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Benvenuti nel mondo Anima & Kore.

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La zeta non vorremmo mai usarla.

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ABC dello sport è un’iniziativa che ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi a varie discipline sportive coinvolgendoli nelle settimane estive. Nuoto, tennis, scherma e calcetto insieme ad attività ludiche e ricreative. I partecipanti saranno seguiti da professionisti degli sport e accompagnati in ogni attività. I corsi si svolgeranno dal lunedi al venerdi dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.00. Il costo dell’iscrizione comprensiva di assicurazione è di 130 euro ( min. 8 iscr.). ABC dello sport si svolgerà nelle seguenti settimane: 9-13/16-20/23-27 giugno 30-4/7-11/14-18 luglio. Per informazioni

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con la partecipazione straordinaria dell’ Unione Calcio AlbinoLeffe

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professionisti dello sport in 7 piazze della citta per info: 035 234917 - 3930300167 Sports in tour è un’occasione unica di conoscere discipline sportive a due passi da casa, nelle piazze di Bergamo, gratuitamente! Sette quartieri della città coinvolti a giugno e settembre in una manifestazione mirata a diffondere lo sport e la cultura al movimento. Tennis, boxe, scherma, arti marziali, calcio e altre sorprese che stiamo preparando per regalarvi un’estate serena e divertente. Adulti e ragazzi di ogni età potranno praticare direttamente gli sport seguiti da tecnici e insegnanti qualificati senza impegni agonistici1 ma con lo spirito del vero appassionato.


foto L. M.

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I bambini imparano ciò che vivono

Se un bambino vive nella critica impara a condannare Se un bambino vive nelle ostilità impara ad aggredire Se un bambino vive nella derisione impara ad essere timido Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente Se un bambino vive nell’incoraggiamento impara ad aver fiducia Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere fede Se un bambino vive nell’approvazione impara ad accettarsi Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia impara a trovare l’amore nel mondo.

Doretj Law Nolte

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direttore responsabile e redazione

luca cavadini

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golf indoor - ivan rota lorenzo cherubini marco fermi mario mazzoleni milvo ferrandi nando cappelli roberta brolis sara croce - spia s.r.l simone chiodi studio bertacchi commercialisti ass.ti via mazzini, 24 035 249187 dott.ssa laura bertacchi dottore commercialista revisore contabile

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tutti i diritti di testi e immagini sono riservati all’editore

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EDITORIALE AVVENIMENTI MARIO MAZZOLENI- INTERVISTA ATLETICA BG MOTO GP BG BOXE FORMULA UNO NANDO CAPPELLI - INTERVISTA F1 BOAT LEO MORA - INTERVISTA GOLF GIUSEPPE FERRARA - INTERVISTA SNOWBOARD LIFESTYLE PSICOLOGIA DIETOLOGIA EVENTI MEDICINA PREPARAZIONE FISICA ESTETICA MUSICA OROSCOPO CINEMA E NARRATIVA FESTIVAL INTERNAZIONALE del CINEMA ANIMA & KORE

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15 maggio 2008 GOLF CLUB BERGAMO L’ALBENZA PRO AM BANCA POPOLARE DI BERGAMO CENTROBANCA

3 agosto 2008 OROBIE SKYRAID WORLD CHAMPIONSHIP

19 agosto 2008 TRE VALLI VARESINE

19 ottobre 2008 MARATONA E MEZZA MARATONA DI BERGAMO

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e d i t o r i a l e sport&clubs DI LUCA CAVADINI Ore 7.00 Driinnn…svegliaaaa. Giù dal letto e si comincia. Bagno, colazione, la moglie mi chiede i soldi per il corso di ballo di mia figlia Paola che piange e non ci vuole andare. In un angolo del tavolo Federico, il più grande, straparla tra uno sbadiglio e un sorso di latte sulla vittoria dell’Atalanta sul Milan e io gli dico di sì con la testa ma non lo ascolto. Trovo il computer e mi infilo la giacca prendendo a tutta velocità la via della porta di casa. Io vadooo, ciaooo. Nessuno risponde, chiaro. Tranquillo mattino in famiglia. SPECIFICARE FAMIGLIA: un uomo, una donna, a volte dei figli, progetti, quotidianità e spesso problemi. Trovo le chiavi dell’automobile in mezzo a trecento cose che ho nella giacca e mi immergo nel traffico del centro. Coda. Semafori rossi e gente che ti guarda come se avesse visto l’esattore delle tasse. Il più allegro ha la faccia di uno che ha perso la scheda del superenalotto vincente. E anche io non ho una bella cera immagino. Davanti a me una lunga giornata di lavoro. SPECIFICARE LAVORO: fare qualcosa e/o produrre per guadagnare soldi da spendere per vivere e pagare il corso di ballo di Paola, il mutuo della casa, la rata della macchina, le vacanze, la lavastoviglie che si rompe e anche mangiare… Arriverò come al solito tardi al lavoro perché devo anche parcheggiare e parcheggio non c’è. Corro, corro ,corro ed ecco la mia scrivania con quel quintalino di carte da smaltire. Tre pile da mezzo metro tipo grattacieli. Aiutoooo! E poi il telefono, driinnn…mai pensarlo perché suona davvero. Pronto, sì hai ragione, oggi consegnamo, hai perfettamente ragione tu. Ti farò uno sconto…ciao e grazie ancora. Metto giù e…driiinnn si continua così per tutta la mattina e le carte sul tavolo aumentano ancora. Pausa caffè. Mi chiama il capo. SPECIFICARE CAPO: ognuno ha il suo capo, è qualcuno che ci comanda e ci dice cosa fare e non fare. A volte è competente e autorevole altre volte è saccente, autoritario e un po’ stronzo. SPECIFICARE…non si può. Ma è il gergo usuale del popolo. Il mio è irascibile ma simpatico, un po’ logorroico ma alla fine è un buono. Ci sopportiamo ed è già molto. Pausa pranzo. Ci catapultiamo in un bar dove non cucinano piatti pronti, freddi, tiepidi e tanti panini che senti urlare il fegato di cento persone insieme. Si trangugia qualcosa e si torna in ufficio perché arriva il Vitali per l’ordine importante e a lui bisogna dire di sì. Davanti a me c’è Marta, una collega che si ostina a farsi bionda e nessuno ha il coraggio di dirle che sta male. Io compreso. Non è bella e nemmeno brutta. Certo quel vestito poteva anche risparmiarselo! Non squilla più il telefono. E’ matematico che verso fine giornata le telefonate diminuiscono perché sono inversamente proporzionali alle palle che girano velocemente ed alla tanta voglia di scappare. Driiinn…e si che l’ho già detto. Mai pensarlo perché accade. C’è un problema. SPECIFICARE PROBLEMA: è generalmente qualcosa o qualcuno che ti arreca quantomeno fastidio, una scocciatura, un po’di lavoro ulteriore, o una spesa di altri soldi. Se avviene alle 18.30 quando anche la coda di rientro ti sembra un paradiso pieno di zucchero filato è un dramma. Buonasera,sono la segretaria del commercialista, sì ricorda quella fattura del 12 giugno che avevamo sbagliato ed era registrata… L’ho persa a “ Buonasera sono la…”. Cerchi di risolvere quello che puoi e mentre tutti i tuoi colleghi se ne vanno resti attaccato al telefono pensando di essere l’ultimo dei pirla. E che prima o poi prenderai un aereo per l’esilio a Caracas. Spengo la luce dell’ufficio e corro, corro corro. Riprendo la macchina e mi rimetto nel traffico. Corro. Mi ritrovo dentro lo spogliatoio del campo da calcio(!?) dell’oratorio di Redona. Arriva Franco, il portiere detto sciagura; Vittorio, quello che non passa mai; Luca, il fighetto che mette il gel anche tra un tempo e l’altro; Nicola e anche Simone, che non si allena mai, mangia come un’idrovora, è magro come Fassino a dieta e gioca come Del Piero. Invidia. Poi arriva l’allenatore che ci sgrida per la vittoria sofferta di domenica scorsa. Mi cerca con lo sguardo e mi trova: te ghet de fa cor la bala. E fa mia i tò szughì altrimenti te fo scoldà la panca! Mi guardo attorno e tra il profumo di canfora e le chiacchere dei ragazzi mi sento felice. Il campo di sabbia ed il pallone sempre troppo veloce ci aspetta. Ad maiora.

EDITORIALE

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Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti 12


un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero

ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose

ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire piÚ a sentire niente il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini

il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

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la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede e allora ci si vede ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c'è niente un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che

hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto

l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

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io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

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AVVENIMENTI

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David Nalbandian - VINCITORE MASTERS 2007


19 Carolina Kostner - CAMPIONESSA EUROPEA e VICE CAMPIONESSA DEL MONDO 2008


20 Kakà - PALLONE D’ORO 2007


21 Gianluigi Buffon - MIGLIOR PORTIERE 2007


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Denise Karbon - CAMPIONESSA DEL MONDO


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Flavia Pennetta - WTA ACAPULCO


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Fair Play MILAN-INTER


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Armin Zöggeler - IL PIU’ GRANDE DI TUTTI I TEMPI


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Fabio Capello - GOD SAVE THE QUEEN


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SDRAMMATIZZARE


SUDDITANZA ? intervista a Mario Mazzoleni DI L UCA CAVAD I N I

Incontriamo Mario Mazzoleni ad Alzano Lombardo nella sua galleria d’arte, la Mazzoleni Art Gallery che insieme alla moglie gestisce con infinita passione e competenza. Ex arbitro di calcio in serie A con un finale di carriera burrascoso per le sue denunce al mondo arbitrale e al calcio in generale. Una storia che tutt’ora attende una soluzione sia in ambito sportivo sia in sede legale civile. Mario ci tiene a precisare che non c’entra nulla con calciopoli e che in nessuna delle famose telefonate compare il suo nome. E’ certamente nato tutto da lì, e il suo coraggio di esternare certi fatti l’ha etichettato come personaggio scomodo all’interno del palazzo.

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foto S&C

Che rapporto hai con il calcio adesso? Mi piace ancora, ci mancherebbe. Sicuramente dopo essere stato vittima dei meccanismi diabolici della politica sportiva mi sono un po’ raffreddato. Distinguerei dal calcio la maggior parte della gente che lo frequenta. Cosa spinge un ragazzo a fare l’arbitro? Una passione innata. Da piccolo arbitravo le partitelle dell’oratorio e ho continuato a coltivare questa passione fino alla serie A. nessuno può toglierti questo piacere. Il reclutamento degli arbitri è in ascesa? No. Attualmente c’è una regressione, che dura da qualche anno. Troppi errori, pochi investimenti e rimborsi spese ridicoli a chi gira le province in località sperdute per arbitrare lo sport. Ma in serie A è diverso, gli stipendi sono decisamente diversi. Fino ad ora no. E poi gli stipendi bisognerebbe pagarli. Mi risulta che gli arbitri delle serie professionistiche non percepiscano stipendi da tempo. E non si può essere sereni. Chi lo sarebbe? Cosa pensi del professionismo nell’arbitraggio? Assolutamente contrario, controcorrente tanto per cambiare. Un arbitro autonomo non percepisce stipendi professionistici da leghe, superleghe o quant’altro. Qualcuno prima o poi il conto lo presenta. E per non lasciare un posto così remunerato iniziano le telefonate…

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Anche qui conta la passione allora ma si può vivere di passione? No. Ma ogni arbitro deve continuare la propria vita e la propria posizione sociale. Deve continuare il proprio lavoro. E la moviola in campo? Sono d’accordo con tutte le novità che possono migliorare il calcio ma negli ultimi anni non ce n’è stata una. Gli auricolari non funzionano. Ma non come innovazione ma proprio tecnicamente. I sensori che segnalano il pallone dentro o fuori la linea di porta se fossero sicuri sarebbero positivi. Ma come?! Nel calcio milionario non riescono a far funzionare dei semplici auricolari? Forse non vogliono. Non tutti sono a favore di queste innovazioni. E le polemiche servono alla televisione, ai giornali e a turno anche alle stesse squadre. Nel tennis riescono a stabilire se una pallina di 5 cm colpisce una riga di7 a 230 km/h. Quindi? Appunto. Nel tennis… C’è ancora rancore per quanto ti è successo? Dopo aver smesso di arbitrare ho voltato pagina umanamente. Non ho tempo per il rancore perché il mio lavoro assorbe tutta la mia giornata e questo mi interessa. Poi le cause vanno avanti e voglio chiarezza ma è un’altra questione. Chi ti ha deluso? Alcune persone hanno detto cose e ne hanno fatto altre. Ma la solidarietà da parte dei colleghi c’è stata. E anche l’incredulità come quella di Paolo Bergamo, uno dei due designatori. Quello che non sopporto ancora è l’assenza di confronto diretto che più volte ho chiesto a coloro che mi hanno dimesso. Mai concesso, e forse già in questo ci sono tante risposte. Si può dire qual è la tua squadra del cuore? Sicuramente l’Atalanta. Da sempre. Quale altro sport avresti voluto arbitrare? Mi appassiona il rugby, sport con grande cultura e il basket. Guarda caso sport con due arbitri e con molte innovazioni … Esatto, ma la cultura non si crea in poco tempo. E non saranno certo le moviole in campo o gli auricolari decisivi per cambiare certe cose. Parlaci un po’ di questa passione per l’arte… È una questione di famiglia, il nonno, mio padre, e l’arte contemporanea che mi coinvolge molto. Stiamo aprendo uno showroom in Sardegna, all’interno del Fort Village di S.Margherita di Pula. Soddisfazioni e impegno sono alla base di tutto.

