From Volterra to San Gimignano - Route

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History, geology, vegetation, flora and fauna between Volterra and San Gimignano, with an itineraries map Storia, geologia, fauna e vegetazione fra Volterra e San Gimignano, con carta degli itinerari

Volterra ASPETTI STORICI E ARCHITETTONICI

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Chi intende andare da Volterra a San Gimignano attraversa un territorio che è stato oggetto di aspre contese fra le due città. Fra l’XI ed il XIII secolo dall’una e dall’altra fazione furono costruiti numerosi castelli e fortezze destinati a proteggere le vie di comunicazione e i villaggi. Le prime lotte per il controllo di quest’area si ebbero con la nascita del comune di Volterra quando i governanti di quest’ultimo vollero controllare la strada che collegava la loro città con la Via Francigena, che passava per San Gimignano. Le scorrerie e le rappresaglie divennero ancora più aspre quando si affacciò sulla scena un terzo contendente: il comune di Monte Voltraio, castello a pochi chilometri da Volterra, che fu a lungo conteso fino a quando i Volterrani lo conquistarono definitivamente. Con la fine del Medioevo e di queste lotte, ai castelli si sostituirono prima i borghi agricoli e poi le ville, di proprietà dei nobili locali, che controllavano vasti appezzamenti agricoli. Percorrendo la strada che è qui indicata possiamo vedere tutti i tipi di insediamenti che si sono alternati nelle varie epoche. Itinerario 1 La strada, come tutte le vie principali (vie maestre) del territorio volterrano, era in buona parte lastricata, il selciato stradale è sopravvissuto ed è visibile solo in alcuni punti: presso la località San Lorenzo e nei pressi della rocca di Monte Voltraio . Monte Voltraio è posto proprio a fianco della via, sulla sommità di una collina da cui era possibile controllare chi la percorreva. Il primo documento che nomina questa località è del 967 quando, alla presenza dell’imperatore Ottone I di Sassonia, vi si riunirono numerosi potenti nobili ed ecclesiastici toscani. Del castello, dove abitavano numerose famiglie nobili, sono rimasti solamente i ruderi, che è possibile ammirare con una piccola deviazione. Sulle pendici della collina, intorno alla Pieve di San Giovanni, esisteva un ampio borgo circondato da mura in pietra. Ai piedi del monte, lungo la strada, troviamo la villa del Palagione , oggi restaurata e sede di un Centro Interculturale. Si tratta di una tipica villa seicentesca, composta dall’edificio principale, provvisto di cappella e di ampie stanze ricche di affreschi decorativi, dove abitava il proprietario, che aveva intorno altri edifici destinati alle attività produttive ed un bel giardino all’italiana. Subito dopo, poco distante dalla strada, la Chiesa

della Nunziata , del XII secolo, oggi abbandonata. Insieme alla poco lontana Chiesa di S. Lorenzo (XIII sec.) , dipendeva dalla Pieve di Monte Voltraio. La via poi attraversa il borgo di Pignano . Toponimo di origine romana, dal XII secolo, è noto come sede di un castello, che venne ripetutamente distrutto durante le guerre fra Volterra e San Gimignano, e di una chiesa dedicata a San Bartolomeo, divenuta pieve quando fu distrutta quella di Monte Voltraio. Nei pressi dell’abitato erano le cave da cui si estraeva il “tufo di Pignano”. Sulla fine del Settecento il castello fu sostituito da una villa costruita dagli Incontri di Volterra, adesso è sede di una fattoria. Una storia simile è quella del borgo di Sensano, posto sul crinale dei Monti Cornocchi.

conservazione delle strutture. Sono particolarmente ben riconoscibili la chiesa di San Frediano e la torre del Mastio. Continuando verso San Gimignano, dopo aver attraversato un ampio tratto boscato, la strada passa accanto alla chiesa di San Donato , del XIII secolo. Infine, prima di entrare a San Gimignano, è degno di nota il castello di Montauto , che nel 1186 era di proprietà dei vescovi di Volterra, posto a protezione della Via Francigena. Itinerario 2 Il percorso scende verso la valle dell’Era seguendo il tracciato dell’antica Via Salaiola: si tratta di una delle più belle strade medievali di Volterra che ancora conservano il selciato originale. Dapprima attraversa la necropoli etrusca dei Marmini e poi passa vicino alla bella chiesa di Santa Margherita , del XII secolo. Sul fondovalle attraversa l’abitato di Prato d’Era, per poi risalire l’altro versante della valle in direzione del Monte Nero. Di rilievo è la Villa di Scopicci , da cui si gode un ampio panorama di Volterra e della Valdera, tipico esempio di villa gentilizia di campagna del XVIII secolo. La poco lontana Villa di Ulignano , del XVII secolo, fu costruita dall’ammiraglio Iacopo Inghirami sulle rovine di un antico castello noto già nel 991. La villa, centro nel XIX secolo di una delle più vaste tenute del Volterrano, si presenta con diversi corpi di fabbrica che furono costruiti sfruttando i resti delle abitazioni del borgo sorto intorno al castello. Il borgo di Sensano , da cui si gode di un’ampia visuale sul territorio, spaziando fino agli Appennini e al monte Amiata, era sede di un importante castello volterrano, di cui rimangono i resti della torre e la Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano. (A.F.)

