Alcuni esempi di comportamenti e di possibili comandi corrispondenti: • quando si siede di sua iniziativa, "seduto" • quando si sdraia di sua iniziativa, "terra" • quando abbaia, "abbaia" • quando smette di abbaiare, "zitto" • quando fa le feste a qualcuno, "amico" • quando si avvicina all'ora dei pasti, "provoca un rumore con la ciotola" • quando lo porti fuori, "provoca un rumore con le chiavi" • quando si muove nella direzione giusta, "andiamo" • quando si ferma da solo, "fermo" • ......................... e così via Si potrebbe continuare all'infinito e, se vuoi rafforzare l'autoeducazione, puoi sempre far seguire al comando una opportuna gratificazione. Attenzione però, nel momento in cui ti rendi conto che il cane avvia un comportamento allo scopo di avere una gratificazione, devi immediatamente intervenire in proposito, rifiutando i premi quanto basta per evitare di farsi educare da lui, invertendo i ruoli.

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una buona ragione (motivazione - rinforzo positivo)

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Durante la coabitazione con il tuo cane, hai l'opportunità di osservare che, molti dei suoi naturali comportamenti, tornerebbero molto utili per una buona convivenza, se fosse possibile controllarli a comando. Beh, l'esperienza degli educatori insegna che, non solo è possibile ma consigliabile. Come saprai, il cane per eseguire un comando ha bisogno di uno stimolo, sia esso verbale o gestuale, al quale risponde come riflesso condizionato(1). Partendo da questo semplice principio, devi unicamente osservarlo e, ad ogni atteggiamento positivo, dovrai generare immediatamente un suono e/o un gesto in modo tale che vengano associati all'azione in corso. I suoni ed i gesti generati con costanza, nel tempo si trasformeranno in stimoli e, al loro riproporsi, il cane metterà in atto il comportamento corrispondete come riflesso condizionato. Questo metodo di educazione però, pur ottenendo ottimi risultati nel tempo, risulta molto lento e farraginoso, richiedendo un impegno ed una attenzione costanti da parte dell'educatore che, alla lunga si potrebbe scoraggiare. Se il sistema non è consigliabile per raggiungere rapidamente dei risultati, è però l'ideale fissativo dei comandi già conosciuti ed inoltre, se usato con attenzione ed opportunità, risulta ottimo per ottenere riflessi comportamentali non facilmente riproducibili. Se durante l'educazione mirata è importante premiarlo, allo scopo di fornirgli una buona ragione(2) o un rinforzo positivo(3), in questo caso non è necessario in quanto, la buona ragione o il rinforzo, l'ha già avuti da uno stimolo naturale non controllato. Ricordati che l'autoeducazione non è un'alternativa all'educazione guidata, ma può essere un ottimo e quanto mai utile complemento. Alcuni esempi di comportamenti e di possibili comandi corrispondenti: • quando si siede di sua iniziativa, "seduto" • quando si sdraia di sua iniziativa, "terra" • quando abbaia, "abbaia" • quando smette di abbaiare, "zitto" • quando fa le feste a qualcuno, "amico" • quando si avvicina all'ora dei pasti, "provoca un rumore con la ciotola" • quando lo porti fuori, "provoca un rumore con le chiavi" • quando si muove nella direzione giusta, "andiamo" • quando si ferma da solo, "fermo" • ......................... e così via Si potrebbe continuare all'infinito e, se vuoi rafforzare l'autoeducazione, puoi sempre far seguire al comando una opportuna gratificazione. Attenzione però, nel momento in cui ti rendi conto che il cane avvia un comportamento allo scopo di avere una gratificazione, devi immediatamente intervenire in proposito, rifiutando i premi quanto basta per evitare di farsi educare da lui, invertendo i ruoli. Il cane, per eseguire un comando, deve avere una buona ragione per farlo. Tutti gli esercizi utili al raggiungimento di una corretta esecuzione di una richiesta o di un comando, possono essere divisi in cinque parti essenziali: • richiamo (richiesta di attenzione chiamandolo per nome • richiesta (comando o presentazione di un stimolo come fattore scatenante) • risposta del cane (attenzione o esecuzione di un esercizio) • gratificazione (premio: alimentare-verbale-carezza), buona ragione - rinforzo positivo • libertà (ritorno all'occupazione interrotta) conclusione piacevole La ripetizione è indispensabile per una buona associazione tra le varie fasi dell'esercizio dove, il cane, non deve avere la sensazione di essere costretto ad un comportamento non voluto; la conclusione quindi, deve sempre essere piacevole. Per evitare di annoiarlo o stancarlo, le ripetizioni non devono mai essere ossessive tenendo presente che, anche se i cani non hanno la nozione del trascorrere del tempo, hanno comunque bisogno, temporaneamente, di occuparsi d'altro per dimenticare ciò che è accaduto poco prima. Quando il comando è completamente acquisito, l'esecuzione può avere uno sviluppo ridotto omettendo la

conclusione piacevole: • • • •

richiamo (richiesta di attenzione chiamandolo per nome) richiesta (comando specifico: verbale o gestuale) risposta del cane (corretta esecuzione dell'esercizio) gratificazione (premio: alimentare o verbale o carezza), buona ragione - rinforzo positivo


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Al fine di evitare che il cane, ogni volta, termini l'esercizio in modo insoddisfatto, sarebbe utile, di tanto in tanto, concluderlo in modo piacevole rendendolo sempre interessante. Molti cani però non amano sottomettersi facilmente e quindi tendono a non ubbidire, pur riconoscendolo, al proprio capo branco; per ottenere comunque la loro subordinazione e quindi dipendenza, è necessario in questi casi aggirare l'ostacolo sociale, facendo leva sulle loro debolezze. Alcuni modi per interessarlo lasciando a lui l'iniziativa: Durante gli esercizi non muoverti mai verso di lui. Se dopo un paio di tentativi non hai avuto esito positivo, non insistere, riproverai domani. Se l'esercizio ha avuto esito positivo, non ripeterlo per almeno due giorni. Non dare dimostrazioni ad amici, meno è distratto e maggiore sarà l'efficacia dell'esercizio. 1. richiamalo o poniti in condizioni di essere osservato. Senza guardarlo negli occhi, fingi di avere qualcosa di prezioso in mano che non vuoi dividere con nessuno. Quando si avvicina incuriosito, continua a difendere ciò che nascondi. Se tenta di di aprirti la mano, fai ancora qualche piccola resistenza ma poi, svela il tesoro, che sarà un boccone molto appetibile; lasciarglielo prendere, come se te lo rubasse o l'avesse conquistato. Per il cane la conquista o il furto, nei confronti di un compagno, sono molto appaganti, infatti, indipendentemente dal carattere è una affermazione sociale: per il dominante significa ribadire la propria posizione, per il subalterno è un passo avanti verso la scalata sociale. Naturalmente è necessario, di tanto in tanto, non lasciarlo vincere al fine di mantenere il giusto livello gerarchico del gruppo.

