Corriere della Piana - Inserto Sportivo n.35 Sport Magazine

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Supplemento al Corriere della Piana N°35 anno 2015 - “Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% Aut: ATSUD/CZ/518 val. dal 13/10/15”

Emilio Scuteri: Campione Italiano Classe 85 Senior


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Piazza 1° Maggio - PALMI (RC)

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Editoriale

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Il sale della vita

I

l campionato di calcio, quello che ci tocca da vicino e che, pertanto più ci interessa sta riservando delle sorprese, piacevoli e non. Iniziando dalle piacevoli diciamo subito che il ruolino della Palmese - mentre scriviamo in testa alla classifica - sta sorprendendo tanta gente. Benpensanti e signor so tutto di calcio che avevano preconizzato difficoltà di acclimatamento e necessità di rodaggio facendo intendere che ci sarebbe stato da soffrire e da lavorare per restare a galla, al momento sono stati sonoramente smentiti dai risultati del team neroverde. La Cittanovese - sta confermando una buona organizzazione d’insieme ma ancora non sta girando a pieno regime, con qualche pareggio di troppo che la penalizza. La Reggina - o ciò che è la formazione Corriere della nata dalle ceneri del Piana vecchio team, annaspa Sport Magazine nei bassifondi della Supplemento al classifica e non paga Corriere della Piana assolutamente gli sforzi N°35 del 30 Settembre 2015 fin’ora posti in essere Direttore Responsabile da Mimmo Praticò e Luigi Mamone dal DS Fortunato Martino. Mr Cozza è però Testi fiducioso e la strada Gianluca Iovine da percorrere è lunga. Deborah Serratore Francesco De Matteis Maggiori soddisfazioni Francesco Di Masi dal Motocross che oltre Francesco Falleti all’esordio mondiale di Emanuele Di Matteo Giuseppe “Joe” TropePaolo L. Albanese pe (di cui al numero di Federica Mamone 34 di SM) si è aggiunto Gaetano Mamone uno stratosferico titolo Foto di campione italiaFree’s Tanaka Press no classe 85 senior Deborah Serratore per Emilio Scuteri, l’enfant terrible di San Grafica e impaginazione Umberto Sirò

di Luigi Mamone

Calogero, ormai proiettato nell’olimpo dei riders sui quali la Fmi dovrà puntare. Non a caso dopo la vittoria a punteggio pieno, avendo vinto tutte le manche di tutte le gare di campionato e trascinato da vero leader la squadra italiana al mundialito spagnolo, è giunta ora la convocazione nella squadra italiana del Trofeo delle Nazioni. A parte nel giornale le immagini della festa che in suo onore è stata organizzata nella pista Oasi del Mediterraneo di Lamezia Terme: impianto quest’ultimo che si sta ponendo come il vero fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva del sud, con una logistica da far invidia collocato com’è a 4 Km dall’aeroporto; a 5 Km dalla stazione Ferroviaria; a 3 KM dallo svincolo di Lamezia (per chi viene da Nord) e a 12 KM da quello di Pizzo (per chi viene da sud). Ma sempre in tema di impiantistica, v’è da registrare un importante iniziativa del CONI, svoltasi a Catanzaro nel palazzo della Provincia e che ha contribuito a fare il punto e a chiarire ad amministratori locali e dirigenti sportivi - le potenzialità del credito sportivo: vera risorsa per chi voglia promuovere nel territorio la realizzazione di impianti sportivi: la Calabria - per una volta - pur non brillando, non è stata totalmente indifferente: 40 pratiche - il 100% delle domande presentate - sono state positivamente istruite e finanziate. Il credito sportivo e il nuovo censimento delle società sportive danno la dimensione di un CONI che - nonostante il crollo delle entrate del Totocalcio by SISAL - un tempo ingentissime - vuole continuare ad essere volano di promozione e sviluppo, come ha sottolineato nel suo intervento di saluto il presidente Condipodero: umanità che ha necessità e bisogno vitale dello sport. Per trovare il sale della vita e nuove prospettive di crescita civile e culturale.


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IL CALCIO SENZA IL PROFESSORE di Gianluca Iovine

A

FRANCO SCOGLIO, 10 ANNI DOPO

l Professor Franco Scoglio, persona sanguigna e vera, la retorica delle celebrazioni piaceva poco. Eppure, per gli strani giri del calcio e della vita, siamo arrivati al decennale della scomparsa. Il Genoa ha ancora come presidente l’eterno rivale, e ai tifosi genoani come a molti altri appassionati di calcio mancano proprio quelle schermaglie genuine che due personalità così innamorate della maglia rossoblù rendevano inevitabili. Non tornerà mai più in panchina l’intellettuale di Lipari prestato al pallone, scomparso in una disgraziata diretta televisiva, proprio mentre parlava dell’amato Grifone, come del resto

Franco Scoglio

aveva previsto, da buon profeta del football. E così, come in quei film che illudono e che poi ti pugnalano con un finale amaro, Francesco detto Franco ci lasciò, nella crudeltà di una diretta sportiva del 3 ottobre 2005. Il grande, fragile cuore dell’allenatore – poeta volle cedere, durante un’accesa ma civile polemica con il Presidente Preziosi, negli studi di una tv locale ligure. Era quello, l’ultimo atto di un’esistenza impastata di metodo e ribellione, successi e delusioni. E forse furono proprio la grande densità delle cose fatte, lo spazio occupato da una voce e da una figura uniche, a stemperare il rimpianto nella riflessione. Simpatie raccolte in trent’anni di panchine in mezzo Mediterraneo e inimicizie vantate come vittorie di campionato, rimbalzano, oggi come ieri, nel flipper dei ricordi, tra piccole realtà di provincia e club di grande tradizione, con la robusta parentesi nordafricana, prima in Tunisia e poi in Libia come c.t. della Nazionale. A Tunisi ricordano ancora il quarto posto in Coppa d’Africa nel 2000 e la qualificazione mondiale per l’edizione 2002 in Giappone e Corea del Sud, ma in due città più che altrove il Professor Scoglio ha lasciato tracce di sé: a Messina e Genova, quasi a riassumere ori-


