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architettura

CRISTIAN FORTE

CRISTIAN FORTE

23 / 09 / 1996 crystianforte@outlook.com

Lomagna, Lecco, Italia

Architetto, Dottorando@Sapienza

linkedin.com/in/cristianforte issuu.com/cristianforte

01 MILANO. LA NUOVA

PASSEGGIATA DEI BASTIONI

TRA PORTA VIGENTINA E PORTA ROMANA

Progetto

Corso

Relatrice

Correlatori

Anno

Tesi di Laurea Magistrale

Architettura per la Conservazione delle Costruzioni Complesse

prof.ssa Luisa Ferro

proff. M. C. Giambruno, L. Petrini, M. Aprile, F. Pittau

2021-2022

Il seguente progetto di valorizzazione e conservazione nasce da una profonda riflessione circa le questioni irrisolte che affliggono i resti delle mura spagnole di Milano. Odiernamente, nei tratti tra Porta Vigentina e Porta Romana in cui si sofferma il progetto, queste permangono come ruderi soffocati dal tessuto densamente edificato di berutiana concezione, ridotte ad una mera questione viabilistica. La linea difensiva cinquecentesca milanese, poi convertita in pubblici passeggi in epoca neoclassica, è stata oggi privata del potere di narrare, oltre le testimonianze di reperto quale è, dell’accurato e teorizzato sistema di fortificazioni alla moderna, del quale Milano vantava l’opera più ambiziosa d’Europa.

La muraglia in laterizio e Ceppo d’Adda rappresenta oggi l’unica testimonianza dell’originario palinsesto delle mura. Attraverso la sovrapposizione di carte storiche, a partire dal periodo spagnolo cinquecentesco di costruzione delle Mura, passando per la conversione in pubblici passeggi del periodo neoclassico, fino alle demolizioni in attuazione del Piano Beruto di fine Ottocento, è emerso come l’origine del manufatto delle mura è riconducibile all’escavazione di un fossato extra moenia e all’elevazione del relativo terrapieno, sostenuto quest’ultimo dalla cortina muraria.

Oggigiorno sono difficilmente leggibili le regole compositive delle forme antiche all’interno di quelle dello stato di fatto: è questo il sistema di relazioni, oggi incompiute, che il progetto intende reintrodurre, reinterpretandoli. Il terrapieno entro le mura ed il fossato fuori le mura, in termini di lavoro di suolo e sottrazione di suolo. È stata dunque ideata una passeggiata lungo i resti archeologici, caricandosi dell’immaginario ottocentesco attorno ai bastioni, ampiamente descritto dalla letteratura (Stendhal e il Manzoni, per citarne alcuni).

L’itinerario presenta singoli episodi, dove volumi scultorei sono stati progettati come “nuovi frammenti”, pause salienti che si confrontano con elementi notevoli quali il Bastione, Porta Romana ed il Cavaliere di Via A. Filippetti, reintroducendo le gerarchie del fronte bastionato all’italiana Lavorando sul concetto di plasmare masse a scultorea immagine, seguendo una logica di ritorno allo spessore, sono state reinterpretate le forme planimetriche e volumetriche degli elementi compositivi che completavano l’intero palinsesto: il muro, le casematte, il terrapieno ed il fossato; progettando spazi di sosta, di svago, di mercato e museali, a supporto della passeggiata archeologica sopraelevata e semi-ipogea.

Il progetto per le Mura Spagnole di Milano è l’occasione per riprogettare un ambito specifico per la città di Milano, ossia quella della circonvallazione interna, detta cerchia dei bastioni per l’appunto, in linea con le previsioni del PGT 2030 che favorisce la mobilità lenta e la qualità ambientale. Con la passeggiata sopraelevata ciclopedonale, la riprogettazione della sezione stradale, la quale si pone come prototipo da adottare su tutta la cerchia, e la riapertura del cavo Bolagnos, il progetto diventa il fil rouge tra le ambizioni del futuro e le ragioni del passato. Viene valorizzato il sistema multi scalare che le Mura mettono in campo, dalla forma urbana, alla viabilità, agli spazi verdi all’infrastruttura delle vie d’acqua.

