Corriere della Piana - Inserto Sportivo n.41 Sport Magazine

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Supplemento al Corriere della Piana N°41 anno 2016 - “Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% Aut: ATSUD/CZ/518 val. dal 13/10/15”

Adeus Campeões


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Piazza 1° Maggio - PALMI (RC)

Nettuno Nuoto A.S.D.

c/o Grand Hotel Stella Maris C.da San Gaetano s.n.c. 89015 PALMI (RC)


Editoriale

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Johan Cruyff e Cesare Maldini

Così diversi, così uguali

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ue grandi dello sport ci hanno lasciato. Nel volgere di pochi giorni hanno varcato il Ponte dell’Arcobaleno Johan Cruyff e Cesare Maldini. Due grandi del mondo del calcio. Due storie così diverse e così uguali. Diverse perché espressioni di due generazioni calcistiche profondamente distanti: Maldini figlio di un’era in cui la televisione non era così presente e spettava ai cronisti della radio e ai giornalisti dei quotidiani raccontare e quasi far rivivere le immagini di una gara che essi - privilegiati per mestiere - avevano seguito da vicino. Oltre le cronache, per i più giovani, reCorriere della Piana stavano le immagini Sport Magazine a colori delle figurine Panini. Cruyff figlio di Supplemento al una generazione più Corriere della Piana recente - più giovane N°41 del 23 Aprile 2016 di quasi un ventennio Direttore Responsabile - e araldo di una OlanLuigi Mamone da emersa prepotentemente alla cronaca per Testi quel suo gioco di meGianluca Iovine lina e per quella tattica Gaetano Mamone dello spostamento in Deborah Serratore Francesco Lacquaniti avanti delle retroguarGianni Romano die atto a provocare il Francesco Falleti fuorigioco degli avMichelangelo Monea versari. Una Olanda Mario Spanò esplosa dopo il mitico Mondiale messicano Foto Gianluca Iovine del ’70: quello della Pasquale Pitti staffetta fra Sandro Saverio Albanese Mazzola e Gianni RiDeborah Serratore vera e della semifinale Luca Spinelli contro la Germania Free’s Tanaka Press vinta ai supplementaGrafica e impaginazione Umberto Sirò

di Luigi Mamone

ri. Quel Mondiale e quel calcio erano ancora culturalmente vicini alla generazione di Maldini. Quello successivo e quelli ancora dopo - furono marchiati indelebilmente dalla presenza di Cruyff e di quella sua incredibile Olanda coi giganteschi gemelli Willy e René Van De Kerkhof. Maldini e Cruyff smesse le scarpette chiodate seppero poi essere ancora esempio e guida: in molteplici ambiti, nazionali e di club. Traguardi prestigiosi per entrambi e una unica linea rossa di passione e di lealtà che li ha accomunati fino alla fine: la coerenza e la riservatezza. Leaders capaci di guidare senza mai sentirsi personaggi di uno star system sportivo che genera e distrugge miti a spron battuto. Grazie di tutto. Grazie per averci fatto sognare e quando l’Olanda melinava contro gli azzurri - anche arrabbiare. Grazie per averci insegnato che oltre lo sport deve essere sempre posta la lealtà e la coerenza.


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Primo set - La Jolly ci crede

di Gianluca Iovine

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Il sogno sfumato della Jolly Cinquefrondi

a folla è di veri appassionati, al Palazzetto dello Sport di Cinquefrondi. Si gioca per un posto alle finali nazionali del Volley uomini giovanile. Tre province, tre squadre, tre storie, mettono di fronte la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, la Caffè Ajello Corigliano Volley, la Sosti Mand’Or Pallavolo Cinquefrondi. Da poco sono passate le tre, questo martedì pomeriggio, e fa effetto, mentre comincia il riscaldamento degli azzurri di casa e degli ospiti in tenuta rossa, sapere che dal triangolare di questa piccola città di grande cultura verrà fuori la campionessa regionale. Vibo e Corigliano sono squadre titolate,

e Cinquefrondi è ancora troppo poco esperta per scommettere fino in fondo su se stessa, ma ha grande coraggio, e gli stimoli giusti per vincere contro avversari di livello superiore. Il caldo che già fuori era forte, dentro l’impianto si fa insopportabile. Impossibile non ci siano ricadute sulla freschezza degli atleti in campo. La musica è sempre più alta, violenta, come gli scambi tra alzatori e schiacciatori. Reggaeton e downbeat fanno salire l’adrenalina. La prima partita può cominciare: i Locali della Jolly Cinquefrondi contrapposti agli Ospiti della Tonno Callipo Vibo Valentia. Arbitrano Domenico Meliti di Cosenza e Antonio Mazza di Catanzaro.