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gine e fine del suo percorso terreno. Se poi, come per altri grandi del calcio scomparsi prematuramente, ci si dovesse chiedere, in un malinconico esercizio della possibilità, come sarebbe il calcio di oggi con Franco Scoglio, immediatamente ci si fermerebbe nel timore che forse quello stesso calcio gli avrebbe concesso poco spazio, sfruttandolo più come polemista, che come conoscitore del football e teorico della comunicazione tra trainer e atleti. Chissà, forse gli stessi che lo osannano da scomparso avrebbero scelto di accantonarlo da vivo, sorte riservata a molti altri eroi dello sport appena passati di moda. In questo mondo nuovo e freddo di numeri e statistiche, di scommesse e inchieste, dove sbagliare è vietato e urlare è richiesto, Franco Scoglio ci sarebbe stato stretto. O magari, scaltro com’era, da buon filosofo di sangue magnogreco avrebbe ritrovato, prima o poi, la sua idea di calcio etico, forse nascosta in mezzo a grandi eventi, coperta dalle bizzarrie dei soliti noti. Avrebbe scovato poesia e umanità, a costo di fondere aneddoti e invenzioni, riuscendo a far innamorare di sé e del calcio anche questa generazione. Franco Scoglio avrebbe esaltato calciatori corretti e sottolineato prodigi di normalità, come chi ama il calcio non sa più fare. Si sarebbe morso le labbra, per la rabbia di vedere la Reggina e il Parma fallire, e sarebbe forse tornato tra le due rive dello Stretto, lui, tra i rari uomini di sport capaci di unire il popolo messinese e quello reggino. E del re-

sto, da giocatore della grande Palmese aveva saputo fare miracoli, insegnando poi proprio a Palmi all’Istituto Agrario. Allenando a Gioia Tauro aveva portato in paradiso la Gioiese di inizio anni Ottanta, impresa mai più riuscita. Insomma, dal Professore sarebbe stato lecito ancora aspettarsi di tutto, sotto forma di battuta al veleno, o di coerente ammissione di colpa, che fosse una delle ultime panchine al San Paolo di Napoli, o un’avvincente avventura a Cosenza. Tante lacrime nel doppio funerale di Genova e Messina, certo, ma chissà quanti, oggi, parlando di tattica a rombo, gliene riconoscono le intuizioni sublimi. Quando però, nell’estate di Gioia di due anni fa, viola gioiesi e giallorossi di Messina, diedero il via al Memorial che ne porta il nome, lo sguardo corse oltre le gru del porto, verso i contorni delle Eolie, sperando di rivedere ancora il profilo scabro di Franco, seduto sulla sabbia nera di Lipari a fissare il mare.


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Inizio stagione all’insegna della continuità con la travolgente stagione 2014 di Deborah Serratore

Palmese uber alles!!!

Senza clamori in testa al girone

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rimato in classifica a 13 punti (assieme alla Cavese) dopo sei giornate di campionato, imbattibilità casalinga da ben 21 partite, un collettivo di uomini ancor prima che di campioni: per un ritorno in serie D così valeva la pena aspettare 27 anni. L’ultracentenaria Palmese del presidentissimo Pino Carbone, è rientrata nella massima competizione dilettantistica “in punta di piedi” senza mai troppo strombazzare il suo importante blasone: l’arguto tecnico Rosario Salerno, da uomo concreto qual è, non ama le autocelebrazioni ed ha preferito fin dalla fase di precampionato restare coi piedi per terra somministrando - ad under e big - una sana, sanissima “iniezione di umiltà”. “L’obiettivo della società è quello di una salvezza tranquilla”, va ripetendo il “mago lametino” da mesi e lo ribadisce ancora adesso che guarda tutti dall’alto in basso. La mentalità inculcata a Cordiano & Co, ha trasformato il team neroverde in una squadra multifaccia in grado di sapersi adattare a qualsiasi situazione: implacabile con Lamezia e Leonfortese, cinica con Rende e Marsala, mai doma sui campi di Cavese e Roccella, dove si è dovuta tirare fuori da pesanti svantaggi iniziali. Proprio il club ionico, trascinato dall’ex

palmese Santiago Dorato, stava per giocare un brutto scherzo alla difesa pianeggina, infilata per ben due volte nel primo tempo. Al 4’ st però il “cavallo di razza” Marco Foderaro suonava la carica, Piemontese pareggiava i conti e Corsale sfiorava l’impresa cogliendo in pieno una traversa. Due a due. Non male per iniziare. La Domenica successiva la Palmese (“sfrattata” temporaneamente al Comunale San Giorgio di Palmi in attesa dello sbroglio della “matassa” Lopresti) disputava il suo primo match casalingo in D dopo quasi un trentennio di assenza: una doppietta del fuoriclasse Francesco “Ciccio” Piemontese demoliva la combattiva Leonfortese con un rigore nel secondo parziale e un eurogol di testa al 24’ del primo tempo incantando ed emozionando la palpitante tifoseria palmese. Poteva essere una Waterloo la disfatta sul campo neutro di Mugnano tre giorni dopo, contro la forte Cavese: qualsiasi squadra “colpita e affondata” in avvio di ripresa con un netto 4-0 (di Del Sorbo e De Rosa le rispettive doppiette) avrebbe mollato. Non la Palmese che riemerge dalle profondità e reagisce con un diagonale di Fabio, subisce la “manita” campana ma non si arrende, accorciando le distanze con Piemontese e Angotti agli ultimi giri di lan-


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cette. Altra partita, altra goleada. Il tennistico 6-2 (Fabio, Angotti; doppietta di Piemontese e delizioso pallontetto di Corsale) rifilato al disastrato ma coraggioso Lamezia - che con una squadra di ragazzini ha affrontato senza paura i campioni palmesi - è stato solo un allenamento in vista della temibile trasferta di Rende: Torchia apriva le danze al 24 st su assist in profondità del promettente Citrigno, ma un minuto dopo Zagaro approfittava di un’incertezza di Nanìa portando i cosentini sull’uno pari. Dieci minuti dopo un gran tiro dalla distanza del sempre più decisivo estroso fantasista Raffaele Corsale gelava il “Lorenzon”. Negli ultimi minuti il Rende provava, senza successo, ad assediare Nanìa (stavolta bravo negli inerventi) e la difesa neroverde (che con l’innesto di Cassaro e la progressiva crescita di Taverniti diventa sempre più solida). Una gran prova di cinismo e di solidità difensiva si è avuta appunto nel recente scontro col coriaceo Marsala, che già dopo tre minuti cercava di infrangere lo specchio della porta neroverde (fortunoso il salvataggio di Andiloro col piede). Dopo un primo momento di sbandamento, la Palmese si faceva coraggio e al 23’ del primo tempo l’asse Corsale-Piemontese-Foderaro - le tre punte di diamante neroverdi - funzionava alla perfezione: Corsale pennellava un pallone perfetto sulla testa di Piemontese, che “spizzicava” un assist al bacio per Foderaro, che davanti a Pizzolato non poteva sbagliare.. Nel secondo tempo il Marsala spostava in avanti il suo baricentro, la Palmese subiva, ma strenuamente resisteva, grazie anche agli interventi di un super Piemontese, scopertosi

