IL PUNTO Dicembre 17

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Dicembre 2017 - N.51

House Organ cooperativo di ispirazione non banale

IL MERIT O

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L’OCCUPAZIONE IN COSEVA al 30/11/2017

N° di soci N° di dipendenti TOTALE LAVORATORI

n.

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430

95,99

18

4,01

448

100,00

Coseva la normalità straordinaria

SOCI DIPENDENTI

L’OCCUPAZIONE IN DELTA MIZAR al 30/11/2017

N° di soci N° di dipendenti TOTALE LAVORATORI

n.

%

42

91,30

4

8,70

46

100,00

La solidarietà che ha messo le ali

SOCI DIPENDENTI


Il Tema di questo numero: facciamo “il punto” su .. IL MERITO

ti DIMOSTRO che MERITO di Giovanni Novello

pagina 4

GRANDI UOMINI

di Cristina Corda

pagina 7

la MERITOCRAZIA ai tempi del 4.0 di Mattia Maccario

pagina 10

SPECIALE “Rating di Legalitá” pagina 14

RUBRICA: l’ottava nota del Dott. Pasquale Lanza

pagina 17

la DIFFERENZA fra MERITO e “ME LO MERITO” di Maria Teresa Roncone

pagina 6

MERITO? Questo SCONOSCIUTO ... Ma é proprio COSI’? dell’ing. Paolo Guglieri

pagina 8

il GOVERNO dei MIGLIORI pagina 12

dell’Avv. Andrea Policari

RUBRICA: dell’Igiene pagina 16

di Maria Teresa Roncone

RUBRICA: a proposito di ... pagina 18

NOTIZIE VARIE

SINTESI E TRADUZIONE

di Mauro Idone

pagina 25

della Dott.ssa Ilaria Nicodemo GPS Giovani per la Scuola

pagina 30




LA DIFFERENZA FRA MERITO E “ME LO MERITO”

la DIFFERENZA fra MERITO e “ME LO MERITO” Maria Teresa Roncone ci propone un articolo di Antonio Nicita che rispecchia il suo pensiero sul tema del nostro numero del il Punto.

inalmente – e inevitabilmente – la questione del merito è diventata centrale nel dibattito politico-elettorale del nostro paese. Essa riguarda la selezione della classe dirigente, non solo nel pubblico, ma anche nel privato. Oggi, ne parlano tutti. Ma pochissimi riconoscono l’equivoco tra merito e “me-lo-merito”. Mi spiego. Spesso i sostenitori del merito non sono solo interessati a una società dei migliori: essi sostengono il merito perché pensano di possederlo. Per questa ragione – oltre all’oggettiva schifezza che oggi ci circonda – le campagne sul merito attirano molti consensi: perché offrono a molti la speranza che ciò che essi ritengono di meritare sarà sempre riconosciuto in una ipotetica “società dei migliori”. Ma è davvero così? Quanti di noi sono disposti ad accettare una ‘società dei migliori’ che ci escluda? Cosa accade quando qualcuno ha i requisiti minimi, ma ci viene preferito dal valutatore per qualche criterio che non comprendiamo o, peggio, non condividiamo? Spesso non condividiamo proprio perché ci danneggia? Siamo disposti ad accettare il giudizio sul merito anche quando quel giudizio ci esclude? Oggi è del tutto assente dal discorso sul merito la circostanza che, nella sua declinazione concreta, il merito

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ARTICOLO di: MARIA TERESA RONCONE Direzione Lavori del settore Multiservizi di Coseva (amante degli animali)

si ‘misura’ in termini relativi e comparativi, cioè all’interno di uno schema concorrenziale. Esser meritevoli (o pensare di esserlo) non basta a far parte della “società dei migliori”, dipende anche, e soprattutto, dal merito degli altri. La concorrenza è un modo semplice per selezionare: vinca il migliore. Vero. Ma restano comunque due problemi. Il primo è che, in molti ambiti – nel lavoro e nell’istruzione – la valutazione è spesso soggettiva e comunque parziale (nel senso che tende a premiare di più ciò che è più facile da misurare). Si pone il problema di individuare criteri di valutazione del merito condivisibili e condivisi (anche quando si perde). Il secondo è che la concorrenza per il merito genera quella che qualcuno ha chiamato ‘la scarsità sociale’. Prendiamo l’istruzione. Se dobbiamo selezionare i migliori dobbiamo basarci sul titolo di studio e sul voto. Ma quando cresce l’offerta di lavoratori con lo stesso titolo di studio, la domanda dovrà selezionare sulla base di titoli aggiuntivi, generando inflazione da titoli. Un maggior grado di istruzione cresce in valore se decresce il numero di quelli che lo posseggono e diventa un ‘bene posizionale’. La corsa ai titoli di studio genera ‘scarsità sociale’: più sono i titoli mediamente posseduti da una popolazione di aspiranti candidati a un ruolo, minore è la chance di

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ottenere il ruolo cui si aspira. E’ qui che la questione del merito cessa di essere facile retorica e diventa un problema serio di meccanismo di selezione.

curioso a vedere, che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che le maniere semplici sono prese per indizio di poco merito.” (G. Leopardi) Mi insegnarono molti anni or sono che un’azienda è come un frutto per il quale le due metà sono egualmente indispensabili e che proprio coloro che hanno maniere semplici sono la forza di un’azienda: non l’ho mai dimenticato. Allora, ecco che è altrettanto curioso riflettere sul come troppo spesso, quelle stesse anime, che sono conditio sine qua non, si siano convinte di svolgere lavori inutili e non importanti: responsabili di ciò, forse, il trascorre del tempo attraverso operazioni che ad un osservatore disattento paiono essere sempre eguali nel loro ripetersi infinito, il sentire comune nei confronti di alcune mansioni che diventa stranamente proprio anche di chi le svolge ed infine lo scopo per cui determinati servizi sono erogati.


esercito di uguali in concorrenza. Finiamo per far tutti la stessa gara, indipendentemente dai nostri talenti e dalle nostre inclinazioni, aumentando il numero di perdenti. L’insopportabile retorica del ‘deviavere-un-master’, rivolta a ogni giovane laureato italiano, è figlia di questi equivoci.

dell’originalità, della diversità, dei talenti e delle inclinazioni.

GRANDI UOMINI

Se la corsa al merito genera scarsità sociale nell’istruzione possono crearsi tre effetti perversi: il primo è che solo chi ha mezzi personali idonei può accedere ‘in media’ a percorsi di successo e resistere alla gara per i titoli, permettendosi di rinviare l’ingresso nel lavoro a forza di sommare titoli e ciò alimenta diseguaglianza; il secondo è che viene meno l’offerta di lavoratori per occupazioni con ‘conoscenza tacita’ non misurabile (vedi servizi, nell’artigianato, nei beni culturali ecc.); il terzo è che la concorrenza per il merito genera standardizzazione dei percorsi formativi e dei curriculum, un

La “società dei migliori” sarà certo meglio di quello che abbiamo oggi, ma dubito sia la migliore società. Quantomeno entriamo nel merito, del merito.