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SET 2 - La Jolly prende il largo

SET 1 E l’inizio è tutto per la Jolly, con Pasquale Arena sicuro in battuta. Al primo break del primo set Cinquefrondi conduce 7-2. La firma di Aprile sull’11-3 e l’evidente difficoltà della Tonno Callipo spingono alle prime strategie. Andrea Augello riporta sotto Vibo, tenendo la battuta. Il secondo break segna 11-7 per la squadra di casa. Salmena e Aprile scuotono la squadra, che viaggia a corrente alternata dal 12-8, fino a un rischioso 12-10 dopo un bel muro di Foti. Schiavone e Aprile non tengono le rispettive battute, il match sembra compromesso dal caldo, e i punti restano due: 13-11. Ogni tanto un lift sotto rete infiamma le tribune del Pala Bonini, che assistono all’errore in battuta di Malara, e a un primo set, che grazie a Pagnotta allinea quasi completamente Vibo a Cinquefrondi sul risultato di 15-14. Ed è qui che la Jolly ritrova se stessa, con Arena in battuta. Corrado schiaccia con convinzione, ma anche Vibo sembra stanca. Arriva un insperato 19-15 per invasione, molto discusso dal trainer Chirumbolo. Il 20-15 richiede il break, e la Callipo gioca duro, per riprendersi il set, con Augello. Il gioco d’attesa di Cinquefrondi non rende, e l’ultimo break vede le squadre sul 20-18. Giocare alto contro schiacciatori di livello come i rossi di Vibo è un errore, che dal 21-18 riporta la Tonno Callipo al 21-20. Mafrici carica i suoi, ma mentre Garoffolo sostituisce Salmena si arriva al 22-21. Con Salmena e Mafrici il set è quasi chiuso: 24-21. Malara in battuta, 25-21 della Jolly e cambio campo. SET 2. J Balvin canta Si necesitas reggaeton, dale! e il Palasport si fa sentire più della musica. Davide Mafrici, eroe della Jolly, apre le danze. Malara in battuta, invasione e fallo di

Foti in battuta. Dal nervosismo si arriva già al 4-1. Sbaglia Malara, ma la difesa Tonno Callipo è costretta al 5-2, e non tiene la battuta strappata alla Jolly. Con Augello in battuta le cose cambiano, e si arriva al 6-6, segno che la squadra vibonese è in ripresa. Punti fatti e subìti, e con Samuele Aprile la Jolly si fa murare all’8-8. Succede che per la prima volta Vibo vada in vantaggio, anche se poi ripresa e superata 10-9. Errori importanti, e la Callipo arriva anche al 10-12. Un’invasione riporta le cose in equilibrio 12-12. Gli sbagli di Salmena e Pagnotta comunque portano al 13-15. Un punto contestato è invece la chiave del set, perché dal possibile 15-16 si arriva al


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Set 5 - La Jolly non si arrende

16-15. Al 17-15 della Jolly c’è time out. Spezzare il gioco cambia ancora le cose, e Foti segna il 18-18. Secondo time out al 18-19, e anche grazie ad alcune decisioni arbitrali non sempre scontate, Cinquefrondi risale. Con le maniere forti, obbliga Vibo a difendersi, e ottiene un buon 22-19. Malara dà il 23-20, ma poi sbaglia. Mafrici regala il 24-21, prima del definitivo set point del 25-21. SET 3 Si comincia, e la musica è diversa, in ogni senso. La battuta di Foti, il fallo di Arena, la successiva invasione, insieme a una difesa provata dalla sforzo dei primi due set, danno come risultato lo 0-5 per la Tonno Callipo. Time Out e lo sforzo di Salmena di riportare in partita la Jolly, che dall’1-5 arriva con Mafrici al 2-6. Di errore in errore, i punti di distacco sono cinque o magari quattro, ma mai di meno. E anzi, un out sfortunato porta al 3-9. Aprile e Mafrici non si arrendono, ma il secondo time out mostra un tremendo 4-11. Manca la lucidità, e quando anche De Santis cede alla diagonale del 4-13, il pubblico capisce che il momento è difficile. Aprile, Malara

e Salmena inventano tre punti d’orgoglio per il 7-13, ma ne’ la musica, sempre più trascinante, ne’ il coraggio della Jolly cambiano le cose. Il pallonetto del 10-16 della Tonno Callipo, e il gioco contrapposto degli out esalta Corrado, scorer di giornata. Mafrici tiene in partita i suoi che ottengono un prezioso 15-18, ma un fortunoso out e le scelte tecniche, portano al 15-19, mentre il 14 della Jolly è piegato dai crampi. L’ace della Callipo, e poi Foti, e ancora Augello, di forza, in una vertigine che sale fino al definitivo 15-25. SET 4 Si arriva al primo time out con la Jolly in svantaggio con la Tonno Callipo per 4-8. Prima la costanza di Foti, poi gli attacchi sulla battuta avversaria, e poi alcuni errori, tengono comunque in partita nella fase iniziale i biancazzurri, che si erano portati anche al 4-5, salvo poi cedere in sequenza per ace, battuta e invasione. E se Mafrici e Aprile, insieme a Salmena sembrano essere i più incisivi per Cinquefrondi, fino a un insperato 9-10, un’invasione allontana il possibile pari, che però è nell’aria, fino addirittura a un clamoroso 13-


