17 copertina
Usa e getta (ma nel composter) A Trento la sede legale della Componenti plastici biodegradabili Srl: società che produce e commercializza la linea di stoviglie compostabili Usobio.
SERENDIPITY?
Il termine fu usato per la prima volta nel 1754 dall’intellettuale inglese Horace Walpole per descrivere quelle situazioni in cui alcune scoperte vengono effettuate in maniera casuale. Ma con sagacia. Non soltanto, quindi, la fortuna di scoprire qualche cosa che casualmente si incontra sul cammino, ma anche e soprattutto l’astuzia di accorgersene e l’apertura mentale di coglierne i significati possibili e potenziali. La storia della scienza e dell’industria è piena di queste situazioni, dalla scoperta della penicillina da parte del biologo Alexander Fleming all’individuazione delle leggi sulla gravità di Isaac Newton. “Ero in vacanza nel 2005 – racconta Federico Pedinelli – quando mi accorgo della scritta bioplastique poco distante dalla pompa di benzina dove stavo facendo carburante. Mi trovavo in Francia nei pressi di Tolosa ed ero diretto in Spagna. Lessi la scritta sulla parete di un capannone e pensai: ma come? Esiste una plastica biodegradabile? Segnai quel nome e non appena fui in Italia telefonai ai proprietari del capannone francese”. Dietro alla scritta bioplastique si celava una piccola azienda nata come spin-off di un progetto di ricerca legato a un team di universitari francesi. L’equipe di ricercatori lavorava in un laboratorio in cui si produceva un materiale plastico costituito da granuli ottenuti dalla lavorazione del mais. “Mi confrontai con loro, capii che non avevano ancora un vero e proprio piano di sviluppo su come usare il materiale e decisi di acquistare da loro le licenze per poterlo utilizzare e trasformare in prodotti di plastica biodegradabile da collocare sul mercato”. Federico Pedinelli, trentino classe 1979, fonda così nel 2006 insieme a un socio – Marco Perini, ex compagno di studi all’università di giurisprudenza Cattolica di Milano – la società Cpb Compo-
nenti Plastici Biodegradabili Srl con sede a Trento. La società produce e commercializza la linea di prodotti Usobio, il marchio registrato che consente a Cpb di produrre in esclusiva la propria gamma di articoli: piatti in polpa di cellulosa, piatti in cartoncino, posate, bicchieri, contenitori per alimenti, bottiglie, tovagliette, kit per gelateria e sacchetti per rifiuti organici. Una linea di prodotti tutti compostabili, trasformabili cioè in compost. “I nostri prodotti – spiega Pedinelli – sono tutti certificati con il marchio OK Compost, che significa che dopo l’utilizzo si possono gettare nell’umido. È di una certificazione internazionale rilasciata da un apposito ente certificatore”. I prodotti compostabili di Cpb vengono acquistati sia dal singolo consumatore che dall’ente pubblico, dalle associazioni e dalle aziende. Per l’acquirente, il vantaggio non sta solo nel fatto di compiere una scelta sostenibile, ma anche e soprattutto nel
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2016