Beninteso: siamo tutti concordi nel volere una società basata sul merito, ma – oltre gli slogan – c’è il rischio che finiremo per costruire una società di tutti uguali e di inevitabili perdenti che ‘non-se-lo-meritano’, smarrendo in noi, e nei nostri figli, laArticolo scoperta

di: CRISTINA CORDA

GRANDI UOMINI

Maniere semplici si accompagnano a grandi meriti.

Assistente alla Direzione Lavori nel settore logistica nell’area piemontese

Sanificare un bagno consente di ridurre infezioni, trasmissioni di batteri e di vivere nel pulito. Collaudare vetri consente a chi li produce e a chi li installa su un forno o in un frigorifero di incrementare il livello qualitativo del suo prodotto. Caricare correttamente un mezzo con bacali di prodotto consente di non danneggiarli, di garantire sicurezza al conducente del mezzo. Tutto potrebbe essere trasformato in operazione meccanizzata, e il mondo si sta muovendo in questa direzione, ma un robot non potrà mai sostituire appieno l’essere umano. Nonostante le innumerevoli variabili che i luminari dell’ingegneria informatica possano prendere in considerazione, una “macchina” non sarà mai in grado di avere capacità di discernimento pari all’uomo, di

cogliere le sfumature, quelle variabili non valutate a priori… la macchina si limita ad operare secondo standard prefissati: di fronte alla variabile imprevista essa si ferma…l’essere umano pensa, cerca e solitamente individua una soluzione. A tutti coloro che hanno “maniere semplici”, per dirla alla Leopardi, credo spetti il grande merito di essere un anello importante e fondamentale nelle aziende e di saper ricordare a tutti la grande dignità che c’è in qualsiasi lavoro svolto con impegno e professionalità. Credo spetti loro il merito di essere riconosciuti grandi uomini.

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MERITO? QUESTO SCONOSCIUTO ... MA E’PROPRIO COSI’?

Articolo di: PAOLO GUGLIERI

MERITO? Questo SCONOSCIUTO ... Ma é proprio COSI’?

Laureato in Ingegneria, si occupa in Coseva del Sistema di Gestione Integrato (Ponderatore “NON ABBIATE PAURA e NON SCORAGGIATEVI PERCHE’IL MERITO E’DESTINATO A ESSERE ingegnere) VINCENTE.”

Se guardo alla mia esperienza personale e a quella di persone che conosco, non posso certo essere così categorico.

ESSERCI NON E’ SUFFICIENTE PER MERITARE

erito? Questo sconosciuto. Di primo acchito questo è il taglio che mi viene da dare all’articolo dovendo parlare di questo argomento, ma, seppure in parte sia vero, ritengo forse più opportuno focalizzarsi anche su altri aspetti e sfaccettature. Intanto bisogna sforzarsi di cercare di essere equilibrati nel trattare e valutare le cose, non essendo sempre e solo pronti ad autodenigrarci come gruppo o come Paese, ma allo stesso tempo sapendo individuare oggettivi difetti e carenze. E’ proprio vero che il merito non esiste?

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Nella mia esperienza scolastica, a tutti i livelli, posso dire che, anche se con qualche errore puntuale (ma tutti siamo umani), i meriti miei, o di quelli che sono stati i miei compagni, sono stati correttamente riconosciuti e le valutazioni ed i risultati finali sono corrisposti globalmente a quelli che erano i valori in campo. Passando alle esperienze lavorative i casi sono più variegati, ma posso dire di essere stato invitato a colloqui di lavoro e di aver ricevuto proposte sulla sola base del curriculum e delle impressioni suscitate, quindi su giudizi di merito, e non per altro. Certo, in questo campo, purtroppo non posso non rilevare anche situazioni diverse: dai casi in cui si ha la chiara sensazione di essere superati da altri non per meriti, ma per “raccomandazioni”, “buoni rapporti o equilibri da rispettare”, a quelli in cui “la conoscenza” serve per accedere alla selezione, a casi in cui avere alcuni “meriti” o un certo curriculum ed esperienza, invece di avvantaggiarti, ti dà l’impressione susciti un certo “sospetto”. Queste indubbiamente sono anomalie, abbastanza tipiche del nostro Bel Paese, o forse più in generale di “un’area mediterranea”, su cui

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sarebbe bene che tutti lavorassimo. Ribadisco tutti perché, se c’è chi le raccomandazioni le dà è perché c’è chi le raccomandazioni le chiede e magari è disponibile a compromessi e scambi e dunque, come sempre, per cambiare il mondo sarebbe forse necessario che iniziassimo ad operare per cambiare noi stessi. Passiamo ad una domanda interessante: “Guadagno abbastanza?” “Viene correttamente riconosciuto il Mio merito?”….. come abbiamo risposto? Sarei pronto a scommettere che nella maggior parte dei casi abbiamo detto “No”…., ma: la risposta è quella corretta? Non so, ma cerco di darmi e darvi qualche spunto per una riflessione alternativa. Sappiamo tutti quanto guadagniamo come netto mensile. Bene, intanto dobbiamo considerare che la nostra Azienda, nel nostro caso la nostra Cooperativa, spende mediamente il doppio per noi tutti i mesi rispetto al netto mensile. Il dato è grossolano, ma complessivamente veritiero. Ci stupiamo? Sì, però ci sono anche delle giustificazioni: la tredicesima, la quattordicesima, le ferie ed i permessi, il TFR, i contributi per la pensione, quelli per coprirci da eventuali malattie ed infortuni, le tasse, ecc … Dunque torniamo a noi: quanto guadagniamo x 2 = quanto spende mensilmente la Cooperativa per noi.


MERITO? QUESTO SCONOSCIUTO ... MA E’PROPRIO COSI’?

