Consap Magazine Gen-Feb 2013

Page 1

Periodico Ufficiale Nazionale della CONSAP - C.N.P.S. anno XIV numero 11-12 Gennaio - Febbraio 2013 - Registrazione Tribunale Civile Roma n. 542/99

CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO



Convenzioni Convenzione

Sommario 3

Sommario

COPERTINA

DIRETTORE RESPONSABILE Massimo D’Anastasio consapmagazine@libero.it

Intensificati i controlli di polizia, dopo l'introduzione delle nuove norme del Codice della Strada (foto: Tassinari)

COORDINATRICE DI REDAZIONE: Elisabetta Ricchio CAPOREDATTORE INSERTO POLIZIA STRADALE: Marco Di Ceglie DIREZIONE EDITORIALE www.consapnazionale.com Consap Segreteria Generale Nazionale Via Nazionale, 214 - 00184 Roma Tel. 06 47825541 Fax 06 47825538 info@consapnazionale.com SEGRETERIA DI REDAZIONE: Cinzia Ravaglia PhOTO EDITOR Cristiano Pedrocco CONCESSIONARIA ABBONAMENTI Diffusione & Comunicazione Srl Via Palladio, 5 - 20135 Milano Tel. 02 58431268 Fax 02 58449956 INFORMAZIONE PER ABBONAMENTI Tel. 02 58431268 Per le quote abbonamenti: Abbonamento ordinario 62.00 euro Abbonamento sostenitore da 82.00 euro &nb sp: Abbonamento per appartenenti Forze di Polizia 42.00 euro Prezzo della rivista 8.00 euro Numero arretrato 10.00 euro Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 542 del 01/11/1999 Stampa: Macofin srl - Roma info@macofinstampa.it

Consap Magazine 2012

EDITORIALE Una nuova e funzionale razionalizzazione del sistema sicurezza Piazze violente, l’indagine conoscitiva parte dal dialogo con gli operatori La Spezia elegge il nuovo organigramma provinciale Un’applicazione telefonica in aiuto alle donne minacciate Milano, il questore Luigi Savina all’assemblea della Consap Polizia senza risorse la criminalità organizzata allunga le mani sul territorio Un anno di sicurezza sulle strade bilancio del Servizio Polizia Stradale Da gennaio cambiano le regole per la patente di guida Presto, per legge, utilizzabili in inverno solo le gomme termiche Rinnovata la convenzione con l’autodromo romano di Vallelunga Il mercato dell’auto tocca i livelli della fine degli anni ‘70 La statale Appia sta per perdere la sede della Polizia Stradale di Velletri È reato definire “inqualificabile” il comportamento del collega L’Accademia Internazionale Cartagine premia il merito Tito Tazio riflette sulla sua vita è stanco di percorrere un’interminabile salita Spese sanitarie per infortuni occorsi in servizio Polizia Stradale Toscana, scorte “anomale” al vaglio della procura Rapporto del ministero della salute sullo stato sanitario del paese 2011 Per la Befana a Roma oltre duemila persone a Cinecittà Giocattoli per i ricoverati del reparto di oncologia pediatrica di Padova La Consap di Palermo accanto ai diversamente abili!

Si avverte che gli incaricati alla diffusione non possono essere appartenenti alla Polizia di Stato né a Forze dell’Ordine. In ragione di ciò vi invitiamo a segnalare anomalie rispetto a quanto sopra.

A Salerno grande festa con la Befana ed i gadget della Consap Lucca: Befana Consap al Twiga Beach Proficuo incontro della Consap con il questore di Bari Pinzello Braccialetto salvavita al polso degli agenti iscritti alla Consap San Michele Arcangelo dissacrato dalla ‘ndrangheta

7 8 20 22 24 26 30 35 37 40 43 44 44 46 48 50 51 52 54 56 57 58 59 60 62 63


Comunicazione

Consap Magazine 2013

A tutti gli abbonati Anche per questo 2013 la Consap – Consulta Nazionale Polizia Stradale, ha deliberato il rinnovo dell’esclusiva per la gestione degli abbonamenti alla rivista Consap Magazine alla società Diffusione & Comunicazione di Fabio Ardemagni, con sede a Milano. La decisione scaturisce dalla positiva valutazione circa la serietà della società milanese e l’apprezzamento del “modus operandi” dei suoi addetti. E’ infatti ben evidenziato sia sulla rivista cartacea che sulla visualizzazione on line della stessa dal sito ufficiale nazionale www.consapnazionale.com, il fatto che i promoter per gli abbonamenti non debbano essere appartenenti alle forze di polizia, questo per non indurre il potenziale cliente all’erronea convinzione che sia l’istituzione a proporre la vendita, attivando nello stesso dei meccanismi che inducano a ritenere che con la non adesione alla proposta possa produrre pregiudizio negativo o peggio ritenere che accettando si possa ammorbidire eventuali azioni di controllo nei propri confronti. Chiarito questo, non di meno ci siamo trovati a registrare alcune lamentele di abbonati che sostenevano di essere stati coerciti, anche se non palesemente, all’acquisto dell’abbonamento. Avendo chiesto chiarimenti alla società Diffusione & Comunicazione, siamo stati informati di un furto subito nei loro uffici con l’asportazione di dati del portafoglio clienti, persone che sono poi state contattate per invio e pagamenti di riviste che mai ed in nessun caso si sono rivelate essere il Consap Magazine, questo a conferma del fatto che l’intermediazione, in alcuni casi definita “arrogante e ricattatoria” non è stata operata da dipendenti della Diffusione & Comunicazione, ma da altri individui entrati in possesso dei nominativi proventi del furto, se non addirittura degli autori stessi del reato. Abbiamo collaborato con la società milanese, per tutelare i nostri abbonati con una serie di denunce all’autorità giudiziaria mano a mano che venivamo messi a conoscenza dei fatti accaduti dai nostri abbonati. Questa precisazione ci appare necessaria, in un periodo, come l’inizio del nuovo anno in cui si avviano le richiesta di rinnovo dell’abbonamento. Chiedete sempre a chi vi contatterà se è appartenente alle forze di polizia, in caso di risposta affermativa sappiate che non ha alcun titolo per proporre l’acquisto; chiedete poi in seconda battuta se è dipendente della società Diffusione & Comunicazione e per verificare questo potete poi contattare la società al n. 0258431268 per conferma. Siamo inoltre coscienti che la crisi che morde obbligo a tagliare alcune spese dai bilanci che si possano ritenere non necessarie, quindi questi consigli sono per darvi la possibilità di verificare se il “bene” Consap Magazine- Consulta Nazionale Polizia Stradale, del quale non intendete fare a meno sia realmente tale. La redazione chiude augurando a tutti i nostri abbonati e sostenitori, un sereno anno nuovo dandovi appuntamento sulle pagine del “vostro” Consap Magazine.

5



Editoriale

Consap Magazine 2013

7

Una nuova e funzionale razionalizzazione del sistema sicurezza

Giorgio Innocenzi Segretario Generale Nazionale Consap

La campagna elettorale è contrassegnata dalla completa assenza del tema relativo alla sicurezza, alla legalità ed alla lotta alla corruzione. L’argomento predominante è costituito dalla sostenibilità fiscale del sistema ed il dibattito si incentra sugli esigui margini di iniziativa, ancora a disposizione, per effettuare interventi sul fronte delle entrate o su quello della spesa. Il nuovo Governo, per fare fronte alla grave crisi economica che attanaglia il Paese, dovrà necessariamente procedere ad una seria riforma degli apparati. Tra questi spicca l’annosa problematica della razionalizzazione e della riorganizzazione del modello sicurezza. La Consap ha sempre ritenuto che l’attuale sistema sia efficiente ma insostenibile per le finanze pubbliche sotto il profilo del rapporto costi-efficacia e che, dunque, vada rivisitato. Naturalmente la riforma dovrà dispiegare i propri effetti non nel senso proposto dal Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nell’ultimo scorcio della legislatura con un provvedimento, fortunatamente non andato a buon fine per

lo scioglimento anticipato delle Camere, ma nella direzione di favorire una ri-dislocazione dei presidi minori la cui distribuzione attuale, essendo ispirata da logiche di puro presenzialismo, non corrisponde alla necessità di avere un funzionale ed efficiente sistema di controllo del territorio. Nel futuro occorrerà evitare che decisioni affrettate, dettate esclusivamente da “logiche ragionieristiche”, liquidino con superficialità problematiche di assoluta rilevanza per l’intera collettività. Il governo del territorio ed una più efficace organizzazione della sicurezza e del soccorso pubblico debbono costituire priorità condivise da tutto il Parlamento. La sicurezza dovrà essere assunta e considerata non come un mero costo ma come condizione imprescindibile per lo sviluppo economico, nel segno del rafforzamento della convivenza civile ed il consolidamento della democrazia nel nostro Paese. Il nostro Paese funzionerà meglio quando riusciremo a non domandarci più quanto costa la sicurezza, ma bensì, quanto costa allo Stato ai cittadini e alle imprese, la criminalità.


8

Consap Magazine 2013

Primo Piano

Piazze violente, l’indagine conoscitiva parte dal dialogo con gli operatori Audizione parlamentare davanti alla Commissione Affari Costituzionali e Giustizia

L’apertura del Capo della Polizia verso una disponibilità a rendere identificabili le Forze di Polizia per prevenire eventuali abusi nelle attività di ordine pubblico, è arrivata sui banchi della Commissione Parlamentare Affari Costituzionali e Giustizia che ha avviato un’indagine conoscitiva. In queste pagine uno stralcio degli interventi dei rappresentanti del personale in divisa che pressochè all’unanimità, ha detto no all’identificazione e auspicato un maggior dialogo e meno distanza del Palazzo verso chi manifesta un disagio reale e palpabile. Il Presidente di Commissione Donato Bruno del Pdl ha aperto i lavori, con la presidenza, che a circa metà del dibattito, è passata nelle mani di Barbara Pollastrini del Pd Vice Presdiente di Commissione. L'ordine del giorno recava: nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni, l'audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato e di rappresentanti del Cocer dell'Arma dei carabinieri e del

Cocer del Corpo della guardia di finanza. Giancarlo Vitelli, Rappresentante della Consap Polizia. Buongiorno, signor presidente, e grazie dell'invito. Andiamo subito al punto focale che lei, Presidente, ha prima richiamato. La Consap è contraria ai codici identificativi sul casco in quanto, a nostro avviso, diventerebbe un formidabile strumento di ritorsione cieca e gratuita. Esempi non mancano. Citerò gli ultimi due che hanno avuto una cassa di risonanza nazionale sui mezzi di comunicazione di massa. Uno è il caso mandato in onda dalla trasmissione Chi l'ha visto? di colleghi ingiustamente e vigliaccamente additati al pari di una sottospecie umana per aver portato via un povero bambino alla madre, quando la situazione era ben diversa e vedeva, tra l'altro, la presenza sul posto di psichiatri e assistenti sociali inviati direttamente dal giudice, unitamente alla presenza del papà del bambino; l'altro è il caso dei lacrimogeni sparati dal Ministero della Giustizia, immediatamente strumentalizzato dei quotidiani.

Gli onorevoli Donato Bruno e Barbara Pollastrini


Primo Piano Purtroppo, in una logica di guerriglia urbana, la manganellata in più può scappare. Ovviamente, gli eccessi sono sempre e comunque da condannare, ma riteniamo che la marchiatura sul casco non sia una strada percorribile in quanto c'è un deficit di legiferazione in materia di ordine pubblico. Mancano, per l'appunto, alcune norme essenziali in materia di ordine pubblico, come l'arresto differito. Inoltre, onestamente, crediamo di aver sempre avuto il numero di codice, signor presidente, e sono i 160 anni di storia patria al servizio del Paese sul terreno della sicurezza pubblica, del soccorso e della solidarietà. Questo è il nostro codice identificativo. Vogliamo, invece, proporre come sindacato, nell'ottica di svelenire il clima di contrapposizione e di conflitto che si è creato, un esercizio elementare di democrazia. In tutta Europa le grandi manifestazioni di massa si dirigono verso le sedi del Governo, del Parlamento; così ad Atene, piazza Syntagma, così a Madrid, così a Londra. È naturale perché il popolo, ovviamente, manifesta contro il Governo, contro il potere: perché in Italia dovrebbe essere diverso? È un diritto elementare praticato in tutte le capitali del mondo. Nel momento in cui tutti ci criminalizzano e ci accusano, noi proponiamo l'accesso libero alle vie e alle piazze adiacenti i palazzi delle istituzioni affinché i

Consap Magazine 2013

9

manifestanti possano liberamente esprimere il loro dissenso - ovviamente in forme civili, senza scudi o caschi di sorta - sotto le finestre dei rappresentanti del popolo. Del resto, non si può rifiutare ciò che si concede nel resto d'Europa. Mossi da un reale spirito e da un atteggiamento democratico, non vogliamo sentir parlare di arresti preventivi di ventennale memoria, e siamo invece convinti che l'unica strategia possibile sia il dialogo tra le parti. Il dialogo, infatti, è una strategia. Siamo preoccupati, signor presidente, perché ogni giorno tocchiamo con mano, nelle sue varie forme, le umiliazioni e le demotivazioni che serpeggiano tra il personale, con il suo corredo di annunci e smentite in ordine alle varie problematiche che ancora sono aperte nel nostro comparto. Percepiamo immediato il rischio di questo magma incandescente di rabbia, protesta e voglia di cambiamento essendo le forze dell'ordine, per loro stessa definizione, un termometro sufficientemente preciso dell'innalzamento della temperatura in ordine ai conflitti sociali che si determinano nel Paese. Vorremmo evitare, signor presidente, per non ricadere negli errori del passato, di essere il solito calderone in cui tutte le pulsioni confluiscono. Non ci piacciono le dietrologie, ma una tecnica ben consolidata nel nostro Paese. È dietro le contrapposizioni totali




12

Consap Magazine 2013

tra «poveri cristi» che si consolidano gli apparati di potere, siano essi economici, finanziari e politici. Intravediamo certi disegni di continuità col passato e che ancora oggi continuano a essere funzionali a un certo tipo di sistema. Diversamente, come spiegarsi tutta questa rabbia, questo livore nei confronti delle forze dell'ordine? Servono forse un altro Antonio Marino o un altro collega Annarumma, da una parte, e, magari dall'altra, un Ovidio Franchi o un Alfio Tondelli? Mi riferisco, in particolare, ai fatti di Reggio Emilia del luglio del 1960, così come a quelli di Avola, in Sicilia, del dicembre del 1968, che furono storicamente alla base della saldatura tra lotte di operai e studenti. Ecco perché siamo preoccupati. Ci sono troppe similitudini con pagine drammatiche della storia del nostro Paese in quanto le grandi manifestazioni studentesche cariche di rabbia sociale, le nostre cariche e la possibile saldatura come in passato della mobilitazione studentesca con il movimento operaio, primo poi potrebbe innescare un'esplosione sociale. Noi siamo dei semplici poliziotti, abbiamo giurato fedeltà allo Stato in quanto democratico e legalitario, non siamo schiavi o servi di politici di destra o sinistra e siamo al servizio soltanto della legge e dei cittadini. L'altra proposta che vogliamo avanzare - vogliamo annunciarlo in quest'Aula benché non sia la sede appropriata, ma a cui riconosciamo un tocco di sacralità - sempre nell'ottica, come dicevo, del dialogo da ricercare, la richiesta di essere convocati quanto meno alla vigilia di grandi eventi di massa, come rappresentanze sindacali unitamente ai rappresentanti, delle confederazioni degli altri lavoratori presso il Comitato provinciale per l'ordine e la sicu-