2. richiamalo o poniti in condizioni di essere osservato. Accucciati, senza guardarlo negli occhi, fingi di cercare

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qualcosa di importante, magari rovistando fra i suoi giochi oppure, se sei fuori, fingi di scavare come se fossi attratto da uno stimolo irrefrenabile. Per il cane la ricerca e la scoperta di un oggetto, è molto stimolante. Quando ti raggiunge, accetta il suo aiuto nella ricerca, non appena capisci che è molto interessato, fai comparire uno dei suoi giochi; fingi di lottare per impadronirtene poi lascia che lo prenda. Per il cane, trovare qualcosa prima del compagno è molto appagante. Naturalmente è necessario, di tanto in tanto, non lasciarlo vincere al fine di mantenere il giusto livello gerarchico del gruppo.

3. (questo esercizio deve essere eseguito in un ambiente sicuro ed eventualmente recintato) richiamalo o poniti

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in condizioni di essere osservato. Voltagli le spalle, avviati nella direzione opposta alla sua, non voltarti e non curarti se ti segue, prosegui deciso come se volessi raggiungere un obiettivo, senza comunque uscire dal suo campo visivo. Probabilmente ti raggiungerà nel più breve tempo possibile; per il cane arrivare in un luogo prima del compagno, è importante al fine di non perdere nessuna opportunità di conquista. Quando ti raggiunge o ti supera, fermati, premialo e prosegui con lui nella direzione che sceglierà.

4. (questo esercizio deve essere eseguito in un ambiente sicuro ed eventualmente recintato) richiamalo o poniti

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in condizioni di essere osservato. Voltagli le spalle, avviati nella direzione opposta alla sua, non voltarti e non curarti se ti segue, prosegui. Se non ti raggiunge immediatamente, non appena possibile esci dal suo campo visivo; fermati dietro lo stipite di una porta oppure, se sei fuori, dietro ad un edificio o un albero e aspetta che ti raggiunga. Il cane è molto curioso, non resisterebbe a lungo senza vedere cosa sta facendo il compagno perciò, prima o poi deve raggiungerlo al fine di non perdere nessuna occasione per imitarlo o superarlo. Quando ti raggiunge accoglilo con allegria premiandolo

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seduto

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Il comando seduto è il primo che si impartisce al cane. E' indispensabile per il controllo comportamentale e da questo semplice esercizio partono tutti i metodi di educazione. Dotazioni: • Uno o più giochi con cui il cane gioca piacevolmente, meglio se in lattice. • Bocconcini premio di cui il cane è molto ghiotto. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi il cane. • Evita di parlare. • Evita il contatto fisico con il cane. Azioni: 1. Tieni nella mano destra un gioco o il bocconcino. La mano sinistra non è interessata perciò deve restare neutra vicina al corpo o dietro la schiena. 2. Richiama l’attenzione del cane, non devi raggiungerlo, deve venire lui da te 3. Fagli riconoscere ciò che hai in mano ed invitalo ad appropriarsene. Stimolo 4. Continua solo se il cane è molto interessato, altrimenti sostituisci le dotazioni. 5. Poniti di fronte al cane, piegati leggermente in avanti, il braccio destro rilassato (non teso) con la mano poco sopra i suoi occhi. 6. Fai in modo che per addentare l’oggetto sia costretto ad alzare la testa ed indietreggiare o Se è riuscito ad appropriarsi di ciò che hai in mano, interrompi l’esercizio e riprendi solo dopo qualche minuto con un gioco alternativo. Fai attenzione a non farlo vincere troppe volte, rischieresti di vanificare la validità del sistema. o Se si allontana disinteressato, sostituisci il gioco e torna al punto 2. Interrompi dopo qualche tentativo non riuscito, ripeterai tutto l’indomani. o Se indietreggia seguilo, prima con la mano poi eventualmente facendo qualche passetto in avanti. Non spostarti più di tanto, nel caso interrompi senza premiarlo, ripeterai dopo qualche minuto dal punto 2 o Se il cane tende a piegare le zampe posteriori come per sedersi, continua nell’azione fino a quando è seduto completamente. (ha già imparato qualcosa) Risposta 7. Con il cane nella posizione di seduto gli permetterai di appropriarsi del gioco o del bocconcino (premio per ciò che ha fatto). Rinforzo positivo. 8. Allontanati di qualche passo, lasciandolo giocare o mangiare. 9. Ripeti per alcune volte questi esercizi (possono anche passare giorni). o Se ti rendi conto che il cane non ha capito che per ottenere l’oggetto desiderato deve sedersi, interrompi, continuerai l’indomani. o Se ti rendi conto che il cane ha capito che per ottenere l’oggetto desiderato deve sedersi, ripeti l’operazione e, mentre piega le zampe posteriori, pronuncia la parola "seduto" con tono invitante e non come comando, scandisci molto bene le sillabe (se..du..to). Dagli l’oggetto desiderato accompagnato da una carezza con la mano sinistra ed una parola di lode es.: bravo (premi per ciò che ha saputo fare). 10. Quando il cane tenderà a sedersi alla sola vista dell’oggetto desiderato, devi pronunciare comunque la parola seduto. 11. Proseguendo negli esercizi la parola seduto sarà sempre più naturale e meno scandita, ma sempre con tono invitante. 12. Si considera acquisito il comando seduto quando, senza la vista dell’oggetto ed alla sola parola seduto il cane si siederà. 13. Per le prime volte, ogni esercizio eseguito correttamente dovrà essere accompagnato dai premi: alimentari (bocconcini), fisici (carezze), verbali (bravo). 14. In futuro basterà un premio solo dei tre citati. Per gratificare il cane per gli esercizi ben eseguiti dovrai diversificare il più possibile la scelta dei premi. 15. In futuro, a comando acquisito, non dovrai mai premiarlo se si siede(1) senza che gli venga impartito l'ordine sequenza finale del comando pronuncia il comando SEDUTO con tono naturale. concedi il giusto PREMIO.