per l’occasione anche un ottimo difensore. La Palmese conosce l’arte di sapersi adattare, ogni volta mister Salerno “aggiustatutto” ha saputo mettere le pezze alle ammaccature del suo prezioso giocattolo, cambiando moduli e uomini: “Ultimamente ho sacrificato il mio potenziale d’attacco inserendo un fuoriquota in più al fine di rafforzare il centrocampo, in attesa del pieno recupero della forma da parte di Foderaro e Corsale”, ammette il coach di Rocca Di Neto, che si gode le sue “vacche grasse”, cercando però di ottenere più punti possibili in vista delle “vacche magre” - “Il nostro obiettivo era e rimane quello di una salvezza tranquilla, dobbiamo accumulare più punti possibili perché il girone di ritorno sarà molto ostico: il campionato di serie D è così, ogni Domenica ci aspettano squadre attrezzate pronte a punirti ad ogni errore. Un’umiltà disarmante quella del volitivo tecnico di Lamezia e dei suoi campioni; la chiave del successo dei neroverdi sta tutta lì, adattarsi, adeguarsi a un budget limitato, a giocare (relativamente) lontano dal LoPresti, cercare di migliorare le pecche difensive, non montarsi la testa per i risultati raggiunti perché, come sostiene Foderaro “In fondo non abbiamo fatto nulla di particolare”. E’ bene che “l’iniezione di umiltà” somministrata da Salerno ai suoi, faccia effetto per l’intero campionato, affinchè la camaleontica compagine neroverde sappia “mutare pelle” in base alle situazioni: anche le sconfitte - ove mai - non dovranno essere viste come nocive, ma benefiche. Saranno - certamente uno stimolo in più per adattarsi alle avversità e migliorare ancora. Ad majora Palmese!


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La Cittanovese

di Francesco De Matteis

Buon inizio per L’ASD Cittanovese Rafforzato l’ organico collaudato e vincente

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a squadra del torneo di Eccellenza” del Cittanova, si è presentata ai nastri di partenza con un organico abbastanza forte e di tutto rispetto; basti pensare che alla rosa dei calciatori che lo scorso anno hanno stravinto il campionato di Promozione si sono aggregati i nuovi arrivi, tra questi Matteo Carbone, Sinicropi, Vitale, Saccà, Gambi, Trentinella, Capria, Carbone Francesco ed il giovanissimo portiere Galluzzo, il quale a primo acchitto ha dimostrato enormi potenzialità, per cui su questo ragazzo ci sarà sicuramente da scommettere. L’impatto col campionato di Eccellenza per gli uomini di mister Giovinazzo non è stato facile per via di un calendario a dir poco proibitivo, che ha riservato alla Cittanovese nelle prime tre gare ben due derby in trasferta, uno giocato quindici giorni or sono sul difficilissimo campo di Gallico contro il fortissimo Gallico Catona, compagine alle-

stita per vincere il campionato, l’altro derby disputato Domenica scorsa sul rettangolo di gioco dell’ostico Brancaleone. La Cittanovese, tuttavia, è riuscita in queste difficili trasferte a strappare due pareggi ed ai due punti conquistati fuori casa sono da aggiungere i tre punti conquistati nettamente alla prima giornata tra le mura amiche sull’Acri sconfitta dai giallorossi per 4 a 1. Certamente, al di là del risultato, la vittoria sull’Acri per la Cittanovese ha assunto il sapore di una rivincita, nel ricordo della immeritata sconfitta di misura subita lo scorso anno a Lamezia Terme al “D’Ippolito”, sconfitta che per la Cittanovese è valsa la finale regionale di Coppa Italia, che la compagine pianigiana si è vista soffiare di misura dall’Acri, possiamo ben dire immeritatamente. Quali, dunque, le ambizioni della Cittanovese in questo campionato?


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Matricola prodige del Campionato di Eccellenza Calabrese

Il patron Francesco D’Agostino insiste nel dire che l’obiettivo della società è disputare un campionato di medio-alta classifica, ma a giudicare dall’organico allestito c’è da scommettere che la Cittanovese anche quest’anno dirà la sua e certamente farà la voce grossa. Siamo certi che se tutto andrà come deve andare, i giallorossi non si tireranno indietro e lotteranno allo spasimo per tentare di inserirsi nello sprint finale per la conquista della serie D. Sarebbe questo un epilogo importante che Il pubblico sugli spalti

certamente gli sponsor della Cittanovese, anche quest’anno numerosissimi, e la calorosa tifoseria giallorossa, meritano ampiamente, per cui agli uomini del patron D’Agostino non rimane che suonare la carica e mettersi d’impegno per ripagare società, sponsor e tifoseria con prestazioni all’altezza della situazione. Anche quest’anno, quindi, le premesse sono più che buone e vi è da augurarsi che nessuno rimanga deluso….. la Cittanovese promette spettacolo e darà filo da torcere a tutte le contendenti.