Primo Piano rezza pubblica. Questo è, infatti, come recita la legge n. 121 del 1981, un organo consultivo la cui composizione, oltre al questore, al comandante dei Carabinieri e altri, è allargabile anche a soggetti estranei alla stessa amministrazione. In questo modo, all'azione sindacale riconosciamo un valore concreto in termini morali, etici e sociali, proiettato a svilire sempre la guerra e quell'odio che serpeggiano e che troppo spesso è vomitato a dosi massicce nei confronti di uomini che sono lì a difendere e garantire le libertà costituzionali. L’intervento del Rappresentante del Cocer dell'Arma dei Carabinieri, ha riproposto le preoccupazioni per la deriva violenta di queste proteste sottolineando come il dialogo sia il più efficace mezzo per disinnescare situazione esplosive acuite dalla generale crisi economica del paese:”In tale quadro, i nostri reparti operano da tempo seguendo procedure che fanno del dialogo e dell'apertura verso i dimostranti la loro ragion d'essere. Naturalmente, le manifestazioni evolvono e il quadro attuale, composto di difficoltà economiche complessive e altro, contribuisce talvolta a far sì che avvengano degli scontri”. Poi un’analisi circa la genesi del fenomeno:”I due grossi gruppi, l'area dell'antagonismo, che fa capo al circuito dei centri sociali, ai collettivi studenteschi universitari di destra e di sinistra, ai gruppi estremisti marxisti leninisti, e l'area nebulosa dell'anarcoinsurrezionalismo che, come abbiamo potuto accertare recentemente, ha una proiezione e dei contatti internazionali, naturalmente negli ultimi tempi hanno complicato il quadro della situazione, per cui abbiamo assistito a una serie di


Primo Piano episodi che hanno visto scontri piuttosto accesi causati da alcune frange dei dimostranti; è bene, infatti, sottolineare che non è mai stata una marea di dimostranti a compiere atti di violenza, ma solo sparuti gruppi che si sono infiltrati in queste manifestazioni talvolta spontanee e talvolta organizzate - e hanno dato luogo a incidenti”. “La dinamica di questi incidenti, come i mass media hanno evidenziato, ha dimostrato come i facinorosi, coloro che erano andati per commettere violenza, fossero attrezzati. Si trattava di un piano coordinato, avevano una serie di attrezzature predisposte prima per creare e fomentare i disordini e portarli alle estreme conseguenze”. Poi un giudizio sull’identificazione degli operatori in servizio di Ordine Pubblico: “Qualche perplessità esiste. Non abbiamo nessuna preclusione preventiva, non abbiamo nulla da nascondere. I nostri uomini sono in divisa, e quindi facilmente identificabili; tuttavia potrebbe sembrare, in questo momento un'iniziativa unilaterale perché dovrebbero essere identificabili anche gli altri e, magari, anche prima”. L’analisi della situazione economica è stata al centro dell’Intervento dei Cocer della Guardia di Finanza:”La nostra impressione è che ci sia una profonda preoccupazione sulla situazione del Paese, che deriva da una profonda crisi economica che mette a rischio il progresso sociale. Esistono dei rilevanti squilibri nei sistemi economici, c'è un'ampliarsi della diseguaglianza sociale e il crescere della disoccupazione, un'inadeguata regolamentazione delle attività economiche - questo è vero non solo nel nostro Paese, ma nel contesto internazionale - e un'inadeguatezza dei sistemi di tassazione, un insufficiente livello di legalità che alimenta un sentimento di risentimento e sfiducia, un'azione della criminalità organizzata anche nella sua dimensione economica”. “Un altro aspetto che ci riguarda anche come Consiglio, è, sostanzialmente, uno svilimento del ruolo di mediazione delle parti sociali, che in questi anni non sono più riuscite a fungere da ammortizzatore tra i diversi interessi in campo, oltre a una mancanza di mobilità sociale. Di fatto, i giovani non hanno una prospettiva certa. Quanto all'aspetto prettamente economico, non esiste solamente un problema di controllo della spesa pubblica, ma un problema di insufficienza di gettito nelle casse pubbliche e questa minore disponibilità di denaro pubblico impedisce l'attuazione di politiche anticicliche rispetto al ciclo economico”.

Consap Magazine 2013

13

“Facciamo riferimento al fatto che, a regolamentazione vigente e senza violare le norme, alcuni soggetti, soprattutto coloro che sono in grado di sfruttare le opportunità offerte dalla globalizzazione, si sottraggono al pagamento delle imposte in maniera adeguata rispetto alla loro capacità contributiva di cui alla nostra Costituzione”. “Non è un problema italiano, ma internazionale. I Parlamenti d'Inghilterra, Francia, Germania e Stati Uniti stanno discutendo di questo. Non è un problema di elusione e di evasione, ma di regole, per cui occorre ricercare ricchezza laddove la ricchezza oggi è prodotta e non è assoggettata a tassazione. A fianco di questo aspetto di insufficienza di gettito, occorre anche una riflessione in ordine alla ripartizione del carico tributario, che viene immediatamente dopo. Questo oggi incide prevalentemente su alcune categorie: lavoratori dipendenti, pensionati, piccola e media impresa, professionisti non globalizzati e proprietari di immobili. Occorre, riallocare il carico fiscale, ridurre le imposte sul lavoro e le imprese e trovare i fondi altrove, cioè attraverso una riduzione della spesa improduttiva e un contrasto all'evasione, e, se possibile, occorre caricare le quote più alte della tassazione su chi ha di più”. “Inoltre, serve un intervento che calmieri prezzi e tariffe, soprattutto rispetto a situazioni di sproporzione tra dividendi e retribuzione per prestazioni sul mercato di imprese che operano in situazione di scarsa concorrenza. Dopo questa premessa sul contesto sociale, andando nel concreto del tema dell'ordine pubblico, temiamo che il disagio economico sia il collante che possa mettere in relazione la ciclica protesta giovanile - per certi casi potremmo dire fisiologica all'interno di una società - con coloro che non sono più giovani, cioè coloro che sono stati recentemente giovani, ma non hanno trovato uno sbocco lavorativo ed economico, e il bisogno delle famiglie, ossia di coloro che perdono il lavoro”. “Su questa miscela che si sta creando diventa molto difficile demandare la risposta esclusivamente alle forze di polizia. Quando siamo in piazza, probabilmente stiamo gestendo il sintomo, ma ormai non siamo più in condizioni di gestire le cause di quello che avviene davanti a noi, quindi la risposta non può che passare dalle politiche che i Parlamenti devono sviluppare soprattutto in ambito europeo. Non siamo, però, solo preoccupati della piazza, ma del rapporto quotidiano con il cittadino. Esiste però oggi nelle piazze un problema concreto di chi dialogare non vuole”. Giorgio E. De Carolis





Primo Piano

Consap Magazine 2013

17

Cortei: Cancellieri nessun identificativo su caschi poliziotti Innocenzi (Consap): si rischiano ritorsioni

Roma, 27 nov. (Adnkronos) - Nessun identificativo sui caschi dei poliziotti in servizio di ordine pubblico, almeno per il momento. E' stato il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ad annunciarlo ai leader dei sindacati di Polizia, ricevuti al Viminale per l'illustrazione del nuovo modello organizzativo della sicurezza alla luce del programma di soppressione e di accorpamento delle province e quindi di prefetture e questure. Soddisfatti i rappresentanti sindacali, interpellati dall'Adnkronos al termine della riunione. ''Il ministro ci ha detto chiaramente che in questo momento non si procederà ad alcuna innovazione sul tema dell'identificazione degli operatori''. ''All'ordine del giorno dell'incontro il regolamento di organizzazione delle forze di polizia sul territorio. Con l'accorpamento delle province rischiamo di perdere almeno 18 questure''. Sulla questione dell'identificativo, ''erano già in programma iniziative di protesta. A questo punto le proteste su quest'aspetto specifico non hanno più ragione di essere. Bisognerà invece vigilare sull'applicazione di questo nuovo mo-

dello, individuato da uno schema di decreto, perchè sia mantenuto l'attuale livello dei presidi di sicurezza''. Cortei: Cancellieri ai sindacati Ps, nessun identificativo su caschi poliziotti (2) Innocenzi (Consap), rischi di ritorsioni sugli operatori (Adnkronos) - ''Sull'ipotesi di introdurre norme di identificazione sui caschi dei poliziotti, il ministro ha detto che si tratta di una questione complessa, che non può essere affrontata sull'onda dell'emotività e che quindi si è deciso per il momento di soprassedere'', dice Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap. ''Non vanno poi dimenticati -aggiunge- i rischi legati a possibili ritorsioni e vendette nei confronti degli operatori inviati in servizio di ordine pubblico''. La Consap ha poi rilanciato, ''chiedendo di sperimentare le microtelecamere sui caschi dei poliziotti nel corso delle manifestazioni. Una misura che noi riteniamo opportuna e che all'estero è stata provata con esito favorevole''. Sul nuovo modello generale, ''invece di ridurre i costi della politica si riducono i presidi di sicurezza. Le nuove strutture individuate per le province soppresse non potranno mai sostituire una questura in termini di organizzazione e prevenzione, con un effetto boomerang sulla sicurezza''. Ai sindacati ''è stata illustrata la rimodulazione del sistema individuato dalla legge 121, adattato alla nuova situazione''. Nelle città sede di province soppresse ''abbiamo proposto che sia istituita una vera e propria autorità presidiaria in modo da assicurare che non ci sia uno smantellamento della sicurezza. Abbiamo poi messo in evidenza la necessità che, a prescindere da ogni progetto di rimodulazione, non siano ridotte le risorse disponibili in termini di fondi, mezzi e strutture, proprio per continuare ad assicurare un adeguato livello di sicurezza''.




20

Primo Piano

Consap Magazine 2013

La Spezia elegge il nuovo organigramma provinciale Incontro con il questore Amato ed il Direttore del Centro Nautico

Nei primi giorni del nuovo anno si è tenuto a La Spezia il Congresso Provinciale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia. All'importante appuntamento hanno partecipato il Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzi ed il Coordinatore Nazionale, Cesario Bortone. Nel corso del partecipato congresso sono state discusse le principali tematiche sindacali a livello nazionale quali il riordino delle carriere, le conseguenze della mancata armonizzazione pensionistica, la previ-

denza integrativa e numerose problematiche locali attinenti il Centro Nautico e Sommozzatori (C.N.e S.), la Polizia Stradale e la Questura del capoluogo ligure. I congressisti hanno espresso un vivo ringraziamento all’impegno profuso dal validissimo Segretario Generale Provinciale uscente, Giuseppe Carriera, recentemente trasferito, a domanda a Roma, per il grande e professionale lavoro svolto in questi anni che ha consentito alla Consap di diventare a La Spezia una


Primo Piano

delle più grandi ed apprezzate organizzazioni sindacali. Il Congresso Provinciale è stato preceduto dagli incontri, cordiali e costruttivi del Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzi e della delegazione della Segreteria Nazionale con il Questore Gaetano D'Amato a cui sono stati fatti i complimenti per la eccezionale operazione di servizio effettuata insieme al Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) che ha portato alla liberazione di Andrea Calevo e alla cattura degli esecutori del sequestro di persona, durante il quale si era temuto a più riprese per la sorte del giovane ostaggio; e ringraziato il Direttore del CNeS Ugo Terracciano al quale si deve la riorganizzazione dell'importante ufficio di Polizia. Al termine dei lavori congressuali è stato votato all'unanimità il nuovo organigramma della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia che così risulta composto: Federico Angelini Segretario Generale Provinciale, Paola Lo Russo, Segretario Provinciale, Fulvio Casciaro Segretario Provinciale, Roberto Domenichini Segretario Provinciale e Barbara Guerri Consigliere Provinciale. A.P.

Consap Magazine 2013

21

Novità 2013, convenzione Udicon Consap. Consolidiamo i diritti! La Consap è lieta di comunicare l’intesa raggiunta con l’Unione per la Difesa dei Consumatori (U.DI.CON.) per consentire a tutti gli associati ed agli abbonati alla rivista l’iscrizione gratuita per usufruire dei servizi dell’importante associazione di consumatori. L’Udicon garantisce un’assistenza qualificata per la difesa dei diritti e la risoluzione dei contenziosi in sede extra-giudiziale e la rappresentanza individuale e collettiva nei casi di ricorso alla giustizia. Udicon è presenta in tutta Italia con oltre 250 sedi.


22

Primo Piano

Consap Magazine 2013

Un’applicazione telefonica in aiuto alle donne minacciate Siglata un intesa per l’avvio della sperimentazione del dispositivo Mobile Angel

L’odiosa violenza sessuale ad una ragazza in pieno centro a Bergamo, ennesimo crimine di questo tipo, impone un potenziamento dell’azione per la prevenzione e repressione contro questo reato. In questo senso le nuove tecnologie possono rispondere ad una duplice esigenza quella di costituire un deterrente e dare maggiore efficacia e rapidità all’azione repressiva. Come operatori ed operatrici di Forze di Polizia che convivono con i drammi umani di queste vittime non possiamo che osservare con interesse, l’introduzione di dispositivi come il Mobile Angel. Siglato nei giorni scorsi a Roma il protocollo di intesa fra la Polizia di Stato e la Fondazione di un impor-

tante gestore telefonico, per l'estensione del progetto "Mobile Angel", lo strumento di pronto intervento per le donne vittime di violenza, sull'intero territorio nazionale. L'intesa prevede la formazione di un tavolo tecnico di coordinamento per l'attuazione e l'estensione del servizio in collaborazione con le Questure delle città coinvolte. La società telefonica fornirà la tecnologia e la formazione, mentre la Polizia di Stato coordinerà localmente le questure per l'estensione del servizio. Mobile Angel è un servizio fornito attraverso un semplice telefono cellulare, per garantire il massimo


Primo Piano della riservatezza. Il dispositivo, opportunamente configurato, è collegato tramite GPS alla stazione di Polizia più vicina all'abitazione della potenziale vittima, e se attivato tramite un pulsante di allerta, trasmette alla stazione il segnale per consentire un rapido intervento. Il dispositivo attiva contestualmente una registrazione audio dell'aggressione, in modo da poter costituire materiale probatorio per eventuali successive indagini. All'atto della firma il capo della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli, ha sottolineato come "il protocollo di oggi rappresenta un importante tassello di un più ampio progetto finalizzato a contrastare ogni forma di discriminazione che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza persegue da tempo e che intende implementare per garantire ad ogni cittadino, indipendentemente da razza, etnia, religione, sesso o orientamento sessuale il diritto a vivere in modo sicuro libero da condizionamenti." Il progetto è stato lanciato in via sperimentale a Roma su un campione di 33 donne ad alto rischio, grazie alla collaborazione con la questura di Roma. Certo che ogni deterrente seppur utile non può prescindere dalla peculiarità di un reato che produce nella vittima traumi personali, fino al punto che il senso di avere giustizia è spesso sovrastato da paura e vergogna. Così una larghissima percentuale dei casi di violenza non sono denunciati, e si stima che molte delle donne vittime di questi abusi non parla di quanto gli è accaduto neppure fra i suoi parenti ed amici. Questa omertà si registra sia nei casi che l’aguzzino sia il partner o un’altra persona.

Consap Magazine 2013

23

Ne consegue che tanta della strada per l’eliminazione di questo reato va percorsa nelle coscienze e nel senso del diritto delle persone. Le statistiche in merito analizzano anche i diversi tipi di violenza, assimilabili ad abuso sessuale: le violenze fisiche la più frequente è l'essere spinta, strattonata, afferrata, i capelli tirati, la minaccia di essere colpita, l’essere schiaffeggiata, presa a calci, pugni o morsi.Le minacce a mano armata con l’uso di pistola o coltelli, il tentativo di strangolamento o soffocamento e ustione. Tra tutte le forme di violenze sessuali, ci sono le molestie fisiche, ovvero l'essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà, l'aver avuto rapporti sessuali non consenzienti, il tentato stupro, lo stupro e i rapporti sessuali degradanti e umilianti. A queste vanno aggiunte le cosiddette violenze psicologiche a sfondo sessuale: le forme più diffuse sono l'isolamento o il tentativo di isolamento, il controllo, la violenza economica, gli atti volti a travolgere l’autostima e le intimidazioni. Si stima che in Italia questa forma di reato è commessa per oltre il 50% dei casi dal partner. Come ulteriore aggravante, c’è anche l’età in cui si può essere potenzialmente vittime di violenze, che si spinge fino alla prima fascia adolescenziale. Violenze contro minori che si consumano spesso in famiglia, con autori conosciuti: un amico di famiglia o molto spesso uno zio. Fra questa fascia di vittime si registra il numero più alto di chi non ha denunciato e nemmeno parlato dell’accaduto con un familiare o un conoscente. M.d’A


24

Primo Piano

Consap Magazine 2013

Milano, il questore Luigi Savina all’assemblea della Consap È intervenuto Gian Mario Morello Coordinatore Consap per il nord Italia

Si è aperto con una partecipata assemblea l’anno 2013 per la Segreteria Provinciale della Consap di Milano. In una sala gremita presso la Caserma Sant’Ambrogio, i vertici provinciali hanno riunito tutti i colleghi e le colleghe in servizio presso gli uffici del capoluogo di regione lombardo per discutere le criticità e individuare strategie di rivendicazione sindacale utili a migliorare le condizioni di lavoro del personale. Lo scorso anno si è chiuso con una serie di efferati atti, che hanno riportato l’attenzione sulla pericolosità della capitale economica del Paese, che come tutte le grandi città registra una recrudescenza del crimine, favorita dalla crisi economica che am-

plia gli spazi di manovra per le attività illegali. Fatti di cronaca che hanno destato forte preoccupazione fra la cittadinanza, tanto che il Segretario Generale Provinciale della Consap Mauro Fratarcangeli era stato ascoltato sull’emergenza criminalità durante una riunione straordinaria del Consiglio Comunale sul tema della sicurezza. All’assemblea ha preso parte anche il Coordinatore Nazionale della Consap per il Nord Italia Gian Mario Morello, che ha ascoltato gli interventi e nei prossimi giorni incontrerà i vertici nazionali per veicolare le criticità rappresentate ai competenti uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.


