Codesign: strategie di progettazione collaborativa in classe

Co-design: strategie di progettazione collaborativa in classe 24 marzo 2018 Condotto da:

Cristina Martellosio Roberta Ribero Chiara Amendola WeMake Fablab Makerspace Via Stefanardo da Vimercate 27/5 Milano – www.wemake.cc

cos’è WeMake #makerspace #fablab sperimentiamo e creiamo per poter contribuire al cambiamento ●

tecnologie

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community

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formazione ●

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ricerca

opensource

manifattura 4.0

Fablab: educazione permanente e formazione continua ●

Laboratorio con tecnologie a disposizione

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Valore: coprogettazione, collaborazione e condivisione

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Comunità educante: rafforzamento soft skills e sviluppo competenze tecniche

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Luogo di motivazione e capability

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Spazio di coesione e inclusione sociale

Fablab: dagli atelier all'alternanza ●

Supporto alla progettazione

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Rafforzamento delle competenze digitali dei docenti e degli studenti

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Supporto nella creazione di Atelier digitali

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Alternanza scuola lavoro

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Orientamento alla scelta di studi

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Luogo di supporto alla ricerca

Codesign o coprogettazione L’obiettivo di questo laboratorio è trasferirvi metodi e strumenti per sviluppare competenze di cittadinanza.

L’idea è quella di rafforzare attraverso le attività di codesign competenze relative a: - l’autonomia di ricerca e di elaborazione delle nuove conoscenze, - ideazione progettuale in gruppo - progettazione e gestione dei tempi - competenze tecniche e tecnologiche - comunicazione - rilascio della documentazione per la replicabilità del progetto L’attività si prefigura come multidisciplinare in quanto afferisce a diverse discipline in ambito artistico, umanistico, tecnico-scientifico e linguistico.

Procedere in autonomia Per consentire di procedere in autonomia è necessario proporre un patto con delle regole in cui si evidenziano: 1.

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9.

i ruoli di ciascuno (docenti e discenti) esplicitare la regola di formazione dei gruppi descrizione dei processi che li vedranno protagonisti descrizione degli strumenti di lavoro spiegazione delle attività definire gli obiettivi le risorse tecniche a disposizione (digitali e analogiche) definire i tempi con precisione esplicitare che il lavoro può essere condotto secondo delle regole che si darà ogni singolo gruppo

Valutazione e autovalutazione A cosa serve? ● serve a sapere quanto bene è stato fatto un lavoro ● serve a rendersi conto di alcuni miglioramenti che si possono fare ● a misurare la conoscenza di una materia ● ad avere un altro punto di vista I voti: ● misurano la percezione che i docenti hanno dell’impegno dello studente ● misurano le prestazioni ● i voti hanno mille variabili e non hanno tutti lo stesso valore perchè ogni professore adotta un criterio diverso nella valutazione ● i docenti attraverso il voto identificano gli stupidi (quelli che non ci arrivano) ● misurano l’effettivo impegno

La valutazione incompresa

La valutazione incompresa Gli studenti hanno difficoltà a riconoscere nella valutazione sia il valore “educativo” che quello legato all’apprendimento.

David e Roger Johnson (1996), pionieri del cooperative learning, affermavano che un sistema di valutazione assume significato quando: a) gli studenti comprendono le procedure della valutazione; b) gli studenti investono tempo ed energie per valutare i loro processi di lavoro; c) gli studenti si appropriano della valutazione di qualità e quantità dei propri lavori; d) gli studenti vogliono mostrare i loro lavori e parlare di essi con altri.

La valutazione fornisce direzione all'apprendimento quando: a) permette di comprendere e correggere l'errore; b) permette di colmare le distanze che vengono rilevate negli apprendimenti; c) permette di avanzare al livello successivo di conoscenza e abilità.

Ruoli, tempi e gruppi Il docente è mentore, portatore di conoscenza moderatore, nelle fasi di brainstorming e design thinking tutor, di supporto nelle diverse fasi processuali non fornisce soluzioni e non indica strategie o strumenti

I tempi dovranno essere chiari rispetto al flusso di progetto.