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Ci sono tanti calciatori in quel villaggio…Totti, Inzaghi, Maldini… Si, e mi hanno già prenotato per arbitrare il torneo!? E anche una scuola calcio dove parlerò ai ragazzini del regolamento e del mondo arbitrale. Si può fare un parallelo tra artisti e calciatori? Difficile. L’artista mette sulla tela emozioni e sensazioni. Nel mondo del calcio gli interessi prevalgono. Ma nemmeno in campo c’è qualcosa di vero? Si, ma appena si fischia il novantesimo inizia un’altra partita che incide più di quella vera. Forse sarò esagerato ma di sentimento ne vedo proprio poco. A Roma ci sono stati dieci episodi di violenza dall’inizio del campionato con trenta accoltellati. Che dire? Vorrei vedere uniformità di giudizi. Come quelli che chiedono agli arbitri. Un vetro rotto e trenta accoltellati sono sullo stesso piano? Certo mi piacerebbe non ci fossero questi episodi. A prescindere. Ma al termine delle partite c’è il terzo tempo, si danno la mano… Una pagliacciata. Preferirei meno simulazioni, rispetto reciproco, correttezza durante il gioco e meno falli pericolosi. Gesti concreti e non imposti dall’alto. Le strette di mano servono durante la settimana! Il più bravo calciatore ammirato in campo? Ibraimovich. Il più corretto? Tanti devo dire. Bortolazzi, Del Piero… Quello con il rapporto più difficile? Liverani quando giocava nella Lazio. Una partita difficile. Ma gli arbitri guardano le moviole in televisione? Eccome. E l’analisi serve molto a migliorarsi. Certo le critiche a volte

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sono esagerate ma è sempre una questione di ruoli e momenti. Adesso sono io che commento.

E se sbagliano? L’autocritica serve. Le pagelle le guardavi? Sempre. Come tutti. Dopo calciopoli cosa è cambiato? Bisognerebbe controllare tutte le telefonate attuali. Non saprei. Certe persone non ci sono più ma non è solo questione di nomi. Cosa faresti se tu fossi Collina a capo degli arbitri? Visto come stanno andando le cose se fossi Collina tornerei in campo ad arbitrare! Non può essere la panacea per tutti i mali. Le sostituzioni sono tante e i giovani devono crescere. E ripeto che chi lavora va pagato, il giusto, ma regolarmente! Qual è il tuo artista preferito? Abbiamo in esclusiva Ballantini che ci sta dando molti risultati anche di visibilità per la sua presenza a Striscia la notizia. Il mio preferito è Ferroni e anche Longaretti, un’artista superlativo. Cosa consiglieresti ad un neofita per iniziare il cammino nel mondo dell’arte? Consiglierei di non puntare sui grossi nomi. Di essere curioso e dare fiducia ai giovani. Osservare tutto e aprire la mente anche all’estero. L’arte islamica per esempio sta crescendo molto. Ma il calcio rimarrà nel tuo futuro? Direi di si (gli occhi si accendono ndr). Forse all’estero. Dalle parti dell’Inghilterra. Mi piacerebbe lavorare in quella dimensione. Grazie Mario. Londra è una bellissima città. Buon lavoro. www.mazzoleniartgallery.net

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foto Atl. Bg

ATLETICA BG 59 R EDA ZIO N E S&C

La nuova stagione è cominciata con il botto: vittoria nel campionato italiano di società assoluto maschile indoor, due scudetti giovanili, quattro titoli e sette podi ai Tricolori giovanili, giusto per non perdere il vizio. In casa Atletica Bergamo ’59-Creberg i successi sembrano non passare mai di moda e il 2008 pare proprio destinato, visto l’avvio, a ricalcare le orme delle ultime esaltanti stagioni, che hanno catapultato la società giallorossa al primo posto in Italia a livello giovanile. L’ultima, poi, è stata a dir poco eccezionale, con 17 maglie azzurre, 9 titoli italiani e altri 22 podi tricolori, uno scudetto, due promozioni in serie A e una medaglia d’argento agli Europei giovanili. Un bottino per certi versi inaspettato, al quale hanno contribuito, come ormai già da diverse anni, altre dieci società della provincia, che rappresentano il vivaio inesauribile dell’Atletica Bergamo ’59-Creberg: Libertas Caravaggio, Polisportiva Brembate Sopra, Oratorio Albino, Atletica Brusaporto, Marinelli Comenduno, Atletica Almè, Polisportiva Osio Sopra, Capriolese, Cappuccinese e Atletica Romano.

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STORICA PROMOZIONE. Quando si vince tanto, è sempre difficile stilare graduatorie di merito, ma stavolta ci sono pochi dubbi nell’indicare il traguardo più prestigioso e per certi versi inatteso del 2007: la promozione in serie A della squadra maschile assoluta, che con il secondo posto nella serie A Gruppo Argento ha conquistato il diritto a lottare nella finale tra i 12 migliori club d’Italia, va annoverato come il massimo exploit nei quasi cinquant’anni di storia della società presieduta da Dany Eynard e diretta dall’infaticabile Dante Acerbis. Un sogno diventato realtà, coronato con una squadra di giovanissimi, costruita tutta in casa - con poche risorse e senza andare a pescare atleti-mercenari da altre società e tantomeno da Paesi stranieri, ma semplicemente allevando i prodotti usciti dal proprio inesauribile vivaio, extracomunitari compresi. E non da meno è stata la squadra assoluta femminile, pure capace di centrare una promozione storica, dalla serie A1 (vinta) alla serie A Gruppo Argento. E anche qui si tratta di un gruppo di giovanissime, molte ancora juniores, il che lascia ben sperare in vista degli anni a venire, quando nel gruppo entreranno le tante promesse che stanno crescendo dietro. ALLIEVI TRICOLORI. A proposito di promesse, e sempre restando in tema di campionati di società, il 2007 ha regalato anche uno scudetto. A (ri)conquistarlo è stata la squadra Allievi, tornata sul trono dopo il 2° posto del 2006 che aveva interrotto la tripletta consecutiva precedente. Uno scudetto che ha avuto come corollario il 6° posto della squadra Allieve. Ma anche i due piazzamenti di prestigio (5° con i maschi, 3° con le ragazze) nel campionato Juniores, che nel 2006 aveva registrato la doppietta giallorossa sul gradino più alto del podio. ARGENTO EUROPEO. Il 2007 è stato anche l’anno dei tanti successi individuali, primi fra tutti quelli del marciatore Matteo Giupponi, che ha avuto il suo momento di gloria ad Hengelo, in Olanda, dove ha centrato una straordinaria medaglia d’argento sui 10 km agli Europei juniores, risultato mai ottenuto prima da nessun atleta bergamasco in una rassegna continentale a livello individuale. L’atleta cresciuto alla scuola di Ruggero Sala, dalla quale in pochi anni sono usciti già diversi azzurri, ha coronato così con il massimo risultato possibile la sua parentesi giovanile, che per 4 anni lo ha visto imbattuto su qualsiasi distanza in campo nazionale. Un ruolino premiato anche con la prima maglia della Nazionale assoluta, cui sicuramente ne faranno seguito altre, perché sul talento del ragazzo brembano, che ha chiuso la sua milizia in giallorosso (ora è entrato a far parte dei Carabinieri) con il record italiano di categoria sui 50 km, non ci sono dubbi. ARGENTO TRICOLORE. Dal canto suo Marta Milani si è confermata la protagonista numero uno al femminile. Pedina fissa delle Nazionali giovanili negli ultimi quattro anni, al debutto tra le Promesse ha rappresentato i colori azzurri agli Europei under 23 di Debrecen, da dove è tornata col primato italiano di categoria della 4x400. Ma il suo giorno di grazia lo ha conosciuto due settimane più tardi agli Assoluti di Padova, dove

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si è infilata al collo l’argento nei 400 con uno straordinario responso cronometrico (53”76, miglior tempo bergamasco di sempre): una prodezza premiata anche nel suo caso con la prima convocazione nella Nazionale maggiore. Passata ora nelle file dell’Esercito, l’allieva di Saro Naso in questo primissimo scorcio di 2008 ha già lasciato intendere di essere pronta per recitare un’altra stagione da protagonista, conquistando il secondo posto anche ai Tricolori indoor, dominando il campionato under 23 e indossando altre due volte la maglia della nazionale assoluta, di cui ormai è pedina insostituibile. REGNO DEI 400. I 400 metri sono stati la gara che nel 2007 ha prodotto più successi. Agli Europei under 23 sono andati anche Isabelt Juarez e Marco Francesco Vistalli, mentre Andrea Daminelli e Francesco Ravasio hanno difeso i colori azzurri sulla stessa distanza ai Mondiali under 18. A ciò si aggiunga che la specialità ha regalato (tra gare individuali e staffette, indoor e all’aperto) un bottino di 9 medaglie tricolori. Ravasio, presente anche alle Giornate Olimpiche della Gioventù europea, ha indossato i panni del mattatore. Al primo anno nella categoria Allievi, il ragazzo allenato da Angelo Alfano ha siglato la miglior prestazione nazionale stagionale e ha infilato la bellezza di 5 titoli italiani, grazie anche all’apporto dei compagni che, in staffetta, lo hanno aiutano ad arrotondare il suo en plein tricolore. Juarez, dal canto suo, ha esordito nel 2008 con il successo tricolore nella categoria Promesse e, soprattutto, con la prima convocazione nella Nazionale assoluta. PROMESSA DELL’ALTO. Grande protagonista è stato anche Davide Marcandelli che, pur limitato da qualche infortunio di troppo, ha acciuffato il 2° posto ai Tricolori Promesse per poi esplodere nella seconda parte della stagione con un salto a 2.20 che lo catapulta tra i giovani più interessanti del panorama italiano: tanto per non smentirsi, agli ultimi campionati italiani indoor il titolo degli under 23 è finito nelle sue mani. A proposito di salti, non si possono dimenticare le astiste Tatiane Carne e Arianna

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Martiradonna (pronte a raccogliere l’eredità della pluricampionessa e primatista italiana Elena Scarpellini, emigrata alla Sai Fondiaria), ma anche l’altista Marta Lambrughi e il lunghista-triplista Davide Sirtoli. NON SOLO CHATBI. Il settore in maggior fermento, tuttavia, è probabilmente il mezzofondo, che ha avuto nel solito Jamel Chatbi l’indiscusso numero uno, capace di mettere più volte in fila tutti i migliori italiani, dal cross alla strada, passando da quello che è il suo terreno di caccia preferito, ovvero i 3000 siepi, che lo hanno visto infrangere la barriera d’elite degli 8’30”. I suoi risultati hanno fatto da traino al settore, che si sta risvegliando dopo alcuni anni di oblio: le medaglie ai Tricolori dell’azzurro Claudio Gusmini, oltre che di Sergio Cuminetti, Michele Oberti e Isabella Cornelli sono segnali incoraggianti. I lanci hanno riproposto invece la pesista Serena Brena e la martellista Federica Castelli, mentre la velocità ha visto la conferma su ottimi livelli della diciassettenne Secre Charlene Sery, pur condizionata a sua volta dagli infortuni. E la marcia, dietro al talento di Giupponi, ha registrato la crescita anche di Andrea Adragna, fresco campione italiano Juniores sui 20 km per il secondo anno consecutivo. GLI ALTRI. Nel bilancio degli ultimi trionfi, non rientrano quegli atleti che, pur cresciuti nelle file dell’Atletica Bergamo ’59-Creberg, ora difendono i colori di altri club, per lo più militari, dove possono godere delle garanzie economiche necessarie per continuare a praticare atletica ad alti livelli. Ma tutti fanno ancora parte della famiglia giallorossa, perché sono seguiti dagli stessi tecnici che li hanno forgiati da giovani e si allenano quotidianamente sui campi della provincia. Non parliamo solo dei citati Giupponi, Milani e Scarpellini, ma anche del saltatore in alto Andrea Bettinelli (l’atleta più rappresentativo della società dai tempi di Vincenzo Guerini, che da tempo occupa i vertici nazionali della specialità), del marciatore Daniele Paris e della saltatrice in alto Raffaella Lamera, che proprio poche settimane ha conquistato il titolo nazionale assoluto indoor dando un calcio a una stagione sfortunatissima.

ATLETICA

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MOTO GP L’Italia c’è!! R EDAZIONE S&C

Gli aggettivi per descrivere la MotoGP si sprecano. Questi ragazzi che ci emozionano ad ogni gara sono dei pazzi scatenati sulle moto che ci regalano forti emozioni a velocità incredibili. Fenomeni come Valentino Rossi, Stoner, Pedrosa, Hayden, Capirossi e i nuovi arrivati Dovizioso e soprattutto Lorenzo rendono questa edizione del campionato 2008 avvincente ed incerta. Molte moto si sono rivelate competitive e il connubio con le gomme più che mai decisivo per le prestazioni dei piloti. Le Bridgestone e le Michelin si alternano nei vari circuiti offrendo prestazioni a livelli diversi e questa alternanza rende la competizione ancora più avvincente. I piloti italiani da sempre sono al massimo livello e la Ducati, campione mondiale 2007, promette di tenere alta la bandiera tricolore. Non ci resta che seguire incollati al video le gare della moto GP 2008 e gridare insieme al telecronista che l’Italia c’è, l’Italia c’èèèèèèèèè! E li sverniciamo tutti…

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sarà STONER...