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Comando NO

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Lo scopo è di inibire l'intenzione che il cane ha di mettere in atto un'azione indesiderata. Il comando deve essere dato quando l'azione non ha ancora avuto inizio ma il cane ha già deciso di attuarla. Il conduttore deve essere molto attento e conoscere molto bene il proprio cane in modo da anticiparlo e dare il comando con i giusti tempi di intervento. Se il comando viene dato con troppo anticipo si rischia di sconcertare il cane in quanto non potrebbe interrompere qualcosa che non ha ancora deciso di fare. Se viene dato con ritardo, quando l'azione ha già avuto inizio, pur interrompendosi, potrebbe essere troppo tardi per evitare un eventuale danno. Atteggiamenti: • guardalo negli occhi solo quando dai il comando • parla solo per dare il comando Quando • questo comando è totalmente indipendente dal tipo di educazione raggiunto • utile il comando seduto • tutte le volte che il cane tenta di mettere in atto un'azione indesiderata • simulare un'azione indesiderata per fissare il comando • per tutti i cani, indipendentemente dall'età • tutti i componenti della famiglia Esecuzione • procurati un oggetto conosciuto dal cane con il quale gioca volentieri • in alternativa un boccone molto appetibile • in un momento in cui è distratto, richiama l'attenzione del cane • invitalo a raggiungerti facendo notare quello che hai in mano o se non è interessato, cambia oggetto e ricomincia • se conosce il comando seduto, fallo sedere • fagli annusare l'oggetto invitandolo ad appropriarsene • se tenta di prenderlo, pronuncia il comando NO con tono invitante o se non è interessato, cambia oggetto o sii più convincente • contemporaneamente ruota la mano, presentandogli il dorso e celando l'oggetto in modo che non possa essere preso o se tenta comunque di prenderlo, ridai il comando NO e allontana la mano dal muso del cane • ripeti per almeno altre due volte consecutive lo stesso esercizio nell'arco di pochi minuti • infine, indipendentemente dal grado di apprendimento, lascia che si impossessi dell'oggetto e complimentati con lui (es: BRAVO) • ripeti questo esercizio un paio di volte al giorno come simulazione o approfitta dei momenti in cui gli fornisci i supplementi • ricordati che non devi arrivare a tediare il cane per non correre il rischio di fargli perdere interesse. • quando il cane ha raggiunto un buon grado di apprendimento, si può evitare, qualche volta, di dargli l'oggetto che avete in mano e interrompere l'esercizio. Il comando si può ritenere fissato quando al primo NO il cane si ferma in attesa del comando successivo e non cerca di appropriarsi dell'oggetto, sia durante che dopo l'esercizio. Naturalmente, quando vorrai utilizzare il comando NO per interrompere un'azione qualsiasi che il cane sta compiendo nel momento specifico, dovrai, immediatamente dopo, impartire un nuovo comando che lo induca ad attivare un comportamento alternativo piacevole. Esempio, il cane sta andando in una direzione sbagliata: • richiama la sua attenzione chiamandolo per nome • impartisci il comando NO in modo secco ed imperativo • non appena interrompe l'azione impartisci il comando vieni • non appena ti raggiunge premialo e complimentati con lui • lascialo di nuovo libero di muoversi

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Basta

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Il cane non conosce misure perciò, nel momento in cui impara a ricevere dietro regolare e concordata richiesta(1), c'è il rischio che non si accontenti di ciò che gli viene concesso insistendo a dismisura. Se rifiutassimo di concedere senza poter dare spiegazioni comprensibili, rischieremmo di vanificare tutto il lavoro fatto per insegnargli a chiedere. Dobbiamo quindi adottare un segnale comprensibile che lo metta in condizione di capire che da quel momento in poi è perfettamente inutile insistere, tanto non otterrebbe più nulla, pur mantenendo valida la richiesta fatta. Anche in questo caso, potremmo far leva su una delle sue debolezze: la gola. Basta: • procurati dei bocconi appetibili e conosciuti • richiama la sua attenzione in modo che ti raggiunga • complimentati con lui per averlo fatto • dagli un paio di bocconcini in modo da stuzzicare il suo desiderio di volerne altri • nascondine uno nel pugno della mano in modo che ne percepisca l'odore • aspetta che te lo chieda poi apri il pugno e permetti che lo prenda • fallo un paio di volte anche con l'altra mano aspettando sempre che sia lui a chiederti di aprire il pugno • a tua discrezione e comunque quando il suo desiderio è ancora vivo chiudi entrambi i pugni senza nascondere nulla e porgili alla sua attenzione • sentendo comunque l'odore ti chiederà di aprire un pugno, cosa che farai immediatamente • rendendosi conto che nel primo non c'è nulla, ti chiederà di aprire l'altro, cosa che farai immediatamente • rimarrà sconcertato e deluso nel vedere che anche questo è vuoto • a questo punto, guardandolo negli occhi(2),, pronunci una parola che dovrà essere adottata in futuro quando intendi rifiutare una richiesta (es. BASTA) • il tono non dovrà essere imperativo ma invitante • distogli lo sguardo dai suoi occhi e lascia che annusi o lecchi il palmo delle mani • se non si convince ed insiste, ripeti il comando sempre con tono invitante • deve avere la sensazione che l'assenza dei bocconcini non dipende da te ma, anche tu come lui, stai subendo la situazione • attendi che si allontani senza nessun altro stimolo. Deve andarsene perché di bocconcini non ce ne sono più • in futuro, puoi usare anche una sola mano • puoi pronunciare il comando con un tono più duro • puoi presentare il palmo della mano in qualsiasi posizione, l'importante è che si veda che è vuoto • importante: il gesto della mano ed il comando devono essere associati al rifiuto • quando il comando sarà sufficientemente fissato, si potranno usare il gesto ed il comando separatamente fino ad ottenere lo stesso risultato Ogni volta che intendi rifiutare una sua richiesta, o che vuoi solo rimandare, usa il gesto della mano ed il comando associati guardandolo negli occhi poi, senza aspettare una sua possibile reazione, riprendi le tue faccende non curandoti di lui. I rifiuti, dovranno essere il più coerenti possibile per non sconcertarlo e per mantenere sempre validi i segnali di richiesta.