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Collettivo della Woman Napoli

Ludovica Politi, astro nascente nel firmamento del calcio a 5 femminile

di Francesco Di Masi

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Da Molochio alla conquista dell’Italia.

asce nel firmamento del calcio a 5 femminile Nazionale una nuova fulgida stella : “Ludovica Politi”. Giovane calabrese di razza, nata il 29 Luglio 1993 a Molochio un piccolo ridente paese abbarbicato alle falde del Pre-Aspromonte. Fin dalla più tenera età, segue assiduamente il papà, Antonio, giocatore ed allenatore della squadra del paese e suo primo idolo calcistico. Il calcio la prende così tanto da innamorarsene appassionatamente. Infatti, sia nel campo sportivo, sia sulla piazzetta del paese non disdegnava di rincorrere un pallone insieme ai suoi amici e compagni d’infanzia, quasi tutti di sesso opposto, anzi, erano loro stessi vedendo la sua abilità nel gioco ad andarla a chiamare, facendo a gara per inserirla in squadra, per divertirsi e disputare delle infuocate partite a calcio, infatti era, l’unica femminuccia in mezzo a tanti maschietti che tirava calci ad un pallone. Già all’età di 8 anni giocava con il ruolo di attaccante nella squadra di calcio a 11 del paese. Per lei l’importante era inseguire un pallone, cosa che la rendeva immensamente felice. Con alle spalle una famiglia che ha condiviso e favorito le sue scelte, a14 anni, età utile per poter far parte di una compagine calcistica ufficiale, entra nella squadra di massima serie e

nel massimo campionato di Futsal, della “Pro Reggina 97” calcio a 5 . Certamente il passaggio dal giocare in 11 e giocare in 5 non ha scoraggiato Ludovica che con la sua passione e caparbietà, guidata sapientemente nella sua formazione calcistica da Vincenzo Tramontana, mister della squadra reggina, vede coronare con successo nel 2012 tutti i suoi sacrifici. Infatti, studiare al Liceo Classico per diplomarsi e contemporaneamente andare quattro volte la settimana a Reggio Calabria per gli allenamenti richiedeva, una forte dose di volontà, passione e attaccamento ai valori dello sport. Sacrifici premiati da un doppio successo: diventare Campione d’Italia e vincere la Supercoppa italiana che l’ha resa tatticamente e fisicamente più forte, equilibrata e matura. Per le diverse recenti traversie della “Pro Reggina 97”, è stata costretta a scegliere altri lidi per inseguire il suo sogno. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: approda nel 2014, e riconferma anche per il 2015, l’appartenenza alla “Woman Napoli” Calcio a 5 di Marigliano, seguendo il destino del suo allenatore Enzo Tramontana che l’ha fortemente voluta con se, vista crescere tecnicamente e caratterialmente, non cedendo alle lusinghe di diverse compagini sia militanti in serie “A” che nei gironi “Elite”e che ben conoscono le qualità


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Attaccante pura con il fiuto del gol anche con la maglia azzura Il patron Ciro Mattiello e Ludovica Politi

dell’attaccante reggina facendole una corte serrata. Le doti atletiche della calciatrice, non sono sfuggite, al CT dell’Italfutsal Nazionale, Menichelli: i suoi 25 gol segnati in 19 partite disputate e 31 reti nella passata stagione, hanno influito tanto da farle meritare per ben due volte la convocazione nella nazionale femminile, sogno coccolato fin dalla più tenera età: “Giocare in Nazionale e vestire con onore la maglia Azzurra”, e nemmeno è sfuggito il risultato, di essere la seconda calciatrice italiana ad aver segnato più reti nel proprio girone e come non menzionare le due statuette “Oscar” ricevute, una come miglior laterale italiana e l’altra per il più bel gol in rovesciata siglato contro la “Vis Lanciano”, riconoscimento, questo, consegnato in uno spettacolo sotto un cielo stellato, organizzato per la prima volta da Andrea Pellegatti a Orte in provincia di Terni intitolato la serata degli “Oscar del

Calcio a 5 femminile”. Ha ben ragione il Patron della “Woman Napoli”, Ciro Mattiello, a definire Ludovica Politi: “punta di diamante, grande atleta, bellissima persona ed eccellente professionista”, che con la sua umiltà, con il rispetto e il suo altruismo, diventa portatrice di valori, doti innate e conquistate con lo sport e il sacrificio quotidiano che arricchiscono la persona e servono da esempio per le future generazioni. Se il buon giorno si vede dal mattino, già in fase di preparazione al prossimo Campionato 2015/2016 di serie “A” femminile che avrà inizio l’11 Ottobre, con l’augurio di disputare le gare interne al Pala Napolitano di Marigliano, il tempo per l’agognato successo, è maturo. Ludovica Politi, ha già presentato il suo biglietto da visita, segnando 7 reti nel doppio confronto contro le potentine del Rionero, che militano nella stessa serie ma in un girone diverso, dobbiamo dire che la convocazione in Nazionale avrà influito positivamente sul rendimento della giocatrice che già si sente in clima di campionato, unitamente a tutta la squadra che sarà presentata alla stampa al Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare. “ Mi sono innamorata e amo Napoli in tutte le sue forme, per il fascino, la cultura e la bellezza, mi trovo bene in mezzo a tanti amici che mi apprezzano e mi vogliono bene”, così dice Ludovica Politi, ricambiando i suoi estimatori con l’augurio di esprimersi anche quest’anno con le prestazioni fantastiche dell’anno trascorso, con l’obbiettivo di aiutare la squadra e la società a raggiungere quei traguardi e quegli obbiettivi che si sono prefissati, cioè, vincere il campionato e salire nella categoria Elite, cosa che tutti i tifosi di Molochio, i genitori, gli amici, i parenti, la gente della Piana di Gioia Tauro e del reggino ti augurano di vero cuore.


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Gioia Tauro, Sport all’insegna della solidarietà

di L.C.

Partita dipinta di blu

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e associazioni “Prendiamoci per mano…uniti si può”, “Piccoli Grandi Grisù” e TMA Calabria Metodo Maietta con il patrocinio del Comune di Gioia Tauro hanno organizzato una giornata di solidarietà all’insegna dei valori dello sport e divertimento per i bambini speciali, sponsorizzata dalla società Italia Costruzioni e Ingegneria srl. L’evento si è svolto Domenica 6 Settembre 2015 nello Stadio Comunale G. Stanganelli di Gioia Tauro ed ha visto la paresenza del gruppo musicale dei Nomadi che ha partecipato alla pubblicazione dell’evento a Lamezia Terme, dopo una partita di calcetto con i Vigili del Fuoco e al concerto svolto a Casignana (RC) nello scorso mese di Agosto, con la presenza dei rappresentanti delle associazioni organizzatori, Dott.ssa Angela Foti e Luciano Giannini in concomitanza della presenza del dott.Ing. Giuseppe Bennardo in qualità di responsabile della rappresentativa Region-