Predisporre un prospetto temporale con tempo complessivo e tempo dedicato ad ogni step Gruppi eterogenei Formati dai docenti prima del progetto secondo criteri di competenza Formati dai ragazzi sulla base degli interessi (e delle amicizie) dopo la fase di design thinking

Le fasi del progetto

lunedì 22/01/2018

presentazioni obiettivi e risultati attesi

cos’è un fablab chi siete voi descrizione del progetto calendario struttura delle giornate

Analisi macrotema e ricerca

Opencare e brainstorming sul concetto di cura - caratteristiche dei nostri prototipi ricerca individuale e di gruppo

8-13

design thinking

esito della ricerca definizione sottotemi e formazione dei gruppi - inizio processo di ideazione documentazione

14-16

Approfondimento Arduino

programmazione e HardWare - sensoristica e componenti

9-13

approfondimento 3d printing

modellazione e stampa 3d

8-13

14-16

martedì 23/01/2018

mercoledì 24/01/2018

giovedì 25/01/2018

venerdì 26/01/2018

strumenti : software (inkscape) e macchine (laser), inkscape regole utilizzo materiali 14-17

approfondimento Laser

8-13

progettazione

assistenza - scuola

14-16

piano di fattibilità valutazione

assistenza - scuola

8-13

valutazione-validazione dei progetti

assistenza - lab

14-16

riprogettazione e comunicazione

assistenza

Tecnologie a disposizione Digitali classiche

Digitali da fablab

cartelle condivise in cloud (es. drive di google)

software per la modellazione 3d (es. tinkercad, fusion..)

Piattaforme di lavoro edu (es. moodle, edmodo ecc.)

software per la modellazione 2d (es. inkscape ecc.)

Strumenti di comunicazione inter-extra gruppo (es. piattaforme social)

ambienti di programmazione (es. ide di arduino, raspberry) stampanti 3d

Piattaforme di condivisione (es instructubles, Git-hub , you tube) Web (es. motori di ricerca per risorse)

Lasercutter Microprocessori, sensori, attuatori, motorini...

In dotazione

Dal brainstorming sul tema al lancio della sfida

La formulazione delle sfide

Pensando alla quotidianità di un anziano che conosci, ad esempio tuo nonno o tua nonna, elabora una soluzione che potrebbe facilitare le attività che compie ogni giorno.

L’oggetto-progetto può essere ideato per attività domestiche, per il tempo libero o per esigenze specifiche.

Pensa a un sistema che consenta di ritrovare facilmente attraverso la tecnologia il tuo animale domestico che si è perso in un parco di notte in città Pensa a un sistema che consenta a un ciclista o a uno skater di segnalare i propri movimenti con estrema visibilità in città.

La fase di ricerca sul tema e sulla sfida I portatori di bisogno, o i loro care giver, conoscono meglio di chiunque altro la soluzione a ostacoli che incontrano quotidianamente nella loro vita. Chi meglio di loro può ipotizzare una soluzione Partendo da questo presupposto è utile in questo processo che studenti e studentesse facciano una ricerca approfondita sulla sfida. Una ricerca individuale.

La ricerca dovrà essere documentata e potrà avvenire via internet e attraverso interviste personali a conoscenti direttamenti coinvolti nel tema o nell’oggetto della sfida.

Gli esiti delle ricerche aiuteranno i discenti nel ragionamento e nell’ideazione rispetto a delle soluzioni che dovranno ideare, progettare e prototipare.

Design Thinking Dopo aver illustrato alla classe il progetto e le tecnologie a disposizione, lanceremo una challenge, una sfida sotto forma di tema, domanda o problema e dopo aver svolto una ricerca I ragazzi e le ragazze dovranno quindi rispondere alla sfida attraverso un processo di design thinking che porterà all’ideazione (quale soluzione?) di un progetto-oggetto-servizio che dovrà prevedere l’utilizzo degli strumenti dati.