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Set 5 - La Tonno Callipo vince la partita

11 su no touch della Callipo. Secondo time out, e Jolly ancora più cattiva: 14-11. Poi, però l’invasione di Malara e la successiva doppia, insieme alla forza dirompente della Callipo riportano il set in parità. Le emozioni si alternano, favorendo chi è in battuta. Una serie di falli ed errori evitabili sembra determinare una sorprendente vittoria d’incontro e di set della Jolly, con il time out chiamato sul 19-15; ma ecco che la partita cambia ancora, per il contestato out fischiato a Salmena, per il muro imponente di Foti. Nonostante le discussioni dei rossi, un punto decisivo viene dato alla Jolly, che è ancora avanti 21-18. Temperatura e tensione salgono di pari passo. Ma se la sfortuna esiste, è qui e ora. Al time out la Callipo è già a una lunghezza. Si riparte dal 21-20, e la rete dice che è pari. Foti firma il sorpasso e un 4-0 senza appello. Caldo e forza della Callipo, ed è 21-24. Sul ciglio del burrone, la Jolly prova a tirarsi su annullando il set point con Arena, e poi superandosi con Salmena. Altro punto contestato. Sembra un sogno, quel 24-24, ma poi la Callipo conquista un punto nervoso e poi l’ace del 24-26. E ora? SET 5 Se il quarto set ha ristabilito la parità, al quinto tutto può ancora succedere. Il pubblico l’ha capito, e non smette di incitare la Jolly, mentre Duck Sauce martella con “Barbra Streisand” cuore e orecchio di chi siede al Palasport. Parallela della Callipo, doppia in palleggio della Jolly, ed è già 0-2 per gli ospiti. Per un Mafrici che picchia duro, la Tonno Callipo alza il muro, fino a costringere gli avversari alla doppia: 1-5. Time out doveroso, con

Enrique Iglesias che serve a darsi la carica, e a salire almeno fino al 3-5. In un attimo però ace e battuta, complice un out, portano l’incontro al 4-9. Aprile mura, e la Jolly continua a crederci, anche se un’invasione interrompe tutto sul 6-10. Salmena e Mafrici piegano il muro di Vibo, e al time out è 9-11. La Callipo sembra staccare, ma il caldo si fa sentire, e la Jolly si riporta a una lunghezza di distanza: 11-12. La Jolly arriva al pareggio, e se la Callipo attacca, un out dà speranza alla Jolly. Dal 13-13 è Arena a trascinare la Tonno Callipo, e ancora l’out a far risalire Cinquefrondi. Siamo alle battute finali: la Callipo è anche fortunata, sul 14-15. La rete illude, ma dal 1515 in due punti arriva la resa: la Tonno Callipo vince di forza: 15-17. La favola impatta sulla rete. La stanchezza produrrà poi la sconfitta con la Caffè Ajello Corigliano, che poi cederà in finale alla Tonno Callipo. La Finale Regionale Under 19 Maschile incorona così la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, ed è un buon segno per Pippo Callipo, che dopo la solidarietà anche degli avversari per le intimidazioni vigliacche subite, potrà ancora una volta gridare al resto d’Italia che c’è una Calabria giovane, pulita, che non si arrende alle cosche. Saranno i ragazzi della giovanile guidata da Mister Chirumbolo e dalla giovane stella della Nazionale Under 20 qualificata agli Europei di Bulgaria Francesco Corrado, rappresenteranno la nostra regione alle Finali nazionali di Parma, dal 2 al 5 giugno. Questo, mentre la Tonno Callipo in A2 giocherà i play off per provare a tornare grande.


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Regionale Motocross: Lamezia, atto secondo di Gaetano Mamone

Più precisi di un Rolex ! Grande professionalità all’Oasi del Mediterraneo

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l Motoclub Oasi del Mediterraneo si è confermato al top del proprio elevatissimo livello organizzativo in occasione della 2^ prova del campionato regionale, lo scorso 4 Aprile. La cornice dello splendido impianto, a parte qualche lustrino in meno in termini di striscioni pubblicitari a bordo pista - banner di sponsor esposti dal promoter degli internazionali - e che comprensibilmente non potevano più esserci era in tutto uguale a quella del 6 Febbraio. Logistica, precisione, professionalità della DDG e di tutto lo staff è stata esattamente uguale. Le gare si sono svolte con una precisione cronometrica, rallentata di qualche minuto durante la gara 1

solo dalla difettosa caduta di uno dei cancelletti che costringeva a ripetere la partenza in due batterie. Per il resto - ripetendo le parole entusiastiche di Salvo Catinello, referente motocross della Sicilia, a metà mattinata “Sembra di essere in Svizzera! Tutto sta funzionando come un Rolex! - la gara è stata esemplare a conferma che la professionalità della squadra degli uomini del Co.Re. Calabria, tante volte ingiustamente denigrata, non ha niente da imparare. Da nessuno. Le gare in entrambe le manches sono state tutte belle e avvincenti, ricche di duelli. La neoistituita classe promorace (riservata a neofiti e amatori) si è calata a meraviglia nel clima da Mundialito del re-


