Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

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Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione

Bilancio sociale edizione 2013

Capacity building

Alta formazione

Partecipazione comunitaria

Diritto alla salute

Innovazione e tecnologie per la comunicazione



Bilancio sociale

CESTAS edizione 2013


2 - Bilancio sociale edizione 2013

2012, l’anno più duro del decennio Coerenza politica Capacità specializzata Collaborazione pianificata I principi guida per l’articolazione delle nostre attività e che rappresentano i punti di riferimento per il racconto dell’azione associativa che presentiamo con il nostro nono Bilancio sociale consecutivo, quello dell’edizione 20131, restano quelli della costruzione di Capacità attraverso la Collaborazione e la Coerenza. I numeri di questo bilancio ci dicono che abbiamo diminuito le nostre entrate di circa un 40% e con uno sforzo istituzionale e sacrifici professionali e strutturali siamo riusciti a ridurre tempestivamente anche le spese in modo di mantenere un equilibrio patrimoniale.

Le politiche di austerità e di adeguamento della struttura alle esigenze progettuali e geografiche esistenti oggi costituiscono la strada intrapresa con coraggio dal nuovo consiglio d’amministrazione che si avvale di professionalità e di provenienze geografiche arricchenti per la vita associativa CESTAS. Le attività sanitarie e quelle formative rimangono le nostre principali attività con picchi che raggiungono il 70%. Questo dato dà conto ancora una volta della specializzazione istituzionale che ormai si presenta come una struttura di alta formazione dedicata alla cooperazione internazionale specializzata in sanità. L’elemento che ci incoraggia è il radicamento estero delle attività che nell’anno della crisi finanziaria più

importante del decennio vede crescere le entrate provenienti da territori esteri raggiungendo un 30% del nostro bilancio e di quelle provate raggiungendo un 23% del nostro bilancio. Nel ricordare le principali attività del 2012, è doveroso segnalare l’aumentato investimento nella ricerca di nuovi finanziamenti inserendoci in nuovi circuiti come sono le gare internazionali. L’esito è incoraggiante per il 2013 e ci obbliga ad essere sempre di più espressione di una rete specializzata di istituzioni pubbliche e private che sommando competenze riescono ad essere credibili dal punto di vista tecnico e finanziario. Il 2012 è stato anche l’anno di alcuni saluti e quello di Maria Cristina Falcaro, la nostra responsabile del dipartimento Formazione, ha rappresentato uno di quei momenti emotivamente duri per un dirigente che vede fuoriuscire dalla struttura la persona con la quale durante l’ultimo decennio ha costruito e consolidato l’anima del nostro ente di formazione superiore. Le capacità di Cristina sono state cooptate dal nostro socio accademico principale l’Università di Bologna e quindi la felicità per la sua nuova carriera professionale ha avuto il sopravvento rispetto alla crisi da abbandono.

1 Bilancio riguardante l’esercizio 2012


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Il settore sanitario in Africa, Medio oriente e America Latina resta l’asse portante della nostra azione di cooperazione e le nuove iniziative in Egitto e Tunisia che vogliono rafforzare il ruolo produttivo ed economico delle donne completano il quadro delle attività di cooperazione allo sviluppo. Nell’ambito formativo l’allargarsi della rete universitaria a oltre 35 università socie e il mantenimento dei percorsi di alta formazione universitaria danno il segno della solidità della nostra azione in quell’ambito. La novità è stata quella di capire che i bisogni formativi sono in loco e quindi adattare i nostri percorsi post laurea ai territori d’intervento spostando le sedi di formazione dall’Italia all’estero è stata una scelta che apre nuove prospettive per il 2013 ed è riuscita a mantenere attivi i percorsi formativi fondamentali del 2012.

L’elemento che ha più inorgoglito la nostra azione istituzionale è stato quello di essere arrivati tra i finalisti dell’Oscar del Bilancio 2012, il premio nazionale promosso da Ferpi, la federazione relazioni pubbliche italiane. Siamo stati scelti come uno dei tre finalisti nazionali e abbiamo ritirato la pergamena in cerimonia pubblica in dicembre del 2012, il riconoscimento nella sua motivazione recitava “la parte numerica, civilistica e gestionale è ben raccordata e ben illustrata” e quindi nel presentare il bilancio sociale 2013 voglio dedicare questo risultato a tutto il lavoro silenzioso dei soci, operatori, amministratori e collaboratori che in questi anni hanno messo al centro del loro impegno la qualità e la responsabilità professionale ed umana per il bene della nostra associazione. Ci aspetta un 2013 ancora difficile e stiamo lavorando per realizzare tutte le azioni che possano portare al mantenimento e sviluppo di quella idea di specializzazione settoriale che ha guidato e che guida la nostra vita istituzionale. Buona lettura Uber A. Alberti Presidente CESTAS


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Nota metodologica Il Bilancio sociale, giunto alla nona edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul proprio lavoro e sui risultati che questo produce. È un percorso volto all’individuazione delle eventuali criticità e al proprio miglioramento e rappresenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associazione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo sviluppo dei contenuti basata su settori tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti. Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2012 (1 gennaio - 31 dicembre 2012) e, al fine di fornire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazio-

ne, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni precedenti. La prima parte del Bilancio sociale è descrittiva delle attività di formazione, cooperazione, educazione allo sviluppo del CESTAS con una sezione dedicata ai progetti. Anche quest’anno è stata inserita un capitolo dedicato alla comunicazione, considerata da CESTAS un importante indice di trasparenza e un modo per dare conto ai vari stakeholder delle attività svolte. Una seconda parte invece è dedicata all’analisi economica e finanziaria delle attività del 2013 con un’esauriente nota integrativa che dettaglia la struttura e i contenuti del bilancio d’esercizio e i criteri di valutazione adottati. Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di agosto 2013 in 200 copie, su carta riciclata certificata. Le copie

della pubblicazione sono state inviate ai principali stakeholder dell’associazione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il secondo semestre del 2013. Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’esercizio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas. org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti. I riferimenti metodologici che hanno guidato la redazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non profit” realizzate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3). CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987. Nel 2012 inoltre il CESTAS si è classificato tra i finalisti nella categoria Ong dell’Oscar di Bilancio, premio organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le organizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione efficace e cristallina dei propri rendiconti. 2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329


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Indice

2 4 6 10 12 15 16 40 42 43 46

2012, l’anno più duro del decennio Nota metodologica Chi siamo Modello di governance Risorse umane Mappa degli stakeholder Comunicazione è trasparenza Mappa dei progetti Formazione Progetti di formazione 2012 Cooperazione internazionale allo sviluppo

47 50 55 59 63 66 71 93 97 98

Progetti in America Latina Progetti nel Mediterraneo e in Africa Advocacy ed educazione alla cittadinanza mondiale Aspetti economici e finanziari Rendiconto gestionale 2012 Bilancio d’esercizio Nota integrativa Relazione del Sindaco unico Contatti Come sostenerci


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Chi siamo CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie) è un’organizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3. Nasce a Bologna il 30 marzo 1979. La sede legale è a Bologna in via Ranzani. È presente in Europa, America Latina, Africa e Mediterraneo. È un’organizzazione senza fini di lucro, apartitica e contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon governo e la salvaguardia dell’ambiente.

Vision CESTAS si impegna per la creazione di un partenariato globale tra nord e sud del mondo, per la riduzione degli squilibri economici e sociali. Crede nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi. CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.

3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org

Mission CESTAS opera per la diffusione dei valori della solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empowerment delle risorse umane. CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo.

Ambiti di intervento CESTAS promuove i valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti umani attraverso progetti di cooperazione nei paesi in via di sviluppo, la fornitura di tecnologie appropriate nel campo della salute e dell’ambiente, la formazione e le iniziative pubbliche di sensibilizzazione. CESTAS in concreto si impegna a intervenire attraverso: - la progettazione, la promozione e la realizzazione di programmi in favore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo;

- la gestione di programmi di informazione, di educazione dell’opinione pubblica, di servizio civile nazionale o internazionale, sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integrazione culturale; - corsi di formazione professionale sia in Italia sia all’estero sulle tematiche inerenti al proprio operato; - la promozione dell’equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo, prevedendo azioni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare interesse è rivolto alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti; - la promozione, l’informazione e la ricerca su sviluppo sostenibile, sviluppo umano, sviluppo economico e sociale; - la creazione di rapporti a livello nazionale e internazionale con enti che perseguano scopi affini, pubblici e privati, nazionali ed esteri;


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- la promozione di rapporti di collaborazione, esplicitati da convenzioni di cooperazione, con enti locali, università, centri di ricerca, aziende sanitarie, imprese, fondazioni, agenzie di sviluppo, regioni, ministeri nazionali o esteri, per la realizzazione di programmi associativi; - la promozione di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri di ricerca universitari; - la costruzione di banche dati, siti internet, raccolte bibliografiche e mostre fotografiche, con materiali raccolti e prodotti direttamente, destinati alla fruizione del mondo della scuola e dell’associazionismo regionale e nazionale.

Accreditamenti e reti CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è associazione di promozione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5. Altro importante risultato è il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedimento significativo per una ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia di solidità finanziaria e gestionale.

4 Attestato di idoneità del 12/10/1988 Data di accreditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/ 128/1906/1D 5 Riconoscimento del 24/10/2007 6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005

È riconosciuto dalla Regione EmiliaRomagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalla Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due importanti riconoscimenti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento. CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna) e del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche.

È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali della cooperazione italiana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzione della Red internacional de investigación y formación en salud perinatal (Retinsap). Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderente dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che attesta la gestione trasparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit.


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CESTAS è inoltre accreditato: - presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12 maggio 2008; - come ente per la formazione continua (ECM) presso il Ministero della Sanità da settembre 2005; - come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006; - come associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni (Registro Unar)6; - come membro del Tavolo della pace della Provincia di Bologna.

6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005

Chiaro, trasparente ed efficace, un “rendiconto eccellente”. Grazie all’edizione 2012 del suo Bilancio sociale, CESTAS è stata selezionata come finalista della categoria “associazioni non profit” dell’Oscar di Bilancio, il premio nazionale promosso da Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiane. “La parte numerica, civilistica e gestionale è ben raccordata e ben illustrata – ha scritto la giuria presieduta dall’ex rettore della Bocconi Angelo Provasoli. Di particolare rilevanza l’informativa agli stakeholder sui singoli progetti che risulta chiara ed esaustiva”.

Collaborazioni CESTAS ha stipulato convenzioni di collaborazione con oltre 35 università italiane e internazionali, con le principali ASL territoriali emiliane e marchigiane, nonché con l’Istituto Superiore di Sanità. Per citare alcune di queste università coinvolte nelle attività CESTAS: - Università degli Studi di Roma Tre - Università di Bologna - Università di Modena e Reggio Emilia - Università di Macerata - Università degli Studi di Camerino - Università Politecnica delle Marche - Università di Urbino “Carlo Bo” - Università di Firenze - Università di Siena - Università di Perugia - Università di Parma - University of Malawi, Bunda College of Agriculture - Università de San Sebastian (Cile) - Università Andres Bello (Cile) - Università Tomas Frias (Bolivia) - Università San Francisco de Chuquisaca (Bolivia) - Università San Simon (Bolivia) - Università de Cuenca (Ecuador) - Università San Marcos (Perù) - University of Namibia (Namibia) - University Witwatersrand- WITS (Sud Africa) - Cairo University (Egitto) - CeUB - Centro Residenziale Universitario di Bertinoro - Università degli Studi dell’Insubria - Euro - Mediterranean University (EMUNI)


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Codice etico Nel 2010 CESTAS ha creato il Comitato etico, che ha la missione di garantire e implementare la trasparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di: 1. diffondere la conoscenza e la comprensione del Codice etico; 2. garantire l’effettiva adesione ai principi contenuti nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS; 3. raccogliere segnalazioni su eventuali violazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consiglio di amministrazione; 4. sottoporre al Consiglio di amministrazione le proposte di sanzione per intervenire rispetto ai comportamenti ritenuti non conformi al Codice etico; 5. partecipare alla Assemblea dei soci per esprimere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico. Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’associazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla realizzazione della propria mission.

Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interesse su comunicazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamente a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indipendenza e alla trasparenza dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa. A rendere veramente operativo il Codice etico è stata la procedura di monitoraggio dell’applicazione del codice etico realizzata nel 2011 e diffusa a tutti i collaboratori in Italia e all’estero. Tale regolamento si è reso necessario per rispondere alla crescente domanda di trasparenza nei confronti della società e per rafforzare il rapporto di fiducia con tutti gli attori sociali con cui CESTAS entra in contatto. Affinchè infatti i principi contenuti nel documento siano applicati è indispensabile che il codice sia conosciuto e condiviso da tutti i soggetti che operano nell’associazione. Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’indipendenza del loro operato, la carica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione.

I membri dell’attuale Comitato etico sono: - professor Paolo Guidicini (presidente), già preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna; - dottor Lischen Haoses-Gorases, preside della School of Nursing & Public Health della University of Namibia; - dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel Association Libano; - professor Gabriel Medina della Universidad Nacional Autónoma de México;

RETI CESTAS Facebook http://twitter.com/cestas www.redmaternoperinatal.org www.actionforglobalhealth.eu www.cestasformazione.org www.cestas.cl


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Modello di governance CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero. CESTAS ha elaborato un manuale interno di riferimento che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. L’organizzazione è composta, come previsto dal Codice civile e riportato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Sindaco unico e la Presidenza. I soci vengono convocati in assemblea almeno una volta l’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione. Deliberano sul bilancio preventivo e consuntivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finanziarie annuali. L’Assemblea dei soci ha dedicato all’approvazione del bilancio una seduta convocata il 2 luglio 2013; hanno partecipato la maggioranza dei soci aventi diritto. Erano inoltre presenti il sindaco unico e il consulente commerciale. Da maggio 2012 a dicembre 2012 le sedute o riunioni del Consiglio di amministrazione sono state mensili. I verbali sono depositati presso il libro associativo a disposizione dei soci presso la sede legale di CESTAS. Il Sindaco unico ha funzione di controllo amministrativo, contabile e finanziario. La carica ha durata annuale.

La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il potere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali. La gestione operativa di CESTAS è affidata alla struttura interna dei vari dipartimenti presenti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera collaborativa, secondo livelli di responsabilità. Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano operativo annuale (Poa),

Responsabilità e trasparenza sociale, finanziaria ed amministrativa

Ricerca dell’efficacia e dell’innovazione nella strategia d’intervento

Gestione funzionale e gerarchica

approvato dal Consiglio di amministrazione. I responsabili territoriali o settoriali esercitano le loro responsabilità all’interno del Poa avendo autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecnici approvati dal CdA e devono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti. Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa. La comunicazione esterna è affidata ad AGENDA, agenzia (www.agendanet.it) specializzata nei temi del sociale e della cooperazione internazionale.

Ricerca dell’efficenza e della qualità usando le risorse disponibili

Principi gestionali CESTAS

Potenziamento delle capacità di azione e decisione della nostra rete di stakeholder

Investimenti strategici nella formazione

Mobilitazione risorse tecniche e finanziarie proprie


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Inoltre il CESTAS ha elaborato linee guida per la gestione del personale per rispondere all’esigenza di dare continuità alla propria azione e generare un’etica condivisa fra persone di diversa cultura e credo politico e religioso che collaborano con l’organizzazione per periodi più o meno lunghi e in diverse parti del mondo. Pertanto, si è ritenuto utile fissare in un documento i criteri minimi che devono riscontrarsi presso ciascuna sede CESTAS al fine di garantire parità di trattamento e opportunità a tutti i collaboratori. La procedura per la gestione dei fornitori rappresenta la guida per tutto lo staff, italiano ed estero, per la corretta conduzione della gestione dei rapporti con i fornitori esterni che a vario titolo hanno rapporti con CESTAS e che possono avere influenza sulla qualità dei servizi erogati nel rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza e eticità propri di CESTAS. Tutto lo staff del CESTAS, compreso quello che opera presso le sedi decentrate in Italia e all’estero, è tenuto a rispettare ed applicare il presente codice. Il CESTAS si è inoltre dotato di una procedura per la valutazione e la scelta dei donatori (enti pubblici e privati, imprese, fondazioni, organizzazioni internazionali) che viene fatta periodicamente dal CdA seguendo rigidi criteri.

Assemblea dei soci Consiglio di Amministrazione Uber A. Alberti Nada Karaivanova Abraham Munizaga Jaime Sepulveda

Comitato etico

Sindaco unico

Paolo Guidicini Lischen Haoses-Gorases Kamel Mohanna Gabriel Medina

dott. commercialista Corrado Procopio

Presidenza Uber A. Alberti

Assistente di direzione

Amministrazione

Dipartimento Innovazione, Progettazione e Sviluppo (Ips)

Dipartimento Formazione

Dipartimento Advocacy, Comunicazione e Sistematizzazione (Acs) Dipartimento Cooperazione decentrata e Territorio (Cdt)

Ufficio America Latina Ufficio Africa e Mediterraneo


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Risorse umane 2 consulenti part time 7 dipendenti full time tempo indeterminato

e l tim ful

Totale organico: 12

3 dipendenti part time tempo indeterminato

Nessun dipendente co.pro e a tempo determinato

Genere M: 1 consulente e 1 dipendente F: 1 consulente e 9 dipendenti

Età e titolo di studio

1 consulente tra 31-40 con laurea

3 dipendenti <30 con leurea 0

-40 31

3 dipendenti >50 con diploma

>50

41-50

2 dipendenti tra 31-40 con leurea

1 consulente tra 41-50 con laurea

41

diploma

laurea

<3

31-40

0 -5

Grafici e tabelle evidenziano: - la prevalenza femminile: 9 consulenti e dipendenti su 12 sono donne; - l’età dei dipendenti del CESTAS prevede un mix tra esperienza e gioventù 3 su 12 superano i 50 anni e 3 minori di 30 anni. Il resto è una media tra questi estremi.

PERSONALE CESTAS IN ITALIA ANNO 2012

me rt ti pa

Nel 2012 l’associazione ha dovuto fare i conti con la consistente riduzione di budget e con la gestione dell’amministrazione straordinaria utilizzando gli ammortizzatori sociali in deroga per mantenere il più possibile intatta la struttura centrale. La scelta del 2004 di inquadrare come dipendenti il personale dando loro una prospettiva di futuro ha creato un ambiente propizio per un investimento reciproco tra esigenze professionali e associative. Inoltre ha permesso, sotto la logica della responsabilità sociale, di proteggere il personale con la cassa integrazione in deroga per tutto il 2012. Questa scelta da una parte ha consentito di mantenere la collaborazione e il legame lavorativo con i professionisti inseriti in struttura e dall’altra di diminuire i costi strutturali, gestendo al meglio la crisi dei finanziamenti. Su 12 risorse totali 10 sono i contratti di dipendenza e due consulenti parttime. Tutti i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Nel calcolo dei dipendenti non vengono inclusi tirocinanti e volontari, data la natura volontaria della loro collaborazione. Il contratto che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo nazionale del Commercio - Settore terziario.

2 dipendenti tra 41-50 con leurea


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PERSONALE CESTAS ALL’ESTERO ANNO 2012 Personale espatriato: totale 14

Personale locale: totale 14

Personale assente nei seguenti Paesi rispetto all’anno precedente

Argentina

Nicaragua

Bolivia

Cile

Ecuador

Malawi

Perù

Mozambico

Libano

Sierra Leone

Namibia

Genere M: 12 F: 16

Personale <30: 14 tra 31-50: 13 >50: 1

ma lo

Titolo di studio Personale laureato: 21 diplomato: 7

ea ur

Età

dip

31-50

<30

>50

la

Il personale CESTAS all’estero è responsabile del coordinamento e della realizzazione dei progetti in loco. Di estrema importanza metodologica è la collaborazione con il personale e con i partner locali, ma altrettanto fondamentale è il buon livello professionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in possesso della laurea. Inoltre, tra le risorse all’estero, su 26 professionisti 16 sono donne e 12 uomini nonché di origine prevalentemente locale: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribuisce al personale locale e la discriminazione positiva di genere in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali necessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla realtà locale.


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Turnover Dipendenti Collaboratori Consulenti Totale

2009

variazione

21 2 5 28

variazione

2010

-8 0 0 -8

13 2 5 20

2011

-4 -1 0 -5

variazione 0 -1 -3 -4

10 1 5 16

2012 10 0 2 12

Nel 2012 il tasso di turnover7 del personale ha interessato 4 persone.

