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Acs Data Systems tra i Champions 2020
Grazie a una politica basata sull'innovazione e la formazione del personale, ACS Data System è entrata per il terzo anno consecutivo nella classifica delle Pmi italiane più competitive.
PER IL TERZO anno consecutivo nella classifica delle 800 Pmi italiane più competitive, ACS Data Systems, azienda IT altoatesina leader nel settore dell’innovazione e della Digital Transformation, fa parte a pieno titolo di quel gruppo di imprese che, secondo quanto riportato in un articolo pubblicato lo scorso 8 aprile sul portale di informazione economica ItalyPost, potrebbero condurre il nostro Paese fuori dalla crisi economica che l’epidemia da Covid-19 sta causando. La ricerca, condotta dal centro studi di ItalyPost in collaborazione con L’Economia del Corriere della Sera, si è basata su un attento esame dei bilanci degli ultimi sei esercizi (2012-2018), stilando un elenco di 800 imprese champions, con un fatturato compreso tra i 20 e i 120 milioni di euro che, per tasso di crescita, ebitda e posizione finanziaria netta, hanno ottenuto le migliori performance a livello italiano. Ma non solo. Secondo quanto riportato su ItalyPost queste aziende, come già si è verificato per la crisi del 2008-2009, grazie alla maggiore solidità economica e alle migliori risorse umane, potranno essere tra le prime a ripartire. “In un periodo contrassegnato da grandissime incertezze socio-economiche siamo particolarmente felici di fare parte di un’Italia che genera futuro” affermano gli amministratori delegati Martin Plunger e Gabriele Sommavilla. “Si tratta – continuano gli imprenditori – di un importante riconoscimento che conferma le scelte e gli investimenti degli ultimi anni”. Innovazione e know-how sono gli elementi su cui il Gruppo ha sempre improntato le proprie strategie, unitamente all’incremento del numero del personale sulla cui formazione ACS ha costantemente investito, nella certezza che avere collaboratori preparati e aggiornati permetta di cogliere nuove sfide, rispondendo al meglio alle richieste dei clienti. Dal 1983, anno in cui ACS vede la luce, grazie alla pas
Gli amministratori delegati di ACS Gabriele Sommavilla (a sinistra) e Martin Plunger (a destra). Al centro Davide Loi, amministratore delegato di Microline.
Mauro Gottardi
Area Manager Trento e Verona

sione per il software e l’information technology dei fondatori Hansjörg Cimadom e Martin Plunger, il Gruppo ha registrato una crescita costante, arrivando ad aprire cinque sedi in Italia (Bressanone, Bolzano, Trento, Verona e Venezia) e una filiale a Monaco di Baviera, contando ad oggi 314 collaboratori, 3700 clienti attivi e un fatturato, relativo all’anno 2019, di oltre 46 milioni di euro. Negli ultimi anni ACS ha incentrato la propria attività sulle tecnologie cloud, smart working e business continuity, offrendo soluzioni alla necessità di un numero sempre maggiore di imprese di lavorare in modo flessibile, quando serve e da dove serve. ACS ha fin da subito creduto nell’enorme potenzialità di queste tecnologie, riconoscendo in esse il motore della trasformazione digitale e cogliendo in particolare come lo smart working non rappresenti solo uno strumento di welfare aziendale, ma una modalità organizzativa orientata al risultato, che può portare ad un positivo impatto sul business. La stessa ACS ha già da tempo rivisto il suo modello organizzativo, incentrandolo su soluzioni di smartworking, mobility e collaboration, aspetto che le ha permesso di non farsi cogliere impreparata di fronte alle restrizioni attuate al fine di contenere la pandemia da Covid-19. “Anche la nostra azienda – spiega Mauro Gottardi, Area Manager di Trento e Verona – “ha subito qualche rallentamento in alcuni settori, come ad esempio quello delle installazioni effettuate presso i nostri clienti. Altre aree al contrario, come appunto quelle che si occupano di cloud e smart working a garanzia della business continuity, hanno invece visto crescere esponenzialmente la propria attività, portandoci ad assumere anche nuovi collaboratori, implementando progetti di modernizzazione delle infrastrutture per permettere ai nostri clienti di mantenere la propria continuità operativa in questo periodo di emergenza e attivando nuove iniziative, come una serie di webinar gratuiti per assistere ed informare i clienti relativamente all’utilizzo delle nuove tecnologie, disponibile anche attraverso la nostra ACS.Academy presente sul nostro sito internet. La nostra organizzazione aziendale basata sul concetto di Digital Workplace, ossia lavorare in maniera moderna quando serve e da dove serve, ci ha permesso di rimanere completamente operativi e contemporaneamente di rispondere prontamente all’aumento della domanda di soluzioni IT, a conferma del fatto che una cultura orientata al risultato assicura un notevole vantaggio competitivo”. Sempre in un’ottica innovativa, si rivela particolarmente strategica la recente acquisizione da parte del Gruppo ACS di Microline Networks, azienda veronese operante come System Integrator nel mercato dell’Information Technology, che va a consolidare la presenza dell’impresa altoatesina in settori di grande rilevanza, rafforzando le competenze di ACS negli ambiti del Datacenter e della virtualizzazione del desktop, nonché della sicurezza informatica. “L’acquisizione di Microline è in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo – ha commentato Martin Plunger. “Innovazione, competenza e vicinanza al cliente sono i nostri principali valori e ispirano le nostre azioni quotidiane. Cerchiamo costantemente di migliorarci per affiancare le realtà con cui lavoriamo nel miglior modo possibile. Con questa operazione vogliamo mettere a disposizione dei nostri clienti un’offerta ancora più ricca di soluzioni e servizi, consolidando in tal modo la nostra posizione come partner IT di riferimento”. (gt)