... o ROSSI

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CALENDARIO 2008

data 9 marzo 30 marzo 13 aprile 4 maggio 18 maggio 1 giugno 8 giugno 22 giugno 28 giugno 13 luglio 20 luglio 17 agosto 31 agosto 14 settembre 28 settembre 5 ottobre 19 ottobre 26 ottobre

PILOTI 2008

pilota

paese

circuito

Qatar Spagna Portogallo Cina Francia Italia Catalogna Inghilterra Olanda Germania Stati Uniti d’America Repubblica Ceca San Marino Indianapolis Giappone Australia Malesia Valencia

Losail Jerez Estoril Shangai Le Mans Mugello Catalogna Donington Park Assen Sachsenring Laguna Seca Brno Misano Indianapolis Motegi Phillip Island Sepang Valencia

team

moto

Casey Stoner

D u c a t i M a r l b o r o Te a m

Ducati Desmosedici GP8

Dani Pedrosa

R e p s o l H o n d a Te a m

Honda RC212V

J i R Te a m S c o t

Honda RC212V

Y a m a h a Te c h 3

Ya m a h a Y Z R - M 1

Rizla Suzuki MotoGP

Suzuki GSV-R800

K a w a s a k i R a c i n g Te a m

Kawasaki Ninja ZX-RR

Honda LCR

Honda RC212V

San Carlo Honda Gresini

Honda RC212V

K a w a s a k i R a c i n g Te a m

Kawasaki Ninja ZX-RR

A l i c e Te a m

Ducati Desmosedici GP8

Marco Melandri

D u c a t i M a r l b o r o Te a m

Ducati Desmosedici GP8

Valentino Rossi

F i a t Y a m a h a Te a m

Ya m a h a Y Z R - M 1

Jorge Lorenzo

F i a t Y a m a h a Te a m

Ya m a h a Y Z R - M 1

Alice Team

Ducati Desmosedici GP8

Yamaha Tech 3

Yamaha YZR-M1

Shinya Nakano

San Carlo Honda Gresini

Honda RC212V

Loris Capirossi

Rizla Suzuki MotoGP

Suzuki GSV-R800

Nicky Hayden

Repsol Honda Team

Honda RC212V

Andrea Dovizioso Colin Edwards Chris Vermeulen Anthony West Randy de Puniet Alex de Angelis John Hopkins To n i E l i a s

Sylvain Guintoli J a m e s To s e l a n d

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Effendi & Merelli e Suzuki. Per vincere. La storia di Effendi e Merelli nel mondo delle due ruote inizia 20 anni fa. Da allora la costante attenzione riservata alle esigenze della clientela e l'insistente ricerca della qualità, cha l'hanno portata ad essere da 5 anni la concessionaria monomarca Suzuki, con rivenditori autorizzati distribuiti capillarmente in tutta la provincia di Bergamo, sono state fedeli compagne di viaggio. Oggi e nel futuro la concessionaria Effendi e Merelli propone all'attenzione del pubblico tutta la vasta gamma di modelli Suzuki che, nonostante le diversificazioni, mantengono inalterata un'unica impostazione di fondo: grandi prestazioni, massima stabilità, elevata sicurezza, eleganza e comodità. Il binomio Effendi e Merelli – Suzuki nasce ancor prima con ricche soddisfazioni. Dieci anni di fiducia e di collaborazione che ha portato nel 2006 il concessionario di Bergamo ad avere la migliore quota di mercato in Italia. Lo sviluppo e la mentalità vincente sono alla base del lavoro e del progetto Effendi e Merelli. L’apertura del nuovo punto vendita all’interno dell’Oriocenter, dedicato all’abbigliamento e agli accessori, lo dimostra. Nello show-room di via Corridoni potrete ammirare il nuovo concetto di esposizione chiamato Sport Gallery. La Suzuki Sport Gallery nasce dall’obiettivo di valorizzare la natura sportiva del marchio Suzuki all’interno degli show room della filiale italiana della multinazionale ed Effendi e Merelli ha subito recepito l’importanza di questo progetto.

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EFFENDI & MERELLI

Paolo e Simone festeggiano 47 i dieci anni di attivitĂ

Via Corridoni, 9 24100 BERGAMO TEL. (035)24.77.14 FAX (035)24.79.70 www.effendiemerelli.it info@effendiemerelli.it


ANDREAS SEPPI - VINCITORE

JULIEN BENNETEAU - FINALISTA

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Baci&Abbracci Un successo annunciato R EDAZION E S&C

Lars Graff, supervisor ATP ha ufficialmente nominato il Challenger di Bergamo degno di ricevere il premio come miglior torneo dell’anno come organizzazione e come partecipazione. Un riconoscimento che premia il lavoro degli appassionati di Bergamo che con il cuore e tantissima dedizione hanno trasformato questo trofeo Baci & Abbracci in un evento unico in sole tre edizioni. Il montepremi era 125.000$ ma il ranking medio dei giocatori valeva molto di più. Come in una bella favola con il lieto fine cosa c’era di meglio che avere come vincitore un italiano. Andreas Seppi, oggi fresco n° 40 al mondo e n° 2 italiano, ha vinto con pieno titolo battendo nell’ordine Navarro, Gabashvili, Ascione, Santoro e in finalissima il francese Benneteau con il punteggio di 2-6 6-2 7-5. In coppia con l’altra promessa italiana, Bolelli, ha vinto anche il doppio suggellando una magnifica settimana di tennis. Circa quarantamila presenze durante i nove giorni di manifestazione hanno riempito il palazzetto dello sport di Bergamo rimesso a lucido dagli organizzatori che hanno curato anche un padiglione dedicato all’ospitalità degli spettatori con ristorazione e stand promozionali. Appuntamento al prossimo anno per un’altra edizione degli Internazionali di Bergamo trofeo Baci & Abbracci. Marco Fermi, direttore del torneo, e il manager Gabriele Merelli, emozionatissimo patron dell’evento, promettono altre sorprese e ancora dei passi avanti. Il tennis italiano e gli appassionati ringraziano.

49 foto Ivano Viola


Luca Messi

Paziente Adobati

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Angelo Rottoli


maestro Eugenio Bugada

BG BOXE a Bergamo

R E D A Z I ON E S&C Associazione Dilettantistica Bergamo Boxe Via Cristoforo Baioni 46 – 24123 Bergamo Tel. 035 244598 www.bergamoboxe.com e-mail: info@bergamoboxe.com

Una storia della boxe a Bergamo che parte da lontano e precisamente dal 1913 all’interno del teatro Nuovo e passa per l’associazione sportiva Atalanta, il teatro Duse, il cinema Augustus di B.go Palazzo e i locali dello stadio comunale di calcio. Tanti nomi che hanno radicato questo sport nella terra bergamasca come Luigi Rappi, i fratelli Minelli e Reggiani, Ravanelli e Balzer, Secomandi e Benaglia fino all’attualità con Gentile e Bugada. Tanti pugili di primissimo livello che hanno onorato Bergamo. Pardini, il primo campione italiano nel 1914. Minelli che vince il titolo europeo nel 1949. Cometti, campione italiano ed europeo ed Egidio Bugada, attuale maestro di boxe, che vince il tricolore dei pesi massimi. E si prosegue con Valsecchi col titolo europeo dei medi. Adobati e Cassi tricolori insieme ai fratelli Bugada che si distinguono nella categoria dilettanti con il titolo nazionale e con numerosi match per onorare la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Un capitolo a parte meritano Angelo Rottoli e Luca Messi, i due pugili più rappresentativi dei nostri anni. Rottoli dopo aver conquistato i titoli italiani ed europei ha combattuto un grande incontro per il mondiale dei massimi nel 1987 contro Leon. Messi vince due titoli intercontinentali WBU e WBA nei pesi welter e sfiora l’impresa del titolo mondiale WBA a Chigago davanti a ventimila spettatori in mondovisione. Una sconfitta con grande onore che per la Bergamo Boxe rappresenta più che una vittoria. Dal 2006 la famiglia Bugada prende in mano le redini dell’associazione dilettantistica Bergamo Boxe promuovendo l’organizzazione di corsi di pugilato dall’amatore al professionista, con uno staff di tecnici qualificato che sviluppa il vivaio e la diffusione di questa prestigiosa arte sportiva. Nella palestra di via Baioni si perseguono valori importanti come la lealtà, il coraggio e il controllo delle proprie energie psico-fisiche. Il maestro Bugada e i suoi collaboratori vi aspettano per proseguire la gloriosa storia della boxe nella nostra città.

BOXE foto S&C

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CATEGORIA

COGNOME NOME

INCONTRI

Vinti Pari Persi

kg. 69 kg. 91 kg. 69 kg. 70 kg. 64 kg. 56 kg. 69 kg. 75 kg.70 kg. 72 kg. 66 kg. 69 kg. 72

Cortese Salvatore Marchesi Maurizio Agosti Nicolo’ De Toma Raoul Tibaldi Gabriele Bertolotti Mauro Rota Filippo Oberti Massimiliano Stacchetti Nicolas Riccio Amedeo Marino Gianluca Crotti Matteo Agazzi Michele

58 15 9 7 8 12 5 8 1 debutt. 1 1 debutt.

23 7 3 1 6 5 2 6 0

1^ serie 2^ serie 3^ serie 3^ serie 3^ serie 3^ serie juniores juniores cadetto 3^ serie 3^ serie 3^serie juniores

ALLENATORE: Fabrizio Bugada , tel. 335 5624622

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8 4 3 2 1 1 1 0 0

27 4 3 4 1 6 2 2 1 1 1


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Ferdinando Ripamonti

Dante Brugali

Paziente Adobati e Stefano Cassi

Enio Cometti

Livio Minelli e i calciatori dell’Atalanta

Mario Piantoni

Beppe Marcazzoli

Livio Minelli

Egidio Bugada

Verona 1962 “Veneto-Lombardia” Pesi s. velter: Veloteli vs Benaglia

Angelo Rottoli

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SUBARU LEGACY. DAI PRIMI NEL 4X4. Quando si parla di sicurezza, Legacy mette a nudo la sua anima e mostra il suo corpo. Sotto la veste raffinata di un’elegante station wagon, l’esclusiva tecnologia firmata Subaru: motore anteriore boxer 2.0 da 165 CV – benzina o Bi-Fuel – e trazione integrale permanente Symmetrical AWD. La massima stabilità e il massimo controllo per il massimo piacere di guida.

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il detentore ...

Formula 1 Una stagione avvincente R EDAZION E S&C

Dopo il calcio è sicuramente lo sport più visto in televisione. Un’enorme giro d’affari veramente globale visto che tutto il mondo è coinvolto sportivamente e commercialmente. Il circus della F1 è partito con grandi novità nel 2008. La più importante è sicuramente la limitazione dei supporti elettronici che negli scorsi campionati avevano aiutato notevolmente i piloti a domare i bolidi. L’eliminazione della traction control ha alimentato polemiche e Massa, Button e Coulthard si sono dichiarati molto contrari soprattutto per la pericolosità sul bagnato. Esperti avevano previsto un ridimensionamento del talento Hamilton che in effetti nelle prime gare ha avuto qualche problema. La McLaren si aspetta da lui progressi visto che quest’anno pagherà l’inglese ben 8000 euro a giro! Outsider sono Heidfeld e Kubica con la BMW Sauber e Kovalainen con la McLaren che insieme a tutti gli altri piloti della F1 proveranno a contrastare il dominio Ferrari che anche quest’anno sembra avere una macchina e delle gomme estremamente competitive. Raikko-

FORMULA UNO

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lo sfidante... ??

CALENDARIO 2008

nen e Massa hanno tutta l’intenzione di riconfermarsi nell’attesa di vedere, si sussurra, lo spagnolo Alonso in rosso per il prossimo anno. Un matrimonio che s’ha da fare!

data

paese

circuito

16 marzo 23 marzo 6 aprile 27 aprile 11 maggio 25 maggio 8 giugno 22 giugno 6 luglio 20 luglio 3 agosto 24 agosto 7 settembre 14 settembre 28 settembre 12 ottobre 19 ottobre 2 novembre

GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP GP

Albert Park Grand Prix Circuit Sepang International Circuit Manama International Circuit Circuit de Catalunya Istanbul Park Circuit de Monaco Circuit Gilles Villeneuve Circuit de Nevers Magny-Cours Circuit of Silverstone Hockenheimring Hungaroring Valencia Street Circuit Circuit de Spa-Francorchamps Autodromo Nazionale Monza Singapore Street Circuit Fuji Speedway Shanghai International Autódromo José Carlos Pace

Australia Malesia Bahrain Spagna Tu r c h i a Monaco Canada Francia Gran Bretagna Germania Ungheria Europa Belgio Italia Singapore Guippone Cina Brasile

FORMULA UNO

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Robert Kubica

Nick Heidfeld

PILOTI 2008

Heikki Kovalainen

Jarno Trulli

team

primo pilota

secondo pilota

Ferrari

Kimi Raikkonen

Felipe Massa

BMW Sauber

Nick Heidfeld

Robert Kubica

Renault

Fernando Alonso

Nelsinho Piquet

Williams

Nico Rosberg

Kazuki Nakajima

Red Bull

David Coulthard

Mark Webber

To y o t a

J a r n o Tr u l l i

Ti m o G l o c k

To r o R o s s o

Sebastien Bourdais

Sebastian Vettel

Honda

Jenson Button

Rubens Barrichello

Super Aguri

Ta k u m a S a t o

Anthony Davidson

Force India

Adrian Sutil

Giancarlo Fisichella

McLaren-Mercedes

Lewis Hamilton

Heikki Kovalainen

FORMULA UNO

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SCHERMA Passione Infinita Intervista a Nando Cappelli DI L UCA CAVA D I N I

foto S&C

La scherma è Nando Cappelli. Un matrimonio che sfida tutto e tutti senza nessun tentennamento. Nemmeno un attimo di crisi. Parlando con il Presidente la prima impressione è quella di trovarsi di fronte veramente un innamorato. Ha un po’ di amarezza perché le strade spesso sono piene di insidie ma tanta voglia di ricominciare una nuova avventura. Magari ancora più bella e gratificante.

Da dove partiamo Sig. Cappelli ? Dai sacrifici fatti in tanti anni che riverserò su questo nuovo progetto, la Polisportiva Scherma Bergamo che da poche settimane ha una bella sede presso il Centro Sportivo Don Bepo Vavassori al Villaggio degli Sposi.

SCHERMA

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foto S&C

Una bella collaborazione con la Bergamo Sport e le istituzioni. Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Ferrandi per la disponibilità a questa iniziativa. Mi ha dato veramente una grossa mano e ha creduto nel progetto. Ci dica qualcosa sul piano tecnico. E’ una scuola di scherma che ha varie finalità. La principale è la diffusione della scherma in tutte le tre armi e cioè fioretto, sciabola e spada. Stiamo reclutando nuove leve e già ci sono ottimi risultati anche con la partecipazione di scuole cittadine come la Donadoni. C’è il settore agonistico? Sicuramente anche questo aspetto è importante e va curato. Se dovesse crescere un’atleta con buone potenzialità tecniche sarei felice ma non è assolutamente indispensabile. Meglio avere tanti ragazzi che si divertono e imparano uno sport bellissimo. Ma lei avrà un sogno… Si era quello di portare un ragazzo alla Coppa del Mondo e l’ho realizzato. Adesso vorrei creare un centro federale a Bergamo. Questo è il mio obiettivo e spero di farcela. In questo momento i ragazzi tecnicamente dotati devono andare a Milano dove esistono realtà professionistiche e si respira aria di vera competizione. I maestri? Calabresi, un agonista vero ancora in attività che trasmette arte e competizione. Poi i maestri Bosio e Fantoni. Parola d’ordine che cerco di trasmettere è passione e professionalità. E di non avere gelosie per gli allievi che devono essere liberi di imparare e migliorarsi ovunque. L’allie-

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vo non è una prioprietà ma un ragazzo da istruire ed educare.