VOLONTARI ANNO 2012

Genere

Nessun tirocinante e volontario del servizio civile

M: 1 F: 12

31-50

diplom a

Titolo di studio Volontari laureati: 12 diplomati: 1

rea au

Età

<30

7 I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno

Volontari <30: 12 tra 31-50: 1

l

Anche nel 2012 si è rinnovata la collaborazione tra CESTAS e i giovani interessati a mettere in pratica ciò che hanno imparato all’Università attraverso il tirocinio e il volontariato. Molti dei tirocinanti e dei volontari provengono infatti dai corsi di laurea in Relazioni internazionali, in Scienze politiche, Sviluppo locale e Cooperazione internazionale. Nello specifico, nel 2012 sono stati tredici i volontari che hanno contribuito alla riuscita di progetti di alta formazione.


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Mappa degli stakeholder


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Comunicazione è trasparenza News online e post su Facebook. Comunicati stampa e tweet. Newsletter, foto e video. Comunicare con tempestività e chiarezza quello che si fa è decisivo, in particolare per un’organizzazione non governativa, per tenere vivo il legame con l’opinione pubblica e gli stakeholder - istituzioni o partner che siano - nel segno della trasparenza e della responsabilità sociale. Per questo il CESTAS, insieme ai giornalisti e ai consulenti di AGENDA (www.agendanet.it), l’agenzia specializzata in non profit con cui da anni collabora, anche in un anno complicato come il 2012 ha continuato a tenere aperto il dialogo con l’esterno. La scelta ha permesso al CESTAS di avere una sola voce e una comunicazione chiara, continua e uniforme. Sul sito internet, sui social network e, quando necessario, attraverso note per la stampa, si è comunicato l’avanzamento dei progetti di cooperazione e la nascita di nuove partnership con associazioni, organizzazioni, enti e università; l’apertura dei bandi per master e corsi, le prime lezioni e le cerimonie di diploma di chi ha portato a conclusione il suo percorso formativo. E, poi, l’assemblea dei soci e l’approvazione del bilancio economico, il lavoro in Africa, Medio Oriente e America Latina di cooperanti e

collaboratori; la selezione tra i finalisti dell’Oscar di Bilancio e gli appelli a governi e istituzioni per continuare a finanziare lo sviluppo e la salute. Il tutto in tempo reale e con un linguaggio giornalistico quanto più possibile efficace nel veicolare contenuti tecnici anche ai non addetti ai lavori.

News, newsletter e social network In undici mesi sono state realizzate 92 notizie per il sito internet del CESTAS, di cui una selezione è stata diffusa con le 11 newsletter mensili a tremila indirizzi registrati. Sono circa 200, invece, i post e i link condivisi sulla pagina e sul profilo istituzionale del CESTAS su Facebook, altrettanti i “cinguettii” su Twitter, che nel complesso hanno raggiunto gli oltre duemila amici, fan e follower. Sono più di 3.100 le fotografie presenti nell’album su Flickr, mentre 35 video caricati su Youtube hanno registrato quasi novemila visualizzazioni. Avere più luoghi virtuali sempre aggiornati permette a tutti i collaboratori sparsi nel mondo di essere informati sulle attività del CESTAS contribuendo a consolidare lo spirito di appartenenza e la fiducia nell’organizzazione.

LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE NEL 2012 92 news sul sito internet 11 newsletter mensili 200 post su Facebook 200 tweet su Twitter 10 comunicati stampa 40 articoli e segnalazioni da parte dei media tradizionali e online

Comunicati stampa e rapporti con i media Dieci comunicati stampa sono stati inviati ai media locali e nazionali, venendo ripresi da agenzie di stampa e da radio, da quotidiani e anche da testate nazionali, fino ai siti internet, specializzati e non.


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Pubblicazioni Agenda CESTAS 52 settimane, le festività internazionali, la classica rubrica per i contatti e una breve presentazione delle attività del Cestas in italiano, inglese e spagnolo.

Un percorso verso il diritto alla salute La pubblicazione è il risultato del progetto della Rete Andina per la salute materno-infantile e rappresenta una sintesi metodologica e di risultati della rete di 22 ospedali materno infantili in Perù, Bolivia, Ecuador, rete che assiste più di 130.000 parti all’anno.

Aggiornamento diagnosi di genere nel Canton Morona Santiago È una ricerca sul ruolo della donna nella comunità di Macas Ecuador ed è parte dei risultati del progetto.

Atlante della rete andina di salute materno infantile La pubblicazione cartografica sulla rete materno infantile è una rappresentazione georeferenziata dell’incidenza della salute materno infantile nelle regioni d’intervento del progetto.

Bilancio sociale CESTAS Edizione 2012

La condizione delle donne in Libano

Un anno, 365 giorni, 23 Paesi, 40 progetti tra cooperazione e formazione, 1500 professionisti formati, 20 interventi sanitari, 68 news. Sono alcuni dei numeri del 2011 di Cestas, così come riportati nell’ottava edizione del Bilancio sociale, lo strumento privilegiato di trasparenza adottato dalla ong per comunicare con partner, finanziatori e società civile.

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di genere sul lavoro e a scuola, fino alla situazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle donne realizzata dal CESTAS nella regione di Bint Jbeil in Libano.


18 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Senegal: nasce l’associazione africana degli ex studenti Cestas

Innovazione della pubblica amministrazione, secondo master in Argentina

È nata l’associazione degli ex studenti Cestas, si chiama Adub-Cestas, acronimo di “Africains diplomés de l’Université de Bologne” ed è stata istituitada Mor Khoudia Guye, Nafissatou Ndiaye e Mouhamadou Abdoulah Saliss Mbengue, tre giovani senegalesi impegnati nella promozione dello sviluppo del territorio e del capitale umano.

È possibile iscriversi fino al prossimo 9 marzo alla seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del Ministero degli Affari esteri italiano.

Dall’università al mondo con le borse lavoro Cestas

E tu di che formazione sei? Un questionario online per corsi su misura

In Perù, in Namibia e in Libano per mettere in pratica quanto studiato, fare esperienza e impegnarsi per tre mesi nella promozione della salute e dell’uguaglianza dei diritti. Josephine Cacciaguerra, Silvia Guareschi e Cinzia D’Intino, tre studentesse del master in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”, si sono aggiudicate tre borse per un periodo di lavoro in un progetto di cooperazione.

Una formazione su misura, che risponda ai profili e alle preferenze personali. Per sondare bisogni e desideri di chi vuole specializzarsi sui temi della salute, della buona amministrazione, della cooperazione e delle politiche sociali, il Dipartimento di formazione Cestas sta mettendo a punto un questionario online, che sarà presto inviato a un campione di 100 persone.

Tre mesi di cooperazione per gli studenti Cestas

Master internazionale in salute pubblica, aperte le preiscrizioni

Studiare e poi mettersi subito alla prova in un progetto di cooperazione internazionale. È l’opportunità offerta dalle borse lavoro che Cestas mette a disposizione di tre studenti della decima del master in Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio organizzato insieme al Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna, che prenderà il via il prossimo febbraio.

Un approccio multidimensionale alla salute materno-infantile e alle malattie emergenti, per formare professionisti di alto livello che sappiano operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici, in particolare dell’America Latina. Sono aperte le iscrizioni al master di secondo livello in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epidemiologia”, gestito dal Cestas e co-promosso da Università di Bologna e Universidad Andres Bello in Cile.


Bilancio sociale edizione 2013 - 19

Gennaio 2012 Senegal: nasce l’associazione africana degli ex studenti Cestas

Argentina, master in innovazione della pubblica amministrazione

Si chiama Adub-Cestas, acronimo di “Africains diplomés de l’Université de Bologne”, e l’hanno creata Mor Khoudia Guye, Nafissatou Ndiaye e Mouhamadou Abdoulah Saliss Mbengue, tre giovani senegalesi, ex studenti Cestas. L’associazione opererà in Senegal con il supporto di università partner e dell’ong che ha legato i percorsi dei tre fondatori. “Siamo orgogliosi di vedere che l’investimento nella qualificazione delle risorse umane porta a un consolidamento della società civile africana – dice il presidente Uber Alberti –. Cestas offre il suo appoggio affinché questa iniziativa possa crescere: abbiamo stretto un’alleanza strategica con l’associazione per la promozione di iniziative volte a migliorare le condizioni di salute della popolazione e a offrire percorsi di alta formazione”. Adub-Cestas nasce con un duplice obiettivo: “La promozione territoriale, insieme alle collettività che vorranno divenire partner della stessa associazione – spiegano i fondatori – e lo sviluppo del capitale umano”. Mor Khoudia Guye e Mouhamadou Abdoulah Saliss Mbengue hanno frequentato a Bologna il master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Nafissatou Ndiaye, invece, ha completato il corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari”.

Sono aperte fino al 9 marzo le iscrizioni per la seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano. Il master, che rilascia un titolo riconosciuto anche in Italia, è rivolto a laureati in economia, legge, scienze diplomatiche e scienze politiche e mira a formare dirigenti che sappiano gestire in maniera efficace e innovativa le politiche e le finanze pubbliche. Con una durata di un anno, il corso diretto dal professor Federico Toth si sviluppa in otto moduli, dall’analisi delle politiche pubbliche alla responsabilità sociale, dal welfare fino al marketing istituzionale. Le lezioni (215 ore in totale) si svolgeranno a partire dal 26 marzo sia in presenza (presso la sede dell’Università di Bologna a Buenos Aires) sia online attraverso la piattaforma virtuale Cestas, con docenti dell’ateneo bolognese e con la partecipazione di esperti in politiche pubbliche e sociali. A conclusione gli studenti dovranno elaborare e discutere un project work. Borse di studio co-finanziate dal ministero degli Affari esteri italiano sono a disposizione dei funzionari del Governo della Provincia di Buenos Aires.


20 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter “Bisogna investire sulle persone”: l’intervista del Resto del Carlino a Uber Alberti

In Libano disegni e poesie per la fratellanza

“Prima ancora dei soldi ci vogliono le risorse umane, bisogna formare le persone”. È uno dei passaggi dell’intervista a Cesare Sughi del presidente del Cestas Uber Alberti. Pubblicata sul Resto del Carlino, l’intervista intreccia il percorso personale di Alberti, dalla nascita a Santiago del Cile alla laurea a Bologna, con la storia della ong, le sue attività, la sua filosofia e i progetti futuri.

Poesie e disegni per promuovere la pace e la fratellanza tra gli studenti libanesi. Sono cinque le scuole nel sud del Libano coinvolte dal Cestas nel “Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil”, portato avanti con il finanziamento della Cooperazione italiana allo sviluppo.

Un click per la salute, Cestas al concorso “1ClickDonation”

Innovazione della pubblica amministrazione, secondo master in Argentina

Un click per migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids che vivono in Namibia. C’è ancora tempo fino al prossimo 29 febbraio per sostenere il progetto Cestas portato avanti nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa, partecipando al concorso “1ClickDonation”.

Fino al prossimo 9 marzo è possibile iscriversi alla seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del Ministero degli Affari esteri italiano.

Sviluppo e uguaglianza, al via progetto per donne imprenditrici in Egitto e Tunisia

Alta formazione in servizi socio-sanitari, nuovo bando per dirigenti dei Paesi esteri

È in partenza il progetto “Che Mediterraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro”, organizzato da Cestas con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna. Obiettivo: migliorare le condizioni lavorative delle giovani imprenditrici provenienti dalle aree urbane più degradate di Egitto e Tunisia, in particolare da Il Cairo, da Tunisi e dalla città di Jendouba.

Sono aperte fino all’8 marzo le preiscrizioni alla nuova edizione del corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi-sanitari territoriali” per dirigenti dei Paesi esteri. Attivato dall’Università di Bologna in collaborazione con il Cestas e con i finanziamenti del Ministero degli Affari esteri, il corso ha durata semestrale, è svolto in parte in modalità di e-learning e rilascia 25 crediti formativi.


Bilancio sociale edizione 2013 - 21

Febbraio 2012 A Beirut un workshop contro le discriminazioni di genere

The place where I belong: concorso internazionale del festival It.A.Cà

Coinvolgere le organizzazioni della società civile per contribuire a dare nuova forma ai valori della cultura libanese e promuovere la giustizia sociale e le pari opportunità. È lo scopo del workshop organizzato a Beirut dall’associazione Amel, in collaborazione con Cestas, nel prossimo mese di marzo.

Immagini e parole per raccontare paesaggi, luoghi, profumi, suoni e persone impressi nella propria memoria. Si intitola “The place where I belong/Un luogo tutto per me” il contest internazionale lanciato dal festival del turismo responsabile di Bologna It.A.Cà in collaborazione con il collettivo letterario newyorkese Pentales.

Continua la campagna Sblocchiamoli: cibo, salute e saperi senza brevetti

Traduttore madrelingua spagnolo

Il punto delle attività più recenti e una sintesi delle tappe fra Italia e Spagna. È disponibile online il terzo numero della newsletter della campagna di informazione e advocacy “Sblocchiamoli” contro la registrazione di brevetti su farmaci e sementi e per la libera fruizione del patrimonio alimentare e naturale da parte di tutti.

Cestas cerca traduttore madrelingua spagnolo per la traduzione di materiale didattico a contenuto medico scientifico dall’italiano allo spagnolo. Il traduttore deve avere un titolo di studio specifico (diploma o laurea) ed essere preferibilmente iscritto all’albo. Per candidarsi inviare entro venerdì 24 febbraio 2012 il proprio cv (con indicati anni di esperienza, portfolio clienti ed esperienze professionali), a chiara.braschi@cestas.org

Sviluppo e uguaglianza, al via progetto per neoimprenditrici di Egitto e Tunisia È al via il progetto “Che Mediterraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro”, organizzato da Cestas con la Regione Emilia-Romagna. Obiettivo: migliorare le condizioni lavorative delle donne provenienti dalle aree urbane più degradate di Egitto e Tunisia, in particolare da Il Cairo, Tunisi e dalla città di Jendouba. Il progetto è rivolto a 55 imprenditrici (o aspiranti tali), con età tra i 18 e i 25 anni. Attraverso corsi di formazione in ambito universitario (per quanto riguarda l’Egitto) o all’interno di organizzazioni del terzo settore (per la Tunisia), si potenzieranno le competenze tecniche e professionali delle giovani affinché siano in grado di avviare imprese produttive e migliorare le loro condizioni di vita. Sarà inoltre realizzata una piattaforma commerciale per metterle in contatto con il mercato e con le organizzazioni emiliane-romagnole che si occupano di cooperazione internazionale.


22 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Salute materno-infantile, si rafforza la Rete andina

Corso di alta formazione in servizi socio-sanitari, prorogate le iscrizioni

Ventidue ospedali tra Perù, Ecuador e Bolivia. Oltre 130mila parti ogni anno. Sette università, di cui cinque in America Latina e due in Italia. Cinque tra master e corsi di specializzazione universitaria sanitari, a cui presto se ne aggiungerà un altro sull’assistenza sanitaria di base. Sono i numeri della Rete andina per la salute materno-infantile, il programma di cooperazione avviato nel 2001 dal Cestas con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano.

È stata prorogata al 28 marzo la scadenza del bando per la nuova edizione del corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi-sanitari territoriali per dirigenti dei Paesi esteri”. Attivato dall’Università di Bologna in collaborazione con il Cestas, il corso ha durata semestrale e mira a formare manager e coordinatori di servizi sociosanitari che operino in una logica di partecipazione e di sostenibilità.

La condizione delle donne in Libano, una ricerca di genere

Non profit e web 2.0, chiusa con successo la seconda edizione del corso online

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di genere nel lavoro e nelle scuole, fino alla situazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va “dal macro al micro”, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle donne in Libano realizzata all’interno del “Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil”.

Quasi cinquanta studenti formati in due anni su come gli strumenti e le applicazioni web 2.0 possano essere utili per il terzo settore e le associazioni di volontariato. Con la lezione di Bruno Conte, manager fortemente impegnato nel non profit e con una lunga esperienza nel settore Ict, si è chiusa con successo la seconda edizione del corso “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il terzo settore”.

America Latina, al via il master in salute pubblica

Master in innovazione della gestione pubblica, iscrizioni entro il 30 marzo

Mario Romulo Bejarano, Katia del Consuelo Caizaluisa, Amalia del Rocio Apunte. Sono alcuni degli iscritti al master in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epidemiologia”, che ha appena preso il via in America Latina. Gestito da Cestas e promosso da Università di Bologna e Universidad Andres Bello del Cile.

C’è tempo fino a venerdì 30 marzo per iscriversi alla seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna.


Bilancio sociale edizione 2013 - 23

Marzo 2012 La condizione delle donne in Libano, una ricerca di genere

Salute materno-infantile, si rafforza la Rete andina

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di genere nel lavoro e nelle scuole, fino alla situazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle donne in Libano realizzata all’interno del Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil. Quello di Bint Jbeil è un territorio economicamente depresso: a Ain Ebel, Rmeich. Tebnine e Debel, i villaggi maggiormente colpiti dagli attacchi israeliani dell’agosto del 2006, una percentuale significativa di popolazione vive al limite della soglia di povertà. “In una simile situazione i gruppi sociali che presentano maggiori rischi sono le donne e i giovani – afferma la curatrice della ricerca Lia Lombardi –: le prime perché sono soggetti portatori di disuguaglianze e di discriminazioni sociali dovute al genere, la cui condizione si aggrava nel momento in cui diventano capofamiglia e quindi uniche procacciatrici di reddito; i secondi perché vivono in un contesto territoriale che non offre garanzie per il loro futuro ed è carente di sovrastrutture culturali e sociali capaci di sostenere le nuove generazioni”.

Ventidue ospedali che in Perù, Ecuador e Bolivia assistono durante la gravidanza, il parto (oltre 130mila all’anno) e nei primi anni di vita. Sette università, di cui cinque in America Latina e due in Italia, con le “new entry” dell’Universidad Tomás Frías di Potosí e della Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca a Sucre. Cinque master e corsi di specializzazione, a cui presto se ne aggiungerà un altro. Sono i numeri della Rete andina per la salute materno-infantile, il programma di cooperazione avviato nel 2001 dal Cestas con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano e dei ministeri della Salute dei tre Paesi andini, di cui lo scorso 5 marzo si è riunita a La Paz la Commissione di coordinamento. “La Rete esce ulteriormente rafforzata – commenta il presidente del Cestas Uber Alberti –. Oltre ad aver avuto il pieno sostegno dai ministeri della Salute, abbiamo firmato un accordo con l’Universidad San Francisco Xavier, la più antica e prestigiosa della Bolivia, con cui collaboreremo per nuovi progetti di formazione”. “Inoltre – continua Alberti - è previsto il nostro intervento per portare a termine il processo di riaccreditamento dell’ospedale Bracamonte di Potosì e per organizzare un master sull’assistenza sanitaria di base rivolto ai docenti dell’Università Tomás Frías”.


24 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Cinque per mille, sostieni Cestas in Nambia contro Aids e tubercolosi

Sblocchiamoli, adesione del vicepresidente delle Marche Paolo Petrini

Un aiuto a fronte di un impegno concreto: migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/ Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le risorse raccolte attraverso il cinque per mille e le attività di fundraising, al progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa. Per devolvere il cinque per mille al Cestas: codice fiscale 02080420371.

Sostenere l’agricoltura contadina, tutelando il diritto a riprodurre i semi in azienda e favorendo i sistemi sementieri informali sia sul territorio regionale che in quello nazionale. Il vicepresidente della Regione Marche e assessore all’agricoltura Paolo Petrini aderisce alla campagna “Sblocchiamoli: Cibo, salute e saperi senza brevetti”. Prossimo appuntamento a Firenze per Terra futura.

Dal sud America a Bologna per specializzarsi sui servizi socio-sanitari

Passione e impegno: una finestra sul sud del mondo

Tania Bustamante e Marianita Geito, rispettivamente primaria di neonatologia e capo infermiera dell’Hospital general di Macas, Ecuador. Carlos Cabrera, medico ecuadoregno specializzato in ostetricia. Dalla Bolivia, Luis Quispe Castro, direttore esecutivo dell’Hospital Bracamonte di Potosí. Sono alcuni dei professionisti arrivati a Bologna per frequentare il corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali”.

Una testimonianza sul mondo della cooperazione allo sviluppo, dalla formazione al lavoro sul campo in “un viaggio itinerante” tra Ecuador, Perù e Bolivia, Paesi “che mi hanno accolta e che ogni giorno danno nuova linfa alla teoria letta e studiata per anni”. È quella che Josephine Cacciaguerra del Cestas ha scritto per Parsud, l’osservatorio dell’Università Orientale di Napoli per la partecipazione e i sud del mondo.

