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3. LE REALTÀ RIUNITE IN AUTISMINSIEME

3.1.

La Congrega della Carità Apostolica e la Fondazione Dominique Franchi onlus

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A gestire le erogazioni è la Fondazione Dominique Franchi onlus sorta nel 2011 per volontà dei coniugi Brigitte e Alessandro Franchi a ricordo della loro bambina scomparsa nel 2008 all’età di 4 anni.

L’ente ha lo scopo di “prestare aiuti, morali e materiali, a minori in qualunque modo bisognosi”; opera direttamente con la propria beneficenza istituzionale e grazie alle collaborazioni attivate negli anni per fondi tematici: Autisminsieme nato nel 2015 e RED (risorse educative per la disabilità) costituito nel 2017 per iniziative di inclusione nelle scuole materne paritarie della provincia di Brescia.

La fondazione è amministrata - insieme ad altre 9 - dalla Congrega della Carità Apostolica, una organizzazione di beneficenza sorta a Brescia agli inizi del Cinquecento ed ancora operante come soggetto di diritto privato d’ispirazione cristiana, a carattere laicale e indipendente.

Il complesso di enti che fa riferimento alla Congrega si compne di sette fondazioni di erogazione e tre di natura operativa, che gestiscono una Rsa per anziani, una scuola per l’infanzia, le attività educative e di accoglienza di un centro per minori e donne vittime di violenza.

Questo sistema di carità offre ogni anno migliaia di ore di ascolto a coloro che richiedono un aiuto, può erogare direttamente una media annua di 1,5 milioni di euro in beneficenza secondo le varie finalità di ciascuno statuto, garantisce alloggio a condizioni agevolate a 400 nuclei familiari fragili nella città di Brescia e realizza servizi alla persona per un contro- valore di 3,8 milioni, collaborando con la rete delle istituzioni e delle realtà sociali del territorio.

In tale contesto è nata la collaborazione di più enti per fronteggiare insieme la problematica emergente dell’autismo.

3.2. Fobap Anffas Brescia

030 2319071 - fobaponlus@fobap.it - www.fobap.it

Anffas Brescia è sorta nel 1966 per iniziativa di un gruppo di genitori (10 fondatori) associatisi per tutelare i diritti dei loro figli; ha sede in via Michelangelo 405 a Brescia e annovera più di 300 soci; le sue attività sono esercitate in stretto rapporto con la rete di Anffas nazionale. Nel 1982 l’associazione dei familiari ha dato vita alla Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili Onlus (Fobap) quale proprio ente gestore di servizi per la disabilità, che in quanto realtà «a marchio Anffas» è tenuta ad operare secondo le linee guida nazionali.

Fobap svolge la propria opera attraverso 17 centri articolati in varie formule, tra soluzioni tipizzate quali residenze sanitarie (RSD), comunità socio-sanitarie (CSS), centri diurni (CDD), centri socioeducativi (CSE) e servizi di formazione all’autonomia (SFA) e progetti sperimentali soprattutto nell’ambito dell’autismo. I presidi sono dislocati nei comuni di Brescia, Collebeato, Gussago, Montirone, Roè Volciano e Toscolano Maderno.

A tale comparto, la Fondazione abbina una proposta formativa diretta a genitori, insegnanti e operatori di settore, quali educatori professionali, assistenti ad personam e terapisti. Secondo l’ultimo Bilancio sociale, grazie all’apporto di 296 dipendenti e 190 volontari, sono 480 le persone con disabilità raggiunte ogni giorno.

L’impegno di Fobap e di Anffas Brescia nei servizi per l’auti- smo dura da circa un quindicennio. Nell’arco di questo tempo, le due organizzazioni non si sono limitate a realizzare un singolo servizio, ma hanno dato vita ad una rete di servizi e di progetti. Si tratta di un’offerta organizzativa flessibile, che ha l’obiettivo di prendere in carico le persone autistiche in modo globale e longitudinale, cercando il coinvolgimento di tutte le risorse, le istituzioni e i soggetti che partecipano della loro vita.

Presso tutti i centri è tenuto conto delle linee guida nazionali e internazionali approvate dalla comunità scientifica nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico e si pone al centro la persona e il suo progetto di vita. Anche per questo motivo, i servizi di Fobap e di Anffas Brescia fanno parte della mappatura predisposta dall’Istituto Superiore di Sanità dei servizi regionali e provinciali dedicati alla diagnosi e presa in carico delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Grazie al modello di presa in carico e alle attività dispiegate dal Centro abilitativo per minori “Francesco Faroni”, nel 2018 Fobap è stata insignita da parte del Parlamento Europeo del Premio del cittadino europeo, quale riconoscimento del senso civico mostrato nell’impresa.