Il processo di Design Thinking si svolgerà in plenaria con tutta la classe.

Questa fase identificherà i progetti.

Se i gruppi non saranno precostituiti allora sarà anche l’occasione per formare i gruppi sulla base delle idee emerse.

Dall’idea al concept Da questo momento i ragazzi lavoreranno in gruppo in autonomia per la ricerca approfondita di una soluzione alla sfida. .

Il primo lavoro che si chiede è inerente alla definizione della loro idea per fissare dei punti di riferimento e non perdersi durante le varie fasi di processo.

Dal concept alla co-progettazione

Schema di idea progettuale Ciascun gruppo dopo aver scelto la sfida inizia a lavorare sulla schema idea progettuale. Per arrivare alla compilazione del cartellone schema idea progettuale utilizziamo dei post it per tenere traccia delle idee che emergono..

1 descrizione ostacolo-problema-tema.

Scomporre il problema, identificare il bisogno specifico della carta problema 2. Descrizioni della soluzione.

Sulla base dei bisogni identificati ipotizzare una soluzione. La soluzione può essere un prodotto o un servizio che deve essere costruito attraverso gli strumenti presenti in un fablab.

3. Caratteristiche del prodotto-oggetto-servizio Specificare le caratteristiche del prodotto/servizio: grandezza, materiali, interattivitĂ , adattabilitĂ ad altri oggetti ecc

Schema di idea progettuale/2 4 descrizione delle funzionalità Chiarire la funzione della soluzione ideata: serve per…, avvisa attraverso…, facilità il beneficiario nel…, 5. Destinatari Specificare i beneficiari diretti ed indiretti della soluzione. Pensare se la soluzione può servire a target differenti da quello per cui è stato pensato.

Se la soluzione può rispondere (anche facendo piccole modifiche) ad altri bisogni, se può essere collocato in altri contesti, se offre beneficio ad altre persone.

6 Costo stimato del prototipo (opzionale) Fate una stima approssimativa dei costi della realizzazione del prototipo per verificare la fattibilità della soluzione ideata.

7 Tempo di sviluppo stimato per il prototipo (opzionale) Fate una stima approssimativa dei tempi necessari per la realizzazione del prototipo al fine di verificare la fattibilità della soluzione ideata.

L’autovalutazione Ogni gruppo presenterà il progetto sulla base dello schema. Le progettazioni saranno quindi sottoposte ad autovaluzione dalla classe secondo criteri di coerenza, fattibilità, impatto, replicabilità.

I progetti rivisti (o riprogettati) a seguito della valutazione saranno realizzati dagli studenti.

La fase successiva è quella che noi chiamiamo di prototipazione, in cui i diversi gruppi si cimentano nella costruzione del progetto.

Riteniamo opportuno svolgere a metà del periodo di prototipazione una riunione plenaria di monitoraggio in cui i gruppi espongono lo stato dell’arte e hanno la possibilità di chiedere aiuto agli altri gruppi so come risolvere passaggi che non hanno risolto da soli.

Qualora si introducessero nuove tecnologie bisogna prevedere delle giornate di formazione prima della fase di prototipazione.

Rubric

Rispetto dei tempi

Individuazione degli utenti beneficiari

Bisogni

Obiettivi

1

2

L'ideazione viene consegnata al gruppo con un ritardo superiore alle due ore

L'ideazione viene consegnata al gruppo con un ritardo inferiore alle 2 ore

3

4

L'ideazione viene consegnata al gruppo nei L'ideazione viene limiti di tempo stabiliti consegnata al gruppo anche se piĂš volte nei limiti di tempo sollecitata

Il gruppo individua solo Il gruppo individua in Il gruppo individua utenti una parte degli utenti maniera completa tutti gli generici o non potenzialmente interessati utenti (e solo quelli) potenzialmente al potenzialmente interessati interessati al progetto progetto al progetto

Il gruppo comprende Il gruppo non comprende i Il gruppo comprende solo i bisogni ma non li bisogni degli utenti in parte i bisogni degli esplicitano nella mappa in individuati utenti maniera dettagliata

Gli obiettivi rispondono alle Gli obiettivi rispondono situazioni alle problematiche con situazioni problematiche soluzioni con difficilmente realizzabili e soluzioni realizzabili ma non non coerenti del tutto coerenti

Gli obiettivi rispondono alle situazioni problematiche con soluzioni coerenti e realizzabili.