Dignidad Pangoa, in Perù visioni di un futuro migliore

Cestas porta la campagna Sblocchiamoli a Exposanità

I diritti umani e l’uguaglianza. Il contrasto alla violenza (familiare, sociale o di genere) e alle dipendenze. L’istruzione e la lotta all’abbandono scolastico. Rappresentano sogni e paure, la realtà che li circonda e le loro “visioni di un futuro migliore”, i dipinti realizzati dai giovani e giovanissimi peruviani di Pangoa per il concorso “Tengo la visión de un futuro mejor”, organizzato insieme all’Unità locale del ministero della Pubblica istruzione.

Per promuovere il diritto alla salute, quest’anno Cestas partecipa a Exposanità, la manifestazione fieristica dedicata alla sanità, che da ormai trent’anni offre un’occasione unica per incontrare associazioni, aziende ed enti del settore e partecipare a numerosi momenti di formazione. Dal 16 al 19 maggio, Cestas sarà presente nell’area “Salute amica” con uno stand per promuovere la campagna Sblocchiamoli sui diritti di proprietà intellettuale.


Bilancio sociale edizione 2013 - 25

Aprile 2012 Libano, media e ong contro le discriminazioni

Dignidad Pangoa, in Perù visioni di un futuro migliore

Qual è la situazione lavorativa delle donne libanesi? Quali discriminazioni devono ancora affrontare? Quale ruolo possono avere i mezzi di informazione per promuovere uguaglianza e parità? Intorno a queste domande ha ruotato il workshop “Verso l’uguaglianza di genere”, organizzato a Beirut dal Cestas insieme all’associazione libanese Amel international, in occasione della Giornata internazionale della donna.

Torna a Bologna It.A.Cà, festival del turismo responsabile Viaggi e racconti: torna a Bologna It.A.Cà, il festival del turismo sostenibile organizzato da Cestas, Cospe, Yoda, Nexus Emilia-Romagna con la collaborazione di oltre 90 realtà del territorio. In programma dal 26 maggio al 3 giugno in una serie di location dalla centrale piazza San Francesco alla via Francigena, il festival attraverserà quattro temi principali: viaggi scolastici, political tourism, viaggio migrante, sostenibilità e marketing territoriale.

I diritti umani e l’uguaglianza. Il contrasto alla violenza (familiare, sociale o di genere) e alle dipendenze. L’istruzione e la lotta all’abbandono scolastico. Rappresentano sogni e paure, la realtà che li circonda e le loro “visioni di un futuro migliore”, i dipinti realizzati dai giovani e dai giovanissimi peruviani di Pangoa, il distretto nella regione di Junín stretto tra le Ande e la foresta amazzonica, che hanno partecipato al concorso “Tengo la visión de un futuro mejor”. Organizzato dal Cestas insieme all’Unità locale del ministero della Pubblica istruzione e alla Municipalità di Pangoa, il concorso rientra nel progetto lanciato lo scorso settembre con il finanziamento del Fondo Italo Peruano. L’obiettivo? Promuovere lo sviluppo integrato del distretto (14 le comunità native interessate e oltre 5.200 gli uomini e le donne che ne beneficeranno) potenziando i servizi per la salute e per la formazione. Ed è proprio alla istruzione che è dedicato il concorso di pittura, che ha coinvolto una trentina di studenti tra 14 e 18 anni iscritti agli istituti di istruzione secondaria. Ai giovani è stato chiesto di presentare disegni su tre tematiche: le pari opportunità, i diritti umani e l’istruzione. I risultati sono stati sorprendenti per numero delle opere, la loro qualità e la forza espressiva.


26 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Farmaci e salute, se ne parla a Exposanità

Mercoledì 16 maggio assemblea dei soci Cestas

Giovedì 17 maggio ore 10, nell’ambito della mostra internazionale della sanità e dell’assistenza di Bologna Exposanità, esperti del settore fanno il punto della situazione nel seminario “Sblocchiamo il diritto alla salute: per un’applicazione corretta e sostenibile dei diritti di proprietà intellettuale in ambito sanitario” organizzato dall’ong Cestas nell’ambito della campagna Sblocchiamoli. Cibo, salute e saperi senza brevetti.

L’approvazione del bilancio 2011 e le prospettive per il futuro. Mercoledì 16 maggio alle ore 11, presso la sede del Cestas di via Ranzani a Bologna, si terrà l’assemblea dei soci. All’ordine del giorno, gli aspetti economici e gestionali, ma anche l’elezione dei nuovi soci e consiglieri. Per informazioni: tel. 051 330155, e-mail cestas@cestas.org.

Cinque per mille, sostieni Cestas in Nambia contro Aids e tubercolosi Un aiuto a fronte di un impegno concreto: migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/ Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le risorse raccolte attraverso il cinque per mille e le attività di fundraising, al progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa. Per devolvere il cinque per mille al Cestas: codice fiscale 02080420371.

A Bologna It.A.Cà, festival del turismo responsabile Viaggi e racconti: torna a Bologna It.A.Cà, il festival del turismo sostenibile organizzato da Cestas, Cospe, Yoda, Nexus Emilia-Romagna con la collaborazione di oltre 90 realtà del territorio. In programma dal 26 maggio al 3 giugno in una serie di location che vanno dalla centrale piazza San Francesco alla via Francigena, il festival attraverserà quattro temi principali: viaggi scolastici, political tourism, viaggio migrante, sostenibilità e marketing territoriale.

Namibia: formazione su misura, corso su Hiv e tubercolosi

In Bolivia nuovo corso in epidemiologia di campo

Un progetto di formazione “tagliato” su misura per il ministero della Salute della Namibia, attraversi cui insegnare a medici, infermieri e dirigenti sanitari a realizzare ricerche epidemiologiche e a monitorare la diffusione di Hiv e tubercolosi. Sì è tenuto dal 23 al 27 aprile, il corso su salute pubblica e ricerca epidemiologica applicata, realizzato dal Cestas nelle regioni namibiane di Omusati e Otjozondjupa.

Un nuovo progetto di formazione sanitaria, per diffondere le competenze tecniche e teoriche necessarie per riconoscere le variabili comunitarie legate allo sviluppo delle patologie. Parte il prossimo 4 giugno la prima edizione del corso di specializzazione in epidemiologia di campo, realizzato dal Cestas con il Centro de estudios de posgrado e investigación (Cepi) dell’Universidad mayor real y pontificia San Francisco Xavier de Chuquisaca, in Bolivia.


Bilancio sociale edizione 2013 - 27

Maggio 2012 Contro Hiv e Tbc “together we can make it”

Namibia: formazione su misura, corso su Hiv e Tbc

“Come everyday to the clinic to take treatment, come everyday to the clinic only for six months, togheter we can make it”. Sono alcuni passaggi dell’“inno” dei Dot-promoters che in Namibia assistono a domicilio i pazienti con tubercolosi per il progetto di cooperazione sanitaria portato avanti dal 2010 dal Cestas insieme alla ong Cisp, con la collaborazione del Ministero namibiano della Sanità e dei servizi sociali e con il supporto del Ministero italiano degli Affari esteri.

Diritto alla salute, Cestas porta la campagna Sblocchiamoli a Exposanità Per promuovere il diritto alla salute, quest’anno Cestas partecipa a Exposanità, manifestazione fieristica dedicata alla sanità, che da ormai trent’anni offre un’occasione unica per incontrare associazioni, aziende ed enti del settore e partecipare a numerosi momenti di formazione. Dal 16 al 19 maggio, Cestas sarà presente nell’area “Salute amica” con uno stand per promuovere la campagna Sblocchiamoli sui diritti di proprietà intellettuale.

Un progetto di formazione “tagliato su misura” delle esigenze del ministero della Salute della Namibia, per insegnare a realizzare ricerche epidemiologiche e a monitorare la diffusione di Hiv e tubercolosi. Sì è tenuto a Windhoek il corso su salute pubblica e ricerca epidemiologica, organizzato con il supporto dell’Istituto Seràgnoli di Bologna, della School of Nursing and Public health dell’Università della Namibia e del ministero locale della Salute, con il finanziamento della Cooperazione italiana. Il corso ha visto la partecipazione di 24 infermieri e medici con ruoli clinici e manageriali nei servizi di cura per Hiv/Aids e tubercolosi. “Nonostante la Namibia abbia registrato un significativo progresso nel mitigare l’impatto di Hiv/Aids e tubercolosi – spiega Margherita Dalla Casa, project manager dell’intervento di cooperazione sanitaria del Cestas –, è emersa una mancanza di capacità nell’effettuare ricerche operative e nell’analizzare i dati relativi a queste due infezioni, che rappresentano la maggiore sfida della sanità del Paese”.Attraverso 80 ore di lezioni ed esercitazioni, il corso ha fatto sì che i partecipanti comprendessero le basi dell’epidemiologia e il ruolo che possono avere le attività di monitoraggio e valutazione per contrastare Hiv/Aids e tubercolosi. Ogni corsista, inoltre, ha avuto il compito di elaborare una ricerca operativa.


28 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Cestas, eletto il nuovo consiglio di amministrazione

Libano, dai giovani una speranza per un futuro migliore

Nada Karaivanova e Abraha Munizaga, rispettivamente rappresentanti dell’area Medio Oriente e Mediterraneo e della Bolivia, sono i nuovi componenti del consiglio di amministrazione del Cestas eletto nell’assemblea dei soci dello scorso maggio. Il consiglio si completa con Jaime Sepulveda, responsabile scientifico del settore sanitario, e con Uber Alberti, confermato presidente.

“I più affettuosi saluti al Cestas e alla Regione Emilia-Romagna non solo per averci aiutato, ma per averci dato speranza e fede in un futuro migliore per noi e per i nostri ragazzi”. Così suor Rita Mansour, direttrice della Antonine Sisters School di Rmeich in Libano, ha concluso il suo discorso alla cerimonia della spring school “Together we stand, divided we fall”, realizzata dal Cestas.

Cile e Bolivia, al via master e corso in salute

Ecoturismo, in Ecuador per il “Corredor Morona Santiago”

Sono iniziate all’Università Andres Bello di Santiago del Cile le lezioni in presenza del master internazionale in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epidemiologia, con enfasis en salud materno-infantile y efermedades emergentes”, gestito dal Cestas e promosso congiuntamente da Università di Bologna e Universidad Andres Bello.

Riserve naturali, fiumi e lagune, vulcani e villaggi. Scorre lungo le Ande, attraversa la foresta amazzonica dell’Ecuador e si conclude nella “cascada Yanza”, la cascata sacra alla comunità Shuar, il “Corredor turistico Morona Santiago”, realizzato dal Cestas e dalla Provincia di Morona Santiago con la collaborazione delle comunità locali di etnia Shuar.

Perù, nuove attrezzature mediche per l’ospedale di Pangoa

Il lavoro al femminile, Italia e Argentina a confronto

“Voglio ringraziare il Cestas per il lavoro che sta facendo con le persone della mia comunità, perché da quando è iniziato il progetto sta cambiando la qualità della nostra vita”. Sono le parole che Roger Chimanga, capo della comunità nativa San Antonio de Sonomoro, in Perù, nel corso della consegna ufficiale delle attrezzature tecniche e sanitarie donate alla comunità nell’ambito del progetto di cooperazione Dignidad Pangoa.

Un parallelo tra Italia e Argentina per discutere di donne e di lavoro a partire da alcune esperienze di successo. Si è svolto a Brindisi dal 6 all’8 giugno il dodicesimo Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio, che ha portato nella cittadina pugliese i rappresentanti di 38 enti camerali e di altre istituzioni pubbliche e private provenienti da Italia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Grecia, Albania e Serbia.


Bilancio sociale edizione 2013 - 29

Giugno 2012 Ecoturismo, in Ecuador per il “Corredor Morona Santiago”

Libano, formazione per la salute e il lavoro

Dieci pagine di testi, fotografie e indicazioni per vivere una “avventura in Amazzonia” tra riserve naturali, fiumi, lagune, vulcani e villaggi tradizionali. Le dedica il numero di ottobre e novembre della rivista BioEcoGeo al “Corredor Morona Santiago”, l’itinerario di ecoturismo in Ecuador, alla cui realizzazione ha contribuito il Cestas all’interno del progetto per lo sviluppo integrato del territorio. “Il territorio di Morona Santiago è uno dei luoghi con la maggior biodiversità del pianeta - ricorda dalle pagine di BioEcoGeo il presidente del Cestas Uber Alberti -. Il percorso turistico rappresenta una valida alternativa per lo sviluppo ed è in linea con la decisione del Governo provinciale di preservare l’ambiente senza sfruttare le risorse minerarie presenti, come le grandi miniere di rame e di oro”. L’itinerario “alla scoperta dell’Ecuador più selvaggio” parte dalla capitale Quito per poi addentrarsi nella regione amazzonica e, in particolare, nella Provincia di Morona Santiago, “che ha stuzzicato il nostro spirito viaggiatore con le sue etnie indigene e le sue comunità meticce che convivono in importanti aree naturalistiche protette” scrive l’autrice del reportage Birte Kaddatz.

“Vi incoraggio a utilizzare le conoscenze che avete acquisito nel miglior modo possibile, nella vita così come nella vostra carriera professionale”. Con queste parole Nada Karaivanova, project manager del Cestas per il Medio Oriente e i Balcani, ha terminato il suo discorso alla cerimonia di diploma che si è tenuta a Beirut. Ad ascoltarla, i nove partecipanti al corso di alta formazione “Health as a right” e i sedici infermieri, medici ed educatori che hanno seguito le 130 ore di formazione del corso “Training for trainers”. “I due corsi rientrano nel nostro intervento per il miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie finanziato dall’Unione Europea – spiega Nada Karaivanova –. Il progetto ora sta volgendo al termine, ma spero che le nostre attività possano continuare, in particolare nel settore dell’educazione per la salute, e ampliarsi fino a comprendere più ospedali e istituzioni sanitarie del Libano e di altri Paesi arabi”. Presenti alla cerimonia anche il direttore dell’associazione partner Amel Ahmad Abboud e Katia De Peri della delegazione dell’Unione Europea in Libano: “C’è bisogno di progetti simili per potenziare il settore sanitario del Libano e fare nuovi passi avanti nel cammino del’emancipazione femminile”.


30 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Cestas: online l’edizione 2012 del Bilancio sociale

Formazione, in Bolivia corso di epidemiologia

Un anno, 365 giorni, 23 Paesi, 40 progetti tra cooperazione e formazione, 1500 professionisti formati, 20 interventi sanitari, 68 news. Sono alcuni dei numeri del 2011 di Cestas, così come riportati nell’ottava edizione del Bilancio sociale, lo strumento privilegiato di trasparenza adottato dalla ong per comunicare con partner, finanziatori e società civile.

Formare personale in grado di rispondere con rapidità ed efficacia alle malattie emergenti in Bolivia, a partire dalla tubercolosi. È questo l’obiettivo del primo corso di alta formazione in epidemiologia di campo, attivato dal Cestas in stretta collaborazione con il Ministero boliviano della salute e con l’Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca.

Un nuovo passo per il diritto alla salute in America Latina

Welfare e sviluppo sostenibile, presto il bando per il master

Un confronto sulla formazione delle risorse umane all’interno dei sistemi sanitari pubblici, con la prospettiva di nuove collaborazioni con i Paesi andini. Il Cestas lascia una nuova impronta nella battaglia per i diritti alla salute in America Latina e lo fa organizzando a Lima un seminario a cui partecipano esperti provenienti da Italia, Cile, Perù e Bolivia.

È in fase di pubblicazione il bando per l’undicesima edizione del master di secondo livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Cestas insieme all’Università di Bologna. L’obiettivo? Formare manager in grado di ideare e gestire programmi per lo sviluppo territoriale e per la promozione della piccola e media impresa.

Libano, nuove risorse per la parità di genere

Marche solidali: 32 ong fanno rete

Contro le discriminazioni sul lavoro e per l’uguaglianza tra i generi. Si è tenuto lo scorso 12 luglio a Beirut il lancio ufficiale della campagna di sensibilizzazione “In mani sicure”, realizzata dal Cestas e dall’ong libanese Amel international per il miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie.

Unirsi, fare rete, condividere esperienze e visioni, per farsi sentire e contare di più. Sono 32 le associazioni e le ong della regione che hanno aderito a “Marche solidali”, il primo coordinamento delle organizzazioni di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo delle Marche.


Bilancio sociale edizione 2013 - 31

Luglio e Agosto 2012 Chiusura estiva della sede di Bologna, si riapre il 3 settembre

Formazione, in Bolivia corso di epidemiologia

Gli uffici amministrativi e la segreteria didattica della sede bolognese del Cestas rimangono chiusi dall’1 agosto per riaprire il prossimo 3 settembre. Proseguono invece i progetti di cooperazione nel sud del mondo per il diritto alla salute, l’uguaglianza e lo sviluppo partecipativo. Cestas augura a tutti buone e serene vacanze.

Formare personale sanitario in grado di rispondere con rapidità ed efficacia alle malattie emergenti in Bolivia, a partire dalla tubercolosi. È questo l’obiettivo del primo corso di alta formazione in epidemiologia di campo, realizzato dal Cestas con il ministero boliviano della Salute e con l’Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca. Frutto dell’accordo siglato lo scorso marzo con il ministero della Salute e co-finanziato dalla Cooperazione italiana, il corso mira a diffondere le competenze per effettuare studi statistici, raccogliere ed elaborare informazioni, ma anche per intervenire nella prevenzione e nel contrasto alla diffusione delle malattie. I partecipanti sono 46. Tra loro anche il viceministro boliviano della Salute e il dirigente dell’Unità nazionale di epidemiologia. Poi medici, infermieri, ricercatori e dirigenti provenienti dai nove dipartimenti sanitari della Bolivia. Biostatistica, epidemiologia, prevenzione e vigilanza, intervento e comunicazione, sono alcune delle materie affrontate nel programma di 300 ore. La didattica, iniziata con le lezioni in presenza, continuerà con i moduli in e-learning attraverso una piattaforma digitale con video-lezioni, materiali didattici e forum per docenti e corsisti. A metà novembre, la presentazione e la discussione delle tesi.


32 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

Talent T-Shirt, dall’arte una chance per i giovani

Società e cultura, programmi di cooperazione allo sviluppo, ricerca sociale, pianificazione strategica del territorio, politiche del lavoro, responsabilità sociale di impresa. È un percorso interdisciplinare quello che offre il master di secondo livello in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”. Iscrizioni entro lunedì 17 dicembre.

Una maglietta con un disegno, un logo o una frase attraverso cui esprimere sogni, visioni e personalità. Cestas sostiene “Talent T-shirt”, il concorso che offre ai giovani creativi del sud del mondo l’opportunità di accedere al mercato dell’abbigliamento casual. Lavori da presentare entro l’1 dicembre.

Progettazione e fund raising: al via corso nelle Marche

Tirocinante per il dipartimento formazione

Un percorso di formazione per gli operatori e gli attivisti marchigiani che vogliono ritagliarsi un domani nel settore delle organizzazioni non governative e non profit. Si svolgerà dal 4 al 7 di ottobre il corso di “Progettazione e fund raising”, promosso dal Coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione e solidarietà. Iscrizioni entro il 25 settembre.

Il dipartimento formazione del Cestas cerca per la sede di Bologna una persona interessata a svolgere un tirocinio di 3 mesi. Sono richieste una presenza di 3 mezze giornate a settimana, dimestichezza con internet e con il pacchetto Office. Al tirocinante sarà rimborsato l’abbonamento ai mezzi pubblici (treno o autobus) e offerto un buono pasto giornaliero.

Perù, Cestas cerca esperta in politiche di genere

Corsi di yoga e tantra presso la sede del Cestas

Lavorare a fianco degli uomini e delle donne delle comunità del distretto di Pangoa, in Perù, con l’obiettivo di diffondere la parità tra i sessi e rafforzare le capacità organizzative e professionali. Per il progetto “Dignidad Pangoa”, Cestas cerca un’esperta italiana di tematiche di genere. Candidature da presentare entro il 30 settembre.

Meditazione, tecniche di rilassamento, mantra e relazioni di coppia. A partire dal 26 settembre, la scuola Tantrayoga di Bologna terrà tutti i mercoledì, presso la sede del Cestas di via Ranzani, corsi di yoga (dalle ore 18.45 alle 20.15) e di tantra (dalle ore 20.30 alle 22.30). Sconti del 10-15% per i soci e i dipendenti del Cestas.