Primo Piano Il questore di Milano Luigi Savina ha presenziato all’incontro ringraziando gli operatori per l’ottimo lavoro svolto nello scorso anno ed auspicando che l’anno nuovo possa essere ricco di soddisfazione professionali e personale per i suoi uomini. Gian Mario Morello a nome della Consap ha ringraziato il Questore per il suo intervento nell’auspicio che anche in questo 2013 si possono avviare quelle sinergie di collaborazione fra sindacato e autorità provinciale di sicurezza utili a risolvere le problematiche ed a migliorare gli standard di sicurezza per tutti i cittadini di Milano e provincia. C.P.

Consap Magazine 2013

25


26

Primo Piano

Consap Magazine 2013

Polizia senza risorse la criminalità organizzata allunga le mani sul territorio Sit-in di protesta della Consap davanti alla sede della DIA

La solidarietà dei cittadini romani è questo il segno di una diffusa preoccupazione per la sicurezza in 22-GEN-2013 questa città, con queste parole si è espresso il SegreQuotidiano tario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi al termine del sit in di protesta del sindacato di polizia, davanti alla sede romana della Direzione Investigativa Antimafia. Mentre nel Lazio crescono le rapine e lo spaccio di stupefacenti , assistiamo ad un depotenziamento delle attività di sicurezza. I dati dell’ultimo rapporto della Regione Lazio sulla criminalità, evidenziano come le provincie del Lazio, siano divenute una testa di ponte per la criminalità organizzata verso la Capitale, mentre sempre più spesso le attività criminali in alcuni quartieri periferici di Roma sono gestite dai clan; abbassare la guardia in questo momento equivarrebbe a consegnare il territorio nelle mani della criminalità organizzata. Il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, in piazza con un centinaio di colleghi liberi dal servizio, ha effettuato un volantinaggio deart

Consap denuncia: la Dia è a pezzi, gli agenti se ne vanno La Direzione investigativa antimafia (Dia) ”cade a pezzi”: in diverse regioni come la Calabria, ”si registra in poco piu’ di un anno il 30% di agenti in meno, che chiedono il trasferimento”. A lanciare l’allarme e’ il sindacato di polizia del Consap, che questa mattina ha anche manifestato davanti alla sede della Dia a Roma ”contro i continui tagli”. ”In pochi anni siamo passati dai 400 euro di indennita’ specialistica agli 80 euro del 2013 – ha spiegato il sindacato – Inoltre sono stati tassati anche gli indennizzi sulle missioni. In una regione ad alto rischio mafia come la Calabria c’e’ il 30% di agenti in meno e vigilare sui progetti per le grandi opere come l’autostrada Salerno-Reggio Calabria o il ponte sullo stretto di Messina diventa un’impresa sempre piu’ ardua”. Il Consap – che denuncia ”un graduale arretramento dell’azione di contrasto” – ha anche puntato il dito contro il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, ”sui quali non si investe e per i quali non c’e’ rilancio produttivo”. L’allarme e’ anche su Roma, dove ”sempre piu’ spesso le attivita’ criminali in alcuni quartieri periferici della Capitale sono gestite dai clan: abbassare la guardia in questo momento equivarrebbe a consegnare il territorio nelle mani della criminalita’ organizzata”. ”Stanno uccidendo la sicurezza – spiega la Segreteria Regionale del Lazio della Consap – l’agonia della Direzione Investigativa Antimafia ne e’ la dimostrazione. In dodici anni i fondi per la Dia sono diminuiti di tre volte, mentre la motivazione professionale e’ ormai ai minimi storici. Stiamo assistendo alla fuga dei professionisti migliori dalla Direzione Investigativa Antimafia, dal 2011 ad oggi la percentuale e’ di – 30% ed e’ destinata a salire”.

da pag. 6 Roma

Direttore: Ferruccio de Bortoli

Lettori Audipress n.d.


Roma

Primo Piano

Consap Magazine 2013

27

nunciando il graduale arretramento dell’azione di contrasto, conseguenza della demotivazione del personale, dovuta alla riduzione delle indennità di servizio (cd indennità di cravatta), l’abbassamento del monteore straordinario, la tassazione delle indennità missione ed i tagli alla sicurezza che stanno compromettendo l’operatività delle Forze di Polizia. “Stanno uccidendo la sicurezza – spiega la Segreteria Regionale del Lazio della Consap – l’agonia della Direzione Investigativa Antimafia, struttura interforze d’elite, ne è la dimostrazione. In dodici anni i fondi per la Dia sono diminuiti di tre volte, mentre la motivazione professionale è ormai ai minimi sto-

22-GEN-2013 Direttore: Sarina Biraghi

Quotidiano Lettori Audipress n.d.

da pag. 16 Direttore: Massimiliano Tamanti

Lettori Audipress n.d.


28

In evidenza

Consap Magazine 2013

23-GEN-2013

da pag. 8 Quotidiano

Direttore: Massimiliano Tamanti

Lettori Audipress n.d.


In evidenza

"

! !! ! #" # ' ( # ' !

! " " ' '' "

Consap Magazine 2013

"

"

#" # $ %& ' ##

29

$

) $ # " !! % * ) ' " * + ( " ! , # ! ""$ '" ) ./- ' !! + ! 0 ' " " " / 1 " '' " ! #" $ ) ! # '" ) # ! ) ' ' " #" $ " !! ) " + ' " '" ' 2 ' ) $ #" # * " " ' "( "# # 3 44 " " * * ) "" 44 # " "" " #" $ " !! / # ! , # " "" " 1 ! # " #5 ' ' " " ! $ ") ! 1 44 " " " " ! $ # " !! #5 # '" 1 ' " ) $ 6 "! ! %, ## # " !! ' , " " ! + ' 1 ." ! / ) ) ( " " "( "! 1 7 " ! / # ( ' " . " ) " ) ! '" ( 7 " "# , ( '" ( " ." ! / ) ) ( ' "# 8 7 " )# ./' 1# 4 " 1 ! 4 # '" ) 1 1 (( # ! # " #5 ) # ##5 4 # " " " ' " 7 ' '" ) & ' 2 ! " " ' ! #5 ) $5 * " 4 ' "00 " # " ! " # ' " '' " #" $ " !! 9## "" 1 ) " ! + ' * ) ( " # "# : " 1/ " ) $ ./( ' " " # " " !! ! #" " # ' , * " 4 ' " # " 4 #5 ) # ( # " ( " " " ' " 6 "! ! " #" $% rici. Stiamo assistendo alla fuga dei professionisti mi- zia!"# leader a Roma e provincia è arrivata anche la so#" dal ( # ; stegno (( # < del candidato al Consiglio Regionale del Lagliori dalla Direzione Investigativa Antimafia, / 2 ' # # " " " ) 4 9(( # < " = 2011 ad oggi la percentuale e' di – 30% ed è 4destizio Michele Baldi. nata a salire. Le vicissitudini della Direzione Investigativa Antimafia sono solo la punta dell’iceberg di un’istituzione allo sbando, in cui si privilegia l’immagine all’efficienza, con dirigenti che si muovono con macchina blindata e scorta armata, mentre il personale ne è spesso privo. Nel più assoluto silenzio, si sta smantellando una struttura di polizia che in 20 anni di attività ha seque; ; < strato beni per 7,7 miliardi, assicurando alla giustizia oltre diecimila persone appartenenti alla criminalità organizzata. Alla protesta del sindacato di poli- Si ringraziano per le foto Giuseppe Marrari e Clelia D’Orazio


30

Consap Magazine 2013

Polizia Stradale

Un anno di Polizia Stradale Nuove regole per la patente Gomme da neve Motorshow 2012


Inchiesta Consulta Polizia Stradale STRADALE 31 31CONSULTA NAZIONALE POLIZIA

In evidenza Polizia Stradale Consap Magazine 2012 Consap Magazine 2012

Responsabile Italia Settentrionale MORELLO GIANMARIO

Consap Consap Magazine Magazine 2013 2012

Responsabile Italia Centrale VANNONI MASSIMO

Responsabile Italia Meridionale ed Isole COSTANTINO GIOVANNI

Sottosezione Polizia Stradale Avellino Ovest DILUISO PASQUALE

Distaccamento Polizia Stradale Fano PU TENAGLIA IVAN

Sezione Polizia Stradale Benevento MIRRA UGO

Sottosezione Autostradale Pescara TOMEI ROSSANO

Sezione Polizia Stradale Biella LAZZARINI DANIELE

Sezione Polizia Stradale Pordenone FIORINI GIANLUCA

Sezione Polizia Stradale Bologna CORBISIERO LUIGI

Distaccamento Polizia Stradale Brancaleone RC BRUZZESE GIUSEPPE

Sezione Polizia Stradale Campobasso PICA PEPPINO

Centro Operativo Autostradale Polstrada Centro Italia BOVE ANDREA

Distaccamento Polizia Stradale Soverato CZ PETROSILLO TOMMASO

Sezione Polizia Stradale Roma QUAGLIERI MASSIMILIANO

Distaccamento Polizia Stradale Scalea CS STABILITO ANTONIO

Centro Operativo Autostradale Roma Nord LOTITO VINCENZO

Centro Operativo Autostradale Firenze GRAVANTE FRANCESCA

Sottosezione Polizia Stradale Albano Laziale RM DI CEGLIE MARCO

Sezione Polizia Stradale Firenze CAFIERO VINCENZO

Sottosezione Polstrada Civitavecchia RM MORMINO MATTEO

Sezione Polizia Stradale Foggia CASSANO TEODORO

Sezione Polizia Stradale Civitavecchia D’ORTENZIO LUCIANO

Sezione Polizia Stradale Frosinone OTTAVIANI DOMENICO

Sezione Polizia Stradale Salerno DE SANTIS ANTONIO

Sezione Polizia Stradale Gorizia BELTRAMINI WALTER

Sottosezione Polizia Stradale Angri SA AURICCHIO RAFFAELE

Sezione Polizia Stradale Jesi AN BELLI ANTONIO

Sottosezione Polizia Stradale Eboli SA APPIERDO ROBERTO

Sezione Polizia Stradale Isernia DE FALCO DOMENICO

Sezione Polizia Stradale Sassari POLO CRISTIAN

Sezione Polizia Stradale Lucca MARCHI INDRO

Distaccamento Polizia Stradale Città di Castello TR STAZI LUCIO

Sezione Polizia Stradale Mestre VE ANGIOLINI SANDRO V.

Sezione Polizia Stradale Terni ZUMBO FRANCESCO

Sezione Polizia Stradale Napoli IZZO GIUSEPPE

Sezione Polizia Stradale Siracusa BIANCA ANGELO

Sottosezione Polizia Stradale Romagnano Sesia NO PANE BRUNO

Sezione Polizia Stradale Udine PREDAN ETTORE

Sezione Polizia Stradale Perugia PETRONI MAURIZIO

Sezione Polizia Stradale Vercelli LA MARCA MELCHIORRE

Sezione Polizia Stradale Lagonegro PZ LOSCHIAVO CIRIACO

Sezione Polizia Stradale Schio VI DE VIRGILIIS ANTONIO


32

Consap Magazine 2013

Polizia Strale

Un anno di sicurezza sulle strade bilancio del Servizio Polizia Stradale

Meno incidenti e meno vittime. Nel 2012 (i dati sono riferiti al 20 dicembre) sono diminuiti del 5,5% : 80.092 incidenti rilevati da Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri (13.090 in meno rispetto al 2011). Dello stesso segno anche le conseguenze, con 117 persone salvate (-5,5% deceduti) e 10.748 feriti in meno (-15,8% rispetto al 2011). Più controlli. Potenziato il controllo della velocità media con il Tutor, con 2.900 km di rete autostradale vigilata. A fronte di un aumento del 39,7 % del tempo di funzionamento del sistema (504.025 ore), si è registrata una diminuzione del 30,2 % delle violazioni accertate, che conferma la funzione educativa del tutor che si traduce in vite salvate: nelle tratte in cui è attivo da più tempo, la mortalità è stata abbattuta del 51% e del 27 % il numero dei feriti. Novità del 2012 è il Vergilius che, grazie agli investimenti di ANAS, inaugura i controlli della velocità media sulle statali: 33.982 violazioni in 5.703 ore di funzionamento (circa 6 violazioni/ora). Con 4.570.432 pattuglie di vigilanza stradale, Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno effettuato e contestato 2.626.093 infrazioni al codice della strada. I conducenti controllati con etilometri, alcool test e drug test sono stati 1.751.422 – di cui 33.568 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 2.962 denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno proceduto al sequestro, ai fini della confisca, di 3.472 veicoli, di cui 3.169 per guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, e 303 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A seguito della introduzione, con la legge 29.07.2010 n.120, del divieto assoluto di bere per talune categorie di conducenti – minori di 21 anni, neopatentati e trasportatori professionali di persone e cose – la sola Polizia Stradale ha accertato 1.257 infrazioni per guida con tasso alcolemico superiore a 0 e inferiore a 0,5 g/l. I punti patente decurtati sono stati complessivamente 2.984.144. Autotrasporto. Secondo il protocollo d’intesa tra Ministro dell’Interno e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del luglio 2009, sono stati potenziati i servizi di controllo nel settore del trasporto professionale con 3.730 servizi effettuati da 24.155 operatori di polizia che hanno controllato 63.710 veicoli pesanti di cui 12.668 (pari al 19,9%) stranieri, con l’accertamento di 46.648 infrazioni, 528 patenti e 1.146 le carte di circolazione ritirate.


