Magazine Gennaio 2011

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interVista al socio massimo Vitali

la solidarietà cambia il mondo

politica in corso

“leader si nasce e si diventa”

ritorna il premio “costruiamo il futuro”

“comunicazione come strumento e non come scopo”

a febbraio è prevista una conferenza stampa di presentazione del nuovo bando sulla provincia di lecco e sulla provincia di Monza e Brianza. Intervista ai due assessori di riferimento.

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COSTRUIAMO IL FUTURO n.1 - gennaio/febbraio 2011

editoriale

Costruiamo il futuro News - Supplemento a Mediastore Italia - Anno 13 - n. 1 - 31 gennaio 2011 - Poste Italiane SpA - Spediz. in Abb. Postale D.L. 353/2003 (Conv. in Legge 27/02/2004 n°46) Art.1 Comma 1 D.C.B. Milano - Registrazione al Tribunale di Milano n. 536 del 12 agosto 1999. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Editore: Frimedia S.r.l. - Stampa: Bellavite - (Missaglia) - Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23,20036 Meda (MB) -Tel. 0362/600463-4-5 - Fax 0362/344535

Una legge per riportare in patria i talenti “under 40” DI MaUrIZIo lUPI eD enrICo leTTa

Ci sono alcune immagini che hanno in sé la forza evocativa di raccontare un' epoca. È avvenuto con la prima emigrazione italiana nel mondo: le file dinanzi ad ellis Island, i minatori di Marcinelle, le insegne di little Italy. Più o meno stereotipate, queste fotografie riescono, a pochi mesi dal 150° anniversario dell' Unità, a restituirci il senso di un fenomeno molto complesso della nostra storia nazionale. altrettanto complessa, com' è noto, è la nuova emigrazione italiana nel mondo. I numeri e le tendenze parlano eloquentemente. nel 2010 hanno lasciato l' Italia 113 mila persone in più rispetto al 2009. Per gli ultimi 4 anni il totale sale a un milione di individui. lo dice il recentissimo rapporto Migrantes. ricercatori e studenti, imprenditori e professionisti, già formati o anche solo alla ricerca di un' occasione di crescita altrove, tendenzialmente giovani. lasciano una società bloccata da quel «calo del desiderio» ben descritto dal rapporto Censis 2010. Una società che, come ha ben scritto ernesto galli della loggia su queste pagine alcuni giorni fa, paga i conti del nostro passato. forse è vero che l' Italia ha iniziato una corsa, ma noi non pensiamo affatto, al contrario di della loggia, che il tempo a nostra disposizione sia poco. né che la politica guardi immobile a ciò che sta accadendo. Se il nodo è il «calo del desiderio», il nostro compito non può che essere ripartire da qui testimoniando e sostenendo esperienze che possano ridestare (...) segue a pagina 2

Maurizio lupi e gianni Varani parlano di comunicazione istituzionale e marketing politico.

MAGAZINE

Trasformano le strade in risorse energetiche, le crisi in opportunità, i materiali di scarto in materie prime.

periodico della fondazione costruiamo il futuro

www.costruiamoilfuturo.it

mara carfagna partecipa a “politica in corso”

primo piano

“Vogliamo costruire un fisco amico delle famiglie”

I nostri tre anni bellissimi

Di seguito l’intervento del Ministro per le Pari opportunità. ospite della quinta lezione della scuola di politica organizzata dalla fondazione. Partecipo volentieri alle iniziative della Fondazione “Costruiamo il futuro” e a tutte quelle organizzate dall'amico e collega Maurizio Lupi e dai suoi preziosi collaboratori, perché so che non assomigliano nemmeno lontanamente a quelle cose, diciamoci la verità piuttosto noiose per chi partecipa e anche per chi ha l'onore di parlarvi, cosa che oggi devo fare io, cui la politica, ogni tanto, ci costringe tutti. Forse è anche questa la ragione per cui siete venuti e, noto con piacere, ci sono tanti ragazzi, cioè la classe dirigente del futuro, tante donne (i dati sugli iscritti rilevano predominanza di donne ndr), moltissimi amministratori, gente che non ha tempo né voglia di ascoltare comizi, ma preferisce discutere, confrontarsi. Ad iniziative come questa, invece, ci si può parlare come tra amici, ci si sente in famiglia. Famiglia che, poi, è il tema di questo nostro incontro odierno. Cominciamo, quindi, proprio da qui, dalla famiglia. E dicendo una cosa che dovrebbe essere scontata ma che, di questi tempi, non lo è affatto: tutti dovrebbero avere una famiglia. Ciascuno di noi dovrebbe essere in condizioni di potersela costruire, condizioni materiali e, per cosi' dire morali, per mantenerla. Passaggio fondamentale per garantire il "diritto alla famiglia" è quello di permettere - anche dal punto di vista materiale - a chi decide di fare questo passo di mantenere una famiglia, le condizioni economiche per crescere un figlio. La leva per sostenere le famiglie, oltre a quella di potenziare per quanto possibile i servizi per le famiglie di cui parleremo dopo, è quello di agire sulla leva fiscale. Quello che dobbiamo - e vogliamo costruire - è un fisco che sia davvero amico delle famiglie, che sostenga e non freni chi vuole mettere al mondo dei figli, nuovi italiani. Io penso che la solu-

zione ideale sia nel cosiddetto fattore-famiglia: consiste in una modalità di tassazione su base individuale che aiuta le famiglie numerose. Se guardiamo i numeri lo scenario è indicativo. Il 40 per cento dei nuclei con tre figli è al di sotto della soglia di povertà. L'introduzione di tali misure contribuirebbe anche ad aumentare la natalità. E tutti sappiamo quanto siano i figli il bene più prezioso di un paese, che un Paese senza bambini è un Paese arido, senza futuro. La ripresa, io penso, va agganciata così: investendo sulle famiglie. Lo dico a voi sapendo che questo è quello spicchio del Paese dove, sulla carta, storicamente la disoccupazione quasi non è mai esistita, è stata ai minimi del Paese, un territorio che, comunque, ha pagato un prezzo in termini di occupazione e, quindi, benessere. Un territorio, però, che, per primo, sta cercando di rendere concreta la formula “più società, meno Stato" alla quale oggi molti sono tornati a fare riferimento e che ha realizzato negli anni un modello di successo da imitare per i riscontri brillanti registrati nella qualità della vita, nell’economia e nello sviluppo dei servizi di assistenza. Le misure previste, che saranno introdotte dalle Regioni, sono volte a diffondere baby-sitter di condominio, le tagesmutter, micro-asili, telelavoro, a rendere il parttime più flessibile e a finanziare voucher per le famiglie a basso reddito. Sono contenta che i primi micro-asili, cioè le tagesmutter, siano state operative proprio qui, in Brianza, per la precisione a Monza. Insomma, volere bene alla famiglia, alle famiglie, significa soprattutto volere bene al nostro Paese, all'Italia. Siamo qui per questo, ma solo partecipando e collaborando tutti raggiungeremo il traguardo di una società moderna e all'avanguardia. ON. MARA CARFAGNA

www.tespi.net Tespi Mediagroup racchiude un pool di tre società editrici specializzate nell’informazione B2B: Frimedia, Edizioni Turbo e Sport Press. Attraverso le varie testate Tespi Mediagroup fornisce strumenti di comunicazione che si rivolgono agli operatori dei settori: entertainment, sport e food.