Ci parlava di una parte del progetto legato ai diversamente abili. Si, mi sto veramente impegnando a coinvolgere dei Maestri specializzati in questo settore. Penso che si svilupperà entro il 2008 a Mozzo. Ma fa tutto da solo? Direi che ho amici che mi aiutano con qualche sponsorizzazione ma è vero che il motore di tutto sono io. Ho anche diverse cariche provinciali, nazionali e anche europee nel settore master nel quale sono particolarmente impegnato. Sono un organizzatore mai domo. E schermitore… Si mi diverto e mi piace tantissimo. Tiro di scherma e a settant’anni sono un esempio per questo sport veramente affascinante ed entusiasmante. Ma se qualcuno volesse iniziare cosa deve fare? Venire a trovarci, senza nessun problema. Troverà accoglienza e disponibilità. Bambini da otto anni fino alla mia età. Varie categorie e vari Maestri adatti alle esigenze di ognuno. Sono in previsione anche delle competizioni? Sicuramente, con l’aiuto di sponsor e delle istituzioni porterò a Bergamo competizioni di alto livello al Palazzetto dello sport come il Campionato Italiano Master, il 2 giugno. Poi il Trofeo Gavazzeni – Mangiarotti, un torneo veramente sentito a livello personale. Ci tengo moltissimo. E’ appassionato di altri sport? Guardi sono legato affettivamente all’Atalanta e anche all’Albinoleffe ma di calcio non me ne intendo molto. Cari ragazzi, se volete farvi rapire dalla passione della scherma vi consigliamo di fare due chiacchere con Nando Cappelli, e fare un salto dai suoi maestri. Polisportiva Scherma Bergamo di Nando Cappelli Centro Sportivo Don Bepo Vavassori Villaggio degli Sposi - Bergamo. Info - 348 7140717 www.schermabg.it

SCHERMA

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Worm up! Tone up! Play golf! Prepararsi e allenarsi correttamente al gioco del golf Di Crist ian F i o ra maest ro di g o l f p re s s o G o l f I n d o o r a M o z z o – www. g o l fi n d o o r. o rg

Molte volte ho avuto modo di introdurre il gioco del golf come una disciplina nella quale non occorrano necessariamente straordinarie doti fisiche. Asserendo che il golf può essere una disciplina praticabile da tutti e a tutte le età, non va certo tralasciato uno stato generale di buona salute che, in ogni caso, è richiesto in qualsiasi tipo di attività fisica anche se di basso impatto, quale è il golf. Possedere uno stato generale sano significa prevedere e proteggersi dagli eventuali infortuni derivanti da qualsiasi pratica sportiva, nonché vivere meglio in generale. Ogni giorno, prima della gara, nei Circoli di golf, è possibile toccare con mano quanto questo concetto sia scarsamente tenuto in considerazione e quanti siano effettivamente i giocatori che dedicano 5 minuti del loro tempo al riscaldamento e all’allungamento dei muscoli al fine di preparare il corpo, prima alla pratica e poi al gioco. Arrivare al campo e partire per un giro di 18 buche, senza riscaldarsi, non sarà certo una cosa dolorosa, ma ricordate: da adolescenti tutto, o quasi, è permesso; in seguito si diventa adulti e nella maggior parte dei casi più sedentari; col passare degli anni i muscoli e i tendini diventano meno elastici e un semplice movimento può diventare fonte di guai seri.

GOLF

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Raccomando sempre l’importanza di un riscaldamento efficace, basato su pochi e semplici esercizi, dove il corpo ritrovi con immediatezza la fluidità dei gesti e il corretto tono muscolare. È bene però precisare che di esercizi, come di metodi, ne esistono tanti e tanti sono i risultati che si possono ottenere, ma nel concreto, che fare? E’ necessario suddividere le tre fasi principali della vostra permanenza al golf con esercizi specifici: riscaldamento (worm up), pratica e mantenimento (tone up), dove per pratica si può anche intendere il gioco vero e proprio. Di qui, l’adozione di un’attività consona al vostro tipo di fisico, armonica e votata al rilassamento e alla corretta postura del corpo nello spazio. Credo che il consiglio migliore sia evitare il “fai da te”, per farsi consigliare da un esperto (magari il proprio trainer della palestra, o il proprio maestro), o addirittura di frequentare i corsi specifici di fit-golf professionalmente strutturati nel centro Golf Indoor di Mozzo (035-610259). Terminata la fase di riscaldamento, entriamo nel vivo del golf! Lo scopo del gioco è quello di concludere un percorso, formato da 18 buche differenti tra loro, nel minor numero di colpi possibile. È innegabile asserire che detta attività abbia inevitabilmente delle difficoltà intrinseche legate al tipo di gioco e al luogo ove si svolge, ma pochi valutano gli aiuti, quelli che io considero “il rovescio della medaglia”. Primo aiuto fondamentale: abbiamo modo, sempre ed ovunque sul percorso, di conoscere la distanza che dovremo coprire con un colpo o con i prossimi a venire. Può sembrare poco influente quando si inizia, ma è fondamentale, dal momento che è una delle grandezze (assieme alla direzione) del gioco del golf. Ad ogni buca abbiamo a disposizione una segnaletica convenzionale che indica ai giocatori quanti metri mancano per raggiungere il bersaglio, per cui la distanza viene considerata un’informazione di pubblico dominio. Secondo aiuto fondamentale: la nostra attrezzatura, che è studiata al meglio per ottenere una performance regolare e in ogni condizione. Ogni giocatore può, per regola, avvalersi di massimo 14 bastoni, diversi tra loro per forma e caratteristica. I legni: gli attrezzi più lunghi, ci consentono lanci lontani e potenti, a traiettoria piuttosto tesa; va da sé quindi che il loro utilizzo è indicato soprattutto nelle fasi iniziali del gioco della buca, dove l’obbiettivo è di lanciare la palla il

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foto Fulvio Paris

più lontano possibile. I ferri: che ci consentono i lanci intermedi e che hanno distanze ben precise, determinate dal nostro livello di gioco e che differiscono tra loro di circa 10 metri ognuno. Ed infine il putter: l’unico bastone al quale non associamo una distanza precisa, ma con il quale l’obbiettivo è quello di far solo rotolare la palla, per cui il suo utilizzo è limitato nelle fasi terminali di ogni buca. Terzo aiuto: nel golf esistono molti metodi per giocare al meglio, ma tutti derivano da un singolo concetto che prevede l’apprendimento di diversi tipi di movimento (swing), al fine di creare i diversi colpi che comporranno il nostro bagaglio tecnico. Ora provate a pensare di conoscere un modo specifico per lanciare la palla, con un bastone che si adatti alla situazione, dove conoscete la distanza da coprire con precisione e il gioco è fatto! Mi piace pensare che questo sistema venga imparato per gradi, ma che comunque ci consentirà, fin da subito, di affrontare un percorso e di potersela cavare nella maggior parte delle situazioni. È facile, divertente e non richiede lunghe ed estenuanti sedute in campo pratica per mesi e mesi, ma necessita di una qualità importantissima: dobbiamo imparare alla perfezione disciplina e autocontrollo, nonché a conoscere noi stessi, nei pregi e nei difetti! Ovviamente l’accesso al percorso di gioco avviene per gradi, imparando le regole e le tecniche per eseguire lo swing correttamente. È buona norma iniziare dai movimenti più piccoli, detti anche mini-swing. Tra questi, i colpi con il putter e i lanci fino a 30-40 metri circa si imparano in 2-3 lezioni, poi la pratica e la voglia di allenarsi faranno il resto, al fine di perfezionare i colpi. Un ostacolo iniziale potrebbe essere l’impugnatura del bastone (il grip),

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foto Fulvio Paris

cruccio di molti giocatori e vanto di altri. Si impugna correttamente al fine di poter controllare la posizione del bastone durante il colpo, per poter così trasferire alla palla le giuste informazioni di lancio (traiettoria, curve laterali e potenza), ma niente paura! Il bastone non vi sfuggirà mai di mano, contrariamente a quanto sembra se siete alle prime armi. È necessario sviluppare la capacità di una presa leggera e al tempo stesso sicura, che ci consenta il controllo e non ostacoli la velocità che il nostro attrezzo dovrà avere per attraversare la pallina e lanciarla lontana. Un problema di molti infatti, soprattutto all’inizio, è nell’esagerata pressione che le mani esercitano sul bastone, impedendo così al giocatore di poter “sentire” correttamente le sensazioni che intervengono in un buon colpo. Esistono a questo proposito diverse modalità di presa, al fine di poter assecondare le esigenze di ogni giocatore e la conformazione fisica di ognuno di noi. I maestri, in campo pratica, sono gli unici esperti in grado di potervi preparare adeguatamente allo scopo; seguite con fiducia

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i loro consigli su come impugnare o stringere il bastone: scoprirete che la loro sensibilità in proposito è sconfinata rispetto alla vostra, fatta di allenamento costante e tanta passione. Nell’apprendere i diversi swing che useremo sul percorso il putter possiede una classificazione speciale in tal senso. Sappiamo che la nostra pallina dovrà solo rotolare (e il bastone ha un profilo studiato ad hoc), ma per quanto e in che direzione spesso rappresenta il vero problema nel gioco. Sappiate che il putter, contrariamente al suo fratello minore, il minigolf, non è poi così semplice e non va affatto sottovalutato in quanto rappresenta la difficoltà più grande. Molti giocatori hanno visto sfumare le loro velleità di vittoria per un corto putt sbagliato all’ultima buca, così come molti altri hanno potuto gioire per aver mandato la palla direttamente in buca da 30 metri e oltre. Il mio consiglio è: imparate la tecnica che compone questo colpo, fatela vostra con una pratica assidua e giocatelo nella maniera più semplice che potete. Solo così potrete sempre essere nella condizione tecnica e mentale per affrontare ogni colpo positivamente e senza paura di sbagliare. Buon golf a tutti e se volete scoprire come iniziare a praticare questo gioco meraviglioso, venite a trovarmi in Golf Indoor Bergamo a Mozzo in Via Fausto Radici, 1 www.golfindoor.org.

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F1 BOAT

a 200 all’ora sull’acqua REDAZIONE S&C

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Sfidarsi a oltre 200 all’ora sull’acqua con barche motorizzate con 450cv lunghe poco piu’ di 6 metri e 450 kg di peso , accelerando da 0 a 100 km/h in poco piu’ di 2 sec , cambiare direzione sottoponendo il fisico a “g” laterali pari a quelli di un caccia militare in piena accelerazione sono solo alcune caratteristiche peculiari di uno sport motoristico che negli ultimi anni sta prendendo sempre piu’ piede : la Formula 1 Inshore , piu’ comunemente chiamata F1 BOAT. I 24 piloti che compongono i 12 Team del circus motonautico provengono da 12 diverse nazioni . Il Campionato Mondiale tocca ben 3 continenti e si articola di una decina di gare adrenaliniche che si svolgono in contesti unici e spettacolari , spesso con con-


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n’azienda che valorizza i prodotti della terra siciliana. I maestri contadini offrono ottimi patè uniti ai prodotti ittici di Sciacca che miscelati producono aromi e profumi unici, marmellate naturali senza alcuna aggiunta artificiale, olio extravergine d’oliva con acidità inferiore allo 0,3%, vini di altissima qualità. E la frutta… firmata, un ritorno ai veri sapori della bella realtà del sud.

ringraziano per la partecipazione al torneo internazionale BACI & ABBRACCI 2008

Tel. 0925 21930 Fax. 0925 86781 Info 338 9989372 www.ferdinandea.ag.it 70


dizioni metereologiche avverse. Le imbarcazioni che vengono utilizzate per gareggiare sono la massima evoluzione tecnologica del catamarano a motore fuoribordo : si tratta di mezzi in carbonio e leghe leggerissime , sicuri e resistenti in caso di impatto tra imbarcazioni o semplicemente con l’acqua , in quanto sono sviluppati intorno a un “ cockpit indeformabile che e’ una vera capsula di sopravvivenza x il pilota in caso di incidente. I drivers arrivano a competere in questa categoria , che e’ la massima espressione motonautica a livello mondiale , attraverso un lungo iter nelle categorie nazionali inferiori ( Formula 1000, Formula 2 o altre discipline Offshore ed Endurance ) dove maturano la necessaria esperienza per poter gareggiare in Formula1. Il Campionato del Mondo 2008 F1 Inshore comincera’ nelle acque del Mar Arabico il 29 Marzo a Doha , splendida capitale del Qatar , per tornare in Europa a Portimao ( Portogallo ) il 4 Maggio . A seguire Finlandia 8 Giugno e Italia a Luglio ( luogo e data da confermare) per terminare il ciclo delle gare europee. Si prosegue la trasferta spostandosi in Asia con le 2 gare in Cina l’1 e il 19 Ottobre, quindi Macao 11 e Malaysia 16 Novembre per tornare infine negli splendidi Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi e Sharjah il 12 e 19 Dicembre 2008. L’Italia e’ la nazione con maggior numero di piloti partecipanti, primo tra tutti il 9 volte campione iridato Guido Cappellini, ma anche la citta’ di Bergamo ha un suo rappresentante : si tratta di Valerio Lagiannella , uno dei piloti piu’ giovani della categoria che proprio in questi giorni sta ultimando la barca per partecipare al Campionato 2008 , la sua quarta stagione iridata , con un Team privato. Quindi in bocca al lupo...e buon divertimento!! Per ulteriori immagini e informazioni visitate il sito www.f1boat.com

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foto L. M.