Polizia Stradale

Consap Magazine 2013

33


34

Consap Magazine 2013

Polizia Stradale

Prevenzione. Maxi operazioni alla fine dell’anno che hanno interessato vaste aree del Paese su tematiche particolarmente sentite a livello sociale. La prima ha riguardato il traffico illecito di cuccioli ed il rispetto delle norme a tutela della salute e del benessere degli animali durante il trasporto, nonché della sicurezza alimentare. La seconda relativa al contrasto delle mancate coperture assicurative e delle assicurazioni false che spesso nascondono vere e proprie organizzazioni criminali o potenziali pirati della strada. Campagne mirate. La dodicesima edizione del Progetto Icaro, la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Istruzione, dalla Fondazione ANIA delle Compagnie di Assicurazione per la Sicurezza Stradale, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia de “La sapienza” prima Università di Roma e del Movimento Italiano Genitori (MOIGE) ha dedicato la sua attenzione ai bambini dai 3 ai 6 anni della scuola dell’infanzia e, all’estremo opposto, agli studenti universitari di dieci atenei italiani, non trascurando un’attività di monitoraggio sull’efficacia dell’attività svolta. Nel periodo estivo e in quello natalizio, è stata organizzata la campagna di sicurezza stradale “Guido con Prudenza” e "Brindo con Prudenza", realizzata in collaborazione tra Polizia Stradale, Fondazione ANIA ed il Sindacato Locali da Ballo. L’iniziativa sta ora coinvolgendo le province di Torino, Cuneo, Venezia, Padova e Rimini ed intende promuovere la figura del “guidatore designato”, di chi sceglie di non bere per riaccompagnare gli amici in sicurezza a casa. Medaglia d’oro. Prestigioso riconoscimento per la bandiera della Polizia di Stato: medaglia d’oro al valore civile agli uomini e alle donne della Polizia Stradale per la dedizione nell’assistenza e soccorso prestati in occasione delle eccezionali nevicate d’inizio anno. Terremoto Emilia. L’emergenza è continuata a primavera con il grave terremoto che ha colpito l’Emilia e che ha visto gli uomini della Polizia Stradale prestare immediato soccorso alla popolazione colpita e gestire la complessa viabilità per garantire l’immediato intervento dei mezzi di soccorso. Proprio a Mirandola (MO) la Polizia Stradale ha voluto festeggiare il Capodanno come segno di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. Estremo sacrificio. Lavoro espresso fino all’estremo sacrificio dall’Assistente Capo Maurizio Zanella che ha perso la vita in servizio investito da un’automobile mentre interveniva su di un incidente stradale sull’A14, vicino Vasto. A testimonianza della grande generosità degli uomini e delle donne della Polizia Stradale che rappresentano il 10% della Polizia di Stato, ma che esprimono il 50% dei caduti in servizio. (fonte Dipartimento della P.S. – Servizio Polizia Stradale)


Polizia Stradale

Consap Magazine 2013

35

Da gennaio cambiano le regole per la patente di guida Inserita anche la categoria AM (quadricicli e micro-car)

L’adeguamento alle normative dell’Unione Europea, produrrà dei cambiamenti sia dal punto di vista delle regole per il rilascio che per quanto riguarda gli aspetti sanzionatori verso gli eventuali trasgressori. Da gennaio 2013 avremo così sanzioni più penalizzanti ed una diversa classificazione delle categorie. La classificazione dei veicoli prevede inoltre l'introduzione di 15 nuove categorie tra cui quella per ciclomotori e micro-car (categoria AM), introduzione auspicata dal Direttore del Servizio Polizia Stradale solo un mese fa’ nell’intervista esclusiva da noi pubblicata; in particolare il dottor Vittorio Rizzi segnalava come la mancanza di una normativa specifica per questa categoria di veicoli, andasse a inficiare anche le dotazione di quei dispositivi di sicurezza passiva, già in uso e con successo sulle automobili. Cambiano di converso anche i criteri di revisione e della sospensione della patente, oltre a modifiche dell' esame di idoneità. Le scuole non organizzeranno più corsi per il patentino. Niente più tagliandi adesivi in caso di cambio di residenza o rinnovo del documento: ma sarà necessario ristampare i documenti. Il nuovo modello di patente di guida avrà maggiori caratteristiche di sicurezza e potrà contenere un microchip. Si moltiplicano i casi sanzionati come illeciti penali: per chi verrà beccato a guidare senza patente ci sarà una sospensione e una sanzione amministrativa di 4mila euro. In caso di violazione con patente estera c’è l’interdizione o la revoca del diritto di guidare. Ecco nel dettaglio le nuove categorie: La nuova AM sostituisce il vecchio Cer-

tificato di idoneità alla guida, introdotto nel 2003. Gli esami diventano uguali a quelli per la patente A e, soprattutto, diventano applicabili le decurtazioni dei punti. L’età minima è 14 anni. Con patente AM si potrà guidare: 1) ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici; 2) veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³, se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna e per i motori elettrici; 3) quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (categoria L6e), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, la cui velocità massima è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui ci-


36

Consap Magazine 2013

lindrata è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; o la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna e per quelli elettrici; La patente A1 resta conseguibile a 16 anni. Questi i veicoli che si possono guidare: 1) motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, di potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg; 2) tricicli di potenza non superiore a 15 kW; - A2: motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima; A 20 anni si potrà ottenere la patente A, ma solo se si ha già la A2 da almeno due anni. Il veicoli autorizzati con patente A sono: 1) motocicli senza carrozzetta (categoria L3e) o con carrozzetta (categoria L4e), muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima superiore a 45 km/h; 2) tricicli di potenza superiore a 15 kW. Servirà la B1 per: quadricicli la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 400 kg (categoria L7e) (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, e la cui potenza massima è inferiore o uguale a 15 kW. Tali veicoli sono considerati come tricicli. La patente B, autorizza alla guida di autoveicoli la cui massa non supera i 3500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto persone, oltre al conducente. Ai veicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio avente una massa non superiore a 750 kg. Può essere agganciato anche un rimorchio la cui massa superi i 750 kg, purché la massa complessiva non superi i 4250 kg. Qualora tale combinazione superi i 3500 kg, è richiesto il superamento di una prova di capacità e comportamento su veicolo specifico. In caso di esito positivo, si ottiene il rilascio di una patente di guida munita di apposito codice comunitario, che attesta l’idoneità a condurre tali complessi di veicoli. Con la BE si possono guidare complessi di veicoli composti da una motrice della categoria B e da un rimorchio o semirimorchio: questi ultimi devono avere massa non superiore a 3500 kg. Novità anche sul fronte dei mezzi pesanti, debuttano le patenti C1 e D1. La C1 serve per: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D, di massa compresa tra i 3500 kg

Polizia Stradale e i 7500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa non sia superiore a 750 kg. C1E: 1) complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa superiore ai 750 kg, sempre che la massa del complesso non superi i 12000 kg; 2) complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa autorizzata è superiore a 3500 kg, sempre che la massa del complesso non superi i 12000 kg. C: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima è superiore a 3500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 kg; CE: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg; D1: autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di non più di 16 persone, oltre al conducente, e aventi una lunghezza massima di 8 metri; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 kg; D1E: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima è superiore a 750 kg; D: autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di otto persone, oltre al conducente; a tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio la cui massa non superi i 750 kg; DE: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima supera 750 kg.


Polizia Stradale

Consap Magazine 2013

37

Presto, per legge, utilizzabili in inverno solo le gomme termiche In mancanza di una circolare ministeriale permane l’incertezza per le due ruote

Partono da un minimo di 80 euro e arrivano ad un massimo di 350 euro, sono i pneumatici da neve, che a causa di un maxi emendamento al decreto sviluppo, renderanno di fatto inutilizzabili le “catene da neve”. Questo provvedimento contenuto nel maxiemendamento va ad aggiungere un periodo all’articolo 6 del Codice della Strada comma 4 “g” che recita: “l’ente proprietario della strada può prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative“. Più avanti poi si precisa che è obbligatorio montare le gomme termiche anche nel caso in cui si circoli in strade dove sono previsto forti nevicate! Quindi anche in questi casi potrebbe non avere nessun valore per evitare le sanzioni avere le catene a bordo. Alla luce di questa variazione della legge in tutte le strade ed autostrade dove sono posizionati i cartelli di obbligo di dotazione da neve per il periodo 15 novembre 2012, 15 aprile 2013, non sarà più sufficiente avere le catene a bordo, pronte per essere montate. Al di là di una criticabile spesa in più per l’automobilista va considerato che

le gomme da neve costituite da silice e altri polimeri che vengono utilizzati in inverno, quando le temperature si avvicinano allo zero. La caratteristica di questi pneumatici è la loro capacità di scaldarsi più rapidamente rispetto alle altre gomme, assicurando una maggiore aderenza sulla neve. Questa aderenza è assicurata inoltre dal particolare disegno del battistrada che essendo sagomato a lamelle permette alla neve di infiltrarsi nelle fessure, favorendo un maggiore attrito tra la gomma e la neve, dovuto alle proprietà leganti dei cristalli di neve. Gli pneumatici sono contrassegnati da una sigla impressa sul bordo laterale della gomma: MS (M="mud" fango e S = "snow" neve. Gli pneumatici invernali, assicurano inoltre ottime prestazioni sul fango e sul bagnato. La speranza che in questa stagione invernale si possano evitare quelle paralisi del traffico, per improvvise nevicate.


38

Consap Magazine 2013

Allora andiamo a scoprire questi nuovi pneumatici. Per le nostre normali gomme le condizioni invernali, ossia la temperatura dell’asfalto in cui non garantiscono più la sicurezza è di circa 7° centigradi. In inverno, le condizioni del manto stradale sono le più varie, possiamo viaggiare su strada asciutta, in caso di precipitazioni importanti la strada può essere bagnata o anche appena anche i conseguenza dell’umidità presente nell’aria, fino ad arrivare a condizioni estreme con strade innevate, ma sempre e comunque su strada fredda. La strada fredda è questo il motivo per il quale in inverno i pneumatici in dotazione fanno registrare prestazioni inferiori rispetto alle gomme invernali: equipaggiare la vostra vettura con pneumatici invernali quindi può fare la differenza tra una sbandata controllata o un incidente. Per chi poi vuole sempre subordinare la sicurezza al portafoglio, state tranquilli le vostre nuove gomme termiche nessuno vi impedirà di usarle anche nella stagione calda. Quali pneumatici si possono usare, uno studio ella Consap di Lucca ci illustra la normativa con le indicazioni utili per l’automobilista. Con circolare n. 104 del 31 maggio 1995, concernente “pneumatici per equipaggiamento di autovetture e relativi rimorchi: riconoscimento delle marcature equivalenti”, sono state fornite, tra l’altro, indicazioni sull’equipaggiamento dei pneumatici per marcia su neve. In particolare, nel riportare alcune esemplificazioni di ammissibilità, è stato ritenuto possibile l’equipaggiamento dei veicoli con pneumatici per marcia su neve per una qualsiasi delle misure indicate sulla carta di circolazione. Tuttavia, la circostanza che alcuni costruttori di autoveicoli indicano in sede di omologazione, tra le varie misure alternative di pneumatici, conseguentemente annotate sulla carta di circolazione, alcune specifiche per marcia su neve, ha creato dubbi interpretativi sia in sede di controlli su strada che in occasione della revisione periodica. Accade, ad esempio, che sulla carta di circolazione siano indicati i seguenti pneu-

Polizia Stradale matici in alternativa: 195/65 R 15 91 H – 205/55 R 16 91 V e 205/55 R16 91 H (M + S). Tale tipo di annotazione è spesso interpretata in maniera restrittiva, nel senso che sono ritenuti ammissibili, per marcia su neve, solamente le misure di pneumatici specificatamente indicate a tale scopo che, nell’esempio, corrisponderebbero a 205/55 R16 91H (M+S). Tutto ciò premesso, confermando i contenuti della circolare sopra richiamata, si precisa che eventuali indicazioni specifiche di pneumatici di marcia su neve non escludono la possibilità di equipaggiare gli autoveicoli con tali tipi di pneumatici, contrassegnati dalla marcatura M + S (o, anche, MS, M-S, M&S) e con indice di velocità non inferiore a “Q”, corrispondenti ad una qualsiasi delle misure indicate sulla carta di circolazione. Un altro quesito a cui dare una risposta è quello sul numero delle gomme termiche da montare, lo studio dei colleghi di Lucca tratta la materia così. La Convenzione internazionale sulla segnaletica stradale, conclusa a Vienna nel 1968, in relazione al segnale di cui all’articolo 122, comma 8, del regolamento, dispone che il segnale D,9 “Obbligo di catene” indica che “i veicoli che circolano sulla strada all’inizio della quale esso è posto sono obbligati a circolare con catene per neve almeno sulle due ruote motrici”. La nostra normativa, pero’, non ha recepito questa prescrizione per cui, pur essendo ovvio e sensato che le catene devono essere montate sulle ruote motrici, non vi e’ in tal senso alcun riferimento norma-


Polizia Stradale tivo diretto. Analogamente, per quanto riguarda i pneumatici invernali che sono stati dichiarati equivalenti alla catene da neve, il codice non prevede se questi debbano essere montati su uno o entrambi gli assi . L’unica prescrizione esistente riguarda l’uguaglianza dei pneumatici montati su uno stesso asse (paragrafo 3.2.2. dell’allegato al DM 30 marzo 1994) che devono essere uguali per: nome del fabbricante o marchio commerciale; designazione dimensionale; categoria di utilizzazione: – normale: pneumatico per uso normale su strada, – speciale: pneumatico per uso speciale, ad esempio per uso misto (su strada e fuoristrada) e per velocità limitata, – pneumatico da neve, – pneumatico di scorta provvisorio; struttura (diagonale, cinturato incrociato, radiale); categoria di velocità; indice di capacità di carico; sezione trasversale. Tuttavia, cosi’ come riportato dai vari siti specializzati, per motivi di sicurezza è indispensabile montare gli pneumatici invernali su tutte le ruote. In caso contrario, sulla neve si potrebbero verificare pericolosi testa-coda per la scarsa aderenza del retrotreno (con le trazioni anteriori) mentre le trazioni posteriori non risponderebbero ai comandi dello sterzo. E anche sull’asciutto e sul bagnato il comportamento risulterebbe molto squilibrato. Per quanto concerne i veicoli a quattro ruote motrici,al di là della normativa, le gomme su devono essere assolutamente dello stesso tipo , pena eventuali problemi ad alcune parti della trasmissione – albero o differenziale centrale, quest’ultimo essendo permanentemente inserito. Molte ordinanze degli enti proprietari di strade che obbligano all’uso temporaneo di catene da neve o pneumatici invernali, si riferiscono genericamente ai veicoli , non tenendo conto, probabilmente, che con tale termine il Codice della Strada indica anche motocicli, ciclomotori e biciclette . E’ un fatto che sul mercato non sono facilmente reperibili pneumatici invernali ne, tanto meno, catene da neve per i mezzi a due ruote per cui , non limitandosi l’ordinanza ai soli autoveicoli , ne consegue che i conducenti dei veicoli a due ruote non possono utilizzare i mezzi per un periodo considerevole, anche in caso di strada asciutta e di condizioni meteorologiche di assoluta sicurezza per gli utenti. Sul portale della FMI ( Federazione Motociclistica Italiana) si comunica che il Direttore del Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, già lo scorso

Consap Magazine 2013

39

aprile, ha risposto ad una lettera inviata dal Presidente , Paolo Sesti, precisando che la disposizione indicata (contenuta nell’articolo 6, comma 4, lettera e) del Codice della Strada, come modificato dall’articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2010, numero 120), “…debba essere interpretata nel senso che si applica ai veicoli per i quali è possibile disporre di pneumatici invernali ovvero è possibile montare le catene o altri mezzi antisdrucciolevoli consentiti”riguardo l’obbligo per i motocicli di adottare nel periodo invernale catene da neve o pneumatici “termici”, nei tratti di strada sottoposti a tale obbligo e nel periodo indicato da apposita segnaletica. Nella stessa lettera di risposta ricevuta dalla FMI si comunicava che, sempre d’intesa con il Ministero dei Trasporti, la Direzione Centrale per la Polizia Stradale avrebbe inviato una direttiva generale ufficiale agli organi di polizia e agli enti proprietari delle strade. A quanto risulta, però, questa circolare ministeriale non e’ mai stata trasmessa per cui, ad oggi, resta inalterata la situazione di incertezza, sia per i motociclisti che per le Forze dell’Ordine. A.P.