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Il Gioco

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Il gioco per il cane, oltre ad essere necessario per un'esistenza in buona salute, è l'indispensabile attività quotidiana utile a mantenere l'equilibrio sociale del branco a cui appartiene. Il padrone, nel partecipare ai giochi con il proprio cane, deve tenere nella giusta considerazione il suo carattere oltre alla sua età e lo stato fisico. Indipendentemente dall'indole del cane, è indispensabile una adeguata educazione di base che gli permetta di capire alcuni comandi e la giusta condotta da tenere nei rapporti sociali. La caratteristica base, utile a stabilire quale dovrà essere l'approccio al gioco, è naturalmente la sua personalità ed il modo in cui si propone all'interno del gruppo. Cane tendente al dominante: • come tutti i dominanti, tende ad imporsi come capo branco e quindi a condurre il gioco • quando ti propone di giocare, accetta solo saltuariamente le sue iniziative> • devi essere tu quello che propone il gioco al quale lui deve partecipare • quando non è attivo, attira la sua attenzione e coinvolgilo • poniti a distanza in modo che debba muoversi per raggiungerti (bastano pochi metri) • invitalo a giocare facendolo venire da te, molto utile la pallina o il solito bastone di legno • evita di fare tira e molla con oggetti di stoffa o bastoni • non accettare la lotta, deve restare sempre un gioco • se capisci che vuole imporsi e vincere senza giocare, cerca di dominarlo dandogli un comando che lo sottometta. Ideale il seduto • se non è sufficiente, utili sono i comandi lascia e no o se non interrompe le sue intenzioni, abbandona il gioco, portati a qualche metro da lui e proponine un altro o se interrompe le sue intenzioni, accettando la tua vittoria, continua il gioco • dopo aver vinto per qualche volta, lascia vincere anche lui • se dovesse allontanarsi perchè distratto, richiamalo immediatamente a riprendere il gioco • il gioco deve sempre essere interrotto da te e mai da lui • tutti i componenti della famiglia sono tenuti a partecipare adottando gli stessi atteggiamenti con le varianti del proprio carattere • lo scopo è di insegnargli che, se vuole giocare, deve accettare le regole e che comunque il capo branco non è lui. Cane tendente all'inibito: • come tutti i cani sottomessi, tendono a non giocare o ad abbandonare il gioco alla prima difficoltà • se ti propone un gioco, accetta immediatamente anche se non è un momento ideale, devi approfittare di queste sue rare iniziative • proponi spesso dei giochi, diversificando il più possibile allo scopo di stabilire quali sono quelli che lo mettono maggiormente a suo agio • quando non è attivo, recati nei suoi pressi e gioca con qualcosa in modo evidente ma molto blando, i movimenti devono essere alquanto lenti o se non ha intenzione di partecipare, accarezzalo dolcemente poi allontanati lasciando l'oggetto con cui giocavi accanto a lui o se capisci che potrebbe essere interessato, cerca di favorirlo adottando movimenti lenti ed eventualmente voce dolce • durante il gioco, se dovesse tentare di fare tira e molla, cerca di favorirlo senza esagerare con la resistenza • se dovesse accennare a ringhiare, fingi di spaventarti interrompendo subito il gioco, per riprenderlo più tardi • alle prime lascialo vincere subito abbandonando l'oggetto del contendere • aumenta i tempi della lotta facendolo sempre vincere • tutti i componenti della famiglia sono tenuti a partecipare adottando gli stessi atteggiamenti con le varianti del proprio carattere • lo scopo è di rassicurarlo e dimostrargli che potrebbe mirare a posizioni più elevate nella scala sociale del gruppo

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Il Collare

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Per poter affrontare adeguatamente l'educazione di base, è necessario che il cucciolo venga educato al guinzaglio, un po' per la condotta e quindi per le passeggiate, ma soprattutto per poterlo mettere in sicurezza in ogni circostanza. Naturalmente per abituarlo al guinzaglio, dobbiamo prima essere sicuri che possa sopportare la presenza di un collare che, bene o male è uno strumento che potrebbe risultare fastidioso se non accettato. Va ricordato che una mamma, quando vuole rimproverare un cucciolo troppo invadente o poco rispettoso, lo prende per la collottola e, così facendo, tenta di farlo rientrare nei ranghi. Durante lo svezzamento all'interno della cucciolata, oltre alla mamma, anche i fratelli giocando si prendono per lo collottola, in questo caso nel tentativo di avere la supremazia sul rivale. Il collare quindi, indossato per la prima volta, potrebbe richiamare vecchi ricordi quando qualcuno, per varie ragioni, tentava di sottometterlo. Per evitare che, a causa di qualche approccio poco attento, il cucciolo rifiuti il collare, creando non pochi fastidi al padrone che intende portarlo al guinzaglio, sarebbe opportuno adottare qualche piccolo sistema che, se proprio non dovesse servire, certo non guasterebbe. Il sistema viene proposto per cuccioli non abituati al collare ma, lo stesso approccio potrebbe essere utilizzato per un soggetto adulto che non ha mai portato un collare. Nel caso di un trovatello, suggerirei di capire se il collare non sia fonte di disagio per esperienze traumatiche precedenti e quindi sconosciute. Tempo necessario: da uno a più giorni. Preparazione precedente: nessuna. • procurati un nastro molto leggero di stoffa • lega il nastro intorno al collo del cucciolo o ATTENTO a non formare un cappio che stringendo possa strozzare o lascialo abbastanza largo che possa passare agevolmente dalla testa; deve poter essere tolto con rapidità in caso in caso di grave rifiuto da parte del cucciolo oppure perchè è rimasto impigliato in qualcosa o i capi del nastro non devono penzolare per evitare che il cucciolo, cercando di prenderli, si trascini il nastro in bocca • gioca piacevolmente con lui e, di tanto in tanto, crea una leggera tensione del nastro, tanto perchè il cucciolo ne percepisca l'innocua presenza • potrebbe essere utile inventarsi una pratica dell'allegria ma, se il cucciolo è molto giovane, sarebbe prematuro. • nelle fasi successive, quando ti rendi conto che il cucciolo sopporta agevolmente la presenza del nastro, puoi stringerlo un pochino in più; ricorda che al massimo della tensione deve permettere comunque di essere sfilato dalla testa, anche se con una certa fatica • in seguito, sempre giocando, richiama la sua attenzione poi, infilando la mano nel nastro, invitalo a venire verso di te; in questa fase, ricorda che il nastro deve sempre essere in tensione, come se fosse lui a portarlo da te o se fa resistenza non insistere, riproverai domani o se si lascia guidare verso di te, complimentati in modo enfatico • non appena è vicino a te, premialo con un boccone appetitoso • continua questo esercizio fino a quando ti rendi conto della sua totale indifferenza alla presenza del nastro • a questo punto potrai mettergli al collo un collare molto leggero a fibbia, legato come detto e cioè: che possa uscire dalla testa con leggera fatica • puoi continuare con gli esercizi con il collare indossato ma, a questo punto puoi passare tranquillamente al guinzaglio(2)

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Il Guinzaglio Lo scopo è quello di abituare il cane alla presenza di un mezzo costrittivo al quale si ribellerà sicuramente. Se l'approccio e l'educazione non saranno traumatici, il cane avrà un rapporto con il guinzaglio tale da desiderarlo in quanto mezzo di piacere e di soddisfazione.