Filippo Mora intervista a Leo Mora DI L UCA CAVA D I N I

Circa 50000 partecipanti in rappresentanza di 40 nazioni. Gita a Parigi e finalissima al prestigioso Tennis Club de Paris. Filippo Mora, campione del Mondo under 10. Il rischio che si corre in questi casi è di celebrare il campione prima che lo diventi. Cercheremo di non correrlo ma devo fare una premessa. Leonardo Mora è un collega e un amico. Vedere suo figlio giocare è stato per me prima di tutto un’emozione. Poi l’analisi razionale di tutto quello che c’è dietro e davanti deve prevalere per il bene di Filippo. Ma l’emozione e la gioia che ti trasmette vedendolo sul campo rimane veramente l’unica cosa importante. Personalmente sono rimasto allibito delle capacità tecniche ma anche dell’aria di positività che Filippo ha dentro di sè.

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foto M. Gandossi

E’ un bambino che prende in mano una racchetta e la trasforma nel suo gioco preferito. Insieme ad altri giochi che i genitori non gli negano perché deve fare quello che vuole, che preferisce. Ha un altro pregio. Rimane ancora un bambino con quell’aria disincantata di chi sente solo la voglia di correre e giocare a tirare forte. E dentro. E bene, anzi, meglio. Mi dicono che più l’aria si fa difficile durante i match e più Fil sembra godere e alzare il ritmo. Guarda l’avversario e lo sfida. “Tira forte che tanto te la rimando più forte ancora!”. Incontro il Maestro Mora che di anni ne ha un po’ di più ma l’aria disincantata del figlio gli è rimasta. Mi confida che è preoccupato. “ Sento il suo respiro, quello che pensa e prova dentro, sento le sue emozioni e le vibrazioni del suo corpo, e mi fa male. Mi sale l’ansia…” Gli rispondo con la pelle d’oca la cosa più banale del mondo. “Leo è tuo figlio!”. Anche lui mi risponde una nuda verità. “ Luca non sono assolutamente preoccupato per lui. Sono io che non voglio stare male e so che non ci riuscirò.” L’intervista per me finisce qui. Caro Filippo, divertiti e tira sempre più forte.

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foto M. Gandossi

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Tiger Woods DI PAP

Tiger Woods è considerato il più grande giocatore di golf di tutti i tempi e anche se è difficile paragonare atleti che hanno vissuto generazioni agonistiche diverse le vittorie dello statunitense parlano chiaro. The Masters (1997, 2001, 2002, 2005), U.S. Open (2000, 2002), The Open Championship (2000, 2005, 2006), PGA Championship (1999, 2000, 2006, 2007)e innumerevoli altri tornei (82) diciamo minori che hanno fruttato lo scorso anno più di cento milioni di dollari vinti. Lo sportivo più pagato al mondo che muove una vera e propria valanga di soldi in ogni settore della propria vita, dallo sport in senso stretto agli aspetti commerciali legati alla sua immagine. Tiger Woods è giovanissimo essendo del 1975 ha davanti a se decenni di successi. Per mantenere questa perfezioni il livello di allenamento e preparazione mentale è considerato vicino alla perfezione. Un giocatore che proprio nei momenti difficili si rafforza e da il meglio di se. E’ stato il più giovane vincitore del masters a soli 21 anni. Ultimamente un direttore di una rivista americana ha commentato il campione affermando che per batterlo occorrerebbe linciarlo. E’ scoppiato un putiferio, ma senza estremizzare, risulta veramente difficile battere Tiger. Il nostro Costantino Rocca può vantarsi di averlo sfidato e battuto in un celebre giro alla Ryder Cup, un vero vanto per il bergamasco. Tiger Woods tecnicamente ha uno stile impeccabile e ha più volte variato la sua impostazione per ricercare sempre un miglioramento, uno sviluppo al suo gioco che si adatti alle variazioni atletiche e alle condizioni fisiche. Lo descrivono tutti come un maniaco della perfezione ma anche un grande lavoratore in campo pratica dove si perfeziona e rafforza lo swing e dove si costruisce quello che si può ammirare in un torneo. Il 2007 è definito in un’intervista al canale USA ESPN, l’anno più bello di Tiger. Riportiamo qualche domanda al grande golfista statunitense.

Qual è stato la cosa più importante che hai imparato nel 2007? “Grande domanda - sussurra Tiger - non necessa-

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riamente è qualcosa che riguarda il golf, più che altro riguarda la vita stessa, penso di essere cresciuto abbastanza in quest’anno, come uomo. Dopo la morte di mio papà Earl (a 74 anni, il 3 Maggio 2006) ho giocato bene, ma in generale non mi sentivo proprio bene, non ero completamente soddisfatto della mia vita in generale“.

Earl è stato il “creatore” di Tiger, colui che gli ha messo in mano un bastone da golf, che l’ha sempre seguito. “Mi sono sentito come se non avessi sfruttato davvero fino in fondo il mio rapporto con papà, come se non avessi parlato abbastanza, non l’ho chiamato, non l’ho visto, non siamo stati insieme abbastanza. Era un pensiero che mi struggeva per tutto il fine 2006 e inizio 2007: non avevo fatto abbastanza“. E come si sa, le cose importanti esistono quando mancano, ma poi una nuova vita dà senso alla sua esistenza: “Ma quando è nata Sam ho iniziato ad apprezzare ogni momento, a gustare tutti i particolari e a non perdermi niente: la mia vita è cambiata al di fuori del campo. Ma questo ha cambiato anche il mio gioco, la mia mentalità e penso di giocare molto meglio ora; ma è triste, mi dispiace tantissimo che solo alla morte di mio padre ho capito come apprezzare pienamente la vita e ho capito quanto sia stato importante per me” Lo vediamo come un semidio, la perfezione del gesto e della tecnica, ma alla fine resta un uomo come tutti noi, con i suoi problemi della quotidianità; resta comunque la sua grande forza mentale che lo porta a essere il numero uno nello sport, ma anche

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ANNO DI FONDAZIONE: 1983 PRESIDENTE: GIANLUIGI TERZI VICEPRESIDENTE: OLIVIERO TERZI SEGRETARIO: DANILO TERZI DIRETTORE SPORTIVO: OLIVIERO TERZI MAESTRI: FABIO MALGAROLI 335 7329910 - STEFANIA MILANI PREPARATORE ATLETICO: FABIO GRISMONDI CAMPI DA TENNIS: 2 IN SINTETICO E 2 IN TERRA ROSSA (coperti nella stagione invernale) SERVIZI: BAR, RISTORANTE, PALESTRA, PISTA D’ATLETICA SCUOLA ADDESTRAMENTO TENNIS PERFEZIONAMENTO AGONISTICO SQUADRE AGONISTICHE

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a superare gli ostacoli nella vita, trasformando la difficoltà in opportunità. Premiato dal come migliore giocatore del PGA Tour 2007 Tiger sembra non badar molto alla gloria e proiettarsi al futuro. Per capire il carattere di questo ragazzo e anche la sua semplicità ecco la dichiarazione dopo aver ricevuto un libro sul doping dalla Federazione USA: “E’ incredibile quanto sia pesante ’sto coso. C’è un sacco di roba qui dentro e ancora devo arrivare alla lista delle sostanze vietate!”. Lunga vita al re del golf.

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Giuseppe Ferrara Detto la legge in campo R EDAZION E S&C

Dottore in giurisprudenza con la passione infinita per il tennis. A tutti i livelli visto che lo insegna, lo gioca e dopo sei anni di arbitraggio in tornei di tutti i livelli è arrivato ad essere white badge, che corrisponde al secondo livello internazionale. Con questo riconoscimento è arrivato anche l’accesso e la prima partita arbitrata al mitico torneo di Wimbledon, praticamente un sogno. In precedenza aveva arbitrato Montecarlo e Roma per due volte ma certamente il tempio per eccellenza del tennis è una emozione indescrivibile. L’arbitro Ferrara come giudice di linea ha avuto modo di ammirare sul campo moltissimi numeri uno del circuito mondiale. Federer, Nadal, Safin, Kuerten, Ivanisevic, il mitico Agassi al quale ha chiamato l’ultima palla out al torneo di Roma e tutti gli italiani più quotati. Ha avuto la fortuna di esserci anche lo scorso anno agli Internazionali d’Italia dove l’azzurro Volandri ha battuto il mostro sacro Federer. Essere arbitri Internazionali significa fare tanta gavetta nei tornei minori, sapere molto bene l’inglese e frequentare dei corsi formativi che coinvolgono varie materie. Significa certamente sapere nei dettagli il regolamento ma anche studiare la psicologia e la comunicazione perché a volte trattare con gli agonisti è veramente complicato. E non è detto che con giocatori di bassa classifica sia più facile perché ci sono caratteri molto particolari nel circuito. E’ una passione che porta anche molti frutti. Primo fra tutti la possibilità di girare il mondo e poi anche economicamente potrebbe diventare un vero e proprio lavoro. Giuseppe sembra proprio intenzionato a percorrere tutta la strada che lo porterà a giudice arbitro nei tornei più prestigiosi e ad allontanarsi per un po’ di tempo dallo studio notarile del padre. Per adesso la terra rossa è un richiamo troppo forte. Evviva il tennis.

TENNIS

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Playdays Entusiasmante Snowboard a Foppolo D I SA R A CR OCE

INTERVISTA

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... UN SERVIZIO VINCENTE !

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ringraziano per la partecipazione al torneo internazionale BACI & ABBRACCI 2008


Siamo nel cuore delle Alpi Orobie, a Foppolo, una delle stazioni più rinomate di tutta la Lombardia per questa terza tappa della stagione Playdays. In tanti hanno scelto il comprensorio Brembo Ski per questo week-end di fine febbraio. Alla partenza della seggiovia “Quarta Baita” tutti pronti per provare le novità della prossima stagione invernale: Salomon e Salice hanno infatti messo a disposizione prodotti che non si trovanoancora nei negozi e che si potranno acquistare solo da ottobre 2008. Sci “All Mountain” di ultima generazione adatti per le discipline freestyle e freeride, ma allo stesso tempo molto prestanti anche in pista, divertenti e per tutti i gusti. Per non parlare poi delle tavole Salomon Snowboards con tecnologie sempre più all’avanguardia e grafiche molto accattivanti. Anche Salice ha sfoggiato grandi novità con una linea Fluo ed una Fur in cavallino. Sotto l’igloo Lipton poi tutti hanno potuto gustare il tè caldo per poi godersi il caldo sole che ha baciato la località per l’intero weekend decisamente primaverile. Sabato sera, direttamente dalle piste Après Ski allo Shed Drunk in una full immersion fino alle 23! Presto saranno online tutte le foto ed il videoreport sul sito: www.playdays.it

SNOWBOARD

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LIFESTYLE psicologia dietologia eventi medicina preparazione fisica estetica musica oroscopo cinema e narrativa festival cinema internazionale anima & kore

LIFE

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Recensione FILM Caramel DI FEDERICO ANTONIONI

Titolo originale: Caramel Nazione: Francia, 2007 Genere: Drammatico Durata: 96’ Regia: Nadine Labaki Sito ufficiale: www.bacfilms.com/site/caramel Cast: Nadine Labaki, Yasmine Elmasri, Joanna Mkarzel, Gisèle Aouad, Adel Karam, Sihame Haddad, Aziza Semaan, Ismaïl Antar Produzione: Les Films des Tournelles, Les Films de Beyrouth, Roissy Films, Sunnyland, Arte France Cinéma Caramel è un film concepito, diretto e sudato in una terra per noi occidentali sconosciuta se non attraverso telegiornali mediati dalla distorsione politica. Questo film parte da questà realtà. Signore e signori benvenuti nel mondo del vero cinema. È un piccolo grande esempio di artigianato cinematografico, con pochi mezzi a volte traballanti, una bella fotografia e musica adeguata ma non esagerata. Si parte dal caramello utilizzato per depilare le sadiche donne Libanesi e si passa per varie storie al femminile. Un’attrazione saffica, un’intensa e a volte esilarante dramma di due sorelle legate per la vita, un salone di bellezza con molte pancette e capelli in libertà selvaggia e tanto amore semplice e leggero come il film. Gradevole, sentimentale e profondamente sincero. Si intravede il passaggio forse sofferto dalla realtà medio-orientale alla contaminazione dell’occidente. La povertà delle immagini unita alla fierezza delle protagoniste. Una meravigliosa chicca la telefonata virtuale tra l’innamorato, l’amante e il marito che non sa fare altro che suonare il clacson. Un film raffinato. Zeppo di donne. Vivamente consigliato agli uomini.

LIFE

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Il giorno in più DI FABIO VOLO

E’ il quarto libro del Volo televisivo, radiofonico e sognatore di realtà. E’ un altro esempio di libri che milioni di scrittori veri o presunti che circolano nel mondo, avrebbero potuto/dovuto/sperato di scrivere ma che non hanno mai fatto. Avete presente quanto è facile affrontare la maturità, l’esame della patente, dell’università, la prima volta che ti dicono no, la malattia, il tradimento etc. etc. etc… Dopo. Dopo è tutto facile da fare ma prima non lo è. Banale e diabolico. Fabio Volo scrive di storie facili e umanità varia. Ti butta sulla carta ovvietà che a volte fanno persino male tanto non vorresti appiccicartele addosso. Ma le racconta bene, con garbo e sottile amarezza. Strizza un po’ l’occhio al sentimentalismo e alla nostalgia canaglia ma è un bel paraculo e pian piano ti convince che la vita è un film da vedere e far rivedere agli altri. Lo scrive che ”…fare finta che vada tutto bene è sempre stato un mio talento…” E talento sufficiente a lasciarsi leggere fino alla fine ne ha. “…credi che le persone incontrate in momenti diversi creino rapporti diversi?”. “ Credo proprio di si. Oggi uno come mio marito non riuscirebbe nemmeno a portarmi a mangiare un gelato!” Avete un sussulto? Consigliato ai non lettori. Si legge come si beve.