ale VVF Calabria. Nella stessa giornata di solidarietà è stata inaugurata la nuova Tribuna coperta con posti a sedere con la benedizione del parroco Don Gianni Gentile in presenza del Sindaco Giuseppe Pedà, del dott. Ing. Nunzio Foti che ha realizzato i lavori della tribuna, delle autorità locali, delle associazioni organizzatrici e di tutta la comunità. I fondi raccolti sono stati destinati all’acquisto di attrezzature ludiche per bambini speciali. Una giornata di festa con tanta musica, poi colorata da bambini speciali e dai bambini che frequentano le scuole calcio di Real Vibo Valentia, di Gioia Tauro e Taurianova che hanno giocato durante gli intervalli del quadrangolare. E poi la grande partecipazione dei Nasi Rossi con il Cuore di Rosarno e in prima linea la Responsabile Regionale del TMA Calabria dott.ssa Angela Foti e la Vice Presidente dell’associazione Prendiamoci per mano Antonella Colloca. Il quadrangolare di calcio tra Nazionale Medici, Rappresentativa Regionale Vigili


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del Fuoco Calabria, Ordine dei Giornalisti e Italia Costruzioni Ingegneria srl denominato “Partita dipinta di Blu” il blu è una tinta enigmatica, ha il potere di svegliare il senso di sicurezza e il bisogno di conoscenza, quanto ha affermato la dott.ssa Foti, la sicurezza del futuro, perché spesso l’incubo che scandisce la vita quotidiana dei genitori di bambini speciali è quel che accadrà quando loro non ci saranno. La conoscenza in tutti i suoi significati, perché è il non conoscere che molto spesso porta ad avere paura della diversità. Solo con la piena valorizzazione di ogni diversità arricchiamo il patrimonio umano…. come i colori della tavolozza del pittore che si miscelano fino a formare un immenso arcobaleno …aiutateci a formare una grande

onda BLU di consapevolezza. E’ molto significativo per noi, poter contare sulla sensibilità di tutti, hanno affermato la Foti e Giannini, perché grazie a queste iniziative che possiamo pensare insieme alle famiglie di poter vedere realizzati i nostri progetti a misura per ogni bambino speciale, permettendo di limitare i loro disagi. Il torneo ha visto vittoriosi la Nazionale Medici, ma la vera Vittoria detto dagli organizzatori è di tutti coloro che hanno partecipato e hanno contribuito nella riuscita della manifestazione come: Bambini Speciali e Famiglie, Associazioni, Amm.ne Comunale, Medici, Giornalisti, Italia Ingegneria e Costruzioni, Gruppo Musicale NOMADI, Speaker, Vigilanza e tutti i presenti


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di Francesco Falleti

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Rispetto - Sport e Fede: tre fondamentali che animano la

Saint Michel

ra le numerose nuove realtà della Piana di Gioia Tauro che si affacciano da questa stagione al mondo dilettantistico ce n’è una che ha già riscosso consensi da più parti. Si tratta della Saint Michel, squadra ideata dal giovane parroco Gaudioso Mercuri che si pone come scopo principale quello di “costruire un nuovo modo di fare sport sostenuto dai fondamentali pilastri: educazione, rispetto dell’altro e delle regole, evangelizzazione - recita la nota pubblicata dalla pagina Facebook della società pianigiana a firma del presidente -. Il progetto - si legge ancora - diventa dunque, un vero connubio tra sport e fede, ma soprattutto si concretizza, nella creazione di una squadra aperta a ragazzi che portano in se i valori cristiani e vogliono trasmetterli particolarmente in un mondo tanto discusso come quello dello sport”. Fede e sport dunque a braccetto, e sono tanti i giocatori e gli allenatori non solo del panorama calcistico dilettantistico che hanno apprezzato l’iniziativa di don Gaudioso con dei video postati sui social network. E molti sono anche gli atleti della zona pianigiana, diversi di categoria superiore, che hanno voluto mettersi a disposizione della società decidendo di scendere in campo con la maglia della Saint Michel e presentandosi alla comunità nel corso della presentazione che si è svolta presso il centro del laicato di

Gioia Tauro. Accanto al presidente un nutrito gruppo dirigenziale formato da tanti giovani così come il tecnico Domenico Mammoliti, reduce da un’altra esperienza importante dal punto di vista dei valori umani come quella della Koa Bosco. “Siamo ben consapevoli che non è l’uomo a servizio dello sport ma il contrario - specifica ancora la nota della Saint Michel - per questo motivo oggi bisogna trovare la verità sull’uomo e sulla società affinché non prevalga la logica del mercato e dello spettacolo. Il nostro compito principale è dunque quello di educare, insegnare, far capire, cosa sia la gioia dell’unità per il bene, per un obiettivo comune, fare sport diffondendo e sforzandoci di testimoniare valori concreti”. Un progetto che dunque sembra ripercorrere la scia della metafora di Papa Francesco che non molto tempo fa disse ai giovani di vedere “Gesù come un allenatore di calcio, un coach che vuol tirare su una squadra di campioni della fede trasformandoli in veri e propri atleti di Cristo”. Una categoria, quella degli atleti di Cristo, che a livello internazionale include tantissimi calciatori di spessore quali Kakà, Cavani, Hernanes ma anche gli italiani Legrottaglie e Dionigi giusto per citarne un paio oramai non più in attività. Un connubio tra fede e valori positivi del calcio che la Saint Michel vuole portare avanti in un territorio bisognoso di positività come quello del Sud Italia.