Lifeskill

ResponsabilitĂ

Risolvere problemi, Progettare

Il gruppo comprende e descrive dettagliatamente e criticamente i bisogni degli utenti

Gli obiettivi rispondono alle situazioni problematiche con soluzioni coerenti, realizzabili, e creative

Acquisire ed interpretare e saper trasferire l'informazione

Risolvere problemi, Progettare

Piano di fattibilità Per poter realizzare un prototipo funzionante sarà necessario fornire degli strumenti utili per la gestione progettuale. Noi forniamo uno schema facilitato che simula un piano di fattibilità.

Attività

sottoattività

(sono le azioni (sono le attività che dovrete necessarie per intraprendere concludere l'azione) per realizzare il vostro progetto)

Dipingere la prima stanza

coprire i mobili e le superfici

Descrizione

Strumenti e risorse necessarie

Chi lo fa?

Entro quanto tempo?

(Qui descrivete le modalità e (Scrivete qui quello che viserve cosa dovete fare) avere o sapere sia in termini di oggetti, programmi, tecnologie che di conoscenze, per portare a termine la sottoattività)

(chi se ne occupa nel gruppo?)

(inserire una data)

Claudia

Entro il 20 dicembre

Cristina

Entro il 20 dicembre

Claudia e Cristina

Entro il 25 dicembre

Claudia e Cristina

entro il 28 dicembre

Bisogna coprire con un telo di plastica, fissato con uno scotch di carta tutte le superfici che si possono sporcare

telo di plastica, scotch di carta

Forniremo una gamma di colore al cliente, che sceglierà la tinta necessaria. scegliere il colore della Quindi acquisteremo la vernice e colorare la tempera e il colore. Faremo tempera la pittura colorata

appendere i quadri

pennelli, pennellessa, bastone, secchio, rullo, retino per rullo, stracci, scala

Pitturare

Pittureremo le pareti della stanza

procurarsi i materiali

Facciamo la lista delle cose da acquistare e compriamo quello che ci serve foglio penna

Documentazione Infine I gruppi dovranno occuparsi della condivisione dei contenuti, della documentazione di processo e di progetto e della comunicazione finale. Entrambe le attività avverranno durante tutte le fasi di progetto.

La documentazione permette di comprendere il livello di consapevolezza dei processi compiuti nella realizzazione del progetto.

E’ costituita da immagini, video e testi che descrivono il processo di realizzazione dell’oggetto-servizio. Questa parte per le scuole superiori è condotta in lingua inglese. http://www.instructables.com/id/Circular-Knitic/

Comunicazione La comunicazione invece è inerente alla descrizione del prodotto finale ed è accompagnata da una presentazione del gruppo con supporto di siti, slide o video.

La fase di comunicazione serve a loro per comprendere i passi che hanno compiuto e per fissare degli elementi utili durante le sessioni di autovalutazione finale.

E’ importante che la presentazione venga eseguita da tutti gli studenti del gruppo e che a ogni presentazione sia dedicato un tempo per le domande.

L’ultima fase sarà quella dell’autovalutazione, svolta nei gruppi con il/la docente in cui si metteranno in luce le competenze rafforzate, le abilità emerse e l’apprendimento di nuove tecniche e strumenti.

Il patto Il brainstorming sul tema Il lancio della sfida Ricerca individuale e/o di gruppo Ideazione Dall’ideazione al concept Ricerca Co-progettazione Presentazione al gruppo classe e autovalutazione Riallineamento del progetto sulla base della valutazione Piano di fattibilità e realizzazione La documentazione La comunicazione del prodotto/servizio Autovalutazione e rilevazione di aspetti positivi e negativi dell’esperienza

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