lettera a lenin, sull'estremismo, H.Gorter

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potrà porvi rimedio. Nessuno può agire al posto del proletariato ed esso deve, da sé stesso, superare i suoi propri limiti, senza di che sarà sconfitto e pagherà pesantemente il prezzo del proprio fallimento. La doppia organizzazione (partito politico e sindacato) era dunque, per l’AAUDE, una concezione superata, retaggio della tradizione. Questa separazione tra le tre correnti – KAPD, AAUD e AAUD-E – ebbe conseguenze importanti sul piano della pratica. Così, durante l’insurrezione della Germania centrale, nel 1921, scatenata e condotta in gran parte da elementi del KAPD (allora ancora riconosciuto come simpatizzante della III Internazionale), l’AAUD-E rifiutò di partecipare alla lotta, destinata, secondo essa, a camuffare le difficoltà della Russia sovietica e la repressione di Kronstadt. Nonostante lo sgretolamento continuo, accelerato da polemiche molto vivaci e molto spesso rese ingarbugliate da questioni personali, e ad onta degli eccessi provocati da una delusione e da una disperazione profonde, “lo spirito KAP”, cioè l’insistenza sull’azione diretta e violenta, la denunzia appassionata del capitalismo e dei suoi luogotenenti “operai”, di qualsivoglia colore politico e sindacale (inclusi “i padroni del palazzo” di Mosca), esercitò per lungo tempo una sensibile influenza tra le masse. Bisogna aggiungere che tutte queste tendenze disponevano di organi di stampa importanti[1], generalmente finanziati con denaro di provenienza illegale; e che spesso i loro membri, ridotti alla disoccupazione a causa del loro comportamento sovversivo, erano estremamente attivi, nelle strade, nelle riunioni politiche, nelle assemblee pubbliche, ecc..

IL DISINGANNO

Si era creduto che la repentina crescita delle organizzazioni di fabbrica, tra il 1919 e il 1920, sarebbe continuata con la stessa cadenza nel corso delle lotte successive. Si pensava che le organizzazioni di fabbrica sarebbero potute diventare un grande movimento di massa, raggruppando “milioni e milioni di lavoratori coscienti”, i quali avrebbero controbilanciato il potere dei sindacati sedicenti operai. Partendo dall’ipotesi che il proletariato non può lottare e vincere se non come classe organizzata, si credeva che i lavoratori avrebbero elaborato, strada facendo, una nuova e sempre più forte organizzazione permanente. Soltanto dalla crescita dell’AAUD e dell’AAUD-E si poteva misurare lo sviluppo della combattività e della coscienza di classe. Dopo un periodo di accelerata espansione economica (1923-1929), si aprì un nuovo periodo di lotte, che doveva portare, nel 1933, alla presa del potere per via legale da parte degli hitleriani. Intanto l’AAUD, il KAPD e l’AAUD-E erano sempre ripiegate di più su sé stesse. Alla fine non rimasero che alcune centinaia di aderenti, vestigia delle grandi organizzazioni di fabbrica del periodo precedente; sopravvivevano soltanto alcuni piccoli gruppi dispersi, di contro a un totale di venti milioni di proletari. Le organizzazioni di fabbrica non erano più delle organizzazioni generali dei lavoratori, ma dei nuclei di comunisti consiliari coscienti. Da allora, sia l’AAUD che l’AAUD-E, acquistarono il carattere di piccoli partiti politici, anche se la loro stampa pretendeva il contrario.

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