02 MILANO PIAZZA DUOMO

NOTIZIE DAL SOTTOSUOLO

Progetto

Corso

Anno

Laboratorio

Architettura delle Costruzioni Complesse

prof.sse Luisa Ferro, Lorenza Petrini

2020

Lavorare con un’ottica archeologica significa fare i conti con la realtà, ma anche con le sue alternative: con i suoi vuoti, con la Storia e con altre storie da essa impedite e rimosse, ma non del tutto cancellate. Il problema di Piazza Duomo, mai risolto, è oggi trattato con superficialità, come un problema di aiuole, di palme o altre amenità. La mancata giusta proporzione della piazza in relazione al Duomo, fa di questa un luogo apparentemente concluso, ma dove è ancora evidente il conflitto non risolto fra vestigia antiche, molteplici anche nel sottosuolo, frammenti dell’antica forma urbis mediolani e della città medievale. Memorie storiche da un lato e trasformazioni urbanistico edilizie attuate a partire dall’inizio del XX secolo.

Il progetto si pone come un’occasione per riflettere sull’antichità, prendendo posizione nei confronti della sovrapposizione di diversi passati, delle diverse forme di concatenazione, delle diverse gerarchie. In particolare, dei resti archeologici della Basilica di Santa Tecla, di un bunker antiaereo della Seconda Guerra Mondiale e possibili opere interrate dei lotti medievali. Lo scopo del progetto è, quindi, il ridimensionamento della piazza, al fine di stabilire un dialogo serrato tra monumenti, architettura della città, frammenti archeologici, reperti d’arte e storia, realizzando un Museo metropolitano, certi che i frammenti, le aree di scavo e i pezzi di un’antica forma urbis acquistino senso solo se compresi entro un progetto urbano esteso e articolato, che dia loro una nuova unità.

Docenti

Il progetto “cuce” i frammenti, costruisce relazioni impensate con il manufatto interrato della metropolitana, del bunker antiaereo e le tensioni che questi hanno con i resti di Santa Tecla, governa gli oggetti secondo una scansione lirica, una lunghezza d’onda compositiva. Genera nuove regole, misurandosi con i tipi planimetrici antichi, persi o ancora presenti nel sottosuolo. Restituisce al reale il significato di appartenenza ad un’altra realtà, apparentemente sconosciuta, ma profondamente legata al significato antico della piazza, del complesso episcopale prima e delle costruzioni medievali poi.

Progettare per immagini

03 COMO CITTÀ MURATA

IL VUOTO DI PIAZZA MARTINELLI

Progetto

Corso

Docenti

Anno

Laboratorio

Progettazione Architettonica - III Anno

proff. Valerio Tolve, Luisa Ferro

2017

Piazza Martinelli appare come un vuoto ingiustificato all’interno del tessuto consolidato della città murata di Como, di lotti tipicamente medievali, sulle tracce del castrum romano. Qui subentra il progetto d’architettura, che intende operare entro la dimensione complessiva del costruire nel costruito, esprime compiutamente la tensione tra antico e nuovo, tra continuità e permanenza di forme, tecniche e principi e l’opposta necessità di rinnovamento in relazione agli odierni bisogni dell’abitare.

Alla definizione del progetto si è giunti riflettendo sul senso della tradizione, ragionando sulle invariabili costanti dell’architettura, non certo per fini imitativi, quanto piuttosto per compierne una revisione critica in accordo alla necessità di rilettura e riscrittura

A seguito di un attento studio del tessuto urbano, dei pieni vuoti e permeabilità, nonchè delle tipologie architettoniche ricorrenti, è stato progettato un edificio con impianto a corte. Sono state ricalcate le medesime proporzioni planimetriche degli edifici appartenenti alla città murata, riproponendo la scansione ed il ritmo delle celle del tipo cortilizio. Il tema caratterizzante dell’edificio è la definizione di un basamento, il piano terra, e di una pelle, il sistema di facciata continua, che uniforma i prospetti sulla corte venutasi a formare.