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Dotazioni iniziali: • Guinzaglio in cuoio o nylon lungo (20 – 140 cm robusto in modo adeguato alla taglia, non sono adatti i guinzagli regolabili o allungabili. • Collare(1) in cuoio o nylon adeguato alla taglia del cane, non sono adatti quelli a strangolo. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi(2) il cane. • Evita di parlare. • Evita il contatto fisico con il cane. Tempi • è preferibile ma non indispensabile avere già il controllo del cane (seduto) • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcuni giorni, fino ad acquisizione. • per cuccioli di qualche mese in poi. Azioni: 1. Abitua il cane al collare, lasciandoglielo al collo; anche largo, fino a quando ritieni che non gli dia più fastidio. 2. Recati in un luogo sicuro, va bene anche il tuo giardino. 3. Sistema il collare in modo che non si sfili dalla testa del cane ma che non sia troppo stretto. 4. Accucciati al suo fianco e collega il guinzaglio. 5. Alzati lentamente, metti il guinzaglio in lieve tensione ed aspetta che il cane si muova. • Se il cane tende ad indietreggiare, per sfilarsi il collare, evita di contrastarlo, avvicinati e ripeti il punto 4. • Se il cane non si muove, fai un passo in avanti ed aspetta, se rimane comunque fermo, fatti aiutare da qualcuno che lo chiami e lo stimoli a muoversi. Ricomincia dal punto 1. 6. Se il cane si muove liberamente, seguilo con una tensione del guinzaglio tale che il cane ne percepisca la presenza. Durante il movimento previeni eventuali condizioni di pericolo rallentando o cambiando direzione con un'azione lenta e graduale in modo che il cane non si senta costretto, deve avere la sensazione di essere lui a guidare la coppia. 7. Di quando in quando fermati, resta fermo per qualche secondo senza strattonare con il guinzaglio, evita di guardare il cane. 8. Ripartendo, cerca di convincerlo a cambiare direzione costringendolo con una tensione leggera e costante del guinzaglio ma senza insistere. 9. Se avverti che il cane desidera raggiungere un posto od un oggetto in particolare, favoriscilo senza correre. 10. Queste operazioni vanno ripetute fino a quando il cane non ha raggiunto una buona sopportazione del guinzaglio e del collare. 11. Quando avrai raggiunto risultati soddisfacenti, la condotta al guinzaglio va fatta tenendo il cane sulla sinistra del conduttore.

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Condotta al guinzaglio

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La condotta al guinzaglio è uno degli esercizi base in fase avanzata. Deve dare un'intesa tra cane e padrone che è paragonabile ad un ballo in coppia dove entrambi i componenti sanno quali passi fare. L'armonia di un cane con il suo conduttore raggiunge buoni livelli quando il rispetto e la fiducia sono reciproci. Dotazioni: • Gli stessi usati precedentemente per la sopportazione al guinzaglio. • Guinzaglio in cuoio o nylon lungo (120 – 140 cm) robusto in modo adeguato alla taglia, non sono adatti i guinzagli regolabili o allungabili. • Collare in cuoio o nylon adeguato alla taglia del cane, non sono adatti quelli a strangolo. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi il cane. • Parla solo per dare i comandi, se necessari. Tempi • deve aver superato brillantemente la sopportazione al guinzaglio • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcune settimane, fino ad acquisizione. • per cuccioloni o adulti. Azioni: La scelta di dove il cane deve stare rispetto al conduttore, è molto personale. Per ragioni di uniformità e anche per qualche pratica ragione, che per ora non analizzeremo, descriviamo il sistema con cane sulla sinistra del conduttore. Per coloro che comunque preferiscono portarlo sulla destra, dovranno invertire la posizione delle mani in modo da eseguire correttamente le manovre descritte. 1. Metti il cane sul seduto. 2. Collega il guinzaglio al collare. 3. Portati alla destra del cane con la gamba sinistra all'altezza della sua spalla. 4. La parte finale del guinzaglio (la maniglia) deve stare nella mano destra all'altezza del petto, mentre la mano sinistra deve impugnare il guinzaglio nella giusta posizione per dare la tensione richiesta in ogni momento. 5. Muoviti dando un leggero colpetto di guinzaglio in avanti con la mano sinistra (se vuoi puoi pronunciare un comando tipo passo, andiamo, via ecc.) aspettando che il cane ti raggiunga. • Se non si muove, ricomincia dal punto 3 e muovendoti, costringilo a seguirti tirando con la mano sinistra. Non esagerare con la tensione del guinzaglio. • Se scatta in avanti a passo molto deciso, fermati, lascia il guinzaglio con la mano sinistra, portala vicino alla destra e trattienilo con forza. Ricomincia dal punto 1. 6. La posizione del cane durante la condotta, deve essere quella del punto 3, a passo deciso. • Se tende a rimanere indietro, non rallentare, non voltarti e continua a camminare con lo stesso passo. Se il cane persiste in questo atteggiamento, probabilmente non ha ultimato il periodo di sopportazione. • Se tende a camminare in posizione avanzata, devi eseguire un'inversione di marcia e continuare a camminare. • Se ad ogni inversione tende a superarti continua ad invertire la marcia fino a quando, sconcertato, si ferma da solo in quanto stai manovrando senza camminare. Ricomincia dal punto 1. 7. Quando il cane mantiene la posizione per tratti più o meno lunghi, si può passare ai cambiamenti di direzione(3). • Svoltare a sinistra: rallenta fino a quasi fermarti trattenendo il cane con la sinistra, svolta sinistra, rilascia il cane e quando ti ha raggiunto riprendi la marcia. • Svoltare a destra: rallenta fino a quasi fermarti, svolta a destra mentre tiri il cane in avanti con la sinistra, quando ti ha raggiunto riprendi la marcia. • Direzione a sinistra: senza rallentare, trattieni leggermente il cane con la sinistra, fai la curva a sinistra, alla fine rilascia il cane proseguendo nella nuova direzione. • Direzione a destra: senza rallentare, tira leggermente in avanti il cane con la sinistra mentre fai la curva a destra, alla fine trattieni il cane proseguendo nella nuova direzione. 8. Quando i risultati sono abbastanza soddisfacenti, puoi variare la condotta inserendo tutti gli esercizi precedenti.

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9. La condotta al guinzaglio non può mai considerarsi ultimata, c'è sempre qualcosa da imparare. inversione di marcia: (vedi esempio) Questa manovra viene effettuata quando si deve invertire la direzione di marcia. Lascia il guinzaglio con la mano sinistra, trattieni il cane con la sola mano destra, fai un'inversione di 180 gradi ruotando in senso antiorario. Mentre stai girando su te stesso, passa il guinzaglio dalla destra alla sinistra, con le mani dietro la schiena, e tira il cane vero di te con la sinistra, come se fosse rimasto indietro, non appena il cane ti raggiunge, riprendi il guinzaglio con la destra, portando la sinistra in giusta posizione e prosegui la marcia.