Bilancio sociale edizione 2013 - 33

Settembre 2012 Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

Progettazione e fund raising: al via corso nelle Marche

Ricerca sociale, pianificazione del territorio, politiche del lavoro, responsabilità sociale di impresa. È un percorso interdisciplinare quello che offre il master in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”. Giunto alla undicesima edizione, il master è organizzato insieme al Dipartimento di sociologia di Bologna, con la direzione didattica affidata al professore Marco Castrignanò. L’obiettivo? Formare dirigenti della pubblica amministrazione, manager e consulenti in grado di ideare e gestire programmi per lo sviluppo territoriale e per la promozione della piccola e media impresa, nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale. “Il master si rivolge sia a neolaureati sia a chi lavora – dice la responsabile didattica Chiara Braschi del Cestas –. Fino a oggi abbiamo avuto 250 studenti provenienti da ambiti diversi e anche molti stranieri, il che ci ha permesso di creare classi eterogenee, con un continuo scambio di conoscenze”. Risultato in un sondaggio dell’università di Bologna come il percorso post-laurea preferito dagli studenti per qualità dell’organizzazione, della didattica e dello stage, il master prevede 1.500 ore complessive di formazione.

Un percorso di formazione per gli operatori e gli attivisti marchigiani che vogliono ritagliarsi un domani nel settore delle organizzazioni non governative e non profit. Si svolgerà dal 4 al 7 di ottobre il corso di “Progettazione e fund raising per un futuro nel non profit”, promosso dal Coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione e solidarietà internazionale Marche solidali e cofinanziato dal Servizio internazionalizzazione cultura turismo commercio e attività promozionali della Regione Marche. In programma, quattro giorni di corso residenziale a Cartoceto, in provincia di Pesaro-Urbino, con docenti provenienti dal mondo delle ong e delle onp, per conoscere da vicino la progettazione europea, il planning della raccolta fondi e l’organizzazione delle campagne di comunicazione. Il percorso di fomazione è aperto a 20 partecipanti: possono candidarsi collaboratori, volontari ed attivisti di ong, associazioni di volontariato, culturali e del terzo settore che hanno sede legale o operativa nella Regione Marche, studenti e neo laureati in discipline inerenti la Cooperazione allo sviluppo e residenti nelle Marche.


34 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

Formazione e sviluppo: le proposte alla Regione

Società e cultura, programmi di cooperazione allo sviluppo, ricerca sociale, pianificazione strategica del territorio, politiche del lavoro, responsabilità sociale di impresa. È un perpercorso interdisciplinare quello che offre il master di secondo livello in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”. Iscrizioni entro lunedì 17 dicembre.

Multisettorialità, approccio sistemico e integrazione tra gli attori regionali: sono questi i desiderata delle università dell’Emilia-Romagna per le future politiche di formazione per la cooperazione internazionale. I temi sono emersi in un incontro tra atenei e Coonger, il coordinamento delle ong della regione.

Cestas al Forum mondiale della sostenibilità in Perù

Lavoro: a fianco dei futuri imprenditori del Senegal

C’è anche la coordinatrice del Cestas in Ecuador e Perù. Josephine Cacciaguerra. tra gli esperti internazionali invitati al quarto Forum mondiale dei progetti sostenibili. Organizzato dal 24 al 26 ottobre a Cuzco dalla ong peruviana Ideas, il Forum punta i riflettori sui temi delle politiche locali e della lotta alla povertà.

L’analisi del mercato, il business plan, la sostenibilità finanziaria e la redditività economica. Ma è soprattutto una buona idea quello che serve per avviare un’impresa. I passi da compiere per diventare imprenditori sono stati al centro del corso organizzato a Pesaro dal Cestas insieme alla cooperativa Indaco a favore di giovani senegalesi.

Progettazione e fund raising: successo del corso nelle Marche

Cultura è ricchezza: al Cestas i corsi Artebambini

Si è concluso con il rilascio di 35 attestati di partecipazione – e alcuni allievi in più rispetto a quelli previsti – il corso di “Progettazione e fund raising per un futuro nel non profit”, organizzato a Cartoceto dal Coordinamento delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale Marche solidali.

Laboratori, seminari e corsi su arte, narrazione, letteratura, lettura e animazione per bambini. È quello che proporrà nella sede del Cestas Artebambini, l’editore di Bazzano con 30 anni di esperienza nel settore della formazione e dell’educazione, con cui la ong ha appena firmato un accordo di collaborazione.


Bilancio sociale edizione 2013 - 35

Ottobre 2012 Cestas al Forum mondiale della sostenibilità in Perù

Lavoro: a fianco dei futuri imprenditori del Senegal

C’è anche la coordinatrice del Cestas in Ecuador e Perù Josephine Cacciaguerra tra gli esperti internazionali invitati al quarto Forum mondiale dei progetti sostenibili. Organizzato dal 24 al 26 ottobre a Cuzco dalla ong peruviana Ideas, il Forum si concentra sui temi delle politiche locali e della lotta alla povertà. “Sono diversi i fattori che determinano il persistere della povertà nei Paesi del sud del mondo e solo tenendone conto si possono realizzare adeguati interventi di sviluppo – dice il presidente esecutivo di Ideas Tito Bruna –. Uno di questi fattori è la difficoltà a rompere il circolo vizioso in cui si trova a vivere chi nasce in condizioni di povertà e non sa come uscirne, non avendo a disposizione le risorse, non solo economiche, necessarie. Ecco perché per creare vero sviluppo è indispensabile investire nell’educazione e nell’empowerment delle nuove generazioni. Analogamente, i governi devono migliorare le loro politiche sociali, provvedere alla ridistribuzione delle ricchezze e non ostacolare gli aiuti esteri”. Al Forum mondiale dei progetti sostenibili saranno presenti circa 200 relatori tra amministratori pubblici e cooperanti di tutto il mondo. Josephine Cacciaguerra parteciperà alla giornata inaugurale con un intervento su “conoscenza, cooperazione e capacità”, le tre C che guidano l’azione del Cestas.

L’analisi del mercato, il business plan, i piani di marketing e di produzione. Ma è soprattutto una buona idea quello che serve per avviare un’impresa: avere chiaro cosa si vuole fare (come, in che tempi e con quali risorse), considerando opportunità e rischi, ma anche sapendo come si muovono i concorrenti. I passi da compiere per diventare imprenditori sono stati al centro del corso organizzato a Pesaro insieme alla cooperativa Indaco con il finanziamento della Regione Marche, nell’ambito del progetto Pleni, un programma di cooperazione bilaterale tra il Governo italiano e quello del Senegal volto a favorire la nascita di nuove attività professionali nel Paese africano. Al corso hanno partecipato sette giovani senegalesi residenti da anni in diverse città marchigiane, ma interessati ad aprire un’impresa nel loro Paese. “Abbiamo avuto più richieste del previsto – racconta Michela Glorio del Cestas –. Con la cooperativa Indaco abbiamo definito un programma che si è avvalso anche di modalità didattiche alternative e il corso è andato molto bene”. Le parti teoriche sulla creazione di impresa sono state infatti affiancate da esercitazioni pratiche sui piani di fattibilità e di marketing, simulazioni sul posizionamento del prodotto e anche giochi di ruolo per rompere il ghiaccio e fare gruppo.


36 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Novembre 2012 Cestas finalista all’Oscar di bilancio 2012

Chiaro, trasparente ed efficace, un “rendiconto eccellente”. Grazie all’edizione 2012 del suo bilancio sociale, la ong bolognese Cestas è tra i finalisti dell’Oscar di bilancio, il premio nazionale promosso da Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiane. Accedono alla finale ventisette organizzazioni – fondazioni, imprese e onlus – scelte da una giuria presieduta dall’ex rettore della Bocconi Angelo Provasoli. Insieme al Cestas si contendono un premio nella categoria non profit anche la cooperativa sociale di Bologna Cadiai e la onlus genovese Ccs Italia (Centro cooperazione sviluppo). “Siamo onorati di essere stati scelti come campioni per la trasparenza e l’efficacia del nostro bilancio sociale – dice il presidente del Cestas Uber Alberti –. Dal 2004 sentiamo come un dovere comunicare quello che facciamo e come lo facciamo, a chi ci sostiene e a

chi collabora con noi nella cooperazione e nella alta formazione qualificata”. È da otto anni, infatti, che il bilancio sociale è lo strumento adottato dal Cestas per comunicare con partner, finanziatori e società civile. L’ultima edizione fa il punto sulle attività realizzate nel 2011, con testimonianze e conti economici. Sono stati 40 i progetti di cooperazione internazionale e di alta formazione (di cui 20 interventi nel settore della sanità) portati avanti dal Cestas in 23 Paesi di tutto il mondo. Circa 1500 i professionisti formati attraverso master e corsi di qualificazione e di alta formazione inerenti alla salute, al buon governo, alle pari opportunità e allo sviluppo partecipativo. In evidenza nel bilancio sociale anche la gestione delle risorse umane, le attività di comunicazione (news, social network, newsletter e comunicati stampa) e, naturalmente, la rendicontazione economica, con il dettaglio di ricavi e uscite, donatori e beneficiari. Nel 2011, Cestas ha potuto contare su poco più di due milioni di euro derivanti dal settore pubblico italiano e internazionale, oltre che su circa 467mila euro ottenuti da privati italiani ed esteri. I fondi sono stati utilizzati per il 56% nelle attività di formazione e per il 44% in quelle di cooperazione. “Essere tra i finalisti dell’Oscar di bilancio – aggiunge Uber Alberti – è un riconoscimento al valore e alla serietà della nostra organizzazione, che premia un lavoro minuzioso portato avanti insieme a collaboratori e partner. Speriamo che, in un momento di crisi come quello attuale, possa essere uno strumento per veicolare nuove risorse verso una cooperazione responsabile e di qualità e che ci aiuti – conclude – per creare nuove sinergie con istituzioni, imprese e università che, insieme a noi, vogliano investire nel capitale umano come risorsa per lo sviluppo”. Le premiazioni dell’Oscar di bilancio 2012 si terranno lunedì 3 dicembre presso la sede della Borsa italiana a Milano.


Bilancio sociale edizione 2013 - 37

Newsletter Dicembre 2012 Oscar di bilancio: “Un premio al nostro lavoro”

Sostenibilità, le proposte dal Forum di Cuzco

“Siamo orgogliosi di essere arrivati tra i finalisti del più prestigioso premio nazionale sulla trasparenza finanziaria e comunicativa: è un riconoscimento al lavoro silenzioso di soci, operatori, amministratori e collaboratori, che in questi anni hanno messo al centro del loro impegno la qualità e la responsabilità”.

Investire in formazione per potenziare le capacità, in particolare dei giovani. Migliorare sanità e sicurezza pubblica anche per promuovere il turismo. Ridurre l’assistenzialismo e utilizzare le risorse in base alle effettive necessità delle popolazioni. Sono alcune delle proposte presentate in Perù al quarto Forum mondiale dei progetti sostenibili.

Master in politiche sociali e sviluppo sostenibile, preiscrizioni in scadenza

Aiuti allo sviluppo, l’Europa non rispetta gli impegni

C’è tempo fino al 17 dicembre per effettuare le preiscrizioni al master di secondo livello in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Cestas insieme al Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna, con la direzione didattica affidata al professore di sociologia dell’ambiente e del territorio Marco Castrignanò.

Nel 1970, con una risoluzione delle Nazioni unite, la maggior parte dei Paesi europei ha preso l’impegno di devolvere in aiuto allo sviluppo lo 0,7% del Pil. Nel 2001, l’Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di finanziare la salute globale con lo 0,1% del Pil. Ma come sono andate le cose? La risposta nel rapporto di Azione per la salute globale.

Namibia, nuovo presidio contro la tubercolosi

Namibia, corso itinerante per assistenti domiciliari

Un nuovo presidio attraverso cui offrire alla popolazione informazioni e cure sul trattamento della tubercolosi. A Grootfontein, città della regione di Otjozondjupa, nel nord della Namibia, è stata completata la costruzione del quarto “Dot Point”, realizzato dal Cestas nell’ambito dell’intervento a supporto del programma nazionale di assistenza sanitaria, sociale ed economica.

Lezioni frontali ed esercitazioni, ma anche giochi di ruolo e performance teatrali per spiegare come meglio assistere le persone affette da Hiv/ Aids. A Onesi, cittadina namibiana nella regione di Omusati, si è tenuta la prima tappa del corso itinerante per “Home base care givers”. Sono stati venticinque i volontari a partecipare alle cinque giornate di formazione.


38 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Dicembre 2012 Cresce la cooperazione tra Europa e America Latina

Aiuti allo sviluppo, l’Europa non rispetta gli impegni

Trentaquattro interventi formativi per più di 3.100 beneficiari: questisono alcuni dei dati emersi dalla conferenza conclusiva del progetto “Eu la win”, in cui si è fatto il punto sui progetti di collaborazione attivati in America Latina in materia di consolidamento e innovazione delle politiche integrate del welfare.

Coworking, Cestas dà spazio alle tue idee Si chiama coworking ed è la soluzione per risparmiare e crescere, condividendo spazi, attrezzature, progetti e idee. L’aula didattica, il laboratorio informatico e l’open space del Cestas in via Ranzani a Bologna sono a disposizione non solo di associazioni, aziende e centri di formazione che vogliano organizzare incontri o convegni, ma anche di freelance e liberi professionisti alla ricerca di un ufficio (più o meno temporaneo) e di nuovi stimoli.

In arrivo l’agenda Cestas per il 2013 Da gennaio a dicembre, dodici mesi in compagnia del Cestas. È in arrivo nella sede di via Ranzani l’agenda 2013 del Cestas. Stampata su carta riciclata certificata, l’agenda è disponibile dietro un piccolo contributo a offerta libera.

Nel 1970, con una risoluzione delle Nazioni unite, la maggior parte dei Paesi europei si è impegnata a devolvere in aiuto allo sviluppo lo 0,7% del Pil. Nel 2001, l’Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di finanziare la salute globale con lo 0,1% del Pil. Ma i Paesi europei stanno tenendo fede alla parola data? Le risposte, nero su bianco, si trovano nell’ultimo rapporto di Azione per la salute globale, il network europeo di 15 ong di cui il Cestas fa parte. Il rapporto, intitolato “Risultati o retorica? Tutto quello che non sapevate sull’aiuto pubblico allo sviluppo europeo per la salute”, mette sotto la lente di ingrandimento i fondi donati fino al 2011 dalle principali economie europee. Il risultato? Eccezion fatta per Regno Unito e Olanda, gli altri Paesi non hanno raggiunto l’obiettivo dello 0,1% del Pil in aiuti per la salute, neanche la Germania, che certo non ha problemi di bilancio. E l’Italia? “Dal 2009 in poi c’è stato un taglio netto e l’Italia ha smesso di dare ciò che doveva”, spiega Marco Simonelli di Action Aid. Negli ultimi anni, infatti, il contributo italiano è passato da 647 milioni di dollari del 2008 a 338 nel 2010. Nel 2011, secondo Azione per la salute globale, gli aiuti si attesterebbero intorno ai 345 milioni di dollari: un contributo pari a circa lo 0,017% del Pil.


Bilancio sociale edizione 2013 - 39

Sito web e pagina facebook CESTAS


40 - Bilancio sociale edizione 2013

Mappa dei progetti di formazione, cooperazione LEGENDA Settori formativi CESTAS Socio-sanitario Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi) Buon governo Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) Cooperazione e Progettazione 1

Il numero indica quanti corsi per settore formativo

Gli 8 Obiettivi del Millennio 1. Eliminare la povertà estrema e la fame

Ecuador 2 progetti

2. Raggiungere l’istruzione primaria universale 3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 4. Diminuire la mortalità infantile

1

Perù 3 progetti

1

Bolivia 2 progetti

1

Cile 1 progetto

5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria le altre malattie 7. Assicurare la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

Argentina 2 progetti


Bilancio sociale edizione 2013 - 41

internazionale, advocacy, educazione alla cittadinanza

Italia 6 progetti

1

1

Libano 3 progetti Egitto e Tunisia 1 progetto

Malawi 1 progetto Namibia 1 progetto

Paesi in cui CESTAS opera

Ringraziamenti: La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva

Paesi partner dei progetti CESTAS

CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito.


42 - Bilancio sociale edizione 2013

Formazione Le attività formative rappresentano il nucleo dell’azione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, promuove la formazione come strumento di crescita della comunità e di cambiamento sociale, esplicitando e concretizzando così la sua mission. Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il concetto di uno sviluppo sostenibile e democratico fondato sull’appropriazione sociale della conoscenza da parte delle comunità. CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Italia e all’estero, master e corsi di alta formazione universitaria, scuole di specializzazione postlaurea, corsi e-learning e professionalizzanti. Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS: - Socio-sanitario - Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’impresa (Rsi) - Buon governo - Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) - Cooperazione e progettazione La stretta collaborazione tra CESTAS e Università europee, latino-americane e africane, istituti di ricerca, enti governativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio beneficiario. In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazione nelle tecnolo-

gie dell’informazione e della comunicazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma anche per costruire reti e sistemi di knowledge management. È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http://reteCESTAS.ning. com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rapporti tra diversi attori anche attraverso nuove modalità di comunicazione. È stato inoltre potenziato il sistema formativo attraverso una più ampia offerta di didattica in modalità e-learning e la creazione di un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formative in corso. Tra le iniziative di formazione del 2012 si segnalano: - per il settimo anno consecutivo il corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati per dirigenti dei Paesi esteri” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna; - per il decimo anno consecutivo il master universitario di II livello in “Politiche sociali e Direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna;

- la terza edizione del corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma con l’obiettivo di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche per individuare risorse finanziarie comunitarie e non, formulare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo; - la prima edizione del master universitario internazionale di II livello in “Salute materno-infantile e malattie emergenti: Epidemiologia, Sanità Pubblica, Politiche sanitarie e organizzazione dei servizi”, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Bologna e la Universidad Andres Bello (Cile); - il diploma in “Epidemiología de Campo” realizzato in Bolivia rivolto specificamente a funzionari locali.