DI angelo frIgerIo

E siamo tre. Come gli anni di questa nostra pubblicazione. Costruiamo il Futuro Magazine è nata infatti nel novembre del 2009. All’inizio era quasi una scommessa. L’idea era (ed è) di editare uno strumento di comunicazione per dare voce e spazio a tutto ciò che ruota intorno alla Fondazione. Uno strumento che fosse parallelo al nostro sito ma di più semplice consultazione. Pensato soprattutto a chi “maneggia poco” internet o a chi all’on line preferisce ancora la vecchia e amata carta. Ed è stato un successo. In poco tempo abbiamo raddoppiato la foliazione e la diffusione. Così il magazine è diventato uno strumento privilegiato nell’ambito del territorio in cui viene distribuito. Piace molto il formato, più simile al quotidiano, l’impaginazione ma soprattutto le rubriche. Nel corso di questi tre anni abbiamo intervistato ministri – Angiolino Alfano alla Giustizia, Mara Carfagna alle Pari Opportunità, Ignazio La Russa alla Difesa, Maria Stella Gemini all’Istruzione, Renato Brunetta alla Funzione Pubblica, Maurizio Sacconi al Lavoro. (...) segue a pagina 2


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costruiamo il futuro magazine

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a cena con paolo romani

“non abbandoniamo chi è in crisi” “aiuti diretti e meno burocrazia”. la proposta del Ministro allo Sviluppo economico per far ripartire l’economia. Chi lo ha sentito parlare a una platea di imprenditori, a Erba, a una serata organizzata dalla fondazione di Maurizio Lupi “Costruiamo il futuro”, lo ha sentito definire «brianzola» la sua gestione del ministero dello Sviluppo Economico. Nel miglior senso della parola, ovvero di «spirito imprenditoriale», «pronta a rimettere in moto il meccanismo con questo stile e con questa voglia, se il 14 dicembre non accadrà qualcosa di drammatico». Paolo Romani, da due anni allo Sviluppo Economico se si calcola anche il periodo trascorso come “vice”, parla così del suo lavoro al ministero. Con lui Libero ha cercato di capire come far fronte ai problemi anche occupazionali delle imprese. E il ministro è partito dagli esempi. Ministro, come si interviene nelle crisi aziendali? C’è una ricetta più giusta di altre? «Le faccio l’esempio di Termini Imerese, un caso classico di riconversione della produzione industriale. Ieri abbiamo iniziato con Raffaele Lombardo ad analizzare due dei sette progetti selezionati dalla short list dall’advisor Invitalia per la riconversione dello stabilimento di Fiat. Subito dopo gli incontri ho appreso di polemiche da parte dei sindacati, che si chiedevano come mai non fossero stati coinvolti. Voglio rassicurarli: lo saranno, ma questa è ancora una fase di approfondimento. Il secondo esempio è quello dell’Isola dei Cassaintegrati, l’Isola sarda dell’Asinara. Sono andato a incontrare in modo riservato i lavoratori, senza troppo clamore mediatico. Perché su questioni così importanti non ci interessa la pubblicità a buon mercato quanto invece il trovare soluzioni. Così si risolvono le crisi e in questo momento ci sono 170 tavoli aperti e 92 amministrazioni straordinarie. Vogliamo essere vicini ad ope-

rai e famiglie incolpevoli per le crisi delle aziende. Che siano soluzioni di chiusura con riassorbimento della manodopera sul territorio, come nel caso di Indesit a Brembate, o che si arrivi alla vendita tout court della capacità industriale. Più in generale, penso che il governo stia facendo bene. Al di là dell’intemperanza di qualche parlamentare sono molto sereno sul futuro del Paese anche dopo il 14 dicembre». Quindi se arriva la crisi poi arriva lo Stato e mette tutto in ordine? «Vede, in primis c’è da dire che lo stato del nostro Paese non è solo determinato dal governo, a tutti i livelli, e da quelli che lo gestiscono. È determinato invece da milioni di aziende individuali, da ciò che ciascuno di noi fa. Non è la società a dover supplire le carenze dello Stato, certo, ma l’iniziativa delle persone e il loro impegno a costruire viene prima dello Stato. La politica deve riconoscere, valorizzare e sostenere quello che nella società nasce e cresce. Il governo fa anche “moral suasion”, quindi, verso i network industriali e bancari, soprattutto quando questi ultimi non sono molto generosi. Dico sempre che abbiamo bisogno degli imprenditori per ottenere la crescita economica: chi innova e affronta con coraggio i nuovi mercati crea ricchezza». Piccole e medie imprese, quindi, in prima linea? «Certo. In passato sono state troppo spesso dimenticate. Ma vanno sostenute, sono il 99,8 per cento delle imprese italiane, il 73 per centro del nostro Prodotto interno lordo. Per questo il primo punto non deve essere la riduzione della pressione fiscale – pur importante e giustamente problema sentito dagli imprenditori – quanto altre politiche che solo la parte pubblica può fare. Dalla semplificazione e dalla riduzione della

burocrazia, quindi, al sostegno all’innovazione; da un aiuto all’internazionalizzazione al sostegno alle reti d’impresa». Quali misure vanno nella direzione di uno sviluppo economico? «La legge di stabilità è stata approvata, nel testo c’è il finanziamento aggiuntivo destinato agli ammortizzatori sociali, con particolare riferimento alla cassa integrazione in deroga. Il sistema produttivo nel suo complesso beneficia poi della proroga della detassazione ed è innalzato da 35mila a 40mila euro il limite di reddito di lavoro dipendente utile per fruire dell’agevolazione. Raffaello Vignali, poi, ha messo a punto un testo di legge che rappresenterà la prima delle leggi annuali per le Pmi previste dallo Small Business Act della Commissione Ue, e cioè un vero e proprio Statuto delle imprese». Già, ma cosa chiedono le imprese? Di che cosa hanno davvero bisogno? «In Italia non c’è solo l’oppressione fiscale ma anche quella burocratica. Abbiamo troppe leggi, troppe autorità che rilasciano permessi e autorizzazioni. È un paradosso per il paese che registra il più alto tasso imprenditoriale del mondo. Questo governo ha promosso un grande sforzo di semplificazione, ma non basta ancora. La burocrazia troppo spesso inefficiente e dai tempi indefiniti blocca la crescita ed è il principale ostacolo agli investimenti. L’iter di legge sostenuto dal mio ministero e firmato dall’onorevole Vignali è per questo molto importante. Stiamo poi lavorando a una Carta dei servizi che indichi i tempi esatti di ogni autorizzazione e su questi faremo la valutazione dei dirigenti: non serve fare bella figura con il ministro ma con le imprese. In questa direzione va anche la riforma degli incentivi». GIULIA CAzzANIGA

segue dalla prima

segue dalla prima

Maurizio Lupi (Pdl) ed Enrico Letta (Pd): una legge per riportare in patria i talenti “under 40”