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LIFESTYLE

DI UGO DANTE

cinema e narrativa

Recensione LIBRO


Recensione CD DI ROLLING BEATLES LEGENDA: *APPENA SUFFICIENTE **DISCRETO ***BUONO ****OTTIMO *****CAPOLAVORO

Mario Biondi CD - I Love You More - LIVE Official site - www.mariobiondi.biz

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Rio De Janeiro Blues Close to You A Child Runs Free I’m Her Daddy No Mercy for Me Slow Hot Wind A Handful of Soul Gig Never Die On a Clear Day (You Can See Forever) FFF (Five for Fun) Disco 2 I Love You More I Can’t Keep from Cryin’ Sometimes Just the Way You Are No Trouble On the Mountain Moonlight in July Rebirth Hello Like Before

Commento E’ di Catania, vive a Parma ma è un bel prodotto Italiano da esportazione. The voice forse è troppo perché mario Biondi si deve costruire le canzoni dopo la voce. Ma ragazzi, con questa voce si può fare tutto e di più. Questo doppio cd registrato allo Smeraldo di Milano è accattivante, d’atmosfera e chiaramente elegantissimo. Orchestra d’eccezione e belle canzoni. Musica da belle serate piene di camini e buon vino. Oppure da finto microfono e Sinatra fai da te specchiandosi nelle proprie camere da letto, ballando e cantando…con chi volete voi, anche con la vicina di casa! Tête à tête. Just the wayyyyyyyyyyyyyyy you areeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giudizio complessivo : ****

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LEGENDA: *APPENA SUFFICIENTE **DISCRETO ***BUONO ****OTTIMO *****CAPOLAVORO

Jovanotti CD - Safari Casa Discografica - Mercury Official site - www.soleluna.com

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Fango Mezzogiorno A te Dove ho visto te In orbita Safari Temporeale Come musica Innamorato Punto Antidolorifico magnifico Mani libere 2008 Come parli l’italiano Nel mio tempo Il gioco del giorno La luna di giorno

Commento Safari in lingua swahili significa “viaggio” o, più precisamente, “lungo cammino su un sentiero”. In questo disco dedicato al fratello scomparso c’è un po’ tutta l’anima di questo artista e il suo cammino interiore, musicale e anche culturale. Il miglior commento che si possa fare è attestare che il cammino c’è. Ed è in avanti, in meglio, con delle punte emozionanti. Fango, il primo singolo, è un piccolo capolavoro e gli dedichiamo l’inizio del giornale perché quando si ascolta qualcosa che va oltre è sacrosanto celebrarlo. Lorenzo Cherubini ha registrato l’album a Cortona, Los Angeles, Milano, Hannover, Berlino e Rio de Janeiro, avvalendosi di preziosissime collaborazioni tra le quali un musicista dei Negramaro e il grandissimo pianista brasiliano Sertgio Mendes. L’unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente, il battito di un cuore là dentro al petto, la passione che fa crescere un progetto… in questo verso c’è la filosofia di tutto il nuovo lavoro di Jovanotti. Amarezza e speranza, disincanto e passionalità, paura e velocità. Tutto e il contrario di tutto che serve a capire cosa ci succede e non a confonderci. Ti vorrei dire give me five lorenzo. Ma lo capiremmo in pochi. Giudizio complessivo : ****

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LIFESTYLE

DI ROLLING BEATLES

musica

Recensione CD


Ariete

Amore. Buonissime prospettive. Novità e relazioni sentimentali appaganti. Chi aveva già l’anima gemella consoliderà il rapporto. Occhio ai mesi finali. Frenare e stare in guardia. Soldi e lavoro. Un anno tranquillo per vivere serenamente. Si raccolgono i frutti del passato. Non siete degli spendaccioni e non lo diventerete. Un’accelerazione verso giugno per nuovi investimenti. Fortuna. Diciamo che se vi proponessero di andare al casinò vi converrebbe stare abbottonati. Le previsioni sono grigie anche se non pessime. Meglio guardare più in là. E andare al cinema

Toro

Salute e sport. Salute sotto controllo e stress limitato per tutto l’anno. Gli sport consigliati sono quelli contemplativi. Le arti marziali. O il nuoto, senza competizione o situazioni agonistiche.

Amore. Soliti altissimi e bassissimi. Discrete prospettive con temporali attesi e controllabili. Ci vuole pazienza e saggezza. E tenacia. Soldi e lavoro. Avrete molte opportunità di avanzamenti di carriera e chances di successi, tra aprile e novembre. Ma non aspettatevi regali. Dipende solo dal vostro impegno e dalla passione che avete. Fortuna. Molto fortunati e abili nelle situazioni che lo richiedono. Niente azzardi ma qualche gioco tra amici lo vincerete facile. Sempre con il sorriso di chi vive con spirito la propria fortuna.

Gemelli

Salute e sport. Salute un po’ cagionevole e occhio ai mesi invernali. Uno sguardo all’alimentazione e alle frittelle di carnevale. Sport consigliato il tennis d’estate e beach volley.

Amore. Ottimo e abbondante. Addirittura multiplo. Ma dovete scegliere. E andare fino in fondo. Soldi e lavoro. Che ne dite di cambiare aria. Ci vuole coraggio per uscire dalle crisi. Il 2007 è stato pesante e il 2008 può essere l’occasione per vedere un po’ di luce. Forza. Fortuna. Sarà centellinata ma non vi servirà. Avrete la grinta per realizzare i vostri progetti in solitudine. A luglio colpetto di buona sorte Salute e sport. Diciamo che sarà un anno difficile e un po’ travagliato. Acciacchi frequenti da non trascurare. Vi consigliamo una buona palestra per essere seguiti e consigliati. Fatevi i muscoli.

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Cancro

Amore. Non è sicuramente uno dei periodi migliori per i nati sotto questo segno. Le frecce di Cupido resteranno nella faretra per molti mesi. Verso fine anno una schiarita. Soldi e lavoro. Forse il carattere da primadonna o forse la voglia di strafare vi porteranno dei problemi nel primo semestre. Dovete essere più umili e saper aspettare. Fine anno sicuramente in crescendo. Fortuna. Non contate sulla fortuna ma solo su voi stessi. La dea non solo non è bendata ma vi girerà le spalle più di una volta.

Leone

Salute e sport. Sarete dei perfetti atleti nell’estate. Quindi grande salute e vitalità con il sole e la luce del mare. Vi consigliamo tutti gli sport da praticare in acqua e in particolare la pallanuoto.

Amore. Che ne dite di mettere in piedi una famiglia? Sapete quella parolina che si chiama matrimonio, relazione seria, fissa, duratura ! E’ tempo per voi. Soldi e lavoro. Primi mesi dell’anno più di attesa e da giugno la svolta con nuove interessanti proposte di lavoro e investimenti per il futuro. Ci vuole un po’ di coraggio ma la vostra capacità e professionalità è indiscutibile. Avanti.

Vergine

Salute e sport. Decisamente in forma il leone 2008 con vigore atletico ed energia da vendere. Si consigliano gli sport di fatica come il ciclismo, la maratona o lo sci da fondo.

Amore. Una stagione positivissima sia per chi ha già compagnia sia per i single che devono gettarsi nella mischia. Parola d’ordine lasciarsi andare! Soldi e lavoro. Vi hanno mai spiegato che il mondo non vi regala nulla? Sia per i lavoratori che per gli studenti l’impegno e la costanza non devono mancare. A fronte di soddisfazioni. Fortuna. Sarà come sull’ottovolante. Salite e discese, accelerazioni e frenate. Decidete voi ma accettatene pregi e difetti. Salute e Sport. Siete delicati e quindi attenzione alle malattie stagionali. Vi consigliamo lo sport di gruppo, per dividere fatica e stress. Meglio ancora se amatoriale.

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oroscopo

Fortuna. Non è certamente la fortuna che vi cambierà la vita. Piuttosto concentratevi sugli investimenti veri, magari immobiliari. Lontani dalle lotterie please.


Bilancia

Amore. Periodo difficile e da tenere sotto controllo. Nervosismo e pessimo umore non devono scoraggiarvi ma farvi riflettere sulle cause di questa situazione. Soldi e lavoro. Se vi proponessero una svolta decisiva a 360° che fareste? Lo spirito conservativo vi tratterrà ma il consiglio è di provarci per il futuro. Fortuna. Senza infamia e senza lode. Vi ignora e vi tenta con qualche colpo d’ala ma non affidatevi solo alla fortuna che è donna poco incline alla fedeltà.

Scorpione

Salute e sport. Anche in questo caso non si pùò dire che siete cagionevoli ma nemmeno dei leoni. Stanchezza e un po’ di apatia vi porteranno a frequentare yoga e training autogeno. Le vacanze vi sorrideranno e via a lunghe passeggiate.

Amore. Siete dei golosoni e quindi portati alle scappatelle. Ma si rischia molto e si perde di vista l’obiettivo. Decidete voi e valutate le conseguenze. Soldi e lavoro. Siete affascinanti e capaci. Doti indispensabili per il successo e le soddifazioni. Usate queste doti con parsimonia. Attenzione alla vostra generosità nei doni. Fortuna. Niente male. Periodi veramente di fortuna sfacciata alternati ad altri di calma. Ma per molto tempo si gode e si sorride alla vita.

Sagittario

Salute e sport. Adorate la montagna e lo sci ma attenzione perché il freddo porta tanti raffreddori. Consigliamo il pattinaggio e la scherma. Occhio alla bilancia perché i kg salgono in fretta.

Amore. Purtroppo per le coppie c’è aria di crisi. I single se la cavano ma non è certo un anno favorevole. State coperti e riparati aspettando tempi migliori. Meglio l’amicizia. Soldi e lavoro. Non siete per i cambiamenti facili e la riflessione vi aiuta in svolte che perdureranno per anni a venire. Questo è un vantaggio. Stabilità. Fortuna. Nulla. Ma tanto non ci credete nemmeno, avanti soli e decisi. Salute e sport.Pallavolo amatoriale e corsi collettivi di sport tecnicamente non stressanti perché di ansia ne avete già abbastanza. Vacanze estive benedette ma attenti al sole.

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Soldi e lavoro. Assolutamente in grande ascesa. Progetti, investimenti, proposte di management e di innalzamento di livello. Siate umili e non tiratevela troppo anche se sarà dura. Fortuna. Non ne avreste bisogno ma la fortuna vi darà un ulteriore mano. E basterà veramente affacciarsi al gioco senza esagerare per avere riscontri positivi.

Acquario

Salute e sport. Siete in buona salute ma non esagerate perché lo stress e l’ansia da prestazione può colpire anche il grande capricorno. Tutti gli sport tecnici vi possono esaltare. Vi consigliamo di sperimentare discipline come l’arrampicata, la scherma, i tuffi o lo sci d’alpinismo.

Amore. Come al solito l’acquario è un gran romanticone e anche in periodi di magra da il meglio di sé. Buone le prospettive soprattutto verso metà anno. Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?! Soldi e lavoro. Dovete consolidare le grandi fatiche del 2007. Miglioramenti finanziari e periodo sereno per tutto l’anno Fortuna. Anche quest’anno la fortuna non sorride all’acquario che somiglia molto a Paperino. Simpatica canaglia ma lontano da tutti i giochi di tutti i tipi.

Pesci

Salute e sport. Stranamente sarà la primavera e l’estate a sorridervi maggiormente in tutti i sensi. Ciclismo, tennis e nuoto sono i vostri sport. Sempre in solitudine ma all’acquario tanta compagnia non serve mai. Un occhio alla salute verso fine anno.

Amore. Il 2008 vi porterà spesso davanti alle scelte. Il vecchio per il nuovo? Rischioooo ! Soldi e lavoro. Un momento tranquillo, di transizione. Quasi monotono ma stabilmente solido. E non svegliate il can che dorme. Fortuna. Ovunque c’è da scommettere, giocare, tentare la sorte fuggite a gambe levate. Nulla e poi nulla. Capito!? Salute e sport. Un anno sanza problemi e malattie particolari se non i soliti malanni. Perché non vincete la pigrizia e andate a fare qualche corsetta. Mens sana… belle soddisfazioni nella lotta con la bilancia. Vincerete voi.

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oroscopo

Capricorno

Amore. Tutta l’astrologia è concorde nel dire che è l’anno del capricorno. Ebbene si. Un amore grande grandeeee. Un inno alla felicità. Cupido non serve nemmeno. Basti tu.


GIOIAevents & communication con le sue qualificate collaborazioni è sempre in grado di soddisfare ogni vostra particolare richiesta Dal divertimento alle cene di lavoro, dalla grafica alla stampa, dalle promozioni alle pubblicità, alla moda, spettacoli e catering preparati per qualsiasi contesto, anche per compleanni organizzati nelle vostre case

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Un immobile che vale non resta

IMMOBILE un solo minuto

96 ringraziano per la partecipazione al torneo internazionale BACI & ABBRACCI 2008


events

Onore al merito al vincitore del torneo internazionale di tennis “Baci e Abbracci” di Bergamo, Andreas Seppi. Lo staff di Anima & Kore e Italian Catering che ha curato il ristorante sia dei giocatori che degli appassionati intervenuti all’evento, si congratula con gli organizzatori per il successo del torneo. L’appuntamento di Bergamo ha buonissime possibilità di essere scelto dall’ATP come miglior Challenger del 2008 sia per il livello tecnico dei partecipanti sia per i servizi, l’ospitalità e l’organizzazione offerta a tecnici, arbitri e spettatori. Una settimana eccezionale di sport e mondanità che ha regalato a trentamila bergamaschi dei rari momenti agonistici e spettacolari. Italian Catering al servizio dello sport.

il vincitore del Torneo Baci & Abbracci ANDREAS SEPPI con ORIETTA di ITALIAN CATERING

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È una serata come tante altre. Tutto è pronto per ricevere ospiti nel locale, come sempre, ma ogni sera è diversa dalle altre e l’atmosfera viene creata da avvenimenti occasionali. Un imprevisto, una canzone, un cliente che diventa veramente speciale. Questa sera ho preparato qualcosa di veramente unico. Ma ci vorrebbe una persona nuova, particolare, un esploratore dei sapori, per assaggiare questa mia creazione. Dalla mia cucina vedo tutto, e anche i miei clienti possono vedere mentre preparo il menù ordinato. È una sorta di sfida degli sguardi, e mi piace incrociare i sorrisi ma anche la disapprovazione. Emozione e adrenalina per migliorare. Cerco di sorprenderli ma sempre con discrezione. Non c’è nessuno che si è incuriosito per il mio piatto preferito ed è tardi. Difficile che entri ancora qualcuno e poi con questo tempo…si apre la porta e una coppia di ragazzi tutti bagnati dalla pioggia chiedono ad Orietta se possono ancora mangiare. Porta aperta ci mancherebbe. È la mia ultima occasione ma sento che c’è feeling. La ragazza è di quelle che ti affascinano per la semplicità. Un sorriso incantevole che trasmette allegria. Il ragazzo è piacevolmente emozionato dalla sua donna e si compiace della situazione. Beata gioventù, grandi strade aperte e nuovi mondi da esplorare. Arriva la comanda, la guardo sinceramente curioso di non essermi sbagliato perché ho la presunzione di essere uno psicologo della cucina. Alla radio parte No surprises dei Radiohead e allora c’è lo zampino del soprannaturale. Siiiiiiiii. Felicità di preparare finalmente il mio piatto. Felicità di essere qui e potervi ancora servire. Piccole cose ma grandi cose. Vi aspetto. E grazie.