Ed ora chiediamoci: possiamo dire di essere “Se i soldi ce li mettessi andare a lavorare non è un merito, delle persone oneste, ma direttamente io, dei miei, pagherei ma è la base minima a cui tutti ci non di avere un particolare la mia prestazione mensile dobbiamo attenere nel momento in merito che vada quell’importo? La pagherei di più? cui per tale prestazione veniamo riconosciuto. Quanto?” …. Forse ora qualche retribuiti. Chi si mette in malattia o dubbio si inizia ad insinuare rispetto la prolunga non sussistendone i Infine mi sento di dire di non alla risposta iniziale sul guadagnare reali motivi di salute, fa una cosa avere paura e non abbastanza…. Beh certo, mi sento il cui giusto nome è: truffa. Così scoraggiarsi perché il merito, quello e vi sento già dire: ok c’è del vero, come truffa chi usufruisce di vero, è destinato ad essere vincente ma questo è anche un problema di permessi non per i reali motivi e ad emergere. Aver investito su “cuneo fiscale”, ma facciamo un tutelati dalla legge, così come se stessi in termini di merito forse, ragionamento sul “merito”… è giusto truffa chi fa timbrare un cartellino purtroppo, non sempre dà che io guadagni come Tizio e Caio? da un collega o anche solo riscontri così immediati, non è la E qui è interessante come abbiamo accorcia il suo orario di lavoro strada più facile e breve, non tutti pensato ad un Tizio e Caio che con vari espedienti, fa pause non troverà fino in fondo il giusto forse, dal nostro punto di vista, fanno previste, ecc. Il fatto che lo riscontro economico, ma ci avrà meno di noi, ma non abbiamo facciano anche altri o in tanti non fatto crescere ed avrà arricchito pensato a Sempronio che invece è è una giustificazione. Se noi non il nostro patrimonio personale che serio, disponibile, bravo nel lavoro, ci comportiamo in questo modo nessuno ci potrà sottrarre. propositivo e produttivo tanto o più di noi. Se vogliamo essere oggettivi, dobbiamo confrontarci a 360 I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SA 8000 gradi e non solo con chi ci fa comodo; se I lavoratori e le parti interessare possono presentare reclami ed osservazioni poi vogliamo crescere relative ai comportamenti aziendali ai seguenti indirizzi di posta: è bene che iniziamo a guardare i migliori, 1. Rappresentanti dei Lavoratori Coseva per la SA8000: C.a. Leone Alessia – i “primi della classe” Poggi Francesca – Di Simone e non quelli che ci Andrea Via Braie n. 300, 18033 Camporosso (IM) cap 18033 – Email: stanno dietro. rappresentanti.lavoratori@coseva.coop Passiamo ad un’ultima domanda: “Cosa è il merito? Quale è il Mio merito che non viene riconosciuto?” Qui è bene che facciamo un po’ di chiarezza in noi stessi ed iniziamo a chiamare le cose con il loro nome, in quanto, inondati da cattivi esempi, che tra l’altro fanno grande notizia, ed avendo un po’ smarrito un’etica rigorosa iniziamo a fare un po’ di confusione:

2. Ente di Certificazione (in caso di mancata presa in carico da parte dell’azienda): Bureau Veritas Italia Spa – Divisione Certificazione Att.ne Responsabile Settore Etica Via Privata Miramare 15, 20126 Milano- Email: csr@it.bureauveritas.com 3. Ente di Accreditamento (in caso di mancata presa in carico da parte dell’Ente di Certificazione): Social Accountability Accreditation Services (SAAS) 220 East 23rd Street, Suite 605, New York, NY 10010 fax: +212-684-1515 email: saas@saasaccreditation.org

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LA MERITOCRAZIA AI TEMPI DEL 4.0

la MERITOCRAZIA ai tempi del 4.0 La meritocrazia digitale, ovvero il significato della parola crowdfunding e lo sviluppo di progetti dopo l'approvazione del popolo del web.

HO UN IDEA MA NON HO I SOLDI... NON E’ VEROCON CROWDFUNDIGN!!

arlare di merito ed unire il tema della tecnologia o del mondo digitale ... bella sfida per questo articolo! Un'idea, in ogni caso, mi è venuta e cercando di non andare troppo fuori tema, vi vorrei illustrare che cos'è il CROWDFUNDING. Penso che in questi ultimi tempi vi sia capitato spesso di sentire questo termine, alla tv, per radio e soprattutto su internet. MA di cosa si tratta? In un certo senso si potrebbe parlare dell'applicazione di un criterio di meritocrazia lanciato però nel mondo di internet.

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Articolo di: MATTIA MACCARIO Addetto alla comunicazione Interna ed Esterna. Laureato in Giurisprudenza (musicista)

La parola crowdfunding è formata dalle parole crowd "folla" e funding "finanziamento". Quando si parla di crowdfunding, vogliamo semplicemente dire "raccogliere fondi (principalmente su internet) attraverso piccole donazioni da parte di un largo gruppo di persone, che condividono un progetto oppure vogliono sostenere un'idea innovativa". In un certo modo si può dire che questo metodo applica il concetto di meritocrazia su internet, selezionando tra i diversi progetti proposti e che aspettano i fondi necessari per essere realizzati, quelli più "meritevoli". Il giudizio è dato dagli utenti del web, che scegliendo sulla base di quello che ritengono il migliore progetto a cui destinare le loro donazioni economiche, di fatto premiano il progetto più meritevole. C'è da dire che, di solito, partecipare ad una raccolta di fondi in crowdfunding per finanziare un progetto, porta anche dei vantaggi. Ad esempio il fatto di donare dei soldi a favore di un progetto che deve essere realizzato (mettiamo il caso di un lancio di un nuovo apparecchio elettronico sul mercato) comporta una "ricompensa" che varia in base al contributo. Si può andare dalla spedizione in anteprima del prodotto da lanciare oppure essere citati nella documen-

la MERITOCRAZIA ai tempi del 4.0 www.coseva.coop

tazione a corredo, oppure ancora aver diritto ad un servizio esclusivo. Per farvi un esempio concreto, COSEVA nel 2015 ha partecipato alla raccolta fondi indetta sul web da

er questo mio breve approfondimento sul "merito digitale" vi segnalo alcune piattaforme online fra le più famose che si occupano di crowdfounding, dove potrete approfondire il tema ed eventualmente curiosare i progetti e le raccolte fondi in atto.

KICKSTARTER. Uno dei principali portali internazionali, che ha già finanziato numerosi progetti tra cui film indipendenti, videogiochi, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo e imprese legate all'alimentazione.

BE CROWDY. Piattaforma di crowdfunding per progetti culturali e artistici. Permette ad artisti e promoter di proporre i propri progetti e finanziarli tramite l’aiuto della community.


Ma ci sono anche casi in cui questo metodo viene impiegato senza una diretta ricompensa, dove l'utente premia il merito di un'idea o semplicemente sposa una causa che ritiene

meritevole, aiutando con mezzi economici. Alcuni esempi: Barack Obama ha pagato parte della sua campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti grazie alle donazioni dei suoi elettori. L'iniziativa del Louvre di Parigi "Tous mécènes" prevedeva di raccogliere 1 milione di euro per acquistare da un collezionista privato il dipinto rinascimentale le tre grazie di Cranach. Il progetto è andato a buon fine ed oggi il capolavoro si può vedere esposto nelle sale del Louvre, in parte anche pagato con i soldi raccolti.

LA MERITOCRAZIA AI TEMPI DEL 4.0

Paolo Bonfanti, famoso chitarrista blues, che voleva lanciare sul mercato un doppio vinile del suo album "Back Home Alive". Coseva ha partecipato con 500 ¤ alla raccolta, ed in cambio il musicista si è esibito con un suo mini-concerto nel corso dell'Assemblea Soci. Altre "ricompense" minori per donazioni meno sostanziose, erano in quel caso l'invio a casa di un gadget, di un autografo, oppure di una copia dell'album.

In Italia la campagna di maggior successo è stata quella per la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, distrutta da un incendio nel 2013, che ha raccolto più di 1 milione e mezzo di euro. Ci sono, infine, altri progetti di crowdfunding che appartengono al mondo delle imprese (e che sono anche regolamentati dalla Consob) nei quali il versamento di fondi economici da diritto alla partecipazione del finanziatore nel capitale sociale, diventandone così socio a tutti gli effetti.

