Corriere della Piana - Speciale n.12 Speciale Varia

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La Varia nel ricordo di un protagonista

Padreterno per un giorno di Leonardo Rao

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in da bambino a casa sentivo parlare di questa Festa grandiosa e spettacolare. Nei miei sogni di bambino immaginavo di provare le emozioni che altri uomini dal ’900 ad oggi avevano già vissuto. In me stava crescendo la consapevolezza di voler un giorno salire su quel grandioso carro Sacro che è la Varia. Sia mio padre, che ancora era un adolescente, che mio zio lavoravano con l’artigiano Adolfo Ferraro, figlio di Vincenzo Ferraro, materialmente primo costruttore della Varia meccanica. I loro racconti e la loro esperienza mi hanno aiutato il giorno della Varia a svolgere un compito per il quale nessuno mi aveva preparato. Fare il Padreterno era per me importantissimo, era stato il sogno di mio padre e poterlo fare io sarebbe stato un po’ come realizzarlo per lui. Per la prima volta nella storia della Varia, nel 2008 si decise di far eleggere al popolo anche la figura del padreterno dopo una prima selezione al comune. Già arrivare in villa era stato un traguardo bellissimo e per questo devo ringraziare quelle 92 persone che quel giorno mi hanno votato… scoprire poi di essere stato scelto come padreterno di quell’edizione da più di mille persone è stata una soddisfazione enorme, mi sono sentito circondato dall’affetto dei miei concittadini! In un primo momento dopo l’elezione non ho capito niente, l’affetto e il calore della gente che c’era in villa quella sera non mi hanno fatto capire niente. Poi a mente fredda ho capito che avrei dovuto affrontare un compito gravoso. Il mio primo pensiero è stato rivolto all’animella. Devo ringraziare moltissime persone che in quei giorni mi sono stati vicini e che ancora oggi sono per me delle persone carissime: il Prof. Franco Tigano, Elvira Commisso, Francesco Lovecchio, Pino Vincenzi, Patrizia Nardi, Saverio Petitto e Giuseppe Cricrì. Tutta gente che come me ha un amore indissolubile per la Varia. Ci sono stati momenti durante i 700 mt del percorso in cui il mio sguardo non si è mai staccato dall’animella, Elisea.

Al contrario di quanto tutti dicevano la scasata non è stato il momento più difficile, anzi, è stata molto tranquilla. E’ stato delicato, al contrario il momento in cui siamo arrivati in piazza libertà, li la bambina ha subito fortissime oscillazioni che sono riuscito a controllare facendo da contrappeso all’asta del seggiolino. Mi sento orgoglioso di aver rappresentato una figura molto importante nel contesto della manifestazione. Mi sono sentito addosso una responsabilità enorme, non puoi mai sapere in anticipo quali saranno le reazioni della bambina durante il percorso della Varia e in quei momenti ti passano mille pensieri e mille preoccupazioni per la testa. Quest’edizione della Varia sarà particolarmente importante grazie all’attenzione che l’UNESCO avrà per la festa. Posso dire con orgoglio di essere tra quei pochi (6) ragazzi che hanno contribuito affinchè la Varia fosse candidata a patrimonio immateriale dell’umanità. Faccio parte del comitato cittadino “11 Gennaio 1582” – Varia Pro UNESCO che ha commissionato la catalogazione della festa, un’attività propedeutica per la candidatura Unesco. Senza mettere in dubbio l’impegno di chiunque altro abbia dato il proprio contributo, devo sottolineare e senza alcuna polemica, ma solo per amor di verità che se oggi siamo qui a parlare di promozione culturale e Unesco, di rete e di Varia è solo perché contro tutto e tutti , tra chiacchere ed offese, 6 PAZZI hanno costituito un comitato che in poco tempo è divenuto un vero e proprio movimento. Siamo partiti con una raccolta firme, tra l’altro osteggiata proprio da chi avrebbe dovuto essere tra i primi a sottoscriverla. Siamo stati attaccati da tutti, che non si

rendevano conto di creare un danno alla città intera. Siamo stati tacciati di operare per fini personali o che il nostro scopo era chissà quale… voglio tranquillizzare tutti, il nostro scopo è stato raggiunto, la Varia è e sarà conservata in maniera indelebile in tutte le sue sfaccettature per i posteri. Per questa magnifica esperienza devo ringraziare i 6 Pazzi, Eugenio Crea, Francesco Braganò, Andrea Solano, Maria Luisa Lovecchio, Antonello Scarfone e Laura Bonasera. Un pensiero particolare va all’Associazione ‘Mbuttaturi, sempre disponibile ed entusiasta nel collaborare alle attività che ruotano attorno alla nostra amatissima festa della Varia. Vorrei concludere con un augurio tradizionale…. SENZA SCONZU MARIA DI LA LITTARA!!!!


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