40

Convenzione

Consap Magazine 2013

Rinnovata la convenzione con l’autodromo romano di Vallelunga Campagnano di Roma, 13 settembre 2010 Spett.le Sindacato di Polizia CONSAP c.a. Dr. Stefano Spagnolo SEDE Oggetto: Convenzione Guida Sicura ACI In riferimento alle attività in oggetto, Vi inviamo le condizioni economiche a voi riservate per la fornitura di corsi di guida sicura da svolgersi sull’intero territorio nazionale avvalendosi dei centri di guida sicura ACI ubicati rispettivamente a Roma (Autodromo di Vallelunga), a Brescia (Autodromo di Franciacorta) e dal 2011 a Caserta (Sessa Aurunca). I centri costituiscono la prima struttura sul territorio nazionale che impiega tecnologie sofisticate ed attrezzature specifiche per la formazione alla guida di conducenti di moto, auto, furgoni e mezzi pesanti. Nei centri è possibile riprodurre fedelmente le più frequenti situazioni di guida critiche come ad esempio la guida su fondi bagnati e/o scivolosi sia in pendenza che in piano, la guida in condizioni di scarsa visibilità, la guida notturna e l’aquaplaning. Inoltre all’interno dell’impianto di Vallelunga è sorta di recente una nuova area Fuoristrada, che intende soddisfare le necessità di coloro che utilizzando mezzi Fuoristrada e SUV necessitano di una adeguata formazione all’uso dei mezzi. Il tracciato ha una lunghezza totale di circa 2 km e permette la guida su vari tipi di fondo. Su questa pista si possono svolgere molti tipi di esercizi tra i quali il Twist, l’attraversamento di un guado, angolo di attacco e di uscita ed altri esercizi con pendenze sino ad un massimo del 38%. I veicoli utilizzati durante tutti i corsi saranno messi a disposizione dal Centro di Guida Sicura. Altresì, al fine di rendere più personale l’apprendimento dei comportamenti corretti, gli esercizi pratici potranno essere realizzati con il mezzo privato del cliente. Infatti, grazie agli asfalti resinosi a scarsa aderenza ed all’impianto d’irrigazione, verrà garantita la non usura dei pneumatici e delle parti meccaniche del veicolo stesso. Al fine di soddisfare le vostre necessità elenchiamo qui di seguito tutti i corsi svolti presso il nostro impianto:

Auto

MICROCAR

MOTO/SCOOTER

Furgoni e Veicoli industriali

Fuoristrada, pick up, mezzi pesanti e moto (solo su Vallelunga)


Convenzione

Consap Magazine 2013

41


42

Consap Magazine 2013

Convenzione

Obiettivi di un corso • • • • •

Preparare un conducente ad affrontare le situazioni di guida critiche Apprendere le principali tecniche di guida per ridurre i consumi sia di carburante che di pneumatici e freni. Apprendere i principali comportamenti corretti di guida ai fini della sicurezza Aggiornare sulle eventuali novità introdotte dal Nuovo CODICE della STRADA Apprendere i principali comportamenti per intervenire in caso di incidente

A tal proposito verrà riconosciuto uno sconto sui listini dell’anno in corso come di seguito descritto nel presente documento da estendere a tutti i vostri associati. Al momento della prenotazione il beneficiario della convenzione dovrà gentilmente comunicare il numero di associazione. Il listini saranno soggetti a modifica e Vi saranno opportunamente inviati di volta in volta per l’anno in corso. L’associato sceglierà tra le date programmate sul sito www.vallelunga.it (pagina della guida sicura) e prenoterà il corso telefonando al call center (06-90155071) inviando la scheda di prenotazione. In alternativa sarà possibile concordare delle date specifiche in funzione del numero giornaliero dei partecipanti. La presente convenzione ha validità 12 mesi. Per ogni ulteriore chiarimento e per la prenotazione dei corsi potrete rivolgervi direttamente al n° 06-90155071. Cordiali saluti. ACI Vallelunga S.p.A. Amministratore Delegato Alfredo Scala

ACI Vallelunga S.p.A. Direttore Divisione Guida Sicura Danilo Spizuoco


Polizia Stradale

Consap Magazine 2013

43

Il mercato dell’auto tocca i livelli della fine degli anni ‘70 A Bologna un Motorshow in versione ridotta

«In cinque anni in Italia siamo passati da quasi 2,5 milioni di vetture immatricolate del 2007 alle, forse, 1,4 del 2012: 44% in meno, lo stesso livello di immatricolazioni della fine degli anni ’70» a parlare è Giada Michetti, Amministratore Delegato di GL events Italia, società che organizza il Motorshow di Bologna, tenutosi dal 5 al 9 dicembre, durante l’anteprima per la stampa dell’evento. Siamo all’edizione numero 37, che si presenta in tono minore a partire dai giorni, che passano dai sette/otto giorni classici, a cinque giorni. L’industria dell’auto anch’essa alla prese con una crisi economica aggressiva rinuncia alle anteprime mondiali. Dal 5 al 9 dicembre Bologna ha ospitato la tradizionale kermesse dedicata ai motori. Dalla nuova McLaren in anteprima italiana al debutto europeo del Maggiolino Cabriolet, quest’anno si tratta comunque di un’edizione in tono minore. Non ci sono state le grandi anteprime mondiali delle passate edizioni, ma il Motor Show ha accettato la sfida e ha comunque appassionato i tanti visitatori che hanno affollato i suoi padiglioni. Il mercato italiano ha esposto le novità, della nuova Fiat Panda 4×4, mentre le altre marche hanno presentato le novità per il mercato nazio-

nale: Mercedes B 200 Natural Gas Drive e il concept classe B electric drive di Mercedes, Juke Nismo ed e-NV200 per Nissan, Adam e Mokka per Opel, Renault Clio Break, la nuova Seat Leon, smart forstars e smart Brabus ebike, la nuova Skoda Rapid, e ancora per Volkswagen Golf 7 GTI concept, Golf 7 BlueMotion concept e Maggiolino Fender edition. Tre focus: electric city, Icon Cars e Luxury Time. Tra le supercar, che tanto appassionano i visitatori della kermesse automobilistica: la McLaren MP 412C Spider che può raggiungere 330 chilometri orari, la Ferrari 458 Italia, la Lamborghini Aventador e la Maserati con la G.T. Sport CC MY13. Per un tuffo nel passato imperdibile un salto alla mostra Icon Cars, un vero viaggio tra le macchine che si sono rese protagoniste tra le strade e circuiti italiani dall’inizio del secolo scorso fino agli anni ’80. Vetture che indiscutibilmente hanno segnato la storia.


44

Polizia Stradale

Consap Magazine 2013

La statale Appia sta per perdere la sede della Polizia Stradale di Velletri Prosegue inarrestabile la politica dei tagli alle risorse per la sicurezza. Nel piano di riorganizzazione dei presidi predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, le cosiddette specialità, rischiano di ritrovarsi totalmente annientate. Nulla si salva dalla scure del Governo, neppure quei presidi che per collocazione strategica e risultati conseguiti, hanno garantito negli anni l’efficacia di tutto l’apparato. La Consap intensifica la sua azione a tutela di questi uffici e di questi operatori ed operatrici che da un giorno all’altro rischiano il trasferimento per soppressione della sede, arrecando a tutto il Paese una perdita di professionalità acquisita che solo negli anni potrà essere rimpiazzata. La mobilitazione a difesa dei presidi sta investendo la zona dei castelli romani, dove il nostro sindacato è impegnato nello scongiurare la soppressione del Distaccamento Polizia Stradale di Velletri. Questo ufficio di polizia, risulta essere un avamposto della Polizia Stradale su una delle vie consolari più importanti del territorio quale è la via Appia, che partendo dalla capitale, consente di raggiungere l’area castellana ed il litorale sud della regione, infatti rappresenta l'unico presidio di polizia

su un lungo tratto della citata strada che parte da Velletri fino alla pianura sud Pontina. La SS1 inoltre collega la Capitale con la Campania, divenendo una corsia privilegiata sia per i cittadini, che per i personaggi e le merci illegali, che la Camorra spinge sul territorio laziale, per portare il suo predominio sui quartieri di Roma e strangolare con tecniche di concorrenza sleale ed aggressiva il tessuto socio-economico del territorio. A questa pericolosa retrocessione sul fronte della lotta al crimine sulle strade e verso la tutela della sicurezza dei cittadini utenti della strada, si aggiunge anche una forte penalizzazione per il personale che opera in quella sede. In caso di chiusura dell'ufficio, donne ed uomini della Polizia Stradale verrebbero eccessivamente penalizzati, in quanto l’alternativa per rimanere in ambito di specialità sarebbe un trasferimento presso altra sede, in quanto gli altri uffici di polizia stradale risultano essere molto distanti. Per tali motivi la Consap ha espresso il proprio parere negativo alla proposta dell'Amministrazione della P.S. di chiusura del Distaccamento Polstrada di Velletri.

È reato definire “inqualificabile” il comportamento del collega La Corte di cassazione - Sezione V penale – con Sentenza 6 novembre 2012 n. 42954 ha ritenuto la configurazione del reato di ingiurie quando in un confronto tra due avvocati uno definisce il comportamento dell’altro “inqualificabile”, minacciando anche conseguenze professionali per il presunto comportamento scorretto che poi tale non si è dimostrato. E’ curioso che il confronto di che trattasi avesse natura epistolare. Infatti, nella vicenda che ci occupa, la Corte di cassazione ha censurato il contenuto di una lettera del professionista che indirizzata al collega recitava: “Siamo certi che saprà prendere atto della propria inqualificabile condotta e, pentendosi, restituire quanto di diritto alla mia assistita, e ciò evi-

terà serie conseguenze al prosieguo della attività professionale”. Il fatto che aveva originato la disputa era la presunta mancata restituzione di un fascicolo di parte, nel passaggio di consegne tra i due avvocati. Mentre, in realtà, l’avvocato incriminato aveva prontamente avvertito la controparte della notifica dell’atto, limitandosi a chiedere che la consegna avvenisse presso il suo studio in quanto già in precedenza era stato accusato di aver consegnato un plico vuoto. Riteniamo che con i dovuti adattamenti la sentenza possa essere indicativa rispetto al contesto da tenere con i colleghi in genere.


il tablet che fa giocare la tua immaginazione

Ultra-sottile, in alluminio, a prova di spruzzi e con un’ampia gamma di accessori. Usa il tuo nuovo Xperia™ Tablet S sempre e ovunque. Più facile di così!

www.sony.it/sonytablet Sony, Xperia e il logo Sony make.believe sono marchi registrati o marchi di Sony Corporation.


46

In Evidenza

Consap Magazine 2013

L’Accademia Internazionale Cartagine premia il merito La cerimonia di consegna dell'onorificenza si è tenuta presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio

Grande successo per la cerimonia, presso il Comune di Roma, per la consegna del Premio Internazionale Cartagine, che quest’anno è stato assegnato al Capo Ufficio Stampa della nostra organizzazione sindacale Massimo D’Anastasio, nonché direttore responsabile di questa rivita. Creato nel 2001 dalla prestigiosa Accademia Internazionale Cartagine il premio è giunto alla sua XII edizione e rappresenta un prestigioso riconoscimento destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia e all’ estero, allo sviluppo ed alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, della ricerca della verità, della libertà, della giustizia e della pace e quindi, della fratellanza universale. La suggestiva cerimonia della consegna delle “pergamene” e della Lupa Capitolina, si è svolta in Campidoglio nella prestigiosa Sala della Protomoteca alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Impeccabile l’organizzazione dell’evento curata dai responsabili dell’Accademia Internazionale Cartagine presieduta dal dottor Alessandro Della Posta, mentre un doveroso ringraziamento per la preziosa opera svolta va al professor Giorgio E. De Carolis. In apertura della cerimonia si è sottolineato come il nome dell’Accademia sia strettamente legato allo sviluppo interculturale universale, infatti la distruzione di Cartagine da parte dei Romani diede la stura ad un fiorire di relazioni, nelle quali trova fondamento la cultura di tutto il bacino del Mediterraneo e che da qui ha raggiunto tutti gli angoli più remoti del mondo. Il Premio Cartagine è strutturato in “Sezioni”, che rappresentano un “orientamento tematico” di carattere generale sulla base del quale viene conferito. Un’altra caratteristica che rende unico questo ricono-

scimento è l’attenzione del Senato Accademico dell’Accademia Internazionale Cartagine nel monitorare l’ambito degli orientamenti tematici sottolineati dai settori ed individuare nelle diverse sezioni personaggi noti e meno noti che con il loro impegno e le loro capacità riescono a contraddistinguersi, come ha sottolineato la Vice presidente e socio fondatore dell’Accademia Internazionale Cartagine, la dottoressa Moira Boccia. Fra i premiati di questa edizione: il Vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Luigi (Gino) Falleri; il Segretario Generale dell’Istituto italiano per l’Asia ed il Mediterraneo Antonio Loche, l’imprenditore alberghiero Giovanni Martinelli e Stefania Binetti della Fondazione Alberto Sordi. Il premio alla memoria è stato assegnato al “mattatore” Vittorio Gassman. C.P. L’Accademia Internazionale Cartagine premia il merito

Grande successo per la cerimonia, presso il Comune di Roma, per la consegna del Premio Internazionale Cartagine. Creato nel 2001 dalla prestigiosa Accademia Internazionale Cartagine il premio è giunto alla sua XII edizione e rappresenta un prestigioso riconoscimento destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia e all’ estero, allo sviluppo ed alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, della ricerca della verità, della libertà, della giustizia e della pace e quindi, della fratellanza universale. La suggestiva cerimonia della consegna delle “pergamene” e della Lupa Capitolina, si è svolta in Campidoglio nella prestigiosa Sala della Protomoteca alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Impeccabile l’organizzazione dell’evento curata dai responsabili dell’Accademia Internazionale Cartagine presieduta dal dottor Alessandro Della Posta. In apertura della cerimonia si è sottolineato come il nome dell’Accademia sia strettamente legato allo sviluppo interculturale universale, infatti la distruzione di Cartagine da parte dei Romani diede la stura ad un fiorire di relazioni, nelle quali trova fon-

damento la cultura di tutto il bacino del Mediterraneo e che da qui ha raggiunto tutti gli angoli più remoti del mondo. Il Premio Cartagine è strutturato in “Sezioni”, che rappresentano un “orientamento tematico” di carattere generale sulla base del quale viene conferito. Un’altra caratteristica che rende unico questo riconoscimento è l’attenzione del Senato Accademico dell’Accademia Internazionale Cartagine nel monitorare l’ambito degli orientamenti tematici sottolineati dai settori ed individuare nelle diverse sezioni personaggi noti e meno noti che con il loro impegno e le loro capacità riescono a contraddistinguersi, come ha sottolineato la Vice presidente e socio fondatore dell’Accademia Internazionale Cartagine, la dottoressa Moira Boccia. Fra i premiati di questa edizione: il Vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Luigi (Gino) Falleri; il Segretario Generale dell’Istituto italiano per l’Asia ed il Mediterraneo Antonio Loche, il responsabile della comunicazione del sindacato di polizia Massimo D’Anastasio, l’imprenditore alberghiero Giovanni Martinelli e Stefania Binetti della Fondazione Alberto Sordi. Il premio alla memoria è stato assegnato al “mattatore” Vittorio Gassman.

CRONACA DI ROMA

Premi personalità Eur ed Oscar dei giovani

Li consegnerà in Campidoglio il Centro Europeo p

di Antonio Venditti

La Giornata d’Europa - ideata con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica verso le tematiche dell’Europa affrontando i problemi collegati all’attuale difficile congiuntura economica e alle crescenti difficoltà di relazione tra i vari Paesi che geograficamente e politicamente fanno parte di questa grande realtà comunitaria – è giunta alla sua quarantaduesima edizione. Sarà celebrata oggi alle ore 17 nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, con l’organizzazione del Centro Europeo per il Turismo Sport e Spettacolo. La manifestazione, realizzata con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma e dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, sarà aperta dall’intervento del Presidente dell’Ente organizzatore, dr. Giuseppe Lepore, che ne illustrerà le finalità. Quindi l’assessore alle Politiche Culturali di Roma Capitale on. le Dino Gasperini e il presidente del Consiglio Provinciale on. le Giuseppina Maturani porteranno un saluto agli intervenuti. La Santa Sede sarà rappresentata dall’Arcivescovo Mons. Agostino Marchetto, Segretario emerito del

Pontificio Consiglio dei Migranti ed Itineranti, che porterà un saluto augurale agli intervenuti. Il suo intervento divenuto ormai tradizionale sarà anche l’occasione per una riflessione di carattere spirituale e natalizio. Saranno consegnati i Premi Personalità Europea 2012 e Oscar dei Giovani 2012. Volti noti e meno noti si succederanno quindi al tavolo della Presidenza per ricevere un attestato di stima per il grande impegno che con la loro attività hanno meritato. Saranno chiamati a ritirare il prestigioso riconoscimento

anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani, per il contributo offerto in difesa della legalità e del diritto in Italia e in Europa. Saranno, altresì, premiati esponenti che si sono distinti nel settore della cultura, dell’arte, del lavoro, dello sport, del giornalismo, della TV e dello spettacolo. Tra questi alcuni premi speciali saranno assegnati alla carriera ad alcune grandi celebrità che con la loro attività hanno dato fama al nostro paese: per la musica a Ro-

Vice Presidente dell'Accademia Cartagine dottoressa Moira Boccia, consegna il premio a Massimo D'Anastasio

ber tv Ric lip Cre spe Giu Sab la s nilo Cin cur Uff Pu Eu Ca


Manuale di diritto sindacale, per i professionisti della tutela dei diritti del personale di Polizia In occasione della giornata inaugurale del 3° congresso nazionale, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia ha presentato il nuovo “Manuale di Diritto Sindacale” (pagg. 543 euro 15). La pubblicazione che è stata ideata e curata dal Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzi, si presenta come uno strumento indispensabile e presso che unico nel suo genere, per completezza di argomentazioni circa l’attività del dirigente sindacale della Polizia di State e per l’ampia normativa inserita in appendici che propone le leggi e le circolazioni ministeriali e dipartimentali più importanti degli oltre anni che ci separano dall’emanazione della Legge di Riforma della Polizia di Stato del 1 aprile 1981. Le oltre 500 pagine del manuale constano di una prima parte dedicata all’attività sindacale trattata in maniera specifica con l’inserimento di moduli per tutte le esigenze legate all’organizzazione delle attività, come i moduli di adesione e revoca, la richiesta di spazi murali, la convocazione delle assemblee e molto al-

tro. Questa sezione del volume si conclude con alcune sentenze del tribunale relative a ricorsi presentati dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia. Nella seconda sezione del manuale, sono state inserite le maggiori normative in vigore a partire della Costituzione della Repubblica Italiana, lo Statuto dei Lavoratori, e i D.P.R. di ben tre contratti collettivi Nazionali di Lavoro del Comparto Sicurezza e l’Accordo Nazionale Quadro di recente emanazione. La terza sezione è dedicata alle circolari ministeriali e dipartimentali con gli originali di tutti i documenti che negli anni hanno delineato o modificato le attività del sindacato di polizia. Il Manuale di Diritto Sindacale realizzato dalla Consap è un punto di riferimento indispensabile per chi vuole intraprendere il non facile compito di rappresentante sindacale, ma si presenta come supporto utilissimo anche per chi già milita nel sindacato in ruolo dirigenziale ma vuole accrescere la conoscenza della tematica.