San Gimignano

Castelvecchio

Al di là dei Cornocchi inizia il territorio di San Gimignano. Nel medioevo il confine era controllato dal castello di Castelvecchio , costruito su una rupe isolata dalle due profonde valli create dai torrenti che la circondano. La fortezza, nella quale vivevano circa 40-50 famiglie, non presenta elementi artistici di pregio, ma spicca, fra tutti i castelli abbandonati della zona, per l’eccezionale stato di

HISTORY AND ARCHITECTURE As the territory between Volterra and San Gimignano was bitterly contested in antiquity, from the 11th to the 13th century many castles and fortresses were erected by both fractions to protect the roads and villages. The first conflicts began when the newly formed Commune of Volterra decided to guard the roads that connected the city with the Via Francigena (the pilgrims way) that passed through San Gimignano.The invasions and counterattacks intensified when a third rival arrived on the scene: the Commune of Monte Voltraio; a castle just a few kilometres from Volterra contested for many years until it was finally conquered by the Volterrans. At the end of the Middle Ages the castles were transformed into farm villages and then villas owned by local noble families who reigned over large areas of farm land. Along the road indicated below you can still admire many of these historical buildings.

Castelvecchio

Itinerary 1 As many of the main roads in the Volterran territory, this was originally paved , traces of which can still be seen especially in the area of San Lorenzo and at Monte Voltraio . The road runs by Monte Voltraio which dominated, overlooked and guarded its safety. The earliest document that mentions Monte Voltraio dates back to 967 and records a meeting that took place there between Emperor Otto 1 of Saxony, a number of powerful nobles and Tuscan clergymen. The castle which originally housed numerous noble families is now a ruin.On the top of the hill encircling the parish church of San Giovanni there was a large village encircled by a stone wall. At the foot of Monte Voltraio there is the Villa Palagione which has recently been renovated as

a Cultural Centre. A typical 17th century villa with the main building richly adorned with frescoes where the owner resided surrounded by out houses, a chapel and a fine Italian garden. Proceeding a little further stands the abbandoned 12th century Church of La Nunziata . The 13th century Church of S. Lorenzo was under the parish church of Monte Voltraio. The road then leads to the 12th century village of Pignano whose name originates during the Roman Period. The village was once a castle that was repeatedly destroyed during the conflicts between Volterra and San Gimignano. The church dedicated to Saint Bartholomew later became a parish church when the one in Monte Voltraio was destroyed. Near the village there are also the tufa quarries where the tufa of Pignano was once extracted. At the end of the 18th century a villa was built on the site where the castle was stood, by the Incontri family from Volterra . The village of Sensano, situated on the crest of Monti Cornocchi, has a similar history to Pignano. Beyond the Cornocchi, the territory of San Gimignano begins. During the Middle Ages the border line was guarded by the Castle of Castelvecchio erected on an isolated cliff between two deep valleys created by torrential rivers. 40-50 families once lived in the fortress and it is in particularly good condition as compared to many other abandoned castles especially the church of San Frediano and the Mastio tower. Proceeding towards San Gimignano through woodland, the road passes by the 13th century church of San Donato . Just before San Gimignano stands the noteworthy castle of Montauto which belonged to the Volterran Bishops in 1186 and was erected to protect the Via Francigena.

documented as far back as 991. The castle and village was one of the largest estates in the Volterran territory in the 11th century. The villa is made up of several buildings which were built with the remains of the preexisting village. The village of Sensano which offers a breath taking view of the Apennines and Mount Amiata was once a castle although only the tower and the parish church of Saints Ippolito and Cassiano remain. (A.F.)

Itinerary 2 This itinerary descends the Era Valley along the remains of the ancient Via Salaiola road, one of the most beautiful Medieval roads of Volterra which still preserves its original paving stones. The walk begins at the Etruscan burial site, the Marmini past the beautiful 12th century church of Santa Margherita down the hill to Prato d’Era and up the other side of the valley towards Monte Nero. The Villa di Scopicci which offers a panoramic view of Volterra and the Era Valley, is a typical 18th century country estate. The nearby 17th century Villa di Ulignano was built by Admiral Jacopo Inghirami on the ruins of an ancient castle

Pieve della Nera


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