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POSIZIONE DEL CONDUTTORE E DEL CANE

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INVERSIONE DI MARCIA IN MOVIMENTO

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Seduto fermo (libero)

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Il comando seduto-fermo è il comando che si impartisce al cane perché rimanga nella posizione di seduto per brevi momenti. Dotazioni: • Uno o più giochi con cui il cane gioca con piacere, possibilmente in lattice. • Bocconcini di cui il cane è molto ghiotto. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi il cane. • Parla solo per dare i comandi. • Evita il contatto fisico. Fasi e tempi • il cane deve aver superato brillantemente la fase seduto e terra. • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcuni giorni, fino ad acquisizione. • per cuccioli di qualche mese in poi. Azioni: 1. Richiama l'attenzione del cane chiamandolo per nome. 2. Metti il cane sul seduto di fronte a te. 3. Se il cane non risponde al primo comando, interrompi, lascia passare qualche secondo e ricomincia dal punto 1. 4. Pronuncia il comando fermo una sola volta con tono imperativo. 5. Mantieni la posizione che hai per qualche secondo, quindi dagli il giusto premio. 6. Ripeti l'esercizio ritardando gradualmente la concessione del premio. Puoi arrivare anche ad alcuni secondi. o Se il cane si muove per avere il premio, non concedere nulla e ricomincia dal punto 1, dopo qualche minuto. o Se il cane rimane in attesa del premio senza muoversi passa alla fase successiva. 7. Se ti sei reso conto che ha capito di dover rimanere in attesa qualche secondo per ottenere l'oggetto, pronuncia il comando fermo poi fai un mezzo passo indietro senza incrociare il suo sguardo. o Se il cane ti segue immediatamente, torna al punto 5. o Se il cane rimane fermo torna immediatamente verso di lui e premialo. o Ricorda che il cane non deve mai raggiungerti, devi essere sempre tu ad andare da lui. Lo scopo del comando è che deve aspettare il tuo arrivo per avere il giusto premio. 8. Ripeti per alcune volte questi esercizi distanziati di qualche minuto. 9. Quando ti sei reso conto che il cane ha acquisito il comando, puoi arrivare ad allontanarti di qualche metro. 10. Con il comando ben fissato puoi allontanarti di qualche metro o arrivare a nasconderti alla sua vista per brevi momenti. 11. Si considera acquisito il comando fermo quando il cane riesce a restare nella posizione per qualche minuto in tua presenza. 12. A seduto-fermo acquisito, si può passare al comando di libero (che sostituisce il premio),stimolando il cane a muoversi anche con un leggero tocco sulle spalle, fallo sempre con tempi diversi. 13. Evita che il cane si muova senza comando, se dovesse accadere, ripeti immediatamente l'esercizio. 14. Quando l'esercizio viene eseguito correttamente, interrompi la lezione. sequenza finale del comando richiama l'attenzione del cane chiamandolo per NOME. pronuncia il comando SEDUTO con tono naturale. pronuncia il comando FERMO con tono imperativo. attendi il tempo necessario. pronuncia il comando LIBERO (volendo, con un tocco sulle spalle del cane)

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Fermo (in piedi, seduto, terra) Lo scopo è di controllare il cane in posizione di fermo in ogni momento ed in ogni posizione. Dotazioni: • •

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• deve aver superato brillantemente la conduzione al guinzaglio • deve aver superato brillantemente il seduto-fermo e il terra-fermo • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcune settimane, fino ad acquisizione. • per cuccioloni o adulti. fase - fermo in piedi:

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• Cerca di essere disinvolto nei movimenti • Evita di guardare negli occhi il cane. • Parla solo per dare i comandi, se necessari. Tempi

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Gli stessi usati precedentemente per la condotta al guinzaglio. Guinzaglio in cuoio o nylon lungo (20 – 140 cm) robusto in modo adeguato alla taglia, non sono adatti i guinzagli regolabili o allungabili. • Collare in cuoio o nylon adeguato alla taglia del cane, non sono adatti quelli a strangolo per soggetti di età inferiore ai sette mesi. Atteggiamenti:

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1. Cane al guinzaglio. 2. Durante la conduzione, rallenta fino a fermarti trattenendo il cane con la sinistra fino a fermarlo. 3. Pronuncia il comando fermo. • fingi di muoverti in avanti e rimettiti subito in posizione ridando il comando fermo vanificando la sua intenzione a raggiungerti • esegui questo esercizio fino a quando ti rendi conto che non tende a seguirti e rimane dove l'hai lasciato> 4. Appoggia il guinzaglio sulla sua schiena ed allontanati di qualche passo. • Puoi tenerlo in questa posizione per un breve periodo di tempo. • Essendo in piedi sulle quattro zampe puoi scegliere se richiamarlo con vieni per farlo venire verso di te, oppure raggiungerlo. 5. Rimettiti in posizione e riprendi la marcia. 6. Per rafforzare il comando fermo in piedi, puoi dargli il comando, appoggiare il guinzaglio sulla sua schiena e fare un giro intorno a lui, prima in un senso e poi nell'altro. 7. Durante questo esercizio, non toccarlo anche solo involontariamente. 8. Quando il comando sarà ben acquisito, puoi girare intorno a lui urtandolo anche in modo deciso, ripetendo ogni volta il comando fermo II^ fase - fermo seduto:

Deve aver superato la fase fermo in piedi. Cane al guinzaglio. Durante la conduzione, rallenta fino a fermarti trattenendo il cane con la sinistra fino a fermarlo. Pronuncia il comando fermo. Pronuncia il comando seduto. >Pronuncia il comando fermo. Appoggia il guinzaglio sulla sua schiena ed allontanati di qualche passo. • Puoi tenerlo in questa posizione per qualche minuto. • Essendo in posizione di seduto,potresti richiamarlo, ma in questa fase meglio non farlo. In futuro, quando il comando sarà ben acquisito, potrai richiamarlo dalla posizione del seduto fermo. 8. Torna verso di lui e mettiti al suo fianco. 9. Riprendi la marcia. 10. Per rafforzare il comando fermo seduto, puoi dargli i comandi, appoggiare il guinzaglio sulla sua schiena e fare un giro intorno a lui, prima in senso e poi nell'altro.

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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

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Roberto D'Anna Cel:3388647340 11. Durante questo esercizio, toccalo come per caso con le gambe ed eventualmente con i piedi. 12. Sarai certo che non si muoverà, quando passandogli davanti lo costringerai a spostare il muso senza muovere il corpo. 13. Quando il comando sarà ben acquisito, puoi girare intorno a lui urtandolo anche in modo deciso, ripetendo ogni volta il comando fermo III^ fase - fermo terra: 1. 2. 3. 4.

Deve aver superato le fasi: fermo in piedi e il fermo seduto. Cane al guinzaglio. Durante la conduzione, rallenta fino a fermarti trattenendo il cane con la sinistra fino a fermarlo. Pronuncia il comando fermo.

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5. Pronuncia il comando seduto.