LE PRINCIPALI PIATTAFORME DI CROWDFOUNDING Quando il merito si fa digitale, le pagine web dove le persone premiano il merito dell’idea o del progetto piú origianale

ULULE. Vanta il maggior tasso di successo nel finanziamento di progetti, musica, fumetti, film, imprese o progetti di solidarietà.

DE REV. Azienda leader in Italia nel mercato del crowdfunding, che ospita sia raccolta fondi per startup innovative sia raccolta firme per progetti e iniziative vari.

EPPELA. Progetti che abbracciano diversi campi: dall’arte al no profit, dal cinema all’innovazione sociale , dalla tecnologia alla musica e al fumetto.

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IL GOVERNO DEI MIGLIORI

Articolo di: AVV. ANDREA POLICARI

il GOVERNO dei MIGLIORI

Lavora a Roma e, dal 2011, ricopre il ruolo di Organo di Controllo per la 231di Coseva Piú realisticamente una societa’ in cui chi (appassionato e’ piú meritevole trovi la giusta strada. di auto sportive)

VALORI COMPETENZE MERITOCRAZIA

iù che di “merito” scriverei di “meritocrazia” che è una “concezione della società in base alla quale le responsabilità direttive, e specialmente le cariche pubbliche, dovrebbero essere affidate ai più meritevoli” (Treccani). Sembrerebbe una sorta di società ideale, un platonico (vedi Platone: La Repubblica) governo dei migliori dotati di saggezza e razionalità; oppure, più modestamente e realisticamente, una società in cui chi è veramente meritevole abbia la possibilità di accedere ai gradi più alti della scala gerarchica dei vari attori che compongono questa cosa pubblica immaginaria. Siamo il Paese del merito sommerso (o, nella maggior parte dei casi, emigrato). Non riconosciuto, non va-

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il GOVERNO dei MIGLIORI www.coseva.coop

lutato, non incentivato. L’Italia non solo si manifesta come una società a livello basso per tasso di meritocrazia, ma si blocca e il suo ascensore sociale risulta del tutto fermo. Sulla base dei rilievi statistici l’81 per cento degli italiani sono convinti che per affermarsi servono rapporti, relazioni, amicizie. Cioè raccomandazioni. Poco merito significa stipendi e guadagni meno consistenti, e un livellamento delle retribuzioni verso la fascia bassa della scala. Il paradigma lo si trova, ovviamente, nel pubblico impiego dove valutare il merito e poi gratificarlo anche sul piano monetario è da sempre impossibile, grazie alla granitica e corporativa resistenza

del sindacato. Un bravo insegnante che ama la sua scuola, guadagna come il collega fannullone (non a caso il 22 per cento dei docenti, ogni anno, cambia scuola); il vigile urbano assenteista a Roma, con certificati medici falsi, si ritrova con una busta paga uguale a quella del “piedipiatti” che ogni giorno suda in strada; il magistrato, come il professore universitario, fanno carriera esclusivamente in base all’anzianità. Se sono asini, pazienza. Con questo meccanismo del “tutto a tutti” il livello medio di un insegnante scolastico è scandaloso, 24.846 euro l’anno, e vale la metà del collega tedesco che con i bonus legati appunto ai risultati, e quindi al merito, intasca mediamente 44.823 euro.


IL GOVERNO DEI MIGLIORI Se si confrontano i dati forniti da Commissione Europea, Ocse, The Economist, World Justice Project e altri enti, rapportando il tutto a livello europeo e cercando di capire come siamo messi in Italia, si rileva che siamo messi abbastanza male. L’ I t a l i a s i c o l l o c a a l n o n sorprendente ultimo posto della classifica sui dodici Paesi europei presi in esame; in cima, le prime quattro posizioni sono occupate da Finlandia, Danimarca, Norvegia e Svezia. E fin qui, nulla di strano (ma solo di sconcertante). Il dato più interessante, però, riguarda i risultati rilevati nei singoli indicatori: nonostante nessuno riesca a fare peggio di noi, dati particolarmente negativi sono stati riscontrati alle voci “trasparenza” “libertà” e “regole”. La domanda sorge quasi spontanea: come può vincere il merito in un Paese, che si parli dell’Italia o no, in cui mancano le condizioni basilari che possano permettere a tutti di accedere a posizioni di leadership in ogni campo della società e regole chiare ed efficaci che garantiscano ai cittadini di far parte di un sistema i cui meccanismi premino effettivamente il merito, senza dover neces-

sariamente pensare o far riferimento a scorciatoie di sorta? Ogni ministro dell’Istruzione italiano, ad esempio, dalla Gelmini in poi, ha affrontato questo argomento, salvo poi mettere a punto riforme che non hanno avuto altro esito se non quello di azzoppare e frammentare il sistema d’istruzione medio e superiore nazionale, rendendolo ancor peggiore il sistema di istruzione nazionale. Un sistema di valori, competenze, meritocrazia e qualità sono diversi aspetti di uno stesso modo di interpretare l’imprenditoria e dello stesso modo di interpretare il proprio modo di lavorare: un percorso che, a prescindere dal punto dal quale partiamo, è un percorso di crescita, di valorizzazione, di vita. In questo le pari opportunità consistono semplicemente nel non ostacolare alcun percorso di crescita e non modificare le valutazioni di merito, in base a discriminazioni fondate sulla diversità di genere, di religione, di cultura. La carriera e lo stipendio che partono dalla raccomandazione e si appiattiscono nella parte bassa della curva, scoraggiano i giovani a cercare lavoro. La fuga degli italiani all’estero,

ormai milioni, non riguarda solo i meno preparati, ma al contrario si sta gonfiando tra quelli che hanno studiato con migliori risultati. In pratica formiamo forza lavoro di qualità con i soldi dei contribuenti italiani, poi la perdiamo a vantaggio dei paesi stranieri. Intanto la raccomandazione elevata a metodo (4 milioni e 200mila cittadini sono ricorsi alla raccomandazione, nell’ultimo anno, per accelerare una pratica nella pubblica amministrazione, secondo una ricerca del Censis), rischia di premiare i meno capaci, che non hanno bisogno di emigrare grazie alle spintarelle sulle quali possono sempre contare. Infine, senza il merito assistiamo impotenti a una costante perdita di qualità dell’intero sistema della formazione ed a quello che il governatore Ignazio Visco, nel suo libro Investire in conoscenza, definisce “l’impoverimento del capitale umano”. È come se un giovane dicesse: ma se il merito non serve per trovare un lavoro e per guadagnare bene, perché dovrei sbattermi nello studio? Ciò porta ad investire sempre meno nella formazione, che è il fattore essenziale della crescita e della produttività in economia.