Bilancio sociale edizione 2013 - 43

Progetti di formazione 2012 X edizione del Master universitario di II livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2011/2012 Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: gennaio 2012 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale progetto integrato Master e Corso di alta formazione: € 40.500 Ruolo di CESTAS: Gestore Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Dove: Bologna - Italia Direttore del corso: Marco Castrignanò Beneficiari: 19 professionisti e manager africani, latinoamericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; direzione strategica; pianificazione strategica; sviluppo sostenibile

Obiettivi: Formare manager governativi e non dei Paesi in Via di Sviluppo che ricoprono responsabilità nell’elaborazione, esecuzione o valutazione dei programmi di sviluppo territoriale e di promozione della piccola e media impresa. Fornire ai partecipanti opportunità di studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti nelle organizzazioni di servizio, con riferimento a contesti politico-sociali molto diversi ed in evoluzione, nonché quello di approfondire e verificare sperimentalmente teorie e tecniche a supporto di un ruolo di manager che deve poter prescindere dalla specifica competenza tecnica o dal contenuto specialistico

I edizione del Master di II livello in “Salute maternoinfantile e malattie emergenti: Epidemiologia, Sanità Pubblica, Politiche sanitarie e organizzazione dei servizi” A.A. 2011/2012 Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: marzo 2012 - aprile 2013 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Budget totale: € 52.500 Ruolo di CESTAS: Gestore Partner del progetto: Università di Bologna e Università di Andres Bello (Cile) Dove: Perù-Cile Direttore del corso: Maria Paola Landini Beneficiari: 20 professionisti socio sanitari residenti in Perù, Bolivia, Ecuador

Obiettivi: Il Master è rivolto a esperti nella gestione dei Servizi di Salute Pubblica che possano ricoprire posizioni dirigenziali presso le aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, policlinici, aziende sanitarie private, centri di ricerca e formazione che operano su tematiche attinenti al settore socio sanitario, alla salute materno infantile e alle malattie emergenti. Il corso mira, infatti, a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti per la formazione di un professionista della salute, di alto livello, con conoscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici attraverso un approccio multidimensionale soprattutto in riferimento alla salute materno infantile


44 - Bilancio sociale edizione 2013

VII edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali per dirigenti dei Paesi esteri” A.A. 2011/2012 Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: aprile 2012 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Budget totale: € 10.000 Ruolo di CESTAS: Gestore Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Dove: Bologna - Italia Direttore del corso: Marco Castrignanò Beneficiari: 10 professionisti socio-sanitari residenti in Ecuador

Obiettivi: Aumentare le competenze e le opportunità, nonché aggiornare manager dei servizi territoriali che operano in una logica di partecipazione e di sostenibilità ecologica, innanzitutto, ma anche economica e sociale, fornendo loro strumenti di analisi teorica e pratica in relazione all’organizzazione e al management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati. Il percorso formativo si è rivolto agli operatori nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi sociosanitari provenienti dai Paesi terzi. Il corso è stato focalizzato sull’inquadramento teorico e normativo iniziale, sul confronto reciproco, sulle visite guidate, sull’inserimento presso strutture locali, sulla conoscenza di esperti e sullo scambio di esperienze tra i partecipanti ed i loro pari europei. Tutte metodologie tipiche della formazione più “adulta”

Corso di alta formazione in “Epidemiologia di campo”

Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: aprile 2012 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Ruolo di CESTAS: Gestore Partner del progetto: Universidad Mayor Real y Pontificia de San Francisco Xavier de Chuquisaca Dove: Bolivia

Beneficiari: 46 professionisti in ambito socio sanitario residenti in Bolivia Obiettivi: Collaborare nella formazione di epidemiologi di campo a livello nazionale per pruomuovere lo sviluppo delle competenze e l’uso di strumenti tecnologicamente avanzati in ambito sanitario che permetta ai professionisti stessi di operare in differenti scenari demografici ed epidemiologici


Bilancio sociale edizione 2013 - 45

Un incontro durato 18 anni Se dovessi descrivere in una parola i tanti anni trascorsi al Cestas, utilizzerei il termine “incontro”. Sono infatti tante le persone e le personalità che ho incontrato, pur non essendo stata una cooperante in senso tradizionale che viaggiava o trascorreva lunghi periodi all’estero. Soprattutto nella seconda fase della mia esperienza lavorativa, ho conosciuto professionisti e giovani laureati provenienti dall’Africa, dall’America latina e dai Balcani che, una volta arrivati a Bologna, ritornavano ad essere studenti nell’ambito dei Corsi di Alta Formazione e Master che Cestas gestiva per conto delle Università di Bologna e di Parma. Dirigenti di vari Ministeri, agronomi, economisti, medici, paramedici, amministrativi, avvocati, sociologi, esperti in risorse umane, assistenti sociali, architetti, psicologi, comunicatori. Ricordo la loro curiosità ed attenzione, nonostante la difficoltà della lingua, mentre visitavano ad esempio ospedali e strutture sanitarie del nostro territorio e si confrontavano con i colleghi italiani sulla formazione del personale o la qualità dei rispettivi servizi. E d’altro lato non ho dimenticato la soddisfazione di molti docenti ita-

liani che, in un’aula universitaria o ospedaliera, tenevano forse per la prima volta la loro lezione ad una classe straniera. Ripenso alle storie personali, soprattutto di donne africane, che raccontavano frammenti di vita privata, anche in difficili situazioni di guerra, e parlavano degli studi e dell’impegno profuso nel loro lavoro per garantire una buona educazione e un futuro migliore ai propri figli. Mi tornano in mente anche momenti di leggerezza e di festa in cui il cibo, la musica e le immagini permettevano a tutti di avvicinarsi a mondi e culture diverse. Certo non si possono dimenticare le infinite e quasi quotidiane difficoltà burocratiche, amministrative, finanziarie e logistiche che abbiamo dovuto affrontare e superare, inevitabili d’altra parte in un settore molto complesso come quello della cooperazione internazionale. Il dover interagire con diversi stakeholders, dalle Ambasciate ai Ministeri, dagli enti pubblici alle Istituzioni universitarie, alle aziende e ad enti di diversa natura dove gli studenti svolgevano i tirocini, ha senza dubbio contribuito a farci crescere professionalmente e umanamente e a sviluppare in noi competenze variegate.

L’entusiasmo infine degli studenti nel giorno della cerimonia che concludeva il percorso formativo era la ricompensa migliore a tutti gli ostacoli incontrati e alle eventuali incomprensioni che si erano venute a creare. Spero che tutti gli studenti italiani e stranieri di Cestas abbiano colto la ricchezza dell’aver condiviso questa esperienza con compagni di altre nazionalità, così come l’ho percepita io.

Maria Cristina Falcaro a destra


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Cooperazione internazionale allo sviluppo CESTAS è attivo in oltre 11 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di ventidue progetti di cooperazione. CESTAS agisce nel pieno rispetto delle comunità locali, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze reali e sono sostenibili nel tempo. Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo partecipativo, l’imprenditoria femminile, l’implementazione di pratiche di buon governo e la salvaguardia dell’ambiente. In Italia CESTAS realizza inoltre progetti di cooperazione decentrata e di educazione alla cittadinanza mondiale, oltre a campagne di advocacy in rete con network nazionali e internazionali per sensibilizzare i governi e contrastare il divario fra nord e sud del mondo.


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Progetti in America Latina ARGENTINA - Costruire la differenza: programma di promozione economica e sociale delle donne nella provincia di Buenos Aires Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: febbraio 2010 - giugno 2012 Ente finanziatore: Regione Marche Budget totale: € 171.361,80 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Servicio de Cooperacion al desarrollo Dakeltun Limitada; Provincia di Ancona, Camera di Commercio di Ancona; Consigliere di Parità della Provincia di Ancona Beneficiari: Le beneficiarie dirette sono 40 donne argentine, provenienti da San Nicolas de los Arroyos e altre città della provincia di Buenos Aires, diplomate o laureate,

imprenditrici o manager che già operano all’interno di un’impresa attiva in uno dei seguenti settori: agricoltura di qualità, turismo responsabile, disegno e artigianato. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000 Obiettivi: Contribuire al rafforzamento del sistema integrato di promozione economica e sociale per le donne della provincia di Buenos Aires in una prospettiva di sostenibilità, accessibilità e valorizzazione delle potenzialità di genere. Nello specifico, aumentare le competenze e le opportunità attraverso meccanismi di formazione e accompagnamento integrato in una prospettiva di empowerment femminile

ARGENTINA - Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: aprile 2009 - aprile 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.680.879 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Secretaría general de la Gobernación della Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Instituto provincial de Administración pública - Ipap); Ministerios de Desarrollo social, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de inversiones, comercio exterior y cooperación internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)

Beneficiari: Gli agenti e i funzionari del governo centrale e locale della provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera cittadinanza della Provincia Obiettivi: Migliorare la qualità di vita della popolazione residente nella provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionale


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ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.313.954 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Fundación Atasim (controparte locale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Dirección provincial del Instituto nacional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Morona Santiago; Gobernación de la Provincia de Morona Santiago; Dirección provincial de Educación hispana y Dirección provincial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona

Beneficiari: Gli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a programmi formativi ed educativi specifici; le famiglie di contadini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comunitari di ecoturismo e gli abitanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti sono 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Morona Santiago Obiettivi: Migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popolazione residente nella provincia di Morona Santiago. Incentivare il settore dell’accoglienza eco-turistica


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PERÙ - Costruzione di meccanismi per promuovere lo sviluppo integrato nel distretto di Pangoa, Region Junìn, Perù, rafforzando la diginità delle popolazioni in cindizioni di estrema povertà Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: maggio 2011 - maggio 2013 Ente finanziatore: FIP - Fondo Italo-Peruviano Budget totale: € 1.680.879 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: La modalità di azione del CESTAS fa parte del Piano di Sviluppo Partecipato del Distretto Pangoa di Junín, in collaborazione con DIRESA e Utes-Satipo Pangoa. Tale metodologia considera l’inclusione, la partecipazione e la sostenibilità in tutte le sue operazioni. Municipalidad Distrital de San Martín de Pangoa, Unidad Territorial de Educación de Pangoa (UTES), Micro Red de Salud y Hospital de Pangoa, Líderes y Lideresas de las 14 comunidades intervenidas

Beneficiari: 5209 persone distribuite in 7 comunità native (nomatshiguengas), 6 comunità coloniali e una comunità mista Obiettivi: Contribuire al miglioramento dell’ambiente sociale e di conseguenza aumentare la qualità della vita delle donne, degli uomini nativi e dei coloni del comune di Pangoa della Regione Junin. Per tale ragione il progetto mira a sviluppare azioni di assistenza, studi tecnici, attività educative e del tempo libero, azioni, psicosociale, formazione professionale, misure di controllo sociale, pari opportunità tra uomini e donne e la parità tra i sessi, la capacità locale e la fornitura di attrezzature

BOLIVIA, ECUADOR, PERÙ - Estensione della Rete andina dei centri di salute materno-perinatale

Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: ottobre 2008 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.667143,08 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Ministerio de Salud y Deporte de Bolivia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perú e le autorità ospedaliere dei ventidue centri appartenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; la Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le municipalità interessate direttamente alla creazione della Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù)

Beneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza e il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indiretti Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute materno perinatale in Perù, Bolivia ed Ecuador, incrementando il livello di cooperazione tecnica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari


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Progetti nel Mediterraneo e in Africa EGITTO, TUNISIA - Che Mediterraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro

Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: maggio 2012 - novembre 2013 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget totale: € 126.715 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Cefa, Cospe, Nexus, Ai.Bi, Comune di Bologna, associazione Pontes

Beneficiari: 55 giovani donne imprenditrici specializzate sui temi dello sviluppo di impresa (o aspiranti tali) provenienti dalle aree urbane di Tunisi e Jendouba in Tunisia e di Il Cairo in Egitto, attraverso la sperimentazione di percorsi formativi implementati attraverso il Terzo settore (Tunisia) e in ambito universitario (Egitto) Obiettivi: Potenziare le competenze tecniche e imprenditoriali di giovani donne imprenditrici. Creare un network tra i beneficiari dei Paesi coinvolti, gli attori presenti sul mercato e le organizzazioni emiliane-romagnole che si occupano di cooperazione internazionale grazie a una piattaforma commerciale dedicata

Una grande opportunità Non so da dove cominciare, ma comincio con il raccontarvi da dove ho saputo del progetto CESTAS sono arrivata tardi alla lezione e una mia amica mi ha proposto di andare via perché la lezione era già cominciata ma ho insistito e tutte e due siamo entrate. Alla fine della lezione, il Docente Tamer Elsharnoby ci ha informato sulle opportunità del Corso di imprenditorialità femminile organizzato dal CESTAS insieme all’Università del Cairo. Ho deciso di partecipare proponendo subito la mia idea di “Choco Heaven” per cominciare con un mio business personale. Alcuni ridevano di questa mia idea. Ma qua è cominciata la sfida per me. Ero la più giovane tra i partecipanti ma con tanta autostima, ho promesso a me stessa che ce l’avrei

fatta. Ho affrontato argomenti nuovi, mai sentiti prima, ho dovuto preparare cose che non sapevo fare prima. Questo corso mi ha insegnato proprio cosa significa “Self-Learning” & “Persistence”. La formazione grazie al contributo di CESTAS mi ha fatto credere che anche un piccolo sforzo può creare grandi cambiamenti. Ringrazio i docenti che mi hanno guidato in questo percorso: Dr. Rasha Hammad, Dr. Tamer Elsharnoby & Dr. Mohamed Sobhy. Ringrazio anche CESTAS che mi ha fatto credere nelle mie possibilità. Il business plan “Choco Heaven” è stato scelto tra i 3 migliori del corso e Sara con una borsa di soggiorno CESTAS sarà ospite a Bologna (5 giorni durante il mese di settembre 2013) per presentare il suo lavoro.

Il suo business plan sarà esposto sulla piattaforma e-commerce che CESTAS, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, sta preparando in questi giorni.

Sara K. Ibrahim studentessa all’Università del Cairo e partecipante al corso CESTAS nell’ambito del progetto “Che Mediterraneo sia”


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LIBANO - Programma di potenziamento del sistema locale di servizi sociali e territoriali rivolti alle donne e ai giovani in alcune municipalità della Caza di Bint Jbeil - Sud del Libano Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2012 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget totale: € 119.497,38 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Partner italiani: associazione Le pene di Job; Comune di Pieve di Cento; Scuola A. Gessi di Pieve di Cento. Partner extraeuropei: Cad (Bolivia), Municipalità di Ain Ebel

Beneficiari: 35 giovani donne che hanno già avviato una piccola attività imprenditoriale o che necessitano di un orientamento lavorativo per facilitare la creazione d’impresa. Più in generale la popolazione residente nelle municipalità coinvolte dal progetto in Libano. Per quanto riguarda le attività di diffusione e informazione che si svolgeranno nella regione Emilia-Romagna, si considerano beneficiari 40 studenti e 4 insegnanti della Scuola media A. Gessi di Pieve di Cento e la popolazione di riferimento della Provincia di Bologna Obiettivi: Contribuire allo sviluppo socio-economico delle donne e dei giovani residenti nell`area della Caza di Bint Jbeil in Libano


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LIBANO - Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil - Sud del Libano Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: luglio 2011 - marzo 2012 Ente finanziatore: Cooperazione Italiana in Libano Budget totale: € 120.312,75 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich

Beneficiari: 100 donne a cui è destinato un orientamento lavorativo, 8 donne microimprenditrici e 100 giovani. Beneficiari indiretti sono circa 3.500 persone, cioè la popolazione residente nelle quattro municipalità Obiettivi: Promuovere lo sviluppo locale e la coesione sociale nelle quattro Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich, attraverso azioni di sostegno alla municipalità e attraverso l’erogazione di servizi sociali, ricreativi, educativi a favore delle fasce più deboli della comunità, in particolare donne e giovani

LIBANO - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie

Settore: Gender empowerment e Socio-sanitario Periodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 330.562 Ruolo di CESTAS: Partner Partner del progetto: Amel Association (capofila)

Beneficiari: 90 operatori sanitari, 810 persone delle comunità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, attori istituzionali e circa 200.000 persone che saranno coinvolte da una campagna pubblica. In totale si stimano 990 beneficiari diretti e 222.000 beneficiari indiretti Obiettivi: Combattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in ambito medico e infermieristico. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elaborazione di protocolli per la tutela dei diritti delle donne


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MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: giugno 2011 - settembre 2012 Ente finanziatore: GIZ - Cooperazione tedesca Budget totale: € 56.786 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Ministry of Health of Malawi, Bwaila Hospital, Reproductive Health Unit - RHU, District Health Officer - Dho di Lilongwe Beneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno (infermiere, ostetriche, Clinical Officers); le donne in età fertile che beneficiano dei servizi di salute legati alla sana maternità e dei servizi di salute neonatale

Obiettivi: Le attività del progetto mirano a contribuire alla riduzione della mortalità materna e neonatale, quale uno delle principali priorità del Malawi, inscritta nei valori fondanti di CESTAS e del Distretto di Salute di Lilongwe. Quali obiettivi specifici: rafforzare le conoscenze e le capacità degli operatori sanitari per permettere loro di assicurare servizi di salute materna e infantile di qualità e rafforzare la disponibilità del personale sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nei reparti di salute materna e infantile. I risultati attesi si raggiungono attraverso la realizzazione di percorsi di formazione continua “in-service” per le infermiere e le ostetriche provenienti dal reparto maternità e dal reparto di salute della famiglia (Family Health Unit) e i direttori clinici

NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc attraverso la promozione dell’assistenza sanitaria, sociale ed economica alle persone infette e affette nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: 2010 - luglio 2013 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 2.231.363 Ruolo di CESTAS: Capofila Partner del progetto: Ministry of Health and Social Services (MOHSS), Cisp Beneficiari: Circa 8.000 malati di Hiv/Aids della Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario occupato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute. Come beneficiari indiretti la popolazione della Regione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazioni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/Aids,

malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 persone) e le relative famiglie di 20 villaggi Obiettivi: Migliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, attraverso interventi in ambito sanitario e socio-economico a supporto del Programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il progetto, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni, è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi Sociali come un’opportunità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sanitario. La seconda fase del progetto riguarderà sia l’ambito sanitario che quello socio-economico


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Un progetto di cui sono orgoglioso di fare parte Sono partito per l’Africa a settembre 2012 dopo aver fatto esperienza come coordinatore di progetti di cooperazione internazionale in Italia e nei Paesi Arabi del Mediterraneo; sapevo che in Namibia c’era un contesto più tranquillo del Libano o dell’Egitto, ma al mio arrivo ho trovato un ambiente lavorativo più strutturato e dinamico del previsto, frutto dell’ottimo lavoro fatto dal CESTAS fino a quel momento. Non è stato difficile ambientarmi e subito mi sono messo al lavoro con le prime attività formative nei confronti dei volontari e delle strutture sanitarie presenti nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, estremo nord della Namibia, quasi al confine con l’Angola. Durante la mia permanenza ho visto di persona un Paese che, con la sua vasta estensione geografica e le profonde differenze che caratterizzano la vita nelle aree rurali rispetto alla città, è forse più famoso come meta turistica di lusso che per gli aspetti drammatici delle malattie. L’esperienza più significativa è stata senza dubbio la prima edizione del corso per assistenti domiciliari volontari che abbiamo realizzato insieme all’esperto in assistenza sanitaria di comunità e amico Mauricius

Nghishindwa. Per risolvere i problemi organizzativi e logistici del corso abbiamo avviato un ciclo di formazione itinerante così da evitare trasferte troppo lunghe per i partecipanti. Con una cucina da campo e l’uso di un tendone stile militare è stata realizzata la formazione del primo gruppo di volontari, quasi tutti affetti da Hiv, che assisteranno i malati di Aids, anche nelle zone in cui il sistema sanitario

locale non riesce a garantire la copertura. Sono progetti come quello realizzato dal CESTAS, di cui sono orgoglioso di avere fatto parte, che contribuiscono ad aiutare le persone che soffrono, ma anche a consolidare un dialogo fra istituzioni locali e internazionali, pubbliche e private potenzialmente favorevoli ad un trasferimento di competenze e tecnologie tra Italia e Namibia.

Francesco Zatta (in foto) coordinatore progetto CESTAS


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Advocacy ed educazione alla cittadinanza mondiale Advocacy Anche nel 2012 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concentrata sulla salute globale e la promozione del Diritto alla Salute. Nell’ambito delle attività di Advocacy poste in essere da CESTAS nel 2012 vi è il progetto “Health for all”, che ha come obiettivo quello di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4, 5 e 6: ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’Aids e le altre malattie entro il 2015; La mostra “Health Heroes”, realizzata nel 2011 insieme ad una campagna di sensibilizzazione nazionale, è stata esposta durante la fiera

Exposanitá 2012 è stata un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sanitari. Ciascun pannello raffigura il ritratto di un eroe della salute, il suo volto e la sua esperienza, oltre che la situazione sanitaria del Paese in cui opera. Il Diritto alla salute e l’equo accesso alle cure è stato promosso anche da un altro progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea: “Knowledge, Health and Food for All” che si pone l’obiettivo di rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti (Italia, Spagna, Bolivia, India ed Ecuador), consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applica-

zione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso la campagna “Sblocchiamoli” sono state elaborate delle raccomandazioni rivolte ad Assessori e Amministratori Pubblici che prevedono l’assunzione di impegni nel proprio territorio e ambito di competenza attraverso proposte politiche che vadano nella direzione di un maggiore utilizzo di farmaci generici. Nel 2012 l’adesione di vari assessori delle Regioni Marche ed Emilia-Romagna é stato un elemento importante per portare la tematica all’attenzione del Comitato delle Regioni e quindi a livello di Istituzioni Europee.


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Educazione alla cittadinanza mondiale Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2012 nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione. Tra queste c’è il progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea “Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo” che si propone di migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione nel territorio marchigiano. CESTAS, nell’ambito delle attività poste in essere nel 2012 ha contribuito all’organizzazione di un Corso Residenziale su Progettazione e Fund Raising tenutesi a Cartoceto (PU) tra il 4-7 ottobre 2012 con l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti specifiche competenze nel settore della Progettazione, con particolare riguardo alla Progettazione Europea, e competenze sul processo di planning della raccolta fondi e campagne di comunicazione specifiche per il non-profit. L’ammissione al corso è stata riservata ai cittadini residenti nella regione marche e agli operatori di enti non profit con sede legale o operativa nella regione marche ed ha visto coinvolti 24 partecipanti.

Assieme al Coordinamento Marche Solidali - COM, CESTAS ha ideato ed organizzato una giornata di autoformazione per le organizzazioni di Cooperazione e Solidarietá internazionale della Regione Marche aderenti al Coordinamento; le tematiche trattate hanno riguardato il Fundraising i suoi principi e strumenti. Tale seminario che ha avuto luogo il 5 ottobre 2012 ha visto il coinvolgimento di 13 rappresentanti delle associazioni aderenti. Nell’ambito del progetto: Percorsi di Non Violenza CESTAS ha organizzato un percorso formativo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di

primo grado della Provincia di Ancona. Gli studenti coinvolti sono stati 40 provenienti dall’Istituto D. Alighieri di Monte San Vito e l’Istituto G. Fagnani di Senigallia. Il percorso studiato ha permesso l’acquisizione da parte degli studenti di competenze di analisi e interpretazione della realtà e di come questa può essere rappresentata e comunicata, per conoscere e capire i loro coetanei immersi in una realtà totalmente differente da quella italiana. L’analisi svolta ha permesso quindi di allargare il punto di vista dei ragazzi, rendendoli spettatori consapevoli e critici, educati alla comprensione dell’altro.