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6. Pronuncia il comando terra. 7. Pronuncia il comando fermo. 8. Appoggia il guinzaglio sulla sua schiena ed allontanati di qualche passo. • Puoi tenerlo in questa posizione per alcuni minuti. • Essendo in posizione di terra, non puoi assolutamente richiamarlo • Per riprendere la marcia devi raggiungerlo tu 9. Torna verso di lui e mettiti al suo fianco. 10. Pronunciate il comando seduto. 11. Riprendete la marcia 12. Per rafforzare il comando fermo a terra, puoi dargli i comandi, appoggiare il guinzaglio sulla sua schiena e fare un giro intorno a lui, prima in senso e poi nell'altro. 13. Muovendoti intorno a lui devi anche scavalcarlo più volte. 14. Durante questo esercizio, toccalo con decisione con i piedi. 15. Sarai certo che non si muoverà, quando passandogli davanti lo costringerai a spostare il muso senza muovere il corpo. 16. Quando il comando sarà ben acquisito, puoi girare intorno a lui urtandolo anche in modo deciso, ripetendo ogni volta il comando fermo 17. La posizione corretta è quella a sfinge, ma se non è così elegante, ciò che conta è la corretta esecuzione dell'esercizio.

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La Museruola

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I problemi di aggressività dei cani potenzialmente pericolosi, non verrà mai risolto con l'obbligo della museruola per alcuni soggetti, solo perché appartenenti a determinate razze o categorie, è indispensabile educare tutti i possessori di cani, in assoluto, fornendo loro le informazioni necessarie a renderli responsabili e capaci di accudire i propri compagni di vita. ci vorrebbe la " patente per la conduzione di cani " L'uso della museruola, adottato in particolari condizioni ambientali, è indispensabile per mettere il cane in sicurezza nei confronti di terzi, siano essi cani o umani. L'adozione di questo mezzo, ingiustamente considerato coercitivo, oltre a permetterci di ottemperare alle ordinanze comunali che regolano la frequentazione di ambienti pubblici, ci da modo di avere un maggiore controllo del cane, vedi ad esempio, evitare inopportune reazioni in occasione di interventi veterinari, del tipo doloroso. Indipendentemente dalle regole dettate di volta in volta, va ricordato che un cane potrebbe avere reazioni non controllate in ambienti particolarmente ricchi di stimoli negativi; ambienti molto affollati come fiere, mercati o luna park, eventi sportivi oppure durante l'uscita di bambini dalle scuole. Se l'educazione alla museruola viene fatta come imposizione, il livello di tollerabilità da parte del cane sarà notevolmente basso, o persino nullo, tanto da renderne l'uso una inevitabile tortura. Si suggerisce quindi di avviare l'abitudine alla museruola quando il cane è ancora un cucciolotto di qualche mese e sempre, indipendentemente dall'età, deve avere l'apparenza di un piacevole gioco e mai di una pratica necessaria legata all'ambiente. Preparazione: • avvia un ciclo di educazione di base • devi ottenere il totale controllo del cane • adotta una personale pratica dell'allegria • scegli una museruola adatta al muso del cane; non stretta perchè sarebbe troppo costrittiva, non larga in quanto il suo innaturale movimento potrebbe provocare lesioni cutanee • scegli un gioco che non possa essere addentato dal cane (un pallone o altro oggetto ingombrante) • appendi la museruola nei pressi delle ciotole (visibile dal cane) • le lezioni dovranno essere distanziate di qualche ora e riprese l'indomani ripassando l'ultimo livello acquisito. Prima fase: • gioca con lui in un ambiente conosciuto (casa) usando il gioco selezionato • tieni la museruola infilata in un polso e, durante il gioco, fai in modo che intervenga in modo attivo interponendola fra il muso e l'oggetto • non permettergli di morderla, deve accettarne la presenza come mezzo per giocare con te • continua fino a rendere la sua presenza utile al gioco (due o più giorni) • con la stessa mano che tiene la museruola, stringi delicatamente il muso chiudendogli la bocca. o se si divincola pronuncia un NO come invito e interrompi il gioco, allontanati, riproverai dopo qualche minuto per due o tre volte max o se non hai ottenuto risultati positivi, interrompi definitivamente, riproverai domani dal principio • se accetta di rimanere, anche per pochi secondi, in quella posizione, lascia la presa e premialo con un boccone • riprendi a giocare allegramente, eventualmente mettendo in atto la pratica dell'allegria • ripeti aumentando il tempo in cui sta con la bocca chiusa, mentre esegui questa operazione, puoi guardarlo negli occhi senza eccitarlo Seconda fase: • deve aver superato brillantemente la prima fase • gioca come nella prima fase tenendo in considerazione le esperienze fatte • durante il gioco, lo fai sedere poi, anziché stringere il muso con la mano, infila correttamente la museruola senza allacciarla o se dovesse rifiutarla riprova senza insistere ed eventualmente, dopo alcuni inutili tentativi, ritorna alla prima fase • se accetta di rimanere, anche per pochi secondi, in quella posizione, leva la museruola e premialo con un boccone • riprendi a giocare allegramente, eventualmente mettendo in atto la pratica dell'allegria

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approfondisci l'esercizio, aumentando gradualmente il tempo con la museruola inserita, fino a totale adattamento Terza fase: • deve aver superato brillantemente la seconda fase • in questa fase devi inserire ambienti nuovi e sconosciuti • gioca come nelle fasi precedenti, se sei fuori casa, usa il guinzaglio • durante il gioco, lo fermi, lo fai sedere, infili la museruola, l'allacci e lo lasci in quella posizione o se dovesse rifiutarla riprova senza insistere ed eventualmente, dopo alcuni inutili tentativi, ritorna alla seconda fase • se accetta di rimanere, anche per pochi secondi, in quella posizione, leva la museruola e premialo con un boccone • riprendi a giocare allegramente, eventualmente mettendo in atto la pratica dell'allegria • approfondisci l'esercizio, aumentando gradualmente il tempo con la museruola allacciata, fino a totale adattamento Fase ultima: • deve aver superato brillantemente le fasi precedenti • devi arrivare a farlo giocare con la museruola indossata e ben allacciata • inizialmente per tempi brevi, in seguito, puoi aumentare gradualmente • cambia spesso ambiente, sempre con guinzaglio ben allacciato • portandolo a passeggio, quando sei in posizione di sicurezza certa, puoi levargli temporaneamente la museruola: gli pulisci le labbra, lo premi e se è il caso lo fai bere • il cane accetterà di buon grado la museruola in quanto mezzo necessario per uscire e giocare allegramente con il suo padrone senza costrizioni • ricorda comunque che, anche se il tuo cane non da segni di intolleranza, la museruola è sempre e comunque una limitazione della libertà di movimenti.