I nostri tre anni bellissimi

(...) il cuore dell' uomo. avevamo già parlato mesi fa, sempre su queste colonne, della nostra proposta di legge bi partisan per incentivarne il rientro in patria dei nostri talenti. oggi, dopo il voto favorevole dei due rami del Parlamento, quella proposta è legge dello Stato. Si tratta, a nostro avviso, di un bel successo. reso possibile dai tanti che, in questi anni, hanno supportato la nostra idea: i colleghi e gli amici dell' associazione TrecentoSessanta e dell' Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, come pure i numerosissimi giovani che hanno seguito con crescente attenzione - in rete o in presa diretta: in Italia, in europa, negli Usa - il viaggio di presentazione del progetto «Controesodo». Con il loro contributo e con l' apporto fondamentale delle Commissioni parlamentari competenti, il testo originario della proposta è stato emendato e migliorato. e oggi gli under 40 che hanno maturato esperienze all' estero e vogliono ritornare in Italia per attività di lavoro dipendente, autonomo o d' impresa, possono contare su una riduzione della pressione fiscale, maggiore per le

(...) Non solo, abbiamo raccontato i grandi eventi proposti da Costruiamo il Futuro. Eventi che hanno visto la partecipazione di personalità come: Monsignor Rino Fisichella, l’attore Carlo Verdone, i Cardinali Gianfranco Ravasi e Camillo Ruini, Ferruccio De Bortoli (direttore del Corriere della Sera) e altri ancora. Non sono mancate le voci degli associati. Di alcuni di loro abbiamo raccontato la storia. La nascita della loro attività imprenditoriale, il percorso, le crisi come pure i successi. Ma Costruiamo il Futuro Magazine è stata anche la voce del volontariato: un luogo dove le associazioni del territorio hanno potuto raccontare il loro lavoro. Grazie al sostegno di numerosi sponsor ed enti collaboratori, con i nostri due premi, siamo riusciti a elargire quasi 70mila euro, valorizzando in concreto circa 20 attività non profit, tra associazioni e cooperative, e una decina di volontari. Grande spazio inoltre alle mostre che caratterizzano il percorso della fondazione: Sant’Agostino in Brianza, San Benedetto. Da ultimo non possiamo dimenticare l’ultima iniziativa di Costruiamo il Futuro, Dalla Brianza al mondo: lo scrittore Eugenio Corti. Un evento con iniziative collaterali che intendono celebrare un autore che certamente merita il Premio Nobel per la Letteratura.

donne particolarmente svantaggiate dal mercato del lavoro italiano, e su alcune semplificazioni procedurali e burocratiche. È un piccolo passo, lo sappiamo. Ma secondo noi è un passo fondamentale. Perché va nella direzione che indicavamo all' inizio. e perché mostra il vero volto della politica intesa non come affermazione di un potere, ma come tentativo di risolvere i problemi della società. Quel volto che, nonostante gli auspici rilanciati anche dal presidente napolitano nel suo discorso di fine anno, solo raramente riesce ad emergere attraverso giornali e televisioni. la responsabilità è anzitutto nostra, ne siamo coscienti, ma è anche vero che ormai i politici fanno notizia solo se litigano e non se si confrontano e dialogano sulle cose da fare. Questa legge, al contrario, dimostra che questa cosa è possibile, che accade. e che c' è ancora in Italia qualcuno che ha voglia di sconfiggere quel «disperato qualunquismo» di cui parla della loggia e ridestare quel «desiderio» che è la nostra unica speranza per il futuro.


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interVista al socio massimo Vitali

“leader si nasce e si diventa” Trasformano le strade in risorse energetiche, le crisi in opportunità, i materiali di scarto in materie prime. Questione di dna per un’azienda che ha conquistato i mercati del real estate e delle costruzioni. «La nostra è una passione che si rinnova nel tempo, tramandandosi di padre in figlio. Ogni nuovo incarico è una sfida che ci entusiasma e che coinvolge tutto il nostro staff, vera ricchezza della Vitali» racconta Massimo Vitali. E in questa premessa c’è tutto quello che serve per non lasciarsi intimidire dal nobilepalazzo Vecchia Milano in cui è ospitata la sede legale della Vitali spa, il gruppo di Cisano Bergamasco che attraverso le sue 5 divisioni gestisce cantieri in ogni parte d’Europa con 350 uomini, 400 mezzi e un giro d’affari da cento milioni di euro nell’anno della crisi. Nelle parole del suo presidente Massimo Vitali, classe 1969 e un nome che è già stato collocato nell’olimpo dei trenta talenti dell’imprenditoria italiana, c’è tutta la memoria delle radici del Gruppo Vitali cresciuto come crescono sempre le piccole imprese: a forza di grandi passi. «Il nonno iniziò da una piccola impresa che faceva un po’ di tutto: costruzioni, strade, edilizia. Mio padre e i suoi fratelli seguirono le sue orme e così, alla fine degli anni 50, acquisirono una cava». L’aziendina iniziò a strutturarsi, a macinare chilometri e numeri. Fino alla fine degli anni 80, quando nasce ufficialmente la Vitali Spa con l’ambizione di svilupparsi nel settore real estate. «Io allora ero il classico figlio di imprenditori cresciuto a pane e cantieri. Ricordo la palla tonda usata per le demolizioni dei palazzi nei quartieri vicino a casa e ricordo, anni dopo, ormai prossimo alla laureain Eco-