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SPECIALE “RATING DI LEGALITA’”

COSEVA ha ottenuto il massimo del punteggio nel RATING di LEGALITA’

SPECIALE “Rating di Legalitá” Coseva ha ottenuto un importante riconoscimento, il RATING di LEGALITA’, ottenendo il massimo del punteggio - TRE STELLE.

nche sul Registro delle Imprese finiscono le tre stellette della legalità della Cooperativa Coseva. Il Registro delle Imprese si arricchisce infatti di nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende. Grazie all’intesa tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a partire dall’autunno prossimo le visure estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio conterranno l’indicazione del rating di legalità (misurato in stellette) rilasciato dall’AGCM alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa. “Abbiamo ottenuto le tre stelle passando una prima serie di passaggi che hanno controllato se avevamo condanne per attività illecita in ambito antitrust o condanne per illeciti legati alla 231

L’elenco completo delle aziende che finora hanno ottenuto il rating di legalità, con il relativo punteggio, è pubblicato sul sito dell’Autorità (http://www.agcm.it).

o condotta sleale in gare d’appalto – spiega Giovanni Novello, presidente della Cooperativa Coseva -. Poi abbiamo superato altri controlli : il possesso ed il rispetto del Protocollo di Legalità siglato dall’ACI e dal Ministero dell’Interno il 14/11/2013; l’utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti; il possesso di un modello 231 e del Codice Etico; il possesso della Certificazione SA 8000; l’utilizzo di modelli di prevenzione contrasto alla corruzione; l’iscrizione ad altri rating (vedi ad esempio la White List della Prefettura di Imperia di cui siamo in possesso e che abbiamo rinnovato dopo il primo anno di validità)”. Il risultato è che la Cooperativa Coseva è una delle quattro imprese liguri che possono vantare le 3 stellette.

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rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento – misurato in “stellette” — indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. Alla fine di aprile 2017, le imprese in possesso delle “stellette” della legalità sono 3460. In Liguria sono 64: 44 con una stelletta, 16 con due stellette, 4 con tre stellette. “La Coop Coseva è un esempio virtuoso dell’azione di sensibilizzazione che stiamo realizzando verso tutto il mondo cooperativo sul rating di legalità – spiega Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria . Sia in occasione del percorso di formazione avviato con l’Alleanza delle Cooperative sia con protocolli come quello firmato gli scorsi giorni con la Regione Liguria, mettiamo al centro la responsabilità sociale e la legalità delle nostre imprese. Decisioni come questa di validare il rating di legalità nel contesto del Registro delle Imprese, dimostrano come questi elementi sono ormai diventati elementi di competitività”. Tratto da Newsletter di LEGACOOP LIGURIA del 09/08/2017


SPECIALE “RATING DI LEGALITA’”

RASSEGNA STAMPA su Rating COSEVA

LE IMPRESE DA TRE STELLE Le imprese che hanno conseguito il risultato di COSEVA, cioé il massimo possibile, sono davvero poche nel territorio dove operiamo - dati aggiornati al 27/12/2017 Il totale delle imprese che hanno conseguito il Rating di Legalitá, al 27/12/2017, ammonta a 4.644 in tutta Italia. Le imprese con il massimo del punteggio nelle Provincie dove operiamo sono riportate nello schema qui a fianco.

Liguria PROV. IM e SV

Liguria PROV. GE e SP

Piemonte PROV. CN

Lazio PROV. Roma

Solo COSEVA

n. 4 IMPRESE

n. ZERO IMPRESE

n. 46 IMPRESE

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DELL’IGIENE - La robotica nel cleaning

RUBRICA:

DELL’IGIENE:

La robotica nel cleaning distruggerá posti di lavoro?

automatizzazione avanza, la robotica ha già invaso moltissimi lavori che fino a d ieri erano eseguiti solo dall’uomo ed oggi sono svolti perfettamente dalle macchine. E fino a qui niente di nuovo. Il fatto è che, come sempre, le nuove tecnologie oltre a portare splendidi progressi mietono anche vittime. Se in passato abbiamo assistito alla distruzione dei innumerevoli posti di lavoro, provocati dall’avvento delle macchine, oggi, in epoca di 4.0, di industria digitale, di robotica intelligente e di oggetti in rete, ovvero macchine che guidano se stesse e che dialogano e fanno tutto senza bisogno dell’uomo, che cosa dobbiamo aspettarci? Nei magazzini Amazon la forza lavoro umana è stata ridotta del 90% rispetto al passato e si parla già di robot-pompieri, robot-camerieri, robot-infermieri, robot-traduttori, ecc. ecc. Insomma parlare di rivoluzione nel mondo del lavoro e dell’economia è persino riduttivo, c’è già chi parla di tassare i robot perché vadano a finanziare sistema sanitario, pensioni, politiche sociali, ecc. perché se si perdono posti di lavoro, che non vengono sostituiti, tutte queste persone come vivranno? Cosa accadrà nel cleaning? Semplice, si può pensare se esistono robot che girano tranquillamente nei magazzini e si muovono tra gli scaffali per recuperare

TASKI SWINGOBOT 2000 - Lavasciuga a guida totalmente autonoma che ha vinto il “Premio Innovazione” alla fiera Pulire 2017

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RUBRICA di: MARIA TERESA RONCONE Direzione Lavori del settore Multiservizi di Coseva (amante degli animali cani)

merci e sistemare scatole, perché non pensare ad un robot che mentre fa questo, da anche una pulita? D’altronde ci sono già lavasciughe, spazzatrici e/o combinate alle quali si inseriscono mappature degli ambienti e loro sono in grado di restare in funzione fino a 12 ore, in modo completamente autonomo. Ma c’è un però, questi robot, anche nelle versioni più evolute, possono operare solo nelle superfici piane ed a “livello terra”, cerco riescono a superare ostacoli prevedibili, ma muovendosi su percorsi programmati. La pulizia delle superfici a terra è un lavoro importante e gravoso ma rappresenta solo una parte dei servizi di pulizia. Che dire di tutte le superfici rialzate, delle scale, degli imprevisti imprevedibili? Per non parlare delle pulizie tecniche, delle pulizie di materiali pregiati e/o delicati, della scelta dei prodotti, delle attrezzature, delle soluzioni e dei problemi complessi. Insomma, il lavoro del pulitore è molto più complesso di quanto si potrebbe pensare e difficilmente la robotica potrà sostituire a breve e medio termine tutto il lavoro dell’uomo. Più che altro si parla di complementarietà del lavoro, mentre il sistema è in funzione l’operatore può dedicarsi alle pulizie di altre aree, avendo così un risparmio di tempo e quindi ottimizzazioni. Insomma, per il personale non si tratta di uno scomodo concorrente, ma di una preziosa opportunità, ed offre l’occasione di fare crescer le competenze dei capicantiere e degli operatori. Il nostro settore è potenzialmente ad elevata automazione, ma nella stragrande maggioranza dei servizi è indispensabile l’interazione tra macchina ed intelligenza umana. Sarà necessaria maggiore formazione degli operatori che dovranno essere sempre più qualificati per poter svolgere un lavoro integrato con i robot, destinati a compiti complementari.