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I tempi per raggiungere un risultato accettabile, dipendono dalla ricettività del cane e dalla buona volontà dell'educatore Il metodo deve essere non coercitivo ma presentato e condotto come gioco gradevole e gratificante.

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Terra

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Il comando viene eseguito dal cane, passando sempre dalla posizione di seduto, portando il petto a contatto con il terreno mantenendo le zampe anteriori a sfinge. Lo scopo è di mettere il cane in posizione di riposo e di sicurezza. Se dovesse muoversi senza comando, sarebbe costretto a passare in posizione di seduto, dando il tempo al conduttore di intervenire. Dotazioni: • Uno o più giochi con cui il cane gioca con piacere, possibilmente in lattice. • Bocconcini di cui il cane è molto ghiotto. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi il cane: • Evita di parlare. • Evita il contatto fisico con il cane. Fasi e tempi: • il cane deve aver superato brillantemente la fase seduto • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcuni giorni, fino ad acquisizione. • per cuccioli di qualche mese in poi. Azioni: 1. Con il solito oggetto nella mano destra, metti il cane sul seduto. 2. Restando di fronte a lui, abbassati mettendo il ginocchio destro a terra con il braccio allungato ma non teso. 3. Partendo dal naso del cane, porta lentamente l'oggetto verso il basso e verso di te in modo che sia costretto ad abbassare le spalle per raggiungerlo. 4. Devi metterlo in condizioni di spostare le zampe anteriori in avanti per raggiungere la tua mano. 5. E' un'operazione che richiede volontà da parte del cane, perciò dovrai avere molta pazienza ed evitare di stancarlo. • se interrompe la posizione di seduto, alzati e ricomincia dal punto 1. • Se dopo qualche tentativo, non ha portato a termine l'esercizio e ti sei reso conto che è distratto e non partecipa, interrompi senza concedere nessun premio, riprenderai domani. • Se dopo qualche tentativo, non ha portato a termine l'esercizio ma ti sei reso conto che stava partecipando, puoi premiarlo comunque lasciando l'oggetto a terra. • Se appoggia i gomiti a terra, prosegui con il punto successivo. 6. Con il cane nella posizione di terra gli permetti di appropriarsi del gioco o del bocconcino (premio per ciò che ha fatto), ti allontani di qualche passo lasciandolo giocare o mangiare. 7. Ripeti per alcune volte questi esercizi (possono anche passare giorni). • Se ti rendi conto che il cane ha capito che per ottenere l’oggetto desiderato deve mettersi a terra, ripeti l’operazione e, mentre sposta le zampe anteriori, pronunciala parola terra con tono invitante e non come comando, scandisci molto bene le sillabe (ter..ra). Dagli l’oggetto desiderato accompagnato da una carezza con la mano sinistra ed una parola di lode es.: bravo (premi per ciò che ha saputo fare). 8. Ripeti per qualche giorno. 9. Non devi permettere al cane di mettersi a terra alla vista dell'oggetto, l'azione deve avvenire solo su comando e partendo dalla posizione di seduto. 10. Ripeti gli esercizi passando dalla posizione di seduto a quella di terra con tempi sempre diversi. 11. Si ritiene acquisito il comando nel momento in cui il comando viene eseguito correttamente senza doversi inginocchiare e lontano dal comando seduto. 12. Per le prime volte, ogni esercizio eseguito correttamente dovrà essere accompagnato dai premi: alimentari (bocconcini), fisici (carezze), verbali (bravo). 13. In futuro basterà un premio solo dei tre citati. Per gratificare il cane per gli esercizi ben eseguiti dovrai diversificare il più possibile la scelta dei premi. sequenza finale del comando pronuncia il comando TERRA con tono naturale. Concedi il giusto PREMIO.

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Terra fermo

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Il comando terra-fermo è il comando che si impartisce al cane perchè rimanga nella posizione di terra per tempi medio lunghi. Dotazioni: • Uno o più giochi con cui il cane gioca con piacere, possibilmente in lattice. • Bocconcini di cui il cane è molto ghiotto. Atteggiamenti: • Evita di guardare negli occhi il cane quando non date comandi. • Parla solo per dare i comandi. • Evita il contatto fisico. Fasi e tempi: • il cane deve aver superato brillantemente la fase seduto e terra. • il cane deve aver superato brillantemente la fase seduto fermo. • 10-15 minuti 1-2 volte al giorno distanziate di qualche ora. • alcuni giorni, fino ad acquisizione. • per cuccioli di qualche mese in poi. Azioni: 1. Richiama l'attenzione del cane chiamandolo per nome. 2. Metti il cane sul seduto. 3. Metti il cane su terra. 4. Pronuncia la parola fermo una sola volta con tono imperativo. 5. Allontanati di qualche metro e rimani immobile senza guardarlo. o Se il cane si muove, non concedere nulla e ricomincia dal punto 1 dopo qualche minuto. o Se il cane rimane in attesa senza muoversi passa alla fase successiva. 6. Torna da lui e dai il comando seduto e dopo pochi secondi il libero (se vuoi puoi anche premiarlo, ma non sempre). 7. Fase conduttore fermo. Ripeti l'esercizio (seduto - terra - fermo) fermandoti sempre in posizioni e a distanze diverse, cerca di capire se ti segue con lo sguardo. 8. Fase conduttore in movimento. Pronuncia i comandi seduto - terra - fermo, allontanati leggermente da lui e continua a camminare lentamente. Ogni volta che passi vicino a lui, urtalo leggermente ripetendo il comando fermo (non guardarlo). Devi arrivare a scavalcarlo senza che si muova. o Se il cane si muove, non concedere nulla e ricomincia dal punto 1 dopo qualche minuto. o Se il cane rimane in attesa senza muoversi passa alla fase successiva. 9. Torna da lui dai il comando seduto e dopo pochi secondi il libero. 10. Ripeti per un paio di volte questi esercizi distanziati di qualche minuto. 11. Con il comando ben fissato puoi arrivare a celarti alla sua vista per periodi medio lunghi. 12. Si considera acquisito il comando terra-fermo quando il cane riesce a restare nella posizione per alcuni minuti, anche in assenza del conduttore. 13. Avrai buone garanzie che il comando sia ben fissato quando il cane dopo il comando fermo si mette comodo per una lunga attesa. sequenza finale del comando richiama l'attenzione del cane chiamandolo per NOME. pronuncia il comando SEDUTO con tono naturale. pronuncia il comando TERRA con tono naturale. pronuncia il comando FERMO con tono imperativo. cammina nei pressi del cane per il tempo necessario. raggiungi il cane e ti metti al suo fianco destro pronuncia il comando SEDUTO con tono naturale pronuncia il comando LIBERO (volendo, con un tocco sulle spalle del cane)

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