nomia e Commercio, il moziers a demolire con implomento in cui la Vitali spa acsione 500 unità residenziali. quisì la Invernizzi, azienda Vitali aveva già lavorato bergamasca leader nelle coalla demolizione della fabstruzioni». Era il 1994: Masbrica di Italcementi, di un simo vantava una gavetta complesso residenziale nelpresso la divisione markel’Isola della Giudecca a Veting della Fiat e numerosi nezia, del magazzino del corsi di specializzazione in Teatro della Scala nel quarmanagement alla Bocconi di tiere Bovisa e quello relaMilano e all’università di tivo agli edifici di Rcs a Bergamo, quando l’impresa Milano. Ma quello che si iniziò a raddoppiare un biprofilava a Béziers era un lancio che «in trent’anni di intervento di straordinaria attività non è mai stato in complessità per la vicinanza rosso; oggi siamo considea edifici storici e la densità rati dalle banche di rating di popolazione. «Il gigante AA (alta affidabilità) e abvenne giù in otto secondi e biamo cavalcato la crisi aumezzo. Otto secondie mentando del 10 per cento il Massimo Vitali, presidente Vitali Spa mezzo che, come nel basket fatturato». Un risultato ricon(la metafora non è casuale, Vitali ducibile all’approccio alla realtà che la Vitali è sponsor del Benetton Basket oltre che di altre ha costruito in tempi record perseguendo una squadre sportive,ndr), decidono un risultato. strategia di verticalizzazione nel settore e di- Un risultato cui concorrono uomini e tecnoloversificazione che le ha permesso di progettare gie, e dunque la nostra capacità di investire per e diventare anticiclica rispetto alla crisi, per ri- fare sempre innovazione». spondere sempre al mercato e alle emergenze. E innovazione, per Vitali, fa rima con amVentiquattr’ore dopo il sisma Massimo era biente ed ecosostenibilità, l’orizzonte in main Abruzzo, così come nel 1987 si era trovato cerie conseguenti a interventi di demo cui si con suo padre e con il fratello Luca in Valtel- gioca oggi l’abc del mestiere: una sfida che lina e dieci anni prima suo padre in Friuli. dopo il Media Park Parco dei fiori di Stezzano Il settore delle demolizioni, nel 2008, ha (Bg), realizzato in bio-edilizia, e l’insediaportato Vitali nella cittadina francese di Bé- mento commerciale “ecosostenibile” Valmon-

tone Center alle porte di Roma ha il nome e i numeri di «Green Campus Basilisco. Sorgerà alle porte di Milano, nel comune di Peschiera Borromeo, con l’ambizione di rappresentare uno dei migliori biglietti da visita della città che si prepara all’Expo 2015». Sfide che i Vitali, a tutti gli effetti ambasciatori del made in italy – il gruppo fa parte del Consorzio Costruttori Italia ed è membro attivo del Milano Metropolitan System 2010, l’iniziativa di Osmi Borsa Immobiliare per promuovere a livello internazionale il settore immobiliare milanese – giocano da protagonisti anche nel campo delle infrastrutture con KMzero Road:«L’idea, nata da un’intuizione dell’architetto Giulio Ceppi è rivoluzionaria: realizzareuna strada che sia in grado di adottare tecnologie e soluzioni per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico. Attraverso l’impiego di fattori naturali, come il sole e il vento, e del passaggio degli autoveicoli, KMzero Road produrrà energia pulitae rinnovabile». Da infrastruttura stradale a risorsa energetica: così Vitali è diventata project leader di una compagine di aziende di primissimo livello del settore che insieme hanno potuto presentare, lo scorso 24 marzo in Triennale a Milano, la nuova strada su cui corre il futuro delle infrastrutture. La stessa che i Vitali sanno percorrere da trent’anni: sempre a forza di grandi passi. Articolo tratto dal settimanale “Tempi” del 9 Giugno 2010


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la solidarietà cambia il mondo

ritorna il premio “costruiamo il futuro” a febbraio è prevista una conferenza stampa di presentazione del nuovo bando per la provincia di lecco e quella di Monza e Brianza. Intervista ai due assessori di riferimento. La Fondazione manterrà l’impegno del Premio anche per l’anno 2011 e cercherà inoltre di svilupparlo per poter sempre meglio servire il territorio e le necessità che emergono in ambito sociale. Il “Premio Costruiamo il Futuro – La solidarietà cambia il mondo” sarà presentato alla stampa nel mese di febbraio 2011, durante una conferenza stampa, che raccoglierà e presenterà tutte le novità riguardanti l’iniziativa per l’anno 2011. Il Premio Costruiamo il Futuro-Provincia di Lecco si concluderà in occasione di “Manifesta”, la Fiera del mondo del volontariato che si tiene ogni anno a Osnago il terzo weekend di Maggio mentre, il Premio Costruiamo il Futuro-Provincia di Monza e Brianza si chiuderà invece nel mese di novembre 2011. Il Premio Costruiamo il Futuro è nato per sostenere le realtà locali di volontariato attive per promuovere la solidarietà e migliorare la vita della comunità. L’unica condizione per partecipare è l’essere iscritte agli albi comunali o provinciali ed operare quindi in uno dei due territori brianzoli: quello della Provincia di Lecco e quello della Provincia di Monza e Brianza. Le segnalazioni potranno essere effettuate da rappresentanti dell’associazione, da utenti oppure da terzi che desiderano indicare la bontà e l’efficacia di una attività messa in atto dall’associazione stessa. Seguirà una visita di incontro della nostra Fondazione per conoscere e capire meglio come l’organizzazione opera, per incontrare volontari e assistiti e per osservare da vicino ciò di cui maggiormente c’è bisogno e cosa invece vada premiato. Le segnalazioni saranno raccolte e suddivise in base al settore in cui le organizzazioni operano, alle dimensioni (ogni anno partecipano associazioni composte da una decina di volontari a fianco a organizzazioni dotate di dipendenti e centinaia di volontari) ed al territorio di azione. Tutti i gruppi che partecipano verranno successivamente presentati ad una commissione di esperti che avrà il compito di attribuire i premi. Qui di seguito proponiamo una intervista doppia ai due assessori di ai Servizi sociali delle due Province, Giuliana Colombo Monza e Brianza e Antonio Conrater per Lecco. CARLOTTA BORGHESI

antonio conrater – assessore ai serVizi alla persona della proVincia di lecco

“il mio ruolo? porre le basi per un nuovo welfare” Quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere ancora, in qualità di assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia? 1. Obiettivi raggiunti - ne cito tre che mi sembrano particolarmente significativi : a. Un super accordo di programma siglato al termine dell’Amministrazione che mi ha preceduto e che sono riuscito a far decollare in tempi rapidi. La mia parola d’ordine è sempre stata prima di tutto la continuità. b. “MANIFESTA 2010”: Raccogliere in eredità una manifestazione di successo ormai arrivata alla sua 14^ edizione e riorientarla senza perdere le radici del suo precedente successo lo considero un grande successo. Abbiamo coinvolto la nuova provincia di Monza e Brianza , abbiamo aperto con successo una mini manifesta a Bellano e con il Convegno sul Libro bianco di Sacconi abbiamo avviato una riflessione sul futuro del Welfare nel nostro paese 2. Obiettivi da raggiungere : a. CONTENERE I DANNI DELLA CRISI : la crisi del “debito pubblico” in atto sta gravemente penalizzando anche il settore del sociale . Bisogna da un lato adoperarsi per mantenere il livello minimo di risorse necessarie per far fronte ai bisogni esistenti . E dall’altro rivedere nel suo complesso le attività svolte per garantire che i livelli minimi di assistenza vengano sempre garantiti. La collocazione della Provincia che si colloca nello snodo fra Regione e Comuni ci permette di giocare un ruolo importante. b. PORRE LE BASI DI UN NUOVO WELFARE Lo aveva già sostenuto il Ministro Sacconi più di un anno fa quando nel suo Libro Bianco sul futuro del Welfare sosteneva la necessità di far na-