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Festival Internazionale del Cinema d’Arte

L’arte protagonista nel cinema

DI SIMONE C H IODI

Il cinema nacque come una scommessa: illudere il pubblico del movimento con sequenza di 24 immagini. Più di un secolo fa un gruppo di curiosi spettatori parigini accolsero la scommessa lanciata da due fotografi francesi. La posta fu un biglietto d’ingresso. Tutt’oggi è difficile capire chi vinse. Sappiamo solo che da allora il cinema persevera nell’illudere, nel raccontare storie, nell’affascinare attraverso la visione. Sappiamo che si è meritato l’appellativo di settima arte: la più giovane ma anche l’agognata forma che riassume, cita e integra le sorelle maggiori. Il rapporto tra cinema e arti ha impegnato e impegna tutt’ora le riflessioni di critici, semiologi e studiosi della comunicazione. Ma soprattutto impegna il cinema stesso che indaga la natura del suo rapporto con l’arte, raccontandola, esprimendone orizzonti e culture. Il Festival Internazionale del Cinema d’Arte si colloca in questo solco a cavallo tra la tradizione dell’arte e la modernità del cinema: elegge protagonisti di nove serate nella corni-

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Claudia Sartirani premia FRANCO NERO

Claudia Sartirani con LINO CAPOLICCHIO

Claudia Sartirani premia FRANCESCO CARNELUTTI

ce suggestiva di piazza Cittadella in Bergamo Alta film intorno alle immagini e ai temi dell’arte. Una scommessa anche questa, premiata dal successo delle precedenti 6 edizioni ricche di consensi. Una carrellata di nomi illustri - da Antonioni a Franco Nero, da Quilici a Luciano Emmer premiati con un award alla carriera - ha animato il cuore antico della città di Bergamo, insieme a una folta selezione di pellicole provenienti da ogni nazione e momenti di promozione cinematografica di paesi lontani. Perché il cinema si nutre dello spettacolo come della cultura, ed esige una cornice, un’atmosfera. Un Festival per sua natura assolve questo compito: è un evento, è qualcosa che accade, di unico, irripetibile. Il Festival Internazionale del Cinema d’Arte a sua volta non si ripete ma si rinnova: se il cinema è uno sguardo a sua volta il Festival deve esserlo. Uno sguardo sempre nuovo sul cinema, sulle espressioni dell’arte, sulla società. Ma allo stesso tempo è un evento unico perché radicato nella propria terra e cultura: un sistema di forze in campo, di economie delle esperienze. Il Festival - con i suoi due concorsi principali Cinema d’Arte e Sottoventi per corto e medio metraggi, le proiezioni fuori concorso e gli eventi collaterali - offre prima di tutto un’esperienza: un momento di cultura, spettacolo e mondanità nella cornice storica di Bergamo Alta che quest’anno si arricchisce nella sua sesta edizione della presenza di Vittorio Sgarbi incaricato di presiedere la giuria del Festival, personaggio

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7 giugno la 2008 notte

bianca dello sport

lazzaretto cittĂ alta - fara sentierone piazza pontida piscine italcementi tennis club loreto palazzo frizzoni piazza matteotti centro rosolino pilo piazza bazzini longuelo palamonti

CittĂ di

Bergamo 18.00 - 02.00 sport no stop

organizzazione generale

teamitalia 24122 Bergamo - Via Zelasco, 1 tel. +39.035.237323 fax +39.035.224686 www.teamitalia.com - teamitalia@teamitalia.com

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24124 Bergamo - Piazzale Goisis, 6 tel. +39.035.239417 fax +39.035.234280 www.bergamosportspa.it - info@bergamosportspa.it


d’eccellenza e ponte ideale tra la critica dell’arte e cinematografica. La Settima Edizione medita un appuntamento dedicato al mondo e alla cultura della moda, legato da sempre da un’affinità elettiva con il cinema: non a caso la moda nella sua accezione contemporanea è coeva al diffondersi della settima arte e ne è in qualche modo sostenuta, grazie all’allargamento dello sguardo concesso dal cinema. Ma soprattutto cinema e moda condividono la stessa natura di prodotti dalla riproducibilità tecnica: non più esemplari unici, originali e autentici, ma oggetti dell’industria destinati alla diffusione sistematica, alla massificazione. E allo stesso tempo destinati a creare identità e rimodellare culture. L’appuntamento con la Settima Edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte è fissato dal 18 al 26 Luglio. Un momento di forte partecipazione, aggregazione e confronto su un’idea di identità del cinema e dell’arte comune e cosmopolita. Un evento internazionale dove cultura e intrattenimento si coniugano attraverso il cinema e l’arte.

L’evento è organizzato dall’Associazione Festival Internazionale del Cinema in collaborazione con Teamitalia. Gode di importanti patrocini privati e pubblici: Generali, Mini Lario Bergauto, Camera di Commercio di Bergamo, Regione Lombardia - Culture, identità e autonomie della Lomabrdia. Per informazioni www.teamitalia.com

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Tu chiamale se vuoi ... vibrazioni Informazioni sulle pedane vibranti del Dott. Bosco d i lu c a b ab a g lio n i - d o c e n te d i e d u c a z io n e fisic a , p re p arat o re a tle tic o n a z . fe d . ita lia n a ve la e t e n n is c lu b b e r g a m o

Tutto il nostro corpo, nel corso di una giornata, riceve una serie di stimoli, impulsi, emozioni, suoni, rumori, e anche…vibrazioni. Queste ultime possono essere piacevoli e benefiche, come quelle generate mentre si fa una passeggiata o durante un ballo. Possono produrre effetti negativi per la nostra salute, come quelle date dall’uso di un martello pneumatico. Il nostro organismo si comporta sostanzialmente come un grande orecchio in grado di percepire la più piccola variazione di stato ed ha un livello altissimo di adattamento. Durante una normale attività fisica, anche una semplice camminata, il nostro corpo viene attraversato da innumerevoli vibrazioni ed ogni volta che il piede(15 Hz) prende contatto con il terreno vengono trasmesse attraverso la gamba, la colonna vertebrale, il collo, la testa (5 Hz) al sistema nervoso centrale con notevoli benefici per il sistema muscolo-scheletrico, ma non solo. Le vibrazioni in questione sono soggetto di studio da oltre vent’anni e i benefici da esse prodotte sono ormai ben documentati. I primi a studiare quali fossero i risultati del sottoporre un soggetto a sedute vibranti sistematiche furono scienziati americani, israeliani, russi e italiani, tra i quali il Dr. Bosco che ha ideato una pedana in grado di riprodurre e modulare diversi tipi di vibrazioni. La pedana vibrante fu sperimentata, come supporto all’attività fisica, su astronauti russi a lunga permanenza in una stazione spaziale orbitante. I risultati della sperimentazione furono di notevole interesse: basti pensare che mentre una spedizione americana, di poco precedente a quella russa, vide costretti gli astronauti al rientro dopo 120 giorni a causa di grossi problemi ossei e muscolari causati dall’assenza di gravità (osteoporosi e atonia muscolare) , gli

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LIFESTYLE preparazione fisica

astronauti della spedizione russa con soli 10’ al giorno di pedana vibrante, riuscirono a stazionare nello spazio per oltre 450 giorni. In effetti le successive sperimentazioni dimostrarono che le vibrazioni hanno una notevole influenza sull’attività osteoblastica. Si è evidenziato, grazie all’utilizzo di pedane vibranti su atleti professionisti, un aumento della produzione di ormone sth (somatotropina) e gh (testosterone) , direttamente correlati con l’aumento della forza, della massa muscolare e della massa ossea e di sostanze come serotonina e dopamina , neurotrasmettitori fondamentali per il benessere fisico e psicofisico. Gli studi del Prof. Bosco eseguiti su atleti di diversi sports, mostrarono un notevole incremento della forza esplosiva anche solo dopo poche sedute. In poche parole la pedana vibrante del Dott. Bosco, poichè agisce su più apparati e sistemi (neuro-muscolare, circolatorio, osteocartilagineo, ormonale e dei neurotrasmettitori) ha la possibilità di essere utilizzata con ottimi risultati in più campi: sportivo e di fitness, medico- fisioterapico, estetico. Questo strumento deve restare un ottimo “supporto” all’attività fisica . Un aiuto che non può sostituire in toto il movimento qualora questo fosse possibile senza incorrere in controindicazioni. Le vibrazioni di un po’di jogging, di una bella passeggiata in montagna o di una danza appassionata sono sicuramente molto più appaganti e gratificanti. Tu chiamale se vuoi ... emozioni.


Dietologia e sport R EDAZION E S&C

Iniziamo da questo numero una nuova rubrica utile a tutti gli sportivi che sono interessati oltre che alla tecnica delle varie discipline anche all’alimentazione che può coadiuvare una corretto allenamento o una prestazione atletica. Cominciamo col dirvi un principio fondamentale che deve essere molto chiaro per tutti: non c’è un rapporto diretto tra nessuna sostanza lecita ingerita dallo sportivo e il risultato della gara o della prestazione. E’ un principio fisiologico, scientifico ma soprattutto deve essere etico. Pensare che un alimento piuttosto che una bevanda possa modificare magicamente lo sport è follia e porta direttamente a distorsioni gravi come il doping o a disturbi alimentari che spesso sfociano in patologie psico-alimentari. Si possono osservare regole fondamentali, non commettere errori alimentari a volte banalissimi, seguire diete caloriche adeguate e abitudini igieniche corrette. Questo si. In questo numero vi spiegheremo l’abc della nutrizione e cioè quali sono le sostanze fondamentali che introduciamo attraverso il cibo e a cosa servono. Già la conoscenza di queta materia è molto importante per orientarsi sufficientemente nel mondo alimentare. Cercheremo di utilizzare un linguaggio molto semplice per arrivare chiaramente a tutti e non generare confusione. Definizione di nutrizione La nutrizione è la scienza che studia il rapporto tra la dieta (intesa come quantità e qualità di quello che si mangia) e lo stato di salute o malattia. Ormai è chiaro che molte patologie sono direttamente collegate alla nutrizione e il controllo della dieta è fondamentale per prevenire certe malattie. Il mondo occidentale da tempo ha sviluppato patologie legate addirittura alla ipernutrizione, all’eccesso di cibo ingerito o di sostanze che generano problemi. I principi della nutrizione La salute viene mantenuta tramite il cibo che contiene i principi nutritivi che servono a tre principali fabbisogni: • • •

fornire energia per il mantenimento della funzioni vitali e per le attività corporee (glucidi, lipidi, proteine) . fornire materiale plastico per la crescita, il rimodellamento e la riparazione dei tessuti (proteine) . fornire materiale regolatore delle reazioni metaboliche (minerali e vitamine).

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i carboidrati, o glucidi, sono la fonte energetica principale in quanto vengono rapidamente metabolizzati in glucosio che viene usato come “carburante” per lo svolgersi di tutte le funzioni delle cellule e dei tessuti. Le maggiori fonti alimentari di carboidrati sono gli alimenti farinacei (pasta, pane,...), le patate, la frutta e il latte. le proteine sono il principale materiale plastico che serve per la costruzione dei tessuti e degli organi. I muscoli per esempio sono principalmente costituiti da proteine. L’assunzione di proteine è quindi molto importante nei bambini in crescita, poiché devono “costruire” il proprio corpo, ma sono indispensabili anche in età adulta per la rigenerazione dei tessuti. Le proteine inoltre hanno una funzione importante per il sistema immunitario e ormonale, e possono essere usate per produrre energia in carenza di glucidi. Le maggiori fonti alimentari di proteine sono la carne, il pesce, il latte e le uova, ma anche i legumi (soia, fagioli, piselli) ne sono molto ricchi. Nella scelta degli alimenti proteici è importante considerarne il valore biologico. i lipidi sono una importante fonte di energia e possono servire come riserva in quanto vengono utilizzati più lentamente che i glucidi. Sono inoltre fondamentali per il mantenimento delle membrane cellulari e per l’assorbimento di alcune vitamine (A, D, E, e K). I lipidi sono contenuti soprattutto nei condimenti grassi (burro e olio), ma anche nella carne, nel pesce e nella frutta secca (noci, mandorle ecc.). La qualità e gli effetti sulla salute dei lipidi sono direttamente correlati al loro contenuto in acidi grassi, che differisce molto tra grassi di origine animale e vegetalele vitamine, sostanze che non possono essere sintetizzate dal corpo umano e devono quindi necessariamente essere assunte tramite gli alimenti. Esse sono necessarie per lo svolgimento del normale metabolismo, in quanto agiscono principalmente come coenzimi (cioè sono indispensabili per il funzionamento di alcuni enzimi necessari per alcune funzioni cellulari). i sali minerali, in particolare il calcio (costituente delle ossa e dei denti, importante per il funzionamento dei muscoli e dei nervi), il fosforo (anch’esso componente delle ossa), il ferro (componente fondamentale dell’emoglobina del sangue), il magnesio (importante per i muscoli, il cervello e il sistema immunitario), il potassio (fondamentale per la trasmissione degli impulsi nervosi e il funzionamento dei muscoli, in particolare per il muscolo cardiaco), lo zinco (coinvolto nella funzione di molti enzimi e nella guarigione delle ferite), il cromo (importante per l’azione dell’insulina).