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I giovani medagliati ai campionati italiani juniores - Da sinistra: Davide Rovere (istruttore), Vice Tripodi, Manuel Marasco, Andrea Marasco, Alex Nanchi, Carmela Gaudioso (istruttrice) Foto TSN Palmi

Il Tiro a Segno Nazionale sezione di Palmi:

“Fa Centro”

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i risiamo. Ogni volta che gli atleti del Tiro a Segno Nazionale sez. Palmi partecipano a una competizione nazionale tornano sempre a casa con la “pancia piena” di medaglie. Succede puntualmente ogni anno, a partire dal 2009. Lo storico trionfo di Davide Rovere agli Assoluti di Bologna in Pistola Grosso Calibro tra i “grandi” di questa disciplina, ha fatto da traino all’entusiasmo dei “piccoli pistoleri” che ai campionati italiani juniores di Roma – disputati dal 10 al 22 Settembre 2015 - hanno conquistato nuovi preziosi allori: il terzo posto della squadra di P10 categoria ragazzi, l’argento di Manuel Marasco in P10 ragazzi, l’oro e il bronzo di Alex Nanchi rispettivamente in pistola automatica e in pistola standard categoria juniores uomini. Il 17enne di Cittanova ha letteralmente surclassato gli avversari di fascia Junior 2 totalizzando - nelle due ripetute da 30 colpi - con la bellezza di 543 punti (11 le mounches) contro i 511 di Lorenzo Delgado (proveniente dal TSN Napoli) e i 508 di Antonio Ippolito (di Candela). Alex ha inoltre appeso al collo la medaglia di bronzo in pistola standard con un buon 524 totale alle spalle del livornese Alberto Caroti e di Delgado. Il “giovane favoloso” (che ha sfiorato il podio pure in pistola sportiva) nonostante la sua giovane età si comporta già da vero professionista: si sta infatti “facendo le ossa” in gare di ranking

di Deborah Serratore

e competizioni federali (in passato ha gareggiato anche per il circolo di Foggia): dietro il suo sorriso timido si cela la forte ambizione di seguire le orme del maestro-campione Davide Rovere. “Davide è un punto di riferimento, si preoccupa molto di più per le gare dei ragazzi che per le sue” -sostiene l’altra istruttrice di pistola Carmela Gaudioso - “Quest’anno ha vinto il collettivo, oltre ai trionfi dei singoli infatti è la prima volta che dei giovani calabresi vincono una gara a squadre”: sono i ragazzi di P10 Vincenza “Vice” Tripodi, 14enne di c.da Paparone e gli irresistibili “gemelli del tiro” Manuel e Andrea Marasco, di quasi 16 anni. La gara è stata molto combattuta ed equilibrata: solo tre lunghezze (1063 contro 1066) separavano infatti i palmesi dal trio Esaminato - Giancanilli - Rita del TSN Roma. Vittorie di squadra, vittorie di famiglia. Oltre al bronzo vinto insieme, i vispi gemelli Marasco di San Martino di Taurianova hanno ottenuto importanti successi personali, Andrea si è classificato infatti primo nel ranking nazionale (per stabilirlo si sommano i migliori tre punteggi di cinque gare annuali) e Manuel ha collezionato – dopo il bronzo di due anni fa - un bellissimo argento in P10 categoria ragazzi, piazzandosi alle spalle di Andrea Morassut (TSN Pordenone) e totalizzando 367 punti : peccato per la prima delle quattro serie (85 punti) che gli è costata la vittoria finale.


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Cestistica Gioiese

Nuova squadra con allenatore vincente di Emanuele Di Matteo

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rande passione, grande impegno, grande speranza, ma soprattutto fiducia nella bontà del progetto sportivo appena iniziato e tanta voglia di fare bene. E’ questa l’aria che si respira agli allenamenti di una delle squadre giovanili di Gioia Tauro che fa capo alla rinata Cestistica Gioiese. Dopo qualche anno di assenza, questa squadra è stata rimessa in corsa grazie all’apporto ed allo sforzo non solo degli attuali dirigenti, alcuni dei quali già giocatori che hanno riempito positivamente le colonne sportive dei giornali di qualche anno fa, ma grazie anche all’attuale Presidente Marcello Frachea e ad Ugo Latella, allenatore che ha già portato la Cestistica Gioiese alla vittoria di diversi campionati di C2 (l’ultimo nel 2012) e che più di tutti riesce a creare entusiasmo ed aspettative nei ragazzi. L’obiettivo dichiarato, oltre quello di giocare un campionato di serie D ad alti livelli con la prima squadra, è quello di consolidare il settore giovanile del Basket Gioiese, ma anche - aggiunge Francesco Romeo, componente dell’attuale dirigenza e anch’esso giocatore di peso - divenire punto di riferimento per la formazione di giocatori e futuri tecnici della pallacanestro. Ad onor del vero si ha anche la consapevolezza che il percorso intrapreso non sarà per nulla facile, che l’impegno necessario sarà molto importante e che le difficoltà, in particolare in questo primo anno, non mancheranno. Prima

fra tutte - a parere di chi scrive - è l’assenza allo stato attuale, di una struttura adeguata dove allenarsi e dove giocare le partite. Infatti lo storico campo di Basket non è agibile per lavori i corso, mentre il nuovissimo Palazzetto costruito in c/da Perziconi, seppur a buon punto, pare non potrà essere pronto ed utilizzato per novembre prossimo, quando inizierà il campionato di serie D regionale. Tuttavia il completamento di questa struttura potrebbe dare alla squadra, al progetto sportivo della Cestistica, ed a Gioia Tauro un grande respiro sia agonistico che economico. In primis perché permetterebbe agli atleti di avere un campo con misure regolamentari e attrezzatura adeguata ove allenarsi e quindi crescere sportivamente ed atleticamente, e ancora diventerebbe una vetrina attraente per gli sponsor, con l’apporto dei quali la condizione di qualunque squadra sportiva non potrebbe che migliorare. Insomma considerando che ad oggi il mondo del Basket gioiese è costituito da oltre 100 giovani atleti, che militano nella squadra del mini-basket, in quella degli esordienti, e nelle squadre under 15, under 16 oltre che nella prima squadra che parteciperà al campionato di serie D, quello della Cestistica Gioiese sembra una progetto che ha tutte le potenzialità per affermarsi con forza consolidandosi nel tempo e tornando ad essere una realtà sociale positiva e una possibile prospettiva per molti.


