lettera a lenin, sull'estremismo, H.Gorter

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Che si pronuncino dei bei discorsi per ridestare l'attenzione rivoluzionaria! L'attività rivoluzionaria non trae il suo alimento da frasi simili, ma soltanto dalla necessità dura e difficile e quando non c'è altra via d'uscita.

<<La rivoluzione inoltre esige qualcosa di più della lotta delle masse che rovescia un sistema governativo, di una battaglia che sappiamo non poter essere artificialmente provocata ma soltanto originata dai bisogni profondi delle masse. La rivoluzione esige che il proletariato prenda nelle sue mani le grandi questioni della ricostruzione sociale, le più difficili decisioni, che il proletariato entri al completo nel movimento creativo. E ciò è impossibile, se innanzitutto l'avanguardia, poi masse sempre più larghe, non prendano le cose nelle loro mani, non si considerino responsabili, non si mettano a studiare, a fare propaganda, a lottare, a pensare, a osare ed eseguire fino in fondo. Ma tutto ciò è difficile e penso; fino a che la classe operaia è portata a credere alla possibilità di una strada più facile in cui altri agiscono al suo posto conducendo l'agitazione da una tribuna altolocata, prendendo decisioni, dando il segnale per l'azione, facendo leggi, fino ad allora essa esiterà e resterà passiva, sotto il peso della vecchia mentalità e delle vecchie debolezze>>.

Gli operai dell'Europa occidentale devono agire innanzitutto in prima persona e non soltanto sul terreno sindacale ma anche sul terreno politico: occorre ripetere questo mille volte e, se è necessario, anche centomila, un milione di volte (e chi non ha compreso e non ha tratto questa lezione degli avvenimenti seguiti al novembre del 1918 è un cieco anche se si tratta di voi, compagno). Giacché essi sono soli e nessuna astuzia dei capi potrebbe aiutarli. E' da loro stessi che deve uscire la massima forza d'impulso. Qui, per la prima volta a un livello più elevato che non in Russia, l'emancipazione della classe operaia sarà opera degli operai stessi. E' per questo che i compagni della sinistra hanno ragione quando dicono ai compagni tedeschi: non partecipate alla elezioni, boicottate il parlamento; occorre che voi stessi facciate ogni cosa sul piano politico; voi operai non vincerete fino a che non agirete in questo modo; vincerete soltanto se agirete così per due, cinque, dieci anni e se vi sforzerete uno ad uno, gruppo a gruppo, di città in città, di provincia in provincia, e infine in tutto il paese, come partito, come unione, come consigli di fabbrica, come massa, come classe. Attraverso l'esempio e la lotta sempre rinnovata, attraverso le disfatte, succederà che la grande maggioranza di voi formerà un blocco e dopo aver frequentato questa scuola, potrebbe formare una massa grande e omogenea.

Ma i compagni, gli estremisti della KAPD avrebbero commesso un grosso sbaglio se avessero sostenuto questa linea soltanto a parole, come propaganda. In questa questione politica la lotta e l'esempio sono ancora più importanti che nella questione sindacale.

I compagni della KAPD erano nel loro pieno diritto e obbedivano ad una necessità storica quando

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