Bilancio sociale 2013

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qualità della vita, la democrazia e la partecipazione, il proprio cavallo di battaglia. Il Circolino è quindi il polmone principale dal quale attingere le risorse finanziarie da investire nella realizzazione delle attività sociali e culturali sul territorio in aiuto agli altri ma è altresì esso stesso luogo dove la sfida educativa e assistenziale prende corpo. Basti pensare che all’interno del nostro organico lavorano persone straniere, ragazzi inseriti in tirocini mirati all’acquisizione di un’autonomia professionale, minori in affido ai Servizi Sociali, persone provenienti dalla dura esperienza del carcere. Vengono comunemente definiti “inserimenti lavorativi”. Noi preferiamo chiamarli opportunità. Fuori da ogni pregiudizio o da atteggiamenti pietistici, che nulla hanno a che fare con la solidarietà e con lo spirito di servizio. Aiutare e sostenere l’intera comunità è sempre stato il leitmotiv che ha guidato i Soci e i membri del Consiglio di Amministrazione. Essere un riferimento per la popolazione non ha mai significato solo offrire un luogo ove trascorrere interi pomeriggi senza l’obbligo della consumazione. Non siamo mai stati un parcheggio o un palliativo ai bar della zona. Siamo sempre stati una realtà attiva per risolvere, senza il delirio dell’onnipotenza, le problematiche più disparate o per accogliere le richieste di aiuto. Attraverso canali formali o informali la Cooperativa Città Alta ha saputo ascoltare gli abitanti del borgo. Così si è sempre trovato il tempo per uno scaldabagno capriccioso o piccole manutenzioni, per una consulenza fiscale o amministrativa, per la

consegna di pasti caldi a domicilio gratuiti. Tutto con il delicato rispetto della dignità altrui. Semplicemente e spontaneamente la cooperativa è divenuta un vero catalizzatore sociale in grado di amare la propria comunità, valorizzando e sostenendo anche le altre realtà assistenziali e sociali del quartiere. Nessun monopolio ma solo collaborazione per il bene di tutti. Lavorare per condividere. Si è saputo altresì cogliere i cambiamenti del periodo cercando di seguirne la scia senza cancellare i principi cardine di solidarietà e di servizio agli altri che hanno dato vita alla cooperativa stessa e preservando il delicato equilibrio fra le radici e il nuovo. Oltre ai pensionati, si è aperta la porta alle fasce giovanili e ai minori. Gli studenti universitari, che brulicano da anni il borgo, hanno sempre trovato nel Circolino un punto di ritrovo a portata di tasca e di cuore. Dopo le lezioni in ateneo, le sale della cooperativa si riempivano di un fermento giovanile che trovava consensi anche fra gli anziani, ormai veterani del posto. Per permettere agli studenti stessi un luogo più conciliante per lo studio, nel 1994, in accordo con l’Università di Bergamo, la Cooperativa Città Alta ha aperto una sala studio in fregio alla via che conduce all’ateneo stesso. Uno spazio tranquillo e sicuro, organizzato nella manutenzione e nella custodia proprio dalla cooperativa. Il sostegno e la promozione di interventi finalizzati alla tutela dei minori passano anche attraverso l’organizzazione del

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