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LAVASCIUGHE CHE SONO IN GRADO DI RESTARE IN FUNZIONE IN MODO COMPLETAMENTE AUTONOMO


Responsabile del Personale. Dottore in Giurisprudenza (dedito al volontariato)

L’OTTAVA NOTA “GRECALE” di Murubutu

uando vai all’Estero, se vuoi sapere che c’è al governo, devi chiedere chi c’è all’opposizione” Bruno Musso era il mio professore di Storia e Filosofia, non sempre capivo i suoi agganci da una materia all’altra ed i passaggi all’attualità ed alla politica. Visivamente sembrava uscito da una foto di inizio ‘900 con Giolitti o Giovanni Gentile, al Liceo Classico era un’istituzione. I tempi cambiano, si usa dire, ma in effetti cambiano le persone, e quindi ti può capitare, se vai al Liceo Classico Matilde di Canossa a Reggio Emilia, di avere come professore di Storia e Filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu. “Talvolta gli studenti mi chiedono autografi o chiarimenti sulle mie canzoni. Faccio volentieri i secondi perché nei miei pezzi c’è sempre un aggancio con la letteratura, la storia o la filosofia”. Tutto questo è profondamente vero e si sente in tutta la sua discografia. “L’uomo che viaggia nel vento” è un album di suggestioni che si susseguono, si inseguono, come il vento, in quanto entità sfuggevole, ma allo stesso tempo racconta storie di uomini e relazioni intense. Questo album di nicchia non è di facile ascolto, va assimilato con calma, gustato. Al suo interno la canzone più orecchiabile, cantabile, quasi pop, è senza dubbio “grecale”. È la storia di una ballerina non vedente, la cui passione per la danza non viene fermata dalla perdita progressiva della vista. Nel testo si mischiano la tragedia della bambina con la propria passione. In tutto questo interviene il vento che l’accompagna e quasi la sorregge, diventando un aiuto ed un punto di riferimento naturale ed avvolgente.

CANZONE DI UNA BAMBINA NON VEDENTE CHE DANZA

RUBRICA: L’OTTAVA NOTA

RUBRICA di: PASQUALE LANZA

Questo vento mediterraneo soffia da nordest soprattutto sulle regioni del Mediterraneo Centrale ed

Adriatico. Proveniente dalla Grecia è freddo ed asciutto. Grecale è una canzone di speranza, ma senza illusione. “Poi un soffio d’aria a tratti la raggiunge fra i suoi nastri sussurrandole: dai dai dai, fidati di te, riuscirai, riuscirai, ce la fai” ed è anche sorprendente in alcune strofe “Le sue scarpe appese al chiodo come due suicide” “Non è vero sai che i ciechi sognano il buio” Rapper ed insegnante di filosofia, sembrano figure in contrapposizione, ma per quanto l’accostamento possa sembrare poco convenzionale , questo rapper cantautore usa la musica per affrontare temi e situazioni diverse. Un altro rap è possibile. Grazie Prof.

“GRECALE” Contenuta nell’album: L’uomo che viaggia nel vento (2016)

ALTRI ALBUM CONSIGLIATI: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane (2011) Gli ammutinati del Bouncin’ ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari (2014)

Murubutu, pseudonimo di Alessio Mariani (Reggio Emilia, 27 luglio 1975)

IL VIDEO DELLA CANZONE Potete vedere alcuni brani di questo album collegandovi al sito WWW.YOUTUBE.COM e cercando semplicemente “murubutu grecale”, oppure potete inquadrare il QR Code qui sotto con il vostro QR c o de smartphone per riprodurre direttamente il video.

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RUBRICA: A PROPOSITO DI ...

RUBRICA di: MAURO IDONE

A PROPOSITO DI... “Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l’uguaglianza che non c’é” di Christian Raimo - Ed. Einaudi 2017

entre ero a Napoli in vacanza ho visto partire una manifestazione di studenti che protestavano contro l'alternanza studio-lavoro. Non sapevo cosa fosse finché non mi sono imbattuto in questo libretto: Quattro sono i fuochi centrali del discorso sull'educazione oggi: valutazione, qualità della formazione, rapporto tra mondo

IL LIBRO E L’AUTORE TUTTI I BANCHI SONO UGUALI. LA SCUOLA E L’UGUAGLIANZA CHE NON C’E’ U come Uguaglianza. L’uguaglianza che é fondamento di una democrazia. L’uguaglianza che deve essere tutelata nell’istruzione pubblica. Un libro per tutti quelli che hanno a cuore la scuola.

Christian Raimo Christian é nato a Roma, il 9 giugno 1975. Ha studiato filosofia ed ha lavoratori e scritto per il cinema, la radio e la visione. Ha fatto anche, per un periodo, cabaret con un gruppo dal nome “I cavalieri del Tié”. Il suo primo romanzo é uscito nel 2012, e si intitola

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A PROPOSITO DI ... www.coseva.coop

Ragioniere, appassionato di filosofia, socio ed ex Presidente di Coseva (dal 1988 al 1990) (bocce e libri)

della scuola e del lavoro e infine uguaglianza. Questi sono i temi del libro, quindi l'urgenza di ripensare l'idea di scuola ritornare ad una visione politica nel senso pieno del termine liberata dal cappio della economia: non si può parlare di scuola senza pensare alla cittadinanza del futuro. Occorre recuperare la centralità della scuola che, di fronte alla

Sono intorno a noi, in mezzo a noi in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti sono replicanti, sono tutti identici, guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno spendono, spandono e sono quel che hanno Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio E come le supposte abitano in blisters full-optional con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland


Uguaglianza che è il baluardo capace di resistere alle ideologie individualiste e all'elogio della competizione. Forse non tutti quegli studenti erano coscienti di quello che gridavano ma:“Solo una politica miope può immaginare di implementare un modello di alternanza scuola – lavoro in un contesto mondiale dove il lavoro diminuisce sempre più grazie all’automazione e alla rivoluzione digitale”, scrive Raimo. La scuola deve aprire le menti dare a tutti gli strumenti per diventare se stessi non diventare dei bravi lavoratori ma esseri umani liberi capaci di pensare una nuova società.

Facciamola finita di riempirci la bocca di parole come meritocrazia- alternanza scuola-lavorocapitale umano stronzate neoliberiste...non mi sento più marxista ma questa frase del vecchio Karl mi dà ancora un brivido di verità: Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni. Meditate ed approfondite... buone letture...

LA SCUOLA DEVE APRIRE LE MENTI

COMPRENSIONE del TESTO Stavolta per questa rubrica metto un significativo testo di Frankie hi-nrg mc: QUELLI CHE BEN PENSANO vivon col timore di poter sembrare poveri quel che hanno ostentano, tutto il resto invidiano poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono parton dal pratino e vanno fino in cielo han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo Sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli medi come i ceti cui appartengono terra-terra come i missili cui assomigliano Tiratissimi, s'infarinano s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom

Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio Ognun per sé, Dio per sé mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano Mani che poi firman petizioni per lo sgombero mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli Quelli che la notte non si può girare più

RUBRICA: COMPRENSIONE DEL TESTO

crisi delle altre agenzie educative, è rimasta il luogo dove esercitare l'uguaglianza.

IL VIDEO DELLA CANZONE Se volete vedere il video della canzone potete collegarvi al sito WWW.YOUTUBE.COM e cercare “quelli che ben pensano”, oppure potete inquadrare il QR Code qui sotto con il vostro smartphone per riprodurre direttamente il video.