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Coach Mastrangelo dialoga con i giocatori

Attacco di Corrado

Buon test della Tonno Callipo con il Lagonegro al Pala Valentia

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uona sgambata per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia oggi pomeriggio. Davanti al pubblico di casa del Pala Valentia (circa 100 gli spettatori), i giallorossi di coach Mastrangelo hanno effettuato un allenamento congiunto con la compagine lucana del Rinascita Volley Lagonegro. Un test proficuo per iniziare ad approcciarsi sempre più con il ritmo partita e per analizzare le situazioni di gioco che si stanno iniziando ad imbastire in allenamento. I carichi di lavoro sono molto pesanti in questo periodo, manca lucidità e brillantezza, ma la squadra ha fatto intravedere già buone trame di gioco. Per la cronaca, Casoli e compagni si sono imposti con il punteggio di 3-0 e hanno ceduto il passo nel quarto set supplementare con il Lagonegro bravo a rimanere concentrato e conquistare il parziale. Rispetto alla gara di Policoro con Molfetta, Mastrangelo ha recuperato i vari De Paola, Forni e Maccarone e ha schierato Pinelli al palleggio, Corrado opposto, Forni e Presta al centro, De Paola e Vedovotto in posto quattro, Marra libero. Il tecnico dei lucani Falabella ha risposto con la diagonale palleggiatore-opposto composta da Parisi e Francescato, i centrali Turano e Cubito, Boscaini e Boesso di banda, Benedetto libero. Nei primi due parziali (vinti a 18 e 17) i giallorossi hanno fatto intravedere la differ-

di Francesco Di Masi

enza di categoria tra le due squadre con Corrado e Vedovotto, ben innescati da Pinelli, bravi a concretizzare le opportunità createsi. Bene gli ospiti nel terzo set con un ottimo cambio palla e con Francescato e Boscaini principali bombardieri del gioco lucano innescato da Parisi (ex alzatore, tra le altre, di Genova e Molfetta). Sempre sotto fino al 2020, la Tonno Callipo ha poi trovato il varco giusto nel finale timbrando il set con il punteggio di 25-22. Nel parziale supplementare Lagonegro ha legittimato la tenacia mostrata nel corso del terzo set e si è imposta con il punteggio di 19-25. Corrado, con 22 punti e il 48% in attacco, e Francescato, top-scorer dell’allenamento congiunto con 24 punti e 4 ace realizzati, sono stati i mattatori delle due squadre.

Azione di gioco


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Inizio stagione denso di impegni di Paolo L. Albanese

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Golem Palmi sugli scudi

opo tre settimane di allenamento la Golem Palmi ha sostenuto un paio di amichevoli per testare la condizione psicofisica del gruppo in vista dello storico esordio nel secondo torneo nazionale previsto per Domenica 18 Ottobre in casa della corazzata Saugella Team Monza. Il primo test stagionale si è svolto presso la palestra provinciale Mimmo Surace contro il Volley Soverato (formazione che milita in A2 da sei stagioni) in un anticipo del derby che andrà in scena - a Soverato - Mercoledì 18 Novembre. Le due squadre si sono affrontare con grande agonismo, per testare la condizione psicofisica di tutte le atlete dei tecnici Seferinov Jr - Celi e Luca Secchi; alla fine di un match molto intenso e combattuto, sono state le cavallucci marine ha

prevalere in un tie break emozionante che si è concluso col punteggio di 14-16. Per quanto concerne le prestazioni individuali, già in forma campionato l’opposta Ramona Aricò, giocatrice dal talento purissimo, che sarà il pericolo numero uno per tutte le formazioni avversarie: Ramona ha messo sul tareflex 22 punti, con due aces, tre muri punto; anche se non ancora integrata con le compagne, la schiacciatrice peruviana Carla Cotito Rueda (15 punti, con tre muri punto) ha già fatto vedere delle buone cose: bene in cabina di regia l’ex Elisa Moncada che ha giostrato il gioco da par suo, con la capitana Ilaria Speranza che è andata in doppia cifra (11 palloni messi a terra) e l’altro martello Francesca Moretti in piena fase di recupero dalla stagione di forzata inattività. Nelle file del Soverato ha dato prova


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La capitana Ilaria Speranza

delle sue qualità l’esperta schiacciatrice - ricettrice trevigiana Melissa Donà, con l’opposta argentina Daniela Lucia Fresco reduce dalla coppa del mondo - che ha fatto capire di poter essere il “braccio armato” della formazione del passionale patron Totò Matozzo: in luce si sono messi anche i potenti martelli Ariana Pirv (nipote della famosa Cristina) e la croata Edina Begic. Successivamente la Golem Palmi ha sostenuto due amichevoli in terra campana, contro le ripescata Caserta e Aversa, due compagini che le atlete della Costa Viola dovranno affrontare nel corso del torneo che si preannuncia combattuto e difficile. Entrando nello specifico del primo test disputato al palazzetto Provinciale di Viale Medaglie D’Oro, il match è stato sospeso sul due a uno per la Golem e 21 a 20 per le palmesi nel quarto parziale (in quanto la squadra di basket doveva cominciare il proprio allenamento); dopo aver ceduto la prima frazione alle casertane con il netto punteggio di 25-15, il sestetto di Ivan Seferinov Jr reagiva con grande energia conquistando il secondo ed il terzo parziale con i punteggi di 20-25 e 19-25.

Il giorno dopo altro test al Palajacazzi contro Aversa, una compagine che la scorsa stagione ha preso parte ai Play Off per il salto di categoria; anche nella seconda amichevole la squadra biancorossa ha avuto una partenza ad handicap, cedendo i primi due set alle quotate avversarie (25-15, 2523). Facendo leva sul loro indomito carattere, Ramona Aricò e compagne trovavano la forza reattiva per pareggiare i conti con le campane guidate da Luciano Della Volpe (17-25, 21-25); sul due pari, vista l’ora tarda, le due squadre hanno deciso di chiudere il match con un “salomonico” pareggio. Venerdì 2 e Sabato 3 Ottobre al “PalaScoppa” di Soverato è andato in scena il quadrangolare “Memorial Michele De Pace”. Nella finalissima la Golem Palmi è stata superata per 3-1 dalle padrone di casa del Volley Soverato. Nel primo pomeriggio la Sigel Marsala aveva superato al tie break il Santa Teresa Riva (dove milita l’ex Simona Rotondo) conquistando cosi il terzo posto. Sicuramente sono state due serate di grande volley, con giocatrici di grande livello tecnico, che hanno saputo regalare partite spettacolari agli appassionati.