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ITALIA - Health for all

Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 17.940 (su 3 anni) Ruolo di CESTAS: Partner Partner del progetto: Iscos (capofila); ong Ucodep; Centro laici italiani per le missioni - Celim; Medici con l’Africa Cuamm, CCM, Associazione italiana donne per lo sviluppo - Aidos

Beneficiari: I destinatari del progetto sono le ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella campagna per gli Obiettivi di sviluppo del millenio sulla salute; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui i media nazionali, gli operatori sanitari, i sindacati, gli studenti universitari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italiani Obiettivi: Fare pressione sul Governo italiano affinché assuma un ruolo attivo e decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nell’ambito della riduzione della mortalità infantile (Obiettivo del millennio numero 4), del miglioramento della salute materna (Obiettivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del mil-lennio numero 6)

ITALIA, SPAGNA, BOLIVIA - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 148.407 Ruolo di CESTAS: Partner Partner del progetto: Ricerca e Cooperazione (Italia; capofila); Centro regionale di intervento per la cooperazione - Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale - Cies (Italia); Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti - Cospe (Italia); Istituto cooperazione economica internazionale - Icei (Italia); Re.Te (Italia); Napoli: Europa Africa - N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)

Beneficiari: I diretti destinatari del progetto sono Università e istituti di ricerca, enti pubblici responsabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazioni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Parlamento nazionale ed europeo Obiettivi: Rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo


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ITALIA - Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo

Settore: Educazione alla cittadinanza mondiale Periodo di attuazione: aprile 2010 - settembre 2012 Ente finanziatore: Ufficio sviluppo e cooperazione Europeaid - Unione Europea Budget totale: € 117.000 Ruolo di CESTAS: Partner Partner del progetto: Regione Marche (capofila), Provincia di Ancona, Provincia di Pesaro e Urbino, Oics, AVM Marche, L’Africa Chiama Ong, Cifa Ong, Gus Ong, CESTAS Ong, Cospe Ong, Cvm Ong, Circolo Culturale Africa Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e delle Province interessate; gli operatori delle ong e delle associazioni; i cittadini dei territori interessati; i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale

Obiettivi: Migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione EAD nel territorio marchigiano. Contribuire al miglioramento della comunicazione per lo sviluppo in Italia attraverso la messa in funzione di strumenti che consentano il continuo rapporto tra gli attori privati e le autorità locali per la crescita della qualità della comunicazione a livello regionale e il supporto per la creazione e consolidamento di una rete per creare una comunità coesa, facendo proprie le migliori esperienze nazionali e comunitarie nell’ambito della comunicazione per lo sviluppo

ITALIA, FRANCIA, PORTOGALLO, ALBANIA, ARGENTINA Costruire uno sviluppo possibile

Settore: Educazione alla cittadinanza mondiale Periodo di attuazione: giugno 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 48.550 Ruolo di CESTAS: Partner Partner del progetto: Regione Marche (capofila); Mondosolidale; Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti - Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli - Cisp; Comunità volontari per il mondo - Cvm; Sos Missionario; Circolo Africa; Children’s international summer villages - Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeunesse; Acid; Secretaria de desarrollo sociale; AssociaçãoABRACO

Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle associazioni; i dirigenti e gli operatori delle associazioni degli immigrati e indirettamente i cittadini dei territori interessati; gli studenti dei corsi di laurea attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solidarietà internazionale, i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale Obiettivi: Aumentare la conoscenza a livello europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in generale, con focus sulla sostenibilità ambientale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di sviluppo e sostenibilità. Creare un network regionale per la diffusione di benchmarking sociali e solidali


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Aspetti economici e finanziari Secondo l’ultima indagine realizzata nel novembre 2012 dall’Istituto Italiano della Donazione analizzando gli indici di efficienza di un campione di 50 organizzazioni non profit italiane associate8, la media dei costi per l’attività istituzionale è dell’83%, quella per le attività a supporto della struttura è dell’11%, mentre la media dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi è del 9%. Nel 2012 CESTAS registra costi per le attività a supporto della struttura pari al 6%, costi per le attività di promozione e di raccolta fondi pari all’8%,

Distribuzione dei costi delle attività associative 86% 86% 8% 8% 6% 6%

86% COSTI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALE PARI A 1.461.934 € 8% COSTI PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E DI RACCOLTA FONDI PARI A 139.492 € 6% COSTI A SUPPORTO GENERALE DI STRUTTURA PARI A 103.628 €

8 http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news -eventi/dd_121_573/indici-di-efficienza-degliassociati-iid-seconda-edizione-anni-2009-2011

mentre il restante 86% dei costi totali è determinato dall’attività istituzionale. Rispetto al 2011, sono aumentati i costi per le attività di promozione e di raccolta fondi e leggermente diminuiti quelli per l’attività istituzionale, che restano comunque ben al di sopra della medie delle organizzazioni non profit italiane.

3. attività a supporto generale di struttura: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri a supporto generale di struttura e il totale degli oneri. In CESTAS è pari al 6,07%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività a supporto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.

Indici di efficienza dell’impiego delle risorse

I tre indici di impiego delle risorse vengono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2011, l’indice relativo all’attività istituzionale è passato dal 93,10% all’85,68%; il secondo indice, quello sull’attività di raccolta fondi e di promozione, dallo 0,76% è salito all’8,18%; in leggera diminuizione (dal 6,14% al 6,07%) l’indice relativo alle attività a supporto generale di struttura.

Una organizzazione non profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree: 1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è pari all’85,68%. Questo indice è il più importante dei tre perché esprime in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività direttamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale. 2. attività di raccolta fondi e promozione: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri per la raccolta fondi e la promozione e il totale degli oneri. In CESTAS è pari all’8,18%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi e di promozione ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.

Come si può apprezzare, anche nel 2012 gli indici di efficienza di CESTAS si mantengono migliori di quelli medi delle organizzazioni non profit italiane. La drastica diminuizione delle entrate è stata affrontata attraverso un’opportuna diminuizione dei costi per le attività a supporto della struttura (passati in un anno da oltre 161.000 euro a poco meno di 104.000 euro): una scelta che ha permesso di privilegiare gli investimenti sulle attività istituzionali. L’aumento dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi (passati da meno di 20.000 euro a circa 140.000 euro) dà invece il senso di una strategia volta a individuare nuo-


60 - Bilancio sociale edizione 2013

ve vie di finanziamento per mantenere, anche in tempo di crisi delle entrate, quell’efficienza organizzativa che caratterizza CESTAS.

Acid test L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test del 2012 è pari all’1,11% e conferma la forza struttuale dell’associazione e la sua capacità nel coprire i debiti acquisiti, anche nel periodo di maggiore crisi dell’entrate vissuto negli ultimi dieci anni.

Anno

Acid test

2008 2009 2010 2011 2012

1,01 1,14 1,32 1,13 1,11

Le fonti di finanziamento per le attività istituzionali Le fonti di finaziamento di CESTAS derivano per il 77% (pari a 1.208.354 euro) dal settore pubblico e per il 23% (352.965 euro) dal settore privato, per un totale di 1.561.319 euro.

Rispetto al 2011, cresce l’incidenza del settore privato (era al 18%), che in parte compensa la diminuizione del settore pubblico (era all’82%). Ricercare investitori privati è la strada da percorrere per far fronte alla crisi, oramai triennale, dei finanziamenti pubblici.

Fonti di finanziamento anno 2012

Fonti di finanziamento anno 2011 82% 77% 23% 18%

77% 77% 23% 23%

77% PUBBLICO PARI A 1.208.354 € 23% PRIVATO PARI A 352.965 €

Fonti di finanziamento Per quanto riguarda le fonti di finanziamento di CESTAS, le principali restano quelle italiane (70,28%, pari a 1.097.335,57 euro), ma aumentano sempre di più i contributi dall’estero, che in un anno passano dal 19% al 29,72% (463.964,67 euro). 70% ITALIA PARI A 1.097.335 € 30% ESTERO PARI A 463.964 €

82% PUBBLICO PARI A 2.093.251 € 18% PRIVATO PARI A 467.543 €

70% 77% 23% 30%


Bilancio sociale edizione 2013 - 61

I maggiori finanziatori del settore pubblico sono gli enti governativi italiani. Nel 2012 sono aumentati i fondi ricavati dal settore privato.

Enti finanziatori 49% 28% 51% 9% 21% 6% 11% 5% 8% 2% 8% 1% 1%

49% ENTI GOVERNATIVI ITALIA PARI A 764.870 € 28% PRIVATI E ALTRI ESTERI PARI A 437.594 € 9% RACCOLTA DA PRIVATI E FORMAZIONE PARI A 139.300 € 6% PRIVATI E ALTRI ITALIA PARI A 96.268 € 5% ENTI LOCALI ITALIA PARI A 78.675 € 2% ALTRO PARI A 24.080 € 1% EU E ENTI ESTERI PARI A 20.531 €

Destinazione fondi per tipologia di attività

Destinazione fondi per settori d’intervento

I fondi raccolti sono destinati al 70% pari a 1.097.813 euro ai progetti di formazione e al 30% pari a 463.506 euro ai progetti di cooperazione.

Con 1.122.875 euro (pari al 71% delle risorse complessive), il settore Salute si conferma sempre più l’area di intervento principale di CESTAS. Nel 2011, infatti, alla Salute era dedicato il 59% delle risorse. Percentualmente tengono i fondi destinati al Gender empowerment (13%).

70% 70% 30% 30%

71% 71% 13% 13% 8% 8% 7% 7% 1% 1% 0% 0% 70% PROGETTI DI FORMAZIONE PARI A 1.097.813 € 30% PROGETTI DI COOPERAZIONE PARI A 463.506 € 71% SALUTE PARI A 1.112.875 € 13% GENDER EMPOWERMENT PARI A 199.411 € 8% BUON GOVERNO PARI A 118.148 € 7% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 116.263 € 1% ALTRO PARI A 8.704 € 0% AMBIENTE PARI A 5.920 €


62 - Bilancio sociale edizione 2013

Destinazione fondi per area geografica Nel 2012, l’America Latina supera l’Africa e diventa l’area d’interesse principale per i progetti di CESTAS. In aumento rispetto al 2011 anche i fondi destinati al Mediterraneo.

51% 21% 11% 8% 8% 8% 8% 1% 1%

51% AMERICA LATINA PARI A 797.937 € 21% AFRICA PARI A 330.748 € 11% DONAZIONI E RICAVI PARI A 163.380 € 8% EUROPA PARI A 127.377 € 8% MEDITERRANEO PARI A 125.023 € 1% ITALIA PARI A 16.852 €

Dai dati di bilancio è possibile inoltre suddividere i progetti per settore: nella cooperazione l’area più rilevante è la Salute (90%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (8%); nella formazione le aree principali sono la Salute (34%), il Buon governo (28%) e lo Sviluppo partecipativo (14%).

Progetti di cooperazione 2012 94% 4% 4% 1% 1% 1% 1% 0% 0%

94% SALUTE PARI A 435.433 € 4% GENDER EMPOWERMENT PARI A 16.078 € 1% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 6.076 € 1% AMBIENTE PARI A 5.920 € 0% BUON GOVERNO

Progetti di formazione 2012 71% 62% 13% 17% 8% 11% 7% 10% 0% 0%

62% SALUTE PARI A 679.719 € 17% GENDER EMPOWERMENT PARI A 183.332 € 11% BUON GOVERNO PARI A 118.147 € 10% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 116.613 € 0% AMBIENTE


Bilancio sociale edizione 2013 - 63

Rendiconto gestionale 2012 ONERI

31.12.2012

31.12.2011

31.12.2010

31.12.2009

1.461.934 209.572 914.713 56.235 264.320 1.410 3.343 0 12.341

2.441.978 187.006 1.789.590 42.988 396.098 2.136 9.739 0 14.421

3.157.810 263.025 2.085.623 95.381 491.365 2.775 10.678 202.385 6.578

2.793.733 63.781 2.087.706 82.176 468.761 3.008 11.725 75.000 1.575

541 0 0 541 0

1.200 0 0 1.200 0

1.213 0 0 1.213 0

1.531 0 0 1.531 0

139.300 349 106.340 9.819 19.360 0 3.432

18.751 81 17.959 0 601 0 110

15.945 0 14.891 0 935 0 118

13.169 0 13.085 0 0 0 83

4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti 4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali

17.124 16.249 0 0 875

20.927 19.743 0 0 1.184

11.644 11.397 0 0 247

13.057 13.057 0 0 0

5. ONERI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività

18.821 0 0 18.821

73.149 0 0 73.149

98.720 0 0 98.720

154.586 0 0 154.586

1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1 Acquisti 1.2 Servizi 1.3 Godimento beni di terzi 1.4 Personale 1.5 Donazioni 1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti 1.8 Oneri diversi di gestione 2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Attività ordinaria di promozione 3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1 Acquisti 3.2 Servizi 3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione


64 - Bilancio sociale edizione 2013

ONERI

31.12.2012

31.12.2011

31.12.2010

31.12.2009

103.628 1.251 35.876 9.264 28.673 0 28.564

161.126 7.756 61.491 25.833 13.665 0 52.382

192.385 1.494 40.990 6.808 89.172 0 53.921

191.446 8.560 45.151 6.720 84.912 0 46.103

1.741.348

2.717.130

3.477.717

3.167.521

RISULTATO GESTIONALE POSITIVO

-

14.419

46.784

35.827

PROVENTI E RICAVI

31.12.2012

31.12.2011

31.12.2010

31.12.2009

1.422.020 1.404.365 764.870 78.675 96.268 20.531 50.098 387.497 0 6.426 0 100 0 17.555

2.385.478 2.338.730 1.677.948 201.700 50.420 39.207 62.294 304.480 888 1.793 0 1.600 0 45.148

3.304.025 3.257.281 2.440.453 323.579 178.331 36.984 0 265.430 8.200 4.304 0 0 0 46.744

2.950.067 2.913.793 2.161.007 273.111 186.340 0 9.091 276.192 2.520 5.575 0 0 0 36.274

0 0 0 0 0

12.683 0 0 12.683 0

16.750 0 0 16.750 0

10.687 10.687 0 0 0

6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE 6.1 Acquisti 6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri Totale

1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITĂ€ TIPICHE 1.1 Da contributi su progetti 1.1a Da Enti governativi Italia 1.1b Da Enti locali Italia 1.1c Da privati e altri Italia 1.1c bis Da Enti Unione Europea 1.1d Da Enti governativi Esteri 1.1e Da privati e altri Esteri 1.1f Contributi per Servizio civile 1.1g Altri proventi e ricavi 1.2 Da contratti con Enti pubblici 1.3 Da soci ed associati 1.4 Da non soci 1.5 Donazioni 2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Altri


Bilancio sociale edizione 2013 - 65

PROVENTI E RICAVI 3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1 Da gestioni commerciali accessorie 3.2 Da contratti con Enti pubblici 3.3 Da soci ed associati 3.4 Da non soci 3.5 Altri proventi e ricavi 4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari 4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali 5. PROVENTI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività Totale RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO

31.12.2012

31.12.2011

31.12.2010

31.12.2009

139.300 139.300 0 0 0 0

162.634 162.634 0 0 0 0

123.451 123.451 0 0 0 0

62.234 62.234 0 0 0 0

345 95 0 0 250

927 895 0 0 32

18.932 169 0 0 18.763

2.601 2.601 0 0 0

89.030 0 0 89.030

169.827 0 0 169.827

61.342 0 0 61.342

177.758 0 0 177.758

1.650.695

2.731.550

3.524.500

3.203.348

- 90.653

0

0

0


66 - Bilancio sociale edizione 2013

Bilancio d’esercizio al 31.12.2012 - Stato Patrimoniale ATTIVO A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati II Versamenti già richiamati Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A) B) IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali 7. Altre Totale II Immobilizzazioni materiali 4. Altri beni Totale III Immobilizzazioni finanziarie 1. Partecipazioni in 2. Crediti 3. Altri titoli: cauzioni 4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...) Totale Totale immobilizzazioni (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 5. Acconti Totale II Crediti 1. Verso clienti: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo 5. Verso altri: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Totale III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 6. Altri titoli Totale

31.12.2012

31.12.2011

0 0

0 0

0

0

0

426

0

426

2.430

5.346

2.430

5.346

2.497 0 4.787 0

999 0 9.917 0

7.284

10.916

9.714

16.688

0 0 0 0 0

0 0 0 0 0

0

0

120.213 0

245.317 0

57.511 0

42.821 0

177.724

288.138

0

0

0

0


Bilancio sociale edizione 2013 - 67

ATTIVO

31.12.2012

31.12.2011

259.643 0 47.808

1.487.173 0 25.751

307.451

1.512.924

485.175

1.801.062

814.997 0

755.563 0

Totale ratei e risconti (D)

814.997

755.563

TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)

1.309.886

2.573.313

31.12.2012

31.12.2011

126.740 90.653

112.320 14.419

Totale patrimonio netto (A)

36.087

126.739

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 3. Altri

44.920

137.105

44.920

137.105

55.259

45.681

381.429 0

206.506 0

320.306 0

848.043 0

IV Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e postali 2. Assegni 3. Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) RATEI E RISCONTI I Ratei e risconti II Disaggio su prestiti

PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio

Totale fondi per rischi ed oneri (B) C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Fondo trattamento di fine rapporto D) DEBITI 3. Debiti verso banche: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 6. Debiti verso fornitori: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo


68 - Bilancio sociale edizione 2013

PASSIVO 11. Debiti tributari: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 13. Altri debiti: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo Totale debiti (D) E) RATEI E RISCONTI Ratei e risconti Aggi su prestiti Totale ratei e risconti (E) TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)

Conti d’ordine

Totale 8) IMPEGNI VERSO TERZI Valorizzazioni CESTAS Totale

31.12.2011

39.738 0

37.120 0

20.223 0

12.552 0

98.943 0

270.617 0

860.639

1.374.838

312.981 0

888.950 0

312.981

888.950

1.309.886

2.573.314

(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)

CONTI D’ORDINE 7) IMPEGNI DI TERZI Valorizzazioni controparti Monetario controparte Crediti verso Enti

31.12.2012

31.12.2012

31.12.2011

99.575 13.240 1.514.805

1.376.197 27.216 2.593.066

1.627.620

3.996.479

70.253

551.241

70.253

551.241


Bilancio sociale edizione 2013 - 69

Conto Economico CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5. Altri ricavi e proventi: 5.1 Altri ricavi e proventi 5.2 Contributi in conto esercizio Totale valore della produzione (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7. Per servizi 8. Per godimento di beni di terzi 9. Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi 10. Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12. Accantonamenti per rischi 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

31.12.2012

31.12.2011

1.422.020

2.398.161

0 0 0

0 0 0

139.300 0

162.634 0

1.561.320

2.560.795

209.572 914.713 56.235

187.006 1.789.590 42.988

194.686 52.770 11.682 0 5.182

289.375 82.958 17.743 0 6.021

426 2.916 0

426 9.739 0

0

0

0 0 0 242.022

0 0 0 181.641

1.690.204

2.607.061

-128.884

-46.266


70 - Bilancio sociale edizione 2013

CONTO ECONOMICO

31.12.2012

31.12.2011

0

0

0 96

0 895

16.249 875 250

19.743 1.184 32

-16.778

-20.000

0 0

0 0

0

0

0 0

0 0

0

0

0

0

0 89.030

0 169.827

0 0 18.822

0 0 73.149

70.208

96.678

Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)

-75.454

30.412

22. Imposte sul reddito dell’esercizio 23. Utile (perdita) d’esercizio

15.199 -90.653

15.993 14.419

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari: d) Proventi diversi dai precedenti d.4) Da altri 17. Interessi ed altri oneri finanziari: 17.2 Verso banche 17.4 Verso altri 17 bis 1. Utili su cambi Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 18. Rivaluazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19. Svalutazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale delle rettifiche (18-19) E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20. Proventi: 20.1 Plusvalenze da alienazioni 20.2 Altri proventi 21. Oneri: 21.1 Minusvalenze da alienazioni 21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti 21.3 Altri oneri Totale delle partite straordinarie (20-21)


Bilancio sociale edizione 2013 - 71

Nota integrativa Struttura e contenuto del bilancio di esercizio

La struttura adottata per la redazione del Bilancio dell’Associazione è quella prevista dall’art. 2423 e ss. del Codice civile; nella redazione della presente nota si è anche tenuto conto delle linee guida dettate dall’Agenzia per le Onlus e dal Documento di presentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit, redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti del 2001 apportando, ove ritenuto opportuno, alcune modifiche ed aggiustamenti per tenere conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio dell’Ente non profit. Il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2012, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, rendiconto gestionale e Nota integrativa, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è stato redatto in ossequio alle disposizioni previste agli artt. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché ai principi contabili ed alle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.). L’intero documento, nelle parti di cui si compone, è stato redatto in modo da dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società, nonché del risultato economico dell’esercizio, fornendo, ove necessario, informazioni aggiuntive complementari a tale scopo.