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quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv che fanno i boss, che compran Class che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che da loro l'elemosina ogni sera quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio Sono intorno a me, ma non parlano con me Sono come me, ma si sentono meglio

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RUBRICA: GUIDA COSEVA

Altro che Guida Michelin ...

GUIDA COSEVA

Giriamo l’Italia per lavoro e quindi vi segnaliamo osterie e ristoranti caratteristici che incontriamo. Vi chiediamo di inviarci le segnalazioni del caso tenendo conto di: tipicità del locale - tipicità della cucina - buon rapporto qualità/prezzo - ambientazioni particolari - folclore - paesaggi meritevoli. Sono esclusi: ristoranti con posate d’argento - locali troppo cari - staff eccessivi di camerieri in livrea - ambienti sofisticati con la puzza al naso. Sono preferite le osterie.

Autostrada Roma Firenze, uscita FABRO, di fronte al casello Tel. 0763 832446

Piazza Garibaldi, 2 DOLCEACQUA (IM) Tel. 0184 205038 www.ristocasaebotte ga.it

www.labettoladelbut tero.com

LA BETTOLA DEL BUTTERO

Stupenda ambientazione. Si viene accolti da un enorme camino che cuoce carni di ogni tipo (il piatto forte del locale). Ottima qualitá di tutte le portate e prezzi nella norma.

CASA E BOTTEGA

Cucina ligure e mediterranea, in un’ambientazione particolare nella piazza centrale di Dolceacqua con splendida vista sul borgo, dominato dal Castello e dal ponte di etá romana.

RUBRICA: SPECIALE ODS COSEVA

OFFICINA della SOCIALITA’ CONVENZIONI ed EVENTI TUTTE LE CONVENZIONI L’elenco di tutte le convenzioni in vigore è pubblicato sul sito internet di Coseva (www.coseva.coop), nella sezione “Documenti” ed è sempre mantenuto aggiornato. Ricordatevi che le convezioni valgono solo per i soci di Coseva. Se avete idee per inserire nuove convenzioni, oppure volete dare il vostro parere su quelle eistenti, non esitate a contattarci.

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STUDI DENTISTICI Le convenzioni di COSEVA si allargano con due nuovi studi dentistici, uno a VENTIMGLIA (IM) e l’altro a SAVONA, che forniscono listini prezzi particolarmente vantaggiosi per i soci di Coseva. Prenotate subito la vostra prima visita gratuita!

DENTISTA Riviera Implantology Eurodental Community VENTIMIGLIA - FRAZ. MORTOLA (IM) CORSO EUROPA n.1

CONTATTI: Tel. 0184 226108 Whasapp 338 3240473

DENTISTA Studio Dr. Luca Garbasso e Dr. Manuela Garbasso SAVONA (SV) PIAZZA DIAZ n. 3 int. 4

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GUIDA COSEVA - OFFICINA DELLA SOCIALITA’ www.coseva.coop

CONTATTI: Tel. 019 808071


RUBRICA: I BAMBINI DISEGNANO COSEVA

I Bambini disegnano Coseva LINDA - 2017

OBLATI S. GIUSEPPE - PARROCCHIA S. GIUSEPPE Coseva ha partecipato come sponsor all’uscita del libro di Giovanni Gandolfo che ripercorre il centenario della presenza nel rione Fondura di Imperia degli Oblati di San Giuseppe.

RUBRICA: DICONO DI NOI

GIULIA - 2017

Oltre a qualche gradita copia dell’opera abbiamo ricevuto anche una lettera ufficiale di ringraziamento di cui pubblichiamo uno stralcio qui accanto. Il libro parla dei cento anni di attivitá sociale e di aggregazione giovanile accompagnate da un cd di foto storiche, sia dal punto di vista anagrafico che dal punto di vista della particolaritá di segnare momenti importanti del novecento.

BAMBINI DISEGNANO COSEVA - DICONO DI NOI www.coseva.coop

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NOTIZIE VARIE

ETICA E RESPONSABILITA’: RINNOVARE UN IMPEGNO l nostro Presidente Novello Giovanni ha partecipato martedì 18 luglio al convengo “25 anni dopo via D’Amelio”, un convegno organizzato a Ventimiglia in collaborazione con la SPES, la CGIL SPI e il comitato territoriale ARCI di Imperia. Il 19 luglio scorso ricorrevano i 25 anni dalla strage di Via D’Amelio”, occasione per ricordare la figura di Borsellino ed il suo ruolo nella stroia della lotta alle mafie. Diceva Borsellino “La lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della complicità.”

LA NUOVA LEGISLAZIONE SULLA PRIVACY A Partire dal prossimo 25 Maggio 2018 entrerà in vigore un nuovo Regolamento Europeo sulla tutela dei dati personali (GDPR 2016/679). COSEVA è già al lavoro per aggiornare il proprio sistema alle numerose ed importanti novità normative. Nel frattempo ricordiamo a tutti i soci che la normativa attualmente vigente prevede anche sanzioni per i lavoratori che non rispettano il vincolo, sottoscritto in apposita lettera di incarico, sul mantenimento del "segreto aziendale" - vedere articolo tratto dalla rivista INFOLEGA. Prossimamente vi aggiorneremo con le novità introdotte dal nuovo Regolamento Europeo.

COSEVA FESTEGGIA IL DIFFEST DI BADALUCCO

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NOTIZIE VARIE


spettando il Natale dicembre porta nuovi regali a chi lavora in Coseva. Nella zona commerciale delle Braie, a Camporosso, sarà costruita la nuova sede. Una struttura di cinquemila metri cubi circa, per una superficie di mille e duecento metri quadrati. “La futura sede – spiega il presidente della ditta, Giovanni Novello – sorgerà a circa duecento metri da quella attuale, ma su un’area molto più ampia. Lavoriamo in previsione di una crescita anche dal punto di vista occupazionale”. In attesa di “farsi questo regalo”, i primi doni sono arrivati ai figli di coloro che in Coseva lavorano. “Come tante altre iniziative possiamo dire che anche questa è diventata storica – commenta il presidente di Coseva – Ormai sono circa trent’anni che in questa festa i soci portano i loro figli a ritirare i doni “direttamente” da Babbo Natale. Un’immagine di questa festa? Mattia Maccario che veniva qui a prendere il regalo quando aveva 4 anni e ora è nel Cda della nostra cooperativa: l’immagine di una cooperativa che cresce mettendo al centro la vita degli uomini, delle donne che ci lavorano e delle loro famiglie”.