· La Costituzione Italiana · Lo Statuto dei Lavoratori · La L. 121/81 · Accordo Nazionale Quadro · Regolamento di Disciplina · I CCNL comparto sicurezza · La modulistica circolari Ministeriali di · Lemaggior interesse Prezzo per gli iscritti alla Consap € 5


48

In Evidenza

Consap Magazine 2013

Tito Tazio riflette sulla sua vita è stanco di percorrere un’interminabile salita

Mauro Pantano Presidente Consap

E’ passato un altro anno e tutto fa presagire che quello appena iniziato non sarà migliore di quello trascorso; Tito riflette, rimugina, si irrita, si demoralizza; tutto va storto da molti anni ed all’orizzonte non si vedono luci ma solo nubi scure. Gli anni cominciano a farsi sentire e gli acciacchi prevalgono sul benessere rendendo tutto più opaco. Riconoscere il merito, il proclama che ha riempito la bocca di tanti corrotti e ladroni riecheggia nella mente di Tito come un ritornello; che farabutti, hanno portato alla rovina tutto e tutti, sperperando e favorendo questo e quel pupillo o quella avvenente fanciulla disposta a fare la carina. Qualcuno è stato arrestato dopo avere scalato le gerarchie, molti altri l’hanno fatta franca. I più, gli onesti, sono rimasti a tirare la caretta, chiamati a sempre maggiori impegni e sacrifici, a fronte di un costante peggioramento economico e giuridico. Che tristezza risalire nel tempo e recuperare i momenti di grande entusiasmo che animavano Tito nella sua età giovanile; si fidava e credeva in un mondo giusto, fatto di riconoscimenti al merito e di giustizia. Ma quale merito e quale giustizia, le cose vanno male e rischiano di andare ancora peggio

a causa di folte schiere di privilegiati che da ormai troppo tempo riescono a mantenere inalterati i loro privilegi. Il giovane Tazio lavorava pieno di grinta e di motivazione e voleva fare sempre di più per sconfiggere il male ed assicurare al prossimo tranquillità e benessere . Ora, alle porte della vecchiaia vorrebbe lui un po’ di tranquillità e benessere, ma i suoi aguzzini non lo mollano e lo costringono a lavorare di più per meno soldi; e poi si è accorto che il male che voleva combattere è diffuso e generalizzato ed i problemi “in casa” sono maggiori e più gravi di quelli esterni. Quanti inganni, quante promesse disattese, quante aspettative naufragate nel nulla; una storia senza fine che condurrà Tazio dritto alla fossa. L’Italia è in rovina e Tito pure! Quanti ricordi !!! Era convinto che il tempo gli avrebbe dato ragione riconoscendogli il merito per l’impegno ed il sacrificio non risparmiato nell’intero arco della sua vita lavorativa; invece solo rospi da ingoiare e scavalcamenti a destra ed a sinistra. E poi non gli sono andati proprio giù i mille proclami sul riordino delle carriere scioltisi come neve al sole. Per non parlare poi della


In Evidenza

Consap Magazine 2013

pensione, divenuta un miraggio irraggiungibile. E gli incrementi stipendiali ormai diventati un lontano ricordo. Sempre maggiori ristrettezze e tagli condannano Tito a complessi conti da matematico per far quadrare il bilancio famigliare. Così le cose proprio non vanno, Tito vorrebbe fuggire, vorrebbe trovare riparo in un’isola lontana, ma il maledetto destino lo inchioda ad una realtà non più sopportabile. Non ha risorse per vivere senza il necessario stipendio e deve attendere la maledetta pensione che si allontana sempre di più e diventa sempre più leggera. Non ha scampo, è prigioniero di

49

un meccanismo diabolico che lo accompagnerà fino al trapasso. ••• Tito, piantala con il tuo pessimismo mortale, la situazione non è così apocalittica come tu la vedi; rimboccati le maniche e combatti come hai sempre fatto; recupera il tuo entusiasmo ed utilizzalo per fronteggiare il sopruso. La sofferenza ed il sacrificio ti hanno reso più forte. Ora è tempo di riscossa. Infierisci contro i corrotti ed i disonesti, non fare più sconti a nessuno, preparati a grandi battaglie perché è arrivato il tempo della riscossa nell’interesse tuo e di tanti colleghi che stanno peggio di te!!! Vai e mordi!!!


50

In Evidenza

Consap Magazine 2013

Spese sanitarie per infortuni occorsi in servizio Assurda sperequazione per il personale della Polizia di Stato

La Consap, sempre attenta alle esigenze e ai diritti del personale della Polizia di Stato, segnala una assurda, quanto anomala sperequazione sia tra il poliziotto e il cittadino, sia tra poliziotti di province diverse. Un lavoratore italiano, che sul luogo di lavoro (ivi comGianni Valeri preso in itinere) subisce Segretario Nazionale Consap un infortunio, dopo le cure necessarie al Pronto Soccorso, viene dimesso con un ulteriore referto indirizzato all’Inail competente e, per tutta la durata della malattia, in tutta Italia, gli viene assegnato un “codice esenzione” dalla spesa del ticket sanitario su esami strumentali e quant’altro, fornito dalla ASL cui afferisce. Un poliziotto italiano, che durante il servizio (ivi compreso in itinere), subisce un infortunio, dopo le cure necessarie al Pronto Soccorso, viene dimesso con lo stesso identico ulteriore referto indirizzato all’Inail competente che, però, è “carta straccia” in quanto non ha un assicurazione Inail. Fin qui, appare tutto “normale” se non fosse per il fatto che, (solo) in base alla provincia in cui presta servizio il poliziotto, dipende se ha subito traumi, malori, infortuni sul lavoro (od in itinere) durante un servizio di O.P., durante un inseguimento, durante una colluttazione, a difesa della sicurezza dei cittadini e della democrazia dello Stato, dovrà pagarsi le visite mediche specialistiche, piuttosto che gli esami strumentali e quant’altro, durante tutto il periodo della malattia. Ad oggi, se il poliziotto in servizio nella provincia di Avellino subisce l’infortunio sul lavoro, è il medico di base che gli pre-

scrive i suddetti esami e le visite, apponendo un codice esenzione (L04) sulle prescrizioni; se si ritrova a Catanzaro, piuttosto che ad Agrigento, a Torino, tutte le spese sanitarie necessarie, sono a suo carico. A Pesaro, gli è necessario avere “la fortuna” che, durante l’infortunio abbia avuto contatto con liquidi biologici, per essere esente. Invece, i poliziotti in servizio nella provincia di Oristano, risultano essere insieme a quelli di altre sparse e sporadiche province italiane, davvero i più fortunati (anche se si dovrebbero chiamare: normali): in queste province, è il medico di Polizia a rilasciare al dipendente un certificato su carta intestata, in cui si dichiara (il vero!) che esso ha subito un infortunio sul lavoro, la diagnosi, la prognosi e la relativa durata dell’esenzione dal ticket che, indipendentemente dalla Regione in cui si trova, è il codice esenzione regionale per infortuni sul lavoro (comune a tutte le regioni) L 04. Perché tutta questa differenza, e proprio sulla malattia dei poliziotti accaduta durante l’assolvimento del proprio dovere? Come mai, tanti medici di Polizia non sanno o comunque non si comportano tutti allo stesso modo? Magari solo interessandosi alla cosa attraverso i medici di base? Cosa fa la Direzione Centrale di Sanità, anziché dettare linee guida per tutti gli Uffici periferici afferenti, a riguardo? Cosa fanno gli Uffici di Coordinamento Sanitario anziché assicurarsi che in tutti gli Uffici Sanitari afferenti, medici, Infermieri e personale in genere sappiano e divulghino al poliziotto l’informazione “correttissima”, ovvero che se ha subito un trauma ed una malattia durante il servizio (od in itinere), ha diritto all’esenzione ticket (L 04) per esami e visite specifiche, per la durata della malattia?


In Evidenza

Consap Magazine 2013

51

Polizia Stradale Toscana, scorte “anomale” al vaglio della procura

In tempi di spending review forse è giunto il momento di approfondire le spese pazze operate dal Compartimento Polizia Stradalale della Toscana. Dopo le passate segnalazioni sui servizi di scorta alle gare ciclistiche dove alcune di riGianluca Pantaleoni lievo risultavano scarsaSegretario Nazionale Consap mente scortate rispetto ad altre con una pericolosità marginale, il dirigente pro tempore torna sui suoi passi disponendo 6 motociclisti per una manifestazione cicloturistica nonostante il periodo invernale non preveda come da normativa vigente l’utilizzo di questi mezzi. Venivano inoltre scelti dipendenti residenti ed espletanti servizio nella Garfagnana dove era in corso l’allerta terremoto e dove questi oltre ad essere utili per le incombenze di rito venivano istituzionalmente deputati a svolgere un servizio di scorta ed inviati a centinaia di chilometri senza preoccupazione alcuna delle provate condizioni fisiche personali che per l’emergenza cumulavano uno scarso riposo. Solo l’intervento della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (segreteria provinciale di Lucca) garantiva almeno il servizio in auto anziché in moto. La gara è risultata essere priva di qualsiasi assistenza medica e sanitaria, priva di scorte tecniche ed i partecipanti alla pedalata hanno utilizzato biciclette da corsa cioè prive di luci anteriori e posteriori nonchè di vestiario idoneo alla visibilità notturna, nonostante l’arrivo in serata e il campo visivo dei par-

tecipanti ridotto fortemente dalla pioggia. Il Disciplinare tecnico e le recenti norme attuative riservate proprio alle categorie cicloturistiche prevedono che è prevista l’ambulanza al seguito ed i partecipanti devono rendersi visibili in ore notturne ed in casi di scarsa visibilità con indumenti utili e fari anteriori e posteriori. Appare ictu oculi che se una manifestazione non agonistica deve rispettare il codice della strada con determinati limiti di velocità come sancito dal regolamento tecnico sembra atipica e non regolare la presenza numerosa della polizia stradale come servizio di scorta/rappresentanza poiché non devono sussistere le condizioni di pericolo, in denegata ipotesi l’Amministrazione aveva il giusto proposito di predisporre prima una scorta tecnica avvalendosi come di consueto del Disciplinare istituito dalla Direzione del Dipartimento per i trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture di concerto al Ministero dell’Interno nella persona del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Per quanto menzionato ogni più opportuna valutazione è stata rimessa alla Procura presso il Tribunale di Lucca al fine di verificare se dai fatti citati possano emergere fatti costituenti reato. La Procura Generale della Corte dei Conti è stata informata al fine di valutare eventuali comportamenti posti in essere che possono aver presumibilmente generato un danno erariale allo stato. Il Sigor Capo della Polizia invitato ad aprire una inchiesta amministrativa nei confronti del Dirigente del Compartimento al fine di verificare la sua atipica gestione sulle gare ciclistiche già precedentemente denunciata per fatti analoghi e valutare eventuali provvedimenti disciplinari in merito.


52

In Evidenza

Consap Magazine 2013

Rapporto del ministero della salute sullo stato sanitario del paese 2011

Maurizio Bellini Dirigente Nazionale Consap

Fine 2012 il ministero della salute ha pubblicato la relazione annuale sullo stato sanitario del Paese riferito all’anno 2011. Gli ultimi dati Istat disponibili indicano che nel 2009 il numero dei decessi avvenuti in Italia ammonta a 588.438, di cui 286.619 maschi (48,7%) e 301.819 femmine (51,3%). Le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di morte con 224.830 decessi (il 38,2%), seguite dai tumori con 174.678 decessi (il 29,7%). Tra le donne, le malattie cardiovascolari si confermano principale causa di morte con 127.060 decessi (il 42,1%), mentre i tumori rappresentano la seconda causa con 76.112 decessi (il 25,2%). Tra gli

uomini, la prima causa di morte è rappresentata invece dai tumori con 98.566 decessi (il 34,4%), seguita immediatamente dalle malattie del sistema cardiocircolatorio con 97.770 decessi (il 34,1%). Le malattie del sistema respiratorio in Italia sono la terza causa di morte, responsabili di 39.949 decessi (6,8%), di cui 22.329 tra gli uomini e 17.620 tra le donne. I dati Istat indicano che il diabete mellito in Italia è in regolare aumento nell'ultimo decennio. Risulta diabetico il 4,9% della popolazione, pari a circa 3 milioni di persone. Nelle fasce d'età tra 35 e 64 anni la prevalenza è maggiore fra gli uomini, mentre oltre i 65 anni è più alta fra le donne ed è


In Evidenza più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,0%, seguita dal centro con il 5,1% e dal nord con il 4,0%. Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l'anno, oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di uomini (28.4%) e 4,5 milioni di donne (16.6%). Le zone di residenza in prossimità di aree dove sono ubicati grandi centri industriali attivi o dismessi, o di aree oggetto di smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi, presentano un quadro di contaminazione ambientale e di possibile rischio con un tasso di sovra mortalità rispetto alle aree non industriali: il totale dei decessi, per uomini e donne, è mediamente superiore di 1200 casi annui. La quasi totalità dei decessi in eccesso si osserva nei siti di interesse del CentroSud. La mortalità per tumori è il 30% di tutti i decessi. I dati mostrano che il 32% degli adulti risulta in sovrappeso, mentre l’11% è obeso: complessivamente, quindi, più di quattro adulti su dieci (42%) sono in eccesso ponderale. L’eccesso ponderale cresce in modo rilevante con l’età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle con maggiori problemi economici, con differenze statisticamente significative nel confronto tra Regioni: la P.A. di Trento è il territorio con la percentuale più bassa di persone in sovrappeso/obese (29%), mentre la Puglia è la regione con la percentuale più alta (49%). Il 97% degli intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno, il 39% ha riferito di mangiarne 3-4 porzioni. Solo il 10%, però, ha riferito un consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Le donne sono quelle che consumano più frequentemente 5 porzioni al giorno, poi le persone più adulte (50-69 anni) e quelle con un alto livello di istruzione. Il valore più basso si registra in Calabria (6%), il più alto in Liguria (20%). Un terzo della popolazione tra 18 e 69 anni è completamente sedentario, non svolgendo nessun tipo di attività fisica, né al lavoro né nel tempo libero. La sedentarietà risulta più diffusa al Sud, tra i 50-69enni, nelle donne, nelle persone con livello di istruzione più basso e in quelle che riferiscono molte difficoltà economiche. Riguardo il problema del fumo tra i giovani, è evidenziato che il 46% degli intervistati (ragazzi di 13, 14 e 15 anni), ha fumato almeno una volta nella vita e il 92% di questi ha dichiarato che i rivenditori non si sono mai rifiutati di vendere loro le sigarette, nonostante il divieto di vendita ai minori di 16 anni. Si stima che nel 2010 le vendite di sigarette si siano ridotte del 2,4% rispetto al 2009 a fronte di un ulteriore

Consap Magazine 2013

53

notevole aumento (+32,7%) delle vendite del tabacco trinciato a costo inferiore delle sigarette, particolarmente “appetibile” per i giovani consumatori. Nel 2010 la prevalenza dei consumatori a rischio per il consumo di alcol nella popolazione di età maggiore di 11 anni è pari al 25,4% tra i maschi e al 7,3% tra le femmine, per un totale di oltre 8.600.000 individui. Circa 1 milione e 300 mila giovani fra gli 11 e i 25 anni presentano rischi correlati al consumo fuori pasto o al binge drinking, più di 3 milioni di anziani non si attengono alla moderazione del modello mediterraneo e circa 390.000 minori al di sotto dell’età legale non rispettano la prescrizione di totale astensione dal consumo alcolico. Permangono forti differenze di genere in tutte le classi di età, tranne che in quella al di sotto dell’età legale (11-15 anni). Nell’Italia nord orientale e nord occidentale si concentra la maggior parte di consumo a rischio e nella popolazione maschile dell’Italia nord-orientale si riscontrano i valori massimi nazionali per i consumi fuori pasto, il binge drinking e il complesso dei consumi a rischio. Relativamente alle sostanze d’abuso, nel corso del 2010 sono state rilevate le attività di 486 Servizi pubblici per le dipendenze, su 525 attivi (92,6 %). Risultano essere stati presi in carico 177.227 pazienti con problemi di sostanze d’abuso. La sostanza d’abuso per cui la richiesta di trattamento è più diffusa è l’eroina (70,1% dei pazienti), seguita dalla cocaina (15,2%) e dai cannabinoidi (9,2% ). L’8,7% del totale dei pazienti presi in carico dai Servizi pubblici è stato trattato presso le strutture riabilitative (trend decrescente rispetto agli anni precedenti) e il 62,9% dei pazienti è stato sottoposto a programmi farmacologici integrati. Per quanto attiene ai soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico, è stimato che i soggetti affetti da gioco d’azzardo problematico siano circa 700.000, di cui 300.000 quelli patologici. Nel 2011, limitatamente alle Regioni/Province Autonome che hanno trasmesso i dati, sono risultati in trattamento per gioco d’azzardo patologico 4.687 soggetti, di cui 82% maschi.