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gionale FMI curato dal Co.Re. e anche le loro gare sono state combattute anche se, c’è da dire, qualcuno di questi piloti Promorace non avrebbe sfigurato fra i nazionali: classe nella quale il prossimo anno - volendo - potranno decidere di correre. La caratteristiche della pista - bella, ma veloce, tecnica e anche nelle wawes prima del salto del traguardo molto impegnativa, ha messo alla frusta la preparazione dei singoli, esaltando lo splendido stato di forma di Carbone , Capristo, Marafioti e altri, mandando in infermeria - fortunatamente senza seri problemi - i meno preparati, vittime di cadute dovute alla stanchezza. Il prossimo appuntamento sul duro con la terza prova del

regionale è fissato sulla pista S. Anna - a Laureana, uno di quegli altri impianti che piacciono molto a piloti e pubblico ma - prima ancora - vi sarà l’overture stagionale del Beach Cross, nella splendida Location di Tortora a cura del Moto Club Gli Amici di Praia a Mare. I vincitori di giornata nelle due classi regionali sono stati ancora una volta Marafioti in MX1 e Carbone nella MX2. Purtroppo assente per infortunio Francesco Laudonio, al quale - pare - si affiancherà per un ritorno graditissimo il padre, il mai dimenticato e fortissimo Alessandro. Ipotesi per la quale - la domanda sorge spontanea - si porrà il problema su chi - fra i due utilizzerà il cult number di famiglia N° 88.


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di Deborah Serratore

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Nettuno Nuoto ASD Palmi

Generazione di fenomeni

on importa se vivi in una realtà ristretta, se nuoti in mare chiuso e poco valorizzato. Se hai passione, volontà, adrenalina puoi sempre ambire all’Oceano. L’ambizione ha portato una squadra di nuoto palmese a diventare, nel giro di dieci anni, la società affiliata FIN più importante della Piana. Sostenuti dalla volitiva presidentessa Brunella Crucitti, i giovani delfini della Nettuno Nuoto A.S.D. Palmi, con soli 30 iscritti, riescono a competere con i rapidissimi banchi di squali rappresentati dalle più prestigiose associazioni natatorie della regione, come Reggio Calabria e soprattutto Cosenza. Piccoli squali che percorrono ogni giorno 7-8 km a mollo in acqua, in un’ala dell’elegante Grand Hotel Stella Maris: le vasche della piscina sono un po’ più corte di quelle indoor (23m anziché 25), ma la passione di questi ragazzi è grande. Il “Sacro fuoco dell’acqua” è trasmesso dal coach FIN Ivo Ottolenghi e dall’istruttrice Cristiana Costa: sono quattro i delfini portati ai campionati regionali invernali assoluti e di

categoria in vasca corta, disputati il 12 e 13 Marzo presso l’impianto Pagliavino di Catanzaro. Quattro giovani talenti rappresentati l’intera piana, tutti e quattro a medaglia nelle gare di categoria. I “fab four” Domenico Filardo, Nicola Ocello, Santo La Rosa ed il campioncino Gianluca Tegano hanno dato filo da torcere ad i blasonati team della regione, portando la Nettuno a concludere la manifestazione con un onorevole ottavo posto nella classifica generale e il nono di quella di categoria. Il 16enne gioiese Santo La Rosa ha ottenuto ottimi piazzamenti in categoria juniores, tra cui spiccano i quattro bronzi per quattro distanze diverse dello stile libero (dai 50 ai 400). Per la categoria cadetti invece, la Nettuno ha fatto valere il detto “pochi ma buoni” portando i diciottenni Nicola Ocello e Domenico Filardo quasi sempre sul podio. Nicola, di Polistena, è giunto terzo nei 200 misti e nei 50 stile. Nei 200 farfalla invece ha ottenuto l’argento alle spalle dell’amico di allenamenti Domenico, che in quella gara oltre all’oro di categoria ha vinto anche il bronzo assoluto. Dome-


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nico Filardo è l’unico atleta della Nettuno ad essere riuscito ad andare a medaglia sia in termini di categoria che assoluti, inorgogliendo la sua squadra e la sua Melicucco. Oro di Categoria e bronzo generale per lui anche nei 100 farfalla col fulmineo tempo di 58.34 (ottima la seconda frazione di gara). Si accorciano le distanze, ma la musica non cambia, è sempre Filardoro: con un 26.70 si piazza davanti a tutti anche nei 50 farfalla, ed appende al collo altre medaglie tra i cadetti. Argento nei 400 misti e nei 100 dorso (dove si è posizionato alle spalle del formidabile Matteo Cinquino della Swim Race), bronzo nei 100 stile. Ha solo 14 anni ma ha già cuore muscoli e cervello altamente sviluppati: Gianluca Tegano, giovane promessa palme-