Ai sensi dell’art. 2423 viene riportata per ogni voce l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.

Principi contabili e criteri di

Criteri di valutazione adottati Nella redazione del presente Bilancio sono stati applicati i criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice civile. In particolare:

valutazione

Immobilizzazioni immateriali

Principi contabili

Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamento rispetto al precedente esercizio.

Conformemente al disposto dell’art. 2423-bis del Codice civile, nella redazione del Bilancio sono stati osservati i seguenti principi: - la valutazione delle singole voci è stata fatta ispirandosi a principi di prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato; - sono stati indicati i proventi e gli oneri di competenza dell’esercizio, rispettando il principio di correlazione fra gli stessi; - si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura. I criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice civile sono stati mantenuti inalterati rispetto a quelli adottati nell’esercizio precedente. Il Bilancio di esercizio, come la presente Nota integrativa e il rendiconto di gestione, sono stati redatti in unità di Euro.

Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono state iscritte in Bilancio al costo di acquisto. Tale costo è comprensivo degli oneri accessori, nonché dei costi di diretta imputazione. Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamento rispetto al precedente esercizio.

Immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate secondo il metodo del costo, comprensivo degli oneri accessori; il valore di iscrizione in bilancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto. I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono stati iscritti sulla base del loro presumibile valore di realizzo.


72 - Bilancio sociale edizione 2013

Crediti

TFR

I crediti sono stati iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.

Il fondo trattamento di fine rapporto corrisponde all’effettivo impegno dell’Associazione nei confronti di ciascun dipendente, determinato in conformità alla legislazione vigente ed in particolare a quanto disposto dall’art. 2120 c.c. e dai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici.

Disponibilità liquide Nella voce trovano allocazione le disponibilità liquide di cassa, sia in Euro che in valuta estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla società con enti creditizi, tutti espressi al loro valore nominale, appositamente convertiti in valuta nazionale quando trattasi di conti in valuta estera.

Ratei e risconti I ratei e risconti sono stati determinati secondo il principio della competenza temporale. Relativamente ai ratei e risconti pluriennali si è provveduto a verificare il mantenimento della originaria iscrizione e laddove necessario sono state operate le necessarie variazioni.

Fondi per rischi e oneri I fondi sono stati stanziati per coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

Debiti I debiti sono espressi al loro valore nominale.

Criteri di conversione dei valori espressi in valuta I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi storici del giorno in cui sono sorti. Le differenze di cambio realizzate in occasione del pagamento dei debiti e dell’incasso dei crediti in valuta estera sono imputate al conto economico. Per quanto concerne i crediti in valuta esistenti a fine esercizio è stata effettuata la loro conversione in Euro al cambio del giorno di chiusura del Bilancio.

Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi In calce allo stato patrimoniale è stato fornito un dettaglio dei conti d’ordine gli impegni verso terzi.

Contabilizzazione dei ricavi e dei costi I ricavi e i proventi sono iscritti al conto economico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto; vengono iscritti a ricavo solo i contributi già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenendo anche conto delle spese realmente sostenute per determinarne la corretta competenza. Per l’attività accessoria (commerciale) i ricavi e proventi sono iscritti al netto di resi, sconti ed abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la prestazione dei servizi. In particolare: - i ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti sulla base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti. I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono riconosciuti in proporzione all’avanzamento dei lavori; - i costi sono contabilizzati con il principio della competenza; - i proventi e gli oneri di natura finanziaria vengono rilevati in base al principio della competenza temporale.

Imposte sul reddito Per le Onlus l’esercizio dell’ attività istituzionali non costituisce attività commerciale ai fini delle imposte dirette. Tale norma fissata dal D.Lgs. 460/97 all’art. 12 (ex art. 150 del tuir) dispone inoltre che i proventi derivanti dall’esercizio delle attività direttamente connesse non concorrono a formare il reddito imponibile dell’ente.


Bilancio sociale edizione 2013 - 73

Le attività connesse mantengono la loro natura di attività commerciali, ma non concorrono alla formazione del reddito imponibile. L’art. 20 bis comma 1 lett. d) del D.P.R. 600/73, introdotto con il decreto 460/97 ha comunque sancito l’obbligo, limitatamente alle attività connesse, della tenuta delle scritture contabili previste dalle vigenti disposizioni fiscali per gli esercenti attività commerciali. Per quanto riguarda la tassazione ai fini IRAP dell’attività dell’Ente sono stati applicati i criteri che seguono. Per l’attività istituzionale, è operante il “metodo retributivo”. Tale metodo prevede la determinazione della

base imponibile quale somma dei seguenti valori: - ammontare della retribuzione annua spettante al personale dipendente da assumere in misura pari all’ammontare imponibile ai fini previdenziali (art.49 TUIR); - ammontare delle erogazioni costituenti redditi assimilati a quello di lavoro dipendente (art.50 TUIR); - compensi per collaborazioni coordinate e continuative (art.50 comma 1, lettera c bis) del TUIR); - compensi per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (art.67 comma 1, lettera l) del TUIR).

Descrizione della posizione finanziaria a) Attività a breve Depositi bancari Denaro ed altri valori in cassa Altre attività a breve Disponibilità liquide e titoli dell’attivo circolante b) Passività a breve Debiti verso banche (entro 12 mesi) Altre passività a breve Debiti finanziari a breve termine POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI BREVE PERIODO c) Attività di medio/lungo termine Crediti finanziari oltre i 12 mesi Altri crediti non commerciali Totale attività di medio/lungo termine d) Passività di medio/lungo termine Totale passività di medio/lungo termine POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI MEDIO E LUNGO TERMINE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Esercizio precedente

L’IRAP dell’esercizio è stanziata in applicazione del principio di competenza.

Riclassificazioni del bilancio e rendiconto finanziario

Al fine di evidenziare in modo organico e strutturato le variazioni più significative delle voci di Bilancio si riportano i prospetti relativi alla situazione finanziaria ed economica dell’Associazione per l’esercizio al 31/12/2012.

Posizione finanziaria

Nella tabella seguente è descritta la posizione finanziaria. Esercizio corrente

Variazione

1.487.173 25.751 1.512.924

259.643 47.807 307.450

-1.227.530 22.056 -1.205.474

206.506 206.506 1.306.418

381.429 381.429 -73.979

174.923 174.923 -1.380.397

9.917 9.917 0 -

4.787 4.787 0 -

-5.130 -5.130 0 -

9.917

4.787

-5.130

1.316.335

-69.192

-1.385.527


74 - Bilancio sociale edizione 2013

Conto economico riepilogativo Descrizione Ricavi della gestione caratteristica Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo Costi per servizi e godimento beni di terzi Valore aggiunto Ricavi della gestione accessoria Costo del lavoro Altri costi operativi Margine operativo lordo Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti Risultato operativo Proventi e oneri finanziari e rettifica di valore di attività finanziarie Risultato ordinario Proventi ed oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) dell’esercizio

Esercizio precedente

Esercizio corrente

Percentuale sui ricavi

Percentuale sui ricavi

2.398.161

-

1.422.020

-

187.006

7,80

209.572

14,74

1.832.578 378.577 162.634 396.097 181.641 -36.527

76,42 15,79 6,78 16,52 7,57 -1,52

970.947 241.501 139.300 264.320 242.022 -125.541

68,28 16,98 9,80 18,59 17,02 -8,83

9.739 -46.266

0,41 -1,93

3.342 -128.883

0,24 -9,06

-20.000 -66.266 96.678 30.412 15.993 14.419

-0,83 -2,76 4,03 1,27 0,67 0,60

-16.779 -145.662 70.208 -75.454 15.199 -90.653

-1,18 -10,24 4,94 -5,31 1,07 -6,37


Bilancio sociale edizione 2013 - 75

Informazioni sulle voci di bilancio Di seguito viene fornita un’analisi delle voci di Bilancio, nel rispetto del contenuto previsto dall’art. 2427 del Codice civile.

Stato patrimoniale attivo Voce di bilancio Software Totali

Saldo iniziale

Immobilizzazioni BI) Immobilizzazioni immateriali

La composizione delle immobilizzazioni immateriali e le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono evidenziate nel seguente prospetto. Le immobilizzazioni immateriali al 31/12/2012 ammontano a Euro 0 (Euro 426 alla fine del precedente esercizio) al netto delle quote di ammortamento. Decrementi

Incrementi

426 426

-

426 426

Saldo finale 0 0

I prospetti seguenti evidenziano i movimenti delle immobilizzazioni immateriali, suddivisi nelle categorie dei costi pluriennali e dei beni immateriali (art. 2427, punto 2 del Codice civile). Descrizione Costo storico Saldo iniziale Ammortamenti dell’esercizio Saldo finale

Diritti di brevetto e di utilizz. opere dell’ingegno 426 426 426 0

BII) Immobilizzazioni materiali

La composizione delle immobilizzazioni materiali e le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono evidenziate nel seguente prospetto. Voce di bilancio Altri beni - Mobili e arredi - Macchine di ufficio elettroniche Arrotondamento Totali

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Saldo iniziale 5.346 5.346 5.346

-

Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti

Altri beni immateriali

-

-

Le immobilizzazioni materiali, al netto del fondo ammortamento, risultano pari ad Euro 2.430 (Euro 5.346 alla fine dell’esercizio precedente). Incrementi

Decrementi -

2.916 2.916 2.916

Saldo finale 2.430 2.430 2.430


76 - Bilancio sociale edizione 2013

Il prospetto che segue mette in evidenza le componenti che hanno concorso alla determinazione del valore netto contabile di Bilancio (art. 2427, punto 2 del Codice civile). Descrizione Costo storico Fondo ammortamento iniziale Arrotondamento Saldo a inizio esercizio Acquisizioni dell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio Arrotondamento Saldo finale

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

-

Attrezzature industriali e commerciali -

-

Altri beni 174.956 169.610 5.346 2.916 2.430

Immobilizz. in corso e acconti -

BIII) Immobilizzazioni finanziarie

La voce immobilizzazioni finanziarie è composta da partecipazioni, crediti di natura finanziaria, titoli e azioni proprie, come evidenziato nel prospetto che segue. Voce di bilancio Partecipazioni in: d) Altre imprese (Banca Etica) Crediti verso: d) Verso altri - Depositi cauzionali Totali

Saldo iniziale

Incrementi

Decrementi

Saldo finale

999

1.499

-

2.498

9.917 10.916

-5.130 -3.631

-

4.787 7.285


Bilancio sociale edizione 2013 - 77

Di seguito si forniscono informazioni e prospetti di dettaglio delle singole voci.

C) Attivo circolante Descrizione

CII) Crediti

Di seguito viene evidenziata la composizione e la variazione dei crediti presenti nell’attivo circolante (art. 2427, punto 4 del Codice civile). Esercizio corrente

Esercizio precedente

Verso clienti Crediti tributari Verso altri Arrotondamento Totali

245.317 7.992 34.829 288.138

Variazione

120.213 21.885 35.626 177.724

-125.104 13.893 797 -110.414

Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze (art. 2427, punto 6 del Codice civile): Descrizione Verso clienti Crediti tributari Verso altri Arrotondamento Totali

Entro 12 mesi

Oltre 12 mesi ed entro 5 anni

120.213 21.885 35.626 177.724

-

Oltre 5 anni -

Totale 120.213 21.885 35.626 177.724

I crediti sono così ripartiti in base alle aree geografiche di operatività del soggetto debitore (art. 2427, punto 6 del Codice civile): Descrizione Verso clienti Crediti tributari Imposte anticipate Verso altri Arrotondamento Totali

Italia 120.213 21.885 10.322 152.420

Europa 25.304 25.304

Resto del Mondo

Totale -

120.213 21.885 35.626 177.724


78 - Bilancio sociale edizione 2013

Crediti verso clienti

I crediti verso clienti riguardano le notule emesse per rendicontazione di progetti dove il CESTAS è partner e non ancora saldati alla data del 31/12/2012.

Crediti tributari Descrizione Crediti ritenute Acconti IRAP Crediti IVA Altri crediti tributari Arrotondamento Totali

Esercizio precedente 7.771 221 7.992

Esercizio corrente 220 789 20.875 1 21.885

Variazione 220 -7.771 789 20.654 1 13.893

Altri crediti Descrizione a) Crediti verso altri esigibili entro esercizio Altri crediti: - Enti Unione uropea - Altre associazioni - crediti v/altri - altri b) Crediti verso altri esigibili oltre esercizio Totali altri crediti

Esercizio precedente

Esercizio corrente

Variazione

34.829

35.626

797

11.404 13.900 9.525 0 34.829

11.404 13.900 10.322 0 35.626

797 797


Bilancio sociale edizione 2013 - 79

CIV) Disponibilità liquide

Il saldo come sotto dettagliato rappresenta l’ammontare e le variazioni delle disponibilità monetarie esistenti alla chiusura dell’esercizio (art. 2427, punto 4 del Codice civile). Descrizione Depositi bancari e postali Assegni Denaro e valori in cassa Totali

D) Ratei e risconti attivi

La composizione e le variazioni della voce in esame sono dettagliate nella tabella (art. 2427, punto 7 del Codice civile). I risconti attivi sono relativi dalla corretta imputazione dei costi ai fondi provenienti da Enti finanziatori per progetti di durata ultra annuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido. Descrizione Risconti attivi: - Costi su progetti comp. a.successivo Totali

Esercizio precedente 1.487.173 25.751 1.512.924

Esercizio corrente 259.643 47.807 307.450

Variazione -1.227.530 22.056 -1.205.474

Di conseguenza, nel caso in cui l’Associazione sostiene i costi prima che vengano erogate le tranche risultanti dai decreti di approvazione dei progetti pluriennali, in ossequio alla corretta applicazione del principio di correlazione costi/ricavi, le suddette spese vengono rinviate, con la tecnica dei risconti, all’esercizio nel quale i contributi sono erogati trovandone così la copertura. Esercizio precedente 755.563 755.563 755.563

Esercizio corrente 814.997 814.997 814.997

Variazione 59.434 59.434 59.434


80 - Bilancio sociale edizione 2013

Stato patrimoniale passivo A) Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto (costituito esclusivamente da avanzi di gestione realizzati negli esercizi precedenti) esistente alla chiusura dell’esercizio è pari a Euro 36.086 ed ha registrato le seguenti movimentazioni (art. 2427, punto 4 Descrizione

Altre riserve: - Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell’esercizio: - Utile dell’esercizio - Perdita dell’esercizio Totale Patrimonio netto

Saldo iniziale

Destinazione utile (perdita) di esercizio

Decrementi

Saldo finale

-

14.420

-

126.740

14.419 126.739

-

-14.420 -90.653 -90.653

-

-90.653 36.086

La composizione e la movimentazione delle singole voci è rappresentata dalla seguente tabella (art. 2427, punto 4 del Codice civile). Il fondo Rischi iniziale di € 137.104,99 costituito per poter far fronte ad eventuali riduzione delle erogazioni di contributi da parte del MAE, in particolar per i progetti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA, e per le quali si è avviata una azione legale volta alla riscossione di quanto spettante, ha subito una riduzione nel corso del 2012, in parte per coprire costi sopravvenuti di collaboratori relativi ad anni precedenti ed in parte a copertura di costi di progetto non finanziati dal MAE . In particolare la

Altri Totali

Altri incrementi

112.320

B) Fondi per rischi e oneri

Descrizione

del Codice civile). Il disavanzo di gestione dell’esercizio in corso trova copertura nel valore dell’avanzo di gestione esistente all’inizio dell’esercizio.

Saldo iniziale 137.105 137.105

riduzione di € 91.185 è imputabile quanto ad € 74.010 ai crediti perenti del progetto Guinea per la parte maturata nel 2012 e non ancora corrisposta e quanto ad € 18.175 maggior costo per collaboratori relativo ad anni precedenti. A fronte della mancata erogazione dei contributi da parte del MAE, del tutto arbitraria, su progetti regolarmente certificati (9009/CESTAS/ARGENTINA), l’Ente ha avviato, attraverso lo studio “Commercial Law Group Italia” con sede in Bologna Via Mura di Porta Saragozza, azione legale per il recupero di quanto spettante. Utilizzi 92.185 92.185

Accantonamenti -

Saldo finale 44.920 44.920


Bilancio sociale edizione 2013 - 81

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società al 31/12/2012 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti. La formazione e le utilizzazioni sono dettagliate nella tabella a fianco (art. 2427, punto 4 del Codice civile).

Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato Saldo iniziale

45.681

Utilizzi

2.104

Accantonamenti

11.682

T.F.R. corrisposto nell’anno

-

Altre variazioni (+/-)

-

Saldo finale

55.259

D) Debiti

La composizione e le variazioni delle singole voci è rappresentata dal seguente prospetto (art. 2427, punto 4 del Codice civile). Descrizione Debiti verso banche Debiti verso fornitori Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Altri debiti Arrotondamento Totali

Esercizio precedente 206.506 848.043 37.120 12.552 270.617 1.374.838

Esercizio corrente 381.429 320.306 39.739 20.223 98.943 860.640

Variazione 174.923 -527.737 2.619 7.671 -171.674 -514.198


82 - Bilancio sociale edizione 2013

Si riportano i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza (art. 2427, punto 6 del Codice civile). Descrizione

Entro 12 mesi

Oltre 12 mesi ed entro 5 anni

381.429 320.306 39.739

-

-

381.429 320.306 39.739

20.223 98.943 860.640

-

-

20.223 98.943 860.640

Debiti verso banche Debiti verso fornitori Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Altri debiti Arrotondamento Totali

Oltre 5 anni

Totale

Si fornisce, inoltre, un prospetto informativo sulla ripartizione dei debiti in base alle aree geografiche di operativitĂ del soggetto creditore. Descrizione

Italia

Debiti verso banche Debiti verso fornitori Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Altri debiti Arrotondamento Totali

Resto del Mondo

Europa

Totale

381.429 320.306 39.739

-

-

381.429 320.306 39.739

20.223 24.933 786.630

74.010 74.010

-

20.223 98.943 860.640

Debiti verso banche Descrizione a) Debiti verso banche esigibili entro esercizio Aperture credito Conti correnti passivi - altri Totale

Esercizio precedente 206.506 206.506 206.506

Esercizio corrente 381.429 381.429 381.429

Variazione 174.923 174.923 174.923


Bilancio sociale edizione 2013 - 83

Debiti verso fornitori Descrizione a) Debiti v/fornitori entro l’esercizio Fornitori sede decentrate Fornitori sede principale Fornitori fatture da ricevere Fornitori sede PerÚ/Sierra Leone Arrotondamento Totale

Esercizio precedente 848.043 15.829 493.660 289.577 48.977 848.043

Esercizio corrente 320.306 141.631 178.675 320.306

Variazione -527.737 -15.829 -352.029 -110.902 -48.977 -527.737

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Descrizione Debito verso Inps Debiti verso Inail Arrotondamento Totale

Esercizio precedente 11.871 681 12.552

Esercizio corrente 19.458 764 1 20.223

Variazione 7.587 83 1 7.671

Debiti tributari Descrizione Debito IRAP Erario conto IVA Erario conto ritenute dipendenti Erario conto ritenute professionisti/collaboratori Erario conto ritenute altro Debiti per altre imposte Arrotondamento Totale

Esercizio precedente 15.993 1.764 6.593 10.450 2.204 116 37.120

Esercizio corrente 8.802 15.073 12.067 3.796 1 39.739

Variazione -7.191 -1.764 8.480 1.617 1.592 - 116 -1 2.619


84 - Bilancio sociale edizione 2013

Altri debiti Descrizione a) Altri debiti entro l’esercizio Debiti verso dipendenti/assimilati Debiti verso collaboratori Debiti verso soci Altri debiti: Enti Unione Europea - altri b) Altri debiti oltre l’esercizio Altri debiti: - Depositi cauzionali passivi Totale

E) Ratei e risconti passivi

Si fornisce l’indicazione della composizione e dei movimenti della voce in esame (art. 2427, punto 7 del Codice civile). La voce Risconti passivi rappresenta la corretta imputazione dei fondi provenienti da Enti Finanziatori a fronte di progetti ultra annuali. Il ricavo viene rilevato quando il finanziamento diventa disponibile e liquido. Descrizione Risconti passivi: - ricavi per progetti esigibili nell’esercizio successivo - altri Ratei passivi: - ratei passivi dipendenti - ratei passivi notule Totale

Esercizio precedente

Esercizio corrente

Variazione

265.362 14.138 130.589 16.418

98.943 24.933 -

-166.419 10.795 -130.589 -16.418

104.217 5.255

74.010 -

-30.207 -5.255

5.255 270.617

98.943

-5.255 -171.674

Se la somma incassata è relativa ad una parte del progetto non ancora realizzata nell’esercizio considerato dal bilancio viene sospesa, attraverso la tecnica del risconto, ed imputata al periodo successivo in cui viene eseguito il progetto. Esercizio precedente 668.672 668.672 220.278 32.995 187.283 888.950

Esercizio corrente 152.823 152.823 160.158 50.097 110.061 312.981

Variazione -515.849 -515.849 -60.120 17.102 -77.222 -575.969


Bilancio sociale edizione 2013 - 85

Conti d’ordine Conformemente alle disposizioni di cui al punto 9) dell’art. 2427 del Codice civile si forniscono le indicazioni sui conti d’ordine. Di seguito viene fornito il dettaglio dei conti d’ordine iscritti in calce allo Stato Patrimoniale. In particolare, specifichiamo gli impegni di terzi e verso terzi.