54

Consap Magazine 2013

In evidenza

Per la Befana a Roma oltre duemila persone a Cinecittà Con Maurizio Battista, l’esibizione dei cani poliziotti e il saluto del questore

Grande successo per l’appuntamento dell’Epifania organizzato dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia. Il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, ha messo su una Festa della Befana a misura di bambino presso il parco divertimento “Oasi Park” di via Tarquinio Collatino a Cinecittà, brillantemente organizzata dal segretario provinciale Gianluca Guerrisi e lo staff della Segreteria Provinciale di Roma. La “Festa del Poliziotto. Arriva la Befana 2013!” è stata una kermesse in cui al classico ringraziamento delle personalità dello spettacolo all’impegno dei tutori dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti, si sono realizzate iniziative che hanno coinvolto a 360 gradi i piccoli. A tutti i bambini presenti sono stati distribuiti biglietti omaggio per le attrazioni del Parco


diano

In evidenza

Consap Magazine 2013

da parte di personaggi a loro cari come Capitan Topo, Tigro e Spiderman e sono stati coinvolti in spettacoli di magia con il mago Cucciolo, trucca bimbi e sculture con i palloncini oltre alla baby dance e baby pesca con i pirati di Radio Bimbo. Aperto dai saluti del Questore di Roma Fulvio05-GEN-2013 della Rocca e del leader del Movimento per Roma Michele Baldi, loQuotidiano spazio spettacolo ha visto l’esibizione del Reparto Cinofili della Polizia di Stato; dei ballerini della scuola Balletto ’81 e dell’associazione Tracce di Danza; sketch e risate con Maurizio Battista, Andrea Perroni, Alessandro Serra e Lallo Circosta; il giornalista Alessio Di Silvestro di Radio Bimbo ha presentato lo spettacolo ed i personaggi intervenuti l’attore e regista Enio Drovandi; l’attrice Emanuela Titocchia, Daniele Bocciolini uno dei protagonisti de L’Arena di Rai 1; la showgirl Giorgia Viero e la cantante Linda D. madrina della manifestazione e tante altre sorprese. Ringraziamenti da parte del comitato organizzatore del sindacato di polizia a Danilo e Davide Melandri titolari dell'Oasi Park. Sono intervenute anche delegazioni delle due squadre di calcio della Capitale, l’Associazione Sportiva Roma con una rappresenatnza delle squadre giovanili accompagnate dal Dirigente Ennio Foschi ha donato una maglietta di Francesco Totti autografata e messa a disposizione per la baby pesca a premi; mentre la rappresentanza giovanile della Lazio Calcio ha donato un pallone della prima squadra autografato da tutti i giocatori ed i ragazzi erano accompagnati dal responsabile settore Giulio Coletta, da mister Marco Alboni a dal calciatore Alessandro Iannuzzi. Con l’arrivo della Befana, poi dolci e regali per tutti, con i gadget offerti da Radio Latte e Miele e le figurine della Preziosi Collection. L’evento è stato dedicato al sostegno della comunicazione di attività e pro-

grammi assistenziali del Co.Ge.Mar. Coordinamento Genitori per le Malattie Rare, acui è stato devoluto il ricavato della lotteria.

Direttore: Massimiliano Tamanti

da pag. 23 Roma

Direttore: Mario Sechi

Lettori Audipress n.d.

55

Lettori Audipress n.d.


56

Consap Magazine 2013

In evidenza

Giocattoli per i ricoverati del reparto di oncologia pediatrica di Padova Iniziativa di solidarietà per la Consap di Bolzano a favore dei piccoli degenti

La Segreteria Provinciale di Bolzano della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, in occasione delle recenti festività natalizie, ha deciso di devolvere, una somma di denaro a chi ha necessità di un sostegno nella realtà quotidiana. Negli anni precedenti questa iniziativa di solidarietà sociale aveva interessato diverse situazioni: l’associazione onlus aiuti per l’Africa con il denaro devoluto che si era rivelato necessario alla costruzione di una scuola per bambini in Somalia, e successivamente ad un collega che si trovava in difficoltà. Per questo Natale lo staff organizzatore dell’evento guidato dal Segretario Generale Provinciale Corrado Palmarin e dal Segretario Regionale del Trentino Alto Adige Massimo Ciccozzi ha deliberato di utilizzare questo l’importo, per l’acquisto di giocattoli da offrire ai piccoli pazienti del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Padova. L’importo che è devoluto annualmente è particolarmente significativo in quanto l’iniziativa scaturita dalla volontà dei poliziotti iscritti al sindacato di Polizia Consap di rinunciare a parte della propria quota associativa per destinarla a chi, al momento e ad insindacabile giudizio della Segreteria ne ha più necessità, la scelta di quest’anno è stata particolarmente gradita da tutti i colleghi e ha dato i suoi frutti. I giochi acquistati sono stati conse-

gnati all’ intermediaria bolzanina dell’Associazione “Gioco e Benessere in Pediatria” www.giocoebenessere.it, che si è assunta l’impegno da fare da tramite per provvedere alla consegna dei regali ai bambini ricoverati presso quel reparto dell’ospedale di Padova. I giochi acquistati presso la cartoleria “L’Ape Sapiente” di Bolzano, sono stati già impacchettati e preparati per la consegna da volontari del sindacato di polizia . Un gesto utile ai piccoli che, durante la malattia e soprattutto durante i lunghi ricoveri in ospedale, potranno avere la possibilità di poter a giocare, imparare cose nuove e vivere in un ambiente spensierato (quello del gioco e del sogno appunto). Un gesto quindi, che posa lenire il dramma che vivono questi giovani “guerrieri” in lotta contro la malattia.


In evidenza

Consap Magazine 2013

57

La Consap di Palermo accanto ai diversamente abili

La Consap di Palermo, in collaborazione con la Questura di Palermo, l’Associazione Apriti Cuore e Palermo aperta a Tutti onlus, ha organizzato, nella sala multimediale della Caserma di Polizia Pietro Lungaro di Palermo la manifestazione Tutti X 1. Durante l'iniziativa, cui hanno partecipato alcune centinaia di persone, è stato proiettato il cortometraggio “Tutti x 1”, un Thriller poliziesco-sentimentale realizzato dai ragazzi del progetto “C’entro Anch’io”, tutti giovani con disabilità di vario tipo e problemi di emarginazione sociale (ex L.285/97). Inoltre, è stato possibile apprezzare la mostra fotografica e la proiezione vi-

deo Art & Lab (curata da Claudia Bardi), che raccoglie le immagini più belle del laboratorio storico-culturale realizzato da Palermo Aperta a Tutti all’interno del progetto C’entro Anch’io, progetto al quale la Consap di Palermo ha collaborato come partner esterno. Castrenze Todaro, Segretario Regionale della Consap Sicilia, alla fine della manifestazione, ha consegnato una targa di ringraziamento ai giovani di “C’entro anch’io” che si sono impegnati in questo progetto. Domenico Milazzo, segretario provinciale della Consap di Palermo e Igor Gelarda, neo- dirigente nazio-


58

In evidenza

Consap Magazine 2013

nale Consap, hanno sottolineato che l'iniziativa ha inteso promuovere i valori della legalità ed il rapporto di collaborazione tra le associazioni che operano per l’integrazione ed il recupero di minori svantaggiati e a rischio e le istituzioni democratiche che, come la Polizia di Stato, hanno tra i loro compiti la difesa dei diritti dei cittadini, in particolare di quelli appartenenti alle cosiddette fasce deboli. All’iniziativa hanno preso parte, oltre al Deputato Regionale Salvino Caputo, il Questore di Palermo, dottor Nicola Zito e l’Assessore Comunale alle Attività sociali Agnese Ciulla. La manifestazione ha avuto una notevole eco mediatica sia su testate nazionali che su internet, come ad esempio sul sito repubblica.it.

I.G.

Tutti per uno, un film con i ragazzi di Apriti cuore Mentre un gruppo di zombie capeggiati dai famelici Francesca e Mario terrorizza i ragazzini del centro, il giovane e coraggioso commissario Leandro va a caccia di pericolosi criminali. A pochi passi da loro, la romantica Roberta si strugge d'amore per il bello e impossibile Alessio, che però ama un'altra. Sono loro i protagonosti del cortometraggio “Tutti x 1” interpretato dai giovani dell'associazione onlus Apriti Cuore che da oltre 10 anni opera nel quartiere Ballarò. Ragazzi dai 6 ai 18 anni, molti dei quali affetti da disabilità cognitive o motorie, che si sono improvvisati attori per il progetto “C'entro Anch'io”. Il film, diretto e realizzato da Geko Video, è stato proiettato alla caserma Lungaro sabato alle 15,30 e racconta tre storie, una d'amore, una horror e un thriller, nate dalla fantasia dei 40 ragazzi del centro. L'iniziativa ha il patrocinio del Comune, della questura di Palermo e del sindacato di polizia Consap. “Abbiamo scelto un luogo simbolo della legalità. La maggioranza dei nostri bambini viene da quartieri a rischio dove il poliziotto è ancora visto come lo sbirro da evitare”, spiega Gabriella Russo, coordinatrice del progetto. (Giusi Spica)

A Salerno grande festa con la Befana ed i gadget della Consap Al ristorante Roxy di Pontecagnano ha fatto tappa la Befana che ha distribuito regali ai figli dei poliziotti di Salerno e Provincia. Grande festa per i più piccoli, come ha sottolineato Filippo Di Muro, Segretario Generale Provinciale della Consap di Salerno, ma anche un occasione conviviale per ringraziare tutti i colleghi e le colleghe che numerosissimi anche quest’anno hanno dato fiducia alla Consap. Infatti al pomeriggio con la Befana, ha fatto seguito una partecipata cena conviviale seguita da uno spettacolo. Nel corso della serata, prima di dare inizio ai balli e stata premiata la poesia più bella dedicata alla mamma o al papà poliziotto e recitata da bambini fino a otto anni. Prima di salutare i colleghi dandogli appuntamento al prossimo anno, la Consap di Salerno ha distribuito i gadget del sindacato di polizia.


In evidenza

Consap Magazine 2013

59

Lucca: Befana Consap al Twiga Beach Grande partecipazione per la 4° edizione della festa “Befana, Bambini e Poliziotti” che il giorno 6 gennaio 2013 ha aperto le porte del Twiga Beach Club agli iscritti del Consap di Lucca, alle loro famiglie e ai loro amici. Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, a conferma dell’ottimo rapporto instaurato tra la Segreteria Provinciale Consap e lo staff del noto locale versiliese di proprietà di Flavio Briatore, fin dal pomeriggio i partecipanti hanno aspettato insieme l’arrivo della generosa vecchina che tutti gli anni, per gli ospiti più piccoli, riempie e distribuisce, oltre 150 calze. L’allegra giornata è stata animata dal team di Galaxy Animation con le loro sculture di palloncini, trucca bimbo, spettacolo di magia comica e di bolle giganti. Non è mancata la musica del Dj Sandro Pozzi e il gustoso buffet che ogni anno allieta grandi e piccini nell’attesa dell’arrivo della stratosferica torta finale e

dell’estrazione della ricca lotteria. Una festa per ringraziare tutti coloro che hanno concesso o rinnovato in noi la loro fiducia e per condividere con le nostre famiglie un momento di vera convivialità… Indro Marchi Segretario Generale Provinciale

Sopra: il saluto del questore Claudio Cracovia. Sotto: un momento della festa con la Segreteria Provinciale della Consap Lucca


60

In evidenza

Consap Magazine 2013

Proficuo incontro della Consap con il questore di Bari Pinzello

Una delegazione della Segreteria Provinciale Consap di Bari, composta dal Segretario Generale Provinciale, Mauro Mercadante e dai Segretari Provinciali Umberto Giannatiempo,Michele D’Ecclesiis, Gianluca Bucci e Antonio De Benedetto, hanno avuto un incontro con il Questore di Bari, dottor Domenico Pinzello al fine di confrontarsi su importanti tematiche finalizzate a migliorare maggiormente gli ambiti lavorativi dei colleghi tutti. L’incontro avvenuto in un clima assolutamente se-

reno, ma al contempo ricco di spunti costruttivi, ha visto rappresentare da codesta o.s. alcuni aspetti riguardanti nello specifico il personale in servizio presso Commissariati di Polizia del Nord Barese che, ormai quotidianamente, è impossibilitato a prestare servizio per la mancanza di automezzi idonei ed efficienti e/o nei casi più fortunati, è costretto ad utilizzare autovetture del tutto inidonee alle diverse tipologie di servizio come ad esempio i servizi di “Controllo del Territorio”. Il tutto aggravato dal fatto che


In evidenza quel personale quotidianamente, si trova a controllare una vasta area geografiche ad alta densità criminale non avendo pertanto, automezzi idonei e personale adeguato per contrastare il continuo crescendo di azioni criminali. Sono state anche affrontate le problematiche inerenti l’impiego del personale del IX Reparto Mobile di Bari nei servizi di Ordine Pubblico, che vede spesso i funzionari della Questura, preposti ai servizi di o.p., perdere di vista le direttive impartite agli operatori in sede addestrativa, situazioni che spesso creano perplessità e malumori tra gli addetti ai lavori, sempre e comunque pronti ad eseguire gli ordini ricevuti senza creare alcun tipo di disservizio. Codesta o.s. ha inoltre invitato il Sig. Questore ad effettuare un urgente intervento riguardo gli organici dei diversi Uffici periferici (soprattutto i Commissariati), nei quali vi è una grave situazione di sott’organico, che ormai quotidianamente vede i colleghi costretti a sobbarcarsi di ulteriore carichi di lavoro. In merito a ciò codesta o.s. è intervenuta chiedendo di meglio ottimizzare le risorse umane anche in previsione dei prossimi imminenti trasferimenti di personale. In ultimo, ma non per importanza, si è discusso della Squadra Cinofili della locale Questura che lamenta di non avere a disposizione vestiario idoneo per prestare servizio in maniera adeguata. Nella circostanza si è portato a conoscenza il Sig. Questore che i colleghi in servizio presso la Squadra Cinofili sono costretti ad acquistare con denaro proprio, il vestiario adatto (anfibi, giubbotti, tute, pantaloni, polo, etc. etc.) per lavorare in modo adeguato e per evitare che non vi sia disomogeneità nell’indossare l’uniforme di servizio. Si è oltremodo chiarito, che le richieste per l’assegnazione di detto vestiario, sono state più volte presentate dagli operatori, dal responsabile della locale Squadra Cinofili, dalla Dirigenza e dal precedente Questore Manari, ma nulla è mai stato consegnato agli operatori interessati. In merito a quanto detto il Sig. Questore, nel prendere atto di quanto evidenziato da codesta O.S. e delle problematiche dei colleghi, si è impegnato in prima persona nel cercare di risolvere a breve tutti gli aspetti evidenziati durante l’incontro. Nella stessa giornata, a seguito dell’incontro con il Sig. Questore, codesta Segreteria Provinciale ha avuto un incontro con il Sig. Dirigente dell’U.P.G.S.P. e con i relativi funzionari finalizzato a valutare possibili iniziative tese a migliorare ulteriormente la si-