se, da Catanzaro Lido si è portato dietro due bronzi (100 e 200 rana) e una valigia piena di obiettivi, primo fra tutti ottenere il tempo giusto per partecipare ai Criteria, ossia i campionati italiani giovanili, che ha mancato solo per 30 centesimi. Per Gianluca lo sport è un affare di famiglia (papà Giuseppe è corridore e la mamma è un’ex nuotatrice): per lui nuotare è una cosa estremamente naturale, tant’è che a sei anni ha deciso di competere a livello agonistico. “In quell’occasione dissi a mio figlio: facciamo una scommessa” –ricorda simpaticamente papà Giuseppe- se ti butti dal trampolino di 4,5 metri puoi competere. E Gianluca si tuffò”. La sola passione però non basta se non si trova l’ambiente giusto per coltivarla. Gianluca e gli altri giovani delfini come lui, innamorati dell’acqua, sono esseri sempre più in via di estinzione: ci vuole un ambiente sano che sappia tutelarli, e la Nettuno nuoto –che progredisce sotto l’occhio vigile di Brunella Crucitti- è l’habitat ideale per chi vive di passioni. La Nettuno nuoto protegge i suoi giovani campioni, visti come dei fenomeni dalle altre società calabre, ma trattati come dei ragazzi normali da istruttori e famiglie. I ragazzi del gruppo sportivo palmese hanno capito che non bastano braccia potenti e rapide virate per nuotare. Ci vuole umiltà. Solo chi ha un cuore umile può passare da una piccola vasca corta a un grande Oceano.


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Completato il rinnovo del manto di Francesco Lacquaniti

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Ricomincia la storia Il Lopresti inaugurato in pompamagna

’eravamo lasciati quasi un anno fa… Era, infatti, il 25 aprile 2015 quando la Palmese di Salerno, che aveva stravinto il campionato di Eccellenza Calabria, con il punteggio record di 85 punti, regalava l’ultima gioia alla propria tifoseria, sul polveroso terreno del Leggendario campo sportivo Giuseppe Lopresti, vincendo la sua seconda Supercoppa Calabria… Ed ecco che, finalmente, il 3 aprile 2016, la casa naturale della Palmese (dopo i lavori di ammodernamento, brillantemente, eseguiti ad opera della EDILTECNICA COSTRUZIONI DI SCARPINO A. & C. S.A.S. di Lamezia Terme), ha riaperto i battenti. Tutto ha avuto inizio, sabato 2 aprile alle ore 17:00, con l’inaugurazione ufficiale, il cui primo passo è stato quello della posa di

una corona di alloro sotto la stele marmorea di Giuseppe Lopresti da parte di Cesare Cosentino. A seguire ecco il taglio del nastro del primo cittadino di Palmi, Giovanni Barone, presente assieme al Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Antonio Cosentino, al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Calabria Saverio Mirarchi e al Consigliere del Comune di Palmi Rocco Surace. Da sottolineare, in particolare, tra i vari interventi che si sono susseguiti, oltre al ricordo del compianto Gianni Penna (autore dell’inno ufficiale della Palmese), le, significative, parole di Don Silvio Mesiti il quale ha tenuto a rimarcare che tutti noi nella vita corriamo ma che non è tanto importante chi arriva prima quanto chi non si ferma. Ed eccoci così giunti a domenica 3 aprile. Per l’occasione, in una giornata baciata da

I giocatori neroverdi applauditi dai tifosi Foto Saverio Albanese


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Il Giuseppe Lo Presti gremito di tifosi neroverdi Foto Saverio Albanese

uno splendido sole, la Palmese del neotecnico Mario Dal Torrione ha incrociato il Reggio Calabria di Cozza, in una partita, quasi da ultima spiaggia, valevole per la sestultima giornata del campionato nazionale di SERIE D. La partita con gli amaranto, preceduta dagli scroscianti applausi rivolti a Carbone e Praticò, che ritornava a giocarsi a Palmi dopo oltre sessantatré anni (era infatti il 4 gennaio 1953 quando la Palmese di Hirzer rifilò un pesante 4-2 alla più quotata formazione del capoluogo), ha vissuto momenti esaltanti, soprattutto, sugli spalti, gremiti fino all’inverosimile, grazie alla presenza di oltre duemila spettatori, cinquecento dei quali giunti dalla terra dell’antica Reghion. Al termine dei novanta minuti, tutto sommato equilibrati, ad avere la meglio è stata la formazione amaranto che, in pieno recupero, a un minuto dalla fine, approfittando di una distrazione difensiva dei neroverdi, ha trafitto, con il giovanissimo De Marco, l’estremo difensore Barillà e, proprio come successo nella gara d’andata, il Reggio Ca-