scere un secondo Welfare “sussidiario” in grado di integrare lo stato per far fronte a bisogni e domande non soddisfatte. Dobbiamo – diceva Sacconi – avere sempre meno stato e sempre più società.Meno stato significa meno regole, meno strutture , meno spesa pubblica , meno intermediazione politico-istituzionale.Più società significa più mercato, più sussidiarietà , più spesa privata per il bene comune , più responsabilità degli attori sociali e comunitari famiglie incluse. c. OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI : “OPS” è il nostro sito e il nostro strumento di comunicazione con i 90 comuni della Provincia per tutto ciò che riguarda il sociale . E ricchissimo di informazioni e ancora troppo poco usato dai suoi utenti finali. L’idea è di ringiovanirlo sia nei contenuti che nella forma. Vogliamo accompagnare alle informazioni statistiche e di ricerca sociale sempre utilissime anche quelle gestionali che sempre più soddisfino le esigenze degli operatori sociali della Provincia. Per cosa vorrebbe essere ricordato? 1. Vorrei essere ricordato come quell’ “ingegnere” che dopo aver passato una vita come dirigente nel campo delle telecomunicazioni è riuscito a far bene anche nel sociale magari portando anche qualche contributo originale. Ha già iniziato a pensare alla prossima edizione di Manifesta? Proseguirà la collaborazione con la Provincia di Monza e Brianza? 2. Cominciamo a parlarne a fine mese : dovremo tener conto dello scenario di grande difficoltà economiche in cui ci muoviamo. La collaborazione con Monza e Brianza è stata eccellente : quest’anno faremo senz’altro meglio ! Ho incontrato qualche giorno fa l’amica Giuliana Colombo di Monza e Brianza e ci siamo dati appuntamento a breve per cominciare a parlare di Manifesta.

giuliana colombo – assessore alle politiche sociali della proVincia di monza e brianza

“tra i miei obiettivi c’è la realizzazione di un osservatorio permanente” Quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere ancora, in qualità di Assessore alle Politiche Sociali? Sicuramente in questo momento c’è ancora molto da fare perché essendo la Provincia di nuova costituzione e dovendo costruire dal nulla tutta la struttura assessorile è chiaro che gli obiettivi non possono essere già stati raggiunti in un anno e mezzo di lavoro. Tenendo conto del fatto che non soltanto siamo una nuova amministrazione ma è nuova la Provincia. Gli uffici dal punto di vista istituzionale lavorano e hanno anche iniziato a creare una serie di relazioni sul territorio per poterci muovere nel modo più efficace possibile. Siamo riusciti a creare una struttura, per quanto riguarda le politiche sociali ed uno staff fortemente motivato. Tra gli obiettivi che mi pongo in primo luogo c’è una sempre maggiore collaborazione con le realtà che sul territorio si muovono, agiscono, lavorano e che sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di una provincia come la nostra, si pensi all’impressionante numero delle associazioni presenti. Da un lato è quindi necessario ca-

pire cosa c’è, prima di tutto per poter valorizzare al massimo. In secondo luogo per creare una rete e porre l’assessorato in una posizione di coordinamento e di sviluppo della loro attività, in modo che la loro presenza sul territorio sia utile. Concretamente questi obiettivi si realizzeranno attraverso la costituzione di un osservatorio sulle politiche sociali, che supporti e funga da punto di riferimento per le scelte successive. Inoltre è stato avviato un lavoro sul tema scuola welfare, grazie al quale la questione sociale si è strettamente connessa con la questione dell’istruzione: i cinque ambiti di competenza dei servizi sociali hanno organizzato cinque tavoli con progetti differenti. Il lavoro è giunto al termine della prima fase: l’elaborazione dei risultati. Nel mese di febbraio porteremo avanti questa attività, mettendo in rete e pubblicando i cinque progetti. Per che cosa vorrebbe essere ricordata? Sicuramente per una sensibilità che nasce anche dalla mia professione, dall’ambiente scolastico e il contatto per tanti anni con studenti, insegnanti e dirigenti e quindi una sensibilità per quello che riguarda le problematiche legate al mondo gio-

vanile. Per quanto riguarda invece il settore sociale nel senso più ampio per una sensibilità e un’attenzione alle problematiche di tipo personale e sociale, che è il punto di partenza per poter poi affrontare i problemi in modo fattivo. Dall’altro lato per aver, come primo assessore, iniziato in maniera sistematica, seria ed efficace una azione di verifica delle attività territoriali e per la capacità intelligente ed efficace di scelta rispetto alle realtà territoriali presenti. Io ho avuto modo di conoscere, partecipando al Comitato d’Onore della terza edizione del Premio Costruiamo il Futuro, e di vedere come la Fondazione Costruiamo il Futuro si è mossa, anche sulla nostra provincia, con un’attenzione ed un’intelligenza di approccio alle realtà che costituisce un esempio di come potersi commuovere. Inoltre nella realtà di Monza e Brianza esistono cinque ambiti diversi,ciascuno con le sue caratteristiche, che hanno alcuni elementi di diversificazione. Io vorrei essere presente in tutta la realtà territoriale con la stessa preoccupazione, con la stessa incidenza, proprio per assicurare una assoluta equità di presenza su tutto il territorio provinciale, un

territorio molto ampio con un numero elevato di comuni e di abitanti che ci pone come quinta provincia della Lombardia. Come è stata lo scorso anno la partecipazione a “Manifesta”? Sarete presenti, come Provincia, anche il prossimo anno? La provincia è stata presente alla edizione 2010 di Manifesta e cinque associazioni hanno partecipato direttamente. Stiamo verificando l’interesse ad una partecipazione più ampia che, svolgendosi fuori dalla provincia di Monza e Brianza, soprattutto per le associazioni del vimercatese potrebbe costituire un’opportunità. Personalmente è stata un’occasione di conoscenza della realtà territoriale della provincia di Lecco e vorrei in futuro creare le condizioni per poter lavorare direttamente all’interno del nostro territorio in questa direzione. L’interazione con un'altra provincia è interessante nella misura in cui diventa modello per implementare l’azione analoga sul nostro territorio. Per quanto riguarda l’edizione 2011 stiamo verificando l’interesse delle associazioni a partecipare anche alla prossima edizione di Manifesta.