NOTIZIE VARIE

COSEVA. SOTTO L’ALBERO LA NUOVA SEDE E I REGALI PER I FIGLI DEI SOCI

ENCOMIO AL NOSTRO SOCIO ANDREA PERDICCHIA l nostro socio Andrea Perdicchia ha ricevuto un encomio personale dal nostro Cliente Orchestra sinfonica di Sanremo. Riportiamo volentieri la lettera ufficiale con cui gli abbiamo segnalato l'accaduto. Caro socio, è mia abitudine ringraziare tutti quelli che portano faticosamente avanti il loro contributo per la crescita della nostra cooperativa, perché sono cosciente che il nostro vero ed unico capitale è quello umano. A maggior ragione devo ringraziare la Tua persona, in quanto sei stato oggetto di un encomio scritto proveniente dallo stimato Presidente e Direttore della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo Maluberti Dott. Paolo. L’encomio, che ti allego, ha un valore ulteriore al suo contenuto derivante dall’esperienza professionale del Dott. Maluberti che è anche un ottimo conoscitore del mondo cooperativo dove ha occupato ruoli dirigenziali acquisendo competenze tali da renderlo estimatore dell’impegno e delle fatiche nel settore dei servizi nel quale operiamo. Grazie Andrea per quello che fai tutti i giorni per noi, e ti chiedo espressamente di essere presente alla nostra prossima assemblea soci, dove vorrei avere il piacere di consegnarti personalmente un riconoscimento. Un ringraziamento anche al Dott. Maluberti per la sensibilità espressa. Il Presidente Novello Giovanni

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NOTIZIE VARIE

LA LAUREA DI ALICE lice, la figlia del nostro socio Nicola di Quinzio e della nostra ex socia (recentemente andata in pensione) Sandra Miceli, si è laureata con il massimo dei voti! Alla festa di laurea era presente una delegazione di Coseva. Complimenti e tanti auguri alla dott.ssa Alice!

DAL PIANO STRATEGICO COSEVA: I NOSTRI VALORI

EVENTI iportiamo due locandine di eventi che hanno coinvolto Coseva. Il primo un opera teatrale organizzata dal nostro cliente Solvay. Il secondo un esposizione d’immagini dedicata alle palme perdute, tredicesima giornata del contemporaneo AMACI, sponsorizzata da Coseva.

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FOTO CURIOSEI FOTO CURIOSE www.coseva.coop

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SINTESI E TRADUZIONE

Page 4 Article by Coseva's President Giovanni Novello, from the title “ I prove I deserve it”. It is necessary to change the attitude towards the meritocracy: to have a qualification or to be a good worker it's not a warranty of a fair recognition, IT'S NOT ENOUGH. Page 6 Article by Maria Teresa Roncone, Coseva's Multiservice work director. Through Antonio Nicitra's words, she explains the difference between “worth” and “I worth it”.

THANKS to / MERCi à - Dott.ssa Ilaria Nicodemo - Cooperativa GPS Giovani per la Scuola

Page 7 Article by Cristina Corda, Assistant to Logistics Works Management in the Piedmontese area. "Great men" is the title of her article where she tells how simple manners are accompanied by great merits.

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Page 8 Article by Paolo Guglieri, graduated in Engineering, in Coseva deals with the Integrated Management System. Merit? This Unknown ... but is it really that? Using this title, in his article, Paul wants to say "do not be afraid and do not be discouraged, because merit is destined to be winning". Page 10 Article by Mattia Maccario, who tells us about today's Meritocracy. The digital meritocracy, that is the meaning of the word crowdfunding and the development of projects after the approval of the people of the web. Page 12 Article of the lawyer Andrea Policari in which he tells us that who is the most deserving in our society always finds the right way. The title calls it "The Government of the Best". Pag 14 Special "Legality Rating". Coseva has achieved an important result. The maximum score in the LEGALITY RATING. 3 Stars! Page 16 In this column, Maria Teresa Roncone talks about robotics, and asks us if one day robotic technology will steal jobs. Page 17 In this column, Pasquale Lanza (Personnel Manager) tells us about a song called "GRECALE", talking about a blind girl who dances. Page 18 In this section Mauro Idone (Accountant and former Coseva's President) offers us a book by Christian Raimo, "all the desks are the same". The Equality that is not at school.

Page 4 Article du président de Coseva, Giovanni Novello, sous le titre "Je prouve que je le mérite". Il est nécessaire de changer l'attitude envers la méritocratie: avoir une qualification ou être un bon travailleur n'est pas une garantie d'une juste reconnaissance, CE N'EST PAS ASSEZ. Page 6 Article de Maria Teresa Roncone, directrice du travail multiservice de Coseva. A travers les mots d'Antonio Nicitra, elle explique la différence entre «valeur» et «je le vaux bien». Page 7 Article de Cristina Corda, Assistante à la gestion des travaux de logistique dans la région piémontaise. "Grands hommes" est le titre de son article où elle raconte comment les manières simples, sont accompagnées de grands mérites. Page 8 Article de Paolo Guglieri, diplômé en ingénierie, chez Coseva s'occupe du système de gestion intégrée. Mérite? Cette inconnue ... mais est-ce vraiment ça? En utilisant ce titre, dans son article, Paul veut dire «N'ayez pas peur et ne vous découragez pas, car le mérite est destiné à gagner».

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SINTESI E TRADUZIONE

Page 10 Article de Mattia Maccario, qui nous parle de la méritocratie d'aujourd'hui. La méritocratie numérique, c'est le sens du mot crowdfunding et le développement de projets après l'approbation des gens du web. Page 12 Article de l'avocat Andrea Policari dans lequel il nous dit que celui qui mérite le plus dans notre société trouve toujours le bon chemin. Le titre l'appelle "Le gouvernement du meilleur". Pag 14 Spécial "Notation de légalité". Coseva a réalisé un résultat important. Le score maximum dans la notation de légalité. 3 étoiles!

Page 17 Dans cette rubrique, Pasquale Lanza (responsable du personnel) nous parle d'une chanson intitulée "GRECALE", qui parle d'une fille aveugle qui danse. Page 18 Dans cette section, Mauro Idone (comptable et ancien président de Coseva) nous offre un livre de Christian Raimo, «tous les bureaux sont les mêmes». L'égalité qui n'est pas à l'école.

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THANKS to / MERCi à - Dott.ssa Ilaria Nicodemo - Cooperativa GPS Giovani per la Scuola

Page 16 Dans cette rubrique, Maria Teresa Roncone parle de robotique et nous demande si un jour la technologie robotique volera des emplois.

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I VANTAGGI PER I SOCI COSEVA

L’ASSISTENZA AI SOCI COSEVA

- Lavorare in una cooperativa trasparente che applica i contratti e le leggi sul lavoro (sembra una cosa dovuta, E LO E', ma non è da tutti). - Ristorno: beneficiare a fine anno di aumento gratuito di capitale sociale in funzione del buon esito della gestione. - Incentivi e premi settoriali. - Dopo 10 anni di lavoro iscrizione gratuita ad assicurazione sanitaria ulteriore rispetto a quelle eventualmente previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. - Attività ricreative: gite, svaghi, cene ecc. gratis o con partecipazione simbolica per i soci. - Remunerazione del capitale sociale decisamente superiore agli interessi bancari. - Convenzionamento con fondo integrativo pensionistico. - Lavorare con la possibilità di beneficiare di incentivi economici. - Conoscere e sapere per poter decidere.

I DODICI PRINCIPI GUIDA DELLA COOPERAZIONE:

SETTIMO PRINCIPIO L’esistenza della cooperazione, il suo segno distintivo, la sua regola sono fondate su principio di solidarietá. Al fondo di ogni relazione o transazione tra soggetti economici esistonno sempre i rapporti umani.

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