Giocatori Reggina esultano dopo il gol Foto Deborah Serratore

labria ha festeggiato un’insperata vittoria proprio sul filo di lana. Un applauso va fatto, comunque, a tutti, vincitori e vinti, perché quello che rimarrà, per sempre, impresso nella memoria di tutti è l’aver vissuto una giornata indimenticabile, nonché storica, nella quale ha vinto lo sport. Il tutto grazie alla straordinaria tifoseria amaranto e alla passionale tifoseria neroverde ma, grazie, principalmente, al vecchio e Leggendario Giuseppe Lopresti… che dal lontano 1932 (all’epoca campo del Littorio), ha scritto, negli anni, pagine di calcio indelebili e tante ancora, ne siamo certi, ne avrà da scrivere nel prossimo futuro. Ci permettiamo, nel contempo, di lanciare una proposta per il prossimo mese di agosto. Negli anni trenta (esattamente nel gennaio 1934), giocarono a Palmi, in amichevole, la Roma e la Fiorentina venendo accolte nell’entusiasmo generale. Perché non organizzare nel prossimo mese di agosto un’amichevole, invitando una delle due squadre? Proviamoci… Sognare non costa nulla…!


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di Gianni Romano

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Nuova Gioiese, promossa con tre turni d’anticipo

nnata spettacolare quella della compagine bianco Viola. La nuova gioiese del presidente, Rosario Schiavone, trionfa nel campionato di prima categoria, conquistando la promozione con tre turni d’anticipo, battendo sul campo amico il San Gaetano Catanoso. Dopo una tribolata estate per problemi societari, la L.C. Nuova Gioiese, dal campionato quasi professionistico

della serie D (“interregionale” come viene comunemente chiamato dagli addetti ai lavori) viene iscritta nel campionato di prima categoria, che già anni fa aveva vinto meritatamente. Dopo numerosi sforzi, da parte di alcune persone, poi inserite nell’organigramma societario, di non perdere il titolo e far ancora “veleggiare” la bandiera Viola sui campi di calcio, agli inizi di luglio 2015 arriva la notizia di un posto in 1 catego-


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ria, nello stesso girone dell’altra squadra metaurina (il Real). Se pur partendo in ritardo col mercato, il d.s. Bagala’ e l’altro dirigente, Giuseppe Garreffa, assestano dei colpi di portata anche superiore rispetto agli standard della categoria che andranno ad affrontare, attirando – cosa di non poco conto - le simpatie dei vari calciatori gioiesi che sentono il richiamo della maglia Viola e fanno proprio il progetto - ex post vincente - della nuova società. L’inizio è scoppiettante, con una serie di vittorie importantissime, ma il crocevia si ha sul finire del girone d’andata, con la vittoria ai danni del Bianco (in quel momento seconda in classifica). Da qui in poi, incomincia la bagarre per il solo secondo posto (ancora incerto), in quanto la Nuova Gioiese, domina la gran parte delle partite che va a

disputare, oltre a pochi pareggi e solo una sconfitta a Pellaro (RC). Gioia Tauro e La Nuova Gioiese ormai abituati alle vittorie, non trattengono ugualmente l’emozione e la gioia per il risultato raggiunto, si apprende dai social che, a partire dal Presidente, passando per gli altri dirigenti, ai tifosi, alle testate giornalistiche “pro-gioia” ed a tutto ciò che ruota attorno al mondo dello sport gioiese, la soddisfazione di aver vinto questo campionato non è una cosa di poco conto e già non si vede l›ora di affrontare un campionato di promozione molto ostico I festeggiamenti fin a tarda notte con polifunzionale “Pasquale Stanganelli” “addobbato” a festa e fiumi di spumante per brindare al glorioso anno faranno da padroni nella serata da ricordare per i tifosi gioiesi.


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Attuale torneo interforze inizio gara

Fabio Nicoli con Coppa del Mondo Inter

Torneo Interforze di Francesco Falleti

È

Dirittura d’arrivo

per le squadre con le “stellette” in gara

in via di chiusura la regular season dell’ottavo torneo Interforze, la prima edizione dedicata interamente alla disciplina del calcio a otto e riservata ai corpi militari. Una manifestazione organizzata dall’inesauribile Fabio Nicoli unitamente alla Delegazione Distrettuale di Gioia Tauro della Lnd. La manifestazione, che si sta svolgendo presso la struttura “La Cantera Palmese”, vede sette squadre partecipanti ossia Carabinieri Gioia Tauro, Carabinieri Taurianova, Guardia Costiera Gioia Tauro, Guardia di Finanza Gioia Tauro Gruppo, Guardia di Finanza Gioia Tauro Porto, Polizia di Stato Gioia Tauro e Polizia Stradale Palmi. A poche giornate dalla fine è testa a testa per il primo posto tra Carabinieri Gioia Tauro e

Guardia di Finanza Gioia Tauro Porto con la Polizia Stradale a fare da terzo incomodo in una manifestazione caratterizzata sin qui dalla grande correttezza tra le squadre partecipanti. Le prime quattro squadre classificate accederanno alle semifinali con le successive gare di finale previste per l’inizio del mese di giugno alla presenza di diversi esponenti calcistici nazionali, regionali e locali


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Nino Cosentino e Nicoli con Coppa del Mondo

oltre che di personaggi del mondo dello spettacolo. La manifestazione è, da questa stagione, intitolata ad Eugenio Cuzzocrea, assistente capo della Polizia e commissario di campo della Lnd scomparso a seguito di un male incurabile tre anni fa lasciando un vuoto incolmabile a tutti coloro che hanno avuto modo di

Tavecchio e Nicoli

conoscerlo. Altra chicca del torneo sarà la presenza, per la gara di finale, di un importante trofeo ancora top secret. Nell’ultima edizione dell’Interforze infatti l’organizzatore Fabio Nicoli si prodigò riuscendo a far arrivare nella Piana la Coppa del Mondo vinta dalla Nazionale Italiana nel 2006.