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Dopo la conquista del titolo di Campione Italiano di Federica Mamone

La festa semplice Emilio premiato all’Oasi del Mediterraneo

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esta all’insegna della semplicità e dell’affetto, quella organizzata il 27 Settembre dal CoRe Calabria e dal Motoclub Oasi del Mediterraneo per celebrare il secondo titolo di campione italiano del fortissimo Emilio Scuteri, il giovanissimo pilota di San Calogero che - insieme a Giuseppe Tropepe - rappresenta la speranza che il cross dopo la fine di Cairoli possa continuare a parlare italiano: piaccia o non piaccia ai signor so tutto filonordisti che bivaccano ormai da tempo immemorabile nei meandri del 7° e 8° piano di Viale Tiziano, sede della FMI dove per troppi anni hanno avuto facile vita a bearsi dei successi di due talenti naturali come Cairoli e prima ancora Rossi. Il Gp delle Nazioni 2015 - senza Cairoli, e senza Philipphaerts - ha fatto sprofondare l’Italia nell’anonimato del centro classifica. Dal 2015, con Scuderi e Tropepe - se le prevenzioni antimeridionaliste saranno esorcizzate - il cross italico potrebbe tornare sui gradini nobili delle classifiche mondiali. Tornando a Scuteri il suo

campionato 2015 è stato un capolavoro. Ha vinto tutto: in ogni gara vi sono in palio per ogni manche 25 punti e - in totale - essendo due la manche 50. Il suo ruolino di marcia è stato da rullo compressore: 50 punti e vittoria assoluta in tutte le gare del campionato. Il prossimo anno per lui vi sarà il passaggio di classe e correrà in 125 pronto per passare subito dopo all’MX2 e al campionato del mondo. Il pilota ha ricevuto un meritatissimo Trofeo offerto dal CoRe Calabria e - per volontà del presidente Mamone - consegnato al Pilota da Lello Carbone, il più amato fra i campioni calabresi - in pista e nella vita degli ultimi anni. Il resto della festa - all’insegna della gioia e della serenità vere - è stato curato da Mauro Morelli e dallo Staff del Motoclub Oasi del Mediterraneo. Presenti alla festa Vittorio Cordì, referente cross del CoRe Calabria, Giovanni Sposato dello Sposato Racing e Antonio Tropepe, papà di Giuseppe che ha espresso a Emilio la gioia di sapere che i due ragazzi, rivali in pista sono grandi amici nella vita.


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Uno start sulla pista “Oasi del Mediterraneo”

Corso di avviamento al motocross

Oasi del Mediterraneo Mx school

di Gaetano Mamone

PROGRAMMA

Iniziativa volta alla formazione di base

dei piloti

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mportante iniziativa educazionale e formativa per l’avviamento allo sport, il corso di base per giovanissimi piloti da cross che si svolgerà sul crossodromo Oasi del Mediterraneo di Lamezia Terme dal 30 Ottobre all’1 Novembre, rappresenta un primo step di una nuova fase di approccio verso la diffusione dello sport motoristico nel meridione. Il Motoclub organizzatore, insieme al CoRe Calabria FMI e al settore tecnico Federale - i cui tecnici più prestigiosi saranno presenti a Lamezia sotto la guida di Thomas Traversini, nei tre giorni di corso offriranno ai giovani allievi - nel numero massimo di 20 - un insieme di input preziosi per il loro futuro approccio alle competizioni

1° giorno Venerdi 30 OTTOBRE - ore 15,30 Registrazione Allievi al Crossodromo Mediterraneo Lamezia Terme - ore 16,30 Inizio Lezioni 2° giorno Sabato 31 OTTOBRE - ore 8,30 Inizio Lezioni - attività Motoria con preparatore Atletico - Pilotaggio i Fondamentali - 12,45 Pausa pranzo - 15,00 Dimostrazioni di Primo Soccorso - Dalle 15,45 attività Pratica di Pilotaggio livello superiore 3 giorno Domenica 1 NOVEMBRE - ore 8,30 Inizio Lezioni - 9 attività Motoria e di Pilotaggio prove - ore 12,30 Fine lezioni pratiche e pausa pranzo. - 15,30 Saluti consegna degli attestati


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Grande successo per la manifestazione dell’Asd del Pres. Timpano Fase della Gara

Gara Notturna Mtb Taurianova di Federica Mamone

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Summer nightly bikers

i è svolta lo scorso 23 Agosto l’ottava prova del Campionato Xc Csain Reggio Calabria, gara ciclistica organizzata dal gruppo “Taurianova Bikers”. Ciclisti provenienti da tutta la Calabria si sono sfidati nell’ormai classico appuntamento estivo taurianovese, dando vita ad uno spettacolo che ha richiamato gli appassionati sportivi del luogo e delle zone limitrofe. L’evento, caratterizzato dalla suggestiva atmosfera notturna, si è snodato lungo le vie cittadine, in particolar modo nel centro storico di Radicena, trasformando Taurianova - per una notte - in un circuito professionistico di alto livello. Passione, fatica, sudore sono stati assoluti protagonisti della manifestazione. Cicloamatori, in sella alla loro mountain bike, hanno deliziato il pubblico festante cimentandosi con tenacia nel tortuoso percorso disegnato dagli organizzatori. La gara, in un tratto lungo 22,5 chilometri, ha visto trionfare, nella prima batteria, Giovanni Riggi, della società “Bicittanova Club”, che è riuscito ad imporsi e a destreggiarsi nell’impervio itinerario fatto di scale percorse in salita e in discesa. Le altre posizioni del podio sono state occupate rispettivamente da Domenico Macrì, “Team Barbarello”, e Giuseppe Capogreco, del “Team Bike Valle Grecanica”. La seconda batteria, invece, ha premiato gli sforzi di An-

tonio Mazzullo, della società “Mtb Palmi”, che è riuscito a staccare Antonino Nostro, “Catona Bike”, e Giuseppe Richichi, “Marco Montoli”, per una manciata di secondi. L’alto livello della competizione è testimoniato dalle risposte positive fornite dalla maggior parte degli atleti in gara, che hanno comunque ottenuto risultati soddisfacenti, visto il risicato divario con le posizioni di testa. Lo sport, ancora una volta, si conferma leader indiscusso nel bisogno di aggregazione delle comunità e nella condivisione di valori che rendono sana la competizione. Il ciclismo, in quest’ottica, è pronto a “pedalare” verso nuovi traguardi.

Sul podio: Richichi, Repaci e Nostro


Via Grimaldi, 95 - CITTANOVA (RC)


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