Descrizione

Impegni di terzi: trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati nella voce “Valorizzazioni”. Si tratta di quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalle Ong o da altri finanziatori comporterebbero un esborso di denaro. Si riportano anche gli impegni finanziari dei donor nei confronti dell’Ente. Impegni verso terzi: trattasi di importi presenti nei piani finanziari nella voce “Valorizzazioni Ong”. Esercizio precedente

Impegni di terzi Valorizzazioni controparti Monetario controparte Crediti verso Enti Impegni verso terzi Valorizzazioni Cestas

Esercizio corrente

Variazione

3.996.479 1.376.197 27.216 2.593.066

1.627.620 99.575 13.240 1.514.805

-2.368.859 -1.276.622 -13.976 -1.078.261

551.241 551.241

70.253 70.253

-480.988 -480.988

Conto economico A) Valore della produzione

Si fornisce l’indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: Descrizione Ricavi attività istituzionale Altri ricavi e proventi (attività commerciale-accessoria) Totali

Esercizio precedente

Esercizio corrente

Variazione

Variazione %

2.398.161

1.422.020

-976.141

-40,70

162.634 2.560.795

139.300 1.561.320

-23.334 -999.475

-14,35


86 - Bilancio sociale edizione 2013

Si fornisce l’indicazione della composizione dei ricavi/ contributi derivanti dall’attività istituzionale per categoria di attività e per aree geografiche. Voce di bilancio Contributi da Enti governativi Italia Contributi da Enti locali Italia Contributi da privati e altri Italia Contributi da Enti europei Contributi da Enti governativi esteri Contributi da privati e altri esteri Raccolta fondi, donazioni e altri Arrotondamento Totali

Esercizio precedente 1.677.948 201.700 50.420 39.207 62.294 304.480 62.112 2.398.161

Esercizio corrente 764.871 78.676 96.268 20.531 50.098 387.497 24.079 1.422.020

Variazione -913.077 -123.024 45.848 -12.196 -18.676 83.017 -38.033 -976.141

Variazione % -54,42 -60,99 90,93 -19,58 -47,63 27,27 -61,23 -

Di seguito in dettaglio la composizione delle singoli voci sopra richiamate. Contributi da Enti governativi Italia per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Buon governo - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione Progetti settore Ambiente Progetti settore Gender empowerment - formazione Totali Contributi da privati e altri Italia per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione Totali

Esercizio precedente 783.387 416.194 328.880 -8.291 0 157.778 1.677.948 Esercizio precedente 35.597 0 747 14.076 50.420

Esercizio corrente 378.412 242.814 64.648 -3 5.920 73.080 764.871 Esercizio corrente 41.081 16.500 0 38.687 96.268


Bilancio sociale edizione 2013 - 87

Contributi da Enti locali Italia per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Buon governo - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione Progetti settore Gender empowerment Progetti settore Gender empowerment - formazione Totali Contributi da Enti Unione Europea per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione Totali Contributi da Enti privati esteri per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Gender empowerment - formazione Totali Contributi da Enti governativi esteri per progetti Progetti settore Sviluppo partecipativo Totali

Esercizio precedente 68.307 12.102 32.967 3.296 600 15.506 68.922 201.700 Esercizio precedente 867 38.341 39.207 Esercizio precedente 111.215 20.317 87.690 85.258 304.480 Esercizio precedente 62.294 62.294

Esercizio corrente 0 11.011 0 182 0 16.078 51.405 78.676 Esercizio corrente 4.125 16.406 20.531 Esercizio corrente 0 328.649 0 58.848 387.497 Esercizio corrente 50.098 50.098


88 - Bilancio sociale edizione 2013

Proventi – raccolta fondi, donazioni, quote associative e altro Raccolta fondi 5x1000 Raccolta fondi 3 Donazioni Italia Donazioni loco Offerte artigianato Offerte agende Contributi servizio civile Altri ricavi Quote associative Totali

3.061 12.683 3.670 38.408 3 6 888 1.793 1.600 62.112

La voce “Altri ricavi e proventi” comprende le entrate derivanti dalle attività accessorie (attività commerciale) all’esercizio dell’attività istituzionale ma in grado di garantire all’Ente non profit risorse economiche con cui perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto. Proventi da corsi di formazione Proventi da corsi Salute - formazione Proventi da corsi Buon governo - formazione Proventi da corsi Sviluppo partecipativo Proventi da corsi Sviluppo partecipativo - formazione Proventi da corsi Gender empowerment Proventi da corsi Gender empowerment - formazione Totali Proventi da vendita di servizi Vendita servizi Totali

Esercizio precedente

Esercizio corrente 2.178 0 9.537 5.839 0 0 0 6.425 100 24.079

I proventi si dividono tra due macro classi “vendita servizi” e “formazione” come di seguito rappresentato:

Esercizio precedente 20.290 31.500 0 70.972 7.500 20.372 150.634 Esercizio precedente 12.000 12.000

Esercizio corrente 58.350 53.500 5.893 5.000 0 0 122.743 Esercizio corrente 16.557 16.557


Bilancio sociale edizione 2013 - 89

B) Costi della produzione

Nel prospetto che segue viene evidenziata la composizione e la movimentazione della voce “Costi della produzione�. Descrizione Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi Ammortamenti e svalutazioni: a) immobilizzazioni immateriali b) immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutioni crediti attivo circolante Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Arrotondamento Totali

Esercizio precedente

Esercizio corrente

Variazione

Variazione %

187.006 1.789.590 42.988

209.572 914.712 56.235

22.566 -874.878 13.247

12,07 -48,89 30,82

289.375 82.958 17.743 6.021

194.686 52.770 11.682 5.182

-94.689 -30.188 -6.061 -839

-32,72 -36,39 -34,16 -13,93

426 9.313

426 2.916

-6.397

-68,69

181.641 2.607.061

242.022 1.690.203

60.381 -916.858

33,24 -


90 - Bilancio sociale edizione 2013

La voce “oneri diversi di gestione” comprende tutti i costi derivanti dalla gestione accessoria (commerciale), gli oneri di supporto generale come classificati nel rendiconto gestionale, oneri da raccolta fondi, oneri per le dona-

zioni oltre ad imposte e tasse. Queste voci nel Rendiconto sono comunque classificate come previste dalle linee Guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus. Si riporta il dettaglio:

Oneri diversi di gestione

Esercizio precedente

Oneri supporto generale Oneri raccolta fondi Costi donazioni Oneri attività accessorie (commerciali) Oneri diversi Altre imposte Tassa rifiuti Totali

142.797 1.200 2.136 18.751 14.421 361 1.975 181.641

C) Proventi e oneri finanziari

Nella prima tabella si riporta, inoltre, un dettaglio relativo alla composizione della voce C.16.d) Proventi diversi dai precedenti. Conformemente alle disposizioni di cui al Descrizione Interessi bancari e postali Interessi su finanziamenti Arrotondamento Totali Descrizione Interessi bancari Altri oneri finanziari Arrotondamento Totali

Controllate

Imprese controllate -

86.948 541 1.410 139.301 12.342 259 1.221 242.022

punto 12) dell’art. 2427 del Codice civile si fornisce il dettaglio relativo all’ammontare degli interessi e degli altri oneri finanziari relativi , a debiti verso banche ed altri.

Collegate -

-

Esercizio corrente

Imprese collegate

Controllanti Imprese controllanti

-

-

Altre 96 250 346 Altri 15.918 1.206 17.124

Totale 96 250 -1 345 Totale 15.918 1.206 17.124


Bilancio sociale edizione 2013 - 91

E) Proventi e oneri straordinari

Conformemente alle disposizioni di cui al punto 13) dell’art. 2427 del Codice cvile si fornisce il dettaglio relativo all’ammontare dei proventi straordinari e degli oneri straordinari. Proventi straordinari

Esercizio precedente

Insussistenza di oneri anni precedenti Totali

169.827 169.827

Oneri straordinari

Esercizio precedente

Oneri esercizi anni precedenti Totali

73.149 73.149

Esercizio corrente 89.030 89.030 Esercizio corrente 18.822 18.822

Variazione -80.797 -80.797 Variazione -54.327 -54.327

Imposte sul reddito d’esercizio

Per le Onlus l’esercizio delle attività istituzionali e delle attività connesse al perseguimento degli obiettivi istituzionali, non costituisce attività commerciale ai fini delle imposte dirette, di conseguenza l’unica imposta a cui è soggetta l’Ente è l’IRAP. La composizione della voce del Bilancio “Imposte sul reddito dell’esercizio” è esposta nella seguente tabella: Descrizione Imposte correnti IRAP Totali

Esercizio precedente 15.993 15.993

Esercizio corrente 15.199 15.199

Variazione -794 -794

Variazione % -4,96


92 - Bilancio sociale edizione 2013

Altre informazioni

Crisi economica

Attività e scopi

L’associazione, come qualsiasi altra realtà economica e sociale, ha subito, negli ultimi anni, gli effetti della crisi economica globale con una drastica riduzione delle entrate. Ciò ha spinto gli amministratori a prendere dei duri provvedimenti in termini di riduzione dei costi. L’Associazione ha chiesto e ottenuto la CIG in deroga per i dipendenti delle sedi di Bologna e di Ancona, per il tutto il 2012. Ciò ha consentito di limitare l’impatto del disavanzo di gestione sul patrimonio sociale. La CIG ha interessato tutti i dipendenti della sede di Bologna costituita da 8 unità e i dipendenti della sede di Ancona di sole 2 unità. La CIG continuerà nella sede di Bologna sino al 10/07/2013 e nella sede di Ancona sino al 31/12/2013.

L’Associazione non Governativa CESTAS (Onlus di diritto) opera nel settore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’educazione sanitaria, ai processi e percorsi didattico formativi. Da anni l’attività dell’Ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare ed in generale alla formazione. In particolare, per quanto riguarda la formazione, in data 11/04/2011 con delibera della Giunta Regionale della Regione Emilia-Romagna n° GPG/2011/477 l’Ente CESTAS si è accreditato come “Ente di Formazione Superiore e Continua”. Si ricorda inoltre agli associati che il CESTAS in data 15/03/2011, con comunicazione della Prefettura di Bologna prot. 681/10/area IV bis, ha ottenuto l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche.

Organo Amministrativo Segue l’elenco delle persone con compiti di direzione nell’Ente: L’Organizzazione non governativa CESTAS è amministrata dal seguente consiglio di amministrazione: • Alberti Uber Antonio - Presidente del Consiglio di Amministrazione • Nada Karaivanova - Consigliere • Abraham Dario Francisco Munizaga Montecinos - Consigliere • Jaime Alfonso Sepulveda Cisternas - Consigliere

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Alberti Uber Antonio


Bilancio sociale edizione 2013 - 93

Relazione del Sindaco unico all’assemblea dei soci Signori Soci, nel corso dell’esercizio chiuso il 31/12/ 2012 la mia attività è stata ispirata alle disposizioni di Legge e alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Essendo incaricato anche della Revisione legale dei conti Vi riferisco anche ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010.

Attivita À di revisione legale Vi informo che: - ho provveduto, dal momento del conferimento dell’incarico a seguito delle dimissioni del revisore precedente, a verificare la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione nelle scritture contabili dei fatti di gestione; - ho verificato il progetto di bilancio d’esercizio dell’Associazione redatto dal Consiglio di Amministrazione. Descrizione Crediti vs soci per versamenti dovuti Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti Totale Attivo Patrimonio netto: - di cui utile (perdita) di esercizio Fondi rischi ed oneri futuri TFR Debiti a breve termine Debiti a lungo termine Ratei e risconti Totale Passivo

In conformità con le previsioni di cui all’art. 14 del D. Lgs. 39/2010, segnalo quanto segue.

a) Bilancio sottoposto a revisione Ho svolto la revisione legale del bilancio d’esercizio dell’Associazione CESTA.S. chiuso al 31/12/2012. La responsabilità della redazione del bilancio compete agli amministratori della società. È mia la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione legale. Nella redazione del bilancio sottoposto a revisione gli amministratori hanno applicato le disposizioni previste dagli artt. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché dai principi contabili e dalle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.) benché per gli Enti non profit non ne sia prevista l’obbligatorietà. Sono stati adottati oltre ai suddetti principi anche le linee guida dell’Agenzia per le Esercizio precedente 16.688 1.801.062 755.563 2.573.313 126.739 14.419 137.105 45.681 1.369.583 5.255 888.950 2.573.313

Onlus fornendo in nota integrativa e nel Rendiconto della gestione tutte le informazioni dallo stesso documento richieste. Dall’esame dei documenti ricevuti si evidenzia che gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno fatto ricorso alla deroga alle norme di legge prevista dagli art. 2423, comma 4, del Codice civile. La sua struttura è conforme a quella delineata dal Codice civile agli artt. 2424 e 2425, in base alle premesse poste dall’art. 2423-ter, mentre la Nota integrativa, che costituisce parte integrante del Bilancio di esercizio, è conforme al contenuto previsto dagli artt. 2427, 2427-bis e a tutte le altre disposizioni che fanno riferimento ad essa. Nell’esercizio chiuso al 31/12/2012 la società ha conseguito un risultato di esercizio pari a Euro -90.653; tale risultato scaturisce da una dinamica gestionale così schematizzabile nei suoi aspetti patrimoniali ed economici: Esercizio corrente 9.715 485.174 814.997 1.309.886 36.086 -90.653 44.920 55.259 860.640 312.981 1.309.886

Variazione -6.973 -1.315.888 59.434 -1.263.427 -90.653 -105.072 -92.185 9.578 -508.943 -5.255 -575.969 -1.263.427


94 - Bilancio sociale edizione 2013

Descrizione

Controllate

Conti d’ordine del sistema improprio degli impegni Totali Descrizione Ricavi della gestione caratteristica Acquisti e variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi per servizi e godimento beni di terzi Valore aggiunto Ricavi della gestione accessoria Costo del lavoro Altri costi operativi Margine operativo lordo Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti Risultato operativo Proventi e oneri finanziari e rettifica di valore di attività finanziarie Risultato ordinario Proventi ed oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) dell’esercizio

Collegate

Controllanti

Consociate

-

-

-

Esercizio precedente

Percentuale sui ricavi

Esercizio corrente

Altri

1.697.873 1.697.873 Percentuale sui ricavi

2.398.161

-

1.422.020

-

187.006

7,80

209.572

14,74

1.832.578 378.577 162.634 396.097 181.641 -36.527

76,42 15,79 6,78 16,52 7,57 -1,52

970.947 241.501 139.300 264.320 242.022 -125.541

68,28 16,98 9,80 18,59 17,02 -8,83

9.739 -46.266

0,41 -1,93

3.342 -128.883

0,24 -9,06

-20.000 -66.266 96.678 30.412 15.993 14.419

-0,83 -2,76 4,03 1,27 0,67 0,60

-16.779 -145.662 70.208 -75.454 15.199 -90.653

-1,18 -10,24 4,94 -5,31 1,07 -6,37


Bilancio sociale edizione 2013 - 95

b) Portata della revisione e principi di revisione osservati Il mio esame è stato condotto secondo i principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In conformità ai predetti principi la revisione è stata svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del mio giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’ esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da altro revisore emessa in data 07/06/2012. Per quanto riguarda la fiscalità, trattandosi di una Onlus, l’unica imposta dovuta è l’IRAP calcolata correttamente in dichiarazione secondo il metodo Retributivo previsto per gli enti non profit.

c) Giudizio sul bilancio A mio giudizio, il bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/ 2012 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società. In particolare la Nota Integrativa è stata redatta ai sensi dell’art. 2427 e contiene anche le altre indicazioni ritenute necessarie per una corretta informazione.

d) Richiami di informativa Per la migliore comprensione del Bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2012, si richiama l’attenzione sulle seguenti informazioni più ampiamente descritte in Nota integrativa. - Drastica riduzione delle entrate; - causa civile contro il MAE per recupero contributi Progetti Argentina; - crediti verso la Pubblica Amministrazione da incassare; - CIG. Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio 2013, il protrarsi della crisi economica non permette di fare programmi di medio periodo ed impone un attento e continuo esame della

situazione economico finanziaria tale da verificare la costante presenza delle condizioni di continuità aziendale. In particolare un attento esame della spesa (l’utilizzo delle CIG anche per il 2013 va nella giusta direzione), una ridefinizione delle modalità di intervento nei paesi in via di sviluppo e nuovi impulsi nella ricerca delle fonti di finanziamento.

Attivita À di vigilanza Ho vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Ho partecipato a n. 1 Assemblee dei soci, a n. 1 adunanze del Consiglio di Amministrazione svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento. Sono stato opportunamente informato dagli Amministratori, durante le n. 1 riunioni svolte sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione, per quanto attiene soprattutto le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società nel corso dell’esercizio, assicurandomi che le operazioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge e allo statuto sociale, ispirate a principi di razionalità economica e non manifestamente imprudenti o azzardate, in conflitto di interessi con l’as-


96 - Bilancio sociale edizione 2013

sociazione, in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del Patrimonio Aziendale. Ho approfondito la mia conoscenza della struttura organizzativa dell’Associazione vigilata, per quanto di mia competenza, sulla sua adeguatezza, relativamente alla quale ho le seguenti osservazioni da formulare: a seguito della contrazione dei finanziamenti dei progetti provenienti da Enti governativi il consiglio di Amministrazione ha prontamente provveduto a ridurre i costi relativi al personale ricorrendo alla CIG in deroga, richiesta per tutto il 2012. La CIG ha interessato tutti i dipendenti sia della sede di Bologna che della sede di Ancona. La CIG continuerà sino al 10/07/2013 nella sede di Bologna e sino al 31/12/2013 nella sede di Ancona. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione mi ha informato che probabilmente allo scadere della CIG si ricorrerà al licenziamento di buona parte del personale salvo che non intervengano nuove opportunità che facciamo pensare ad un rilancio dell’attività istituzionale.

Ho vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo - contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni ovvero l’esame di documenti aziendali e non ho, in merito, osservazioni da formulare. Ho riscontrato l’adeguatezza del sistema di controllo interno e vigilato sull’attività svolta dai preposti al medesimo, particolarmente attraverso incontri periodici con i responsabili delle funzioni di Internal Audit; il controllo è stato facilitato dalla mia attività di certificatore dei progetti istituzionali dell’Associazione per i quali sono richiesti finanziamenti pubblici. Al presente Sindaco Unico non è pervenuta alcuna denuncia ai sensi dell’art. 2408 del Codice civile. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione.

Conclusioni Il Sindaco Unico, a conclusione del suo esame attesta che non sussistono motivi che possano impedire l’approvazione del Bilancio di esercizio chiuso il 31/12/2012. Bologna, il 02/07/2013 Il Sindaco Unico Dott. Corrado Procopio


Bilancio sociale edizione 2013 - 97

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