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Calcio a 5 Donne

L’ASD San Nicola Melicucco

Miss e maschiacci di Michelangelo Monea

È

purtroppo ancora oggi un luogo comune, soprattutto nei paesi più piccoli, stabilire a priori quale sport sia da definire maschile e quale femminile, indirizzando così, erroneamente i bambini ad uno sport piuttosto che un altro, spesso ignorando la loro vera vocazione o talento. E poi ci sono i “maschiacci”, bambine ribelli, che non hanno paura di sporcarsi col fango o di sbucciarsi le ginocchia, queste però possono giocare insieme ai bambini fino all’età di 14 anni, quando per ovvi cambiamenti fisici, i due sessi sono co-

stretti a dividersi; a questo punto che fine fa un maschiaccio? Spesso è costretta a cambiare sport accantonando così la sua più grande passione, altre volte invece si accontenta di emigrare verso paesi forniti di squadre femminili per inseguire il proprio sogno. Nella piana di Gioia Tauro le società che si sono interessate a questo sport, il calcio femminile, sport ancora ricco di pregiudizi, sono ancora solo tre: la Virtus Gioia Tauro, l’ACF Galatro e l’ultima arrivata, l’ASD San Nicola Melicucco. A Melicucco già in passato si era riusciti a costruire addirittura una squadra di calcio a


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11 femminile, militante nel campionato di serie C, il gruppo però si sciolse nel 2011 e da allora nessuno ritentò l’impresa. Nell’agosto 2015 però delle ragazze appartenute alla vecchia Melicucchese, insieme con delle amiche del vicino paese di Polistena, e alla disponibilità della società ASD San Nicola Melicucco, nella persona del presidente Domenico Antonio Nardi e del vicepresidente Silvio Lamanna, si lanciarono in una nuova avventura: l’ASD San Nicola Melicucco calcio a 5 femminile. Una storia nuova da scrivere, in meno di un mese le ragazze aumentarono, se ne avvicinarono anche di Taurianova, Cinquefrondi e San Giorgio Morgeto e ad oggi l’organico è composto da ben 14 atlete dai 14 ai 27 anni: Maria Elisa Napoli (capitano), Ilaria Bilardi, Paola Nellini, Martina Pepè, Valentina Fiumara, Martina Ferraro, Anna Varamo, Silvia Guerrisi, Anna Grimi, Vanessa Colao, Martina Tramontana, Sabrina Condoluci, Rosamaria Macrì, Ilenia Chirico e il mister Mario Pocherio; un gruppo affiatato nonostante la disomogeneità di età ed esperienza, che nonostante tutte le difficoltà

incontrate non ha mai avuto intenzione di mollare ma sempre di far meglio, nonostante la totale assenza nel paese di Melicucco di strutture al coperto capaci di ospitare le ragazze nel caso di pioggia o mal tempo, la squadra infatti può usufruire solamente dello stadio comunale, nel quale non può disputare le partite tantomeno allenamenti sotto la pioggia, essendo così costretta a “traslocare” nei paesi limitrofi, in campetti privati, per degli allenamenti al coperto e per disputare le proprie partite del campionato amatoriale di calcio a 5 femminile del CSI. Le ragazze hanno esordito in tale campionato con meno di un mese di preparazione, e nonostante i risultati siano non spesso favorevoli hanno dimostrato di essere un gruppo capace di superare tutto lottando insieme, senza perdersi mai d’animo e avendo bene impresso in mente l’obiettivo principale dello sport: il divertimento. La società da parte sua si augura di poter fare sempre meglio, di far crescere questa realtà sul territorio con la speranza di poter usufruire al più presto di una struttura propria da chiamare “casa”.