Attualmente questa rete di servizi e di progetti, che sostiene ed accompagna ogni anno all’incirca 250 persone (dato 2022), di cui 200 minori e 50 maggiorenni, è così articolata:

• servizi ambulatoriali e domiciliari per minori: sono messi a disposizione sia in forma convenzionata con l’ente pubblico, sia in regime di privato sociale. Per quanto riguarda quest’ultimo regime, grazie al sostegno di alcune organizzazioni non-profit – tra le quali Autisminsieme – le famiglie hanno la possibilità di ottenere rilevanti riduzioni della retta, in base all’ISEE. Questi servizi assicurano trattamenti abilitativi a partire dai giorni immediatamente successivi alla diagnosi, svolta a cura dell’ASST Spedali Civili, fino a giungere al periodo della transizione alla vita adulta [Centro abilitativo per minori “Francesco Faroni”, In&Aut Officina Autismo, Misura B1…];

• centri diurni e centri residenziali per adulti: si tratta di unità di offerta di tipo sociosanitario, rivolte a persone con autismo severo, e di unità di offerta di tipo socioassistenziale, dedicate a persone con autismo di livello 1 e 2 [Centro Diurno per Disabili (CDD), Centro Socio Educativo (CSE), Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA), Comunità Socio Sanitaria (CSS), Residenza Sanitaria per Disabili (RSD), Legge 112/2016 (Dopo di noi), Progetti di Vita Indipendente (Pro.vi)];

• formazione e consulenza rivolte a tutti i soggetti che accompagnano la persona autistica: operatori, familiari, insegnanti, aziende sanitarie, associazioni e, in generale, tutti coloro che per motivi personali o professionali sono interessati al tema dell’autismo;

• segretariato sociale: sostegno e accompagnamento delle famiglie sui temi delle provvidenze economiche, della protezione giuridica e dei percorsi di advocacy;

• settore lavoro: accompagnamento, in collaborazione con i Servizi di Inserimento Lavorativo (SIL) del territorio, verso esperienze lavorative, di tirocinio come pure di lavoro protetto.

0365 556632 - amministrazione@coopcogess.org www.coopcogess.org

La cooperativa sociale Co.Ge.S.S. ETS di Barghe si occupa da trent’anni della gestione di servizi rivolti a persone con disa- bilità in Valle Sabbia, nascendo nel 1993 come ente gestore di un Centro Socio Educativo (CSE), già presente dagli anni ’80. Storicamente legata al mondo della disabilità e ai luoghi in cui ha sede, Co.Ge.S.S. è cresciuta seguendo le evoluzioni legislative e culturali negli anni e leggendo attentamente i bisogni rilevati sul campo.

Da sempre Co.Ge.S.S. agisce per il riconoscimento della piena cittadinanza delle persone appartenenti a categorie definite “deboli e svantaggiate”, ma ritiene di dover dedicare risorse ed energie anche alla promozione dell’agio dell’intera popolazione del territorio in cui opera. La vision della cooperativa è quella di una comunità in cui tutte le persone, a prescindere dalle abilità specifiche, vivano, lavorino e crescano in uno stato di benessere sociale e psicologico.

Oggi la cooperativa impiega 142 operatori qualificati e annovera 86 soci per offrire il proprio apporto a 250 persone con disabilità. La sua storia è contrassegnata dalla nascita e dallo sviluppo di nuovi servizi. Nel 1994 sorge l’area minori per la gestione di servizi individuali presso le sedi scolastiche o a domicilio. Nel 2001 la forte espansione del settore sul territorio porta alla specializzazione di Co.Ge.S.S. nella gestione di servizi a persone con disabilità.

Accanto alle formule più tradizionali quali Centri diurni disabili, Comunità Socio Sanitaria (CSS), Assistenza alla persona scolastico e domiciliare (ad oggi più di 60 minori con disabilità supportati), sono nati negli anni progetti e servizi riguardanti autonomie e residenzialità.

Il progetto “Abilitando” che consente a persone con disabilità di iniziare un percorso di autonomia abitativa, il servizio semi-residenziale “Il Lago del Sollievo”, “Misura B1” che è un servizio di assistenza domiciliare, il progetto “Dopo di Noi” che propone interventi socio-educativi-assistenziali.

Per minori e giovani con disturbi dello spettro autistico dai 2 ai 20 anni, è sorto nel 2015 l’ambulatorio specialistico SpazioA che prevede terapie individuali, modulate in base all’età del bambino, e di piccolo gruppo, SpazioUP (8-12 anni) e SpazioADO (12-20 anni). Tutte le terapie erogate sono programmate e costruite seguendo le più recenti indicazioni della letteratura scientifica derivante dal filone cognitivo-comportamentale, da terapisti specializzati.

Nel 2020 SpazioA viene accorpato all’interno di Poliblu, un poliambulatorio nel quale le persone con disabilità del territorio della Valle Sabbia e le loro famiglie possono trovare sostegno e risposte specialistiche ai propri bisogni. Si configura come un centro articolato che intende prendersi cura delle persone con disabilità, dei genitori e fratelli e di coloro che a vario titolo sono coinvolti nei processi di crescita e di vita.

Le prestazioni professionali offerte da Poliblu, in regime di privato sociale con costi a carico delle famiglie ed interventi di solidarietà, sono messe a disposizione da un’equipe multidisciplinare composta da: logopedista, psicomotricista, psicologo e psicoterapeuta, medico specialista in neuropsichiatria e psichiatra.

In risposta alle esigenze territoriali e al buon esito di progetti pilota e innovativi di inserimenti e inclusione sociale di persone in situazione di svantaggio in Valle Sabbia, nel 2019 Co.Ge.S.S. diventa cooperativa A+B, creando quindi al proprio interno un settore dedicato alla collaborazione con le aziende profit del territorio per inserimenti lavorativi. Negli ultimi anni si sono aggiunti, quali servizi di inclusione sociale, Labis (laboratorio di inclusione sociale) e Labor (laboratorio di orientamento) che svolgono le proprie attività presso bar solidali, ostello sociale, orti inclusivi e Casa Maer (casa d’Artista del progetto “Borghi Italiani” di Airbnb Italia). Nel 2019 è stata