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costruiamo il futuro magazine

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un intero anno di iniziatiVe dedicate all’autore

“dalla brianza al mondo: lo scrittore eugenio corti” In occasione del suo 90° compleanno, sarà organizzato un convegno. Con relatori: Monsignor luigi negri, lo scrittore luca Doninelli e renato farina. a breve verrà realizzata una mostra su “Il cavallo rosso”. e portata in scena, in prima nazionale, la tragedia “Processo e morte di Stalin”. La fondazione “Costruiamo il futuro”, in collaborazione con la fondazione “Cavallo rosso” di Carate Brianza, dedicherà una grande manifestazione dal titolo “Dalla Brianza al mondo: lo scrittore Eugenio Corti”, autore contemporaneo che incarna gli ideali ed i valori della terra di Brianza. Le iniziative sono state presentate durante una conferenza stampa che si è svolta sabato mattina a Villa Greppi a Monticello Brianza, durante la quale sono intervenuti: lo scrittore Renato Farina, presidente del comitato di promozione del progetto, Andrea Sciffo, curatore della mostra su “Il cavalo rosso”, Adriana Bagnoli, che collaborerà alla rappresentazione della tragedia teatrale “Processo e morte di Stalin” e Francesco Sangiorgio, vicepresidente della fondazione Costruiamo il futuro, di cui è presidente l’onorevole Maurizio Lupi. “L’idea da cui nasce tutto questo è nata come una gemmazione spontanea dalla presenza di Corti su questa terra, questa presenza che è magnifica e silenziosa - ha detto Renato Farina - Corti non pone la questione della Brianza, questa è la sua grandezza, e per questo dobbiamo offrire a tutta l’umanità la sua opera, innanzi tutto alle giovani generazioni. Amplificando il nome di Corti vogliamo dare attenzione a questo personaggio, dob-

Da sinistra, i partecipanti alla conferenza stampa: Andrea Sciffo, Francesco Sangiorgio, Renato Farina e Adriana Bagnoli. A destra: il pubblico presente in sala.

biamo dare uno scopo immedesimativo, il suo esempio ci possa servire per vivere meglio. Corti deve essere conosciuto e proposto al mondo. Tante saranno le iniziative che saranno organizzate nel corso del 2011, in particolare un convegno, il 21 gennaio, durante il quale sarà proiettata un’intervista ad Eugenio Corti che ho realizzato personalmente la scorsa settimana, a cui parteciperà Monsignor Luigi Negri, che quando era professore di filosofia all’Università Cattolica, fu tra i primi ad accorgersi della potenza del libro “Il cavallo rosso”, attualmente è vescovo di San Marino e Montefeltro. Negri farà un’eccezione e verrà in Brianza a parlarci di Eugenio Corti”.

Le iniziative che saranno realizzate sono: Il convegno Venerdì 21 gennaio 2011, in occasione del 90° compleanno di Eugenio Corti, sarà organizzato un convegno a cui parteciperanno Monsignor Luigi Negri, l’onorevole Renato Farina e Luca Doninelli. Durante la serata verrà approfondita la vita e le opere di Eugenio Corti. La mostra La fondazione realizzerà una mostra dal titolo “Dalla Brianza al mondo: lo scrittore Eugenio Corti”, l’esposizione sarà divisa in tre parti: La Guerra e la Russia, L’Italia Patria e il senso del presente. La fondazione promuoverà, per la prima volta la stesura della mostra e la

sua prima esposizione. Successivamente sarà messa a disposizione di scuole, oratori, e centri culturali che potranno noleggiare gratuitamente l’esposizione ed esporla presso la propria sede. Il teatro Nell’anno dedicato a Eugenio Corti sarà presentata in prima nazionale la tragedia teatrale “Processo e morte di Stalin”, alla quale parteciperanno, come attori, gli studenti delle scuole superiori, in particolare del liceo “Don Gnocchi” di Carate Brianza. La tragedia è stata messa in scena una sola volta nel 1962. Per maggiori informazioni contattare la fondazione “Costruiamo il futuro” al numero 039.5969259 o scrivendo a info@costruiamoilfuturo.it. Eugenio Corti è nato e vive in Brianza, è uno scrittore fuori da ogni gruppo o scuola. Ha scritto opere di narrativa, saggistica e racconti tra cui “Il cavallo rosso” (1983), tradotto in spagnolo, francese, americano, lituano, romeno e giapponese. Nel 2000 ha ricevuto il premio internazionale “Al merito della cultura cattolica”. Le iniziative che saranno organizzate in merito nel corso del 2011 sosterranno la candidatura di Eugenio Corti a Premio Nobel per la Letteratura. MARA BAIGUINI


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spazio impResa L’INTERVENTO DI RAFFAELLO VIGNALI

incentivi e internazionalizzazione. lavori in corso. Quando mi sono candidato alla Camera dei Deputati nel 2008, ho scritto ai miei amici una lettera in cui spiegavo loro che avrei dedicato il mio impegno - in particolare - a quello straordinario patrimonio umano, sociale ed economico che sono le nostre piccole imprese. Tener fede a quella che, per me, era una vera e propria promessa è quanto ho fatto in questi 33 mesi. Non sto a fare un resoconto di quanto realizzato. Vorrei invece dare conto dei lavori in corso, anche in modo un po’ schematico. Innanzitutto procede il lavoro per “liberare l’impresa” dai mille lacci e laccioli che oggi la frenano anziché lasciarla correre. Stiamo per terminare in Commissione Attività produttive i lavori sullo Statuto delle Imprese e speriamo di poter andare in Aula al più presto, ovvero nel giro di pochissime settimane. I principi che lo Statuto vuole affermare sono essenzialmente due: il primo è il riconoscimento del valore dell’impresa, con il conseguente passaggio dal sospetto alla fiducia da parte dello Stato; il secondo si può sintetizzare così: “quello che va bene alle piccole imprese va bene a tutti” (per rimanere informati basta seguire il sito www.statutodelleimprese.it). Dal punto di vista dell’attività come Consigliere del Ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, per le politiche delle pmi, a brevissimo vedranno la luce due provvedimenti molto importanti per le nostre aziende. Il primo è il riordino del sistema degli incentivi, che riserva il 50% dei fondi proprio alle piccole e medie imprese (finora praticamente escluse dai benefici pubblici), prevedendone l’erogazione attraverso sistemi semplificati come buoni e voucher, anche di tipo fiscale e automatico. Il secondo ri-

guarda il riordino degli strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese: anche in questo caso, si stanno prevedendo meccanismi che rendano possibile aiutare prioritariamente le piccole aziende e per questo motivo, come anticipato dallo stesso Ministro nel corso della cena organizzata a Erba dalla Fondazione Costruiamo il Futuro a fine novembre dello scorso anno, stiamo pensando di assegnare la funzione di “porta d'accesso” alle Camere di Commercio. A breve arriveranno pure incentivi alle piccole imprese per i brevetti e per i marchi collettivi. Così come verranno sviluppate, all’interno di ogni intervento, forme di sostegno in particolare per le reti d’impresa. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per semplificare le modalità per usufruire del Fondo centrale di Garanzia. Sul fronte europeo, come Governo italiano, il Ministero sta sostenendo attivamente due Direttive che sono in dirittura d’arrivo, molto sentite dalle piccole imprese: la Direttiva pagamenti, che prevede un tempo massimo di 60 giorni dopo di che scatta una penale dell’8%, e la Direttiva “Made in”, che prevede l’obbligo di tracciabilità per tutte le merci che vengono importate in Europa. Stiamo pure intensificando la lotta alla contraffazione e al commercio illegale, che solo in Lombardia causano un danno alle nostre imprese pari a circa 10 miliardi di euro all’anno, dando indirizzi chiari agli enti preposti ai controlli e alle forze dell’ordine. Insomma, c’è parecchia carne al fuoco: dopo tante parole, anche per le piccole imprese è venuto il momento dei fatti... E del Governo del fare. RAFFAELLO VIGNALI