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di Mario Spanò

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Polistena Calcio a 5 È l’anno della rinascita

l Polistena C.5 non smette di sorprendere, dopo una annata infernale i ragazzi di mister Spanò ritrovano l’equilibrio mancato nella scorsa stagione. La società nasce nel 2004 quando un gruppo di giovani polistenesi, animati dall’entusiasmo e dalla voglia di fare sport in maniera sana, decidono di intraprendere un campionato di futsal; da qui l’origine di una realtà che rappresenta per la città un appuntamento settimanale partecipato, un’ulteriore entusiasmante approccio

allo Sport. Il primo presidente Francesco Zucco rimane alla guida della società per molti anni, prima del passaggio della staffetta agli attuali presidenti Michelangelo Spanò e Francesco Ferrandello che, dopo due anni di rodaggio nelle classifiche minori (serie D), nel 2011 compiono il grande passo vincendo il campionato e divenendo noti nella provincia come squadra che fa della grinta e della corsa il proprio marchio. Tra le grandi della serie C la squadra non manca di farsi notare e nonostante le statistiche la dessero come


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cenerentola del campionato i ragazzi di capitan Enzo Nasso riescono a centrare in netto anticipo l’obiettivo salvezza, facendo ancora meglio l’anno dopo piazzandosi addirittura ad un solo punto dai play off che gli avrebbero permesso di consacrare una crescita graduale sbalorditiva. L’anno successivo, la stagione 2014/2015, doveva essere l’anno del grande salto: i calcettisti ormai insieme da anni nella stessa squadra avevano maturato la consapevolezza e anche l’esperienza per poter ambire ad obiettivi maggiori ma la realtà fù tutt’altra, la squadra oramai stanca e pesante si ritrova in fondo al baratro piazzandosi addirittura ultima. nonostante ai giocatori non mancasse certo il talento, come succede anche nelle più grandi squadre, era finito un ciclo; si concludeva così una parte di storia del Polistena C5 che ha visto un gruppo di ragazzi navigare nei bassifondi della serie D sino a raggiungere il sogno play off in serie C2. 2015/2016: La società non si lascia scoraggiare dall’ultima posizione della passata stagione presentando una domanda di ripescaggio, grazie ai meriti sportivi ha potuto quindi riproporsi nel campionato di serie C2 con una squadra quasi completamente ridisegnata (solo 4 su 19 calcettisti appartengono alla “vec-

chia guardia”) quest’anno sta disputando un campionato di tutto rispetto, soprattutto nella seconda metà ha ingranato una marcia in più con 8 vittorie 1 pareggio e 3 sconfitte che l’hanno proiettata alla sesta posizione in classifica ad un solo passo dai play off centrando abbondantemente gli obiettivi prefissati. Non si può nascondere l’enorme soddisfazione di tutto l’ambiente rossoverde che con impegno ha creato un gruppo fantastico ma soprattutto è riuscita a portare un ondata di entusiasmo in tutta la città per uno sport che sino ad oggi è sempre stato visto in “secondo piano” ma che si sta dimostrando sempre più bello e appassionante. Appuntamento alla prossima stagione!


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di Francesco Falleti

Polisportiva Molochiese

Il Miracolo

U

n piccolo miracolo sportivo. E’ quello compiuto dalla Polisportiva Molochiese, società nata nella scorsa stagione e che dopo un soddisfacente primo campionato di Serie D di calcio a 5 è riuscita quest’anno a conquistare la Coppa Calabria al termine di un cammino esaltante e ricco di soddisfazioni. Un’impresa non da poco considerando che si tratta di una formazione che rappresenta un piccolo centro di 2500 anime e che, al momento, non ha nemmeno un campo omologato per disputare le proprie gare dovendosi spostare nella vicina Taurianova. Una valvola di sfogo piuttosto importante per i tanti ragazzi di Molochio appassionati di questa disciplina, alcuni dei quali con un passato nel calcio a undici e che si sono adatti molto bene alla nuova disciplina. Un organico impreziosito da sei elementi della vicina Taurianova, da dove arriva anche l’allenatore Cucinotta, formando un mix che è risultato letale in coppa e che sta raccogliendo parecchie soddisfazioni anche in campionato. Quella del 6 aprile 2016 sarà una data che dunque rimarrà impressa nella storia sportiva di Molochio con la vittoria dopo i calci di rigore contro gli avversari della Casolese nella sfida disputata a Pentone, in provincia di Catanzaro. Dopo un inizio spumeggiante ed un vantaggio arrivato anche a tre reti, i pianigiani si fanno rimontare chiudendo i tempi regolamentari sul 4-4. I supplementari lasciano la situazione invariata ma ai rigori ecco che i centri di Ciano,

Taverna e Vizzari unitamente all’errore di un calciatore avversaria fanno esultare i sostenitori della compagine rossoblu. Un lieto fino dopo un cammino che ha visto cadere sotto i colpi della compagine cara al presidente Tedesco la Polisportiva Cittanova, lo Xenium, la Mixreggio Calcio a 5, la Tre Colli Futsal Catanzaro e, in finale la Casolese. Una società giovane, composta per tre quarti anche da calciatori come il presidente Carmine Tedesco, il segretario Arcangelo Belcastro e il cassiere Giuseppe Noto, senza dimenticare un altro dei fondatori e pilastro societario come il vice presidente Filippo Esposito. A disposizione del tecnico Antonino Cucinotta ci sono inoltre Domenico Cardone, Giuseppe Ciano, Angelo Demaria, Davide Deraco, Carmine Luci, Giovanni Minniti, Vito Noto, Giuseppe Pillari, Angelo Ricevuto, Domenico Sisinni, Benito Sposato, Luca Taverna e Alberto Vizzari.



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