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3.6. CVL Val Trompia e Lumezzane

030 872924 - amministrazione@cooperativacvl.it www.cooperativacvl.it

Nel 1984 per iniziativa di un gruppo di persone sensibili, appartenenti a tre realtà del volontariato valgobbino, viene fondata la cooperativa CVL, che nella sigla vuole ricordare il fondatore Virginio Caldera e Lumezzane, ove questa intuizione ha preso forma.

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L’obiettivo iniziale era valorizzare la persona con disabilità attraverso il lavoro. Dopo 10 anni, CVL si trasforma in cooperativa di tipo A (gestione servizi educativi) e con il tempo differenzia le unità di offerta rivolte alle persone con disabilità e alle loro famiglie, abbinando la gestione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari ed educativi ad iniziative culturali rivolte alla comunità con la finalità di una maggior inclusione sociale. Allo stato attuale, nei centri di Gardone Valtrompia e Lumezzane, la cooperativa gestisce 5 servizi: Centro Diurno Disabili (CDD), Centro Socio Educativo (CSE), Comunità Socio Sanitaria A (CSS), Comunità Socio Sanitaria B (CSS), Servizio “Connessioni”, quest’ultimo con sede a Gardone (servizio rivolto a minori con disturbi dello spettro autistico).

La sede amministrativa, a Lumezzane, è anche sede di coordinamento di servizi AAP (assistenti scolastici ad personam), educativa domiciliare e di progetti di vita indipendente, attraverso 3 appartamenti sul territorio di Lumezzane utilizzati per la vita autonoma e il co-housing.

CVL dispone di 13 mezzi per i trasporti, 77 operatori qualificati e specializzati, 48 soci. Ci sono poi 220 volontari, iscritti all’associazione “Il Delfino” che sostengono l’operato dei vari servizi. In totale sono raggiunte sul territorio 146 persone con disabilità con 166 progetti attivi.

CVL propone alla comunità ed agli enti territoriali differenti proposte formative, di confronto e iniziative sul tema disabilità e/o autismo:

• corsi rivolti a insegnanti, insegnanti di sostegno, assistenti all’autonomia;

• incontri e percorsi per i genitori;

• corsi rivolti a studenti di licei Socio Psico Pedagogico e Licei Sportivi;

• incontri di sensibilizzazione rivolti alla comunità;

• iniziative di sensibilizzazione rivolte agli istituti scolastici;

• incontri formativi rivolti ai volontari;

• incontri formativi rivolti a animatori di grest.;

Gli argomenti trattati nelle formazioni e negli incontri di sensibilizzazione variano a seconda dell’utenza e delle esigenze: strategie e principi ABA; strategie e principi CAA, giochi e attività adattati, la gestione del tempo libero, la gestione delle emozioni familiari in ambito domestico, strategie e tecniche per lo sviluppo delle autonomie personali, strategie e tecniche per lo sviluppo di abilità pre-accademiche ed accademiche, strategie di adattamento per le pratiche sportive, ecc…

Il servizio “Connessioni: polo delle autonomie personali e delle comunicazioni”, inaugurato nel 2021, ha sede a Gardone Valtrompia e raccoglie 35 minori dai 2 ai 18 anni provenienti dal territorio della Valtrompia (da Nave all’alta Valtrompia e Lumezzane) con diagnosi certificate di autismo. Le prestazioni in regime di privato sociale sono principalmente a carico delle famiglie.

Le attività fornite sono: attività educative-abilitative individualizzate (con strategie che afferiscono all’ABA, al Denver Model , alla CAA ed al Teacch.); attività di gruppo rivolte ad adolescenti con obiettivi di sviluppo di abilità sociali (sia per l’alto funzionamento che per il grave funzionamento con stra- tegie ABA, CAA); attività sportive e pre-sportive adattate (con strategie che afferiscono all’ABA ed alla CAA).

Nei servizi per adulti della cooperativa CVL (CDD, CSE, CSS) e nei servizi domiciliari sono seguiti anche 15 utenti con diagnosi di autismo.

I Dati Sulle Persone Con Disabilit

Nelle pagine precedenti abbiamo scritto che il numero delle persone con autismo rilevate nel 2021 sul territorio di ATS Brescia (esclusa la Vallecamonica) era pari a 2.082 persone di cui 1.656 minori.

È evidente dalla tabella che lo sforzo congiunto degli enti riuniti in Autisminsieme risponde solo a parte del bisogno espresso dal territorio provinciale e - lo ripetiamo - con prestazioni e costi ancora a carico delle famiglie per una quota significativa degli interventi.

Anche questi numeri confermano le ragioni del nostro impegno e l’appello che pubblichiamo di seguito.