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Riti eucaristici a Palmi
T’adoriam Ostia Divina
di Filippo Marino
Le processioni del Corpus Domini degli anni ‘60
G
randiosa, imponente e solenne era a Palmi la processione del “CORPUS DOMINI” guidata dall’Arcidiacono della Città Mons. Ottavio Casuscelli con a latere i sacerdoti Mons. Giuseppe Creazzo e Don Giovanni Ammendolia. La processione accompagnata dagli scouts del Reparto Palmi I coinvolgeva tutte le associazioni cattoliche dei fanciulli, dei giovani e degli adulti, i terz’ordini carmelitano e francescano, gli altri movimenti interni alle parrocchie, al santuario del Carmine, a tutte le chiese e aveva carattere cittadino per la presenza del Sindaco che, in atto di devoto omaggio reggeva l’ombrellino, dei membri la civica Amministrazione che “sentivano” questa manifestazione di Fede eucaristica, il tutto promosso, regolato e voluto dallo stesso Padre Ottavio che non solo reggeva l’Ostensorio… il Cielo e la terra ma che puntualmente, ieraticamente e responsabilmente guidava quei molti prispoletti/e ai quali in mattinata aveva amministrato la Santa Comunione. Ma il Cristo Eucaristico a Palmi non si pregiava solo di questa processione: a seguire la Matrice, così chiamavamo familiarmente la nostra Con-cattedrale perché “mater omnium Ecclesiarum Palmensium” regalava ai fedeli devoti altre quattro processioni eucaristiche. Vediamole. Venerdì successivo: la chiesa principale nella processione del Santissimo Corpo di Cristo percorre vie e viuzza dell’area nord della parrocchia, vengono allestiti altarini con deliziosi addobbi floreali e corale è la partecipazione; Sabato successivo: questa volta come prima è interessata l’area sud della Parrocchia della Matrice e ovunque inni e cantici si elevano a Gesù Eucaristia che il sacerdote adora col popolo credente; Domenica, esce il Soccorso: puntuale prima col Canonico Parroco Filippo Papalia, poi con Mons.Creazzo l’Ostensorio col Santissimo viene recato tra le mani e puntualmente seguito da tutto un popolo in festa che con fiori, lumini e gli stessi
altarini votivi omaggia l’Ostia Santa. Vogliamo fare a mo’ di sintesi questo remember perché come abbiamo significato a Chi di competenza il gesto sacrilego, blasfemo ed antieucaristico a Palmi del Febbraio scorso meritava una risposta esterna, pubblica e più corale perché l’Eucaristia che è sempre nel cuore di tutti noi, pregata in unum con la Madonna Madre dell’Eucaristia possa produrre in tutti noi i frutti sperati. Augete Fidem nostram ! Ri-esce il Lunedì dalla Matrice per le strade non percorse prima e col solito orante entusiasmo di chi per credere vuol vedere e di chi per vedere deve certamente credere; Martedì successivo: ultima processione della Matrice di solito presieduta dall’Arcidiacono che tocca le strade periferiche della parrocchia: a Via Mancuso bellissimo altarino delimitante le due parrocchie (Matrice e Soccorso): preghiere eucaristiche, canti e, come un po’ negli altri giorni, l’immancabile bumbaru dei fuochi pirotecnici tradizionali; non nascondo che lì per lì davo un occhio all’Elevazione e dopo un po’ ai giochi di luce: chissà anche questo era un modo bambino di amare “onnicomprensivamente” l’Eucaristia… Mercoledì è la volta “du Carminu”: il Cristo Eucaristico usciva trionfamnente dal Santuario sorretto dal Reverendo Priore Carmelitano, dai frati del Santuario, dal Terz’ordine, dalla Congrega e dai … tradizionali Paggetti che tenevano le loro bandierine in un modo tutto singolare… piegando, cioè, in modo anomalo l’indice e il mignolo della dx ! La processione eucaristica carmelitana arrivava ad un capovia della strada che va alla Stazione Ferroviaria per tornare indietro e percorrere le altre vie adiacenti al Santuario; Giovedì dell’ottava è la volta della parrocchia del Rosario: il Parroco francescano chiudeva il ciclo delle processioni eucaristiche, portando l’Ostensorio fino agli estremi confini cittadini “du Passazzu” e poi venendo con il Terz’ordine, il piccolo clero, gli stessi confratelli verso il
Trodio, dove negli ultimissimi anni conciliari, venne edificato dalla popolazione residente un IMMENSO ALTARE votivo che non fu solo un fatto di colore o di folklore ma vieppiu’ il SIMBOLO delle tradizioni religiose ed eucaristiche della PALMI CRISTIANA. Con questi sentimenti noi partecipiamo ai GIOVANI le nostre tradizioni di fanciulli, giovani e - perchè no! - adulti, nella consapevolezza che l’ardore, l’aderenza, lo sviluppo di ciò che costituisce la nostra Fede sia sempre sostegno di indomito coraggio anche per loro e le future generazioni.