FORMAZIONE

Dottorato in Architettura e Costruzione della Città

Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Archiettura e Progetto

Ricerca: I suoli di Milano. Il caso studio delle Terme Erculee di Mediolanum

Relatrice: prof.ssa Luisa Ferro

2024 - in corso

Architettura delle Costruzioni

Politecnico di Milano

LM04 - Architettura e Ingegneria Edile-Architettura

Tesi: Milano. La nuova passeggiata dei Bastioni, tra Porta Vigentina e Porta Romana

Relatrice: prof.ssa Luisa Ferro

2018 - 2022

ESPERIENZE ACCADEMICHE

C ULTORE DELLA MATERIA

Politecnico di Milano | 2024.02 - in corso

Incarico per attività di supporto alla didattica in Composizione Architettonica e Urbana. Laboratorio di Architettura delle Costruzioni Complesse, Laurea Magistrale in Architettura delle Costruzioni. Docente: Ferro L.

T UTOR TESI DI LAUREA

Politecnico di Milano | 2023.11 - in corso

Le tesi riguardano il progetto di architettura in area archeologica. Relatrice: Ferro L.

T IROCINIO DI RICERCA

Politecnico di Milano | 2019.02 - 2019.11

Ricostruzione filologica delle Domus di Orione e del Giardino, Pompei. Tutor: Ferro L.

T IROCINIO DI RICERCA

Politecnico di Milano | 2017.11 - 2018.05

Attività di ricerca riguardante le ciminiere in muratura. Tutor: Condoleo P.

ATTIVITÀ PROFESSIONALE

Progettazione dell’Architettura

Politecnico di Milano

L17 - Scienze dell’Architettura

Tesi: La permanenza dell’antico nel progetto della fornace Hoffmann

Relatore: prof. Gianluca Sortino

2015 - 2018 110 / 110 110 / 110

Costruzioni Ambiente Territorio

I.I.S. Antonio Badoni

2010 - 2015

COMPETENZE

Digital Skills

AutoCad 2D/3D

Vectorworks 2D/3D

Rhinoceros 3D

SketchUp Pro

Suite Adobe: Photoshop, InDesign, Illustrator, Lightroom, Premiere

ArcGis | QGis

Midas Gen

Agisoft

Apple iWork

Microsoft Office

Lingue

Inglese: ETS TOEIC - B2

L IBERA PROFESSIONE

Lomagna (LC)| 2023.03 - 2024.10

Architetto abilitato e scritto all’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco. Collaborazioni professionali con studi di architettura; partecipazione a concorsi di progettazione.

C OLLABORAZIONE PROFESSIONALE

CN10Architetti | Sotto il Monte (BG) | 2023.01 - 2023.10

Architettura e restauro.

Fra gli altri: restauro dell’ex Carcere di Sant’Agata (Bergamo Città Alta); riqualificazione Piazza della Cittadella (Bergamo Città Alta); restauro dell’ex Casa Viscardi (Villa D’Adda).

C OLLABORAZIONE PROFESSIONALE

Studio Carozzi | Lomagna (LC) | 2016.09 - 2023.01

Architettura e urbanistica.

Fra gli altri: manutenzione straordinaria di Villa Calchi (Calco) e di Villa Busca (Lomagna).

C OLLABORAZIONE PROFESSIONALE

Studio Natalia Bianchi | Milano | 2019.04 - 2020.01

Architettura e interior design.

Residenze seguite: Antibes (Francia), New York City (USA), Portofino (GE)

PARTECIPAZIONI

11/2023 | Workshop tra Scuole di Dottorato 02/2024 Parco Archeologico di Syracusea

02/2024 | Concorso progettazione nuovo asilo Tagliabue, Villasanta (MB) 12/2022 | Esposizione progetto di tesi alla mostra Tesi di Laurea, Scuola AUIC

09/2021 | Workshop Mitigation Risk Design, 01/2022 Dip. DICA - PoliMi

11/2020 | Concorso riqualificazione P.zza Libertà, Trezzo sull’Adda (MI) 04/2019 | Concorso GenoaCall, residenza universitaria in P.zza Sarzano (GE)

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