spazio CULTURa INTERVISTA ALL’ONOREVOLE ELENA CENTEMERO

“famiglia, infrastrutture e lavoro: le mie battaglie politiche” Come coordinatore provinciale del Pdl quali sono le peculiarità del partito a servizio del territorio? Il partito sul territorio ha bisogno di costruire una rete di persone che si riconoscano nel progetto politico del presidente Berlusconi. Dunque ha bisogno innanzitutto di lavorare per realizzare l’unità tra le sue diverse componenti. Il mio sforzo, e lo sforzo di chi opera per il Pdl, deve essere ritrovare l’unità; e a livello di battaglie politiche il fattore famiglia deve divenaccanto alle tare, infrastrutture e al lavoro, la nostra battaglia centrale, la battaglia di tutti i nostri amministratori perché è più rivoluzionaria del federalismo. Lei è un’esperta di sussidiarietà, tema a noi molto caro, alla luce dei richiami fatti in questi mesi e anni da ambiti politici e religiosi, come pensa possa influire sul suo lavoro? La Sussidiarietà è una battaglia politica fondamentale: innanzitutto perché credo nella necessaria e ferma collaborazione e cooperazione tra pubblico e privato, ma soprattutto credo che la libera iniziativa dei cittadini, la loro facoltà di associarsi per contribuire e affiancare lo Stato nel fornire servizi, risponda a criteri di efficienza, efficacia e risposta ai reali delle persone sui territori. Anche i partiti politici dovrebbero far propria la lezione della Sussidiarietà. Nel mio lavoro ho sempre creduto, e porto

avanti la battaglia, per la libertà di scelta dei genitori e delle famiglie e il sostegno pieno e totale alle scuole paritarie. Questo è un esempio di Sussidiarietà. La questione educativa è centrale anche per lo sviluppo dell’economia: cosa significa come parlamentare e come responsabile del territorio? È necessario educare i nostri figli, i nostri giovani, i nostri ragazzi, ad acquisire quelle competenze e quei valori come la fiducia, lo spirito del sacrificio, il fare squadra, che rispondono alle richieste delle imprese di un territorio: un’azienda della Brianza non ha le stesse richieste di un’azienda del Veneto. Ma ormai diventano sempre più necessarie anche le competenze che permettono di inserirsi nel mercato del lavoro internazionale: siamo in un mondo globalizzato. Riforma della Scuola, tutto ruota intorno a quattro fattori: autonomia, efficienza, efficacia, merito. Un suo commento. Fattori su cui è stato necessario porre l’accento per realizzare la vera riforma della scuola: la centralità della persona. Solo una scuola efficace ed efficiente, che valorizza i talenti, riesce ad essere attenta ai bisogni di tutti, dei più deboli, dei ragazzi in difficoltà. Si può così realizzare l’equità e l’uguaglianza in base ai reali bisogni delle persone. CARLO CAzzANIGA

InteRVeRRAnno: Roberto Castelli Viceministro Infrastrutture e trasporti Raffaele Cattaneo Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Mauro Moretti - AD Ferrovie dello Stato Maurizio Lupi Vice presidente Camera dei Deputati, Presidente Fondazione Costruiamo il Futuro


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prosegue l’appuntamento mensile con “politica in corso”

“comunicazione come strumento e non come scopo” Maurizio lupi e gianni Varani parlano di comunicazione istituzionale e marketing politico. Comunicazione istituzionale e marketing politico sono i temi che sono stati affrontati sabato mattina durante la terza lezione di “Politica in corso”, la scuola di formazione politica promossa dalla fondazione “Costruiamo il futuro” in collaborazione con alcuni giovani della Brianza. Relatori di questo appuntamento sono stati Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera, Presidente del Comitato della Comunicazione ed Informazione esterna della Camera dei Deputati e Gianni Varani giornalista ed ex consigliere regionale dell’Emilia Romagna. Era previsto l’intervento dell’onorevole Paolo Bonaiuti ma, che purtroppo all’ultimo momento non ha potuto partecipare all’incontro per problemi istituzionali. “Per chi fa politica la comunicazione è una tentazione pericolosa – ha spiegato Lupi – Si rischia di entrare in un circolo vizioso e di intendere la comunicazione come lo scopo e non come lo strumento come dovrebbe essere. Mi devo chiedere cosa voglio comunicare, quale è il messaggio che voglio dare rispetto non al mio progetto ma rispetto al mio impegno e al mio scopo. Io resto comunque un sostenitore del rapporto diretto, che sono convinto non sarà sostituito dalle tecnologie. In questi giorni stiamo iniziando a preparare la campagna elettorale per un Comune che andrà al voto e il presidente Berlusconi, ritenuto comunque da tutti un grande comunicatore, mi ha pregato di riferire al nostro candidato la sua esperienza di imprenditore. Berlusconi, da imprenditore, quando un suo dipendente veniva ricoverato in ospedale, si informava sul suo stato di salute, lo andava a trovare in ospedale per sincerarsi della sua situazione. Il dipendente poi riferiva alla moglie, al figlio, ai parenti e ai colleghi che il presidente era stato a trovarlo. Gli effetti del passaparola hanno sempre un ritorno incredibile. L’attenzione all’altro è fondamentale”. MARA BAIGUINI

Le ultime due lezioni di “Politica in corso” - POLITICA ECONOMICA E BILANCIO: GESTIRE BENE È POSSIBILE ALBERTO QUADRIO CURZIO, docente di economia e Preside della facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano ROMANO COLOZZI, Assessore al Bilancio Regione Lombardia, Coordinatore degli assessori regionali al Bilancio On. GABRIELE TOCCAFONDI, membro della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione - WELFARE, UNA GIURISDIZIONE DA CONCRETIZZARE

nella foto: da sinistra Gianni Varani, eleonora Frigerio e Maurizio Lupi

On. RAFFAELLO VIGNALI, membro della X Commissione (attività produttive, commercio e turismo) CAPPIELLO GIUSEPPE, Docente di Economia e gestione delle imprese, Università di Bologna STEFANO CARUGO, Direttore della 1a UOC Cardiologia dell'ASP Pio Albergo Trivulzio Milano, Membro del Consiglio Regionale RAFFAELE BONANNI, Segretario Generale della CISL A fine marzo 2011 si terrà la due giorni conclusiva del ciclo di lezioni di Politica in Corso aperta a tutti gli iscritti. Prossimamente verranno comunicati i dettagli relativi alle modalità di partecipazione e ai contenuti che verranno affrontati

