Rassegna stampa crexida

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HYSTRIO dicembre 2008

RECENSIONE DI GIUSEPPE LIOTTA SU HYSTRIO (OTTOBRE - DICEMBRE 2008)

Una donna in trappola Una ripresa video in diretta, con quelle grandi immagini proiettate sullo schermo alle spalle della brava attrice, che ci racconta la drammatica storia di violenze fisiche e psicologiche subite da una donna da parte del suo uomo, è l’idea teatralmente forte di una messa in scena che non vuole concedere nulla a effetti drammatici di superficie, o a ricatti emotivi, per mostrare - si potrebbe dire dal vivo - il percorso, inerte e doloroso, di una moglie di 37 anni che, un giorno dopo un altro, vede il marito trasformarsi da amoroso compagno di vita a crudele carnefice. E non è soltanto il piano dei sentimenti a essere investito da questa furia devastatrice, ma anche e soprattutto quello fisico e mentale di una donnamadre costretta a subire nell’impossibilità di opporsi a quella spirale maledetta. L’aspetto forte e inquietante dquesta proposta teatrale è dato da una doppia scrittura: quella del testo, molto letterario, da “noir italiano”, tutto in prima persona, biografico ma senza indulgenze; e quella scenica, dove l’occhio dello spettatore sembra fare tutt’uno con quello della videocamera, per entrare negli angoli più segreti e oscuri di quella stanza dove si consumavano quotidiane torture. Angelica Zanardi, con lucida tensione e diligenza emotiva, rivive in scena una storia di umiliazione e ordinaria follia col sentimento inconsapevole e incolpevole di vittima designata, a cui riesce a opporre soltanto la solitudine del suo corpo martoriato di donna. Giuseppe Liotta


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