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dietologia e sport

Passiamo ad analizzare a cosa servono queste sostanze importantissime per la nostra vita.


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R EDAZION E S&C

Probabilmente se chiedessimo a cento sportivi cosa intendono per concentrazione avremmo cento risposte diverse. E forse non è nemmeno sbagliato perché riveste molto la sfera personale e può avere varie sfaccettature. Proviamo a dare una definizione semplice. La concentrazione è la capacità di centrare l’attenzione su di un compito per un certo periodo di tempo, senza essere disturbati o influenzati da stimoli esterni e interni che non sono pertinenti al gioco o all’azione tecnica. Per esempio nel baseball il battitore orienterà lo sguardo sul lanciatore, selezionando gli indizi essenziali che l’avversario gli lascia carpire, senza curarsi di controllare la presa della mazza o la forza del colpo perche elementi già interiormente vissuti e assimilati. Negli sport di situazione dove ci sono molte variabili come il tennis ma anche in altre discipline apparentemente più strutturate come la pallavolo la velocità esasperata ha notevolmente aumentato le richieste elaborative degli atleti che in sostanza devono elaborare, capire e rispondere in tempi ristrettissimi, a volte pochi decimi di secondo. La concentrazione ha origini cognitive e sensoriali cioè attinge a informazioni sia già depositate in memoria sia registrate nell’attimo in cui accadono. Vengono stimolati organi di senso visivo, uditivo, tattile e apparati legati al cervello. Organi di senso muscolari come i muscoli, i tendini, le articolazioni. Importanti anche i percettori dell’equilibrio nei piedi e nelle orecchie. Pensate ad un tennista che risponde alla battuta nel tennis moderno, un gesto altletico esplosivo che spesso va oltre i 200 km orari ! La risposta è un miracolo di concentrazione e di reattività. E non basta rispondere in modo approssimativo al di la della rete. Il colpo deve essere efficace per cominciare uno scambio adeguato. Gli atleti più sono esperti e mentalmente allenati e più saranno capaci di non essere distratti e non reagire a stimoli irrilevanti e lo faranno naturalmente, senza dispersione di energie preziose che vanno tutte nella direzione del gesto atletico. Un giocatore di calcio che dribbla sempre allo stesso modo è facile da marcare in quanto prevedibile. Un giocatore fantasioso che effetua molte variazioni, finte, interruzioni e riavvi di azione costringe il marcatore a processi elaborativi più dispendiosi e necessariamente più lenti. Il fuoriclasse è lo sportivo che pensa e reagisce velocemente con risultati tecnici e di prestazioni costanti e spesso vincenti. Un buon giocatore si può costruire. Un fuoriclasse no. Ha talento e capacità fuori dal comune, non necessariamente dalla nascita ma da subito dopo. Quali sono le situazioni che distraggono? Un eccessivo controllo delle

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LIFESTYLE

La concentrazione

psiche e sport

Psiche e sport


proprie azioni, una eccessiva ripetizione automatica di movimenti, troppi dubbi sulle proprie potenzialità, percezione di fatica, dolore o ansia che disturbano l’atleta così come stimoli esterni improvvisi come un pubblico rumoroso, l’ambiente troppo colorato, l’avversario scorretto, le situazioni meteorologiche etc. Un modo per evidenziare la concentrazione è confrontare la medesima esecuzione tecnica in soggetti esperti e in principianti. L’esperto darà poco spazio all’elaborazione dei dati e alla risposta perché già acquisita e penserà maggiormente alla tattica e strategia di risposta. Il principiante darà invece il 70% dello spazio mentale al processo elaborativo e solo il 30% al vero gioco. In sostanza un giocatore di basket esperto non si cura di pensare a ricevere la palla e non fare fallo di passi ma è già lanciato ad eseguire un gioco vincente e strategico per la squadra. Il risultato, subito. Preoccupazione e paura dell’insuccesso, pensieri negativi, contrazione muscolare e ansia sono negativi per la concentrazione. La concentrazione può essere ampia, ristretta, interna o esterna. Spesso è la combinazione di queste definizioni. Immaginate il tennista che osserva l’avversario con una concentrazione ampia ed esterna poi guarda la palla che arriva e la concentrazione si restringe sempre di più fino al colpo dove diventa interna e ristretta per pochi secondi e interna e ampia in pochi decimi di secondo. Ma la concentrazione si può allenare? Certo che si, così come tutta la mente si può allenare per migliorare il piacere motorio e non solo per finalizzare l’obiettivo al risultato. Questi sono i principali passaggi per l’allenamento alla concentrazione. • • • • • • • •

controllo e miglioramento degli atti respiratori. riuscire a distinguere suoni e rumori e catalogarli come passi, voci etc. Poi recepirei suoni senza identificarli. Prendere coscienza delle sensazioni corporee, le più ampie possibili, senza soffermarsi su ognuna di esse. Riconoscere emozioni, sensazioni e pensieri rimanendo assolutamente tranquilli. Allenarsi ad utilizzare gli occhi come uno zoom fotografico che restringe e allarga. Allenarsi nella propria disciplina con o senza disturbi provocati artificialmente, imparando a ignorarli. Visualizzare situazioni positive o sequenze tecniche ottimali e vincenti. Introdurre eventuali rituali di gara ripetuti.

Non smetteremo mai di ricordarvi anche nei prossimi articoli dedicati alla psiche e allo sport che l’allenamento mentale non può essere caratterizzato dal fai da te. Un buon allenatore e soprattutto uno psicologo vi può aiutare ed in certi casi è indispensabile per ottimizzare gli sforzi compiuti al fine di ottenere un buon risultato. Non siete matti. Siete intelligenti.

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A CU RA DI ELENA RI VA visagista estetista tecnico posturologo massoterapista

via L ocat el l i , 4 0 B e rg a m o - 0 3 5 2 6 2 8 4 7

Vorrei ritrovare la forma fisica. Mi sento stanco, senza energia, e dopo diete sacrificanti ho ripreso tutto il mio peso in poco tempo. Cosa devo fare? Tutte le volte che sottoponiamo il nostro organismo a diete restrittive ipocaloriche, mandiamo segnali di carestia ai quali lo stesso risponde rallentando i propri consumi energetici nel tentativo di risparmiare. Il risultato è veloce ma parziale. Appena si riprende l’alimentazione abituale si recupera tutto il peso perso inizialmente. Numerosi studi evidenziano che l’obiettivo centrale è l’equilibrio tra massa magra e grassa e un adeguato processo metabolico. Perdere peso in modo controllato significa diminuire la massa grassa e per fare questo ci vuole tempo. No alle diete sprint, alle rinunce drastiche e ai miraggi della settimana. Si alla nutrizione equilibrata seguendo poche e semplici regole. Ci ritroveremo in forma, carichi di energia positiva, ottimisti.

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Tre domande

Assolutamente si! La pelle è un organo, il più esteso che abbiamo, e rappresenta un grande filtro che assorbe e scambia sostanze col mondo esterno. Trattamenti adeguati che in una prima fase saranno disintossicanti e successivamente modellanti, permetteranno la rinascità di una nuova figura estetica, compatta e assotigliata nei punti giusti. LPG endermologie riesce a promuovere la lipolisi dei grassi e risolvere la ritenzione idrica plasmando e regalando anche nei casi più ostinati di adiposità e celluliti, una figura perfetta. Il metodo deve essere veramente personalizzato e flessibile per ogni organismo. Chiaramente deve essere associato a correzioni alimentari, posturali ed estetiche che portano ad avere una silhouette veramente scolpita, tanta energia, un nuovo tono e una nuova vita!

E per il mio viso? Vorrei ringiovanire senza interventi drastici. Si può? Sempre importante il discorso metabolico e alimentare che si riflette direttamente sui tratti del volto. I nostri trattamenti lifting si ispirano alle tecniche e ai principi della chirurgia estetica. Assicuriamo risultati sin dal primo trattamento, chiamato Viso Oro, basato su sedute in cabina e sull’uso domiciliare di due specifici prodotti con risultati eccellenti in un ciclo di soli 28 giorni. Il sistema Oro agisce sulle linee di Langer, stimolando la membrana basale e le fibrille elastiche per restituire completa elasticità all’epidermide. Si ottengono rapidamente due reazioni importanti. La prima è conferire compattezza favorendo l’ancoraggio dell’epidermide alla membrana basale. La seconda è stimolare l’elasticità della pelle favorendo la produzione di elastina. Per uno spettacolare effetto lifting che dura nel tempo bastano solo cinque sedute. La cute sarà più ricettiva per filler estetici che dureranno ancora di più nel tempo.

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tre domande

Ma allora i famosi trattamenti estetici come massaggi, fanghi, saune…funzionano?


Estetica La parola al medico A CU RA DE L DOTT. A NTONI O ROMEO Medico Chirurgo, chirurgo implantologo.

Cos’è il botulino? In medicina estetica il botulinica è una metodologia derivata dalla tossina botulinica, trattata ad hoc per essere iniettata nei muscoli della mimica facciale. Che effetto ha il botulino sulla muscolatura della mimica facciale? Il botulino ha la capacità di bloccare la contrazione (temporanea) dei muscoli, tanto da avere un’azione levigante sulle rughe di espressione In quale zone è più evidente l’azione del botulino? Le zone di elezione per iniettare il botulino, sia nelle donne che negli uominu, sono: - zona della fronte - zona peri-orbicolare esterna (contorno occhi) - zona zigomatica e la glabella (inter-sopraciliare)

dott. Antonio Romeo – Medico Chirurgo, chirurgo implantologo. Aiuto Day Surgery Istituto Clinico S.Anna Medicina estetica by Allergan Studio: via V. Emanuele, 39 - Capriolo (Bs) Tel. 030 7364485 medicina.estetica@alice.it

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A CU RA DEL DOTT.SSA ROBERTA BROLI S Oculista

Esistono lenti a contatto per presbiti? Si, oggi è possibile correggere la presbiopia con lenti a contatto anche di tipo mensile, sia nel caso di sola presbiopia sia nel caso esista già un difetto visivo come la miopia, l’ipermetropia o addirittura l’astigmatismo. Con una lente a contatto è possibile correggere fino a tre difetti visivi insieme, è una scoperta fantastica direi! Immaginiamo una donna di 50 anni che deve truccarsi ovviamente si guarda in uno specchio a circa 40 cm e siccome non vede deve mettersi l’occhialino per presbiti.. e come fa a truccarsi gli occhi?Ecco il successo di queste lenti a contatto. La visione da vicino è completamente corretta con un sistema molto confortevole e non nocivo per gli occhi. Oggi ormai in contattologia è possibile correggere il 90% dei difetti visivi e questo ci permette di soddisfare molte persone con esigenze particolare per via dell’attività svolta, sportiva e lavorativa, o anche per un fattore estetico. Fino a che diottrie si può correggere l’astigmatismo con le L.A.C. ? Dagli studi più recenti sono nate L.A.C. che correggono astigmatismi fino a 6 diottrie e sto parlando di lenti a ricambio mensile, quindi una soluzione molto igienica se vogliamo vedere. Sicuramente siamo molto più limitati nel campo delle giornaliere: in questo caso si possono correggere astigmatismi fino ad un massimo di 2 diottrie e i parametri sono limitati a 2 soli assi di orientamento. Nel caso invece di lenti permanenti la gamma è più ampia e si arriva addirittura a 9 diottrie. È ovviamente sempre possibile correggere con questi valori di astigmatismo miopie elevate o ipermetropie fino a 20 diottrie. Esistono lenti a contatto con diottrie? Si esistono, ma fino a poco tempo fa i parametri erano molto limitati, negli ultimi anni la gamma di diottrie si è ampliata. Con lenti cosmetiche adesso si possono correggere le miopie e ipermetropie fino a 6 diottrie ed astigmatismi fino a 4 diottrie. Oltre che per motivi puramente estetici le lenti a contatto cosmetiche vengono utilizzate anche per nascondere gli enestetismi di alterazioni dell’iride dovute a traumi o patologie. È sempre bene comunque affidarsi ad un contattologo per la scelta delle lenti adatta ai propri occhi e determinare se siete idonei all’uso di lenti a contatto.

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La parola al medico

tre domande

I nostri occhi


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in collaborazione con

Centro Tennis Loreto via Broseta, 146 - Bergamo - info 035 259200 - 035 234917 - 3930300167

ABC dello sport è un’iniziativa che ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi a varie discipline sportive coinvolgendoli nelle settimane estive. Nuoto, tennis, scherma e calcetto insieme ad attività ludiche e ricreative. I partecipanti saranno seguiti da professionisti degli sport e accompagnati in ogni attività. I corsi si svolgeranno dal lunedi al venerdi dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.00. Il costo dell’iscrizione comprensiva di assicurazione è di 130 euro ( min. 8 iscr.). ABC dello sport si svolgerà nelle seguenti settimane: 9-13/16-20/23-27 giugno 30-4/7-11/14-18 luglio. Per informazioni

393 0300167.


Benvenuti nel mondo Anima & Kore.

* c/o OSTERIA SAN GIORGIO via S.G. Bosco, 24 - Albano S. Alessandro {BG} tel. 035 19904037 - fax 035 19904037 info@animaekore.it - www.animaekore.it

Rivista bimestrale euro 4 | Spedizione in abb. post. | D.L. 353/2003 (conv. in L. 2702204 n.46) | art.1, comma1, DCB Bergamo, in caso di mancato recapito restituire al mittente | Tassa pagata BG CPO

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