Consap Magazine 2013

61

tuazione della Squadra Cinofili di Bari. Il Sig. Dirigente dottor Giorgio Oliva ha rappresentato a codesta o.s. le iniziative risolutive riguardo a tematiche affrontate in precedenti incontri quali: Sicurezza sui luoghi di lavoro: il Sig. Dirigente sta per completare la redazione delle disposizioni relative alle misure prudenziali da adottare sui luoghi di lavoro, sia in relazione ai dispositivi di protezione individuali che alle misure relative all’utilizzo delle aree comuni con il locale Reparto Volo della Polizia di Stato, che a breve saranno comunicate al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per il regolare inserimento nel Documento di Rischio. Il Sig. Dirigente riferisce inoltre che, la sistemazione logistica attuale ha, comunque, carattere provvisorio, in quanto la competente Direzione della Società Aeroporti di Puglia ha già redatto un progetto relativo al nuovo edificio. Armadi per la custodia delle sostanze stupefacenti: riguardo la richiesta più volte reiterata, relativa alla assegnazione di armadi idonei alla custodia delle sostanze stupefacenti ha finalmente avuto riscontro: infatti, il prossimo 18 dicembre 2012 il competente Ufficio V.E.C.A. provvederà al ritiro dai Magazzini V.E.C.A. di Senigallia degli armadietti idonei allo scopo. Attività fisica addestrativa: al fine di ottemperare alle disposizioni ministeriali concernenti la attività fisicoaddestrativa, sono state richieste le adesioni del personale specialistico interessato, per organizzare nell’ambito dell’orario di servizio le previste attività di mantenimento fisico, ovviamente è necessario acquisire preliminarmente il parere dell’Ufficio Sanitario Provinciale ed il nulla osta all’utilizzazione della Palestra del Centro Polifunzionale da parte della Direzione del IX Reparto Mobile. Codesta o.s. a seguito degli incontri avvenuti con il Sig. Questore e con il Dirigente e i Funzionari dell’U.P.G.S.P., può ritenersi assolutamente soddisfatta del tenore degli incontri, dei modi pacati ma assolutamente costruttivi con i quali si è discusso e della assoluta ed innegabile disponibilità dimostrata ad ascoltare, collaborare e risolvere gli argomenti oggetto degli incontri. Rassicuriamo infine tutto il personale che questa O.S. non si fermerà, continuando ad effettuare un'accorta vigilanza volta a garantire l'ottimizzazione delle risorse Umane e non, al fine di scongiurare il ripetersi di sgradevoli episodi a danno di chi lavora.


62

In evidenza

Consap Magazine 2013

Braccialetto salvavita al polso degli agenti iscritti alla Consap

Grazie ad una forte volontà tra i dirigenti della Segreteria provinciale della Consap (Sindacato di Polizia maggiormente rappresentativo, nonché maggioritario nella Provincia di Vercelli), e all’impegno del noto Infermiere Sergio Pagliocca, ora in servizio proprio in Polizia, già esperto di emergenze extraospedaliere ed autore del libro “Manuale di Primo Soccorso.” edito dall’Anfos di cui è appunto referente nazionale per la materia del primo soccorso sui luoghi di lavoro, si è potuto effettuare un accordo con l’importantissima azienda M&V Creations, produttrice dei famosi e intelligenti braccialetti “LifeCode”. Infatti, grazie a questa intesa, i poliziotti della provincia di Vercelli aderenti alla predetta sigla sinda-

02-GEN-2013 Direttore: Mario Calabresi

cale, saranno riforniti gratuitamente, dal mese di Dicembre 2012, del braccialetto LifeCode: un braccialetto in gomma con all’interno un chiavino usb contenente un software speciale in grado di contenere tutti i dati personali ed anamnestici dei poliziotti e dei loro familiari, i recapiti personali, quelli dei medici di base e specialisti, i propri esami strumentali, gruppo sanguigno, eventuali allergie ed intolleranze. Insomma, un nuovo e valido modo di fare sicurezza e sentirsi sicuri sul lavoro e nel tempo libero. Infatti, indossandolo, in caso di incidenti, traumi, malori, infortuni, in qualsiasi Pronto Soccorso è possibile inserire il chiavino usb contenuto nel braccialetto, in un computer in dotazione, ed ottenere informazioni dettagliate e certe sullo stato di salute da pag. 45 del poliziotto/possesLettori Audipress n.d. sore, i recapiti cui fare riferimento (“In Case of Emergency”) che siano familiari o medici curanti, il gruppo sanguigno in caso di necessità di trasfusioni, le allergie a farmaci o sostanze varie, vaccinazioni effettuate e quant’altro possa occorrere per salvare e salvaguardare la sua vita. Un intesa vincente e davvero apprezzabile tra LifeCode e la Consap di Vercelli, cioè maggiore sicurezza per la salute dei poliziotti.


In evidenza

Consap Magazine 2013

63

San Michele Arcangelo dissacrato dalla ‘ndrangheta Dai rituali alle leggende la strumentalizzazione del Santo Protettore della Polizia di Stato da parte dell’organizzazione criminale calabrese

San Michele Arcangelo, Condottiero delle Milizie Celesti e Santo Protettore della Polizia di Stato, paradossalmente viene strumentalizzato dalla ‘ndrangheta, che ne pretende “la protezione” e persino utilizzato per il rituale di affiliazione dello “sgarrista”, il livello di vertice della c.d. “società minore”. La devozione di boss ed affiliati in realtà ha una doppia valenza, verso l’esterno estende il proprio consenso sociale, fondamentale in una società civile che basa i propri valori sulla religione. Mentre all’interno della setta rafforza il principio di coesione tra gli adepti, suscitando senso di appartenenza. La ‘ndrangheta sottopone i propri adepti a solenni rituali di affiliazione per aumentarne l’adesione psicologica. Il coinvolgimento emotivo si ripete ad ogni passaggio di livello per mezzo di un giuramento, che si basa sull’invocazione della protezione ad alcuni santi, ma anche sulla precisa scelta di gesti, parole e simboli che evocano nella psiche dell’affiliato il profondo convincimento e compiacimento, di ap-

partenere a quella ristretta cerchia di privilegiati. Gli unici ad essere i detentori della conoscenza e del potere. Il rituale del livello di “sgarrista” prevede l’immagine di San Michele, intrisa di sangue e poi decapitata prima di farla passare sulla fiamma di una candela. Con un coltello si incide una croce sul pollice della mano destra dell’affiliato, il capo società pronuncia la seguente formula: "A nome dei tre cavalieri Minofrio, Mismizzu e Misgarro che hanno tagliato la testa San Michele Arcangelo, perché è stato molto severo nella sua spartizione, e il suo corpo è stato sepolto sotto due pugnali incrociati la sua testa è stata bruciata e con la sua cenere ti battezzo e ti consacro sgarrista". Il rituale sembra essere quasi dissacrante e i tre cavalieri che vengono evocati assumono le caratteristiche di demoni potenti che riescono a decapitare San Michele Arcangelo. San Michele nella leggenda dei tre cavalieri di Spa-


64

Consap Magazine 2013

gna è considerato uno dei principi ispiratori della ‘ndrangheta. La leggenda, sapientemente elaborata per legittimare la mafia, racconta di tre cavalieri fuggiti dalla Spagna dopo aver difeso l’onore della propria sorella con il sangue. Sbarcati nell’isola di Favignana, Osso si sarebbe affidato a San Giorgio rimanendo in Sicilia per fondare “Cosa Nostra”, Mastrosso devoto alla Madonna si sarebbe invece trasferito in Campania fondando la camorra, mentre Carcagnosso, invocando San Michele Arcangelo, si sarebbe stabilito in Calabria dando origine alla ‘ndrangheta. Il nome di San Michele viene poi menzionato in altri rituali della ‘ndrangheta come quando si chiede la provenienza di un altro uomo “d’onore”: “A nome del nostro severissimo San Michele Arcangelo, che in mano porta la spada e nell’altra porta la bilancia, fatemi di grazia con chi ho l’onore di parlare “. San Michele, che significa “chi è come Dio”, viene rappresentato con l’armatura di un condottiero e la spada con la quale ha sconfitto satana, oltre che con una bilancia la quale, secondo la tradizione cattolica, è lo strumento con cui si pesano le anime. L’invincibile condottiero delle milizie celesti che vinse il demonio, e dalla Chiesa viene invocato durante gli esorcismi per distruggere i demoni, nel rituale di affiliazione dello sgarrista di ‘ndrangheta viene invece rappresentato come uno sconfitto, decapitato da tre cavalieri, sconosciuti alla mitologia, dal nome Minofrio, Mismizzu e Misgarro. La ‘ndrangheta, in questo caso, ha preso probabilmente spunto dai numerosi casi di santi martirizzati mediante decapitazione come San Giovanni Battista, San Paolo e i santi Cosma e Damiano. Ma secondo la tradizione cattolica, San Michele è un Arcangelo e non si è mai incarnato come i santi, non potendo quindi essere stato martirizzato. Più che devozione nei confronti di San Michele, la ‘ndrangheta in questo rituale dimostra ancora una volta di distorcere i precetti religiosi per servirsene, in questo caso la formula rituale viene infatti elaborata per arginare la “dissonanza cognitiva” che potrebbe sorgere in un credente che teme il giudizio divino per mezzo dell’arcangelo Michele. Proprio per questo motivo, San Michele Arcangelo, secondo questo suggestivo giuramento,viene decapitato “perché è stato molto severo nella sua spartizione". Nel rituale questa decapitazione viene riprodotta strappando la testa al santino e bruciandola. Con la cenere l’affiliato viene consacrato sgarrista dal capo

In evidenza locale che pronuncia le seguenti parole: “[…] la sua testa è stata bruciata e con la sua cenere di battezzo e ti consacro sbarrista”. La cenere nella liturgia cattolica è simbolo di penitenza e di conversione, il mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato per mezzo delle formule di imposizione: "Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai" e "Convertitevi, e credete al Vangelo". La teologia fa discendere la penitenza dalla fragile condizione dell’uomo. Nel caso del rituale di affiliazione a sgarrista, la cenere rappresenta la conversione alla ‘ndrangheta che al pari di una religione instaura nella psiche dell’affiliato precetti e credenze elaborandole su delle simbologie preesistenti nella psiche dell’adepto. La ‘ndrangheta insegna ai propri affiliati a temere solo il giudizio della stessa ‘ndrangheta, non può esserci altra giustizia terrena o divina. “Non sono affatto superati i rituali per boss ed affiliati della ‘ndrangheta, in ogni bunker rinveniamo statue di santi ma anche santini per le cerimonie di affiliazione” Afferma il capitano dei carabinieri, Francesco Cinnirella, già comandante dello squadrone eliportato dei cacciatori di Calabria, parlando ad un work shop organizzato dal Movimento Antimafia “Ammazzateci Tutti”. Allo stesso modo, per boss ed affiliati prendere attivamente parte alle celebrazioni religiose di eventi importanti nel proprio paese equivale ad imporre il proprio potere agli occhi dei concittadini come se fosse legittimato da Dio. Le generose offerte da parte di personaggi legati alle ‘ndrine nelle casse di alcune parrocchie “legittimano” un potere decisionale all’interno dell’organizzazione della celebrazione dei festeggiamenti per il santo patrono. Una situazione costante e consolidata in certi paesi, roccaforti di alcune sanguinarie ‘ndrine, che difficilmente scagiona i parroci e li fa apparire inconsapevoli agli occhi della gente. Gli stessi prelati che hanno l’ardire di presentarsi nei tribunali come testimoni della difesa di boss notori per attestarne l’assoluta estraneità anche ai peggiori fatti di sangue in quanto persone per bene. Numerose le prese di posizione da parte della chiesa per contrastare il fenomeno, com’è anche doveroso ricordare i tanti preti che nell’adempiere alla propria missione, coerentemente con i precetti di Cristo, hanno perso la vita. Lia Staropoli


In evidenza

Consap Magazine 2013

65

Errata corrige: La Consap è a favore dello spostamento del Reparto Prevenzione Crimine, chiediamo scusa al senatore Bevilacqua Nel numero scorso nell’articolo di pag 27 dal titolo R.P.C. Calabria: l’azione della Consap si concretizza, nel testo al di sotto del titolo (cd sommario) si legge “Presentata in Parlamento un’interrogazione contro lo spostamento”, la parola contro è un refuso in quanto la Consap è a favore dello spostamento. Nel chiedere scusa, come redazione, al Senatore del Pdl Francesco Bevilacqua, lo ringraziamo per quanto ha fatto per sollecitare questo spostamento.

Calendario fotografico Consap 2013, la foto di aprile del collega Palmieri Anche quest’anno la nostra organizzazione sindacale ha realizzato il richiestissimo calendario fotografico, con immagini delle diverse articolazioni della Polizia di Stato in servizio. Nella foto del mese di aprile che raffigura una pattuglia di due operatori, un uomo e una donna, sullo sfondo di una piazza di una nota città italiana, è stato omesso il nome dell’autore della foto che è il collega Fabio Palmieri.

MODA di Paola Pietrucci Il fascino della divisa! Il nuovo stile militare in questa moda inverno 2013 diserta i luoghi comuni e cambia le regole: mixa le mostrine con le borchie, usa le gonne e mette i tacchi per essere veramente chic. Giubbotti in tessuto elasticizzato con applicazioni in metallo, maxi cappotti doppiopetto, pantaloni gargo in velluto o cotone stretch. In bianco e nero o in rosso e bianco, la stampa pied de poule torna anche quest'anno, meglio se mixata insieme per un effetto decisamente optical. Che dire del verde smeraldo? E' un colore che dà luce e accende i look troppo scuri invernali. Dona moltissimo a tutte le donne: more rosse e bionde. E' una nuance chic e si abbina con estrema facilità. Questo sara' anche il colore delle collezioni primavera /estate 2013, proposto in molte sfumature. In inverno é molto chic abbinarlo con il nero o il grigio, in estate è proposto abbinarlo con i colori piu' chiari come il panna e il cipria. Nonostante sia un pò prematuro pensare al caldo, ma immaginare la bella stagione è certo, aiuta l'umore, e i colori moda che gli

stilisti hanno proposto in passerella con capi di abbigliamento e accessori sono accesi, eccentrici, briosi. Oltre al verde smeraldo,viene riproposto nuovamente l'arancione, un colore intenso tra il mandarino e il corallo. Il fucsia nei toni più accesi, il viola, il giallo verde(tipo lime). Tutti questi colori si abbinano perfettamente ai basici che sono il bianco e il nero. Gli accessori di gran moda nella nuova stagione saranno esagerati e colorati. Le borse saranno enormi, capienti, borse in versione paglia decorata. Come accessori collane a catena. Per essere up to date, tanti giri di catene, mischiando vari tipi di maglia e metalli diversi, maxi orecchini, maxi bracciali. E' un tripudio di cinture intrecciate con aggiunte metalliche. Il must della prossima stagione sarà l'occhiale da sole iperdecorato, abbinato a foulard a stampe, ai cerchietti, a fasce e tutti gli accessori per capelli che hanno adornato le teste delle modelle nelle sfilate. Calzature decisamente retro' e dal sapore bon ton, dal tacco simil rocchetto e dalla punta allungata arricchita da un fiocco piatto ton sur ton. Scarpe con zeppe e tacchi scultura dalle altezze stratosferiche. Le scarpe fashion da indossare per look più glam sono gli stivali in stile gladiatore. Tacchi medi o addirittura a rocchetto andranno ad abbellire sandali o ballerine. Tanto rock per le scarpe 2013, saranno presenti fibbie e borchie per ogni tipo di scarpa.



gioco legale e responsabile responsabil e



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.