Gli studenti iscritti a “Politica in corso” presenti alla lezione

sviluppo urbano e tutela del territorio: un equilibrio possibile gli interventi di: guido Bardelli, avvocato amministrativista; antonino Brambilla, assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Monza e Brianza e Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio del Comune di Milano. Sviluppo urbano e tutela del territorio: un equilibrio possibile. E’ questo il tema che è stato affrontato durante la quarta lezione di “Politica in corso”, la scuola di formazione politica promossa dalla fondazione “Costruiamo il futuro” in collaborazione con alcuni giovani della Brianza. Alla lezione, che si è svolta sabato mattina presso “Il Granaio” di Villa Greppi, a Monticello Brianza, hanno partecipato come relatori Guido Bardelli, avvocato amministrativista, Antonino Brambilla, vicepresidente e assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Monza e Brianza e Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano. “La sussidiarietà può avere a che fare con lo sviluppo urbano? – ha chiesto l’assessore Masseroli - Si può partire da interventi sulla città basandosi sulla fiducia? L’interesse pubblico si realizza attraverso la riduzione dell’interesse pubblico. Ho provato a giocare la mia partita par-

tendo dalla fiducia, dalla sussidiarietà. Le domande che ci poniamo sono più importanti delle risposte che diamo, che si possono correggere ma se non mi chiedo le cose giuste la situazione diventa irrimediabile. Personalmente mi sono chiesto che cosa può fare in modo che la gente voglia vivere a Milano con la propria famiglia. Il sistema del verde, il sistema delle infrastrutture e il sistema dei servizi sono le priorità da ben gestire, il resto va lasciato libero, la decisione di quello che si deve fare su un territorio va presa nel momento in cui il proprietario o l’imprenditore intende avviare i lavori. E’ intorno alle persone che nasce lo sviluppo delle città, a Milano abbiamo fermato lo sviluppo urbano, non si possono continuare a costruire edifici senza fare le infrastrutture pubbliche, altrimenti continuiamo a generare sempre più traffico e a diminuisce la vivibilità della città. Queste sono decisioni strategiche che ha preso la nostra Amministrazione, basate sulla cono-

scenza di Milano”. Sarà l’onorevole Mara Carfagna la relatrice della quinta lezione di “Politica in corso” che si svolgerà sabato 15 gennaio, sempre a Villa Greppi, e che avrà come tema “Famiglia, il motore dello sviluppo. Quali politiche a sostegno della famiglia?”, parteciperanno inoltre l’onorevole Elena Centemero, Luca Pesenti, docente di programmazione del Welfare locale all’università Cattolica di Milano e Giulio Boscagli, assessore alla Famiglia e solidarietà sociale della Regione Lombardia. Chi fosse interessato ad iscriversi alla scuola di politica può contattare la fondazione “Costruiamo il futuro” al numero 039.5969259, inviare una mail all’indirizzo carlo@costruiamoilfuturo.it, o un fax al numero 039.5969950. Sul sito www.costruiamoilfuturo.it è possibile scaricare il regolamento, il modulo d’iscrizione e il programma completo di “Politica in corso”. MARA BAIGUINI

nella foto: Guido Bardelli, avvocato amministrativista, Antonino Brambilla, assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Monza e Brianza e Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio del Comune di Milano.


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il progetto di alberto frigerio

acquaworld: il parco acquatico coperto più grande d’italia Un centro benessere e divertimento da 40 milioni di euro. Sarà realizzato a Concorezzo. Sotto un’enorme copertura trasparente saranno costruite: piscine, vasche esterne d’acqua calda e scivoli. Si chiamerà “Acquaworld” e sarà il primo parco acquatico e benessere coperto d’Italia aperto tutto l’anno. Stiamo parlando del progetto che Alberto Frigerio, storico socio della fondazione “Costruiamo il futuro”, sta realizzando insieme ai suoi soci della Bluwater S.p.A, che ha già realizzato anche il centro benessere di Monticello Spa. Un progetto da 40 milioni di euro, che porterà un centinaio di nuovi posti di lavoro e che verrà realizzato a Concorezzo, la cui idea è nata al ritorno da un viaggio in Europa, come ci ha raccontato lo stesso Frigerio: “Girando per il nord Europa ho visto molti centri simili a quello che stiamo costruendo, centri che hanno come protagonista l’acqua e il divertimento. L’inaugurazione è prevista per l’inizio dell’estate e, mentre Monticello Spa &Fit è più dedicata al benessere, questa struttura avrà come protagonista il divertimento per giovani e famiglie, 12 mesi l’anno”. Ad “Acquaworld” saranno realizzati diversi ambienti, sotto l’enorme copertura trasparente ci sarà un’area denominata “Adventure” dove ci saranno gli scivoli, per una lunghezza complessiva di 1200 metri di discese, “Fun world” sarà lo spazio dedicato alle famiglie e ai gruppi di giovani e vi verrà realizzata la piscina con le onde, le vasche esterne d’acqua calda (una salata e una dolce), mentre l’area “Mini world” sarà quella

Alberto Frigerio

dedicata ai bimbi, che potranno essere lasciati nelle mani di esperti educatori professionali. Non mancherà ovviamente l’area “Relax world”, con vasche di acqua salina e una particolare grotta. Sorgerà invece all’esterno della copertura “Summerworld”, un’area pensata per l’estate con sdraio e prati. Palestra ed edificio polifunzionale sono arrivati al tetto ormai da mesi, il piano vasche è stato gettato, la torre da cui partiranno gli scivoli troneggia dall’alto dei suoi 18 metri di altezza. “Già a dicembre si è iniziato a montare il cosiddetto ragno, ovvero la struttura portante della copertura, unica nel suo genere a livello internazionale e costituita da un reticolo di 100 travi curve, tutte differenti tra loro, ciascuna con una propria peculiarità. Per la sua realizzazione sono

stati necessari lunghi studi, sono stati previsti più di 500 collegamenti diversi tra loro, collegamenti che saranno lasciati a vista per permettere agli utilizzatori finali di ammirare una vera e propria opera di ingegneria strutturale”. La cupola sarà infatti in grado di sopportare tutti i carichi di esercizio possibili, dalla copertura verde, alla neve, al vento, al sisma, al fuoco. “Il manto di copertura del parco – ha spiegato Frigerio – sarà per la maggior parte a green, caratterizzato da 3.932 metri quadri di verde naturale , includendo i volumi sinuosi ed organici delle cupole in un’unica pelle. Questo tipo di soluzione garantisce, anche se più costosa, un minor impatto ambientale e un perfetto assorbimento ed isolamento acustico, e poi scongiura definitivamente il rischio effetto serra in cui si potrebbe incorrere con l’ingresso della luce solare. Sostenibilità e eco compatibilità sono connaturati nell’essenza di Acquaworld, nella realizzazione degli impianti si è tenuto conto del risparmio energetico per la climatizzazione, per il controllo dell’umidità, nel riscaldamento dell’acqua delle vasche “. Mentre i lavori proseguono a ritmo serrato per i più curiosi e impazienti è possibile vedere come procedono i lavori cliccando sull’icona “work in progress” del sito www. acquaworld.it MARA BAIGUINI


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